Novità
RENAULT
KANGOO
Il piccolo è
cresciuto
IL FURGONE DELLA CASA FRANCESE
SI RIPRESENTA CON UNA LINEA PIÙ
DETERMINATA E DIMENSIONI
MAGGIORATE, CHE GLI CONSENTONO
UNA CAPACITÀ DI CARICO DI 650 KG.
MA AUMENTANO ANCHE LA
FUNZIONALITÀ E LA DISPONIBILITÀ
DI ACCESSORI. MENTRE DIMINUISCE
LA RUMOROSITÀ.
QUATTRO LE MOTORIZZAZIONI,
A BENZINA E TURBODIESEL
Testo di Maurizio Gussoni
42 hp
R
enault Kangoo Express, il piccolo, è stato
lanciato nel 1997 e l’ottimo livello di vendite ha permesso di “spalmare” sulle strade
circa due milioni di esemplari, dei quali 1,4
milioni di veicoli commerciali. Ora è arrivata una nuova versione di questo versatile veicolo,
completamente rinnovata. Anzi, Kangoo viene proposto in due “taglie”, assolutamente identiche dal punto
di vista estetico ma con una differenza sostanziale: la
Compact è lunga appena 3,83 m, quindi si tratta di
un mezzo che permette un impiego cittadino agile e
comodo, anche nei momenti di massima congestione
del traffico.
In casa Renault ci si aspetta molto dal nuovo Kangoo. Infatti, per l’Italia si prevede – nel 2008 – l’immissione sul mercato di almeno 4 mila pezzi, il che
permetterà di arrivare a una penetrazione di circa un
quarto dell’intero mercato che riguarda questo segmento di vendita.
Dal punto di vista estetico il nuovo Kangoo si con-
traddistingue per il suo look, specie nella parte anteriore, particolarmente massiccio che trasmette un’evidente immagine di forza e robustezza. Il cofano è corto e lo scudo anteriore, di generose dimensioni, fascia
l’intera larghezza del veicolo. Un tocco di eleganza, poi,
è dato dai proiettori a forma di goccia e con un vetro
che richiama il colore del cristallo; a tutto si aggiunge
un parabrezza spiovente e molto ampio che garantisce
una superluminosità all’interno dell’abitacolo. I parafanghi, inoltre, irrobustiti per sopportare senza danni
i piccoli urti cittadini, sono leggermente sporgenti e
danno, quasi, una sensazione di sportività. Come si
vede Renault non ha tanto seguito lo stile da autovettura, ma ha dato a Kangoo quello che è di Cesare, cioè
l’immagine di forza e di mezzo da lavoro. Seguendo
quindi la filosofia del veicolo stesso.
Molto curata, poi, la capacità di carico. Nella versione standard la portata è di 650 kg, la lunghezza di 4,21
m e la larghezza di 1,83 metri. L’altezza interna è di
1,81 m e tutto questo permette un volume interno di
LUGLIO/AGOSTO 2008
Sopra: il vano di carico permette il trasporto
di un’Europallet senza nessuna difficoltà.
Nell’immagine qui sotto: sul pianale del vano
posteriore sono stati installati robusti anelli
d’acciaio per l’ancoraggio del carico.
In queste immagini si notano
il look importante e massiccio
della parte anteriore
(qui sotto) e le molteplici
versioni del Kangoo.
carico di circa 3 m cubi e una lunghezza utile per il carico di 1,73 m. Ottime anche le misure della versione
corta, i suoi 3,83 m di lunghezza generale si permettono una portata di 500 kg, un volume interno di 2,3
m3 e una lunghezza utile per il carico di 2,12 m. Tutto questo, ovviamente, si ottiene sfruttando la possibilità di ribaltamento del sedile del passeggero.
Importante è il capitolo che riguarda gli allestimenti.
La versione standard è offerta con due livelli di accessoristica chiamati Confort e Gran Confort, che però
sono integrabili da vari pacchetti di accessori supplementari che permettono al Kangoo di diventare, sostanzialmente, una berlina di lusso. Infatti, si possono
ottenere accessori come l’accensione automatica dei
tergicristalli e dei fari, i retrovisori elettrici ripiegabili,
il regolatore/limitatore di velocità e il sistema di assistenza al parcheggio. Il listino prevede un particolare
pacchetto denominato Modularità, sicuramente adatto a chi deve trasportare oggetti ingombranti, che prevede il sedile del passeggero ribaltabile e, specialmente,
LUGLIO/AGOSTO 2008
un’ingegnosa paratia grigliata girevole di separazione
tra la cabina e il vano di carico. Un accessorio che permette, in pochi secondi, di aumentare la capacità del
veicolo. La versione Compact, invece, è offerta con
un solo allestimento integrabile con pacchetti specifici di accessori che possono tranquillamente portare il livello a quello del migliore allestimento della versione lunga.
L’intero cruscotto e la plancia hanno un look veramente
importante, sottolineato dalla grossa consolle centrale nella quale è alloggiata la leva del cambio. Al centro della plancia compare un grosso display multifunzionale con visiera antiriflesso alla cui base sorge un
vano orizzontale di dimensioni tali da permettere l’alloggiamento in un foglio A4: il tipico blocco per le bolle di consegna o il ruolino di marcia per la giornata.
Davanti al sedile del passeggero è stato ricavato un
grosso cassetto portaoggetti che, addirittura, permette l’alloggiamento di ben due computer portatili e nella parte anteriore del sottotetto si trova una mensola
che corre per tutta la larghezza del veicolo e che vanta 13 litri di volume.
Come dicono in Renault, Kangoo è stato progettato sfruttando i consigli che arrivavano da parte della clientela utilizzatrice della versione precedente.
E tutto questo gran lavoro, alla fine, ha portato a sviluppare lo spazio a bordo, in pratica ciò che è necessario a chi è in giro tutto il giorno e, quindi, deve alloggiare “i ferri del mestiere”.
Un gran lavoro è stato anche dedicato all’insonorizzazione del veicolo che oggi, secondo i dati forniti dalla
casa, è del 50% più silenzioso della versione precedente. E anche questo è un dato significativo: la nascita di questi nuovi veicoli commerciali è orientata
verso la vivibilità a bordo.
Kangoo può essere motorizzato con un 1.6 16 valvole a benzina da 105 cavalli o con tre diverse versioni del turbodiesel dCi di 1,5 litri da 70, 85 e 105
cavalli. Quest’ultimo, poi, può essere equipaggiato
anche con filtro antiparticolato. Nel secondo semestre di quest’anno, in più, arriverà un’ulteriore versione benzina economica da 1.6 litri, otto valvole e
90 cavalli di potenza.
Di alto livello gli impianti che gestiscono l’intero capitolo della sicurezza di marcia. Infatti, oltre l’Abs di
ultima generazione, si può avere l’Msr (sistema che regola la coppia motore durante le scalate di marcia),
hp 43
Novità
RENAULT
KANGOO
L’intero cruscotto,
la plancia e la consolle
del cambio
conferiscono al
Kangoo l’importanza
di una berlina di lusso.
Il freno a mano è a
maniglia e l’impianto
Hi-Fi è comodamente
manovrabile anche
grazie a una serie
di comandi posti sul
piantone dello sterzo.
l’Afe (assistenza alla frenata d’emergenza), l’Esc (funzione di controllo del sottosterzo) e l’antipattinamento Asr. Insomma tanta elettronica in grado di gestire
anche situazioni molto critiche, quali una curva presa
troppo velocemente sul fondo bagnato.
Ecco, dunque, a grandi linee la descrizione del nuovo
Kangoo, un progetto retto da due principali pilastri: la
capacità di carico (il Compact è l’unico piccolo che
consente l’alloggiamento di un’europallet) e il comfort
di marcia. Ma tutte queste doti devono essere messe
alla prova, quindi ci siamo impadroniti di entrambe le
versioni e ci siamo scatenati – per qualche centinaio
di chilometri – sulle strade francesi per testarne le capacità. Il motore messo alla prova è stato il turbodiesel da 90 cavalli.
Un tipo navigato
Visto che stavamo provando per le strade francesi il
Kangoo, abbiamo deciso di testare anche un nuovo
navigatore portatile prodotto dalla Mio. Si tratta del
Moov 200 Europe, un apparato che viene fornito
direttamente con l’intera cartografia europea a un
prezzo assolutamente abbordabile: 179,99 euro, Iva
compresa. L’apparecchio è piccolo ed estremamente
leggero: portarlo in tasca non dà assolutamente alcun
fastidio. L’abbiamo installato con l’apposito supporto
a ventosa (di dimensioni ridotte, per fortuna) sul
parabrezza del veicolo francese e abbiamo impostato
il percorso da effettuare: da Parigi al paesino di
Pierrefons. Un percorso, per la verità, un po’
complicato visto che occorre prendere due diverse
44 hp
Ciò che subito si fa notare salendo a bordo è proprio
la particolarità dell’abitacolo. La grande plancia e la
grossa consolle del cambio, una volta seduti, danno
l’impressione di trovarsi a bordo di un’ammiraglia. Anzi, per le persone particolarmente alte, in certe situazioni, gli ingombri di questo arredamento interno forse sono anche un po’ eccessivi.
Ma la gradevolezza dell’impatto visivo, certamente
farà superare anche questo. Il motore si è rivelato
sufficientemente pronto: accelera e riprende senza
alcun vuoto di potenza, anche se, forse a causa dell’erogazione molto graduale, difficilmente dà l’impressione di sportività. In fondo, è quello che ci vuole per un veicolo commerciale che, alla fine, più che
di prestazioni ha bisogno di coppia. E la coppia, in-
autostrade e viaggiare poi per decine di chilometri su
piccole provinciali e, addirittura, su viottoli che
corrono all’interno di una foresta secolare.
Ma il piccolo Moov si è dimostrato veramente un
cannone: ha calcolato nel giro di pochi secondi il
percorso e, senza colpo ferire, ci ha portati a
destinazione anche attraverso le intricate stradine
della foresta. E quando abbiamo volutamente
sbagliato l’incrocio... ha ricalcolato il percorso con la
velocità del fulmine!
Fra l’altro, il produttore Mio ha recentemente siglato
un accordo con Sara Assicurazioni la quale offre
condizioni particolarmente vantaggiose sia sulle
garanzie furto/incendio che su quelle della
responsabilità civile a tutti gli acquirenti dei
navigatori prodotti da questa azienda.
fatti, viene erogata in maniera molto generosa, fin
dalle prime sollecitazioni sul pedale dell’acceleratore, risparmiando tante e tante cambiate al povero autista che, nel traffico, deve subire un’interminabile
serie di rallentamenti e accelerazioni. Ottimi i freni.
I veicoli provati avevano una zavorra che simulava un
vero e proprio carico, nonostante questo i grandi dischi, con l’ausilio dell’elettronica, hanno sempre e
comunque dato un senso di sicurezza e di pronto rallentamento, anche quando ci siamo esibiti in qualche staccata da... “24 ore di Le Mans”.
Buona anche la tenuta di strada, il riallineamento dopo le curve strette è sufficientemente rapido, anche
se si nota qualche piccola (e trascurabile) inerzia dello sterzo.
Meglio ancora, secondo noi, la stabilità della versione
corta il cui passo permette di esibirsi in curva molto
meglio e, ancora meglio, nelle manovre, visto che il
diametro di sterzata è stato ridotto a 9,70 m (meglio
di un’utilitaria!). Nonostante l’impegno per l’insonorizzazione generale del veicolo, a finestrini aperti il turbodiesel Renault si fa sentire parecchio. In ogni caso,
visto che Kangoo può essere allestito con il climatizzatore (manuale o automatico), la maggior parte della
strada verrà percorsa con finestrini chiusi. E qui finisce la nostra galoppata francese che ha fatto sembrare il lungo e tortuoso percorso (da Parigi ai confini del
Belgio), come una passeggiata in auto. Insomma, abbiamo potuto fare finta di non essere a bordo di un furgone con il vano posteriore carico di merci.
Complessivamente un bel risultato, quindi. Anche se
il vero giudizio arriverà poi dai clienti, cioè da coloro i
quali dovranno utilizzare questo veicolo nel faticoso
lavoro delle consegne quotidiane.
I prezzi? Secondo le versioni e le motorizzazioni, Kangoo costerà da 11.850 a 13.950 euro, quest’ultimo nel
caso si scegliesse il turbodiesel più potente con filtro
antiparticolato.
Il luminoso schermo
del Moov 200. Il navigatore
si è dimostrato molto efficace.
LUGLIO/AGOSTO 2008
Novità
PRODOTTI E TECNICA
RICERCA
Record su pista
All’Actros campione
di consumi va il giusto
riconoscimento
(qui sotto).
NON PENSATE A UNA VETTURA
LANCIATA A TUTTA VELOCITÀ. QUELLO
RAGGIUNTO DA MERCEDES SUL
CIRCUITO PROVE DI NARDÒ, IN
PROVINCIA DI LECCE, È UN PRIMATO
MOLTO PARTICOLARE: 10 MILA
CHILOMETRI PERCORSI RIDUCENDO
AL MINIMO I CONSUMI DI
CARBURANTE E LE EMISSIONI
INQUINANTI. A BORDO DI UN
CAMION DI 40 TONNELLATE
Testo di Sergio Cella
46 hp
LUGLIO/AGOSTO 2008
P
er Mercedes, però, il record può avere anche un altro significato. Un significato tutto tecnologico in quanto è stato raggiunto da
un camion. Da un’Actros III, scrupolosamente di serie, con il motore da 440 cavalli, il cambio PowerShift e un peso complessivo di 40
t, carico compreso. Tutto questo è stato fatto girare per
10 mila km, alla velocità costante di 80 km/h sulla pista prove più importante d’Europa che si trova a Nardò
(LE). Una pista circolare che ha un diametro di 4 km,
una lunghezza di 12,7 e che, con le sue curve paraboliche, consente di viaggiare a 240 km/h come se ci si
trovasse in rettilineo.
Ma, alla fine, che cosa è scaturito da tutto questo? Un
risultato sbalorditivo: l’Actros ha percorso tutti quei
chilometri con sole 40 tonnellate di gasolio, consumando, quindi, 19,44 litri per 100 km. E permettendosi anche il lusso di fare crollare il quantitativo di
emissioni inquinanti di CO2 all’ottimo livello di 20 g
per tonnellata/chilometro. Una prova così complessa,
per la Casa di Stoccarda non rappresenta tanto una
medaglietta da applicarsi sulla giacca, quanto una fucina di dati che potranno essere utilizzati per lavorare
in futuro e poter ottenere risultati ancora migliori. Infatti, si è voluto portare l’Actros al limite delle condizioni teoriche, procedendo quindi ad andatura costante
per un numero enorme di chilometri. Il che non corrisponde affatto a quanto avviene tutti i giorni, quando questi veicoli sono sulla strada. Quando i consumi
marcano ben altre cifre, nell’ordine dei 32/35 l per 100
km. Ma lo studio sta proprio nella differenza tra le due
diverse situazioni, differenze che faranno capire quali ulteriori interventi tecnologici si possono fare ma anche quanto incidono, in termini negativi, le varie situazioni che tutti i giorni si incontrano sulla strada.
Come le code, che fanno quasi triplicare i consumi e
mandano le emissioni alle stelle, provocando enormi
Una breve pausa
per il rifornimento
di carburante.
danni economici. Ma incidono anche le infrastrutture stradali insufficienti che non fluidificano il flusso
dei veicoli, la mancanza di intelligenza nella gestione
del traffico (come la non sincronizzazione dei semafori), gli equipaggiamenti dei veicoli non scelti in
modo ragionato e, non ultimo, lo stile di guida che,
addirittura, in molti casi determina un aumento di consumo di carburante compreso fra il 10 e il 15%.
Ma, se le responsabilità generali degli eccessivi consumi dipendono da situazioni non controllabili dal proprietario del mezzo, altri fattori invece sono influenzati proprio da quest’ultimo. Come la pressione e lo
stato d’usura degli pneumatici, la scelta errata di alcuni componenti aerodinamici e la stessa gestione del
mezzo e la sua manutenzione.
Altri fattori di disturbo, poi, sono identificati nella situazione orografica e climatica. Infatti, le forti pendenze, il vento contrario e la pioggia sono anch’essi pa-
rametri che fanno crescere i consumi. Ma, contro la
natura, nulla si può fare, quindi non rimane che lavorare sulla tecnologia. Insomma, la differenza valutabile del consumo tra l’utilizzo quotidiano e quello teorico è di circa il 40%!
Infatti, a Nardò, si sono raggiunti risultati come, sulla base di 100 km, un consumo inferiore a un litro di
gasolio per ogni tonnellata di carico utile trasportato e
un livello di emissioni che rappresenta un grande passo avanti, specie se si tiene conto che un veicolo, negli anni 50 emetteva circa 280 g di CO2 per chilowatt/ora, oggi, invece, questi mezzi hanno raggiunto il livello di soli 120 g. E, adesso, alla Mercedes, non
rimane che dare fondo a tutta la ricerca della quale i
suoi tecnici sono capaci.
Perché il futuro, dal punto di vista energetico, non è
roseo. Ma, quanto meno, simili risultati danno la certezza che si stia aggredendo il problema!
Tre momenti
della prova
che ha visto
impegnati gli
uomini del team
Mercedes.
LUGLIO/AGOSTO 2008
hp 47
Novità
Insieme per
l’ambiente
ASPETTANDO
EURO 6
Testo di Louis Fumanti
NEL 2013 ENTRERANNO IN VIGORE
NORME ANTINQUINAMENTO PIÙ
RIGIDE. MA ANCORA SI DEVE
INDIVIDUARE CON QUALE SOLUZIONE
TECNICA SODDISFARLE, DATO CHE
QUELLE ATTUALMENTE IN USO NON
SEMBRANO IN GRADO, DA SOLE,
DI RAGGIUNGERE I SEVERI LIMITI
RICHIESTI. MA SI POTREBBE USARLE
IN MODO COMBINATO
S
Il nuovo sistema
Scania di ricircolo
dei gas di scarico
a doppia fase potrebbe
presto portare oltre
Euro 5 anche i potenti
8V senza alcun
post-trattamento.
48 hp
embra quasi ieri che si discuteva su quale fosse il metodo migliore per ottemperare alle severe norme europee in fatto di emissioni, e
si stava parlando di Euro 4. Oggi che siamo
alle soglie dell’entrata in vigore dell’Euro 5
(ottobre 2009), il dibattito si riapre, perché Euro 6 appare davvero molto vicino e le Case non possono non
pensarci.
Il problema, oltre che per tematiche squisitamente
tecniche, si dipana però anche sul versante politico.
In primo luogo, le legislazioni dei vari paesi dell’Unione non sempre favoriscono l’acquisto di mezzi puliti,
basti vedere ciò che è accaduto in Italia subito prima
dell’entrata in vigore di Euro 4, con la corsa all’accaparramento dei veicoli Euro 3 che venivano venduti a
prezzi superscontati, solo perché nel nostro Paese
avrebbero potuto continuare a circolare per chissà
quanto tempo, mentre di agevolazioni per chi com-
prava camion ecologici non ce n’era nemmeno l’ombra. Mentre una corretta politica ambientale dovrebbe favorire il ricambio del parco circolante e stimolare la ricerca nella scelta di soluzioni sempre più all’avanguardia.
Per fortuna i camion non si vendono solo in Italia e dunque le Case sono da tempo al lavoro per trovare la soluzione migliore per arrivare a Euro 6. Qui però subentrano le norme internazionali. Già, perché, a livello mondiale oltre che con “Euro” bisogna fare i conti
anche con le severe norme antiemissioni Epa statunitensi e con le ancora più severe norme giapponesi. Visto che ormai tutti i grandi Gruppi hanno interessi in
tutto il mondo, bisognerebbe trovare un accordo globale, affinché gli investimenti possano essere effettuati tutti in una sola direzione. In pratica, una piattaforma motoristica che soddisfi tutti gli standard ecologici.
Detto questo, il problema, allo stato attuale, rimane.
LUGLIO/AGOSTO 2008
Trazioni alternative
Sopra, a sinistra: il motore
Scania DC9 equipaggiato
con la nuova iniezione Xpi
e con sistema Egr raggiunge gli
standard Eev, oltre Euro5.
A destra: il motore D13B
di Volvo è la versione Egr
del suo omologo Scr:
anche la Casa svedese
si sta indirizzando verso
il ricircolo dei gas.
Daf ha dotato
tutta la sua
gamma di
motorizzazioni
Euro 5 con Scr.
Iveco, così come
Daf e Mercedes,
ha abbracciato
da subito la via
dell’Scr e
dell’Euro 5.
Probabilmente
per Euro 6
dovrà cambiare
qualcosa.
CERCANDO LA SOLUZIONE
PIÙ EFFICACE
Per soddisfare standard che vanno oltre Euro 5 potrebbero non essere sufficienti nessuno dei due sistemi finora più usati per abbattere le emissioni, vale a
dire Egr e Scr. Il primo sistema prevede grandi pressioni di iniezione, ricircolo dei gas di scarico e, a volte, un piccolo post trattamento dei gas con un trappola per il particolato. È la via seguita “in purezza” da
Man e parzialmente dagli scandinavi, Volvo e Scania.
La seconda modalità prevede il post trattamento con
urea ed è la filosofia abbracciata da Iveco, Mercedes,
Daf e per le motorizzazioni più potenti di Volvo e Scania. Tutti e due questi sistemi saranno presto in grado
senza grandi sconvolgimenti di far rispettare le prossime norme Euro 5. Ma dopo?
La risposta più semplice starebbe nel “misto”, vale a
dire motori Egr equipaggiati con un catalizzatore SCR.
LUGLIO/AGOSTO 2008
La cosa non appare impossibile, anche se si considera che esistono già sistemi Scr “retrofit”che si applicano a motori Euro 3 per trasformarli quasi in Euro 4.
Di certo una soluzione del genere avrebbe i suoi lati
negativi, primo fra tutti l’innalzamento della tara, seguito dall’annullamento dei benefici tipici dell’Scr “puro”, vale a dire la riduzione dei consumi. In terzo luogo, c’è da mettere in conto l’accorciamento degli intervalli di manutenzione, viste le alte pressioni a cui
sarebbe costretto a lavorare il motore per ridurre al minimo la produzione di ossidi di azoto.
Comunque, tirate le somme Euro 6 è realisticamente possibile. Considerando anche come le nuove tecnologie stiano consentendo la gestione di pressione di
iniezione sempre più potenti e il ricircolo sempre più
preciso dei gas di scarico. Un esempio lo offre Volvo
che ha riconvertito il suo D13 Scr in unità Egr, destinandolo prevalentemente al mercato del cava cantie-
Nella diatriba Egr-Scr e variazioni sul tema
s’inserisce anche la questione delle trazioni
alternative. Intese sia come uso di carburanti
“puliti”, primo fra tutti il metano, sia come parziale
uso dei motori a combustione interna, come
l’ibrido. Abbattere le emissioni potrebbe non voler
significare solo ridurre la quantità di inquinanti
presenti nei gas di scarico ma anche limitare
fisicamente la loro produzione, visto che, non
dimentichiamo, accanto a NOx e particolato si
produce tanta anidride carbonica che non è così
tossica come gli ossidi di azoto, ma è responsabile
dell’effetto serra e dell’innalzamento della
temperatura del pianeta. Sarebbe il caso di
riflettere anche in queste direzioni.
re, oppure dei Man storicamente “Egrista” che sembra potrebbe a breve presentare una versione del sul
V8 da 680CV (ora solo Euro4 Scr) Euro 5 con sistema Egr. Se consideriamo la “via mista” con queste
premesse Euro 6 è dietro l’angolo. E se invece si scegliesse una soluzione pura? Una risposta potrebbe arrivare da Scania, che in collaborazione con Cummins
ha messo a punto la sua inezione Xpi (Acert in America) capace, anche attraverso un nuovo sistema Egr
a doppio stadio, di portare a Euro 5 e oltre, si dice,
anche i potenti 8V senza ausilio di alcun filtro per il
particolato.
E gli altri? Gli strenui difensori dell’Scr che affermavano (qualche anno fa) che questo sistema era il solo
che poteva portare a Euro 5 in maniera vantaggiosa?
In parte si sono dovuti ricredere, ma più probabilmente
hanno già pronta qualche sorpresa che al momento
opportuno potrebbero rivelare.
Così come i portabandiera dell’Egr potrebbero di nuovo mescolare le carte.
Quello che è certo è che per un Euro 6, non “rimediato” qualcosa dovrà cambiare nella struttura stessa del camion, a cominciare dalle cabine che dovranno ospitare radiatori più grandi, visto che le temperature nella camera di combustione schizzeranno
paurosamente verso l’alto. Per il resto, staremo a vedere. Certo il 2013 non è poi così lontano e, se di
sorprese si tratta, il momento di svelarle è quasi arrivato e il prossimo Salone di Hannover potrebbe essere l’occasione giusta.
hp 49
Novità
PEUGEOT
PARTNER
Gemelli diversi
Il design generale di questo
nuovo furgoncino di Casa
Peugeot è elegante.
Nel frontale si distingue
dal confratello Berlingo per
il look un po’ più “serioso”.
NATI DALLO STESSO PROGETTO,
COSTRUITI NELLO STESSO
STABILIMENTO: I PUNTI DI CONTATTO
FRA IL NUOVO BERLINGO E IL
FURGONE DELLA CASA DEL LEONE
RAMPANTE SONO DAVVERO TANTI.
MA NON MANCANO LE DIFFERENZE.
A COMINCIARE DALLA LINEA
DELLA CARROZZERIA E DAI MOLTI
ACCORGIMENTI STUDIATI
PER ASSICURARE IL MASSIMO
DELLA FUNZIONALITÀ
Testo di Maurizio Gussoni
50 hp
A
lla fine è arrivato sul mercato anche il fratello gemello del Berlingo. Si tratta del
Nuovo Peugeot Partner, il furgoncino erede del Ranch, che fu lanciato nel 1996 e
poi prodotto in ben 790 mila esemplari,
con un trend di vendita sempre in crescendo che è
passato da 60 mila unità del ’97 alle oltre 160 mila del
2007. Si è detto gemello: infatti, entrambi i veicoli
vengono costruiti a Vigo, in Spagna, nel modernissimo stabilimento di proprietà del gruppo Psa. Ma gemelli con caratteristiche un po’ differenti. Specialmente dal punto di vista del frontale che, in entrambi i casi, richiama integralmente i motivi stilistici della Casa di appartenenza.
In particolare, la calandra è stata disegnata in modo
profondamente diverso e i gruppi ottici non sono gli
stessi anche se, dal punto di vista aerodinamico, sono
perfettamente studiati per integrarsi con l’andamento
“a punta” dell’intero muso del veicolo. Le caratteristiche di Partner sono, poi, studiate per rendere il veico-
lo non solo piacevole da vedere, ma anche molto funzionale. In particolare, va subito indicato l’innovativo
sedile Plan Facile, montato anteriormente e parzialmente ripiegabile, che consente di utilizzare una lunghezza di carico fino a 3 m (o 3,25 nel caso si scelga
la versione più lunga). Inoltre, è utilizzabile sia come
piano d’ufficio mobile che, in posizione eretta, come
terzo sedile d’emergenza per un passeggero... che si
accontenta. Quando questo sedile è ripiegato, occorre sottolinearlo, il volume di carico aumenta di ulteriori 400 litri, portando il volume massimo a 3,7 o 4,1
m3, secondo le versioni. Infatti, il Partner è disponibile in due varianti di lunghezza: 4,38 m e 4,63 con un’alLUGLIO/AGOSTO 2008
La prova su strada
tezza che oscilla tra gli 1,80 e gli 1,86 m. Da qui deriva un volume utile di carico compreso tra 3,3 m3 e 3,7
m3 e una portata da 622 a 851 chili. Ottime la larghezza interna massima, che quota 1,62 m (1,23 m all’altezza del passaruota), e la soglia di carico che è posizionata a soli 0,58 m.
L’interno del pianale dispone di sei anelli di ancoraggio e, per l’accesso, è stata studiata la possibilità di dotare il Partner di porte posteriori a battente lamierate
o finestrate e di una (o due) porte laterali scorrevoli,
oltre al portellone posteriore con lunotto apribile.
Dal punto di vista delle motorizzazioni, Partner dispone della stessa gamma del confratello Berlingo. Infatti, è possibile ottenere questo furgone con un 1.600 a
benzina, 16 valvole, da 90 cavalli e 132 Nm di coppia.
Si prosegue poi con due turbodiesel 16 valvole da 1,6
l che dispongono di 75 o 90 cavalli e con una coppia
massima, rispettivamente, di 185 e di 215 Nm. Il TDi
da 90 cv, fra l’altro, tra pochi mesi sarà ottenibile con
il filtro antiparticolato, un accessorio ormai indispensabile, visti i continui blocchi del traffico e le limita-
Siamo riusciti a provare il nuovo Partner. Su strade
francesi piccole e tortuose, salvo una veloce trottata
autostradale. Abbiamo testato la versione con il
motore turbodiesel da 90 cavalli. L’impostazione
generale, come ovvio, è la stessa del Berlingo, quindi
si contraddistingue per un’ottima tenuta di strada e
una forte capacità di riallineamento del retrotreno
anche nei veloci spostamenti di traiettoria. Poi, visto
che abbiamo anche percorso parecchi tratti di
fastidioso pavé, abbiamo notato la capacità delle
sospensioni sia di tenere un discreto comfort a bordo
del veicolo sia, specialmente, di tenere sempre
attaccate le ruote al terreno.
Brillantissimo, come già detto, il motore.
zioni per i centri urbani. Dal punto di vista del comfort,
questo veicolo è offerto in tre varianti di allestimento:
Nuovo Partner, Affaire e Comfort. I livelli, ovviamente, si distinguono per la grande serie di accessori e rifiniture supplementari, che vengono aggiunti di versione in versione. In particolare, a parte quella base, i
livelli superiori comprendono comodità come l’assistenza al parcheggio, i vetri elettrici sequenziali, il telecomando per l’apertura delle porte e i retrovisori esterni elettrici e riscaldati.
Un accessorio veramente particolare è il riscaldamento
supplementare del tutto automatico che utilizza l’energia termica dello scarico per velocizzare l’innalzamento della temperatura dell’acqua e riscaldare più
velocemente e più rapidamente l’abitacolo. Ovviamente, non manca la possibilità di installare un’evolutissima autoradio con lettore CD e MP3.
All’interno tutto
è stato studiato
per essere
utilizzato in
modo naturale.
In particolare,
i comandi
principali sono
raggruppati sulla
plancia centrale.
LUGLIO/AGOSTO 2008
L’accelerazione, forse, non è fulminea. Ma la ripresa
è veramente buona in tutte le marce, il che
diminuisce non di poco lo stress di chi guida. Nel
tratto autostradale, poi, abbiamo anche notato una
notevole capacità di Partner di riprendere velocità
anche senza lavorare troppo con il cambio. Infatti,
nonostante decelerazioni improvvise dovute alle
solite manovre poco felici di qualcuno, difficilmente
abbiamo dovuto abbandonare la quinta.
Quindi, un furgone veramente a tutto campo,
dedicato ai trasporti a breve raggio, specialmente in
ambito urbano. Ma idoneo anche a consentire
spostamenti di centinaia di chilometri con un ottimo
carico a bordo e con un comfort più che
soddisfacente per i suoi passeggeri.
Inoltre, per l’abitacolo sono sparsi dei vani per posizionare i vari oggetti che, complessivamente, quotano
ben 65 litri di capienza. E, in un prossimo futuro, sarà
possibile ottenere come optional il sistema Peugeot
Active Fleet Data che permetterà, via Gsm, di tenere
sotto controllo l’intera gestione dell’eventuale parco
furgoni di proprietà di un’azienda.
Insomma, seppur con un prodotto molto simile a quello Citroën, Peugeot sta facendo di tutto per distinguersi. Non per nulla l’obiettivo commerciale del 2008
è di 13 mila veicoli e, per questo, la Casa francese ha
messo a disposizione dei propri clienti 161 concessionari che si occuperanno delle vendite e dell’assistenza di Partner. Il che lascia capire che la vera differenziazione che Partner vuole darsi da Berlingo è quella
dell’attività della rete, visto che i due prodotti sono assolutamente assimilabili.
Il Partner è stato accuratamente progettato
per consentire una notevole comodità nelle
operazioni di carico e scarico, nonostante le
compatte dimensioni esterne.
hp 51
Novità
Viaggiatore
di classe
RENAULT
MAGNUM
UN RINNOVAMENTO NEL SEGNO
DELLA PRATICITÀ E DEL COMFORT.
MA ANCHE PIÙ SICUREZZA
E CONTENIMENTO DEI CONSUMI.
COSÌ LA CASA FRANCESE CONTA
DI ALZARE ULTERIORMENTE
LA QUOTA DI PENETRAZIONE
DEL SUO “STRADISTA”,
CON L’OBIETTIVO DI VENDERNE
10 MILA ESEMPLARI ALL’ANNO
Testo di Stefano Guidi
52 hp
O
ggi ne vende più di 8 mila all’anno, ma
l’obiettivo è di arrivare a 10 mila. È Renault che si pone questo traguardo per il
suo grande stradista, il Magnum. E se lo
pone a fronte di un mercato che, nell’ultimo biennio, ha segnato una crescita del 20% circa.
Un mercato in espansione ma, com’è logico, anche
estremamente difficile: i clienti sono il massimo della professionalità dei trasportatori, gente che bada poco ai fronzoli e tanto alla sostanza. Per combattere questa difficile battaglia, Renault ha scelto alcuni particolari fronti, a partire da quello del comfort interno.
Infatti, secondo i tecnici d’Oltralpe, dal punto di vista
del comfort la cabina di un camion deve essere un
ambiente che dà ai clienti la sensazione di trovarsi a
casa propria, visto che due o tre notti alla settimana
facilmente le passano in quel luogo.
Le strategie della Casa francese sono state presentate a Lione, presso il grande polo del design Renault.
Proprio dove i progettisti si sono scatenati in una certosina ricerca di ogni centimetro quadrato sfruttabile.
Raggiungendo uno spazio funzionale della cabina con
un volume che arriva a 1.090 litri, con oltre 2 m di altezza del tetto e con un pavimento del tutto piano.
Quindi tanto spazio, ma anche una lunga serie di comodità, a partire dalla completissima gamma di impianti hi-fi, con CD, MP3, Bluetooth e il telecomando per gestirli senza staccare le mani dal volante. E poi
altri particolari come il sedile girevole, il vano per alloggiare il ricetrasmettitore CB, i due portaoggetti sul
tetto da 275 e 95 litri di capienza, la consolle centrale con portabottiglie refrigerato che permette (con
estrema facilità) il passaggio delle gambe e, quindi,
l’attraversamento della cabina.
Ma un ambiente confortevole deve essere anche luminoso in certe situazioni e caldo, accogliente in altre. Per questo sono state installate quattro plafoniere bianche, due plafoniere rosse per la guida notturna
LUGLIO/AGOSTO 2008
Nello studio
del layout della
cabina, nulla
è stato lasciato
al caso.
Il nuovo “best
seller” di Renault
combina comfort
di guida a una linea
azzeccata (sotto).
Tettuccio a oltre
due metri d’altezza
e pavimento piano:
lo spazio a bordo
è davvero tanto.
e due luci fisse o mobili per trasformare la cabina in
un salotto. E il salotto è stato allestito con nuove armonie di colori e tessuti di alta qualità, oltre che con
un letto fornito di un materasso a tre zone che permette di dormire... come in un hotel a quattro stelle.
Ma ogni camionista che si rispetti bada molto alla qualità della vita, ma anche al lato economico del suo lavoro. Per questo, ulteriori sforzi sono stati spesi per
portare il grande stradista a livelli di efficienza e di sicurezza ottimali. I motori DXi 13, da 460 o 500 cavalli,
rendono il Magnum estremamente potente e affidabile in ogni situazione di guida, specie con l’implementazione della scatola del cambio robotizzata Optidriver+, che permette un comfort di guida di altissimo livello, consentendo all’autista di lasciare al computer una serie di scelte che, sino a poco tempo fa, doveva fare da solo.
Il software gestisce alla perfezione la trazione su ogni
tipo di terreno, mentre l’elettronica protegge il mecLUGLIO/AGOSTO 2008
canismo della frizione da pericolosi surriscaldamenti
e pilota una scatola del cambio con ben 12 marce in
avanti e tre indietro. Optidriver, poi, vanta una riduzione dei consumi del 5%.
Ma passiamo alla sicurezza. Renault è convinta di offrire il miglior impianto frenante del mercato, capace
(attraverso il suo sistema di gestione centralizzata) di
una decelerazione di 7 m/s. Il tutto è accoppiato a sistemi come l’Abs e l’Ebs con Esp, che si occupano di
portare il livello di tenuta di strada a valori ottimali.
Inoltre, gli specchietti retrovisori grandangolari permettono al conducente di tenere perfettamente sotto
controllo tutto quello che avviene intorno al veicolo.
Un grande impegno è stato anche profuso nella riduzione dei consumi. D’altra parte, la voce gasolio nel bilancio economico annuale di un trasportatore ormai
pesa per il 30% circa dei costi totali.
E per tenere sempre sotto controllo i costi del Magnum basta un computer portatile. Collegandolo alla
presa dedicata si ottiene con facilità la lettura dei dati di percorrenza e dei consumi del veicolo.
Nel concetto Renault esiste anche un altro comandamento: quello di sollevare i propri clienti da qualunque tipo di pensiero. Per questo la Casa francese offre una lunga gamma di servizi che vanno dall’assistenza 24 ore su 24 che prevede l’intervento entro un
giorno dal guasto, i contratti di manutenzione programmata, l’estensione della garanzia fino a tre, quattro o cinque anni, il forfait per i costi di manutenzione e il noleggio a lungo termine con prezzi molto competitivi. Particolarissimo, poi, il servizio Go24, con il
quale la Casa si impegna a pagare un compenso ai
clienti nel caso le riparazioni non siano eseguite in meno di 12 ore. Insomma, queste sono le premesse e le
promesse della Casa francese per il suo Magnum.
Vedremo, in futuro, se è andata nella direzione giusta.
O meglio, se i clienti la porteranno verso il traguardo
desiderato.
hp 53
Novità
Risparmiare
con i ricostruiti
News
2009.I veicoli saranno utilizzati su tutto il
territorio nazionale per interventi di manutenzione delle linee elettriche. La scelta di Eurocargo 4x4 è stata dettata proprio dalla necessità di disporre di un veicolo estremamente versatile, in grado di
raggiungere tutte le postazioni, anche
quelle situate nei luoghi più impervi.
Renault Trucks sbarca
in Marocco
pratica, si tratta di un telaio con l’ultimo
assale direzionale controllato attraverso
un meccanismo collegato alla ralla del
trattore. Grazie a questo sistema, la sterzata viene trasmessa in maniera diretta e
senza giochi. Inoltre, il sistema funziona
sia a marcia in avanti sia indietro. Attraverso il sistema Steering-C il semirimorchio diventa più facile da controllare: disegna meglio le curve, migliora le manovre sulle rotonde e soprattutto le gomme
non vengono trascinate durante le curve.
Aumenta l’offerta Daf
per l’aftermarket
Sono un milione i barili di petrolio risparmiati ogni anno grazie ai pneumatici ricostruiti. Questo è il dato che emerge dal
bilancio ecologico ed economico della ricostruzione redatto dall’Associazione italiana ricostruttori di pneumatici per il
2006. Sempre dal bilancio dell’Airp, apprendiamo che sono 44.591 le tonnellate
di pneumatici usati non immessi nell’ambiente per essere invece destinati alla ricostruzione. Inoltre, la ricostruzione ha
consentito un risparmio di 45.264 tonnellate di materie prime, mentre la riduzione del consumo energetico è di 158
milioni di litri di petrolio ed equivalenti.
Enel sceglie
Eurocargo 4x4
Iveco ed Enel hanno sottoscritto un accordo per la fornitura di 401 Eurocargo
140E25W allestiti con cassone e gru retrocabina e di 22 Eurocargo 100E18WS
dotati di piattaforma aerea da 21 metri
Oil&Steel,azienda della PM Group.La fornitura avverrà progressivamente e sarà
completata entro il primo semestre del
È stato firmato un accordo fra RenaultTrucks e le forze armate del regno del Marocco. La Casa francese fornirà oltre 600
veicoli militari da parte di Acmat, la filiale
di Renault Trucks specializzata nella realizzazione di materiale militare.Il contratto, il più importante che Acmat abbia mai
firmato nell’arco della sua storia,consiste
nella fornitura di veicoli VLRA 4x4 a lungo raggio d’azione e contribuisce al consolidamento intrapreso dalla società ormai da due anni.
Il numero di parti di ricambio del programma Trp di Paccar Parts, supera le 60
mila unità. Introdotto sul mercato nel
1995 il programma Trp consente ai trasportatori di avere accesso a tutti i ricambi per i loro veicoli industriali, rimorchi,
prodotti di consumo per l’officina presso
un unico punto vendita.
Il nuovo catalogo Trp, consultabile sia
presso gli organizzati Daf Service DealerTM sia su Internet, www.daf.com/trp,
contiene una vasto assortimento di ricambi per tutte le marche di veicoli industriali, rimorchi, accessori e prodotti d’uso comune nelle officine, è tra i più completi del settore con,appunto,oltre 60 mila codici; da oggi include anche i ricambi
originali Saf per gli assali dei rimorchi.
Curve perfette con
lo sterzante di Chereau
Festa di compleanno
in Casa Mercedes
Chereau ha lanciato un nuovo telaio direzionale per semirimorchi:è stato denominato Seering-C ed è dedicato specialmente ai refrigerati da uno a tre assali
realizzati per l’uso urbano e suburbano.In
Mercedes-Benz Econic, il primo veicolo a
pianale ribassato prodotto da MercedesBenz, dedicato ai servizi municipali, di
raccolta e distribuzione, compie 10 anni.
Fin dalla prima presentazione,Econic,vero specialista dei trasporti municipali,racchiudeva in sé le caratteristiche di diversi
Primo degli ecologici
Negli States è stato siglato il più
grande ordine di veicoli “alternativi” di tutti gli Usa. Si tratta della
commessa di fra la DTNA’s Freightliner Custom Chassis Corporation
e la Ups. L’ordine consiste in 200
veicoli ibridi-elettrici e 300 alimentato a gas naturale. Tutti i veicoli
saranno assemblati presso la Fccc
sui telai Freightliner MT45 e MT55.
54 hp
Renault si fa largo
nell’ex Urss
È stata inaugurata a Omsk, in Siberia, la
nuova struttura “Trucks Service”, costruita secondo gli standard di Renault
Trucks, la prima in Siberia a commercializzare tutte le gamme dei veicoli e a garantirne l’assistenza. Il nuovo centro
Trucks Service dispone di 720 mq di officina di assistenza, un banco di frenatura
e uno showroom al coperto per facilitare il lavoro dei venditori nei periodi di
grande freddo. Intanto, il presidente e direttore Generale di Renault Trucks, Stefano Chmielewski, ha inaugurato a Kiev
nuovi locali della società AP C.T.R Ucraina, partner storico di Renault Trucks. Il
nuovo centro si occuperà di gestire l’insieme delle prestazioni tecniche e offrirà
ai suoi clienti tutta la gamma dei prodotti della losanga.
veicoli: dagli autocarri per lo smaltimento dei rifiuti ai veicoli antincendio,ai mezzi aeroportuali, fino alle autocisterne per
il trasporto carburanti, latte o per il rifornimento di gasolio da riscaldamento.Con
circa 8 mila unità vendute in dieci anni,
Econic si è conquistato una posizione di
mercato eccellente e rappresenta un modello di riferimento nel suo segmento.
Econic ha raggiunto
i dieci anni di attività.
LUGLIO/AGOSTO 2008
Scania è Blue Shark
Dopo Top Class nel 2002 The King nel 2003 e The Griffin nel 2006, realizzate in collaborazione con il famo so carrozziere “Svempa”, un altro gioiello si aggiunge alle serie speciali Scania: si tratta del Blue Shark. Il top di gamma, cioè il trattore stradale R
620 LA 4x2 Mna Euro 5,sogno di molti autisti,è equipaggiato con le più esclusive dotazioni tecniche e ulteriormente impreziosito con una serie esclusiva di accessori e finiture particolari; ecco in estrema sintesi Blue Shark, disponibile in 40 esemplari, in
esclusiva per il mercato italiano.
Fra le dotazioni più caratterizzanti
troviamo la cabina CR19 Topline versione Platinum,Esp,sistema hill-holder, fari allo xeno su paraurti e parasole, verniciatura completa cabina
blu metallizzato e finiture nero lucido, decorazioni esclusive esterno cabina e minigonne, cruscotto fronte
volante rivestito in pelle,Tv/Dvd 20”
e molto altro ancora. Fra le caratteristiche tecniche:motore Euro 5 DC,8 cilindri a V da 15,6 litri.Potenza massima 620 CV
a 1.900 g/min. e coppia max 3.000 Nm tra i 1.100e i 1.400 giri al minuto.
ZF dà il via
alla propulsione ibrida
Hans-Georg Härter,Ceo del gruppo ZF,e il
ministro federale dell’Economia e della
Tecnologia tedesca, il bavarese Michael
Glos, hanno inaugurato ufficialmente la
prima sede produttiva in Germania per
l’industrializzazione di moduli di propulsione ibrida.
Al momento, nella nuova area di produzione sul sito ZF Sachs di Schweinfurt,
vengono prodotte le prime unità di collaudo.A partire dal quarto trimestre 2008,
ZF darà l’avvio alla produzione in serie e
consegnerà i primi sistemi a diversi costruttori tra cui anche quelli di veicoli
commerciali. Il primo cliente sarà Mercedes-Benz. ZF sarà quindi il primo fornitore europeo dell’industria automotive a
produrre in serie moduli di propulsione
ibrida. I moduli ibridi ZF saranno commercializzati con il marchio Dynastart.
nasce anche il nuovo Eurocargo. In particolare Iveco ha migliorato lo sfruttamento dell’energia elettrica nell’area test e
nell’impianto di verniciatura raggiungendo un risparmio complessivo di circa
1.000 MW all’anno. Ma non basta, in un
prossimo futuro, sempre per il suo stabilimento di Brescia, Iveco migliorerà ulteriormente con un incremento di risparmio
di altri 310 MW all’anno.
LUGLIO/AGOSTO 2008
sono dedicati al popolare (in Germania)
spot televisivo “Alpenabenteuer”(avventura alpina); gli altri cinque sono decorati con un enorme collage di oltre 5 mila fotografie di tifosi di calcio.
I dieci semirimorchi sono già disponibili e
possono essere noleggiati, anche soltanto per un giorno, sia da soli sia con il trattore. L’operazione di CharterWay rientra
nella campagna di sostegno della Casa di
Stoccarda, sponsor della nazionale germanica, alla Federazione calcio tedesca.
Accordo strategico
per i rifiuti
Eurocargo
in giro per l’Europa
Dopo il lancio internazionale di Torino che
ha coinvolto circa 1.000 persone tra giornalisti,concessionari e venditori italiani e
grandi clienti e allestitori di tutta Europa,
il nuovo Eurocargo ha iniziato il road
Show che lo porterà lungo le strade di tut-
Iveco premiata per
l’efficienza energetica
Assegnato a Iveco il premio Abb Energy
Efficiency Award, istituito da Abb spa,
gruppo leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione. La motivazione della scelta della Casa torinese deriva dai
suoi particolari processi per il miglioramento dell’efficienza energetica effettuati nello stabilimento di Brescia, dove
ta Europa.Verrà infatti presentato attraverso una carovana itinerante che viaggerà in 26 Paesi, attraverso 250 località,
percorrendo oltre 2 milioni di km. Saranno organizzati 350 eventi,18 mila test drive in 200 giorni per promuovere il nuovo
Eurocargo, che va così a completare l’immagine di Iveco come costruttore full-range. Il primo appuntamento si è svolto a
Balocco, presso la pista prova del Gruppo
Fiat. Il Road Show Iveco italiano si sposterà poi in Sicilia a luglio per chiudere
con la tappa conclusiva che si svolgerà nel
Veneto il 10 e 11 luglio in partnership con
Officine Brennero Spa. Le tappe successive saranno Francia, Germania, Est Europa, Spagna, Nord Europa, Benelux, Austria, Svizzera e Gran Bretagna.
È iniziato il road
show dedicato
a Eurocargo.
Mercedes
va agli Europei
In occasione del Campionato Europeo di
calcio,Mercedes-Benz CharterWay ha decorato dieci semirimorchi isotermici con
motivi legati proprio a Euro 2008. Cinque
La firma
dell’intesa tra
Veolia e Volvo.
Uno dei gruppi mondiali per la raccolta e
gestione dei rifiuti,Veolia, ha scelto Volvo
Trucks come principale fornitore di camion per le sue operazioni in Europa. Un
accordo quadro è stato infatti siglato per
continuare e migliorare la collaborazione
fra le due aziende. Dietro questo accordo
c’erano già due anni di proficua collaborazione in cui Volvo Trucks aveva fornito i
suoi mezzi a Veolia,soprattutto nel Regno
Unito,ma anche in Francia,Germania,Danimarca e Norvegia.
hp 55
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