Scuola di Formazione Sociale e Politica- Arcidiocesi di Milano Corso Avanzato 2011 - 2012 / Laboratorio Conciliazione Vita-Lavoro Balzaretti Vittorio, Finotti Marco, Tana Marco Pio Milano 12/05/2012 1 Modalità di indagine • Indagine aziendale non istituzionale - Ovvero, intervista tra persone che condividono l’ambiente di Lavoro; - 6 domande, 10 colleghi intervistati; Ambiente • Azienda sanitaria milanese 2 Le necessità personali, la loro periodicità e la loro conciliazione con il lavoro: : 1-Ti capita spesso di avere necessità personali in conflitto con l’orario o le pratiche d’ufficio? 2-Qual è l’aspetto della vita personale che trovi più difficilmente conciliabile con l’attività professionale? 3 Risultati DOMANDA 1: - 3 intervistati parlano di esigenze personali con periodicità ricorrente, collegate alle necessità scolastiche e non, dei propri figli; -altri 3 intervistati fanno sempre riferimento ad esigenze periodiche, ponendo il problema dell’assistenza dei propri familiari anziani; - le rimanenti 4 persone fanno riferimento a necessità sporadiche: 1 a causa della ristrutturazione della propria casa, le altre 3 per visite mediche o altri impegni che comunque cercano di posizionare in orari non di ufficio. DOMANDA 2: -6 persone trovano che gli interessi personali , connessi o meno con la propria attività professionale (approfondimento culturale, professionale , viaggi, studio di altre lingue etc.), siano difficilmente conciliabili con gli orari lavorativi; -2 persone trovano arduo far coincidere i propri orari con quelli dei propri familiari; - 2 intervistati vorrebbero avere del tempo per consolidare rapporti estranei al lavoro, o comunque occuparsi del miglioramento della qualità della propria vita. 4 La diffusione della Legge 53/2000 3- Hai familiarità con le tutele approntate dalla Legge 53/2000? RISULTATI DOMANDA 3: -8 intervistati ammettono una conoscenza parziale del testo normativo (limitatamente all’aspetto dei permessi e della formazione continua); -1 persona afferma esplicitamente la conoscenza del contenuto della legge; - 1 intervistato confessa di non sapere di cosa si stia parlando. 5 Le pratiche di collaborazione tra colleghi in alternativa alla l. 53/2000: 4- In caso di esigenze personali, cerchi un accordo sull’orario di lavoro rivolgendoti ai tuoi colleghi oppure trovi più vantaggioso interloquire direttamente col tuo superiore gerarchico per ottenere permessi o simili? 5-Quali forme di aiuto reciproco avete organizzato tra colleghi? (es.: condivisione di automezzo, accordo per alternarsi sul posto di lavoro, lavoro a casa etc.) 6-Come valuti l’attenzione verso le esigenze personali da parte dei tuoi colleghi/capi ufficio? 6 Risultati DOMANDA 4/6: - 7 intervistati cercano preliminarmente l’accordo tra colleghi nella gestione dei permessi; - 2 persone preferiscono interloquire direttamente col superiore gerarchico; -1 persona valuta entrambe le modalità, a seconda del caso concreto. CONSEGUENTEMENTE, rispetto alla DOMANDA 6: -8 intervistati valutano come corretta e nella norma, con diverse sfumature, la disponibilità dei colleghi; -1 intervistato contesta la troppa rigidità e formalità sulla programmazione tra colleghi, sebbene rientri tra le 7 che prediligono la soluzione collaborativa; -1 persona, che valuta entrambe le modalità organizzative, pone distinguo tra colleghi. DOMANDA 5: - tutti e 10 gli intervistati affermano di non porre in essere particolari forme di aiuto reciproco organizzato, salvo, come visto e nei limiti delle esigenze personali, il venirsi incontro nella gestione degli orari d’ufficio; - N.B.: solamente 3 persone fanno cenno a sporadici passaggi in automobile fino al mezzo di trasporto pubblico più agevolmente raggiungibile. 7 Considerazioni Finali IN MERITO AI RISULTATI DELLE INTERVISTE: - le necessità personali, di qualsiasi natura esse siano, risultano non facilmente conciliabili con gli orari – ritmi d’ufficio; - il testo della Legge 53/2000 appare poco diffuso; le pratiche collaborative tra colleghi sopperiscono a tale carenza, ma limitatamente alle esigenze connesse ai turni o alla presenza in ufficio . IN MERITO AL CORSO AVNZATO IN GENERALE (ovvero COSA CI PORTIAMO A CASA!): - un metodo, che ha trovato come contesto di applicazione l’indagine nella realtà sanitaria ma che può essere utilizzato quale strumento di analisi obbiettiva e imparziale della realtà (GRAZIE FRANCESCO!); - la creazione di una rete di relazione tra noi partecipanti, in uno spirito di amicizia ( e quindi, GRAZIE A NOI TUTTI!). 8 GRAZIE PER L’ATTENZIONE 9