Introduzione al VUOTO • Cos’e’? • A cosa serve? • Come si produce? • Come si misura? Cos’e’ il vuoto? Il termine “VUOTO” si usa per descrivere un insieme di condizioni significativamente differenti fra loro: Assenza completa di materia, volume in cui l’aria o altri gas sono assenti. Esempio: spazio interstellare Condizione fisica in cui la pressione e’ inferiore a quella dell’ambiente circostante, in particolare della pressione atmosferica. Esempio: aspirapolvere. Il parametro fondamentale e’ la densita’ del gas: 2x1019 mol/cm3 a pressione atmosferica, 109 mol/cm3 all’altezza di un satellite in orbita. Le caratteristiche del gas (viscosita’, cammino libero medio, etc…) si modificano in conseguenza del diverso ambiente. Classificazione del vuoto Generalmente si individuano 6 categorie di vuoto: • Low Vacuum (LV) 25 to 760 Torr • Medium Vacuum (MV) 10-3 to 25 Torr • High Vacuum (HV) 10-6 to 10-3 Torr • Very High Vacuum (VHV) 10-9 to 10-6 Torr • Ultrahigh Vacuum (UHV) 10-12 to 10-9 Torr • Extreme Ultrahigh Vacuum (XHV) <10-12 Torr AVS (American Vacuum Society) Reference Unita’ di misura per la pressione: Pascal [Pa], mbar, Torr, atm, … Fattori di conversione: 1 Pa = 1 N/m2 ∼10-2 mbar 1 mbar = 0.75006 Torr A cosa serve il VUOTO? Principali utilizzi del vuoto: (dalla scienza alla vita di tutti i giorni) Ridurre la concentrazione di uno o più gas al di sotto di un livello critico (per es. di O2 nei bulbi delle lampadine ad incandescenza). Impedire processi chimico-fisici causati dall’azione dei gas atmosferici (fusione di metalli reattivi quali Mo, W, Ta, mantenimento di condizioni controllate in esperimenti di interazione gas-superficie). Isolamento termico (thermos, dewars per liquidi criogenici). Eliminare gas disciolti o contaminanti da un dato materiale (degassamento di oli e liofilizzazione). Simulare particolari situazioni fisiche (camere di simulazione spaziale per prove su satelliti e navi spaziali). Accrescere il libero cammino medio di particelle (molecole, elettroni, ioni) fino a distanze macroscopiche (tubo catodico, tubi termoionici, spettroscopie elettroniche, acceleratori di particelle). Proprieta’ dei gas I gas rarefatti sono approssimati a gas perfetti, per i quali valgono le seguenti relazioni: PV=NkT EQUAZIONE DI STATO DEI GAS PERFETTI vav = ν = 8kT πm λ= 1 2πd 2 n* VELOCITA’ MEDIA (m/s) CAMMINO LIBERO MEDIO Per aria a RT λ~(5x10-3)/P (in cm), λ~50 m per P=10-6 torr m = massa della particelle T = Temperature [K] k = costante di Boltzmann [1.38 1023 J/K] d = diametro molecolare n* = densita’ del gas (molecules/cm3) Proprieta’ dei gas Multistrato di liquido /gas su superficie Tensione di vapore logP = A- B/T Evaporazione / condensazione Monostrato di liquido / gas su superficie A,B cost. dipendenti dal gas. Desorbimento / Adsorbimento Velocita’ di desorbimento direttamente collegata alla tensione di vapore del materiale. SOLUBILITA’ DEI GAS DEGASSAGGIO La densità dei gas e’ ~1/1000 di quella dei solidi. Per una molecola di gas incorporata ogni 1000 atomi il solido contiene l’equivalente di 1 atm di gas. Es: H in Al, He in vetro. Quando il materiale e’ esposto al vuoto, i gas assorbiti vengono rilasciati lentamente costituendo una “sorgente parassita” che limita il vuoto base. I gas adsorbiti sulle superfici a pressione atmosferica vengono lentamente rilasciati quando la superficie e’ esposta al vuoto (DEGASSAGGIO). Per accelerare il rilascio dei gas adsorbiti e disciolti e migliorare quindi il vuoto limite i sistemi UHV vengono sottoposti a BAKE OUT, cioe’ a riscaldamento a 150300 °C per almeno 24 h. Flusso Flusso volumetrico: S=vA opp. S=V/t Flusso di massa: G=ρS=ρvA=ρV/t In vuoto si assume che il gas sia sempre a temperatura costante. G si puo’ esprimere allora come “portata”: Q=pS (in torr ⋅ L/s) Nota: torr ⋅ L/s= (g ⋅ cm2)cm3/s = g ⋅ cm/s = J/s =W 1 W = 7.5 torr ⋅ L/s Quindi il flusso di massa ha un’energia associata. Pompe limitate in potenza avranno anche un flusso limitato. Flusso Flusso turbolento: Dominato dalla vicosita’ del fluido e da gradienti di velocita’ fra diverse porzioni di esso. Le molecole non hanno tutte la stessa direzione e velocita’. Q~P12-P22 Flusso laminare: La visosita’ tra le parille del fluido e con le pareti del condotto e’ trascurabile. Le molecole hanno tutte la stessa velocita’. Q~(P12-P22)0.5 Flusso molecolare: Per gas rarefatti la probabilita’ di urto fra le molecole del gas e’ << della probabilità di collisione con le pareti del condotto. E’ il regime normalmente valido in vuoto. Q~P1-P2 Conduttanza C= Q pvA = P1 − P2 ∆p in L/s; o meglio, torr ⋅ L/s per ogni torr di gradiente di pressione. La conduttanza determina la caduta di pressione in un condotto. Per il flusso molecolare, C e’ indipendente dalla pressione e dipende solo dalla geometria del condotto. Fig. 3.11 pag 53 In flusso molecolare e per un condotto di sezione uniforme: 4 A2v C= 3LF che diventa 2πR 3v C= 3L per un condotto a sez. circolare A sezione v velocita’ media delle molecole L lungh.del condotto F perimetro Combinazione di conduttanze in parallelo: C = C1 + C2 + ... + Cn Combinazione di conduttanze in serie: si sommano le resistenze (R=1/C), dunque 1 1 1 1 = + + ... + C C1 C2 Cn Camere UHV Camera UHV in inox con possibilita’ di installare, tramite opportune flange: - Sistemi di pompaggio; - Misuratori di pressione; - Manipolatore per la movimentazione dei campioni; - Strumentazione per la preparazione e analisi. Camere UHV Tempo di evacuazione Fondamentale nella progettazione di una camera UHV −V dP = SP - (Ql + Qd + Qp ) dt Gas entrante nella pompa S velocità di pompaggio e pressione sulla bocca P Quantita’ di gas uscente dalla camera (il segno meno una diminuzione) indica Se Ql = Qd = Qp = 0, e S=const Ql = buchi Qd = degassaggio delle pareti interne Qp = backstreaming dalle pompe t(evacuation time) = V P0 ln S Pf Pf= pressione limite (pressione raggiungibile dopo un lungo periodo di pompaggio) Materiali per UHV IN GENERALE Proprieta’ meccaniche Resistenza ad alte differenze di pressione; Sigillabile con saldature o guarnizioni. Proprieta’ termiche Bassa tensione di vapore Espansione termica di materiali adiacenti. Gas disciolti Non poroso; Privo di crepe; A basso rate di desorbimento. METALLI Camere UHV Nelle giunzioni smontabili Dentro la camera UHV AUSTENITIC STAINLESS STEEL (AISI 304/316) VETRO • FINESTRE • PIRANI AND IONIZATION GAUGES • CATHODE RAY TUBE •... Sample holder CERAMICA • ISOLAMENTO • CONNETTORI HV •... Cu gaskets, Al ring Swagelok (stainless steel) ... Mo Ta W Cu (OFHC) ... POLIMERI • GUARNZIONI • PASSANTI PER ALTO VUOTO •... Buna-N, Viton, Kalrez, ... Alta permeabilita’ e degassaggio. Come sigillare la camera da vuoto? Le diverse parti di un sistema da vuoto devono essere connesse insieme, in modo permanente o reversibile, ma sempre in maniera stagna. GIUNZIONI PERMANENTI - Diverse tecniche di saldatura, principalmente TIG (saldatura ad arco in gas inerte) per evitare l’ossidazione. - Giunzioni vetro- metallo e metallo ceramica. GIUNZIONI SMONTABILI BASSO VUOTO: Flangia ISO-KF con O-ring (anello metallico + guarnizione in teflon) COPPER GASKET ALTO E ULTRA-ALTO VUOTO: Flangia CONFLAT con gasket in rame Sistemi di pompaggio Basso vuoto: pompa rotativa Pompe a singolo /doppio stadio Prestazioni tipiche: • Velocita’ di pompaggio: 3-5 litri/s • Pressione limite: 10-3 / 10-4 mbar PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO: • Il gas entra dall’ inlet; • E’ compresso dal rotore; • E’ espulso in atmosfera tramite lo scarico. Pressione limite: Pult = Qe, Qi S Pd k Qe Qi Pd + + S S k Per P vicino alle condizioni di alto vuoto Pult e’ la somma di questo tre termini per ogni specie di gas componente la miscela pompata. carico di gas esterno, interno. velocita’ di pompaggio pressione allo scarico rapporto di compressione Determinazione di Pult ulteriormente complicata da: - Degassaggio interno (olio); - Affidabilita’ della misura di pressione (condensazione dei vapori) - Efficienza diversa per diversi gas (Elio) Basso vuoto: pompa rotativa Utilizzo di oli speciali: -Bassa tensione di vapore; -Chimicamente inerti rispetto ai gas pompati. FUNZIONI: - Sigillare il rotore e la paletta. - Lubrificare la pompa. - Dissipare il calore mantenendo la pompa ad una temperatura accettabile. SVANTAGGI: Reflusso nella camera da vuoto ione oluz s 1 a TRAPPOLA A ZEOLITI Zeoliti: minerale ad alta densita’ superficiale con pori di dimensioni molecolari. La trappola, inserita tra la camera da vuoto e la pompa, riduce significativamente il reflusso. Se opportunamente disegnata, la trappola riduce la velocita’ di pompaggio solo di ~10%. 2as oluz ione Utilizzo di pompe “a secco” -Scroll; - A pistoni -Etc.. UHV: pompa turbomolecolare Turbina a flusso assiale, che massimizza l’efficienza volumetrica per un dato diametro e volume. Consiste in una serie di rotori (13) e statori (12) concentrici. Le forze esterne sono simmetriche sul perimetro alto bilanciamento che permette elevate velocita’. Il pompaggio avviene essenzialmente per trasferimento di quantita’ di moto dalla superficie rotante al gas. Non c’e’ superficie esposta alternativamente ad alta e bassa pressione. Importante in UHV per ridurre gli effetti di degassaggio. Lubrificazione ad olio o a grasso; raffreddamento ad acqua o ad aria. MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO. L’inclinazione delle palette massimizza la probabilita’ che le molecole vengano “spinte” nella direzione del flusso e minimizza la prob. di “backstreaming”. Inclinazione delle palette: Poco inclinate per massimizzare la velocita’ di pompaggio. Molto inclinate per massimizzare il rapporto di compressione. In pratica si sceglie una via di mezzo e inclinazioni diverse per le diverse coppie rotore/statore. UHV: pompa turbomolecolare PRESTAZIONI TIPICHE S = 50 - 9000 L/S PRESSIONE LIMITE < 2 x 10-10 mbar S = S(P,GAS) 10-2 mbar TURBO STAGES DRAG STAGES Per aumentare la pressione minima in uscita sopra I 20 mbar si sono sviluppate pompe combinate con stadio molecolare consistente in un cilindro rotante e una parete con scanalature opportune Misurazione del vuoto Misuratori di pressione • 15 ordini di grandezza (10-12 - 103 mbar) ⇒ Non esiste un solo strumento in grado di misurare l’intero range di pressioni. • In una camera da vuoto occorrono almeno due misuratori, per il basso e per l’alto o ultra-alto vuoto. • Minore e’ la pressione e piu’ e’ difficile misurarla con accuratezza. Tuttavia in condizioni di alto vuoto la quantita’ interessante non e’ tanto la pressione quanto la densita’ del gas, che può essere collegata alla pressione, note la temperatura e la specie del gas. Misurano la pressione totale del gas. 4 principi di funzionamento: - Forza - Momento trasferito - Calore dissipato - Ionizzazione Gas Analyzers Misurano la pressione parziale dei differenti gas occupanti un certo volume. Spettrometri di massa adattati e con sorgente a ionizzazione. Misuratori di pressione Il tipo di trasduttore da utilizzare dipende dal range di pressioni di interesse. Lettura diretta Misura la pressione dalla forza (momento) esercitata dal flusso di particelle incidenti su una superficie. Esempi: DIAPHRAGM – BOURDON – CAPACITANCE – SPINNING ROTOR Lettura indiretta Misura la pressione misurando una proprieta’ del gas dipendente dalla densita’ in maniera nota. Esempi: ION GAUGE,TC, PIRANI Heat transfer gauges: TC e PIRANI Entrambi usano la variazione della conducibilita’ termica del gas con la pressione come misura indiretta di quest’ultima. Si misura il calore trasferito tramite il gas da una sorgente di calore (costante) all’involucro a RT. PIRANI: (1000-1 or 0.1 mtorr) La perdita di calore del filamento in vuoto e’ misurata tramite un ponte di Wheatstone. Questo serve sia per scaldare il filamento che per misurarne la resistenza. Il misuratore e l’elemento di compensazione sono il piu’ uguale possibili. Il primo e’ montato in un guscio esposto al vuoto, il secondo in un guscio sigillato a una pressione nota (P<1 mtorr). V e’ mantenuta costante. Una variazione di P nel guscio aperto causa una variazione della sua temperatura e di conseguenza della sua resistenza per cui il ponte si sbilancia Condizione di funzionamento: λ≥ d (distanza sorgente – involucro a RT) Basso vuoto Heat transfer gauges: TC e PIRANI Entrambi usano la variazione della conducibilita’ termica del gas con la pressione come misura indiretta di quest’ultima. Si misura il calore trasferito tramite il gas da una sorgente di calore (costante) all’ involucro a RT. Sensore a termocoppia: (5000-1 mtorr) E’ simile al Pirani, ma la variazione della temperatura della resistenza viene valutata attraverso una termocoppia. Per P<10 mtorr l’accuratezza e’ limitata da: - variazione nella composizione del gas; - invecchiamento; - contaminazione; - variazioni di temperatura esterna. Alcuni modelli includono un termistore per compensare le variazioni di temperatura esterna. Condizione di funzionamento: λ≥ d (distanza sorgente – involucro a RT) Basso vuoto Heat transfer gauges: TC e PIRANI Entrambi usano la variazione della conducibilita’ termica del gas con la pressione come misura indiretta di quest’ultima. Si misura il calore trasferito tramite il gas da una sorgente di calore (costante) all’ involucro a RT. Condizione di funzionamento: λ≥ d (distanza sorgente – involucro a RT) Basso vuoto λ ≅ d trasferimento di calore proporzionale al numero di molecole (cioe’ a P). λ < d non linearita’ a causa degli urti tra le molecole del gas. Ionization gauges A CATODO FREDDO Per misure di pressione in alto e ultra-alto vuoto. A CATODO CALDO COLD CATHODE IONIZATION GAUGES 10-2 – 10-9 torr Si applica V (tipicamente 4kV) e si misura la corrente totale di scarica attraverso il gas. Tale corrente è provocata da ioni già presenti nel vuoto (indotti ad esempio da raggi cosmici). Vantaggi: - assenza di un filamento caldo; - sensibilita’ elevata. -Svantaggi: - discontinuita’ nella calibrazione (riduzione dell’accuratezza); - ritardo nell’accensione a bassa pressione. Ionization gauges HOT CATHODE IONIZATION GAUGE Disegno a TRIODO: - Un filamento emette elettroni. Questi vengono accelerati da una griglia e urtano contro le molecole del gas ionizzandole. Gli ioni vengono raccolti da un collettore. La pressione e’ valutata dalla misura della corrente di ionizzazione. - Range: 10-2 – 10-8 torr. - Sensitivita’ limitata perche’ gli elettroni incidenti sulla griglia generano raggi X, che a loro volta incidono sul collettore producendo fotoelettroni. Bayard-Alpert gauge: - E’ un modello a triodo modificato per minimizzare la corrente di fotoelettroni. -Il collettore e’ un filo posto all’interno della griglia. 3 principali vantaggi: 1) A causa delle ridotte dimensioni del collettore, solo una piccola frazione dei raggi X prodotti incide su di esso. 2) Il potenziale fra griglia e collettore fa si che tutto il volume di gas entro la griglia sia ionizzato efficientemente. 3) L’efficienza del collettore e’ aumentata dalla sua disposizione centrale. Filamento Collettore Griglia B-A gauge con griglia a spirale P≥1 10-9 torr B-A gauge UHV 24 Griglia chiusa e collettore molto sottile. S=Icoll/(IelxP)=24 A/(Axtorr) P≥ 10-11 torr