AUXILIUM CHRISTIANORUM
SANTUARIO DIOCESANO DELLA
MADONNA DELLA DIFESA - CASACALENDA
Abbinato a “L’Informatore Parrocchiale” del numero Marzo-Aprile2012
Internet
Periodico del
Santuario diocesano della Madonna della Difesa
Casacalenda
La storia degli edifici in foto
http:// www.difesacasacalenda.it
e-mail
[email protected]
Nonostante il buio, qualche sprazzo di luce
comincia a far capolino.
In arrivo i contributi regionali
per la chiesa del Santuario? E per l’edificio?
EDITORIALE
Don Gabriele Tamilia
Sono in tanti a chiedere il motivo per cui procedono
lentamente o si fermano i lavori dell’allungamento
della chiesa del Santuario. Come Rettore sono tenuto
a tenere informati i fedeli sulla situazione attuale,
dopo l’entusiasmo iniziale con il quale avevo
annunciato l’avvio dei lavori e della somma
disponibile.
Erano iniziati con l’abbattimento dei due locali, che,
al tempo dell’Educandato funzionavano da aule
scolastiche. E’ stata realizzata la cementificazione del
piano sul quale costruire l’altra parte dell’edificio
sacro e il muro di contenimento della scarpata sul lato
della montagna.
La realtà sta nel mancato finanziamento regionale che
deve essere unito al 50% già deliberato dai Vescovi
italiani, prelevati dall’8%° indicato sulla denuncia dei
redditi o delle pensioni di noi contribuenti.
Questa somma è sicuramente disponibile a condizione
che ci sia anche l’altro 50%.
Non abbiamo notizie, invece, dell’eventuale altro
finanziamento per i lavori dell’edificio, a
completamento del primo lotto, consistito nella messa
in sicurezza dei locali. E’ pienamente funzionante,
invece, il piano terra. Abbiamo già scritto sul numero
precedente di questo Notiziario che disponiamo di un
ampio salone, dotato di aria condizionata, del sistema
multimediale e di 140 comode poltroncine. Anche la
sala da pranzo, fornita anch’essa di aria condizionata,
può ospitare oltre 80 commensali.
Sono state realizzate le contro soffittature in alcuni
ambienti. Ci sarebbero da migliorare i servizi igienici
del piano terra, ma saranno fatti quanto prima.
In questi locali sono state ospitate già alcune
manifestazioni, altre richieste stanno arrivando.
Il meccanismo della ripresa, come si vede, sta
ripartendo e la vita lentamente riprende nel nostro
Santuario. Di aiuti esterni sono arrivate poche offerte,
assolutamente insufficienti per riprendere qualsiasi
lavoro, sia pure piccolo. Di aiuti consistenti, da parte
di qualche benefattore o di qualche gruppo di persone
benestanti interessate a finanziare opere che leghino a
Una persona ha promesso un contributo che
potrebbe essere sufficiente per la ristrutturazione dei
bagni nel corridoio del piano terra, in quanto assai
piccoli e non adeguati alla normativa per i portatori
di handicap.
Come sono lontani i tempi dei generosi benefattori
che hanno consentito lo sviluppo del Santuario e
delle opere annesse! Il Vescovo e la Diocesi tengono
assai al nostro Santuario. E’ nelle intenzioni di
Mons. De Luca valorizzarlo in tanti modi e in tempi
diversi. Tuttavia si potrà fare ben poco se non ci sarà
la ristrutturazione delle numerose stanze dei due
piani superiori. Rimane, però, la speranza del
finanziamento del post-terremoto. E noi
continueremo a sperare anche nella Provvidenza che
si può servire di varie persone, sia in Italia che
all’Estero.
Intanto ci prepariamo ad accogliere, per il 25 marzo,
il Convegno dei fidanzati delle varie parrocchie della
diocesi indetto dal Vescovo.
Si potranno accogliere gruppi di ragazzi, di giovani,
di famiglie che vorranno vivere una giornata di
incontri, di preghiera, di riflessione all’ombra della
Madonna della Difesa.
Chi fosse interessato e leggerà questo articolo su
Intenet http://www.casacapendadifesa.it, può farne
Direttore:
Don Gabriele Tamilia
Direttore Responsabile: Nicola Tamilia
Comitato di Redazione: Ermanno Cattalano
Antonio Marro per Montréal
Tullio Del Gesso
Raffaele Fieramosca
Mimì Lionetti
Maria Covatta
Maria Trotta
Mariolina Tavarozzi
Maria Barrucco
Foto:
Foto Kerem
Web Master:
Giuseppe Buonviaggio
Le offerte, di qualsiasi somma, per la realizzazione
dell’Opera, si possono inviare, a devozione della
Madonna della Difesa e in suffragio dei propri morti,
sul conto bancario del Santuario,
UniCredit Agenzia di Casacalenda, coordinate
bancarie:IT 82 X 03002 41000 000401238482
Il costo di una camera ad un letto è di euro
15.000,00 (quindicimila). Gli offerenti potranno
intitolarla con una targa a se stessi o ai propri morti.
Gli offerenti con almeno euro 1.000,00 (mille),
avranno i loro nomi scritti su una lapide. Qualsiasi
offerta è sempre gradita e utile.
A tutti gli offerenti, una preghiera e un grazie.
2
Inizi dei lavori del raddoppio della Chiesa
Un po’ di storia del Santuario
Ermanno Catalano, dal libro
“Il Santuario della Madonna della Difesa in Casacalenda tra storia e leggenda” (Terza puntata)
LAVORI DI MANUTENZIONE E AMPLIAMENTO DEI LOCALI
Avviato il funzionamento del Santuario, esso negli anni
fu meta di numerosi pellegrini, specie nel periodo della
guerra di Libia e di quella mondiale. Numerosi i
“miracoli” di cui tanta gente parlava e tanti ex voto
portati al Santuario da coloro che dichiaravano di aver
ricevuto grazie e guarigioni.
Fino ad alcuni anni fa nella stessa chiesa erano esposti
arti artificiali, stampelle, busti ortopedici, non ché cuori
d’argento, accompagnati tutti da fotografie dei donanti
ad indicazione della grazia ricevuta.
Col passere degli anni, però, si resero a volta a volta
necessari lavori di manutenzione o di adeguamento dei
locali e, quindi, si rese indispensabile attingere le
somme necessarie dalla vendita di oro vecchio
proveniente da offerte e donazioni alla Madonna.
Poiché si ritenne doveroso ottenere l’autorizzazione del
Vescovo Diocesano, fu introdotta la relativa domanda,
alla quale non giunse riscontro; per cui si ritenne che il
silenzio valesse accondiscendenza. Fu così che si
procedette a due vendite di oro vecchio, sempre pere
far fronte ai necessari lavori. Tardivamente, però, preso
dal dubbio per il procedimento forse illegittimo (anche
se in buona fede) o per scrupolo, il Dr. Nardacchione
pensò suo dovere chiedere al Pontefice la “sanzione
ecclesiastica” con l’istanza che segue di cui ho
rinvenuto la minuta all’Archivio del Convento S.
Onofrio.
A S.S. PAPA PIO XI
ROMA
Beatissimo Padre,
Il sottoscritto nella qualità di Presidente della
Deputazione di questo Santuario di Maria SS. Auxilium
Christianorum (detta “della Difesa”), prostrato ai
santissimi piedi della Santità Vostra, espone umilmente
quanto segue:
Nell’anno 1916 fu chiesta a S.E. Ill/ma Monsignor
Vescovo di Larino l’autorizzazione a vendere dell’oro
vecchio ed inutile, ex votivo, per urgenti restauri alla
Chiesa del Santuario e dell’annesso edificio in
costruzione (che deve servire per abitazione degli
officianti la Chiesa), del valore approssimativo di circa
£. 4.000.
La Curia non inoltrò la domanda perché non si
credettero imminenti i lavori, però la Deputazione,
avendo ritenuta sufficiente la domanda fatta, provvedé,
trascorso qualche tempo,alla vendita di una parte
dell’oro
pel valore di £. 8.667 e permise per un certo tempo i
lavori, interrotti poi da qualche motivo.
del rimanente oro vecchio del 1916 pel valore di £.
6.025, che unite alla prima somma di £. 8.667 del 1916
costituiscono l’approssimativo valore di £. 14.000.
Il sottoscritto, essendo in ansietà di coscienza per la
irregolarità compiuta sempre in buona fede e per
ignoranza, chiede umilmente le ecclesiastiche sanzioni.
Tanto spera ed avrà a grazia singolarissima della
Santità Vostra.
Casacalenda (Diocesi di Larino) 28 novembre 1922.
Umilissimo e devotissimo servo
Dott. Francesco Nardacchione
Non ho rinvenuto, però, il riscontro alla domanda che
precede.
Dott. Francesco Nardacchione
AMPLIAMENTO FABBRICATI
Nel 1925, perseverando nel disegno di allargare il
complesso del Santuario per renderlo sempre più
accogliente per i pellegrini, si ripresero, anche se a
singhiozzo, i lavori e si costruì, alle spalle della Chiesa,
un edificio a due piani che però non fu completato per
mancanza di fondi.
La sospensione durò oltre venti anni. In detto periodo,
però, non venne mai meno il fervore religioso da parte
dei fedeli, anche perché, dal 1935 in poi, si ebbe un
lungo periodo di guerre.
11
Un po’ di storia del Santuario
Ermanno Catalano, dal libro
“Il Santuario della Madonna della Difesa in Casacalenda tra storia e leggenda” (Terza puntata)
SGORGA L’ACQUA
L’accorrere al Santuario di un sempre crescete
numero di fedeli, malati o invalidi in cerca di
guarigione, fece apparire in tutta la sua gravità il
problema della mancanza di acqua nella zona.
Numerosi sondaggi fatti nulla apportarono.
La soluzione però giunse ai primi di febbraio 1900.
Viveva allora in Casacalenda uno stimato maestro di
musica, tal Vincenzo Mastrogirolamo, detto Tetrà,
nativo di Serramonacesca (PE), affetto da accentuata
sordità ad un orecchio, il quale, fervente devoto della
Madonna, si recava quotidianamente al Santuario per
impetrare la propria guarigione.
Un giorno chiamò a sé, come d’abitudine, alcuni
componenti la banda musicale ed insieme si recarono
al Santuario, ove sedettero sull’erba, discutendo delle
prove per un prossimo concerto. Ad un certo punto il
maestro, interrompendo il discorso, esclamò:
“Sentite? Fate attenzione! Non sentite scorrere
l’acqua?” E così dicendo piantò il bastone bel terreno
e lo ritrasse: un potente getto d’acqua proruppe fra lo
stupore generale.
(Questo in sintesi quello che mi raccontava mio
nonno, Vincenzo Catalano, che era presente
all’avvenimento. Una versione più dettagliata è stata
di pugno dallo stesso Tetrà) Fatti necessari
sopralluoghi, si fece installare subito un fontanino.
Nel 1902, la Ditta Baranello, che costruiva all’epoca
la strada provinciale Casacalenda-Guardialfiera, per
devozione alla Madonna, costruì, a proprie spese, la
UNA MANCATA VISITA AL SANTUARIO
Dalla notorietà
del Santuario,
sorto da qualche
anno, fu attratto
anche un allora
umile fraticello.
Fra Pio, che
sarebbe
poi
diventato
il
notissimo
ed
amato San Padre
P i o
d a
Pietrelcina,
il
quale,, durante il
suo periodo di
formazione, fu
nel Convento di
S. Elia a Pianisi,
negli anni 19031905.
Così il Padre
Eduardo
Di
Iorio, nel suo volume “I Cappuccini nel Molise”
riporta la notizia della mancata visita al Santuario di
Padre Pio:
“Durante lo studio di filosofia, con Padre Giustino
da S. Giovanni Rotondo, si recarono da S. Elia al
Convento di S. Onofrio dei Frati Minori, invogliati
dal dottore Don Ciccio Nardacchione, medico
condotto di Casacalenda, ottimo clinico e fervente
terziario che visitò più di una volta anche fra Pio, ed
invitati da Padre Isidoro, Minore della Comunità
del Convento di Casacalenda, che spesso si recava a
S. Elia a Pianisi, trascorrendo alcuni giorni
fraternamente assieme ai Cappuccini.
Dal Convento vollero recarsi al Santuario della
Madonna della Difesa e
Appena fuori Casacalenda, un rovescio li fece
tornare al Convento di S. Onofrio, tutti bagnati
come pulcini. Cercarono di asciugarsi alla meglio e
questa volta fra Pio mise l’abito del frate minore.
Quando egli raccontava queste gite disastrose,
diceva che gli era toccato fare tutte le figure,
fuorché quella di Pulcinella. Questa gita gli costò
cara, però, perché gli procurò raffreddore e tosse e
”d’allora, raccontava, sono incominciati i suoi
mali e le sue sofferenze, che in parte ha dovuto
Due Santi si sono incontrati a Casacalenda: Padre
Pio e Don Ciccio Nardacchione che lo ha anche
visitato più volte come medico. Cosa si saranno
10
Maria non vede, ma sente
Dio Padre ti aspetta sempre
Dott. J. Kai mlett e Dott. D. Sciuto
A cura di P. Carmine Maurizio, casacalendese
.LA MADONNA CIECA
Tempo fa, nella Chiesa di Nostra Signora a Kansas,
sorgeva un Santuario all’aperto dedicato alla Beata
madre, dove gli indiani andavano spesso a cantare e
pregare.
Col passare degli anni la statua divenne vecchia e
scolorita. Non appena il nuovo pastore mise gli occhi
sulla triste condizione della statua, disse: “E’ un vero
peccato. Qualcosa deve essere fatto”. Presto si diffuse
la notizia che il nuovo pastore stava per ripitturare la
statua e ristrutturare il Santuario. Gli indiani sarebbero
dovuti essere molto felici per l’iniziativa, amanti
com’erano dei colori brillanti. Ma vennero in forza dal
pastore e gli comunicarono in termini assoluti che non
desideravano che la statua fosse ripulita.
“Ma perché, chiese il pastore, non volete che appaia più
bella? Com’è adesso sembra che sia cieca”. “La
vogliamo così com’è, gli spiegò il capo degli indiani.
Lei così non può vedere i nostri difetti, può solo
ascoltare le nostre preghiere”.
Intorno alla stazione principale di una grande città,
si dava appuntamento, ogni giorno ed ogni notte,
una folla di "relitti umani":
barboni, ladruncoli, "marocchini" e giovani drogati!
Di tutti i tipi, e di tutti i colori...
Si vedeva bene, che erano infelici e disperati.
Barbe lunghe, occhi "cisposi",
mani tremanti, stracci, sporcizia.
Più che di soldi,
avevano tutti bisogno di un po’ di consolazione,
e di coraggio per vivere.
Ma queste cose, oggi,
non le sa dare quasi più nessuno!
Colpiva, tra tutti, un giovane,
sporco, e con i capelli lunghi e trascurati,
che si aggirava, in mezzo
agli altri poveri "naufraghi" della città,
come se avesse una sua personale "zattera" di salvezza.
Quando le cose gli sembravano proprio andare male,
nei momenti di solitudine e di angoscia più nera,
il giovane estraeva dalla sua tasca un bigliettino,
unto e stropicciato, e lo leggeva…
Poi, lo ripiegava accuratamente,
e lo rimetteva in tasca!
Qualche volta, lo baciava:
se lo appoggiava al cuore, o alla fronte.
La lettura del bigliettino faceva effetto subito.
Il giovane sembrava "riconfortato",
raddrizzava le spalle, riprendeva coraggio.
Che cosa c'era scritto, su quel misterioso biglietto?
Sei piccole parole, soltanto:
"La porta piccola è sempre aperta!".
Tutto qui...
Era un biglietto, che gli aveva mandato suo padre!
Significava che era stato perdonato
e, in qualunque momento,
sarebbe potuto tornare a casa.
E una notte, lo fece!
Trovò la porta piccola del giardino di casa aperta.
Salì le scale, in silenzio, e si infilò nel suo letto.
Il mattino dopo, quando si svegliò,
accanto al letto, c'era suo padre...
In silenzio, si abbracciarono!
"Il biglietto misterioso spiega
che c'è sempre una piccola porta aperta,
per l'uomo...
Può essere la porta del Confessionale,
quella della Chiesa, o del pentimento!
E là, sempre, un Padre che attende...
Un Padre, che ha già perdonato,
e che aspetta di ricominciare tutto, daccapo!".
E il Padre fa festa
tutte le volte che noi torniamo.
Dal libro “Multivitaminico per lo spirito”
Preghiamo la Madre di Dio, Regina della Pace,
perché sostenga con la sua materna intercessione i
nostri propositi e la nostra attività. A Lei affidiamo
l’intero anno 2012 perché sia vissuto da tutti
all’insegna del rispetto reciproco e del bene
comune, augurandoci che nessun atto di violenza
sia compiuto nel nome di Dio, supremo garante
della giustizia e della pace.
3
1896: primo centenario della Difesa
A perenne memoria
LETTERA DEL PARROCO DI CASACALENDA
Casacalenda, 22/04/1996
Carissimi parrocchiani,
sapete tutti che il 1996 è l’Anno centenario dell’inizio
del Santuario della Madonna della Difesa. Non può
passare inosservato questo avvenimento che per noi
casacalendesi ha grande importanza religiosa,
culturale e sociale.
Il Consiglio Pastorale Interparrocchiale ed il
Consiglio di Amministrazione del Santuario hanno
programmato una serie di iniziative inserite nell’Anno
diocesano dell’evangelizzazione, mirante ad offrire un
contributo per la crescita della nostra vita di fede.
Con questa lettera vi invio una copia delle varie
iniziative programmate, sia parrocchiali che
diocesane.
Il primo punto è la realizzazione di una Missione
cittadina, animata
da alcuni missionari. Essi
passeranno nelle vostre case il 25-26-27 aprile per
incontrarvi, per parlare con voi e per invitarvi a
partecipare ai momenti comunitari che terremo nel
tardo pomeriggio nella Chiesa Madre.
Il
Parroco don Gabriele Tamilia
INIZIATIVE PARROCCHIALI

10 Centri di ascolto presso le famiglie con la
“Peregrinatio Mariae”

Missione cittadina: 25.-26-27 aprile

Adorazione eucaristica mensile al I° sabato del
mese al Santuario

12 maggio: Giornata di spiritualità e di fraternità
presso il Santuario per i Sacerdoti e le Suore
originari di Casacalenda e che ivi hanno
operato.(oltre 60 inviti; una trentina i
partecipanti). Conferenza di Ermanno Catalano
al Teatro Comunale

19 maggio: Giornata degli ammalati al
Santuario. Concerto in loro onore

22 maggio: Centro di ascolto organizzato dai
Coltivatori Diretti

24 maggio: Festa liturgica della Madonna

15-23 maggio: Novena al Santuario in
preparazione alla festa liturgica animata dalle
parrocchie della Zona Pastorale di Larino:
!5 maggio: Provvidenti
16 maggio: Larino Cattedrale e S. Maria
17 maggio: Larino B. V. delle Grazie
18 maggio: Ururi
19 maggio: Casacalenda le due parrocchie
20 maggio: Montorio
21 maggio: Ripabottoni
22 maggio: Morrone del Sannio
23 naggio: San Martino in Pensilis
24 maggio: Fiaccolata verso il Santuario.
Veglia di preghiera e benedizione dei
4

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
1 agosto: “Peregrinatio Mariae” e Veglia di
preghiera con Centro di ascolto al Convento
di S. Onofrio per acquistare l’Indulgenza del
“perdono di Assisi”
24 agosto: Veglia di preghiera Regionale
organizzata dal Movimento Giovanile dei
Coltivatori diretti. Recital animato dal
Movimento
21 settembre: Per gli emigrati ritornati in
occasione
della Festa: Conferenza di
Ermanno Catalano al Teatro Comunale sul
tema “La nascita, l’avvio e lo sviluppo del
Santuario della Difesa.
- Proiezione del video sul Santuario
-Pranzo in loro onore offerto
dall’Amministrazione del Santuario
-Concerto della Corale Polifonica “Ars
antiqua et nova” e rappresentazione tea
trale
22 settembre: Solenne Pontificale
di
conclusione del Centenario celebrato al
Santuario dal Vescovo di Termoli-Larino
Mons. Domenico D’Ambrosio teletrasmesso
in diretta da TRSP. Posa simbolica della
“prima pietra” della nuova Chiesa. Al
pomeriggio: Benedizione e collocazione
della statua della Madonna al quartiere
nuovo della città.
INIZIATIVE DIOCESANE
1 maggio: Incontro dei giovani della Diocesi
presente il Vescovo con marcia di
riflessione e di preghiera dal Convento al
Santuario
15-23 maggio: Novena al Santuario animata
dalle Parrocchie della Zona Pastorale di
Larino
18 maggio: pellegrinaggio al Santuario dalle
parrocchie delle Diocesi
25 maggio: Ritiro spirituale delle Suore
della Diocesi diretto dal Vescovo presso il
Santuario
1-14 luglio: Due turni di laboratorio
missionario diocesano al Santuario per
bambini di 4^ e 5^ elementare
15 settembre: Centenario della Difesa
celebrato dal Vescovo D’Ambrosio a
Providence negli Stati Uniti
22 settembre: Festa della Madonna della
Difesa: -Solenne Pontificale di conclusione
del Centenario celebrato dal Vescovo
D’Ambrosio. Posa simbolica della “prima
pietra” della nuova Chiesa del Santuario
Le favole della nonna
A cura di Antonio Marro, Montrealese di Casacalenda
LA LEPRE E LA TARARUGA
IL MALDICENTE PENTITO.
Un giorno una lepre incontra una tartaruga e
incomincia a ridere di lei perché lenta e curiosa; vi
erano presenti uccellini, rane e altri animaletti che
vivono nel bosco. Dopo un po’ la tartaruga, offesa,
invita la lepre a una gara di velocitá. Alla lepre si apre
la bocca dal ridere fino alle orecchie, ma dopo le
insistenze della tartaruga, perché offesa in pubblico
accetta la sfida.
Stabiliscono un tragitto: dalla curva del ruscello al
piede di un albero di pere in un campo che i due
conoscono. Fissano un appuntamento al punto di
partenza. Al via, tra i tanti amici, vi è un fagiano
veloce che fa da arbitro e tanti passerotti come
assistenti.
Appena partiti la tartaruga incomincia la sua corsa
lenta ma stabile; la lepre fa quattro salti,si volta in
dietro e nota l’avversario molto lontano; allora inizia a
ridere e dice: “Ma perché arrivare tanto prima per poi
aspettare”? Si allunga all’ombra di un albero e si
addormenta, mentre i passerotti incoraggiano la
tartaruga.
Più tardi si sveglia e nota che c’è molta distanza
dall’arrivo. Se ne va in giro tra i boschi e qui incontra
una sua amica, la volpe, e le parla della gara. Anche lei
scoppia a ridere e continuano a giocare. Intanto la
tartaruga continua la sua corsa avvicinandosi al
traguardo; quando è prossima all’arrivo, un uccellaccio
cattivo corre a cercare la lepre;la trova e le dice che la
tartaruga è vicina al traguardo. La lepre ride ancora e
dice:“Io con quattro salti la sorpasso e vinco la corsa;
ci mancherebbe che perdessi la corsa con una
tartaruga”.
Solo quando lo ritenne opportuno
incominció a correre per raggiungere il traguardo,
allungando le sue lunghe zampe a più non posso, ma
Un giorno un tizio si presenta al Parroco e chiede di
confessarsi. Il prete, sorridendo, gli dice: “Non posso
confessarti perché sei un gran peccatore; tutt’al più ci
sediamo e parliamo un po’ da uomo a uomo”. Il fedele
non avendo scelta, accetta. Siedono e incominciano a
parlare; a un certo momento il prete lo interrompe e
dice: “Perché non parliamo del tale dei tali”? Lui.
Sorpreso, dice: “Padre, io a torto ho parlato male di quel
ragazzo”. “A sí, e cosa hai detto di lui”? Chiede il prete.
“Ho detto che è un delinquente, un assassino…”. !Un
assassino”? Interrompe il prete. “ Si, ho detto che ha
ucciso”. “Hai detto che ha ucciso”? “Sí ho detto che ha
ucciso molta gente; ma, ora che mi son confessato cosa
devo fare per penitenza”? “Per penitenza vai a casa,ordina il confessore - prendi una gallina, ammazzala e
portamela, perché ho molti orfanelli che soffrono la
fame. Con la gallina faró del brodo per loro. Per strada,
però, spennala e butta le penne via facendo”.
Il peccatore ubbidì e accompagnato dalla moglie, portò
la gallina; il prete lo ringraziò e mentre andava via
chiese: “Ma ora sono perdonato? Ho fatto la penitenza
sono assolto”? “Penitenza! Assoluzione! disse il prete.
No devi fare un'altra cosa”. “Cosa?” “Tornando a casa
raccogli tutte le penne della gallina e portale a me”.
“Come faccio, padre! Sono volate via! Chi sa dove
saranno arrivate”! “Ah, giá; è vero chissà dove saranno
arrivate - confermò il sacerdote. Proprio come le
menzogne che hai raccontate su quel ragazzo, chissà
dove saranno arrivate; e tu pensi che questo si possa
ripagare con una penitenza”? Quel prete era San Filippo
Neri.
Il giudizio temerario causa preoccupazione, disprezzo del
prossimo, orgoglio e compiacimento in se stessi e cento altri
effetti negativi, tra i quali il primo posto spetta alla
maldicenza, vera peste delle conversazioni. Vorrei avere un
carbone ardente del santo altare per passarlo sulle labbra
degli uomini, per togliere loro la perversità e mondarli dal
loro peccato, proprio come il Serafino fece sulla bocca di
Isaia.
Se si riuscisse a togliere la maldicenza dal mondo,
La partecipazione è stata numerosa, attenta e
9
Nella poesia, l’età non ha ...età
Il maestro Pasquale Catalano
INNO DEI CASACALENDESI
Parole e musica (non trovata) di E. Cosentino,
recuperata e riproposta da Antonio Marro
Don Gabriele Tamilia
E’ l’anima semplice e incontaminata dalla brutture
dell’esistenza che guida Pasquale nei ricordi della
sua vita, che non sono mai amari e carichi di
delusione o di avversione verso i propri simili.
Qualche composizione è una preghiera, qualche
altra ha più forma prosaica che poetica.
Tutte, comunque, sono intrise di quella fede
genuina e di quella spiritualità biblica semplice, ma
convinta, che sempre hanno caratterizzato i testi
delle sue composizioni musicali e le sue poesie.
Auguriamo al M° Pasquale Catalano lunga vita e
vena poetico-musicale sempre viva.
Trascriviamo qualcuna delle delicate composizioni:
UN SALICE PIANGENTE
Il maestro Pasquale Catalano, compositore musicale
e poeta, alla veneranda età di 93 anni, è ancora così
giovane da comporre poesie.
Una raccolta di 40 composizioni, intitolata
“Rimembranze” fanno ripercorre attraverso il
ricordo “le rimembranze” appunto, la vita del
Nostro. In genere, queste brevi poesie hanno quasi
sempre sapore autobiografico, per cui il maestro ha e
dà la sensazione di ripercorrere a ritroso le fasi della
sua serena esistenza. Ricordi giovanili, ricordi
dell’età matura sono tutti egualmente presenti nella
raccolta.
Volendo tentare un approccio con i grandi poeti
italiani, a volte gli scritti del Catalano fanno pensare
a Giacomo Leopardi o a Giovanni Pascoli.
Una velatura di tristezza fa pensare a Leopardi, ma
senza la chiusura pessimistica del grande
recanatese;. L’incrollabile fede del maestro, presente
anche nella sua vena musicale, tiene sempre aperta la
porta verso la trascendenza e verso la vita che
continua dopo la morte.
Al Pascoli lo fanno avvicinare: le persone, le
circostanze, la natura, i tramonti, le piante, gli
animali, le piccole realtà quotidiane con le quali il
Catalano sembra dialogare, per cui tra il poeta e il
mondo e la vita in cui è immerso, si stabilisce un
contatto esistenziale, intessuto quasi di domande e di
risposte. A differenza del Pascoli, però, non si
mostra risentito o deluso perché la realtà non
8
In una giornata di sole,
un salice piangente,
non potendo rivolgere
i suoi rami verso il cielo,
fece scendere il passerotto
ai suoi piedi e gli disse:
“Tu vieni a cinguettare
tutti i dì su di me,
ma il canto qui
non viene ascoltato.
Io piango giorno e notte:
è la mia sorte.
Ti prego, non venire più”.
Il passerotto, mortificato, rispose:
“Non credevo,
ma ora che so
non verrò più”.
E andò via.
RACCONTO D’UN PASTORE
Sul prato erboso un dì un pastore mi raccontò
di aver sognato un lupo che gli disse:
“Io non potrò mai esserti amico
perché tu non mi nutri.
Per vivere dovrò cercare la preda,
sbranarla e divorarla.
Questa è la mia natura”.
Risposi: “Non sarà sempre così.
Venuto il Regno di Dio
non ci saranno più guerre,
il mondo vivrà in pace;
ci sarà pace pure
fra l’uomo e l’animale.
Il lupo allora risiederà con l’agnello”.
E lui: “Che gioia ci sarà”!
UNA STORIA A LIETO FINE
Antonio Marro scrive a don Gabriele
Don Gabriele,
ho trovato l'allegato inno e non trovo la musica;
soprattutto vorrei che questa sia scritta da un
molisano per dargli il giusto tono. Ci sarebbe
qualcuno di sua conoscenza che farebbe
questo? Saluti Antonio Marro.
Noi siam figli di Casacalenda,
che portiamo nel mondo il tesoro
de la stirpe, il nostro lavoro
apre a tutti radioso avvenir.
D’ogni ceto, d’ogni arte e mestiere
siamo tutti di un solo paese;
ma innalziamo un solo pavese
de la patria lontana i color.
Ritornello:
Noi siam figli di Casacalenda
e abbiamo l’Italia nel cor.
Siam fratelli ché un unico amore
ci sostiene la forza a sperar.
Ripetere il ritornello.
Nella fede di Cristo cresciuti,
la parola di Roma serbammo,
e un tempio cristiano innalzammo
pegno bello del nostro fervor.
La parola di un Santo Pastore
ci fu guida paterna e sapiente.
Alla chiesa voluta la mente
ritempriam dopo il nostro lavor.
Ripetere il ritornello,
Ma se l’anima abbiamo donato,
tutto quello che fosse potere,
noi abbiamo il paese straniero
obbligato che il pane ci dá.
Ove l’italia, la gente ci porta
non ci dica che ingrati noi siamo,
i nostri figli educare sappiamo
nell’affetto al paese ospital.
Ripetere il ritornello.
Don Gabriele passa il messaggio al M° Catalano
Carissimo Maestro Catalano,
la risposta a questa domanda di Antonio Marro
residente a Montreal l’ho trovata in voi. Sareste
disposto a musicare l’inno? Sarebbe una bella
cosa., non vi pare? Don Gabriele
Il Maestro Catalano dà l’incarico di comporre
l’inno alla nipote
La nipote del M° Catalano, Esmeralda
Frascatore, ha musicato le parole dell’ “Inno
dei Casacalendesi” che potrebbe essere
suonato, cantato e inciso su CD.
Riceviamo dall’Ing. Antonio Vincelli
Defensa (la); voce arcaica: ved. Difesa;
dəfènzə (a); in genere contrada; modo di dire: u
ciéllə (u vóvə) d’a Dəfènzə, cómə fa ccuəšì pènzə
l’uccello (il bue) della ‘contrada Difesa’, come fa
così pensa; riferito a persona malpensante: come lei
sono tutti. A Casacalenda a Dəfènzə è la contrada
dov’è il Santuario di Maria SS. della Difesa, a circa
2 km dal paese.
In vari paesi molisani a Dəfènzə è rappresentata
dalla fascia di terreno di proprietà del Comune,
recintata e a difesa di un bosco, per favorirne
l’estensione con crescita spontanea e la messa a
dimora di piantine.
A Lucito (CB), ad esempio, la Defènza è il luogo
più caldo e ferace, fertile, dell’agro e fa parte del
feudo marchesale; il toponimo è citato in una
canzone dal titolo ‘Maggio della Defènza’, con i
versi: ‘E jecche a majje mije / de le Defènze / E
l’uoreje ja specate / Lu grane mo cumenze’,
oggetto di un saggio nel 1920 del musicologo del
luogo Vittorio De Rubertis e riscoperta nel 1986
dal preside prof. Nicolino De Rubertis.
5
Una Madonna della Difesa...per volta
Qui a Cortina d’Ampezzo (Belluno)
“Alla scoperta delle Madonne della Difesa” potremmo definire una delle tante attività dell’Ingegnere
Antonio Vincelli. Da questo numero iniziamo a far conoscere le diverse Madonne, individuate da lui,
venerate in Italia con lo stesso titolo della nostra.
Il primo ricordo dell’intervento miracoloso della
Madonna a difesa degli ampezzani viene
tradizionalmente riferito al 572, all’epoca
dell’invasione longobarda del Cadore: si narra che
la vergine, armata di spada, confuse gli assalitori
avvolgendoli in una densa nube a tal punto che
questi si uccisero tra loro, risparmiando gli abitanti
di Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. .
Nove secoli più tardi, ecco un altro leggendario
intervento della Vergine che affianca documentate
vicende: nel 1412 esigui gruppi di ampezzani e
cadorini riuscirono a fermare le truppe imperiali di
Sigismondo al passo di Cimabanche, tale vittoria
venne interpretata come il nuovo miracoloso
intervento della Madonna della Difesa e a perenne
memoria di questo evento venne istituita la Festa
del Voto, che da allora si celebra il 19 gennaio.
Già dal XIV secolo è attestata la presenza di un
sacello dedicato alla Difesa e nel corso del secolo
successivo sorse la Confraternita dei Battuti che si
riuniva in una chiesetta in località Bigontina, nei
pressi dell’attuale chiesa della Difesa.
L’aspetto attuale del santuario è frutto
dell’edificazione del 1750. Sulla liscia facciata a
capanna si trova un delicato affresco raffigurante
la Madonna della Difesa.
L’interno risulta illusoriamente ampliato dalla fitta
ed elegante decorazione pittorica realizzata nel
1908 dai fratelli Peskoller. Nel soffitto un animato
riquadro raffigura l’intervento della Vergine a
difesa degli ampezzani impegnati in battaglia e si
caratterizza per il dinamismo della composizione e
per i vivaci accostamenti di colori. .
6
L’altare maggiore
ligneo è posto
s u l l ’ a m p i o
presbiterio rialzato,
si tratta di un’opera
di chiaro gusto
barocco,
dove
all’articolata
s t r u t t u r a
architettonica con
colonne tortili e
timpano rialzato, si
aggiungono
numerose statue di
santi e angeli a tutto
tondo.
Nella nicchia si trova la venerata statua della
Madonna della Difesa, opera lignea del XIV - XV
secolo, riccamente abbigliata. Nello stesso altare è
collocato il bel tabernacolo ligneo, firmato
dall’ampezzano Bruno Apollonio Nert e datato
1892, arricchito da angioletti a tutto tondo e piccoli
rilievi dipinti con scene della vita di Cristo.
A destra e a sinistra dell’altare maggiore sono
collocate due tele di Antonio Zeiler,
rispettivamente “L’Addolorata” e “La Madonna
col Bambino tra i Santi Giacomo Minore e Teresa
d
’
A
v
i
l
a
”
.
Dal 1941 la chiesa della Beata Vergine della Difesa
è affidata ai Frati Minori Francescani.
Parrocchia di Cortina d'Ampezzo
Via Mercato, 12
Rendiconto 2011
A cura di Tullio del Gesso, Segretario del Consiglio per gli Affari Economici del Santuario
ENTRATE
Offerta Jo
1.000,00
Cassette offerte votive ottobre-dicembre 2010
452,09
Offerta Pietrantonio Giuseppe Canada
64,03
Offerta Giulia Del Vicario
800,00
O f f e r t a
R o s i n a
P i p e r n i
1.000,00
Offerta da Anonimo
10.000,00
Competenze attive su conto Banca
92.43
Ricavato vendita ferro vecchio
220,00
Offerta Giulia Del Vicario
100,00
Offerta Angelina Siricio
100,00
Raccolta offerte S. Infanzia, versate alla Curia 160,00
Offerta in memoria Caruso Anna Emilia
1.000,00
In mem. Vincelli M. Luisa e Pietracupa Maria
200,00
Cassette offerte votive gennaio-aprile
430,00
Offerta diversi Anonimi
941,00
Offerta Ambrosio Giuseppe - Canada
165,94
Offerta Ada Corsi-Ferrara
150,00
Offerta Griguolo Antonietta - Napoli
50,00
Offerta Mastrom. Eman. - Di Labbio Luisa
137,07
Offerta Anonimo
200,00
Offerta Elena Caticchio - Roma
100,00
Offerta Antonietta Ramacieri
50,00
Offerta Anna Smargiassi
150,00
Offerta Mansi Maria - Montreal
50,00
Offerta Covatta Claudette
70,00
Offerte mese di maggio
565,00
Offerta Domenico Montaldo
100,00
Offerta dei pellegrini di Petrella Tifernina
100,00
Offerta Rosina Piperni per bolletta ENEL
264,08
Competenze attive dalla Banca
264,47
Offerta Corrado Mastrocola
600,00
Offerta mese di giugno
95,00
Offerta Franco e Carmela Pietrant. Hamilton
80,00
Offerta Maria Maletta e Rosina D’Addario
10,00
Offerta Melfi Rosina - Hamilton
50,00
Offerta sorelle Soccio
100,00
Vendita oggetti religiosi luglio-agosto
460,00
Cassette offerte votive al 23.08.2011
1.286,00
Rimborso ENEL
263,70
Offerta Angelina Piperni
1.000,00
O f f e r t a
R o s i n a
P i p e r n i
1.000,00
Offerta Lucia e Michele Tozzi
50,00
Offerta Maria Perluzzo e Michelangelo di Nardo 100,00
Offerta Dino Napolitano
100,00
Offerta Maria Di Tomaso
10,00
Offerta Peppino Lavalle
50,00
Offerta Annunziata Vincelli
100,00
Offerta Anita Pietrantonio - Canada
66,00
Offerte giorno festa e vendita oggetti sacri 11.450,55
Offerte Sante Messe giorno della festa
2.750,00
Offerta Emma Greco per futuro banco in chiesa 500,00
Offerta Franco ed Elisa Del Vicario
1.000,00
Offerta Giornata Missionaria (versata in Curia)
70,00
Versato in più il 31.12.2011
63,25
Offerte per la Carità del Papa (Obolo di S. Pietro) 20,00
Offerta diacono Antonio Salzano in memoria 1.000,00
USCITE
Rottamazione auto Ditta Ramacieri
120,00
ENEL
1.601,89
Giornalino e spese postali estero
300,00
Revisione bagni a “La Termica”
200,00
Acconto lavori tinteggiatura controsoffitti
al corridoio e ai locali del piano terra
2.000,00
Integrazione completamento lavori piano terra:
pavimenti, contro soffittatura a Ditta Edilgen 10.000,00
Impianto aria condizionata Salone e Refettorio
alla Ditta Ciafardini
7.050.00
Imposta di bollo alla Banca
18,45
Cassetta di sicurezza alla Banca
per la conservazione oro della Madonna
343,10
Scaldabagno e montaggio a “La Termica”
350,00
Pittura , contro soffitti e rivestimento pareti
piano terra escluso Salone anticipato da
Don Gabriele
4.900,00
Toner stampa giornalino anticipato da don Gabr. 200,00
Controsoffitto, intonaco e pavimento ultimo piano
anticipato da don Gabriele
1.900,00
Raccolta offerte S. Infanzia versate alla Curia
160,00
Saldo per materiale vario a Baccari
360,00
Riparazione lampada votiva a Franco Marcogliese 100,00
Per cambio dollari alla Banca
24,00
Rinfresco per i fidanzati della Diocesi
255,00
Impianto elettrico Salone, refettorio, corridoio
piano terra a “Elettroripa” di Mario Todaro
3.285,00
Sedie per il Salone, tavoli e sedie refettorio
alla Ditta Lattarulo anticipate da don Gabriele 8.200,00
Competenze passive alla Banca
53,47
Pittura Salone a Lucio Fieramosca
600,00
Impianto audio-video Salone a“Parco soluzioni” 3.384,40
Pranzo Rettori dei Santuari Abruzzesi-Molisani 600,00
Rimborso spese ai preti giorno della festa
200,00
Celebrazioni Sante Messe
2.750,00
Timbri del Santuario
48,00
Riparazione porta ingresso Ditta Tartaglia
150,00
Prelievo e libretto assegni Banca
11,00
Spedizione lettere e giornalino
93.50
Acquisto Icone da Franco Corsi
70,00
Compenso banda Campolieto per la fiaccolata
320,00
Imposta di bollo alla Banca
18,45
Offerte Giornata Missionaria versate alla Curia
70,00
Acquisto oggetti sacri
2.666,66
Imposta di bollo alla Banca
33.45
Carità del Papa versati alla Curia
200,00
——————
TOTALE USCITE
62.663,34
Debito verso don Gabriele per anticipo a:
+ Lucio Fieramosca per lavori piano terra
4.900,00
+Lucio Fieramosca per controsoffitto/pavimento 1.900,00
+Toner developper giornalino
200,00
+Ditta Lattarulo per sedie e tavoli
8.200,00
Se qualche offerente è stato dimenticato, farlo presente.
Lasciati dall’Amministrazione Vincelli, depositati in
Banca e vincolata dal Vescovo la somma di euro
77.910,58 per l’ampliamento della chiesa del Santuario.
7
Una Madonna della Difesa...per volta
Qui a Cortina d’Ampezzo (Belluno)
“Alla scoperta delle Madonne della Difesa” potremmo definire una delle tante attività dell’Ingegnere
Antonio Vincelli. Da questo numero iniziamo a far conoscere le diverse Madonne, individuate da lui,
venerate in Italia con lo stesso titolo della nostra.
Il primo ricordo dell’intervento miracoloso della
Madonna a difesa degli ampezzani viene
tradizionalmente riferito al 572, all’epoca
dell’invasione longobarda del Cadore: si narra che
la vergine, armata di spada, confuse gli assalitori
avvolgendoli in una densa nube a tal punto che
questi si uccisero tra loro, risparmiando gli abitanti
di Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. .
Nove secoli più tardi, ecco un altro leggendario
intervento della Vergine che affianca documentate
vicende: nel 1412 esigui gruppi di ampezzani e
cadorini riuscirono a fermare le truppe imperiali di
Sigismondo al passo di Cimabanche, tale vittoria
venne interpretata come il nuovo miracoloso
intervento della Madonna della Difesa e a perenne
memoria di questo evento venne istituita la Festa
del Voto, che da allora si celebra il 19 gennaio.
Già dal XIV secolo è attestata la presenza di un
sacello dedicato alla Difesa e nel corso del secolo
successivo sorse la Confraternita dei Battuti che si
riuniva in una chiesetta in località Bigontina, nei
pressi dell’attuale chiesa della Difesa.
L’aspetto attuale del santuario è frutto
dell’edificazione del 1750. Sulla liscia facciata a
capanna si trova un delicato affresco raffigurante
la Madonna della Difesa.
L’interno risulta illusoriamente ampliato dalla fitta
ed elegante decorazione pittorica realizzata nel
1908 dai fratelli Peskoller. Nel soffitto un animato
riquadro raffigura l’intervento della Vergine a
difesa degli ampezzani impegnati in battaglia e si
caratterizza per il dinamismo della composizione e
per i vivaci accostamenti di colori. .
6
L’altare maggiore
ligneo è posto
s u l l ’ a m p i o
presbiterio rialzato,
si tratta di un’opera
di chiaro gusto
barocco,
dove
all’articolata
s t r u t t u r a
architettonica con
colonne tortili e
timpano rialzato, si
aggiungono
numerose statue di
santi e angeli a tutto
tondo.
Nella nicchia si trova la venerata statua della
Madonna della Difesa, opera lignea del XIV - XV
secolo, riccamente abbigliata. Nello stesso altare è
collocato il bel tabernacolo ligneo, firmato
dall’ampezzano Bruno Apollonio Nert e datato
1892, arricchito da angioletti a tutto tondo e piccoli
rilievi dipinti con scene della vita di Cristo.
A destra e a sinistra dell’altare maggiore sono
collocate due tele di Antonio Zeiler,
rispettivamente “L’Addolorata” e “La Madonna
col Bambino tra i Santi Giacomo Minore e Teresa
d
’
A
v
i
l
a
”
.
Dal 1941 la chiesa della Beata Vergine della Difesa
è affidata ai Frati Minori Francescani.
Parrocchia di Cortina d'Ampezzo
Via Mercato, 12
Rendiconto 2011
A cura di Tullio del Gesso, Segretario del Consiglio per gli Affari Economici del Santuario
ENTRATE
Offerta Jo
1.000,00
Cassette offerte votive ottobre-dicembre 2010
452,09
Offerta Pietrantonio Giuseppe Canada
64,03
Offerta Giulia Del Vicario
800,00
O f f e r t a
R o s i n a
P i p e r n i
1.000,00
Offerta da Anonimo
10.000,00
Competenze attive su conto Banca
92.43
Ricavato vendita ferro vecchio
220,00
Offerta Giulia Del Vicario
100,00
Offerta Angelina Siricio
100,00
Raccolta offerte S. Infanzia, versate alla Curia 160,00
Offerta in memoria Caruso Anna Emilia
1.000,00
In mem. Vincelli M. Luisa e Pietracupa Maria
200,00
Cassette offerte votive gennaio-aprile
430,00
Offerta diversi Anonimi
941,00
Offerta Ambrosio Giuseppe - Canada
165,94
Offerta Ada Corsi-Ferrara
150,00
Offerta Griguolo Antonietta - Napoli
50,00
Offerta Mastrom. Eman. - Di Labbio Luisa
137,07
Offerta Anonimo
200,00
Offerta Elena Caticchio - Roma
100,00
Offerta Antonietta Ramacieri
50,00
Offerta Anna Smargiassi
150,00
Offerta Mansi Maria - Montreal
50,00
Offerta Covatta Claudette
70,00
Offerte mese di maggio
565,00
Offerta Domenico Montaldo
100,00
Offerta dei pellegrini di Petrella Tifernina
100,00
Offerta Rosina Piperni per bolletta ENEL
264,08
Competenze attive dalla Banca
264,47
Offerta Corrado Mastrocola
600,00
Offerta mese di giugno
95,00
Offerta Franco e Carmela Pietrant. Hamilton
80,00
Offerta Maria Maletta e Rosina D’Addario
10,00
Offerta Melfi Rosina - Hamilton
50,00
Offerta sorelle Soccio
100,00
Vendita oggetti religiosi luglio-agosto
460,00
Cassette offerte votive al 23.08.2011
1.286,00
Rimborso ENEL
263,70
Offerta Angelina Piperni
1.000,00
O f f e r t a
R o s i n a
P i p e r n i
1.000,00
Offerta Lucia e Michele Tozzi
50,00
Offerta Maria Perluzzo e Michelangelo di Nardo 100,00
Offerta Dino Napolitano
100,00
Offerta Maria Di Tomaso
10,00
Offerta Peppino Lavalle
50,00
Offerta Annunziata Vincelli
100,00
Offerta Anita Pietrantonio - Canada
66,00
Offerte giorno festa e vendita oggetti sacri 11.450,55
Offerte Sante Messe giorno della festa
2.750,00
Offerta Emma Greco per futuro banco in chiesa 500,00
Offerta Franco ed Elisa Del Vicario
1.000,00
Offerta Giornata Missionaria (versata in Curia)
70,00
Versato in più il 31.12.2011
63,25
Offerte per la Carità del Papa (Obolo di S. Pietro) 20,00
Offerta diacono Antonio Salzano in memoria 1.000,00
USCITE
Rottamazione auto Ditta Ramacieri
120,00
ENEL
1.601,89
Giornalino e spese postali estero
300,00
Revisione bagni a “La Termica”
200,00
Acconto lavori tinteggiatura controsoffitti
al corridoio e ai locali del piano terra
2.000,00
Integrazione completamento lavori piano terra:
pavimenti, contro soffittatura a Ditta Edilgen 10.000,00
Impianto aria condizionata Salone e Refettorio
alla Ditta Ciafardini
7.050.00
Imposta di bollo alla Banca
18,45
Cassetta di sicurezza alla Banca
per la conservazione oro della Madonna
343,10
Scaldabagno e montaggio a “La Termica”
350,00
Pittura , contro soffitti e rivestimento pareti
piano terra escluso Salone anticipato da
Don Gabriele
4.900,00
Toner stampa giornalino anticipato da don Gabr. 200,00
Controsoffitto, intonaco e pavimento ultimo piano
anticipato da don Gabriele
1.900,00
Raccolta offerte S. Infanzia versate alla Curia
160,00
Saldo per materiale vario a Baccari
360,00
Riparazione lampada votiva a Franco Marcogliese 100,00
Per cambio dollari alla Banca
24,00
Rinfresco per i fidanzati della Diocesi
255,00
Impianto elettrico Salone, refettorio, corridoio
piano terra a “Elettroripa” di Mario Todaro
3.285,00
Sedie per il Salone, tavoli e sedie refettorio
alla Ditta Lattarulo anticipate da don Gabriele 8.200,00
Competenze passive alla Banca
53,47
Pittura Salone a Lucio Fieramosca
600,00
Impianto audio-video Salone a“Parco soluzioni” 3.384,40
Pranzo Rettori dei Santuari Abruzzesi-Molisani 600,00
Rimborso spese ai preti giorno della festa
200,00
Celebrazioni Sante Messe
2.750,00
Timbri del Santuario
48,00
Riparazione porta ingresso Ditta Tartaglia
150,00
Prelievo e libretto assegni Banca
11,00
Spedizione lettere e giornalino
93.50
Acquisto Icone da Franco Corsi
70,00
Compenso banda Campolieto per la fiaccolata
320,00
Imposta di bollo alla Banca
18,45
Offerte Giornata Missionaria versate alla Curia
70,00
Acquisto oggetti sacri
2.666,66
Imposta di bollo alla Banca
33.45
Carità del Papa versati alla Curia
200,00
——————
TOTALE USCITE
62.663,34
Debito verso don Gabriele per anticipo a:
+ Lucio Fieramosca per lavori piano terra
4.900,00
+Lucio Fieramosca per controsoffitto/pavimento 1.900,00
+Toner developper giornalino
200,00
+Ditta Lattarulo per sedie e tavoli
8.200,00
Se qualche offerente è stato dimenticato, farlo presente.
Lasciati dall’Amministrazione Vincelli, depositati in
Banca e vincolata dal Vescovo la somma di euro
77.910,58 per l’ampliamento della chiesa del Santuario.
7
Nella poesia, l’età non ha ...età
Il maestro Pasquale Catalano
INNO DEI CASACALENDESI
Parole e musica (non trovata) di E. Cosentino,
recuperata e riproposta da Antonio Marro
Don Gabriele Tamilia
E’ l’anima semplice e incontaminata dalla brutture
dell’esistenza che guida Pasquale nei ricordi della
sua vita, che non sono mai amari e carichi di
delusione o di avversione verso i propri simili.
Qualche composizione è una preghiera, qualche
altra ha più forma prosaica che poetica.
Tutte, comunque, sono intrise di quella fede
genuina e di quella spiritualità biblica semplice, ma
convinta, che sempre hanno caratterizzato i testi
delle sue composizioni musicali e le sue poesie.
Auguriamo al M° Pasquale Catalano lunga vita e
vena poetico-musicale sempre viva.
Trascriviamo qualcuna delle delicate composizioni:
UN SALICE PIANGENTE
Il maestro Pasquale Catalano, compositore musicale
e poeta, alla veneranda età di 93 anni, è ancora così
giovane da comporre poesie.
Una raccolta di 40 composizioni, intitolata
“Rimembranze” fanno ripercorre attraverso il
ricordo “le rimembranze” appunto, la vita del
Nostro. In genere, queste brevi poesie hanno quasi
sempre sapore autobiografico, per cui il maestro ha e
dà la sensazione di ripercorrere a ritroso le fasi della
sua serena esistenza. Ricordi giovanili, ricordi
dell’età matura sono tutti egualmente presenti nella
raccolta.
Volendo tentare un approccio con i grandi poeti
italiani, a volte gli scritti del Catalano fanno pensare
a Giacomo Leopardi o a Giovanni Pascoli.
Una velatura di tristezza fa pensare a Leopardi, ma
senza la chiusura pessimistica del grande
recanatese;. L’incrollabile fede del maestro, presente
anche nella sua vena musicale, tiene sempre aperta la
porta verso la trascendenza e verso la vita che
continua dopo la morte.
Al Pascoli lo fanno avvicinare: le persone, le
circostanze, la natura, i tramonti, le piante, gli
animali, le piccole realtà quotidiane con le quali il
Catalano sembra dialogare, per cui tra il poeta e il
mondo e la vita in cui è immerso, si stabilisce un
contatto esistenziale, intessuto quasi di domande e di
risposte. A differenza del Pascoli, però, non si
mostra risentito o deluso perché la realtà non
8
In una giornata di sole,
un salice piangente,
non potendo rivolgere
i suoi rami verso il cielo,
fece scendere il passerotto
ai suoi piedi e gli disse:
“Tu vieni a cinguettare
tutti i dì su di me,
ma il canto qui
non viene ascoltato.
Io piango giorno e notte:
è la mia sorte.
Ti prego, non venire più”.
Il passerotto, mortificato, rispose:
“Non credevo,
ma ora che so
non verrò più”.
E andò via.
RACCONTO D’UN PASTORE
Sul prato erboso un dì un pastore mi raccontò
di aver sognato un lupo che gli disse:
“Io non potrò mai esserti amico
perché tu non mi nutri.
Per vivere dovrò cercare la preda,
sbranarla e divorarla.
Questa è la mia natura”.
Risposi: “Non sarà sempre così.
Venuto il Regno di Dio
non ci saranno più guerre,
il mondo vivrà in pace;
ci sarà pace pure
fra l’uomo e l’animale.
Il lupo allora risiederà con l’agnello”.
E lui: “Che gioia ci sarà”!
UNA STORIA A LIETO FINE
Antonio Marro scrive a don Gabriele
Don Gabriele,
ho trovato l'allegato inno e non trovo la musica;
soprattutto vorrei che questa sia scritta da un
molisano per dargli il giusto tono. Ci sarebbe
qualcuno di sua conoscenza che farebbe
questo? Saluti Antonio Marro.
Noi siam figli di Casacalenda,
che portiamo nel mondo il tesoro
de la stirpe, il nostro lavoro
apre a tutti radioso avvenir.
D’ogni ceto, d’ogni arte e mestiere
siamo tutti di un solo paese;
ma innalziamo un solo pavese
de la patria lontana i color.
Ritornello:
Noi siam figli di Casacalenda
e abbiamo l’Italia nel cor.
Siam fratelli ché un unico amore
ci sostiene la forza a sperar.
Ripetere il ritornello.
Nella fede di Cristo cresciuti,
la parola di Roma serbammo,
e un tempio cristiano innalzammo
pegno bello del nostro fervor.
La parola di un Santo Pastore
ci fu guida paterna e sapiente.
Alla chiesa voluta la mente
ritempriam dopo il nostro lavor.
Ripetere il ritornello,
Ma se l’anima abbiamo donato,
tutto quello che fosse potere,
noi abbiamo il paese straniero
obbligato che il pane ci dá.
Ove l’italia, la gente ci porta
non ci dica che ingrati noi siamo,
i nostri figli educare sappiamo
nell’affetto al paese ospital.
Ripetere il ritornello.
Don Gabriele passa il messaggio al M° Catalano
Carissimo Maestro Catalano,
la risposta a questa domanda di Antonio Marro
residente a Montreal l’ho trovata in voi. Sareste
disposto a musicare l’inno? Sarebbe una bella
cosa., non vi pare? Don Gabriele
Il Maestro Catalano dà l’incarico di comporre
l’inno alla nipote
La nipote del M° Catalano, Esmeralda
Frascatore, ha musicato le parole dell’ “Inno
dei Casacalendesi” che potrebbe essere
suonato, cantato e inciso su CD.
Riceviamo dall’Ing. Antonio Vincelli
Defensa (la); voce arcaica: ved. Difesa;
dəfènzə (a); in genere contrada; modo di dire: u
ciéllə (u vóvə) d’a Dəfènzə, cómə fa ccuəšì pènzə
l’uccello (il bue) della ‘contrada Difesa’, come fa
così pensa; riferito a persona malpensante: come lei
sono tutti. A Casacalenda a Dəfènzə è la contrada
dov’è il Santuario di Maria SS. della Difesa, a circa
2 km dal paese.
In vari paesi molisani a Dəfènzə è rappresentata
dalla fascia di terreno di proprietà del Comune,
recintata e a difesa di un bosco, per favorirne
l’estensione con crescita spontanea e la messa a
dimora di piantine.
A Lucito (CB), ad esempio, la Defènza è il luogo
più caldo e ferace, fertile, dell’agro e fa parte del
feudo marchesale; il toponimo è citato in una
canzone dal titolo ‘Maggio della Defènza’, con i
versi: ‘E jecche a majje mije / de le Defènze / E
l’uoreje ja specate / Lu grane mo cumenze’,
oggetto di un saggio nel 1920 del musicologo del
luogo Vittorio De Rubertis e riscoperta nel 1986
dal preside prof. Nicolino De Rubertis.
5
1896: primo centenario della Difesa
A perenne memoria
LETTERA DEL PARROCO DI CASACALENDA
Casacalenda, 22/04/1996
Carissimi parrocchiani,
sapete tutti che il 1996 è l’Anno centenario dell’inizio
del Santuario della Madonna della Difesa. Non può
passare inosservato questo avvenimento che per noi
casacalendesi ha grande importanza religiosa,
culturale e sociale.
Il Consiglio Pastorale Interparrocchiale ed il
Consiglio di Amministrazione del Santuario hanno
programmato una serie di iniziative inserite nell’Anno
diocesano dell’evangelizzazione, mirante ad offrire un
contributo per la crescita della nostra vita di fede.
Con questa lettera vi invio una copia delle varie
iniziative programmate, sia parrocchiali che
diocesane.
Il primo punto è la realizzazione di una Missione
cittadina, animata
da alcuni missionari. Essi
passeranno nelle vostre case il 25-26-27 aprile per
incontrarvi, per parlare con voi e per invitarvi a
partecipare ai momenti comunitari che terremo nel
tardo pomeriggio nella Chiesa Madre.
Il
Parroco don Gabriele Tamilia
INIZIATIVE PARROCCHIALI

10 Centri di ascolto presso le famiglie con la
“Peregrinatio Mariae”

Missione cittadina: 25.-26-27 aprile

Adorazione eucaristica mensile al I° sabato del
mese al Santuario

12 maggio: Giornata di spiritualità e di fraternità
presso il Santuario per i Sacerdoti e le Suore
originari di Casacalenda e che ivi hanno
operato.(oltre 60 inviti; una trentina i
partecipanti). Conferenza di Ermanno Catalano
al Teatro Comunale

19 maggio: Giornata degli ammalati al
Santuario. Concerto in loro onore

22 maggio: Centro di ascolto organizzato dai
Coltivatori Diretti

24 maggio: Festa liturgica della Madonna

15-23 maggio: Novena al Santuario in
preparazione alla festa liturgica animata dalle
parrocchie della Zona Pastorale di Larino:
!5 maggio: Provvidenti
16 maggio: Larino Cattedrale e S. Maria
17 maggio: Larino B. V. delle Grazie
18 maggio: Ururi
19 maggio: Casacalenda le due parrocchie
20 maggio: Montorio
21 maggio: Ripabottoni
22 maggio: Morrone del Sannio
23 naggio: San Martino in Pensilis
24 maggio: Fiaccolata verso il Santuario.
Veglia di preghiera e benedizione dei
4











1 agosto: “Peregrinatio Mariae” e Veglia di
preghiera con Centro di ascolto al Convento
di S. Onofrio per acquistare l’Indulgenza del
“perdono di Assisi”
24 agosto: Veglia di preghiera Regionale
organizzata dal Movimento Giovanile dei
Coltivatori diretti. Recital animato dal
Movimento
21 settembre: Per gli emigrati ritornati in
occasione
della Festa: Conferenza di
Ermanno Catalano al Teatro Comunale sul
tema “La nascita, l’avvio e lo sviluppo del
Santuario della Difesa.
- Proiezione del video sul Santuario
-Pranzo in loro onore offerto
dall’Amministrazione del Santuario
-Concerto della Corale Polifonica “Ars
antiqua et nova” e rappresentazione tea
trale
22 settembre: Solenne Pontificale
di
conclusione del Centenario celebrato al
Santuario dal Vescovo di Termoli-Larino
Mons. Domenico D’Ambrosio teletrasmesso
in diretta da TRSP. Posa simbolica della
“prima pietra” della nuova Chiesa. Al
pomeriggio: Benedizione e collocazione
della statua della Madonna al quartiere
nuovo della città.
INIZIATIVE DIOCESANE
1 maggio: Incontro dei giovani della Diocesi
presente il Vescovo con marcia di
riflessione e di preghiera dal Convento al
Santuario
15-23 maggio: Novena al Santuario animata
dalle Parrocchie della Zona Pastorale di
Larino
18 maggio: pellegrinaggio al Santuario dalle
parrocchie delle Diocesi
25 maggio: Ritiro spirituale delle Suore
della Diocesi diretto dal Vescovo presso il
Santuario
1-14 luglio: Due turni di laboratorio
missionario diocesano al Santuario per
bambini di 4^ e 5^ elementare
15 settembre: Centenario della Difesa
celebrato dal Vescovo D’Ambrosio a
Providence negli Stati Uniti
22 settembre: Festa della Madonna della
Difesa: -Solenne Pontificale di conclusione
del Centenario celebrato dal Vescovo
D’Ambrosio. Posa simbolica della “prima
pietra” della nuova Chiesa del Santuario
Le favole della nonna
A cura di Antonio Marro, Montrealese di Casacalenda
LA LEPRE E LA TARARUGA
IL MALDICENTE PENTITO.
Un giorno una lepre incontra una tartaruga e
incomincia a ridere di lei perché lenta e curiosa; vi
erano presenti uccellini, rane e altri animaletti che
vivono nel bosco. Dopo un po’ la tartaruga, offesa,
invita la lepre a una gara di velocitá. Alla lepre si apre
la bocca dal ridere fino alle orecchie, ma dopo le
insistenze della tartaruga, perché offesa in pubblico
accetta la sfida.
Stabiliscono un tragitto: dalla curva del ruscello al
piede di un albero di pere in un campo che i due
conoscono. Fissano un appuntamento al punto di
partenza. Al via, tra i tanti amici, vi è un fagiano
veloce che fa da arbitro e tanti passerotti come
assistenti.
Appena partiti la tartaruga incomincia la sua corsa
lenta ma stabile; la lepre fa quattro salti,si volta in
dietro e nota l’avversario molto lontano; allora inizia a
ridere e dice: “Ma perché arrivare tanto prima per poi
aspettare”? Si allunga all’ombra di un albero e si
addormenta, mentre i passerotti incoraggiano la
tartaruga.
Più tardi si sveglia e nota che c’è molta distanza
dall’arrivo. Se ne va in giro tra i boschi e qui incontra
una sua amica, la volpe, e le parla della gara. Anche lei
scoppia a ridere e continuano a giocare. Intanto la
tartaruga continua la sua corsa avvicinandosi al
traguardo; quando è prossima all’arrivo, un uccellaccio
cattivo corre a cercare la lepre;la trova e le dice che la
tartaruga è vicina al traguardo. La lepre ride ancora e
dice:“Io con quattro salti la sorpasso e vinco la corsa;
ci mancherebbe che perdessi la corsa con una
tartaruga”.
Solo quando lo ritenne opportuno
incominció a correre per raggiungere il traguardo,
allungando le sue lunghe zampe a più non posso, ma
Un giorno un tizio si presenta al Parroco e chiede di
confessarsi. Il prete, sorridendo, gli dice: “Non posso
confessarti perché sei un gran peccatore; tutt’al più ci
sediamo e parliamo un po’ da uomo a uomo”. Il fedele
non avendo scelta, accetta. Siedono e incominciano a
parlare; a un certo momento il prete lo interrompe e
dice: “Perché non parliamo del tale dei tali”? Lui.
Sorpreso, dice: “Padre, io a torto ho parlato male di quel
ragazzo”. “A sí, e cosa hai detto di lui”? Chiede il prete.
“Ho detto che è un delinquente, un assassino…”. !Un
assassino”? Interrompe il prete. “ Si, ho detto che ha
ucciso”. “Hai detto che ha ucciso”? “Sí ho detto che ha
ucciso molta gente; ma, ora che mi son confessato cosa
devo fare per penitenza”? “Per penitenza vai a casa,ordina il confessore - prendi una gallina, ammazzala e
portamela, perché ho molti orfanelli che soffrono la
fame. Con la gallina faró del brodo per loro. Per strada,
però, spennala e butta le penne via facendo”.
Il peccatore ubbidì e accompagnato dalla moglie, portò
la gallina; il prete lo ringraziò e mentre andava via
chiese: “Ma ora sono perdonato? Ho fatto la penitenza
sono assolto”? “Penitenza! Assoluzione! disse il prete.
No devi fare un'altra cosa”. “Cosa?” “Tornando a casa
raccogli tutte le penne della gallina e portale a me”.
“Come faccio, padre! Sono volate via! Chi sa dove
saranno arrivate”! “Ah, giá; è vero chissà dove saranno
arrivate - confermò il sacerdote. Proprio come le
menzogne che hai raccontate su quel ragazzo, chissà
dove saranno arrivate; e tu pensi che questo si possa
ripagare con una penitenza”? Quel prete era San Filippo
Neri.
Il giudizio temerario causa preoccupazione, disprezzo del
prossimo, orgoglio e compiacimento in se stessi e cento altri
effetti negativi, tra i quali il primo posto spetta alla
maldicenza, vera peste delle conversazioni. Vorrei avere un
carbone ardente del santo altare per passarlo sulle labbra
degli uomini, per togliere loro la perversità e mondarli dal
loro peccato, proprio come il Serafino fece sulla bocca di
Isaia.
Se si riuscisse a togliere la maldicenza dal mondo,
La partecipazione è stata numerosa, attenta e
9
Un po’ di storia del Santuario
Ermanno Catalano, dal libro
“Il Santuario della Madonna della Difesa in Casacalenda tra storia e leggenda” (Terza puntata)
SGORGA L’ACQUA
L’accorrere al Santuario di un sempre crescete
numero di fedeli, malati o invalidi in cerca di
guarigione, fece apparire in tutta la sua gravità il
problema della mancanza di acqua nella zona.
Numerosi sondaggi fatti nulla apportarono.
La soluzione però giunse ai primi di febbraio 1900.
Viveva allora in Casacalenda uno stimato maestro di
musica, tal Vincenzo Mastrogirolamo, detto Tetrà,
nativo di Serramonacesca (PE), affetto da accentuata
sordità ad un orecchio, il quale, fervente devoto della
Madonna, si recava quotidianamente al Santuario per
impetrare la propria guarigione.
Un giorno chiamò a sé, come d’abitudine, alcuni
componenti la banda musicale ed insieme si recarono
al Santuario, ove sedettero sull’erba, discutendo delle
prove per un prossimo concerto. Ad un certo punto il
maestro, interrompendo il discorso, esclamò:
“Sentite? Fate attenzione! Non sentite scorrere
l’acqua?” E così dicendo piantò il bastone bel terreno
e lo ritrasse: un potente getto d’acqua proruppe fra lo
stupore generale.
(Questo in sintesi quello che mi raccontava mio
nonno, Vincenzo Catalano, che era presente
all’avvenimento. Una versione più dettagliata è stata
di pugno dallo stesso Tetrà) Fatti necessari
sopralluoghi, si fece installare subito un fontanino.
Nel 1902, la Ditta Baranello, che costruiva all’epoca
la strada provinciale Casacalenda-Guardialfiera, per
devozione alla Madonna, costruì, a proprie spese, la
UNA MANCATA VISITA AL SANTUARIO
Dalla notorietà
del Santuario,
sorto da qualche
anno, fu attratto
anche un allora
umile fraticello.
Fra Pio, che
sarebbe
poi
diventato
il
notissimo
ed
amato San Padre
P i o
d a
Pietrelcina,
il
quale,, durante il
suo periodo di
formazione, fu
nel Convento di
S. Elia a Pianisi,
negli anni 19031905.
Così il Padre
Eduardo
Di
Iorio, nel suo volume “I Cappuccini nel Molise”
riporta la notizia della mancata visita al Santuario di
Padre Pio:
“Durante lo studio di filosofia, con Padre Giustino
da S. Giovanni Rotondo, si recarono da S. Elia al
Convento di S. Onofrio dei Frati Minori, invogliati
dal dottore Don Ciccio Nardacchione, medico
condotto di Casacalenda, ottimo clinico e fervente
terziario che visitò più di una volta anche fra Pio, ed
invitati da Padre Isidoro, Minore della Comunità
del Convento di Casacalenda, che spesso si recava a
S. Elia a Pianisi, trascorrendo alcuni giorni
fraternamente assieme ai Cappuccini.
Dal Convento vollero recarsi al Santuario della
Madonna della Difesa e
Appena fuori Casacalenda, un rovescio li fece
tornare al Convento di S. Onofrio, tutti bagnati
come pulcini. Cercarono di asciugarsi alla meglio e
questa volta fra Pio mise l’abito del frate minore.
Quando egli raccontava queste gite disastrose,
diceva che gli era toccato fare tutte le figure,
fuorché quella di Pulcinella. Questa gita gli costò
cara, però, perché gli procurò raffreddore e tosse e
”d’allora, raccontava, sono incominciati i suoi
mali e le sue sofferenze, che in parte ha dovuto
Due Santi si sono incontrati a Casacalenda: Padre
Pio e Don Ciccio Nardacchione che lo ha anche
visitato più volte come medico. Cosa si saranno
10
Maria non vede, ma sente
Dio Padre ti aspetta sempre
Dott. J. Kai mlett e Dott. D. Sciuto
A cura di P. Carmine Maurizio, casacalendese
.LA MADONNA CIECA
Tempo fa, nella Chiesa di Nostra Signora a Kansas,
sorgeva un Santuario all’aperto dedicato alla Beata
madre, dove gli indiani andavano spesso a cantare e
pregare.
Col passare degli anni la statua divenne vecchia e
scolorita. Non appena il nuovo pastore mise gli occhi
sulla triste condizione della statua, disse: “E’ un vero
peccato. Qualcosa deve essere fatto”. Presto si diffuse
la notizia che il nuovo pastore stava per ripitturare la
statua e ristrutturare il Santuario. Gli indiani sarebbero
dovuti essere molto felici per l’iniziativa, amanti
com’erano dei colori brillanti. Ma vennero in forza dal
pastore e gli comunicarono in termini assoluti che non
desideravano che la statua fosse ripulita.
“Ma perché, chiese il pastore, non volete che appaia più
bella? Com’è adesso sembra che sia cieca”. “La
vogliamo così com’è, gli spiegò il capo degli indiani.
Lei così non può vedere i nostri difetti, può solo
ascoltare le nostre preghiere”.
Intorno alla stazione principale di una grande città,
si dava appuntamento, ogni giorno ed ogni notte,
una folla di "relitti umani":
barboni, ladruncoli, "marocchini" e giovani drogati!
Di tutti i tipi, e di tutti i colori...
Si vedeva bene, che erano infelici e disperati.
Barbe lunghe, occhi "cisposi",
mani tremanti, stracci, sporcizia.
Più che di soldi,
avevano tutti bisogno di un po’ di consolazione,
e di coraggio per vivere.
Ma queste cose, oggi,
non le sa dare quasi più nessuno!
Colpiva, tra tutti, un giovane,
sporco, e con i capelli lunghi e trascurati,
che si aggirava, in mezzo
agli altri poveri "naufraghi" della città,
come se avesse una sua personale "zattera" di salvezza.
Quando le cose gli sembravano proprio andare male,
nei momenti di solitudine e di angoscia più nera,
il giovane estraeva dalla sua tasca un bigliettino,
unto e stropicciato, e lo leggeva…
Poi, lo ripiegava accuratamente,
e lo rimetteva in tasca!
Qualche volta, lo baciava:
se lo appoggiava al cuore, o alla fronte.
La lettura del bigliettino faceva effetto subito.
Il giovane sembrava "riconfortato",
raddrizzava le spalle, riprendeva coraggio.
Che cosa c'era scritto, su quel misterioso biglietto?
Sei piccole parole, soltanto:
"La porta piccola è sempre aperta!".
Tutto qui...
Era un biglietto, che gli aveva mandato suo padre!
Significava che era stato perdonato
e, in qualunque momento,
sarebbe potuto tornare a casa.
E una notte, lo fece!
Trovò la porta piccola del giardino di casa aperta.
Salì le scale, in silenzio, e si infilò nel suo letto.
Il mattino dopo, quando si svegliò,
accanto al letto, c'era suo padre...
In silenzio, si abbracciarono!
"Il biglietto misterioso spiega
che c'è sempre una piccola porta aperta,
per l'uomo...
Può essere la porta del Confessionale,
quella della Chiesa, o del pentimento!
E là, sempre, un Padre che attende...
Un Padre, che ha già perdonato,
e che aspetta di ricominciare tutto, daccapo!".
E il Padre fa festa
tutte le volte che noi torniamo.
Dal libro “Multivitaminico per lo spirito”
Preghiamo la Madre di Dio, Regina della Pace,
perché sostenga con la sua materna intercessione i
nostri propositi e la nostra attività. A Lei affidiamo
l’intero anno 2012 perché sia vissuto da tutti
all’insegna del rispetto reciproco e del bene
comune, augurandoci che nessun atto di violenza
sia compiuto nel nome di Dio, supremo garante
della giustizia e della pace.
3
EDITORIALE
Don Gabriele Tamilia
Sono in tanti a chiedere il motivo per cui procedono
lentamente o si fermano i lavori dell’allungamento
della chiesa del Santuario. Come Rettore sono tenuto
a tenere informati i fedeli sulla situazione attuale,
dopo l’entusiasmo iniziale con il quale avevo
annunciato l’avvio dei lavori e della somma
disponibile.
Erano iniziati con l’abbattimento dei due locali, che,
al tempo dell’Educandato funzionavano da aule
scolastiche. E’ stata realizzata la cementificazione del
piano sul quale costruire l’altra parte dell’edificio
sacro e il muro di contenimento della scarpata sul lato
della montagna.
La realtà sta nel mancato finanziamento regionale che
deve essere unito al 50% già deliberato dai Vescovi
italiani, prelevati dall’8%° indicato sulla denuncia dei
redditi o delle pensioni di noi contribuenti.
Questa somma è sicuramente disponibile a condizione
che ci sia anche l’altro 50%.
Non abbiamo notizie, invece, dell’eventuale altro
finanziamento per i lavori dell’edificio, a
completamento del primo lotto, consistito nella messa
in sicurezza dei locali. E’ pienamente funzionante,
invece, il piano terra. Abbiamo già scritto sul numero
precedente di questo Notiziario che disponiamo di un
ampio salone, dotato di aria condizionata, del sistema
multimediale e di 140 comode poltroncine. Anche la
sala da pranzo, fornita anch’essa di aria condizionata,
può ospitare oltre 80 commensali.
Sono state realizzate le contro soffittature in alcuni
ambienti. Ci sarebbero da migliorare i servizi igienici
del piano terra, ma saranno fatti quanto prima.
In questi locali sono state ospitate già alcune
manifestazioni, altre richieste stanno arrivando.
Il meccanismo della ripresa, come si vede, sta
ripartendo e la vita lentamente riprende nel nostro
Santuario. Di aiuti esterni sono arrivate poche offerte,
assolutamente insufficienti per riprendere qualsiasi
lavoro, sia pure piccolo. Di aiuti consistenti, da parte
di qualche benefattore o di qualche gruppo di persone
benestanti interessate a finanziare opere che leghino a
Una persona ha promesso un contributo che
potrebbe essere sufficiente per la ristrutturazione dei
bagni nel corridoio del piano terra, in quanto assai
piccoli e non adeguati alla normativa per i portatori
di handicap.
Come sono lontani i tempi dei generosi benefattori
che hanno consentito lo sviluppo del Santuario e
delle opere annesse! Il Vescovo e la Diocesi tengono
assai al nostro Santuario. E’ nelle intenzioni di
Mons. De Luca valorizzarlo in tanti modi e in tempi
diversi. Tuttavia si potrà fare ben poco se non ci sarà
la ristrutturazione delle numerose stanze dei due
piani superiori. Rimane, però, la speranza del
finanziamento del post-terremoto. E noi
continueremo a sperare anche nella Provvidenza che
si può servire di varie persone, sia in Italia che
all’Estero.
Intanto ci prepariamo ad accogliere, per il 25 marzo,
il Convegno dei fidanzati delle varie parrocchie della
diocesi indetto dal Vescovo.
Si potranno accogliere gruppi di ragazzi, di giovani,
di famiglie che vorranno vivere una giornata di
incontri, di preghiera, di riflessione all’ombra della
Madonna della Difesa.
Chi fosse interessato e leggerà questo articolo su
Intenet http://www.casacapendadifesa.it, può farne
Direttore:
Don Gabriele Tamilia
Direttore Responsabile: Nicola Tamilia
Comitato di Redazione: Ermanno Cattalano
Antonio Marro per Montréal
Tullio Del Gesso
Raffaele Fieramosca
Mimì Lionetti
Maria Covatta
Maria Trotta
Mariolina Tavarozzi
Maria Barrucco
Foto:
Foto Kerem
Web Master:
Giuseppe Buonviaggio
Le offerte, di qualsiasi somma, per la realizzazione
dell’Opera, si possono inviare, a devozione della
Madonna della Difesa e in suffragio dei propri morti,
sul conto bancario del Santuario,
UniCredit Agenzia di Casacalenda, coordinate
bancarie:IT 82 X 03002 41000 000401238482
Il costo di una camera ad un letto è di euro
15.000,00 (quindicimila). Gli offerenti potranno
intitolarla con una targa a se stessi o ai propri morti.
Gli offerenti con almeno euro 1.000,00 (mille),
avranno i loro nomi scritti su una lapide. Qualsiasi
offerta è sempre gradita e utile.
A tutti gli offerenti, una preghiera e un grazie.
2
Inizi dei lavori del raddoppio della Chiesa
Un po’ di storia del Santuario
Ermanno Catalano, dal libro
“Il Santuario della Madonna della Difesa in Casacalenda tra storia e leggenda” (Terza puntata)
LAVORI DI MANUTENZIONE E AMPLIAMENTO DEI LOCALI
Avviato il funzionamento del Santuario, esso negli anni
fu meta di numerosi pellegrini, specie nel periodo della
guerra di Libia e di quella mondiale. Numerosi i
“miracoli” di cui tanta gente parlava e tanti ex voto
portati al Santuario da coloro che dichiaravano di aver
ricevuto grazie e guarigioni.
Fino ad alcuni anni fa nella stessa chiesa erano esposti
arti artificiali, stampelle, busti ortopedici, non ché cuori
d’argento, accompagnati tutti da fotografie dei donanti
ad indicazione della grazia ricevuta.
Col passere degli anni, però, si resero a volta a volta
necessari lavori di manutenzione o di adeguamento dei
locali e, quindi, si rese indispensabile attingere le
somme necessarie dalla vendita di oro vecchio
proveniente da offerte e donazioni alla Madonna.
Poiché si ritenne doveroso ottenere l’autorizzazione del
Vescovo Diocesano, fu introdotta la relativa domanda,
alla quale non giunse riscontro; per cui si ritenne che il
silenzio valesse accondiscendenza. Fu così che si
procedette a due vendite di oro vecchio, sempre pere
far fronte ai necessari lavori. Tardivamente, però, preso
dal dubbio per il procedimento forse illegittimo (anche
se in buona fede) o per scrupolo, il Dr. Nardacchione
pensò suo dovere chiedere al Pontefice la “sanzione
ecclesiastica” con l’istanza che segue di cui ho
rinvenuto la minuta all’Archivio del Convento S.
Onofrio.
A S.S. PAPA PIO XI
ROMA
Beatissimo Padre,
Il sottoscritto nella qualità di Presidente della
Deputazione di questo Santuario di Maria SS. Auxilium
Christianorum (detta “della Difesa”), prostrato ai
santissimi piedi della Santità Vostra, espone umilmente
quanto segue:
Nell’anno 1916 fu chiesta a S.E. Ill/ma Monsignor
Vescovo di Larino l’autorizzazione a vendere dell’oro
vecchio ed inutile, ex votivo, per urgenti restauri alla
Chiesa del Santuario e dell’annesso edificio in
costruzione (che deve servire per abitazione degli
officianti la Chiesa), del valore approssimativo di circa
£. 4.000.
La Curia non inoltrò la domanda perché non si
credettero imminenti i lavori, però la Deputazione,
avendo ritenuta sufficiente la domanda fatta, provvedé,
trascorso qualche tempo,alla vendita di una parte
dell’oro
pel valore di £. 8.667 e permise per un certo tempo i
lavori, interrotti poi da qualche motivo.
del rimanente oro vecchio del 1916 pel valore di £.
6.025, che unite alla prima somma di £. 8.667 del 1916
costituiscono l’approssimativo valore di £. 14.000.
Il sottoscritto, essendo in ansietà di coscienza per la
irregolarità compiuta sempre in buona fede e per
ignoranza, chiede umilmente le ecclesiastiche sanzioni.
Tanto spera ed avrà a grazia singolarissima della
Santità Vostra.
Casacalenda (Diocesi di Larino) 28 novembre 1922.
Umilissimo e devotissimo servo
Dott. Francesco Nardacchione
Non ho rinvenuto, però, il riscontro alla domanda che
precede.
Dott. Francesco Nardacchione
AMPLIAMENTO FABBRICATI
Nel 1925, perseverando nel disegno di allargare il
complesso del Santuario per renderlo sempre più
accogliente per i pellegrini, si ripresero, anche se a
singhiozzo, i lavori e si costruì, alle spalle della Chiesa,
un edificio a due piani che però non fu completato per
mancanza di fondi.
La sospensione durò oltre venti anni. In detto periodo,
però, non venne mai meno il fervore religioso da parte
dei fedeli, anche perché, dal 1935 in poi, si ebbe un
lungo periodo di guerre.
11
AUXILIUM CHRISTIANORUM
SANTUARIO DIOCESANO DELLA
MADONNA DELLA DIFESA - CASACALENDA
Abbinato a “L’Informatore Parrocchiale” del numero Marzo-Aprile2012
Internet
Periodico del
Santuario diocesano della Madonna della Difesa
Casacalenda
La storia degli edifici in foto
http:// www.difesacasacalenda.it
e-mail
[email protected]
Nonostante il buio, qualche sprazzo di luce
comincia a far capolino.
In arrivo i contributi regionali
per la chiesa del Santuario? E per l’edificio?
Scarica

AUXILIUM CHRISTIANORUM n foto