13/1 grande arte LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA e altri tesori del museo de l’Aia (segue scheda) 20/1 balletto classico LA BAYADERE (differita dal Bolshoi – di sotto una scheda) 22/1 cinema restaurato LA FEBBRE DELL’ORO di Chaplin (di sotto una scheda) LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA DI VERMEER E ALTRI TESORI dal Museo Mauritshuis a L'Aja MARTEDI 13 GENNAIO AL CINEMA PER UN GIORNO al CINEMA EXCELSIOR ore 17,30 e 21,30 in lingua originale con sottotitoli in italiano trailer: https://www.youtube.com/watch?v=q7CBGX74ssI La Monnalisa del Nord The Guardian Uno dei quadri più famosi dell'arte occidentale The New York Times La perla di un Museo gioiello The Times Tracy Chevalier ne fece la protagonista del suo romanzo da milioni di copie vendute (dal quale fu tratto il film di Peter Webber con gli eccezionali Scarlett Johansson e Colin Firth). 350mila sono stati i visitatori che in tre mesi sono accorsi a incontrarla nel corso della mostra bolognese. La ragazza con l’orecchino di perla, l’opera di Jan Vermeer -che 150 anni fa era soprannominato la “Sfinge di Delfi” perché ben poco si sapeva della sua vita e del suo lavoro- si offre oggi al pubblico in tutta la sua silenziosa e aggraziata bellezza. Concluso un tour di due anni nei più importanti musei del pianeta (dove ha incontrato oltre 1,2 milioni di spettatori da Tokyo a New York, da Atlanta a Bologna), la gemma del Nord torna al Museo Mauritshuis pronta a raccontare la sua storia. Martedì 13 gennaio verrà così proiettato solo per un giorno al CINEMA EXCELSIOR di Falconara La Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer e altri tesori dal Museo Mauritshuis, il tour cinematografico che guiderà gli spettatori tra le sale del museo dell’Aia che ri-accoglie il suo dipinto più celebre dopo due anni di restauri. Il tour al cinema esplorerà i legami tra arte e letteratura, pittura e cinema, immagini e immaginario, anche grazie alle interviste ad esperti e a scrittori, tra cui la stessa Tracy Chevalier. Oltre all’opera di Vermeer il pubblico scoprirà anche la "Lezione di anatomia del dottor Tulp" di Rembrandt e “Il Cardellino” di Carel Fabritius (reso celebre dal romanzo best seller di Donna Tartt), venendo poi trasportato dalle parole di Proust nel cuore dei più bei dipinti del XVII secolo olandese. I lavori per restaurare e ampliare l'elegante edificio in cui risiede il Museo, situato nel centro della città, si sono ispirati al Louvre di Parigi. Percorrerne le sale grazie alle videocamere significherà esplorarlo in lungo e in largo, nella consapevolezza che le opere che vi sono racchiuse raccontano storie che da secoli alimentano l’immaginazione di scrittori e registi. Realizzati per lo più per committenti privati, più che parlare al pubblico del tempo i quadri del Museo Maurithuis si rivolgono a singoli individui e per questo risultano spesso indecifrabili e misteriosi. Proprio come La ragazza con l’orecchino di perla che rappresenta quello che gli studiosi definiscono un “tronie esotico”. I Tronie sono ritratti raffiguranti “tipi”, più che persone, e sono un genere molto diffuso nella pittura olandese del Seicento. Il volto idealizzato della fanciulla e il suo insolito e luminoso abbigliamento (dal grosso orecchino in perla al copricapo a turbante, realizzato con panni gialli e azzurri) offrono al dipinto un carattere di atemporalità e di silenzioso mistero. Un’aura di pace e armonia pervade con delicatezza l’immagine: il modo in cui la giovane donna volge il capo -con le labbra umide e socchiuse quasi volesse prendere tra un attimo la parola- stimola la fantasia di chi guarda e ha sicuramente contribuito alla straordinaria popolarità del più famoso dipinto di Vermeer. La Bayadère Nei cinema dal Bolshoi di Mosca (in differita) trailer: http://vimeo.com/114772656 La Bayadère fu una creazione originale di Marius Petipa su musica del compositore austriaco Léon Minkus. Il termine bayadera indica le danzatrici indiane: la storia si svolge infatti in una terra antica ed esotica tra scene di mimo e sontuose atmosfere che richiamano la moda romantica di quegli anni. Il Grand Pas Classique (noto anche con il titolo Il regno delle ombre) è uno dei pezzi più famosi del balletto ma anche di tutta la storia della danza: ambientato nel regno dei morti, fonde geometrie rigorose e figurazioni complesse in un'atmosfera ricca di suggestioni. La prima rappresentazione avvenne a San Pietroburgo nel 1877 e fu seguita da numerosi altri allestimenti e rivisitazioni. La storia narra del guerriero Solor, innamorato della baiadera Nikiya che lo costringe ad un giuramento d'amore eterno. A Solor viene però offerta la mano di Gamzatti, la figlia del Rajah, ed egli accetta dimenticandosi la promessa fatta. Nikiya si oppone inutilmente a questo fidanzamento. Quindi la schiava Aya suggerisce a Gamzatti di uccidere Nikiya. Aya offre infatti a Nikiya un cesto di fiori nel quale è nascosto un serpente velenoso che morde la fanciulla. Il bramino le propone di salvarla a patto che lei accetti di sposarlo. Nikyia rifiuta e danza fino a morire. Solor, distrutto dal dolore, fuma uno speciale veleno, si addormenta e si ritrova nel regno delle ombre dove rincontra anche l'amata Nikiya alla quale giurerà fedeltà eterna. Yuri Grigorovich: ballerino e coreografo nato a Leningrado nel 1927. Dopo essere stato accettato nella Scuola di Balletto di Leningrado nel 1946, Grigorovich è diventato solista al Balletto Kirov di San Pietroburgo, dove è rimasto fino al 1962. Si è unito al Teatro Bolshoi nel 1964 e ne è stato direttore artistico fino al 1995. Le sue opere più famose sono Schiaccianoci, Spartacus e Ivan il Terribile. Marius Petipa (1818-1910): è stato un ballerino e coreografo francese. Figlio d’arte e maestro di danza del Balletto Imperiale di San Pietroburgo, fu creatore di oltre cinquanta balletti, molti dei quali permangono nel repertorio classico odierno. Formato alla scuola francese, Petipa ha sviluppato considerevolmente la tecnica del balletto classico influenzando in modo particolare l'evoluzione e lo sviluppo della scuola russa. Nel 1858 Petipa smise di danzare per dedicarsi totalmente alla coreografia. MARTEDI’ 20 gennaio 2015 ORE 19,30 CINEMA EXCELSIOR Balletto in 3 atti Musiche: Ludwig MINKUS Libretto: Marius PETIPA and Sergei KHUDEKOV Coreografia: Marius PETIPA Nuova versione: Yuri GRIGOROVICH Con scene dalla produzione di: Vakhtang CHABUKIANI, Nikolai ZUBKOVSKY, Konstantin SERGEYEV Scenografie originali riviste da: Valery FIRSOV, Nikolai SHARONOV Costumi originali rivisti da: Nikolai SVIRIDCHIKOV Supervisor della revisione di scene e costumi: Valery LEVENTAL Cast Svetlana Zakharova (Nikiya) Maria Alexandrova (Gamzatti) Vladislav Lantratov (Solor) Con l'Orchestra del Bolshoi Teatro Accademico di Stato con i solisti del Bolshoi e il Corpo di Ballo del Bolshoi IL CINEMA RITROVATO (restauri a cura della CINETECA DI BOLOGNA) LA FEBBRE DELL’ORO (The Gold Rush) https://www.youtube.com/watch?v=_VRcC7rSPjo (USA/1925) di Charles Chaplin Sceneggiatura: Charles Chaplin. Fotografia: Roland Totheroh. Interpreti: Charles Chaplin (il cercatore), Georgia Hale (Georgia), Mark Swain (Big Jim McKay), Tom Murray (Black Larson) Produzione: Chaplin-United Artists. Durata: 92' A parte tutto – a parte gli abiti buffi, i baffetti e gli scarponi – volevo produrre qualcosa che commuovesse la gente. Cercavo l'atmosfera dell'Alaska, con una storia d'amore dolce, poetica, eppure comica. [...] Volevo che il pubblico piangesse e ridesse. Quale che sia la sua opinione su questo film, perlomeno io sarò riuscito a restare fedele alla mia idea originale. [...] Siamo solo all'inizio [del cinema] e sono fin troppi i produttori che usano l'approccio sbagliato, pensando che il cinema sia un mezzo espressivo affine al teatro invece di essere qualcosa di completamente nuovo. Pensai a quella scena della Febbre dell'oro in cui faccio a pezzi il cuscino e le piume bianche danzano sullo schermo nero. È impossibile da rifare sul palcoscenico! A me è piaciuta più di qualsiasi altra cosa abbia fatto in quel film. Mi ci sono impegnato veramente fino in fondo. Quella scena ha una specie di intensità. Ho cercato di metterci dentro qualcosa di disperato, di terribile e di esprimerlo in modo nuovo, come una sorta di musica visiva. (Charlie Chaplin) Restauro digitale eseguito dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata in collaborazione con Criterion Collection, Photoplay Productions e Roy Export Company S.A.S. Musiche originali di Charles Chaplin restaurate e dirette da Timothy Brock eseguite dall’Orchestra Città Aperta. precede KID AUTO RACES AT VENICE, CAL. (USA/1914) di Henry Lehrman (7') Restauro digitale promosso da Cineteca di Bologna, British Film Institute e Lobster Films in collaborazione con Association Chaplin, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Musiche composte e dirette da Timothy Brock, registrate nel 2013 presso il Teatro de la Zarzuela di Madrid. PER CONOSCERE IL FILM http://www.ilcinemaritrovato.it/per-conoscere-i-film/the-gold-rush-lafebbre-delloro/la-storia-del-film