6 PROFESSIONE PROGETTO Ristrutturazione Sostenibile alla radice La ristrutturazione della cantina vinicola Renato Ratti è stata l’occasione per realizzare un intervento sostenibile e perfettamente inserito nel paesaggio, grazie all’uso di materiali edili ecologici e alla scelta di interrare una parte del volume Integrata con l’ambiente, dalla biocompatibilità dei materiali utilizzati allo sviluppo ampiamente ipogeo dei vani di lavoro: si presenta così la nuova sede della Cantina Renato Ratti di La Morra (CN), per la produzione di 500mila bottiglie di vino, profondamente ristrutturata dopo la costruzione avvenuta negli anni SessantaSettanta. Il progetto, curato dalla società Gsv Engineering di Genova, ha disegnato un complesso perfettamente inserito nel contesto collinare ponendo all’esterno del suolo le parti produttive con presenza continua di persone mitigandone la presenza con la realizzazione di coperture a verde e l’utilizzo di materiali della tradizione; oltre al mattone faccia a vista che caratterizza le facciate esterne, il nuovo edificio conta fra l’altro anche metallo e legno lamellare. Il punto di partenza è stata la progettazione secondo i principi dell’architettura bioclimatica, che utilizza forme, volumi e materiali per la massima valorizzazione del comfort interno in base all’orientamento solare e allo sfruttamento di ventilazione e illuminazione naturali, temi particolarmente delicati per l’edificio di una cantina di produzione vitivinicola: in questo senso, i progettisti hanno cercato di coniugare la massima stabilità delle temperature di invecchiamento con l’esigenza di ricorrere al minimo utilizzo della climatizzazione artificiale, nel rispetto di un’architettura poco invasiva rispetto al contesto paesaggistico. L’edificio della Cantina, una volta conclusi i lavori di ristrutturazione, si presenta articolato complessivamente su quattro ambiti funzionali: i due piani ipogei ospitano gli spazi per l’invecchiamento dei vini, MALTA A VISTA DI GRAS CALCE Taglia i tempi in cantiere L’involucro esterno della nuova cantina vini Ratti a La Morra (CN) è stato realizzato con mattoni faccia a vita di SanMarco Terreal Italia, posati con Malta a vista di Gras Calce. Si tratta di una malta bastarda predosata di allettamento, idrofugata e colorata, ideale per le murature faccia a vista con mattoni di argilla a pasta molle o mattoni trafilati. Per le cantine di La Morra è stata scelta la versione di malta di colore ocra, composta da aggregato siliceo, calce e cemento e in linea con le prescrizioni della bioedilizia e con le normative per le costruzioni in zone sismiche. Fra i vantaggi più significativi di questo prodotto spiccano la facilità di preparazione in cantiere, grazie al predosaggio che richiede solo l’aggiunta di acqua e la lavorazione con attrezzi semplici di uso comune come per le malte tradizionali; la proprietà ritenitiva della malta consente di utilizzare mattoni completamente asciutti e, con le caratteristiche di plasticità e adesività che consentono di registrare e fugare i mattoni, anche sabbiati, pochi minuti dopo la posa, riduce anche i tempi di lavorazione. Malta a vista, inoltre, è idrofugata e una volta indurita ha un assorbimento d’acqua inferiore rispetto ai mattoni di argilla a pasta molle. Inoltre, è confezionata in sacchi di pratica movimentazione e stoccaggio realizzati in polietilene riciclabile ed è confezionata in modo tale da limitare lo sviluppo di polveri durante la fase di impasto con acqua, limitando eventuali disagi per gli operatori. PREMIO PRITZKER Vince Zumthor È stato assegnato all’architetto svizzero Peter Zumthor il Pritzker Prize 2009, conosciuto anche come il Premio Nobel dell’architettura internazionale. Zumthor, nato a Basilea nel 1943, è autore di numerose opere di primo piano nella produzione architettonica contemporanea, fra cui le Terme di Vals, in Svizzera, e il Museo diocesano Kolumba di Colonia, Germania, già vincitore del premio Brick Award 2008 per la migliore opera realizzata con il laterizio. Fra le motivazioni della giuria (della quale ha fatto parte anche Renzo Piano) spicca la capacità di Zumthor di coniugare nelle proprie opere, in un raro equilibrio, il pensiero chiaro e rigoroso e la dimensione poetica. (M.L. Schiavoni) locali accessori per macchinari e attrezzature, il locale caldaia e impianti generali, sono completamente interrati tranne che nella parte Sud, dove un pozzo creato in corrispondenza dell’accesso consente di movimentare le botti attraverso una gru; l’angolo Sud-Ovest si raccorda al suolo con una scarpata e gabbioni che permettano la piantumazione di cespugli di biancospino ed altri arbusti tradizionali. Il piano terra è riservato alla produzione con le fasi di vinificazione, imbottigliamento, confezionamento e stoccaggio, nonché Snøhetta primi con il Teatro dell’Opera Parla norvegese il primo premio assegnato per il prestigioso concorso 2009 Premio biennale europeo Mies van der Rohe, dedicato alle migliori opere architettoniche innovative per lo svolgimento delle attività culturali: la Commissione europea e la Fondazione dedicata al maestro tedesco del Movimento moderno hanno assegnato il primo riconoscimento in lizza al progetto per il Teatro dell’Opera di Oslo, in Norvegia, allo studio Snøhetta. Il team di architetti norvegesi ha vinto con un’opera fra realizzazione architettonica e scala urbana costruita con marmo, legno, alluminio e vetro, caratterizzata da una grande rampa avvolgente che avvolge l’edificio e culmina sulla copertura per delimitare un volume capace di ospitare circa 1.800 spettatori, suddivisi fra auditorium e una seconda sala più piccola per conferenze. Snøhetta ha avuto la meglio su concorrenti finalisti come il Centro multimodale della linea tranviaria di Nizza, Francia, di Marc Barani, il nuovo Zenith Music Hall firmato da Massimiliano e Doriana Fuksas, le irlandesi Grafton Architects (Shelley McNamara e Yvonne Farrel) con la sede dell’Università Bocconi di Milano e la Biblioteca del distretto di S. Antoni di Barcellona, Spagna, del gruppo spagnolo Rcr Aranda Pigem Vilalta Arquitectes. Menzione speciale per lo Studio Up di Lea Pelivan e Toma Plejic, per il progetto “Gymnasium 46° 09’ N/16° 50’ E” per impianti sportivi e scuola superiore a Koprivnica (Croazia). (Marcello Campostrini) N.4 MAGGIO 2009 agli uffici, ed è caratterizzato dalla copertura ondulata con struttura di travi di legno lamellare che ospitano un giardino a verde per prato e arbusti. Nella parte bassa, le pareti sono realizzate con mattoni faccia a vista aperte da finestre di ferro. La gestione della luce naturale consente di ottenere protezione dall’irraggiamento nelle aree di vinificazione e l’illuminazione ottimale in quelle di imbottigliamento. All’interno si apre il patio vetrato con struttura di legno. Il piano uffici consiste in una sorta di grande soppalco affacciato attraverso pareti vetrate verso l’esterno e verso la zona di imbottigliamento, sono locali open space e hanno una sinuosa copertura di legno. Il quarto e ultimo ambito riguarda il piano top-degustazione, zona di rappresentanza per eccellenza al servizio dei visitatori e dei clienti: la forma circolare emerge dalla copertura a verde mentre la vetrata consente un panoramico affaccio sul paesaggio. Massima cura per la scelta dei materiali, naturali e a basso impatto ambientale, come i calcestruzzi confezionati senza additivi chimici e aggregati da cave controllate, pavimenti di legno di origine certificata, legno lamellare privo di colle fenoliche o sublimanti, isolamenti termici in lana di legno, murature di mattoni pieni, malta di allettamento idrofugata e serramenti di ferro trattati con pitture ecologiche senza solventi. Q Maurizio Palmieri CALCESTRUZZO ARCHITETTI Innovazione da premiare Cordoglio per Raffaele Sirica Si chiama “Awards for outstanding concrete structure” il premio organizzato dalla Federazione internazionale del calcestruzzo, edizione 2010. Il riconoscimento è assegnato alle costruzioni nelle quali il calcestruzzo sia stato utilizzato in modo particolarmente innovativo ed è articolato su due categorie: le opere di ingegneria civile (compresi i ponti) e gli edifici, realizzati fra il 1 gennaio 2006 e il 31 dicembre 2009. Per ciascuna categoria saranno assegnate due targhe oltre a diverse menzioni speciali. La giuria assegnerà i premi sulla base di precisi criteri di valutazione della qualità architettonica e dei materiali usati analizzando lo studio dei dettagli e del design, i metodi costruttivi e la qualità del lavoro, la sostenibilità ambientale del progetto, la ricerca applicata al calcestruzzo per migliorarne le prestazioni in edilizia. La partecipazione è aperta a progettisti, costruttori e committenti: per le iscrizioni c’è tempo fino al prossimo 31 agosto, le informazioni e la scheda di registrazione sono sul sito (www.fib-international.org). Raffele Sirica, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, si è spento improvvisamente nella sua abitazione di Napoli il 16 aprile scorso. Nato a Sarno (SA) nel 1947, laureato in Architettura a Napoli nel 1974, docente universitario, Sirica è stato presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Napoli dal 1995 al 1997, dal 1997 è stato presidente degli architetti italiani dal 1997 oltre che del Cup, il Comitato unitario delle professioni, dal 2002 al marzo scorso. Oltre a quella di architetto è stata intensa, nei primi anni novanta, la sua attività di urbanista nella fase di innovazione della legislazione per le aree urbane. È stato componente della Commissione per gli interventi urgenti per il risanamento e sviluppo di Reggio Calabria, e nell’Ufficio del programma, della Presidenza del Consiglio dei ministri, per la legge per Roma Capitale.