Lezioni di piano: Analisi della trama e recensione
Regia e sceneggiatura: Jane Campion
Cast:
Holly Hunter: Ada McGrath
Anna Paquin: Flora McGrath
Harvey Keitel: George Baines
Sam Neill: Alisdair Stewart
Colonna Sonora: Michael Nyman
Anno di uscita: 1993
Trama
La protagonista è Ada Mcgrath, una giovane donna muta dall'età di sei anni , che comunica con gli
altri grazie alla figlia Flora, avuta da una precedente relazione , ma soprattutto grazie al suo piano. Il
padre però la obbliga a sposare un uomo che non ha mai visto: Alisdair Stewart,un possidente che
vive in una remota isola della Nuova Zelanda. Dopo essere sbarcata su una spiaggia deserta con la
figlia, pochi bagagli e il pianoforte, Ada è costretta ad attendere per tutta la notte l'arrivo di Stewart.
Quest’ultimo giunge solo il mattino seguente a causa del maltempo e nonostante il disappunto di
Ada, si rifiuta di trasportare il piano, troppo pesante per l’impervio cammino che devono
affrontare.
L’unico a notare la sofferenza di Ada è George Baines, un proprietario terriero amico di Stewart
che decide di offrirgli un terreno in cambio del pianoforte . Ada contrariata che il suo piano
appartenga a un uomo che lei reputa così rozzo, litiga con il marito. Stewart però la costringe ad
impartire delle lezioni di piano a Baines. Ben presto Ada si rende conto che Baines più che
imparare a suonare preferisce ascoltarla affascinato. Tra i due nasce un’intesa molto forte che
sfocia in un amore appassionato. Il marito però venuto a conoscenza della relazione clandestina
della moglie, grazie a Flora, la rinchiude in casa. In seguito venuto a sapere che Baines ha deciso di
partire, cerca di riallacciare i rapporti con Ada e instaurare con lei un legame più forte. Tuttavia Ada
non vuole perdere Baines e per questo costringe la figlia a portargli un messaggio d’amore, inciso
su un tasto del pianoforte. Flora lo consegna ,invece, a Stewart che, reso cieco dalla gelosia, taglia
un dito alla moglie. Resosi conto del folle gesto che ha compiuto, Stewart lascia partire Ada insieme
a Baines . Durante il viaggio la giovane donna ordina inaspettatamente di gettare fuori bordo il
piano e mentre la fune, con la quale era legato lo strumento, si srotola, mette un piede in un nodo e
subito viene trascinata in mare. Ada però trova la forza di vivere e si libera dalla fune ritornando in
superficie. In seguito riprenderà a parlare e a suonare, grazie a un dito d’acciaio costruitole da
Baines. Nonostante tutto ella si rivede qualche volta sospesa sopra il suo pianoforte avvolta dal
silenzio degli abissi.
“Di nottepenso al mio pianoforte nel profondo dell’oceano e a volte penso anche a me,sospesa sopra di esso.
La sotto è tuttocosì fermo, silenzioso…che mi concilia il sonno. È una strana ninna nanna. Ma è così, è mia.
C’è un grande silenzio dove non c’è mai stato suono. C’è un grande silenzio dove suono non può esserci:
nella fredda tomba del profondo mare.”
(Ada)
Recensione
La vicenda è ambientata nell’epoca vittoriana e più precisamente nel 1850 in una terra primitiva e
distante dal quotidiano. Il film è un capolavoro in cui le melodie del pianoforte fungono da filo
conduttore e incarnano la trasformazione della protagonista.
La regista ha conferito una solida personalità ad ognuno dei personaggi. Nella persona di Ada ha
voluto rappresentare l’esempio della donna anticonvenzionale, che racchiude dentro di sé un forte
spirito di ribellione. Il modo stesso in cui Ada vive la sua relazione con Baines dimostra che è una
donna distante dai canoni vittoriani che avevano portato alla ribalta la pacatezza e la rispettabilità.
Infatti la protagonista è ben distante dal nascondere i suoi sentimenti, i suoi desideri e le sue
passioni in nome di questi principi, elemento questo che è ben visibile in gran parte della pellicola.
Inoltre il mutismo di Ada può essere interpretato come un rifiuto della società in cui vive e delle sue
regole, in primo luogo il potere assoluto dell’uomo sulla donna. Solo alla fine Ada ricomincerà a
parlare, quasi a riabbracciare la vita che le ha finalmente concesso l’amore e la serenità. In realtà la
regista probabilmente vuole far comprendere allo spettatore che oltre alla parola vi è un altro modo
di comunicare, molto più profondo e sincero che solo un animo sensibile può comprendere appieno:
la voce interiore, che si esprime, nel caso di Ada, attraverso la musica.
“ La voce che sentitenon è quella con cui parlo ma quella con cui penso.
Io non parlo dall’età di sei anni. Nessuno sa perché, nemmeno io. Mio padre dice che è una facoltà oscura,
e che quello in cui mi metterò in testa di non respirare più sarà il mio ultimo giorno.
Oggi mi ha dato in moglie a un uomo che non conosco nemmeno.”
(Ada)
Stewart, invece, rappresenta l’uomo che rispetta le regole e che è conscio del suo ruolo nella
società, pur vivendo in un contesto che è completamente avulso dal mondo civilizzato. Egli è un
uomo estremamente pacato e al contempo insensibile in quanto non riesce a comprendere la natura
di Ada, tanto da pensare, all’inizio, che sia pazza. Stewart perde la sua compostezza nel momento in
cui accecato dall’ira per il tradimento della moglie le taglia un dito. Egli però è anche fragile in
quanto basa la sua vita sulla morale convenzionale e non esprime quelli che sono i suoi reali
sentimenti, se non nel folle gesto di tagliare un dito alla moglie.
Baines incarna l’uomo che pur essendo all’apparenza rozzo e ignorante ha dentro di sé un animo
sensibile. Ciò è chiaramente visibile sin dall’arrivo di Ada, egli è l’unico a notare che è stanca per il
lungo viaggio e in seguito è il solo a comprendere l’intenso legame che c’è tra Ada e il suo
pianoforte. Inoltre simboleggia anche l’incontro tra due culture differenti, la sua e quella dei
Maori,elemento che non caratterizza Stewart, che mantiene un freddo distacco.
Al centro della narrazione c’è il piano, unico strumento attraverso il quale Ada comunica e nel
quale si riconosce. Il piano può essere interpretato come l’anima stessa della protagonista. Infatti la
volontà di donare un tasto del pianoforte a Baines può essere visto, a mio parere, come il desiderio
di donare tutta se stessa all’uomo che ama. Questo gesto è rappresentativo dell’importanza del
piano, che trascende la mera materialità e rappresenta l’essenza stessa di Ada.
Cristina
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Trama e recensione del film