VIMAX MAGAZINE NOVEMBRE
PESCI
78
2012
di Maria Luisa Mancini
I PANAQUE
Belli, colorati e costosi:
caratteristiche ed esigenze di questa élite di preziose corazzate pinnute
I LORICARIDI più famosi e popolari in acquariofilia sono i Pleco e alcune specie di Ancistrus, riprodotti ormai da tempo
negli allevamenti asiatici ed europei grazie anche al loro costo contenuto. Un mercato a parte, che potremmo definire
di fascia alta, è invece quello dei Loricaridi più costosi, imponenti e colorati, difficili da riprodurre, talora più delicati e
sensibili dei loro cugini: per loro la qualifica di semplici mangia-alghe è decisamente riduttiva.
Punta di diamante di questa élite di preziose corazzate pinnute è il genere Panaque, il cui nome, direttamente derivato
da un idioma degli indios dell’Orinoco, è certamente più conosciuto agli acquariofili di quanto in realtà questi pesci
siano diffusi nelle loro vasche.
UNA GRANDE FAMIGLIA. Malgrado
sia limitata alle acque dolci centro-sudamericane (dal Costa Rica
all’Argentina), dal livello del mare
fino a ben 3.000 m di altezza, la
famiglia dei Loricaridi è probabilmente la più vasta tra i Siluriformi o
“pesci gatto”, annoverando, almeno fino a oggi, circa 600 specie
suddivise in una settantina di
generi. Solo 7-8 di queste, più
alcune altre probabilmente ancora da descrivere, appartengono al
genere Panaque.
Si distinguono, fra l’altro, per avere
la pinna dorsale composta da una
robusta spina anteriore seguita da 7 raggi molli, mentre la pinna anale conta una spina anteriore seguita da 4 raggi.
Anche il primo raggio delle pettorali è costituito da una spina molto robusta, con il margine posteriore seghettato e,
quando le pinne sono a riposo lungo i fianchi, prolungata fin oltre la base delle pinne ventrali.
PANAQUE NIGROLINEATUS
P. NIGROLINEATUS. La specie più ricercata è senza dubbio P. nigrolineatus, che gli acquariofili di lingua inglese chiamano
significativamente “Royal Panaque” o “Royal Pleco” per la sua imponenza (può raggiungere il mezzo metro di lunghezza, anche se per fortuna in acquario non supera i 25-30 cm) unita a una bellezza della livrea fuori dal comune.
Va detto, però, che solo la colorazione dei giovani è davvero attraente, con la zebratura molto netta e variabile da un
esemplare all’altro: con l’età tende a ridursi e la colorazione di fondo a uniformarsi verso un grigio poco entusiasmante.
Ovviamente, in commercio si trovano pressoché esclusivamente giovani (5-15 cm), importati soprattutto dalla Colombia (la specie è diffusa nel bacino dell’Orinoco e in parte di quello amazzonico), a partire dalla metà degli anni ‘70,
essendo i soggetti nati in allevamento rari e costosi almeno quanto quelli selvatici.
Sulla sua riproduzione in acquario non esistono dati ufficiali, ma sembra sia stata comunque già ottenuta in grandi
vasche (250-300 l), stimolata da una simulazione di stagione
secca della durate di circa 2 settimane, (livello dell’acqua
IL GENERE PANAQUE
abbassato, temperatura aumentata gradualmente di 3-4 °C)
ORDINE: Siluriformes
seguita da un robusto cambio parziale con acqua fresca.
FAMIGLIA:
P. SUTTONORUM. Più monotona, bruno-scuro uniforme, è la livrea dell’unica altra specie reperibile in commercio con apprezzabile
regolarità, P. suttonorum (sinonimo P. suttoni), che tuttavia gode
ugualmente dei favori di molti appassionati di Loricaridi grazie ad
alcuni importanti punti a suo favore: una taglia relativamente
contenuta (lunghezza massima inferiore ai 30 cm), un comportamento un po’ più tollerante rispetto al più vistoso congenere e,
soprattutto, due strepitosi occhi azzurri che gli hanno valso l’azzeccatissimo nome di “Blue-eye Panaque”.
Loricariidae
Ancistrinae
GENERE: Panaque Eigenmann & Eigenmann, 1889
SPECIE: P. albomaculatus Kanazawa, 1958 (= Panaqolus albomaculatus); P. armbrusteri Lujan, Hidalgo
& Stewart, 2010; P. bathyphilus Lujan & Chamon,
2008; P. cochliodon (Steindachner, 1879); P. nigrolineatus (Peters, 1877); P. schaeferi Lujan, Hidalgo &
Stewart, 2010; P. suttonorum Schultz, 1944; P. titan
Lujan, Hidalgo & Stewart, 2010 .
SOTTOFAMIGLIA:
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