AUSL Parma, Ospedale di Vaio, DEU
U.O. Anestesia-Rianimazione,Terapia Iperbarica e Antalgica
G. Vezzani, L.Caberti, M. Mordacci, D. Manelli, E. Galli, E. Abbati, A. Spigolon, A.
Pizzola
Considerazioni sull’uso dell’ossigeno iperbarico nelle sepsi acute
Un certo numero di patologie settiche acute rientrano nel novero delle indicazioni al
trattamento con ossigeno iperbarico (HBO), in specifico le fasciti necrotizzanti e le
mionecrosi clostridiche, partendo dal presupposto, non completamente veritiero, che
l’esposizione a HBO possa essere battericida.
Alcuni lavori retrospettivi documentano un certo beneficio nell’introdurre HBO in un
protocollo comprendente terapia antibiotica e chirurgia (1,2,3,).
In un lavoro retrospettivo multicentrico (4) riguardante infezioni necrotizzanti dei tessuti
molli, si è visto che la mortalità nel gruppo HBO era del 30% (9/30 pazienti), mentre nel
gruppo non-HBO saliva al 42% (10/24 pazienti), tuttavia non si raggiunse una differenza
significativa. Ma una revisione del lavoro mostrò bias nella selezione dei due gruppi di
pazienti.
Notevole è comunque il lavoro prospettico (5) in pazienti affetti da fascite necrotizzante, in
cui la mortalità è significativamente ridotta nel gruppo HBO e la curva di sopravvivenza di
Kaplan-Meyer è di 53 mesi nel gruppo HBO e di 1 mese nel gruppo controllo. Così pure in
un lavoro retrospettivo (6) il confronto fra gruppo HBO e non-HBO risulta in una riduzione
significativa della mortalità in pazienti con fascite necrotizzante, mentre non vi è
significatività in altro lavoro sulla riduzione della mortalità in pazienti con fascite
necrotizzante nel gruppo HBO vs. non-HBO (7). Lavori retrospettivi sull’uso di HBO nella
mionecrosi clostridica ne supportano l’uso, ma il dibattito è aperto (8).
Accertato che i batteri sensibili al trattamento HBO sono più spesso aerotolleranti che
anaerobi, le pressioni tissutali di ossigeno possono avere un effetto batteriostatica più che
battericida (9), tuttavia le pressioni tissutali di ossigeno possono essere sufficienti per
inibire la produzione di esotossine (8). Tuttavia si identifica nell’azione di HBO un fattore di
importanza fondamentale per mantenere il Killing batterico ossigeno-dipendente (9 ).
D’altra parte il numero di studi sulla efficacia di HBO nell’endotelio protezione in corso di
sepsi è enorme (10-11-12-13): in sostanza specie radicaliche dell’ossigeno sono in grado
di inibire il sequestro endovascolare di neutrofili, almeno temporaneamente, inibendo il
meccanismo della adesività neutrofili-endotelio ß2 –dipendente, mediato dal monossido di
azoto (14, 15)
Ancora si è scritto sull’interazione fra antibiotici e ossigeno a partire dal 1990 Knighton
(16) e ancora nel 1998 Schechter R (17). E’ ovvio che in questo campo la complessità del
lavoro ci limita ai soli studi clinici retrospettivi, con grandi possibilità di bias, o alla sola
sperimentazione animale. Tuttavia chi scrive, con i suoi collaboratori, ha indagato a lungo
l’eventuale sinergia HBO/Antibiotico in ratti settici per peritonite (18), utilizzando un
numero notevole di antibiotici e loro associazioni, riportando dati che confermano, per certi
antibiotici, una sinergia potente fra HBO/Antibiotici, almeno nei ratti con peritonite
polimicrobica.
Bibliografia
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5 Fanzca D W, Doolette D: Hyperbaric Oxygen Treatment and Survival From Necrotizing
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7.Zaheed H, Mullin R et al: treating necrotizing fasciitis with or without hyperbaric oxygen
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