Informazioni per la distribuzione CraI Gente Crai Bimestrale - n° 1 2010 C R A I A M A R C A 2 0 1 0 SOMMARIO Gente Crai EDITORIALE 2 Crai e la marca privata 23 Il grande concorso di Ama DAI PUNTI VENDITA DALLA CENTRALE 3 6 3 8 9 11 13 14 16 6 17 19 20 Marche private, il successo continua Un 2010 ricco di promozioni È nata Crai Tirreno Alta fedeltà per i clienti Crai Il futuro della distribuzione secondo Adm Non chiamatele soltanto bilance Il biologico cresce senza sosta Crai e Agire insieme per Haiti Più efficienza dal deposito al negozio Volano i prezzi dello zucchero La dolcezza a scaffale arriva dal Piemonte DAI CEDIS 14 22 Progetto 2000: un nuovo specialista per Crai - n° 31 28 Golosi biscotti firmati Crai IL MERCATO DEL MESE 31 Con Crai la Pasqua è sempre più dolce 35 I GENUINI 35 La regina degli agrumi TREND 37 Per la spesa vince il supermercato ATTUALITÀ 38 Cosmetici: che passione! 39 Gente Crai bimestrale IL PRODOTTO A MARCA CRAI 37 LE RUBRICHE IN COPERTINA Pubblicazione 24 La rete Crai cresce senza sosta 1-2010 Come di consueto, anche quest’anno Crai ha partecipato a Marca, l’evento organizzato da Bologna Fiere e dedicato alle marche commerciali: un’efficace opportunità di incontro e confronto tra gli operatori dell’industria contoterzista e le aziende della distribuzione. Il nostro Gruppo si è presentato con uno stand completamente rinnovato: raffinato, elegante ed essenziale, un vero e proprio “salotto” nel quale potere accogliere visitatori, fornitori e partner. Brevi dalla gdo Crai Secom Spa Centro Direzionale Milano 2 - Palazzo Canova Via F.lli Cervi - 20100 Segrate - Milano Tel. 02/210891 Fax 02/21080401 www.craiweb.it Realizzazione redazionale e grafica Arbre Pubblicità & Marketing Milano Hanno collaborato Valeria Benevelli, Franco Beretta, Gianluigi Bollati, Marco Bordoli, Rita Buttironi, Elisa Faccini, Corrado Menozzi, Giuseppe Parolini, Monica Purificato, Claudia Ranfi, Silvana Russo, Nelly Testa e Renato Tibiletti. Foto Archivio Crai, Studio Prina, www.icponline.it. Progetto grafico: Lodovico Pieropan Fotolito: Pixel Studio, Milano Stampa Grafiche Milani, Segrate (Mi) 1 febbraio 2010 editoriale Crai e la marca privata L a fiera Marca di Bologna ha segnato, anche quest’anno, l’ennesima conferma di quanto sia importante il settore dei prodotti a marchio d’insegna. Una conferma che arriva non tanto dal crescente numero di espositori e visitatori di quello che si può ormai considerare un tradizionale appuntamento per gli operatori della distribuzione moderna, ma che deriva da altri fattori. Il progressivo sviluppo delle cosiddette private label si traduce, infatti, in una serie concreta di vantaggi economici. Innanzitutto per le catene distributive, le quali con l’offerta a marchio riescono a ottenere una maggiore marginalità, sottraendosi al tempo stesso al confronto con l’offerta dei concorrenti. Ma anche per i consumatori, dato che mediamente i prezzi di questi prodotti - a parità di livello qualitativo - sono più bassi di quelli delle industrie di marca, non essendo gravati da una serie di costi come per esempio quelli pubblicitari o distributivi. Infine per le aziende contoterziste, per le quali la crescita del mercato dei prodotti a marchio d’insegna rappresenta una valida opportunità di business. E che il mercato cresca non vi è dubbio. I dati presentati a Marca sono a tale proposito eloquenti. La quota raggiunta dalle marche commerciali ha ormai raggiunto il 13,6% nelle vendite a valore, per un giro d’affari di 8,5 miliardi di euro. Il ruolo giocato da Crai in questo ambito si può considerare senz’altro da protagonista. Il nostro Gruppo è da molti anni che ha compreso l’importanza strategica e le potenzialità commerciali e di marketing del prodotto a marchio. E da molti anni dedica loro grandi risorse e attenzioni sotto vari punti di vista. In termini quantitativi, per esempio, con un assortimento che supera ormai abbondantemente le 1.300 referenze. Dal punto di vista della qualità, con una selezione rigorosa dei fornitori, rigidi disciplinari e severi controlli delle fasi produttive. Sotto il profilo dell’immagine, con packaging dalla grafica e dai materiali sempre più attraenti e pratici per il consumatore. Sul piano della segmentazione dell’offerta, con marchi e linee di prodotto in grado di soddisfare le molteplici esigenze dei consumatori (dall’area convenienza ai Piaceri Italiani, dai prodotti bio agli equosolidali, da quelli per celiaci alle referenze della linea Giardino Cosmetico). Si può a buon diritto affermare, dunque, che la nostra catena appare tra quelle più performanti nello sviluppo dell’offerta a marchio ai propri dettaglianti e alla propria clientela. Il crescente gradimento del prodotto a marchio Crai (dimostrato, nel 2009, da una quota sulle vendite totali di prodotti confezionati che ha raggiunto il 14,6%) non può prescindere naturalmente dall’indissolubile legame tra marchio e insegna, tra il piano concreto della qualità e della convenienza dell’offerta e quello più concettuale dei valori e del vissuto trasmessi dalla catena agli occhi del consumatore. Un rapporto importante che deve essere sviluppato efficacemente e in parallelo. ■ febbraio 2010 2 DallaCENTRALE L’EDIZIONE 2010 DELLA FIERA MARCA HA CONFERMATO IL MOMENTO D’ORO DELLE MARCHE DEL DISTRIBUTORE, DELINEANDONE UN FUTURO ANCORA PIÙ PROMETTENTE. LA PARTECIPAZIONE DI CRAI ALL’EVENTO CON UNO STAND COMPLETAMENTE RINNOVATO. Marche private, il successo continua C Armando Brescia ome ogni anno, anche quest’anno il nostro Gruppo ha partecipato a Marca, l’evento organizzato dall’ente Fiera di Bologna e dedicato alle marche commerciali. La manifestazione, giunta alla sua sesta edizione, rappresenta da sempre una efficace opportunità di incontro e di confronto tra gli operatori dell’industria contoterzista e delle aziende della distribuzione. 3 ❯❯ febbraio 2010 DALLACENTRALE UNO SPAZIO TUTTO NUOVO Crai, che fa parte di un ristretto gruppo di catene distributive che collaborano con Bologna Fiere alla realizzazione di Marca, era presente, il 20 e 21 gennaio scorso, con uno stand completamente rinnovato rispetto alle edizioni passate. Molto raffinato, elegante, essenziale: un vero e proprio “salotto” nel quale potere accogliere comodamente visitatori, fornitori e partner vari e illustrare al tempo stesso la propria immagine e la propria offerta. Su cosa punta Crai A margine della presentazione del rapporto annuale sulla marca commerciale si è svolto un seminario di approfondimento sulle strategie di sviluppo della marca privata e sulle relazioni di partnership tra distributori e fornitori. Al dibattito, che ha visto la partecipazione di alcuni manager delle principali insegne distributive, ha dato il proprio contributo anche Silvana Russo, responsabile del marketing strategico dei prodotti a marchio Crai. Russo ha evidenziato come la quota della marca privata di Crai sia perfettamente allineata a quella della media di mercato, sia pure con alcune disomogeneità sul piano territoriale. Molto soddisfatta si è dichiarata, in particolare, dell’andamento della linea premiun Piaceri Italiani, i cui risultati sono andati, in un anno difficile come il 2009, ben oltre le aspettative. «Per il 2010 – ha aggiunto – la nostra catena lavorerà soprattutto sull’area salutistica e in generale sull’area del valore, attraverso l’arricchimento del marchio-insegna con prodotti ad elevato contenuto di servizio». febbraio 2010 4 LA RICERCA L’appuntamento di Marca rappresenta da sempre anche l’occasione per illustrare i risultati dell’Osservatorio sull’evoluzione della marca commerciale in Italia. Lo studio, realizzato da Adem Lab-Università di Parma in collaborazione con la società di ricerche Iri Infoscan, ha evidenziato le eccellenti performance registrate dai prodotti a marchio d’insegna nel 2009 confermando in modo eloquente il crescente successo delle private label nel nostro Paese. A MARCHIO UN PRODOTTO SU QUATTRO A commentare i numeri del sesto rapporto annuale è stato chiamato ancora una volta, oltre al direttore di Iri, Gian Maria Marzoli, Guido Cristini, ordinario di marketing presso l’Università degli Studi di Parma. «Nelle principali catene della distribuzione moderna e nelle categorie dove la marca privata è presente - ha esordito Cristini nel suo intervento - la quota a valore è prossima al 20-22 per cento, mentre a volume la percentuale supera ampiamente il 25%. Ciò significa che su quattro prodotti venduti uno è “firmato” direttamente dal distributore». Una dichiarazione, questa, che riassume in sé gli eccellenti risultati di vendita raggiunti lo scorso anno dalle marche commerciali. DALLACENTRALE Una fiera da record L’unico appuntamento italiano dedicato alla marca commerciale. Marca, organizzata da quest’anno con il patrocinio di Adm, l’Associazione della distribuzione moderna, ha chiuso l’edizione 2010 con l’ennesimo successo. Sono stati infatti quasi 5.000 gli operatori professionali presenti alla due giorni bolognese, di cui 495 stranieri, e ben 406 gli espositori, dei quali il 20% provenienti dall’estero. mostra che i prodotti a marchio del distributore (al netto di quelli a peso variabile) sono passati da una quota complessiva a valore dell’11,8% al 13,6% (14,6% quella a volume) per un totale di oltre 8 miliardi di euro considerati i vari canali. Le marche industriali hanno invece visto una progressiva erosione del loro peso, passando da una share del giro d’affari dell’88,2% all’86,4%. I NUMERI DEL SUCCESSO In valore, infatti, la crescita è stata del 10,4%. A volume dell’8%. Un variazione tanto più significativa se si raffronta con quella delle grandi marche, le quali hanno contenuto l’aumento del fatturato al 2,4%, mentre in termini quantitativi non hanno mostrato alcuna variazione. Un rapido confronto di ciò che è successo negli ultimi cinque anni OFFERTA SEMPRE PIÙ RICCA Che la presenza dei prodotti a marchio sugli scaffali sia ormai molto ampia è del resto testimoniato dalle cifre. In totale, le referenze presenti nell’assortimento delle varie insegne italiane ammontano a oltre 10.000. Nel format supermercato, in media, se ne contano 920 (+10% rispetto all’anno precedente), mentre nell’iper raggiungono le 1.660 unità (+9% sul 2008). Freddo (21,9%), fresco (17,5%) e cura casa (17,5%) risultano i reparti maggiormente penetrati dal prodotto a marchio. Ma l’offerta dei distributori non sta migliorando solo dal punto di vista quantitativo. Cresce in generale anche la qualità della proposta: a livello di prodotto, di segmentazione dei marchi, di packaging e di pubblicità. L’APPREZZAMENTO DEL CONSUMATORE Giampaolo Fabris, docente di sociologia allo Iulm di Milano, commentando, sempre a Marca, i risultati della prima indagine nazionale sul comportamento dei consumatori nei confronti delle private label, ha ammesso che «l’atteggiamento non è più quello di alcuni anni fa. Le marche commerciali non sono più viste come marche economiche ma di serie B. Nella fascia premium vengono persino percepite come superiori a quelle industriali». Non è un caso, dunque, che lo scorso anno l’offerta premium delle varie catene abbia registrato un incremento delle vendite a valore del 29,9% (addirittura del 45,1% in quantità). Se è vero - sostiene lo studio di Fabris - che solo poco meno di un terzo dei consumatori acquista regolarmente e apprezza le private label, è altrettanto vero che vi è un ulteriore 25% circa di consumatori che potrebbe facilmente diventarne acquirente abituale. ■ 5 febbraio 2010 DallaCENTRALE LE ATTIVITÀ PROMOZIONALI SONO UNA LEVA FONDAMENTALE NELLA STRATEGIA D’INSEGNA. È PER QUESTO CHE CRAI HA DEFINITO IL NUOVO PIANO PROMOZIONALE, CHE SI PRESENTA SEMPRE PIÙ EFFICACE E COERENTE CON LA STRATEGIA AZIENDALE. Un 2010 ricco di promozioni I Olimpia Ogliari l nuovo anno si prospetta ricco di tante iniziative e attività promozionali diverse, dai tagliprezzo ai buoni sconto, tutte unite dallo slogan “Da Crai il risparmio è reale” e dal format grafico che prevede l’immagine di una corona sui volantini e sui vari materiali di comunicazione. CRESCITA CONTINUA PER I PRODOTTI A MARCHIO La tendenza generale del mercato vede negli anni una continua intensificazione delle promozioni, come dimostrano i dati forniti da Nielsen e riferiti a ipermercati, supermercati e libero servizio. Nel 2000 la pressione promozionale era pari al 18,4% e ha poi continuato a crescere fino a chiudere il 2008 con un 22,7%. Nel primo semestre del 2009 ha raggiunto i 24,2 punti percentuali e l’assortimento febbraio 2010 6 Sono numerose le attività promozionali previste da Crai per il 2010, tutte caratterizzate dallo slogan “Da Crai il risparmio è reale” e dall’immagine di una corona. in promozione il 10,8% del totale grocery. Stessa tendenza per i prodotti a marchio del distributore: l’incidenza delle vendite realizzate in promozione raggiunge il 18% avvicinandosi sempre più ai livelli medi del grocery (24,3%). Aumenta anche la presenza delle marche commerciali all’interno dei volantini con una quota del 9,9% nel 2009 e un incremento del 33% negli ultimi due anni. Crai rispecchia proprio questa tendenza e, nell'impostare le varie iniziative, ha dunque puntato sul potenziamento promozionale del prodotto a marchio. UN PIANO EFFICACE PER CRAI Il programma promozionale “Da Crai il risparmio è reale” pianificato per il 2010 mantiene l’impostazione dell’anno scorso per un totale di 25 attività, per 18 delle quali è stato anche definito un tema nazionale che costituisce il riferimento per la selezione sia delle offerte che delle meccaniche promozionali. Oltre alle iniziative dedicate al Natale e alla Pasqua, le attività promozionali definite a livello nazionale comprendono tagliprezzo, 3x2 e 2x1, buoni sconto per i prodotti a marchio, promozioni speciali dedicate alla linea Piaceri Italiani e ai vini della Cantina Crai. Nello specifico, in seguito alla efficace sperimentazione effettuata nel 2009, vengono riproposti i coupon che contengono da 2 a 4 buoni sconto, con l’obiettivo di stimolare il primo acquisto dei prodotti a marca Crai. Per i Piaceri Italiani si confermano le 4 attività a tema con l’erogazione di punti fidelity a fronte dell’acquisto. Nel 2010 le “offerte bomba” passeranno da 4 a 6 e saranno proposte in occasione delle attività promozionali a tema nazionale. IL VALORE AGGIUNTO DI CRAI La competenza e i servizi che Crai mette a disposizione dei propri soci non finisce qui. Grazie a una convenzione con ACNielsen, è infatti disponibile il nuovo servizio Foldernet: un’applicazione accessibile tramite internet che consente di ottenere tutte le informazioni relative alle offerte promozionali attivate dalla concorrenza. Lo strumento permette di accedere a tutti i prezzi praticati suddividendo le informazioni in base a vari criteri: area geografica, competitor, categoria o specifico prodotto e marca. Inoltre, se fino ad oggi la possibilità di pubblicare il volantino promozionale su Craiweb era limitata soltanto ai cedis provvisti di un sito internet, ora tutti i punti vendita Crai possono mettere on line il proprio volantino in concomitanza dell’attività promozionale in corso. Questo grazie alla nuova modalità di gestione del servizio e alla nuova tecnica di visualizzazione flash che permette una vera e propria consultazione, incluso l’ingrandimento sul singolo prodotto. ■ 7 febbraio 2010 DallaCENTRALE È nata Crai Tirreno FORTE DELLA NOTORIETÀ DEL MARCHIO-INSEGNA CRAI IN TUTTA L’ITALIA CENTRALE, E GRAZIE A UNA SINERGIA DI GRUPPO FRA DIVERSI SOCI, È STATA COSTITUITA UNA NUOVA SOCIETÀ PER AZIONI. C rai Tirreno ha sede a Santa Palomba, un sobborgo di Roma, ed è partecipata da Pilato spa, Fratelli Ibba srl, Codè Crai Ovest, Ama Crai Est, Consorzio Crai Adria Nord e CeDis Regina sas. UNA SINERGIA IMPORTANTE La nuova realtà societaria è presieduta da Gian Giacomo Ibba - già presidente di Fratelli Ibba srl, del Consorzio Crai Sardegna e di Crai Coope- Crai Tirreno è presieduta da Gian Giacomo Ibba, già presidente di Fratelli Ibba srl, del Consorzio Crai Sardegna e di Crai Cooperativa. Alessandra Amorosi rativa - e conta fra i consiglieri: Antonio Carpino in rappresentanza di Pilato, che ricopre la carica di vicepresidente; Oriano Filippi, presidente di Nealco e del Consorzio Crai Adria Nord, e Gianfranco Scola, direttore generale di Ama Crai Est. In virtù dell’alleanza strategica fra Crai e Sma, Crai Tirreno sarà servita dalle piattaforme logistiche della catena del Gruppo Auchan. Nello specifico, per il secco farà riferimento al centro di distribuzione di Fiumicino, mentre per i La nuova società si prefigge una rapida espansione in Lazio, Campania, Abruzzo e Umbria puntando sul franchising nel mercato della distribuzione di vicinato. febbraio 2010 8 prodotti freschi e freschissimi alla piattaforma di Santa Palomba. GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLA NUOVA SOCIETÀ Questa sinergia di gruppo fra diversi soci, appartenenti ai principali poli regionali di Crai, sottende la volontà di mettere a frutto tutte le reciproche esperienze, ponendole al servizio di quei punti vendita che maggiormente rispondono ai canoni dello stile “genuinamente italiano” tipico di Crai, fatto di qualità dei prodotti, di approccio cordiale e di spirito di servizio verso la clientela. La nuova società si prefigge una rapida espansione in Lazio, Campania, Abruzzo e Umbria puntando sul franchising nel mercato della distribuzione di vicinato. Oltre al know-how riconosciuto alla compagine sociale sarà sicuramente messa a frutto una costante presenza sul territorio e un approfondito studio delle esigenze locali. ■ DallaCENTRALE I RISULTATI DELL’INDAGINE SULLA QUALITÀ, GIUNTA ALLA SUA OTTAVA EDIZIONE, EVIDENZIANO UNA BUONA TENUTA DEL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DA PARTE DELLA CLIENTELA DEI NEGOZI CRAI. Alta fedeltà per i clienti Crai A ncora una volta soddisfatti. È questo, in estrema sintesi, il risultato che emerge dall’indagine periodica che Crai effettua sui propri clienti per saggiarne il grado di fedeltà e di generale soddisfazione. La ricerca, giunta all’ottava edizione e realizzata anche quest’anno dalla società Agron, si è basata su un campione rappresentativo di responsabili d’acquisto che hanno risposto telefonicamente e on line al questionario. PROMOSSI IN QUALITÀ Ambiente, rapporto con il personale, assortimento dei prodotti confezionati, qualità dei prodotti freschi, prodotti a marchio, promozioni, attenzione al sociale, catalogo premi e prezzi. Il sondaggio ha preso in esame diversi aspetti della “qualità” Crai. Ebbene, in generale, l’indice di soddisfazione della clientela, basato sul gradimento complessivo, la raccomandabilità dell’insegna, la continuità del Bernardo Camasi rapporto e la vantaggiosità rispetto ad altre catene, appare stabile. Anzi risulta in crescita se si prendono in esame i frequentatori più affezionati, quelli cioè che fanno acquisti nei nostri punti vendita almeno una volta alla settimana (con un indice passato da 83 punti nel 2007 a 85 nel 2008 sino a 86 dello scorso anno). IL SUCCESSO DEI PRODOTTI A MARCHIO CRAI Quasi il 70% delle donne intervistate, in particolare, ha un percepito di Crai come «catena italiana» e con «un marchio che offre garanzie». Il 65% apprezza il fatto che si tratta di negozi «dove esiste ancora il rapporto personale» e il 59% si dichiara soddisfatto perché «offre tutti i vantaggi del negozio sottocasa». Sempre più apprezzati risultano poi i prodotti a marchio Crai. Le abitudini d’acquisto delle consumatrici interpellate registrano una vera impennata in tal senso. Considerando sia coloro che acquistano questi prodotti in maniera occasionale, sia gli acquirenti 9 ❯❯ febbraio 2010 DALLACENTRALE più frequenti, la percentuale complessiva nel 2009 è salita all’87%, contro l’81% dell’anno precedente (addirittura al 95% se si considerano solo i clienti che hanno risposto alle domande dell’indagine sul sito di Crai). IL CONFRONTO CON LE ALTRE INSEGNE Nella fattispecie, la quota dei forti estimatori di prodotti a marchio Crai è passata dal 25 al 28 per cento, mentre i clienti che li acquistano non così frequentemente sono aumentati di due punti percentuali (dal 56 al 58 per cento). L’offerta a marchio della nostra insegna, del resto, sembra piacere più di quanto non avvenga altrove. Il grado di soddisfazione per i nostri prodotti registra un valore medio del 3,55 contro il 3,43 delle altre catene. Particolarmente apprezzata inoltre è l’efficacia delle informazioni in etichetta: data di scadenza, nome del produttore, lista degli ingredienti e valori nutrizionali. Anche qui infatti Crai ne esce bene: 3,35 contro 3,20 delle principali insegne concorrenti. Crai e la responsabilità sociale Tra le novità dell’ultimo sondaggio sul grado di soddisfazione dei consumatori vi era una serie di domande finalizzate a conoscere quali caratteristiche dovrebbe avere Crai per risultare un’azienda socialmente responsabile. Il 47% del campione ha indicato le «garanzie di sicurezza e provenienza dei prodotti». Il 27% ritiene che la nostra insegna dovrebbe assicurare la «valorizzazione delle produzioni locali», il 21% si aspetterebbe invece un’offerta molto concentrata su «prodotti italiani». Per il 20%, infine, dovrebbe offrire «prodotti di marca al prezzo più basso». febbraio 2010 10 BUONE LE PROMOZIONI Apprezzamenti positivi giungono anche sul fronte delle iniziative promozionali. In una scala da 1 a 4 la clientela dei nostri negozi ha mediamente espresso valutazioni comprese tra 3,22 e 2,76 riguardo alla facilità di lettura dei volantini, alla presenza di marche conosciute nelle offerte promozionali proposte, alla ricchezza dei prodotti in promozione e al livello di riduzione dei prezzi. I due terzi delle consumatrici che stanno partecipando alla raccolta punti “Tentazioni dietro l’angolo”, inoltre, se ne dichiara soddisfatta. L’IMPEGNO AMBIENTALE Il sondaggio, infine, ha confermato la piena sintonia tra le consumatrici e le iniziative ecosostenibili e di rispetto ambientale di Crai. A cominciare dagli EcoPoint. Riguardo alla possibilità di acquistare prodotti sfusi, per esempio, ben il 91% delle intervistate si è dichiarata interessata all’offerta nella detergenza casa. Percentuale che passa al 65% per gli alimenti per cani e gatti, al 56% per il vino e al 52% per l’acqua da acquedotto trattata con sistemi di nanofiltrazione. Forte anche la propensione all’acquisto di sacchetti alternativi a quelli tradizionali di plastica, progetto su cui Crai si sta fortemente impegnando. Con le maggiori preferenze per le borse in cotone naturale, seguite dalla plastica riciclata, dal sacchetto biodegradabile, dalla plastica riutizzabile e dalla carta. ■ DallaCENTRALE Il futuro della distribuzione secondo Adm L’ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE LE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA FOCALIZZA IL SUO IMPEGNO NELLA PROMOZIONE DI NUOVI MODELLI DI RELAZIONE TRA PRODUTTORI E DISTRIBUTORI, FAVORENDO UTILI CONFRONTI PER MIGLIORARE L’EFFICIENZA E IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEL CONSUMATORE. Armando Brescia I n un contesto come quello attuale - dominato da importanti cambiamenti di mercato, diffusi fattori di criticità e da un’ulteriore maturazione del consumatore, sempre più attento alla qualità dell’offerta - promuovere una cultura di sistema tra realtà diverse su tutti i temi strategici diventa ancora più importante. Ecco in che modo Adm ha intenzione di affrontare le sfide future, come ha spiegato alla redazione di Gente Crai il consigliere delegato Paolo Fregosi. ■ Come si traduce in concreto la vostra missione “fare cultura di sistema”? Quali sono gli obiettivi alla base dell’attività di Adm? Per capire l’essenza del lavoro di Adm è necessario fare un passo indietro. Dopo la fusione tra Indicod ed Ecr Italia, è emersa la necessità di una struttura che ne assumesse il controllo e rappresentasse l’intera filiera commercia- Paolo Fregosi, consigliere delegato di Adm. le. È dunque nata sia Adm, in rappresentanza della distribuzione, che Ibc, l’associazione delle industrie dei beni di consumo. Da quel momento, Adm e Ibc lavorano a braccetto con Indicod-Ecr per favorire lo sviluppo e la crescita di tavoli di discussione tra industria e distribuzione. Adm si propone quindi di creare valore ricercando soluzioni collaborative avanzate, che accrescano le competenze specifiche degli operatori della filiera commerciale. Cerchiamo di contribuire al dibattito, sollecitare il confronto e suggerire modelli da seguire: il tutto per migliorare l’efficienza e accrescere la soddisfazione del consumatore finale. ■ Quali sono i principali argomenti con cui deve attualmente confrontarsi la distribuzione? Sia la distribuzione che l’industria si misurano oggi con la necessità di una profonda modernizzazione, che ri- 11 ❯❯ febbraio 2010 DALLACENTRALE ADM: CHI È E COSA FA Nata nel 2004, l’Associazione della distribuzione moderna conta oggi 450 aziende distributrici associate, pari a 32.000 punti vendita e 160 miliardi di euro di fatturato. La sua missione consiste nel promuovere e valorizzare nuovi modelli di relazione tra produttori e distributori, favorire confronti utili a migliorare l’efficienza e la soddisfazione del consumatore. Tutto ciò si traduce nell’essere soggetto propositivo nel sistema del commercio organizzato; valorizzare la distribuzione moderna come motore di crescita culturale, sociale e imprenditoriale; collaborare con l’industria di marca per il miglioramento dell’efficienza della filiera; promuovere studi e ricerche e attivare percorsi formativi di alta specializzazione per nuovi manager. chiede soluzioni avanzate per guadagnare competitività. Credo che attualmente una delle questioni fondamentali da affrontare giri intorno ai concetti di responsabilità sociale e di sviluppo sostenibile: sono queste le strade che la distribuzione moderna deve percorrere per migliorare l’offerta e il servizio ai consumatori. Su questo fronte, l’interesse di Adm è molto attivo su tutto ciò che coinvolge il packaging dei prodotti, un aspetto essenziale della sostenibilità, con l’obiettivo di trovare soluzioni tecnologiche innovative che riducano l’impatto ambientale. ■ Quali sono i principali progetti in cui siete coinvolti nel 2010? Continua anche nel 2010 l’impegno di Adm sul fronte della formazione, con la sesta edizione del Master in Retail Management per formare i futuri manager della distribuzione. febbraio 2010 12 Il progetto centrale è senza dubbio il catalogo elettronico, l’innovativo servizio di gestione delle informazioni di prodotto che vedrà una completa concretizzazione nel 2010. Si tratta di uno strumento di straordinaria importanza per ricercare le informazioni in modo rapido e affidabile: l’industria carica su questa piattaforma comune le caratteristiche dei suoi prodotti che la distribuzione può andare a consultare. Dopo aver superato la fase di studio e quella di test il programma potrà partire e stiamo mettendo a punto gli obiettivi e fissando gli appuntamenti di approfondimento, come workshop e convegni. Sul fronte più specifico delle attività di Adm continueremo, per esempio, sulla strada che abbiamo imboccato fin dalla nascita e che va avanti con ottimi risultati sul fronte formativo: il Master in Retail Management, arrivato alla sesta edizione, ha l’obiettivo di formare i futuri manager della distribuzione. La formula del successo è rappresentata dal percorso articolato in sei mesi di formazione in aula e sei mesi di stage presso le insegne associate. ■ DallaCENTRALE Non chiamatele soltanto bilance TECNOLOGIE E APPLICAZIONI INNOVATIVE TRASFORMANO LE BILANCE DA FEDELE ED EFFICIENTE COMPAGNO DI LAVORO A POTENTE E FLESSIBILE MEZZO DI Olimpia Ogliari COMUNICAZIONE. R apide, interattive e facili da usare. Grazie a nuove applicazioni le bilance da banco, le più classiche tra le attrezzature per il negozio alimentare, diventano strumenti versatili che oltre alla pesatura includono funzioni innovative quali la gestione dei prezzi di vendita, le informazioni generali per il reparto e altre caratteristiche associate al prodotto. In questo ambito opera Mettler Toledo, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di sistemi di pesatura per la distribuzione alimentare, ma anche per laboratori e industrie. UN MEZZO DI COMUNICAZIONE IMPORTANTE Le soluzioni Mettler Toledo rappresentano la naturale evoluzione della bilancia, che diventa un efficace mezzo di comunicazione in grado di raggiungere il consumatore in un contesto specifico e in un determinato momento. Il banco, in particolare, ha un ruolo fondamentale nella comunicazione con il cliente. Direttamente sullo schermo Lcd della bilancia, o attraverso schermi di grandi dimensioni posizionati in prossimità, è possibile veicolare contenuti multimediali come pubblicità, cross merchandising, informazioni sui prodotti, ricette o abbinamenti e anche l’elimina code digitale, elemento attrattivo per eccellenza. Bilance di questo tipo consentono di unire al meglio i vantaggi di una soluzione di visual merchandising con strumenti evoluti di pesatura a supporto della vendita. UN’OFFERTA COMPLETA PER IL PUNTO VENDITA Presente su scala mondiale, grazie a una rete commerciale e di assistenza tecnica che è la più vasta del settore, l’offerta complessiva di Mettler Toledo comprende bilance da negozio versatili, facilmente collegabili in rete, in versione self service, pensile e da banco: tutte progettate per rispondere alle diverse esigenze dei reparti della distribuzione alimentare. Nel comparto della vendita al dettaglio, l’offerta Mettler Toledo per la gestione dei cibi freschi spazia dal settore del ricevimento merci e del preconfezionamento alle soluzioni per i reparti a libero servizio e assistiti. Attraverso il collegamento in rete, le bilance possono rendere disponibili dati analitici sulle vendite, assistendo i clienti nella determinazione dei prezzi e nella gestione dell’inventario e fornendo informazioni utili a supporto delle decisioni di merchandising. Il tutto a beneficio del profitto del negozio. ■ L’installazione delle soluzioni Mettler Toledo nel reparto carni del supermercato Crai Pagliuti a Cotignola, in provincia di Ravenna. Soluzione realizzata da Vignoli e C&S. Mettler Toledo per Crai La recente installazione realizzata presso il supermercato Crai Pagliuti a Cotignola, in provincia di Ravenna, consente al gestore del negozio di comunicare efficacemente e tempestivamente con la propria clientela riducendo nel contempo il tempo di attesa percepito. Un ulteriore vantaggio è costituito della gestione integrata dell’elimina code, controllato direttamente dalla tastiera delle bilance eliminando i telecomandi. 13 febbraio 2010 DallaCENTRALE O C I G O L O IL BI e c s e csernza sosta DALLE CONFETTURE AL MIELE, DALLE VERDURE AL LATTE FRESCO SALE LA PASSIONE DELLE FAMIGLIE ITALIANE PER GLI ALIMENTI BIO, CHE SEGNANO UN TREND POSITIVO. E SE SI CONSIDERANO I PRODOTTI A MARCHIO DEL DISTRIBUTORE LA CRESCITA RISULTA ANCORA MAGGIORE. Olimpia Ogliari febbraio 2010 14 I l mondo del biologico in ipermercati e supermercati italiani vale circa 430 milioni di euro annui, pari al 1,7% del valore totale del grocery e con una crescita del 6,4% rispetto all’anno precedente. Lo afferma un’indagine Nielsen aggiornata all’anno terminante a settembre 2009, che ha analizzato i trend registrati dalla categoria nei punti vendita della grande distribuzione italiana. ITALIANI SEMPRE PIÙ BIO In ipermercati e supermercati italiani i prodotti biologici sono presenti in ben 179 famiglie merceologiche, su un totale di 410, e le prime dieci categorie valgono più del 40% di questo mercato. Tra queste, al primo posto per quota di mercato, troviamo le confetture e gli spalmabili biologici a base frutta che con oltre 38 milioni di euro di giro d’affari segnano un +16% e vanno a rappresentare quasi il 25% delle vendite di confetture e spalmabili in iper e super e quasi il 9% dell’intero mondo bio. Altri prodotti della “top ten” che evidenziano un trend positivo nelle vendite a valore sono le uova di gallina (+13,5%), il miele (+8,5%), i legumi secchi e cereali (+15,2%) e i nettari di frutta (+12,2%). PRIVATE LABEL È MEGLIO Ancora più brillante la performance registrata dai prodotti biologici a marchio del distributore, che raggiungono un giro d’affari di 170 milioni di euro annui, pari al 44% del mondo bio complessivamente inteso. La crescita nelle vendite a valore rispetto ai dodici mesi precedenti si attesta sul 9,9% e le prime dieci categorie di prodotti valgono il 43% del totale. Di queste ben 48 famiglie merceologiche mostrano un trend superiore alla media del 9,9%. Primeggiano per quota di mercato le uova di gallina con 15,4 milioni di euro di fatturato (+13,5%) e una peso a valore di oltre il 48% sul totale delle uova biologiche e del 9,7% tra le private label. Ottime performance di crescita del fatturato sono registrate da confetture e spalmabili a base frutta (+234%), legumi secchi e cereali (+14,5%), aromi ed erbe fresche (+16,7%), pomodori (+13%), mele (121%), polpa di pomodoro (17,5%), pelati e pomodorini (24,2%), riso (12,7%) e sughi pronti e basi (+124,4%). I SUPERMERCATI NEL DETTAGLIO Cosa succede nei punti vendita della distribuzione con una superficie compresa tra i 400 e gli 800 metri quadrati? Il fatturato complessivo raggiunto dai prodotti biologici ha superato i 74 milioni di euro - pari al 1,4% del valore totale del grocery -, con una crescita rispetto all’anno precedente del 5,8%. Nei supermercati italiani la produzione biologica coinvolge 170 categorie merceologiche e tra queste primeggiano, con un fatturato di quasi 9,5 milioni di euro, le uova di gallina che crescono dell’11,5% e arrivano a una quota a valore del 10,8% nel mondo delle uova e del 12,6% nel biologico. Con 7,6 milioni di euro di giro d’affari (+14,1%), confetture e spalmabili a base di frutta rappresentano il 22,4% delle vendite della categoria di riferimento nei supermercati italiani e oltre il 10% dell’intero mondo biologico. Altri prodotti che hanno ottenuto una buona crescita a va- lore sono farine (+10,4%), legumi secchi e cereali (+11,5%), miele (+10%), mozzarelle (+17%), pasta di semola (+27%), yogurt magro (+18,5%) e tavolette e barrette di cioccolato (+29,7%). ANCHE AL SUPER VINCONO I PRODOTTI A MARCHIO Nei supermercati italiani il mondo del biologico a marchio del distributore vale circa 27 milioni di euro, con un incremento dell’8,4% e una quota del 39,2% sul totale bio. Sono 110 le categorie private label presenti sugli scaffali e, di queste, alcune rappresentano quasi la totalità delle vendite nella famiglia di prodotti biologici di riferimento. È il caso delle ciliegie che detengono una quota dell’82,8% sulle vendite complessive di ciliege bio nei supermercati italiani. Oppure crescenza (92,5%), latte per l’infanzia (80%), pelati e pomodorini (82,4%), riso parboiled (94,8%), succhi (96,5%), fino ad arrivare alla pasta fresca ripiena dove la quota è addirittura del 100%. Sono numerosi anche i trend positivi che è possibile evidenziare nella categoria dei prodotti biologici a marchio del distributore, tra i quali confetture e spalambili a base di frutta (+306%), asparagi (+612%), carote (+97,6%), mele (+108%), mozzarelle (+25,3%), panna Uht (+65%), pere (+156%), yogurt magro (+212,8%), sughi pronti e basi (+383%). Anche Crai nel suo piano di attività 2010 prevede un rilancio di questo segmento nelle principali categorie del comparto grocery. ■ 15 febbraio 2010 DallaCENTRALE CRAI E AGIRE insieme per Haiti A POCHE SETTIMANE DAL TERREMOTO, L’AGENZIA ITALIANA PER LA RISPOSTA ALLE EMERGENZE HA RACCOLTO OLTRE 13 MILIONI DI EURO, Armando Brescia GRAZIE ANCHE ALLA MOBILITAZIONE DI CRAI. C ome partner strategico di Agire, Crai ha scelto di assumere un ruolo attivo in occasione di gravi emergenze umanitarie internazionali, come nel caso del terremoto di magnitudo 7.3 della scala Richter che l’11 gennaio scorso ha colpito il Paese più povero dell’intero continente americano. Grazie all’impegno dei partner ma soprattutto alla solidarietà dei cittadini, in poche settimane dal terremoto Agire è riuscita a raccogliere oltre 13 milioni di euro. UN AIUTO CONCRETO Di fronte a una tragedia di tali dimensioni, la risposta di Crai all’appello di Agire non si è certo fatta attendere. E dopo il sisma che ha colpito Haiti si è attivato il sistema di informazione e veicolazione dei messaggi di sensibilizzazione. L’obiettivo è quello di moltiplicare i canali per la raccolta fondi e portare immediato soccorso alla popolazione haitiana. Fino al 28 Febbraio nei punti vendita Crai sono stati infatti presenti i cartelli che hanno ricordato ai clienti le modalità con cui hanno potuto dare il proprio aiuto: con donazioni tramite sms da cellulare oppure con car- ta di credito. Ma i messaggi di sensibilizzazione sono stati veicolati anche sul sito internet Craiweb e tramite i comunicati trasmessi sulle frequenze di Radio Crai. COSA FA AGIRE Mentre purtroppo ancora cresce il bilancio ufficiale delle vittime, continuano però i lavori delle organizzazioni di Agire impegnate sul campo nei programmi di prima emergenza e ricostruzione. Sono circa 450 gli operatori umanitari delle 9 organizzazioni di Agire (Actionaid, Cesvi, Cisp, Coopi, Gvc, Intersos, Save The Children, Terre Des Hommes e Vis) operative nelle zone colpite dal terremoto, e 22 di essi sono italiani. Grazie ai fondi donati dagli italiani, le Ong di Agire impegnate in 11 differenti zone di Haiti gestiscono la distribuzione di oltre 1.3 milioni di razioni alimentari, l’allestimento di 7.600 rifugi temporanei nei campi profughi per dare riparo ad oltre 40.000 persone, il reinserimento nei processi educativi di 21.000 bambine e bambini, la ricostruzione di almeno 15 strutture comunitarie (scuole, orfanotrofi e centri sanitari) e la realizzazione di 1.360 latrine pubbliche. ■ Per informazioni su AGIRE e sulle modalità dell’intervento ad Haiti – www.agire.it febbraio 2010 16 DallaCENTRALE Più efficienza dal deposito al negozio NATA PIÙ DI 25 ANNI FA, JDA È OGGI UNO DEI MAGGIORI FORNITORI AL MONDO DI SOLUZIONI SOFTWARE PER INTEGRARE, SINCRONIZZARE E OTTIMIZZARE L’INTERA CATENA LOGISTICA, A TUTTO VANTAGGIO DELLA Alessandra Amorosi REDDITIVITÀ. E fficienza è la parola chiave per la società presente in 60 Paesi, che offre ai suoi 5.800 clienti piattaforme software in grado di migliorare la redditività e ottenere risultati concreti. Forte della grande esperienza nel campo della distribuzione alimentare, e grazie alla profonda conoscenza dei processi chiave per i retailer, Jda propone due soluzioni per ottenere la massima efficienza: il riordino automatico a deposito e il riordino centralizzato al punto vendita. IL CEDI È SEMPRE PIÙ FUNZIONALE Il modello di riordino a deposito, che deve essere implementato dai cedi Crai, permette di raggiungere alti livelli di produttività grazie a un’ottimizzazione delle attivi- 17 ❯❯ febbraio 2010 DALLACENTRALE Le soluzioni software di Jda hanno l’obiettivo di integrare, sincronizzare e ottimizzare l’intera catena logistica, a tutto vantaggio della redditività. ” tà e a un’accurata previsione della domanda. Il sistema consente di definire infatti in automatico il ciclo di revisione ottimale per ciascun fornitore, basato su una semplice ma precisa valorizzazione economica delle giacenze e dei costi di acquisizione. La soluzione consente anche di spingere la valutazione economica e l’ottimizzazione a livello di singolo articolo. Il sistema può essere inoltre integrato con il riordino promozionale e speculativo, che permette un’accurata gestione integrata delle promozioni: è possibile definire on line, o importare tramite interfaccia, le offerte con le condizioni contrattuali di sconto ed eventuali limiti massimi di quantità (totali o per singolo prodotto). Attraverso un modello di valutazione economica, suggerisce inoltre la quantità ottimale da acquistare assieme al normale riordino. Lo stock promozionale, così come quello speculativo, viene tracciato separatamente ed è questo l’unico modo per calcolare correttamente e analiticamente ciò che si considera overstock. I risultati ottenuti negli ultimi 2 anni parlano chiaro: crescita delle rotazioni del 37,5% con conseguente analoga riduzione dei costi di gestione del deposito e oneri finanziari e contemporaneo incremento del livello di servizio con riduzione delle vendite perse. IL MODELLO PER IL PUNTO VENDITA Il riordino manuale ha dei limiti evidenti, dai possibili errori che portano a mancate vendite fino al cospicuo tempo impiegato dai negozi per far fronte a questa attività. Con il riordino centralizzato al punto vendita, che è possibile integrare al riordino al cedi, una procedura giornaliera tracfebbraio 2010 18 cia l’immesso, il venduto e i movimenti principali rendendo la gestione degli stock più semplice ed efficace. In pratica, ogni notte il sistema legge il venduto per ciascun articolo o negozio, ne prevede i consumi in relazione ai dati storici e a una serie di elementi oggettivi - quali stagionalità, andamento stagionale, promozioni in corso - e calcola le quantità ottimali tenendo conto di rotazioni, stock, confezioni e altre variabili. Inoltre verifica ciclo e agenda di ogni negozio per aggiustare le quantità in funzione di spazi a scaffale, carichi completi, bilanciamento e abbinamenti tra punti vendita. Tutto ciò si traduce in una riduzione del 40% delle vendite perse e del 60% degli overstock, oltre al tempo recuperato delle persone addette al riordino che potranno limitarsi a verificare ed eventualmente rettificare le proposte in base a informazioni non disponibili al sistema informativo. Per la fase di implementazione delle soluzioni, la direzione It e logistica della sede centrale Crai fornirà il coordinamento del progetto e l’analisi dei processi supportata dagli esperti di Jda. ■ DallaCENTRALE o n a l o V i prezzi dello zucchero CON UNA CRESCITA DEL 165% DA GENNAIO 2009, LE QUOTAZIONI DELLO ZUCCHERO SEGNANO UNA VERA E PROPRIA IMPENNATA. Olimpia Ogliari D opo i cereali nel corso del 2007 e del 2008, a volare negli ultimi mesi sono stati i prezzi di zucchero, tè, caffè, cacao e di altre soft commodity: quelle materie prime definite “morbide” perché vengono coltivate e non estratte. QUOTAZIONI A LIVELLI RECORD Da gennaio a metà dicembre 2009 il prezzo dello zucchero è cresciuto del 165,1%, raggiungendo il livello massimo da oltre 28 anni. Il succo d’arancia è salito dell’88,8% mentre la quotazione del tè è lievitata dell’83,5%. Ma non è tutto: il costo del caffè di qualità arabica è balzato del 30,2% e quello del cacao del 28,6%, record storico degli ultimi 31 anni. Le motivazioni vanno fatte risalire a un incremento della domanda globale, avvenuto proprio mentre l’offerta diminuiva a causa della crisi finanziaria e complice anche il cattivo tempo che ha penalizzato molti raccolti. IL TREND DI CRESCITA CONTINUA NEL 2010 Secondo gli esperti, i prezzi di zucchero e cacao dovrebbero crescere ulteriormente nella prima parte del 2010. Per quanto riguarda lo zucchero, a far schizzare verso l’alto i prezzi è stata la forte domanda da parte dell’India, il secondo maggiore produttore mondiale. Nel 2009 il raccolto indiano è stato infatti danneggiato dal cattivo tempo e, allo stesso tempo, il Brasile veniva travolto da forti piogge, che hanno ridotto la produzione. Le stime parlano di un deficit di offerta pari a 13,5 milioni di tonnellate di zucchero per il biennio 2009-2010 e di tagli nell’export di caffè da parte di Brasile, Colombia e Vietnam. ■ La situazione in Italia Nessuna impennata nella Penisola: il mercato italiano risulta poco influenzato dall’andamento mondiale dei prezzi dello zucchero, che invece di salire mostrano una flessione di circa il 10% da giugno 2009 a oggi. Oltre al fatto che la produzione in Italia copre quasi totalmente il fabbisogno, a fine 2009 si è concluso il piano di ristrutturazione dell’industria saccarifera europea iniziato nel 2006 con un obiettivo: ridurre la produzione per salvare il settore. La produzione si è concentrata da 23 in 18 Stati membri, 7 dei quali generano il 70% dello zucchero complessivo. I prezzi interni mostrano quindi una tendenza al ribasso, in sintonia con lo scopo della riforma di rendere competitivo il settore europeo. Gli elementi essenziali del pacchetto di riforma comprendevano un taglio del 36% del prezzo minimo garantito, compensazioni per i bieticoltori e un fondo di ristrutturazione finanziato dai produttori di zucchero, inteso a incoraggiare gli zuccherifici meno competitivi a cessare l’attività. In Italia si è infatti passati da 19 a 4 unità produttive. 19 febbraio 2010 DallaCENTRALE È prodotta da Dulcioliva secondo l’antica ricetta piemontese la Torta alle nocciole della linea Piaceri Italiani di Crai, disponibile in confezione da 350 grammi. La dolcezza a scaffale arriva dal Piemonte Elisa Buzzi DA QUASI UN SECOLO LO STABILIMENTO DI DULCIOLIVA DI BORGO SAN DALMAZZO (CUNEO) UTILIZZA SOLO MATERIE PRIME DI ALTA QUALITÀ PER PRODURRE SPECIALITÀ DOLCIARIE TIPICHE DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE, PRIVE DI AROMI ARTIFICIALI E CONSERVANTI. È dalle tre moderne linee produttive di Dulcioliva, realtà industriale piemontese attiva sul mercato dal 1924, che nascono i gustosi Cuneesi al Rhum, i golosi Tartufi Neri, i tradizionali Gianduiotti e la dolce Torta di Nocciole disponibili sugli scaffali di tutti i negozi Crai. L’azienda familiare, oggi guidata da Giuseppe Oliva, concentrandosi sul mix vincente di qualità, costanza e tradizione è arrivata a vantare un fatturato che tocca i 3,5 milioni di euro, uno stabilimento di ben 4.000 metri quadrati e a raggiungere una notorietà che supera i confini nazionali. LA DOLCE SPINTA DELLA TRADIZIONE La storia di Dulcioliva è strettamente legata a quella della famiglia Oliva. Ognuna delle tre generazioni che si sofebbraio 2010 20 no succedute ai fondatori Luigi e Cesare ha infatti contribuito allo sviluppo e all’affermazione del marchio, mantenendo intatti i valori della tradizione. Un’affermazione che si basa sul concetto di passione di famiglia e che si traduce nella continuità delle scelte aziendali: l’utilizzo di ingredienti non trattati chimicamente, il bando a conservanti, additivi artificiali e grassi vegetali idrogenati, l’attenta selezione delle materie prime di alta qualità e l’impiego di metodi di lavorazione in linea con la tradizione. Inoltre nello stabilimento di Dulcioliva l’opera dei tecnici di laboratorio si unisce alla continua evoluzione delle tecnologie produttive, per creare referenze autentiche, sicure e, chiaramente, di qualità. Nello specifico, a livello di sicurezza l’azienda è dotata del sistema Haccp - implementato nel 1998 e costantemente revisionato e monitorato - ed Specialità di alta qualità è in grado di immettere sul mercato referenze completamente tracciate a livello di filiera. UNA STORIA SECOLARE La storia della piemontese Dulcioliva inizia a Milano. Infatti è proprio nel capoluogo lombardo che i fratelli Luigi e Cesare Oliva hanno maturato la loro esperienza presso un noto pasticciere. Un’esperienza fondamentale, che nel lontano 1924 ha spinto i due fratelli a fondare a Borgo San Dalmazzo, alle porte di Cuneo, il loro primo laboratorio dolciario. Nel laboratorio Luigi e Cesare mettono a punto squisite ricette di prodotti da forno quali panettoni, biscotti, torte di nocciola e referenze a base di cioccolato. E sarà proprio il cioccolato l’ingrediente su cui decidono di concentrare lo sviluppo. Negli anni Quaranta la produzione dei prodotti da forno viene in parte tralasciata per focalizzarsi su specialità dolciarie piemontesi a base di cioccolato. NUOVE SPECIALITÀ CON UNA LINEA MODERNA Dalle tre moderne ed efficienti linee produttive - modellaggio praline dure, realizzazione tartufi dolci e pasticceria dello stabilimento di Borgo San Dalmazio nascono le specialità firmate Dulcioliva. La linea di modellaggio, in particolare, è attiva da luglio 2009 e fa parte di una nuova se- Tra i prodotti oramai storici e di maggior successo di Dulcioliva ricordiamo i Cuneesi Oliva Rhum, realizzati ancora oggi nel rispetto in gran parte della ricetta originale, ossia utilizzando come ripieno una crema pasticcera e Rhum jamaicano e per il guscio un cioccolato extra fondente. Sono a base di nocciola i Tartufi Dolci di cioccolato, praline di forma irregolare composte da un impasto di pregiate nocciole tonde gentili delle Langhe, cioccolato puro e granella di torrone. Nell’assortimento di Dulcioliva un posto di primo piano è occupato dai classici Gianduiotti, prodotti con il 30% di nocciole pregiate e senza aggiunta di latte, e i Noccioghiotti, linea di Cuneesi arricchiti con pasta di nocciole e nocciole intere. Nella linea di pasticceria spicca invece la Torta di nocciola, realizzata con ingredienti naturali su un’antica ricetta della casa, senza lievito e conservanti, con l’impiego di nocciole tonde gentili delle Langhe, farina, uova, marsala, zucchero e miele. rie di impianti. La linea adotta la tecnologia di produzione a tre stadi, offrendo ampi margini per lo sviluppo di nuove specialità. Il moderno impianto, caratterizzato da una struttura modulare, consente una migliore efficienza e ripetitività nelle operazioni di produzione con un evidente ritorno in riduzione dell’impiego della manodopera coinvolta e in un più facile ottenimento delle condizioni di igiene e sicurezza richieste a una produzione alimentare. ■ 21 febbraio 2010 DaiCEDIS Progetto 2000: un nuovo CONTINUA L’AMPLIAMENTO DELLA COMPAGINE SOCIETARIA DI CRAI SECOM CON L’INGRESSO DI UN NUOVO CONVENZIONATO CHE OPERA NELLA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI DI PROFUMERIA E PER LA CURA DELLA CASA E DELLA PERSONA. Alessandra Amorosi S i chiama Progetto 2000 la società che dal 1° gennaio scorso è ufficialmente diventata un nuovo operatore specialista di Crai Secom. Continua quindi a rafforzarsi la presenza del nostro Gruppo nell’ambito della distribuzione specializzata dove sono attivi altri due operatori soci di Crai Secom, Pilato e Promotre. LA CARTA D’IDENTITÀ DEL NUOVO SOCIO Progetto 2000 è un gruppo costituito da quattro società attive nel Centro e Sud Italia. Si tratta, nello specifico, di New Grieco srl di Cerignola (Foggia), Ingromarket srl e Fratelli Petrillo & C. febbraio 2010 22 specialista per Crai L’interno e, in alto, l’esterno di un punto vendita a insegna Proshop di Progetto 2000, il nuovo operatore specialista di Crai Secom . srl, entrambe di Pastorano (Caserta) e, infine, Pro.Dis spa con sede a Cisterna di Latina. Il nuovo operatore specialista di Crai Secom opera nel campo della commercializzazione al dettaglio di prodotti per la cura della casa e della persona attraverso una rete di 350 punti vendita a insegna Proshop, presenti prevalentemente nelle regioni centrali e meridionali del nostro Paese. Ma il gruppo è attivo anche nel commercio all’ingrosso attraverso una squadra di venditori. Nel corso del 2009, Progetto 2000 ha sviluppato un volume d’affari all’acquisto di fornitori contrattualizzati di circa 220 milioni di euro e le stime per l’anno in corso parlano di arrivare a 250 milioni. UN’UNIONE VINCENTE Secondo l’accordo merci-fornitori, a partire dal 1° gennaio 2010, le quattro società vanno a beneficiare delle condizioni contrattuali, dei servizi e dell’assistenza di Crai Secom. Per il nostro Gruppo questo si traduce in un forte aumento di competitività in un settore dinamico e in continua espansione come quello specializzato nella vendita di prodotti di profumeria, igiene della persona e cura della casa. Attraverso i 350 negozi Proshop del nuovo socio, Crai ha dunque la possibilità di rafforzare la propria presenza nella Penisola, arrivando a circa 700 punti vendita specializzati. ■ DaiCEDIS IL GRANDE CONCORSO DI AMA HA RISCOSSO GRANDE SUCCESSO IL CONCORSO “PIÙ REGALI, PIÙ NATALE. CON CRAI” CHE HA COINVOLTO 48 PUNTI VENDITA DEL CEDI AMA CRAI EST. Olimpia Ogliari D al 9 al 31 dicembre 2009, facendo i propri acquisti in uno dei punti vendita aderenti all’iniziativa, i clienti hanno avuto la possibilità di vincere 500 buoni spesa del valore di 50 euro e di partecipare all’estrazione di fantastici premi. SPESA GRATIS DA AMA Per i clienti dei supermercati Ama aderenti al circuito Promo Più, partecipare al concorso “Più Regali, Più Natale. Con Crai” è stato semplicissimo. Facendo leggere il codice a barre della propria Carta Più allo scanner del totem interattivo presente all’interno dei punti vendita, hanno infatti ricevuto quattro buoni sconto da spendere subito e un quinto che ha dato la possibilità a 500 fortunati di vincere una spesa del valore di 50 euro oppure di partecipare alle due estrazioni finali. PREMI DA FAVOLA Il 22 dicembre scorso sono stati decretati i 50 vincitori di un cesto natalizio della linea Piaceri Italiani Crai e l’estrazione finale del 20 gennaio 2010 ha attribuito gli altri favolosi premi in palio, a cominciare dal primo: una Fiat Punto Evo Active seguito dal secondo premio, un viaggio per due persone a Dubai con soggiorno nell’hotel a cinque stelle Seaclub Hilton Ras Al Khaimah. Infine cinque fortunati clienti hanno ricevuto in premio un televisore Sharp Aquos Lcd Led 32” con decoder digitale terrestre integrato. ■ Gianfranco Scola, direttore generale di Ama, premia Barbara Guidolin, vincitrice della Fiat Punto Evo Active. Un concorso di successo Grazie al concorso, l’obiettivo di stimolare l’utilizzo da parte dei clienti del totem interattivo Promo Più è stato pianamente raggiunto. Le visite al totem sono cresciute del 35% arrivando a percentuali di penetrazione dei possessori di Carta Più con punte dell’80% in alcuni negozi. Sono stati emessi circa 200.000 buoni in tre settimane contro una media di 65.000 durante una normale promozione della durata di due settimane. La redemption si è attestata circa al 10%, vedendo aumentare il numero di buoni spesi da circa 8.000 nelle normali promozioni a 19.500 nel periodo del concorso. Chi sono i fortunati? • Fiat Punto Evo Active: Barbara Guidolin di San Martino di Lupari (Pd) • Viaggio a Dubai: Agnese Dametto di Loria (Tv) • Tv Sharp Aquos: Alda Poggi di Vigonovo (Pn); Giuseppe Sommariva di Bibano (Tv); Elisa Fasolato di Loreggia (Pd); Maria Letizia Beretta di Ceolini (Pn) e Dino Rossi di Godega S. Urbano (Tv) 23 febbraio 2010 DaiPUNTIVENDITA LA RETE CRAI A cura di Elisa Buzzi CRESCE SENZA SOSTA In Veneto e Friuli Venezia Giulia il cedis Ama Crai Est ha inaugurato ben 11 nuovi punti vendita, di cui presentiamo le fotografie e illustriamo le caratteristiche principali. ➜ SUPERMERCATO CRAI ● DI DAL BEN GABRIELE VIA MENARE’, 115 - SAN GIACOMO DI VEGLIA (TV) Cedis Ubicazione pv Superficie pv Addetti Casse Reparti Parcheggio Ama Crai Est Centrale 170 mq 5 1 Secchi - ortofrutta - latticini formaggi - salumi- gastronomia pane - edicola e tabacchi Sì ➜ CERVINO SRL ● VIA MAROSTICANA, 24 - VICENZA Cedis Ubicazione pv Superficie pv Addetti Casse Reparti Parcheggio febbraio 2010 24 Ama Crai Est Periferica 1.500 mq 15 6 Secchi - ortofrutta - formaggi salumi - gastronomia - pane casalinghi Sì ➜ SUPERMERCATO CRAI ● DI SCHENATO MIRCO VIA LOVARINI, 26 - LOVADINA DI SPRESIANO (TV) Cedis Ubicazione pv Superficie pv Addetti Casse Reparti Parcheggio Ama Crai Est Centrale 340 mq 4 2 Secchi - ortofrutta - latticini formaggi - salumi - surgelati Sì ➜ CRAI LAVANDA ● VIALE VERONA, 33 - SANT’ANTONIO TORTAL DI TRICHIANA (BL) Cedis Ubicazione pv Superficie pv Addetti Casse Reparti Parcheggio Ama Crai Est Centrale 150 mq 2 1 Secchi - ortofrutta - formaggi salumi - gastronomia - pane Sì ➜ ALIMENTRAI VESCOVO ● VIALE IV NOVEMBRE, 71 - TREVISO Cedis Ubicazione pv Superficie pv Addetti Casse Reparti Parcheggio Ama Crai Est Centrale 120 mq 3 1 Secchi - ortofrutta - formaggi salumi- gastronomia - pane Sì ❯❯ 25 febbraio 2010 DaiPUNTIVENDITA ➜ SUPERMERCATO ATESTINO ● VIA ROMA, 6 - LOZZO ATESTINO (PD) Cedis Ama Crai Est Ubicazione pv Centrale Superficie pv 525 mq Addetti 8 Casse 3 Reparti Secchi - ortofrutta - formaggi Parcheggio ➜ SUPERMERCATO CRAI ● DI FURLAINS CLAUDIO VIA IV NOVEMBRE, 26 - ANNONE VENETO (VE) Ama Crai Est Cedis Ubicazione pv Centrale Superficie pv 320 mq Addetti 6 Casse 2 Reparti Secchi - ortofrutta - formaggi - saluParcheggio mi - macelleria - gastronomia - pane Sì ➜ PETRIS & PILLOSIO SNC ● VIA PANCIERA, 10 - ZOPPOLA (PN) Cedis Ubicazione pv Superficie pv Addetti Casse Reparti Parcheggio febbraio 2010 26 Ama Crai Est Centrale 355 mq 5 2 Secchi - ortofrutta - formaggi salumi - gastronomia - pane Sì salumi - gastronomia - pane Sì A cura di Elisa Buzzi ➜ SUPERMERCATO LD ● VIA DELLA CAVALLERIA, 24 POZZUOLO DEL FRIULI (UD) Cedis Ama Crai Est Ubicazione pv Centrale Superficie pv 400 mq Addetti 6 Casse 2 Reparti Secchi - ortofrutta - formaggi Parcheggio salumi - gastronomia - pane Sì ➜ SUPERMERCATO CRAI ● DI MANFE’ ELVIO VIA MAZZINI, 35 - SARONE DI CANEVA (PN) Cedis Ama Crai Est Ubicazione pv Centrale Superficie pv 240 mq Addetti 5 Casse 2 Reparti Secchi - ortofrutta - formaggi Parcheggio salumi - gastronomia - pane Sì ➜ COALPO ● VIALE VERONA, 33 - MONTEBELLO VICENTINO (VI) Cedis Ubicazione pv Superficie pv Addetti Casse Reparti Parcheggio Ama Crai Est Centrale 1.000 mq 7 3 Secchi - ortofrutta - formaggi - salumi - macelleria - gastronomia - pane casalinghi e tessile/abbigliamento Sì 27 febbraio 2010 IL PRODOTTO A MARCA CRAI firmati Crai GLI SCAFFALI DEI SUPERMERCATI CRAI SONO SEMPRE PIÙ “DOLCI” GRAZIE ALL’INGRESSO DI DUE NUOVE SPECIALITÀ: SAVOIARDI E AMARETTI, BISCOTTI GOLOSI E VERSATILI LA CUI ORIGINE È LEGATA ALLE TERRE PIEMONTESI. S ono senza dubbio tra i biscotti più conosciuti e amati in Italia e simbolo della nostra tradizione pasticcera all’estero, dove rappresentano al meglio tutta la genuinità della produzione dolciaria nazionale. La tipicità di Savoiardi e Amaretti è anche protetta e tutelata da un decreto ministeriale che stabilisce precise caratteristiche e regole di produzione per potersi forgiare delle due denominazioni. Tra le varie indicazioni, si può chiamare Savoiardo il biscotto di pasticceria all’uovo con caratteristica forma a bastoncino, con su- Alessandra Amorosi febbraio 2010 28 Montebovi: tecnologia e tradizione si incontrano Nata nel 1962 come piccola impresa a conduzione familiare, il fornitore di Savoiardi e Amaretti a marca Crai è oggi un gruppo industriale di rilievo nel panorama dolciario italiano. Montebovi produce e distribuisce più di 400 referenze create nel rispetto dei valori che contraddistinguono l’azienda: qualità, innovazione e servizio. Sono tre gli stabilimenti del gruppo, sviluppati per specifiche tipologie di prodotto: a Lanuvio (Roma) nascono crostate, torte e merendine e a Carmagnola (Torino) sono invece prodotti savoiardi, amaretti, cantuccini, torte a base di pan di spagna e la pasticceria. Pancarré e pane grattugiato provengono infine dallo stabilimento di Collegno (Torino). Gli elevati standard qualitativi sono ottenuti grazie a tecnologie all’avanguardia e a un personale qualificato, fattori che si uniscono al grande rispetto per la tradizione, alla cura e alla precisione della lavorazione. Altro punto di forza di Montebovi è la distribuzione: attraverso due piattaforme di distribuzione e 25 depositi i prodotti vengono consegnati al punto vendita entro 24 ore dall’ordine, mantenendo intatta la loro fragranza e genuinità. L’azienda è anche certificata Uni En Iso 9002 e Iso 14000. Gli Amaretti firmati Crai sono prodotti come vuole la tradizione con mandorle di albicocche armelline al 19% e sono disponibili in una raffinata vaschetta da 200 grammi. perficie superiore ricoperta di zucchero e aroma tipico di vaniglia e limone. Al biscotto di pasticceria a pasta secca con forma caratteristica tondeggiante, superficie superiore screpolata e gusto tipico di mandorla amara è invece riservata la denominazione di Amaretto. SAVOIARDI: LA DOLCEZZA DELLA TRADIZIONE Molto leggeri e friabili, questi tipici biscotti risultano inconfondibili anche per la particolare forma di cilindro schiacciato con spigoli smussati, che ricorda un grosso di- to e per questa ragione in inglese vengono chiamati lady fingers, cioè dita di dama. I Savoiardi sono preparati con un impasto molto semplice composto soltanto da zucchero, farina e uova e sono proprio gli albumi, montati separatamente a neve, ad apportare la caratteristica leggerezza. La preparazione di questo dolce ha origini antiche ed è legata alla Reale Casa Savoia, da cui prendono il nome. I Savoiardi vedono la luce nel tardo Medioevo, quando vengono creati dal cuoco di Amedeo VI, in occasione di un fastoso pranzo organizzato in onore della visita del re 29 ❯❯ febbraio 2010 IL PRODOTTO A MARCA CRAI I Savoiardi Crai contengono solo uova fresche pastorizzate di categoria A e la confezione da 400 grammi racchiude al suo interno due buste salva-freschezza e il suggerimento per la preparazione di una ricetta. di Francia. Pur essendo di origine piemontese, i Savoiardi arrivano in molte altre aree geografiche: in Francia, dove li troviamo citati nel dizionario di cucina di Alexandre Dumas; in Sardegna, dove “perdono” parte delle uova assumendo una forma più appiattita e infine in Sicilia, dove abbandonano gli albumi diventando più biscottato. Conosciuti anche con il nome di Biscotti al cucchiaio, i Savoiardi si prestano per la realizzazione di dolci tipici della tradizione pasticcera come il tiramisù, di origini venete, e la zuppa inglese che, nata come rielaborazione di un dolce rinascimentale anglosassone, appare poi nell’Ottocento nella zona di Bologna, Forlì, Ferrara e Reggio Emilia. Le specialità firmate Crai Prodotti come vuole la tradizione, Savoiardi e Amaretti non potevano certo mancare nell’ampio assortimento di biscotti e dolcezze a marca Crai. I Savoiardi contengono esclusivamente uova fresche pastorizzate di categoria A, mentre per produrre gli Amaretti vengono utilizzate mandorle di albicocche armelline al 19%. Entrambi i prodotti Crai non contengono coloranti, conservanti e grassi idrogenati e il packaging si presenta semplice, elegante ed essenziale. I Savoiardi sono disponibili in confezione da 400 grammi con all’interno due buste salva-freschezza e il suggerimento per la preparazione di una ricetta. Gli amaretti sono invece contenuti in una raffinata vaschetta da 200 grammi. febbraio 2010 Prodotto Confezione Savoiardi Crai Busta da 400 grammi Amaretti Crai Vaschetta da 200 grammi 30 AMARETTI DAL GUSTO DOLCE-AMARO Mandorle dolci e amare, zucchero, chiare d’uovo e una spolverata di vaniglia. Sono questi i semplici ingredienti utilizzati per produrre i biscotti dalla tipica forma rotonda e un po’ schiacciata sulla sommità. Gli Amaretti devono il loro sapore particolare soprattutto alle mandorle e alle armelline, la parte interna del nocciolo dell’albicocca e della pesca. Caratteristici di molte zone del Piemonte, la loro origine si fa risalire a Francesco Moriondo, cuoco e pasticcere alla corte dei Savoia nella prima metà del Settecento, che si trasferisce in seguito a Mombaruzzo, in provincia di Asti, dove comincia a produrre in proprio i biscotti. Da allora il paese astigiano è noto per la produzione di Amaretti, che si è poi diffusa in altre zone del Piemonte e in Liguria. A seconda delle aree d’origine gli Amaretti possono essere secchi o morbidi, leggeri o compatti, più o meno amari e le diverse caratteristiche sono dovute alle eterogenee miscele degli stessi ingredienti e alla sapiente lavorazione del maestro pasticcere. Per esempio a Orta (Novara), sul lago omonimo, si producono gli Amaretti del Sacro Monte, mentre ad Arona (Novara), sul Lago Maggiore, sono conosciuti gli Amaretti di San Carlone. Questi biscotti vengono anche utilizzati in preparazioni culinarie tipiche: interi, avvolti da pastella e fritti si possono trovare nel “fritto misto alla piemontese”, mentre gli Amaretti sbriciolati costituiscono un importante ingrediente del Bonet, tradizionale dolce al cucchiaio piemontese. ■ IL MERCATO DEL MESE Con Crai la Pasqua è sempre più dolce Olimpia Ogliari LE COLOMBE E LE UOVA DI CIOCCOLATO NON POSSONO CERTO MANCARE SULLE TAVOLE DELLE FAMIGLIE ITALIANE IN OCCASIONE DELLE FESTIVITÀ PASQUALI. CRAI OFFRE UN ASSORTIMENTO COMPLETO DI PRODOTTI RAFFINATI E DI ALTA QUALITÀ, REALIZZATI DA MAINA E WAL–COR. ❯❯ 31 febbraio 2010 IL MERCATO DEL MESE S oddisfano il palato e la curiosità sia degli adulti che dei più piccoli: per questo i prodotti tipici della Pasqua continuano a essere apprezzati da tutti conquistando un posto di tutto rispetto nei carrelli della spesa degli italiani. Lo dimostrano anche i dati di mercato forniti da Nielsen che rilevano incrementi nelle vendite sia delle colombe che delle uova di cioccolato. Nel 2009 le famiglie hanno acquistato oltre 21,7 milioni di confezioni di colombe, con una crescita del 4,8%, per un giro d’affari che ha sfiorato i 74 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Performance più stabile per le golose uova pasquali che a volume si mantengono sui valori del 2008 con circa 29 milioni di pezzi, mentre a valore crescono del 2,6% a 213,6 milioni di euro. tradizionali hanno mantenuto un trend positivo nelle vendite: con la commercializzazione di 16,3 milioni di confezioni sono cresciute del 5,9% e con un fatturato di 51,8 milioni di euro l’incremento è stato pari al 4,6%. Trend meno brillante ma comunque incoraggiante per le colombe farcite e ricoperte che con 5,4 milioni di confezioni e un giro d’affari di 22 milioni di euro crescono, rispettivamente, di 1,4 e 1 punti percentuali. NELLE COLOMBE VINCE LA TRADIZIONE Con una quota a volume pari al 74,9%, hanno mantenuto la leadership nel comparto dei lievitati da ricorrenza confermandosi il dolce per eccellenza delle festività pasquali. Oltre a ciò le colombe Le colombe Crai Un assortimento ricco in grado di soddisfare tutti i palati: le colombe Crai sono gustose e genuine e offrono una scelta ampia sia per gusti che confezioni. La gamma Forno Ambrosiano comprende la variante classica, ricoperta da una raffinata glassa di nocciole e mandorle, la colomba senza canditi, quella farcita con una golosa crema al tiramisù e quella di finissima pasticceria incartata a mano. E se nella linea Piaceri Italiani non poteva certo mancare la Colomba classica, l’offerta di colombe a marca Crai confezionate in cellophane salva-freschezza, si presentano con un nuovo pack moderno e accattivante. febbraio 2010 32 PRODOTTO CARATTERISTICHE FORMATO Colomba Forno Ambrosiano classica Ricetta tradizionale, pasta morbida ricoperta da una raffinata glassa di nocciole e mandorle. Il sapore è caratterizzato da note di croccantezza e intensità. In astuccio 1 kg Colomba Forno Ambrosiano senza canditi Dorata, morbida, senza canditi e arricchita da una croccante glassa di mandorle intere e nocciole. In astuccio 900 g Colomba Forno Ambrosiano classica finissima pasticceria Colori sobri e classici e nastri raffinanti caratterizzano l’incarto che si ispira alla pasticceria tradizionale e racchiude la bontà della colomba classica. Incartata a mano 1 kg Colomba classica Piaceri Italiani Pasta morbida e sapore delicato per la colomba classica dell’esclusiva linea firmata Piaceri Italiani. Incartata a mano 1 kg Colomba Crai classica Confezione salvafreschezza e ricetta tradizionale. NUOVA CONFEZIONE Cellophane 500 g Colomba Crai senza canditi NUOVA CONFEZIONE Ricetta classica senza canditi in una confezione leggera e in grado di mantenere tutta la freschezza. Cellophane 500 g Colomba Forno Ambrosiano farcita Farcita con una golosa crema al tiramisù e ricoperta con cioccolato. Confezionata in scatola cartoncino e acetato, nella parte superiore è chiusa con un raffinato fiocco che richiama gli incarti delle pasticcerie. Scatola 850 g IL MERCATO DEL MESE L’eccellenza di Maina e Wal–Cor Moderne, flessibili, fedeli alla tradizione ma soprattutto alla qualità: sono queste le principali caratteristiche delle due realtà aziendali che Crai ha scelto per produrre le proprie colombe e uova pasquali. La torinese Maina, attiva dal 1964, ha raggiunto da anni quote di mercato significative e rappresenta uno dei principali produttori di lievitati da forno. Ogni anno l’azienda prepara i tradizionali dolci della Pasqua secondo un procedimento lento e naturale, che richiede molto tempo ma permette di conservare i sapori. È invece uno dei leader nella lavorazione del cioccolato di buona qualità la cremonese Wal-Cor, che nella distribuzione organizzata si conferma la prima azienda italiana produttrice di private label pasquali. Il successo è dovuto in primo luogo alla scelta di materie prime di qualità, ma anche alla sicurezza assoluta dei giocattoli e gadget contenuti nelle uova, rigorosamente certificati Ce. Le colombe a marca Crai confezionate in cellophane salva-freschezza si presentano con un nuovo pack moderno e accattivante. LE UOVA? MEGLIO DI CIOCCOLATO AL LATTE Sono senza dubbio le preferite dalle famiglie italiane con una quota a volume dell’85,1%. Stiamo parlando delle uova di cioccolato al latte che dimostrano di mettere d’accordo adulti e bambini: nella Pasqua 2009 sono stai commercializzati 24,7 milioni di pezzi (+1,3%) per un giro d’affari di oltre 177,8 milioni di euro. Il secondo segmento di questo mercato è rappresentato dalle uova di cioccolato fondente che, con una quota del 10,6% a volume, perdono terreno nelle vendite con una flessione sia a volume (-5,4%) che a valore (-3,7%). Altre categorie minori sono le uova farcite e bigusto e quelle di cioccolato bianco, due segmenti davvero piccoli, dove operano pochi player e entrambi caratterizzati dal segno meno nelle vendite. UNA PASQUA A MARCHIO DEL DISTRIBUTORE Sia il comparto delle colombe che quello delle uova pasquali, dove operano numerose aziende, sono molto frammentati. E se nel primo la leadership è di Bauli - sia nel segmento delle colombe tradizionali che nelle farcite e ricoperte -, nelle uova di cioccolato al latte è Kinder a farla da padrone mentre è ancora Bauli a dominare le vendite delle uova al fondente. Tra i trend più interessanti realizzati nel 2009 è senz’altro da segnalare quello realizzato dalle referenze a marchio del distributore, che hanno raggiunto una quota a valore dell’ 8,4% e a volume del 6,6%. Il trend registrato dalle vendite, colloca poi i prodotti pasquali private label tra i più performanti della Pasqua 2009. Con 1,8 milioni di confezioni di colombe tradizionali, rea- 33 ❯❯ febbraio 2010 IL MERCATO DEL MESE È piena di golose specialità al cioccolato l’offerta Crai di uova pasquali, pensate per stuzzicare il palato e la curiosità sia degli adulti che dei bambini. ” lizzano un incremento del 22% e con un giro d’affari di oltre 44,8 milioni di euro la crescita è del 6,6%. Segno positivo anche nel segmento delle colombe ricoperte dove crescono a volume di 13,5 e a valore di 10,5 punti percentuali. Senza paragoni la performance delle private label nel mercato delle uova di cioccolato al latte dove l’incremento raggiunge il 98,3% con oltre 992mila pezzi venduti e a valore il giro d’affari sfiora i 3 milioni di euro con una crescita del 46,6%. ■ Le uova di cioccolato Crai È piena di golose specialità al cioccolato l’offerta firmata Crai di uova pasquali, pensate per stuzzicare il palato e la curiosità sia degli adulti che dei bambini. Cinque sono le referenze per i più piccoli tra cui poter scegliere, tutte rigorosamente di cioccolato al latte. E per la Pasqua 2010 Crai ha anche rinnovato alcune confezioni e inserito sorprese all’ultima moda nelle uova per bambini e bambine e preziosi bijoux nelle uova, al latte o al fondente, per adulti. febbraio 2010 34 PRODOTTO CARATTERISTICHE FORMATO Uovo Suis latte Il nutrimento del cioccolato al latte nel formato mignon. Sorprese assortite. 50 grammi Uovo Suis latte bimbi Le Sorprese sono gadgets assortiti per bimbi. 150 grammi Uovo Suis latte “I Simpatini” NUOVE SORPRESE “I Simpatini” sono delle sorprese assortite caratterizzati da divertenti animaletti in plastica. 260 grammi Uovo Suis latte bimbo Sorprese assortite bimbo. Adatto a bambini 260 grammi di età superiore ai 3 anni. Uovo Suis latte bimba Sorprese assortite bimba. Adatto a bambine di età superiore ai 3 anni. 260 grammi Uovo Suis latte adulti NUOVE SORPRESE Le sorprese sono dei bracciali assortiti raffiguranti animaletti o figure geometriche realizzati a mano da maestri orafi. 500 grammi Uovo Suis fondente adulti NUOVE SORPRESE Le sorprese sono dei bracciali assortiti raffiguranti animaletti o figure geometriche realizzati a mano da maestri orafi. 500 grammi I GENUINI La regina degli agrumi È NEI TERRENI DELL’ANTICA TRINACRIA CHE MATURANO LE ARANCE ROSSE E BIONDE, TAROCCO E VALENCIA DISPONIBILI NEI PUNTI VENDITA CRAI. I FRUTTI CHE ARRIVANO SULLE NOSTRE TAVOLE SONO PROFUMATI, SUCCOSI E NATURALMENTE RICCHI DI Elisa Buzzi VITAMINE. D alle elevate qualità nutrizionali, ricca di acido citrico e zuccheri, l’arancia è da secoli protagonista dei nostri pasti e in grado di soddisfare tutti i palati. Spremuta o consumata fresca a spicchi, come ingrediente per le insalate o per guarnire i piatti, l’arancia è ideale anche per realizzare dolci, creme, gelatine, frutta candita, gelati e marmellate. Ma l’impiego dell’arancia non si esaurisce in cucina. Questo agrume, infatti, viene utilizzato anche per realizzare essenze e profumi. L’arancia, frutto dell’albero Citrus sinensis, trova in Italia il terreno adatto per la sua coltivazione e la principale zona produttiva è la Sicilia, da dove provengono anche le arance di alta qualità dell’assortimento Crai. ORIGINI, USANZE E CURIOSITÀ E’ nelle lontane terre d’Oriente, nello specifico in Cina e Giappone, che rintracciamo le origini dell’albero dell’arancio. Introdotto in Italia dagli arabi nel XIV secolo, 35 ❯❯ febbraio 2010 I GENUINI Provengono dalla Sicilia le Arance Bionde Valencia e Rosse Tarocco della Filiera Ortofrutta Garantita firmata Crai. LE ARANCE FILIERA ITALIANA GARANTITA CRAI Prodotto Formato Arance Rosse Tarocco Crai 1,5 chili Arance Rosse Tarocco Crai 7 chili Arance Rosse Tarocco Crai 3 chili Arance Bionde Valencia Crai 1,5 chili l’arancio è un arbusto che può raggiungere anche i 10 metri di altezza. L’origine vera e propria delle differenti varietà di arance europee sembra però essere legata al navigatore portoghese Vasco da Gama, che al rientro da uno dei suoi viaggi in Oriente portò diverse ricchezze, tra cui un albero di arance dolci. Anche la storia delle arance, come quella di molti alimenti, è corredata da delle curiosità. Si tramanda, infatti, che gli arabi arrivati in Sicilia scoprirono come la neve dell’Etna, unita allo zucchero di canna e al succo delle arance dava origine a sorbetti profumatissimi e dissetanti. Un’altra curiosità sull’uso antico dell’arancia è doverosa. Tradizionalmente, infatti, i fiori d’arancio venivano considerati simboli della fecondità e ai tempi delle crociate venivano utilizzati per ornare gli abiti delle spose, regalati dai cavalieri il giorno delle nozze alla propria moglie come buon auspicio per una prole sana e numerosa. LE ROSSE… L’arancia ha una forma tonda e presenta esternamente una scorza, detta pericarpo, inizialmente di colore verde e poi, una volta raggiunta la maturazione, gialla, arancione o rossastra. La parte interna, chiamata endocarpo, è polposa, e a seconda della varietà è di colore rosso opfebbraio 2010 36 pure biondo. Sul mercato sono presenti diverse varietà di arance e il loro ciclo produttivo copre quasi tutto l’arco dell’anno, sostanzialmente da ottobre all’estate. Tra le diverse varietà di arance rosse sono da segnalare le tarocco, le moro e le sanguinello. Le prime, disponibili da dicembre a marzo, hanno una forma sferica, una buccia fine, una succosa polpa striata di rosso e sono prive di semi. Qualche seme lo si può invece trovare sbucciando le arance moro, dalla forma ovoidale e con una polpa di colore rosso. Questa varietà di arance compare sul mercato intorno a ottobre e vi resta fino all’inizio della stagione primaverile. Le arance sanguinello, disponibili da gennaio a giugno inoltrato, sono caratterizzate da polpa rossa, basse quantità di zucchero ed elevato contenuto di acido citrico. …E LE BIONDE Ovale, detta anche calabrese, e valencia sono le principali varietà di arance bionde siciliane presenti sul mercato. Le prime hanno una forma ovoidale, sono prive di semi e sono disponibili da aprile a luglio. La buccia di queste arance è compatta e di spessore medio o piccolo. Sono generalmente distribuite da aprile a maggio le arance valencia, ricche di zuccheri, di vitamina C, dalla forma sferica e con qualche seme. Adatta a lunghe conservazioni in frigorifero, l’arancia valencia ha una buccia di spessore medio ed è ideale per le spremute. Rosse o bionde che siano, è bene ricordare anche che le arance sono dei veri toccasana per il nostro benessere perché in grado di tonicizzare, rimineralizzare e vitaminizzare l’organismo. Basti pensare che in soli 100 grami di arancia è contenuta una quantità di vitamina C pari a tutto il fabbisogno giornaliero. ■ TREND Per la spesa vince il supermercato È IL LUOGO DI ACQUISTO DI PRODOTTI ALIMENTARI PREFERITO DAL 62 PER CENTO DEGLI ITALIANI. I SUPERMERCATI BATTONO COSÌ IPERMERCATI E DISCOUNT. Alessandra Amorosi G li italiani dimostrano di affidarsi principalmente al supermercato per fare la spesa, preferendolo agli altri format di vendita della grande distribuzione. È questo il risultato di un’indagine condotta per Fedagri-Confcooperative dalla società di studi economici Nomisma-Demetra, che ha intervistato i responsabili familiari degli acquisti alimentari. Dai risultati emerge anche una buona performance dei negozi tradizionali, che battono i farmer market. A scuola si impara a fare la spesa Anche se sempre più attento e consapevole, il consumatore deve conoscere e comprendere tutte le norme che oggi disciplinano la produzione e l’etichettatura dei prodotti alimentari, per fare delle scelte ragionate e consapevoli. Partendo da questo presupposto l’Unione nazionale consumatori ha annunciato la pubblicazione, con il contributo del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, dell’unità didattica “La qualità si vede”, pensata per gli studenti delle scuole medie inferiori. L’iniziativa è nata dalla considerazione del fatto che nelle scuole non esistono ancora - tranne rare eccezioni - programmi di educazione alimentare, più volte auspicati dall’Unione europea. “La qualità si vede” vuole essere una guida semplice per orientarsi fra le regole della qualità e dell’etichettatura alimentare e, in particolare, per comprendere il significato delle denominazioni Dop, Igp e Stg. BENE ANCHE IL NEGOZIO “SOTTO CASA” Al primo posto tra le scelte delle famiglie ci sono i supermercati, frequentati per gli acquisti alimentari dal 62% degli italiani, seguiti dagli ipermercati e dai discount scelti, rispettivamente, dal 31 e dal 10 per cento della popolazione. Il negozio di vicinato è la meta preferita per il 16% di coloro che in famiglia si occupano della spesa alimentare, mentre nei mercatini rionali si reca l’11% degli intervistati. IL 16% DEI CONSUMI È ALIMENTARE I farmer market e l’azienda agricola, forme di vendita che prevedono un contatto diretto tra produttore e consumatore finale, sono stati indicati come uno dei luoghi di acquisto da parte del 4 per cento dei responsabili della spesa familiare. È bene ricordare che gli acquisti domestici di generi alimentari rappresentano una delle voci di spesa più importanti all’interno del bilancio delle famiglie italiane, andando a ricoprire il 16% dei consumi complessivi. ■ 37 febbraio 2010 Attualità GLI ACQUISTI NON ACCENNANO A DIMINUIRE, CONFERMANDO CHE L’UTILIZZO DI PRODOTTI COSMETICI È DIVENTATA UN’ABITUDINE ALLA QUALE GLI ITALIANI NON INTENDONO RINUNCIARE. Cosmetici: che passione! È il secondo comparto più importante dopo il food in Italia: i prodotti cosmetici e per la cura della persona sono diventati un bene di uso quotidiano, percepiti dai consumatori come “più indispensabili” rispetto al passato. Per questo il mercato in Italia ha tenuto, come confermano i dati presentati da Unipro, l’Associazione italiana delle imprese cosmetiche. GLI ITALIANI CERCANO LA QUALITÀ AL GIUSTO PREZZO I consumi complessivi di cosmetici nel 2009 in Italia si attestano sui 9.100 milioni di euro. Risentendo del calo delle esportazioni, il fatturato delle imprese ha subito una flessione dello 0,9%, per quasi 8.260 milioni di euro contro i circa 8.320 del 2008. Nonostante il perdurare di tensioni sui consumi e l’indebolimento del potere d’acquisto delle famiglie, i consumatori non rinunciano all’utilizzo di cosmetici, che è diventato un vero e proprio gesto quotidiano. Gli italiani sono inoltre diventati più attenti e sefebbraio 2010 38 Olimpia Ogliari lettivi, cercano il cosiddetto “miglior prezzo” perché sanno che per ogni prodotto è possibile trovare la miglior combinazione di canale, prezzo e qualità. CRESCONO LE CATENE SPECIALIZZATE Nella seconda parte del 2009 la grande distribuzione che rappresenta il 40% delle vendite di cosmetici in Italia, per un valore di oltre 3.600 milioni di euro - è cresciuta del 2,4% e le previsioni per il primo semestre del 2010 parlano di un +2,5%. Tale performance positiva è sostenuta in particolare dal successo di negozi e catene specializzati nella cura della persona e della casa, il cui peso nel comparto supera ormai l’8% con ritmi di crescita molto sostenuti. Bene anche le vendite nel secondo semestre 2009 in erboristerie, che segnano un +2,5%, e farmacie con un +2,7%. Le vendite in profumeria sono invece calate di 3,8 punti percentuali, mentre i canali specializzati di acconciatori ed estetiste flettono, rispettivamente, del 3,9 e del 3,8 per cento. ■ NOTIZIE BREVI DALLA GDO A cura di Rossella Benincasa Grande successo per il Franciacorta Un’eccellenza siciliana Originario del comune della provincia di Catania da cui prende il nome, il pistacchio verde di Bronte ha ottenuto la Denominazione di origine protetta. Di colore verde intenso e forma allungata, con un sapore aromatico forte e un alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi, deve le sue caratteristiche uniche alla particolare combinazione di fattori climatici e alla tecnica della degemmazione praticata nella zona di produzione. Sono state 9.430.993 le bottiglie di vino commercializzate fra Italia ed estero nel corso del 2009. Il dato si conferma in equilibrio con l’anno precedente e per il 2010 le principali linee guida del Consorzio tutela del Franciacorta riguardano un’ulteriore revisione del disciplinare di produzione e un significativo potenziamento delle attività di promozione. Record per le Mele Alto Adige Igp Un incremento del raccolto di almeno il 9%. Sono queste le stime della produzione 2009 degli 8.000 melicoltori dell’Alto Adige-Südtirol che producono moltissime varietà di mele, dalle golden alle red delicious. Il risultato, pari a oltre un milione di tonnellate di mele, rappresenta il quantitativo più alto raggiunto da tre anni a questa parte. Una produzione, peraltro, che grazie alle favorevoli condizioni meteorologiche si è anche dimostrata di eccellente qualità. Una nuova Dop per il Piemonte Il Prosciutto di Cuneo ha ottenuto la Denominazione di origine protetta e si aggiunge così alle altre dodici Dop piemontesi: i formaggi Bra, Castelmagno, Murazzano, Raschera, la Robiola di Roccaverano e la Toma Piemontese e ancora Gorgonzola, Grana Padano e Taleggio, riso di Baraggia Biellese e Vercellese, la Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino e i Salamini alla Cacciatora. Boom per l’e-commerce Secondo una ricerca Nielsen, anche lo scorso Natale lo shopping on line ha coinvolto un numero crescente di italiani: quasi 15 milioni con un aumento del 6% rispetto al 2008. I siti che registrano la crescita più sostenuta sono quelli di guide all’acquisto: 9,3 milioni di utenti e un +20%. Un chiaro segnale che spesso gli italiani ricercano informazioni e confrontano i prezzi senza però concludere l’acquisto on line. 39 febbraio 2010 NOTIZIE BREVI DALLA GDO A cura di Rossella Benincasa In Lombardia i Consorzi si alleano È nato il marchio Alti Formaggi che rappresenta il primo esempio di sinergia tra Consorzi di tutela. Provolone Valpadana, Taleggio, Quartirolo Lombardo e Salva Cremasco hanno deciso di collaborare per affermare la qualità di quattro fiori all’occhiello dell’agroalimentare lombardo. Per supportare il lancio di Alti Formaggi è stato creato il portale www.altiformaggi.com dove trovano spazio informazione, valorizzazione e promozioni che coinvolgono i quattro prodotti. Traguardo raggiunto per la pizza napoletana A Bruxelles, il Comitato di gestione per le indicazioni geografiche ha approvato la proposta di attribuire alla pizza cosiddetta “margherita” la denominazione Stg. Il più famoso prodotto della tradizione partenopea può forgiarsi quindi del titolo di Specialità tradizionale garantita, ma solo se prodotta seguendo lo scrupoloso disciplinare dove sono indicati ingredienti, passaggi di lavorazione e caratteristiche quali grandezza e spessore. Sotto l’albero vince la tecnologia Smartphone, flat tv Lcd e notebook sono stati i principali prodotti di elettronica di consumo che gli italiani hanno messo sotto l’albero in occasione delle ultime festività natalizie. Secondo i dati rilevati da Gfk, i trend migliori sono stati registrati da smarphone (+121%), flat tv Lcd (+66%), notebook (+29%) e desktop computer (+3%). Da segnalare anche le buone performance dei Blu ray player (+150%), un mercato ancora molto piccolo ma in forte espansione. febbraio 2010 40 Lo Speck dell’Alto Adige Igp conquista il podio Nella classifica stilata dall’Osservatorio Qualivita, lo Speck altoatesino ha conquistato il primo posto con l’assegnazione di otto Spighe. Dopo le precedenti classifiche del primato qualitativo delle province italiane, Qualivita ha deciso di puntare i riflettori direttamente sulle produzioni italiane certificate. Lo Speck dell’Alto Adige Igp guida la top 15 dei prodotti, seguito da Olio extravergine di oliva Toscano Igp, Parmigiano Reggiano Dop e Prosciutto di Parma Dop. La pesca di Verona diventa Igp Dopo quella di Romagna, è arrivata l’Indicazione geografica protetta anche per la pesca di Verona, come deciso dalla Commissione europea. La denominazione si riferisce alle pesche a polpa bianca o gialla e alle nettarine a polpa gialla coltivate in provincia di Verona, che si vanno ad aggiungere ai 32 prodotti veneti già insigniti del riconoscimento Dop o Igp.