RASSEGNA STAMPA 08_04_2008 7 - 12 aprile 2008 Anno XIII - n. 14 Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Roma ■ HOUSING SOCIALE Pisa, al traguardo il campus a basso costo dell’Ateneo ■ APPALTI ■ SARDEGNA A Bolzano gara da 27,5 milioni per 159 residenze Servizio a pagina 7 Frontera a pagina 16 Soru insiste sulle ex miniere: terzo bando immobiliare Servizio a pagina 10 Con il testo unico il documento anti-infortuni non sarà più richiesto nei cantieri minori Ridimensionati i piani di sicurezza Via l’obbligo per chi costruisce con denuncia di inizio attività L a nomina del coordinatore per far scattare il piano, dall’altro per la progettazione e dun- però l’articolo 90, comma 11 esoque la preparazione del nera i cantieri aperti con Dia dalla piano di sicurezza e coor- nomina del coordinatore. Incrodinamento non è più obbligatoria ciando questa norma con quella in tutti i cantieri privati aperti con che definisce i compiti del coordila denuncia di inizio attività. natore per la progettazione (tra L’adempimento resta confinato cui appunto c’è anche e soprattutai lavori più grandi, quelli che to quello di preparare il piano di necessitano del permesso di co- sicurezza e coordinamento) si scostruire. È una delle novità dell’ul- pre «il buco» che riguarda un tima ora inserite nel testo unico grande numero di cantieri edili, per la sicurezza approvato in via avviabili con la denuncia di inizio definitiva dal Consiglio dei mini- atttività. stri il primo E sempre inaprile scorso. torno alla Dia Sul sito il nuovo Se da un la- @ INTERNET ruota l’altra notesto unico per la sicurezza to il testo unività del testo nella versione co elimina la unico: il comdefinitiva soglia dei 200 mittente non uomini/giorno www.ediliziaterritorio.ilsole24ore.com dovrà più con- ■ Eliminato l’obbligo del piano di sicurezza per i cantieri aperti con Dia Paesaggio, tra Stato e Regioni l’intesa è necessaria sui piani ■ Niente Durc al Comune per i lavori che si possono realizzare con Dia S Dal testo unico sicurezza segnare al Comune il Durc in caso di lavori attuabili con la denuncia di inizio attività. E l’impresa in tutti questi casi potrà autocertificare la regolarità contributiva. catta la copianificazione obbligatoria per il paesaggio. Sarà operativa solo sulle aree vincolate e obbligherà lo Stato e la singola Regione a disegnare insieme il piano di tutela e di valorizzazione di queste aree. Il principio è descritto nel nuovo Codice Urbani, ovvero la terza riscrittura del Dlgs 42/2004. Il punto di partenza sarà un’intesa tra i due soggetti che definirà anche i tempi entro i quali trovare un accordo. Per l’autorizzazione sui singoli interventi edilizi, il parere della Sovrintendenza resta vincolante fino a quando non vengono approvate le prescrizioni d’uso dei beni paesaggistici e viene verificato l’adeguamento dei piani urbanistici al piano paesaggistico. SERVIZIO A PAGINA 12 SERVIZI ALLE PAGINE 2-3 In «Gazzetta» il Dm con le risorse 2007 per Sicilia e Calabria Strade al Sud, ecco 1,5 miliardi S i sblocca finalmente l’operasi è tuttavia rivelata priva di efzione «fondi speciali alla LA RIPARTIZIONE fetto finché la Finanziaria 2008 viabilità minore in Sicilia e Calaha precisato che tali risorse andaImporti in milioni bria». Sono stati pubblicati in vano prelevate dall’ammontare «Gazzetta Ufficiale» (n. 73 del totale del Fas, e non potevano 27 marzo) il decreto Infrastruttuinvece essere aggiuntive. re-Sviluppo economico del 13 Ora si parte. Le Province hanluglio 2007 che ripartisce i fonno sei mesi di tempo per prepaSICILIA di e quello del 9 novembre che rare i programmi di spesa, che stabilisce «criteri e modalità di dovranno poi essere sottoposti gestione» delle risorse da parte al parere delle Regioni entro 30 delle Province. giorni (con silenzio assenso). CALABRIA Le risorse, 1.050 milioni per Poi sarà il ministero delle Infrala Sicilia (350 mln all’anno nel strutture a dare il via libera ai triennio 2007-2009) e 450 per la Calabria (150 decreti di finanziamento. Per le gare d’appalto, all’anno per tre anni) sono state assegnate dalla tuttavia, ci sarà ancora un anno di tempo (arriFinanziaria per realizzare interventi sulla «viabili- vando così alla fine del 2009). tà secondaria esistente», a valere sui fondi Fas (Fondo aree sottoutilizzate). Tale assegnazione IANNELLI A PAGINA 8 1.050 450 ■ Al via la fiera di Vicenza Sarà un «magnete» urbano ■ Concorsi, va ad Altieri-Gap il masterplan Ama a Roma ■ Italiani all’estero, Ian+ esporta la villa palladiana ■ Addio ai seghetti, i plastici diventano gioielli hi-tech Veltroni, Casini, Berlusconi: stesse priorità per l’edilizia S u infrastrutture, social housing, fisco sulla casa, energia, Mezzogiorno, i candidati premier Veltroni, Berlusconi e Casini, che la settimana scorsa hanno illustrato all’Ance i loro programmi, hanno parole d’ordine e priorità molto simili. Realizzare le infrastrutture in tempi più rapidi e superando i veti locali e i tempi lunghi della Via. Lanciare un grande piano per la casa per aiutare le famiglie meno abbienti e le giovani coppie. Investire in termovalorizzatori e rigassificatori. Incentivare il risparmio e l’energia alternativa negli edifici. Questi macro-obiettivi sono comuni ai tre schieramenti. Le differenze emergono scendendo più a fondo. Mentre Casini e Berlusco- LIGURIA COMMENTI E NORME Certificatori facilitati L LA TERZA RIFORMA DELLA LEGGE URBANISTICA IN LOMBARDIA: PIÙ SEMPLICE L’APPROVAZIONE DEI PIANI NEI PICCOLI COMUNI a Liguria semplifica le procedure di iscrizione all’albo dei certificatori energetici. Con una delibera pubblicata sul «Bollettino» è già in vigore la Regione ha reso più semplice l’acceso all’elenco per i professionisti. In primo luogo tutti i requisiti potranno essere autocertificati. Poi le aperture ai giovani: è stata eliminata l’anzianità minima di iscrizione all’Ordine professionale, così come l’obbligo di aver maturato un’esperienza almeno triennale nella materia energetica. Resta la necessità di seguire un corso di formazione regionale ma solo da quando sarà attivato. SERVIZIO A PAGINA 13 REGIONI: DIETROFRONT DELLA CALABRIA Supplemento al numero odierno de “Il Sole-24 Ore Edilizia e territorio” - Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. in L.46/2004, art. 1, comma 1, DCB Roma PROGETTI E CONCORSI CODICE URBANI SCOMPARSI COMMENTI E NORME E NUOVE NORME LIGURIA (MA ALLINEATE AL CODICE) ni difendono l’impostazione della legge obiettivo, e anzi puntano a rafforzarla (il leader Pdl propone anche leggi obiettivo per città, beni culturali e paesaggio, opere al Sud), Veltroni ritiene invece che la legge 443/2001 abbia fallito, e vada superata con un meccanismo che coniughi dialogo e decisione, dopo tempi prefissati, compresa la Via. Differenze anche nel piano casa: mentre Veltroni e Casini puntano ad alloggi in affitto, per Berlusconi la priorità è ancora la proprietà. Veltroni propone deduzioni al 100% per i pannelli solari, Berlusconi dice sì alla proposta Ance di liberalizzare i subappalti. ARONA A PAGINA 5 2 PRIMO PIANO CODICE URBANI 7 - 12 APRILE 2008 Rimane ancora il veto delle sovrintendenze per i singoli lavori Autorizzazioni ancora vincolanti Il parere non è più condizionante dopo il piano paesaggistico e le norme d’uso del territorio L e modifiche alla strazione competente può riparte terza del Co- lasciare o negare l’autorizzadice Urbani (Dlgs zione. 42/2004), relativa ai Sempre nella disciplina atbeni paesaggistici, riguar- tuale, il parere del soprintendano anche la disciplina dente è obbligatorio. È altredell’autorizzazione per gli sì vincolante fino all’approinterventi sui beni oggetto vazione congiunta del piano di tutela. paesaggistico e all’avvenuto In sintesi, le modifiche in- adeguamento ad esso degli trodotte sono relative al pare- strumenti urbanistici comure della soprintendenza. Da nali. Successivamente a queun lato, si prevede che il pa- sti eventi, l’acquisizione del rere, a regime, sia obbligato- parere resta obbligatoria, ma rio, ma non più vincolante; il parere non è più vincolandall’altro si riduce il termine te (salva l’ipotesi in cui il entro il quale la Soprinten- rilascio delle autorizzazioni denza si deve esprimere. Nel- sia stato delegato dalle regiola sostanza, la nuova discipli- ni ai comuni). na è meno innovativa di Fin qui la disciplina vigenquanto non voglia apparire. te. La riforma Attualmente, senza questa riforma, l’articolo 146 preveIl decreto legislativo apde che entro il provato in via termine di 40 definitiva dal giorni dalla doGoverno il 19 manda del privamarzo scorso to, l’amministramodifica, cozione competenme si è detto, te comunichi al anche la disciGIORNI soprintendente plina dell’autoTempo massimo la proposta di ririzzazione. per il parere lascio o di dinieIn particolago dell’autorizre: zazione paesag- entro il tergistica. Il soprintendente si mine di 40 giorni dall’istanesprime entro il termine di za del privato, l’amministra60 giorni. zione competente verifica la Decorso inutilmente il ter- conformità dell’intervento mine senza il parere della proposto alle prescrizioni soprintendenza, l’ammini- contenute nel piano paesaggi- 45 ORA PREVISTA UNA CONFERENZA DI SERVIZI La nuova autorizzazione paesaggistica I TEMPI PARERE VINCOLANTE Il sovrintendente ha 45 giorni (non più 60) per l’autorizzazione ma se non si pronuncia si passa a una conferenza di servizi in cui il sovrintendente ha ulteriori 15 giorni per pronunciarsi. Trascorsi questi si può procedere stico e nei provvedimenti di dichiarazione di interesse pubblico. Compiuta la verifica, l’amministrazione trasmette l’istanza e una propria relazione tecnica alla soprintendenza. La relazione non ha più la forma della proposta di provvedimento, ma nella sostanza non se ne discosta. Essa, infatti, deve necessariamente contenere una valutazione, favorevole o meno, della conformità dell’intervento rispetto al paesaggio tutelato; - il soprintendente comunica il proprio parere entro il termine di 45 giorni, ovvero 15 giorni in meno rispetto a quanto oggi previsto dall’articolo 146, comma 8. Il parere delle sovrintendenze resta vincolante nei casi in cui manca il piano paesaggistico o le prescrizioni d’uso o quando non sono adeguati gli strumenti urbanistici PARERE OBBLIGATO Il parere del sovrintendente sull’autorizzazione paesaggistica è solo obbligatorio ma non vincolante se le Regioni avranno rivisto entro il 2009 la pianificazione nelle aree vincolate introducendo prescrizioni d’uso Sennonché, il nuovo arti- ne dei documenti da parte colo 146, comma 9, prevede del soprintendente, l’amminiche, decorsi inutilmente i 45 strazione provvede sulla dogiorni senza che il soprinten- manda di autorizzazione. dente si sia pronunciato, Quindi: prima il soprintenl’amministraziodente aveva 60 ne competente giorni per propossa convocanunciarsi. Ogre una conferengi ne ha 45 za dei servizi, giorni, cui ne alla quale il sovanno aggiunti printendente – altri 15 per la GIORNI fino ad allora riconferenza dei Conferenza di servizi masto silente – servizi. Nel cain assenza di parere dovrebbe parteso di inutile decipare o far percorso anche di venire il parere questo termiscritto. ne, l’amministrazione preLa conferenza deve pro- scinde dal parere del soprinnunciarsi entro il termine pe- tendente, analogamente a rentorio di 15 giorni. In ogni quanto già previsto dal vigencaso – recita la norma – de- te articolo 146, comma 8. corsi 60 giorni dalla ricezio- Dove stiano la semplificazio- 15 L ne e la celerità del procedimento cui fa cenno il Portale del Governo, è un mistero. Il parere Quanto alla natura del parere del soprintendente, il nuovo decreto stabilisce che il parere è sempre obbligatorio, salvo che per quelle aree individuate dal piano paesaggistico a norma dell’articolo 143, comma 5, lettere a) e b) (dopo la riforma, comma 4). Si tratta delle aree che non sono dichiarate di notevole interesse pubblico e di quelle degradate in cui gli interventi di recupero si possono svolgere senza autorizzazione paesaggistica. Inoltre il parere è vincolante fino a quando non siano state approvate le prescrizioni d’uso dei beni paesaggistici tutelati e sia stato positivamente verificato l’adeguamento degli strumenti urbanistici al piano paesaggistico. Dopo, il parere resta obbligatorio, ma non è più vincolante. Questo perché si è già arrivati alla conclusione di un percorso che vede il Ministero coinvolto fin dall’inizio con l’elaborazione congiunta del piano paesaggistico. FRANCESCO MARZARI Il ruolo del Ministero e ulteriori modifiche al codiCHIAVI Le novità, sopra indicate in ce dei beni culturali e del DI LETTURA estrema, sommaria sintesi, vepaesaggio approntate nella comdranno tutti gli organi tecnici del missione nominata dal ministro ministero per i Beni e le attività Francesco Rutelli sono destinate culturali impegnati in ulteriori a produrre importanti cambiaimportanti adempimenti, come menti nella gestione della tutela quelli che attengono alla copianidel paesaggio. ficazione obbligatoria, alla reviPer comprendere la portata di sione delle aree tutelate, alla vetali cambiamenti è utile ricordaDI CARLA DI FRANCESCO rifica dell’adeguamento degli re che nel 1977 (Dpr 616) la Direttore Beni culturali per la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee strumenti urbanistici degli enti tutela delle aree vincolate di interesse paesaggistico venne delega- nali – sono per lo più carenti, rali dovranno compiere insieme non modificabile, del piano pae- territoriali; compiti gravosi e specialistici per i quali soprintendenta in toto dallo Stato alle Regio- non conformi alla norma, inade- il percorso di analisi e studio saggistico. ni, e che la maggior parte delle guati a garantire la comprensio- delle aree di valore paesaggistiUna volta concluso questo ela- ze, direzioni regionali, direzioni Regioni a loro volta subdelegaro- ne e la tutela dei molteplici valo- co, e scrivere di comune accordo borato processo, potrà entrare in generali non sono ancora attrezno il rilascio dell’autorizzazione ri di paesaggio che il territorio i contenuti d’uso e le prescrizio- vigore un regime di rilascio di zate e che per questo destano paesaggistica ai Comuni. Biso- nazionale esprime. ni che garantiscano la qualità del autorizzazioni ambientali da par- apprensione. Appare quindi evigna poi ricordare che nel 1984 il La normativa in fase di emana- piano, al quale poi le amministra- te dei Comuni che veda le soprin- dente la necessità di provvedere cosiddetto “decreto Galasso” in- zione, richiamandosi all’articolo zioni locali dovranno adeguare tendenze partecipi con un parere al sostegno delle attività, soprattrodusse in questo sistema il con- 9 della Costituzione, mette in gli strumenti urbanistici. di merito obbligatorio, ma non tutto con immissione di nuovo personale tecnico trollo delle autorizprimo luogo un Questo processo, che implica vincolante. Nel specificamente zazioni paesaggipunto fermo nel di- una forte cooperazione tra Stato frattempo, però, a preparato per piastiche da parte del Al Ministero chiarare la potestà e Regioni, è finalizzato a stabili- partire dal momen- Minilavori nificazione, gestioministero per i Beesclusiva dello Sta- re a monte le regole generali alle to di entrata in vine, progettazione, ni e le attività cul- ora un ruolo to in materia di tu- quali si deve attenere l’attività gore della nuova verso regole monitoraggio di inturali, per esso tela del paesaggio, degli enti subdelegati all’eserci- versione del coditerventi sul paesagesercitato dalle so- marginale e nell’affermare zio delle funzioni autorizzatorie ce, le soprintenden- semplificate gio. Anche alle Reprintendenze. Nel che tale potestà co- per attività di costruzione, modi- ze esprimeranno gioni, del resto fanregime così delinestituisce un limite ficazione, trasformazione sul ter- un parere di merito ato, ancora oggi in vigore, il ruo- all’esercizio delle attribuzioni ritorio. vincolante. Anche in questo ca- no capo nuovi compiti, come, ad lo delle soprintendenze nella tu- delle Regioni sul territorio. Partecipa significativamente so la novità va sottolineata, per- esempio, quello della sorvegliantela del paesaggio è del tutto In questa ottica le Regioni de- alla copianificazione l’ulteriore ché finalmente le Soprintenden- za dell’idoneità degli enti delegamarginale, limitandosi, a poste- vono predisporre il piano paesag- obbligo per Regioni e Ministe- ze si affrancheranno dal ruolo di ti a esercitare le funzioni in materiori, a un controllo di sola legit- gistico oppure adeguare entro il ro di provvedere entro il 31 controllori amministrativi di atti ria di autorizzazione paesaggistitimità degli atti autorizzatori di 31 dicembre 2009 quello già esi- dicembre 2009 alla revisione e emanati dai Comuni o da altri ca, e adempimenti pressanti, peinterventi rilasciati dai Comuni. stente, dettando norme per gli integrazione mediante discipli- enti delegati, e potranno esami- na l’esercizio dei poteri sostitutiGli effetti di trenta anni di interventi sul territorio, ispirati a na d’uso di tutte le aree dichia- nare i progetti sotto il profilo vi da parte del Ministero. queste modalità di gestione sono principi di tutela, recupero dei rate di interesse paesaggistico tecnico-scientifico che è loro Il nuovo codice obbligherà tuttutt’altro che soddisfacenti ai fi- valori paesaggistici e a obiettivi nel corso dei decenni preceden- proprio. ni della conservazione dei tratti di qualità, nonché di uso consa- ti, al fine di indicare interventi A un regolamento da emanar- te le istituzioni coinvolte a quel distintivi del paesaggio italiano, pevole. Novità fondamentale, e trasformazioni compatibili si entro il 2008 è demandata poi grande sforzo di collaborazione tanto più che gli strumenti sulla per le aree vincolate è obbligato- con i valori paesaggistici l’individuazione di lavori «di lie- e cooperazione ineludibile quanbase dei quali i Comuni rilascia- ria la copianificazione: il che si- espressi dalle aree medesime. ve entità» che potranno godere do si opera sul territorio, ma che no le autorizzazioni – piani urba- gnifica che la Regione e il mini- La normativa così individuata di procedure di autorizzazione fino a oggi non si è voluto se non sporadicamente attuare. nistici e piani paesaggistici regio- stero per i Beni e le attività cultu- entrerà a far parte integrante, paesaggistica semplificate. Per i Beni culturali nuovi adempimenti Necessario aumentare l’organico tecnico 7 - 12 APRILE 2008 PRIMO PIANO 3 Nei documenti di tutela anche indicazioni sugli interventi ammessi CODICE URBANI Paesaggio, prescrizioni nei piani La copianificazione tra Stato e Autonomie locali diventa un passaggio obbligato L’ elaborazione del piano paesaggistico dovrà essere il frutto di un lavoro comune, di una concertazione, o meglio di una copianificazione tra lo Stato e la singola Regione. Ma l’ultima parola spetta sempre allo Stato. È allo Stato che spetta la competenza esclusiva della tutela di questo bene. Lo ha detto a chiare lettere la Corte costituzionale nella sentenza 367/2007 e lo ha chiaramente recepito anche il nuovo Codice Urbani, giunto alla sua terza riscrittura, nelle modifiche alla parte terza. Già dall’articolo 131, che definisce cosa è il paesaggio, si percepisce la nuova impostazione “centralista” della riscrittura pronta ormai per la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale». Il comma 3 infatti specifica subito: «Salva la potestà esclusiva dello Stato di tutela del paesaggio quale limite all’esercizio delle attribuzioni delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano sul territorio, le norme del presente Codice definiscono i principi e la disciplina di tutela dei piani paesaggistici». Quindi i poteri regionali incontrano un limite e si fermano laddove si tratta di tutelare il bene primario del paesaggio. Ma come si traduce in concreto questa affermazione di principio? La procedura Il punto di partenza è proprio la copianificazione per i piani paesaggistici che però copre soltanto le aree vincolate (ovvero tutte quelle della legge Galasso più quelle dichiarate di notevole interesse pubblico). Resta cioè escluso dall’obbligo di intesa «l’intero territorio oggetto di pianificazione» (articolo 143, comma 1, lettera a). La copianificazione può essere preceduta da un’intesa tra lo Stato e la Regione per definire le modalità di elaborazione congiunta dei piani. In questo caso, l’intesa fissa anche il termine per l’elaborazione del piano. Il piano è comunque oggetto di un accordo tra amministrazioni in cui si stabiliscono anche le condizioni e le procedure per la sua revisione. La “supremazia” dello Stato rispetto alla Regione si evidenzia anche nel caso di fallimento della copianificazione (un’ipotesi che però sembra assai remota). Se comunque il piano non viene licenziato entro il termine fissato nell’intesa «è approvato in via sostitutiva con decreto del Ministro» dei Beni culturali (articolo 143, comma 2). Dal momento dell’adozione del piano tutte le previsioni e le prescrizioni d’uso contenute magna, dove già nel 2003 è stata firmata un’intesa con il Governo per la revisione del piano paesaggistico dell’89, e della Campania, che ha firmato un protocollo d’intesa con il Mibac e il ministero dell’Ambiente sulla cui base entro il 1˚ maggio dovrebbe adottare un piano territoriale regionale a valenza paesaggistica, riguardante però, in questo caso, solo parte del territorio regionale. Ci si chiede se sia tutto da rifare. «Sulla nuova versione del codice deve essere espressa una grande riserva – prosegue Amantea – resta un codice che regolamenta i beni paesaggistici e non il paesaggio nella sua totalità, il testo quindi andrebbe perfezionato, rendendolo maggiormente aderente alla convenzione europea del paesaggio, ratificata con la legge 14/2006». mazione del territorio e l’individuazione delle aree più a rischio perché fortemente compromesse e quindi da recuperare. Il piano deve indicare anche le misure necessarie per inserire gli interventi edilizi nel territorio salvaguardando il bene «paesaggio». I contenuti La seconda grande novità è che il piano paesaggistico non deve limitarsi alle enunciazioni di principio sui beni e sulle aree vincolate ma deve contenere per la prima volta anche le prescrizioni d’uso, ovvero deve indicare già i limiti entro cui il territorio vincolato può essere utilizzato e trasformato. In altre parole, il piano può indicare le aree in cui il rilascio del titolo edilizio può avvenire con il semplice accertamento di conformità dell’intervento al piano paesaggistico e allo strumento urbanistico comunale perché non sono state dichiarate di notevole interesse pubblico. In questo caso però sono sempre possibili controlli a campione sui lavori svolti per verificare eventuali violazioni. Con la possibilità che nei Comuni dove si accertano scempi e abusi si possa tornare all’autorizzazione paesaggistica con parere vincolante della sovrintendenza. Il piano può anche dire in quali aree gravemente compromesse si possono fare interventi di recupero anche senza l’autorizzazione paesaggistica. Per fare questo lavoro sui piani paesaggistici esistenti e per dotarli delle prescrizioni d’uso le Regioni hanno tempo fino al 31 dicembre 2009. Ma le prescrizioni d’uso sono strettamente legate all’adeguamento dei piani comunali a quelli paesaggistici. Fino a quando non si saranno verificate queste due condizioni (elaborazione delle prescrizioni d’uso e adeguamento degli strumenti urbanistici comunali), il sovrintendente – ovvero l’autorità centrale – giocherà ancora un ruolo chiave nell’autorizzazione paesaggistica. Perché il suo parere sarà oltre che obbligatorio anche vincolante. Quando invece la macchina della tutela sarà a regime e la Regione potrà contare su un piano denso di contenuti e di “ricette” già pronte per la tutela del territorio, allora non ci sarà più bisogno del potere di veto dei Beni culturali. Il testo del nuovo Codice Urbani (suddiviso in due decreti entrambi del 26 marzo 2008) è stato già firmato dal Capo dello Stato e ora attende la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale». AZZURRA PACCES VALERIA UVA LA SITUAZIONE DEGLI STRUMENTI DI TUTELA A che punto è l’elaborazione del piano paesaggistico Regione per Regione REGIONE Abruzzo Basilicata Calabria Campania E. Romagna(*) Friuli V. G. Lazio (*) Liguria Lombardia Marche(*) SITUAZIONE DEL PIANO PAESAGGISTICO Con un protocollo d’intesa tra Regione e Province (delibera 297/2004), si è costituito un gruppo di lavoro per la stesura del piano paesaggistico Non c’è ancora alcun piano paesaggistico. Ma ci sono molte leggi regionali che si occupano della materia La Regione ha avviato i lavori di revisione del piano territoriale regionale, nell’ambito dei quali ci si sta occupando anche della parte paesaggistica Per un protocollo d’intesa firmato a novembre 2006 tra Regione, Mibac e ministero dell’Ambiente, entro il 1˚ maggio prossimo dovrebbe essere emanato un Ptr con valenza paesaggistica, copianificato Nel 2003, la Regione ha siglato con il Governo un accordo di copianificazione e attualmente è in corso un’attività di revisione del piano paesaggistico in vigore dal 1989 La Regione ha approvato un documento propedeutico alla stesura del Ptr, al cui interno è prevista una disciplina paesaggistica, concertata con le Soprintendenze Il 25 luglio del 2007 la Giunta ha adottato il nuovo piano paesaggistico Il piano territoriale di coordinamento paesistico è stato adottato con la delibera del Consiglio regionale n. 6 del 26 gennaio 1990 Con la delibera di Giunta n. VIII/6421/2007, la Regione ha approvato i «Criteri e indirizzi relativi ai contenuti paesaggistici dei Piani territoriali di coordinamento provinciale» compreso nella proposta di Ptr Con la delibera del Consiglio regionale del 3 novembre 1989 n. 197, la Regione si è dotata del Piano paesistico ambientale regionale REGIONE Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Provincia di Trento Provincia di Bolzano Toscana Umbria Val d’Aosta(*) Veneto SITUAZIONE DEL PIANO PAESAGGISTICO La Regione ha avviato alcuni studi preliminari per aggiornare il vecchio piano paesistico Sono in corso studi preliminari per inserire il Ppr nell’aggiornamento del Ptr Nel 2007, con la delibera 1842, la Giunta ha approvato un documento programmatico per l’approvazione del piano paesaggistico territoriale, da inserire nella revisione del Ptr Con decreto del presidente della Regione del 7 settembre 2006, n. 82, è stato approvato il primo ambito omogeneo del piano paesaggistico regionale, che si concentra sulla tutela della fascia costiera Nel 1999, la Regione ha approvato le linee guida del piano regionale paesistico territoriale, a cui non è ancora stato dato seguito Nel 2007 approvato il piano urbanistico provinciale che contiene anche una disciplina paesaggistica Con il decreto del presidente della Giunta provinciale n. 377/281 del 30 aprile 1998 è stato approvato il piano paesaggistico rielaborato del Comune di Bolzano Il nuovo piano di indirizzo territoriale (Pip) è stato approvato dal Consiglio regionale il 24 luglio 2007 con la delibera n. 72 e al suo interno prevede anche la parte relativa al paesaggio Con la delibera di Giunta 904/2005, sono stati costituiti organi tecnico-istituzionali ed è stato avviato un progetto di ricerca al fine di redigere un piano paesaggistico da inserire nel nuovo Ptr Il piano territoriale paesistico è stato approvato dal Consiglio regionale nel 1998 Nel 2007, la Regione si è impegnata alla stesura del piano paesaggistico da inserire all’interno del piano territoriale regionale (*) La Regione ha un piano paesaggistico territoriale completo, che prende in considerazione tutta la superficie del territorio regionale. FONTE: ELABORAZIONE DATI «EDILIZIA E TERRITORIO» SULLA BASE DELLE INFORMAZIONI DISPONIBILI NEI SITI INTERNET DELLE REGIONI nel documento sono immediatamente vincolanti e le misure dei piani comunali in contrasto decadono automaticamente, senza attendere l’adeguamento. La ricognizione Prima di arrivare alle misure di tutela paesaggistica è necessaria una ricognizione sia su tutto il territorio regionale sia sulle aree e gli im- mobili dichiarati di notevole interesse pubblico, già esistenti e su quelle non ancora coperte da questa dichiarazione. Allo stesso tempo Stato e e Regione devono rico- noscere e classificare tutte le parti del territorio soggette ai vincoli della legge Galasso. Prevista anche l’analisi delle dinamiche di trasfor- LE REAZIONI Le Regioni: «Al lavoro sull’adeguamento» L e Regioni brindano alla nuova versione del codice dei beni culturali, redatta tenendo conto delle loro istanze, anche se sono consapevoli del fatto che l’adeguamento degli strumenti locali esistenti per la tutela del paesaggio alle modifiche di disciplina comporterà molto lavoro. A dire la verità, gli strumenti di pianificazione paesaggistica attualmente in vigore nelle Regioni italiane al momento lasciano un po’ a desiderare, complice anche il fatto che la disciplina nazionale è oggetto di continue modifiche. Solo poche Regioni (Emilia Romagna, Liguria, Marche e Valle d’Aosta, come illustrato nella tabella in alto) possono vantare piani paesaggistici completi che si occupino unicamente del paesaggio, coprendo tutto il territorio. Inoltre, alcuni dei piani adottati sono stati successivamente bocciati dai Tar. Protagonista della riforma è la copianificazione obbligatoria StatoRegioni, che resta facoltativa dove non c’è vincolo paesaggistico (circa il 50% del territorio). «Anche se c’è una differenza sostanziale tra paesaggio e bene paesaggistico – premette Rosaria Amantea, dirigente del dipartimento Urbanistica in Calabria e coordinatrice tecnica per la riforma del codice come esponente della Regione capofila per il paesaggio – occorre far dialogare la tutela dei beni paesaggistici con la valorizzazione del paesaggio; in questo senso, l’obbligo di copianificazione Stato-Regioni è positivo, così come è un bene aver riconosciuto la sua non necessità in quei territori dove non c’è vincolo». È un fatto, però, che già alcune Regioni hanno sperimentato accordi di copianificazione, senza fare distinguo. È il caso dell’Emilia Ro- 7 - 12 APRILE 2008 PRIMO PIANO VERSO LE ELEZIONI 5 Veltroni e Casini per gli alloggi in affitto, Berlusconi in proprietà Trasporti e casa, priorità per tutti Per il leader del Pd la legge obiettivo ha fallito, per gli ex alleati va confermata e rafforzata P iù investimenti in infrastrutture di trasporto, per i rifiuti e per l’energia. Tempi più rapidi per approvare e realizzare i lavori, superando la burocrazia e la cultura del no. Un piano casa per giovani coppie e fasce deboli. Tassazione ad aliquota fissa per i redditi da locazione e detrazioni sui canoni pagati. Incentivi al risparmio energetico e alle energie alternative. Se guardati in termini di macropriorità, i programmi e gli impegni elettorali in materia di edilizia e territorio dei due principali candidati premier, Walter Veltroni (Pd) e Silvio Berlusconi (Pdl), e quello di Pier Ferdinando Casini (Udc), si assomigliano molto. Che le grandi reti di trasporto, a partire dall’alta velocità, siano una priorità per il Paese e che si debba trovare il modo di farle in tempi più rapidi sono consapevolezze comuni. Così come la necessità di intervenire sulla casa, un tema che è entrato nell’agenda politica da non più di un paio d’anni. Addirittura fotocopia sono poi le proposte per la tassazione sulla casa: tutti e tre propongono la tassazione dei redditi da locazione ad aliquota fissa, anche se Veltroni e Casini parlano chiaramente di aliquota del 20% mentre il programma del Pdl parla di «graduale e progressiva tassazione separata dei redditi da locazione» e si indica invece come priorità la «totale eliminazione dell’Ici sulla prima casa». Veltroni e Casini propongono inoltre l’aumento della detraibilità degli interessi sui mutui e Veltroni aggiunge ancora, per gli inquilini, le detrazioni al 19% sui canoni pagati, fino a 1.000 euro totali, e Berlusconi parla di «bonus locazione» per aiutare le giovani coppie e i meno abbienti. In materia di infrastrutture, tuttavia, la differenza c’è. Casini e Berlusconi difendono la legge obiettivo, Veltroni ne dichiara il fallimento e propone di superarla. Per Berlusconi, anzi, i poteri del Governo vanno rafforzati, riproponendo quella norma della riforma costituzionale del centro-destra, poi bocciata dal referendum, che riportava le infrastrutture alla competenza esclusiva dello Stato, cancellando il potere di veto delle Regioni. Berlusconi, nel suo discorso all’Ance, ha promesso anche «l’uso della forza pubblica per superare l’opposizione delle minoranze organizzate». Non c’è dunque nel leader del Pdl nessuna analisi critica sugli aspetti che pure si sono rivelati problematici nell’applicazione della legge obiettivo, sia per quanto riguarda i rapporti con il ter- PROGRAMMI E PROMESSE A CONFRONTO I programmi elettorali e gli annunci all’Ance in materia di infrastrutture, territorio, ambiente Walter Veltroni ■ Infrastrutture Il Paese ha bisogno di infrastrutture, e il principale ostacolo sono i tempi lunghi, la burocrazia e l’incapacità di decidere. Anche la legge obiettivo ha fallito. Serve un sistema che coniughi maggiore partecipazione e maggiore capacità di decisione: dopo la discussione «si decide, con avocazione della capacità decisionale». Per la Via termine unico inderogabile di 90 giorni. Priorità alle ferrovie ■ Piano casa Un piano per 100mila alloggi in affitto agevolato, con tre miliardi di euro. Contributo degli enti locali tramite vendita agli inquilini dei vecchi alloggi e cessione di terreni. Aumento dei fondi statali fino alla media europea. Obbligo di fissare una quota dell’edificabilità nei piani urbanistici (es: 15%) da destinare a locazione concordata ■ Fisco sulla casa Detrazioni sui canoni pagati pari al 19% e fino a 1.000 euro annui; tassazione dei redditi da locazione al 20%; aumento della quota detraibile degli interessi sui mutui, al 27% e fino a 8.000 euro ■ Energia e ambiente Infrastrutture di rigassificazione, impegno in tecnologie energetiche innovative, compreso il nucleare di quarta generazione. Pannelli solari termici nelle case: deducibilità delle spese al 100% in 5 anni ■ Città Piano di riqualificazione e riassetto urbanistico delle periferie ■ Sicurezza sul lavoro Sistema di premi alle imprese che investono in sicurezza ■ Demanio pubblico Restrizione della nozione di Demanio pubblico e piano di valorizzazione della quota non demaniale, con valorizzazioni e vendite ■ Mezzogiorno Più concentrazione dei fondi su poche priorità: almeno il 50% delle risorse comunitarie alle infrastrutture di mobilità ritorio (fu lo stesso governo Berlusconi a rinunciare ai poliziotti in val Susa e a nominare il commissario Virano) sia per l’iter di approvazione centralizzato al Cipe e i meccanismi di appalto a general contractor, che non hanno finora garantito l’accelerazione dei tempi che la legge obiettivo prometteva. «Diciamo la verità – ha detto Veltroni all’Ance – la legge obiettivo ha fallito». Nelle sue parole e nel programma del Pd si intravede Pier Ferdinando Casini ■ Infrastrutture Aumento degli investimenti pubblici annui dal 2 al 3% del Pil, da 30 a 45 miliardi di euro, in linea con la media Ue. Accorpamento dei ministeri Infrastrutture, Trasporti e Ambiente. Superare la cultura dei no e «il vetero ambientalismo». Per le grandi opere selezionare un elenco finanziabile di interventi, all’interno del piano della legge obiettivo. Ferrovie e porti le priorità. Ritorno agli arbitrati nei lavori pubblici e alla prelazione nel project financing ■ Piano casa Grande piano per alloggi in locazione a canone agevolato: incentivi fiscali e finanziari agli operatori privati, cessione di aree alle cooperative, finanziamenti statali ■ Fisco sulla casa Aliquota fissa al 20% sui redditi da locazione. Aumento della detraibilità degli interessi sui mutui ■ Energia e ambiente Ritorno al nucleare, a partire dagli studi. Rigassificatori e termovalorizzatori. Incentivi per l’impiego di fonti rinnovabili. Promozione della produzione congiunta di energia elettrica e calore negli edifici. Incentivi alla certificazione energetica degli edifici ■ Città Una legge obiettivo per le città, per facilitare interventi di demolizione e ricostruzione e superare l’urbanistica dirigistica ■ Sicurezza sul lavoro Ok alla proposta Ance per un “bollino di qualità” delle imprese sicure rilasciato dagli organi paritetici Ance-sindacati ■ Demanio pubblico Vendita di tutte le partecipazioni azionarie dello Stato e degli immobili non strategici per ridurre il debito pubblico. Dai risparmi sugli interessi due priorità: fisco amico per le famiglie e infrastrutture ■ Mezzogiorno Con i fondi Ue puntare soprattutto sulle infrastrutture materiali la ricerca di una nuova procedura, che recuperi il rapporto con il territorio ma alla fine si riveli più efficace della stessa legge obiettivo. «Da noi – ha detto Veltroni – non funziona la certezza delle decisioni. Non ci sono meccanismi per avere tempi certi e responsabilità dei diversi soggetti. Dobbiamo individuare una serie di grandi opere di interesse pubblico nazionale, fissando per legge dei tempi certi, per ogni passaggio dell’iter». «Tra le Silvio Berlusconi ■ Infrastrutture Rilancio e rifinanziamento della legge obiettivo, coinvolgendo anche le Pmi delle costruzioni. Riforma Titolo V per eliminare il potere di veto delle Regioni. Uso della forza pubblica per superare l’opposizione di minoranze organizzate. Utilizzo anche delle risorse di Cassa Depositi e Fondazioni, e rilancio del project financing. Ok alle proposte Ance su: premi/penali in caso di anticipo o ritardo nei lavori; liberalizzazione del subappalto; divieto di lavori in house ■ Piano casa Piano casa per alloggi da dare in proprietà a famiglie e giovani, finanziato in due modi: piano di riscatto dei vecchi alloggi Iacp concordato con le Regioni e trasformazione di aree private in edificabili in cambio della cessione di una quota di terreni ai Comuni ■ Fisco sulla casa Totale eliminazione dell’Ici prima casa. Tassazione ad aliquota fissa dei redditi da locazione. Bonus locazione alle famiglie povere ■ Energia e ambiente Termovalorizzatori e rigassificatori. Incentivi al risparmio energetico e alle energie rinnovabili. Ritorno al nucleare. Una legge obiettivo per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela del paesaggio ■ Città Legge obiettivo per le città, in particolare i quartieri svantaggiati e le periferie delle grandi aree urbane ■ Sicurezza sul lavoro Ok all’idea dell’Ance per un “bollino qualità” delle imprese sicure rilasciato dagli enti Ance-sindacati ■ Demanio pubblico Vendita dei beni inattivi dello Stato e degli enti locali. Utilizzo dei ricavi per ridurre il debito pubblico e realizzare infrastrutture ■ Mezzogiorno Leggi obiettivo speciali per turismo, beni culturali, risorse idriche, infrastruttre e logistica priorità – ha aggiunto – penso soprattutto alle ferrovie, un comparto nel nostro Paese sottovalutato». Nel programma del Pd si legge che «Maggiore partecipazione/consultazione dei cittadini e maggiore capacità di decisione sono compatibili. Dopo uno spazio di tempo per la discussione e per l’ascolto il progetto viene rielaborato sulla base delle osservazioni, per poi decidere con un sistema di avocazione della capacità decisiona- le». Frasi che fanno pensare al ritorno alla centralità della conferenza di servizi, ma con decisioni a maggioranza o a “volontà prevelante”, in teoria già prevista dalle leggi Bassanini, mai applicate alle infrastrutture per il nodo del potere di veto dei Comuni sulla localizzazione urbanistica. Berlusconi è invece ancora convinto che l’impostazione giusta sia quella del 2001, e che anzi la legge obiettivo vada riportata alla sua natura originaria. Il programma del Pdl, fra l’altro, estende tale logica a molti campi: si propone una legge obiettivo per le città; una legge obiettivo per il recupero, la salvaguardia, e la valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio; «leggi obiettivo speciali» per il Sud, «concentrate su turismo e beni culturali, agroalimentare e risorse idriche, infrastrutture e logistica, poli di eccellenza per la ricerca e l’innovazione». Molte delle proposte presentate ai tre candidati dall’Ance hanno fatto breccia, in particolare su Berlusconi e Casini. Entrambi hanno accolto l’idea dell’Ance che le Prefetture presentino liste di imprese che producono materiali edili con il “bollino blu” antimafia, al fine di evitare le infiltrazioni nelle forniture. Veltroni ha invece proposto di svolgere le gare d’appalto presso le stesse Prefetture. Berlusconi, in particolare, ha accolto praticamente tutte le proposte dell’Ance, elencandole velocemente nel suo intervento, un po’ come fece nel 2001 con l’allora presidente di Confindustria, Antonio D’Amato. Ok in particolare alle proposte di introdurre premi/penali in caso di anticipo/ritardo nei tempi dei lavori; e ok alla libertà di utilizzo del subappalto e al divieto dei lavori in house da parte delle società pubbliche. Apprezzata anche la proposta dell’Ance di introdurre nuovi meccanismi di “qualificazione” delle imprese basati «sulla reputazione ottenuta in pecedenti contratti»: più punti, ad esempio, per chi ha rispettato i tempi dei lavori e per la loro qualità, meno per chi ha presentato ricorsi poi perduti o per chi ha dovuto pagare penali. Casini si è detto d’accordo con l’Ance nel ripristinare gli arbitrati e il diritto di prelazione al promotore nel project financing, istituti entrambi cancellati dal governo Prodi. Sulla casa, Berlusconi è l’unico a puntara ad alloggi sociali in proprietà, riproponendo il Piano Brunetta 2006 lanciato a fine legislatura: vendita degli alloggi Iacp agli inquilini e realizzazione di nuove case, aggiungendo ora anche l’idea delle aree da rendere edificabili (si veda la scheda). Veltroni propone un piano basato sull’affitto, come Casini, parlando anch’egli di vendita dei vecchi alloggi, insieme però a finanziamenti statali e norme che impongano ai Comuni di riservare al social housing il 15% dell’edificabilità dei piani attuativi privati, ispirandosi a esperienze in corso in alcuni grandi Comuni, tra cui Roma. ALESSANDRO ARONA 7 - 12 APRILE 15 2008 La Provincia affida il quarto lotto del collegamento tra la Ssv per Candela e la «Bradanica» Potenza, al via lavori per 30 milioni A Venosa fase due del project financing da 11 milioni per la costruzione di un polo multifunzione TOP TEN 1 Nuoro 2 Potenza 3 Frosinone 4 Potenza 5 Roma 6 Cremona 7 Veneto 8 Trento 9 Abruzzo, Lazio 10 Lecce Organismo di Bacino 11 - San Teodoro, Budoni, Lodè, Posada, Siniscola, Torpè di Posada Indirizzo: Ufficio protocollo c/o Comune di Posada - Via Garibaldi, 4 - Cap 08020 Posada (NU) Oggetto: Procedura ristretta. Gara ai sensi dell’articolo 37-quater della L. 109/1994 per la progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas metano e del cavidotto multiservizio dei centri abitati e delle aree commerciali e produttive dei comuni appartenenti al Bacino n. 11 (Comuni di San Teodoro, Lodè, Posada, Siniscola e Torpè). Categoria: Non specificata - Importo: 20.484.100,20 - Termine: 12/05/2008 Provincia di Potenza Indirizzo: Settore patrimonio - Ufficio appalti - Piazza M. Pagano - Cap 85100 Potenza Oggetto: Procedura aperta. Lavori di costruzione della strada di collegamento tra la Ssv Candela-Potenza e la Ssv Bradanica - 4˚ lotto funzionale. Categoria: OG3, OS2 - Importo: 19.854.664,42 - Termine: 19/05/2008 Comune di Ferentino Indirizzo: Piazza Matteotti, 16 - Cap 03013 Ferentino (FR) Oggetto: Procedura aperta. Costituzione una società per azioni di trasformazione urbana denominata Aulo Quintilio Spa - società di trasformazione urbana, quale soggetto attuatore dello studio di fattibilità finalizzato alla trasformazione, riqualificazione e valorizzazione di una porzione del centro storico dell’area Archi di Casamari. Categoria: OG1, OG2, OG3, OG11- Importo: 15.000.000,00 - Termine: 29/04/2008 Comune di Venosa Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II, 206 - Cap 85029 Venosa (PZ) Oggetto: Procedura negoziata. Gara ai sensi dell’articolo 37-quater della L. 109/94 per la progettazione definitiva ed esecutiva nonché realizzazione di un centro polivalente e sua gestione economica e funzionale oltre alla realizzazione delle opere di urbanizzazione nei comparti A - B - C nell’ambito del Contratto di Quartiere II dalla marginalità alla centralità. Categoria: Non specificata - Importo: 11.265.601,35 - Termine: 01/07/2008 Comune di Formello Indirizzo: Ufficio protocollo - Piazza San Lorenzo, 8 - Cap 00060 Formello (RM) Oggetto: Procedura ristretta. Concessione di costruzione e gestione di un centro polifunzionale (Polis), a vantaggio del comprensorio produttivo, compresa la sistemazione delle aree esterne a verde e a parcheggi e la creazione di nuovi uffici comunali e di alcuni servizi ulteriori. Categoria: Non specificata - Importo: 10.646.588,00 - Termine: 19/05/2008 Provincia di Cremona Indirizzo: Ufficio relazioni con il pubblico - Corso Vittorio Emanuele II, 17 - Cap 26100 Cremona Oggetto: Procedura aperta. Servizio Energia - Gestione calore degli edifici di proprietà o di competenza della Provincia di Cremona. Periodo 2008-2014. Categoria: Non specificata - Importo: 8.500.000,02 - Termine: 27/05/2008 Arpav - Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto di Padova Indirizzo: Ufficio protocollo - Via Matteotti, 27 - Cap 35137 Padova Oggetto: Procedura ristretta. Servizio di gestione integrata degli immobili regionali di Arpav - Global service per gli anni 2009-2011 ed eventuale successiva estensione agli anni 2012-2013 comprendente la conduzione e gestione del servizio riscaldamento ed erogazione acqua calda, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici e degli impianti tecnologici. Categoria: OG1, OG11 - Importo: 8.299.560,00 - Termine: 08/05/2008 Provincia Autonoma di Trento Indirizzo: Servizio appalti, contratti e gestioni generali - Ufficio appalti - Via Dogana, 8 - Cap 38100 Trento Oggetto: Procedura aperta. Appalto 48/07 - Lavori di realizzazione della nuova sede vigili del fuoco del nucleo elicotteri presso l’Aeroporto G. Caproni a Mattarello di Trento. Categoria: OG1, OS4, OS1, OS32, OS30, OS6, OS3, OS28, OS7 - Importo: 7.006.776,94 - Termine: 03/06/2008 Strada dei Parchi Spa di Roma Indirizzo: Via G. V. Bona, 105 - Cap 00156 Roma Oggetto: Procedura aperta. Servizio n. 1/2008 servizio di manutenzione ordinaria ricorrente sulla autostrada A24 Roma-Teramo, per un periodo di 24 mesi, per la manutenzione invernale (limitatamente alla manutenzione invernale il servizio riguarda anche la tratta Torano-Avezzano dell’autostrada A25), delle opere in verde, delle barriere di sicurezza, delle aree di servizio, la raccolta e smaltimento dei rifiuti, compreso lo svuotamento delle fosse settiche, la manutenzione dei fabbricati, piste e opere d’arte; la data di decorrenza del contratto verrà indicata nella lettera di aggiudicazione definitiva. Categoria: Non specificata - Importo: 6.448.000,00 - Termine: 22/05/2008 Comune di Corsano Indirizzo: Via della Libertà - Cap 73033 Corsano (LE) Oggetto: Procedura aperta. Servizio di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione installati sul territorio comunale, oltre la fornitura di energia elettrica, lavori di ampliamento e riqualificazione. Categoria: OG10 - Importo: 6.000.000,00 - Termine: 29/04/2008 N Il centro a Venosa uovi cantieri al via per un totale di oltre 30 milioni nelLa seconda gara riguarda la realizzazione l’area di Potenza. Con la pub- di un centro polifunzionale proprio a Venoblicazione di due bandi da sa. Dopo aver pubblicato un avviso di parte della Provincia e del Comune di project financing e aver trovato un promotoVenosa arrivano al traguardo dell’ap- re dell’investimento da 11,3 milioni, necespalto due importanti progetti, per il sario a realizzare l’edificio in piazza della completamento di un’infrastruttura Resistenza, il Comune va ora a caccia di stradale e per un piano di riqualificazio- proposte alternative, per mettere in piedi il ne urbana. confronto concorrenziale previsto dalle regoNel primo caso l’appalto le che disciplinano l’affidariguarda la realizzazione del mento degli appalti pubblici. quarto lotto funzionale del Oltre alla progettazione, collegamento tra la strada a costruzione e gestione funMILIONI scorrimento veloce Candezionale dell’opera la concesla-Potenza e la statale Bradasione include anche la realizÈ il valore dell’appalto nica, proprio all’altezza delzazione delle opere di urbabandito dalla Provincia l’abitato di Venosa. nizzazione previste nell’amdi Potenza per il quarto All’asta finisce così un bito del Contratto di quartielotto di un’infrastruttura cantiere dall’importo di re «Dalla marginalità alla stradale. Il contratto quasi 20 milioni, inclusa la centralità» promosso dalandrà all’impresa in cifra di circa 375mila euro l’amministrazione. grado di offrire il prezzo destinata alla sicurezza. Il Il termine per la presentapiù basso entro il termine per la presentaziozione delle offerte scade il termine del 19 maggio ne delle offerte al massimo 1˚ luglio. ribasso scade il 19 magIl Comune selezionerà le gio. due migliori proposte sulla Il bando – disponibile all’indirizzo web base di un ampio ventaglio di parametri che della Provincia (www.provincia.potenza.it) oltre alle variabili economiche (prezzo, co– avverte i costruttori che tra le opere da sto di utilizzazione, redditività, tariffe da realizzare figurano interventi strutturali spe- praticare all’utenza), includono aspetti di ciali per un importo di 6,3 milioni, che tipo tecnico-progettuale come la qualità delimpongono il possesso di un certificato Soa le opere, le caratteristiche estetiche e amnella categoria OS21 (opere strutturali spe- bientali dell’intervento, la durata dei lavori. ciali). Se il costruttore non è in possesso Il project financing è stato avviato prima della qualificazione per l’importo richiesto dell’entrata in vigore del decreto correttivo deve obbligatoriamente subappaltare l’inter- del Codice sui contratti pubblici. Per questo vento a un’impresa abilitata o associarla in motivo il bando riconosce ancora al promoun’Ati verticale. tore il diritto di prelazione. Mau.S. 19,9 Venezia, sfida San Paolo-Mafra per la scuola della Misericordia D ue soggetti in gara per oltre, naturalmente, al restauil restauro, in project ro dei preziosi affreschi e al financing, della Scuola Gran- consolidamento della struttude della Misericordia a Vene- ra. L’operazione ha un costo zia, il grande edificio del di 9.465.000 euro totalmente 1500 disegnato da Jacopo a carico del proponente. La Sansovino e dal 1800 utilizza- commissione, in questi giorto prima come magazzino ni, valuterà i requisiti della poi come sede di una società sfidante e poi analizzerà nel sportiva. dettaglio l’ofAlla scadenferta, ma bisoza dei termini, Geofin in corsa gna ricordare solo l’impresa che il procediMafra di Napo- per l’ex cinema mento è stato li si è presentaavviato in data per sfidare il Rossini ta anteriore al proponente, la 1˚ agosto San Paolo Par2007 e quindi tecipazioni Spa associata con il promotore godrà del diritto Rdm Realty Spa. di prelazione. Il progetto prevede al priIl prossimo consiglio como piano una sala polivalen- munale approverà poi un’alte utilizzabile per mostre, tra proposta di intervento in spettacoli, concerti, sfilate di project financing relativa almoda e al piano terra spazi l’ex cinema Rossini in sestrieper le attività accessorie e re di San Marco. Il candidato commerciali, quali bar, risto- promotore la Geofin Spa, ha rante, libreria, coffee shop, sottoposto un progetto che re- cupera la struttura, realizzando al primo piano tre sale cinematografiche che saranno gestite dal Comune mentre al piano terra aprirà un supermercato. L’intervento ha un costo di nove milioni di euro e prevede un contributo al gestore da parte dell’amministratore di 100mila euro l’anno. Una scelta obbligata perché non è stato possibile cedere in proprietà la parte destinata al supermercato, in mancanza di un Pat che autorizzi le varianti. Le uniche ammesse adesso sono quelle per le opere pubbliche e quindi il Comune, dopo aver variato la destinazione d’uso dell’immobile, ha scelto di concederne il diritto di superficie e di contribuire al progetto, importante socialmente per il centro storico, con il contributo annuo in denaro. FRANCO TANEL 16 BANDI E APPALTI 7 - 12 APRILE 2008 Dall’Ater altoatesino un avviso da 27,5 milioni per realizzare 159 alloggi in zona Casanova Bolzano, nuove residenze dell’Ipes Per le offerte c’è tempo fino al 27 maggio – Nell’aggiudicazione prevale il prezzo (51 punti su 100) A ncora un consistente appalto minciare da quella OG1 (Edifici civili e dell’Ipes di Bolzano. Dopo quel- industriali), che rappresenta anche la cateli lanciati fra gennaio e febbraio goria prevalente (e deve essere posseduta scorsi, arriva un ulteriore avvi- relativamente alla VI classe di fatturato), so di notevoli proporzioni. La gara vale pari esattamente a 9.899.468,54 euro. infatti quasi 27,5 milioni e riguarda la Le altre categorie sono le seguenti: OS1 costruzione di 159 nuovi alloggi a Bolza- (Lavori in terra), per 242.091,42 euro; OS3 no, sempre nell’area di nuovo sviluppo (Impianti idrico-sanitari), per 1.850.947,66 Casanova. euro; OS4 (Impianti trasportatori), 320.760 L’appalto include vari interventi edili, euro; OS6 (Finiture generali), per impiantistici e di finitura: opere da murato- 9.388.611,45 euro; OS7 (Finiture edili), per re e affini, lattoniere, fabbro, 1.536.468,29 euro; OS8 (Finiassistenze murarie, elettriciture tecniche), per sta, pittore, pavimenti freddi e 1.362.572,24 euro; OS21 (Opecaldi, falegname, vetraio e sire strutturali speciali) per mili, impianto sanitario e ter249.915,97 euro; OS28 (Immico, ascensore e sistemaziopianti termici e di condizionani esterne. mento), per 1.375.763,43 euro GIORNI Il valore unico a base d’asta e, infine, OS30 (Impianti interDurata massima è stato fissato esattamente in ni elettrici) per 1.218.157,60 per il cantiere 27.444.756,60, compresi i coeuro. sti per la sicurezza (non sogIl criterio di aggiudicazione getti a ribasso d’asta, ma non prescelto dalla stazione appalindicati espressamente nel bando di gara). tante è quello dell’offerta economicamente L’intervento dovrà essere completato in più vantaggiosa, in base ai seguenti parame900 giorni. tri (e relativi punteggi): prezzo (51%); quaA tutti i partecipanti è richiesta una cau- lità, «sulla base del fascicolo di valutazione zione provvisoria del 5% (pari esattamente qualitativa, dei disegni di dettaglio e dei a 1.372.237,83 euro). A carico del solo campioni presentati» (35%); organizzazioaggiudicatario è prevista la cauzione defini- ne e svolgimento dei lavori (14 per cento). tiva del 10% dell’importo contrattuale. Per le offerte c’è tempo fino al 27 magDal momento che l’appalto include nu- gio prossimo, con apertura delle buste il merose lavorazioni particolari e specialisti- giorno successivo. che, viene anche richiesto agli esecutori il possesso di numerose categorie Soa, a coMASSIMO FRONTERA FERENTINO(FR) E FORMELLO (RM) Gare su Stu e project finance D ue piccoli comuni laziali – Ferentino e Formello – si mettono in luce nella top ten di questa settimana (si veda pagina precedente). Una Stu a Ferentino Nel primo caso, l’ente locale in provincia di Frosinone cerca soci privati per promuovere la trasformazione urbana di una porzione del centro storico di uno dei comuni più frequentati della ciociaria, grazie alla presenza della storica abazia di Casamari. Il Comune cerca un socio privato di minoranza con una quota del 49% del capitale della costituenda società di trasformazione urbana Aulo Quintilio Spa (il 51% resta in campo all’ente locale). La Spa dovrà attuare lo studio di fattibilità, già approvato, per trasformare e riqualificare un’ampia porzione di 900 centro storico nell’area “Archi di Casamari”. La Spa dovrà: progettare e realizzare gli interventi (attraverso la realizzazione di un piano di recupero); acquisire le aree e gli immobili; gestire le urbanizzazioni; provvedere alla «trasformazione, commercializzazione, manutenzione e/o gestione degli immobili, opere e strutture oggetto dell’intervento», anche attraverso il global service. Il valore dell’operazione è stimato in 15 milioni. La Spa deve acquisire gli immobili oggetto dell’intervento (valore a base d’asta di 3,87 milioni). La Spa durerà fino a tutto il 2015. Aggiudicazione con l’offerta economicamente più vantaggiosa (offerta tecnica 70%, prezzo 30 per cento). Buste entro il 29 aprile. Project a Formello L’ente locale romano lancia un project financing pubblico da oltre 10 milioni per la concessione di costruzione di una struttura a servizio della zona industriale (località Olmetti). L’operazione (predisposta da Risorse per Roma, che ha consegnato al Comune il progetto preliminare) prevede la creazione del centro polifunzionale Polis, con contestuale sistemazione delle aree esterne a verde e a parcheggi più la creazione di nuovi uffici comunali. L’affidatario dovrà curare la progettazione (definitiva ed esecutiva) e, soprattutto, il piano economicofinanziario (asseverato), di Polis. La fase della gestione include ovviamente lo sfruttamento economico del centro polifunzionale. Per partecipare c’è tempo fino al 19 maggio prossimo. M.Fr. Crollo del mercato a marzo La caserma Dal Molin sarà spostata sul lato ovest In tre mesi -12% per i valori Vicenza, base Usa a Cmc C on la caduta di marzo si ampliano le perdite del mercato 2008 dei lavori pubblici. Il mese scorso sono state pubblicate 2.084 gare per un importo di 1,572 miliardi. Rispetto allo stesso mese del 2007 il numero perde il 19,5 e il valore il 27,1 per cento. Con questo risultato, secondo il monitoraggio dell’Osservatorio Cresme Europa Servizi, dall’inizio dell’anno risultano promossi 6.156 bandi per un importo totale di 5,443 miliardi. Il confronto, in questo caso con il primo trimestre del 2007, mostra un calo del 15,2% per la quantità di avvisi e del 12,7% per il costo degli interventi. Stazioni appaltanti. Le opere stradali, l’edilizia residenziale e i consorzi di bonifica sono gli unici settori che possono vantare entrambi i segni positivi. L’Anas ha promosso 205 bandi (+91,6%) per 135 milioni (+166%), le società concessionarie 163 (+365%) per 293 milioni (+185%), gli ex Iacp 185 (+6,3%) per 197 milioni (+17,9%), i consorzi di bonifica e miglioramento fondiario 65 (+3,2%) per 107 milioni (+83%). Le amministrazioni comunali, pur rimanendo in cima alla classifica con 3.505 bandi per 1,944 miliardi, perdono rispettivamente il 18,7 e il 9,2 per cento. Regioni. La Campania GRANDI OPERE: IN RIALZO LE STRADE Numero e importo degli avvisi superiori a 5,1 milioni GEN.-MAR. 2008 N. IMP. Amministrazioni 6 429.189.798 centrali Amministrazioni 104 1.555.353.625 territoriali di cui: Comuni 35 485.595.844 Province 11 378.739.340 Aziende speciali 15 190.281.820 Sanità pubblica 11 199.950.982 Imprese a capitale 18 215.956.687 pubblico di cui: Anas e 12 155.753.140 concessionarie Ferrovie 5 53.403.547 TOTALE 128 2.200.500.110 FONTE: DATI ED ELABORAZIONE VAR. % N. IMP. -25,0 5,4 -12,6 -33,7 -7,9 -21,4 -31,8 -35,3 -18,8 68,0 -76,8 -24,8 0,0 -25,6 71,4 90,1 -54,5 -74,3 -12,3 -27,8 CRESME EUROPA SERVIZI apre la graduatoria con 456 appalti (-43%) per 837 milioni (+70%). Seguono la Lombardia, con 763 avvisi (-9,3%) per 716 milioni (-10%), e il Piemonte con 526 bandi (-17%) per 452 milioni (-36%). Grandi opere. Quelle della fascia oltre i 51,6 milioni del 2008 si contano sulle dita di una mano: cinque per 743 milioni, pari a un calo del 28% per il numero e del 40% per i valori. An- che le classi immediatamente a ridosso seguono la stessa tendenza: -27% per gli avvisi tra 15,4 e 51,6 milioni e -10% per i bandi tra 5,1 e 15,4 milioni. La gara più importante di marzo è stata promossa dalla Provincia di Cremona, che affida l’ammodernamento della tratta Crema-Spino d’Adda della Paullese. L’importo complessivo degli interventi è di 53,5 milioni. Al.Le. S aranno la Cmc di Ravenna (capogruppo) e la bolognese Consorzio Cooperative Costruzioni a costruire la nuova base americana all’aeroporto dal Molin di Vicenza, un appalto del valore di circa 245 milioni. Lo ha comunicato il comando Setaf di Vicenza, precisando che la struttura sarà realizzata non più sul lato est dell’aeroporto ma su quello ovest come deciso nel corso dell’autunno negli incontri con le amministrazioni locali e il commissario straordinario Paolo Costa. Il 19 novembre scorso il progetto e la relativa localizzazione avevano ottenuto all’unanimità parere favorevole dal Comitato misto paritetico della Regione Veneto, ma già il 20 settembre il bando di gara americano era stato integrato con un emendamento in cui si indicavano le nuove condizioni. Dario Foschini, direttore generale di Cmc, commenta: «Noi abbiamo già lavorato con l’Esercito americano nella base di Sigonella con reciproco gradimento. Non posso però entrare nel dettaglio dei lavori che andremo a realizzare per precise disposizioni di riservatezza. In ogni caso abbiamo sviluppato il progetto esecutivo secondo le indicazioni del bando e siamo pronti ad aprire il cantiere». Secondo il comando Setaf, i lavori dovrebbero iniziare entro l’estate per concludersi IL QUARTIERE GENERALE Il rendering degli edifici di battaglione per la metà del 2012. Attualmente è in corso di completamento la bonifica bellica, poi le imprese aggiudicatarie passeranno alla demolizione degli hangar e degli edifici presenti sul lato ovest. Edifici costruiti dopo la guerra e che quindi non dovrebbero riservare altre sorprese per ordigni inesplosi. Naturalmente il “progetto ovest” prevede la costruzione degli stessi edifici e servizi del precedente “progetto est” con la sola differenza di una diversa disposizione delle costruzioni in funzione del perimetro dell’area. Anche l’architettura scelta, che vuole ricordare Palladio, dovrebbe rimanere le stessa, nonostante le perplessità di ordine estetico emerse nei mesi scorsi. Per la città, la novità più importante sarà che l’accesso alla base avverrà da viale Ferrarin e non più da strada Sant’Antonino. Ricordiamo che la caserma è destinata a ospitare i quattro battaglioni della 173a Brigata Paracadutisti, attualmente di stanza in Germania, riunendoli a quelli già presenti alla Ederle che dista non più di cinque chilometri dal Dal Molin. È prevista la realizzazione di un complesso infrastrutture destinate sia ad alloggio dei militari sia a funzioni complementari e di supporto, con l’esclusione comunque di installazioni di tipo prettamente militare. Oltre agli alloggi, con 1.232 posti letto, sorgeranno due parcheggi multipiano da 830 veicoli ciascuno. FRANCO TANEL 7 - 12 APRILE 11 2008 Parte il progetto Si.ce.ant.: collegamento telematico tra stazione appaltante e prefetture Antimafia, il certificato in un click Rilascio immediato e dati più aggiornati – L’Ance: «Il documento non basta a tutelare le imprese» I l certificato antimafia con un click: il progetto è diventato realtà. Il sistema Si. ce.ant., un software che consente di collegarsi con le banche dati del ministero dell’Interno per ottenere il nullaosta indispensabile negli appalti è pronto ed è già in fase di sperimentazione in tre prefetture: Roma, Napoli e Catania. Costato un milione di euro, Si.ce.ant. ha l’obiettivo di consentire il rilascio del certificato antimafia direttamente a cura delle stazioni appaltanti che possono collegarsi alle banche dati utilizzate finora dalla Prefetture (in particolare allo Sdi, lo stesso a cui hanno accesso anche le Camere di commercio). E in tempo reale chiedere la situazione del soggetto al quale stanno per affidare un appalto o pagare un Sal. Il sistema è stato elaborato dal Formez, che si è avvalso della stretta collaborazione del ministero degli Interni, del dipartimento della Funzione pubblica e del comitato di Sorveglianza per le grandi opere diretto L dal prefetto Bruno Frattasi. La presentazione è avvenuta a Roma nel corso di un convegno organizzato dallo stesso Formez. Il sistema L’interrogazione funziona solo per i certificati con esito positivo: in altre parole solo se l’impresa non è a rischio mafia. In caso contrario, il procedimento si blocca e l’istruttoria passa alla prefettura. Ma va detto che la maggior parte dei controlli antimafia ha esito negativo. E quindi se Si.ce.ant. comincerà a diffondersi presso le stazioni appaltanti, le prefetture saranno sgravate dai compiti più burocratici di emissione dei certificati e potranno dedicarsi alle indagini sui casi più a rischio. «A Roma ad esempio – ha spiegato il prefetto Carlo Mosca – nel 2007 sono state rilasciate 21.053 comunicazioni, di queste circa seimila solo per gli odontotecnici, un lavoro che ha tenuto impegnata una decina di persone». I vantaggi Oltre a ridurre i tempi per il rilascio, il collegamento telematico sarà anche dina- E sul nullaosta si incaglia Condotte C on il terremoto Condotte vengono alla luce tutti i limiti e le contraddizioni della normativa antimafia. In attesa che la magistratura faccia luce, l’attività della società è completamente paralizzata. «Con un provvedimento amministrativo senza contraddittorio – commenta il presidente Agi, Mario Lupo –, si creano effetti irreversibili per l’impresa, una condanna a morte eseguita senza processo». A dare notizia del blocco è stato un comunicato del ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che ha parlato di «uno stretto legame tra la società e la criminalità organizzata calabrese, in particolare in merito alla gestione di alcuni cantieri dell’autostrada Salerno-Reggio Calabra e della nuova strada statale 106 Jonica». Nessuna notizia finora è invece trapelata mico: in altre parole oggi il certificato antimafia viene rilasciato dalle singole prefetture in maniera autonoma e non coordinata. «Certo – precisa Alessandra Guidi, viceprefetto del ministero dell’Interno – va sempre salvaguardata l’autonomia del- a disciplina delle cautele antimafia oppone un’azione preventiva a contrasto dei tentativi di infiltrazione negli appalti pubblici, ma presenta diverse problematiche. Tra queste ricordiamo: la tempistica indicata per il rilascio delle informative del prefetto, spesso inadatta allo svolgimento di adeguati accertamenti; la rapidità delle operazioni di verifica sui soggetti sottoposti a controllo per il rilascio nale Antimafia, Direzione invedella comunicazione prefettizia; stigativa Antimafia ecc.), e non la difformità di giudizio da parte direttamente competenti (Inps, delle diverse prefetture che può Inail, agenzia delle Entrate, portare a fenomeni di migrazio- Abi) che potrebbero accrescere ne delle sedi di impresa. Pur nel l’efficacia dell’azione di contrapieno esercizio della discreziona- sto al fenomeno malavitoso. lità l’esito delL’opacità della l’istruttoria è talnormativa sul tevolta condizionato Meno differenze ma dell’infiltraziodalla non perfetta ne mafiosa connocondivisione delle sugli esiti ta le misure di preinformazioni tra le venzione come midiverse realtà pre- delle verifiche sure “eccezionali” fettizie e dall’esidi mera attività di stenza di diversi lipolizia e di tutela velli di certificazione in base dell’ordine, impugnabili però all’entità degli appalti. Mancano presso il Tar perché atti amminiinfine meccanismi sostanziali di strativi, e determina talvolta per sinergia tra i patrimoni informa- il rispetto della segretezza delle tivi in possesso delle autorità direttamente competenti (Autori- indagini, provvedimenti di esclutà per la vigilanza sui contratti sione comminati con motivaziopubblici, Cciaa, Direzione nazio- ni poco chiare, contraddittori sul coinvolgimento dei vertici della società che fa capo alla Ferfina (holding della famiglia Bruno). Il rifiuto del nullaosta alla terza società di costruzioni italiana deciso dalla prefettura di Roma ha già provocato un terremoto anche tra le stazioni appaltanti. L’Anas ha rescisso tutti i contratti con Condotte per tre lotti della Salerno-Reggio Calabria e uno della Ss 106 Jonica. A rischio blocco anche il cantiere per la Nuvola di Fuksas a Roma. Ma l’azienda si difende: «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, neanche su eventuali indagini in corso». «Una decisione di eccezionale gravità – ha commentato Lupo – presa senza avere mai ascoltato l’impresa che viola il principio costituzionale del diritto alla difesa riconosciuto a tutti». le singole prefetture. Ma Si. ce.ant. offre comunque loro un prezioso supporto se non altro per conoscere in tempo reale la storia dell’impresa, perché nel sistema restano le tracce di qualsiasi “passaggio” delle imprese». oggi invece molte prefetture CHIAVI DI LETTURA si scambiano ancora dati e informazioni via fax e lo stesso caricamento del sistema informativo centrale rispetto alle sentenze passate in giudicato non avviene in tempo reale. Le prospettive Ma al convegno del For- nel tempo e nello spazio. Il sistema delle soglie che differenzia gli accertamenti sulla base degli importi degli appalti, è infine spesso inadatto a contrastare il fenomeno del condizionamento che si annida frequentemente in realtà di piccole dimensioni e nei sub affidamenti (il che spiega la nascita dei cosiddetti protocolli di legalità). Il Dpr 252/1998 aveva avviato un processo di semplificazione dei procedimenti relativi al rilascio delle comunicazioni e delle informazioni antimafia consentendo di attestare con strumenti automatizzati l’inesistenza delle cause interdittive a carico dei soggetti interessati (articolo 10 della legge 575/1965). A ben 10 anni di distanza il sistema automatizzato Si.ce. ant., progettato, realizzato e im- VALERIA UVA direttamente il “nulla osta” antimafia relativo alle imprese che partecipano e che si aggiudicano gli appalti o per le quali occorre liquidare pagamenti. Libera infine le imprese dell’onere, anche economico, dell’acquisizione del certificato. La procedura automatizzata insiste su un sistema informativo centrale presente presso il ministero dell’Interno e attinge plementato dal Formez su man- a dati e informazioni oltremodo dato del dipartimento della Fun- sensibili e coperte da segreto e zione pubblica, dà finalmente at- da tutela della privacy. È stata tuazione al dettato legislativo e quindi strutturata con particolari consente l’attivazione dei colle- procedure di sicurezza quali la gamenti telematici tra le stazio- tracciabilità completa delle interni appaltanti e il sistema infor- rogazioni effettuate dalle staziomativo del ministeni appaltanti e l’acro dell’Interno tutcesso al sistema attora accessibile in Roma, Napoli traverso opportuni via esclusiva alle kit digitali rilasciasole Camere di e Catania ti insieme con un commercio. complesso di pasle città capofila sword personali. I vantaggi Il rilascio on liLa sperimentazione delle comunicane è stata avviata zioni antimafia consente alle presso tre realtà prefettizie, RoPrefetture di liberare ingenti ri- ma, Napoli e Catania: riguardesorse che potranno essere util- rà mille amministrazioni ricadenmente impiegate in attività a ele- ti nei territori di competenza e vato valore aggiunto di supporto getterà le basi di un percorso di alle azioni investigative. Rende integrazione tra i diversi sistemi inoltre più fluida l’attività delle informativi a oggi disponibili stazioni appaltanti che ricevono nelle 103 sedi Utg. Azzerati i tempi di attesa per le risposte Risorse convogliate sulle investigazioni DI MARIA TERESA TEDESCHI Capo progetto Si.ce.ant. Formez mez è emersa anche la necessità di mettere mano a una riforma strutturale della normativa antimafia. Per Enzo Bianco, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato ed ex ministro degli Interni «è necessario lasciare più autonomia e discrezionalità nelle indagini alle prefetture». Posizione non condivisa dall’Ance. Il vicepresidente, Vincenzo Bonifati, ha puntato il dito proprio contro l’eccesso di discrezionalità delle informative antimafia che rende «difficile per qualsiasi imprenditore programmare attività e investimenti». Bonifati ha insistito sulla necessità di monitorare le attività sul territorio (cave, rifiuti, calcestruzzo): «Chiediamo un elenco di fornitori monitorati dalle prefetture e dunque liberi da infilitrazioni da cui poter attingere ogni volta che si apre un cantiere». Il kit per accedere a Si.ce. ant. può essere richiesto alle prefetture pilota di Roma, Catania e Napoli o al Formez al costo di 20 euro. 12 NORME E IMPRESA 7 - 12 APRILE 2008 Nel Testo unico varato dal Consiglio dei ministri novità importanti anche per il Durc Con la Dia niente piani di sicurezza L’obbligo di nominare un coordinatore di progettazione limitato alle attività soggette a permesso U no dei cardini fondamentali della sicurezza non sarà più obbligatorio nella stragrande maggioranza dei cantieri italiani. Il piano di sicurezza e coordinamento non sarà più legato alla soglia dei 200 uomini-giorno, ma basterà semplicemente la presenza di più imprese. La sua obbligatorietà, però, sarà limitata alle sole attività soggette a permesso a costruire. Questo vuol dire che, in caso di Dia, il committente non sarà più obbligato a nominare il coordinatore in fase di progettazione e, quindi, (stando al testo diramato dopo il Consiglio dei ministri) a redigere il piano di sicurezza e coordinamento. È una delle principali novità del Testo unico sulla sicurezza varato dal Consiglio dei ministri, in attuazione della legge delega prevista dall’articolo 1 del Dlgs 123/2007. Cambiamenti radicali anche per il Durc. Sempre nel caso di interventi sottoposti a denuncia di inizio attività, il Durc che le imprese dovevano inviare alla committenza viene sostituito da una semplice auto- certificazione. La committenza stessa, inoltre, non è più obbligata a inviare il Durc alle amministrazioni che rilasciano il titolo abilitativo (l’inizio dei lavori, quindi, non è più subordinato alla regolarità contributiva). Rimane comunque la sospensione del titolo stesso in caso le imprese non possano provare la loro regolarità nei versamenti a Inps, Inail e Casse edili. Per il resto, il nuovo testo unico (306 articoli, 57 allegati tecnici), pone particolare attenzione al concetto di integrazione della sicurezza all’interno dei modelli organizzativi e gestionali delle imprese, così come introduce le buone prassi. Il superamento di quanto già disposto dalla 626 e dalla 494 nel decreto si evidenzia sin dal primo articolo, relativamente agli ambiti di applicazione. Vengono estese, infatti, le tutele sulla sicurezza a tutte le tipologie di lavoratori, comprese le collaborazioni a progetto, i distacchi o i soggetti in fase formativa. Nessuna distinzione contrattualistica, quindi. Sotto la tutela del datore di lavoro va qualsiasi soggetto entri a far parte di uno specifico processo produttivo, indipendentemente se sia autonomo, subordinato o “interinale”. Molta importanza viene data dal Tus al documento di valutazione dei rischi (Dvr) e alla nomina del responsabile dei servizi di prevenzione e protezione dell’azienda (Rspp). Non solo perché il rischio viene esteso anche agli aspetti legati allo stress da lavoro, alla differenza di genere e di nazionalità. Ma anche perché queste due funzioni (Dvr e Rspp), sono “indelegabili” da parte del datore di lavoro e le sanzioni previste sono significative. La mancata valutazione dei rischi, quindi, sarà punita con l’arresto da quattro a otto mesi o l’ammenda da cinquemila a 15mila euro (il datore di lavoro e il dirigente incorrono nella stessa sanzione in caso di valutazione incompleta). Le stesse violazioni saranno punite, invece, con la sola sanzione dell’arresto da sei a 18 mesi se commesse in aziende ritenute più a rischio. Sono però previste delle vie di uscita. L’arresto potrà essere ridotto fino a un terzo se entro l’inizio del dibattimento viene registrata la rimozione delle irre- golarità accertate (nel caso sia previsto il solo arresto, il giudice potrà sostituirlo con l’ammenda da otto a 24mila euro se entro la chiusura del dibattimento di primo grado il datore di lavoro si sia messo a norma). In caso di colpa in incidenti gravi vi è anche il rischio di sanzioni amministrative (sino a 1,5 milioni, la sospensione dell’attività e l’interdizione dalle Pa). Cambiano anche i percorsi formativi per accedere al ruolo di coordinatore per la sicurezza. Il monte ore complessivo viene suddiviso in varie aree di riferimento, comprese le esercitazioni pratiche. Il rilascio dell’attestato, poi, sarà subordinato a uno specifico esame. È opportuno segnalare, infine, come il Consiglio dei ministri abbia dilazionato l’entrata in vigore dei nuovi obblighi sulla valutazione dei rischi (tre mesi dalla pubblicazione in Gu), al fine di poter dare un margine di tempo maggiore alle imprese per aggiornare la propria valutazione. GIUSEPPE DANIELE Le imprese dovranno certificare i materiali trasportati - Controlli sui requisiti Più severa l’iscrizione all’Albo rifiuti L e imprese edili che trasportano calcinacci passate in giudicato). La valutazione della derivanti da ristrutturazioni o nuove co- sede regionale dell’Albo era una formalità struzioni saranno sottoposte a maggiori con- che si sbrigava nell’arco di dieci giorni. Con trolli. È entrata, infatti, in vigore, con la pub- le nuove modalità, invece, le imprese dovranblicazione nella «Gazzetta Ufficiale» n. 75 no attestare non solo l’attività svolta e la del 29 marzo scorso, la delibera 3 marzo sussistenza dei requisiti soggettivi, ma anche 2008 del Comitato nazionale la propria capacità finanziaria e dell’Albo gestori ambientali. Il l’idoneità tecnica dei mezzi utiprovvedimento approva la nuolizzati per il trasporto di rifiuti, va procedura per l’iscrizione alnonché tutte le tipologie e le l’Albo da parte delle imprese caratteristiche dei rifiuti stessi. che trasportano rifiuti propri Più rigore, quindi, nell’accettanon pericolosi (tra le quali rienzione delle richieste. EURO trano le imprese edili) o pericoEntro trenta giorni dalla ricela tassa da pagare losi fino a 30 chilogrammi o zione della domanda la sede reper l’iscrizione litri al giorno. Iscrizione che è gionale accerta la rispondenza resa obbligatoria dall’articolo tra attività svolta e tipologia dei 12, comma 8, del codice delmateriali di scarto che l’azienda l’ambiente, riformato dal Dlgs 4/2008. intende trasportare ed emette, se tutto è in Secondo la vecchia disciplina, le imprese regola, un provvedimento di accettazione che erano considerate di fatto iscritte dopo aver l’impresa ottiene con il pagamento di 168 formulato una semplice richiesta scritta in euro. Oltre all’invio della richiesta, occorrerà cui certificavano di essere in possesso dei anche effettuare un versamento di 50 euro di requisiti soggettivi (ad esempio, che il pro- diritti d’iscrizione, da rinnovare ogni anno prietario fosse cittadino italiano o di altro entro il 30 aprile, pena la sospensione d’uffiStato Ue e non avesse riportato condanne cio. 168 G li stabili del Comune di Roma non dovranno disporre del fascicolo di fabbricato lanciato nel 2004 dal Consiglio comunale, in attuazione alla legge regionale n. 31 del 2002. La parola definitiva è stata pronunciata il 28 marzo scorso (sentenza n. 1305) dal Consiglio di Stato che ha confermato l’annullamento del “libretto”, già sancito nel 2006 dal Tar del Lazio. Di fronte alle resistenze di Confedilizia (che aveva aperto la battaglia legale) l’amministrazione comunale aveva chiesto ai giudici Le richieste presentate dopo il 13 febbraio (giorno di entrata in vigore del correttivo) sulla base della normativa previgente dovranno essere adeguate alle nuove modalità dalle stesse imprese. «Si tratta di circa tre o quattromila domande – spiega Anna Silvestri, segretario del Comitato nazionale dell’Albo gestori ambientali –. Le sedi regionali stanno già provvedendo ad avvertire le aziende che le hanno inviate di mettersi in regola». Per le domande pervenute prima del 13 febbraio, invece, le sedi regionali avranno tempo fino al 14 aprile per deliberare l’accettazione o il respingimento secondo la vecchia procedura. Nell’arco dell’ultimo anno, l’Albo nazionale gestori ambientali ha ricevuto circa 100mila richieste di iscrizione. MAURO CAPPIELLO COMMENTI E NORME A Roma stop definitivo al fascicolo di fabbricato d’appello di ripristinare il regolamento comunale, sostenendo l’importanza del fascicolo per «individuare situazioni a rischio di fabbricati pubblici e privati». I giudici della Quinta sezione di Palazzo Spada (presidente Frascione, estensore Metro) hanno confermato la decisione di primo grado, con argomentazioni che intaccano solo l’iter seguito dal Consiglio comunale e non consentono di estendere all’ambito nazionale il divieto al fascicolo di fabbricato. E paradossalmente, il Comune di Roma potrebbe tornare sull’argomento e predisporre un nuovo e più preciso regolamento, sulla scorta di quanto precisato dal Consiglio di Stato. I “vizi” riscontrati dai giudici nel regolamento romano sono principalmente tre: 1) «è stato deliberato in mancanza dei necessari presupposti normativi», serviva cioè il regolamento regionale, approvato dopo; 2) «la delibera comunale Il testo A pagina 125 la delibera con le modalità per l’iscrizione risulta motivata su generiche affermazioni di rischio per l’intero territorio comunale sulla base di non meglio precisate indagini tecniche e sulla intervenuta ricomprensione del territorio tra quelli suscettibili di rischio sismico»; 3) «le disposizioni del regolamento comunale si discostano in numerosi punti da quello regionale». In futuro, se il Consiglio comunale romano volesse riadottare il “libretto”, dovrà semplicemente conformarsi alle disposizioni regionali ed effettuare uno studio tecnico sull’effettivo rischio sismico. G.Mast. anorama Appalti, regolamento verso la Corte dei conti D opo la ripulitura da alcuni errori formali il regolamento del codice appalti si appresta a tornare nei prossimi giorni alla Corte dei conti. L’ufficio legislativo del ministero delle Infrastrutture ha ormai completato le correzioni (solo formali) al testo. L’esame della Corte dei conti può durare anche un mese. Solo una volta ottenuto il visto, il regolamento potrà essere pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale». ■ Inail, per le imprese artigiane in arrivo sconti del 4,89 per cento P er il 2007 tutte gli artigiani usufruiranno di sconti del 4,89% sulle assicurazioni infortunistiche. Lo ha reso noto il ministero del Lavoro, in seguito alla firma di un decreto di concerto col ministero dell’Economia. La misura, in attuazione della Finanziaria 2007, libera risorse da destinare a nuovi provvedimenti volti a contenere il fenomeno degli infortuni sul lavoro. ■ Contratto edili, trattativa bloccata i sindacati proclamano lo sciopero È rottura tra Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’edilizia, scaduto il 31 dicembre scorso. I tre segretari generali, Giuseppe Moretti (Feneal Uil), Domenico Pesenti (Filca Cisl) e Franco Martini (Fillea Cgil), al termine del confronto con l’Ance, hanno proclamato uno sciopero generale di 8 ore per giovedì 24 aprile. ■ Finanziaria, al via le agevolazioni per dotarsi di impianti antifurto C on la Finanziaria arrivano crediti di imposta fino al 2010 riservati a ristoratori, commercianti e tabaccai per l’installazione, nel luogo di esercizio dell’attività, di impianti e attrezzature di sicurezza, inclusi gli strumenti di pagamento con bancomat e carta di credito. L’istanza deve essere presentata per la prima volta a partire dalle ore 10,00 del 28 aprile 2008 utilizzando il prodotto di gestione denominato “Creditosicurezza”, disponibile gratuitamente a partire dal 15 aprile 2008. ■ Edilizia pubblica, Di Pietro firma il decreto sull’«alloggio sociale» L o scorso 28 marzo il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha messo la sua firma al decreto Interministeriale sulla definizione di «alloggio sociale», approvato una settimana prima in Conferenza Stato-Regioni (si veda lo scorso numero di «Edilizia e Territorio»). Il testo deve essere ora sottoscritto dai titolari di altri tre dicasteri (Famiglia, Solidarietà sociale e Giovani e sport). Il Dm fornisce precisazioni sugli interventi di edilizia residenziale pubblica ai fini dell’esenzione dall’obbligo di notifica degli aiuti di Stato a Bruxelles. (m.fr.) ■ 7 - 12 APRILE 2008 CRONACHE NORME/REGIONI 13 Non servono più i documenti in originale per l’iscrizione all’Albo Certificatori, la Liguria semplifica Giovani favoriti: via i vincoli di iscrizione all’Ordine e l’esperienza triennale acquisita in materia L a Liguria rende meno restrittivi i requisiti per l’iscrizione all’elenco regionale dei certificatori e risponde così alle numerose richieste avanzate dai professionisti e dai rispettivi Ordini e Collegi nei primi mesi di attività della normativa regionale sulla certificazione energetica in edilizia. Le modifiche, che tendono ad allineare la Regione a quanto previsto già da altre autonomie, sono state introdotte con l’approvazione della delibera di Giunta 181/2008 che è già in vigore dopo la pubblicazione sul «Bollettino Ufficiale» numero 12, parte II. L’atto introduce inoltre una notevole semplificazione nell’iter di presentazione e accettazione delle domande di iscrizione all’elenco. Per quanto riguarda i requisiti, innanzitutto viene ampliata la rosa dei titoli di studio ammessi: oltre a ingegneri, architetti, periti industriali, edili e geometri potranno diventare certificatori anche i laureati in Agronomia e Scienze forestali e i periti agrari. Resta invece obbligatoria l’iscrizione all’Ordine o al Collegio professionale, ma non è più necessaria un’anzianità di almeno cinque anni. Viene inoltre abolito l’obbligo di presentare attestato di comprovata esperienza almeno triennale nel campo energetico: un compito di controllo che risultava troppo gravoso per gli Ordini e i Collegi. PIÙ ESPERTI Le modifiche per i certificatori ■ Ammessi i periti agrari e i laureati in scienze forestali ■ Aboliti i vincoli temporali di iscrizione all’albo ■ Abolita l’esperienza almeno triennale che doveva essere comprovata da Ordini e Collegi ■ Possibilità di autocertificare i requisiti Infine non costituiranno più un titolo preferenziale da allegare alla domanda l’eventuale riconoscimento di certificatore energetico ottenuto in altre Regioni o Province autonome o in altri Paesi dell’Ue e l’esercizio della funzione di Energy manager. In vista della semplificazione burocratica, la novità più significativa della delibera è invece la possibilità per i professionisti di autocertificare tutti i requisiti richiesti, compresi titoli di studio ed esperienza maturata negli anni. In particolare, in allegato all’atto, la Regione ha previsto un modulo ad hoc di iscrizione che contiene tutte le informazioni necessarie alla presentazione della domanda e che può essere scaricato dal sito Internet www.ambienteinliguria.it nell’area energia - certifi- cazione energetica. Infine per agevolare il lavoro della commissione che esamina le richieste di inserimento nell’elenco, è stato stabilito che l’ammissione dei candidati non debba più avvenire all’unanimità, ma a maggioranza. La formazione Requisito obbligatorio per l’iscrizione all’elenco – già previsto dalle precedenti delibere – resta invece in Liguria la frequenza di un corso di formazione presso la stessa Regione oppure un ente accreditato. «In attesa di definire, con delibera di Giunta, i contenuti dei corsi e di permetterne l’attivazione – spiega tuttavia Danilo Berri, del servizio Tutela dell’inquinamento atmosferico e sviluppo dell’energia sostenibile – al momento questo requisito non è ancora richiesto. Una volta che la formazione sarà operativa, forse già per il mese di maggio, sarà invece obbligatorio presentare l’attestato di avvenuto superamento dell’esame finale. Anche i professionisti che nel frattempo si saranno iscritti all’elenco avranno un anno di tempo per mettersi in regola». Definite le ultime novità la Regione ha anche pubblicato, sul «Bollettino» numero 13, parte II, un primo provvisorio elenco di certificatori: in tutto sono iscritti 150 professionisti. «Ma – conclude Berri – la lista sarà presto integrata con nuovi nominativi». Dopo le censure sorte incerta per la legge 3/2007 Campania, caos appalti C’ è ancora incertezza in Campania sul- introducendo grandi novità rispetto al codila disciplina che regola gli appalti, i ce. Nel frattempo la legge è operativa. I servizi e le forniture, cioè la legge regiona- tempi della Corte costituzionale per emanale 3/2007. La Regione brancola nel buio re la sentenza sono di circa 18 mesi. Le stazioni appaltanti dopo che il Consiglio dei ministri ha deciso, il 19 marzo scorso, di impugnare di Gli enti appaltanti affrontano con perplesfronte alla Corte costituzionale alcune delle sità l’incertezza legislativa che si è venuta a norme di modifica del testo unico campano creare, considerato anche il rischio di evene contenute all’articolo 27 della legge regio- tuali contestazioni sui bandi emessi. Il Conale 1/2008 (si veda il numero precedente mune di Napoli, nonostante tutto, ha deciso di «Edilizia e Territorio»). «Allo stato non di continuare ancora a utilizzare la legge c’è ancora alcuna decisione su come proce- regionale 3/2007, soprattutto per quanto ridere – spiega Maria Buono, dirigente del guarda l’esclusione dell’avvalimento sotto settore legislativo e dell’Osservatorio pro- soglia. «Sappiamo che potremo imbatterci nunce giurisdizionali in materia legislativa in una pioggia di ricorsi – spiega Mauro della Campania». «Stiamo valutando la fon- Trenta, funzionario comunale della direziodatezza dell’impugnativa del ne centrale Servizio gare Governo – prosegue – anche d’appalto, area lavori – ma perché ufficialmente non ab- Napoli continua non siamo scoraggiati, anzi biamo ricevuto ancora nessuce lo auspichiamo. Se è vena comunicazione. La materia a rifiutare ro infatti che eventuali istandegli appalti è estremamente ze possono, da una parte, complessa. È necessario incro- l’avvalimento creare rallentamenti nelciare più fattori che vanno anal’espletamento delle gare, lizzati con attenzione». dall’altra, le sentenze potrebDue i percorsi possibili. Il primo è di bero fornire atti d’indirizzo per capire come predisporre un disegno di legge che modifi- procedere». L’assessorato regionale ai Lachi le norme contestate, da portare in Consi- vori pubblici guarda con ottimismo al futuglio regionale per l’approvazione e, nell’at- ro. «A differenza di quello che è accaduto tesa, comunicare al Governo che questa è nelle altre regioni – spiega Romeo Melillo, la strada intrapresa. L’alternativa è di insi- dirigente dell’assessorato – credo che per stere nel giudizio facendo opposizione al- risolvere la querelle campana sia necessario l’impugnativa. «Ci sarebbe anche una terza apportare soltanto piccoli accorgimenti alla soluzione – continua Maria Buono – ed è di norma attuale, che, tra l’altro, avevamo già presentare alcune osservazioni al Consiglio concordato con il Governo. Del resto abbiadei ministri in merito all’impugnativa. For- mo cercato di allinearci il più possibile alla se è ancora possibile trovare un accordo». normativa statale, con differenze minime Oggetto della querelle sono le modifiche che tenessero conto delle peculiarità del introdotte dalla finanziaria regionale 2008 territorio, come l’introduzione del protocolalla legge regionale 3/2007 sugli appalti, i lo di legalità, della valutazione di impatto servizi e le forniture, entrata in vigore a criminale o la costituzione dell’Osservatosettembre 2007. La Campania è stata la rio regionale sugli appalti». prima Regione d’Italia a vararla e l’ultima a essere contestata dal Governo, pur non BRUNELLA GIUGLIANO MARIA CHIARA VOCI anorama Calabria, la legge sul turismo premia la sinergia con i privati V ia libera, in Calabria, alla legge sul riordino dell’organizzazione turistica regionale. Il provvedimento è stato approvato lunedì scorso dal Consiglio regionale e definisce le regole per la programmazione del settore sul territorio, anche al fine di favorire le iniziative in collaborazione tra pubblico e privato. (m.c.v.) Toscana, l’Ance fa ricorso al Tar per il mancato aggiornamento dei prezzi A nce Toscana ha impugnato al Tar un bando di gara della Edilizia pubblica pratese Spa (ex Iacp) per la costruzione di 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica, a prezzi in media inferiori dell’11% a quelli del provveditorato alle Opere pubbliche per la Toscana. (s.pi.) Ok alla Finanziaria Burlando in commissione Prevista la costruzione di cinque ospedali A pprovati in commissione Bilancio la legge finanziaria e il bilancio della Regione Liguria. Sono previsti circa 350 milioni di euro da destinare a opere sul territorio. Una parte di questi fondi sarà utilizzata per la costruzione di cinque nuovi ospedali. Ora la parola passa al Consiglio regionale. 14 7 - 12 APRILE 2008