APPELLO
PRESIDENTE: Bene, allora devo giustificare gli assessori Rossi e Galli, poi i consiglieri
Leporoni, Bonafoni, Sforza, Girolametti e Pellegrini, 13 presenti la seduta è valida, sono, nomino
scrutatori i consiglieri Meloni, Crocetti e Arcioni. Ha chiesto per comunicazioni il consigliere
Arcioni, prego.
CONSIGLIERE ARCIONI: Grazie presidente, buongiorno a tutti, una cosa velocissima, io ho
portato questa riproduzione della pala eolica per ricordare a tutti, abbiamo avuto un colloquio anche
con il Sindaco, che il 22 di questo mese ci dovrebbe essere una conferenza dei servizi in regione
relativamente alla proposta da parte della ditta Emme3 dell'impianto maxi eolico a Campodiegoli,
volevamo ricordare diciamo con questa comunicazione che l’Umbria, la regione Umbria già si è
espressa contraria alla realizzazione dell'impianto, quindi auspichiamo che il comune di Fabriano e
la regione Marche si esprima, si esprimano anche loro con questo punto di vista, grazie mille.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Arcioni, non ci sono altre comunicazioni.
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PRESIDENTE: Quindi passiamo all'approvazione del verbale della seduta precedente ovvero
quello del 4 ottobre dal numero 81 al numero 98, poi quelli del 20 ottobre, la votazione è aperta.
Scusate siamo in fase di votazione però non abbiamo mi sa il numero legale, bisogna rifare
l'appello, non conta il Sindaco. Allora sono le 9:12 minuti alle 9:20 rifacciamo l’appello e
continuiamo con la prosecuzione, grazie.
APPELLO
PRESIDENTE: 14 presenti la seduta è valida, ripartiamo da dove ci erano lasciati, ovvero
mettiamo in votazione l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, ovvero la seduta del 4
ottobre e sono i numeri dall'81 al 98 e la seduta del 20 ottobre il numero 99, la votazione è aperta
PRESENTI
15
ASTENUTI
3
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
12
ESITO
APPROVATO
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 15 consiglieri; Voti validi 15; Astenuti 3: Silvi, Leli e
Solari; Contrari: Nessuno; Favorevoli 12; il consiglio approva.
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PRESIDENTE: Sono le ore 9:23 inizia l’ora delle interpellanze e delle interrogazioni. Punto
numero 3 all'ordine del giorno, interpellanza su procedura per l'affidamento in project financing
della realizzazione della gestione di una residenza protetta, casa di riposo, casa albergo e centro
diurno per anziani, presentata dai consiglieri Arcioni e Romagnoli, il relatore è l'assessore
Alianello, un attimo, illustra il consigliere Arcioni, prego.
CONSIGLIERE ARCIONI: Grazie presidente, buongiorno a tutti, allora questo il primo atto che
come Movimento Cinque Stelle abbiamo fatto relativamente diciamo a questo affidamento di
questo project financing, per la realizzazione della gestione, della residenza protetta casa di riposo,
in questo periodo consideriamo diciamo questa vicenda, diciamo noi come Movimento Cinque
Stelle, una di quelle vicende tristi, vicende tristi per tutta la comunità, perché diciamo questa storia
è poco chiara e soprattutto noi abbiamo la consapevolezza che anche dal punto di vista meramente
economico, al di là dell'arroganza nella gestione di alcune vicende relativamente diciamo al
tentativo di esproprio dei terreni dell'Agraria, che vogliamo ricordare ancora a tutti è un'eccellenza a
livello non solo regionale ma a livello nazionale per quello che riguarda gli istituti tecnici agrari, poi
per le modalità con cui questa cosa è stata partorita, noi abbiamo presentato su questa vicenda
un’interpellanza ed una mozione, adesso leggiamo l’interpellanza, considerando che relativamente
alla procedura per l'affidamento in project financing della realizzazione e della gestione di una
residenza protetta, casa di riposo, casa albergo, centro diurno per anziani, risulta sull'atto di gara che
a carico del comune vi è la resa disponibile dell'area, nello stesso documento vengono accennati
lavori che dovranno essere effettuati dal comune che sono: la realizzazione della necessaria strada
di accesso alla struttura e relativo spostamento dei sotto servizi di fognatura della scuola Allegretto
di Nunzio; dovrà essere inoltre spostato l’elettrodotto di media tensione ed interrato in posizione
idonea, è previsto, leggiamo sempre negli atti, lo spostamento della concimaie per una distanza di
almeno 100 metri dalla struttura, è probabile la necessità di dover ricollocare la stalla costruendone
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una nuova, questo non ce lo siamo inventati noi ma qui abbiamo l'estratto diciamo del documento
che se volete potete leggere tutti e quindi queste cose vengono riportate all'interno del
procedimento, quindi come interpellanza il Movimento Cinque Stelle chiede se i quattro punti sopra
indicati sono tutti e solo i lavori a carico del comune, o se vi sono altre attività onerose da
considerare, chiediamo anche quale sia la somma che è stata stanziata per quest'attività e soprattutto
in che voce del bilancio sia compreso questo stanziamento, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Arcioni, prego assessore Alianello.
ASSESSORE ALIANELLO: Allora preliminarmente Joselito dobbiamo inquadrare a che punto è
adesso la situazione, la situazione è un progetto a livello preliminare, quindi non c'è ancora una
progettazione esecutiva, e poi vado a rispondere ai punti uno per uno, però questo è importante per
farti capire che comunque è solo a livello preliminare ad oggi. Per quanto riguarda la realizzazione
della strada di accesso non è, non va, non è il comune che deve provvedere a fare la strada
d’accesso ma è la ditta aggiudicatrice che provvede a suo onere e spese alla completa realizzazione
della strada; per quanto riguarda lo spostamento dell'elettrodotto di media tensione o l’interramento
c'è un apposito capitolo previsto sul progetto dove non vengono individuati punto per punto quali
sono i servizi o i sotto servizi che andranno, che dovranno essere modificati,, o che dovranno essere
spostati, quindi sarà nel momento in cui dal progetto preliminare si passa alla fase esecutiva che
andranno valutate di volta in volta le esigenze di spostare o di interrare servizi o sotto servizi, allora
a quel punto si saprà che cosa bisognerà fare per ognuno di questi servizi e sotto servizi, al
momento non lo sappiamo perché il progetto è ancora a livello preliminare, per quanto riguarda la
concimaia effettivamente la concimaia dovrebbe essere spostata, però anche qui dobbiamo fare un
discorso più ampio, la concimaia è a servizio della stalla, la stalla siccome fa parte di un istituto
didattico è considerata, o potrebbe essere considerata, come aula didattica, quindi se non si
considera la stalla come punto di allevamento zootecnico in sé per sé, quindi come riproduzione,
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quindi può essere, viene, verrà o potrà essere considerato come aula didattica anche perché magari
all'interno di questa stalla c'è 1, 2, 3 capi, non quindi 10, 15, 20, può rientrare nell'attività zootecnica
vera e propria, anche in quel caso potrebbero essere erogate le distanze dei 100 metri, individuati ed
indicati, e quindi potrebbe non esserci questa necessità di spostare le concimaie o stalla, però ripeto
siamo sempre a livello di progetto preliminare, quindi nel momento in cui poi si passerà alla fase
esecutiva verranno poi valutate tutte queste cose, proprio perché non c'è ancora la fase esecutiva e
non sappiamo per l'interramento, spostamento, gestione di sotto servizi, concimaie, stalla,quali
saranno i provvedimenti che poi verranno presi in fase esecutiva, chiaramente non avendo la
quantificazione di questi costi non abbiamo in questo momento previsto in bilancio, perché è
impossibile prevederli in quanto non c'è niente se non a livello ancora preliminare quindi di idea,
non abbiamo previsto nei capitoli specifici del bilancio quali potrebbero essere le spese che il
comune dovrà o potrà sostenere per queste attività, quindi attualmente non c'è niente, nel momento
in cui e se il progetto avrà, sfocerà in una fase esecutiva potremmo avere la quantificazione e quindi
l'individuazione sia dei capitoli specifici di spesa che gli importi da attribuire ad ogni capitolo.
PRESIDENTE: Grazie assessore, prego consigliere Arcioni per replica.
CONSIGLIERE ARCIONI: Quindi mi sembra, correggimi Claudio se sbaglio od ho capito male,
che comunque l'impegno da parte del comune a sostenere queste spese, che comunque non sono
state ancora quantificate quindi potrebbero essere di varia natura, comunque di fatto c'è?
ASSESSORE ALIANELLO: per quanto riguarda i servizi e sotto servizi si
CONSIGLIERE ARCIONI: ecco io sinceramente rimango, questa è una genesi della giunta
precedente, però poi dopo arriveremo, dettagli ancora più secondo me allarmanti quando
discuteremo la mozione, ribadisco che questo è un parto della giunta, della giunta Sorci, che fra
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l'altro in maniera schizofrenica diciamo ha deliberato prima la non costruzione, ma poi ci
arriveremo, se discuteremo questa mattina la mozione, però veramente qui si sta sfiorando la follia,
soprattutto la follia quando si sfiora con i soldi che sono dei cittadini per noi è una follia
estremamente
pericolosa,
perché
oggi
abbiamo
sentito
dalla
voce
dell'assessore
che
fondamentalmente il comune si è impegnato a sostenere queste spese, però non sappiamo l'entità, la
cosa personalmente la ritengo gravissima e fra l'altro fa parte di quella che è la storia del project
financing in Italia, perché l'equazione del project financing in Italia è quella che i guadagni sono
privati mentre gli oneri sono tutti pubblici, poi lo vedremo meglio anche nella mozione, noi
ribadiamo che il progetto è una cosa folle, anche perché secondo me questa giunta dovrebbe avere il
coraggio, perché voglio sottolineare un'altra cosa, qui quando qualcuno dice blocchiamo i progetti
la prima frase che sento dire, attenzione perché ci sono le penali, i privati ci fanno causa, ci sono le
penali, dobbiamo incominciare a spiegare ai privati che affrontano questi progetti che se l'atto che
ha prodotto l'autorizzazione a progetto se è viziato, e per me questa mattina l'atto è già viziato,
perché se un comune non sa quali saranno gli oneri per rendere servibile l'area per me l'atto e già
viziato, ecco i privati imprenditori devono sapere che se l'atto comunque ha un vizio il comune non
deve risarcire assolutamente nulla, perché è compito del privato verificare, verificare, che l’appalto
che viene dato dall'ente pubblico era un appalto che non ha vizi di forma, io già la risposta, e
ringrazio l'assessore della risposta che ci ha dato, perché ripeto si configura a quello che, a parte
ripeto voglio tornare sull'arroganza con cui è stata gestita questa cosa, ignorare ripeto un istituto che
è un istituto storico, sul quale sia noi nel nostro programma, ma penso che anche nel programma
della maggioranza doveva essere questo istituto rimesso al centro di un'azione di riqualificazione
agricola in senso generale del nostro territorio, ecco è stato un atto assolutamente di un’arroganza
allucinante, non condiviso con nessuno, fra l'atto con delle schizofrenia, con delibere approvate di
non approvazione del progetto, poi ci siamo tornati a quattro giorni dalla fine del mandato, ecco a
noi questa cosa ci puzza un molto, cioè fa molto parte di quei comportamenti di qualcuno che
quando uno lascia deve comunque garantire qualcosa a qualcuno, noi ripeto ci torneremo su questa
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mozione perché questa secondo me è una cosa gravissima che creerà fra l'altro un precedente per
quella porzione di territorio che per noi è sagra, perché fa riferimento ad un istituto ripeto che è un
istituto di eccellenza a livello nazionale, per quello che riguarda gli istituti tecnici agrari, ecco noi ci
torneremo con la mozione, però su questa cosa vorremmo vederci veramente chiaro, io penso che la
giunta che si è insediata non può fare a meno, considerando anche quello che ha riportato
l'assessore, non può fare a meno di dire che questa è una cosa folle, perché se io ho dato
l'autorizzazione senza sapere, fra l'altro la cosa allucinante è che la porzione, la porzione di terreno
che viene fra l'altro scippato all'istituto, all'Allegretto di Nunzio, non era a conoscenza neanche il
preside, quindi tutta questa vicenda ha i connotati veramente della beffa e dell'arroganza, grazie.
PRESIDENTE: Non è previsto, però ecco, chiede la parola l’assessore Alianello per un
chiarimento, prego.
ASSESSORE ALIANELLO: Un chiarimento che mi sembra opportuno perché probabilmente non
sono stato chiarissimo, cioè la convenzione Joselito non è firmato, quindi il comune ad oggi
ufficialmente e sostanzialmente non si è impegnato in niente, la convenzione non è firmata, in più
sapete che c'è un ricorso al Tar su questa cosa, quindi ad oggi, perché prima ho fatto il cappello
dicendo siamo in fase preliminare, perché effettivamente questa amministrazione finché non firma
la convenzione non si è impegnato in niente, in sede di contrattazione potrebbero, e la bozza di
convenzione diventa più bozza di convenzione nel momento in cui potrebbe essere sottoscritta, tutte
quelle indicazioni del sotto servizi potrebbero essere assolutamente stralciate, quindi ad oggi
ufficialmente il comune non si è impegnato in nulla, mi sembrava importante farlo sapere anche
perché così
CONSIGLIERE ARCIONI: si però arrivati a questo punto, solo una precisazione, cioè a me fa
piacere la risposta però ce la facciamo come nuova giunta insediata a buttare il cuore al di là
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dell'ostacolo e a dire che questa operazione non va fatta, perché non c'erano assolutamente nessun
tipo di crisma per essere realizzata questa struttura, cioè ce la facciamo, sarebbe un atto importante
per la nuova giunta che si è insediata, perché non c'è assolutamente bisogno, poi ci torneremo con la
mozione, perché noi una struttura già ce l'abbiamo, capito, e con un decimo di quello che va
investito sulla nuova struttura si potrebbe rendere eccellente quella già esistente.
PRESIDENTE: Grazie.
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PRESIDENTE: Punto 4 all'ordine del giorno, interpellanza sulla carenza di segnaletica turistica
nella nostra città con particolare riferimento alle indicazioni per l'area di sosta camper, presentata
dai consiglieri Leli, Urbani, Silvi, relatore assessore Balducci, la illustra il consigliere Leli, prego.
CONSIGLIERE LELI: Grazie presidente, buongiorno a tutti, premesso che il turismo è uno dei
settori che può dare un contributo anche importante per il nostro territorio, anche per quanto
riguarda l'occupazione, quindi premesso anche che il comune si è dotato di una nuova area per la
sosta dei camper, area che è dimensionata al punto da contenere lo stazionamento di 15 mezzi nei
pressi dello stadio comunale, tutto ciò premesso, chiediamo alla presente amministrazione per quale
motivo nei principali parcheggi cittadini, ovverossia quelli più vicini e quindi funzionali alla visita
del centro storico, è stato posto il divieto di sosta dei camper, ed al contempo manca un cartello che
dia le indicazioni minime per indirizzare i turisti verso l'area appositamente destinata allo
stazionamento dei camper. In secondo luogo chiediamo se l'amministrazione ritiene che aver
posizionato l'area di sosta per i camper in zona periferica, ovverossia vicino ad un centro
commerciale piuttosto che al centro storico, sia una sciolta come dire strategica, se
l'amministrazione intende ancora provvedere ad un'area di sosta per i camper più vicina al centro
storico in modo tale da evitare di scoraggiare i turisti che in questo modo sono costretti a lasciare i
loro mezzi lontano ancora dal centro; ed infine se l'amministrazione intende con un apposita e
chiara segnaletica ad hoc fornire delle opportune alternative, quali ed esempio prevedere posti nuovi
di tipo 4, 5, all'interno dei due parcheggi principali distribuiti tra il parcheggio di viale Moccia ed il
parcheggio del torrione, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Leli, risponde l'assessore Balducci, prego.
ASSESSORE BALDUCCI: Buongiorno a tutti, siamo a Fabriano, qui l'area sosta attrezzata per i
camper è in una posizione strategica, vicinissima agli impianti sportivi ed ai centri commerciale, e
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vicina al centro storico della città, l'area può ospitare fino a 16 camper, con la possibilità di
allacciarsi alla rete elettrica, eccetera eccetera, questa recensione non è uno spot pubblicitario del
comune di Fabriano messo sul sito Fabriano turismo punto it, ma è la definizione che la Uni
Camping, che è l'associazione nazionale dei camperisti, dà presentando l'area di sosta di Fabriano,
per cui penso che questo solo basterebbe a rispondere ad una buona parte di questa interpellanza,
voglio aggiungere che tra le, questa nostra area è messa tra le aree di eccellenza regionali, tra le
altre cose la regione Marche ha contribuito alla realizzazione con una cospicua somma, non solo, il
comune di Fabriano fa parte dei comuni amici del turismo itinerante, sempre, diciamo
un'onorificenza data dall'Uni Camping, ora vi spiego perché l'area camper all'epoca è stata
posizionata laggiù, è stata posizionata laggiù perché, perché come dice giustamente l'Uni Camping
è baricentrica rispetto alla cittadella dello sport, rispetto ai centri commerciale, non è lontana dal
centro, se uno non vuole venire al centro con il camper ha una fermata del bus esattamente sull’area
di sosta con tutti i cartelli indicatori di quanto può trovare a Fabriano, per di più essendo un'area
aperta non ha bisogno di un presidio, il presidio ce lo garantiscono i custodi degli impianti sportivi,
nonostante questo ogni tanto abbiamo anche delle difficoltà, nel senso che ogni tanto qualche atto di
vandalismo lo abbiamo dovuto subire, ma questo può essere anche, ci può stare, però l'altro
indicatore che ci ha determinato a scegliere quell'area è stato anche questo presidio giornaliero,
quotidianamente il custode degli impianti sportivi si fa un giro sull’area di sosta e segnala se c'è
qualche problema. Teniamo conto poi la presenza, diciamo il discorso anche degli impianti sportivi
è fondamentale perché ogni qualvolta c'è una manifestazione sportiva spesso coloro che vengono a
Fabriano vengono in camper, di conseguenza è gioco forza essere immediatamente vicini, lascio
immaginare il vantaggio che c'è nell'essere vicini alle aree commerciali, per il centro storico tutto
sommato non siamo lontanissimi, per cui si può venire in camper o con i servizi pubblici, tra le altre
cose se vogliamo dire che quella è un'area un po' decentrata, non siamo gli unici in Italia ce ne
stanno a bizzeffe di altri esempi di aree decentrate, molto più decentrate della nostra, non di
cittadelle, così mi riferisco a Cortona, mi riferisco a San Gimignano di Perugia, Matera, queste che
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mi sono venute in mente. Il discorso della sosta, se noi prevediamo delle aree di sosta per i camper,
i camper hanno diritto di sostare per 72 ore, entro il limite di 72 ore non possiamo dire niente,
segnalarlo, in questo senso si era pensato qualche anno fa di limitare la sosta dei camper nel
parcheggio di via Cappuccini, quello è un parcheggio diciamo così strategico, serve alla scuola,
serve al comune, serve alla città, ma non vietare il parcheggio in tutti gli altri parcheggi della città,
il parcheggio del torrione gli ultimi signori di San Felice sul Tanare sono stati qui la scorsa
settimana hanno parcheggiato li, ma ci stanno posti per i camper in via Angelelli, via Alessandro la
Marmora, viale Moccia, in quasi tutti i parcheggi, escluso quello di via Cappuccini ma per queste
motivazione. L'altra cosa è la segnaletica, ci sono segnali su ogni via di accesso a Fabriano per
l'area sosta camper, ce n'è uno addirittura che basta arrivare sull'incrocio della Serraloggia, del
comune, c’è anche lì, poi, c’è anche li, per cui non è, anche al centro l'abbiamo messo, però bisogna
entrare un po' nell'ottica di come si muovono i camperisti, cioè i camperisti delle segnalazioni gli
importa pochissimo, loro si muovono con i gps, essendo noi tra le aree di eccellenza inserite tra
l’Uni Camping, tra le aree di eccellenza, diciamo che facilmente raggiungibile, in ogni caso anche
la segnaletica è stata, per quello che era necessaria, opportunamente indicata.
PRESIDENTE: Grazie assessore Balducci, per replica consigliere Leli, prego.
CONSIGLIERE LELI: Si, ringrazio l'assessore Balducci, lei come immaginerà noi abbiamo fatto
questa interpellanza sulla base di segnalazioni che ci sono pervenuti da turisti e camperisti, capiamo
si l'importanza di fare un'area attrezzata per la quale comunque è necessaria una, come dire, uno
spazio ampio, verde che sia, comunque vicino al punto di appoggio come la cittadella dello sport, il
nostro scopo era comunque quello anche di non lasciare comunque il centro storico più isolato in
questo caso la periferia, perché com'è vero che ci sono delle gare sportive per cui vengono famiglie
con i camper il fine settimana, è anche vero però che comunque il centro storico ha dei monumenti
musei, per cui comunque se vogliamo facilitare l'accesso dei turisti anche in quella zona noi ecco
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avevamo proposto questi 4, 5 posti, in modo tale proprio per facilitare la zona del centro storico,
ringrazio comunque per la risposta.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Leli.
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PRESIDENTE: Passiamo al punto numero 5 dell'ordine del giorno, ovvero interpellanza sullo stato
di fatiscenza della recinzione del laghetto artificiale che si trova nei giardini pubblici, ex terreno
scuola agraria, presentata dai consiglieri Silvi, Leli, Urbani, il relatore è l'assessore Alianello,
illustra il consigliere Silvi, prego.
CONSIGLIERI SILVI: Grazie presidente, io vorrei portare in questo consiglio questo problema,
che all'interno dei giardini pubblici, realizzati sugli ex terreni della scuola agraria, è presente un
laghetto recintato da uno steccato che al momento si trova in uno stato fatiscente ed indecoroso,
come potete vedere nella foto allegata, noi chiediamo che questa amministrazione intervenisse nel
più breve tempo possibile a ripristino dello steccato di protezione, al fine di evitare che qualche
bimbo si trovi in una situazione di pericolo, noi vorremmo fare una proposta a questa
amministrazione, che è quella di eliminare l'antiestetico laghetto artificiale che come arredo del
parco risulta poco chic, come tutti sappiamo questa opera consuma acqua in quanto si ricicla,
tuttavia questa operazione consuma energia elettrica inutilmente, solo pochi giorni all'anno, quasi
mai l'acqua viene movimentata, rimanendo ferma e sporca nell’invaso artificiale realizzato con una
buca nel terreno con una guaina di pvc, allo stato attuale è un elemento, come dicevo prima,
pericolosa perché la recinzione è demolita in più punti, ed è una vera manna per la riproduzione di
zanzare e di altri insetti, noi pensiamo che sarebbe bello e utile eliminare prima di tutto il laghetto
artificiale e realizzare sul posto uno spiazzo aperto ed un semplicissimo piano, che in primavera e in
estate potrebbe essere utilizzato come solarium od altre cose, d'inverno addirittura potrebbe ospitare
anche la pista di pattinaggio sul ghiaccio, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Silvi, risponde l'assessore Alianello, prego.
ASSESSORE ALIANELLO: Ringrazio per l'interpellanza, comunque volevo dire all'amico
Danilo, è chiaro che quando ci sono, come la recinzione caduta fatti così macroscopici noi lo
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sappiamo, perché comunque non è che siamo chiusi dentro casa senza, quindi apprezzo la proposta
di farci qualche altra cosa; sulla segnalazione che è rotta, cioè solo segnalazioni chiaramente inutili
perché questo rifacimento della recinzione è in programmazione ormai da 25 giorni, solamente che
come tu sai nei capitoli di spesa relativi al rifacimento di determinate cose abbiamo delle priorità di
un certo tipo del genere, quindi la segnalazione diciamo è un po' ultronea perché è già in
programmazione, verrà fatta nei tempi possibili. Invece sulle proposte che fai, sull'eliminazione
della fontana per farci uno spiazzo solarium o comunque la posizione della pista di pattinaggio, al
momento questa amministrazione non concorda con queste soluzioni perché ci sono delle
motivazioni ben precise, allora la fontana comunque nel momento in cui è azionata ed ha quello
schizzo di acqua molto importante comunque crea quella parte di ornato pubblico, comunque attira
anche con la bellezza stessa di come è stata fatta apprezzamenti da parte, sia di coloro che vengono
a visitare Fabriano che dei fabrianesi stessi, la realizzazione della fontana con il pvc è fatta in
maniera tecnica specifica proprio perché il pvc non permette il filtraggio dell'acqua e quindi la
dispersione dell'acqua perché è riciclata, quindi non c'è consumo di acqua, anche il fatto del
ricettacolo di zanzare, tutte le zone dove c'è l'acqua, compresa anche la fontana sturinalto, è vero
che può essere ricettacolo di zanzare, comunque è oggetto anche di attenzione quando si fanno le
disinfestazioni, preventive e nei momenti in cui c'è la necessità di farla. Per quanto riguarda lo
spazio in cemento, tu capisci adesso il solarium non hai bisogna dello spazio di cemento, perché se
vuoi andare a prendere il sole come fanno tantissimi a Fabriano si sdraiano sull'erba, è anche più
carino, più comodo, e più bucolico se vogliamo dirlo così ch invece che la spianata di cemento. Per
quanto riguarda la pista di pattinaggio, il successo della pista di pattinaggio, oltre del pattinare in sé,
è anche perché è collocate in zone molto vicine al centro, che portano, quando i genitori portano i
bambini a pattinare sul ghiaccio, i ragazzetti a pattinare sul ghiaccio, nel tempo, nell’ora, mezz'ora
che stanno pattinando comunque si vanno a fare un giro, generalmente per fare gli acquisti di
Natale, più la porti fuori dal centro o dalla zona dei negozi e comunque più questa seconda finalità,
che è anche quella di riportare nel momento del massimo possibilità di acquisto per i commercianti
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fabrianesi di distoglierli dalla zona dove essi sono situati, quindi per le tue due proposte questa
amministrazione attualmente non le accoglie.
PRESIDENTE: Grazie assessore, prego consigliere Silvi per replica.
CONSIGLIERE SILVI: Già per le proposte già sapevo che la risposta era negativa, comunque la
cosa principale è che questo steccato venga ripristinato il più presto possibile, grazie assessore.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Silvi.
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PRESIDENTE: Passiamo al punto numero 6 dell’ordine del giorno, l'interpellanza sul
posizionamento di un cartello turistico, itinerari turistici delle Pievi, Abbazie e Monasteri,
presentata dai consiglieri Urbani Leli e Silvi, il relatore è l'assessore Balducci, illustra il consigliere
Urbani, illustra il consigliere Leli, prego.
CONSIGLIERE LELI: Grazie presidente, premesso quindi che nella primavera scorsa presso
l’oratorio della carità è stata presentata l’adesione del comune di Fabriano agli itinerari artistico
religiosi che sono inseriti nel più ampio programma di sviluppo turistico, storico artistico religioso,
tra le regioni dell'Umbria e delle Marche, premesso anche che questa iniziativa fu a suo tempo
presentata diciamo così come foriera di grandi aspettative ed opportunità per la nostra città, in
quanto poteva fungere da grande attrattiva per i turisti anche che provenissero dalla regione Umbria,
tutto ciò premesso chiediamo se gli interventi si siano ridotti al solo posizionamento di un unico
cartello per la città, in cui è scritto appunto Pievi Abbazie e Monasteri; per quale motivo questo
cartello è stato però posto in prossimità dell'area giochi dei bambini presso i giardini pubblici, dove
a meno che un turista non si sia perso difficilmente passa; se inoltre l'amministrazione non ritenga
utile porre mano ad una indicazione segnaletica di qualità, ovverossia posta nei punti strategici, cioè
nei punti di arrivo dei turisti, ovverossia presso la stazione ferroviaria, il parcheggio degli autobus, i
due parcheggi principali della città; infine vorremmo sapere se vi sono altri interventi propedeutici
per questo turismo di qualità di cui si era parlato appunto nell'oratorio della carità in quella sede,
oppure se dobbiamo pensare che tutte queste grandi aspettative di fatto si siano ridotte solo al
posizionamento di un unico, aggiungerei anche triste, cartello isolato li nell'area giochi dei bambini,
grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Leli, prego assessore Balducci.
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ASSESSORE BALDUCCI: Grazie presidente, guardi io vi ringrazio per l'interrogazione, per
l'interpellanza, che avete fatto, perché lei in questa interpellanza evidenzia un'assoluta non
conoscenza del progetto, per cui ne approfitto per poterlo dire a voi, ed un po’ a tutti, se non era
stato ben chiaro quando all'epoca è stato presentato, anche prima dell'ultima volta che tu hai citato
nella presentazione dell’interpellanza, cominciamo dal cartello, mi sorprende che non abbiate colto
il motivo per cui il cartello è stato posizionato in quello spazio antistante la sala giochi, ma sul
vialetto che collega il parcheggio di viale Moccia per i pullman, per le macchine, per i camper che
dicevi prima, con il Museo della Carta e della Filigrana, su quel vialetto passano per gran parte, non
i turisti spersi, perduti, o che vanno a farsi una passeggiata per il giardino, sul quel vialetto l’anno
scorso sono passate 40.000 persone, se un cartello, triste non mi sembra, però se tu lo definisci triste
sarà triste, penso che sarà stata la gioia delle 40.000 persone che sono passate la davanti e che hanno
potuto vedere che nel nostro territorio non c'è solo il Museo della Carta e della Filigrana, ma se uno
ama un po' di cultura storica e vuole riscoprire un po' della nostra storia può ancora, può fermarsi ed
andare per questi percorsi che li sono indicati; non è l'unico cartello che è stato posizionato nel
comune di Fabriano, i cartelli di quel tipo ne sono stati posizionati 6 nel comune di Fabriano, questo
è quello che è posizionato a Fabriano, gli altri sono a San Silvestro, all'eremo di Valleremita, San
Biagio in Caprile, San Cassiano in Val Bagnola, e l'eremo di Val di Castro, se voi avete visto le
riprese di Sereno Variabile del 20 ottobre, quando il conduttore Bevilacqua ha parlato del territorio
di Val di Castro si è posizionato esattamente vicino al cartello, uguale identico a quello che tu vedi
ai giardini, questo mi fa capire che se una trasmissione televisiva, per la quale l'aspetto
dell'immagine è fondamentale, ha deciso di far parlare il conduttore nelle immediate vicinanze,
riprendendo il conduttore ed il cartello questo cartello tanto triste non sarà certamente, anzi è
televisivamente apprezzabile, però se fossero stati, altrettanti cartelli sono stati messi negli altri 9
comuni che hanno aderito al progetto interregionale Marche ed Umbria, ma se fossero state
solamente questi 50, 60, cartelli posizionati in questo territorio vasto che comprende 3 comuni
marchigiani, iniziali, questa è la prima fase del progetto interregionale, per cui Sassoferrato
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Fabriano e Fiuminata, i
9 comuni umbri, da Nocera fino a Scheggia Pasce Lupo, se questi
amministratore di questi 9 comuni, oggi diventati 10 perché ha chiesto l'adesione il comune di
Frontone noi l'abbiamo chiaramente accettato, avessero fatto con circa 140.000,00 € questi cartelli
sarebbero da prendere l’amministrazione, non i tecnici dei comuni, ma l'amministratori e farsi ridare
i soldi perché l’avremmo buttati via, allora vi dico che cosa ci abbiamo fatto, oltre a questo, queste
sono cose che sono state presentate anche a Fabriano, strano che non ne sapete niente, la settimana
liturgica sono state date a tutti, adesso dico una cosa visto che si parlava di Pieve Abbazie e
Monasteri, sono stati dati a tutti coloro che hanno partecipato alla settimana liturgica l'anno scorso
qua, ma precedentemente, poi dopo vi dico anche dove l'abbiamo presentate, voglio andare per
ordine però, che cosa ha prodotto oltre a questi cartelli, il cartello é l'ultima cosa che è stata fatta, è
stata prodotta la prima vera guida turistica interregionale tra le Marche e l’Umbria, ed è una guida
particolare, è una guida particolare che è composta da 116 pagine, me lo sono scritto perché
altrimenti tutte non me le ricordo, su queste 116 pagine ci sono i 7 itinerari turistici che possono
essere percorsi a piedi, in mountain-bike, in macchina, uno se li sceglie come possibile, che sono gli
stessi che poi tu ritrovi sui cartelli, ma se fossero, ed è in italiano e in inglese, ed è scritta, all'interno
di questa guida, proprio per il discorso turistico, abbiamo introdotto la guida all'ospitalità, è un
inserto, è un inserto di 20 pagine, cosa c'è in questo inserto? in questo inserto ci sono tutte le
strutture ricettive che possono offrire ospitalità lungo questi percorsi, perché un inserto? perché è
ovvio che le strutture ricettive possono andare a cambiare anno per anno e noi anno per anno le
aggiorniamo, infatti siamo già arrivati alle’edizione 2012, perché la prima è stata del 2010, per cui e
già la terza riedizione dell’inserto, la guida non cambia la guida rimane uguale, non solo voi sapete
oramai che il discorso cartaceo per quello che riguarda la promozione turistica comincia ad essere
un po' obsoleto, chiaramente sul discorso su Fabriano turismo voi trovate tutta, tutta questa roba,
per cui chiunque, in qualsiasi parte del mondo, può andare a vedere, se arriva dentro Fabriano
turismo punto it, questo progetto interregionale, quello che è contenuto nella guida; dove è stata
presentata la guida? la guida tutto sommato, il progetto interregionale nasce da un bando che il
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comune di Fabriano e questi altri comuni ha vinto nel 2010 con un bando del ministero gestito dalle
regioni, erano state presentate fra le Marche e le regioni limitrofe 9 progetti interregionali, ne sono
stati scelti due, uno è questo, per cui una certa validità ce la, e non è stato presentato solo in regione
Marche ed Umbria ma è stato presentato ad esempio all’Enit, Parigi, l'ente nazionale per il turismo,
all’Istituto Italiano di cultura di Londra per cercare di promuoverlo, proprio perché Londra è
collegata a Falconara fortunatamente con un volo diretto, in due ore si sta a Londra, se guardate i
dati l'incremento degli inglesi è stato del 35% l’anno scorso, significa che qualcuno è venuto anche
da noi, qualcuno è venuto anche qui, non solo, questa guida cartacea è stata integrata con una carta
turistica escursionistica, cosa significa? abbiamo preso tutti i percorsi in collaborazione con i Cai,
con i due Cai il marchigiano e l’umbro, percorsi che potevano essere fatti a piedi tra l’Umbria e le
Marche perché sono indicati sia i percorsi che le strade, con massima soddisfazione questa carta geo
referenziata, tra le altre cose, per cui con tutti gli indicatori del GPS, c’è stata richiesta dal comando
provinciale dei vigili del fuoco di Perugia, proprio perché qui ritrovano tutte le strade che possono
essere utili in caso di incendio, sulla scorta di questo l’ingegner Manzella, il nuovo capo dei vigili
del fuoco del nostro territorio, c'è la richiesta e noi gliela forniamo, per cui abbiamo fatto non solo
una cosa che può essere utile dal punto di vista turistico ambientale, abbiamo fatto una cosa utile
con questi soldi del ministero, abbiamo fatto una cosa utile addirittura in caso di necessità per gli
incendi boschivi; continuiamo, sempre con i medesimi soldi se voi vedete il comune di Fabriano ha
la mini guida in formato zeta card, l'avete vista quella guidina così, è stata fatta con questi soldi
l’aggiornata, riportando ovviamente all'interno di questa mini guida il discorso delle possibilità di
interrelazione tra le Marche e l’Umbria. Prima vi ho detto che su Fabriano turismo punto it ritrovate
questa roba, vi posso anche dire che ormai il discorso digitale sta allargandosi in maniera esagerata,
con il progetto interregionale cosa abbiamo fatto? voi sapete che girando con gli samrtphone uno
può avere tantissime notizie su cosa uno trova in città o al di fuori di questa città, perfetto, vi ho
detto che abbiamo geo referenziato tutti i siti di interesse sia artistici, sia culturali, sia di percorsi,
Fabriano ha fatto città in tasca, voi con uno smartphone andate sul sito, o alll’apple store, o
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all'android market, per cui tutto, potete tranquillamente scaricarlo, mi mettete lo smartphone in
tasca e cominciate a girare per Fabriano, a 200 metri da un punto di interesse, vi premetto ci sono i
negozi, alberghi, musei, tutto, lui vi avvisa, voi lo aprite e li vi dice cosa avete e cosa trovate, vi da
tutte le informazioni; questo progetto, questa prima fase del progetto è servita anche per un'altra
cosa, a mettere in rete gli Iat, gli info point turistici dei 12, dei 9 comuni, anzi dei 10 comuni, per la
prima volta si sono ritrovati ed hanno cominciato a collaborare in rete, lo diciamo tutti che
l’abbiamo fatto; abbiamo fatto anche dei tuctur, o dei press tour, per far vedere quello che avevamo,
e penso che i risultati, preferenze televisive, presenze radiofoniche, promozioni, i risultati di questa
campagna, finanziata sempre con i medesimi soldi di cui il comune di Fabriano ci ha messo non so
se 5000,00 €, era il cofinanziamento su 150, finanziati con questa cosa, abbiamo fatto, diciamo i
risultati delle presenze a Fabriano ci hanno dato ragione, per fortuna io dico, nel 2010 siamo
cresciuti del 30%, inarrivabile quella possibilità da un anno all'altro, però l'anno scorso dove c'è
stato un decremento di presenze turistiche generalizzato nell'Italia, significativamente anche lungo
la fascia costiera, noi abbiamo avuto l'8% di presenze turistiche in più rispetto all'anno prima, non è
poco, non solo abbiamo mantenuto i dati l'abbiamo migliorati, ti posso dire un altra cosa, visto che
la prima fase di questo progetto interregionale è stata, a detta di chi la verificata, eccellente, direi
eccellente, ce ne hanno finanziati altre due, una seconda fase per 120.000,00 € per la costituzione
dell'Appennino bike park, cosa significa? individuare percorsi, sempre in questa fascia
interregionale Marche ed Umbria di quei 10 comuni ad oggi, noi abbiamo chiesto anche ad altri
comuni di entrare, per percorsi a piedi o in mountain-bike, e ci hanno finanziato anche una terza
fase per 80.000,00 €, voi sapete che il turismo enogastronomico sta diventando importante, perfetto,
ci hanno finanziato questa terza fase proprio per fare dei percorsi enogastronomici su prodotti tipici
locali fra questi 10 comuni, ad oggi siamo solamente in 10, penso di aver chiarito questo vuoto di
conoscenze e penso di averlo chiarito a tutti, su questo stiamo facendo, ed io mi sento in dovere.
perché quando ci vuole ci vuole, di ringraziare le strutture e i dipendenti pubblici dei 10 comuni, il
comune di Fabriano ha coordinato tutta questa operazione e l’ha anche pensata, è intervenuta anche
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nella fase di progettazione Pellegrini Giorgio, ed ogni tanto secondo me ai dipendenti che
manifestano e danno segno di attaccamento alla città prima che al lavoro secondo me è giusto fare a
meno, oltre al giusto compenso salariale che hanno, almeno un doveroso ringraziamento. Spero di
essere stato diciamo chiaro e vi do anche la nota scritto come da voi richiesto.
PRESIDENTE: Grazie assessore, per replica consigliere Leli, prego.
CONSIGLIERE LELI: Si ringrazio l'assessore, la mia comunque non voleva essere, come dire,
una presentazione provocatoria, assolutamente no, ribadisco invece il tono assolutamente
propositivo e positivo, la nostra idea era quella semplicemente di parlare di indicazione
cartellonistica semplice per indirizzare anche quei turisti che purtroppo ancora non sono attrezzati
con tutte quelle strumentazioni di cui giustamente parlava prima, e che sono assolutamente in
diffusione, ecco prendiamo comunque atto della risposta e ringraziamo.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Leli.
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PRESIDENTE: Punto 7 all'ordine del giorno, è un’interpellanza presentata dal consigliere
Bonafoni che però non può essere discussa perché il consigliere non è in aula, quindi passiamo al
punto numero 8, si tratta di un'interpellanza circa la situazione di pericolo di un muro della piazzetta
di Nebbiano, è stata presentata dai consiglieri Urbani Leli Silvi, il relatore è l'assessore Alianello,
illustra il consigliere Urbani, prego.
CONSIGLIERE URBANI: Il gran ducato di Nebbiano bisogna che parlo io, sentite sarò
brevissimo, li sta cadendo un muro, siccome ci passano i bambini che vanno in chiesa, al circolo
Fenalc, al parco giochi, la ruspa quando ha spostato la neve ha fatto pressione contro questo muro,
sta cadendo veramente, prima che succeda qualche disgrazia se potete intervenire, è un intervento
anche che mette in sicurezza i cittadini ed è molto molto semplice, si tratta di raddrizzare un po' il
muro e ristuccarlo un pochino, metterlo un po’ in sicurezza, sia il muro che un lampione, che fra
poco, è uno di quei lampioni poi antichi, bello, se lo rimettiamo un po' a posto, lo rimettiamo in
funzione credo che la spesa sia veramente limitata.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Urbani, prego assessore Alianello.
ASSESSORE ALIANELLO: Ringrazio Urbani per l’interpellanza, effettivamente siamo andati a
vedere, il problema probabilmente anche un pochino più serio di quello che dici questa mattina, nel
senso che noi metteremo subito in sicurezza la scala che scende perché li dovremmo chiudere,
dovremmo chiudere sopra e sotto per non far transitare, l’intervento da fare sul muro non è una
semplice stuccatura è qualcosa di un po' più complesso, e quindi necessita di un impegno di spesa
non risibile, valutando con l'architetto Evangelisti ieri e con Cotichella, non abbiamo attualmente
queste risorse, quindi dovremmo aspettare il bilancio di previsione dell'anno prossimo per poter
mettere delle somme adeguate per il rifacimento del muro perché effettivamente è pericoloso,
quindi dovremo far pazientare un pochino gli abitanti di Nebbiano, perché quella scala dovrà essere
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chiusa e per qualche tempo, comunque ringrazio per l'interpellanza perché mentre prima, fatto una
piccola precisazione che certe cose macroscopiche magari sono inutili da portare come interpellanze
invece una situazione come questa fatta in una zona, in una frazione, che non è visibile tutti i giorni
è un intervento importante e quindi ringrazio Urbano per avercela proposta.
PRESIDENTE: Bene assessore, per replica il consigliere Urbani, prego.
CONSIGLIERE URBANI: Bene, sinceramente visto che c'era questa situazione di pericolo io,
l'interpellanza era stata fatta per aiutare i cittadini, io sinceramente faccio le cappe non faccio
l'imprenditore edile quindi non so dirvi se, a me sembrava semplice perlomeno mettere un pochino
in sicurezza, ma con, domando forse vado fuori tema, però dico con l'ampliamento del patto di
stabilità che ci ha concesso la regione che è proprio il titolo secondo delle opere pubbliche non si
poteva trovare qualcosina all'interno di quel 1.050.000,00 € che la regione ci ha fornito e che, mi
sembra che da qualche altra parte, sta, viene utilizzato, con questa storia di questa roba vecchia
quando è che finirà la roba vecchia.
PRESIDENTE: Allora non è previsto però ecco per rispondere al consigliere Urbani facciamo
rispondere l'architetto Evangelisti, prego.
ARCHITETTO EVANGELISTI: Solo per chiarire un aspetto relativamente al patto di stabilità
verticale della regione Marche, non serve per fare più investimenti sul titolo secondo ma serve per
sbloccare i pagamenti, quindi il problema è reperire nuove risorse non
CONSIGLIERE URBANI: lo so architetto però voglio dire quanto sarà questo intervento li per
raddrizzare il muro, avete fatto una stima?
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ARCHITETTO EVANGELISTI: ci vogliono dai 6 agli 8.000,00 €, perché c'è da rifare il muro,
metterlo in sicurezza e quindi attualmente non sono disponibili insomma
CONSIGLIERE URBANI: va bene, senza parole
PRESIDENTE: Grazie architetto, allora abbiamo esaurito le interrogazioni ed interpellanze
nell'ordine del giorno.
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PRESIDENTE: Sono le 10.15 quindi andiamo avanti con il punto numero 9 all'ordine del giorno,
ovvero elezione del collegio dei revisori dei conti triennio novembre 2012 novembre 2015, illustra
l’assessore Tini, prego.
ASSESSORE TINI: Grazie presidente, buongiorno a tutti, dunque noi questo atto che proponiamo
è per mantenere una regolarità amministrativa dell'ente, i revisori precedenti sono decaduti, colgo
l’occasione per porre un ringraziamento, per fare un ringraziamento al collegio cessante, che oggi
cessa ufficialmente, che hanno svolto questo servizio a favore dei consiglieri comunali, perché io ho
sempre sostenuto che il collegio sindacale è un organo del consiglio comunale non della giunta,
perché è un organo di garanzia di tutti i consiglieri, questo perché è un concetto che ho dovuto,
ripeterlo spesso per farlo capire nelle vecchie amministrazioni, io su queste cose ci credo, perciò
ringrazio il presidente Ceccherani, i componenti Stelluti e Zuccaro, che hanno fatto quest'opera per
6 anni, anche se molte volte con degli scontri anche con il sottoscritto, però comunque hanno svolto
una funzione che io ritengo importante, funzione che, poi vorrei ricordare al consiglio, con le nuove
disposizioni di legge che stanno uscendo in quest'ultimo periodo, mi riferisco in modo particolare
alla legge 135, ed al decreto 174 in corso diciamo di conversione, questi organismi acquisiranno
ancora più poteri a garanzia proprio del consiglio comunale ed anche della giunta, noi intendiamo
rispettare, voi sapete che le modalità di votazione per questo tipo di nomina, non c'è garanzia per la
minoranza, però noi, lo dico a nome della giunta ed anche della maggioranza, noi rispetteremo ciò
che non sempre è stato rispettato, 3 anni fa purtroppo è successa una cosa incresciosa, tutti e tre l’ha
nominati la maggioranza, noi non intendiamo fare così perché il consiglio comunale c’è
maggioranza e minoranza, il rettorato ha dato certe indicazioni, noi come maggioranza indicheremo
due nominativi, poi il capogruppo della maggioranza indicherà con la massima trasparenza, diremo
nome e cognome prima a scanso di equivoci, io penso che anche la minoranza debba fare la stessa
cosa, abbiamo mantenuto un equilibrio, devo fare una piccola, sulla velina che vi è stata distribuita
c'è un fatto che debbo chiarire, allora questa veline è stata costruita secondo le disposizioni del testo
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unico sugli enti locali del decreto legislativo 267 del 2000, nel frattempo dal 2000 ad oggi, ed in
modo particolare nel 2010, sono intervenute nuove leggi, voi sapete che l'albo dei revisori contabili
ad esempio, che era gestito dal ministero di grazia e giustizia, è stato trasferito con una serie di
decreti e di leggi al ministero dell'economia e della finanza, che cosa è successo? la velina è
costruita pertanto secondo il testo unico, il testo unico non è aggiornato alle ultime cose, allora che
succede, voi vedete dietro l’elenco che vi è stato comunicato, ma non è stato un errore, la sostanza è
questa, ve la faccio breve, gli albi, una volta gli albi dei dottori commercialisti revisori contabili e
gli albi ragionieri revisori contabili erano albi separati, sono stati unificati in un unico albo con una
distinzione, ma è un albo unico, perciò nell'allegato che avete nella delibera se vedete sotto la
colonna ragionieri revisori contabili non ce nessuno, invece ci sono, noi nella proposta che si andrà
a fare, io penso che nella conferenza dei capigruppo sia intervenuto un accordo in questo senso,
saranno rappresentati sia i dottori commercialisti revisori contabili, sia i ragionieri revisori contabili,
tutti sono iscritti all'albo dei revisori contabili, la legge ci impone che il presidente debba essere
iscritto all’elenco dei revisori contabili, perciò essendo tutti iscritti teoricamente sulla carta tutti
potrebbero fare questo. Un'altra cosa che debbo aggiungere che sulla, sempre sulla parte
deliberativa della velina la data l’avevamo lasciata in bianco, perciò io inserirei la data del 16, da
domani, dal 16 di novembre, questo nuovo organismo, noi faremo questo atto se siamo d'accordo
immediatamente esecutivo, dal 16 novembre questo organismo dovrà entrare in azione, anche
perché noi tra 10 giorni, tra 7 , 8 giorni dobbiamo fare l’assestamento finale di bilancio abbiamo da
fare degli adempimenti. Un'altra cosa che volevo specificare sempre, poi magari dovrebbe essere
anche riportato in velia ma non penso che sia necessario un emendamento, quando parliamo di
presidente iscritto ai revisori contabili che ho detto prima va bene, quando parliamo di componenti
iscritti all’albo dei dottori commercialisti ci aggiungerei ed esperti contabili, perché adesso si
chiamano in questa maniera, ossia è un’integrazione, idem per quanto riguarda l'altro componente
iscritto sempre dai dottori commercialisti, perché non c’è più, quello dei ragionieri non c’è più
l’albo, è unico l'albo, il discorso che facevo prima, ed esperti contabili, ossia aggiungere queste cose
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per una maggiore diciamo perfezione chiamiamola così, ma è un fatto formale non penso che sia
fatto sostanziale, come dicevo la votazione è limitata a due persone, io penso che i capigruppo di
maggioranza e di minoranza dovranno poi fare le loro indicazioni, (incomprensibile) degli accordi,
non compete a me farlo, io per il momento mi fermo qui non debbo aggiungere molto altro perché
penso che è un atto dovuto, grazie.
PRESIDENTE: Grazie assessore, allora inizio con il dare la parola al consigliere, si è iscritto a
parlare il consigliere Crocetti, prego consigliere.
CONSIGLIERE CROCETTI: Allora noi dagli accordi diciamo informali avuti con la minoranza
abbiamo concordato che noi, che un revisore viene nominato dalla minoranza, noi per quanto
riguarda noi della maggioranza, intendiamo, e lo diciamo, lo diciamo prima delle votazioni
voteremo al dottor Mancinelli Fabrizio ed al ragionier Angelo Linci, dove il dottor Mancinelli farà
il presidente del collegio, per cui ecco invitiamo la minoranza a votare il loro candidato e noi
votiamo il nostro, i nostri.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Crocetti, prego consigliere Ottaviani.
CONSIGLIERE OTTAVIANI: Noi presidente ribadiamo, abbiamo risposto alla sua di 20 giorni
fa circa indicando da parte nostra il nominativo di Spreti Paolo, lo ribadiamo questa mattina,
ovviamente mantenendo quello che era il diritto già tra virgolette legiferato di un componente alla
minoranza e non entriamo ovviamente nell'ambito della scelta operata dalla maggioranza, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Ottaviani, allora ci prepariamo per le operazioni di voto,
ricordo che gli scrutatori
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CONSIGLIERE OTTAVIANI: scusi presidente se posso, un unica eccezione, io volevo,
indipendentemente adesso dai nominativi che non entrano nulla in quello che sto dicendo, l'atto di
per se stesso, volevo sapere dall'assessore Tini se fosse possibile come operato in ottica di spending
review proporre una riduzione del compenso dei revisori, perché, ecco adesso non lo so, forse
Angelo, se vogliamo prima passare alla votazione votiamo, poi magari se entriamo nel contesto, no
perché vedo, allora decidiamo di votare prima i nominativi e poi passiamo all'approvazione finale
dell’atto con eventuale possibile emendamenti inerenti il quantum?
PRESIDENTE: Allora consigliere Ottaviani mi dice il segretario che l'atto è unico quindi si dice
che si nomina e si stabilisce il compenso, lo facciamo dopo allora, allora prima votiamo i
nominativi poi apriamo la discussione
CONSIGLIERE OTTAVIANI: l’atto presidente come prevede il regolamento sia di contabilità
del comune, sia del Tuel, ovviamente ogni elezione si determina il compenso ed è contestuale
all'unico atto, io chiedevo solo se prima vogliamo fare la nomina eleggiamo i revisori, ecco e se poi
fosse possibile parlare o se viceversa la vostra procedura prevedeva prima la discussione del
quantum e poi, era solo una consecuzio temporum e nient'altro, grazie presidente.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Ottaviani, quindi ci prepariamo ecco per la nomina e poi
apriamo la discussione per tutto quello che concerne il resto, allora ricordo che ad ogni consigliere
verrà consegnata una scheda, ogni consigliere può esprimere fino a due preferenze, gli scrutatori
nominati sono il consigliere Meloni, consigliere Crocetti e consigliere Arcioni, quindi si tengano
pronti poi, ecco, un attimo consigliere Bonafoni, un attimo perché lei è entrato un attimo dopo
quindi non, era già partita la procedura di votazione quindi mi dice il segretario che non, è entrato
dopo, quindi ecco, allora invito di nuovo gli scrutatori per le operazioni di voto, consiglieri Meloni,
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Crocetti, Arcioni, se si avvicinano qui al banco iniziamo le operazioni di voto, un attimo manca il
consigliere Crocetti, prego consigliere Crocetti, Crocetti, consigliere operazioni di voto.
PRESENTI
19
SPRETI PAOLO
8
MANCINELLI FABRIZIO
11
LINCI ANGELO
11
PRESIDENTE
MANCINELLI
PRESIDENTE: Allora sono finite le operazioni di voto, sono state scrutinate 19 schede, i voti:
Mancinelli 11, Linci 11, Spreti 8, quindi risultano eletti Mancinelli Linci e Spreti, Mancinelli così
come dichiarato andrà a fare il presidente.
PRESIDENTE: Adesso iniziamo, diamo la parola per gli interventi, prego assessore Tini.
ASSESSORE TINI: Io prima non l’ho detto perché mi sembrava ancora prematuro, io penso che
la procedura sia giusta quella che abbiamo fatto, l'atto andrà votato complessivamente, nell'ottica
anche delle economie che abbiamo fatto su tutte le strutture burocratiche del comune noi sulla
velina abbiamo riportato, se avete visto, la situazione attuale, chiaro, il consiglio è sovrano, ossia
qui non c'è nessuna norma che a noi ci proibisce di lasciare le cose come stanno (incomprensibile)
non lo so, adesso io, come amministrazione noi abbiamo parlato con il Sindaco proponiamo un 10%
in meno a tutti, anche perché con questa spending review, però il 10 non è, per noi non è vangelo, se
va bene a tutti è il 10, mi permetto di fare questa proposta, in meno dai compensi risultanti in velina,
se il consiglio è d'accordo, oppure se non è d'accordo siamo aperti alla discussione, va bene, grazie.
PRESIDENTE: Ci sono, chiede la parola il consigliere Ottaviani, prego.
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CONSIGLIERE OTTAVIANI: era solo per dire vista la proposta dell'assessore Tini, che in fin
dei conti recepisce quanto da me esternato in premessa, alla discussione dell'atto, io chiedo al
presidente del consiglio se sia possibile operare una sospensione di 10 minuti per trovare una
convergenza, oppure ne parliamo in consiglio direttamente non c'è problema.
PRESIDENTE: Bene, grazie consigliere Ottaviani, mettiamo votazione allora ecco la proposta
appena espressa, di sospendere per 10 minuti, la votazione è aperta
PRESENTI
20
ASTENUTI
0
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
20
ESITO
APPROVATO UNANIMITA’
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 20 consiglieri; Voti validi 20; Astenuti: Nessuno;
Contrari: Nessuno; Favorevoli 20; il consiglio approva, sospendiamo per 10 minuti.
SOSPENSIONE
APPELLO
PRESIDENTE: Bene 20 presenti la seduta è valida, riprendiamo, la parola all'assessore Tini,
prego.
ASSESSORE TINI: Va bene, io penso che la sospensione sia stata utile, perché la volontà del
consiglio è sovrana, perché trattasi di un organismo del consiglio, allora dalla riunione è scaturita
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questa proposta da sottoporre a votazione, dai compensi, chiaramente al netto dell'Iva e compagnia
bella, si riducono tutti, per tutti i componenti, del 15%, 15% mentre al presidente vi si riconosce un
aumento, in qualità di presidente, sempre sul tabellario ridotto chiaramente del 15% al netto sempre
di Iva e compagnia bella, del 30%, noi siccome abbiamo la possibilità di arrivare ad un massimo del
50, gli diamo il 30, questo per tanto, sono stato chiaro
NON ANNUNCIATO: riduzione, riduzione del 30?
ASSESSORE TINI: no non mi sono spiegato, a tutti e tre i componenti, ripeto per tutti e tre i
componenti si riducono i compensi al netto di Iva, imposte e quant'altro, del 15%, questo, fatta
questa operazione, siccome al presidente, il consiglio gli può riconoscere fino al 50% di
maggiorazione del compenso, l’avevamo detto prima, il consiglio gli riconosce il 30%, sono stato
chiaro?, grazie, su quello scontato chiaramente, su quello del 15%, meno 15 a tutti, al presidente più
30, chiaro?, sul netto, sull’importo diciamo al netto di imposte, Iva e quant'altro.
PRESIDENTE: Grazie assessore, quindi questo lo consideriamo come emendamento all'atto e lo
votiamo, benissimo, (voci) assessore, assessore Tini senta scusi, rimane registrato ma poi che fa
dopo lo scrive oppure prima di, quello che ha detto rimane agli atti quello, prego la parola al
dirigente De Simone, prego.
DIRIGENTE DE SIMONE: Volevo spiegare una cosa, i compensi comunque attualmente vigenti
sono quelli del 2001, perché anche se modificati con decreto del 2005 sono stati applicati i
compensi in base al decreto ministeriale dell'anno 2001, quindi già inferiori a quelli del 2005, il
decreto-legge 78 del 2010, come riportato nella proposta deliberativa, prevede che comunque i
compensi annuali dei componenti del collegio dei revisori sono ridotti del 10% rispetto agli importi
risultanti al 30 aprile 2010, e fino al 31.12.2013, per cui i compensi indicati nell'atto deliberativo
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riguardano i compensi corrisposti al precedente collegio dei revisori dei conti, con riferimento alle
tariffe del decreto ministeriale del 2001, e non del 2005 che sono maggiori, ridotti del 10%, per cui
riducendo adesso del 15%, ma prendendo in considerazione la maggiorazione del 30% del decreto
ministeriale del 2005, si ma poiché comunque era applicato il 2001, che era inferiore al 2005,
bisogna fare i conti se questa maggiorazione del 30% del 2005, anche se riduciamo del 15% il
compenso del presidente, mi comporta uno sforamento della soglia del 2010, quindi io mi riservo di
fare i conteggi.
PRESIDENTE: Bene, allora (voci), bene allora procediamo con la votazione della proposta
illustrata dall'assessore Tini condivisa in conferenza ecco dei capigruppo dopo la sospensione,
(voci), bene quindi la votazione è aperta
PRESENTI
20
ASTENUTI
0
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
20
ESITO
APPROVATO UNANIMITA’
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 20 consiglieri; Voti validi 20; Astenuti: Nessuno;
Contrari: Nessuno; Favorevoli 20; il consiglio approva.
PRESIDENTE: Passiamo adesso alla votazione dell'atto nella sua totalità, la votazione è aperta
PRESENTI
20
ASTENUTI
0
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
20
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ESITO
APPROVATO UNANIMITA’
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 20 consiglieri; Voti validi 20; Astenuti: Nessuno;
Contrari: Nessuno; Favorevoli 20; il consiglio approva.
PRESIDENTE: La rendiamo immediatamente eseguibile, quindi apriamo la votazione, la
votazione è aperta
PRESENTI
20
ASTENUTI
0
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
20
ESITO
ESEGUIBILE
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 20 consiglieri; Voti validi 20; Astenuti: Nessuno;
Contrari: Nessuno; Favorevoli 20; il consiglio approva.
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PRESIDENTE: Passiamo al punto numero 10 dell'ordine del giorno. aumento capitale sociale
Multiservizi, punto che non si può discutere perché non è pervenuta la documentazione necessaria
in quanto il consiglio sindacale di Multiservizi si riunisce il 19, però passo la parola all'assessore
Tini che ce lo illustra meglio, prego, assessore Tini prego, punto numero 10 su Multiservizi, se
vuole aggiungere qualcosa, prego
ASSESSORE TINI: Io non devo aggiungere nulla perché mi sembra che già il presidente, scusate
se mi ero distratto, qui funziona perciò posso parlare, io devo aggiungere poco, io proprio nel
rispetto di quello che si era detto in consiglio comunale dell'altra volta se vi ricordate, il nostro
collegio sindacale giustamente ha chiesto il verbale del collegio sindacale di Multiservizi dove si
certifica che il valore delle azioni poste alla base della ricapitalizzazione fosse congruo, siccome il
collegio di Multiservizi da informazioni assunte si riunirà il giorno 19, stavo dicendo alla dottoressa
che noi dal 20 di questo mese dovremmo, salvo imprevisti, dovremmo avere la documentazione che
il nostro collegio sindacale aveva richiesto a Multiservizi, allora molto probabilmente questa pratica
passerà in capo ai nuovi revisori, noi il 20 chiederemo questi documenti, li daremo ai nuovi revisori,
poi con i tempi tecnici necessari vediamo, faranno il loro verbale, perché noi giustamente abbiamo
chiesto, come prevede il nostro regolamento, cui prevede il testo unico, il parere del collegio
sindacale su questa pratica, finché non ci arriva questo documento, ma non è che non arrivato
perché i nostri revisori sono stati inadempienti, non è arrivato perché i documenti necessari per
poter esprimere un parere sono carenti da parte di Multiservizi, però Multiservizi già comunicato
che il 19 verrà fatto questo verbale, dopodiché vediamo, perciò andiamo avanti, (voci) come a che
gli serve?, il nostro collegio sindacale ha chiesto, allora ricomincio da capo, dico giustamente ha
chiesto i bilanci, lo stato patrimoniale, ha chiesto, no non c'è tutto, no sulla, ossia sulla società
Multiservizi quando una società fa, immette nuove azioni, fa operazioni diciamo societarie il
collegio sindacale deve esprimere un parere giusto, qui non c'è, allora noi pensiamo che fintanto che
l'ente che chiede di fare questa operazione, nella sua autonomia, non produrrà tutto ciò che è
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necessario il nostro collegio sindacale non esprime il parere per noi, e noi non portiamo, noi
pensavamo che questa pratica fosse sinceramente, lo dico con molta franchezza, 20 giorni fa io
pensavo che all'interno di Multiservizi ci fosse tutta la documentazione necessaria, invece ci siamo
accorti che non è così, ma mica succede nulla, noi proprio a garanzia del consiglio comunale ma a
garanzia anche della giunta, a garanzia anche di una buona amministrazione riteniamo che il nostro
collegio sindacale, come hanno detto, faranno il loro parere al momento in cui avranno tutta la
documentazione che per iscritto hanno richiesto a Multiservizi, punto.
PRESIDENTE: Consigliere Ottaviani apriamo, ecco si iscrive (voci), prego consigliere Rossi.
CONSIGLIERE ROSSI: Presidente io sinceramente ascoltando quello che ha detto il consigliere
Tini non capisco, l'assessore Tini, non capisco determinate cose, uno, questo era quello che diceva
anche il consigliere Ottaviani a microfono spento, è una perplessità, ma gli altri consigli comunali
su che atto hanno votato, c'è stata portata insomma la discussione di questo aumento di capitale di
Multiservizi sembrava che bisognava fare tutto di corsa, senza discussioni, senza niente, adesso c'è
una data di scadenza?, anche questo, cioè non si riesce a capire, non si riesce a capire come questa
S.p.A. si muove, come se, quali sono le relazioni con i comuni, come i comuni si devono
comportare, adesso abbiamo votato il nuovo collegio dei revisori dei conti che quindi dovrà
riguardare tutti gli atti, ma a me alla fine fa anche piacere questa cosa, io sono contrario alla
Multiservizi, queste sono soltanto delle sottolineature evidenti di come si comporta questa società,
d'altra parte so che il comune di Fabriano non ha fatto la lettera ai padronati a Multiservizi quindi
forse questa dilazione è anche un dato politico dell'amministrazione.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Rossi, prego assessore Tini.
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ASSESSORE TINI: io penso che non mi spiego io Rossi o non riusciamo a capirci, il collegio
sindacale, il nostro collegio sindacale quando gli abbiamo sottoposto la questione in maniera
legittima, dico io, ha richiesto, per poter esprimere un parere di congruità e di correttezza
amministrativa, una serie di documenti a Multiservizi tramite noi, ci ha detto a noi per cortesia
chiedete a Multiservizi questo, questo, questo e quest'altro, la dottoressa De Simone ha chiesto
questi documenti in maniera legittima, perché la richiesta al nostro collegio sindacale era legittima,
non è che io posso esprimere un parere se non sono a conoscenza di tutti gli atti della società, non
so se mi spiego, che cosa è successo?, è saltato fuori che fra la documentazione che la società
Multiservizi ha inoltrato a noi, poi noi abbiamo trasmesso al collegio sindacale, stammi a sentire
Rossi altrimenti non ci capiamo un'altra volta, che poi abbiamo trasmesso al collegio sindacale, una
prima documentazione era carente di due, tre, elementi, poi c’è stato un ulteriore comunicazione,
poi alla fine della festa, passati 20 giorni, mancava il verbale del collegio sindacale della
Multiservizi che certificava che l'operazione fatta era in linea, corretta, ci siamo informati, e devo
ringraziare anche la nostra rappresentante di Multiservizi che mi ha informato pochi giorni fa, dice
guardi quello che voi avete chiesto noi non saremo in grado di farlo prima del 19 perché il 19 si
riunisce collegio sindacale, io sono rimasto un po' allibito, sono rimasto un po’ allibito, Rossi scusa
qui è inutile che facciamo tante storie, sono rimasto un po’, no non è una presa in giro, sono rimasto
un po' allibito anche io, io pensavo che l'avesse fatto prima, comunque ragazzi, ma qui, perché noi
magari siamo stati bravi allora a questo punto di approfondire la questione Rossi, anche tu, anche
tutto il consiglio comunale, io per carità qui mica devo difendere nessuno, però formalmente noi
siamo nella correttezza, il nostro collegio sindacale formalmente e sostanzialmente sta nella
correttezza, aspettiamo, noi non precediamo finché non abbiamo tutta la documentazione in regola,
ognuno si assume le sue responsabilità, chiaro, perciò non ce da fare tante chiacchiere, io non vedo
nulla, ho detto prima, vi ho comunicato a voi come informazioni che ci hanno comunicato che il 19
fanno questo verbale, poi il 20 la dottoressa lo chiederà e lo manderà a questo punto ai nuovi
revisori per il parere dovuto, punto.
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PRESIDENTE: Grazie assessore, prego consigliere Urbani.
CONSIGLIERE URBANI: Chiudiamola, penso, questa discussione quanto prima perché credo
che, aspetta, o apriamo una discussione chiara a tutti, l’apriamo, ed apriamo una discussione oppure
la chiudiamo, comunque io volevo sapere una cosa, volevo sapere, l'amministrazione è a
conoscenza di quello che i revisori dei conti ha chiesto alla Multiservizi, ce la potete consegnare
anche a noi per conoscenza, per sapere quali sono questi documenti così incredibili che la
Multiservizi (voci), ossia che cosa hanno chiesto, (voci) va bene potete
ASSESSORE TINI: non c'è nessun problema, stasera anche, anche stasera siamo in grado di
dirtelo, non è che, non è un segreto di Stato, è una richiesta legittima però non è una richiesta
CONSIGLIERE URBANI: si Angelo, ma noi abbiamo fatto una riunione della commissione
apposita per analizzare questo atto, era stato iscritto, mancava questi documenti, li hanno richiesto
dopo che la commissione ha sollecitato questo aspetto, no noi abbiamo sollevato il fatto che non
c'era la relazione dei revisori se ti ricordi, possiamo andare a rivedere, ed in base a questo poi
siamo, adesso voglio dire l'impedimento, il protrarsi di queste diciamo documentazioni, (voci) ma
questi ha fatto i bilanci e non c'è il coso, (voci) ma sull’aumento di capitale sociale ci ha fatto loro
(voci) il verbale del consiglio amministrazione (voci) fammi parlare, fammi parlare, Angelo io ho
capito perfettamente, quando è stata fatta questa cosa qui c'erano presenti tutti i comuni, questo è il
verbale, come no, (voci) va bene i rappresentanti dei comuni, loro hanno invitato (voci) hanno fatto
un consiglio di amministrazione? per questo, per deliberare l'aumento di capitale sociale, ecco
benissimo, i comuni nostri che erano invitati ci è andato qualcuno, no
PRESIDENTE: allora per essere equi prima di chiudere la discussione se non ci sono iscritti, però
vi chiedo di essere sintetici, la parola al consigliere Romagnoli, poi consigliere Ottaviani.
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ASSESSORE TINI: I documenti richiesti ce l’ho proprio, copia del verbale di assemblee, copia del
verbale di assemblee dei soci, tre assemblee, parere del collegio sindacale, situazione economica
patrimoniale al 30.9.2012, questo è quello che ha chiesto il nostro collegio per iscritto, a noi non
l’abbiamo trasmessa a Multiservizi, non è arrivati questi documenti, finché non arriva questi
documenti noi non possiamo procedere, sono stato chiaro (voci)
CONSIGLIERE URBANI: ce l'avete portato voi in consiglio.
PRESIDENTE: Bene prego consigliere Romagnoli.
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: Grazie signor presidente, io volevo fare un attimo un punto
brevissimo su questa questione ed anche una domanda quindi all'assessore, penso che, va bene se
non ci sono questi documenti aspettiamo, va bene così, volevo solamente, volevo solamente
chiedere se qualcuno si è, ha posto, si è posto il quesito che secondo me incombe sulla questione
Multiservizi del fatto che un referendum ha abrogato ed ha reso, è stato di fatto sancito con il voto
degli italiani, stragrande maggioranza, quindi vorrei sapere, cioè su questa cosa qua noi dovremmo
uscire, ok grazie.
PRESIDENTE: Bene, l'ultimo è il consigliere Ottaviani poi passiamo avanti, prego.
CONSIGLIERE OTTAVIANI: Io una considerazione invece, ringrazio l’amministrazione,
quindi sono contrario a quanto in parte enunciato dai consiglieri miei colleghi di minoranza,
ringrazio l’amministrazione ed il collegio dei revisori dei conti, li ringrazio perché ci fanno capire
che quando nominiamo rappresentanti politici dentro un cda stanno li a riscuotere soldi che noi
paghiamo senza far nulla, ed io Angelo che tu ringrazi il nostro rappresentante perché ti dice che il
19 c'è la riunione sono d'accordo, ma io vorrei sapere il nostro rappresentante quando c'è stato il
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consiglio di amministrazione, ed ha votato per la ricapitalizzazione della Multiservizi, su che cosa si
sia basato, perché se è vero quello che hai detto tu, e se non sbaglio io la premessa che hai fatto, qui
si tratta di capire quale sia il vero valore dell'azione prevista sull'aumento di capitale, che
ovviamente prevede documenti da parte dei nostri revisori dei conti più aggiornati rispetto
ovviamente al valore patrimoniale precedente, allora i signori che stanno nel cda, perché mi sembra
qui come il cda dello stabile, che stiamo facendo la stessa cosa, cioè tutte queste benedette aziende
pubbliche, partecipate, interamente pubbliche e tutto il resto, ma signori qui si pone un problema
principale, io lo dico ufficialmente qui, l'azione del Polo tre punto zero sarà chiedere la revoca
immediata del rappresentante di Fabriano nel cda, punto, perché è chiaro quello che sta accadendo,
qui non mi interessa, ho capito quello, io ti dico un'azione politica che poi non sia possibile fino a
scadenza del mandato, eccetera eccetera, si ma parliamo di politica Angelo, allora oltre al
tecnicismo di cui stiamo parlando adesso, ed io ringrazio nuovamente i revisori dei conti perché
sembra che l'unico comune che abbia detto ragazzi ma se voi ci fate, attenzione perché la
Multiservizi ci ha chiesto di pagare le azioni di più del valore nominale di un euro, sulla proposta
fatta ed in sede di discussione, no Angelo perché se tu chiedi, fai la divisione dell'aumento di
capitale proposto, di quanto fatto pagare al comune, rispetto all'aumento delle quote delle azioni che
Fabriano avrà nel nuovo cda, perché attenzione noi aumenteremo la percentuale di partecipazione
passando dal 4 e qualcosa, dal 4e36 al 4e41, quindi non solo, ma pagheremo quelle azioni, e questo
era venuto fuori in commissione, più del valore nominale di un euro, attenzione, ed allora su che
base è venuto fuori, se poi è ammesso ed è ammissibile, ed è corretto il fatto che non vi era in
questo momento in Multiservizi a disposizione la documentazione, quindi su un valore di aumento
di capitale sociale da Multiservizi che era stato fatto sui parametri di quanti anni fa?, (voci) allora è
stato fatto sul consuntivo del 2010?, no non penso l'11 perché era sulla previsione del 2011,
attenzione il prestito ponte è stato chiesto nel 2008, ed approvato nel 2009, dove il nostro comune
non ha mai aderito al padronage richiesto, e quindi non è giunto mai in consiglio, ma gli altri
consigli comunali, qui nasce un problema serio, cioè una società che ti propone e fa votare dei
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consiglieri per ordine di squadra su un atto di cui la stessa Multiservizi non ha documenti
fondamentali per formarlo, qui c’è una falsità ideologica, cioè non è che si parla di lana caprina, i
revisori dei conti di Multiservizi sull'aumento del capitale debbono riunirsi il 19, dopo che i comuni
hanno votato per esprimere il parere di revisione sul 19, secondo l'assemblea ci sarà, una domanda
che faccio ad Angelo, l’assemblea di Multiervizi, dei soci, per la ratifica di questo c'è già stata,
perché in commissione mi sembrava di aver capito che ci sarà a dicembre, dico, io non lo so se
vogliamo, se siamo convinti di (voci) no l’interesse nostro è la partecipazione del (voci) ma io
Angelo ti ho premesso che ringrazio l'amministrazione ed il collegio dei revisori dei conti di
Fabriano o ringrazio la dirigente di non aver mai concesso il patronage a Multiservizi, più di questo
che ti debbo dire, però politicamente non mi puoi impedire di stigmatizzare un comportamento di
una società partecipata in cui peraltro abbiamo noi un rappresentato nominato a 14, a 12, a
14.000,00 € l'anno, (voci), quindi attenzione io dico adesso che andremo, quando sarà ora, avremmo
la valutazione del nostro collegio dei revisori dei conti, questo atto verrà in consiglio, io vi invito
formalmente a riflettere tutti perché se questa è la costruzione poi chi voterà favorevolmente a
quell’atto si assumerà le responsabilità in soldo, grazie presidente io ho concluso.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Ottaviani.
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PRESIDENTE: Quindi passiamo, scusate potete continuare magari di là, passiamo avanti, punto
numero 11 all'ordine del giorno, mozione sviluppo, misure e interventi a favore della crescita,
riqualificazione e sviluppo sostenibile della città, è stata presentata dai consigliere Arcioni e
Romagnoli, illustra il consigliere Arcioni, Romagnoli scusi, prego.
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: Grazie signor presidente, solo per dirvi che noi abbiamo
presentato questa mozione nei primi di luglio 2012, quindi è nostra intenzione ritirarla per il
momento, casomai la ripresenteremo adeguata perché nel mentre comunque il governo Monti ha
cambiato delle cose, di conseguenza vorremmo aggiornarla e casomai ripresentarla in seguito.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Romagnoli,
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PRESIDENTE: Passiamo avanti, punto numero 12, mozione sulla ripubblicizzazione servizio
idrico integrato, presentata dai consigliere Arcioni Romagnoli, illustra il consigliere Arcioni, prego.
CONSIGLIERE ARCIONI: Grazie presidente, entriamo nel merito, credo che in merito a questa
mozione non poteva esserci diciamo preliminare più appropriato rispetto a quello che abbiamo
sentito fino a questo momento, il dato è chiaro, qui ormai il rapporto che ha il comune di Fabriano
con il baraccone politico della Multiservizi è ormai assolutamente fuori controllo, eravamo partiti
da un'interpellanza nella quale facevamo notare che la precedente giunta era completamente assente
nel rapporto con la Multiservizi, tanto che in una conferenza dei servizi a dicembre dello scorso
anno nessun rappresentante del comune di Fabriano aveva partecipato a questa conferenza, si
discuteva ricordo cosa fondamentale il rinnovo delle tariffe, ecco la mozione riguarda la
ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, diciamo che premesso che la Multiservizi S.p.A. è il
gestore del servizio idrico integrato nell'autorità di ambito territoriale un'ottimale numero 2, Marche
centro Ancona, Multiservizi S.p.A. è una società mista dove 49% del capitale è detenuto da soggetti
privati, ed il restante capitale è detenuto dai comuni dell’Ato 2 in proporzione alla popolazione
residente, il comune di Fabriano fa parte dell'autorità di ambito territoriale ottimale 2, centro
Marche centro Ancona, e considerato che l'acqua rappresenta un bene dell'umanità, un bene
universale, ed un bene comune pubblico, che deve essere accessibile a tutti, nel nostro ordinamento
giuridico le società per azioni sono vocate alla remunerazione del capitale, secondo criteri e
modalità stabilite dal codice civile, agli articoli 2004 23 2004 35, con il referendum del 12 e 13
giugno 26 milioni di cittadini italiani hanno espresso senza possibilità di dubbi interpretativi la loro
volontà che la gestione dell'acqua torni pubblica; sempre con il referendum del 12 e 13 giugno 26
milioni di cittadini italiani hanno espresso senza possibilità di dubbi interpretativi la volontà
relativamente al secondo quesito referendario, di abrogare la remunerazione del capitale investito,
nella determinazione della tariffa del servizio prevista dal comma 1 dell'articolo 154 del decreto
legislativo 3 aprile 2006 numero 152, il secondo quesito referendario del 12 e 13 giugno che è la
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gestione del servizio idrico integrato da parte di Multiservizi S.p.A. non possa più generare la
remunerazione del capitale atteso dai soci, la determinazione delle tariffe attualmente ancora in
capo alle autorità di ambito, ricordato altresì l'impegno civico profuso da parte dei comitati popolari
ed associazioni per sensibilizzare i cittadini sull'importanza della democrazia diretta, in particolare
sull'esercizio del diritto di voto in occasione del referendum del 12 e 13 giugno; impegnano il
Sindaco e la giunta ad adoperarsi in sede di conferenza dei sindaci e dei presidenti dell’Ato 2
affinché venga realizzato, nelle more di un intervento legislativo chiarificatore, uno studio di
fattibilità per l'affidamento del servizio idrico integrato una società totalmente pubblica, lo scorporo
immediato della componente remunerativa del capitale investito alle tariffe applicate dal gestore
Multiservizi S.p.A.. Questa è la mozione, io credo che oggi, diciamo questo consiglio nei confronti
dei cittadini si gioca gran parte della credibilità che avrà in futuro nei loro confronti, cioè qui non
stiamo parlando, non stiamo parlando di opere pubbliche, qui stiamo parlando dell'acqua, l'acqua
che è definita l’oro blu, voglio ricordare che nel mondo tutte quelle guerre che vengono considerate
oggi politiche non sono guerre politiche ma sono guerre per l'accesso all'acqua, noi abbiamo una
situazione di rapporto con la Multiservizi disastrosa, abbiamo qui diciamo diverse, diversi protocolli
che la Multiservizi ha inviato ai nostri concittadini, protocolli vergognosi, che non solo come
abbiamo visto prima è sfuggita completamente di controllo, quello che è il rapporto con questa
società, ma mette in forte dubbio, e noi abbiamo conferme, di come questa società sta gestendo tutta
la nostra rete, e tutta la nostra acqua, perché ricordo, al di là di quello che dice qualcuno, che la
massima presa di questo consorzio avviene in un bacino che fa riferimento al comune di Fabriano,
al di là della scellerata scelta a suo tempo di legare la percentuale di presenza del comune all'interno
del consorzio sul numero degli abitanti, quando il soggetto doveva essere quello dell'acqua, ma
politicamente questo è giustificato, nel senso hanno alzato la paletta i politici massoni della costa ed
hanno definito quali dovevano essere queste percentuali di appartenenza al consorzio, noi diciamo
che non ci stiamo più, oggi questo consiglio deve dare un segnale importante, è fuori controllo tutto,
è fuori controllo la conoscenza che hanno questi signori della rete, perché quando, e queste sono le
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lettere che la Multiservizi manda ai nostri concittadini, dicendo che fanno un rimborso della quota
legata alla depurazione per poi scrivere qualche settimana dopo dicendo che da un controllo
ulteriore abbiamo visto che la sua utenza è legata alla depurazione, quindi questi signori non
conoscono neanche la rete che stanno gestendo, è vergognoso quello che stanno facendo sul nostro
territorio, chiudendo fontane in tutte le frazione, stanno intercettando anche il più piccolo rigolo
d'acqua, che ricordo per il 25% deve affluire sul nostro fiume, è ora di dire basta, oggi questo
consiglio comunale deve dire ai cittadini da che parte sta, se stiamo dalla parte dei cittadini o dei
baracconi politici, vogliamo una risposta seria e concreta, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Arcioni, ho iscritto a parlare il consigliere Rossi, prego.
CONSIGLIERE ROSSI: Grazie presidente, ma sono assolutamente d'accordo con la mozione
presentata dai colleghi appunto del Movimento Cinque Stelle, spero che anche la maggioranza la
voterà, perché quello che poi si chiede alla fine è un impegno politico all'amministrazione, in
particolar modo al Sindaco, per costruire uno studio appunto di fattibilità, sulla creazione di una
sorta di azienda speciale consortile, cioè una gestione diretta, pubblica, del servizio idrico, inoltre
stigmatizzare quello che la Multiservizi sta facendo sul nostro territorio, ricordo la Multiservizi è
una società per azioni, la proprietà è pubblica, ma il diritto è privato in quanto appunto è un S.p.A.,
ha un suo consiglio d’amministrazione che è composto da persone che non sanno assolutamente
nulla di acqua, non hanno le competenze, ma sono state messe lì esclusivamente dalla politica,
rappresentano delle spese che sono inutili, il 29 quando discuteremo l’aumento appunto del capitale
sociale, credo che ci sarà anche un ordine del giorno dove si chiederà appunto le dimissioni del
consiglio di amministrazione di Multiservizi, per quanto riguarda Fabriano ed il nostro
rappresentante, la Multiservizi a Fabriano stacca i contatori delle famiglie in difficoltà, cioè le
famiglie non riescono a pagare la bolletta dell'acqua, arriva la Multiservizi e chiude i contatori,
sapete che cosa significa, significa che quella casa diviene inagibile, significa che il comune
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dovrebbe andare a portare l'acqua per far rimanere le persone dentro quella casa, questi sono gli
atteggiamenti della Multiservizi S.p.A. nel nostro territorio, non è un caso, non sono due, ma sono
molti di più, e già da tempo appunto che andiamo a sottolineare queste cose, le fontanelle chiuse, le
bollette dove vengono chiesti degli aumenti per le spese della progettazione dell'impianto di
depurazione, non per l'uso, per le spese della progettazione, ma io mi chiedo ma come è possibile
questo, noi politicamente come consiglio comunale per la tutela, per la difesa dei cittadini sono atti
che dobbiamo stigmatizzare con forza, condannare con forza, abbiamo votato un referendum, ci
siamo sbattuti dentro i comitati, dentro i coordinamenti per più di un anno a raccogliere le firme, a
parlare con le persone, referendum completamente tradito, completamente tradito, oggi noi siamo
dentro questo consiglio comunale di Fabriano e possiamo far sentire la nostra voce sulla mozione
presentata appunto dai colleghi dal Movimento Cinque Stelle, e non si chiede di prendere e di
buttare per aria tutto, si chiede qualcosa di diverso, si chiede di iniziare uno studio di fattibilità, di
vedere se ci può essere un progetto per una gestione alternativa del servizio idrico, non
esclusivamente del comune di Fabriano ma ovviamente fatta in modo collegiale con gli altri
territori, ma noi vogliamo un Sindaco che dentro l’Ato, vada dentro e lotti per queste cose, che
presenti ordini del giorno per la pubblicizzazione del servizio idrico, che faccia sentire la voce del
nostro territorio, non un silenzio assordante, quello che fa, Multiservizi ha chiesto il prestito ponte
alle banche, ha fatto tre rinvii, tre ne sono stati fatti, poi avremmo modo il 29 di parlarne per bene,
questo indice è anche di una cattiva amministrazione di quel consiglio di amministrazione, ma è
evidente questo, di conseguenza io credo che questo atto che chiede ripeto impegno politico per una
gestione alternativa del servizio idrico, e possa essere attenta al territorio, bisogno ai cittadini, che
non si azzardi più nessuno a staccare l’acqua alle famiglie in difficoltà, questo atto non può che
essere votato dalla maggioranza, perché è semplicemente un'ottica, una direzione verso cui ci
dobbiamo muovere. Dal 1 gennaio 2016 se la Multiservizi avrà bisogna ancora dei prestiti delle
banche, come sarà sicuramente così, le banche decideranno il tetto massimo del quantum degli
investimenti che la Multiservizi dovrà fare, quindi la cosa viene anche elevata all’Ato, ed ai sindaci,
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ma gli investimenti, il tetto massimo viene deciso dalle banche, quindi anche la proprietà pubblica
dell'acqua viene messa in discussione a quel punto, quindi io invito i consiglieri comunali a votare
questa mozione perché questa mozione può permettere al nostro Sindaco, dentro la Multiservizi
S.p.A., dentro l’Ato, di poter pensare una gestione alternativa del servizio idrico sulla scia di quel
referendum che più di 25 milioni di italiani hanno votato, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Rossi, non ci sono iscritti a parlare, consigliere Tini deve,
assessore, scusa non ti ho visto, prego consiglieri Romagnoli, però vi prego se me lo comunicate
prima chi vuole prendere la parola, ecco grazie, prego.
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: Grazie presidente, ho poco da dire dopo l'esposizione di Joselito
e di Emanuele, volevo rafforzare quello che ho detto poco fa la responsabilità bisogna che
cominciamo a prendercela tutti quanti perché non possiamo ignorare un referendum stra votato da
tutti i cittadini italiani, e non possiamo ignorare a maggior motivo i cittadini di Fabriano, io vi
riporto un esperienza di questi giorni che è allucinante, ci è capitato di persone che ci telefonano o
ci portano direttamente le lettere della Multiservizi, fino a ieri sera una signora che mi ha fermato
facendomi vedere che doveva pagare la tassa per quanto riguarda il depuratore, oppure che ti lascia
una lettera dicendo prima mi hanno tolto la tassa poi mi hanno detto che da un controllo più
accurato adesso il depuratore c'è collegato e quindi, cioè parliamo di un disagio veramente forte
della popolazione, cioè persone che si trovano veramente in difficoltà a dover pagare delle tariffe
elevatissime, magari avendo perso il lavoro o altre situazioni, cioè è una cosa fuori dal normale,
cioè è molto semplice, c'è un referendum, non c’è si, non c'è ma, non c'è boh, non si sa, forse, c'è
solamente una risposta da dare, quindi c'è da dare seguito a questa mozione, c'è da dare seguito alle
indicazioni date da tutti i cittadini italiani, e da prenderci la responsabilità che abbiamo nel
rispondere e nell'agire nei confronti dei cittadini che ci hanno scelto per portare avanti i loro
interessi, ed il loro bene nel modo adeguato, non credo che fino ad oggi sia stato fatto niente
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riguardo a questo, bisogna dare una svolta importante, e quando noi evidenziamo queste cose, dato
che c'è stato dato dei violenti oppure dei sobillatori, diceva il mio preside Duca all’industriale
perché magari accentuiamo o calziamo la mano su queste problematiche, non è così, è solamente un
evidenziare un malessere dei nostri cittadini, della nostra società, ed una situazione che va presa in
mano e risolta, senza nascondersi dietro a niente, senza trovare scuse politiche di alcun tipo, qui non
c'è politica, non c'è schieramento, ci sono situazioni da prendere in mano e risolvere, perché
abbiamo tutti gli elementi e le indicazioni per farlo, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Romagnoli, prego consigliere Giordani.
CONSIGLIERE GIORDANI: Buongiorno tutti, volevo chiedere un chiarimento al consigliere
Arcioni, in quanto non ho capito lui che cosa intendeva come percentuale di distribuzione delle
quote di Multiservizi, cioè lui diceva noi in popolazione all'acqua, che intendeva? cosa vuol dire la
distribuzione in base all'acqua?
PRESIDENTE: Prego consigliere Arcioni.
CONSIGLIERE ARCIONI: Grazie presidente, credo che se è stato attento io l’ho chiarita molto
bene questa cosa qui, noi facciamo parte di un consorzio dove la massima presa d'acqua di questo
consorzio avviene sul nostro territorio, quando Multiservizi è stata costituita, il soggetto, non era da
prendere i territori e vedere la popolazione ed in base a quello fare una percentuale di presenze del
comune all'interno del consorzio, cioè è paradossale che noi dando più del 90% dell'acqua
all'interno del consorzio abbiamo il 4,32, percentuale di presenza, quando ancora che non c'è una
goccia d'acqua al 35, Senigallia al 17, ecco, questo è chiaro che si è configurato così, perché come
dicevo prima è stato creato, è stato voluto ripeto e torno a ripetere dalla politica dei massoni della
costa adriatica che hanno voluto questo, e ci hanno portato via di fatto l’acqua, ci hanno portato di
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fatto via l'acqua, questo non significa che non ci deve essere uno spirito di solidarietà fra territori,
lungi da me, il problema è che la situazione è pericolosissima, abbiamo costituito un consorzio
pieno di debiti, pieno di debiti, e di fatto ad oggi la nostra acqua è in mano alle banche, questo
significa che quei signori che in tutto il monde ed in tutta Italia stanno depredando l'acqua nei
territori, e parlo dell'Era che è arrivata fino a Pesaro, parlo della Suez che ha fatto un accordo con
Urbino, significa che questi signori possono andare un giorno dalla banca che chiude i rubinetti alla
Multiservizi, tanto per essere chiaro a tutti, perché forse non ci siamo capiti, andare dalla banca che
ha chiuso i rubinetti a Multiservizi e dire, mi accollo io il debito, mi accollo io il debito, ma da quel
giorno l'acqua è in mano di una multinazionale francese, ed è la nostra acqua, la nostra acqua, allora
oggi qui vediamo chi si prende la responsabilità del futuro del nostro territorio, ci contiamo, oggi ci
contiamo.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Arcioni, prego consigliere Urbani.
CONSIGLIERE URBANI: Presidente io volevo solo dare un paio di dati tratti dal bilancio
consuntivo della Multiservizi, l'ultimo che è approvato chiaramente del 2011, dove ci sono tutte,
proprio perché è il bilancio consolidato, questa, la Multiservizi nella nota integrativa, il fatturato
della Multiservizi nel 2010, al 30 dicembre 2010, l'avevano chiusa un giorno prima, 185.570.000,00
€ di ricavi, il bilancio consolidato, con 14.000.000, scusate con 12.624.000,00 € di utili prima delle
tasse, sale il fatturato nel, il bilancio consolidato del 31 dicembre 2011, da 185.000.000 sale a 206,
quindi sale poco, gli utili passano da 12.624.000 a 18.564.000, praticamente a fronte di un
incremento di fatturato limitato a poche decine di milioni gli utili salgono del 50%, da 12 a 18 è il
50%, 6.000.000 è la metà di 12 Angelo, 12 e 6 fa 18 a casa mia, a palmi, dopo le imposte l’utile
netto si raddoppia, perché passa da 3.854.000 a 7.680.000,00 €, ha ragione perfettamente, Giordani
è chiaro noi abbiamo il 4,37% però gli diamo l’80% dell'acqua che vendendolo, è talmente semplice
la, noi abbiamo il 4 e, no io ti dico solamente che l'acqua ce la pagano pochissimo capito, ci da 5,50
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€ per ogni allaccio, e con l'aumento di capitale sociale ce li vogliono riportare via capito, questo è
l'obiettivo, l'aumento di capitale sociale di 1.200.000 e passa, corrisponde esattamente a 5,50 per
ogni utenza che hanno allacciato al territorio di Fabriano, guardatela che il calcolo è questo.
PRESIDENTE: Si è iscritto a parlare, allora un attimo risponde il consigliere, deve rispondere,
sintetico però, giusto, ecco prego.
CONSIGLIERE GIORDANI: Grazie presidente, no due, rispondo sia ad Arcioni che ad Urbani,
Arcioni quello che gli volevo, quello che non avevo capito è se tu intendevi che seguendo il tuo
modo di ragionare noi dovevamo avere l’80% di Multiservizi e quell’altri virgola, perché da, l’hai
detto anche in commissione una volta, ci sono rimasto un attimo così, dico ma questo non è il
concetto; l’altra cosa, io mi sono andato a leggere gli atti perché grazie a dio anche noi del partito
democratico facciamo riunioni, confrontiamo, leggiamo, non solo gli altri ma anche noi, io sono
andato a guardare bene, si i rapporti con le banche ci sono ma Multiservizi deve rimanere pubblica
in qualsiasi caso, cioè non è previsto il fatto, a meno che non venga cambiato lo statuto di
Multiservizi che diventa privata, l’S.p.A., la proprietà dell’S.p.A. e delle quote azionarie sono
pubbliche, sono dei comuni, e non è possibile, a me non risulta così, a me non risulta così, mi sono
informato bene non risulta così, comunque vedremo insieme, sono contento se mi fate vedere quello
che dite, perché anche per noi l'acqua è pubblica, è un bene comune, e non è un bene del comune, è
un bene comune di tutti, quindi è una cosa differente, grazie presidente.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Giordani, prego consigliere Castriconi.
CONSIGLIERE CASTRICONI: Io volevo ribadire solo una cosa Urbani, cioè il discorso che
faceva Arcioni di dire il comune di Fabriano ha questo quantitativo d'acqua, quindi superiore
senz'altro ad altri comuni, come il comune di Ancona che non ha niente, ma il concetto del
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referendum, bene comune dell'acqua, perché l'acqua è di tutti, il fatto che noi abbiamo delle
sorgenti, oppure il comune di Ancona non ne abbia affatto, non è che questo possa cambiare, quindi
prenderlo come parametro di dire, noi perché abbiamo questa percentuale di sorgenti, forniamo,
siamo i maggiori fornitori di acqua al consorzio abbiamo questo diritto, mi sembra che sia un
concetto secondo il mio punto di vista sbagliato.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Castriconi, prego consigliere Meloni.
CONSIGLIERE MERLONI: Si, allora avevo chiesto la parola perché questo problema secondo
me che va affrontato in maniera un pochettino più impegnativa, quello esposto adesso dal
consigliere Arcioni, anche in merito all’acqua, secondo me proviene più, non tanto dai problemi
della Multiservizi, ma dai problemi dell’Ato, stavo facendo proprio adesso una riflessione qui con il
collega, quando sono stati fatti gli Ato secondo me sono stati fatti con una certa superficialità,
questo perché? perché diciamo la provincia di Pesaro può attingere l'acqua comodamente da tutto
Montefeltro, sia la provincia di Macerata che la provincia di Ascoli hanno dietro tutto il discorso dei
Monti Sibillini, Monti della Laga, mentre per l’Aro nostro, quello della provincia di Ancona, è
rimasto un semplice cuneo che ha poca acqua, tanto è vero che poi se siamo, diciamo propri precisi,
dobbiamo dire anche che la Multiservizi prende l’acqua dall'Umbria, così come il fiume Sentino
nasce dall’Umbria, quindi questo discorso di dire che l'acqua, si è vero che la forniamo alla
Multiservizi in maggior parte tramite, in maggior parte forniamo l'acqua tramite Gorgovivo, anche
se non è stato detto, secondo me in maniera errata, perché il bacino ideografico dove prende l'acqua
Gorgovivo non è che sia proprio tutto Fabriano, perché se noi intendiamo il bacino idrografico
quello delimitato dalle creste non mi sembra che come (voci), non lo so avrei qualche dubbio,
comunque, anche perché la sorgente, si va bene però, stavo controllando adesso sulle mappe,
comunque ecco se uno dice l’80% poi va bene, lo prendo anche per buono, però è anche da
considerare ripeto che l'acqua viene presa anche dall’Umbria eccetera, quello che ho visto io, da
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quando è entrata la Multiservizi per esempio nella zona mia le cose sono migliorate, perché con la
messa in rete di tutti i serbatoi eccetera non abbiamo avuto più carenze estive, mente prima d'estate
bisognava sempre chiudere o razionare l'acqua. Certo si faceva prima riferimento anche al discorso
degli allacci, anche qui volevo fare una precisazione, chi non è allacciato al depuratore non
dovrebbe pagare la quota (voci) si ma adesso, io volevo precisare un altro aspetto, che su questo
punto bisogna sempre andarci con le pinze perché se uno non è allacciato al depuratore dovrebbe
avere la sua autorizzazione allo scarico sul suolo pubblico, o a volte anche nei fiumi, quindi fare
queste battaglie, anche io ho avuto delle persone che venivano e chiedevano eccetera, però dico
prima valuta bene la tua posizione prima di vedere se hai diritto o non diritto, perché come ripeto se
poi uno dici io non sono allacciato alla rete pubblica alla depurazione, però allora devi avere la tua
autorizzazione dell'Arpam se scarichi sul suolo o addirittura se scarichi nel fiume, quindi queste
battaglie fatte per i cittadini, io sono d'accordo ci mancherebbe, però io diciamo le segue in maniera
magari un pochettino più attenta, non perché voi non la seguite attentamente ci mancherebbe,
perché bisogna vedere anche se poi in effetti questi hanno fatto un qualcosa per autorizzare ecco gli
scarichi in maniera diversa dalla depurazione, secondo me dovrebbe, questo è un aspetto che
dovrebbe essere anche approfondito, bisognerebbe anche andare a considerare ci ha la fossa asettica
dovrebbe scalare da questo impianto di depurazione, perché a quanto ho visto io nella normativa la
fossa asettica, diciamo Imof o che sia, nel caso in cui sono allacciato all'impianto di depurazione
non è obbligatoria, ora siccome a quanto ho visto invece i comuni ed anche la Multiservizi, se tu
chiedi l’allaccio, fai una nuova abitazione, chiedi l’allaccio, nel disciplinare tecnico ti mandano
anche lo schema con la fossa asettica, allora se io devo depurarmi la fossa asettica annualmente, ed
anche se sono allacciato al depuratore, la Multiservizi mi dovrebbe riconoscere la quota che io
spendo per depurare annualmente la mia fossa asettica, quindi ecco gli aspetti voglio dire,
bisognerebbe lavorarci in maniera approfondita, perché a mio avviso gli aspetti sono più di uno su
cui si potrebbe intervenire, compreso quello della depurazione della fossa asettica, grazie.
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PRESIDENTE: Grazie consigliere Meloni, prego consigliere Crocetti.
CONSIGLIERE CROCETTI: Partendo da questa ultima riflessione, io propongo una riflessione
a tutti, cioè quelli che sono allacciati alla fogna comunale, mandano i propri scarichi al depuratore
pagano la tassa, quelli che invece magari non hanno provveduto a depurare le acque ed inquinano
quelli non pagano la tassa depurazione e sono tenuti al rimborso, comunque ecco su questo è una
riflessione che andrebbe fatta, allora il discorso della Multiservizi io onestamente non riesco a
capire l'accanimento contro questa società, da quando è stata istituita la Multiservizi abbiamo visto
sostanzialmente un miglioramento del servizio sotto tutti i profili e sotto tutti gli aspetti, sotto tutti
gli aspetti, allora per quanto riguarda, io non ho sorriso con, va bene evitiamo di fare i saputelli che
forse è meglio; dunque per quanto riguarda la sorgente di Gorgovivo vorrei ricordare che sta nel
comune, che sta nel comune di Serra San Quirico, vorrei ricordare che nel silenzio di tutti in questi
anni, in questa gestione, è stato prolungato il contratto con il comune di Nocera Umbra, con
l’Umbria per l'acquedotto di capo d’acqua che è stato prorogato per altri trent'anni, per poterlo fare
Antonio Merloni ha dovuto costruire una fabbrica sul territorio di Nocera Umbra, vorrei ricordare
che l'acquedotto di Jesi che sta nel comune di Fabriano in località Rocchetta, è stato girato e serve
l'acqua al comune di Fabriano, da quando c'è la Multiservizi tutte le case di Fabriano non hanno
avuto mai e dico mai la carenza dell'acqua nelle proprie abitazioni, cosa che succedeva, cosa che
succedeva sempre prima, soprattutto per quelli come me che abitavano nelle campagne che l'acqua
ce l'aveva solo pochi, nel periodo estivo solo per pochi giorni per tutta l'estate, che, costringendo a
tutti quanti a fare i serbatoi nei sottotetti eccetera, vorrei ricordare che la Multiservizi sta facendo un
programma di investimenti sul nostro territorio che è di 2.500.000,00 €, 2.500.000,00 € l'anno per
costruire reti idriche nuove e per costruire impianti fognanti, e questo, l'indebitamento della
Multiservizi è funzionale solo a questi investimenti, per cui basta ridurre gli investimenti e si riduce
il debito che c’è con le banche eccetera, però sappiamo tutti che se entro il 2019, mi sembra, non
arriviamo ad una certa percentuale di acque depurate andremo in sanzione nei confronti della
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comunità economica europea, i cui costi ricadranno sui cittadini. Vorrei dire che la Multiservizi, la
Multiservizi fa pagare, non l'acqua, ma il servizio che viene fatto per condurre l'acqua nelle proprie
abitazioni, quindi 1 metro cubo d'acqua, 1 metro cubo d'acqua costa un euro e mezzo, totale un
centesimo e mezzo al litro mi sembra, cosa che metà delle nostre famiglie spende 40 centesimi ad
andare a comprare l'acqua minerale, che da analisi fatte, da analisi fatte è molto peggiore dell'acqua
che forniamo ai nostri cittadini, vorrei segnalare che non è che con la Multiservizi, con la
Multiservizi, si riesce a fare su tutto il territorio un servizi di manutenzione efficientissimo, perché è
una struttura dotata di risorse umane e risorse strumentali per affrontare qualsiasi tipo di problema
nell'immediatezza, vorrei segnalare che prima a causa di mancanza delle mappatura delle reti
idriche, delle reti fognarie, a seguito di un guasto non si riusciva prima di una settimana ad
individuare dove avveniva questo guasto, oggi questa società ha delle attrezzature ed una
funzionalità che è efficientissima, vorrei dire che il livello della qualità della nostra acqua è
eccezionale, voglio dire le nostre prese d'acqua, i nostri serbatoi, i nostri serbatoi sono, hanno dei
segnalatori, hanno dei segnalatori, come si dice non mi viene il termine, comunque collegati con il
GPS e con i satelliti e qualsiasi inefficienza viene immediatamente segnalata, per cui uno, se un
serbatoio non funziona, se un qualcosa non funziona, viene subito segnalato e quindi si interviene
con celerità, per cui voglio dire qui stiamo parlando, sembra di stare parlando dall'anno zero,
dell'anno zero, di fronte ad una catastrofe umanitaria, e di fronte abbiamo un servizio che è di
grande qualità, le bollette che arrivano, anche i nostri uffici del nostro comune manda gli avvisi di
accertamento per l'Ici, per l'Imu, per la tassa dei rifiuti, eccetera, molte di queste sono anche
imprecise, uno va in ufficio controlla quello che non va, che non va e cosa, ma non è, non per
questo possiamo dire che gli uffici dei servizi finanziari del comune di Fabriano sono cinici o sono
cose, l'errore fa parte, fa parte dell'umano, per cui è anche da comprendere e da verificare se uno di
questi accertamenti che arrivano possano essere anche errati va negli appositi uffici appositi verifica
come facciamo tutti con tutti gli altri servizi, per cui voglio dire rimango veramente stupito da
questo accanimento che c'è nei confronti della Multiservizi, che sostanzialmente dati di fatto, dati di
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fatto, e dati alla mano, ha portato essenzialmente un miglioramento nella città, e non è possibile,
cioè un servizio come questo non può essere gestito comune per comune, comune per comune,
perché una gestione del genere deve essere fatta, deve essere fatta, consorzi, noi siamo una società
costituita da 56 comuni, di cui, che sono i proprietari della Multiservizi, per cui non riesco a capire
proprio tutte, (voci) certo, però di proprietà dei comuni, voglio dire che cambia, che cambia voglio
dire, io penso che, io ritengo ecco veramente, cerco, ascolto tutti con attenzione, però diciamo che
questo accanimento nei confronti della Multiservizi secondo me è sostanzialmente fuori luogo,
concludo, appunto perché visto prima e visto dopo è evidente che ha portato esclusivamente servizi,
e non dimentichiamoci noi fabrianesi che c'è un programma di investimento che vale 2.500.000,00
€ l'anno investire sulle nostre reti, sulle nostre reti, nostre fogne, nostri depuratori, per cui voglio
dire, voglio dire non riesco proprio a comprendere questa avversità a questa società che
sostanzialmente è una risorsa per la nostra popolazione.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Crocetti, allora per fatto personale prego consigliere
Romagnoli.
NON ANNUNCIATO: Io scusi presidente, io fatto personale
PRESIDENTE: ho chiesto anche al segretario, ci siamo consultati con il segretario, adesso lo
spiega, scusi consigliere Romagnoli scusi, ho fatto venire il consigliere qui, ce lo siamo fatti
spiegare a tutti e due, io e il segretario comunale, abbiamo ritenuto che c’è
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: Allora faccio presente ai cittadini che questa è la democrazia,
cioè il fatto di ottenere un colloquio, di rispondere, e dato che mi è stato detto non fate i saputelli,
Crocetti sono qua, ma se tu mi rispondi non fate i saputelli noi che presentiamo la mozione se
permetti, Giordani, mi sembra abbastanza lineare come cosa, non mi sembra così assurdo e trovo
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fuori luogo il fatto che ci si scaldi perché si voglia intervenire o parlare, è veramente fuori luogo,
comunque per fortuna Crocetti non è legge, mentre il referendum, l’ho detto apposta il nome, per
fortuna c'è un referendum che hanno votato i cittadini che sono stati, si sono espressi contro l'acqua
privata, la S.p.A. la società, una società per azioni è una società privata, bisogna finirsela con questa
boiata su queste falsità, è pubblica, è pubblica, perché è partecipato dal pubblico, una società per
azioni è una società per azioni, quindi può fallire, può chiudere
PRESIDENTE: consigliere Romagnoli, consigliere Romagnoli però mi scusi si attenga, ha chiesto
per fatto personale quindi, ecco non riprendiamo di nuovo il discorso
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: rispondo, rispondo all'insulto, non faccio il saputello, esatto,
cioè spiego perché presidente,
PRESIDENTE: però sintetico non ripetiamo di nuovo tutto, ha espresso il suo pensiero quindi,
prego,
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: ok esprimo, non sono un saputello per il semplice motivo che ci
sono dei cittadini che si sono espressi, quindi io ho espresso, abbiamo espresso semplicemente, ok,
delle cose concrete, c'è un referendum che parla chiaro, bisogna uscire dalla S.p.A., creare un
consorzio dei comuni, un'altra forma pubblica, perché per legge non possiamo rimanere li, scelto
dai cittadini, punto. Il secondo quesito del referendum diceva: il referendum vuole abrogare il
comma che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa caricando
sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, abbiamo fatto dei moduli
per questo, raccogliendo le firme dei cittadini, senza collegamento al reinvestimento per il
miglioramento del servizio, cioè non era obbligata la Multiservizi a fare i lavori sul servizio idrico e
quando parliamo di bollette dei cittadini, non è che i cittadini sono, rimangono stupiti dal fatto che
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neanche la Multiservizi sa se sono collegati o meno al depuratore, perché una volta glielo toglie la
quota, gli toglie la quota e poi gli dice da un controllo più accurato abbiamo visto che invece siete
collegati e quindi richiede indietro i soldi ai cittadini e gli rimette di nuovo la tariffa, quindi non è
questione di fare i saputelli è questione di informarsi ed arrivare preparati alle cose, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Romagnoli, prego consigliere Crocetti.
CONSIGLIERE CROCETTI: Allora mi dispiace consigliere Romagnoli, se l'è presa per lui io
non l'ho neanche sfiorato nei miei pensieri, allora, quindi non ci vedo nessun fatto personale, nessun
fatto personale, io ho solo rilevato che come ho preso il microfono per parlare, c'è il consigliere
Rossi mi faceva i sorrisetti, i sorrisetti, allora io di questo qui non l’accetto perché ascolto tutti con
attenzione, ognuno abbiamo le nostre idee, le nostre cose, non sopporto i sorrisini ed i cosi, tanto
più da persone che ha l'età dei miei figli, per cui non mi sento di essere deriso da nessuno.
PRESIDENTE: Dai per favore Emanuele, grazie, allora continuiamo con gli interventi, spero vi
siate chiariti, prego consigliere Balducci.
CONSIGLIERE BALDUCCI: Grazie presidente, io, cerchiamo di smussare i toni su questo
argomento, siccome è un argomento abbastanza delicato, come qualcuno vuol far sembrare, non mi
sembra di alzare i toni su certe cose, perché i pareri e i pensieri possono essere completamente
diversi l'uno dall'altro, io quello che non capisco e che non riesco ancora a capire, la Multiservizi è
una società pubblica anche se è un S.p.A., adesso qualcuno mi venga a dire chi sono i soci di questa,
tutti i 46 comuni, io dico quello che penso, Arcioni dico quello che penso, come l’hai detto tu, io
come l’hai, come, non mi interessa, come l’hai detto tu io ripeto le stesse cose, chiaro, io non ti ho
interrotto, io non ti ho interrotto, non ho chiesto niente, io sto chiedendo solo il mio pensiero, lo
posso esporre, voi siete tanto liberi, parlate tanto di democrazia, non posso parlare, dirò delle
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stupidaggini ma per me è una società pubblica perché è una società gestita da tutti i comuni del
territorio, punto, se poi vorrà dire se ad un certo punto si indebita fallisce, fallirà tutti i comuni non
lo so, non lo so, io non mi intendo di queste cose probabilmente, però io per favore voglio dire
queste semplici cose, e da semplice cittadino io posso rilevare, posso rilevare, che ho sempre
ottenuto dalla Multiservizi, da semplice cittadino, e non sono il solo, quindi non da consigliere,
allora io posso dire quello che mi pare, ti offendo?, non mi sembra che faccio offese, io sto dicendo
le mie deduzioni quello che io posso capire, se voi siete impegnati a guardare di più o a leggere di
più non lo so, però io sto dicendo che la Multiservizi è una società pubblica, anche se è un S.p.A., in
cui i soci sono tutti i comuni e quindi sono i sindaci, i sindaci, che poi in questa società in questa, ci
siano degli accorgimenti da fare, delle problematiche è normale che ci sia e si possono correggere
alcune cose, altrimenti ritorneremo, adesso qui si vuole fare già dall’oggi al domani via, andiamo
via subito dalla Multiservizi ritorneremo al fontanaro di una volta, probabilmente con l'acqua che
mancava, con l’acqua no, con l'acqua che c'è, io comunque posso contestare, posso contestare
quello che dite, nel senso che dalla Multiservizi ho visto fare gli investimenti maggiori nel nostro
territorio, cioè nel nostro territorio, e poi non è vero che tutti punti è tutta l'acqua nostra, noi
abbiamo l’acqua che viene da Capo d'acqua, abbiamo altri punti, piccole rivanghe che abbiamo, e
non solo quello, ricordiamoci che la Multiservizi, cioè Gorgovivo sta sotto Serra San Quirico, che è
il maggiore bacino di acqua, quindi non riesco ancora a capire, io, mi sta bene parlarne, mi sta bene,
perché si possono trovare accorgimenti, soluzioni diverse, maggiore, diversa trasparenza anche su
quanto viene pubblicato sulla Multiservizi, questo lo chiudiamo perché mi sembra che in
commissione Urbano, giustamente, ha chiesto che venissero pubblicati, se non mi sbaglio Urbano,
correggimi, anche i bilanci, giusto era quello che tu chiedevi, chiedevi i bilanci e la trasparenza su
tutto quello che c'era, anche dei verbali del consiglio, ecco il consiglio di amministrazione, che ci
siano poi queste, che ci siano poi queste chiarezze, giustamente Urbano ha fatto benissimo, è
normale che ci sia, ma adesso demoralizzare completamente, come se fosse la Multiservizi un
demonio da cacciare, come se fino adesso non avesse fatto niente, mi sembra fuori luogo per me,
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questa è la mia opinione ed io la porto, siccome questa è una questione politica, allora io ritengo che
facendo il cittadino che quello che ha fatto la Multiservizi per me è corretto, poi ripeto debba essere
sviscerato, deve essere riguardato, deve essere messo all'attenzione come voi avete scritto sotto,
questo mi può stare anche bene su certe cose, però non si può demonizzare sempre, e si vede come
se fosse un carrozzone politico, politico, in cui tutti quanti noi, la maggior parte di noi, hanno tutte
le colpe, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Balducci, allora prima di dare la parola all’assessore Tini ho
due interventi, Ottaviani e Rossi, poi passiamo la parola, Sindaco scusi al Sindaco, prego, no prima
Ottaviani, Rossi, no diamo prima la precedenza a tutti i consiglieri poi ecco, anche Guidarelli, allora
nell'ordine Ottaviani Rossi Guidarelli poi si passa al Sindaco, prego.
CONSIGLIERE OTTAVIANI: Grazie presidente, io chiedo scusa ma la mozione presentata dal
Movimento Cinque Stelle chiede un duplice impegno, su due punti, uno, uno studio di fattibilità per
l'affidamento del servizio idrico integrato di una società totalmente pubblica, due lo scopo
immediato della componente remunerativa del capitale investito, ergo, l'efficacia, l'efficienza, i
costi, della Multiservizi nulla c'entrano su questo, c'entra in realtà la ragione sociale della
Multiservizi, è la scelta fatta dall’Ato di operare una spa, una società per azioni, rispetto a quello
che io avrei preferito, vale a dire un consorzio intercomunale, ed è per questo che inviterei i colleghi
del Cinque Stelle a non parlare sulla prima richiesta di impegno di una società totalmente pubblica,
ma sostituirei quelle parole con un consorzio intercomunale; secondo, la richiesta importante è lo
scorporo immediato della componente remunerativa del capitale investito, allora questa componente
è implicita nella strutturazione aziendale di tipo società per azioni, cosa che viene automaticamente
persa nel concetto della gestione consortile, perché? perché comunque il capitale investito, la
remunerazione, comprende gli interessi sul debito contratto, né sappiamo qualcosa adesso che
saremo chiamati a sottoscrivere l'aumento di capitale, ovviamente il debito contratto dall’S.p.A. per
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l'implementazione, per gli investimenti nell'ambito della rete e delle strutture fognarie sugli
impianti, ma questa componente di cui viene chiesta l'abrogazione è data anche dalle tasse sul
reddito che la Multiservizi paga, ed è data anche, attenzione, dal profitto del gestore, è ovvio quindi
che la connotazione in ordine civilistici di una S.p.A. prevede voci di questo genere il profitto del
gestore, allora la concezione si riporta al referendum, ma in questo punto, laddove eticamente si
dice è corretto ammettere la gestione dell'acqua come comunque profittevole, e far pagare al
cittadino una voce che non solo copre quella S.p.A. della responsabilità dei finanziamenti, perché
chiede al cittadino di ripagare gli interessi sull’investimenti fatti, richiesti, attenzione, il più delle
volte però richiesti dall’Ato, ed ecco che qui interviene la pianificazione dell'azione alla
Multiservizi e la responsabilizzazione dei comuni sul piano, ed è qui che interviene nel politichese
la prevalenza di una linea politica e di comuni con determinata amministrazione, politicamente
orientata, rispetto ad altre; secondo perché io cittadino debbo pagare a te S.p.A. nella mia bolletta le
tasse che tu paghi sul reddito, e perché debbo pagare il profitto del gestore, questo è il problema
etico che viene sollevato, ma è un problema caro a molti partiti, perché il partito democratico, che
voi rappresentate nella maggior parte, ha fatto nel Lazio una stessa identica mozione laddove chiede
impegni al Sindaco e la giunta, questa è la provincia di Latina, ad adoperarsi in sede di conferenza
dei sindaci e dei presidenti dell’Ato affinché venga realizzato nelle more di un intervento legislativo
chiarificatore uno studio di fattibilità, per l'affidamento del servizio idrico integrato di una società
totalmente pubblica e lo scorporo immediato della componente remunerativa del capitale investito,
non solo, ma l’Idv, e mi corregga l'assessore Paglialunga, a livello nazionale ha riproposto le due
stesse identiche cose, e questo parliamo nel 2011, quindi cioè non è che sia una cosa contro
Multiservizi o come una valutazione dell'efficacia e dell'efficienza dell’S.p.A. l’acqua di Fabriano,
io starei attento a dire che è migliore delle acque imbottigliate, l'acqua di Fabriano è un’acqua
oligominerale il cui residuo fisso è di poco superiore a 200, se non sbaglio, milligrammi litro, è una
buona acqua, ha un contenuto di sodio un po', a mio giudizio, un po’ altino, ma non è che sia
migliore di, è una buona acqua e rispetto a tanti comuni abbiamo un'acqua che può essere bevuta e
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va incentivata il concetto della vendita, tra virgolette dell'acqua del Sindaco o dell'utilizzo di questo,
per ridurre anche quello che è il derivato dell'inquinamento dalle, per, ad esempio il riciclo delle
bottiglie in pvc, in pet, e così via, però qui è stata presa questa mozione, peraltro sottoscritta a
livello, torno a ripetere regionale, in più regioni, dal partito democratico e proposto, c’è uno schema
in internet proposto dal Pd identico a questo del Movimento Cinque Stelle, che è stato l'anno scorso
distribuito a tutti i comuni, quindi io non vedo niente di strano, è il concetto, qui non è un'antitesi tra
Multiservizi si e Multiservizi no, quello non c'entra nulla, quello ne parleremo forse quando
parliamo della ricapitalizzazione, li entriamo nello specifico della capacità di gestione dell’S.p.A.,
ma che io cittadino paghi un consiglio di amministrazione o nomino un presidente, politico o meno
non mi interessa, e l’S.p.A. mi fa pagare a me cittadino in maniera, distribuzione a pioggia, quello
che è il profitto del gestore che deve essere, o addirittura gli interessi di un debito che io poi decido
come cda, non lo decide il cittadino, ed allora così è facile ragazzi, nominatemi presidente a me
della Multiservizi, faccio 300 milioni di debiti per accontentare tutti i sindaci dei comuni, tanto poi
gli interessi li pago sulla bolletta vostra, che problemi ho, no è questo, allora tecnicamente qui
bisogna un attimino cercare di capire perché altrimenti parliamo del sesso degli angeli, la richiesta
da parte del Movimento Cinque Stelle è precisa, ed è una richiesta di scorporare la remunerazione
del capitale investito, come, torno a ripetere, a livello nazionale tutti i vostri rappresentanti, perché
sto parlando di Idv e di Pd, non parlo della Lista Civica di Sagramola perché come noi è una realtà
locale che quindi non ha movimento generale, ma almeno i vostri, le vostre segreterie generali
hanno fatto ciclostili di mozioni del tutto simile a quella che siamo chiamati a votare oggi, quindi io
non vedo un problema di Multiservizi si o Multiservizi no, qui il problema è giusto il concetto della
remunerazione del capitale investito, forse sarò troppo tecnico non lo so, ma è questo quello che
chiede la proposta dei colleghi del Movimento Cinque Stelle, allora io sono d'accordo con loro, io
non pago a pioggia sulla mia bolletta per ammortizzare l'eventuale incapacità di gestione di una
S.p.A., e non pago per una pianificazione degli interventi su cui io cittadino non rientro, e non pago
su un'esposizione o su un prestito ponte, come ho fatto Multiservizi in questo caso, e qui possiamo
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chiamarla in causa, di 70 milioni senza il parere preventivo ovviamente del cittadino, questo è
concetto di pubblicizzazione dell'acqua, non è un concetto di Multiservizi si e no, è un concetto, è
giusto o non è giusta la strutturazione S.p.A., che poi sia pubblica non ha alcun significato, perché
l’S.p.A. deve operare secondo il diritto privato, questo è il concetto, sono d'accordo con voi, nello
statuto della Multiservizi è previsto che nessun privato può entrare a comprare le azioni, fintanto
che ovviamente Multiservizi non andrà in liquidazione, attenzione, io non vedo sinceramente un
grande futuro se vogliamo parlare di Multiservizi, perché secondo me la situazione economica
quando verranno fuori i dati definitivi, ed anche quelli che hanno chiesto i revisori, daranno
un'illustrazione forse un po' differente rispetto a quello che vediamo, perché altrimenti non si
capisce con un avanzo di 4.000.000 e passa come si possa richiedere il contributo dei soci, quando
la prima regola è investire l'avanzo di amministrazione, l'avanzo di amministrazione che è stato
messo a riserva straordinaria, la riserva straordinaria può andare a compensare l'aumento di capitale
e così via, troppi discorsi tecnici per chi ci ascolta, ma il concetto sollevato dal Movimento Cinque
Stelle, torno a ripetere, in Italia sollevato da tutti i partiti della maggioranza che siedono qui in
consiglio è quello etico, punto, quindi se i colleghi, il consigliere Arcioni che ha presentato la
mozione accettasse l'emendamento, Joselito, che sopprime la prima richiesta di impegno, laddove è
scritto, su uno studio di fattibilità per l’affidamento del servizio idrico integrato ad una società
totalmente pubblica, con uno studio di fattibilità per l'affidamento del servizio idrico integrato ad
una società consortile intercomunale, che per definizione non agisce secondo le norme dell’S.p.A.,
o un’azienda speciale consortile, vedete voi come metterlo, e lasciare inalterato a mio giudizio
quello che è lo scorporo immediato della componente remunerativa. Chiedo una seconda cosa, nella
premessa di cassare il punto due, Multiservizi S.p.A. è una società mista dove il 49% del capitale è
detenuto da soggetto privato, penso che sia un refuso del copia incolla, se non sbaglio, e facesse
riferimento ad una situazione relativa alla provincia di Latina o giù di li, quindi se ci fossero queste
due situazioni io non vedo, il votare questo non significa assolutamente minacciare o criticare o
devastare la struttura di Multiservizi, Multiservizi non c'entra niente, qui c'entra un principio di chi
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fa cosa, ed il cittadino come può essere chiamato ad essere partecipe, attore, protagonista nella
gestione di un bene che appunto per queste ragioni diventa esclusivamente pubblico, senza nessuna
dietrologia, ed io vi pregherei, ed invito anche il presidente a farlo, ad evitare delle considerazioni
su degli argomenti che sono fuori tema, a io giudizio, della valutazione implicita di Multiservizi,
perché in questo caso si parla del modello S.p.A., o di un modello diverso da operarsi, e pertanto
S.p.A. significa anche il pagamento a pioggia, come ex posto tra virgolette, a piè di lista, perché è
questo il sistema in realtà introdotto, non ti preoccupare dei debiti che la S.p.A. può fare perché gli
interessi su quei debiti li pagano i cittadini, perché gli interessi sugli investimenti li pagano i
cittadini, perché le tasse sul reddito che noi produciamo come S.p.A. le pagano i cittadini, e perché
il profitto del gestore è assicurato sempre attraverso i cittadini, quindi è, se siamo o non siamo
d'accordo, se riteniamo più opportuno modificare il sistema di gestione da S.p.A., totalmente
pubblica come Multiservizi, ad un'azienda speciale consortile, intercomunale, quindi senza
sovrastrutture, senza azionariato, ma partecipazione diretta a conduzione dei consigli comunali,
grazie presidente.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Ottaviani, allora procediamo per ordine lei consigliere
Ottaviani se ho capito bene propone un emendamento, consigliere Arcioni lei che fa innanzitutto
ecco, però io ho iscritto a parlare per correttezza il consigliere Rossi ed il consigliere Guidarelli, che
fate rinunciate oppure, allora prego consigliere Rossi e consigliere Guidarelli, consigliere Ottaviani
scusi se intanto lei scrive, l'abbiamo fatto prima, facciamo, o è meglio, forse è meglio ecco se
gentilmente, grazie, prego consigliere.
CONSIGLIERE ROSSI: Allora grazie presidente, io l'intervento già l'ho fatto su questa mozione,
però nel dibattito mi sono, quindi non ritornerò sui motivi politici insomma, per cui ovviamente
voterò la mozione dei colleghi del Cinque Stelle, però vorrei fare delle riflessioni che mi sono
scaturite in seguito al dibattito, e farò tre nomi, quindi se qualcuno poi di questi vuole parlare per
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fatto personale, insomma, già li dico subito, parlerò di Giordani di Crocetti e di Quinto Balducci,
anzitutto voglio incominciare con Quinto, perché Quinto ha fatto una discussione, ovviamente dal
suo punto di vista, però io vorrei precisare delle cose, l'Ato è la proprietà dell'acqua Quinto, la
proprietà dell'acqua è pubblica perché dentro l’Ato ci sono i comuni, la Multiservizi è un'altra cosa,
la Multiservizi è il gestore, il gestore è una società per azioni, quando si va a parlare con le banche
però non ci va l’Ato ci va la Multiservizi, che è un S.p.A di diritto privato, quindi Quinto non
possiamo andare a sommare tutto, cioè non è che c’è più modi di interpretare uno stesso concetto, il
concetto è questo, c’è una proprietà che è quella dei sindaci che è pubblica, c'è un gestore che è un
S.p.A. che va a relazionarsi con le banche, che crea disagi dentro il nostro territorio che sono
evidenti. Per quanto riguarda quello che diceva Crocetti, io facevo dei sorrisini perché su alcune
cose Riccardo mi sembravano proprio fuori dal mondo, poi io comunque ti dico che già io di babbo
ne ho uno, tra l'altro mi basta e mi avanza, quindi queste cose così che sono proprio sciocche voglio
dire te le puoi tenere tranquillamente per te, perché quello che insomma l'età dei tuoi figli, le tue
cose non entra dentro questo dibattito, e non ci dovrebbe proprio andare. Per quanto riguarda invece
quello che diceva Giordani, cioè non è che qui si dice che dato che Fabriano ha un bacino idrico, ha
più acqua rispetto a quelli della costa, noi ci dobbiamo tenere l'acqua e a quelli della costa non gli
dobbiamo dare niente, perché questo andrebbe contro anche a tutte quelle logiche di sussidiarietà, di
solidarietà, che devono esistere per forza, ed è giusto che esistano all’interno dei comuni, si tratta
magari di considerare più il ruolo del nostro territorio. Per quanto riguarda la mozione, per quanto
riguarda la mozione, qui Giancarlo si chiede a te di fare sostanzialmente una dichiarazione politica,
di prendere una posizione politica, non è che noi, come mi hai detto in passato altre volte ti
mandiamo in Ancona a fare figuracce, queste non sono figuracce, non sono figuracce perché
quando tu vai in Ancona e difendi l’acqua pubblica, e difendi non solo una proprietà ma anche una
gestione pubblica dell'acqua, che non sia un S.p.A., che non sia una S.p.A., non ti facciamo fare una
figuraccia Giancarlo perché c'è 25 milioni di italiani dietro, non sei mica da solo, o non è 4 matti del
consiglio comunale di Fabriano che te lo chiedono, quindi votiamo la mozione dei colleghi dei
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Cinque Stelle mandiamo il nostro Sindaco a difendere l'acqua del nostro territorio ma soprattutto
l'acqua come bene comune e bene pubblico dentro quell'assemblea, che è l'assemblea appunto
deputata per farlo, non si chiede niente, non si chiede di buttare per aria niente, si chiede di fare uno
studio di fattibilità, di poter vedere se le cose possono essere gestite in modo differente, senza che
l'acqua si un profitto economico, senza che ci sia dietro una società per azioni, ma che siano
consorzi di comuni, un'azienda speciale consortile, ecco questo è il termine giusto, che sia pubblica
nella proprietà e pubblica nel diritto, e che mai mai togli l'acqua alle famiglie in difficoltà
economica, grazie.
PRESIDENTE: Bene consigliere Rossi, bene allora dei tre consiglieri citati per fatto personale
chiede la parola il consigliere Giordani, prego.
CONSIGLIERE GIORDANI: Grazie presidente, Emanuele io ricordo bene che in commissione
ciò che io ho detto è stato detto da qualcuno, quindi il riferimento è alla percentuale dell'acqua,
Arcioni disse in commissione che noi dovevamo avere l'80% di Multiservizi, siccome pensavo, dico
gli sarà uscite in qualche maniera, lui disse questo, è per questo che ho chiesto prima a Joselito una
specifica, me l'hai già specificato Joselito, Joselito me l’hai già specificato, era una rettifica nei
confronti di Emanuele, io ho chiesto a te prima di Emanuele un chiarimento su questa cosa, che tu
mi hai dato, quindi io per fatto personale non credo, io non ho bisogno perché ho capito benissimo,
era Emanuele che in questo caso non ha capito, io ho riportato una cosa che avevo già detto perché
in commissione era uscita in questo modo, allora ok, perché non è che sono tonto voglio dire, le
cose le capisco, sono state spiegate bene e finisce così.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Giordani speriamo sia l'ultimo, per fatto personale prego
consigliere Arcioni, non era, hai rinunciato perché prima, ecco grazie, quindi passiamo la parola,
non ci sono più altri interventi, passiamo la parola al Sindaco, prego, Guidarelli scusi, prego
consigliere Guidarelli.
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CONSIGLIERE GUIDARELLI: Non c'è problema, la Multiservizi non sarà facilissimo
sistemarla, magari se riusciamo a sistemare anche questi microfoni potrebbe essere meglio, la, una
cosa molto semplice, si parla dell'acqua per cui il problema riveste tutti, investe tutti e tutti siamo
attenti a questo problema, il referendum è vero, giustamente gli italiani hanno detto certe cose, poi
però non sono state tradotte in termini normativi, non c'è nessuna ancora linea guida da parte dello
Stato che dica come dovrebbe essere sistemata questa faccenda, il fatto che diventi una società
diversa, un consorzio di comuni, ma tanto in qualsiasi caso c’è sempre le implicazioni di diritto, se
fallisce, fallisce anche quello, per cui non è che per il fatto che c'è una società per azioni, o non ci
sia più, ti tutela ad altri punti di vista, l’aspetto tecnico non lo guardo, nè ha parlato anche Quinto,
sostanzialmente debbo dire che la qualità del servizio è indiscutibilmente migliorata, poi dopo tutto
è migliorabile. Per quanto riguarda il discorso dell'amministrazione insomma tutto sommato questo
è stato l'unico comune che ha detto guardiamole meglio queste faccende, per cui non è che questa
nostra amministrazione sia così scevra da responsabilità positive o addirittura assente, l'unica cosa
che gradirei un po' è questa differenza tra buoni e cattivi che veniva impostata, secondo me male,
all'inizio, cioè non è che noi ci contiamo, ci contiamo in che senso, questa mozione impegna il
Sindaco a fare eventualmente determinate situazioni, che poi lui adesso risponderà dirà quello che
pensa, è vero che nelle altre occasioni c'è stata una mancanza di partecipazione, chi non partecipa,
che è assente ha torto, chi è assente non vota e prende le votazioni degli altri, può darsi eppure che i
rappresentanti, che mi sembra siano stati nominati dal mondo politico ed anche da una determinata
parte del mondo politico, può darsi che non facciano integralmente e bene il loro lavoro, benissimo,
allora in quel caso li si farà una valutazione, però, mi era piaciuta la prima, mi ricordo, la prima
riunione della commissione quando lo stesso Arcioni tiro fuori questi argomenti e disse rivalutiamo
meglio tutti questi contratti delle partecipate, va benissimo, però da li a dire ci contiamo, quasi che
da questa votazione scaturisse un buoni che difendono l’acqua dei cittadini, ed un cattivi che se ne
fregano e che fanno gli interessi di una società che, personalmente posso anche essere d'accordo sul
fatto che su un bene comune qualcuno non debba guadagnarci, se c'è da spartirlo lo spartiremo per
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tutti, però bene o male se gli utili li prendono i soci i soci sono i comuni e di conseguenza, però
dopo questo va fuori da questo argomento qui, va fuori da questa discussione altrimenti non
arriviamo più, ecco, io d'accordo che ognuno deve fare un po', portare l'acqua in questo caso al
mulino proprio, però non la metterei in termini, ci contiamo, siamo buoni, siamo cattivi,
valutiamola meglio, mi sta più che bene il concetto, il discorso che avevi proposto tu l’ultima volta
in commissione, proprio per la rivalutazione di determinate situazioni, è chiaro che la presenza
dell’Ato è fondamentale, se non ci stai sei cotto, e questo è l'invito a chi chiaramente ci deve andare,
non vado avanti perché non voglio perdere tempo.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Guidarelli, è iscritto a parlare il consigliere Stroppa, prego.
CONSIGLIERE STROPPA: Grazie presidente, io sarò brevissimo anche perché alcune delle cose
che volevo dire l'ha dette or ora proprio il consigliere, collega, volevo fare due precisazioni e
magari alla fine a questo punto forse vi darò anche un'imbeccata, mettiamola così, sulle qualità del
servizio è innegabile, perché, che è migliorato in questi anni con la Multiservizi, io mi ricordo nel
2000 qui c'era, all'epoca c’era Meloni e Tini, la relazione che fece quando si iniziava a parlare della
gestione del servizio idrico integrato, c'era la relazione dell’allora Geometra Mearelli, e lui,
Mearelli, lui descrisse, era l'addetto, il responsabile del servizio idrico, quello che ci illustrò era
drammatico, mi ricordo, mi era rimasto impresso che diceva che i mezzi che aveva, che erano due
mi sembra, un furgone ed una campagnola, ha detto testualmente sono tenerole per il meccanico,
tenerole quelle dove si mette i soldi diciamo, nel senso che era la fortuna del meccanico, perché era
proprio disastrosa si fermavano ogni tanto, c'erano tantissime tubazioni in ethernit ancora, quella
che veniva giù da Vallina, era in ethernit completamente fino giù a Melano Marischio, quindi
diciamo la Multiservizi ha investito parecchio e questo gli va riconosciuto, ma non è questo che
deve, per il fatto che abbia investito sul nostro territorio non è che deve dire sì o no, al di là di
quello c’è anche il discorso Ottaviani, sicuramente non fa piacere dover andare a pagare le tasse su
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quello che si guadagna, questo per carità, è quello. Un altro piccolo inciso, se non sbaglio la
rappresentante di Fabriano della Multiservizi dovrebbe essere della stessa parte, no, ex (voci) va
bene apposto. Sul discorso invece S.p.A. che una società di capitali di diritto privato, per carità di
dio, volevo fare una piccola precisazione anche, ovvero poteva essere, però forse sarebbe stato
meglio un consorzio intercomunale, va bene poteva essere, va bene, io dico una cosa però visto che
qui è stato sempre vocato il fatto che il gestore è una S.p.A., come tale è quello, è il gestore che
parla con la banca, è il gestore a rischio tra parentesi fallimento, a rischio intervento esterno, allora è
qui che dico, allora a questo punto ve ne faccio fare un'altra di mozione nei prossimi giorni,
Farmacom e Agricom sono delle S.r.l., noi abbiamo due società di capitali fondamentalmente,
partecipate solo dal comune ma è un S.r.l., Agricom è un S.r.l., Agricom ha i mutui accesi, quindi
sempre, no, è sempre la stessa cosa voglio dire, non è che mi scandalizza più di tanto il fatto che il
gestore sia una società di capitali perché noi l'azienda agricola nostra, la nostra azienda agricola è
un S.r.l. partecipata dal comune ma è sempre una S.r.l., quindi alla fine non è che, la proprietà è
completamente pubblica come di qua, qua sono più comuni, qua è un comune msolo ma non è che
cambia tanto alla fine.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Stroppa, non ho altri iscritti, quindi la parola al Sindaco.
SINDACO SAGRAMOLA: Non so se devo parlare per fatto personale oppure perché mi compete,
perché ho chiesto l'intervento cerchiamo di fare una valutazione complessiva, parlo perché mi sento
di farlo, però faccio, voglio fare una piccola premessa, io ho firmato il contratto dell'acqua in tempi
non sospetti, in qualità di provincia di Ancona di cui ero vicepresidente, sono convinto da prima che
uscisse fuori il referendum, che è stato poi promosso, ho sottoscritto il referendum, ho votato a
favore dell’acqua pubblica, quindi su questo io credo di aver avuto un percorso coerente, da qui a
dire che però c'è una differenza tra, di comportamento, perché io ritengo che l’acqua pubblica
significa che io debbo garantire il servizio idrico a tutte le persone che ne hanno bisogno su tutto il
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territorio, e devo, territorio nazionale europeo, perché poi quando si facevano un accenno
sull'acqua, è vero nell'area turca, una delle maggiori aree di crisi, è perché c’è il problema
dell’acqua, perché i bacini del Tigre e dell’Eufrate fanno gola a tutti, chiaramente li il rischio è
grande, da noi in Europa dobbiamo garantire l’acqua a tutti i cittadini, noi ad oggi qui abbiamo un
servizio idrico che nel bene e nel male in generale garantisce l’acqua a tutti i cittadini europei in
questo momento, abbiamo qui di casa nostra così non mi allargo proprio tantissimo, perché avendo
fatto esperienze in altri paesi del mondo posso dire che purtroppo non è così, però rispetto a questo,
a questo inciso, devo dire che quindi a me in questo momento mi interessa che l’acqua sia pubblica,
ma trovare lo strumento adeguato affinché questo diritto si possa realizzare per tutti i cittadini, noi
abbiamo due strumenti in questo momento, poi arrivo anche alla mozione perché siccome avete
fatto un dibattito talmente ampio, faccio fatica a ristringere l’intervento, come cerco di solito fare, ci
sono alcune cose che non mi piacciono guardate, baraccone politico, parole troppo esagerate in un
consiglio comunale, che secondo me noi possiamo anche permetterci di non dire, poi ecco qualche
errore c'è anche nella mozione, perché non so se l'avete, non si può scrivere che il 49% della
Multiservizi è privato, ho capito, lasciamo perdere, però a me, perché mi sono andato, siccome
credo nella buona, che quando fate delle cose le fate anche bene, allora mi sono andato a cercare
dico ma dove l’ha trovato questo 49%, perché avevo dubbi, però siccome abbiamo seguito qui,
perché c’è da parte di alcuni consiglieri di vecchia data, o di alcuni, che hanno fatto politica, una
diciamo così difesa di un servizio, o chiamiamola difesa o valutazione, perché ci rendiamo conto di
quello che era prima e di quello che abbiamo oggi, e siccome abbiamo notato un miglioramento
consistente è chiaro che si fa fatica a dire ok ricambiamo un’altra volta, perché questa scelta è stata
una scelta dei cittadini, di andare verso Multiservizi, siamo partiti da due consorzi, quando noi
quassù cercavamo, portavamo l'acqua con le cisterne nei paesi dove non arrivava l’acqua, Gorgo
vivo, il consorzio Gorgovivo è un consorzio di comuni, di natura pubblica, e si era organizzato, poi
dopo ha assorbito il Cisco, poi è diventato con noi Multiservizi, e si è trasformato, perché la legge
Galli imponeva la trasformazione dei consorzi, non erano più gli strumenti idonei per legge a gestire
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questi servizi perché avevano fallito, in Italia c’era una perdita degli acquedotti di oltre il 35%, su
base nazionale, ricordiamoci, c’era una situazione veramente complicata, che è successo?, hanno
fatto gli Ato, gli ambiti territoriali ottimali in cui noi, noi, siamo i cittadini rappresentati, chiaro per
delega, non è che siamo, non è un assemblea pubblica dei cittadini come questo consiglio comunale
che tra l'altro è rappresentato per delega, li siamo, i cittadini sono rappresentati per delega, e
quell’Ato nell’ambito territoriale ottimale ha deciso di affidare il servizio ad una società privata
interamente posseduta dai comuni, perché ha scelto una S.p.A., vi invito, purtroppo ci sono atti,
documenti che hanno poi, ci sono stati contrasti su questo, c’è stato un conflitto, un’azione, c’era
chi dall’area di centro sinistra non voleva una società, una S.p.A., perché diceva che è uno
strumento privato non va bene, però i comuni hanno convenuto che è lo strumento più agile e più
snello per ottenere il risultato che dovevamo avere nel 2019, cioè non pagare alla comunità europea
la multa prevista se non raggiungiamo quei parametri di depurazione, di sistemazione del servizio
idrico, che ci consentiranno di ottenere un risultato che non ci consente di pagare la multa, e quale
era la mole di investimenti prevista per ottenere questo risultato, 140.000.000,00 di €, chi li fa
140.000.000,00 di € di investimenti, la Gal de France, la General de Sol, le aziende multinazionali
più grandi dell’acqua che potevano venire qui, no si è detto lo fa una società dei comuni, una S.p.A.
che assume la natura privata, per gestire un servizio pubblico, e fa l'investimento, prende la
concessione per trent'anni, in trent'anni fa l'investimento, in trent'anni remunera il capitale con la
tariffa gestita dall'Ato, la tariffa che applica Multiservizi, e qui è corretto il fatto che noi dobbiamo
andare all’Ato a porre la questione della remunerazione del capitale, io qui sono d'accordo su questa
parte della proposta che viene fatta all'interno del Movimento, proposto dal Movimento Cinque
Stelle, io sono d’accordo ad andare all’Ato a dire guardate quella pratica non è corretta, dobbiamo
trovare una soluzione perché quella pratica è stata dichiarata non corretta, e ci vuole un
provvedimento che imponga ad un certo gestore, che è quello che abbiamo individuato noi di fare
un certo comportamento, questo ci sta, ci sta nel ragionamento perché noi pubblici, noi che siamo il
pubblico, noi che siamo i rappresentati dei cittadini, ti diciamo che tu mi fai quell’investimento, te
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lo remuneri con questo tipo di risorsa, che ti dico io quale è, è un servizio che è in concessione
attualmente, lo strumento S.p.A. è stato uno strumento scelto, scelto quella volta dai sindaci perché
vedevano, perché il consorzio Gorgovivo non riusciva ad ottenere i risultati di investimento e di
proposta adeguata, ora ci troviamo dentro una situazione diversa, c’è stato un referendum, c’è
ancora, quindi sono pratiche che devono essere gestite, il governo su questa cosa deve essere, su
questo argomento deve essere emanato una decretazione che ancora non c'è, che stiamo tutti quanti
aspettando per cambiare questa tariffa, però io credo che all'interno dell’Ato, noi questa cosa come
comune di Fabriano la dobbiamo portare, io sono d'accordo a portarla, vedete questa è come il
discorso dell'Ata, c'erano delle cose che noi dovevamo portare con forza, l'abbiamo votate ed il
Sindaco ce le porta, se decidiamo che, ed io su questa parte, ma ne convenivamo anche come
discorso di maggioranza, ne conveniamo tutti qui, questa proposta, questo battaglia va fatta, io sono
d’accordo, se poi all'interno dell’Ato proponiamo di rivedere la formula societaria del soggetto
gestore, perché c'è differenza tra il soggetto che fa le politiche che è l’Ato, che è nostro, che siamo
noi, ed il soggetto, il gestore che abbiamo individuato, però cambiare, vi faccio rilevare una
problematica, cambiare gestore in questo momento significa che l'S.p.A. dei comuni, cioè
Multiservizi, deve rimborsare un prestito di una certa cifra, che se non sviluppa tutta la pratica che
ha fatto non è in grado di rimborsare, e quindi dovremmo pagare noi cittadini, no scusa un attimo,
cioè, io guardate io sono, scusate, scusa, ma scusa, ma scusa, Sergio, Sergio tu hai sempre pagato, la
pagherai anche se la gestisce il comune la bolletta, allora scusa, scusa, noi abbiamo visto che con
questo strumento, tu forse non riesci, guarda io faccio fatica forse a spiegarmi, ma noi abbiamo
visto un miglioramento del servizio negli anni, tutti i comuni di questa provincia, noi compresi, noi
oggi abbiamo avviato le pratiche per il rinnovo della concessione dell'acqua di Capo d’acqua, in
regione Umbria, perché se non facciamo quel rinnovo noi non abbiamo l'acqua, dobbiamo fare
un'operazione di ricerca, che è una tipologia che è, con le nostre sorgenti, noi con il nostro bacino
idrico attualmente, siccome noi siamo qui a monte, poi c'è un altro a valle, un'altra valle, se l'acqua
parte da qua noi dobbiamo andarla a pescare un po' più sopra altrimenti non ce l'avremo, a meno
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che non facciamo il giro a rovescio, che prendiamo l’acqua da valle e la portiamo a monte, allora
attualmente la soluzione che si sta, sulla quale secondo me alla fine uno può anche valutare, non è
che qui c'è una preclusione o una difesa, io sostengo che Multiservizi per quello che conosco io e
che è di mia competenza e conoscenza fino ad oggi ha svolto il ruolo che le era stato assegnato da
parte dell’Ato, ed è un riconoscimento che le viene dato anche dagli altri comuni del territorio, sui
rapporti, adesso non voglio intervenire sui rapporti tra noi e Multiservizi perché poi come si dice,
bisogna andare all’assemblee, bisogna andare all’assemblee dell’Ato, bisogna partecipare perché
quando si partecipa si condivide, si decide, sì vota no, mica è detto che dobbiamo sempre votare si,
se una cosa non mi piace non la condivido, però guardate che quello che è stato chiesto a
Multiservizi l'abbiamo chiesto noi, adesso noi dico noi, ma i cittadini che hanno, i sindaci che hanno
rappresentato noi cittadini all'interno di quei consessi che sono gli organi di indirizzo e di
programmazione, che è l’Ato quello che gestisce, e la tariffa l’ha decisa l'Ato, perché ha fatto un
piano di sviluppo, e la tariffa che è la bolletta che tu paghi, è quella, non può essere diversa,
Multiservizi non può fare la tariffa che vuole lui, fa la tariffa che decide l’Ato, perché altrimenti,
altrimenti avrebbe ragione chi dice che quello è proprietario dell'acqua, mentre la proprietà
dell'acqua è dei comuni tramite l’Ato e gli stessi decidono e dicono, per avere una gestione idonea
mi servo di questo strumento, questo strumento deve praticare questo parametro di percorsi e deve
fare questo che io ho chiesto, cioè entrare nel 2019 e portarci in un regime, per cui acqua e
depurazione sono delle normative europee e non dobbiamo pagare multe e sanzioni come comuni,
perché la multa e la sanzione la paghiamo noi un'altra volta, allora dobbiamo evitare questi percorsi,
adesso cambiare il gestore, ma come dove sta il problema? te l’ho spiegato, allora non mi ascolti, il
problema sta nella mole di investimenti effettuati nel capitale investito, in questo momento, adesso
io non dico che, scusate, Emanuele io non capisco o non sono in grado di capire, se tu oggi sciogli
un S.p.A. che ha un investimento e un debito di, che dovrebbe remunerarsi in trent'anni, se tu gli fai
fare un investimento di 200 milioni adesso, questo penso che sia un po' un'economia societaria, io ti
chiedo di fare un investimento e ti do una concessione per trent'anni, poi tu hai fatto l'investimento,
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ok, l’hai realizzato per 70, 80, 100 milioni, dopo 3 anni di dico adesso ti tolgo la concessione e tu
hai chiuso, perché io i debiti, siccome noi siamo i comuni adesso prendiamo, ti paghiamo cash,
moneta sonante in questo momento, cash, e poi ne faccio un altro gestore che poi si riprende e
ricontinua gli investimenti, su questo secondo me bisognerebbe fare una votazione attenta io dico,
siccome poi dopo non dipenderà solo da noi, perché penso che una cosa condividiamo tutti, che la
gestione del servizio idrico deve essere consortile, non può pensare che torniamo a gestirla da soli,
perché da soli, scusate faccio un discorso da fabrianesi, da soli non ce la faremmo, dobbiamo per
forza farlo insieme ad altri, perché vi faccio anche presente che una parte dei proventi del servizio
del gas che gestisce Multiservizi va a ripagare in anticipo una parte di investimenti effettuati
sull’acqua, quindi non ci dimentichiamo anche che questa strumentazione c'è ed è possibile, allora
io non dico che questo sia lo strumento migliore o che sia la cosa che si deve fare per forza, però mi
piacerebbe, mi piacerebbe che si facesse un’analisi, prima di dire, concordo su quello che ha detto il
consigliere Ottaviani, ha fatto un’analisi interessante, ma anche su tutto quello che è stato detto, al
di là che alcune volte i toni un po’ troppo esasperati voglio dire mi sembra, però concordo sulla
sostanza del ragionamento, quello che vorrei capire diamo secondo me mandato all'Ato, io ci andrei
all’assemblea dell’Ato a dire uno studio di fattibilità, una valutazione, se gli strumenti che abbiamo
in campo oggi rispondono ai risultati che vogliamo ottenere cioè che l’acqua sia garantita a tutti su
tutto il territorio dell'Ato, del bacino nostro, perché adesso senza andare nell’Europa orientale o
centro-meridionale o in Turchia, a me interessa che nel nostro bacino l'acqua che abbiamo tutti in
generale possa essere distribuita equamente sul territorio ad un prezzo conveniente, tale da garantire
a tutti quanti l'accesso all'acqua, questo secondo me, ed in qualsiasi caso questo saranno previsti
distacchi, sia che lo fa il pubblico sia che lo fa il privato, perché ad oggi, poi come noi dobbiamo
sostenere chi è in difficoltà, lo dobbiamo trovare il sistema, perché chi non ha possibilità va
sostenuto, ma non è quella la formula sulla quale noi dobbiamo attestarci, dobbiamo trovare un
sistema per sostenere le famiglie che oggi non arrivano né a comprare da mangiare, né a pagare le
rette delle mense, né a pagare i trasporti, né a pagare l'acqua, né a pagare il gas e né a pagare la luce,
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perché questo è un problema sociale diverso, diverso, non è quella la questione, quello è un
particolare che sta dentro un quadro generale, sul quale noni dobbiamo intervenire a mio modo di
vedere, però vi dico secondo me questa mozione e sull’Ata, scusate se sono stato lungo ma il
dibattito è stato ampio e non sono riuscito a trovare la sintesi migliore di questa, secondo me nei
due punti che avete proposto ci stanno i contenuti, bisogna correggere quel 49%, questa è uno delle
province d’Italia dove l’acqua è pubblica nell’Ato, e l’Ato ha deciso di gestirla tramite un S.p.A.,
ma l’Ato l’ha gestito e tutta la proprietà dell’S.p.A. è nostra, di tutti i comuni della provincia
dell’Ato, quindi ritengo che lo scorporo immediato, chiedere lo scorporo della componente questo
si possa chiedere all’Ato perché secondo va, il Sindaco può andare li e rappresentare questa cosa e
non c'è problema perché è una normativa, poi lo strumento sinceramente bisogna trovarlo perché
ancora, io da quello che ho capito tecnicamente, perché mi sono informato, mi sembra che lo
strumento non sia ancora di facile attuazione, però lo dobbiamo chiedere perché fa parte di una
normativa (voci), uno, dopo Tini può essere più preciso su questo perché si è documentato, uno
studio di fattibilità dicevate, per l'affidamento del servizio idrico integrato ad una società totalmente
pubblica, Ottaviani fa un emendamento in cui dice uno studio di fattibilità per l’affidamento del
servizio, io sarei più ampio secondo me, io direi uno studio per verificare se l'attuale gestione è
compatibile economicamente, consenta a tutti di avere l'acqua, o se un altro strumento può essere lo
strumento utile, ma individuare lo strumento preciso, non lo sappiamo se questo è lo strumento
idoneo, l’azienda speciale consortile comunale, io credo che questo sia troppo stretto come ambito,
io voglio verificare che cosa succede a me comune, (voci) no scusa, scusate quale è, scusa ma quale
è, che cosa deciderà mai il pubblico, su quando noi dovremmo decidere che cosa, come fai a
decidere che l’acqua è pubblica, lo decidi secondo me con un sistema unico, la determinazione della
tariffa, perché se io ti dico che la tariffa di quel bene, che è di tutti, è ics, lo decido io, in quel
momento l'acqua, poi dopo tu dentro, il gestore deve, siccome deve garantire il servizio idrico a
tutti, ha quel costo prefissato, l’acqua è mia, perché io stabilisco il prezzo del bene, ho detto, tu hai
un altro problema Emanuele, è un problema politico il tuo, a te quel tipo di gestione di S.p.A. non
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va bene, sono chiaro, ho capito questo, ma a me invece non è che non va bene S.p.A., a me non va
bene lo strumento che non funziona, a me va bene uno strumento che funziona, ed io voglio capire
quale è il migliore, e quello voglio proporre ai miei cittadini, non voglio proporre lo strumento che
ideologicamente io mi sono costruito che è il migliore, voglio lo strumento che risponda meglio alle
esigenze dei cittadini, allora se l’Ato si impegna a fare una valutazione su quale è oggi, con le
normative vigenti, lo strumento che risponde meglio all’erogazione del servizio idrico a tutti i
cittadini io su questo sono d'accordo, no risponde a noi, l’Ato sei tu, allora io ritengo che questo
passaggio qui andrebbe precisato in questo modo, io credo che possa essere votata anche così, però
con questa precisazione, perché altrimenti se andiamo verso, io posso anche, si può anche andare a
chiedere un'azienda speciale consortile ma poi facciamo spendere soldi, scusate facciamo spendere
soldi per uno studio di fattibilità che comunque costa, tanto se tu, un ente pubblico da un incarico
per uno studio di fattibilità, comunque paga, almeno facciamolo che sia uno studio, chiediamo uno
studio generale, aperto, non uno studio ristretto, questo chiedo.
PRESIDENTE: Allora scusa un attimo, bene Sindaco, allora lei ha fatto delle proposte, allora i
proponenti, consigliere Arcioni che facciamo?, cioè lei accoglie le proposte, facciamo una
sospensione, cerchiamo di trovare una quadra
CONSIGLIERE ARCIONI: no io chiedo
PRESIDENTE: no quelli rimangono ci mancherebbe, cioè, Sindaco lei che fa, cioè è una sorta di
un altro emendamento, quindi lo aggiungiamo ai due già, innanzitutto
CONSIGLIERE ARCIONI: facciamo la sospensione per definire queste
PRESIDENTE: allora ecco facciamo, prego.
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CONSIGLIERE ROMAGNOLI: Grazie presidente, no volevo solamente fare una cosa, a me
piace quando, partiamo sempre magari dal 2000 poi dopo magari riposizionati i toni effettivamente
otteniamo più risultati, volevo solamente dire che per quanto riguarda il secondo quesito del
referendum, di fatto il 20 luglio 2011, il d.p.r. numero 116, di fatto decreta ufficialmente
l'abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la
componente remunerazione del capitale investito, quello che dicevamo 7%, quindi una
trasformazione c'è stata di fatto a questa cosa, cioè il referendum già è stato di fatto, in parte ha
avuto, ha dato seguito insomma ad una legge, la forma S.p.A. di fatto oggi invece ancora presenta
questo 7% all'interno della cosa, quello che prima facevo presente è che al di là della forma, che noi
abbiamo presentato sulla mozione, S.p.A. non S.p.A, noi non andiamo ad inquisire, ad inquisire
Multiservizi come diceva prima Ottaviani sul cosa fa, cosa non fa, lo fa bene o lo fa male, e non
penso nemmeno che debba essere smantellata, nessuno ha parlato di questo, non siamo contro
Multiservizi o contro i dipendenti di Multiservizi, riteniamo semplicemente che la Multiservizi
S.p.A., partecipata dai comuni, è una società che di fatto si basa con dei capitali che vengono dal
pubblico, dai cittadini, che quindi con la loro bolletta fondano, giusto Tini, fondano il capitale del
S.p.A., quindi l’S.p.A. con i soldi dei cittadini di fatto cosa fa?, accende un mutuo di, ok, no aspetta,
quindi non vedo dov'è la difficoltà di dire, siccome il referendum ci impone di fare una scelta
diversa non si può chiamare più Multiservizi S.p.A. ma si deve chiamare Multiservizi consorzio tra
comuni, quindi spegne, accende un mutuo con una banca, con sempre i soldi nostri per andare a
coprire quello della S.p.A. che verrà chiusa e smantellata come S.p.A., come società, non c'è
licenziamento, non c'è, rimangono i macchinari, rimane il buon lavoro che hanno fatto, rimane il
fatto che continueranno a fare questo lavoro, sarà tolto questo 7% che il decreto del 20 luglio del
2011 gli dice che devono togliere e basta, quindi di fatto del tutto, mi sembra abbastanza semplice
da un punto di vista, non vedo questa cosa di, ma non si può togliere una S.p.A. perché dopo
bisogna mettere i soldi, sempre soldi nostri sono, grazie.
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PRESIDENTE: Grazie consigliere Romagnoli, prego consigliere Ottaviani.
CONSIGLIERE OTTAVIANI: Allora io volevo dire presidente che al di là, ho ascoltato le parole
nelle pittrici del Sindaco eccetera, anche il Sindaco però ha focalizzato troppo l’attenzione sui
risultati fra virgolette, gli esiti della gestione di Multiservizi, abbandoniamo la Multiservizi come
soggetto attivo, anche perché se è vero che Prometeo ha assicurato parte delle coperture dei costi
dell'acqua è anche vero che Prometeo è quella società che verrà dismessa, tra virgolette venduta a
Multiservizi, quindi dovremo ritornarci sopra in un altro contesto, non è detto però, questa è la
proposta che aleggia in Multiservizi, penso l'assessore Paglialunga posso confermare se non altro il
mio sentore, ma è un discorso che faremo in altra sede, io dicevo il, rifermiamoci su questo sistema,
non valutiamo se l'acqua giunge a tutti attraverso lo strumento di una S.p.A., valutiamo solo se sia
corretto e se riteniamo opportuno che sia una società di diritto privato a gestire l'acqua, punto, allora
quello che diceva Sagramola io penso che non necessiti sinceramente di una sospensiva, perché sul
secondo emendamento, quello in cui si introduce il concetto dello studio di fattibilità per
l'affidamento del servizio ad un'azienda speciale consortile intercomunale, si può tranquillamente
estendere dicendo con un subemendamento, un'azienda speciale consortile intercomunale ovvero
strumenti o organizzazioni equivalenti di diritto pubblico capaci come diceva, ha richiesto il
Sindaco, capaci di garantire al meglio la gestione del bene pubblico acqua, quindi senza, io non lo
so chiedo (voci), ma se lo votiamo subito (voci), se il Sindaco fosse d'accordo, ti sto dicendo, io
dicevo, integrare il mio emendamento che dice di modificare eccetera eccetera, trasformando li uno
studio di fattibilità per l'affidamento del servizio idrico integrato ad un'azienda speciale consortile
intercomunale o a strumento pubblico equivalente, o strumenti capaci di garantire al meglio la
gestione del bene pubblico acqua, ma se io non metto uno strumento pubblico perde di significato,
io ho capito ma (voci), no scusami Sindaco non è il concetto, attenzione allora forse non ci siamo
capiti io, io ho sempre sostenuto che il bene acqua in questo momento sia tanto più, e te l’ho
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esplicitato con degli esempi di altre regioni e province, come ti ho portato, dove l’Ato, il gestore
dell'acqua è partecipato da strutture private, io ho asserito nella nostra realtà l'acqua è veramente un
bene pubblico, ma la gestione profittevole di un S.p.A. è cosa diversa rispetto al bene pubblico
acqua, (voci) si appunto, però se tu metti o strumenti significa che anche un S.p.A. può essere uno
strumento
SINDACO SAGRAMOLA: esatto perché i comuni dovranno valutare se quello strumento è
ancora adeguato a svolgere quel servizio in maniera utile per la collettività, noi abbiamo chiuso,
l'azienda speciale consortile, io, è inutile che giriamo su quello, il passaggio che deve essere, lo
studio deve essere ampio, perché se l’S.p.A. è ancora lo strumento poi gli utili, siccome gli utili di
un S.p.A. di proprietà dei comuni vanno o ai soci o ad investimenti, non è che ci puoi fare altre
cose, decidiamo, riserva straordinaria, va bene anche riserva straordinaria non è un problema,
capito, esatto, ma se tu hai una riserva straordinaria in un momento di carenza puoi intervenire, non
hai neanche la riserva, adesso non andiamo su questo, non entriamo su societaria, ti ho detto, io ti
dico facciamo uno strumento, se devi fare un'analisi facciamola ampia, va bene valutiamo tutte le
possibilità, quella che i comuni ritengono la migliore applichiamo, perché?, quale è il problema?
CONSIGLIERE OTTAVIANI: si io perfettamente d'accordo, l'unica cosa, torno a ripetere non è
una valutazione dell'efficacia dei parametri di efficienza di Multiservizi e se risponde alla mission
data, quello che, va bene io ti dico quello, per te non è un problema, per me politicamente ha un
senso il passaggio dallo smantellamento di una società per azioni a una società pubblica a gestione
pubblico e non di diritto privato, questa è la differenza che io pongo in essere, che nel caso del tuo
subemendamento in realtà non si realizzava, ma lascia aperta la porta ad un strutturazione di tipo,
con il codice soggetto a codice civile di natura privata o privatistica, tanto è che viene a saltare a piè
pari quello che è il concetto invece di
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SINDACO SAGRAMOLA: Ottaviani, Ottaviani scusa, siccome penso di essere capace di
intendere e volere ancora, ho detto bisogna che in questo momento, siccome sono un comune
responsabile e sono come altri comuni anche socio di Multiservizi, che che se ne dica non posso
tirarmi fuori, ti dico facciamo uno studio ampio perché dobbiamo verificare la natura del soggetto,
io non sono pregiudizialmente contrario che la faccia un'azienda speciale consortile o che lo faccia,
che ne so, un consorzio, un gruppo di comuni, una convinzione tra comuni, non mi pongo questo
problema, però ti chiedo e chiedo a chi ha proposto la cosa, facciamo una valutazione che
ricomprenda tutto, perché considerando che il bene pubblico acqua lo gestiamo con la tariffa dentro
già un'associazione dei comuni, quale è lo strumento, perché dobbiamo precluderci, ti ho detto in
questo caso non sono d'accordo a precludermi uno strumento, perché ce ne ho già uno ed ho
problemi, allora vi dico se tu, scusami ma non ci capiamo Emanuele non è così, è inutile che me lo
riproponi un’altra volta, io sono, noi siamo per uno studio aperto a tutte le possibilità, punto.
PRESIDENTE: Prego consigliere Rossi.
CONSIGLIERE ROSSI: Allora io, va bene adesso una cosa proprio veloce poi la portiamo al
voto, ma io credo che il dato politico sia chiaro sostanzialmente, cioè noi già viviamo dentro una
società per azioni quindi non c'è bisogno di fare per vedere come funziona una società per azoni uno
studio di fattibilità, già ce l'abbiamo, noi o studio di fattibilità lo andiamo a fare per vedere se
possiamo fare un gestore totalmente pubblico, poi vedremo, (voci) però non, nel senso non a dire
adesso andiamo a fare uno studio su un qualcosa che di fatto già abbiamo che è la società per azioni,
ovviamente il grande privato della multinazionale lo scartiamo a priori, lo studio di fattibilità lo
facciamo sulla possibilità di fare un gestore totalmente pubblico, che non è che si chiede che tu devi
andare a Multiservizi e tirare via il tavolino
SINDACO SAGRAMOLA: la proposta di emendamento mio te lo esclude? scusami
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CONSIGLIERE ROSSI me l’annacqua no, me l’annacqua
SINDACO SAGRAMOLA: ed allora vuoi fare un punto di equilibrio
CONSIGLIERE ROSSI: perché io voglio fare uno studio di fattibilità su una questione precisa
che l'azienda, la possibilità di vedere se si può gestire con un'azienda speciale consortile, non mi
sento di fare lo studio di fattibilità sull’S.p.A. ce l’ho l’S.p.A., che cosa lo devo fare a fare lo studio
di fattibilità
SINDACO SAGRAMOLA: dentro quel ragionamento li è ricompreso lo studio, mica devi studiare
un'altra volta l’S.p.A. ce l’abbiamo
CONSIGLIERE ROSSI: appunto
SINDACO SAGRAMOLA: ma dentro quella dichiarazione li c’è prevista anche la gestione
attuale, perché se io adesso, ma scusa ma tu pensi che io adesso sono in grado o voglio tagliare la
gestione attuale del servizio domani mattina perché qui dove vado a finire?
CONSIGLIERE ROSSI: no
SINDACO SAGRAMOLA: ed allora così
CONSIGLIERE ROSSI: si chiede uno studio mica si chiede che butti per aria il tavolino all’Ato
SINDACO SAGRAMOLA: uno studio che ricomprenda anche quella modalità di gestione che noi
abbiamo già in essere
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CONSIGLIERE ROSSI: appunto è inutile farci uno studio ce l'abbiamo già in essere
SINDACO SAGRAMOLA: scusa Emanuele perché mi devi venire a fare la politica, stiamo
cercando di trovare una soluzione che contenga le varie cose, (voci) no lo stai a modificare te il
quadro, tu vuoi dire facciamo uno studio affinché dimostriamo che la società, solo pubblica, ti dico
lascala aperto, ed allora, ma sta li, ci sta, è ricompreso, ti ho detto, ma scusa leggi quello che c'è
scritto e togli equivalente e poi vedi se batte paro uguale, scusa
CONSIGLIERE OTTAVIANI: uno studio di fattibilità per l'affidamento del servizio idrico
integrato ad una azienda speciale consortile intercomunale o strumenti capaci di garantire al meglio
la gestione del bene pubblico acqua, io torno a ripetere, siccome sono capzioso, io metterei o
strumenti pubblici capaci di garantire
SINDACO SAGRAMOLA: allora scusa Marco
ASSESSORE TINI: scusa posso dire due cose, io per carità mi attengo soltanto a questo ultimo
passaggio, ossia a me sembra che questa mattina siamo d'accordo tutti sulle finalità, però scusate
tanto io oggi, pur essendo d'accordissimo con la mozione, tanto che io sono uno di quelli che ha
subito quello che prima ha detto Arcioni, due ore fa all'inizio di questo discorso, però cerchiamo di
essere concreti e guardiamo la realtà, ecco pragmatici come dici tu, tu sai benissimo, quando nel
2003, 2004, hanno fatto la società per azioni di diritto privato, sulla quale io non sono stato
d’accordo per niente, c'era un quadro normativo di riferimento di un certo tipo, l'evoluzione
legislativa in questi anni è cambiata, sta cambiando, quasi ogni mesi qui ci troviamo ecco, allora,
aspetta un secondo, noi, io, mi sembra che la posizione del Sindaco, non è che qui devo fare le
difese oltranza, sia corretta, perché Marco?, tu sai benissimo che oggi si è allentato, si sono allentati
un po' i vincoli, c'erano molti di più 8 ani fa, gestire un consorzio di questo tipo o una società
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totalmente pubblica, a diritto pubblico, cosa significa?, è la gestione il problema, questa società,
giusta o sbagliata, si interessa di gas, addirittura si sono interessati di investimenti in Albania, hanno
fatto tante cose, se tu fai una società, un consorzio squisitamente pubblico, e non società per azioni,
hai dei vincoli di gestione di legge fortissimi, perché devi disfare la contabilità pubblica, devi fare
tutte le norme pubbliche, cosa che non ha la società per azioni, allora io dico, fermi, io dico certo mi
garantisci di più per certi aspetti, si però bisogna fare due pesi, ossia pensare sulla bilancia di qua e
di là quali sono i disguidi e quali sono i vantaggi, ci potrebbero essere sotto certi, io oggi non sono
in grado di farlo, la posizione dell’amministrazione e del Sindaco mi sembra corretta, perché ci
dobbiamo ingessare da soli, lasciamo aperto il discorso, nel senso che l'obiettivo politico
chiaramente di tutti mi sembra di aver capito è che sia possibilmente una società di diritto pubblico,
però bisognerà, queste cose sono un po' complesse, non è che, noi qui per carità con le nostre
competenze, le nostre non competenze, possiamo dire già in partenza è meglio questo è meglio
quello, bisogna mettersi a tavolino Rossi e vedere i vantaggi, ma non siamo noi in grado di farlo
questo, ci vogliono delle persone tecniche che hanno degli attributi e delle conoscenze che noi non
possiamo avere, perché gestire un'ambaradam di questo tipo, con tutta la normativa pubblica, con
tutta la normativa pubblica non è semplice, però io oggi non sono in grado di saperlo, perché non ci
lasciamo aperte tutte le porte, allora lasciamo aperte le porte, mi fermo qui, mi fermo qui
CONSIGLIERE OTTAVIANI: Angelo scusa, ma uno studio di fattibilità non è una scelta, non è
una scelta, cioè non è che noi stiamo chiedendo di andare verso un sistema pubblico di gestione, noi
stiamo dicendo chiedere all’Ato se fanno una esplorativa con uno studio di fattibilità di una società
pubblica, ti sto dicendo, Angelo siamo, io torno a ripeto, sarò noioso, ma se io vado a mettere, tolgo
la gestione di azienda, cioè l'azienda pubblica, tolgo, di consorzio pubblico, perché è, certo ma
infatti io ti sto, io ti ho premesso o strumenti pubblici equivalenti, punto, perché se tu inserisci, no
io non parto con il pubblico è meglio in termini di gestione di efficienza della struttura, anzi
sappiamo che il pubblico ha più difficoltà in questo, io ti parlo dal principio etico è diverso, che per
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me la gestione deve essere gestita da uno strumento pubblico, anche se questo determina maggiore
difficoltà di gestione, allora io ti rispondo, ma io ti rispondo, allora se è in quest'ottica sopprimiamo
tutte le giunte comunali e lasciamo in gestione ad un sistema privato, ad un'azienda privata, la
gestione del comune perché sarà più efficiente, hai capito Angelo, allora il concetto è quello io non
sto dicendo che, poi torno a ripetere, tu hai toccato due tasti nello specifico, perché siete tutti
ritornati sul nostro modello, ma Multiservizi quando ha investito in Albania sul bilancio ha perso,
allora a maggior ragione che garanzie che vuoi che ti dia, e perde, ma chiamando poi e ripagare noi
cittadini, Promoteo è l’unica attività con 140.000,00 €, ti dico di più, di profitto che può essere
messa sul mercato adesso svenduta, allora io ti dico la garanzia, una richiesta di garanzia maggiore
della gestione pubblica, fermo restando che poi sappiamo che il pubblico ha molte più difficoltà ad
essere efficiente, ma non è una questione se un S.p.A. è efficace nella distribuzione delle risorse,
perché questo è già naturale ed implicito, altrimenti i comuni sarebbero, avrebbero già chiuso
Multiservizi se ci fossero state asimmetrie di opportunità per i cittadini del territorio
nell’approvvigionamento idrico, non è questo, è etico il passaggio su un sistema
SINDACO SAGRAMOLA: Ottaviani scusa, scusate stiamo sull'emendamento, allora altrimenti
io, io voglio votare questa parte della, a me la seconda parte della mozione secondo me è
condivisibile e la vorrei votare se fosse possibile, credo che anche la maggioranza, cassiamo
l'emendamento precedente, però a me non mi andrebbe perché io sono anche, io sono anche
d'accordo a fare una valutazione, però tu valuti quattro possibilità, pubblica, pubblico privata,
privata, ho detto una convenzione, un'azienda pubblica consortile, un consorzio, un S.p.A., un
S.p.A. pubblico privata, noi queste cose siccome l’S.p.A. ce l'abbiamo non saranno, lo dirò quando
vado all’Ato, non saremo così stupidi da fare uno studio che preveda, l’S.p.A. ce l'abbiamo sotto gli
occhi quello che rende, faremo lo studioso sul restante, si farà la valutazione sul restante, ma perché
scrivere, siccome lo studio non può prescindere secondo me da quello che c'è adesso, scusate io
vorrei farvi ricomprendere che non può prescindere da quello che c'è adesso, perché se noi
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prescindessimo, se noi prescindessimo siamo già noi capace di dire questa è la soluzione giusta, a
che serve lo studio, scusate io voglio capire se lo studio deve servire a qualcosa deve servire a fare
delle analisi, ma non è che non voglio fare, capiamoci, io non è che non voglio fare lo studio su una
cosa pubblica, perché se poi risulta che la cosa pubblica è migliore, si trova gli strumenti per fare il
passaggio, si fa quello che diceva Romagnoli, chiudiamo l’azienda privata e passiamo su quella
pubblica, vediamo quali sono le possibilità di transito, io su questo non sono contrario, sono aperto
perché credo che l’acqua sia un bene pubblico e vada gestita nel modo migliore possibile, io su
questo non ho nessuna preclusione però vi dico lasciami uno spazio quando vado a trattare, e dire
devi ricomprendere che c'è già una gestione ma facciamo lo studio su quello che serve, perché
(voci), ma apposta, io non capisco perché dobbiamo mettere esclusivamente, concentrare su una
soluzione che noi abbiamo già detto che è quella giusta, allora non serve, allora (voci), allora non
serve lo studio, allora non serve nessuno studio, si dice si faccia, invece che uno studio di fattibilità
si dica si passi ad una gestione dell'acqua tramite uno strumento pubblico, punto, basta, non serve
uno studio se dobbiamo fare così, se invece tu dici, io invece ti dico siccome non sono convinto,
non sono convinto che quello strumento sia il migliore, perché l'ho sperimentato in tempi, forse
oggi dicevamo è cambiata probabilmente la società, si è evoluta, ci sono cose, può darsi eppure che
lo strumento pubblico sia il migliore, ma se io oggi dico che faccio lo studi solo sul pubblico
perché, conviene dire nessuno studio di flessibilità, facciamola, passiamo, l’Ato disponga di passare
ad una gestione pubblica, poi se è un consorzio,se è una convenzione, ma questo io vi dico che in
questo momento, secondo le valutazioni che abbiamo fatto in maggioranza, non è sicuramente, non
siamo sicuri che è lo strumento più utile, più capace, che vi devo dire di più, non è che sono
precluso, perché se fossi precluso, altrimenti, siccome la voglio, altrimenti faccio un’altra proposta,
siccome io la voglio votare questo emendamento, faccio con me, voglio votare questa parte
seconda, se sul primo non troviamo un accordo, casserei, perché mi piacerebbe votarla insieme, se
fosse possibile, lo casso questo punto qui, però a me interesserebbe, interesserebbe andare invece ad
una discussione nell’Ato, nella quale rappresentare questa situazione con gli altri comuni, e provare
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a condividere una scelta con loro che sia quella di fare, proviamo a capire quale è lo strumento
pubblico che può essere il migliore per gestire, (voci), io che ti ho detto scusa, a prescindere no,
scusate ma (voci), ed allora, sentite io più di questo, allora propongo, se non c'è una soluzione
propongo un emendamento che cassa lo studio punto, ma mica non succede niente, ma perché fuori
microfono, parliamone a microfono aperto, io non ho niente da nascondere Emanuele
CONSIGLIERE ROSSI: mi spieghi, quando si fanno gli studi di fattibilità si fanno per vedere se
una cosa futura può andare o può non andare, bene, se noi abbiamo questa S.p.A. dal 2001, da
quanto è che ce l'abbiamo, ma c'è bisogno di fare uno studio di fattibilità, li hai uno storico, hai dei
dati, hai delle analisi, tu lo studio di fattibilità la fai per vedere se c'è qualche cosa di nuovo che può
fare, io capisco (incomprensibile) Multiservizi Giancarlo, si sta a chiedere di fare uno studio non si
sta a decidere niente, si sta a chiedere di fare uno studio
SINDACO SAGRAMOLA: ma perché deve prefigurare la gestione tramite, con quello studio tu
prefiguri la gestione, ma me l'avete detto cinque minuti fa
CONSIGLIERE ROSSI: fai uno studio per vedere
SINDACO SAGRAMOLA: no prefiguri la gestione tramite uno strumento pubblico, si l’avete
CONSIGLIERE ROSSI: è uno studio di fattibilità se con uno strumento pubblico di gestione può
andare o no, questo significa
SINDACO SAGRAMOLA: allora non so leggere io, allora non so leggere gli emendamenti
scusate, vi chiedo scusa
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PRESIDENTE: allora un attimo, bene la parola al Sindaco
SINDACO SAGRAMOLA: o strumento pubblico equivalente, analizzi solo la parte pubblica, ti
chiedo, ti ho detto lascialo, ma scusate che differenza fa lasciarlo aperto, fatemi capire quale è tutta
questa differenza se tu, scusa se dici a me, tu dici a me ma perché questo qui, lasciano stare così va
tanto bene, fammi un'opzione, ti ho fatto, mi hai posto, mi hai aggiunto un passaggio, Emanuele sei
venuto qui, mi hai aggiunto un passaggio ed io ho detto guarda, o altro strumento non equivalente
proprio perché non parlo di equivalente, perché può essere un altro tipo di strumento, a me siccome
questo strumento, ho detto S.p.A., ha portato miglioramenti ma può essere cambiato, secondo me
nello studio va ricompresa anche la valutazione di cosa ha fatto Multiservizi per noi fino adesso,
quindi dentro questo quadro ci sta tutto, però se non lo volete, a me non è con problema, faccio, ti
ho detto
PRESIDENTE: Allora ha chiesto la parola il consigliere Ottaviani, però siccome il proponente è il
consigliere Arcioni sentiamo magari che pensa di quello che ha appena detto il Sindaco in maniera
tale poi di andare avanti con la discussione, prego consigliere Arcioni.
CONSIGLIERE ARCIONI: No io voglio arrivare ad una conclusione molto veloce, perché quello
che ho detto all'inizio assolutamente voglio ribadire anche ai cittadini che ci guardano da casa che
io non mi rimangio una parola di quello che ho detto, e quello che si configura dal punto di vista dei
beni comuni, la nostra regione secondo me fra qualche anno si aprirà un quadro drammatico, e
questi beni comuni ci verranno completamente scippati, per quello che riguarda la nostra mozione
io non la vorrei fare tanto lunga, nel senso che a questo punto io preferisco personalmente che la
mozione venga bocciata, perché è chiaro che non c'è una volontà di interpretare la mozione per
come è stata presentata, si continua a parlare di virtuosità della Multiservizi, io per parlare di
virtuosità vorrei scendere insieme a voi per strada e fermare qualche cittadino fabrianese, che, allora
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questo, io ripeto, questi sono termini che utilizzerò per tutta la legislatura, per me Multiservizi è un
baraccone politico che ha preso i cittadini fabrianesi da bancomat, allora siccome in un momento
soprattutto di crisi come questa non è assolutamente possibile prendere i cittadini come bancomat,
sulla virtuosità della qualità dell'acqua, pasticconi grossi così di cloro messi nel sistema, signori io a
questo punto questa mozione la presento così come è stata originariamente presentata perché dal
nostro punto di vista secondo me non ci sono i presupposti per poter accettare questa mozione, con
lo spirito con il quale è stato presentato.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Arcioni, quindi allora
SINDACO SAGRAMOLA: scusa permetti siccome
PRESIDENTE: prego Sindaco.
SINDACO SAGRAMOLA: Intanto nessuno, perlomeno io, non ho parlato di virtuosità, ma ti
faccio presente che un emendamento comunque lo devi accettare, che è quello che il 49% di questa
società
CONSIGLIERE ARCIONI: assolutamente si
PRESIDENTE: quindi parliamo del primo emendamento presentato dal consigliere Ottaviani,
allora mettiamo, l'avete tutti, ecco è stato distribuito il foglio con gli emendamenti, quindi mettiamo
in votazione il primo emendamento (voci), allora consigliere Arcioni per capirci, consigliere
Arcioni, allora la sua mozione, sono stati presentati due emendamenti da parte del consigliere
Ottaviani, allora mettiamo in votazione (voci)
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NON ANNUNCIATO: (incomprensibile i capigruppo dice sempre che c'è una sospensione, se tu
adesso chiedi la sospensione
SINDACO SAGRAMOLA: forse non si è capito l'interesse di questa maggioranza a trovare una
soluzione conciliativa su questo punto, che a noi sta a cuore come a voi, perlomeno ai proponenti,
non si è capito questo, siccome noi penso che abbiamo una posizione che va verso una posizione di
dialogo, di ragionamento, voglio provare a verificare se questo passaggio, siccome c'è un passaggio
che a questo punto se vuoi, allora posso anche dirla, secondo me, siccome mi piacerebbe, io voglio
andare all'Ato a dire la seconda parte di questo argomento forte di una maggioranza che è quella del
mio consiglio comunale, va bene, allora la prima parte voto contro, sto pensando di votare contro,
dobbiamo fare una votazione, sto pensando di votare contro perché è meglio come è scritta così, è
meglio come è scritta così, mi piace più, questa mi piace di più come è scritta così, la voto così, così
la voto, punto, perché così almeno c’è un ragionamento, almeno è così, io volevo, secondo me a
questo punto una società totalmente pubblica ricomprende, fa una valutazione su quella ma non mi
da o strumento preciso e non mi indica niente, quindi io posso, la maggioranza questa alla fine la
può votare, alla fine del dibattito, interpretato il dibattito correttamente credo che questa possa
essere anche, possono trovare una adesione.
CONSIGLIERE OTTAVIANI: Allora presidente o andiamo avanti e facciamo gli emendamenti o
lasciamo perdere, perché una società totalmente pubblica è anche una S.p.A. totalmente pubblica,
allora non ci state a prendere in giro, allora l'emendamento numero uno consiste nel sopprimere
interamente il secondo enunciato della premessa, laddove si declina, Multiservizi S.p.A. è una
società mista dove il 49% eccetera eccetera, si chiede la soppressione completa dell'enunciato.
PRESIDENTE: Benissimo quindi mettiamo in votazione il primo emendamento appena illustrato,
la votazione è aperta
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PRESENTI
19
ASTENUTI
0
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
19
ESITO
APPROVATO UNANIMITA'
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 19 consiglieri; Voti validi 19; Astenuti: Nessuno;
Contrari: Nessuno; Favorevoli 19; il consiglio approva.
PRESIDENTE: Prego consigliere Ottaviani se illustra il secondo emendamento, quindi il
subemendamento proposto dal consigliere Rossi, se lo illustra lei per favore.
CONSIGLIERE ROSSI: Allora al termine del secondo emendamento, alla proposta 76,
aggiungere alla fine o altro strumento pubblico.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Rossi, quindi mettiamo in votazione il subemendamento, siamo
in fase di votazione allora la votazione è aperta, prego.
PRESENTI
19
ASTENUTI
0
CONTRARI
11
FAVOREVOLI
8
ESITO
RESPINTO
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PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 19 consiglieri; Voti validi 19; Astenuti: Nessuno;
Contrari 11: Sagramola, Pariano, Stroppa, Balducci, Crocetti, Guidarelli, Mattioli, Malefora,
Bonafoni, Giordani e Castriconi; Favorevoli 8; il consiglio non approva.
PRESIDENTE: Adesso mettiamo in votazione il secondo emendamento proposto dal consigliere
Ottaviani, se lo illustra, grazie.
CONSIGLIERE OTTAVIANI: Allora l’emendamento all'enunciato nella mozione, al primo
enunciato dell'impegno, vale a dire uno studio di fattibilità per l'affidamento del servizio idrico
integrato di una società totalmente pubblica, sostituire con uno studio di fattibilità per l'affidamento
del servizio idrico integrato ad una azienda speciale consortile intercomunale.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Ottaviani, apriamo, prego, consigliere Romagnoli.
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: Gazie presidente, volevo fare un intervento solamente su questo
emendamento che avete annunciato poco fa, che avete intenzione di votarlo contro perché diciamo
vincola troppo su una certa direzione, secondo me non è così, nel senso che noi, si propone uno
studio di fattibilità, cioè quindi lo studio di fattibilità può avere un riscontro positivo o negativo,
quindi se lo studio di fattibilità ha un riscontro positivo si può andare verso un'azienda, a proporre
un cambiamento, se è negativo uno può lasciare l'S.p.A. e quindi andare avanti con le varie
modifiche, che poi dopo l’S.p.A. riterrà di fare, cioè noi abbiamo, per questo motivo come
Movimento Cinque Stelle abbiamo proposto uno studio di fattibilità, non è che abbiamo detto o
vogliamo che vi impegnate cambiare da A a B. quindi secondo me è accettabile uno studio di
fattibilità, grazie.
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PRESIDENTE: Grazie, quindi apriamo la votazione, la votazione è aperta, siamo in fase di
votazione Sindaco
PRESENTI
19
ASTENUTI
0
CONTRARI
11
FAVOREVOLI
8
ESITO
RESPINTO
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 19 consiglieri; Voti validi 19; Astenuti: Nessuno;
Contrari 11: Sagramola, Pariano, Stroppa, Balducci, Crocetti, Guidarelli, Mattioli, Castriconi,
Giordani, Bonafoni e Malefora; Favorevoli 8; il consiglio non approva.
SINDACO SAGRAMOLA: Fa una correzione, interpellanza va sostituita con la parola mozione, è
un refuso credo, senza che facciamo l’emendamento, lo sostituiamo credo, Arcioni sei tra i
proponenti, la presente sarà una mozione non un'interpellanza, perché c'è un piccolo, lo
correggiamo senza votarlo questo, facciamo così.
PRESIDENTE: Bene, quindi mettiamo in votazione la mozione così come è stata emendata, con il
primo emendamento, si nel suo globale con ecco, si totale, la votazione è aperta, scusa, prego.
CONSIGLIERE ARCIONI: Allora sulla parte, è un’integrazione, sulla parte dove si dice uno
studio di fattibilità per l'affidamento del servizio idrico integrato ad una società totalmente pubblica,
dovremmo aggiungere di diritto pubblico (voci), no il senso comunque è quello (voci), no ma è
chiaro, va bene.
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PRESIDENTE: Bene quindi, quindi votiamo la mozione nel suo globale, la votazione è aperta
PRESENTI
19
ASTENUTI
1
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
18
ESITO
APPROVATO
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 19 consiglieri; Voti validi 19; Astenuti 1: Solari;
Contrari: Nessuno; Favorevoli 18; il consiglio approva.
PRESIDENTE: Sono le 13:33 riprendiamo i lavori alle 15, (voci), va bene allora riprendiamo i
lavori alle 15:30, buon pranzo.
PAUSA PRANZO
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APPELLO
PRESIDENTE: 16 presenti la seduta è valida, riprendiamo la seduta, punto numero 13 all'ordine
del giorno, si tratta di un ordine del giorno per scongiurare la chiusura dei piccoli uffici postali
presenti sul territorio comunale, presentata dal sottoscritto, allora vi illustro brevemente l'ordine del
giorno, niente è stato scritto all'indomani dalla notizia apparsa sui quotidiani nazionali, poi riportata
anche dai quotidiani locali, riferita alla notizia di Poste italiane di chiudere 1000 uffici postali su
tutto il territorio, la ricaduta sul territorio fabrianese è la chiusura totale degli uffici postali di
Attiggio, San Donato e Sant'Elia, allora ho presentato questo ordine del giorno da sottoporre a tutto
il consiglio comunale, in cui impegno il Sindaco e la giunta comunale ad attivarsi nelle sedi più
opportune al fine di scongiurare la chiusura dei piccoli uffici postali presenti sul territorio, ed
inviare una copia del presente ordine del giorno ai vertici provinciali e regionali nazionali di Poste
italiane, non, ci sono iscritti a parlare?, prego consigliere Urbani.
CONSIGLIERE URBANI: Presidente è condivisibile il suo ordine del giorno, anche durante la
passata amministrazione ci eravamo attivati spesse volte per sensibilizzare questo argomento,
soprattutto nel territorio nostro di Fabriano che è composto da tante frazioni, qualcuna anche molto
distante, ossia la soppressione degli uffici postali reca un danno ai cittadini, quindi lei ha fatto bene
a fare questo ordine del giorno che è condivisibile, e da parte nostra troverà tutto il sostegno, mi
auguro anche da parte di tutta la maggioranza, perché poi Fabriano, visto che è presentato poi da lei
presidente, adesso faccio una battuta scherzosa, ora anche quella del vicesindaco, di San Donato,
viene chiuso quindi, Angelo adoperati affinché tutti quanti, si mi ricordo, anche io per diverse
frazioni perché veramente è una cosa sentita, come anche spesso le farmacie che, non dico che
devono essere aperte le farmacie, però un servizio che possa dare ai cittadini delle frazioni anche il
servizio dell'acquisizione dei farmaci, perché immaginate veramente un'anziano che abita a
Collamato o a Campodonico per andare, il pullman passa ecco, va bene grazie.
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PRESIDENTE: Grazie consigliere Urbani, non ci sono altri iscritti a parlare quindi lo mettiamo,
prego Sindaco.
SINDACO SAGRAMOLA: Intanto vorrei dire che se ricordate abbiamo approvato la richiesta dei
Post telegrafonici quando proprio c’è stata la chiusura degli uffici postali, la proposta fatta a luglio,
noi abbiamo adottato e firmato quel documento che ne chiedeva la non soppressione da parte del
sindacato, c’è stata una manifestazione in Ancona, abbiamo partecipato alla manifestazione come
amministrazione, in rappresentanza di tutti naturalmente perché pensavo che fosse una volontà
unanime questa, ci siamo attivati siamo arrivati fino al ministero, per adesso abbiamo chiamato il
direttore, ed
interessato il direttore provinciale, sembra che attualmente la disposizione sia
all'esame del direttore regionale delle Poste, io ho già chiesto un appuntamento al direttore
regionale delle Poste per capire la possibilità di, insomma noi chiediamo che questo servizio, i costi
sono stati ridotti quasi a zero, perché gli uffici costano quasi niente, si tratta di avere perlomeno in
queste frazioni piccole, penso a Sant'Elia, San Giovanni, ora si sta pensando di lasciare quello di
Castellaro e di chiudere quello di Sant'Elia, però è sbagliato ma concetto perché l’ubiquità di quello
si Sant'Elia è molto più prossima alle frazione che stanno dalla parte nostra e Domo ci arriva in un
attimo peraltro, quindi abbiamo chiesto che perlomeno, basterebbe un giorno alla settimana per il
ritiro della pensione, per pagare un po' di bollettini, un giorno a settimana già sarebbe diciamo così
un servizio utile, quindi stiamo cercando di lavorare per mantenerli tutti per lo meno un giorno alla
settimana, dopo i rapporti che ho avuto con il direttore provinciale delle Poste sono stati, sai gli
uffici postali fatturano poco, gestiscono poche risorse, cosa che a noi non risulta, perché risulta
invece che molte persone, le persone anziane specialmente, ci depositano le pensioni, hanno servizi
di piccolo risparmio, chiaro la movimentazione dei bollettini è relativa ma questo non richiede
neanche proprio una presenza assidua, basterebbe che un giorno alla settimana questo servizio
potesse essere mantenuto, abbiamo lavorato per questo, ci stiamo adoperando, devo dire che c'è
un'altissima sensibilità perché si guarda proprio solo alla parte commerciale, nella parte dei servizi
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purtroppo le Poste l’hanno un po’, sono diventati banca e qualche servizio tendono a farlo in meno,
noi puntiamo comunque a fare in modo che questi servizi rimangano nelle frazione dove sono
attualmente ubicate, che sono ormai al minimo proprio rispetto a quello che è il dato generale.
PRESIDENTE: Grazie Sindaco, prego consigliere Arcioni, consigliere Romagnoli scusi.
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: Grazie, dobbiamo cambiarci vestito altrimenti, allora
innanzitutto ringrazio il presidente per questa mozione perché sicuramente va nello spirito dei
servizi, di servizio al cittadino, quindi la condividiamo pienamente, il mio intervento breve vuole
essere solamente uno spunto e se possibile fare una valutazione magari da parte del comune, non so
se possibile appunto, quindi magari valutare se è possibile tenere aperta magari un giorno a
settimana l'ufficio postale per i cittadini e magari integrarlo con un'altra giornata nella settimana di
servizi al cittadino da parte del comune, cioè se il comune riuscisse a rotazione, non so, ma ad
avvicinarsi al cittadino nelle frazioni e ad essere presente con una persona utilizzando la stessa
location dell'ufficio postale, questo significherebbe per tanti cittadini avere, va bene parlo con il
presidente tanto, avere la possibilità comunque di un'interfaccia diretta senza appunto doversi
spostare ,vista anche la vastità del territorio comunale, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Romagnoli, prego consigliere Castriconi.
CONSIGLIERE CASTRICONI: Io intervengo presidente, grazie prima di tutto, perché la vicenda
l’abbiamo vissuta anche noi che stiamo su in montagna, posso dire tranquillamente che l'assenza
completa dell'ufficio postale è un qualcosa molto pesante per gli abitanti, prima di tutto perché se
cerchiamo qualche soldo l'andiamo a trovare solo nelle frazioni, invece le frazioni sono state le più
penalizzate perché sin dall'inizio è stato fatto un taglio netto, la raccomandazione che io vorrei fare
al Sindaco, se interviene sull'argomento, di provare almeno a farli restare in vita anche un giorno
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per settimana purché venga soddisfatte le esigenze della gente del posto, perché?, perché ci sono
persone anziane che sono veramente in disagio Sagramola, questo ve lo posso garantire, la perdita
dell'ufficio postale ha pesato nella mia zona più della perdita delle scuole, perché la gente andava
fare il bollo, andava fare l'abbonamento della televisione, andava a pagare le tasse, andava a
cambiare i soldi, li andava a depositare, questo di colpo è venuto a mancare, oltretutto nei box dove
vengono alloggiate tuttora gli uffici postali delle frazione non si paga niente come diceva
Romagnoli, non è che hanno grossi spese, solo l'impiegato se potesse fare il pendolare tra tutte
queste frazioni dove è rimasto l’ufficio, almeno minimo una volta per settimana, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Castriconi, prego consigliere Urbani.
CONSIGLIERE URBANI: Si grazie presidente, mi era dimenticato una raccomandazione, visto
che condivido quello che dice il Sindaco che anche in qualche frazione distante basterebbe una
volta a settimana, purché quella volta a settimana funzioni tutto bene, perché abbiamo visto una
volta la neve ha rotto le cose, una volta mancava i soldi, una volta l'impiegato non c'era, una volta
non funziona il computer, sembrava quasi una volontà di dire scoraggiamo i cittadini perché tanto
non funziona niente, così portate via i soldi e noi abbiamo la scusa per chiuderlo, se lo teniamo
aperto una volta a settimana che ci sia il funzionamento reale, giusto, fatto bene per quella
settimana, senza tante accuse, senza tanti perché, l'abbiamo viste, le scuse più incredibile, oltre dopo
anche qualche errore, perché abbiamo delle testimonianze anche di disfunzioni, quindi persone che
non adoperavano più certi uffici postali per determinate problematiche, Castriconi sorride quindi sa
benissimo, grazie.
PRESIDENTE: Grazie prego assessore Tini.
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ASSESSORE TINI: Niente io questa storia degli uffici postali è vecchia, negli ultimi 15 anni
alcuni sono stati chiusi, altri sono stati salvati, è per me un servizio sociale secondo me, io
provengo, adesso sono trent'anni che non ci abito più, ma provengo da una frazione, ancora ci vado
spesso, ed io penso che quello che l’amministrazione, sta facendo il possibile, qui prima il problema
era nazionale, nella provincia di Ancona si chiedevano 61 uffici, hanno fatto un accordo sindacale,
la patata è stata trasferita da Roma ad Ancona, ed hanno fatto un accordo con 25, tra i 25 su 3 si
salva Attiggio e salta due nel nostro comune, però quello che è ancora più grave e che ho constatato
personalmente, che qui non erano uffici, quelli che già c'erano, molti non erano uffici strutturati
indipendenti ma erano già sportelli di altri uffici, dove tutto il lavoro caricavano sull'ufficio
principale e nell'ufficio diciamo che adesso si va ad incidere, a chiudere, risulterebbe che non fanno
quasi nulla, e questo è grave, io mi sono accorto casualmente perché mi risultava che a Roma non
risultavano depositi, come risultavano depositi, io so che c'è i deposti, ossia abbiamo approfondito,
allora qui adesso sarà difficile perché i 25 che vorrebbero chiudere nella provincia di Ancona ci
sono anche questi due, Sant'Elia e San Donato, si salva Attiggio, adesso vediamo quello che si potrà
fare, noi siamo consapevoli, questo è un servizio sociale molto più importante di altri servizi sociali
che si fanno, perché proprio va a colpire quella fascia di popolazione che non hanno le macchine,
che magari non hanno il Bancomat, non hanno il Poste Pay, tutti questi discorsi, e chiaramente poi
non è che io, in alcuni uffici si pagano ancora 100, 150 pensioni, non è che poi non c'è proprio
lavoro, questo è un servizio che andiamo, quelle persone dovrebbero per prendere i soldi prendere
un taxi, o un familiare, qualcuno che l’accompagni a Fabriano all’ufficio postale, però questa è una
cosa che non va bene, io penso che il Sindaco Sagramola è stato molto sollecitato, il sottoscritto per
quello che poteva fare si è mosso, soltanto che qui diventa difficile, perché noi facciamo parte di un
comprensorio Emilia-Romagna Marche, cambiano direttori di continuo, diventa anche difficile,
comunque quello che si potrà fare si sta facendo, spero bene, però non è bella la situazione,
viviamo in un momento in cui qui di queste cose che sono importanti, più di molte altre cose,
perché il comune al limite sulle strutture comunali potrebbe anche venire incontro, perché io ho
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visto Sant'Elia 400,00 € l'anno, anche San Donato, pagano una stupidaggine, parliamo di cifre
irrisorie, basterebbero un giorno, un giorno, caro amico, già tre anni fa se vi ricordate con il dottor
Arancio che venne qui dentro, il dottor Arancio, non so, facemmo un accordo che Albacina da sette
giorni diventavano tre, San Donato da quattro diventava due, quell'altro da due diventava uno e così
via dicendo, facemmo un accordo, adesso quello che sembra che sta emergendo e sono contento di
questo, a noi ci interessa un giorno per settimana a quattro ore e mezzo, dalle 8:00 a 12:00, non è
che deve stare li 10 ore, perciò moltiplicato su base mensile sono 16 ore al mese, che un operatore
16 ore al mese capite benissimo quanto può costare, questo per capire la grandezza dell'operazione,
andiamo a creare disservizi proprio alla fascia più debole della popolazione, perciò io penso che
sarà un impegno grosso, però non so, chi più ne ha più ne metta a questo punto perché noi qualcosa
abbiamo fatto, abbiamo cercato di fare, con i meccanismi che ognuno di noi è in grado di fare, però
non è facile, questo lo devo dire per correttezza altrimenti creeremo delle, anche se noi lo
condanniamo con fermezza questo fatto, perché questo è un fatto gravissimo.
PRESIDENTE: Grazie assessore Tini, prego consigliere Urbani.
CONSIGLIERE URBANI: Comunque io confido molto sulla filiera che il Sindaco diceva,
regione provincia comune, affinché noi possiamo migliorare e risolvere la nostra problematica
SINDACO SAGRAMOLA: è interessante, la regione Marche ha già fatto un documento in tal
senso e scritto alle Poste italiane, scusa, scusa, la regione Marche, non l'ho detto perché tanto
sapevo che arrivavamo qui, la regione Marche ha fatto un documento e penso che l'avete visto, un
atto di indirizzo del consiglio regionale e della giunta, per chiedere la non soppressione degli uffici
postali periferici, la provincia è commissariata in questo momento non è che possiamo aspettarci
che politicamente possa sostenerci più di tanto, comunque se fosse necessario penso che l'attiva
ugualmente, lo sapevo io però ti ho lasciato fare.
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PRESIDENTE: Grazie Sindaco, non ci sono altri iscritti quindi mettiamo in votazione, la
votazione è aperta
PRESENTI
20
ASTENUTI
0
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
20
ESITO
APPROVATO UNANIMITA'
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 20 consiglieri; Voti validi 20; Astenuti: Nessuno;
Contrari: Nessuno; Favorevoli 20; il consiglio approva.
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PRESIDENTE: Passiamo avanti, punto numero 14 dell'ordine del giorno, punti di ricarica per auto
ed altri mezzi a trazione elettrica, proposta dai consiglieri Urbani Leli e Silvi, illustra il consigliere
Urbani, prego.
CONSIGLIERE URBANI: Bene, grazie presidente, come è scritto nell'ordine del giorno c'è una
premessa che è quella che viene spiegata qui, anche con l'allegato, perché nel 2010 avevamo
presentato questo ordine del giorno relativo alla possibilità di creare nel nostro comune, installare
nel nostro comune, alcuni punti di ricarica per le auto o anche altri mezzi a trazione elettrica, io ho
allegato all'ordine del giorno il vecchio ordine del giorno, che, ricordando che, ricordando che a suo
tempo fu votato all'unanimità, era il 2010, poi è passato tutto il 2011, è passato una parte del 2012,
però l'attuazione di quanto era stato votato ed approvato all'unanimità in consiglio comunale non è
avvenuta, quindi io ho pensato di, noi abbiamo pensato di riproporre questo ordine del giorno per
valutare se quanto era stato a suo tempo deliberato all'unanimità può trovare adesso applicazione,
visto che la situazione sta a volte peggiorando con le polveri sottili, visto che tanti altri comuni
hanno fatto di questo argomento un impegno forte della propria amministrazione, vedete Roma,
vedete il Lazio, vedete altre città, e magari sperando che l'amministrazione attuale possa ancora una
volta votare all’unanimità, come è stato fatto l'altra volta, questa proposta, con la speranza poi che
oltre al voto si possa realizzare il posizionamento di alcuni punti di ricarica delle auto, dei mezzi a
trazione elettrica, perché tanti altri comuni lo stanno facendo, quindi credo che anche la nostra
comunità, che vuole essere, che vuole distinguersi per l'innovazione, per il sostegno ai cittadini, per
la riduzione dell'inquinamento, per la tutela di tanti altri aspetti, possa essere accettato, votato, ma
non solo questo, che poi possa essere anche implementato, non aggiungo altro, confido nella buona
volontà di questa nuova amministrazione che oltre alle parole possa anche seguire dei fatti, che non
sono stati, purtroppo non li abbiamo visti dall'altra amministrazione, nel senso che è stato votato
all'unanimità poi non è stato fatto, come tanti altri atti che a volte vengono votati poi cadono nel
dimenticatoio, io questa la volevo, l’ho voluta riproporre perché è un aspetto che ci credo, è un po'
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come dire se è nato prima l'uovo o la gallina, abbiamo le macchine elettriche? si no non lo so, io ho
letto un articolo che un possessore di un'auto elettrica è capitata a Fabriano e non ha trovato un
punto dove poter ricaricare la vettura, adesso questo era un caso, però incentivare questa forma di
movimentazione, di movimento delle persone, forse anche delle merci, potrà essere un qualcosa che
potrà dare lustro al nostro territorio, potrà far capire a tutti coloro che passano per Fabriano che
Fabriano è una città attenta all'ambiente, una città che viaggia al passo con i tempi, una città che si
evolve e quindi reca un grosso servizio ai cittadini, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Urbani, è iscritto a parlare il consigliere Arcioni, prego.
CONSIGLIERE ARCIONI: Grazie presidente, tutti sanno diciamo quanto a noi stia a cuore il
tema della mobilità, e fa piacere che Urbani abbia presentato diciamo questa mozione, che però dal
punto di vista di come vediamo noi il problema della mobilità secondo me questo è un pezzo, è un
tassello, di un progetto più ampio, tra l'altro colgo l'occasione della presenza dell'assessore che
adesso, dell'assessore Galli, perché non molto tempo fa si era deciso su questo tema e si era
formalmente istituito un tavolo chiamiamolo tecnico istituzionale, appunto per verificare la
possibilità, anche perché ci sono anche elementi stringenti dal punto di vista proprio della fattibilità
della cosa, per l'attuazione del piano unico del traffico, fra l'altro voglio ricordare che da questo
punto di vista il comune di Fabriano credo che sia stato uno dei comuni più prolifici dal punto di
vista della produzione di documentazione legata anche alla mobilità, alla mobilità se ne parla nel
Dost, c'è stato un documento che riguardava il piano unico della mobilità, però ad oggi non si è
arrivato mai a, diciamo ad una soluzione, ci rendiamo conto che non è semplice sicuramente
prendere decisioni, ma io credo anche che dopo la produzione di tutti questi documenti dove, ripeto
erano già tracciate delle cose dal mio punto di vista estremamente positive, come scelte per la
mobilità Fabriano, che fra l'altro in alcuni casi sono stati disattesi, adesso sembra che c'è un disco
attaccato, però ricordo se qualcuno ha la voglia e il tempo di andare a rileggere il Dost, il Dost
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indicava l'autostazione degli autobus esattamente dove tutto il mondo la colloca, nel senso vicino
alla stazione ferroviaria, proprio per la logica di interscambio della modalità, e questa è stata una
cosa disattesa dal punto di vista della pianificazione e quindi dal punto di vista progettuale
all’interno della città, quindi colgo l'occasione, è importante la mozione che ha presentato Urbani
perché è una parte importante di un progetto più ampio, però siccome all'interno di questi
documenti sono tracciati benissimo le scelte che il comune di Fabriano potrebbe subito attuare,
vorrei cogliere l'occasione, dal momento che credo che su questa mozione interverrà l'assessore
Galli, anche di una stato dell'arte di quello che dobbiamo fare sulla mobilità nella nostra città,
perché ripeto dopo diciamo la nascita di questo tavolo diciamo tecnico istituzionale per arrivare
appunto alla produzione del piano urbano del traffico non se ne è parlato più, cioè se n'è parlato
molto più sui giornali a volte che dal punto di vista della commissione, la commissione non è stata
più convocata e quindi vorrei cogliere l'occasione, fermo restando che diciamo la proposta di
Urbani è una proposta valida, però ripeto non attuiamo solo questa cosa, cioè io la vedrei solo
all'interno dell'applicazione del piano unico del traffico, perché altrimenti andiamo a fare il solito,
che noi siamo tanto bravi qui al comune di Fabriano di fare i compitini che poi dopo nel tempo ci
rendiamo conto che non servono a nulla e che magari creano anche dei costi ulteriori alla
collettività, quindi colgo l'occasione per capire all'interno della proposta di Urbani quale è il, e
penso che l'assessore ci possa rispondere benissimo, quale è lo stato dell'arte di questo percorso che
avevamo deciso in qualche modo insieme, all'interno di questo tavolo, di attuare per la nostra città,
grazie
PRESIDENTE: Grazie consigliere Arcioni, l'assessore sicuramente interverrà, però prima
facciamo parlare i consiglieri, poi magari ecco da una risposta per tutti, prego consigliere Balducci.
CONSIGLIERE BALDUCCI: Grazie presidente, io accolgo con favore questo ordine del giorno
presentato da Urbano Urbani perché ritengo una necessità allo stato attuale veramente importante,
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anche perché, chiaramente oltre che all'inquinamento e tutto quello che sia, ormai quello delle auto
elettriche, soprattutto nelle grandi città, o auto, o similari insomma, quei piccoli automezzi che poi
possono percorrere il territorio diciamo della cittadina, può portare diciamo un notevole interesse, io
volevo anche ricordare che questa forse, abbiamo parlato prima della soppressione delle Poste,
diciamo di alcuni uffici postali, però potrebbe servire, ma chiaramente non dipende da noi né dal
consiglio comunale, che i postini che vanno in giro durante l'inverno con il motorino a portare la
posta in tutte le città non vedo perché non possa muoversi con questi, però questo logicamente non
è nostro compito ma eventualmente dell'ufficio delle poste che può prendere provvedimenti, perché
il postino che va in giro con il motorino, con l'acqua d'inverno eccetera eccetera, può essere utile,
ma a prescindere da questo oltre che come ho detto dall'inquinamento, e quindi ridurre
ulteriormente questo problema, c'è anche la possibilità che immettendo questi punti elettrici nei
posti decisi, nei posti stabiliti, nessuno vieta che può andare a caricarsi e quindi in questo caso può
anche, a parte il costo, ma può essere poi un guadagno, chiamiamolo così, un guadagno anche da
parte del comune, perché logicamente è come pagare il posteggio praticamente, se uno paga 1,00 €,
2,50 €, di posteggio quando poi magari va a ricaricare la macchina li, perché a casa sua la paga
direttamente dalla bolletta, qui in questo caso lo paga mettendo 2,00 €, 3,00 €, 1,00 €, quello che sia
non lo so, ma potrebbe essere una cosa che viene, che si ripaghi con il proprio utilizzo, quindi io
sono favorevole a questa proposta presentata da Urbani e quindi l'approvo volentieri, anche perché è
lungimirante, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Balducci, è iscritto a parlare l'assessore Balducci, prego, prego
assessore Galli.
ASSESSORE GALLI: Penso che, si grazie, sull'argomento all'ordine del giorno non ci sono
chiaramente opposizioni, c'è la convergenza della giunta, credo di tutti, penso che sul voto non ci
siano difficoltà, l'argomento è sensibile, è chiaro che dobbiamo vedere ed andare nella direzione,
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Urbano, dunque direttamente facendo riferimento al tuo intervento sotto due aspetti, nel merito che
la città si porti attraverso soluzioni alla vicinanza di quelli che sono i temi dell'impatto ambientale
di una mobilità sostenibile, che non siano solo dette a parole o tradotti in atti come questo, che
impegna l'amministrazione giunta Sindaco in questo senso, ma che poi venga reso concreto, e
dunque su questo sicuramente sono sensibile e disponibile, anzi ritengo che sia doveroso in un'ottica
di sostenibilità ambientale e di miglioramento dei servizi. Ritengo anche corretto il passaggio fatto
dal consigliere Arcioni perché se abbiamo avviato un percorso, è un percorso che deve essere
portato avanti, per cui la direzione che è stata avviata, seppur molto velocemente, voleva dimostrare
che questa amministrazione, e dunque il sottoscritto come assessore, è sicuramente consapevole che
questo è un argomento che dobbiamo approfondire, è vero anche che nell'approfondire questo
argomento io ho ritenuto opportuno, che al di là di quello che si legge sui giornali, effettivamente se
ne parla comunque sempre tanto in questa città, sia consapevolezza di tutti, di noi operatori ma
anche del pubblico, avere la conoscenza di quelli che sono i materiali copiosi attualmente
disponibili e pertanto senza che questo significhi sposare un documento o un altro per partito preso,
bensì fare un ragionamento che sia imprescindibile anche questo di merito, per cui noi abbiamo
messo in fila in quella riunione dell'8 agosto, perché questa era la data, voluta fortemente da me
prima che ci fossero le ferie estive, rendere pubblico intanto che i documenti sui quali oggi sono
documenti tutti pubblici del comune di Fabriano, perché anche sulla questione del cosiddetto piano
Sintagma, sembrava che questo piano fosse piano fantasma, non Sintagma, sono atti pubblici
deliberati dal consiglio comunale del comune di Fabriano e pertanto a disposizione come è giusto
che sia della cittadinanza, per cui non abbiamo avuto nessuna problematica nel renderli pubblici, io
ho preso l'iniziativa condivisa con la giunta di farlo inserire su piazza alta, sul nostro sito. Il
materiale a disposizione è effettivamente la delibera del consiglio comunale con tutti gli atti
successivi del piano Sintagma, il Pum e dunque il piano urbano della mobilità che sostanzialmente è
di ordine strutturale come se facciamo un raffronto con un piano regolatore generale, mentre Pud è
il piano di attuazione delle direttive che sono indicate nel Pum, da considerarsi anche rilevante il
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Dost, perché il Dost chiaramente ha fornito delle indicazioni che saranno comunque praticamente
da valutare, per cui il piano Sintagma, il Pum, il Dost, e il Put, noi spesso parliamo con tante sigle
però comunque Sintagma lo conosciamo, il Pum abbiamo detto il piano urbano della mobilità, il
Dost è il documento strutturale, il Put il piano urbano del traffico, allora quello che ritengo
importante, riteniamo importanti, che però effettivamente non si commette a rischio, e dunque su
questo passaggio personalmente lo condivido, di fare le cose affrettate tipo troviamo una soluzione
e facciamo qualcosa se non c'è un discorso più ampio per alcuni elementi strutturali, per cui ad
esempio sul discorso dei punti elettrici si può già fare qualcosa ma chiaramente è un'attività che
andrà vista e valutata in un discorso praticamente più ampio, ad esempio, però sulle attività già
programmate, ad esempio il by-sharing che riguarda la realizzazione del parcheggio di via
Bellocchi, di cui si discute in relazione al fatto che sia stato realizzato in una zona piuttosto che in
un'altra, io personalmente sto lavorando con un dato di fatto intorno al quale praticamente devo
comunque valutare l'utilità di quel parcheggio, ritengo che questa utilità ci sia in quanto potremmo e
dobbiamo ragionare con quel parcheggio come un parcheggio per la sosta, per la sosta prolungata,
quel parcheggio è già attivo in questo momento per la sosta prolungata, per cui tutti i mezzi che
erano in piazzale Matteotti e dunque quelli di Vitali, Sasa e Contram, non sono più praticamente
fermi a piazzale Matteotti, fanno semplicemente il percorso che devono fare, fanno la sosta e poi
vanno a parcheggiare nel parcheggio medesimo, se, possiamo anche pensare che un lavoro sul quale
adesso vanno fatti dei ragionamenti importante anche in relazione ad un momento particolare, non
so se tutti sanno che al 30 Giugno del 2013 scale la concessione per il trasporto pubblico locale,
questa è una materia praticamente in questo momento importante per quanto riguarda la redazione
del bando dei criteri, e dunque si legherà fortemente anche questo ad un discorso del piano urbano
del traffico, per cui ecco giustamente discutere di questo argomento per dire sì o no ai punti
elettrici, sicuramente sì, portare avanti la strada che è stata avviata, il percorso che è stato avviato
assolutamente si, poi se ci sono domande perché io sia più specifico senza problemi.
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PRESIDENTE: Grazie assessore, prego assessore Balducci.
ASSESSORE BALDUCCI: Stamattina è la giornata dell'informazione, no era solo per
un'informazione, visto che stamattina parlavamo di area camper, c'è una colonnina per la ricarica
elettrica nell'area camper con 6 prese, è a gettone, per cui chi lo sa già ci fa la ricarica, i camper ce
la fanno sempre, ovviamente dovremmo provvedere a pubblicizzarlo un po', è l'unica colonnina che
c'è a Fabriano, solo tecnicamente.
PRESIDENTE: Grazie assessore, prego assessore Paglialunga.
ASSESSORE PAGLIALUNGA: Si rispondiamo un pezzo per uno, così siamo più, no, Urbani
giustamente ha ricordato che già era stata discussa questa cosa, ha fatto bene anche a riproporla, io
voglio dire però che noi avevamo partecipato con la società De Marco, può darsi che sbaglio il
nome perché rispondo a braccio, ad una gara a livello consortile, l’avevamo presentata con questa
ditta insieme al comune di Jesi ed al comune di Ancona per appunto i punti di ricarica delle auto
elettriche, ripeto vado a braccio perché non pensavo di rispondere io, mi sembra per 18 punti, più
quelli che adesso ha elencato l'assessore Balducci, abbiamo fatto uno studio di fattibilità, quindi ce
l'abbiamo come comune, il problema è stato che partecipando a questa gara con questa società la
gara l'abbiamo persa, cioè non siamo stati ammessi a finanziamento, quindi sarebbe tutto pronto,
qui si tratta, a questo punto non avendo avuto la possibilità di accedere a quel finanziamento di
trovare dei soldi, o se possibile altre soluzioni per riuscire a fare l'operazione che ripeto è già come
dire predisposta, in quanto questo studio insieme al comune di Ancona e Senigallia, forse prima ho
detto Jesi chiedo scusa semmai mi sono svegliato, Ancona e Senigallia, avevamo appunto fatto lo
studi per partecipare a questa gara.
PRESIDENTE: Grazie assessore Paglialunga, prego consigliere Silvi.
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CONSIGLIERE SILVI: Io volevo fare una domanda all'assessore Galli, ma quell'area in via
Mario Bellocchi è stata fatta per una sosta prolungata solo per i pullman oppure per, no perché io
ultimamente alla mattina vedo anche autotreni, i pullman non né vedo neanche uno, autotreni tanti
alla mattina, io abito li, senti se tu, io tutte le mattine alle 7:15, tutte le mattine alle 7:15 vedo
sempre degli autotreni.
PRESIDENTE: Prego assessore.
ASSESSORE GALLI: Rispondo, approfitto anche per un'informazione che ho lasciato per strada,
sempre sul discorso dei punti di allaccio per l'elettricità, abbiamo bandito o comunque terminato la
questione del by-sharing, l'avevo aperta ma non ho completato l'informazione, ogni stazione di
by-sharing sarà dotata di un punto di alimentazione comunque, a prescindere non solo per le
biciclette ma anche per qualunque altro tipo di veicolo, questo per dire che l'argomento viene
implementato, perché Urbano hai fatto un riferimento corretto, partire, farlo bene e comunque
pensare ad un ragionamento per l'implementazione; al consigliere Silvi dico, io ho visto
prevalentemente pullman per cui farò più, vedrò se, (voci) dunque bisognerà guardare anche questa
questione
CONSIGLIERE SILVI: scusi addirittura gli autisti dei camion hanno depositato un cartone li in
mezzo, perché giustamente ci fanno pranzo, chi ci fa cena, ed inseriscono la sporcizia dentro quella
scatola
ASSESSORE GALLI: faremo un'ulteriore verifica perché a settembre abbiamo iniziato con delle
direttive a far spostare tutti i pullman sia turistici, urbani, extraurbani, tutti sul parcheggio,
chiaramente quel parcheggia per il momento rappresenta un punto di partenza e credo che
comunque intorno a quell'opera pubblica bisognerà ricavarne la massima utilità, e per la sosta
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prolungata e comunque per ulteriori funzioni sul quale stiamo ragionando, attualmente sicuramente
parcheggia i pullman della Tpl, pertanto dell’urbano, dell'extraurbano, ed in collaborazione anche
con il museo della carta, quando la sosta dei pullman turistici è diciamo motivata da 2, 3 ore, di
fermo, automaticamente anche i pullman turistici fermano i ragazzi, i visitatori del museo ai giardini
e poi dai giardini praticamente ripartono e vanno a fare la sosta in via Bellocchi, c'è da dire che da
settembre abbiamo iniziato, ed ho verificato che effettivamente viene utilizzato, si deve continuare
su quella direzione, su questa segnalazione è un altro problema che ho visto all'ordine del giorno di
una necessità sulla quale stiamo ragionando comunque per tutti i mezzi pesanti, per trovare un sito
che sia, tanto poi ce lo avremo come argomento successivo, adeguato, servito, e dunque idoneo
anche a risolvere, diciamo fornire un servizio per questa situazione.
PRESIDENTE: Grazie assessore, prego consigliere Bonafoni.
CONSIGLIERE BONAFONI: Visto che il discorso, io sono d'accordissimo su quello che, la
proposta di Urbani, chiaramente bisognerà cominciare a pensare che comprare le macchine elettrice
o le biciclette elettriche, ancora non, qui nelle nostre parti ancora non è molto diffuso mentre invece
in altri posti questo c’è. Per quanto riguarda i parcheggi io vorrei segnalare una cosa, che alla
stazione le ferrovie ha fatto un parcheggia aperto a tutti, senza disco orario, nell'area dello scalo
merci, recintato, quindi uno non può andare all'interno della ferrovia, che è aperto a tutti, inoltre
questo spazio è stato preso, una piccola parte, che è a disposizione uno spazio tre volte più grande,
che se qualcuno volesse fare un qualcosa di veramente, io ritengo che la stazione dei pullman
dovrebbe essere la stazione il posto ideale, basterebbe incontrare le ferrovie per poter fare un
accordo affinché quello spazio, che è completamente asfaltato, quindi non c'è bisogno nemmeno di
fare opere pubbliche, basta fare la recensione nella parte che riguarda i binari, quindi noi potremmo
avere un parcheggia alla stazione con minimo 300 macchine, possiamo farci la sala d'attesa per
quelli, per la gente che aspetta il pullman, abbiamo tutto, li è l’obbiettivo quello che l'assessore
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Balducci sa benissimo, è quello poi di fare in quell'edificio un museo delle locomotive a vapore, che
sarebbe una cosa eccezionale, anche perché noi abbiamo la possibilità di fare treni a vapore sulla
linea di Pergola, e questo potrebbe portare un forte richiamo turistico, visto che parliamo sempre di
turismo, e questa è una cosa che in altri paesi, all’estero non ne parliamo, ma anche qui in Toscana a
Siena questo avviene, quindi si potrebbe conciliare il tutto, parcheggio, stazione dei pullman, e
museo del vapore, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Bonafoni, prego consigliere Rossi.
CONSIGLIERE ROSSI: Sarò velocissimo, è bello vedere quando tutti quanti siamo d'accordo su
un ordine del giorno, soprattutto dopo una discussione anche come quella di questa mattina, quindi
non c'è molto da dire, c'è da dire sicuramente che le auto elettriche rappresenteranno e devono
rappresentare sicuramente un modo diverso di concepire la mobilità, e quindi è giusto che un ente
locale appunto si inserisca dentro questa questione mettendo a disposizione le colonnine per la
ricarica, gli spazi e quant'altro, ma anche che faccia pubblicità a questi eventi, anche perché ci sono
ragazzi a Fabriano che sono anche diventati esperti nei campi dei motori, si danno da fare nelle
officine, quindi magari bisognerebbe anche cercare di coinvolgere loro e quindi fare del comune
insomma un ruolo un po’ centrale, oggi la discussione su questo ordine del giorno si è anche
spostata perché poi abbiamo parlato degli argomenti correlati, come può essere per esempio il piano
appunto della mobilità, o il piano urbano del traffico, stiamo attenti perché tu hai citato tante sigle
assessore e li dentro ci sono anche concetti differenti tra di loro, queste magari possono essere degli
spunti dove, da dove si parte, però non è detto che tutte le cose poi si intersecano bene tra di loro, ed
anche la scelta per esempio che è stata fatta delle rotatorie o quant'altro, se poi magari si dovrà
ritornare indietro cominciano comunque ad essere delle spese. Il piano della mobilità è anche
strettamente collegato alla crescita urbanistica appunto della città, che come sappiamo non è una
crescita lineare, o perlomeno in questi anni non è stata lineare; di conseguenza si voterà sicuramente
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questo ordine del giorno, ma prendendo proprio lo spunto dalle parole dell'assessore, andando
avanti su un percorso che riesca a leggere però complessivamente anche appunto la mobilità
complessiva nel nostro territorio, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Rossi, prego Sindaco (voci) benissimo, quindi non abbiamo,
prego, prego prego.
CONSIGLIERE ROMAGNOLI: Da domani mi cambio, allora si io volevo solamente, non entro
nel contesto del parcheggio di Santa Maria, però ringrazio Bonafoni perché ha espresso la nostra
idea del parcheggio interscambio, che è la prima possibilità che ci è venuta in mente quando si
parlava di parcheggio interscambio, stazione parcheggio, rivalutazione dell'area e tutto il resto,
comunque per quanto riguarda questa cosa qua, e quindi concernente proprio alla problematica di
questa mozione, è interessantissimo, solamente che vedo che è stata presentata già due anni fa e
quindi immagino che due anni è stata fatta una discussione simile, dove ci si è impegnati a fare
delle cose o magari si era già detto, non lo so sinceramente, non mi sono informato riguardo a
questo, però che si era tutti d'accordo e che magari si cominciava a fare qualcosa, però sono passati
due anni, ora non è stato fatto niente forse è un bene che non sia stato fatto prima, perché comunque
in queste cose la tecnologia avanza in modo molto veloce, perché a Barcellona già stanno
utilizzando delle colonnine a ricarica eolica, quindi per dire quanto possono essere avanti, le
colonnine sono abbastanza costose ma si è attivato un sistema di autofinanziamento praticamente
con la pubblicità che viene fatta sulle colonnine per la quale, per esempio Firenze ha posizionato
135 colonnine di ricarica elettrica su tutta la città, però è stata abbinata questa cosa ad un progetto
europeo che ha permesso anche l'acquisto anche di mini auto elettriche che vengono interscambiate
dai cittadini all'interno della città, da un esperimento insomma si sta sviluppando questa cosa,
quindi mi riallaccio al discorso che si diceva di portare avanti un progetto completo, con, facendo
ricerche e sviluppo a tutti gli effetti, coinvolgendo le realtà locali, perché comunque abbiamo
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persone che seguono queste cose ed hanno magari competenze sicuramente molto specifiche,
perché quando parliamo di queste cose è come quando parliamo di informatica o di hardware,
software, sono molto molto spinti da un punto di vista tecnologico e quindi con una obsolescenza
molto elevata, nel senso in pochissimo tempo ci sono novità e quello che oggi era nuovo domani è
vecchio; legata a questa cosa qua volevo dire che quindi sarebbe importante per da peso a questa
mozione magari avere un impegno anche riguardo a tempi, ai tempi della possibile attuazione di
questa cosa altrimenti rischiamo che fra due anni siamo qui che Urbani ci ripresenta un'altra volta la
mozione che ha presentato oggi, quindi avere un impegno anche da un punto di vista sulle
tempistiche sicuramente potrebbe risultare molto importante, (voci) si si, impegno che dovrebbe
essere in senso ampio perché altrimenti diciamo facciamo le colonnine per il by-sharing ma il
by-sharing non c'è, cioè non abbiamo un by-sharing ad oggi, il discorso del parcheggio giù è stato
realizzato un parcheggio con i pannelli solari che alimentano, niente, non ci sono rastrelliere, non ci
sono, abbiamo fatto anche un video su questa cosa, carino, quindi per dire cerchiamo di fare un
qualcosa di completo, già sicuramente le colonnine elettriche, dare un servizio al turista che passa,
perché Fabriano ancora non è così sviluppato dal punto di vista di mobilità elettrica alternativa, però
già dare un servizio all'autista che ha la macchina elettrica sicuramente è valido, ricordiamoci che la
ricarica sono minimo due ore, quindi andrà posizionata solitamente vicino ad un centro
commerciale o ad altre realtà che permettono una sosta e quindi poi, oppure al centro storico per
permettere un giro per il centro storico, quindi quello che volevo sensibilizzare è solamente il fatto
di prendere seriamente questa problematica, questi spunti, che vengono dati poi da tutti quanti i
consiglieri, ne sono felice, per affrontare in modo serio e professionale questa cosa in modo
concreto, cioè non la lasciamo sospesa così, non facciamo la cattedrale nel deserto, cioè facciamo,
prendiamo un punto, se è possibile farlo, vediamo se riusciamo a farlo autofinanziare dalle
pubblicità o quant'altro, in modo tale che riusciamo a rientrare entro i limiti, per quanto riguarda il
bilancio e quant'altro, però insieme sicuramente potremmo farlo, grazie.
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PRESIDENTE: Grazie, prego assessore Galli.
ASSESSORE GALLI: Assolutamente molto rapido perché non abbiamo cambiato i contenuti,
abbiamo detto tutti la stessa cosa sostanzialmente, l'iter è partito, per cui ho già detto quali saranno
le modalità, in ordine ai tempi sicuramente è una materia che come tutti abbiamo detto è ampia, per
cui è vero che quando si parla di viabilità uno non parla solo di viabilità ma dalla viabilità derivano
una serie di interessi pubblici importanti per la pianificazione di un territorio, sia da un punto di
vista economico, sia da un punto di vista sociale, da un punto di vista edilizio, da un punto di vista
urbanistico, pertanto l'essere partiti subito vuol dire che c'è la sensibilità e la percezione della
rilevanza dell'argomento, di fronte a questo è necessario proprio entrare nel merito con competenza,
pertanto era importante che, ripeto, da parte di tutti vi fosse la consapevolezza di quale è il materiale
prima di tutto disponibile, intanto non sono nemmeno documenti direi del tutto semplici, parliamo
di documenti strutturali che hanno la necessità secondo me di essere spulciati, di essere esaminati
con attenzione, e adesso iniziare a lavorare da un punto di vista tecnico amministrativo per poi
arrivare e delle valutazioni che come sempre hanno anche ovviamente rilevanza politica, però la
prima parte del lavoro sicuramente di natura tecnica, di natura valutativa degli strumenti
amministrativi, in un settore in forte evoluzione, ma io dico fortunatamente, io dico fortunatamente
in forte evoluzione, sicuramente è un settore tecnologico, per cui un settore che va visto anche sotto
ulteriori aspetti, perché potrà offrire un contributo e dovrà offrire un contributo, se vogliamo avere
una visione più ampia, per offrirci una città migliore, più servita, ed una città capace praticamente
di ricevere determinati flussi, per cui da vedere anche da un punto di vista economico oltre che sotto
tutti gli altri aspetti. Piccolo passaggio su Romagnoli, informativo, il bando del by-sharing, lo dico
da subito, lo abbiamo rivisto martedì, prevede la realizzazione di tre stazioni, per cui chiaramente
quello che non c'è oggi è perché ancora non era stato bandito, per cui il finanziamento è disponibile,
viene fatto adesso, realizzata l'offerta, vengono realizzate tre stazioni per il by-sharing con tutte le
dotazioni di pubblicità, le rastrelliere, la copertura, il punto di allaccio praticamente per l'elettricità,
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mentre ci siamo effettivamente lasciati le mani in pochino più libere sulle dotazioni delle biciclette
in merito ai quali andremo a fare ulteriori ragionamenti, ma è un punto di partenza.
PRESIDENTE: Grazie assessore, consigliere Arcioni telegrafico però.
CONSIGLIERE ARCIONI: Volevo solo girare un dato, tanto per fare capire, è vero che dentro
non si parla solo di mobilità, ma c'è un impegno comunque, c'è stato un impegno di spesa
importante, fra l'altro ringrazio l'architetto Evangelisti perché è lui che mi ha prodotto in parte
questi dati, però volevo anche informare i cittadini che ad oggi tutti questi piani e documenti che
sono stati prodotti, il comune di Fabriano ha avuto un impegno di spesa di oltre 500.000,00 €, di cui
350.000,00 € finanziati, però è importante dire che siccome questi documenti sono stati prodotti
anche dal punto di vista della mobilità la cosa diventa di urgenza credo impellente insomma,
considerando anche gli investimenti fatti ad oggi.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Arcioni, non ci sono iscritti a parlare, quindi mettiamo in
votazione l'ordine del giorno appena discusso, la votazione è aperta
PRESENTI
20
ASTENUTI
0
CONTRARI
0
FAVOREVOLI
20
ESITO
APPROVATO UNANIMITA'
PRESIDENTE: Hanno partecipato al voto 20 consiglieri; Voti validi 20; Astenuti: Nessuno;
Contrari: Nessuno; Favorevoli 20; il consiglio approva.
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PRESIDENTE: Punto numero 15 all'ordine del giorno, impegno ad istituire un numero verde per
la tutela degli animali, proposta dai consigliere Urbani, Leli e Silvi, illustra il consigliere Urbani,
prego.
CONSIGLIERE URBANI: Grazie presidente, questo ordine del giorno che ho presentato, sono
molto sincero, scaturisce da, non da un'idea mia, ma da una così, da una chiacchierata che un giorno
facevamo insieme all'assessore Mario Paglialunga, che adesso non mi ascolta però, il quale
parlavamo per così, forse siamo amanti degli animali entrambi, dice perché non istituiamo un
numero verde nel comune Fabriano per gli animali, poi ci sono state le elezione, è cambiata
l'amministrazione, ed io ripropongo oggi, no ripropongono, propongo oggi di costituire proprio
nella nostra comunità, nel nostro comune un numero verde al quale i cittadini possono rivolgersi
affinché eventuali casi di maltrattamento o di abbandoni, o di sfruttamento degli animali, possa
essere segnalato all'amministrazione, è una cosa che costa pochissimo alla nostra diciamo comunità,
però credo che potremo dare quel segnale di un comune attento a tutte le esigenze, perché gli
animali non sono solo quelli ai quali quando ci fa comodo gli diamo una carezza e quando siamo
arrabbiati un calcio nel sedere, sono i nostri amici, sono quelli con i quali a volte, io perlomeno ci
passo gran parte della giornata, anche in azienda, anche a casa, quindi perché no, diventare un
comune virtuoso anche verso questo aspetto che ritengo molto molto importante, che dà l'idea di
una comunità forte, coesa, intelligente attenta a tutte le esigenze, grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere Urbani, prego assessore Paglialunga, prego.
ASSESSORE PAGLIALUNGA: Gandhi diceva rispettando gli animali rispettiamo noi stessi, la
natura di cui facciamo parte, soprattutto rispettiamo il valore della vita, quindi sicuramente è da me
presa favorevolissimamente la mozione di Urbani, devo anche dire che con l'assessore Saitta stiamo
preparando un regolamento per la tutela degli animali nella città, a seguito di questo la giunta circa
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un mese fa ha approvato una proposta dove vietiamo la vendita degli animali nelle fiere, vedere
quei animaletti chiusi in queste gabbie, e dalle prossime fiere non ci saranno più queste; stiamo
prevedendo anche di vedere come vietare i circhi con gli animali ed altre cose, il regolamento
riguarderà tante cose che vedremo in seguito, ma quella del numero verde, l’ha già detto Urbani,
l’avevamo già vista, nel frattempo però la regione Marche, non so se avete avuto modo di vederla,
ha istituito questa cosa, dove l'ufficio tutela animali, numero verde, promuove ed attua in
collaborazione con le associazioni di protezione degli animali e veterinaria programmi e progetti di
informazione da svolgere anche in ambito scolastico con la collaborazione e le competenti autorità,
l'obiettivo è quello di informare e sensibilizzare le persone alla gestione responsabile degli animali
ed affezioni volte a garantire sia il benessere che il piacere di stare insieme, questo servizio è anche
un servizio veterinario ed è attivato grazie alle collaborazioni di medici veterinari degli ordini
provinciali e la tutela da parte dell'ufficio, della regione Marche, ufficio tutela degli animali, quindi
in questo caso sarà possibile rivolgere domande, chiedere pareri e consigli, attraverso l'invio di una
e-mail, eccetera, questo tra giorni lo pubblicheremo anche sul nostro sito in modo che si farà
riferimento a questa iniziativa della regione Marche, senza dover istituire noi un numero verde che a
questo punto sarebbe un doppione, perché se c'è questo qua non vedo la necessità, a meno che, a
meno che, vediamo se funziona insomma, poi nel caso prenderemo provvedimenti anche in città,
però per il momento do per buono questa cosa che è uscita da pochi giorni della regione, quindi
credo che ci siano già al loro per poterlo fare.
PRESIDENTE: Grazie assessore Paglialunga, non ci sono altri iscritti a parlare, quindi lo
mettiamo subito in votazione, un attimo manca, prego assessore Paglialunga, prego.
ASSESSORE PAGLIALUNGA: Chiaramente alla luce di quello che ho detto chiedo al
consigliere Urbani di ritirare la sua mozione altrimenti votando si dovremmo istituire il numero
verde anche per Fabriano.
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CONSIGLIERE URBANI: Si io potrei ritirarlo assessore ma se poi la cosa non succede, io fra due
mesi, tre mesi, ve lo ripropongo, perché questa regione sembra che e miracolante, arriva sempre nei
momenti, io l'ho presentata il 31 luglio guarda caso la regione pochi giorni fa interviene su, va bene
io lo posso ritirare non è un problema, vediamo l’impegno da parte vostra affinché quello che poi la
regione propone possa dare quel risultato che ci aspettavamo e che credo tutti quanti eravamo, o
siamo, no eravamo, siamo d'accordo a realizzare, quindi adesso io presidente momentaneamente lo
ritiro su richiesta dell'assessore, mi riservo di verificare se poi questa cosa ha, organizzata dalla
regione a questa filiera, ancora ripeto che, ha questi, il risultato che noi ci aspettiamo nel nostro
territorio, altrimenti io presidente non aspetterò sei mesi, fra due mesi lo ripropongo, voglio dire
anno nuovo vita nuova, ripropongono l’ordine del giorno, grazie, quindi lo ritiro, dichiaro di
ritirarlo.
PRESIDENTE: Bene, grazie consigliere Urbani.
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PRESIDENTE: Passiamo al punto numero 16 dell'ordine del giorno, si tratta di un ordine del
giorno, istituzione parcheggio attrezzato per camion in sosta prolungata, proposto dai consiglieri
Urbani, Leli e Silvi, illustra il consigliere Urbani, prego.
CONSIGLIERE URBANI: Bene presidente, questo ordine del giorno era stato anche esso
presentato precedentemente alla vecchia amministrazione, e qui il risultato a suo tempo fu contrario,
mentre quello per le auto elettriche fu votato favorevolmente, questo l’allora Sindaco Sorci disse
che momentaneamente non c'erano risorse per poter realizzare un parcheggio attrezzato per i mezzi,
e quindi a suo tempo venne bocciato, io siccome sono testardo lo ripropongo perché, non è una
questione politica, è questione di necessità nel nostro territorio, i camion che vengono a caricare le
merci nel nostro territorio non sanno dove sostare, quindi sostano nei posti più, dove lo trovano
sostano, è chiaro che non essendo spazi attrezzati per una lunga sosta, immaginate un camionista
che resta qui il venerdì notte, il sabato e la domenica, per caricare le merci il lunedì, quali cose,
quali necessità affronta, quindi dormire, mangiare, le altre cose che tutti gli esseri umani fanno
durante la giornata, quindi noi vediamo che ci sono degli spazi della città che vengono poi invasi da
questi mezzi, il consigliere Silvi diceva appunto che la mattina vede 7, 8, 10 camion giù in quel
parcheggio, che doveva essere lunga sosta per i pullman, c'è stato un lungo periodo dove i mezzi
andavano al palazzetto dello sport, bastava guardare intorno a quelle poche piante del parcheggio
per vedere quello che c'era attorno, dal punto di vista dell'immondizia, perché chiaramente non
essendo una cosa attrezzata la conseguenza è quella sotto gli occhi di tutti, basta andare a vedere il
parcheggio della motorizzazione civile per rendersi conto di quello che c'è in quello spazio, dal
punto di vista dell'igiene e della salute, sia degli stessi attori che dei cittadini, e di chi frequenta poi
quello spazio per la motorizzazione, quindi io non è che chiedo una cosa domani mattina, chiedo di
valutare, poi guardate che gli ordini del giorno che facciamo noi, sono ordini del giorno che non è
che impegnano il Sindaco e la giunta a fare, leggete bene, noi chiediamo sempre un impegno a
valutare la possibilità di fare, di realizzare, quindi anche questo ordine del giorno chiede al
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consiglio, il consiglio comunale che possa impegnare il Sindaco e la giunta a valutare la possibilità
di realizzare una, o due sarebbe meglio, aree di parcheggio lunga sosta attrezzata, credo che le due
aree possano essere individuate una nella zona Melano Marischio, dove c’è, dove ci sono le
industrie e un'altra zona verso Pian dell'Elmo, anche se quella di Pian dell'Elmo la vedo meno
urgente (voci), scusatemi di Pioggia D’Olmo, va bene ragazzi è la vecchiaia, è la vecchiaia abbiate
pazienza, è la vecchiaia, avete fatto bene a non votarmi a Sindaco perché, quindi queste due aree,
mentre, comunque tra le due vedo più, forse il più importante, più necessaria, quella della zona
Melano Marischio verso Sassoferrato, ma non perché, io ce l'ho, Romagnoli io ce l’ho il
parcheggio, ma perché la motorizzazione civile se l’andate a vedere come è ridotta, quello spazio li,
è veramente ragazzi, veramente dal punto di vista della salute pubblica è molto molto pericolosa,
quindi io quello che chiedo non è che domani mattina deve essere istituita questa cosa, però fra
poco faremo il nuovo bilancio di previsione del 2013, ci sarà l'integrazione del piano triennale delle
opere pubbliche, io chiedo che il Sindaco e l'amministrazione un impegno a valutare la possibilità di
creare questa, perlomeno una zona, se non due, anche perché pensate bene che organizzata bene,
attrezzata bene, con un piccolo centro ristoro, con una doccia, i bagni, potremmo creare anche
qualche posto di lavoro, perché mica dobbiamo renderla gratis agli utilizzatori, voglio dire un
utilizzo al sabato e la domenica, può anche pagare un soggiorno con il quale possiamo anche
mantenere e creare un posto o due di lavoro, che credo che in questo momento a Fabriano sia
estremamente importante, è un appello che lancio, non è che dico bisogna farlo domani mattina,
però credo che una città civile, una città aperta, una città che ancora tutto sommato dell’industria,
tramite l'industria crea ancora migliaia e migliaia di posti di lavoro, aiutare un po' a risolvere questa
situazione, ne trae beneficio il decoro urbano, ne trae beneficio i cittadini, ne trae beneficio anche le
attività imprenditoriali, il territorio e quant'altro, quindi non credo che chiediamo una cosa, nel
piano triennale, il prossimo piano triennale valutare, io non dico dovete farlo assolutamente,
valutiamo, valutiamo se c'è la possibilità, qualche finanziamento, se esiste qualche finanziamento
regionale, nazionale, europeo, qualche fondo particolare affinché si possa spendere quattro soldi,
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