6° incontro INIZIAMO BENE CON IL SEGNO DI CROCE E LA PREGHIERA CHE GESU’ STESSO CI HA INSEGNATO : Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen. Oggi parleremo di L I B E R T A’ Chi sa dire cosa significa la parola L I B E R T A’ Pensiamo non solo ai tempi di Gesù : allora c’erano gli schiavi, chi erano ? In quale modo si può anche oggi essere schiavi ? - Schiavi del peccato - Schiavi della playstation - Schiavi del cellulare - Schiavi dei propri desideri egoistici - Schiavi del denaro - Schiavi del successo - Schiavi del gioco - Schiavi della voglia di primeggiare - Schiavi di una falsa immagine di Dio Gesù ci parla di un Dio che non ci vuole schiavi ma figli, per questo ci insegna la legge dell’amore che ci libera dal peccato Gesù ha detto: Il Padre mio vi manderà lo Spirito Consolatore, questo Spirito Santo è il principio di una vita nuova che trasforma ogni essere umano in figlio di Dio, in fratello di Gesù. Chi consegna la propria vita al Signore ed accoglie il dono del suo Spirito diventa libero, cioè capace di amare come il Gesù, tutti i fratelli in Cristo. L’apostolo Paolo fu il principale divulgatore di questa verità, cioè come diceva Gesù : della verità che vi farà liberi. Egli viaggiò moltissimo portando la buona novella del Vangelo alle «genti» cioè ai popoli pagani di quei tempi arabi,turchi,greci,romani Fu detto l’Apostolo in cammino, per i suoi viaggi, allora viaggiare era faticosissimo e pericolosissimo . Paolo arrivò sino a Roma dove poi morì. Vediamo di conoscere meglio questi due personaggi : L’apostolo Palo in un affresco del 5 secolo ad Efeso La vera immagine dell’apostolo Paolo ricostruita dalla polizia nel 2008 San Paolo ci ha lasciato 13 lettere scritte alle varie popolazioni a cui aveva fatto conoscere il Vangelo. Morì a Roma decapitato quando c’era l’imperatore Nerone.I suoi resti sono nella chiesa di S.Paolo fuori le mura a Roma. Giuseppina Bakhita Santa dal 1 ottobre 2000 dice Bakhita : Senza libertà interiore non si può seguire bene il Vangelo, non si è autentici cristiani. Lei che ha subito veramente la schiavitù fisica non ha mai ceduto alla schiavitù morale. Nata 1869 – morta 8 febbraio 1947 Concludiamo Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e pregando speranza nostra, salve. A Te così ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a insieme : Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi Tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del Tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.