RASSEGNA STAMPA
08_04_2008
7 - 12 aprile 2008
Anno XIII - n. 14
Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003
conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Roma
■ HOUSING
SOCIALE
Pisa, al traguardo il campus a basso costo dell’Ateneo
■ APPALTI
■ SARDEGNA
A Bolzano gara da 27,5 milioni per 159 residenze
Servizio a pagina 7
Frontera a pagina 16
Soru insiste sulle ex miniere: terzo bando immobiliare
Servizio a pagina 10
Con il testo unico il documento anti-infortuni non sarà più richiesto nei cantieri minori
Ridimensionati i piani di sicurezza
Via l’obbligo per chi costruisce con denuncia di inizio attività
L
a nomina del coordinatore per far scattare il piano, dall’altro
per la progettazione e dun- però l’articolo 90, comma 11 esoque la preparazione del nera i cantieri aperti con Dia dalla
piano di sicurezza e coor- nomina del coordinatore. Incrodinamento non è più obbligatoria ciando questa norma con quella
in tutti i cantieri privati aperti con che definisce i compiti del coordila denuncia di inizio attività.
natore per la progettazione (tra
L’adempimento resta confinato cui appunto c’è anche e soprattutai lavori più grandi, quelli che to quello di preparare il piano di
necessitano del permesso di co- sicurezza e coordinamento) si scostruire. È una delle novità dell’ul- pre «il buco» che riguarda un
tima ora inserite nel testo unico grande numero di cantieri edili,
per la sicurezza approvato in via avviabili con la denuncia di inizio
definitiva dal Consiglio dei mini- atttività.
stri il primo
E sempre inaprile scorso.
torno alla Dia
Sul
sito
il
nuovo
Se da un la- @ INTERNET
ruota l’altra notesto unico
per la sicurezza
to il testo unività del testo
nella versione
co elimina la
unico: il comdefinitiva
soglia dei 200
mittente non
uomini/giorno www.ediliziaterritorio.ilsole24ore.com
dovrà più con-
■ Eliminato l’obbligo del
piano di sicurezza per i
cantieri aperti con Dia
Paesaggio, tra Stato e Regioni
l’intesa è necessaria sui piani
■ Niente Durc al Comune
per i lavori che si possono realizzare con Dia
S
Dal testo unico sicurezza
segnare al Comune il Durc in
caso di lavori attuabili con la denuncia di inizio attività. E l’impresa in tutti questi casi potrà
autocertificare la regolarità contributiva.
catta la copianificazione obbligatoria per il paesaggio. Sarà
operativa solo sulle aree vincolate e obbligherà lo Stato e la
singola Regione a disegnare insieme il piano di tutela e di valorizzazione di queste aree. Il principio è descritto nel nuovo Codice Urbani,
ovvero la terza riscrittura del Dlgs 42/2004.
Il punto di partenza sarà un’intesa tra i due soggetti che definirà
anche i tempi entro i quali trovare un accordo. Per l’autorizzazione sui
singoli interventi edilizi, il parere della Sovrintendenza resta vincolante
fino a quando non vengono approvate le prescrizioni d’uso dei beni
paesaggistici e viene verificato l’adeguamento dei piani urbanistici al
piano paesaggistico.
SERVIZIO A PAGINA 12
SERVIZI ALLE PAGINE 2-3
In «Gazzetta» il Dm con le risorse 2007 per Sicilia e Calabria
Strade al Sud, ecco 1,5 miliardi
S
i sblocca finalmente l’operasi è tuttavia rivelata priva di efzione «fondi speciali alla
LA RIPARTIZIONE fetto finché la Finanziaria 2008
viabilità minore in Sicilia e Calaha precisato che tali risorse andaImporti in milioni
bria». Sono stati pubblicati in
vano prelevate dall’ammontare
«Gazzetta Ufficiale» (n. 73 del
totale del Fas, e non potevano
27 marzo) il decreto Infrastruttuinvece essere aggiuntive.
re-Sviluppo economico del 13
Ora si parte. Le Province hanluglio 2007 che ripartisce i fonno sei mesi di tempo per prepaSICILIA
di e quello del 9 novembre che
rare i programmi di spesa, che
stabilisce «criteri e modalità di
dovranno poi essere sottoposti
gestione» delle risorse da parte
al parere delle Regioni entro 30
delle Province.
giorni (con silenzio assenso).
CALABRIA
Le risorse, 1.050 milioni per
Poi sarà il ministero delle Infrala Sicilia (350 mln all’anno nel
strutture a dare il via libera ai
triennio 2007-2009) e 450 per la Calabria (150 decreti di finanziamento. Per le gare d’appalto,
all’anno per tre anni) sono state assegnate dalla tuttavia, ci sarà ancora un anno di tempo (arriFinanziaria per realizzare interventi sulla «viabili- vando così alla fine del 2009).
tà secondaria esistente», a valere sui fondi Fas
(Fondo aree sottoutilizzate). Tale assegnazione
IANNELLI A PAGINA 8
1.050
450
■ Al via la fiera di Vicenza
Sarà un «magnete» urbano
■ Concorsi, va ad Altieri-Gap
il masterplan Ama a Roma
■ Italiani all’estero, Ian+
esporta la villa palladiana
■ Addio ai seghetti, i plastici
diventano gioielli hi-tech
Veltroni, Casini, Berlusconi:
stesse priorità per l’edilizia
S
u infrastrutture, social housing, fisco sulla casa, energia, Mezzogiorno, i candidati premier Veltroni, Berlusconi e Casini, che la settimana scorsa
hanno illustrato all’Ance i loro programmi, hanno parole d’ordine e priorità molto simili.
Realizzare le infrastrutture in tempi
più rapidi e superando i veti locali e i
tempi lunghi della Via. Lanciare un
grande piano per la casa per aiutare le
famiglie meno abbienti e le giovani
coppie. Investire in termovalorizzatori
e rigassificatori. Incentivare il risparmio e l’energia alternativa negli edifici. Questi macro-obiettivi sono comuni ai tre schieramenti.
Le differenze emergono scendendo
più a fondo. Mentre Casini e Berlusco-
LIGURIA
COMMENTI E NORME
Certificatori facilitati
L
LA TERZA RIFORMA DELLA
LEGGE URBANISTICA
IN LOMBARDIA: PIÙ
SEMPLICE L’APPROVAZIONE
DEI PIANI NEI PICCOLI
COMUNI
a Liguria semplifica le procedure di iscrizione all’albo dei
certificatori energetici. Con una delibera pubblicata sul
«Bollettino» è già in vigore la Regione ha reso più semplice
l’acceso all’elenco per i professionisti.
In primo luogo tutti i requisiti potranno essere autocertificati. Poi le aperture ai giovani: è stata eliminata l’anzianità
minima di iscrizione all’Ordine professionale, così come l’obbligo di aver maturato un’esperienza almeno triennale nella
materia energetica. Resta la necessità di seguire un corso di
formazione regionale ma solo da quando sarà attivato.
SERVIZIO A PAGINA 13
REGIONI:
DIETROFRONT
DELLA CALABRIA
Supplemento al numero odierno de “Il Sole-24 Ore Edilizia e territorio” - Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. in L.46/2004, art. 1, comma 1, DCB Roma
PROGETTI E CONCORSI
CODICE URBANI
SCOMPARSI
COMMENTI E NORME
E NUOVE NORME
LIGURIA (MA
ALLINEATE AL CODICE)
ni difendono l’impostazione della legge obiettivo, e anzi puntano a rafforzarla (il leader Pdl propone anche leggi
obiettivo per città, beni culturali e paesaggio, opere al Sud), Veltroni ritiene
invece che la legge 443/2001 abbia
fallito, e vada superata con un meccanismo che coniughi dialogo e decisione,
dopo tempi prefissati, compresa la Via.
Differenze anche nel piano casa:
mentre Veltroni e Casini puntano ad
alloggi in affitto, per Berlusconi la
priorità è ancora la proprietà. Veltroni
propone deduzioni al 100% per i pannelli solari, Berlusconi dice sì alla
proposta Ance di liberalizzare i subappalti.
ARONA A PAGINA 5
2
PRIMO PIANO
CODICE URBANI
7 - 12
APRILE
2008
Rimane ancora il veto delle sovrintendenze per i singoli lavori
Autorizzazioni ancora vincolanti
Il parere non è più condizionante dopo il piano paesaggistico e le norme d’uso del territorio
L
e modifiche alla strazione competente può riparte terza del Co- lasciare o negare l’autorizzadice Urbani (Dlgs zione.
42/2004), relativa ai
Sempre nella disciplina atbeni paesaggistici, riguar- tuale, il parere del soprintendano anche la disciplina dente è obbligatorio. È altredell’autorizzazione per gli sì vincolante fino all’approinterventi sui beni oggetto vazione congiunta del piano
di tutela.
paesaggistico e all’avvenuto
In sintesi, le modifiche in- adeguamento ad esso degli
trodotte sono relative al pare- strumenti urbanistici comure della soprintendenza. Da nali. Successivamente a queun lato, si prevede che il pa- sti eventi, l’acquisizione del
rere, a regime, sia obbligato- parere resta obbligatoria, ma
rio, ma non più vincolante; il parere non è più vincolandall’altro si riduce il termine te (salva l’ipotesi in cui il
entro il quale la Soprinten- rilascio delle autorizzazioni
denza si deve esprimere. Nel- sia stato delegato dalle regiola sostanza, la nuova discipli- ni ai comuni).
na è meno innovativa di
Fin qui la disciplina vigenquanto non voglia apparire. te.
La riforma
Attualmente, senza questa
riforma, l’articolo 146 preveIl decreto legislativo apde che entro il
provato in via
termine di 40
definitiva dal
giorni dalla doGoverno il 19
manda del privamarzo scorso
to, l’amministramodifica, cozione competenme si è detto,
te comunichi al
anche la disciGIORNI
soprintendente
plina dell’autoTempo massimo
la proposta di ririzzazione.
per il parere
lascio o di dinieIn particolago dell’autorizre:
zazione paesag- entro il tergistica. Il soprintendente si mine di 40 giorni dall’istanesprime entro il termine di za del privato, l’amministra60 giorni.
zione competente verifica la
Decorso inutilmente il ter- conformità dell’intervento
mine senza il parere della proposto alle prescrizioni
soprintendenza, l’ammini- contenute nel piano paesaggi-
45
ORA PREVISTA UNA CONFERENZA DI SERVIZI
La nuova autorizzazione paesaggistica
I TEMPI
PARERE VINCOLANTE
Il sovrintendente ha 45
giorni (non più 60) per
l’autorizzazione ma se
non si pronuncia si passa
a una conferenza di
servizi in cui il
sovrintendente ha
ulteriori 15 giorni per
pronunciarsi. Trascorsi
questi si può procedere
stico e nei provvedimenti di
dichiarazione di interesse
pubblico. Compiuta la verifica, l’amministrazione trasmette l’istanza e una propria relazione tecnica alla soprintendenza. La relazione
non ha più la forma della
proposta di provvedimento,
ma nella sostanza non se ne
discosta.
Essa, infatti, deve necessariamente contenere una valutazione, favorevole o meno,
della conformità dell’intervento rispetto al paesaggio
tutelato;
- il soprintendente comunica il proprio parere entro il
termine di 45 giorni, ovvero
15 giorni in meno rispetto a
quanto oggi previsto dall’articolo 146, comma 8.
Il parere delle
sovrintendenze resta
vincolante nei casi
in cui manca il piano
paesaggistico o le
prescrizioni d’uso
o quando non sono
adeguati gli strumenti
urbanistici
PARERE OBBLIGATO
Il parere del
sovrintendente
sull’autorizzazione
paesaggistica è solo
obbligatorio ma non
vincolante se le Regioni
avranno rivisto entro il
2009 la pianificazione nelle
aree vincolate
introducendo prescrizioni
d’uso
Sennonché, il nuovo arti- ne dei documenti da parte
colo 146, comma 9, prevede del soprintendente, l’amminiche, decorsi inutilmente i 45 strazione provvede sulla dogiorni senza che il soprinten- manda di autorizzazione.
dente si sia pronunciato, Quindi: prima il soprintenl’amministraziodente aveva 60
ne competente
giorni per propossa convocanunciarsi. Ogre una conferengi ne ha 45
za dei servizi,
giorni, cui ne
alla quale il sovanno aggiunti
printendente –
altri 15 per la
GIORNI
fino ad allora riconferenza dei
Conferenza di servizi
masto silente –
servizi. Nel cain assenza di parere
dovrebbe parteso di inutile decipare o far percorso anche di
venire il parere
questo termiscritto.
ne, l’amministrazione preLa conferenza deve pro- scinde dal parere del soprinnunciarsi entro il termine pe- tendente, analogamente a
rentorio di 15 giorni. In ogni quanto già previsto dal vigencaso – recita la norma – de- te articolo 146, comma 8.
corsi 60 giorni dalla ricezio- Dove stiano la semplificazio-
15
L
ne e la celerità del procedimento cui fa cenno il Portale
del Governo, è un mistero.
Il parere
Quanto alla natura del parere del soprintendente, il
nuovo decreto stabilisce
che il parere è sempre obbligatorio, salvo che per quelle aree individuate dal piano paesaggistico a norma
dell’articolo 143, comma 5,
lettere a) e b) (dopo la riforma, comma 4).
Si tratta delle aree che
non sono dichiarate di notevole interesse pubblico e di
quelle degradate in cui gli
interventi di recupero si possono svolgere senza autorizzazione paesaggistica.
Inoltre il parere è vincolante fino a quando non siano state approvate le prescrizioni d’uso dei beni paesaggistici tutelati e sia stato positivamente verificato l’adeguamento degli strumenti
urbanistici al piano paesaggistico.
Dopo, il parere resta obbligatorio, ma non è più vincolante. Questo perché si è
già arrivati alla conclusione
di un percorso che vede il
Ministero coinvolto fin dall’inizio con l’elaborazione
congiunta del piano paesaggistico.
FRANCESCO MARZARI
Il ruolo del Ministero
e ulteriori modifiche al codiCHIAVI
Le novità, sopra indicate in
ce dei beni culturali e del
DI LETTURA
estrema, sommaria sintesi, vepaesaggio approntate nella comdranno tutti gli organi tecnici del
missione nominata dal ministro
ministero per i Beni e le attività
Francesco Rutelli sono destinate
culturali impegnati in ulteriori
a produrre importanti cambiaimportanti adempimenti, come
menti nella gestione della tutela
quelli che attengono alla copianidel paesaggio.
ficazione obbligatoria, alla reviPer comprendere la portata di
sione delle aree tutelate, alla vetali cambiamenti è utile ricordaDI CARLA DI FRANCESCO
rifica dell’adeguamento degli
re che nel 1977 (Dpr 616) la
Direttore Beni culturali per la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee
strumenti urbanistici degli enti
tutela delle aree vincolate di interesse paesaggistico venne delega- nali – sono per lo più carenti, rali dovranno compiere insieme non modificabile, del piano pae- territoriali; compiti gravosi e specialistici per i quali soprintendenta in toto dallo Stato alle Regio- non conformi alla norma, inade- il percorso di analisi e studio saggistico.
ni, e che la maggior parte delle guati a garantire la comprensio- delle aree di valore paesaggistiUna volta concluso questo ela- ze, direzioni regionali, direzioni
Regioni a loro volta subdelegaro- ne e la tutela dei molteplici valo- co, e scrivere di comune accordo borato processo, potrà entrare in generali non sono ancora attrezno il rilascio dell’autorizzazione ri di paesaggio che il territorio i contenuti d’uso e le prescrizio- vigore un regime di rilascio di zate e che per questo destano
paesaggistica ai Comuni. Biso- nazionale esprime.
ni che garantiscano la qualità del autorizzazioni ambientali da par- apprensione. Appare quindi evigna poi ricordare che nel 1984 il
La normativa in fase di emana- piano, al quale poi le amministra- te dei Comuni che veda le soprin- dente la necessità di provvedere
cosiddetto “decreto Galasso” in- zione, richiamandosi all’articolo zioni locali dovranno adeguare tendenze partecipi con un parere al sostegno delle attività, soprattrodusse in questo sistema il con- 9 della Costituzione, mette in gli strumenti urbanistici.
di merito obbligatorio, ma non tutto con immissione di nuovo
personale tecnico
trollo delle autorizprimo luogo un
Questo processo, che implica vincolante.
Nel
specificamente
zazioni paesaggipunto fermo nel di- una forte cooperazione tra Stato frattempo, però, a
preparato per piastiche da parte del Al Ministero
chiarare la potestà e Regioni, è finalizzato a stabili- partire dal momen- Minilavori
nificazione, gestioministero per i Beesclusiva dello Sta- re a monte le regole generali alle to di entrata in vine, progettazione,
ni e le attività cul- ora un ruolo
to in materia di tu- quali si deve attenere l’attività gore della nuova verso regole
monitoraggio di inturali, per esso
tela del paesaggio, degli enti subdelegati all’eserci- versione del coditerventi sul paesagesercitato dalle so- marginale
e nell’affermare zio delle funzioni autorizzatorie ce, le soprintenden- semplificate
gio. Anche alle Reprintendenze. Nel
che tale potestà co- per attività di costruzione, modi- ze esprimeranno
gioni, del resto fanregime così delinestituisce un limite ficazione, trasformazione sul ter- un parere di merito
ato, ancora oggi in vigore, il ruo- all’esercizio delle attribuzioni ritorio.
vincolante. Anche in questo ca- no capo nuovi compiti, come, ad
lo delle soprintendenze nella tu- delle Regioni sul territorio.
Partecipa significativamente so la novità va sottolineata, per- esempio, quello della sorvegliantela del paesaggio è del tutto
In questa ottica le Regioni de- alla copianificazione l’ulteriore ché finalmente le Soprintenden- za dell’idoneità degli enti delegamarginale, limitandosi, a poste- vono predisporre il piano paesag- obbligo per Regioni e Ministe- ze si affrancheranno dal ruolo di ti a esercitare le funzioni in materiori, a un controllo di sola legit- gistico oppure adeguare entro il ro di provvedere entro il 31 controllori amministrativi di atti ria di autorizzazione paesaggistitimità degli atti autorizzatori di 31 dicembre 2009 quello già esi- dicembre 2009 alla revisione e emanati dai Comuni o da altri ca, e adempimenti pressanti, peinterventi rilasciati dai Comuni. stente, dettando norme per gli integrazione mediante discipli- enti delegati, e potranno esami- na l’esercizio dei poteri sostitutiGli effetti di trenta anni di interventi sul territorio, ispirati a na d’uso di tutte le aree dichia- nare i progetti sotto il profilo vi da parte del Ministero.
queste modalità di gestione sono principi di tutela, recupero dei rate di interesse paesaggistico tecnico-scientifico che è loro
Il nuovo codice obbligherà tuttutt’altro che soddisfacenti ai fi- valori paesaggistici e a obiettivi nel corso dei decenni preceden- proprio.
ni della conservazione dei tratti di qualità, nonché di uso consa- ti, al fine di indicare interventi
A un regolamento da emanar- te le istituzioni coinvolte a quel
distintivi del paesaggio italiano, pevole. Novità fondamentale, e trasformazioni compatibili si entro il 2008 è demandata poi grande sforzo di collaborazione
tanto più che gli strumenti sulla per le aree vincolate è obbligato- con i valori paesaggistici l’individuazione di lavori «di lie- e cooperazione ineludibile quanbase dei quali i Comuni rilascia- ria la copianificazione: il che si- espressi dalle aree medesime. ve entità» che potranno godere do si opera sul territorio, ma che
no le autorizzazioni – piani urba- gnifica che la Regione e il mini- La normativa così individuata di procedure di autorizzazione fino a oggi non si è voluto se
non sporadicamente attuare.
nistici e piani paesaggistici regio- stero per i Beni e le attività cultu- entrerà a far parte integrante, paesaggistica semplificate.
Per i Beni culturali nuovi adempimenti
Necessario aumentare l’organico tecnico
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APRILE
2008
PRIMO PIANO
3
Nei documenti di tutela anche indicazioni sugli interventi ammessi
CODICE URBANI
Paesaggio, prescrizioni nei piani
La copianificazione tra Stato e Autonomie locali diventa un passaggio obbligato
L’
elaborazione
del piano paesaggistico dovrà essere il
frutto di un lavoro comune, di una concertazione, o
meglio di una copianificazione tra lo Stato e la singola Regione. Ma l’ultima parola spetta sempre allo Stato. È allo Stato che spetta la
competenza esclusiva della
tutela di questo bene. Lo ha
detto a chiare lettere la Corte costituzionale nella sentenza 367/2007 e lo ha chiaramente recepito anche il
nuovo Codice Urbani, giunto alla sua terza riscrittura,
nelle modifiche alla parte
terza.
Già dall’articolo 131, che
definisce cosa è il paesaggio, si percepisce la nuova
impostazione “centralista”
della riscrittura pronta ormai per la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale». Il
comma 3 infatti specifica subito: «Salva la potestà esclusiva dello Stato di tutela del
paesaggio quale limite all’esercizio delle attribuzioni
delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano sul territorio, le norme
del presente Codice definiscono i principi e la disciplina di tutela dei piani paesaggistici».
Quindi i poteri regionali
incontrano un limite e si fermano laddove si tratta di tutelare il bene primario del
paesaggio.
Ma come si traduce in
concreto questa affermazione di principio?
La procedura
Il punto di partenza è proprio la copianificazione per
i piani paesaggistici che però copre soltanto le aree vincolate (ovvero tutte quelle
della legge Galasso più quelle dichiarate di notevole interesse pubblico). Resta cioè
escluso dall’obbligo di intesa «l’intero territorio oggetto di pianificazione» (articolo 143, comma 1, lettera a).
La copianificazione può essere preceduta da un’intesa
tra lo Stato e la Regione per
definire le modalità di elaborazione congiunta dei piani.
In questo caso, l’intesa fissa
anche il termine per l’elaborazione del piano.
Il piano è comunque oggetto di un accordo tra amministrazioni in cui si stabiliscono anche le condizioni e
le procedure per la sua revisione. La “supremazia” dello Stato rispetto alla Regione si evidenzia anche nel caso di fallimento della copianificazione (un’ipotesi che
però sembra assai remota).
Se comunque il piano
non viene licenziato entro il
termine fissato nell’intesa
«è approvato in via sostitutiva con decreto del Ministro» dei Beni culturali (articolo 143, comma 2). Dal
momento dell’adozione del
piano tutte le previsioni e le
prescrizioni d’uso contenute
magna, dove già nel 2003 è stata
firmata un’intesa con il Governo
per la revisione del piano paesaggistico dell’89, e della Campania, che
ha firmato un protocollo d’intesa
con il Mibac e il ministero dell’Ambiente sulla cui base entro il 1˚
maggio dovrebbe adottare un piano territoriale regionale a valenza
paesaggistica, riguardante però, in
questo caso, solo parte del territorio regionale.
Ci si chiede se sia tutto da rifare. «Sulla nuova versione del codice deve essere espressa una grande
riserva – prosegue Amantea – resta un codice che regolamenta i
beni paesaggistici e non il paesaggio nella sua totalità, il testo quindi
andrebbe perfezionato, rendendolo maggiormente aderente alla convenzione europea del paesaggio, ratificata con la legge 14/2006».
mazione del territorio e l’individuazione delle aree più
a rischio perché fortemente
compromesse e quindi da recuperare. Il piano deve indicare anche le misure necessarie per inserire gli interventi edilizi nel territorio salvaguardando il bene «paesaggio».
I contenuti
La seconda grande novità
è che il piano paesaggistico
non deve limitarsi alle enunciazioni di principio sui beni
e sulle aree vincolate ma deve contenere per la prima
volta anche le prescrizioni
d’uso, ovvero deve indicare
già i limiti entro cui il territorio vincolato può essere utilizzato e trasformato.
In altre parole, il piano
può indicare le aree in cui il
rilascio del titolo edilizio
può avvenire con il semplice accertamento di conformità dell’intervento al piano
paesaggistico e allo strumento urbanistico comunale perché non sono state dichiarate di notevole interesse pubblico.
In questo caso però sono
sempre possibili controlli a
campione sui lavori svolti
per verificare eventuali violazioni. Con la possibilità
che nei Comuni dove si accertano scempi e abusi si
possa tornare all’autorizzazione paesaggistica con parere vincolante della sovrintendenza.
Il piano può anche dire in
quali aree gravemente compromesse si possono fare interventi di recupero anche
senza l’autorizzazione paesaggistica. Per fare questo
lavoro sui piani paesaggistici esistenti e per dotarli delle prescrizioni d’uso le Regioni hanno tempo fino al
31 dicembre 2009. Ma le
prescrizioni d’uso sono strettamente legate all’adeguamento dei piani comunali a
quelli paesaggistici.
Fino a quando non si saranno verificate queste due
condizioni (elaborazione delle prescrizioni d’uso e adeguamento degli strumenti urbanistici comunali), il sovrintendente – ovvero l’autorità centrale – giocherà ancora un ruolo chiave nell’autorizzazione
paesaggistica.
Perché il suo parere sarà oltre che obbligatorio anche
vincolante.
Quando invece la macchina della tutela sarà a regime
e la Regione potrà contare
su un piano denso di contenuti e di “ricette” già pronte
per la tutela del territorio,
allora non ci sarà più bisogno del potere di veto dei
Beni culturali.
Il testo del nuovo Codice
Urbani (suddiviso in due decreti entrambi del 26 marzo
2008) è stato già firmato dal
Capo dello Stato e ora attende la pubblicazione sulla
«Gazzetta Ufficiale».
AZZURRA PACCES
VALERIA UVA
LA SITUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI TUTELA
A che punto è l’elaborazione del piano paesaggistico Regione per Regione
REGIONE
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
E. Romagna(*)
Friuli V. G.
Lazio
(*)
Liguria
Lombardia
Marche(*)
SITUAZIONE DEL PIANO PAESAGGISTICO
Con un protocollo d’intesa tra Regione e
Province (delibera 297/2004), si è costituito un gruppo di lavoro per la stesura del
piano paesaggistico
Non c’è ancora alcun piano paesaggistico.
Ma ci sono molte leggi regionali che si
occupano della materia
La Regione ha avviato i lavori di revisione
del piano territoriale regionale, nell’ambito
dei quali ci si sta occupando anche della
parte paesaggistica
Per un protocollo d’intesa firmato a novembre 2006 tra Regione, Mibac e ministero dell’Ambiente, entro il 1˚ maggio prossimo dovrebbe essere emanato un Ptr con
valenza paesaggistica, copianificato
Nel 2003, la Regione ha siglato con il Governo un accordo di copianificazione e attualmente è in corso un’attività di revisione
del piano paesaggistico in vigore dal 1989
La Regione ha approvato un documento
propedeutico alla stesura del Ptr, al cui
interno è prevista una disciplina paesaggistica, concertata con le Soprintendenze
Il 25 luglio del 2007 la Giunta ha adottato il
nuovo piano paesaggistico
Il piano territoriale di coordinamento paesistico è stato adottato con la delibera del
Consiglio regionale n. 6 del 26 gennaio
1990
Con la delibera di Giunta n. VIII/6421/2007,
la Regione ha approvato i «Criteri e indirizzi relativi ai contenuti paesaggistici dei Piani territoriali di coordinamento provinciale»
compreso nella proposta di Ptr
Con la delibera del Consiglio regionale del
3 novembre 1989 n. 197, la Regione si è
dotata del Piano paesistico ambientale regionale
REGIONE
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Provincia
di Trento
Provincia
di Bolzano
Toscana
Umbria
Val d’Aosta(*)
Veneto
SITUAZIONE DEL PIANO PAESAGGISTICO
La Regione ha avviato alcuni studi preliminari per aggiornare il vecchio piano paesistico
Sono in corso studi preliminari per inserire il Ppr nell’aggiornamento del Ptr
Nel 2007, con la delibera 1842, la Giunta ha
approvato un documento programmatico
per l’approvazione del piano paesaggistico
territoriale, da inserire nella revisione del Ptr
Con decreto del presidente della Regione
del 7 settembre 2006, n. 82, è stato approvato il primo ambito omogeneo del piano
paesaggistico regionale, che si concentra
sulla tutela della fascia costiera
Nel 1999, la Regione ha approvato le linee
guida del piano regionale paesistico territoriale, a cui non è ancora stato dato seguito
Nel 2007 approvato il piano urbanistico
provinciale che contiene anche una disciplina paesaggistica
Con il decreto del presidente della Giunta
provinciale n. 377/281 del 30 aprile 1998 è
stato approvato il piano paesaggistico rielaborato del Comune di Bolzano
Il nuovo piano di indirizzo territoriale
(Pip) è stato approvato dal Consiglio regionale il 24 luglio 2007 con la delibera n. 72 e
al suo interno prevede anche la parte relativa al paesaggio
Con la delibera di Giunta 904/2005, sono
stati costituiti organi tecnico-istituzionali ed è
stato avviato un progetto di ricerca al fine di
redigere un piano paesaggistico da inserire
nel nuovo Ptr
Il piano territoriale paesistico è stato approvato dal Consiglio regionale nel 1998
Nel 2007, la Regione si è impegnata alla
stesura del piano paesaggistico da inserire
all’interno del piano territoriale regionale
(*) La Regione ha un piano paesaggistico territoriale completo, che prende in considerazione tutta la superficie del territorio
regionale.
FONTE: ELABORAZIONE DATI «EDILIZIA E TERRITORIO» SULLA BASE DELLE INFORMAZIONI DISPONIBILI NEI SITI INTERNET DELLE REGIONI
nel documento sono immediatamente vincolanti e le
misure dei piani comunali in
contrasto decadono automaticamente, senza attendere
l’adeguamento.
La ricognizione
Prima di arrivare alle misure di tutela paesaggistica è
necessaria una ricognizione
sia su tutto il territorio regionale sia sulle aree e gli im-
mobili dichiarati di notevole
interesse pubblico, già esistenti e su quelle non ancora
coperte da questa dichiarazione. Allo stesso tempo Stato e e Regione devono rico-
noscere e classificare tutte
le parti del territorio soggette ai vincoli della legge Galasso.
Prevista anche l’analisi
delle dinamiche di trasfor-
LE REAZIONI
Le Regioni: «Al lavoro sull’adeguamento»
L
e Regioni brindano alla nuova
versione del codice dei beni culturali, redatta tenendo conto delle
loro istanze, anche se sono consapevoli del fatto che l’adeguamento
degli strumenti locali esistenti per
la tutela del paesaggio alle modifiche di disciplina comporterà molto
lavoro.
A dire la verità, gli strumenti di
pianificazione paesaggistica attualmente in vigore nelle Regioni italiane al momento lasciano un po’ a
desiderare, complice anche il fatto
che la disciplina nazionale è oggetto di continue modifiche.
Solo poche Regioni (Emilia Romagna, Liguria, Marche e Valle
d’Aosta, come illustrato nella tabella in alto) possono vantare piani
paesaggistici completi che si occupino unicamente del paesaggio, coprendo tutto il territorio. Inoltre,
alcuni dei piani adottati sono stati
successivamente bocciati dai Tar.
Protagonista della riforma è la copianificazione obbligatoria StatoRegioni, che resta facoltativa dove
non c’è vincolo paesaggistico (circa
il 50% del territorio). «Anche se
c’è una differenza sostanziale tra
paesaggio e bene paesaggistico –
premette Rosaria Amantea, dirigente del dipartimento Urbanistica
in Calabria e coordinatrice tecnica
per la riforma del codice come
esponente della Regione capofila
per il paesaggio – occorre far dialogare la tutela dei beni paesaggistici
con la valorizzazione del paesaggio; in questo senso, l’obbligo di
copianificazione Stato-Regioni è
positivo, così come è un bene aver
riconosciuto la sua non necessità in
quei territori dove non c’è vincolo».
È un fatto, però, che già alcune
Regioni hanno sperimentato accordi di copianificazione, senza fare
distinguo. È il caso dell’Emilia Ro-
7 - 12
APRILE
2008
PRIMO PIANO
VERSO LE ELEZIONI
5
Veltroni e Casini per gli alloggi in affitto, Berlusconi in proprietà
Trasporti e casa, priorità per tutti
Per il leader del Pd la legge obiettivo ha fallito, per gli ex alleati va confermata e rafforzata
P
iù investimenti in
infrastrutture di
trasporto, per i rifiuti e per l’energia. Tempi più rapidi per
approvare e realizzare i lavori, superando la burocrazia e la cultura del no. Un
piano casa per giovani coppie e fasce deboli. Tassazione ad aliquota fissa per i redditi da locazione e detrazioni sui canoni pagati. Incentivi al risparmio energetico e
alle energie alternative.
Se guardati in termini di
macropriorità, i programmi
e gli impegni elettorali in
materia di edilizia e territorio dei due principali candidati premier, Walter Veltroni (Pd) e Silvio Berlusconi
(Pdl), e quello di Pier Ferdinando Casini (Udc), si assomigliano molto. Che le grandi reti di trasporto, a partire
dall’alta velocità, siano una
priorità per il Paese e che si
debba trovare il modo di farle in tempi più rapidi sono
consapevolezze comuni. Così come la necessità di intervenire sulla casa, un tema
che è entrato nell’agenda politica da non più di un paio
d’anni.
Addirittura fotocopia sono poi le proposte per la tassazione sulla casa: tutti e
tre propongono la tassazione
dei redditi da locazione ad
aliquota fissa, anche se Veltroni e Casini parlano chiaramente di aliquota del 20%
mentre il programma del Pdl
parla di «graduale e progressiva tassazione separata dei
redditi da locazione» e si indica invece come priorità la
«totale eliminazione dell’Ici
sulla prima casa». Veltroni e
Casini propongono inoltre
l’aumento della detraibilità
degli interessi sui mutui e
Veltroni aggiunge ancora,
per gli inquilini, le detrazioni al 19% sui canoni pagati,
fino a 1.000 euro totali, e
Berlusconi parla di «bonus
locazione» per aiutare le giovani coppie e i meno abbienti.
In materia di infrastrutture, tuttavia, la differenza
c’è. Casini e Berlusconi difendono la legge obiettivo,
Veltroni ne dichiara il fallimento e propone di superarla. Per Berlusconi, anzi, i poteri del Governo vanno rafforzati, riproponendo quella
norma della riforma costituzionale del centro-destra,
poi bocciata dal referendum,
che riportava le infrastrutture alla competenza esclusiva
dello Stato, cancellando il
potere di veto delle Regioni.
Berlusconi, nel suo discorso
all’Ance, ha promesso anche «l’uso della forza pubblica per superare l’opposizione delle minoranze organizzate». Non c’è dunque nel
leader del Pdl nessuna analisi critica sugli aspetti che pure si sono rivelati problematici nell’applicazione della legge obiettivo, sia per quanto
riguarda i rapporti con il ter-
PROGRAMMI E PROMESSE A CONFRONTO
I programmi elettorali e gli annunci all’Ance in materia di infrastrutture, territorio, ambiente
Walter Veltroni
■ Infrastrutture
Il Paese ha bisogno di infrastrutture, e il principale ostacolo sono i
tempi lunghi, la burocrazia e l’incapacità di decidere. Anche la legge
obiettivo ha fallito. Serve un sistema che coniughi maggiore partecipazione e maggiore capacità di decisione: dopo la discussione «si
decide, con avocazione della capacità decisionale». Per la Via termine unico inderogabile di 90 giorni.
Priorità alle ferrovie
■ Piano casa
Un piano per 100mila alloggi in
affitto agevolato, con tre miliardi di
euro. Contributo degli enti locali
tramite vendita agli inquilini dei
vecchi alloggi e cessione di terreni. Aumento dei fondi statali fino
alla media europea. Obbligo di fissare una quota dell’edificabilità nei
piani urbanistici (es: 15%) da destinare a locazione concordata
■ Fisco sulla casa
Detrazioni sui canoni pagati pari al
19% e fino a 1.000 euro annui;
tassazione dei redditi da locazione
al 20%; aumento della quota detraibile degli interessi sui mutui, al
27% e fino a 8.000 euro
■ Energia e ambiente
Infrastrutture di rigassificazione, impegno in tecnologie energetiche innovative, compreso il nucleare di
quarta generazione. Pannelli solari
termici nelle case: deducibilità delle
spese al 100% in 5 anni
■ Città
Piano di riqualificazione e riassetto
urbanistico delle periferie
■ Sicurezza sul lavoro
Sistema di premi alle imprese che
investono in sicurezza
■ Demanio pubblico
Restrizione della nozione di Demanio pubblico e piano di valorizzazione della quota non demaniale, con
valorizzazioni e vendite
■ Mezzogiorno
Più concentrazione dei fondi su
poche priorità: almeno il 50% delle
risorse comunitarie alle infrastrutture di mobilità
ritorio (fu lo stesso governo
Berlusconi a rinunciare ai
poliziotti in val Susa e a nominare il commissario Virano) sia per l’iter di approvazione centralizzato al Cipe e
i meccanismi di appalto a
general contractor, che non
hanno finora garantito l’accelerazione dei tempi che la
legge obiettivo prometteva.
«Diciamo la verità – ha
detto Veltroni all’Ance – la
legge obiettivo ha fallito».
Nelle sue parole e nel programma del Pd si intravede
Pier Ferdinando Casini
■ Infrastrutture
Aumento degli investimenti pubblici annui dal 2 al 3% del Pil, da
30 a 45 miliardi di euro, in linea
con la media Ue. Accorpamento
dei ministeri Infrastrutture, Trasporti e Ambiente. Superare la
cultura dei no e «il vetero ambientalismo». Per le grandi opere selezionare un elenco finanziabile di
interventi, all’interno del piano della legge obiettivo. Ferrovie e porti
le priorità. Ritorno agli arbitrati
nei lavori pubblici e alla prelazione nel project financing
■ Piano casa
Grande piano per alloggi in locazione a canone agevolato: incentivi fiscali e finanziari agli operatori
privati, cessione di aree alle cooperative, finanziamenti statali
■ Fisco sulla casa
Aliquota fissa al 20% sui redditi
da locazione. Aumento della detraibilità degli interessi sui mutui
■ Energia e ambiente
Ritorno al nucleare, a partire dagli studi. Rigassificatori e termovalorizzatori. Incentivi per l’impiego di fonti rinnovabili. Promozione della produzione congiunta di
energia elettrica e calore negli edifici. Incentivi alla certificazione
energetica degli edifici
■ Città
Una legge obiettivo per le città,
per facilitare interventi di demolizione e ricostruzione e superare
l’urbanistica dirigistica
■ Sicurezza sul lavoro
Ok alla proposta Ance per un
“bollino di qualità” delle imprese
sicure rilasciato dagli organi paritetici Ance-sindacati
■ Demanio pubblico
Vendita di tutte le partecipazioni
azionarie dello Stato e degli immobili non strategici per ridurre il
debito pubblico. Dai risparmi sugli interessi due priorità: fisco amico per le famiglie e infrastrutture
■ Mezzogiorno
Con i fondi Ue puntare soprattutto sulle infrastrutture materiali
la ricerca di una nuova procedura, che recuperi il rapporto con il territorio ma alla fine si riveli più efficace
della stessa legge obiettivo.
«Da noi – ha detto Veltroni
– non funziona la certezza
delle decisioni. Non ci sono
meccanismi per avere tempi
certi e responsabilità dei diversi soggetti. Dobbiamo individuare una serie di grandi
opere di interesse pubblico
nazionale, fissando per legge dei tempi certi, per ogni
passaggio dell’iter». «Tra le
Silvio Berlusconi
■ Infrastrutture
Rilancio e rifinanziamento della legge obiettivo, coinvolgendo anche
le Pmi delle costruzioni. Riforma
Titolo V per eliminare il potere di
veto delle Regioni. Uso della forza
pubblica per superare l’opposizione di minoranze organizzate. Utilizzo anche delle risorse di Cassa
Depositi e Fondazioni, e rilancio
del project financing. Ok alle proposte Ance su: premi/penali in caso di anticipo o ritardo nei lavori;
liberalizzazione del subappalto; divieto di lavori in house
■ Piano casa
Piano casa per alloggi da dare in
proprietà a famiglie e giovani, finanziato in due modi: piano di riscatto dei vecchi alloggi Iacp concordato con le Regioni e trasformazione di aree private in edificabili
in cambio della cessione di una
quota di terreni ai Comuni
■ Fisco sulla casa
Totale eliminazione dell’Ici prima
casa. Tassazione ad aliquota fissa
dei redditi da locazione. Bonus locazione alle famiglie povere
■ Energia e ambiente
Termovalorizzatori e rigassificatori. Incentivi al risparmio energetico
e alle energie rinnovabili. Ritorno
al nucleare. Una legge obiettivo
per il recupero, la salvaguardia e la
valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio
■ Città
Legge obiettivo per le città, in particolare i quartieri svantaggiati e le
periferie delle grandi aree urbane
■ Sicurezza sul lavoro
Ok all’idea dell’Ance per un “bollino
qualità” delle imprese sicure rilasciato dagli enti Ance-sindacati
■ Demanio pubblico
Vendita dei beni inattivi dello Stato
e degli enti locali. Utilizzo dei ricavi
per ridurre il debito pubblico e
realizzare infrastrutture
■ Mezzogiorno
Leggi obiettivo speciali per turismo, beni culturali, risorse idriche,
infrastruttre e logistica
priorità – ha aggiunto – penso soprattutto alle ferrovie,
un comparto nel nostro Paese sottovalutato».
Nel programma del Pd si
legge che «Maggiore partecipazione/consultazione dei
cittadini e maggiore capacità
di decisione sono compatibili. Dopo uno spazio di tempo per la discussione e per
l’ascolto il progetto viene rielaborato sulla base delle osservazioni, per poi decidere
con un sistema di avocazione della capacità decisiona-
le». Frasi che fanno pensare
al ritorno alla centralità della
conferenza di servizi, ma
con decisioni a maggioranza
o a “volontà prevelante”, in
teoria già prevista dalle leggi Bassanini, mai applicate
alle infrastrutture per il nodo
del potere di veto dei Comuni sulla localizzazione urbanistica.
Berlusconi è invece ancora convinto che l’impostazione giusta sia quella del
2001, e che anzi la legge
obiettivo vada riportata alla
sua natura originaria. Il programma del Pdl, fra l’altro,
estende tale logica a molti
campi: si propone una legge
obiettivo per le città; una legge obiettivo per il recupero,
la salvaguardia, e la valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio; «leggi
obiettivo speciali» per il
Sud, «concentrate su turismo e beni culturali, agroalimentare e risorse idriche, infrastrutture e logistica, poli
di eccellenza per la ricerca e
l’innovazione».
Molte delle proposte presentate ai tre candidati dall’Ance hanno fatto breccia,
in particolare su Berlusconi
e Casini. Entrambi hanno accolto l’idea dell’Ance che le
Prefetture presentino liste
di imprese che producono
materiali edili con il
“bollino blu” antimafia, al
fine di evitare le infiltrazioni
nelle forniture. Veltroni ha
invece proposto di svolgere
le gare d’appalto presso le
stesse Prefetture.
Berlusconi, in particolare,
ha accolto praticamente tutte
le proposte dell’Ance, elencandole velocemente nel suo
intervento, un po’ come fece
nel 2001 con l’allora presidente di Confindustria, Antonio D’Amato. Ok in particolare alle proposte di introdurre premi/penali in caso di
anticipo/ritardo nei tempi
dei lavori; e ok alla libertà di
utilizzo del subappalto e al
divieto dei lavori in house
da parte delle società pubbliche. Apprezzata anche la
proposta dell’Ance di introdurre nuovi meccanismi di
“qualificazione” delle imprese basati «sulla reputazione
ottenuta in pecedenti contratti»: più punti, ad esempio,
per chi ha rispettato i tempi
dei lavori e per la loro qualità, meno per chi ha presentato ricorsi poi perduti o per
chi ha dovuto pagare penali.
Casini si è detto d’accordo con l’Ance nel ripristinare gli arbitrati e il diritto di
prelazione al promotore nel
project financing, istituti entrambi cancellati dal governo Prodi.
Sulla casa, Berlusconi è
l’unico a puntara ad alloggi
sociali in proprietà, riproponendo il Piano Brunetta
2006 lanciato a fine legislatura: vendita degli alloggi
Iacp agli inquilini e realizzazione di nuove case, aggiungendo ora anche l’idea delle
aree da rendere edificabili
(si veda la scheda). Veltroni
propone un piano basato sull’affitto, come Casini, parlando anch’egli di vendita dei
vecchi alloggi, insieme però
a finanziamenti statali e norme che impongano ai Comuni di riservare al social housing il 15% dell’edificabilità
dei piani attuativi privati,
ispirandosi a esperienze in
corso in alcuni grandi Comuni, tra cui Roma.
ALESSANDRO ARONA
7 - 12
APRILE
15
2008
La Provincia affida il quarto lotto del collegamento tra la Ssv per Candela e la «Bradanica»
Potenza, al via lavori per 30 milioni
A Venosa fase due del project financing da 11 milioni per la costruzione di un polo multifunzione
TOP TEN
1
Nuoro
2
Potenza
3
Frosinone
4
Potenza
5
Roma
6
Cremona
7
Veneto
8
Trento
9
Abruzzo, Lazio
10
Lecce
Organismo di Bacino 11 - San Teodoro, Budoni, Lodè, Posada, Siniscola, Torpè di Posada
Indirizzo: Ufficio protocollo c/o Comune di Posada - Via Garibaldi, 4 - Cap 08020 Posada (NU)
Oggetto: Procedura ristretta. Gara ai sensi dell’articolo 37-quater della L. 109/1994 per la progettazione
definitiva, esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione
della rete e degli impianti di distribuzione del gas metano e del cavidotto multiservizio dei centri abitati e delle
aree commerciali e produttive dei comuni appartenenti al Bacino n. 11 (Comuni di San Teodoro, Lodè,
Posada, Siniscola e Torpè).
Categoria: Non specificata - Importo: 20.484.100,20 - Termine: 12/05/2008
Provincia di Potenza
Indirizzo: Settore patrimonio - Ufficio appalti - Piazza M. Pagano - Cap 85100 Potenza
Oggetto: Procedura aperta. Lavori di costruzione della strada di collegamento tra la Ssv Candela-Potenza e la
Ssv Bradanica - 4˚ lotto funzionale.
Categoria: OG3, OS2 - Importo: 19.854.664,42 - Termine: 19/05/2008
Comune di Ferentino
Indirizzo: Piazza Matteotti, 16 - Cap 03013 Ferentino (FR)
Oggetto: Procedura aperta. Costituzione una società per azioni di trasformazione urbana denominata Aulo
Quintilio Spa - società di trasformazione urbana, quale soggetto attuatore dello studio di fattibilità finalizzato
alla trasformazione, riqualificazione e valorizzazione di una porzione del centro storico dell’area Archi di
Casamari.
Categoria: OG1, OG2, OG3, OG11- Importo: 15.000.000,00 - Termine: 29/04/2008
Comune di Venosa
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II, 206 - Cap 85029 Venosa (PZ)
Oggetto: Procedura negoziata. Gara ai sensi dell’articolo 37-quater della L. 109/94 per la progettazione
definitiva ed esecutiva nonché realizzazione di un centro polivalente e sua gestione economica e funzionale
oltre alla realizzazione delle opere di urbanizzazione nei comparti A - B - C nell’ambito del Contratto di
Quartiere II dalla marginalità alla centralità.
Categoria: Non specificata - Importo: 11.265.601,35 - Termine: 01/07/2008
Comune di Formello
Indirizzo: Ufficio protocollo - Piazza San Lorenzo, 8 - Cap 00060 Formello (RM)
Oggetto: Procedura ristretta. Concessione di costruzione e gestione di un centro polifunzionale (Polis), a
vantaggio del comprensorio produttivo, compresa la sistemazione delle aree esterne a verde e a parcheggi e la
creazione di nuovi uffici comunali e di alcuni servizi ulteriori.
Categoria: Non specificata - Importo: 10.646.588,00 - Termine: 19/05/2008
Provincia di Cremona
Indirizzo: Ufficio relazioni con il pubblico - Corso Vittorio Emanuele II, 17 - Cap 26100 Cremona
Oggetto: Procedura aperta. Servizio Energia - Gestione calore degli edifici di proprietà o di competenza della
Provincia di Cremona. Periodo 2008-2014.
Categoria: Non specificata - Importo: 8.500.000,02 - Termine: 27/05/2008
Arpav - Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto di Padova
Indirizzo: Ufficio protocollo - Via Matteotti, 27 - Cap 35137 Padova
Oggetto: Procedura ristretta. Servizio di gestione integrata degli immobili regionali di Arpav - Global service per
gli anni 2009-2011 ed eventuale successiva estensione agli anni 2012-2013 comprendente la conduzione e
gestione del servizio riscaldamento ed erogazione acqua calda, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici e degli impianti tecnologici.
Categoria: OG1, OG11 - Importo: 8.299.560,00 - Termine: 08/05/2008
Provincia Autonoma di Trento
Indirizzo: Servizio appalti, contratti e gestioni generali - Ufficio appalti - Via Dogana, 8 - Cap 38100 Trento
Oggetto: Procedura aperta. Appalto 48/07 - Lavori di realizzazione della nuova sede vigili del fuoco del nucleo
elicotteri presso l’Aeroporto G. Caproni a Mattarello di Trento.
Categoria: OG1, OS4, OS1, OS32, OS30, OS6, OS3, OS28, OS7 - Importo: 7.006.776,94 - Termine: 03/06/2008
Strada dei Parchi Spa di Roma
Indirizzo: Via G. V. Bona, 105 - Cap 00156 Roma
Oggetto: Procedura aperta. Servizio n. 1/2008 servizio di manutenzione ordinaria ricorrente sulla autostrada
A24 Roma-Teramo, per un periodo di 24 mesi, per la manutenzione invernale (limitatamente alla manutenzione invernale il servizio riguarda anche la tratta Torano-Avezzano dell’autostrada A25), delle opere in verde,
delle barriere di sicurezza, delle aree di servizio, la raccolta e smaltimento dei rifiuti, compreso lo svuotamento
delle fosse settiche, la manutenzione dei fabbricati, piste e opere d’arte; la data di decorrenza del contratto
verrà indicata nella lettera di aggiudicazione definitiva.
Categoria: Non specificata - Importo: 6.448.000,00 - Termine: 22/05/2008
Comune di Corsano
Indirizzo: Via della Libertà - Cap 73033 Corsano (LE)
Oggetto: Procedura aperta. Servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione
installati sul territorio comunale, oltre la fornitura di energia elettrica, lavori di ampliamento e riqualificazione.
Categoria: OG10 - Importo: 6.000.000,00 - Termine: 29/04/2008
N
Il centro a Venosa
uovi cantieri al via per un
totale di oltre 30 milioni nelLa seconda gara riguarda la realizzazione
l’area di Potenza. Con la pub- di un centro polifunzionale proprio a Venoblicazione di due bandi da sa. Dopo aver pubblicato un avviso di
parte della Provincia e del Comune di project financing e aver trovato un promotoVenosa arrivano al traguardo dell’ap- re dell’investimento da 11,3 milioni, necespalto due importanti progetti, per il sario a realizzare l’edificio in piazza della
completamento di un’infrastruttura Resistenza, il Comune va ora a caccia di
stradale e per un piano di riqualificazio- proposte alternative, per mettere in piedi il
ne urbana.
confronto concorrenziale previsto dalle regoNel primo caso l’appalto
le che disciplinano l’affidariguarda la realizzazione del
mento degli appalti pubblici.
quarto lotto funzionale del
Oltre alla progettazione,
collegamento tra la strada a
costruzione e gestione funMILIONI
scorrimento veloce Candezionale dell’opera la concesla-Potenza e la statale Bradasione include anche la realizÈ il valore dell’appalto
nica, proprio all’altezza delzazione delle opere di urbabandito dalla Provincia
l’abitato di Venosa.
nizzazione previste nell’amdi Potenza per il quarto
All’asta finisce così un
bito del Contratto di quartielotto di un’infrastruttura
cantiere dall’importo di
re «Dalla marginalità alla
stradale. Il contratto
quasi 20 milioni, inclusa la
centralità» promosso dalandrà all’impresa in
cifra di circa 375mila euro
l’amministrazione.
grado di offrire il prezzo
destinata alla sicurezza. Il
Il termine per la presentapiù basso entro il
termine per la presentaziozione delle offerte scade il
termine del 19 maggio
ne delle offerte al massimo
1˚ luglio.
ribasso scade il 19 magIl Comune selezionerà le
gio.
due migliori proposte sulla
Il bando – disponibile all’indirizzo web base di un ampio ventaglio di parametri che
della Provincia (www.provincia.potenza.it) oltre alle variabili economiche (prezzo, co– avverte i costruttori che tra le opere da sto di utilizzazione, redditività, tariffe da
realizzare figurano interventi strutturali spe- praticare all’utenza), includono aspetti di
ciali per un importo di 6,3 milioni, che tipo tecnico-progettuale come la qualità delimpongono il possesso di un certificato Soa le opere, le caratteristiche estetiche e amnella categoria OS21 (opere strutturali spe- bientali dell’intervento, la durata dei lavori.
ciali). Se il costruttore non è in possesso Il project financing è stato avviato prima
della qualificazione per l’importo richiesto dell’entrata in vigore del decreto correttivo
deve obbligatoriamente subappaltare l’inter- del Codice sui contratti pubblici. Per questo
vento a un’impresa abilitata o associarla in motivo il bando riconosce ancora al promoun’Ati verticale.
tore il diritto di prelazione.
Mau.S.
19,9
Venezia, sfida San Paolo-Mafra
per la scuola della Misericordia
D
ue soggetti in gara per oltre, naturalmente, al restauil restauro, in project ro dei preziosi affreschi e al
financing, della Scuola Gran- consolidamento della struttude della Misericordia a Vene- ra. L’operazione ha un costo
zia, il grande edificio del di 9.465.000 euro totalmente
1500 disegnato da Jacopo a carico del proponente. La
Sansovino e dal 1800 utilizza- commissione, in questi giorto prima come magazzino ni, valuterà i requisiti della
poi come sede di una società sfidante e poi analizzerà nel
sportiva.
dettaglio l’ofAlla scadenferta, ma bisoza dei termini, Geofin in corsa gna ricordare
solo l’impresa
che il procediMafra di Napo- per l’ex cinema mento è stato
li si è presentaavviato in data per sfidare il Rossini
ta anteriore al
proponente, la
1˚
agosto
San Paolo Par2007 e quindi
tecipazioni Spa associata con il promotore godrà del diritto
Rdm Realty Spa.
di prelazione.
Il progetto prevede al priIl prossimo consiglio como piano una sala polivalen- munale approverà poi un’alte utilizzabile per mostre, tra proposta di intervento in
spettacoli, concerti, sfilate di project financing relativa almoda e al piano terra spazi l’ex cinema Rossini in sestrieper le attività accessorie e re di San Marco. Il candidato
commerciali, quali bar, risto- promotore la Geofin Spa, ha
rante, libreria, coffee shop, sottoposto un progetto che re-
cupera la struttura, realizzando al primo piano tre sale
cinematografiche che saranno
gestite dal Comune mentre al
piano terra aprirà un supermercato. L’intervento ha un
costo di nove milioni di euro
e prevede un contributo al gestore da parte dell’amministratore di 100mila euro l’anno. Una scelta obbligata perché non è stato possibile cedere in proprietà la parte destinata al supermercato, in mancanza di un Pat che autorizzi le
varianti. Le uniche ammesse
adesso sono quelle per le opere pubbliche e quindi il Comune, dopo aver variato la destinazione d’uso dell’immobile,
ha scelto di concederne il diritto di superficie e di contribuire al progetto, importante
socialmente per il centro storico, con il contributo annuo in
denaro.
FRANCO TANEL
16
BANDI E APPALTI
7 - 12
APRILE
2008
Dall’Ater altoatesino un avviso da 27,5 milioni per realizzare 159 alloggi in zona Casanova
Bolzano, nuove residenze dell’Ipes
Per le offerte c’è tempo fino al 27 maggio – Nell’aggiudicazione prevale il prezzo (51 punti su 100)
A
ncora un consistente appalto minciare da quella OG1 (Edifici civili e
dell’Ipes di Bolzano. Dopo quel- industriali), che rappresenta anche la cateli lanciati fra gennaio e febbraio goria prevalente (e deve essere posseduta
scorsi, arriva un ulteriore avvi- relativamente alla VI classe di fatturato),
so di notevoli proporzioni. La gara vale pari esattamente a 9.899.468,54 euro.
infatti quasi 27,5 milioni e riguarda la
Le altre categorie sono le seguenti: OS1
costruzione di 159 nuovi alloggi a Bolza- (Lavori in terra), per 242.091,42 euro; OS3
no, sempre nell’area di nuovo sviluppo (Impianti idrico-sanitari), per 1.850.947,66
Casanova.
euro; OS4 (Impianti trasportatori), 320.760
L’appalto include vari interventi edili, euro; OS6 (Finiture generali), per
impiantistici e di finitura: opere da murato- 9.388.611,45 euro; OS7 (Finiture edili), per
re e affini, lattoniere, fabbro,
1.536.468,29 euro; OS8 (Finiassistenze murarie, elettriciture
tecniche),
per
sta, pittore, pavimenti freddi e
1.362.572,24 euro; OS21 (Opecaldi, falegname, vetraio e sire strutturali speciali) per
mili, impianto sanitario e ter249.915,97 euro; OS28 (Immico, ascensore e sistemaziopianti termici e di condizionani esterne.
mento), per 1.375.763,43 euro
GIORNI
Il valore unico a base d’asta
e, infine, OS30 (Impianti interDurata massima
è stato fissato esattamente in
ni elettrici) per 1.218.157,60
per il cantiere
27.444.756,60, compresi i coeuro.
sti per la sicurezza (non sogIl criterio di aggiudicazione
getti a ribasso d’asta, ma non
prescelto dalla stazione appalindicati espressamente nel bando di gara). tante è quello dell’offerta economicamente
L’intervento dovrà essere completato in più vantaggiosa, in base ai seguenti parame900 giorni.
tri (e relativi punteggi): prezzo (51%); quaA tutti i partecipanti è richiesta una cau- lità, «sulla base del fascicolo di valutazione
zione provvisoria del 5% (pari esattamente qualitativa, dei disegni di dettaglio e dei
a 1.372.237,83 euro). A carico del solo campioni presentati» (35%); organizzazioaggiudicatario è prevista la cauzione defini- ne e svolgimento dei lavori (14 per cento).
tiva del 10% dell’importo contrattuale.
Per le offerte c’è tempo fino al 27 magDal momento che l’appalto include nu- gio prossimo, con apertura delle buste il
merose lavorazioni particolari e specialisti- giorno successivo.
che, viene anche richiesto agli esecutori il
possesso di numerose categorie Soa, a coMASSIMO FRONTERA
FERENTINO(FR) E FORMELLO (RM)
Gare su Stu e project finance
D
ue piccoli comuni laziali – Ferentino e
Formello – si mettono in
luce nella top ten di questa
settimana (si veda pagina
precedente).
Una Stu a Ferentino
Nel primo caso, l’ente
locale in provincia di Frosinone cerca soci privati per
promuovere la trasformazione urbana di una porzione del centro storico di
uno dei comuni più frequentati della ciociaria,
grazie alla presenza della
storica abazia di Casamari.
Il Comune cerca un socio privato di minoranza
con una quota del 49% del
capitale della costituenda
società di trasformazione
urbana Aulo Quintilio
Spa (il 51% resta in campo all’ente locale). La Spa
dovrà attuare lo studio di
fattibilità, già approvato,
per trasformare e riqualificare un’ampia porzione di
900
centro storico nell’area
“Archi di Casamari”. La
Spa dovrà: progettare e realizzare gli interventi (attraverso la realizzazione di
un piano di recupero); acquisire le aree e gli immobili; gestire le urbanizzazioni; provvedere alla «trasformazione, commercializzazione, manutenzione e/o
gestione degli immobili,
opere e strutture oggetto
dell’intervento», anche attraverso il global service.
Il valore dell’operazione
è stimato in 15 milioni. La
Spa deve acquisire gli immobili oggetto dell’intervento (valore a base d’asta
di 3,87 milioni). La Spa durerà fino a tutto il 2015.
Aggiudicazione con l’offerta economicamente più vantaggiosa (offerta tecnica
70%, prezzo 30 per cento).
Buste entro il 29 aprile.
Project a Formello
L’ente locale romano
lancia un project financing
pubblico da oltre 10 milioni per la concessione di costruzione di una struttura a
servizio della zona industriale (località Olmetti).
L’operazione (predisposta da Risorse per Roma,
che ha consegnato al Comune il progetto preliminare) prevede la creazione
del centro polifunzionale
Polis, con contestuale sistemazione delle aree esterne
a verde e a parcheggi più
la creazione di nuovi uffici
comunali.
L’affidatario dovrà curare la progettazione (definitiva ed esecutiva) e, soprattutto, il piano economicofinanziario (asseverato),
di Polis. La fase della gestione include ovviamente
lo sfruttamento economico del centro polifunzionale. Per partecipare c’è tempo fino al 19 maggio prossimo.
M.Fr.
Crollo del mercato a marzo La caserma Dal Molin sarà spostata sul lato ovest
In tre mesi -12% per i valori Vicenza, base Usa a Cmc
C
on la caduta di marzo
si ampliano le perdite
del mercato 2008 dei lavori
pubblici. Il mese scorso sono state pubblicate 2.084 gare per un importo di 1,572
miliardi. Rispetto allo stesso
mese del 2007 il numero perde il 19,5 e il valore il 27,1
per cento.
Con questo risultato, secondo il monitoraggio dell’Osservatorio Cresme Europa Servizi, dall’inizio dell’anno risultano promossi
6.156 bandi per un importo
totale di 5,443 miliardi. Il
confronto, in questo caso
con il primo trimestre del
2007, mostra un calo del
15,2% per la quantità di avvisi e del 12,7% per il costo
degli interventi.
Stazioni appaltanti. Le
opere stradali, l’edilizia residenziale e i consorzi di bonifica sono gli unici settori
che possono vantare entrambi i segni positivi. L’Anas
ha promosso 205 bandi
(+91,6%) per 135 milioni
(+166%), le società concessionarie 163 (+365%) per
293 milioni (+185%), gli ex
Iacp 185 (+6,3%) per 197
milioni (+17,9%), i consorzi
di bonifica e miglioramento
fondiario 65 (+3,2%) per
107 milioni (+83%).
Le amministrazioni comunali, pur rimanendo in cima
alla classifica con 3.505 bandi per 1,944 miliardi, perdono rispettivamente il 18,7 e
il 9,2 per cento.
Regioni. La Campania
GRANDI OPERE: IN RIALZO LE STRADE
Numero e importo degli avvisi superiori a 5,1 milioni
GEN.-MAR. 2008
N.
IMP.
Amministrazioni
6 429.189.798
centrali
Amministrazioni
104 1.555.353.625
territoriali
di cui:
Comuni
35 485.595.844
Province
11 378.739.340
Aziende speciali
15 190.281.820
Sanità pubblica
11 199.950.982
Imprese a capitale 18 215.956.687
pubblico
di cui:
Anas e
12 155.753.140
concessionarie
Ferrovie
5
53.403.547
TOTALE
128 2.200.500.110
FONTE: DATI
ED ELABORAZIONE
VAR. %
N.
IMP.
-25,0
5,4
-12,6 -33,7
-7,9
-21,4
-31,8
-35,3
-18,8
68,0
-76,8
-24,8
0,0 -25,6
71,4 90,1
-54,5 -74,3
-12,3 -27,8
CRESME EUROPA SERVIZI
apre la graduatoria con 456
appalti (-43%) per 837 milioni (+70%). Seguono la
Lombardia, con 763 avvisi
(-9,3%) per 716 milioni
(-10%), e il Piemonte con
526 bandi (-17%) per 452
milioni (-36%).
Grandi opere. Quelle
della fascia oltre i 51,6 milioni del 2008 si contano sulle dita di una mano: cinque
per 743 milioni, pari a un
calo del 28% per il numero
e del 40% per i valori. An-
che le classi immediatamente a ridosso seguono la stessa tendenza: -27% per gli
avvisi tra 15,4 e 51,6 milioni e -10% per i bandi tra 5,1
e 15,4 milioni.
La gara più importante di
marzo è stata promossa dalla Provincia di Cremona,
che affida l’ammodernamento della tratta Crema-Spino
d’Adda della Paullese.
L’importo complessivo
degli interventi è di 53,5 milioni.
Al.Le.
S
aranno la Cmc di Ravenna (capogruppo) e la bolognese Consorzio Cooperative
Costruzioni a costruire la nuova base americana all’aeroporto dal Molin di Vicenza, un
appalto del valore di circa
245 milioni.
Lo ha comunicato il comando Setaf di Vicenza, precisando che la struttura sarà
realizzata non più sul lato est
dell’aeroporto ma su quello
ovest come deciso nel corso
dell’autunno negli incontri
con le amministrazioni locali
e il commissario straordinario
Paolo Costa.
Il 19 novembre scorso il
progetto e la relativa localizzazione avevano ottenuto all’unanimità parere favorevole
dal Comitato misto paritetico
della Regione Veneto, ma già
il 20 settembre il bando di
gara americano era stato integrato con un emendamento in
cui si indicavano le nuove
condizioni.
Dario Foschini, direttore
generale di Cmc, commenta:
«Noi abbiamo già lavorato
con l’Esercito americano nella base di Sigonella con reciproco gradimento. Non posso
però entrare nel dettaglio dei
lavori che andremo a realizzare per precise disposizioni di
riservatezza. In ogni caso abbiamo sviluppato il progetto
esecutivo secondo le indicazioni del bando e siamo pronti ad aprire il cantiere».
Secondo il comando Setaf,
i lavori dovrebbero iniziare
entro l’estate per concludersi
IL QUARTIERE GENERALE
Il rendering degli edifici di battaglione
per la metà del 2012. Attualmente è in corso di completamento la bonifica bellica, poi
le imprese aggiudicatarie passeranno alla demolizione degli hangar e degli edifici presenti sul lato ovest. Edifici
costruiti dopo la guerra e che
quindi non dovrebbero riservare altre sorprese per ordigni
inesplosi.
Naturalmente il “progetto
ovest” prevede la costruzione
degli stessi edifici e servizi
del precedente “progetto est”
con la sola differenza di una
diversa disposizione delle costruzioni in funzione del perimetro dell’area. Anche l’architettura scelta, che vuole ricordare Palladio, dovrebbe rimanere le stessa, nonostante
le perplessità di ordine estetico emerse nei mesi scorsi.
Per la città, la novità più
importante sarà che l’accesso
alla base avverrà da viale Ferrarin e non più da strada Sant’Antonino. Ricordiamo che
la caserma è destinata a ospitare i quattro battaglioni della
173a Brigata Paracadutisti, attualmente di stanza in Germania, riunendoli a quelli già
presenti alla Ederle che dista
non più di cinque chilometri
dal Dal Molin. È prevista la
realizzazione di un complesso
infrastrutture destinate sia ad
alloggio dei militari sia a funzioni complementari e di supporto, con l’esclusione comunque di installazioni di tipo prettamente militare. Oltre
agli alloggi, con 1.232 posti
letto, sorgeranno due parcheggi multipiano da 830 veicoli
ciascuno.
FRANCO TANEL
7 - 12
APRILE
11
2008
Parte il progetto Si.ce.ant.: collegamento telematico tra stazione appaltante e prefetture
Antimafia, il certificato in un click
Rilascio immediato e dati più aggiornati – L’Ance: «Il documento non basta a tutelare le imprese»
I
l certificato antimafia con un click: il
progetto è diventato
realtà. Il sistema Si.
ce.ant., un software che
consente di collegarsi con
le banche dati del ministero dell’Interno per ottenere il nullaosta indispensabile negli appalti è pronto
ed è già in fase di sperimentazione in tre prefetture: Roma, Napoli e Catania.
Costato un milione di euro, Si.ce.ant. ha l’obiettivo
di consentire il rilascio del
certificato antimafia direttamente a cura delle stazioni
appaltanti che possono collegarsi alle banche dati utilizzate finora dalla Prefetture
(in particolare allo Sdi, lo
stesso a cui hanno accesso
anche le Camere di commercio). E in tempo reale chiedere la situazione del soggetto al quale stanno per affidare un appalto o pagare un
Sal. Il sistema è stato elaborato dal Formez, che si è
avvalso della stretta collaborazione del ministero degli
Interni, del dipartimento della Funzione pubblica e del
comitato di Sorveglianza
per le grandi opere diretto
L
dal prefetto Bruno Frattasi. La presentazione è avvenuta a Roma nel corso di un
convegno organizzato dallo
stesso Formez.
Il sistema
L’interrogazione funziona solo per i certificati con
esito positivo: in altre parole solo se l’impresa non è a
rischio mafia. In caso contrario, il procedimento si blocca e l’istruttoria passa alla
prefettura. Ma va detto che
la maggior parte dei controlli antimafia ha esito negativo. E quindi se Si.ce.ant. comincerà a diffondersi presso
le stazioni appaltanti, le prefetture saranno sgravate dai
compiti più burocratici di
emissione dei certificati e
potranno dedicarsi alle indagini sui casi più a rischio.
«A Roma ad esempio – ha
spiegato il prefetto Carlo
Mosca – nel 2007 sono state rilasciate 21.053 comunicazioni, di queste circa seimila solo per gli odontotecnici, un lavoro che ha tenuto
impegnata una decina di persone».
I vantaggi
Oltre a ridurre i tempi per
il rilascio, il collegamento
telematico sarà anche dina-
E sul nullaosta si incaglia Condotte
C
on il terremoto Condotte vengono alla luce tutti i limiti e le contraddizioni della normativa antimafia. In attesa che la magistratura faccia luce, l’attività della società è completamente paralizzata.
«Con un provvedimento amministrativo senza contraddittorio – commenta il presidente Agi, Mario Lupo
–, si creano effetti irreversibili per
l’impresa, una condanna a morte eseguita senza processo».
A dare notizia del blocco è stato un
comunicato del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che ha
parlato di «uno stretto legame tra la
società e la criminalità organizzata calabrese, in particolare in merito alla
gestione di alcuni cantieri dell’autostrada Salerno-Reggio Calabra e della
nuova strada statale 106 Jonica». Nessuna notizia finora è invece trapelata
mico: in altre parole oggi il
certificato antimafia viene rilasciato dalle singole prefetture in maniera autonoma e
non coordinata. «Certo –
precisa Alessandra Guidi,
viceprefetto del ministero
dell’Interno – va sempre salvaguardata l’autonomia del-
a disciplina delle cautele antimafia oppone un’azione
preventiva a contrasto dei tentativi di infiltrazione negli appalti
pubblici, ma presenta diverse
problematiche. Tra queste ricordiamo: la tempistica indicata
per il rilascio delle informative
del prefetto, spesso inadatta allo
svolgimento di adeguati accertamenti; la rapidità delle operazioni di verifica sui soggetti sottoposti a controllo per il rilascio nale Antimafia, Direzione invedella comunicazione prefettizia; stigativa Antimafia ecc.), e non
la difformità di giudizio da parte direttamente competenti (Inps,
delle diverse prefetture che può Inail, agenzia delle Entrate,
portare a fenomeni di migrazio- Abi) che potrebbero accrescere
ne delle sedi di impresa. Pur nel l’efficacia dell’azione di contrapieno esercizio della discreziona- sto al fenomeno malavitoso.
lità l’esito delL’opacità della
l’istruttoria è talnormativa sul tevolta condizionato Meno differenze ma dell’infiltraziodalla non perfetta
ne mafiosa connocondivisione delle sugli esiti
ta le misure di preinformazioni tra le
venzione come midiverse realtà pre- delle verifiche
sure “eccezionali”
fettizie e dall’esidi mera attività di
stenza di diversi lipolizia e di tutela
velli di certificazione in base dell’ordine, impugnabili però
all’entità degli appalti. Mancano presso il Tar perché atti amminiinfine meccanismi sostanziali di strativi, e determina talvolta per
sinergia tra i patrimoni informa- il rispetto della segretezza delle
tivi in possesso delle autorità
direttamente competenti (Autori- indagini, provvedimenti di esclutà per la vigilanza sui contratti sione comminati con motivaziopubblici, Cciaa, Direzione nazio- ni poco chiare, contraddittori
sul coinvolgimento dei vertici della società che fa capo alla Ferfina (holding
della famiglia Bruno).
Il rifiuto del nullaosta alla terza
società di costruzioni italiana deciso
dalla prefettura di Roma ha già provocato un terremoto anche tra le stazioni appaltanti. L’Anas ha rescisso tutti
i contratti con Condotte per tre lotti
della Salerno-Reggio Calabria e uno
della Ss 106 Jonica. A rischio blocco
anche il cantiere per la Nuvola di Fuksas a Roma. Ma l’azienda si difende:
«Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, neanche su eventuali indagini in corso».
«Una decisione di eccezionale gravità – ha commentato Lupo – presa
senza avere mai ascoltato l’impresa
che viola il principio costituzionale
del diritto alla difesa riconosciuto a
tutti».
le singole prefetture. Ma Si.
ce.ant. offre comunque loro
un prezioso supporto se non
altro per conoscere in tempo
reale la storia dell’impresa,
perché nel sistema restano
le tracce di qualsiasi
“passaggio” delle imprese».
oggi invece molte prefetture
CHIAVI
DI LETTURA
si scambiano ancora dati e
informazioni via fax e lo
stesso caricamento del sistema informativo centrale rispetto alle sentenze passate
in giudicato non avviene in
tempo reale.
Le prospettive
Ma al convegno del For-
nel tempo e nello spazio. Il sistema delle soglie che differenzia
gli accertamenti sulla base degli
importi degli appalti, è infine
spesso inadatto a contrastare il
fenomeno del condizionamento
che si annida frequentemente in
realtà di piccole dimensioni e
nei sub affidamenti (il che spiega la nascita dei cosiddetti protocolli di legalità).
Il Dpr 252/1998 aveva avviato un processo di semplificazione dei procedimenti relativi al
rilascio delle comunicazioni e
delle informazioni antimafia
consentendo di attestare con
strumenti automatizzati l’inesistenza delle cause interdittive a
carico dei soggetti interessati (articolo 10 della legge 575/1965).
A ben 10 anni di distanza il
sistema automatizzato Si.ce.
ant., progettato, realizzato e im-
VALERIA UVA
direttamente il “nulla osta” antimafia relativo alle imprese che
partecipano e che si aggiudicano
gli appalti o per le quali occorre
liquidare pagamenti. Libera infine le imprese dell’onere, anche
economico,
dell’acquisizione
del certificato.
La procedura automatizzata
insiste su un sistema informativo centrale presente presso il
ministero dell’Interno e attinge
plementato dal Formez su man- a dati e informazioni oltremodo
dato del dipartimento della Fun- sensibili e coperte da segreto e
zione pubblica, dà finalmente at- da tutela della privacy. È stata
tuazione al dettato legislativo e quindi strutturata con particolari
consente l’attivazione dei colle- procedure di sicurezza quali la
gamenti telematici tra le stazio- tracciabilità completa delle interni appaltanti e il sistema infor- rogazioni effettuate dalle staziomativo del ministeni appaltanti e l’acro dell’Interno tutcesso al sistema attora accessibile in Roma, Napoli
traverso opportuni
via esclusiva alle
kit digitali rilasciasole Camere di e Catania
ti insieme con un
commercio.
complesso di pasle città capofila sword personali.
I vantaggi
Il rilascio on liLa sperimentazione delle comunicane è stata avviata
zioni antimafia consente alle presso tre realtà prefettizie, RoPrefetture di liberare ingenti ri- ma, Napoli e Catania: riguardesorse che potranno essere util- rà mille amministrazioni ricadenmente impiegate in attività a ele- ti nei territori di competenza e
vato valore aggiunto di supporto getterà le basi di un percorso di
alle azioni investigative. Rende integrazione tra i diversi sistemi
inoltre più fluida l’attività delle informativi a oggi disponibili
stazioni appaltanti che ricevono nelle 103 sedi Utg.
Azzerati i tempi di attesa per le risposte
Risorse convogliate sulle investigazioni
DI MARIA TERESA TEDESCHI
Capo progetto Si.ce.ant. Formez
mez è emersa anche la necessità di mettere mano a
una riforma strutturale della
normativa antimafia.
Per Enzo Bianco, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato ed ex ministro degli Interni «è necessario lasciare più
autonomia e discrezionalità
nelle indagini alle prefetture». Posizione non condivisa dall’Ance. Il vicepresidente, Vincenzo Bonifati,
ha puntato il dito proprio
contro l’eccesso di discrezionalità delle informative antimafia che rende «difficile
per qualsiasi imprenditore
programmare attività e investimenti». Bonifati ha insistito sulla necessità di monitorare le attività sul territorio
(cave, rifiuti, calcestruzzo):
«Chiediamo un elenco di
fornitori monitorati dalle
prefetture e dunque liberi da
infilitrazioni da cui poter attingere ogni volta che si
apre un cantiere».
Il kit per accedere a Si.ce.
ant. può essere richiesto alle
prefetture pilota di Roma,
Catania e Napoli o al Formez al costo di 20 euro.
12
NORME E IMPRESA
7 - 12
APRILE
2008
Nel Testo unico varato dal Consiglio dei ministri novità importanti anche per il Durc
Con la Dia niente piani di sicurezza
L’obbligo di nominare un coordinatore di progettazione limitato alle attività soggette a permesso
U
no dei cardini fondamentali della sicurezza non sarà
più
obbligatorio
nella stragrande maggioranza
dei cantieri italiani. Il piano di
sicurezza e coordinamento
non sarà più legato alla soglia
dei 200 uomini-giorno, ma basterà semplicemente la presenza di più imprese. La sua obbligatorietà, però, sarà limitata alle
sole attività soggette a permesso
a costruire. Questo vuol dire
che, in caso di Dia, il committente non sarà più obbligato a nominare il coordinatore in fase di
progettazione e, quindi, (stando
al testo diramato dopo il Consiglio dei ministri) a redigere il
piano di sicurezza e coordinamento.
È una delle principali novità
del Testo unico sulla sicurezza
varato dal Consiglio dei ministri, in attuazione della legge delega prevista dall’articolo 1 del
Dlgs 123/2007. Cambiamenti radicali anche per il Durc. Sempre
nel caso di interventi sottoposti
a denuncia di inizio attività, il
Durc che le imprese dovevano
inviare alla committenza viene
sostituito da una semplice auto-
certificazione. La committenza
stessa, inoltre, non è più obbligata a inviare il Durc alle amministrazioni che rilasciano il titolo
abilitativo (l’inizio dei lavori,
quindi, non è più subordinato
alla regolarità contributiva). Rimane comunque la sospensione
del titolo stesso in caso le imprese non possano provare la loro
regolarità nei versamenti a Inps,
Inail e Casse edili.
Per il resto, il nuovo testo
unico (306 articoli, 57 allegati
tecnici), pone particolare attenzione al concetto di integrazione
della sicurezza all’interno dei
modelli organizzativi e gestionali delle imprese, così come introduce le buone prassi. Il superamento di quanto già disposto dalla 626 e dalla 494 nel decreto si
evidenzia sin dal primo articolo,
relativamente agli ambiti di applicazione. Vengono estese, infatti, le tutele sulla sicurezza a
tutte le tipologie di lavoratori,
comprese le collaborazioni a
progetto, i distacchi o i soggetti
in fase formativa. Nessuna distinzione contrattualistica, quindi. Sotto la tutela del datore di
lavoro va qualsiasi soggetto entri a far parte di uno specifico
processo produttivo, indipendentemente se sia autonomo, subordinato o “interinale”. Molta importanza viene data dal Tus al
documento di valutazione dei rischi (Dvr) e alla nomina del responsabile dei servizi di prevenzione e protezione dell’azienda
(Rspp). Non solo perché il rischio viene esteso anche agli
aspetti legati allo stress da lavoro, alla differenza di genere e di
nazionalità. Ma anche perché
queste due funzioni (Dvr e
Rspp), sono “indelegabili” da
parte del datore di lavoro e le
sanzioni previste sono significative. La mancata valutazione dei
rischi, quindi, sarà punita con
l’arresto da quattro a otto mesi o
l’ammenda da cinquemila a
15mila euro (il datore di lavoro
e il dirigente incorrono nella
stessa sanzione in caso di valutazione incompleta). Le stesse violazioni saranno punite, invece,
con la sola sanzione dell’arresto
da sei a 18 mesi se commesse in
aziende ritenute più a rischio.
Sono però previste delle vie di
uscita. L’arresto potrà essere ridotto fino a un terzo se entro
l’inizio del dibattimento viene
registrata la rimozione delle irre-
golarità accertate (nel caso sia
previsto il solo arresto, il giudice potrà sostituirlo con l’ammenda da otto a 24mila euro se entro la chiusura del dibattimento
di primo grado il datore di lavoro si sia messo a norma).
In caso di colpa in incidenti
gravi vi è anche il rischio di
sanzioni amministrative (sino a
1,5 milioni, la sospensione dell’attività e l’interdizione dalle
Pa).
Cambiano anche i percorsi
formativi per accedere al ruolo
di coordinatore per la sicurezza.
Il monte ore complessivo viene
suddiviso in varie aree di riferimento, comprese le esercitazioni pratiche. Il rilascio dell’attestato, poi, sarà subordinato a
uno specifico esame.
È opportuno segnalare, infine, come il Consiglio dei ministri abbia dilazionato l’entrata in
vigore dei nuovi obblighi sulla
valutazione dei rischi (tre mesi
dalla pubblicazione in Gu), al
fine di poter dare un margine di
tempo maggiore alle imprese
per aggiornare la propria valutazione.
GIUSEPPE DANIELE
Le imprese dovranno certificare i materiali trasportati - Controlli sui requisiti
Più severa l’iscrizione all’Albo rifiuti
L
e imprese edili che trasportano calcinacci passate in giudicato). La valutazione della
derivanti da ristrutturazioni o nuove co- sede regionale dell’Albo era una formalità
struzioni saranno sottoposte a maggiori con- che si sbrigava nell’arco di dieci giorni. Con
trolli. È entrata, infatti, in vigore, con la pub- le nuove modalità, invece, le imprese dovranblicazione nella «Gazzetta Ufficiale» n. 75 no attestare non solo l’attività svolta e la
del 29 marzo scorso, la delibera 3 marzo sussistenza dei requisiti soggettivi, ma anche
2008 del Comitato nazionale
la propria capacità finanziaria e
dell’Albo gestori ambientali. Il
l’idoneità tecnica dei mezzi utiprovvedimento approva la nuolizzati per il trasporto di rifiuti,
va procedura per l’iscrizione alnonché tutte le tipologie e le
l’Albo da parte delle imprese
caratteristiche dei rifiuti stessi.
che trasportano rifiuti propri
Più rigore, quindi, nell’accettanon pericolosi (tra le quali rienzione delle richieste.
EURO
trano le imprese edili) o pericoEntro trenta giorni dalla ricela tassa da pagare
losi fino a 30 chilogrammi o
zione della domanda la sede reper l’iscrizione
litri al giorno. Iscrizione che è
gionale accerta la rispondenza
resa obbligatoria dall’articolo
tra attività svolta e tipologia dei
12, comma 8, del codice delmateriali di scarto che l’azienda
l’ambiente, riformato dal Dlgs 4/2008.
intende trasportare ed emette, se tutto è in
Secondo la vecchia disciplina, le imprese regola, un provvedimento di accettazione che
erano considerate di fatto iscritte dopo aver l’impresa ottiene con il pagamento di 168
formulato una semplice richiesta scritta in euro. Oltre all’invio della richiesta, occorrerà
cui certificavano di essere in possesso dei anche effettuare un versamento di 50 euro di
requisiti soggettivi (ad esempio, che il pro- diritti d’iscrizione, da rinnovare ogni anno
prietario fosse cittadino italiano o di altro entro il 30 aprile, pena la sospensione d’uffiStato Ue e non avesse riportato condanne cio.
168
G
li stabili del Comune di Roma non dovranno disporre
del fascicolo di fabbricato lanciato nel 2004 dal Consiglio comunale, in attuazione alla legge regionale n. 31 del 2002. La parola
definitiva è stata pronunciata il
28 marzo scorso (sentenza n.
1305) dal Consiglio di Stato che
ha confermato l’annullamento del
“libretto”, già sancito nel 2006
dal Tar del Lazio.
Di fronte alle resistenze di Confedilizia (che aveva aperto la battaglia legale) l’amministrazione comunale aveva chiesto ai giudici
Le richieste presentate dopo il 13 febbraio
(giorno di entrata in vigore del correttivo)
sulla base della normativa previgente dovranno essere adeguate alle nuove modalità dalle
stesse imprese. «Si tratta di circa tre o quattromila domande – spiega Anna Silvestri, segretario del Comitato nazionale dell’Albo gestori ambientali –. Le sedi regionali stanno
già provvedendo ad avvertire le aziende che
le hanno inviate di mettersi in regola».
Per le domande pervenute prima del 13 febbraio, invece, le sedi regionali avranno tempo
fino al 14 aprile per deliberare l’accettazione o
il respingimento secondo la vecchia procedura.
Nell’arco dell’ultimo anno, l’Albo nazionale gestori ambientali ha ricevuto circa 100mila richieste di iscrizione.
MAURO CAPPIELLO
COMMENTI E NORME
A Roma stop definitivo
al fascicolo di fabbricato
d’appello di ripristinare il regolamento comunale, sostenendo l’importanza del fascicolo per «individuare situazioni a rischio di fabbricati pubblici e privati». I giudici
della Quinta sezione di Palazzo
Spada (presidente Frascione, estensore Metro) hanno confermato la
decisione di primo grado, con argomentazioni che intaccano solo
l’iter seguito dal Consiglio comunale e non consentono di estendere all’ambito nazionale il divieto al
fascicolo di fabbricato. E paradossalmente, il Comune di Roma potrebbe tornare sull’argomento e
predisporre un nuovo e più preciso
regolamento, sulla scorta di quanto precisato dal Consiglio di Stato.
I “vizi” riscontrati dai giudici
nel regolamento romano sono principalmente tre: 1) «è stato deliberato in mancanza dei necessari presupposti normativi», serviva cioè
il regolamento regionale, approvato dopo; 2) «la delibera comunale
Il testo
A pagina 125 la delibera con le
modalità per l’iscrizione
risulta motivata su generiche affermazioni di rischio per l’intero territorio comunale sulla base di non
meglio precisate indagini tecniche
e sulla intervenuta ricomprensione
del territorio tra quelli suscettibili
di rischio sismico»; 3) «le disposizioni del regolamento comunale si
discostano in numerosi punti da
quello regionale».
In futuro, se il Consiglio comunale romano volesse riadottare il
“libretto”, dovrà semplicemente
conformarsi alle disposizioni regionali ed effettuare uno studio
tecnico sull’effettivo rischio sismico.
G.Mast.
anorama
Appalti, regolamento
verso la Corte dei conti
D opo la ripulitura da alcuni errori formali il regolamento del codice appalti si
appresta a tornare nei prossimi giorni
alla Corte dei conti. L’ufficio legislativo
del ministero delle Infrastrutture ha ormai completato le correzioni (solo formali) al testo. L’esame della Corte dei conti
può durare anche un mese. Solo una
volta ottenuto il visto, il regolamento
potrà essere pubblicato sulla «Gazzetta
Ufficiale». ■
Inail, per le imprese artigiane
in arrivo sconti del 4,89 per cento
P er il 2007 tutte gli artigiani usufruiranno di sconti del 4,89% sulle assicurazioni infortunistiche. Lo ha reso noto il
ministero del Lavoro, in seguito alla firma di un decreto di concerto col ministero dell’Economia. La misura, in attuazione della Finanziaria 2007, libera risorse
da destinare a nuovi provvedimenti volti
a contenere il fenomeno degli infortuni
sul lavoro. ■
Contratto edili, trattativa bloccata
i sindacati proclamano lo sciopero
È rottura tra Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’edilizia, scaduto il 31 dicembre scorso.
I tre segretari generali, Giuseppe Moretti
(Feneal Uil), Domenico Pesenti (Filca
Cisl) e Franco Martini (Fillea Cgil), al
termine del confronto con l’Ance, hanno
proclamato uno sciopero generale di 8
ore per giovedì 24 aprile. ■
Finanziaria, al via le agevolazioni
per dotarsi di impianti antifurto
C on la Finanziaria arrivano crediti di
imposta fino al 2010 riservati a ristoratori, commercianti e tabaccai per l’installazione, nel luogo di esercizio dell’attività,
di impianti e attrezzature di sicurezza,
inclusi gli strumenti di pagamento con
bancomat e carta di credito.
L’istanza deve essere presentata per la
prima volta a partire dalle ore 10,00 del
28 aprile 2008 utilizzando il prodotto di
gestione denominato “Creditosicurezza”,
disponibile gratuitamente a partire dal
15 aprile 2008. ■
Edilizia pubblica, Di Pietro firma
il decreto sull’«alloggio sociale»
L o scorso 28 marzo il ministro delle
Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha messo la sua firma al decreto Interministeriale sulla definizione di «alloggio sociale», approvato una settimana prima in
Conferenza Stato-Regioni (si veda lo
scorso numero di «Edilizia e Territorio»). Il testo deve essere ora sottoscritto
dai titolari di altri tre dicasteri (Famiglia,
Solidarietà sociale e Giovani e sport). Il
Dm fornisce precisazioni sugli interventi
di edilizia residenziale pubblica ai fini
dell’esenzione dall’obbligo di notifica
degli aiuti di Stato a Bruxelles. (m.fr.) ■
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APRILE
2008
CRONACHE
NORME/REGIONI
13
Non servono più i documenti in originale per l’iscrizione all’Albo
Certificatori, la Liguria semplifica
Giovani favoriti: via i vincoli di iscrizione all’Ordine e l’esperienza triennale acquisita in materia
L
a Liguria rende meno restrittivi i requisiti per l’iscrizione all’elenco regionale dei
certificatori e risponde così
alle numerose richieste avanzate dai
professionisti e dai rispettivi Ordini e
Collegi nei primi mesi di attività della
normativa regionale sulla certificazione energetica in edilizia. Le modifiche, che tendono ad allineare la Regione a quanto previsto già da altre autonomie, sono state introdotte con l’approvazione della delibera di Giunta
181/2008 che è già in vigore dopo la
pubblicazione sul «Bollettino Ufficiale» numero 12, parte II.
L’atto introduce inoltre una notevole semplificazione nell’iter di presentazione e accettazione delle domande di
iscrizione all’elenco.
Per quanto riguarda i requisiti, innanzitutto viene ampliata la rosa dei
titoli di studio ammessi: oltre a ingegneri, architetti, periti industriali, edili
e geometri potranno diventare certificatori anche i laureati in Agronomia e
Scienze forestali e i periti agrari. Resta invece obbligatoria l’iscrizione all’Ordine o al Collegio professionale,
ma non è più necessaria un’anzianità
di almeno cinque anni. Viene inoltre
abolito l’obbligo di presentare attestato di comprovata esperienza almeno
triennale nel campo energetico: un
compito di controllo che risultava troppo gravoso per gli Ordini e i Collegi.
PIÙ ESPERTI
Le modifiche per i certificatori
■ Ammessi i periti agrari e i
laureati in scienze forestali
■ Aboliti i vincoli temporali di
iscrizione all’albo
■ Abolita l’esperienza almeno
triennale che doveva essere
comprovata da Ordini e Collegi
■ Possibilità di autocertificare
i requisiti
Infine non costituiranno più un titolo
preferenziale da allegare alla domanda
l’eventuale riconoscimento di certificatore energetico ottenuto in altre Regioni o Province autonome o in altri Paesi dell’Ue e l’esercizio della funzione
di Energy manager.
In vista della semplificazione burocratica, la novità più significativa della
delibera è invece la possibilità per i
professionisti di autocertificare tutti i
requisiti richiesti, compresi titoli di studio ed esperienza maturata negli anni.
In particolare, in allegato all’atto, la
Regione ha previsto un modulo ad hoc
di iscrizione che contiene tutte le informazioni necessarie alla presentazione
della domanda e che può essere scaricato dal sito Internet www.ambienteinliguria.it nell’area energia - certifi-
cazione energetica. Infine per agevolare il lavoro della commissione che
esamina le richieste di inserimento nell’elenco, è stato stabilito che l’ammissione dei candidati non debba più avvenire all’unanimità, ma a maggioranza.
La formazione
Requisito obbligatorio per l’iscrizione all’elenco – già previsto dalle precedenti delibere – resta invece in Liguria
la frequenza di un corso di formazione
presso la stessa Regione oppure un
ente accreditato. «In attesa di definire,
con delibera di Giunta, i contenuti dei
corsi e di permetterne l’attivazione –
spiega tuttavia Danilo Berri, del servizio Tutela dell’inquinamento atmosferico e sviluppo dell’energia sostenibile – al momento questo requisito non
è ancora richiesto.
Una volta che la formazione sarà
operativa, forse già per il mese di
maggio, sarà invece obbligatorio presentare l’attestato di avvenuto superamento dell’esame finale. Anche i professionisti che nel frattempo si saranno iscritti all’elenco avranno un anno
di tempo per mettersi in regola».
Definite le ultime novità la Regione
ha anche pubblicato, sul «Bollettino»
numero 13, parte II, un primo provvisorio elenco di certificatori: in tutto
sono iscritti 150 professionisti. «Ma –
conclude Berri – la lista sarà presto
integrata con nuovi nominativi».
Dopo le censure sorte incerta per la legge 3/2007
Campania, caos appalti
C’
è ancora incertezza in Campania sul- introducendo grandi novità rispetto al codila disciplina che regola gli appalti, i ce. Nel frattempo la legge è operativa. I
servizi e le forniture, cioè la legge regiona- tempi della Corte costituzionale per emanale 3/2007. La Regione brancola nel buio re la sentenza sono di circa 18 mesi.
Le stazioni appaltanti
dopo che il Consiglio dei ministri ha deciso, il 19 marzo scorso, di impugnare di
Gli enti appaltanti affrontano con perplesfronte alla Corte costituzionale alcune delle sità l’incertezza legislativa che si è venuta a
norme di modifica del testo unico campano creare, considerato anche il rischio di evene contenute all’articolo 27 della legge regio- tuali contestazioni sui bandi emessi. Il Conale 1/2008 (si veda il numero precedente mune di Napoli, nonostante tutto, ha deciso
di «Edilizia e Territorio»). «Allo stato non di continuare ancora a utilizzare la legge
c’è ancora alcuna decisione su come proce- regionale 3/2007, soprattutto per quanto ridere – spiega Maria Buono, dirigente del guarda l’esclusione dell’avvalimento sotto
settore legislativo e dell’Osservatorio pro- soglia. «Sappiamo che potremo imbatterci
nunce giurisdizionali in materia legislativa in una pioggia di ricorsi – spiega Mauro
della Campania». «Stiamo valutando la fon- Trenta, funzionario comunale della direziodatezza dell’impugnativa del
ne centrale Servizio gare
Governo – prosegue – anche
d’appalto, area lavori – ma
perché ufficialmente non ab- Napoli continua non siamo scoraggiati, anzi
biamo ricevuto ancora nessuce lo auspichiamo. Se è vena comunicazione. La materia a rifiutare
ro infatti che eventuali istandegli appalti è estremamente
ze possono, da una parte,
complessa. È necessario incro- l’avvalimento
creare rallentamenti nelciare più fattori che vanno anal’espletamento delle gare,
lizzati con attenzione».
dall’altra, le sentenze potrebDue i percorsi possibili. Il primo è di bero fornire atti d’indirizzo per capire come
predisporre un disegno di legge che modifi- procedere». L’assessorato regionale ai Lachi le norme contestate, da portare in Consi- vori pubblici guarda con ottimismo al futuglio regionale per l’approvazione e, nell’at- ro. «A differenza di quello che è accaduto
tesa, comunicare al Governo che questa è nelle altre regioni – spiega Romeo Melillo,
la strada intrapresa. L’alternativa è di insi- dirigente dell’assessorato – credo che per
stere nel giudizio facendo opposizione al- risolvere la querelle campana sia necessario
l’impugnativa. «Ci sarebbe anche una terza apportare soltanto piccoli accorgimenti alla
soluzione – continua Maria Buono – ed è di norma attuale, che, tra l’altro, avevamo già
presentare alcune osservazioni al Consiglio concordato con il Governo. Del resto abbiadei ministri in merito all’impugnativa. For- mo cercato di allinearci il più possibile alla
se è ancora possibile trovare un accordo». normativa statale, con differenze minime
Oggetto della querelle sono le modifiche che tenessero conto delle peculiarità del
introdotte dalla finanziaria regionale 2008 territorio, come l’introduzione del protocolalla legge regionale 3/2007 sugli appalti, i lo di legalità, della valutazione di impatto
servizi e le forniture, entrata in vigore a criminale o la costituzione dell’Osservatosettembre 2007. La Campania è stata la rio regionale sugli appalti».
prima Regione d’Italia a vararla e l’ultima
a essere contestata dal Governo, pur non
BRUNELLA GIUGLIANO
MARIA CHIARA VOCI
anorama
Calabria, la legge sul turismo
premia la sinergia con i privati
V ia libera, in Calabria, alla legge sul riordino dell’organizzazione turistica regionale. Il provvedimento è stato
approvato lunedì scorso dal Consiglio regionale e definisce le regole per la programmazione del settore sul
territorio, anche al fine di favorire le iniziative in collaborazione tra pubblico e privato. (m.c.v.)
Toscana, l’Ance fa ricorso al Tar
per il mancato aggiornamento dei prezzi
A nce Toscana ha impugnato al Tar un bando di gara della
Edilizia pubblica pratese Spa (ex Iacp) per la costruzione
di 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica, a prezzi in
media inferiori dell’11% a quelli del provveditorato alle
Opere pubbliche per la Toscana. (s.pi.)
Ok alla Finanziaria Burlando in commissione
Prevista la costruzione di cinque ospedali
A pprovati in commissione Bilancio la legge finanziaria e
il bilancio della Regione Liguria. Sono previsti circa 350
milioni di euro da destinare a opere sul territorio. Una
parte di questi fondi sarà utilizzata per la costruzione di
cinque nuovi ospedali. Ora la parola passa al Consiglio
regionale.
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APRILE
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RASSEGNA STAMPA 08_04_2008