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Esperienza a Caselette
Educazione all’utilizzo critico dei
media
Il Progetto si è effettuato presso l’Istituto Comprensivo di
Caselette
Scuola Elementare
Scuola Media
Obiettivi
Colmare, nei limiti del possibile, quella “Emergenza Educativa”
che è una delle priorità della Pastorale Cattolica, attraverso una
guida all’analisi critica e, conseguentemente, a una scelta più
consapevole dei programmi TV e ad un uso responsabile dei
Social Network, nonché alla loro “interazione”
Metodologia
Analisi guidata e commentata dei programmi Televisivi
scelti prima dai ragazzi, poi da noi in seguito alle loro
reazioni e aspettative, attraverso la proiezione dei filmati
relativi.
Al termine di ogni analisi seguiva la compilazione,
direttamente in classe, di questionari relativi,
precedentemente preparati e rigorosamente anonimi, che
evidenziassero tutti quegli” indicatori”più o meno occulti,
che sarebbero poi stati commentati la volta successiva.
Risultati Attesi
Dotare i ragazzi di alcune “competenze” che possano
permettere loro di usare in modo responsabile i mezzi
audiovisivi e di essere in grado di “scegliere” quanto di
meglio e di proficuo essi possono offrire e anche di
“affinare i loro gusti”.
Tempi
Il Progetto ha avuto una durata complessiva di quattro ore per
classe più un’ora introduttiva dedicata alle famiglie per
spiegare il progetto stesso e le sue finalità.
Dalle relazioni della Preside e delle Insegnanti è emerso che
questi tempi, dato l’interesse e le stimolazioni prodotte, si
sono rivelati insufficienti, nel senso che i ragazzi “avrebbero
desiderato trattare” alcuni temi “in più tempo e in modo più
completo” avanzando inoltre la richiesta di “un incontro in
più” nelle classi e di “un incontro conclusivo, in cui gli
allievi guidati dai Relatori, illustrassero i contenuti del
Progetto” .
Il coinvolgimento dei genitori è stato importante poiché
“ hanno molto apprezzato l’iniziativa ed hanno auspicato un
proseguimento del Progetto medesimo
negli anni a venire.”
Spiegazione del Progetto
Si è trattato in realtà di due Progetti differenziati nei contenuti
poiché le due classi, nelle quali si è operato, erano molto diverse
per età e quindi per maturità, intercorrendo fra loro tre anni
di differenza, fermo restando metodologia e finalità.
Distingueremo quindi fra il lavoro svolto nella classe V elementare
che chiameremo Progetto A e nella classe III media che
chiameremo Progetto B.
Progetto A – Classe V Elementare
Precedentemente al primo incontro era stato
distribuito un questionario nel quale si
chiedevano i programmi televisivi più seguiti.
E’ risultato che i più seguiti erano: “Beyblade
Metal Fusion” e “Mr. Bean”.
Beyblade Metal Fusion Episodio 5 - La
vendetta del Granchio 2 Parte (480 x 360).mp4;
Mr Bean - Restaurant complete version video.flv
Per entrambi abbiamo proceduto nel seguente
modo: proiezione di alcuni episodi, loro
frammento, analisi e commento durante il
percorso. E’ poi seguita la distribuzione dei
questionari, precedentemente preparati, nei
quali venivano offerti molti spunti di
osservazione e di critica per saggiare le loro
capacità analitiche, lasciando libertà di
esprimere anche altro .
Progetto 2011 Questionario Beyblade.doc
Mr Bean.doc
Progetto 2011 Questionario
Classe V Elementare
Nella fase successiva, alla luce anche della
maturità dimostrata nel commento e analisi
dei filmati scelti, ci siamo “spinti” a proporre
un genere culturalmente più elevato(musica
classica) attraverso una forma divertente e
gioiosa, proiettando il filmato“Pierino e il
Lupo”, favola musicale di Sergej Prokofev,
illustrata brillantemente da Roberto Benigni.
BENIGNI - ABBADO - PIERINO E IL LUPO 14 - (480 x 360).mp4
Commento alla favola “Pierino e il Lupo”
Il nostro timore di proporre qualcosa di culturalmente più
alto si è poi rivelato infondato e la nostra scelta è stata
premiata.
Il divertimento dimostrato dai ragazzi durante la proiezione
della favola musicale “Pierino e il Lupo”, non si è limitato ad
una visione passiva e superficiale ma, attraverso la nostra
guida, ha “innescato” molte osservazioni e curiosità, non
solo sulla qualità della musica, ma anche sul suo tipo di
linguaggio, sulle emozioni che può trasmettere e sui
messaggi sempre positivi che può dare, come, in questo caso,
il rispetto degli animali, anche quelli considerati “cattivi”,
come il lupo.
Classe V Elementare
L’ultimo tema trattato e stato quello delle “Malattie Mediali”
per il quale ci è stato di significativo aiuto il riferimento
all’omonimo convegno di Roma del 2010.
La scelta di questo argomento è derivata dall’analisi di un
successivo questionario sui tempi mediamente trascorsi
davanti alla TV o al P.C., dal quale è emerso che questi
bambini hanno ancora una scarsa dimestichezza con il Web. In
previsione quindi di una loro crescente conoscenza e uso della
rete in futuro, la nostra scelta ha avuto anche una finalità
“preventiva” oltre che educativa e ha suscitato molta curiosità
e interesse.
Commento alle Malattie Mediali
La proiezione delle “posture errate”, che
provocano le tipiche alterazioni
scheletriche (scogliosi e cifosi); di bambini
obesi; con disturbi di vista o di udito,
nonché le infiammazioni tendinee della
mano (il tutto tratto dal relativo convegno),
hanno molto colpito i ragazzi, che hanno
poi espresso il desiderio di approfondire
questo tema, come risulta dalla relazione
della Preside.
Questo incontro ci ha consentito inoltre di
informarli circa l’esistenza di “centri
specifici di disintossicazione” affinché non
sottovalutassero i rischi connessi a un uso
distorto di tali mezzi.
Progetto B -
Classe III Media
In questa classe il questionario relativo ai programmi più seguiti
ha evidenziato la prevalenza del “Grande Fratello” con poco
scarto su altri programmi di tipo equivalente(Reality).
Questa scelta ha suscitato in noi un certo sconcerto, anche se
eravamo preparati e ci ha spinto a “scavare” sui motivi di essa,
mettendola in relazione ai momenti di “disorientamento” che i
ragazzi stanno vivendo, nei quali, alla caduta di certi valori finora
indiscutibili(famiglia, fedeltà, rispetto della persona, pudore dei
sentimenti), non se ne sono sostituiti altri della stessa validità, ma
solo pseudovalori effimeri e fugaci.
E’ stato sorprendente constatare come, analizzando insieme alcuni
spezzoni da noi scelti, i ragazzi fossero ancora più “severi” di noi
nella critica e, alla nostra domanda del perché seguissero questa
tipologia di programmi, rispondessero, a maggioranza, che tale
scelta era dovuta a mancanza di alternativa e, a volte, anche alla
preferenza dei genitori.
Progetto 2011 Questionario Grande Fratello.doc
Classe III Media
Soprattutto per questa classe il nostro progetto si è sviluppato in
corso d’opera e ha tenuto conto delle reazioni dei ragazzi e dei
loro commenti.
Abbiamo ritenuto prioritario guidarli alla scelta di programmi
più interessanti e adeguati alle loro aspirazioni, sfatando il luogo
comune della sola “TV spazzatura”. Abbiamo quindi proposto,
dopo accurata ricerca, alcuni spezzoni della trasmissione “Per
un Pugno di Libri”, come “risposta” alla mancanza di
alternativa da loro denunciata.
Questa scelta, dopo un momento di perplessità ( dato lo
stridente contrasto con “Il Grande Fratello”), si è rivelata giusta
dal gradimento crescente e da un apprezzamento sincero di molti
ragazzi. Non sono mancate comunque anche opinioni
discordanti che hanno dato origine a un interessante confronto.
VLA a Per un pugno di libri book game video.mp4 Presta e Dose a Per un pugno di libri (480 x 360).mp4 Progetto 2011 Questionario Per un Pugno di Llibri.doc
Classe III Media
Alla luce dei riscontri positivi ottenuti dalla proposta e
dall’analisi della trasmissione “Per un Pugno di Libri” e,
soprattutto, dalla coincidenza temporale (marzo 2011) con il
150° anniversario dell’Unità d’Italia, abbiamo scelto di
proiettare alcuni brillanti interventi di Roberto Benigni
all’allora recente Festival di San Remo, sull’Inno di
Mameli, quale importante pagina di Storia del Risorgimento.
Ci ha stupito constatare che solo un allievo lo aveva visto e
ci ha rallegrato vedere come tutta la classe fosse interessata,
coinvolta, oltre che divertita, all’analisi approfondita dei vari
spezzoni.
ROBERTO BENIGNI Sanremo 2011 Versione INTEGRALE 52min HQ HD (480 x 360).mp4
Commento all’Inno di Mameli
Del lungo intervento di Roberto Benigni ci siamo soffermati
soprattutto in momenti che evidenziavano alcuni valori
fondamentali quali:
1 – Il concetto di “Patriottismo” e la sua differenza dal
nazionalismo e più ancora dal razzismo.
2 – Il concetto di “Unità” quale forza di una nazione, da
contrapporre al suo contrario, cioè al concetto di divisione quale
debolezza e fragilità di un popolo.
3 – Il concetto della “Lingua” come fondamentale, imprescindibile
legame nazionale che non solo unisce, ma permette lo scambio di
esperienze e lo sviluppo di una nazione.
4 – L’importanza della “Donna” nel Risorgimento e del suo ruolo
nella organizzazione e nel conseguimento di importanti obiettivi
politici (da Anita Garibaldi alla Belgioioso, ecc.).
5 – La “Sacralità” del sacrificio per la Patria che ha consentito a
noi di vivere per la Patria.
Mark Zuckerberg
Classe III Media
Nell’ultimo incontro abbiamo posto l’attenzione sulla conoscenza
e sull’uso dei Social Network in specie Facebook, dopo avere
constatato, dalle risposte al questionario relativo ai tempi
mediamente trascorsi ogni giorno davanti alla TV o al PC, che il
tempo passato al PC, pur essendo minore di quello passato alla
TV, è già rilevante e riguarda soprattutto i Social Network.
Abbiamo trattato l’argomento in modo non convenzionale,
avvalendoci della proiezione di alcuni spezzoni del recente
premiatissimo film “The Social Network” che, meglio di tante
parole, dà uno spaccato della società americana dei giovani
consumatori dei Social e di tutti i “disvalori” che ne conseguono
(denaro, sesso, droga), quando tale mezzo, dalle potenzialità
illimitate, viene usato non per lo scopo per il quale era nato
(creare una rete di amicizie), ma per trarne profitto in modo
spregiudicato e cinico.
Commento al film “The Social Network”
I ragazzi sono rimasti “scossi” dalla proiezione degli spezzoni
del film, dimostrando di averne compreso i messaggi e
soprattutto di aver capito come quei “disvalori” abbiano creato
solo infelicità e solitudine.
IL protagonista(Mark Zuckerberg) infatti, pur essendo
diventato il più giovane miliardario del mondo, si riduce ad
avere solo contatti virtuali, perdendo, invece che acquistando,
amicizie e affetti: gli amici coinvolti nell’avventura gli
presenteranno il conto e lo denunceranno; la fidanzata lo
lascerà.
Di qui la riflessione sull’aspetto ingannevole e insidioso della
“virtualità” e l’esigenza quindi di instaurare un “ rapporto
armonioso” fra vita reale e virtuale.
Il forte interesse e coinvolgimento suscitato da questa
proiezione, ha spinto i ragazzi a chiedere un successivo
approfondimento, sicché l’argomento è stato ripreso in alcune
ore di lezione, come emerge dalla relazione della Preside.
The Social Network - Trailer ufficiale italiano (480 x 360).mp4
Conclusioni
Riteniamo, con grande soddisfazione, di avere conseguito non
solo gli obiettivi prefissati, ma di essere riusciti a suscitare nei
ragazzi l’esigenza di proseguire su questa linea al fine di usare e
sfruttare al meglio questi mezzi in continua evoluzione che,
piaccia o no, non spariranno.
Intendiamo, con questo, evidenziare come un loro uso razionale,
intelligente e critico, possa offrire opportunità di arricchimento
culturale, relazionale e divulgativo, consentendo anche
l’opportunità di “interagire” fra di loro (TV e PC). L’importanza
di aver messo in evidenza come l’indice di ascolto non
equivalga all’indice di gradimento, può essere un primo passo
per far “slittare” la Pubblicità su altri canali, in seguito alle
segnalazioni di dissenso che si devono far pervenire,attraverso
questa interazione, essendo la Pubblicità a finanziare le reti,
soprattutto commerciali(cosa di cui i ragazzi erano già a
conoscenza dal precedente progetto sulla Pubblicità).
Conclusioni
Ci ha meravigliato constatare come, in una società
superficiale come l’attuale, i ragazzi (anche i più giovani)
abbiano dimostrato un notevole apprezzamento della
“cultura”, purché offerta in maniera coinvolgente, moderna e,
se possibile, anche divertente, cosa oggi realizzabile con
questi mezzi che, ribadiamo, hanno dimostrato essere di
grande aiuto anche per una didattica più attuale e dinamica,
senza “abbassarne” i livelli. I ragazzi non ragionano più in
modo tradizionale, essendo abituati a leggere in digitale. E’
cambiata la logica: il pensiero è più rapido e segue processi
associativi più che deduttivi. La Scuola si deve
“riposizionare”e qualcosa si sta muovendo. Di qui l’esigenza
di “formare” e “aggiornare” gli insegnanti.
E’ facile intuire la qualità e la quantità di questo tipo di
lavoro: grande attenzione alle aspettative dei ragazzi,
scrupolosa e mirata ricerca nelle proposte offerte.
Conclusioni
Se tutto questo è stato ottenuto in sole quattro ore per classe,
cosa si sarebbe potuto ottenere con un corso più lungo e
articolato?
Ribadiamo quindi e insistiamo sull’importanza, per non dire
sull’esigenza, di una educazione continuativa e progressiva
all’utilizzo dei “Media” e quindi all’inserimento, sempre più
indispensabile, nei programmi scolastici, della “Media
Education”, per la quale l’AIART si è tanto spesa e verso la
quale il Ministero della Pubblica Istruzione non può rimanere
sordo, perfino in momenti di crisi come l’attuale poiché, come
abbiamo dimostrato, si può realizzare anche a COSTO ZERO.
E’ soprattutto con questa finalità che noi abbiamo portato avanti
per ben due anni questo tipo di lavoro che, se non darà i frutti
sperati, potrà rivelarsi, aihnoi, inutile.
Ma, non diremmo tutto questo se non nutrissimo ancora qualche
speranza.
Ragazzi, non riduciamoci cosi !!!
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G, Renzoni Esperienza a Caselette