ASSESSORADU DE SA DEFENSA DE S’AMBIENTE ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE Comitato Regionale Faunistico VERBALE n° 8 del 22 ottobre 2013 In data 22 ottobre 2013 alle ore 15.30 il Comitato Regionale Faunistico si è riunito, in seconda convocazione, nei locali dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, via Roma n. 80 Cagliari. Il Comitato è stato regolarmente convocato con nota n° 1787/gab del 15/10/2013. Presenti Assenti Andrea M. Biancareddu Presidente Apollonio Marco Esperto Consiglio Reg.le Garau Francesco Ass. della Difesa dell'Ambiente Saba Pinuccio Provincia VS Piludu Alberto Ass. Agricoltura Rif. Agro- Baffigo Giuseppe Provincia di Olbia Tempio Lecis Francesco Ass. Igiene Sanità e Ass. Pasella Gian Luigi Provincia di Carbonia Monteverde Andrea Provincia di Cagliari Pinna Giovannino Associazione R. Allevatori Menne Luisella Provincia di Nuoro Cabiddu Salvatore Provincia dell'Ogliastra Sciarra Franco Federazione Italiana della Caccia Cuccu Bonifacio Unione Cacciatori di Sardegna Lisini Alessandro Libera Associazione Sarda Girasole Giovanni Federazione Caccia Regionale Coldiretti Carta Maurizio Federazione Regionale Agricoltori Grassi Elio Ente Nazionale Cinofilia Italiana Erbì Davide ENPA Carlo Masnata Direttore Generale C.F.V.A. Scanu Martino Conf. Italiana Agricoltori Patta Antioco Provincia di Oristano Zara Antonio Provincia di Sassari Fiori Paolo Amici della Terra Secci Antonello W.W.F. Totale presenti n° 20 Totale assenti n° 5 Il Componente Antonio Spanu ha comunicato le proprie dimissioni con nota acquisita al protocollo generale dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente con il n. 15578 del 27/06/2012. 1 Comitato Regionale Faunistico Partecipano alla riunione la Dott.ssa Franca Leuzzi, Direttore Generale dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente e la Dott.ssa Paola Zinzula Direttore del Servizio Tutela della Natura. Funge da Segretario il funzionario dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente Dott. Davide Brugnone. ORDINE DEL GIORNO 1. Aggiornamento lavori sedute precedenti 2. Pianificazione venatoria 3. Autorizzazioni 4. Varie ed eventuali Viene consegnata ai presenti l’elenco delle pratiche relative alla pianificazione venatoria e alle autorizzazioni varie. Il Presidente, accertata la presenza del numero legale in seconda convocazione saluta i presenti e dichiara aperta la seduta. 1. Aggiornamento lavori sedute precedenti Il Presidente fa presente di aver recentemente scritto ai Ministri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole e forestali chiedendo la riconvocazione urgente del tavolo tecnico istituito il 26 giugno scorso. Nella nota è stato chiesto ai Ministri (qualora si ritenga di dover confermare, anche per la Sardegna, le date di chiusura della caccia al Tordo bottaccio previste, per tutta l’Italia, nel documento Key Concepts), di farsi interpreti nelle sedi europee opportune, della necessità di rivisitare e interpretare correttamente e in maniera univoca, alla luce dei numerosi studi esistenti e disponibili, le date di inizio della migrazione prenuziale francesi, in particolare nella rotta migratoria Sardegna Corsica, al fine di evitare seri problemi di ordine pubblico in Sardegna, porre giustizia ad una evidente disparità di trattamento tra i cacciatori dell’Unione Europea e al fine di perseguire il principio inderogabile di protezione sovranazionale delle specie. E’ stato inoltre rappresentato ai Ministri che la Sardegna si adopererà in sede comunitaria per far rilevare le succitate evidenti criticità sottolineando la palese contraddizione tra Italia e Francia nell’applicazione del regime di protezione, previsto dalla Direttiva Uccelli e, nello specifico, completamente disatteso. Il Presidente dopo aver riassunto le criticità emerse nell’ultimo incontro dichiara aperto il dibattito. Cuccu dà lettura delle sotto elencate proposte dell’UCS: 2 Comitato Regionale Faunistico “Punti da modificare nel proseguimento del calendario venatorio regionale. 1. ZPS: e relativo uso di materiali alternativi al piombo (riferimento D.M. 17 ottobre 2007) visto il non sussistere di reali motivi scientifici o giuridici che lo impongano chiediamo che l’uso di detti materiali si di esclusivo obbligo solamente nelle zone umide con regolamentazioni annesse. 2. 1° NOVEMBRE: in piena conformità con la L.R. 23/98 art. 49 in cui viene ben definito quali giorni è consentito esercitare l’attività venatoria in Sardegna (per cui non vi è obbligo di riferimento alla L.N. 157/92) chiediamo il rinserimento di tale data e/o il recupero di tale data nel primo sabato utile, cosa non contestabile visto che tale giorno ricade tra quelli consentiti nella L.N. 157/92 di cui si vorrebbe far menzione, si ricorda inoltre che solo negli ultimi 15 anni nella nostra Regione il 1 novembre è già coinciso 3 volte nei giorni di martedì e di venerdì, si è sempre effettuata l’attività venatoria senza che ve ne fosse contestazione data che sarebbe stata ingiustificabile. 3. CANNA RIGATA: eliminare il divieto dell’uso di tali armi nella caccia in movimento al Cinghiale (e Volpe) poiché questa possibilità è insita nella L.N. 157/92 e in tutti gli altri paesi UE. Volendo usare il massimo della prudenza si consiglia come nelle altre regolamentazioni fuori dall’Isola l’obbligo per chi esercita la caccia al Cinghiale in qualsiasi forma la detenzione e l’uso esclusivo di munizioni a Palla o Proiettile dato che fatta eccezione per la sola Volpe non dovrebbe essere consentito lo sparo ad altra fauna PER AVERE LA CERTEZZA CHE GLI SPARI AVVENGANO CON INCLINAZIONE VERSO TERRA da qui la limitazione massima a eventuali danni casuali. 4. ETÀ DEI MINORI PARTECIPANTI: non entrando nel merito delle motivazioni o delle eventuali giustificazioni che abbiano portato a questa decisione riteniamo che questa non sia una decisione o regolamentazione che possa essere deliberata dal CRF in quanto esula dalla reale attività venatoria ma ricade nella giurisprudenza specifica sui minori e tra le responsabilità di colui che ne riveste la legittima potestà e conseguentemente ne è responsabile. 5. SPECIE DI FAUNA DA INSERIRE NEL PROSEGUIMENTO DELL’ATTIVITÀ VENATORIA: la ripresa dell’attività venatoria dovrebbe trovare tutte le specie fino al mese di dicembre consentite, fatta eccezione per l’ALLODOLA e la TORTORA. Sino al 19 di gennaio tutte le altre specie potranno essere regolarmente cacciate ivi compreso le MARZAIOLE e le CANAPIGLIE (come da accordi di 2 anni fa sulla loro re immissione in calendario) la MORETTA COMUNE 3 Comitato Regionale Faunistico (con limite di 2 capi giornalieri per un massimo di 14 stagionali). Dal 20 gennaio si potrà proseguire sino al 30 gennaio a tutte le specie con la sola esclusione della BECCACCIA, MERLO, GERMANO e FOLAGA (per queste ultime 3 specie si consiglia la chiusura vista l’alta percentuale di nidificanti in Sardegna che possono essere considerati dei semi-stanziali in leggera anticipazione sui tempi di accoppiamento così da evitare eventuali strumentalizzazioni esterne). 6. FEBBRAIO 2014: per i giorni 2, 6 e 9 consentire l’attività alle 3 specie consentite negli anni scorsi con le stesse modalità portando il numero dei COLOMBACCI almeno a 8 capi giornalieri (tenuto conto che anche l’ISPRA dà la specie in aumento sino al 231%). 7. ORARI: si ricorda che è palesemente riconosciuto ovunque si pratichi l’attività venatoria per quanto riguarda gli anatidi di cui sono riconosciute le abitudini in orari diversi dalle altre specie e in considerazione che l’ambiente dove si pratica detta attività venatoria è praticamente priva di rischi verso animali e persone causati involontariamente si chiede che a sola questa fauna cacciata negli specchi d’acqua l’orario venga anticipato e posticipato di un’ora dell’orario in calendario. Consci di aver ottemperato nel proporre a Leggi e Direttive e avendo ben tenuto presente tutti i parametri scientifici avanziamo queste richieste onde far si che le penalizzanti e vessative condizioni avverso i Cacciatori Sardi vengano a terminare”. Secci ricorda ai presenti le date previste nel documento Key Concepts per i Tordi in Francia. Comunica che, in ossequio alla Direttiva uccelli, alla guida alla disciplina della caccia nell’ambito della Direttiva Uccelli, al Documento Key Concepts per l’Italia e allo studio Anthus (del quale ne legge alcuni periodi) la caccia ai tordi andrebbe chiusa il 10 gennaio. Suggerisce infine di prevedere una stazione di cattura e di inanellamento a Carloforte visto che l’area occidentale si è dimostrata ottima e considerando che nell’Isola di Mal di Ventre non è possibile effettuare tali studi. Carta dichiara la propria preoccupazione in merito agli studi che, nelle conclusioni esprimono delle ipotesi. Mette inoltre in dubbio l’attendibilità dello studio finanziato dalla Regione. Cuccu ricorda che tale studio è stato prorogato per altri 3 anni. Erbì suggerisce di togliere il potere deliberante al Comitato. Ricorda che la Legge 157/92 prevede la chiusura della caccia al tramonto. Ricorda che la non istituzione degli ATC in Sardegna determina gravi problemi di programmazione e pianificazione venatoria. Rappresenta che la Legge 157/92 stabilisce che le Regioni possano istituire una tassa dell’importo non inferiore al 50% di quella governativa che attualmente è pari a circa 200 €, mentre in Sardegna si continuano a pagare 25 € 4 Comitato Regionale Faunistico soltanto. Ricorda infine che la migratoria andrebbe annotata nel foglio venatorio appena incarnierata e non alla fine della giornata, in ossequio alla legge quadro nazionale e a quanto avviene nel resto d’Italia. Menne si congratula per lo studio e suggerisce a tutti di leggerlo con attenzione. Ribadisce le date proposte dalla Provincia di Nuoro e in particolare indica il 9 gennaio per la chiusura della caccia ai tordi e indica il 2, 6, 9 febbraio per la caccia della cornacchia grigia, ghiandaia e colombaccio. Relativamente alla data del 1° novembre richiesta da alcuni componenti suggerisce di metterla ai voti. Ritiene grave che la Sardegna non abbia ancora il suo Piano regionale Faunistico e gli ambiti Territoriali di Caccia, come avviene nel resto d’Italia. Segretario verbalizza alle ore 16.00 l’ingresso del Componente Lisini che comunica ai presenti di non aver ricevuto la nota di convocazione e di aver ricevuto notizia, da un componente, in merito all’inizio della riunione alle ore 16.00. Sciarra è d’accordo con la Dott.ssa Menne in merito alla programmazione dell’attività venatoria in ossequio anche alle competenze attribuite dalla L.R. 23/98 al Comitato Regionale Faunistico. Ricorda che tutti i dati disponibili in Italia e in Francia mettono in evidenza l’inizio della migrazione pre-nuziale a fine gennaio. Ricorda che la beccaccia non è una specie assolutamente in pericolo (come lo era una volta). Per gli anatidi ritiene che non ci siano grossi problemi al proseguo dell’attività venatoria. Desidera condividere infine le proprie perplessità in merito alle competenze del Comitato regionale Faunistico nel disciplinare il divieto a partecipare alle battute di caccia al cinghiale ai minori di 16 anni. Dopo la decisione assunta dal comitato lo scorso 19 settembre ha approfondito la materia e, pur condividendo le preoccupazioni legate agli incidenti, ritiene che il CRF non avesse le necessarie competenze in materia. Ritiene pertanto che debba essere effettuata una valutazione sulla legittimità delle decisioni prese dall’organo collegiale. Viene data lettura delle sotto elencate considerazioni presentate dall’Avv. Sciarra: ”Il calendario venatorio stabilisce che è sempre vietato per i minori di anni 16 partecipare in qualità di battitori alle battute di caccia al cinghiale. Si tratta di una disposizione del tutto estranea al contenuto che deve e può formare oggetto del calendario secondo le specifiche attribuzioni che sono ad esso conferite dalla Legge e in particolare il 3° comma dell’art. 50 della L.R. 23/98 nel quale stabilisce che il calendario venatorio regionale, in particolare, individua: a) le specie cacciabili, le giornate di caccia e i limiti orari di caccia; 5 Comitato Regionale Faunistico b) il prelievo massimo, giornaliero e stagionale, delle specie cacciabili; c) ogni altra prescrizione ritenuta necessaria a conseguire gli obiettivi della pianificazione e gestione dell'attività venatoria. Ebbene la dicitura è sempre vietato per i minori di anni 16 partecipare in qualità di battitori alle battute di caccia al cinghiale non ha nulla a che vedere con le finalità di conseguire gli obiettivi della pianificazione e gestione dell'attività venatoria che costituisce il preciso limite dell’oggetto delle previsioni che la Legge attribuisce al calendario. La citata disposizione dell’art. 12 del Calendario venatorio 2013/2014 invece costituisce una prerogativa specifica della Legge andando essa a incidere sul più generale campo delle misure preventive volte a garantire la pubblica sicurezza delle persone nell’esercizio di talune attività considerate maggiormente pericolose quale appunto lo è la caccia. Ciò è anzitutto confermato dal fatto che la fissazione del limite minimo di età per l’esercizio della caccia non è stabilito dal calendario venatorio quanto della Legge e precisamente sia dall’art. 12 comma 8 della Legge 157/92 che dell’art. 42 della L.R. 23/98 il quale stabilisce che l'attività venatoria in Sardegna possa essere esercitata da chi abbia compiuto il diciottesimo anno di età. Altra conferma di ciò è data dal fatto che per quanto riguarda l’attività dei soggetti che partecipano alle battute di caccia senza l’uso dei fucili, l’unico caso previsto risulta disciplinato dalla Legge e in particolare l’art. 41 comma 5 della L.R. 23/98 il quale prevede che al cacciatore è consentito farsi aiutare, per condurre i cani, da persone non munite dell'autorizzazione regionale di cui all'articolo 45 della presente legge. Quindi in termini generali è alla Legge che spetta il compito di disciplinare tutti gli aspetti connessi alla presenza di persone minori durante l’esercizio della caccia e non al calendario venatorio”. Erbì ricorda che analogamente il Calendario Venatorio aveva disciplinato l’obbligo di indossare il giubbino riflettente ad alta visibilità. Si chiede se non si tratti della stessa cosa. Cuccu comunica che la sua associazione si occupa di polizze assicurative per i battitori e la compagnia di Assicurazione prevede solo un’età superiore ai 14 anni. Carta chiede spiegazioni sul perché il 1° novembre non si vada a caccia. Garau fornisce al CRF gli elementi di risposta al quesito di Carta, ricordando che a seguito dell’Ordinanza del Consiglio di Stato n. 5671/2011 del 21.12.2011 che ha accolto il ricorso proposto dalla LAV e più, dove tra le altre censure vi era anche quella dell’obbligo di prevedere il silenzio venatorio nella giornata del martedì così come stabilito dalla legge nazionale 157/1992 all’articolo 18, commi 5 e 6, oggi appaia improponibile la giornata di caccia del 1° novembre. Ricorda altresì 6 Comitato Regionale Faunistico che in precedenza in Sardegna nei giorni festivi a prescindere che fosse un martedì o un venerdì si sia sempre esercitata l’attività venatoria. Ciò in virtù di quanto stabilito dal secondo comma dell’articolo 49 della legge regionale 23/1998 “K l’attività venatoria in Sardegna è consentita per un massimo di due giornate la settimana, compresa la domenica, oltre ai festivi settimanali K”, che fissa quindi per legge che in tutti i restanti giorni della settimana vige il silenzio venatorio a differenza della legge 157/1992 che invece prevede i soli giorni di martedì e di venerdì, in quanto in tutti gli altri giorni è consentita l’attività venatoria a libera scelta del cacciatore. Presidente richiama alcuni dati relativi alle catture presentati dallo studio della Anthus riferiti al tordo bottaccio. In particolare richiama le conclusioni dove si scrive che:” Il primo grafico rappresenta il gradiente sud-nord per il tordo bottaccio. L'interpolazione mostra che, anche se un movimento risulta significativo in una stazione a nord già fin dall'inizio di gennaio, la maggior parte dei movimenti lo sono verso la fine di gennaio (dal 20-25 in avanti), soprattutto nelle stazioni a nord”. Sulla base di quanto finora detto potremmo interpretare l’inizio della migrazione pre-nuziale tra la 2° e 3° decade di gennaio e, sfruttando la sovrapposizione delle decadi, potremmo ipotizzare un calendario venatorio fino al 30 gennaio. Lisini ricorda che il CRF era in attesa delle risultanze del tavolo tecnico con il Ministero delle quali se ne sarebbe dovuto parlare oggi. Concorda con Sciarra sul fatto che la caccia andrebbe chiusa al 30 gennaio (20 gennaio per la beccaccia). Evidenzia le differenze della Legge quadro nazionale rispetto la L.R. che ritiene spetta al CRF dover rispettare. Suggerisce all’Assessore di sottoporre la questione dei “minori di 16 anni” all’area Legale della presidenza della Giunta. Auspica quanto prima l’approvazione del Piano regionale Faunistico. Relativamente alle ZPS chiede di conoscerne i perimetri e sapere se è obbligatoria la tabellazione. Chiede inoltre se il divieto dei pallini di Piombo nelle ZPS sia una libertà del CRF (peraltro apprezzata dall’ISPRA che ci ha fatto i complimenti) o un obbligo disciplinato dalla Legge. Masnata ricorda che la Legge 241 prevede che l’atto illegittimo possa essere annullato in autotutela sussistendo l’interesse pubblico. La valutazione dell’interesse pubblico per l’annullamento è pregnante rispetto all’illegittimità. Fiori chiede al Presidente di voler invitare gli autori della società Anthus a presentare i dati dello studio. Il Presidente al termine della discussione riassume gli argomenti che saranno affrontati in occasione del prossimo incontro: 7 Comitato Regionale Faunistico 1. Età dei battitori 2. Utilizzo del Piombo nelle ZPS 3. Estensione del Calendario Venatorio 3) Autorizzazioni varie. Garau illustra le sotto elencate richieste pervenute al Servizio Tutela della natura: 3.1) Autorizzazione ai sensi dell’art. 6 – L.R. 23/98 Parco regionale Porto Conte Piano triennale controllo popolazione cinghiali autorizzazione cattura e abbattimento 3.2) Autorizzazione a detenere fauna selvatica a scopo amatoriale e ornamentale ai sensi della L.R.23/1998 e s.m.i. e della Direttiva Regionale emanata con Decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente n° 29/V del 10/10/2002. Melis Alessandro Capoterra Raul Costantini Capoterra Allevamento e detenzione fringillidi Allevamento e detenzione fringillidi Il Presidente chiede se qualcuno ha considerazioni da fare prima di passare alla votazione. il Presidente chiede al Comitato di esprimersi in merito alle succitate richieste. Il Comitato a maggioranza esprime parere favorevole per tutte le succitate richieste. Il Presidente alle ore 17.15, esaurita la discussione dei vari punti all’ordine del giorno dichiara chiusa la seduta. Letto, approvato e sottoscritto. IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE Davide Brugnone Andrea Biancareddu 8