Progetto educativo – didattico
Centro Salesiano Don Bosco _Treviglio
Del Giudice Andrea
Docente area scientifica
Scuola Secondaria di I Grado
1
PREMESSA
•
L’unità di lavoro affrontata in Scienze e presentata in una classe prima
rientra nel progetto educativo – didattico triennale del nostro Istituto
Salesiano, inerente L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA.
•
Ha quindi carattere pluridisciplinare e coinvolge diverse figure.
•
Nell’arco del triennio sono previsti interventi di Esperti, contatti con le
Agenzie presenti sul territorio, incontri informativi/ formativi con e per i
genitori e gli adulti in genere.
La collaborazione attiva e partecipe delle famiglie alla promozione e
condivisione dei percorsi formativi di Educazione alla Cittadinanza Attiva
costituisce, infatti, un elemento trainante per il successo scolastico e
personale dei nostri ragazzi.
2
OBIETTIVI FORMATIVI - DIDATTICI
Educazione affettiva
• Avvicinare i ragazzi ad acquisire una corretta educazione affettiva
attraverso un approccio scientifico.
• Promuovere lo sviluppo di una cultura della “salute” come bene
sociale.
• Sensibilizzare l’alunno a riconoscere e accettare se stesso come
identità ricca e carica di possibilità.
• Conoscere e comprendere la formazione e lo sviluppo cellulare.
• Conoscere e accettare i cambiamenti fisici del proprio corpo
durante la pubertà e la maturazione sessuale, per una crescita
serena e consapevole.
• Conoscere e comprendere le fasi della riproduzione umana.
3
OBIETTIVI FORMATIVI- DIDATTICI
Educazione alimentare
• Assumere consapevolezza dell’importanza della salute come
benessere psico - fisico personale e sociale.
• Avvicinare i ragazzi ad acquisire una corretta alimentazione con
un approccio scientifico di scoperte e osservazioni.
• Conoscere la composizione dei principali alimenti, le funzioni
dell’alimentazione e la giusta distribuzione del cibo nell’arco della
giornata.
• Conoscere e interiorizzare le regole per un’alimentazione
equilibrata.
• Conoscere ed assumere consapevolezza del pericolo di condotte
alimentari devianti e scorrette.
4
SCENEGGIATURA
“sfera affettiva”
Questa unità didattica viene presentata in una classe Prima della Scuola della Scuola
Secondaria di Treviglio, per un totale di dodici ore circa, da attuarsi nei mesi di
marzo – aprile, con i seguenti step:
•
1^ fase: sfera affettiva
Sguardo d’insieme e partecipazione spontanea del gruppo classe con:
•
osservazioni, discussioni, riflessioni, argomentazioni personali inerenti i seguenti
argomenti:
•
riconoscimento consapevole dei cambiamenti psico–fisici e dello sviluppo
sessuale, tipici della pubertà e dell’adolescenza.
•
•
Accettazione e valorizzazione della propria fisicità e corporeità.
L’insegnante, dopo aver brevemente illustrato l’unità di lavoro e formulato le
domande, ascolta e annota quanto emerge, evitando di intervenire, se non per
chiarire dubbi, tranquillizzare, o riportare gli studenti all’ordine.
5
SCENEGGIATURA
“sfera affettiva”
•
2^ fase: impronta di tipo scientifico:
•
Sviluppo cellulare, fecondazione e riproduzione umana.
•
Lezioni dialogate, frontali e interattive sui caratteri sessuali, la fecondazione e la
riproduzione.
•
Il docente, guida i ragazzi ad individuare e ad illustrare i cambiamenti avvenuti (o in
via di trasformazione) nel loro corpo,invitandoli ad utilizzare una terminologia
specifica, propria del linguaggio scientifico.
•
Successivamente, propone alla classe di integrare la lezione sullo sviluppo
riproduttivo sia con ricerche personali sia con la visione di alcune slide,
esemplificative del percorso da svolgere.
(Il file in formato ppt potrà essere inserito nel sito della nostra Scuola).
6
SCENEGGIATURA
Educazione alimentare: “Sai cosa mangi?”
•
•
3^ fase:
Rapporto alimentazione – benessere.
Sguardo d’insieme e partecipazione spontanea del gruppo classe con:
•
osservazioni, discussioni, riflessioni, argomentazioni personali inerenti l’importanza di
una corretta alimentazione, supportata dalla conoscenza scientifica dei principi nutritivi
degli alimenti.
•
Lezioni interattive e frontali dell’insegnante sul fabbisogno calorico giornaliero, in
rapporto allo stile di vita di ciascuno.
•
Il docente conduce gli allievi ad acquisire il concetto di alimentazione equilibrata,
predisponendo schede, focalizzando l’attenzione su come operare una corretta
distribuzione dei pasti nell’arco della giornata, in relazione alla propria attività.
•
Invita i ragazzi a compilare un questionario sui tipi di pasti consumati generalmente
nei fine settimana.
7
SCENEGGIATURA
“sfera educazione alimentare”
•
4^ fase:riflessioni e produzione di lavori
•
Gli alunni, a livello individuale o di gruppo, raccolgono dati ed informazioni sulle
problematiche derivanti da cattive abitudini di vita e da scorretta alimentazione,
utilizzando liberamente, mezzi diversi.
•
Gli studenti, con lavori di gruppo, allestiscono cartelloni riassuntivi dell’attività
svolta, stendono brevi relazioni personali e compilano liberamente il diario di bordo.
•
L’insegnante propone alla classe di integrare la lezione dialogata e frontale sia con
ricerche personali sia con la visione di alcune slides, esemplificative del percorso
da svolgere.
(Il file in formato ppt potrà essere inserito nel sito della nostra Scuola).
•
Il docente suggerisce di visualizzare le tappe dell’unità di lavoro con l’uso della LIM.
Invita poi i ragazzi ad approfondire a livello personale, quanto assimilato e
interessato loro nel corso delle lezioni di Scienze.
8
Esperienza di Apprendimento Situato (Eas)
Educazione Alimentare: ” Sai cosa mangi?”
Fasi EAS
Preparatoria
Azioni
dell’insegnante
Azioni dello
studente
Logica didattica
Anticipa e illustra il percorso
relativo all’Educazione Alimentare
assegnando alla classe ruoli e
compiti.
Svolge un’azione di recupero e
rinforzo dei prerequisiti,
agganciando i nuovi agli
apprendimenti pregressi.
Focalizza l’attenzione dello
studente introducendolo
all’oggetto di lavoro: i principi
nutritivi e la piramide alimentare.
Avvia una discussione sull’
importanza di corrette abitudini
alimentari e i rischi connessi a
una scorretta alimentazione.
Pone domande-stimolo su come
operare una corretta suddivisione
dei cibi nell’arco della giornata.
Invita i ragazzi ad interagire con
i compagni.
Svolge i compiti assegnati
cercando di rispettare il
proprio ruolo all’interno del
gruppo classe.
Sperimenta nuove forme di
insegnamentoapprendimento, di tipo
interattivo.
Ascolta le anticipazioni e le
argomentazioni
dell’insegnante.
Partecipa spontaneamente
alle discussioni improntate
sui corretti stili di vita
alimentari.
Legge autonomamente
quanto assegnato dal
docente di Scienze,
comprende, espone e
rielabora alla classe i
concetti e le informazioni
analizzate.
Brainstorming
incentrato sul significato
di corretta alimentazione.
Problem-solving:
didattica laboratoriale.
Costruzione e
risoluzione di situazioni
problematiche emerse
durante le conversazioni
e discussioni in classe.
Eventuale costruzione
della mappa concettuale,
possibilmente con l’uso
del programma CMAP,
con le parole chiave
indicate dai ragazzi.
9
Esperienza di Apprendimento Situato (Eas)
Educazione Alimentare:” Sai cosa mangi?”
Fasi EAS
Azioni dell’insegnante
L’insegnante di Scienze definisce i
tempi di realizzazione dell’unità di
lavoro sull’Alimentazione:
Periodo: aprile 8 ore complessive.
Operatoria
Si pone come attivatore della
conoscenza e della formazione
attraverso domande-stimolo e
come moderatore nelle
discussioni che ne scaturiscono.
Organizza e pianifica il lavoro
individuale e/o di gruppo.
Prepara un questionario sul tipo
di alimentazione fatta dai ragazzi
nei fine settimana e schede di
lavoro sui nutrienti.
Azioni dello
studente
L’alunno, a livello personale,
ricerca notizie ed esamina
articoli e prodotti on-line,
istituzionalmente sicuri e
protetti, indicati anche dal
docente.
Risponde al questionario
proposto dall’insegnante.
Produce una tabella tipo del
menù giornaliero, facendo
riferimento alla “Piramide
Alimentare”.
Condivide con i compagni il
lavoro prodotto.
Logica didattica
Learning by doing: Lezioni
interattive, dialogate, frontali.
Utilizzo della LIM per attività
interattive.
Lettura e analisi dei dati
emersi dai questionari e
realizzazione di un grafico al
computer.
(Lavoro libero)
Realizza a livello individuale o
di piccolo gruppo cartelloni
inerenti le tematiche
presentate.
Aggiorna il diario di bordo e lo
invia al docente per posta
elettronica.
10
Esperienza di Apprendimento Situato (Eas)
Educazione Alimentare:”Sai cosa mangi?”
Fasi EAS
Azioni
dell’insegnante
Il docente nel valutare gli
artefatti prodotti nel corso
dell’unità di lavoro, gratifica e
apprezza i ragazzi per la
motivazione, l’interesse,
l’impegno, gli sforzi mostrati e i
risultati raggiunti.
Ristrutturativa
Sottolinea tuttavia sia la
scarsità di tempo a disposizione
sia la poca disponibilità degli
strumenti tecnologici per la
produzione costruttiva degli
artefatti.
Propone la visione di alcune
slides in formato ppt per fissare i
concetti principali
dell’educazione Alimentare.
Conclude l’EAS con la
lezione a posteriori, in un
momento frontale in cui
richiama i concetti-chiave,
fornisce indicazioni per lo
studio, il ripasso e/o ulteriori
Approfondimenti personali.
Azioni dello
studente
Condivide le impressioni del
docente, puntualizzando
soprattutto le novità del nuovo
modo di “fare lezione” con la
didattica degli EAS.
Esprime, in linea di massima,
una valutazione positiva sui
processi educativi – didattici
attivati.
Evidenzia l’importanza di
poter condividere gli artefatti
con più compagni di classe.
Manifesta il desiderio di poter
svolgere altre unità di lavoro,
con maggiore frequenza e
utilizzo di strumenti
multimediali.
Logica didattica
Reflective Learning:
Brainstorming libero
Discussione tra pari e con il
docente.
Lezione frontale a posteriori.
Verifica sommativa in uscita
costituita da:
domande vero/ falso;
domande a risposta multipla,
domande aperte, frasi da
completare utilizzando il
linguaggio tecnico/ scientifico,
specifico.
Effettua la verifica sommativa
utile anche ai fini di una
autovalutazione sugli
apprendimenti acquisiti.
11
Scarica

SCENEGGIATURA