PIANO STRUTTURALE COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA DEI COMUNI APPARTENENTI ALL’ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE TERRE DI PIANURA CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL’ART. 14 DELLA L.R. 20/2000 VERBALE CONCLUSIVO 1 INDICE 1. PREMESSA 2. I DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE PRODOTTI DALL’ASSOCIAZIONE 3. SVOLGIMENTO DELLA CONFERENZA 4. PRIMA SEDUTA DELLA CONFERENZA: L’APERTURA 5. SECONDA SEDUTA DELLA CONFERENZA: I PRIMI PARERI DEI PARTECIPANTI 6. TERZA SEDUTA DELLA CONFERENZA: GLI ELABORATI INTEGRATIVI 7. QUARTA SEDUTA DELLA CONFERENZA: I PARERI CONCLUSIVI DEI PARTECIPANTI 8. SINTESI DEI CONTRIBUTI CONOSCITIVI E VALUTATIVI DEGLI ENTI PARTECIPANTI 9. LA CONCERTAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI ECONOMICHE E SOCIALI 10. QUINTA SEDUTA DELLA CONFERENZA: LA CHIUSURA 2 1. PREMESSA La Legge Regionale 24 marzo 2000 n 20 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” pubblicata sul B.U.R.E.R n° 52 del 27 marzo 2000 individua il Piano Strutturale Comunale (PSC) quale strumento di pianificazione urbanistica generale che, con riguardo a tutto il territorio comunale, delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo e per tutelare l’integrità fisica ed ambientale e l’identità culturale dello stesso. L’art. 15 della citata L.R. 20/2000 prevede che i Comuni e la Provincia possono promuovere accordi territoriali per concordare obiettivi e scelte strategiche comuni ovvero per coordinare l’attuazione delle previsioni dei piani urbanistici, nonché stipulare accordi territoriali per lo svolgimento in collaborazione di tutte o in parte delle funzioni di pianificazione urbanistica, nonché per l’elaborazione in forma associata degli strumenti urbanistici e la costituzione di un apposito ufficio di piano per la redazione e la gestione degli stessi. i comuni dell’Associazione Terre di Pianura con atto Rep. N° 5763 del 21.02.2003, depositato presso il Comune di Granarolo dell’Emilia quale comune capofila, hanno stipulato una convenzione per la costituzione e gestione dell’Ufficio di Piano. In data 28 maggio 2003 è stato sottoscritto un Accordo Territoriale con la Provincia di Bologna ed avviato le procedure per usufruire di finanziamenti regionali per “l’elaborazione dei nuovi strumenti di pianificazione urbanistica”. L’associazione ha sottoscritto la convenzione con la Regione Emilia Romagna servizio Monitoraggio del Sistema Insediativo al fine di ottenere un finanziamento ai sensi della Delib. G.R. 27 maggio 2002, n. 885. L’art. 13 della richiamata L.R. 20/2000, nel disciplinare il procedimento per l’elaborazione e l’approvazione del PSC e sue varianti prevede che i Comuni, nella fase di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, conformino la propria attività al metodo della concertazione istituzionale con gli Enti pubblici territoriali e con le Amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti, attraverso gli strumenti della Conferenza e gli Accordi di Pianificazione, disciplinati dall’art. 14 della medesima legge regionale. La Conferenza di Pianificazione ha la finalità di costruire un quadro conoscitivo condiviso del territorio e dei conseguenti limiti e condizioni per il suo sviluppo sostenibile, nonché di esprimere valutazioni preliminari in merito agli obbiettivi e alle scelte di pianificazione prospettate dal Documento Preliminare. A tale scopo, la Conferenza stessa prevede l’acquisizione da parte dell’Associazione Intercomunale procedente dei contributi collaborativi, da parte degli Enti territoriali cointeressati dall’esercizio delle funzioni di pianificazione, delle altre Amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti, nonché le Associazioni economiche e sociali interessate, attraverso l’integrazione delle diverse competenze e la ricerca della condivisione degli obiettivi generali e delle scelte strategiche di piano. Detta conferenza ha pertanto natura istruttoria, essendo diretta a mettere a disposizione dell’Associazione Intercomunale Terre di Pianura procedente i contributi collaborativi, nonché le valutazioni e proposte in merito agli obiettivi ed alle scelte generali di pianificazione delineate nel documento preliminare. L’art. 32, comma 2 della L.R. 20/2000, relativo al procedimento di approvazione del PSC, prevede l’elaborazione, da parte dell’Amministrazione procedente, del Documento Preliminare del Piano e la convocazione della Conferenza di Pianificazione per l’esame congiunto del medesimo documento, alla quale sono invitati a partecipare la Provincia, i Comuni contermini, ovvero quelli individuati dal PTCP ai sensi dell’art. 13, comma 3, della legge medesima, la Comunità Montana e gli Enti di gestione delle aree naturali protette territorialmente interessate. 2. I DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE PRODOTTI DALL’ASSOCIAZIONE Sulla base della deliberazione del Consiglio Regionale n° 173 del 4 aprile 2001, con la quale è stato approvato l’atto di indirizzo e coordinamento tecnico sui contenuti conoscitivi e valutativi dei Piani e sulla Conferenza di Pianificazione, l’Associazione Intercomunale Terre di Pianura, 3 attraverso l’Ufficio di Piano, ha elaborato i documenti necessari all’apertura della Conferenza di Pianificazione (Quadro Conoscitivo, Documento Preliminare e Valsat preliminare). I suddetti elaborati sono stati approvati dalle Giunte comunali, come previsto dall’art. 32, comma 2, della L.R. 20/2000, con i seguenti atti: - comune di Baricella, delibera n° 73 del 05.07.2006; comune di Budrio, delibera n° 65 del 30.06.2006; comune di Granarolo dell’Emilia, delibera n° 73 del 05.07.2006; comune di Malalbergo, delibera n° 88 del 29.06.2006; comune di Minerbio, delibera n° 61 del 05.07.2006; comune di Molinella, delibera n° 97 del 26.06.2006; In vista dell’apertura della Conferenza di Pianificazione prevista nell’ambito di approvazione del PSC in forma associata, con avviso prot. 14625 del 30 giugno 2006, il Presidente dell’Associazione Terre di Pianura ha convocato una seduta preliminare in data 12 luglio 2006, per la consegna agli Enti ed Istituzioni invitati alla Conferenza, dei documenti pianificatori appositamente predisposti al fine di consentire loro le opportune attività istruttorie, e per l’illustrazione di una prima bozza di programma di lavoro da sottoporre poi all’approvazione della Conferenza di Pianificazione. A seguito della consegna dei Documenti ed allo svolgimento della Prima seduta della Conferenza di Pianificazione il giorno 27 settembre 2006, l’ARPA Distretto di Pianura e l’Azienda USL Dipartimento sanità pubblica di San Giorgio di Piano hanno richiesto integrazioni; tali integrazioni sono state consegnate in data 19.12.2006 (prot. 26459 e 26460 del 19.12.2006). Dopo il ricevimento delle prime valutazioni e contributi da parte degli Enti partecipanti, sono stati predisposti dall’Ufficio di Piano aggiornamenti ed integrazioni al Documento Preliminare, al Quadro Conoscitivo ed alla Valutazione preliminare di sostenibilità ambientale e territoriale, riapprovati dalle Giunte comunali con i seguenti atti: - comune di Baricella, delibera n° 9 del 05.02.2007; comune di Budrio, delibera n° 9 del 05.02.2007; comune di Granarolo dell’Emilia, delibera n° 8 del 05.02.2007; comune di Malalbergo, delibera n° 13 del 05/02/2007; comune di Minerbio, delibera n° 7 del 05/02/2007; comune di Molinella, delibera n° 17 del 12/02/2007; Tale documentazione integrativa/modificativa degli elaborati originari, è stata consegnata nella 3^ Conferenza – martedì 6 febbraio 2007 e non è più stata modificata. 3. SVOLGIMENTO DELLA CONFERENZA Indizione della conferenza Con Decreto del 20.07.2006, prot. 16117, il Sindaco del Comune di Granarolo dell’Emilia in qualità di Presidente pro-tempore dell’Associazione intercomunale Terre di Pianura ha indetto la Conferenza di Pianificazione di cui all’art. 14 della L.R. 20/2000, con l’elenco dei seguenti partecipanti invitati alla prima seduta ed alle successive: Amministrazioni procedenti: i Comuni dell’Associazione Terre di Pianura (Baricella, Budrio, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella); Enti invitati: • Regione Emilia Romagna - Presidenza • Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio dei Sistemi Insediativi 4 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Regione Emilia Romagna - Servizio Programmazione Territoriale Regione Emilia Romagna – Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio Provincia di Bologna – Presidenza Provincia di Bologna – Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Provincia di Bologna - Settore Ambiente Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione del Suolo Provincia di Bologna – Settore Viabilità Provincia di Ferrara - Presidenza Comune di Argenta Comune di Bentivoglio Comune di Bologna Comune di Castenaso Comune di Castelmaggiore Comune di Ferrara Comune di Galliera Comune di Medicina Comune di Ozzano dell’Emilia Comune di Poggiorenatico Comune di San Pietro in Casale Nuovo Circondario Imolese Associazione Comuni Reno-Galliera Associazione Comuni Cinque Castelli Associazione Comuni Valle dell’Idice ARPA – Sezione Provinciale di Bologna ARPA – Distretto Territoriale di Pianura ARPA – Distretto Urbano AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL - Distretto Pianura Est AUSL - Dipartimento Tecnico Autorità di Bacino del Reno Servizio Tecnico Bacino Reno Consorzio della Bonifica Renana Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo Protezione Civile Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Demo-Etno-Antropologico Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali ATO 5 ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di Bologna Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze HERA S.p.a. Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl Telecom Italia S.p.a. A.N.A.S. Ente nazionale per la strade Società Autostrade per l’Italia IV Reparto Infrastrutture I Regione Aerea SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale Bologna Interporto Bologna Spa 5 • • • • • • ENEA – Centro Ricerche di Bologna Università degli Studi di Bologna Ministero delle Comunicazioni – Roma ATC SpA Società Reti Mobilità SpA Stogit Spa Programma dei Lavori Il programma dei lavori della Conferenza è stato proposto ed approvato nel corso della prima seduta dalla Conferenza stessa, con le seguenti scadenze temporali: 1a Conferenza: mercoledì 27 settembre 2006, ore 9,30 Apertura della Conferenza. Accredito degli Enti e soggetti partecipanti. Presentazione del programma e dei tempi della Conferenza. Raccolta delle valutazioni tecniche sugli elaborati e delle richieste di integrazioni da parte degli Enti e dei soggetti partecipanti. 2a Conferenza: mercoledì 15 novembre 2006, ore 9,30 Sintesi delle valutazioni, osservazioni e proposte da parte degli Enti e soggetti partecipanti e forze del territorio Presentazione e consegna del documento di risposta alle valutazioni degli Enti e soggettti partecipanti ed eventualmente degli elaborati integrati e/o modificati 3a Conferenza: mercoledì 20 dicembre 2006, ore 9,30 Consegna dei pareri formali da parte degli Enti e soggetti partecipanti sugli elaborati consegnati 4a Conferenza: mercoledì 24 gennaio 2007, ore 9,30 Sottoscrizione del verbale conclusivo della Conferenza. Successivamente ed in relazione allo svolgimento dei lavori, il programma è stato aggiornato di volta in volta, per quanto riguarda le date degli incontri. Tale programma nella sua forma definitiva risulta essere stato il seguente: 1^ Conferenza : mercoledì 27 settembre 2006 Apertura della Conferenza Accredito degli Enti e soggetti partecipanti Presentazione del programma e dei tempi della Conferenza Raccolta delle valutazioni tecniche sugli elaborati e delle richieste di integrazioni da parte degli Enti e dei soggetti partecipanti 2^ Conferenza : mercoledì 19 dicembre 2006 Sintesi delle valutazioni, osservazioni e proposte da parte degli Enti Presentazione e consegna di risposte alle valutazioni degli Enti e soggetti partecipanti ed eventualmente degli elaborati integrati e/o modificati 3^ Conferenza : martedì 6 febbraio 2007 Risposte formali agli Enti e soggetti partecipanti 4^ Conferenza : venerdì 2 marzo 2007 Consegna formale dei pareri da parte degli Enti e soggetti partecipanti La 5^ Conferenza per la sottoscrizione del “verbale conclusivo della Conferenza di Pianificazione” è stata convocata per il 2 aprile 2007, con lettera prot. n. 4980 del 21.03.2007. Presentazione dei Contributi 6 Durante la seconda seduta della Conferenza sono stati presentati contributi dai seguenti Enti partecipanti: - Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna Terna -Direzione Italia Hera Bologna srl Autorità di Bacino del Reno Terna - Area operativa trasmissione Firenze Snam Rete Gas Centro di Bologna Istituto per i Beni Artistici Culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna Regione Emilia-Romagna – Direzione Generale programmazione territoriale e sistemi di mobilità - Servizio coordinamento e promozione della pianificazione urbanistica Provincia Bologna - Settore pianificazione territoriale e trasporti – Servizio urbanistica e attuazione PTCP ARPA Sezione provinciale Bologna ATO5 Azienda USL Dipartimento Tecnico Patrimoniale Provincia di Ferrara Azienda USL Dipartimento Sanità Pubblica Associazione intercomunale Valle dell' Idice Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Emilia-Romagna Consorzio della Bonifica Renana Comune di Argenta Risposte dell’Associazione Le risposte con le Valutazioni dell’Associazione in relazione ai contributi ricevuti, sono state espresse: 19/12/2006, prot. 26460 indirizzato ad ARPA Distretto di Pianura; 19/12/2006, prot. 26459 indirizzato ad AUSL Dipartimento Sanità Pubblica 06/02/2007, documento integrativo in risposta alle osservazioni e contributi presentati in sede di conferenza di Pianificazione Nel corso della quarta seduta della Conferenza i seguenti Enti hanno presentato i contributi formali definitivi: - Snam Rete Gas, prot. di arrivo n. 3412 del 26.02.2007 Autorità di Bacino del Reno, prot. di arrivo n. 3546 del 28.02.2007 ATC SpA, prot. di arrivo n. 3738 del 02.03.2007 AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica, prot. di arrivo n. 3739 del 02.03.2007 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, prot. di arrivo n. 3740 del 02.03.2007 Provincia di Bologna, prot. di arrivo n. 3743 del 02.03.2007 Terna SpA, prot. di arrivo n. 3744 del 02.03.2007 Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, prot. di arrivo n. 3747 del 02.03.2007 Comune di Bologna, prot. di arrivo n. 3748 del 02.03.2007 ARPA, prot. di arrivo n. 3750 del 02.03.2007 Hera Bologna srl, prot. di arrivo n. 3751 del 02.03.2007 Servizio Tecnico Bacino Reno, prot. di arrivo n. 4228 del 10.03.2007 7 Il Consorzio della Bonifica Renana ha confermato nel corso della quarta seduta il parere già espresso. 4. PRIMA SEDUTA DELLA CONFERENZA: L’APERTURA Con lettera prot. 16119 del 20.07.2006 è stata convocata la prima seduta della Conferenza per il giorno 27 settembre 2006 presso l’Auditorium di Budrio. Nella prima seduta della Conferenza si sono registrate le seguenti presenze: Ente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 Regione Emilia Romagna - Presidenza Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio dei Sistemi Insediativi Regione Emilia Romagna - Servizio Programmazione Territoriale Regione Emilia Romagna – Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio Provincia di Bologna – Presidenza Provincia di Bologna – Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Provincia di Bologna - Settore Ambiente Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione del Suolo Provincia di Bologna – Settore Viabilità Provincia di Ferrara - Presidenza Comune di Argenta Comune di Baricella Comune di Bentivoglio Comune di Budrio Comune di Bologna Comune di Castenaso Comune di Castelmaggiore Comune di Ferrara Comune di Galliera Comune di Granarolo dell’Emilia Comune di Malalbergo Comune di Medicina Comune di Minerbio Comune di Molinella Comune di Ozzano dell’Emilia Comune di Poggiorenatico Comune di San Pietro in Casale Nuovo Circondario Imolese Associazione Comuni Reno-Galliera Associazione Comuni Cinque Castelli Associazione Comuni Valle dell’Idice ARPA – Sezione Provinciale di Bologna ARPA – Distretto Territoriale di Pianura ARPA – Distretto Urbano AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL - Distretto Pianura Est 27/09/ 06 x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 8 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 AUSL - Dipartimento Tecnico Autorità di Bacino del Reno Servizio Tecnico Bacino Reno Consorzio della Bonifica Renana Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo Protezione Civile Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Demo-Etno-Antropologico Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali ATO 5 ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di Bologna Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze HERA S.p.a. Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl Telecom Italia S.p.a. A.N.A.S. Ente nazionale per la strade Società Autostrade per l’Italia IV Reparto Infrastrutture I Regione Aerea SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale Bologna Interporto Bologna Spa ENEA – Centro Ricerche di Bologna Università degli Studi di Bologna Ministero delle Comunicazioni – Roma ATC SpA Società Reti Mobilità SpA Stogit Spa x x x x x x x x x x Le deleghe dei partecipanti sono depositate agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione. Nel corso dello svolgimento della prima seduta è stato approvato il Programma dei lavori; si è preso atto che il Sindaco presidente pro-tempore dell’Associazione Intercomunale Terre di Pianura, dott.ssa Loretta Lambertini, sindaco del comune di Granarolo dell’Emilia, avrebbe assunto la carica di Presidente della Conferenza, che l’architetto Michele Gentilini, Direttore dell’Associazione, è il responsabile del procedimento relativo ai lavori della Conferenza. Sono state inoltre definite le attività della Conferenza di Pianificazione, da svolgere ai sensi dell’atto di indirizzo di cui alla deliberazione del Consiglio Regionale 4/4/2001 n° 173, e riassunte nei seguenti punti: a) la verifica della completezza e aggiornamento e l’eventuale integrazione dei dati e delle informazioni sul territorio in possesso dell’amministrazione procedente, acquisiti preliminarmente all’elaborazione del Quadro Conoscitivo e del Documento Preliminare; b) l’esame del Quadro Conoscitivo al fine di verificare la condivisione da parte delle 9 amministrazioni partecipanti (ciascuna per i propri ambiti di competenza) che lo caratterizzano e, conseguentemente, dei limiti e delle condizioni alla sua trasformazione necessari per assicurarne la sostenibilità; c) la raccolta e l’integrazione delle valutazioni e delle proposte espresse dalle amministrazioni e dagli altri soggetti partecipanti in merito agli obbiettivi generali ed alle scelte strategiche che dovranno connotare il piano in corso di elaborazione; d) l’analisi della valutazione preventiva degli effetti delle previsioni del documento preliminare sull’ambiente e sull’assetto del territorio e la valutazione dell’idoneità delle misure ivi indicate ad impedire, ridurre o compensare gli eventuali impatti negativi previsti, così da assicurare la sostenibilità del piano, anche con riferimento alla qualificazione paesaggistica del territorio. Della seduta è stato redatto apposito verbale con riportati tutti gli interventi effettuati. Il verbale è depositato agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione e, insieme agli altri documenti della Conferenza, è pubblicato sul sito web dell’Associazione all’indirizzo www.terredipianura.it. 5. SECONDA SEDUTA DELLA CONFERENZA: I PRIMI PARERI DEI PARTECIPANTI Con lettera prot. 23893 del 11.11.2006 è stata convocata la seconda seduta della Conferenza per il giorno 19 dicembre 2006 presso l’Auditorium di Budrio. Nella seconda seduta della Conferenza si sono registrate le seguenti presenze: Ente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Regione Emilia Romagna - Presidenza Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio dei Sistemi Insediativi Regione Emilia Romagna - Servizio Programmazione Territoriale Regione Emilia Romagna – Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio Provincia di Bologna – Presidenza Provincia di Bologna – Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Provincia di Bologna - Settore Ambiente Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione del Suolo Provincia di Bologna – Settore Viabilità Provincia di Ferrara - Presidenza Comune di Argenta Comune di Baricella Comune di Bentivoglio Comune di Budrio Comune di Bologna Comune di Castenaso Comune di Castelmaggiore Comune di Ferrara Comune di Galliera Comune di Granarolo dell’Emilia Comune di Malalbergo Comune di Medicina 19.12. 06 x x x x x x x x 10 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 Comune di Minerbio Comune di Molinella Comune di Ozzano dell’Emilia Comune di Poggiorenatico Comune di San Pietro in Casale Nuovo Circondario Imolese Associazione Comuni Reno-Galliera Associazione Comuni Cinque Castelli Associazione Comuni Valle dell’Idice ARPA – Sezione Provinciale di Bologna ARPA – Distretto Territoriale di Pianura ARPA – Distretto Urbano AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL - Distretto Pianura Est AUSL - Dipartimento Tecnico Autorità di Bacino del Reno Servizio Tecnico Bacino Reno Consorzio della Bonifica Renana Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo Protezione Civile Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Demo-Etno-Antropologico Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali ATO 5 ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di Bologna Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze HERA S.p.a. Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl Telecom Italia S.p.a. A.N.A.S. Ente nazionale per la strade Società Autostrade per l’Italia IV Reparto Infrastrutture I Regione Aerea SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale Bologna Interporto Bologna Spa ENEA – Centro Ricerche di Bologna Università degli Studi di Bologna Ministero delle Comunicazioni – Roma ATC SpA Società Reti Mobilità SpA Stogit Spa x x x x x x x x x x x x 11 Le deleghe dei partecipanti sono depositate agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione. Della seduta è stato redatto apposito verbale con riportati tutti gli interventi effettuati. Il verbale è depositato agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione e, insieme agli altri documenti della Conferenza, è pubblicato sul sito web dell’Associazione all’indirizzo www.terredipianura.it. 6. TERZA SEDUTA DELLA CONFERENZA: GLI ELABORATI INTEGRATIVI Con lettera prot. 851 del 16.01.2007 è stata convocata la terza seduta della Conferenza per il giorno 6 febbraio 2007 presso l’Auditorium di Budrio. Nella terza seduta della Conferenza si sono registrate le seguenti presenze: Ente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Regione Emilia Romagna - Presidenza Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio dei Sistemi Insediativi Regione Emilia Romagna - Servizio Programmazione Territoriale Regione Emilia Romagna – Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio Provincia di Bologna – Presidenza Provincia di Bologna – Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Provincia di Bologna - Settore Ambiente Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione del Suolo Provincia di Bologna – Settore Viabilità Provincia di Ferrara - Presidenza Comune di Argenta Comune di Baricella Comune di Bentivoglio Comune di Budrio Comune di Bologna Comune di Castenaso Comune di Castelmaggiore Comune di Ferrara Comune di Galliera Comune di Granarolo dell’Emilia Comune di Malalbergo Comune di Medicina Comune di Minerbio Comune di Molinella Comune di Ozzano dell’Emilia Comune di Poggiorenatico Comune di San Pietro in Casale Nuovo Circondario Imolese Associazione Comuni Reno-Galliera Associazione Comuni Cinque Castelli Associazione Comuni Valle dell’Idice 06.02. 07 x x x x x x x x x x 12 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 ARPA – Sezione Provinciale di Bologna ARPA – Distretto Territoriale di Pianura ARPA – Distretto Urbano AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL - Distretto Pianura Est AUSL - Dipartimento Tecnico Autorità di Bacino del Reno Servizio Tecnico Bacino Reno Consorzio della Bonifica Renana Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo Protezione Civile Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Demo-Etno-Antropologico Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali ATO 5 ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di Bologna Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze HERA S.p.a. Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl Telecom Italia S.p.a. A.N.A.S. Ente nazionale per la strade Società Autostrade per l’Italia IV Reparto Infrastrutture I Regione Aerea SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale Bologna Interporto Bologna Spa ENEA – Centro Ricerche di Bologna Università degli Studi di Bologna Ministero delle Comunicazioni – Roma ATC SpA Società Reti Mobilità SpA Stogit Spa x x x x x x x Le deleghe dei partecipanti sono depositate agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione. Della seduta è stato redatto apposito verbale con riportati tutti gli interventi effettuati. Il verbale è depositato agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione e, insieme agli altri documenti della Conferenza, è pubblicato sul sito web dell’Associazione all’indirizzo www.terredipianura.it. 7. QUARTA SEDUTA DELLA CONFERENZA: I PARERI CONCLUSIVI DEI PARTECIPANTI 13 Con lettera prot. 3122 del 20.02.2007 è stata convocata la quarta seduta della Conferenza per il giorno 2 marzo 2007 presso l’Auditorium di Budrio. Nella quarta seduta della Conferenza si sono registrate le seguenti presenze: Ente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 Regione Emilia Romagna - Presidenza Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio dei Sistemi Insediativi Regione Emilia Romagna - Servizio Programmazione Territoriale Regione Emilia Romagna – Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio Provincia di Bologna – Presidenza Provincia di Bologna – Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Provincia di Bologna - Settore Ambiente Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione del Suolo Provincia di Bologna – Settore Viabilità Provincia di Ferrara - Presidenza Comune di Argenta Comune di Baricella Comune di Bentivoglio Comune di Budrio Comune di Bologna Comune di Castenaso Comune di Castelmaggiore Comune di Ferrara Comune di Galliera Comune di Granarolo dell’Emilia Comune di Malalbergo Comune di Medicina Comune di Minerbio Comune di Molinella Comune di Ozzano dell’Emilia Comune di Poggiorenatico Comune di San Pietro in Casale Nuovo Circondario Imolese Associazione Comuni Reno-Galliera Associazione Comuni Cinque Castelli Associazione Comuni Valle dell’Idice ARPA – Sezione Provinciale di Bologna ARPA – Distretto Territoriale di Pianura ARPA – Distretto Urbano AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL - Distretto Pianura Est AUSL - Dipartimento Tecnico Autorità di Bacino del Reno Servizio Tecnico Bacino Reno Consorzio della Bonifica Renana Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo 02.03. 07 x x x x x x x x x x x x x x x 14 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 Protezione Civile Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Demo-Etno-Antropologico Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali ATO 5 ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di Bologna Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze HERA S.p.a. Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl Telecom Italia S.p.a. A.N.A.S. Ente nazionale per la strade Società Autostrade per l’Italia IV Reparto Infrastrutture I Regione Aerea SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale Bologna Interporto Bologna Spa ENEA – Centro Ricerche di Bologna Università degli Studi di Bologna Ministero delle Comunicazioni – Roma ATC SpA Società Reti Mobilità SpA Stogit Spa x x Le deleghe dei partecipanti sono depositate agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione. Della seduta è stato redatto apposito verbale con riportati tutti gli interventi effettuati. Il verbale è depositato agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione e, insieme agli altri documenti della Conferenza, è pubblicato sul sito web dell’Associazione all’indirizzo www.terredipianura.it. Nel corso della 4^ Conferenza, gli Enti di seguito elencati, hanno presentato formalmente i contributi definitivi, come già dichiarato al capitolo 3: - Snam Rete Gas, prot. di arrivo n. 3412 del 26.02.2007 Autorità di Bacino del Reno, prot. di arrivo n. 3546 del 28.02.2007 ATC SpA, prot. di arrivo n. 3738 del 02.03.2007 AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica, prot. di arrivo n. 3739 del 02.03.2007 Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, prot. di arrivo n. 3740 del 02.03.2007 Provincia di Bologna, prot. di arrivo n. 3743 del 02.03.2007 Terna SpA, prot. di arrivo n. 3744 del 02.03.2007 Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, prot. di arrivo n. 3747 del 02.03.2007 15 - Comune di Bologna, prot. di arrivo n. 3748 del 02.03.2007 ARPA, prot. di arrivo n. 3750 del 02.03.2007 Hera Bologna srl, prot. di arrivo n. 3751 del 02.03.2007 Servizio Tecnico Bacino Reno, prot. di arrivo n. 4228 del 10.03.2007 8. SINTESI DEI CONTRIBUTI CONOSCITIVI E VALUTATIVI DEGLI ENTI PARTECIPANTI In base ai lavori della Conferenza di Pianificazione che si sono sviluppati come richiamato nei precedenti capitoli, il Verbale è così stato strutturato: 1) Sono stati riportati i pareri ed i contributi degli Enti partecipanti che hanno presentato il Contributo definitivo in risposta alle Valutazioni ed integrazioni dell’Associazione, segnalando le azioni ancora da svolgere e rimandate al momento della redazione del PSC, POC e RUE comunali, e quei contributi sui temi rimandati ad argomenti di rilievo comunale. Essi sono: - Provincia di Bologna - Autorità di Bacino del Reno - Consorzio della Bonifica Renana - Servizio Tecnico Bacino del Reno - HERA Bologna Spa - Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna; - ARPA Sezione Provinciale di Bologna - AUSL Dipartimento Sanità Pubblica - Comune di Bologna - ATC trasporti pubblici Bologna - Snam rete gas - Terna spa - Associazione Valle dell’Idice - IBC – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali Regione Emilia – Romagna - Comune di Argenta 2) Per gli Enti che non hanno ripresentato un Contributo definitivo, si ritiene che le controdeduzioni/valutazioni offerte dall’Associazione siano state esaurienti e quindi non si riportano in questo documento (ma comunque sono sempre presenti nell’elaborato 2 citato al capitolo 3 precedente). L’Associazione ribadisce quanto già detto nei predetti documenti, nel caso di argomentazioni non esplicitate. Essi sono: Provincia di Ferrara; Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; ATO 5; Regione Emilia Romagna–Coordinamento e Promozione della Pianificazione Urbanistica. Canale Emiliano Romagnolo AUSL Bologna – Dipartimento Tecnico Patrimoniale 3) Per gli Enti che hanno presentato contributi e pareri solamente nel corso della quarta ed ultima seduta della Conferenza, non avendo potuto rispondere in modo compiuto durante la Conferenza medesima, si riportano nel presente verbale sintesi di quegli argomenti che possono rappresentare per l’Associazione, un impegno ed un indirizzo per successivi approfondimenti da svolgere in sede di redazione dei PSC, POC e RUE comunali. Essi sono: 16 - Comune di Bologna - IBC – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali Regione Emilia – Romagna - AUSL Dipartimento Sanità Pubblica - ARPA Sezione Provinciale di Bologna - Hera Bologna Spa 4) I contributi sono poi stati suddivisi in due parti: in una prima parte sono stati riassunti per temi generali (il sistema urbano, il sistema storico, ecc) mantenendo per ogni contributo la paternità dell’Ente che lo ha formulato e riportando una sintesi delle argomentazioni poste, delle scelte non condivise, delle scelte per le quali la condivisione è condizionata a specifiche azioni e ad approfondimenti rimandati al momento della elaborazione dei PSC, POC e RUE comunali (escludendo le considerazioni e l’evidenziazione di accordo e condivisione o la precisazione di semplici informazioni integrative ai dati sulle quali l’Associazione si è già impegnata al recepimento per le successiva fasi di redazione di PSC, POC e RUE). In una seconda parte, i contributi sono stati riportati in schede comunali, in relazione ai problemi specifici evidenziati, riportando, come per la parte generale, la sintesi dei pareri condizionanti o di non condivisione. In base alla lettura coordinata dei vari contributi, vengono evidenziate in sintesi le problematiche che gli Enti hanno portato all’attenzione della Conferenza. I comuni si impegnano a tener conto delle citate osservazioni in sede di redazione del PSC, ed eventualmente del POC e del RUE. Si riportano di seguito le richieste di integrazioni e le valutazioni critiche richiamate dagli Enti partecipanti: PRIMA PARTE TEMI DI CARATTERE GENERALE IL SISTEMA URBANO La potenzialità insediative residenziali Provincia di Bologna: - Si da atto dell’impegno dei Comuni di aggiornare le quantità residue dei PRG in sede di elaborazione di PSC. - relativamente alla potenzialità per esigenze non preventivabili, si chiede di considerare la quota espressa per tale componente nel Documento Preliminare come valore massimo di riferimento in sede di approvazione di PSC, non incrementabile a seguito di eventuali osservazioni specifiche, né successivamente, con la proposta di varianti al PSC finalizzate ad un loro aumento e comunque prevederne l’attuazione tramite POC - si segnala la necessità, in sede di PSC, di mantenere una stretta coerenza con i criteri generali di localizzazione delle potenzialità insediative per il sistema urbano descritte nel Documento Preliminare, verificando che tali interventi derivino da previsioni di PRG vigenti, siano finalizzati a rendere compiuto il sistema dei servizi pubblici previsto per tali centri dai vigenti PRG mediante criteri di perequazione urbanistica, ovvero si riferiscano alle opportunità di recupero e riqualificazione di insediamenti esistenti, come indicato all’art. 10.6 del PTCP 17 - relativamente al tema dell’edilizia sociale, si ritengono gli orientamenti descritti un obiettivo minimo condivisibile, ritenendo necessario valutare più precisamente in fase di PSC la caratterizzazione della domanda in relazione ai fabbisogni locali, richiamando anche il lavoro condiviso in sede di tavolo Interistituzionale. Partendo dall’attuale scenario di coerenza con tale lavoro, sarà comunque compito dei PSC dettagliare le proprie politiche e azioni alle eventuali ulteriori determinazioni condivise in sede interistituzionale. Criteri per la perequazione urbanistica Provincia di Bologna: - nel definire il range entro il quale i PSC determineranno i valori dei potenziali diritti edificatori assegnati con le logiche perequative alle diverse classi di suolo urbanizzabile ed urbanizzato, si ricordano gli indirizzi dell’art. 10.3 del PTCP, dove viene indicato l’orientamento a prevedere capacità edificatorie private contenute. - per le aree produttive, anche a seguito degli approfondimenti sviluppati in tema di aree ecologicamente attrezzate, si può affermare che per assicurare la sostenibilità degli insediamenti a carattere produttivo e la realizzazione di adeguate dotazioni territoriali e mitigazioni, sia opportuno prevedere un indice di utilizzazione territoriale massimo sostenibile pari a 0,30 mq/mq e per situazioni particolari 0,35 mq/mq, ed un diritto edificatorio riconosciuto ai privati ricompreso tra lo 0,15 e lo 0,20 mq/mq (comunque tale da garantire al Comune un minimo di un terzo della capacità edificatoria complessiva utile a favorire la realizzazione delle politiche pubbliche). Regione Emilia Romagna: - occorre elaborare un bilancio per verificare la coerenza tra indici perequati, l’insieme dei carichi insediativi e funzionali delle aree potenzialmente sottoposte a trasformazione e le finalità pubbliche e private della manovra immobiliare proposta dal Piano Criteri per la disciplina dei centri storici Provincia di Bologna: - il PTCP individua i nuclei di Casette di Cadriano, Quarto Inferiore e Malabergo come centri o nuclei storici semplici, mentre negli elaborati dell’associazione sono riconosciuti come elementi puntuali di pregio. Le analisi sviluppate dal Quadro Conoscitivo relativamente alle presenze locali si considerano primi approfondimenti delle individuazioni del PTCP, da specificare in sede di PSC. Per tali località, dunque, pur non riconoscendo la valenza di centri storici, sarà necessario valorizzare in sede di PSC non solo gli edifici di valore, ma anche le loro relazioni spaziali con il contesto. - si propone che le fasi di approfondimento con gli Enti competenti in materia (quali IBC, Soprintendenze, ecc.), siano propedeutiche alla formazione dei PSC, oppure si concretizzino in una valutazione da parte di tali Enti da acquisire sul PSC adottato. Regione Emilia Romagna: - si ritiene che occorra esplicitare in linea di massima, già in fase preliminare, anche all’interno del DP, la disciplina conservativa (vincoli e le tutele conformanti stabilmente il territorio, relativamente al patrimonio di interesse storico-archiettonico) risulta necessario esplicitare la volontà delle amministrazioni di confermare le categorie di intervento così come nel vigente strumento urbanistico o come emergono dal Q.C. Criteri per la disciplina urbanistica degli ambiti consolidati Provincia di Bologna: - Ai fini dell’elaborazione del PSC, si ritiene utile specificare i limiti e le condizioni per attuare gli interventi, in relazione ai condizionamenti rilevati nel Quadro Conoscitivo. Tale 18 valutazione andrà in particolare esplicitata per gli interventi di sostituzione, demolizione e ricostruzione negli ambiti di maggiore qualità insediativa, dando indirizzi normativi di riferimento, che poi troveranno specifica declinazione nel RUE, e che potrebbero anche essere oggetto di Piano Attuativo Criteri per la disciplina urbanistica degli ambiti da riqualificare Provincia di Bologna: - a partire dalla valutazione delle specifiche schede sulle parti urbane da riqualificare, i futuri PSC dovranno ricavare la più dettagliata definizione dei condizionamenti all’attuazione e degli obiettivi per ogni singolo ambito - per le tipologie di ambito R2, tali interventi dovranno tenere in considerazione, tra gli obiettivi specifici, la conservazione degli edifici più rappresentativi dal punto di vista storico ed architettonico, ma anche la riconoscibilità tipologica del tessuto esistente Regione Emilia Romagna: - risulta necessario precisare all’interno del paragrafo 3.4 del DP le ragioni che hanno portato all’individuazione degli ambiti da riqualificare (presenza di contesto con carenze e di opportunità per il tessuto urbano circostante) ed eventuale riclassificare ambiti non rispondenti a tali criteri - risulta necessario precisare per ogni ambito obiettivi e finalità della riqualificazione, nonché le trasformazioni urbanistiche potenziali e i carichi insediativi ARPA – AUSL: - E’ condizione vincolante per tutti gli interventi di recupero di aree produttive dismesse l’esecuzione di verifiche sullo stato di contaminazione dei suoli e della falda facendo riferimento a quanto indicato dal Decreto Legislativo 152/06 (parte V - Siti contaminati); si dovranno pertanto prevedere norme specifiche che vincolino all’esecuzione di controlli preventivi qualora si intendano programmare interventi di trasformazione di siti industriali dimessi. Criteri per la disciplina urbanistica degli ambiti per nuovi insediamenti Provincia di Bologna: - Il Documento Preliminare definisce i condizionamenti all’attuazione derivanti dalle criticità descritte dal Quadro Conoscitivo e subordina l’attuazione di tutte le potenzialità residenziali al precedente e contestuale adeguamento del sistema di smaltimento e depurazione dei reflui. Si concorda nell’assumere tali temi come riferimento per gli opportuni approfondimenti e le specifiche indicazioni da effettuare nei PSC che, essendo la sede di verifica della sostenibilità territoriale per la realizzazione dei singoli ambiti, dovranno contenere la puntuale definizione delle azioni strutturali cui subordinare l’attuazione di ogni intervento - pur riconoscendo la strategia di individuare una quantità di areali superiore a quella strettamente necessaria, la delicatezza dell’applicazione, seppur virtuosa, delle potenzialità messe in campo dalla L.R. 20/2000 in questa fase di prima esperienza applicativa, porta ribadire l’opportunità di contenere l’individuazione delle aree potenzialmente urbanizzabili in eccesso entro ragionevoli limiti quantitativi e di disegno urbano, da verificare in sede di PSC Regione Emilia Romagna: - si suggerisce di elaborare una sintesi unitaria nel DP del percorso analitico-valutativo e propositivo attualmente suddiviso nei diversi elaborati - si ritiene opportuno esplicitare per tutti gli areali la indicazione preventiva del carico urbanistico massimo sostenibile (in riferimento alla VALSAT), gli obiettivi prestazionali di 19 qualità e salubrità da conseguire (anche in relazione alla VALSAT), nonché le prime indicazioni dell’assetto funzionale di massima. ARPA: - Le proposte sulla localizzazione di ambiti residenziali di sviluppo che derivano dal documento preliminare evidenziano come in alcuni Comuni siano stati individuati areali a destinazione produttiva in connessione con aree gia consolidate per la funzione residenziale. In linea di principio tale scelta è sempre da evitare - Considerato che molti areali di previsione ricadono in aree contigue ad impianti ed attrezzature tecnologiche, si ritiene che in sede di PSC Comunale dovrebbero essere individuate e regolamentate le infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti nonché gli impianti , reti ed attrezzature tecnologiche per le quali la legislazione o le norme tecniche prevedono ambiti o fasce di rispetto - Sarebbe inoltre auspicabile in sede di POC e di RUE una dettagliata regolamentazione delle suddette fasce con definizione univoca delle modalità di definizione ed individuazione dei limiti di arretramento AUSL: - Si ritiene che in questa fase di nuova pianificazione del territorio sia preferibile non ricorrere a semplici mitigazioni, ma assumere il principio che la separazione fra aree produttive e residenziali costituisca un elemento qualificante, del tutto in linea con gli obiettivi di miglioramento della qualità della vita e di salubrità degli insediamenti urbani perseguiti dalla L.R. 20/00 Criteri per la disciplina urbanistica nel territorio rurale Provincia di Bologna: - in riferimento alla previsione di una modulistica-tipo cui i PSC e i RUE dovranno uniformarsi ai fini dell’ammissibilità di interventi edilizi finalizzati all’attività agricola, si comunica che gli Assessorati alla Agricoltura e alla Pianificazione Territoriale sono attualmente impegnati nella redazione di detto documento, sulla base di quanto predisposto dal PTCP e che tale documento verrà successivamente condiviso con le amministrazioni comunali. Comune di Bologna: - si sollecita l’apertura di un tavolo di confronto per l’individuazione di azioni comuni per la valorizzazione del territorio rurale della “campagna di San Giovanni in Calamosco e San Nicolo di Villola”, reputato strategico dal PSC del Comune di Bologna e già oggetto di impegni comuni in sede di Comitato Interistituzionale (di cui si rammentano le linee di indirizzo concordate). Criteri per le dotazioni di attrezzature e spazi collettivi Provincia di Bologna: - Al fine di una completa rappresentazione delle previsioni insediative per la stima della dotazione di servizi, in sede di PSC si chiede di tenere in considerazione anche la componente di popolazione derivante dagli alloggi per esigenze specifiche non preventivabili in sede di PSC, quantificabile a livello comunale. - si sottolinea l’utilità di inserire nei PSC alcuni indirizzi volti a definire le possibili strategie attuative di dotazioni territoriali di rilievo sovracomunale, subordinandone la localizzazione e definizione alla sottoscrizione di specifici Accordi Territoriali (ad esempio per la piscina intercomunale a Granarolo, citata nel Documento Preliminare). - la localizzazione dell’area per nuove scuole superiori a Budrio è condivisibile perché si integra con quella esistente; occorre però ridurre l’impatto acustico all’intorno, con le opportune disincentivazioni del traffico nelle aree confinanti 20 ARPA: - si segnala come non possano essere conteggiate tra le dotazioni territoriali (zone a verde pubblico) aree in cui l’ambiente non sia salubre (es: aree a ridosso di strade ad alto traffico) Ruolo e criteri di formazione del POC Provincia di Bologna: - si condivide l’obiettivo di prevedere un avvio coordinato dell’attuazione delle previsioni insediative, al fine di non sbilanciare il dimensionamento complessivo dei Comuni e di farli crescere in modo omogeneo a prescindere dalla presenza dei residui dei PRG. A questo proposito però l’Associazione non propone al momento alcuna modalità di realizzazione di tale obiettivo. Si segnalano pertanto alcuni suggerimenti che si auspica possano essere utili all’inserimento nei PSC di indirizzi tesi a riallineare l’offerta dei nuovi alloggi sul mercato, considerando opportuni criteri di riferimento. Tra questi, oltre al tema della sostenibilità, citato dallo stesso PTCP, un ulteriore elemento di riflessione per la definizione di tali criteri potrebbe riguardare il contenimento delle quote da inserire in ciascun POC con riferimento all’attività edilizia prodotta negli ultimi cinque anni, oppure ad una valutazione della domanda nel prossimo quinquennio sulla base di proiezioni demografiche. Viceversa non si ritiene che contribuisca a risolvere gli squilibri quantitativi l’introduzione di un limite in termini percentuali rispetto al totale delle previsioni di ciascun PSC. Un criterio aggiuntivo potrebbe essere legato all’individuazione delle parti di città pubblica che ciascun Comune intende attuare nel quinquennio, ad esempio per la realizzazione di edilizia residenziale sociale, inserendo nel POC le quantità di capacità edificatoria necessarie a sostenere economicamente le opere citate, attraverso i meccanismi di perequazione e di negoziazione previste dal PSC stesso. Un ulteriore ragionamento potrebbe riguardare l’inserimento di un criterio che incentivi la riqualificazione urbana, stabilendo una quota minima per il recupero, oppure che dia priorità alle nuove edificazioni nei centri capoluoghi serviti dal SFM e maggiormente dotati di servizi. Si potrebbe anche riflettere, seppure di più complessa attuazione e di minore efficacia, sull’opportunità di prevedere la redazione dei POC in modo coordinato all’interno dell’Associazione, tentando di uniformare i tempi di redazione degli stessi e dunque concertando i contenuti tra le Amministrazioni comunali. GLI AMBITI PRODUTTIVI SOVRACOMUNALI Provincia di Bologna: - l’Accordo Territoriale va siglato entro il termine dei lavori della Conferenza - I contenuti del Documento Preliminare, sulle aree produttive sovracomunali sono da intendere come una prima proposta da modificare e aggiornare in coerenza con i contenuti degli Accordi Territoriali, nei termini e nelle modalità condivise dagli Enti sottoscrittori. - si ritiene opportuno specificare le tipologie di aziende logistiche insediabili negli ambiti sovracomunali, secondo le linee guida emanate dal Consiglio Provinciale (Del. n. 65 del 19/9/2006), nonché con quanto definito dall’Accordo Territoriale - Prendendo atto delle difficoltà poste dall’Associazione rispetto alla possibilità di effettuare una stima delle necessità di ampliamento delle attività già insediate nei comuni dell’Associazione e quelle di trasferimento delle attività localizzate in contesti di riqualificazione, si chiede in sede di PSC di evidenziare cartograficamente e normativamente il rapporto tra le esigenze locali e gli areali ad esse dedicati, differenziando nel PSC i nuovi ambiti produttivi sovracomunali consolidati da quelli di sviluppo - si condivide l’obiettivo di trasferimento di aziende localizzate in luoghi impropri, si suggerisce di articolare tale obiettivo da accompagnare con strategie e politiche attive volte anche a riqualificare i siti di origine 21 ARPA: - L’ espansione degli ambiti sviluppabili e la qualificazione degli ambiti consolidati, nonché il ruolo di Aree Ecologicamente Attrezzate previsto dal PTCP per i Poli Produttivi Intercomunale, richiede l’esecuzione di vari interventi sul versante del sistema infrastrutturale con particolare riferimento alla necessità di adeguare il sistema infrastrutturale fognario oggi inadeguato per la maggior parte dei Comuni a sostenere ulteriori carichi, all’accessibilità degli ambiti verso adeguate infrastrutture viarie che risultano vincolanti per l’attuazione dei processi edificatori e alla necessità di opere di compensazione ambientale nei confronti dell’impermeabilizzazione del suolo che consegue la massiccia edificazione produttiva prevista da questo PSC. - Quest’ultimo aspetto è particolarmente presente per gli ambiti di Cento di Budrio e di Molinella e in misura similare per il Polo Produttivo Altedo - San Pietro in Casale, il cui sviluppo andrà ad interessare significative porzioni di territorio ora agricolo (circa 50-60 ha); vista l’estensione prevista per questi due ambiti si dovrà inoltre valutare se ricorrano gli estremi per l’applicazione delle procedure di VIA previste dalla Legge Regionale 9/99 e successiva Deliberazione di Giunta n, 1238 del 15/7/02. AUSL - Considerata l’ampiezza delle superfici interessate dalle espansioni si dovrà inoltre verificare se ricorrano gli estremi per l’applicazione delle procedure di VIA previste dall’attuale normativa Gli ambiti produttivi comunali Provincia di Bologna: si ribadisce che gli areali inseriti nel Documento Preliminare vengono considerati indicativi esclusivamente della direzione di possibile espansione, subordinando l’eventuale recepimento nei PSC delle indicazioni cartografiche agli approfondimenti conoscitivi necessari a verificare le esigenze espresse dalle aziende insediate, poiché i nuovi areali sono ammessi dal PTCP solo per soddisfare esigenze di aziende già insediate nell’area. ARPA: - Per gli ambiti Comunali produttivi esistenti, alcuni dei quali di modesta consistenza edilizia, gli indirizzi pianificatori devono prevedere precisi vincoli non solo nei confronti di un potenziale insediamento di nuove tipologie produttive, che possono trovare collocazione più congrua negli ambiti intercomunali, ma anche e soprattutto nei confronti di eventuali ampliamenti di Aziende già presenti nell’area produttiva, se queste, per le peculiarità del ciclo produttivo o delle materie prime usate, hanno comportato in passato o possono comportare criticità per la sostenibilità di tali interventi. - La localizzazione di buona parte delle aree produttive comunali esistenti si è infatti rivelata incongrua rispetto al contesto territoriale in cui sono inseriti, in quanto in connessione diretta o marginale con aree a destinazione residenziale, condizione questa che in molteplici casi ha determinato situazioni di conflitto, a volte non risolvibili neppure attraverso l’introduzioni di opere di mitigazione ambientale. AUSL - Per quanto riguarda gli ambiti produttivi comunali occorre poi sottolineare alcune problematiche. Tali ambiti infatti vengono in alcuni casi a trovarsi in collocazioni non del tutto congrue perché molto prossimi ad aree residenziali e già attualmente sono presenti alcune situazioni di disagio o di insalubrità spesso non risolvibili. Occorre pertanto che nei PSC comunali si definiscano condizionamenti precisi su queste aree. - La limitazione di destinare e quindi di attivare l’utilizzo degli areali di previsione esclusivamente in funzione di ampliamento o trasferimento di aziende esistenti non è sufficiente se non accompagnata da una valutazione dell’attività produttiva in questione, escludendo quelle tipologie di attività che sono già state fonte in passato di conflitti o che 22 - potrebbero generarli a seguito di un potenziamento del ciclo produttivo. In linea generale è poi opportuno attivare meccanismi per incentivare la delocalizzazione verso le aree produttive sovracomunali di quegli insediamenti produttivi la cui posizione a stretto contatto con aree residenziali appare incongrua. Si ritiene opportuno che in sede di elaborazione dei PSC comunali vengano rivalutate le scelte che comportano una dispersione degli insediamenti sul territorio, indirizzando tali quote insediative verso gli ambiti principali. I poli funzionali Provincia di Bologna: - si condivide la scelta di non trattare il tema nel DP, in quanto l’Associazione non è direttamente interessata dalla localizzazione di poli funzionali. Si richiamano comunque i legami fra l’ambito produttivo di Altedo e il polo funzionale nell’ex zuccherificio di S. Pietro in Casale e l’area per il polo energetico di Granarolo, come parte del polo funzionale del CAAB Le attività commerciali Provincia di Bologna: - la Programmazione delle quote commerciali relative alle relative strutture di vendita di rilevanza sovracomunale è disciplinata dal Piano Provinciale del Commercio, in coerenza con gli indirizzi del PTCP, ogni eventuale necessità di variazione, modifica o incremento delle superfici commerciali programmate dalla Conferenza dei Servizi del 29 Maggio 2000 o di qualsiasi altra proposta relativa a nuove localizzazioni, sarà oggetto di concertazione nell’ambito della fase di elaborazione del succitato Piano Provinciale attualmente in corso - Relativamente alle attività di sostegno al commercio di vicinato e ai così detti “centri commerciali naturali”, sembra opportuno sottolineare che uno strumento operativo, utile a dare concreta attuazione a questo importante obiettivo strategico, deriva dall’utilizzo della perequazione territoriale. Come concordato dall’Associazione infatti, un principio assunto dal redigendo Piano del Commercio è quello di destinare una parte delle risorse derivanti dai grandi insediamenti commerciali al sostegno della rete distributiva minore e della grande rete di viabilità individuata dal PMP in fase di elaborazione. Elaborato tecnico “Rischio di incidenti rilevanti” Provincia di Bologna: - Si richiama la necessità che l’analisi in merito alla tematica del rischio di incidente rilevante per la Brenntag venga condotta seguendo i contenuti minimi essenziali richiesti dalla normativa (DM LL.PP. 9 maggio 2001, L.R. 26/2003, art. 9.6 delle norme del PTCP,…). LA SOSTENIBILITÀ DEGLI INSEDIAMENTI Provincia di Bologna: - Per quanto riguarda il recepimento degli indirizzi e delle direttive del PTCP in materia di politiche ambientali, con particolare riferimento al Titolo 13, si sottolinea che il Documento Preliminare non assume tutte le azioni che vanno nella direzione dell’applicazione delle politiche ambientali indicate - Si sottolinea quindi che una trattazione completa delle suddette disposizioni del PTCP dovrà essere contenuta nei PSC, POC, RUE e PUA. AUSL - si ritiene debbano essere meglio approfonditi nei PSC comunali gli aspetti relativi alla qualità ambientale soprattutto per quanto riguarda le matrici aria e rumore relativamente 23 - alle quali, come già evidenziato nel corso della Conferenza di Pianificazione, manca una caratterizzazione più precisa dello stato del territorio e dei punti critici e quindi dell’esposizione della popolazione Particolare attenzione viene data alla localizzazione degli ambiti in prossimità delle fermate del SFM, nel raggio di percorribilità pedonale (600 m), secondo le indicazioni del PTCP. Questa scelta è in linea di principio condivisibile e coerente con l’obiettivo di una riduzione della mobilità veicolare. D’altro canto non va dimenticato che queste aree proprio per la loro prossimità alla ferrovia presentano criticità sotto il profilo acustico. Si tratta quindi di trovare soluzioni progettuali che permettano di contemperare le due esigenze definendo indirizzi che dovranno essere ripresi nei PSC comunali (es. fascia di ambientazione inedificata, barriere antirumore, distribuzione di parcheggi e zone commerciali o direzionali nelle zone più prossime alla ferrovia). Aria Provincia di Bologna: - è necessario valutare in termini comparati, prima e dopo le scelte di piano, gli effetti sulla qualità dell’aria delle scelte (non peggioramento della situazione in essere secondo PTCP). Gli incrementi di potenzialità edificatoria residenziale andranno trasformati in termini di conseguenze sull’entità e le forme di mobilità; l’impatto sulla mobilità e quindi sulle emissioni inquinanti degli insediamenti produttivi, commerciali e dei poli funzionali dovrà essere valutato nell’ambito dell’Accordo Territoriale, che prevede per le APEA l’istituzione del gestore unico e del programma ambientale, con particolare riferimento alla figura del mobility manager e del controllo delle emissioni. ARPA: - I Documenti di PSC presentano una caratterizzazione della qualità dell’aria dei Comuni dell’Associazione effettuata senza alcuna valutazione delle concentrazioni in aria: non si può concordare con quanto dichiarato relativamente alla impossibilità di applicare un modello previsionale adducendo come motivazione la presenza nel territorio in esame di solo due centraline (visti gli effetti più innovativi del nuovo impianto normativo europeo, ripreso anche dal DM n 60 del 2.4.2002) - Lo studio eseguito non risulta esaustivo per definire lo stato della qualità dell’aria nel territorio dell’Associazione, non prevedendo future fasi di monitoraggio in sito necessarie per confermare quanto stimato. - Non si ritiene di poter condividere le conclusioni riportate nei documenti di PSC , dove viene enunciato che lo scenario stimato è rappresentativo dello scenario futuro (al 2020) peggiore, in quanto non sono stati considerati nel calcolo gli effetti delle possibili azioni da intraprendere per limitare le emissioni delle fonti industriali - Si auspica la de-localizzazione verso aree produttive più esterne ed ecologicamente attrezzate di quelle attività produttive a maggiore pressione che insistono nelle zone a maggiore densità abitativa. - Per quanto riguarda le emissioni da traffico veicolare , lo studio riporta una stima basata sui flussi veicolari, sui fattori di emissione bibliografici (IIASA 2001), nonché sulla composizione del parco veicolare nazionale circolante nel 2003 (fonte: ACI); non si concorda con l’asserzione riportata nel documento tematico di PSC che la stima così ricavata risulta ampiamente cautelativa essendo quello considerato un parco veicolare meno aggiornato e quindi più inquinante: considerazioni opposte vengono infatti riportate a commento delle stesse elaborazioni contenute nel Documento Preliminare al PGQA della Provincia di Bologna, dove si asserisce che l’ effetto migliorativo del rinnovo tecnologico del parco veicolare viene annullato dal rilevante aumento percentuale del parco diesel, caratterizzato da maggiori emissioni rispetto ai veicoli benzina (in riferimento alle emissioni di particolato). Tali aspetti potranno assumere un significativo peso per quanto riguarda il Territorio dell’Associazione in quanto i flussi di traffico sono da ritenersi in crescita anche a seguito 24 - - del progetto del passante autostradale Nord e delle espansioni residenziali/produttive previste in aree attualmente ad uso agricolo. si ritiene che la conoscenza delle rose dei venti dominanti in una determinata porzione del territorio possa rappresentare un ulteriore elemento aggiuntivo per la valutazione dell’ idoneità o non delle scelte localizzative degli insediamenti residenziali e soprattutto produttivi. Per tali motivi sarebbe auspicabile che ciascun PSC e POC Comunale riportasse questo elemento di valutazione per ciascun areale destinato a nuovi potenziali insediamenti sono stati formulate nelle schede Valsat indicazioni su mitigazioni da adottare per garantire condizioni di una buona qualità dell’aria che in linea generale prevedono l’adozione di fasce di verde ; si ritiene tuttavia segnalare che tali presidi vanno considerati esclusivamente come elementi aggiuntivi e non risolutivi ad un eventuale azione di contenimento AUSL - Si ribadisce la necessità di recepire all’interno del Documento Preliminare le azioni (connesse agli strumenti di pianificazione) derivanti dal PGQA e si ritiene opportuno che i successivi PSC Comunali dettaglino più specificamente le azioni contestualizzandole nella realtà territoriale specifica. - Si ribadisce di evitare la commistione e la contiguità fra aree produttive e residenziali, di prevedere fasce di vegetazione come filtro fra edifici e sorgenti di inquinanti, anche se l’efficacia di tali interventi, soprattutto per quanto riguarda il contenimento delle polveri fini, è sicuramente più limitata rispetto agli effetti sull’inquinamento acustico. Energia AUSL - si ritiene auspicabile che i PSC comunali contengano elementi generali di indirizzo finalizzati a promuovere interventi, anche sperimentali, orientati verso una progettazione sostenibile ed eco-compatibile degli insediamenti e del tessuto urbano (risparmio energetico, utilizzo di energie alternative, ecc.). Comune di Bologna: - Si richiama l’opportunità di un accordo per quanto riguarda l’area del termovalorizzatore. Associazione Valle dell’Idice: - Si avanza la propria disponibilità ad approfondire il tema del polo energetico sovracomunale in zona CAAB e ad ospitare la sede Rumore Provincia di Bologna: - le zonizzazioni acustiche di Baricella, Budrio e Minerbio sarebbe opportuno venissero adottate prima dell’approvazione del PSC - il Comune di Molinella ha provveduto a trasmettere la relativa documentazione, che tuttavia risale al novembre del 2000 per cui fa capo ai criteri del DPCM del 1991 e non a quelli revisionati contenuti nella L.R. 15/2001 e successiva DGR del 2053/2001. In sede di PSC, si suggerisce quindi di aggiornare la classificazione acustica del territorio secondo i criteri contenuti della normativa vigente. - le zonizzazioni acustiche di tutti i comuni dell’Associazione devono essere tra loro coerenti, ossia tra zone contigue appartenenti a comuni contermini non ci deve essere una differenza superiore ai 5 dB(A) (L.R. 15/2001 art. 2 comma 4 e 5). - Si auspica che le criticità riscontrate, relativamente ai nuovi ambiti di espansione, vengano adeguatamente risolte in sede di PSC, in conformità a quanto riportato nelle proposte d’azione dell’approfondimento specifico prodotto. La pianificazione dei nuovi insediamenti urbani, quindi, dovrà essere accompagnata da una documentazione previsionale di impatto 25 acustico che garantisca la compatibilità dell’insediamento con il contesto, tenendo anche conto delle infrastrutture della mobilità esistenti e/o di nuova previsione. ARPA: - Significativo è il dato degli inconvenienti provocati da sorgenti di rumore attive in attività commerciali e pubblici esercizi anche in periodo di riferimento notturno (9 su 11); ciò evidenzia come in fase di pianificazione occorrerà porre attenzione alla distribuzione sul territorio delle attività commerciali e dei pubblici esercizi in centri urbani, ed in particolare per quelle attività che possono avere sorgenti di rumore attive anche in periodo di riferimento notturno. - Nel valutare l’impatto prodotto dalle aree industriali esistenti e di progetto è stato imposto alle stesse un livello di emissione, ipotizzando che si tratti di zone di IV classe, anziché di classe V come più congruo per aree di questa natura, fissando così i livelli di emissione, in termini di pressione sonora diffusa all’interno dell’area, pari a 60 dBA di periodo diurno e 50 dBA di notturno fino al confine di delimitazione della medesima. Si ritiene questa scelta, effettuata in base alla valutazione che in dette aree produttive artigianali possa realizzarsi una progressiva terziarizzazione, non sia supportata da nessun dato oggettivo, non essendo genericamente riscontrabile quanto indicato nel documento. Si ritiene quindi che sia stata effettuata una sottostima dell’impatto che dette aree avranno, dal punto di vista dell’inquinamento acustico, sui territori sui quali le stesse saranno realizzate. - Nei vari documenti di questo PSC, si è riscontrato un approccio alle problematiche di inquinamento acustico che si presentano per diversi areali a destinazione residenziale/scolastica che ha determinato indicazioni nella Valsat quali “ …..nel caso delle linee ferroviarie si privilegia la possibilità data dalla vicinanza dell’utenza alle stazioni, rispetto a problemi d’acustica che si possono risolvere adottando opportuni accorgimenti (schermature, barriere fonoassorbenti ecc.)” , che ovviamente non possono essere condivise da questa Agenzia soprattutto in una fase di pianificazione di nuove previsioni degli assetti del territorio ; la soluzione di situazioni critiche non può essere infatti demandata a interventi di mitigazione ma deve essere affrontata come scelta della migliore localizzazione che comporti il minimo impatto acustico sui futuri areali residenziali - Si ritiene necessario che per gli areali residenziali di nuovo sviluppo e di riqualificazione, i documenti di questo PSC facciano espresso riferimento agli indirizzi di carattere generale formulati dal PTCP che prevedono l’arretramento di residenze ad almeno 50 metri dalla sorgente sonora o l’adozione di fascia boscata di separazione tra due areali a funzioni diverse. - Riteniamo inoltre necessario segnalare in questa sede che i requisiti acustici passivi degli edifici, definiti dalla vigente normativa urbanistica come requisiti edilizi cogenti non possono essere intesi quali presidi di mitigazione del rumore, anche se sicuramente sono presidi ottimali per garantire la difesa del rumore all’interno di una abitazione (si veda PTCP comma 7 art. 13.5 e D.P.R 142/04 art. 6) AUSL - il Quadro Conoscitivo, anche a seguito degli approfondimenti tematici prodotti, risulta carente non fornendo elementi sufficienti a ricostruire un quadro esauriente dell’attuale stato del territorio in merito ai livelli acustici delle diverse aree; per questa ragione non risulta possibile neppure effettuare una stima della popolazione esposta a livelli sonori critici, mentre dal punto di vista di una valutazione sanitaria degli effetti del piano sarebbe necessario potere inserire la percentuale di popolazione esposta fra gli indicatori da monitorare. - non si ritiene accettabile collocare insediamenti residenziali in aree di classe acustica superiore alla III - in tutte le situazioni di prossimità a ferrovie o a strade con un consistente volume di traffico si prevedano vincoli e limitazioni in ordine all’arretramento delle residenze (ad es. almeno 50 metri per le strade classificabili in classe IV), dalle sorgenti sonore stradali e ferroviarie, prevedendo fasce di ambientazione inedificate, la collocazione di parcheggi e di edifici 26 - - - destinati a funzioni terziarie o direzionali nelle aree più prossime alle sorgenti sonore, eventuali barriere di mitigazione naturali, tutti elementi che garantiscono una buona qualità degli insediamenti. Si ricordano in proposito anche le indicazioni fornite dal PTCP l’utilizzo dei requisiti acustici passivi non può essere considerato come presidio per raggiungere i limiti acustici previsti per i nuovi insediamenti; è un requisito edilizio da perseguire come elemento di miglioramento della qualità ma non per ottenere il rispetto dei limiti acustici, che dovrà essere conseguito attraverso scelte di localizzazione degli insediamenti ed eventualmente di mitigazione è però utile una precisazione in merito: diversi areali sono interessati dalle fasce di pertinenza acustica della viabilità o della ferrovia, alcuni addirittura sono completamente compresi all’interno di esse; si ritiene che per i nuovi insediamenti i limiti sopraccitati vadano perseguiti anche per le porzioni di territorio comprese all’interno delle fasce di pertinenza acustica che permetterebbero di per sé l’applicazione di limiti più elevati. E’ una scelta sicuramente più cautelativa per la tutela della salute, che trova motivo nelle correlazioni fra inquinamento acustico ed effetti sulla salute. E’ quindi essenziale che in tutte le situazioni di prossimità a ferrovie o a strade con un consistente volume di traffico si prevedano vincoli e limitazioni in ordine all’arretramento delle residenze (ad es. almeno 50 metri per le strade classificabili in classe IV), dalle sorgenti sonore stradali e ferroviarie, prevedendo fasce di ambientazione inedificate, la collocazione di parcheggi e di edifici destinati a funzioni terziarie o direzionali nelle aree più prossime alle sorgenti sonore, eventuali barriere di mitigazione naturali, tutti elementi che garantiscono una buona qualità degli insediamenti. Si ricordano in proposito anche le indicazioni fornite dal PTCP. Elettromagnetismo ARPA: - linee elettriche: va impedita la realizzazione di nuove previsioni insediative o di dotazioni territoriali di verde pubblico in aree soggette a impatti, se non previo delocalizzazione o interramento; Si richiama, inoltre, la necessità di verificare con i gestori la necessità di intraprendere politiche di risanamento per le aree soggette a superamento del valore di attenzione. - Stazioni radiobase: si segnalano incongruenze tra la documentazione presentata e quella a disposizione di ARPA (se ne richiede aggiornamento in sede di PSC). Si ritiene che il DP debba indicare le politiche da declinare successivamente nei POC e nel RUE affinché nelle aree di nuovo insediamento sia preventivamente valutata ed eventualmente vincolata la trasformazione alla delocalizzazione degli impianti che non soddisfino il rispetto dei limiti di legge. Per le nuove installazioni si ritiene opportuno, già in fase di pianificazione strutturale, attivare particolare forme di attenzione (corridoio per elettrodotti, regolamentazione e pianificazione partecipate per antenne radio base…); - A prescindere dall’iter autorizzatorio previsto dalla normativa di settore per l’installazione di nuove sorgenti responsabili di emissioni di campo elettromagnetico, si ritiene opportuno, già in fase di pianificazione strutturale urbanistica, pensare ed attivare particolari forme di attenzione (regolamentazione e pianificazione partecipata per l’installazione di stazioni radio base) rivolte a governare e a limitare il più possibile quella diffusa percezione del rischio e disagio che può instaurarsi nella comunità a seguito dell’inserimento di nuove installazioni. AUSL - Riguardo alle antenne (telefonia mobile e radiotelevisive) si dovrà garantire in sede di POC una verifica della compatibilità fra nuovi insediamenti e impianti esistenti. - poiché l’aumento degli insediamenti determinerà una necessità di incremento di linee di adduzione di energia elettrica e di impianti di telefonia mobile, si ritiene opportuno che nei PSC comunali si prevedano elementi di indirizzo e regolamentazione e se possibile anche 27 corridoi/aree per le nuove infrastrutture, che permettano di governare le scelte in modo condiviso. Servizio idrico integrato e Gestione rifiuti ATO5: - si richiamano i Piani di Ambito per il Servizio idrico Integrato e per il Servizio Gestione Rifiuti Urbani e Assimilati, approvati il 20 dicembre 2004 Il ciclo integrato delle acque - risulta opportuno integrare il Q.C. con i dati contenuti nel PTA, in merito a qualità e quantità della risorsa idrica (particolarmente importante il “trend storico dei consumi idrici disaggregati per tipologia di utenza”) - si richiama il Piano di Ambito, anche in relazione al sistema depurativo (in particolare al tema delle criticità e al Piano degli Interventi, non richiamati nel Q.C.) Il comparto idropotabile - si potrebbe considerare maggiormente l’entità della domanda idrica e la sua evoluzione prevista nel tempo, sia in generale (fonte PTA), sia localmente (nei comparti previsti dal PSC) - sarebbe opportuna l’individuazione di alcune azioni più definite puntualmente per favorire il risparmio idrico (es. doppio sistema distributivo per acque piovane, elettrodomestici efficienti, ecc.) - si potrebbero maggiormente evidenziare le problematiche di falda e subsidenza, anche cartograficamente - sarebbe importante che il Piano ponesse tra i propri obiettivi quello di perseguire la garanzia di approvvigionamento idrico in qualsiasi periodo dell’anno Le acque reflue - sarebbe opportuno estendere al comparto acquedottistico l’onere, a carico delle nuove urbanizzazioni, di realizzare non solo la rete, ma anche l’adeguamento degli impianti tecnologici - non si ritiene opportuno, né dimostrabile, collegare il sistema fognario allo scadimento di qualità delle falde superficiali - si dovrebbe elevare l’obiettivo di copertura del servizio di fognatura e depurazione I Rifiuti Urbani e Assimilati Integrazioni richieste: - il PSC dovrebbe approfondire il tema dell’evoluzione della quantità di rifiuto prodotto, rifacendosi ai dati contenuti nella pianificazione sovraordinata (con particolare attenzione alle linee generali dei flussi e alle problematiche di smaltimento) - il PSC dovrebbe approfondire il tema delle dotazioni ecologiche nelle aree urbane, rifacendosi al Piano di Ambito di ATO5 (evidenziando gli indirizzi strategici per incrementare la raccolta differenziata e le declinazioni in chiave prescrittiva, da recepire successivamente nei POC) - il Piano dovrebbe definire il quadro attuale e/o previsto delle Stazioni Ecologiche Attrezzate e definire, parallelamente, gli obiettivi di raccolta differenziata - il Documento Preliminare dovrebbe trattare le aree di eccellenza presenti sul territorio (area di recupero di Baricella e termovalorizzatore di Granarolo) - si auspicano modifiche al modello organizzativo in tutti i Comuni, in base al progetto sperimentale adottato nella prima cintura bolognese, richiamandosi al PSC per quanto di competenza (isole ecologiche e SEA) ARPA: - Smaltimento dei rifiuti: 28 - - negli insediamenti esistenti e in quelli futuri, gli obbiettivi primari devono in particolare riguardare le quantità raccolte di rifiuti differenziati; il perseguimento di tali obiettivi dovrà avvenire attraverso diverse azioni sinergiche, alcune delle quali vengono sinteticamente riportate qui di seguito. Negli insediamenti residenziali le progettazioni urbanistiche attuative dovranno prevedere sia in termini quantitativi che di localizzazione, isole ecologiche di base già inserite nel disegno urbanistico degli ambiti e dei comparti; in modo da rafforzare il sistema della raccolta differenziata in modo complementare al sistema delle isole ecologiche attrezzate già presenti nei Comuni dell’Associazione; Per gli Ambiti Produttivi Ecologicamente Attrezzati, l’obiettivo primario da perseguire in termini organizzativi e logistici risiede in una gestione integrata del ciclo dei rifiuti, finalizzata da un lato alla massimalizzazione della raccolta differenziata e nel contempo al riciclaggio ed allo smaltimento del rifiuto con criteri ed organizzazione gestionali univoche all’interno dell’Ambiti produttivi Fabbisogno idrico: riguardo alla rete di adduzione idrica, i documenti della Conferenza non segnalano condizioni di criticità, tuttavia a parere di questa Agenzia è prioritario pianificare il servizio acquedottistico in armonia con lo sviluppo urbanistico ipotizzato volto sia alla razionalizzazione e risparmio della risorsa idrica sia alla eventuale realizzazione di infrastrutture idonee a sostenere l’aumento di richiesta. In sede di Pianificazione Comunale si dovrà pertanto fare riferimento alla necessità di una politica di incentivazione del risparmio idrico attraverso la razionalizzare dei consumi civili e produttivi e le fonti di approvvigionamento da articolare in sede dei futuri strumenti di pianificazione Comunale AUSL - Si rileva che il problema dell’incremento del fabbisogno di risorse idriche non viene preso in considerazione. La fornitura di acqua potabile ai nuovi insediamenti, come precisato nei documenti, non costituisce un fattore limitante; tuttavia in termini più generali va considerato che l’incremento dei consumi comporta la necessità di ricorrere sempre più a risorse di bassa qualità come le acque superficiali. E’ quindi importante prevedere politiche per una riduzione dei consumi indifferenziati dell’acqua potabile ottenibili, oltre che con l’azione sui comportamenti individuali, anche con interventi relativi alle caratteristiche costruttive e impiantistiche dei nuovi insediamenti sia civili che produttivi e delle infrastrutture al loro servizio. Ciò potrà tradursi nei PSC in una serie di indirizzi per la promozione di una progettazione sostenibile da dettagliarsi in specifico nei RUE. IL SISTEMA DELLA MOBILITÀ Provincia di Bologna: - si ricorda che la Conferenza di Pianificazione per il PMP è tuttora in corso, dunque il quadro dovrà essere successivamente aggiornato rispetto all’iter di approvazione del Piano. Provincia di Ferrara: - si condividono le linee contenuti nel Piano, invitando a valutare le conseguenze dell’approvazione dello studio di fattibilità per la trasformazione della Cispadana in autostrada regionale sul sistema della mobilità bolognese Associazione Valle dell’Idice: - Si ritiene indispensabile una verifica di sostenibilità territoriale, in fase di redazione del PSC, con particolare riferimento al sistema delle infrastrutture, rispetto alle aree esterne all’Associazione che saranno interessate da flussi aggiuntivi indotti dalle nuove consistenti previsioni insediative; - Si rimarca la criticità rappresentata dal mancato finanziamento del III lotto dell’Asse Lungo Savena 29 - Si ritiene auspicabile la formazione di una rete intercomunale di percorsi ciclo-pedonali con valenza ricreativa Comune di Bologna: - si sollevano preoccupazioni sull’incremento del carico insediativi e sulle ripercussioni sul sistema della mobilità, anche in considerazione dei lunghi tempi con cui troveranno attuazione gli interventi previsti nel PMP; - si suggerisce di considerare gli effetti del pendolarismo in sede di elaborazione dei PSC, condizionando l’inserimento delle previsioni nei POC alla realizzazione di interventi adeguati; Il SFM Provincia di Bologna: - la fermata a Cento di Budrio non è prevista nelle indicazioni del PTCP, quindi tale previsione potrà essere mantenuta all’interno della Relazione dei PSC, come indicazione strategica di lungo periodo, subordinando l’inserimento della proposta nel progetto di PSC ad uno specifico studio di fattibilità, che ne dimostri la strategicità trasportistica. - Si sottolinea infatti, che il modello di esercizio dell’Accordo SFM del 1997 entrerà a regime non prima del 2011, e che nella discussione oggi avviata per l’aggiornamento di quell’accordo non può rientrare la proposta perché priva di adeguato studio di fattibilità, si deve comunque ipotizzare un orizzonte temporale oltre il 2015. - sulla proposta di prolungare i treni con cadenzamento alla mezz' ora fino a Molinella, si ricorda che nell' Accordo sul SFM in fase di definizione è stato previsto un servizio con cadenzamento alla mezz' ora nelle ore di punta (tre ore la mattina e tre ore la sera per senso di marcia). Ulteriori potenziamenti potranno essere valutati successivamente, in base alla domanda espressa e alla disponibilità di risorse finanziarie - la salvaguardia del corridoio per il ripristino della Budrio-Massalombarda dovrà essere opportunamente approfondita al di fuori del percorso della Conferenza del PSC Il Trasporto Pubblico Locale Provincia di Bologna: - si concorda con il potenziamento trasversale del TPL, evitando sovrapposizioni con il SFM - per le richieste specifiche si rimanda ai Piani di Bacino Comune di Bologna: - si ipotizzano forme perequative di risoluzione dei comuni limitrofi per la risoluzione di criticità poste in territorio bolognese o per il potenziamento del trasporto pubblico su gomma; ATC: - si concorda con la necessità evidenziata di riorganizzare il sistema del trasporto su gomma in funzione del SFM ma si evidenzia come tale intervento richieda specifici finanziamenti ; - si segnala come tuttavia non appaia una politica efficace l’eliminazione indiscriminata di tutte le linee su gomma sovrapposte a linee ferroviarie; - si richiamano le proposte tecniche ed economiche già avanzate ai Comuni per il potenziamento del trasporto pubblico lungo la direttrice San Donato (in particolare per Granarolo e Baricella); - si richiama la possibilità di realizzare servizi flessibili a chiamata. ARPA: - sarebbe auspicabile che tutti i Comuni ed in particolare quelli non serviti dal SFM prevedano in concomitanza di concessioni edificatorie un potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici che assorbano gli spostamenti dei nuovi residenti. 30 La rete infrastrutturale stradale Provincia di Bologna: - Per quanto riguarda la variante alla SS 64 Porrettana in località Altedo, in sede di Conferenza del PMP, è emersa la necessità di valutare, oltre alla variante est, una alternativa ad ovest dell’asse Porrettana- Ferrarese. La scelta tra queste due diverse possibilità sarà oggetto di un approfondimento specifico all’interno del Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana (PTVE) e quindi nei PSC sarà necessario esplicitare che i due tracciati sono alternativi. A specificazione di quanto dichiarato nel Quadro Conoscitivo si specifica inoltre che il potenziamento in sede della viabilità comunale per il collegamento della SS 64 con la SP 5, in sostituzione della SP 47, dopo una valutazione in sede di elaborazione dei documenti del PMP, non è rientrato tra le 22 opere stradali da realizzare prioritariamente entro l’orizzonte temporale 2015. Tuttavia appare necessario, in virtù degli sviluppi relativi agli Accordi Territoriali sulle aree produttive, inserire congiuntamente all’approfondimento della variante di Altedo anche delle riflessioni su tale collegamento, in un ottica di mobilità di sistema; - relativamente all’Intermedia di Pianura che attraversa in senso est – ovest il territorio del Comune di Granarolo è stato avviato un tavolo tecnico specifico cui partecipano tutti i Comuni interessati territorialmente dalla infrastruttura e la Provincia di Bologna, con lo scopo di verificare la fattibilità economico-realizzativa di alcune ipotesi di tracciato planimetrico. Pertanto la soluzione determinata nel suddetto tavolo dovrà essere recepita in sede di PSC; - si ribadisce che l’ulteriore corridoio posto ad est del centro abitato di Minerbio, oltre a non essere conforme al PTCP, non risulta condivisibile, perché alternativo rispetto alla previsione del PTCP di individuare nella via Marconi l’asse di attraversamento. Il PSC dovrà pertanto recepire solamente la previsione di variante della Sp 44 a nord dell’abitato e il potenziamento della via Marconi quale asse di attraversamento. Eventuali ulteriori previsioni dovranno essere demandate ad una verifica dell’effettiva necessità di ulteriore infrastrutturazione dovuta ad un incremento delle relazioni di traffico fra il Comune ed il resto del territorio e di attraversamento, che si ritiene difficilmente verificabile in questa fase pianificatoria - Il nuovo collegamento della zona industriale a sud di Minerbio con la SS. Porrettana, in località Ca’ de Fabbri, nonché la variante alla SS 64 non sono presenti nell’Assetto strategico delle Infrastrutture e della mobilità del PTCP e non sono state valutate dal PMP. Tuttavia, preso atto che la SS 64 è riconosciuta dal PTCP come rete extraurbana secondaria di rilievo provinciale e interprovinciale, si ritiene che tali previsioni possano essere mantenute all’interno dello schema direttore dell’Associazione, come indicazione strategica di lungo periodo. Invece, l’inserimento delle proposte nel PSC, dovrà essere subordinato ad una verifica sulla base di elementi di prefattibilità e sull’effettiva possibilità di reperimento delle risorse in ambito locale o al loro inserimento all’interno delle opere prioritarie nelle future fasi di aggiornamento delle opere prioritarie individuate dal PMP - le varianti alla SP6 Zenzalino, in località Vedrana, San Marino in Argile e Miravalle, non sono presenti nell’Assetto strategico delle infrastrutture della mobilità del PTCP, mentre sono state valutate nell’ambito del PMP. Tali previsioni possano essere mantenute all’interno della Relazione dei PSC, come indicazione strategica di lungo periodo. Invece, l’inserimento delle proposte nel PSC, dovrà essere subordinato ad una verifica sulla base di elementi di prefattibilità e sull’effettiva possibilità di reperimento delle risorse in ambito locale o al loro inserimento all’interno delle opere prioritarie nelle future fasi di aggiornamento delle opere prioritarie individuate dal PMP Comune di Bologna: - si segnala l’esigenza, in prospettiva, di meglio analizzare i rapporti tra i comuni interessati e l’asse dell’autostrada A13 “banalizzato”; ARPA: 31 - - Passante Nord: anche a fronte delle opere di ambientalizzazione previste (dune antirumore, fascia boscata, ampiezza dei corridoi di 600 m secondo quanto previsto dal PTCP), l’opera nel suo complesso rappresenterà sotto il profilo ambientale un fattore di significativa criticità in quanto andrà ad introdurre nei territori interessati dal suo tracciato di un potenziale peggioramento dei parametri ambientali; Va sottolineato pertanto come si configuri condizione vincolante per mitigare l’impatto di tale infrastruttura sul contesto territoriale dei Comuni interessati dal suo attraversamento, che le opere di ambientalizzazione siano realizzate prioritariamente o comunque contemporaneamente alla realizzazione dell’infrastruttura. Vista la significatività dell’intervento, nella sua progettazione andrà inoltre considerato con attenzione il tema della cantierizzazione dell’infrastruttura e dell’impatto ambientale e socioeconomico che questa produce sul contesto territoriale per prevedere a priori idonee soluzioni per la gestione delle problematiche ad esso connesse AUSL - Passante Nord: l’opera rappresenterà inevitabilmente un fattore di criticità per quanto riguarda la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico e inciderà pesantemente sul territorio. Si osserva che tale rilevante condizionamento non viene di fatto approfondito nel documento al di là della previsione del corridoio infrastrutturale e di alcuni accenni sulle future ricadute in termini di aumento del traffico in alcuni comuni. Non è infatti sufficiente un semplice rimando allo Studio di fattibilità della Provincia; il PSC è uno strumento di governo del territorio e come tale deve essere il più possibile esaustivo e comprensibile sulle tematiche che incidono sulle scelte inerenti il futuro assetto del territorio e conseguentemente sui cittadini. - Si riconosce all’interno del Piano un buon livello di attenzione in merito sia per quanto riguarda la mobilità ciclo-pedonale naturalistico-ricreativa, sia per quanto riguarda quella più direttamente di servizio legata ai percorsi casa-servizi, casa-scuola, casa-lavoro, casatrasporto pubblico. All’interno di tale quadro positivo si osserva però in alcuni comuni un livello di attenzione meno evidente, che potrà però essere recuperato nella successiva fase di pianificazione comunale. In particolare si richiama l’attenzione su due aspetti: 1) gli areali che si trovano in posizione più periferica, al di fuori anche solo parzialmente del raggio di influenza dei servizi, ivi comprese le fermate del trasporto pubblico, per un accesso pedonale; 2) l’accessibilità ciclabile alle aree produttive esistenti o di nuova espansione. - l’attuazione degli interventi di espansione residenziale e produttiva dovrà necessariamente coordinarsi con la cronologia degli interventi sulle infrastrutture e con le azioni volte a ridurre le mobilità veicolare privata. In caso contrario è possibile che gli obiettivi che correttamente si pone il PSC relativamente ad una riduzione dell’esposizione della popolazione ad inquinanti da traffico e a rumore non vengano raggiunti. - In tema di sicurezza si sottolinea che gli incidenti stradali costituiscono la prima causa di morte per la popolazione in età giovanile e sono una rilevante quota degli infortuni sul lavoro. La prevenzione si gioca anche sulla qualità e la sicurezza delle infrastrutture stradali (dimensione, conformazione, incroci, attraversamenti, ecc.). Si dovrà pertanto porre particolare attenzione alle criticità evidenziate dai dati forniti nelle analisi elaborate da questo Dipartimento ed a quelle che si potrebbero verificare a seguito dell’attuazione di nuovi areali, in particolare quelli che risultano separati dal contesto urbano esistente da strade di elevato traffico. IL SISTEMA DELLE RISORSE AMBIENTALI E STORICO-CULTURALI Tutela della rete idrografica e delle risorse idriche superficiali e sotterranee Provincia di Bologna: 32 - - Per quanto concerne le politiche per la tutela e valorizzazione della falda superficiale, al fine di condividere la proposta di attivazione di campi di ricarica artificiale della falda freatica si ritiene debbano essere esplicitate, all’interno del PSC e come indirizzi per il RUE, le modalità e le condizioni di attuazione, anche individuando, all’interno di uno specifico Accordo Territoriale, alcune aree di sperimentazione al fine di consentire una condivisione e valutazione della proposta da parte degli Enti competenti (Arpa, Ausl, Regione). si ribadisce l’importanza di una ricognizione dei sistemi di raccolta dei reflui civili presenti nei vari comuni, nell’ottica della futura autorizzazione unica della rete fognaria bianca dei singoli comuni gli approfondimenti effettuati sulle criticità riferite al servizio fognature e depurazione che evidenziano alcuni punti critici, a volte sulle reti e a volte sugli impianti di trattamento si dovrà tenere conto nella definizione del PSC, nonché del POC e del RUE. Si evidenzia che il Documento Preliminare fa riferimento solo al principio di invarianza idraulica, richiesto dalla pianificazione sovraordinata, mentre invece la Relazione geologica identifica specifiche procedure da seguire per il rilascio dei titoli edilizi: tali procedure dovranno essere integrate nelle norme dei PSC e nel RUE. Autorità di Bacino del Reno - si valuta positivamente quanto contenuto negli elaborati integrativi, ma si si ritiene che ciò non appaia sufficiente a garantire il non aumento del rischio di allagamento in relazione alla rete minore e di bonifica; - si sollecita la verifica idraulica della efficienza della rete scolante minore come pure della rete di bonifica, con conseguente individuazione delle aree di pericolosità e del rischio esistente; - si valuta che il semplice criterio dell’invarianza idraulica non appaia risolutivo; - si chiede di subordinare i nuovi interventi a tali analisi e all’attuazione degli intereventi da essi derivanti; - relativamente alla proposta di variante al PTCP in località Malabergo, si condiziona l’assenso ad un’ulteriore necessaria integrazione dell’elaborato in cui sia esplicitamente dichiarato che le volumetrie per il nuovo comparto da prevedere nell’area oggetto di modifica saranno ricavate dalla contestuale demolizione delle corti, degli edifici e delle case diroccate in prossimità del fiume. Servizio Tecnico Bacino del Reno - si segnala come la realizzazione delle vasche di laminazione previste dai Piani stralcio di Bacino “Navile-Savena Abbandonato” e dal PSAI appaia in ogni caso necessaria; si ritiene infatti che il semplice risezionamento parziale della rete scolante determini comunque un aggravamento dello stato dei ricettori posti a valle. - Si precisa che, in base al TU 523/1904, non è consentita la realizzazione di nuove costruzioni a distanza minore di 10 m dal piede dell’argine esterno a campagna per corsi d’acqua arginati, e da ciglio di sommità spondale a campagna per quelli non arginati; gli interventi ammissibili da eseguirsi all’interno di tale fascia di rispetto dovranno essere sempre oggetto di richiesta di “Autorizzazione Idraulica” per i corsi d’acqua di competenza di questo servizio - Per gli interventi ammissibili all’interno delle fasce di pertinenza fluviale (definite dal Piano Stralcio di Bacino “Navile-Savena Abbandonato” e dal Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico) dovrà essere presentata istanza di domanda per il rilascio di “Parere Idraulico”, ove questo servizio è indicato come Autorità idraulica competente - Per interventi, attività o usi che richiedono l’occupazione, anche temporanea, di aree del Demanio Idrico (LR. 7/2004) dovrà essere presentata domanda di “Concessione”. Consorzio Bonifica Renana - si fornisce un inquadramento territoriale, descrivendo i compiti gestionali del Consorzio e le funzioni assolte dalla rete scolante; 33 - si descrivono le analisi in corso sull’efficienza idraulica e sulle criticità che permetteranno di individuare gli interventi necessari; si evidenzia come le analisi andranno estese al reticolo minuto non gestito dal Consorzio (se ne richiede il finanziamento in sede di PSC o POC); si richiamano le norme finalizzate a garantire l’invarianza idraulica all’interno del P.S.A.I. (art. 20 recepito dal PTCP), nonché le norme cogenti relative in particolare a rispetti ed opere interferenti; si evidenzia come la realizzazione di nuove linee adduttrici alimentate dal C.E.R. permetta nuovi scenari di utilizzo innovativo e sostenibile della risorsa idrica. Canale Emiliano Romagnolo - occorre ribadire il principio che il CER è opera preposta alla adduzione e distribuzione di acqua pregiata per usi agricoli, ambientali, industriali e civili, e non a funzioni di bonifica tradizionale, di raccolta e smaltimento di acque reflue, meteoriche o di piena. In questo senso vanno rivisti al più presto i patti contrari a questo principio - si danno indicazioni sulle fasce di rispetto del CER Hera spa: - Il contributo finale di Hera si articola in due punti: viene proposta l’istituzione di aree di salvaguardia per alcuni impianti esistenti e viene valutata l’idoneità degli impianti a fornire correttamente i servizi alle previste aree di edificazione residenziale. - Il primo punto è dettagliato nell’allegato “Associazione Terre di Pianura – Aree di salvaguardia e distanze per gli impianti esistenti”; per quanto riguarda il secondo punto, la valutazione dell’idoneità degli impianti, condotta per ora sulla base delle previsioni di incremento dell’edificazione residenziale (caratterizzata da dati più definiti), è richiamata nella seconda parte del verbale PRINCIPALI OPZIONI NEI SINGOLI TERRITORI COMUNALI ed articolata in allegato. - La valutazione dell’influenza delle suddette edificazioni sui sistemi gestiti è condotta considerando l’elenco degli interventi già previsti nel Piano d’Ambito e individua gli ulteriori principali interventi di potenziamento necessari che potranno essere proposti, previa opportuna verifica, per l’inserimento in Piano. - L’esatta definizione e localizzazione di tali opere e gli ulteriori interventi interni alle aree di espansione su impianti e reti, adduttrici e distributrici, che si renderanno necessari per sostenere le espansioni urbanistiche, saranno tecnicamente valutabili in presenza di dati di pianificazione di maggior dettaglio. - L’acquisizione di tali informazioni metterà inoltre in grado Hera Bologna di fornire supporto tecnico ad ATO5 e Comuni per l’esame delle variazioni da apportare all’organizzazione delle attività del Servizio Ambiente (raccolta rifiuti e spazzamento strade). ARPA: - riguardo alle reti fognarie, i principali problemi derivano principalmente dalla presenza quasi generalizzata di reti di vecchio impianto di tipo misto, soggette ad ostruzione per cause diverse e la cui officiosità va in crisi in caso di eventi meteorici a volte non importanti, determinando il funzionamento anomalo degli scolmatori - riguardo agli impianti di depurazione, si evidenzia una situazione attuale di generale criticità di tutto il territorio dell’Associazione, in cui in molti impianti la capacità depurativa risulta insufficiente rispetto al fabbisogno, criticità che potranno essere superate solo attraverso la realizzazione di nuovi depuratori o l’ampliamento degli esistenti. - contrariamente a quanto indicato nel Documento Preliminare, si ritiene tuttavia necessario che la verifica preventiva della sostenibilità dell’intervento in termini di capacità depurativa dell’impianto di depurazione sia svolta non dai soggetti attuatori bensì dal Comune e/o dal gestore della rete fognaria. - In assenza di tali opere di adeguamento, questa Agenzia non ritiene sostenibile alcuna possibile ipotesi di nuove edificazioni . 34 - - - si ritiene che nei PSC Comunali dovrebbero essere indicati i seguenti obiettivi e criteri d’intervento da perseguire in tutti gli interventi di nuova edificazione, di ampliamento e/o ristrutturazione con aumento significativo del carico urbanistico: a) adeguamento dei recapiti finali dei tratti fognari non ancora allacciati ad idonei sistemi di trattamento degli scarichi; b) allacciamento di tutti gli insediamenti produttivi e civili ubicati in area servita da fognatura, che attualmente trovano recapito per gli scarichi in acque superficiali e nel suolo; c) estensione ed adeguamento della rete fognaria alle aree attualmente non servite ed eventuale adeguamento degli impianti di trattamento e depurazione; d) recapito finale delle acque meteoriche prioritariamente nei ricettori delle acque superficiali nei limiti ammessi dai competenti uffici delle Bonifiche; e) recapito finale delle acque meteoriche nel sottosuolo soltanto per le aree residenziali di limitate estensioni, con adeguata superficie drenante; f) obbligo di avvio alla depurazione o adeguato trattamento delle acque di prima pioggia provenienti da aree artigianali e/o industriali Sempre in fase di PSC Comunale dovranno essere indicati anche i criteri generali per la raccolta e lo smaltimento delle acque pluviali non soggette al dilavamento di sostanze inquinanti che dovrebbero in linea di massima prevedere : a) recapito delle acque pluviali prioritariamente nei ricettori delle acque superficiali; b) recapito delle acque pluviali nel sottosuolo soltanto per zone residenziali di limitate estensioni, con adeguate superfici drenanti; c) raccomandazione di adottare la raccolta e il riutilizzo delle acque pluviali per usi non pregiati (irrigazione aree verdi, servizi igienici, ect). I provvedimenti e comportamenti da assumere per assicurare il contenimento del rischio idraulico dovranno essere indicati dall’Autorità idraulica competente per il territorio; in questa fase di pianificazione territoriale è necessario che venga riportato nei documenti della Conferenza come indirizzo generale la necessità di assicurare nei nuovi insediamenti il criterio dell’invarianza idraulica, ossia la necessità di accompagnare la realizzazione di nuovi insediamenti con la realizzazione di opere e procedure gestionali tali non indurre alterazioni al regime dei flussi alle reti di scolo, tali da contenere o quantomeno minimizzare i picchi di immissione delle acque di pioggia derivanti dalle nuove impermeabilizzazioni del suolo. Tutela dei versanti e della sicurezza idrogeologica Provincia di Bologna: - Si sottolineano alcuni aspetti non completamente sviluppati negli elaborati di Piano esaminati, che dovranno essere affrontati in sede di PSC: - dovranno essere inseriti nel PSC indirizzi nei quali siano esplicitate le limitazioni, le prescrizioni e gli approfondimenti conoscitivi necessari per le successive fasi di pianificazione (POC, PUA e RUE) in relazione alle criticità ambientali emerse dal Quadro Conoscitivo e negli studi geologici integrativi - Si ritiene essenziale che gli studi di pericolosità sismica, maggiormente sviluppati e declinati in base alle nuove normative e direttive sismiche vigenti nazionali e regionali, in conformità alle normative in materia e agli indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in corso di approvazione da parte della regione Emilia-Romagna, vengano prodotti entro l’adozione di ogni PSC, individuando altresì indirizzi e criteri per i successivi approfondimenti di dettaglio da effettuarsi per le fasi di POC e di PUA. Il tema della valutazione della pericolosità sismica (aree suscettibili di effetti locali) dovrà essere quindi approfondito, nelle successive fasi di pianificazione (singoli PSC, indirizzi per il RUE, POC e PUA) attraverso differenti livelli di approfondimento, per definire i vincoli all’insediamento e gli indirizzi per realizzare le opere e gli interventi con buoni gradi di sicurezza anche in caso di sollecitazione sismica 35 - - Al fine di evitare confusioni tra le lettere identificative della zonizzazione geotecnica e le classi di suolo di fondazione definite della nuove normative sismiche, si ritiene utile modificare le sigle della classi geotecniche. si ritiene che gli aspetti di pericolosità sismica connessi agli aspetti fisici del territorio debbano essere maggiormente sviluppati, in base alle nuove normative e direttive sismiche vigenti nazionali e regionali, con particolare riferimento alle nuove aree e alle aree urbane esistenti, anche integrando le conoscenze geologiche acquisite con la banca dati geognostica regionale, al fine di caratterizzare dove possibile spessori maggiori di sottosuolo e fornire primi elementi di modellazione geologica che affrontino aspetti di pericolosità sismica (categoria di suolo di fondazione, effetti di sito, idrogeologia, rischio liquefazione e densificazione) sarebbe auspicabile che la banca dati per la zonizzazione geotecnica fosse acquisita ed aggiornata in continuo dai Comuni con le prove geognostiche collegate all’attività di attuazione della pianificazione (POC, PUA, varianti) ARPA: - al fine di assicurare ai processi di trasformazione previsti dalla pianificazione in esame compatibilità con le criticità ambientali geologiche locali ed in particolare con la tutela delle riserve idriche sotterranee di pregio, nonché a completamento del quadro conoscitivo proposto, i PUA o eventualmente i POC a venire, dovranno dotarsi, per i nuovi interventi previsti nel territorio comunale di Granarolo dell’Emilia, di uno studio geologico mirato all’individuazione e caratterizzazione idrogeologica delle falde superficiali di media profondità (scientificamente SUP1 e SUP2 fra i 20 e i 40 metri dal piano campagna); l’indagine dovrà inoltre evidenziare la tutela qualitativa delle suddette falde dall’insediamento pianificato essendo queste in stretta connessione con l’acquifero idropotabile profondo della conoide Reno, importante fonte di approvvigionamento idropotabile dell’area urbana bolognese (Borgo Panigale, San Lazzaro); - Essendo la causa della subsidenza prevalentemente antropica, e nello specifico dovuta alle forti emunzioni della falda principale profonda dalle zone di conoide(comuni limitrofi all’associazione), è indubbio la necessita di mirare ad interventi ed iniziative indirizzate al risparmio idrico da attivare soprattutto durante i periodi in cui l’approvvigionamento idropotabile grava molto sulla falda idrica, ossia durante il periodo estivo quando i corsi d’acqua superficiali, altra importante fonte di approvvigionamento idrico provinciale, hanno una disponibilità di sfruttamento molto ridotta essendo in regime di magra e di rispetto dei Deflussi Minimi Vitali. Unità di paesaggio Provincia di Bologna: - in sede di PSC, si ritiene necessaria una maggiore esplicitazione degli obiettivi da perseguire nelle differenti Unità di Paesaggio, che appaiono ancora piuttosto generici, e degli strumenti di pianificazione e programmazione da utilizzare a tal fine, ed anche l’individuazione e la messa a punto di specifici progetti finalizzati a perseguire in maniera integrata gli obiettivi dichiarati - Nel Documento Preliminare, le Unità di Paesaggio intercomunali individuate vengono sintetizzate in due matrici, tale impostazione, sia per la brevità della trattazione, sia per la varietà e la complessità delle tematiche, in sede di PSC dovrà essere dettagliata ed arricchita dei contenuti attuativi (valenze pianificatorio-progettuali d’insieme e di dettaglio), per fornire riferimenti chiari in merito relative alle tematiche in vario modo “influenzate” dal paesaggio nel QC va esplicitato il rapporto fra le UDP di livello intercomunale individuate e le UDP del PTCP e relativi indirizzi Siti di particolare interesse naturalistico 36 ARPA: - occorre che QC e VALSAT recepiscano la delib.Rg.167/06 per l’estensione, la tipologia e il nome dei SIC e ZPS; Associazione Valle dell’Idice: - Si ritiene opportuno prevedere da subito un coordinamento intercomunale relativo agli interventi da effettuare lungo l’asta fluviale del torrente Idice - Si richiama il “progetto di tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali lungo l’asta del Torrente Idice” elaborato dalle Amministrazioni di Castenaso e San Lazzaro, di cui si auspica una condivisione in area vasta. Comune di Argenta: - si avanzano nuovamente le proposte già precedentemente avanzate, relative a modifiche ritenute utili a garantire una maggiore congruenza tra la documentazione presentata in sede di Conferenza e le proposte emergenti dal Piano Associato che il comune di Argenta sta elaborando in collaborazione con i comuni di Portomaggiore, Ostellato, Voghiera e Migliarino (diversa classificazione dell’ambito relativo all’ex zuccherificio di Molinella e proposta di estensione della ZPS presente in territorio ferrarese ad interessare il territorio di Molinella). La rete ecologica Provincia di Bologna: - il QC necessita di integrazioni nelle considerazioni descrittivo-operativo delle diverse realtà territoriali e sui tempi in cui saranno resi disponibili i dati. Occorre inoltre una sintesi interpretativa dei dati raccolti, in rapporto anche con l’articolazione del territorio rurale e gli elementi strutturanti storici e culturali - va affrontato il tema dell’interferenza fra gli elementi della rete ecologica e quelli del sistema infrastrutturale e insediativo - Gli elementi della rete ecologica dovranno entrare a far parte dei PSC comunali e trovare integrazione con le scelte strutturali - sarebbe utile integrare la descrizione degli areali passibili di nuovi insediamenti , con considerazioni di tipo paesaggistico ed ecologico che nei PSC trovino prescrizioni per meglio riconnettere il territorio urbanizzato con il territorio rurale - Le scelte strategiche dovranno pertanto essere approfondite e meglio definite nel momento di stesura del PSC, soprattutto per individuare percorsi operativi e scelte progettuali necessari a verificare e garantire la reale fattibilità delle strategie suddette e soprattutto la loro traduzione pratica in concreti interventi sul territorio. ARPA: - occorre integrare la progettazione delle reti ecologiche e quella dei nuovi ambiti di localizzazione dei nuovi insediamenti/riqualificazione (indirizzi a PSC e POC di tipo paesaggistico e naturalistico); Le aree archeologiche Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna: - si chiede di produrre analisi di dettaglio, che vadano oltre quelle del PTCP, peraltro superate, con cartografie e schedature specifiche dei siti elaborate da archeologi appositamente incaricati – a spese non della Soprintendenza -, con l’ausilio di Ispettori onorari e dei gruppi di volontari Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna 37 - Si richiama il punto 2.8 del Documento Integrativo di risposta presentato in sede di Conferenza, evidenziando come le Amministrazioni debbano impegnarsi in maniera vincolante nei confronti degli Enti preposti in materia per assicurare l’integrazione della documentazione relativa sia alle risorse archeologiche, sia alla tutela della centuriazione; Beni tutelati Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna - Si prende atto dell’impegno di realizzare una puntuale ricognizione dei beni sottoposti alla disciplina di tutela ai sensi del D.lgs.42/2004 (pag.26 del Documento Integrativo di risposta elaborato dall’Associazione), ma si riafferma la necessità di individuare con idonea denominazione i beni tutelati ai sensi del D.lgs. 42/2004, impegnandosi a fornire a tal fine i dati in proprio possesso; - si esprime perplessità per gli interventi infrastrutturali o edificatori in prossimità di beni tutelati che saranno oggetto di futura valutazione nel corso dell’esame degli strumenti attuativi; - si elencano i temi cui non si reputano esaustive le risposte fornite: per l’architettura rurale appare necessario individuare già in fase preliminare le tipologie rurali e definire i criteri tecnico-scientifici, così come indicato nel D.M. del 06.10.05; si richiamano le interferenze determinate dalla eventuale realizzazione del Passante Autostradale Nord. Si ribadisce che il parere definitivo del Mibac in merito al cosiddetto passante Nord e ad altre opere infrastrutturali oggetto del PMP, verrà reso in sede della apposita Conferenza di servizi in corso indetta dalla Provincia di Bologna. Tuttavia si sottolinea sin da ora, che le opere interferiscono e creano rilevanti incompatibilità con la tutela dei beni culturali interessati, quali ville storiche dallo straordinario interesse e la centuriazione romana. si richiamano le raccomandazioni per gli impatti derivanti dalle reti aeree di trasporto dell’energia, che laddove non in contrasto con le esigenze di tutela archeologica, dovranno essere previste interrate; per la proposta di variante al PTCP in territorio di Malalbergo si segnala come, nonostante la riduzione dell’area interessata, rimanga ancora investita una zona sottoposta a tutela ai sensi dell’art. 142 del D.lgs. 42/2004 e che la mancata individuazione dell’area tutelata di Villa Scarani (D.M. del 12.04.06) non consente le necessarie valutazioni sulla compatibilità degli interventi. - si trasmette copia del parere predisposto in merito alla proposta di Piano della Mobilità Provinciale ( P.M.P.) Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna - si ribadisce la necessità che gli elementi storici non esplicitati negli strumenti di analisi presentati, in quanto già acquisiti in precedenti fasi pianificatorie o in bibliografie e letteratura di studio territoriale preesistente, vengano ugualmenti indicati per lo meno con un rinvio alle precedenti fonti consolidate. Edifici rurali Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna - si ribadisce la necessità che gli elementi storici non esplicitati negli strumenti di analisi presentati, in quanto già acquisiti in precedenti fasi pianificatorie o in bibliografie e letteratura di studio territoriale preesistente, vengano ugualmenti indicati per lo meno con un rinvio alle precedenti fonti consolidate. - per il rilevamento degli edifici in territorio rurale o insediato al di fuori dei perimetri storici di garantire, esplicitandolo, un impegno ad aggiornare la schedatura. Il territorio rurale 38 Provincia di Bologna: - rispetto alla redazione della “carta degli agriturismi” con l’ubicazione delle aziende agricole che fanno agriturismo e attività didattica, l’Assessorato Agricoltura si impegna a fornire i dati aggiornati sugli agriturismi, così come richiesto nel “Documento integrativo in risposta alle osservazioni e ai contributi presentati in sede di Conferenze di Pianificazione LA VALSAT Provincia di Bologna: - - - - - le Indagini integrative su Mobilità, Aria e Rumore, Relazione geologica, Documento integrativo in risposta alle osservazione e contributi presentati in sede di conferenza di Pianificazione non sono opportunamente inseriti in un unico documento. E’ auspicabile che i documenti integrativi vengano declinati anche nella VALSAT definitiva del Piano. per il monitoraggio si dovranno specificare modi e tempi, e gli indicatori proposti andranno aggiornati con quelli dei piani di settore (PGQA, PMP, PPGR). Sarà quindi necessario rivedere ed eventualmente correggere i target di riferimento alla luce delle nuove informazioni e degli approfondimenti di settore contenuti nei piani citati nella VALSAT, non si riconoscono interazioni positive da parte di determinati interventi ivi indicati; mentre altre azioni non sono di diretta competenza del Comune (materiale rotabile, ecc.): i Comuni e l’Associazione possono porsi come promotori, ma se vogliono considerare queste come azioni specifiche dei piani in corso di formazione, è necessario che chiariscano l’autonomia e le responsabilità dei comuni in sede operativa e gestionale delle azioni stesse e nell’orientare l’adozione delle eventuali queste mitigazioni nella VALSAT, capitolo “energia, risorse, rifiuti”, si chiede una valutazione più approfondita degli obiettivi e delle azioni specifiche per il sistema urbano, gli ambiti produttivi perseguendo le indicazioni delle linee guida per le aree produttive ecologicamente attrezzate(v. linee guida APEA), il territorio rurale (sfruttamento risorse agro-energetiche) nel monitoraggio degli effetti della pianificazione, l’indicatore indiretto b10 – consumi energetici, dovrebbe contenere anche indicazioni sulla produzione energetica, coerentemente con le tematiche di valutazione indicate nel cap. 2.3.7. Regione Emilia Romagna: - occorre integrare le valutazioni condotte a scala comunale, precisando: - il carico insediativo massimo sostenibile per ogni areale - la valutazione della sostenibilità delle azioni di piano previste nei tessuti urbani consolidati e in quelli sottoposti a riqualificazione rispetto alla loro capacità di ridurre le criticità pregresse, migliorando la qualità urbana, senza introdurre nuove criticità - occorre integralmente sviluppare la valutazione della sostenibilità delle azioni di piano alla scala sovracomunale esterna all’Associazione (anche per valutare la coerenza delle scelte con gli indirizzi del Comitato Interistituzionale) - in merito al dimensionamento dei poli produttivi sovracomunali, il percorso di VALSAT deve definire non solo gli effetti, ma stabilire quali amministrazioni comunali vadano coinvolte nella stipula dell’accordo territoriale, in quanto coinvolti dalle scelte di Piano - la VALSAT deve riguardare anche il tema della sostenibilità sociale, e il DP deve stabilire obiettivi di riferimento, da conseguire entro lo scenario temporale del piano, per il sistema dei servizi, della qualità urbana e per la politica degli alloggi - si richiede integrazione in realazione al tema della realizzazione di alloggi in locazione; si segnala, infatti, un’apparente insufficienza della manovra immobiliare proposta ai fine del miglioramento della quota percentuale di alloggi in locazione e contemporanemante del sistema dei servizi e la qualità urbana - il DP deve essere integrato individuando criteri di coordinamento e indirizzo relativamente al rapporto tra dimensionamento e fabbisogno 39 ARPA: Punto 2. Definizione degli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale, sociale e di salubrità e sicurezza e di protezione ambientale stabiliti dalla normativa e dalla pianificazione sovraordinata, nonché dal piano - si segnalano alcune imprecisioni o considerazioni sul documento: 1. scheda 2.3.4 – Ecosistema: nell’obiettivo D1 è riportata la descrizione dell’obiettivo C1 suolo 2. scheda 2.3.5 – Rumore: come riferimento per la valutazione delle azioni il target indicato è quello di non aumentare la popolazione esposta a livelli di rumore >a 55dBA, sarebbe più virtuoso assumere come obiettivo la diminuzione del numero di esposti. 3. scheda 2.3.7 – Energia, risorse e rifiuti: in questa scheda è inserito un riferimento all’esposizione ai campi elettromagnetici all’interno dell’obiettivo ridurre i rischi prodotti dalla produzione e trasporto di energia, sembra quindi che si considerino i campi elettromagnetici prodotti dagli elettrodotti mentre ci sono altre fonti di emissione di CEM, stazioni per la telefonia mobile e impianti Radio-TV. In questo paragrafo inoltre si dovrebbe affrontare il tema dei rifiuti che viene invece ignorato. Punti 3 e 4: Valutazione degli effetti del piano, sia degli interventi di tutela sia di trasformazione; Individuazione delle misure atte ad impedire eventuali effetti negativi o quelle idonee a mitigare, ridurre o compensare gli impatti delle scelte di piano - Una considerazione va fatta a proposito degli ambiti produttivi per i quali la Valsat preliminare elenca diverse criticità su tutte le matrici ambientali (aria, acqua, suolo, rumore e rifiuti, aggiungiamo noi), in alcuni casi (per esempio nel Comune di Granarolo) si prospetta come soluzione delle criticità dovute agli insediamenti esistenti la realizzazione di nuovi insediamenti che consentirebbero di avviare processi di trasformazione e ammodernamento dell’esistente. Occorre in questi casi verificare preventivamente e con considerazioni di tipo quantitativo che questo si realizzi, in caso contrario, si andrebbe ad aggravare una situazione già critica. - La soluzione prospettata nel documento di Valsat agli impatti causati dalla realizzazione di nuovi ambiti produttivi è il vincolo di soddisfare le caratteristiche per essere considerate aree ecologicamente attrezzate, ciò tuttavia non è sufficiente nel caso della mitigazione degli impatti causati sulle componenti ambientali aria e rumore. Così come per gli ambiti produttivi anche per gli insediamenti residenziali e commerciali di nuova espansione occorre che vengano valutati gli effetti sulla qualità dell’aria e del rumore derivanti dall’aumento del traffico indotto avendo come obiettivo il non peggioramento della situazione in essere sia per il nuovo che per il consolidato. - Il PSC, in base agli obiettivi di sostenibilità assunti, dovrà fornire le regole da inserire nel RUE e nel POC, relative agli insediamenti residenziali ed alle infrastrutture viarie in modo da: vincolare la realizzazione di nuovi insediamenti residenziali alla verifica delle condizioni di salubrità nei confronti dell’inquinamento acustico e atmosferico non considerando le barriere acustiche o alberate come soluzione del problema. Individuare le aree sensibili esistenti e di nuova realizzazione (aree pedonali urbane, scuole, ospedali ecc..) da proteggere. Un esempio è la proposta di scuola materna in comune di Baricella (rif. pag 91 Valsat). - Per quanto riguarda le politiche di sviluppo del territorio rurale ed in particolare la necessità di rispondere alle esigenze evolutive del settore agricolo e delle relative imprese, nella Valsat non emergono chiaramente le scelte e gli indirizzi politici per questo settore; si affronta in termini interlocutori il tema e si rimanda genericamente alla normativa di settore la tutela ambientale e della salute in queste porzioni di territorio, occorre che invece l’associazione definisca in maniera più chiara i propri intenti Punto 5 Valutazione di sintesi degli effetti di piano - Le soluzioni di mitigazione proposte non sempre sono adeguate o sufficienti a risolvere gli impatti negativi per tanto in questo paragrafo la valutazione di sintesi non rispecchia quanto si legge nei punti 3 e 4 della valutazione fatti alla stessa associazione. 40 Punto 6: Individuazione di possibili indicatori per monitorare gli effetti - L’elenco degli indicatori proposti dall’Associazione è una buona base di partenza, occorre però che per ciascuno sia definito lo stato attuale, quando possibile il trend storico, ed il target di riferimento da raggiungere in anni obiettivo ai fini di poterne valutare l’evoluzione nel tempo e le possibili tendenze future. Per far questo occorre che le amministrazioni comunali creino un sistema per l’aggiornamento periodico del quadro conoscitivo o si dotino di periodici rapporti sullo stato ambientale o di specifici studi. - L’elenco di indicatori dovrà inoltre tener conto degli indicatori proposti dai piani di settore che attualmente sono in corso adozione o di elaborazione (es. PGQA PMP, PPGR, ecc.). Sarà quindi necessario rivedere ed eventualmente correggere i target di riferimento alla luce delle nuove informazioni e degli approfondimenti di settore contenuti nei piani citati. - Si possono nel frattempo suggerire alcuni indicatori per integrare quelli già indicati nella Valsat (si rimanda al Parere del 02/03/2007) Valutazione preliminare d’incidenza ambientale - Molto apprezzabile che all’interno della Valsat venga inserito una Valutazione preliminare d’incidenza ambientale su SIC e ZPS, ai fini di escludere interferenze tra gli effetti di piano e queste aree protette, occorrerebbe però approfondire lo studio presentato nei seguenti casi: - 1. Sito IT4050024 Biotopi e ripristini ambientali di Bentivoglio, S. Pietro in Casale, Malalbergo e Baricella nella prossimità del quale sono previsti un polo funzionale a ridosso del casello di Altedo (riferimento 3a nella mappa allegata allo studio d’incidenza) ed un polo produttivo tra Bentivoglio ed Altedo (riferimento 3b nella mappa allegata allo studio d’incidenza). - 2. Sito IT4050023 Biotopi e ripristini ambientali di Budrio e Minerbio per il quale vengono indicati due possibili interferenze con la discarica di Baricella (riferimento 2a nella mappa allegata allo studio d’incidenza) e con lo zuccherificio di Minerbio (riferimento 2b nella mappa allegata allo studio d’incidenza). Per quanto riguarda la discarica di Baricella si rimanda all’approvazione del nuovo piano rifiuti per gli usi futuri previsti. AUSL - non appaiono del tutto comprensibili e/o condivisibili alcuni giudizi sulle interazioni fra le azioni di piano e i temi di sostenibilità, per cui si auspica una verifica delle schede di comparazione. - Si rileva la carenza di alcuni temi che hanno una particolare rilevanza dal punto sanitario quali ad es. le tematiche che appartenenti al rapporto ambiente-salute; pur rientrando in parte fra i criteri di sostenibilità utilizzati per evidenziare le criticità, esse non assumono la dignità di obiettivi da perseguire e non sono di conseguenza presenti indicatori che permettano di monitorare le ricadute sulla popolazione degli effetti del piano, quali ad esempio le percentuali di popolazione esposta a determinati fattori di pressione. - I PSC comunali potranno avvalersi anche del completamento degli approfondimenti tematici relativi in particolare ad aria e rumore (attualmente carenti e non in grado di fornire un quadro esauriente né dello stato attuale delle due matrici nè di una loro realistica evoluzione futura); si ritiene quindi che nelle relative VALSAT debbano essere introdotti questi aspetti, passando dalle valutazioni qualitative a quelle quantitative. - nel caso dell’inquinamento elettromagnetico, acustico e atmosferico si propone di valutare l’inserimento di indicatori relativi alla percentuale di popolazione esposta. LE PRINCIPALI OPZIONI NEI SINGOLI TERRITORI COMUNALI Per sintesi del documento conclusivo i pareri di ARPA e AUSL sono citati in modo congiunto, ma che nella predisposizione dei PSC comunali si dovrà fare riferimento a quanto contenuto e dettagliato nei documenti originali dei singoli enti. 41 ARPA: - La descrizione degli ambiti di trasformazione e degli areali di nuovo sviluppo presentata nel Documento Preliminare è di tipo prettamente urbanistico e, salvo alcuni casi, in linea generale non sono state sufficientemente dettagliate le criticità in relazione alle matrici ambientali e di qualità dell’abitato. Si è cercato di individuare e brevemente descrivere i principali fattori con ricadute sulle matrici ambientali che potevano configurarsi come escludenti o condizionanti i nuovi insediamenti . HERA: Per i centri abitati dei singoli territori comunali vengono riportati i punti di criticità che saranno generati dall’attuazione delle edificazioni residenziali previste sulle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato (Acquedotto, Fognatura e Depurazione) e del gas. Nell’Allegato “Associazione Terre di Pianura – Impatto nuove edificazioni residenziali su sistemi acqua, fognari-depurativi e gas”, conservato agli Atti della Conferenza, sono indicati gli interventi risolutori. Comune Baricella Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani Capoluogo: Ambito 1 - Ambito 2 – Ambito 3 ARPA - AUSL: - Vista la destinazione residenziale, si dovrà valutare in via preliminare la necessità di eseguire indagini per definire l’eventuale contaminazione del suolo e della falda secondo quanto revisto dal Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati). - In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria derivanti dalla contiguità dei tre ambiti con la San Donato, pur prendendo atto che la realizzazione della futura Circonvallazione del Capoluogo ridurrà il carico veicolare che transiterà nel tratto interessato, si ritiene necessario per tutelare la futura residenza privilegiare sul fronte strada le funzioni non residenziali. - si segnale errore materiale nell’identificazione della zona dell’impianto ortofrutticolo fra tav. Ac3.1, BaC.2.3 e BaC.4 Areale 1 ARPA - AUSL: - si ritiene necessario che, in ambito di pianificazione Comunale vengano comunque previsto come condizionamenti alla futura progettazione l’arretramento delle residenze ad una adeguata distanza dalla Circonvallazione Areale 5 ARPA - AUSL: - per la sostenibilità dell’intervento si confermano i condizionamenti e vincoli espressi per - l’areale 1, da porre in ambito di pianificazione Comunale San Gabriele- Mondonuovo: Ambito 4 ARPA - AUSL - Come già indicato nelle osservazioni generali al Documento Preliminare, si ritiene non idonea la connessione fra aree produttive e residenziali per le potenziali situazioni di conflittualità che potrebbero derivare da tale previsione pianificatoria 42 Areale 8- Areale 11 ARPA – AUSL - per la sostenibilità dell’intervento è necessario che in ambito di pianificazione Comunale si definiscano condizionamenti alla futura progettazione prevedendo l’arretramento delle residenze ad un’adeguata distanza dalla SP 5 e la realizzazione di opere di mitigazione. Areale 10 ARPA – AUSL - si ritiene necessario richiamare le considerazioni generali espresse in merito alla connessione fra aree produttive e residenziali e relative criticità ambientali che comporta tale previsione. Boschi di Baricella: Areale 13 ARPA - AUSL - L’areale presenta un fronte su una infrastruttura viaria locale (strada Comunale via Scalone), il cui impatto indotto sul rumore e qualità dell’aria potrà essere mitigato prevedendo in sede di pianificazione Comunale condizionamenti tali da garantire la massima distanza possibile tra residenza e infrastruttura viaria. Areali di potenziale sviluppo produttivo Capoluogo: Areale 1 ARPA - AUSL - L’attuazione dell’areale dovrà pertanto essere subordinata alla realizzazione della nuova viabilità, fermo restando la necessità di garantire una separazione tra insediamenti produttivi e residenza con condizionamenti da definire in sede di Pianificazione Comunale unitamente alla definizione di eventuali vincoli sulle tipologie di attività produttive insediabili in prossimità delle residenze. Areale 2 ARPA - AUSL - Ancorché si tratti di un areale di modeste dimensione già previsto in PRG ma non attuato, l’areale non appare congruo per la funzione produttiva in quanto avulso rispetto al contesto territoriale in cui è inserito, in un area non servita da pubblica fognatura e peraltro poco distante dall’area produttiva del Capoluogo, area sicuramente più adeguata ad accogliere nuovi insediamenti produttivi. San Gabriele: Areale 3 ARPA - AUSL - L’areale presenta significative criticità in quanto, se attuato, andrebbe a collocare attività produttive in contiguità con un contesto residenziale consolidato, in un area che peraltro ino ad oggi ha assolto la funzione di filtro di separazione tra le stesse residenze e l’area produttiva esistente . Si chiede di rivalutare in sede di PSC Comunale tale previsione Comune di Budrio Ambiti da riqualificare 43 Capoluogo: Ambito R1 area Pizzoli ARPA - AUSL - l’attuazione dell’ambito risulta subordinata all’esecuzione di indagini dello stato di contaminazione del suolo e della falda per verificare eventuali contaminazioni pregresse che necessitino di bonifica secondo il Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati). - In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria derivanti dalla contiguità di tale ambito con la nuova SP Zenzalino, si ritiene necessario che vengano privilegiate le funzioni non residenziali sul fronte strada e che comunque sia previsto sia l’arretramento delle residenze ad una distanza adeguata dalla strada che la realizzazione delle opere di mitigazione indicate nel Documento Preliminare Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani Capoluogo: Ambito 1 ARPA - AUSL - l’attuazione dell’ambito è vincolata agli esiti dell’indagine sulla qualità del suolo e sulla falda sottostante da effettuarsi secondo il Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati). Ambito 2 ARPA - AUSL - si rende necessario, come per gli altri ambiti, l’esecuzione di una indagine sul suolo e sottosuolo e della falda acquifera sottostante ai sensi del Dlgs 152/06. - L’Ambito presenta inoltre come ulteriore fattore di criticità, la contiguità con la ferrovia del SFM, che per le ridotte dimensione determina una significativa criticità acustica in quanto l’areale si trova quasi completamente intercluso in un area di classe acustica IV; in sede di pianificazione Comunale si dovrà pertanto accuratamente verificare anche attraverso specifiche indagini la sostenibilità degli interventi residenziali e definire la migliore localizzazione; sono comunque da prevedere quali vincoli sull’areale: la realizzazione di una fascia di ambientazione inedificata, e/o l’inserimento di funzioni commercialedirezionali o di parcheggi nell’area contigua alla ferrovia Areale 1 ARPA – AUSL - Vista la presenza e significatività delle diverse infrastrutture di trasporto che interessano l’areale e la necessità di garantire la classe acustica I di massima protezione per le future strutture scolastiche, si ritiene necessario che in sede di pianificazione Comunale vengano posti vincoli sull’areale in relazioni alle diverse infrastrutture quali l’arretramento delle prime edificazioni di almeno 50 metri dalla SP Zenzalino, la previsione di un’adeguata fascia di ambientazione inedificata di separazione tra la ferrovia e gli edifici scolastici e residenziali e/o l’inserimento di parcheggi, strade di accesso, funzioni meno sensibili nell’area contigua alla linea del SFM e al tracciato della ferrovia Massa Lombarda- Budrio. Areale 3 ARPA – AUSL - Per la sostenibilità della funzione residenziale si ritiene necessario che in sede di pianificazione territoriale vengano posti vincoli e limitazioni all’area contigua la ferrovia quali la previsione di una fascia di ambientazione inedificata e/o e l’inserimento di eventuali funzioni commerciali-direzionali o parcheggi; rispetto al potenziale impatto della SP3 si dovrà garantire, come indicato dal PTCP, una distanza delle residenze pari ad almeno 100 44 metri. Andrà inoltre verificata la compatibilità delle residenze con gli impianti di telefonia mobile presenti in prossimità dell’areale. Areali 4 e 5: Provincia di Bologna: - si ribadisce l’opportunità di evitare la nuova edificazione negli ambiti 4 e 5, si ritengono non assentibili, in quanto si inseriscono in un ambito periurbano di interesse paesaggistico e in modalità non coerente con la forma ormai consolidata e compatta del centro urbano ARPA – AUSL - L’areale 4 si colloca in contiguità con l’attuale tracciato della SP3 Trasversale di Pianura; considerato la significatività di tale infrastruttura in termini di qualità dell’aria e rumorosità indotta, si ritiene che tale areale possa essere inserito nel POC solo ad avvenuto completamento della SP3. Areale 6 ARPA – AUSL - Per contenere l’impatto ambientale indotto dalle due infrastrutture viarie, occorrerà prevedere negli strumenti di pianificazione comunale condizionamenti relativamente all’arretramento delle residenze dal fronte stradale e la realizzazione delle opere di mitigazione indicate nel Documento Preliminare Areale 7 ARPA – AUSL - In sede di pianificazione Comunale, si dovrà pertanto accuratamente verificare anche attraverso specifiche indagini la sostenibilità degli interventi residenziali e, se compatibili, definirne la migliore localizzazione; in ogni caso si ritiene fondamentale prevedere quali vincoli sull’areale: la realizzazione di una fascia di ambientazione inedificata tra ferrovia e residenze e/o l’inserimento di funzioni commerciale-direzionali o di parcheggi nell’area contigua alla ferrovia. Mezzolara: Areale 10 ARPA – AUSL - per garantire la sostenibilità della funzione residenziale, si ritiene necessario che l’attuazione dell’areale avvenga contestualmente o successivamente alla realizzazione della nuova opera viaria e che vengano adottate misure di mitigazione nei confronti dell’impatto indotto dalla strada; per quanto attiene alla ferrovia, valgono le considerazioni e limiti indicati per gli areali 1 e 3 del Capoluogo. Ambiti di potenziale sviluppo produttivo Ambito di Cento di Budrio ARPA – AUSL - In primo luogo si riscontra dal Documento Preliminare che si ritengono localizzabili nell’ambito in questione circa 60 ettari di ST, per cui si dovrà verificare se tale previsione ricada nell’ambito di applicazione della procedura di VIA di cui alla LR 9/99 e successiva Delibera di Giunta 15 luglio 2002 n. 1238 (punto 10- B3.5) - A prescindere dall’eventuale procedura di VIA, anche se nel Documento Preliminare sono stati indicati alcuni interventi previsti per mitigare l’impatto ambientale, si ritiene necessario che venga effettuata una valutazione approfondita della sostenibilità ambientale di questa previsione urbanistica in relazione alle diverse matrici ambientali interessate (impermeabilizzazione del suolo rumore, viabilità , qualità dell’aria, smaltimento reflui) e in considerazione del fatto che l’ambito andrà a inglobare al suo interno tutto l’abitato della frazione di Cento 45 Comune di Granarolo Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani Quarto Inferiore: Areale 2 e 3 ARPA – AUSL - al confine con i suddetti areali è localizzato un insediamento produttivo (autodemolitore), la cui presenza non è stata segnalata nei documenti di PSC, ancorché rappresenti una potenziale fonte di criticità che pone limitazione all’edificabilità finale degli areali - Si prende atto che secondo il PTCP, gli areali risultano scarsamente edificabili essendo in stretto contatto con il paesaggio agricolo da salvaguardare individuato lungo la nuova San Donato Areale 4 ARPA – AUSL - questo areale si colloca inoltre a contatto con la viabilità di accesso alla variante della San Donato pertanto per contenere l’impatto ambientale indotto dall’infrastrutture viaria, in sede di pianificazione comunale condizionamenti dovranno essere valutati sistemi di mitigazione per l’eventuale aumento di rumore dovuto al traffico indotto Areale 11 ARPA – AUSL - si ritiene non idonea la connessione fra aree produttive e residenziali per le potenziali situazioni di conflittualità che potrebbero derivare da tale previsione pianificatoria . Qualora si intenda confermare tale previsione, si ritiene necessario che in sede di pianificazione Comunale sia accuratamente verificata anche attraverso specifiche indagini la sostenibilità degli interventi residenziali per definire in virtù dell’ampiezza dell’areale il migliore assetto distributivo delle residenze e le opere di mitigazione necessarie. Areale * e 13: Provincia di Bologna: - pur prendendo atto che l’Associazione condivide il senso di quanto scritto nella valutazione della Provincia rispetto alla necessità di rimandare decisioni e determinazioni relative a questi ambiti a specifici Accordi Territoriali, si ritiene di accettare l’indicazione cartografica in questa fase di pianificazione (Documento Preliminare), ma si sottolinea che tali areali potranno essere recepiti nel PSC solo a seguito della conclusione dell’Accordo Territoriale. ARPA – AUSL - si ritiene che l’edificabilità dell’ areale 13 ed in generale per tutta l’area di Quarto debba essere condizionata dagli esiti dello studio dell’eventuale impatto prodotto dal termovalorizzatore. Areale 14: ARPA – AUSL - per contenere l’impatto ambientale indotto dall’infrastruttura viaria, occorrerà prevedere negli strumenti di pianificazione comunale, condizionamenti relativamente all’arretramento delle residenze dal fronte stradale e la realizzazione delle opere di mitigazione Areale 15 Provincia di Bologna: - si sottolinea che si tratta di un’area di nuova previsione, situata in una posizione critica in quanto affaccia sull’Intermedia di Pianura. Pur prendendo atto della conferma di tale areale 46 all’interno del Documento Preliminare, si sottolinea che bisognerà approfondire in sede di PSC lo studio delle criticità derivanti dalla vicinanza dell’areale all’infrastruttura, individuando tutti gli elementi di mitigazione necessari alla sua reale sostenibilità ambientale. ARPA – AUSL - in sede di pianificazione Comunale, si dovrà pertanto accuratamente verificare anche attraverso specifiche indagini la sostenibilità degli interventi residenziali e, se compatibili, definirne la migliore localizzazione e le opere di mitigazione necessarie Ambiti da riqualificare Quarto Inferiore Ambito R1 Provincia di Bologna - si ribadisce l’opportunità, in sede di PSC, di articolare ulteriormente le categorie degli ambiti di riqualificazione prevedendo una specifica categoria per gli insediamenti produttivi ARPA – AUSL - L’attuazione dell’ambito risulta subordinata all’esecuzione di verifiche sullo stato di contaminazione del suolo e della falda secondo il Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati). Areale di Potenziale Sviluppo Produttivo Polo di Cadriano ARPA – AUSL - Trattasi di ambito interessato da Accordo Territoriale per le aree Produttive, si ritiene che per l’attuazione di tale ambito risulti vincolante l’esecuzione di interventi infrastrutturali, con particolare riferimento alla depurazione dei reflui e all’accessibilità verso strutture viarie di rango adeguato Comune di Malabergo Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani Capoluogo Areale 2 ARPA – AUSL - L’areale presenta una significativa criticità sotto il profilo acustico e qualità dell’aria in quanto si colloca a ridosso della SS Porrettana; considerate le dimensioni dell’areale risulta fondamentale per garantire sostenibilità alla previsione proposta porre come condizione vincolante per la sua attuazione l’arretramento delle residenze a una distanza pari almeno a 50 metri dalla viabilità e la realizzazione di una fascia di ambientazione inedificata di separazione tra residenze e fronte stradale Altedo Ambiti 4 e 5 ARPA – AUSL - L’attuazione di entrambi gli ambiti risulta subordinata all’esecuzione di indagini per verificare l’eventuale stato di contaminazione del suolo e della falda secondo quanto indicato dal Decreto Legislativo 152/06 (parte V Siti contaminati). - In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria derivanti dalla contiguità con la SS Porrettana, si ritiene necessario che vengano privilegiate le funzioni non residenziali sul 47 fronte strada e che comunque sia previsto la realizzazione di opere di mitigazione e un adeguato arretramento delle residenze dalla strada Areale 5 ARPA – AUSL - Pur prendendo atto che nell’area artigianale esistente sono insediate aziende a modesto impatto ambientale, si ribadisce come non idonea la connessione tra aree residenziale e aree produttive e come nella pianificazione di nuovi assetti territoriali si debba perseguire il principio di una netta separazione tra le due funzioni . Qualora in sede di pianificazione Comunale venga confermata tale previsione, sarà necessario rivalutare attentamente questi aspetti per verificare anche attraverso approfondimenti e studi specifici la compatibilità della funzione residenziale Areale 6 ARPA – AUSL - Si ritiene che la pianificazione Comunale debba valutare la possibilità di prevedere meccanismi perequativi verso altri areali o in alternativa prevedere appositi studi ed approfondimenti per verificare la sostenibilità della funzione residenziale e, se compatibile, l’attuazione di questo areale dovrà comunque essere considerata non prioritaria, dando la precedenza di attuazione agli altri areali individuati nel territorio Comunale. Pegola Ambito 2- Ambito 3 ARPA - AUSL - Si concorda con la previsione di riqualificare tali ambiti oggi in uso produttivo, verso la residenza o funzioni ad essa compatibili; si evidenzia che la loro attuazione dovrà essere subordinata alla realizzazione di un’ indagine sulla qualità del suolo e della falda secondo il Dlgs 152/06. Casoni Areale 10 Provincia di Bologna: - si prende atto dell’intenzione dell’Associazione di utilizzare le precedenti previsioni del PRG localizzate in questo areale solo ai fini dell’applicazione della perequazione urbanistica, poiché esso è soggetto ad alcune tutele ambientali, tra cui in particolare si ricorda la pertinenza fluviale, normata dall’art. 4.4 del PTCP. Ambiti Specializzati per Attivita’ Produttive di Rilievo Comunale Areale 1 Provincia di Bologna - nel nostro precedente parere è stato erroneamente scritto che questo areale era un ampliamento nell’ambito produttivo di rilievo comunale di “Casoni”, ci si riferiva invece all’areale 1 di ampliamento nell’ambito produttivo di rilievo comunale di “Malalbergo”. Il Documento Preliminare conferma tale areale, residuo di PRG vigente, tuttavia esso interessa una porzione di territorio particolarmente sensibile, in quanto zona di particolare interesse naturale-paesaggistico (art. 7.4 PTCP), zona di rispetto dei nodi ecologici complessi (art. 7.4), connettivo ecologico diffuso (art. 3.5) e ambito agricolo di prevalente rilievo paesaggistico (art. 11.8). Per tali motivazioni e in considerazione della relativa vicinanza dell’area con l’ambito produttivo sovracomunale di Altedo, si suggerisce nel PSC di valutare l’opportunità di trasferire la potenzialità edificatoria nell’ambito di Altedo, in coerenza con le politiche stabilite dall’Accordo per gli ambiti produttivi dell’Associazione. 48 Polo di Altedo ARPA – AUSL - si ritiene vincolante per l’attuazione di tale ambito l’esecuzione di interventi infrastrutturali, con particolare riferimento alla depurazione dei reflui e all’accessibilità verso strutture viarie di rango adeguato nonché ad opere di compensazione in relazione al consumo/impermeabilizzazione del suolo. - Si dovrà inoltre verificare se tale previsione ricada nell’ambito di applicazione della procedura di VIA di cui alla LR VIA di cui alla LR 9/99 e successiva Delibera di Giunta 15 luglio 2002 n. 1238 (punto 10 B3.5) in quanto dal Documento Preliminare emerge che si ritengono localizzabili nell’ambito in questione circa 40 ettari di ST. Comune di Minerbio Ambiti di Riqualificazione Capoluogo Ambito R1 ARPA – AUSL - L’ attuazione dell’ambito risulta subordinata all’esecuzione di indagini dello stato di contaminazione del suolo e della falda per verificare eventuali contaminazioni pregresse che necessitino di bonifica secondo il Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati) - In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria derivanti dalla contiguità di tale ambito con la SP San Donato, si ritiene necessario che vengano localizzate le funzioni terziarie compatibili con la residenza nella porzione contigua la strada, prevedendo comunque opere di mitigazione e un adeguato arretramento delle residenze dal fronte strada. Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani Capoluogo Ambito 1 ARPA – AUSL - Si dovrà inoltre valutare in via preliminare la necessità di eseguire indagini per definire l’eventuale contaminazione del suolo e della falda secondo quanto previsto dal Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati). Areali 1-2-3: Provincia di Bologna: - questi areali sono attraversati da un’infrastruttura per la mobilità. Prendendo atto delle misure di mitigazione già dichiarate dal Documento Preliminare, si ribadisce la necessità di valutare la problematica integrazione di tale infrastruttura nel disegno urbanistico generale ed il suo rapporto con gli areali in oggetto, poiché fonte di criticità all’interno di insediamenti residenziali. Inoltre è necessario considerare il suo attraversamento all’interno dei tre ambiti tra i criteri di sostenibilità per la realizzazione degli stessi. ARPA – AUSL - Areale 1: Per la sostenibilità dell’intervento, si rende pertanto necessario un’approfondita indagine circa l’impatto ambientale della nuova arteria stradale volta a determinare il miglior tracciato che, oltre a soddisfare esigenze di viabilità, meglio risponda a garanzie di tutela delle future residenze; in ogni caso si ritiene necessario che oltre alle eventuali opere di mitigazione, sia previsto il vincolo di arretramento delle residenze dal fronte strada. 49 - L’areale 2 presenta le stesse criticità ambientali dell’areale 1 derivanti dal tracciato della futura circonvallazione ovest; in aggiunta si riscontra come ulteriore fattore di criticità la presenza di condotte di metano che attraversano l’areale . L’areale 3 presenta criticità simili all’areale 2 in termini di contiguità a infrastruttura viaria e presenza di condotte di metano. Areale 5 – areale 6 ARPA – AUSL - In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria indotte dall’infrastrutture viarie , si ritiene necessario in sede di pianificazione comunale sia previsto sia l’arretramento delle residenze ad una distanza adeguata dalla strada che la realizzazione delle opere di mitigazione necessarie . Areale 7 ARPA – AUSL - per la sostenibilità delle funzioni svolte dall’Istituto Ramazzini, che potrebbero contemplare la possibilità di funzioni sanitarie e recettive, si ritiene fondamentale che i documenti della pianificazione comunale riportino come condizionamento e vincolo a carico all’adiacente area produttiva la previsione di destinazione ad esclusive funzioni commerciali, terziarie, direzionali . Cà de Fabbri Areale 8 ARPA – AUSL - Per la sostenibilità delle tali previsione è fondamentale che nei documenti di pianificazione comunale venga riconfermato l’assetto urbanistico definito dal vigente PRG che prevedeva per il comparto C2.5 un’ampia area verde a separazione delle residenze che risultavano previste solo in aderenza al contesto edificato della frazione di Cà dei Fabbri, rispetto all’area produttiva a sua volta vincolata all’esecuzione di una fascia verde di ambientazione Areali di potenziale sviluppo produttivo Ambito consolidato Cà de Fabbri/Minerbio ARPA – AUSL - Per l’attuazione di tale ambito risulta vincolante l’esecuzione di interventi infrastrutturali, con particolare riferimento alla depurazione dei reflui e all’accessibilità verso strutture viarie di rango adeguato nonché ad opere di compensazione in relazione al consumo/impermeabilizzazione del suolo. Comune di Molinella Ambiti da Riqualificare Ambito R1/1 ARPA – AUSL - Per la riqualificazione di questo ambito da funzioni produttive a residenziali si dovrà valutare la necessità di esecuzione di verifiche sullo stato di contaminazione dei suoli e della falda facendo riferimento a quanto indicato dal Decreto Legislativo 152/06 (parte V Siti contaminati). Ambito R1/2 ARPA – AUSL - In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria indotte dalla ferrovia del SFM , si ritiene necessario che vengano privilegiate le funzioni non residenziali sul fronte ferrovia, 50 prevedendo comunque l’arretramento delle residenze ad opportuna distanza dall’infrastruttura ferroviaria e la realizzazione delle opere di mitigazione necessarie. Ambito R1/3 ARPA – AUSL - Valgono per questo ambito gli stessi vincoli indicati per l’ambito R1/1 in relazione alla necessità di indagini sul suolo e acquifero sotterraneo secondo il Dlgs 152/06 e in ordine all’opportunità di localizzare le funzioni non residenziali sul fronte della linea ferroviaria Areale di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani Areale 1 ARPA – AUSL - si ritiene pertanto necessario che, in sede di pianificazione Comunale, vengano posti condizionamenti e vincoli sull’areale in relazioni alle diverse infrastrutture viarie presenti quali l’arretramento delle prime edificazioni dalla Circonvallazione, la previsione di un’adeguata fascia di ambientazione inedificata tra ferrovia e edifici scolastici e/o residenziali e/o l’inserimento di parcheggi, strade di accesso, funzioni meno sensibili nell’area contigua alla linea del SFM . Areale 2 ARPA – AUSL - L’areale si colloca a margine della ferrovia del SFM con potenziali ricadute negative in termini di inquinamento acustico; in analogia a quanto indicato per l’areale 1 in sede di pianificazione comunale si dovranno prevedere vincoli alla porzione contigua con la ferrovia (barriere acustiche, fascia di ambientazione inedificata e/o l’inserimento di funzioni commerciale-direzionali o di parcheggi ) Areale 3 ARPA – AUSL - L’areale è destinato ad ospitare funzioni scolastiche; per tali motivi vista la necessità di garantire la classe acustica I di massima protezione per le future strutture scolastiche, si ritiene necessario che in sede di pianificazione Comunale venga effettuato uno studio di compatibilità acustica ell’area considerato che in prossimità all’areale sono presenti aree commerciali classificate in classe acustica IV. Areale 4 ARPA – AUSL - L’areale risulta interessato anche se marginalmente sul lato nord, dall’impatto derivante dalla strada di collegamento del capoluogo con Marmorta, che potrà trovare mitigazione in un accorta pianificazione degli assetti distributivi che garantisca la massima distanza ottenibile tra residenza e infrastruttura stradale Areale 6 ARPA – AUSL - vista la significatività del nodo stradale, la sostenibilità della funzione residenziale dovrà essere oggetto di specifiche indagini ed approfondimenti in ambito pianificazione comunale per definire la migliore distribuzione degli assetti dell’areale, prevedendo la localizzazione delle funzioni non residenziali sul fronte strada cosi da garantire la massima distanza possibile fra residenze e strade Areale 7 ARPA – AUSL - In analogia a quanto previsto per l’areale 6, anche in questo caso si ritiene pertanto opportuno che l’areale sia destinato per una quota a funzioni non residenziali da collocarsi 51 a ridosso dell’infrastruttura stradale; in ambito di pianificazione Comunale saranno necessarie ulteriori valutazioni sulle opere di contenimento delle criticità ambientali di cui si dovrà tenere conto nella edificazione viste le ridotte dimensioni dell’areale San Martino in Argine Areale 11 ARPA - AUSL - L’areale presenta criticità sotto il profilo acustico e qualità dell’aria in quanto in parte prospiciente alla SP 6 ; per la sostenibilità della previsione proposta in sede di pianificazione comunale risulta necessario porre come condizione vincolante l’arretramento delle residenze e la realizzazione di opere di mitigazione quali fascia di ambientazione inedificata di separazione tra residenze e fronte stradale. Areale 12 ARPA - AUSL - L’areale si estende in prossimità del corridoio infrastrutturale previsto per la variante alla SP 6; per tale areale si ribadiscono le stesse considerazioni e limitazioni indicate per l’areale 11. Areali di potenziale sviluppo produttivo Capoluogo Ambito suscettibile di sviluppo di Molinella ARPA - AUSL - Si prende atto che si tratta di ambito di rilievo sovracomunale interessato da Accordo Territoriale per le aree Produttive, che esula dal campo di competenza dei PSC; considerato comunque la significatività dell’intervento, si ritiene vincolante, per l’attuazione di tale ambito, l’esecuzione di interventi infrastrutturali, con particolare riferimento alla depurazione dei reflui e all’accessibilità verso strutture viarie di rango adeguato nonché ad opere di compensazione in relazione al consumo/impermeabilizzazione del suolo. - Si dovrà inoltre verificare se tale previsione ricada nell’ambito di applicazione della procedura di VIA di cui alla LR VIA di cui alla LR 9/99 e successiva Delibera di Giunta 15 luglio 2002 n. 1238 (punto 10 B3.5) in quanto dal Documento Preliminare emerge che si ritengono localizzabili nell’ambito in questione circa 60 ettari di ST. Marmorta Ambito 2 ARPA - AUSL - Ancorché di modeste dimensione, la localizzazione di tale ambito produttivo non appare congrua in quanto avulso rispetto al contesto territoriale in cui dovrebbe andare ad inserirsi, in un area servita da infrastrutture fognarie inadeguate e peraltro poco distante dall’ambito di sviluppo sovracomunale di Molinella, che si propone come area ben definita e ambientalmente più adeguata ad accogliere nuove attività produttive. San Martino in Argine Ambito 3 ARPA - AUSL - L’ambito presenta significative criticità nei confronti del contesto territoriale in cui andrà ad inserirsi in quanto, se attuato, andrebbe a collocare attività produttive in contiguità con residenze già esistenti; come già indicato nelle osservazioni generali al Documento Preliminare e per altri areali similari, si ritiene non idonea la connessione fra aree produttive 52 e residenziali per le potenziali situazioni di conflittualità che potrebbero derivare da questa previsione. Si chiede di valutare lo stralcio di detto areale, anche in relazione alla limitrofa presenza nel territorio comunale di un area ben definita e attrezzata per la funzione produttiva più idonea ad accogliere attività produttive. Aviosuperficie Provincia di Bologna: - si continua a sottolineare la sensibilità ambientale dell’area e si ritiene opportuno subordinare la conferma della localizzazione dell’aviosuperficie nel PSC ad attente valutazioni e all’individuazione di eventuali siti alternativi e maggiormente idonei, ricordando che questo tipo di struttura presuppone la realizzazione di edifici di supporto all’attività e una parziale impermeabilizzazione di suolo, elementi non del tutto compatibili con la sensibilità dell’area. Proposta di Variante al PTCP riguardante il territorio del Comune di Malalbergo Provincia di Bologna: proposta di modifica al PTCP riguardante un’area interessata in passato dalla presenza di alcune vasche ittiche in prossimità del corso dello Scolo Savena Abbandonato, in località Pegola, a ridosso di un complesso edilizio con annesso parco, denominato Villa Scarani: - A seguito delle modifiche introdotte durante la Conferenza, si chiede di meglio chiarire le motivazioni della proposta, al fine di condividere un ragionamento organico sul sistema complessivo delle tutele. - Si intende comunque condizionare la variazione della pianificazione sovraordinata alla valutazione positiva del Servizio Paesistico della Regione Emilia-Romagna e della Autorità di Bacino, per le tematiche di specifica competenza. 9. LA CONCERTAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI ECONOMICHE E SOCIALI Contestualmente allo svolgimento della Conferenza di Pianificazione è stata svolta la concertazione con le Associazioni economiche e sociali mediante un ciclo di incontri finalizzati 53 alla presentazione ed alla successiva discussione, della documentazione inerente il Documento Preliminare, il Quadro Conoscitivo e la Valsat Preliminare, incontri svoltisi secondo il seguente calendario: 1° incontro: Budrio 7 dicembre 2006 - Presentazione degli elaborati del PSC in forma associata; 2° incontro: Budrio 23 marzo 2007 – Risposta ai pareri e osservazioni pervenute In occasione di tali incontri sono stati redatti i relativi verbali depositati agli atti della segreteria dell’Associazione. A seguito della concertazione sopracitata sono pervenuti i contributi delle seguenti Associazioni: - Confederazione Italiana Agricoltori Provincia di Bologna Sindacati CGIL, CISL, UIL ; Coldiretti della Provincia di Bologna CNA Servizi Bologna API Provincia di Bologna Fondazione Le Chiavi di Casa I contenuti dei pareri e delle osservazioni presentate dalle Associazioni suddette sono stati sottoposti alla valutazione dell’Associazione in apposito elaborato depositato agli atti della Conferenza assieme al verbale conclusivo. 10. QUINTA SEDUTA DELLA CONFERENZA: LA CHIUSURA In data 21.03.2007, con lettera prot 4980 è stata inviata ai partecipanti la convocazione per la quinta e conclusiva seduta, avente ad oggetto “Sottoscrizione verbale conclusivo della Conferenza di Pianificazione. In data 26.03.2007 è stato inviata, ai medesimi partecipanti, bozza del verbale conclusivo della Conferenza al fine di richiedere possibili ed eventuali modifiche e integrazioni, da riconsegnare alla segreteria dell’Associazione entro il giorno 29.03.2007, in modo da poter avere il giorno 2 aprile un testo condiviso e pronto per la sottoscrizione. Sono pervenute richieste di rettifica da parte dei seguenti Enti: - Provincia di Bologna - Servizio Tecnico Bacino Reno - Direzione Regionale Beni Culturali - Hera Bologna srl - Ausl Bologna - Arpa Tali integrazioni e rettifiche sono state apportate d’ufficio al Verbale. Si rammenta che ai sensi dell’art. 14, comma 8 della L.R. 20/2000, i singoli comuni, in sede di predisposizione ed approvazione del rispettivo Piano Strutturale Comunale, debbono tener conto di tutti i contributi conoscitivi e di tutte le valutazioni espresse in sede di Conferenza di Pianificazione e debbono conformarsi alle determinazioni eventualmente assunte con l’Accordo di Pianificazione; la Conferenza medesima, secondo quanto previsto ai sensi dell’art. 14, comma 7 della citata legge, è inoltre volta a verificare la possibilità di pervenire alla stipulazione di uno specifico Accordo di Pianificazione tra i Comuni e la Provincia, teso a definire l’insieme degli elementi 54 costituenti parametro per le scelte pianificatorie del territorio; detto accordo, ai sensi dell’art. 32, comma 3, della citata L.R. 20/2000 attiene ai dati conoscitivi e valutativi dei sistemi territoriali ed ambientali, ai limiti e condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio interessato ed alle indicazioni in merito alle scelte strategiche di assetto dello stesso; Si ricorda inoltre che tutti gli elaborati tecnici (originari ed integrativi) riguardanti il Quadro Conoscitivo, il Documento Preliminare, e la Valsat Preliminare, nonché tutti i contributi pervenuti sia dagli Enti partecipanti alla Conferenza che dalle Associazioni economiche e sociali, sono stati resi integralmente disponibili nel sito internet dell’Associazione all’indirizzo www.terredipianura.it e sono depositati agli atti della conferenza presso la segreteria dell’Associazione. Allegato al verbale 55 F.Z. E.N. 28/03/07 F.R. M.M. I.M. REDATTO CONTROL APPROVAT O (DRWN.BY) . (CHCK’D) (APPR’D) FUNZIONE O SERVIZIO (DEPARTMENT) REV DATA . (DATE) DESCRIZIONE (DESCRIPTION) INGEGNERIA RETI DENOMINAZIONE IMPIANTO O LAVORO (PLANT OR PROJECT DESCRIPTION) ASSOCIAZIONE TERRE DI PIANURA - INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEI FOGNARI- DEPURATIVI E GAS A SEGUITO NUOVE EDIFICAZIONI IDENTIFICATIVO IMPIANTO (PLANT IDENTIFIER) SISTEMI ACQUA, N° ELABORATO (DOCUMENT N°) N° COMMESSA (JOB N°) ID DOCUMENTO (DOCUMENT ID) NOME FILE (FILE NAME) 10700028442 DENOMINAZIONE DOCUMENTO (DOCUMENT DESCRIPTION) RELAZIONE INTERVENTI NECESSARI PSC TERRE DI PIANURA SCALA N° FOGLIO DI (SCALE) (SHEET N°) (LAST) -- 56 71 INDICE 1...............................................................................................................................OGGETTO E SCOPO57 2........................................................................................................................................... GENERALITÀ57 3...................................................................................................... DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI57 3.1 3.1.1 3.1.2 3.1.3 3.1.4 3.1.5 3.1.6 SERVIZIO ACQUEDOTTO .................................................................................................................57 Comune di BARICELLA......................................................................................................................57 Comune di BUDRIO ...........................................................................................................................57 Comune di GRANAROLO ..................................................................................................................58 Comune di MALALBERGO.................................................................................................................58 Comune di MINERBIO........................................................................................................................58 Comune di MOLINELLA .....................................................................................................................59 3.2 3.2.1 3.2.2 3.2.3 3.2.4 3.2.5 3.2.6 SERVIZI FOGNATURA E DEPURAZIONE:.......................................................................................59 Comune di Baricella............................................................................................................................59 Comune di Budrio ...............................................................................................................................59 Comune di Granarolo .........................................................................................................................60 Comune di Malalbergo........................................................................................................................61 Comune di Minerbio............................................................................................................................61 Comune di Molinella ...........................................................................................................................61 3.3 SERVIZIO GAS ...................................................................................................................................62 3.3.1 Comuni di BARICELLA e malalbergo.................................................................................................62 3.3.2 Comune di BUDRIO ...........................................................................................................................63 56 3.3.3 Comune di GRANAROLO ..................................................................................................................63 3.3.4 Comune di MINERBIO........................................................................................................................63 3.3.5 Comune di MOLINELLA .....................................................................................................................63 oggetto e scopo Il presente documento riporta una sintetica descrizione dei principali interventi sui sistemi del Servizio Idrico Integrato e del servizio Gas, che si renderanno necessari per mantenere i corretti livelli dei servizi in seguito alla realizzazione delle edificazioni previste. generalità Gli interventi indicati in seguito sono individuati analizzando sui sistemi l’impatto dei previsti incrementi del carico residenziale (caratterizzato al momento da dati sufficientemente definiti) e potranno essere integrati in presenza delle previsioni di incremento produttivo e terziario. Il documento contiene una descrizione degli interventi con un livello di dettaglio compatibile con la presente fase di pianificazione; in forma di shape file viene fornita in allegato l’informazione riguardante l’allocazione degli interventi. Servizio ACQUEDOTTO Descrizione degli interventi Il territorio del comune di Bologna e della pianura bolognese è servito da un unico acquedotto; le valutazioni degli impatti delle previste edificazioni sulle captazioni idropotabili che lo alimentano sono quindi condotte considerando i dati contenuti nei PSC del Comune di Bologna e dalle Associazioni Reno Galliera e Terre di Pianura. Da tali valutazioni emerge la necessità di prevedere un potenziamento delle captazioni. Comune di Baricella Baricella capoluogo: Per alimentare le aree a ovest dell’abitato (aree di espansione 2 e 3) dovrà essere prevista la realizzazione del collegamento tra la rete distributrice di via Marconi e le reti distributrici lungo via Giovannini e via Ungarella e il potenziamento della condotta in uscita dal gruppo di riduzione lungo via Bianchetta fino all’incrocio con via Marconi. San Gabriele/Mondonuovo: La rete nella sua configurazione attuale è al limite della capacità di fornitura del servizio idrico a livelli di pressione accettabili. Per servire le aree di espansione 8, 9 e 10 dovrà essere previsto il potenziamento delle condotte distributrici lungo via Bentivogli e via Garibaldi, dovrà essere realizzato il collegamento tra le reti di via Bentivogli e via Savena Vecchia all’altezza di via Cavalle e dovranno essere potenziate le condotte di via Cavalle fino all’interconnessione con la rete di via Punta, le condotte di via Punta, via Travallino (fino all’incrocio con via Piastrino), via Piastrino fino all’interconnessione con la rete di via Altedo. Boschi: Per servire le aree di espansione 12 e 13 è necessario il completamento del collegamento idrico Malalbergo-Boschi già inserito in Piano d’Ambito. Comune di Budrio Per quanto riguarda l’alimentazione dell’intero comune, la capacità del sistema acquedottistico di garantire il servizio alle nuove utenze è vincolata alla realizzazione della nuova adduttrice BudrioMolinella inserita in Piano d’Ambito. 57 Budrio capoluogo: Per l’area a ovest dell’abitato (area di espansione 5) si dovrà prevedere il potenziamento delle condotte esistenti lungo via Rabuina tra via Edera e via Albareda e la magliatura con la rete di via Albareda della Mura. Per servire le aree di espansione 1 e 2 (aree situate a sud-est dell’abitato) è necessario potenziare le condotte distributrici di via Zenzalino Sud tra via Savino e via Bisce Martella. Risulta, inoltre, necessario realizzare la magliatura tra le reti di via Bisce Martella, via Bolognetta, via Zenzalino Sud e via Savini. Per alimentare l’area di espansione a nord dell’abitato (area 4) dovrà essere previsto il potenziamento delle condotte di via Amorini Sant’Antonio fino all’altezza di via Cimitero di Pieve. Mezzolara: Per servire l’area di espansione 10 e l’area di riqualificazione R1/2 è necessario realizzare la magliatura tra le reti distributrici di via Lumaca e via Riccardina. Comune di Granarolo Granarolo capoluogo: Per garantire il servizio idrico alle aree di espansione 2 e 3 è necessario il potenziamento delle condotte distributrici di via Tartarini (tra via San Donato e la connessione con la rete che prosegue da via Brenti) e la realizzazione della magliatura tra la rete distributrice interna ai comparti con la rete di via San Donato, via Ghiaradino e via Roma. Per servire le aree di espansione 1, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e l’area di riqualificazione R2 si dovrà prevedere il potenziamento delle condotte di via Tartarini fino all’incrocio con via Marsiglia Nuova, la connessione con la rete di via Viadagola con condotte interne ai comparti, il potenziamento delle condotte di via Viadagola e il collegamento con la rete di via Roma con condotte interne al futuro comparto. Quarto Inferiore: Per l’area di espansione 12 si dovrà prevedere la magliatura tra le reti di via San Donato e via Badini. Comune di Malalbergo Malalbergo capoluogo: Per servire le aree di espansione 1 e 2 è necessario realizzare la derivazione dal gruppo di riduzione di via Nazionale, il potenziamento delle condotte di via Nazionale e la magliatura con le reti di via Lama e via Anna Frank. Altedo/Pegola: Per garantire il servizio idrico alle aree di espansione 3, 4, 5, 6 e 7, si dovrà prevedere il potenziamento delle condotte di via Nazionale (tra via Bentini e via Castellina) di via Borgo e di via Marconi e si dovrà realizzare la magliatura tra le reti di via Borgo e di via Corso. Comune di Minerbio Minerbio Capoluogo: Per servire le aree di espansione 1 e 2 è necessario realizzare il collegamento tra la rete distributrice di via Savena Superiore e la rete di via Otto Marzo. Per servire le aree di espansione 5 e 6 e l’area di riqualificazione R2 è necessario realizzare la magliatura tra le reti distributrici di via Savena Inferiore e di via Canaletto all’altezza dell’incrocio con via Marconi. 58 Cà de Fabbri: Per le aree di espansione 8 e 9 si dovrà prevedere il potenziamento delle condotte di via Piave tra via Ronchi Inferiore e piazza Barone. Comune di Molinella Per servire tutte le aree di espansione e riqualificazione è necessario il potenziamento degli impianti della centrale Buriane. Molinella capoluogo: Per alimentare le aree di espansione 1A, 1B, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 e le aree di riqualificazione R1/2, R2 e R1/4 è necessario il potenziamento delle condotte di via Circonvallazione Provinciale (in uscita dal serbatoio pensile fino all’incrocio con via Viola), di via Viola (fino al limite del comparto 6), di via Fiume Vecchio (fino a via Giuseppe Bentivogli), di via Giuseppe Bentivogli (fino all’incrocio con via Don Giovanni Minzoni) di via Don Giovanni Minzoni (tra via Andrea Costa e via Domenico Gagliardi); sono altresì necessarie le magliature, con le condotte interne ai futuri comparti, tra le reti di via Viola, via Augusto Murri, via Provinciale Inferiore e di via Fiume Vecchio e tra le reti di via Giuseppe Bentivogli, via Antonio Giuriolo, via Giacomo Pedrelli, via Leonida Zarri, via Don Giovanni Minzoni e via Spadona. Servizi Fognatura e Depurazione: Comune di Baricella Baricella capoluogo: Tutte le aree di espansione previste a nord – ovest di via Roma (aree 2, 3, 4, 5 e 6) potranno scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente, così come l’area di espansione 7 e di riqualificazione R1. L’area 1 potrà scaricare i reflui neri nella rete esistente previa realizzazione di un collettore dedicato ed adeguamento della condotta esistente. San Gabriele/Mondonuovo: Le aree di espansione previste (aree 8, 9, 10 e 11) potranno scaricare i propri reflui neri nella rete fognaria esistente. Baricella centri minori: Le aree di espansione 12 e 13 previste in località Boschi potranno collettare i reflui neri nella condotta principale esistente di via Scalone tramite realizzazione di un apposito condotto. Comune di Budrio Budrio capoluogo: Le aree di espansione 5 e 6 dovranno collettare i reflui neri al depuratore principale tramite condotto da realizzarsi appositamente. L’area 7 prevista ad ovest di via Zenzalino Sud potrà immettere i reflui neri nella rete esistente, mentre le restanti aree di espansione 1, 2 e 3 e le aree di riqualificazione R1/2 e R2 nelle zone sud, est e nord del capoluogo dovranno convogliare i reflui neri al depuratore tramite un collettore dedicato. Mezzolara: 59 La prevista area di espansione 9 potrà scaricare i reflui acque nere nella rete esistente previo interventi di riqualificazione della stessa con separazione delle condotte in funzione delle diverse tipologie di reflui e realizzazione di condotta dedicata acque nere. L’area 10 dovrà convogliare i reflui neri all’impianto di sollevamento esistente in via Riccardina con adeguamento dell’impianto stesso. Gli scarichi neri relativi all’area di riqualificazione R1/2 potranno confluire nella rete fognaria esistente. I carichi previsti per le aree sopra citate renderanno necessario un potenziamento dell’impianto di depurazione esistente. Vedrana: Le aree di espansione 12 e 13 potranno scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente. Budrio centri minori: Le aree di espansione 8 in località Dugliolo, 14 e 15 in località Prunaro e 11 in località Cazzano potranno immettere i reflui neri nella rete esistente. I carichi previsti nelle aree delle località Cazzano e Dugliolo renderanno necessario un potenziamento/adeguamento degli impianti di depurazione esistenti. Comune di Granarolo Granarolo capoluogo: L’area di espansione 6 afferente a via Chiesa di Viadagola potrà scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente. Le aree di espansione ad ovest del capoluogo 5, 7, 8, e 9 dovranno convogliare i reflui neri al depuratore del capoluogo mediante realizzazione di appositi collettori acque nere e riconversione del collettore esistente a condotto acque bianche con realizzazione di apposito manufatto scolmatore. Le aree 1 e 10 nella zona nord dovranno convogliare i reflui neri direttamente al depuratore con realizzazione di apposito collettore e riqualificazione della condotta esistente a condotta acque bianche. Le restanti aree di espansione 2, 3, e 4 e le aree di riqualificazione R2 potranno convogliare i reflui neri nella rete esistente confluente nel condotto fognario principale afferente a via San Donato, con recapito finale al depuratore del capoluogo. Quarto Inferiore: Le previste aree di espansione 11, 14 e 15 e l’area di riqualificazione R2 afferente a via Calabria Vecchia dovranno convogliare i reflui neri nella rete esistente mediante realizzazione di un apposito collettore e adeguamento della rete stessa nel tratto di via Badini. L’area 12 a sud di via Badini dovrà realizzare le proprie reti fognarie in funzione della immissione futura del comparto D4 e del collettamento dei reflui provenienti da via I Maggio, con scarico nel collettore esistente su via Badini e recapito finale al depuratore di Bologna. Le aree di riqualificazione R1 e R2 e di espansione 13 potranno convogliare i reflui neri nella rete esistente. Cadriano: L’area di riqualificazione R2 potrà scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente. Lovoleto: Le aree di espansione 16 previste nella località potranno scaricare i reflui neri nella rete esistente. 60 Comune di Malalbergo Malalbergo capoluogo: Le previste aree di espansione 1 e 2 a nord del capoluogo dovranno collettare i reflui neri al depuratore tramite apposito condotto e con interventi di adeguamento della rete esistente. Tale collettamento renderà necessaria la realizzazione di un impianto di sollevamento a carico dei comparti. Altedo-Pegola: L’area di espansione 9 nella frazione Pegola potrà scaricare i reflui neri nella rete esistente. Il comparto 8 a sud della frazione Altedo dovrà realizzare una rete fognaria predisposta per il collettamento dei reflui neri provenienti dalla zona ad est di via Bassa Inferiore ed immissione nel collettore nero in fase di realizzazione a sud del comparto stesso. Stante gli interventi già in corso nella frazione stessa, le aree 3, 4, 5, 6 e 7 potranno scaricare i rispettivi reflui neri nella rete fognaria esistente. Malalbergo centri minori: Le aree di espansioni 11 e 12 in località Ponticelli potranno convogliare i reflui neri nella rete fognaria esistente, previo trattamento depurativo privato (fossa imhoff). L’area di espansione 10 in Località Casoni potrà convogliare i reflui neri nella rete fognaria esistente. Comune di Minerbio Minerbio capoluogo: Le aree di espansione 1, 2, 5 e 6 ad ovest del capoluogo dovranno collettare i reflui neri all’impianto di sollevamento esistente di via Canaletto 2, tramite condotta dedicata da realizzarsi ex-novo e adeguamento/riqualificazione della rete esistente. In funzione dei carichi previsti l’impianto stesso necessiterà di un potenziamento. Le aree 3 e 4 previste ad est dovranno realizzare un collettore per il convogliamento dei reflui neri all’impianto di sollevamento esistente in via Savena Inferiore. L’area di espansione 7, tramite collettore dedicato, e le aree di riqualificazione R1, R2 potranno convogliare i reflui neri nella rete esistente. Cà de Fabbri: Le previste aree di espansione 8, 9, 10 e 11 dovranno convogliare i reflui neri nella rete fognaria principale esistente tramite realizzazione di condotti dedicati. Comune di Molinella Molinella capoluogo: I nuovi comparti da realizzarsi a nord del capoluogo (Aree 1A, 1B, 2, 3, 4, 5, R1/2, R1/4 e R2) dovranno convogliare i propri reflui acque nere al depuratore comunale mediante realizzazione di un nuovo collettore e sistemazione della rete esistente. Tale sistemazione dovrà necessariamente prevedere la deviazione degli scoli acque bianche, attualmente confluenti nella rete fognaria, in idoneo corpo idrico superficiale. Le aree ad ovest del capoluogo (aree 6 e 7) convoglieranno gli stessi reflui acque nere all’impianto di sollevamento di prossima realizzazione nella rotonda tra via Barattino e via Montegrappa, tramite opportuno collettore. L’area di riqualificazione R1/3 nella zona sud del capoluogo potrà scaricare i reflui acque nere nella rete fognaria acque miste esistente. 61 Stante gli interventi in corso non risultano necessari ulteriori adeguamenti dell’impianto di depurazione. S. Pietro Capofiume: L’area di espansione 8 prevista potrà scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente previo interventi di adeguamento della stessa. S. Martino in Argine: Le aree 11 e 13 in previsione a nord e a sud-ovest della località dovranno convogliare i reflui acque nere mediante interventi di realizzazione di un nuovo collettore e di sistemazione/adeguamento della rete esistente. Marmorta: Le aree di espansione 9 e 10 previste potranno scaricare i reflui neri nella rete esistente tramite realizzazione di collettori dedicati e adeguamento della rete esistente. Selva Malvezzi: L’area di espansione 14 potrà scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente. Servizio Gas Nel presente documento non vengono segnalati gli interventi di dettaglio relativi alla distribuzione interna ai comparti: essi genericamente consistono nell’installazione di impianti di riduzione di distretto a servizio dei comparti stessi con stacco dalla vicina rete di IV specie esistente e rete di distribuzione capillare in VII o in VI specie. Per la definizione di dettaglio dei suddetti interventi si rimanda alle fasi successive della pianificazione partecipata. Comuni di BARICELLA e MALALBERGO Il sistema rete gas intercomunale sul quale gravano i prelievi incrementali per le aree di nuova espansione e gli ambiti di riqualificazione considerati, insiste sui territori dei comuni di Baricella e Malalbergo; è inoltre già stata prevista nell’ambito del PSC elaborato in forma associata dall’Associazione Reno Galliera, l’interconnessione tra questo sistema e quello insistente sul territorio del comune di S.Pietro in Casale. Per adeguare il sistema appena descritto alle espansioni previste sono stati individuati i seguenti interventi sulla rete: Chiusura di una maglia di rete in IV specie parallelamente alla via Nazionale, tra l’estremità di via Nazionale stessa e la condotta presente su via Chiavicone in comune di Malalbergo, tale intervento è necessario al servizio delle aree 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 in comune di Malalbergo; Chiusura di una maglia di rete in IV specie lungo via Scalone in comune di Malalbergo, tale intervento è necessario al servizio delle aree 1 e 2 in comune di Malalbergo e delle aree 12 e 13 in comune di Baricella; Ingrossamento di un tratto di condotta in IV specie parallelamente a via Savena Vecchia, a partire dall’ incrocio con via Cavalle, fino al secondo gruppo di riduzione al servizio della frazione di San Gabriele, in comune di Baricella; tale intervento è necessario al servizio delle aree 8, 9, 10, 11 in comune di Baricella. Per adeguare il sistema appena descritto alle espansioni previste sono stati individuati i seguenti interventi sugli impianti: Adeguamento dell’impianto REMI in comune di Malalbergo; tale intervento è evidentemente di valenza generale, risulta necessario al servizio di tutte le aree considerate nei comuni di Malalbergo e Baricella. 62 Comune di BUDRIO Budrio capoluogo: Il sistema gas del comune in oggetto appare complessivamente adeguato a garantire gli incrementi di prelievo richiesti per le aree considerate, sia per quanto attiene le reti, che per quanto attiene gli impianti. Occorre realizzare due interventi localizzati: Estensione rete di IV specie al servizio dell’area 4 con stacco a partire dalla condotta posta all’incrocio tra le vie Trasversale di pianura e Albareda; Estensione rete di IV specie al servizio dell’area 3 con stacco a partire dalla condotta posta su via Zenzalino Nord. Mezzolara: Per adeguare il sistema gas in oggetto alle espansioni previste è necessario realizzare il seguente intervento: Chiusura di una maglia in VI specie in raddoppiamento della condotta di via Riccardina Mezzolara attraverso l’area 10, a servizio delle aree 9, 10 ed R1/2. Comune di GRANAROLO La rete gas del comune in oggetto, facente parte del sistema gas intercomunale di Bologna e comuni limitrofi, risente in modo molto importante dei prelievi incrementali previsti. Occorre pertanto realizzare, a servizio di tutti i comparti considerati, i seguenti interventi: Ingrossamento (o equivalente raddoppio) della condotta di IV specie presente su via S.Donato a partire dall’abitato di Quarto Inferiore fino alla zona industriale a sud di Granarolo capoluogo; Chiusura di una maglia in IV specie lungo via Roma, tra l’estremità di rete posata parallelamente a via Roma stessa al servizio dell’abitato di Viadagola e la condotta posta su via Cadriano Comune di MINERBIO Per adeguare il sistema gas in oggetto alle espansioni previste è necessario realizzare i seguenti interventi: Raddoppio della condotta in IV specie presente sulle vie Roma e Garibaldi attraverso le aree 1 e 2 fino all’incrocio con vicolo Stradone; tale intervento è necessario al servizio delle aree 1 e 2; Estensione rete di IV specie all’interno delle aree R2 e 6 parallelamente alla via Canaletto, con stacco dalla condotta presente su strada Savena Inferiore; tale intervento è necessario al servizio delle aree R2, 6, 5. Comune di MOLINELLA Per adeguare il sistema gas in oggetto alle espansioni previste è necessario realizzare i seguenti interventi: Magliatura in IV specie lungo via Severino Ferrari tra l’estremità di via Idice Abbandonato e l’estremità di via Canale della Botte; tale intervento risulta di valenza generale, essendo volto a migliorare l’affidabilità dell’intero sistema, pertanto va considerato al servizio di tutti gli areali previsti da PSC sul territorio comunale; Magliatura in IV specie lungo le vie Podgora e Mameli; tale intervento risulta di valenza generale, essendo volto a migliorare l’affidabilità dell’intero sistema, pertanto va considerato al servizio di tutti gli areali previsti da PSC sul territorio comunale; 63 Chiusura di una maglia in IV specie tra via Provinciale Superiore e via Provinciale Inferiore attraverso le aree 1A, 1B, 6, 7; tale intervento è finalizzato al servizio degli stessi areali 1A, 1B, 6, 7; Chiusura di una maglia in IV specie a partire dall’incrocio tra le vie Mameli e Costa fino all’incrocio tra le vie Bentivogli e Fiume Vecchio, attraverso le aree 4 e 5; tale intervento è finalizzato al servizio delle aree 2, 3, 4, 5, R1/2, R1/4, R2. 64 Oggi, giorno 2 aprile 2007, alle ore 9,30, presso l’Auditorium di Budrio, via Saffi 50, risultano presenti i seguenti soggetti: Ente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 Regione Emilia Romagna - Presidenza Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio dei Sistemi Insediativi Regione Emilia Romagna - Servizio Programmazione Territoriale Regione Emilia Romagna – Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio Provincia di Bologna – Presidenza Provincia di Bologna – Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Provincia di Bologna - Settore Ambiente Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione del Suolo Provincia di Bologna – Settore Viabilità Provincia di Ferrara - Presidenza Comune di Argenta Comune di Baricella Comune di Bentivoglio Comune di Budrio Comune di Bologna Comune di Castenaso Comune di Castelmaggiore Comune di Ferrara Comune di Galliera Comune di Granarolo dell’Emilia Comune di Malalbergo Comune di Medicina Comune di Minerbio Comune di Molinella Comune di Ozzano dell’Emilia Comune di Poggiorenatico Comune di San Pietro in Casale Nuovo Circondario Imolese Associazione Comuni Reno-Galliera Associazione Comuni Cinque Castelli Associazione Comuni Valle dell’Idice ARPA – Sezione Provinciale di Bologna ARPA – Distretto Territoriale di Pianura ARPA – Distretto Urbano AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL - Distretto Pianura Est AUSL - Dipartimento Tecnico Autorità di Bacino del Reno Servizio Tecnico Bacino Reno Consorzio della Bonifica Renana Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo Protezione Civile 02.04. 07 x x x x x x x x x x x x 65 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Demo-Etno-Antropologico Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali ATO 5 ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di Bologna Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze HERA S.p.a. Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl Telecom Italia S.p.a. A.N.A.S. Ente nazionale per la strade Società Autostrade per l’Italia IV Reparto Infrastrutture I Regione Aerea SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale Bologna Interporto Bologna Spa ENEA – Centro Ricerche di Bologna Università degli Studi di Bologna Ministero delle Comunicazioni – Roma ATC SpA Società Reti Mobilità SpA Stogit Spa x x x x x x Il Presidente della Conferenza chiede agli enti partecipanti di dare per letto il documento e se il medesimo viene condiviso o se ci sono esplicite richieste di correzioni o integrazioni. A seguito di richiesta di integrazione del Verbale conclusivo viene così aggiornato. Il presente verbale conclusivo risulta conseguentemente aggiornato con gli atti soprarichiamati. 66 Documentazione: A) Atti relativi alla Conferenza di Pianificazione Verbali della Conferenza: - verbale seduta del 27 settembre 2006 - verbale seduta del 19 dicembre 2006 - verbale seduta del 6 febbraio 2007 - verbale della seduta del 2 marzo 2007 - verbale della seduta del 2 aprile 2007 Atti Tecnici originari ed atti tecnici aggiornati ed integrati relativi al: - Quadro Conoscitivo - Documento Preliminare - Valutazione preliminare di sostenibilità ambientale e territoriale Tutti i soprarichiamati documenti sono depositati agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione. Sono inoltre pubblicati all’indirizzo web dell’Associazione: www.terredipianura.it. B) Atti relativi alla Concertazione con le Associazioni economiche e sociali Verbali - verbale seduta del 1° incontro: Budrio, 7 dicembre 2006, presentazione degli elaborati del PSC in forma associata; - verbale seduta del 2° incontro: Budrio, 23 marzo 2007, risposta dell’Associazione ai pareri pervenuti Atti Tecnici - Contributi presentati dalle Associazioni - Valutazione dell’Associazione sui contributi ricevuti Tutti i soprarichiamati documenti sono depositati agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione. Sono inoltre pubblicati all’indirizzo web dell’Associazione: www.terredipianura.it. 67 Firma del verbale conclusivo Regione Emilia Romagna Provincia di Bologna FIRMATO Provincia di Ferrara Comune di Argenta Comune di Baricella FIRMATO Comune di Bentivoglio Comune di Budrio Comune di Bologna FIRMATO FIRMATO Comune di Castenaso Comune di Castelmaggiore Comune di Ferrara Comune di Galliera Comune di Granarolo dell’Emilia Comune di Malalbergo FIRMATO FIRMATO Comune di Medicina Comune di Minerbio Comune di Molinella FIRMATO FIRMATO Comune di Ozzano dell’Emilia Comune di Poggiorenatico 68 Comune di San Pietro in Casale Nuovo Circondario Imolese Associazione Comuni Reno-Galliera Associazione Comuni Cinque Castelli Associazione Comuni Valle dell’Idice ARPA – Sezione Provinciale di Bologna AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica FIRMATO FIRMATO AUSL - Distretto Pianura Est AUSL - Dipartimento Tecnico Autorità di Bacino del Reno Servizio Tecnico Bacino Reno Consorzio della Bonifica Renana FIRMATO FIRMATO Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo Protezione Civile Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Emilia Romagna Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Demo-Etno-Antropologico Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali ATO 5 FIRMATO FIRMATO 69 ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di Bologna Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel Gestore Rete di Trasmissione NazionaleFirenze HERA S.p.a. FIRMATO Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl Telecom Italia S.p.a. A.N.A.S. Ente nazionale per la strade Società Autostrade per l’Italia IV Reparto Infrastrutture I Regione Aerea SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale Bologna Interporto Bologna Spa ENEA – Centro Ricerche di Bologna FIRMATO FIRMATO FIRMATO Università degli Studi di Bologna Ministero delle Comunicazioni – Roma ATC SpA Società Reti Mobilità SpA Stogit Spa 70 Letto confermato e sottoscritto in n° 1 originale. Il Presidente della Conferenza Loretta Lambertini Il Responsabile del Procedimento Michele Gentilini 71