Informazioni per la distribuzione CraI
Gente Crai
Bimestrale - n° 1 2010
C R A I
A
M A R C A
2 0 1 0
SOMMARIO
Gente Crai
EDITORIALE
2
Crai e la marca privata
23 Il grande concorso
di Ama
DAI PUNTI VENDITA
DALLA CENTRALE
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6
3
8
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11
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16
6
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19
20
Marche private, il
successo continua
Un 2010 ricco di
promozioni
È nata Crai Tirreno
Alta fedeltà
per i clienti Crai
Il futuro
della distribuzione
secondo Adm
Non chiamatele soltanto
bilance
Il biologico
cresce senza sosta
Crai e Agire
insieme per Haiti
Più efficienza dal
deposito al negozio
Volano i prezzi
dello zucchero
La dolcezza a scaffale
arriva dal Piemonte
DAI CEDIS
14
22 Progetto 2000:
un nuovo specialista
per Crai
-
n°
31
28 Golosi biscotti firmati
Crai
IL MERCATO DEL MESE
31 Con Crai la Pasqua
è sempre più dolce
35
I GENUINI
35 La regina degli agrumi
TREND
37 Per la spesa
vince il supermercato
ATTUALITÀ
38 Cosmetici:
che passione!
39
Gente Crai
bimestrale
IL PRODOTTO
A MARCA CRAI
37
LE RUBRICHE
IN COPERTINA
Pubblicazione
24 La rete Crai cresce
senza sosta
1-2010
Come di consueto, anche quest’anno Crai ha partecipato a
Marca, l’evento organizzato da Bologna Fiere e dedicato
alle marche commerciali: un’efficace opportunità di incontro
e confronto tra gli operatori dell’industria contoterzista e le
aziende della distribuzione. Il nostro Gruppo si è presentato
con uno stand completamente rinnovato: raffinato, elegante
ed essenziale, un vero e proprio “salotto” nel quale potere
accogliere visitatori, fornitori e partner.
Brevi dalla gdo
Crai Secom Spa
Centro Direzionale
Milano 2 - Palazzo Canova
Via F.lli Cervi - 20100
Segrate - Milano
Tel. 02/210891
Fax 02/21080401
www.craiweb.it
Realizzazione redazionale
e grafica
Arbre Pubblicità & Marketing Milano
Hanno collaborato
Valeria Benevelli, Franco
Beretta, Gianluigi Bollati, Marco
Bordoli, Rita Buttironi, Elisa
Faccini, Corrado Menozzi,
Giuseppe Parolini, Monica
Purificato, Claudia Ranfi,
Silvana Russo, Nelly Testa e
Renato Tibiletti.
Foto
Archivio Crai, Studio Prina,
www.icponline.it.
Progetto grafico:
Lodovico Pieropan
Fotolito: Pixel Studio, Milano
Stampa
Grafiche Milani,
Segrate (Mi)
1
febbraio
2010
editoriale
Crai e la
marca privata
L
a fiera Marca di Bologna ha segnato, anche quest’anno, l’ennesima conferma
di quanto sia importante il settore dei prodotti a marchio d’insegna. Una
conferma che arriva non tanto dal crescente numero di espositori e visitatori
di quello che si può ormai considerare un tradizionale appuntamento per gli
operatori della distribuzione moderna, ma che deriva da altri fattori. Il
progressivo sviluppo delle cosiddette private label si traduce, infatti, in una
serie concreta di vantaggi economici. Innanzitutto per le catene distributive, le quali
con l’offerta a marchio riescono a ottenere una maggiore marginalità, sottraendosi
al tempo stesso al confronto con l’offerta dei concorrenti. Ma anche per i consumatori,
dato che mediamente i prezzi di questi prodotti - a parità di livello qualitativo - sono
più bassi di quelli delle industrie di marca, non essendo gravati da una serie di costi
come per esempio quelli pubblicitari o distributivi. Infine per le aziende contoterziste,
per le quali la crescita del mercato dei prodotti a marchio d’insegna rappresenta una
valida opportunità di business. E che il mercato cresca non vi è dubbio. I dati presentati
a Marca sono a tale proposito eloquenti. La quota raggiunta dalle marche commerciali
ha ormai raggiunto il 13,6% nelle vendite a valore, per un giro d’affari di 8,5 miliardi
di euro. Il ruolo giocato da Crai in questo ambito si può considerare senz’altro da
protagonista. Il nostro Gruppo è da molti anni che ha compreso l’importanza strategica
e le potenzialità commerciali e di marketing del prodotto a marchio. E da molti anni
dedica loro grandi risorse e attenzioni sotto vari punti di vista. In termini quantitativi,
per esempio, con un assortimento che supera ormai abbondantemente le 1.300
referenze. Dal punto di vista della qualità, con una selezione rigorosa dei fornitori,
rigidi disciplinari e severi controlli delle fasi produttive. Sotto il profilo dell’immagine,
con packaging dalla grafica e dai materiali sempre più attraenti e pratici per il
consumatore. Sul piano della segmentazione dell’offerta, con marchi e linee di
prodotto in grado di soddisfare le molteplici esigenze dei consumatori (dall’area
convenienza ai Piaceri Italiani, dai prodotti bio agli equosolidali, da quelli per celiaci
alle referenze della linea Giardino Cosmetico). Si può a buon diritto affermare,
dunque, che la nostra catena appare tra quelle più performanti nello sviluppo dell’offerta
a marchio ai propri dettaglianti e alla propria clientela. Il crescente gradimento del
prodotto a marchio Crai (dimostrato, nel 2009, da una quota sulle vendite totali di
prodotti confezionati che ha raggiunto il 14,6%) non può prescindere naturalmente
dall’indissolubile legame tra marchio e insegna, tra il piano concreto della qualità e
della convenienza dell’offerta e quello più concettuale dei valori e del vissuto trasmessi
dalla catena agli occhi del consumatore. Un rapporto importante che deve essere
sviluppato efficacemente e in parallelo.
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febbraio
2010
2
DallaCENTRALE
L’EDIZIONE 2010 DELLA
FIERA MARCA HA
CONFERMATO IL
MOMENTO D’ORO DELLE
MARCHE DEL
DISTRIBUTORE,
DELINEANDONE UN
FUTURO ANCORA PIÙ
PROMETTENTE. LA
PARTECIPAZIONE DI CRAI
ALL’EVENTO CON UNO
STAND COMPLETAMENTE
RINNOVATO.
Marche
private,
il successo
continua C
Armando Brescia
ome ogni anno, anche quest’anno il nostro
Gruppo ha partecipato a Marca, l’evento
organizzato dall’ente Fiera di Bologna e dedicato alle marche commerciali. La manifestazione, giunta alla sua sesta edizione,
rappresenta da sempre una efficace opportunità di incontro e di confronto tra gli operatori
dell’industria contoterzista e delle aziende della
distribuzione.
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febbraio
2010
DALLACENTRALE
UNO SPAZIO TUTTO NUOVO
Crai, che fa parte di un ristretto gruppo di catene distributive che collaborano con Bologna Fiere alla realizzazione
di Marca, era presente, il 20 e 21 gennaio scorso, con uno
stand completamente rinnovato rispetto alle edizioni passate. Molto raffinato, elegante, essenziale: un vero e proprio “salotto” nel quale potere accogliere comodamente
visitatori, fornitori e partner vari e illustrare al tempo stesso la propria immagine e la propria offerta.
Su cosa punta Crai
A margine della presentazione del rapporto annuale sulla marca commerciale si è svolto un seminario di approfondimento sulle strategie di sviluppo della marca privata e sulle relazioni di partnership
tra distributori e fornitori. Al dibattito, che ha visto la partecipazione di alcuni manager delle
principali insegne distributive, ha dato il proprio
contributo anche Silvana Russo, responsabile del marketing strategico dei prodotti a marchio Crai. Russo ha evidenziato come
la quota della marca privata di Crai sia perfettamente allineata a quella
della media di mercato,
sia pure con alcune disomogeneità sul piano territoriale. Molto soddisfatta
si è dichiarata, in particolare, dell’andamento
della linea premiun Piaceri Italiani, i cui risultati
sono andati, in un anno
difficile come il 2009,
ben oltre le aspettative.
«Per il 2010 – ha aggiunto – la nostra catena
lavorerà soprattutto sull’area salutistica e in generale sull’area del valore, attraverso
l’arricchimento del marchio-insegna con prodotti ad elevato contenuto
di servizio».
febbraio
2010
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LA RICERCA
L’appuntamento di Marca rappresenta da sempre anche
l’occasione per illustrare i risultati dell’Osservatorio sull’evoluzione della marca commerciale in Italia. Lo studio,
realizzato da Adem Lab-Università di Parma in collaborazione con la società di ricerche Iri Infoscan, ha evidenziato le eccellenti performance registrate dai prodotti a marchio d’insegna nel 2009 confermando in modo eloquente
il crescente successo delle private label nel nostro Paese.
A MARCHIO UN PRODOTTO SU QUATTRO
A commentare i numeri del sesto rapporto annuale è stato
chiamato ancora una volta, oltre al direttore di Iri, Gian Maria Marzoli, Guido Cristini, ordinario di marketing presso l’Università degli Studi di Parma. «Nelle principali
catene della distribuzione moderna e nelle categorie dove
la marca privata è presente - ha esordito Cristini nel suo intervento - la quota a valore è prossima al 20-22 per cento,
mentre a volume la percentuale supera ampiamente il 25%.
Ciò significa che su quattro prodotti venduti uno è “firmato” direttamente dal distributore». Una dichiarazione, questa, che riassume in sé gli eccellenti risultati di vendita raggiunti lo scorso anno dalle marche commerciali.
DALLACENTRALE
Una fiera da record
L’unico appuntamento italiano dedicato alla marca commerciale. Marca, organizzata da quest’anno con il patrocinio di Adm, l’Associazione
della distribuzione moderna, ha chiuso
l’edizione 2010 con l’ennesimo successo. Sono
stati infatti quasi 5.000 gli operatori professionali presenti alla due giorni bolognese, di cui 495
stranieri, e ben 406 gli espositori, dei quali il
20% provenienti dall’estero.
mostra che i prodotti a marchio del distributore (al netto
di quelli a peso variabile) sono passati da una quota complessiva a valore dell’11,8% al 13,6% (14,6% quella a volume) per un totale di oltre 8 miliardi di euro considerati
i vari canali. Le marche industriali hanno invece visto una
progressiva erosione del loro peso, passando da una share del giro d’affari dell’88,2% all’86,4%.
I NUMERI DEL SUCCESSO
In valore, infatti, la crescita è stata del 10,4%. A volume
dell’8%. Un variazione tanto più significativa se si raffronta con quella delle grandi marche, le quali hanno contenuto l’aumento del fatturato al 2,4%, mentre in termini quantitativi non hanno mostrato alcuna variazione. Un rapido
confronto di ciò che è successo negli ultimi cinque anni
OFFERTA SEMPRE PIÙ RICCA
Che la presenza dei prodotti a marchio sugli scaffali sia
ormai molto ampia è del resto testimoniato dalle cifre. In
totale, le referenze presenti nell’assortimento delle varie
insegne italiane ammontano a oltre 10.000. Nel format supermercato, in media, se ne contano 920 (+10% rispetto
all’anno precedente), mentre nell’iper raggiungono le 1.660
unità (+9% sul 2008). Freddo (21,9%), fresco (17,5%) e
cura casa (17,5%) risultano i reparti maggiormente penetrati dal prodotto a marchio. Ma l’offerta dei distributori
non sta migliorando solo dal punto di vista quantitativo.
Cresce in generale anche la qualità della proposta: a livello di prodotto, di segmentazione dei marchi, di packaging
e di pubblicità.
L’APPREZZAMENTO DEL CONSUMATORE
Giampaolo Fabris, docente di sociologia allo Iulm di
Milano, commentando, sempre a Marca, i risultati della
prima indagine nazionale sul comportamento dei consumatori nei confronti delle private label, ha ammesso che
«l’atteggiamento non è più quello di alcuni anni fa. Le
marche commerciali non sono più viste come marche economiche ma di serie B. Nella fascia premium vengono persino percepite come superiori a quelle industriali». Non è
un caso, dunque, che lo scorso anno l’offerta premium delle varie catene abbia registrato un incremento delle vendite a valore del 29,9% (addirittura del 45,1% in quantità). Se è vero - sostiene lo studio di Fabris - che solo poco meno di un terzo dei consumatori acquista regolarmente e apprezza le private label, è altrettanto vero che vi è un
ulteriore 25% circa di consumatori che potrebbe facilmente diventarne acquirente abituale.
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febbraio
2010
DallaCENTRALE
LE ATTIVITÀ PROMOZIONALI SONO UNA LEVA
FONDAMENTALE NELLA STRATEGIA
D’INSEGNA. È PER QUESTO CHE CRAI HA
DEFINITO IL NUOVO PIANO PROMOZIONALE,
CHE SI PRESENTA SEMPRE PIÙ EFFICACE E
COERENTE CON LA STRATEGIA AZIENDALE.
Un 2010 ricco
di promozioni
I
Olimpia Ogliari
l nuovo anno si prospetta ricco di tante iniziative e attività promozionali diverse, dai tagliprezzo ai buoni sconto,
tutte unite dallo slogan
“Da Crai il risparmio è reale” e dal format grafico che
prevede l’immagine di una
corona sui volantini e sui
vari materiali di comunicazione.
CRESCITA CONTINUA PER I
PRODOTTI A MARCHIO
La tendenza generale del
mercato vede negli anni una
continua intensificazione
delle promozioni, come dimostrano i dati forniti da
Nielsen e riferiti a ipermercati, supermercati e libero
servizio. Nel 2000 la pressione promozionale era pari al 18,4% e ha poi continuato a crescere fino a chiudere il 2008 con un 22,7%.
Nel primo semestre del 2009
ha raggiunto i 24,2 punti
percentuali e l’assortimento
febbraio
2010
6
Sono numerose le attività promozionali previste da Crai per il 2010,
tutte caratterizzate dallo slogan “Da Crai il risparmio è reale” e
dall’immagine di una corona.
in promozione il 10,8% del
totale grocery. Stessa tendenza per i prodotti a marchio
del distributore: l’incidenza delle vendite realizzate
in promozione raggiunge il
18% avvicinandosi sempre
più ai livelli medi del grocery (24,3%). Aumenta anche la presenza delle marche commerciali all’interno
dei volantini con una quota
del 9,9% nel 2009 e un incremento del 33% negli ultimi due anni. Crai rispecchia proprio questa tendenza e, nell'impostare le varie
iniziative, ha dunque puntato sul potenziamento promozionale del prodotto a
marchio.
UN PIANO
EFFICACE PER CRAI
Il programma promozionale “Da Crai il risparmio è
reale” pianificato per il 2010
mantiene l’impostazione
dell’anno scorso per un totale di 25 attività, per 18 delle quali è stato anche definito un tema nazionale che
costituisce il riferimento per
la selezione sia delle offerte che delle meccaniche promozionali. Oltre alle iniziative dedicate al Natale e alla Pasqua, le attività promozionali definite a livello nazionale comprendono tagliprezzo, 3x2 e 2x1, buoni
sconto per i prodotti a marchio, promozioni speciali
dedicate alla linea Piaceri
Italiani e ai vini della Cantina Crai. Nello specifico,
in seguito alla efficace sperimentazione effettuata nel
2009, vengono riproposti i
coupon che contengono da
2 a 4 buoni sconto, con
l’obiettivo di stimolare il
primo acquisto dei prodotti a marca Crai. Per i Piaceri Italiani si confermano le
4 attività a tema con
l’erogazione di punti fidelity a fronte dell’acquisto.
Nel 2010 le “offerte bomba” passeranno da 4 a 6 e
saranno proposte in occasione delle attività promozionali a tema nazionale.
IL VALORE AGGIUNTO
DI CRAI
La competenza e i servizi
che Crai mette a disposizione dei propri soci non
finisce qui. Grazie a una
convenzione con ACNielsen, è infatti disponibile il
nuovo servizio Foldernet:
un’applicazione accessibile tramite internet che consente di ottenere tutte le informazioni relative alle offerte promozionali attivate
dalla concorrenza. Lo strumento permette di accedere a tutti i prezzi praticati
suddividendo le informazioni in base a vari criteri:
area geografica, competitor, categoria o specifico
prodotto e marca. Inoltre,
se fino ad oggi la possibilità di pubblicare il volantino promozionale su Craiweb era limitata soltanto ai
cedis provvisti di un sito internet, ora tutti i punti vendita Crai possono mettere
on line il proprio volantino
in concomitanza dell’attività promozionale in corso. Questo grazie alla nuova modalità di gestione del
servizio e alla nuova tecnica di visualizzazione flash
che permette una vera e propria consultazione, incluso l’ingrandimento sul singolo prodotto.
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febbraio
2010
DallaCENTRALE
È nata
Crai
Tirreno
FORTE DELLA NOTORIETÀ DEL
MARCHIO-INSEGNA CRAI IN
TUTTA L’ITALIA CENTRALE, E
GRAZIE A UNA SINERGIA DI
GRUPPO FRA DIVERSI SOCI, È
STATA COSTITUITA UNA NUOVA
SOCIETÀ PER AZIONI.
C
rai Tirreno ha sede a Santa Palomba, un sobborgo di Roma,
ed è partecipata da Pilato spa,
Fratelli Ibba srl, Codè Crai
Ovest, Ama Crai Est, Consorzio Crai Adria Nord e CeDis
Regina sas.
UNA SINERGIA IMPORTANTE
La nuova realtà societaria è presieduta da Gian Giacomo Ibba - già presidente di Fratelli Ibba srl, del Consorzio Crai Sardegna e di Crai Coope-
Crai Tirreno è
presieduta da Gian
Giacomo Ibba, già
presidente di Fratelli
Ibba srl, del Consorzio
Crai Sardegna e di Crai
Cooperativa.
Alessandra Amorosi
rativa - e conta fra i consiglieri: Antonio Carpino in rappresentanza di Pilato, che ricopre la carica di vicepresidente; Oriano Filippi, presidente di
Nealco e del Consorzio Crai Adria
Nord, e Gianfranco Scola, direttore
generale di Ama Crai Est. In virtù dell’alleanza strategica fra Crai e Sma,
Crai Tirreno sarà servita dalle piattaforme logistiche della catena del Gruppo Auchan. Nello specifico, per il secco farà riferimento al centro di distribuzione di Fiumicino, mentre per i
La nuova società si prefigge una
rapida espansione in Lazio,
Campania, Abruzzo e Umbria
puntando sul franchising nel mercato
della distribuzione di vicinato.
febbraio
2010
8
prodotti freschi e freschissimi alla piattaforma di Santa Palomba.
GLI OBIETTIVI STRATEGICI
DELLA NUOVA SOCIETÀ
Questa sinergia di gruppo fra diversi
soci, appartenenti ai principali poli regionali di Crai, sottende la volontà di
mettere a frutto tutte le reciproche esperienze, ponendole al servizio di quei
punti vendita che maggiormente rispondono ai canoni dello stile “genuinamente italiano” tipico di Crai, fatto di qualità dei prodotti, di approccio cordiale
e di spirito di servizio verso la clientela. La nuova società si prefigge una rapida espansione in Lazio, Campania,
Abruzzo e Umbria puntando sul franchising nel mercato della distribuzione
di vicinato. Oltre al know-how riconosciuto alla compagine sociale sarà sicuramente messa a frutto una costante
presenza sul territorio e un approfondito studio delle esigenze locali.
■
DallaCENTRALE
I RISULTATI
DELL’INDAGINE
SULLA QUALITÀ,
GIUNTA ALLA SUA
OTTAVA EDIZIONE,
EVIDENZIANO UNA
BUONA TENUTA DEL
LIVELLO DI
SODDISFAZIONE DA
PARTE DELLA CLIENTELA
DEI NEGOZI CRAI.
Alta
fedeltà
per i clienti Crai
A
ncora una volta soddisfatti. È questo, in estrema
sintesi, il risultato che emerge dall’indagine periodica che Crai effettua sui propri clienti per saggiarne il grado di fedeltà e di generale soddisfazione. La ricerca, giunta all’ottava edizione e realizzata anche quest’anno dalla società Agron, si è
basata su un campione rappresentativo di responsabili
d’acquisto che hanno risposto telefonicamente e on line al
questionario.
PROMOSSI IN QUALITÀ
Ambiente, rapporto con il personale, assortimento dei prodotti confezionati, qualità dei prodotti freschi, prodotti a
marchio, promozioni, attenzione al sociale, catalogo premi e prezzi. Il sondaggio ha preso in esame diversi aspetti della “qualità” Crai. Ebbene, in generale, l’indice di soddisfazione della clientela, basato sul gradimento complessivo, la raccomandabilità dell’insegna, la continuità del
Bernardo Camasi
rapporto e la vantaggiosità rispetto ad altre catene, appare stabile. Anzi risulta in crescita se si prendono in esame
i frequentatori più affezionati, quelli cioè che fanno acquisti nei nostri punti vendita almeno una volta alla settimana (con un indice passato da 83 punti nel 2007 a 85 nel
2008 sino a 86 dello scorso anno).
IL SUCCESSO DEI PRODOTTI A MARCHIO CRAI
Quasi il 70% delle donne intervistate, in particolare, ha un
percepito di Crai come «catena italiana» e con «un marchio che offre garanzie». Il 65% apprezza il fatto che si
tratta di negozi «dove esiste ancora il rapporto personale»
e il 59% si dichiara soddisfatto perché «offre tutti i vantaggi del negozio sottocasa». Sempre più apprezzati risultano poi i prodotti a marchio Crai. Le abitudini d’acquisto
delle consumatrici interpellate registrano una vera impennata in tal senso. Considerando sia coloro che acquistano
questi prodotti in maniera occasionale, sia gli acquirenti
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DALLACENTRALE
più frequenti, la percentuale complessiva nel 2009 è salita all’87%, contro l’81% dell’anno precedente (addirittura al 95% se si considerano solo i clienti che hanno risposto alle domande dell’indagine sul sito di Crai).
IL CONFRONTO
CON LE ALTRE INSEGNE
Nella fattispecie, la quota
dei forti estimatori di prodotti a marchio Crai è passata dal 25 al 28 per cento,
mentre i clienti che li acquistano non così frequentemente sono aumentati di
due punti percentuali (dal
56 al 58 per cento). L’offerta
a marchio della nostra insegna, del resto, sembra piacere più di quanto non avvenga altrove. Il grado di
soddisfazione per i nostri
prodotti registra un valore medio del 3,55 contro il 3,43
delle altre catene. Particolarmente apprezzata inoltre è
l’efficacia delle informazioni in etichetta: data di scadenza, nome del produttore, lista degli ingredienti e valori
nutrizionali. Anche qui infatti Crai ne esce bene: 3,35 contro 3,20 delle principali insegne concorrenti.
Crai e la responsabilità sociale
Tra le novità dell’ultimo sondaggio sul grado di
soddisfazione dei consumatori vi era una serie di
domande finalizzate a conoscere quali caratteristiche dovrebbe avere Crai per risultare un’azienda socialmente responsabile. Il 47% del campione ha indicato le «garanzie di sicurezza e provenienza dei prodotti». Il 27% ritiene che la nostra
insegna dovrebbe assicurare la «valorizzazione
delle produzioni locali», il 21% si aspetterebbe invece un’offerta molto concentrata su «prodotti italiani». Per il 20%, infine, dovrebbe offrire «prodotti di marca al prezzo più basso».
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BUONE LE PROMOZIONI
Apprezzamenti positivi giungono anche sul fronte delle
iniziative promozionali. In una scala da 1 a 4 la clientela
dei nostri negozi ha mediamente espresso valutazioni comprese tra 3,22 e 2,76 riguardo alla facilità di lettura dei volantini, alla presenza di marche conosciute nelle offerte
promozionali proposte, alla ricchezza dei prodotti in promozione e al livello di riduzione dei prezzi. I due terzi delle consumatrici che stanno partecipando alla raccolta punti “Tentazioni dietro l’angolo”, inoltre, se ne dichiara soddisfatta.
L’IMPEGNO AMBIENTALE
Il sondaggio, infine, ha confermato la piena sintonia tra le
consumatrici e le iniziative ecosostenibili e di rispetto ambientale di Crai. A cominciare dagli EcoPoint. Riguardo
alla possibilità di acquistare prodotti sfusi, per esempio,
ben il 91% delle intervistate si è dichiarata interessata all’offerta nella detergenza casa. Percentuale che passa al
65% per gli alimenti per cani e gatti, al 56% per il vino e
al 52% per l’acqua da acquedotto trattata con sistemi di
nanofiltrazione. Forte anche la propensione all’acquisto di
sacchetti alternativi a quelli tradizionali di plastica, progetto su cui Crai si sta fortemente impegnando. Con le
maggiori preferenze per le borse in cotone naturale, seguite dalla plastica riciclata, dal sacchetto biodegradabile, dalla plastica riutizzabile e dalla carta.
■
DallaCENTRALE
Il futuro della
distribuzione
secondo Adm
L’ASSOCIAZIONE CHE
RIUNISCE LE IMPRESE DELLA
DISTRIBUZIONE MODERNA
FOCALIZZA IL SUO
IMPEGNO NELLA
PROMOZIONE DI NUOVI
MODELLI DI RELAZIONE TRA
PRODUTTORI E DISTRIBUTORI,
FAVORENDO UTILI
CONFRONTI PER
MIGLIORARE L’EFFICIENZA E
IL LIVELLO DI
SODDISFAZIONE DEL
CONSUMATORE.
Armando Brescia
I
n un contesto come quello attuale - dominato da importanti cambiamenti di mercato, diffusi fattori di criticità e da un’ulteriore maturazione del consumatore,
sempre più attento alla qualità dell’offerta - promuovere una cultura di sistema tra realtà diverse su tutti i
temi strategici diventa ancora più importante. Ecco in
che modo Adm ha intenzione di affrontare le sfide future,
come ha spiegato alla redazione di Gente Crai il consigliere delegato Paolo Fregosi.
■ Come si traduce in concreto la vostra missione
“fare cultura di sistema”? Quali sono gli obiettivi
alla base dell’attività di Adm?
Per capire l’essenza del lavoro di Adm è necessario fare
un passo indietro. Dopo la fusione tra Indicod ed Ecr Italia, è emersa la necessità di una struttura che ne assumesse il controllo e rappresentasse l’intera filiera commercia-
Paolo Fregosi,
consigliere
delegato di Adm.
le. È dunque nata sia Adm, in rappresentanza della distribuzione, che Ibc, l’associazione delle industrie dei beni di consumo. Da quel momento, Adm e Ibc lavorano
a braccetto con Indicod-Ecr per favorire lo sviluppo e
la crescita di tavoli di discussione tra industria e distribuzione. Adm si propone quindi di creare valore ricercando soluzioni collaborative avanzate, che accrescano le competenze specifiche degli operatori della filiera commerciale. Cerchiamo di contribuire al dibattito,
sollecitare il confronto e suggerire modelli da seguire:
il tutto per migliorare l’efficienza e accrescere la soddisfazione del consumatore finale.
■ Quali sono i principali argomenti con cui deve
attualmente confrontarsi la distribuzione?
Sia la distribuzione che l’industria si misurano oggi con
la necessità di una profonda modernizzazione, che ri-
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febbraio
2010
DALLACENTRALE
ADM:
CHI È E
COSA FA
Nata nel 2004, l’Associazione della distribuzione moderna conta oggi 450 aziende distributrici
associate, pari a 32.000 punti vendita e 160 miliardi di euro di fatturato. La sua missione consiste nel promuovere e valorizzare nuovi modelli
di relazione tra produttori e distributori, favorire
confronti utili a migliorare l’efficienza e la soddisfazione del consumatore. Tutto ciò si traduce
nell’essere soggetto propositivo nel sistema del
commercio organizzato; valorizzare la distribuzione moderna come motore di crescita culturale, sociale e imprenditoriale; collaborare con
l’industria di marca per il miglioramento dell’efficienza della filiera; promuovere studi e ricerche
e attivare percorsi formativi di alta specializzazione per nuovi manager.
chiede soluzioni avanzate per guadagnare competitività.
Credo che attualmente una delle questioni fondamentali
da affrontare giri intorno ai concetti di responsabilità sociale e di sviluppo sostenibile: sono queste le strade che
la distribuzione moderna deve percorrere per migliorare
l’offerta e il servizio ai consumatori. Su questo fronte,
l’interesse di Adm è molto attivo su tutto ciò che coinvolge il packaging dei prodotti, un aspetto essenziale della
sostenibilità, con l’obiettivo di trovare soluzioni tecnologiche innovative che riducano l’impatto ambientale.
■ Quali sono i principali progetti in cui siete
coinvolti nel 2010?
Continua anche nel 2010
l’impegno di Adm sul fronte
della formazione, con la sesta
edizione del Master in
Retail Management per
formare i futuri manager della
distribuzione.
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Il progetto centrale è senza dubbio il catalogo elettronico,
l’innovativo servizio di gestione delle informazioni di prodotto che vedrà una completa concretizzazione nel 2010.
Si tratta di uno strumento di straordinaria importanza per
ricercare le informazioni in modo rapido e affidabile:
l’industria carica su questa piattaforma comune le caratteristiche dei suoi prodotti che la distribuzione può andare a consultare. Dopo aver superato la fase di studio e quella di test il programma potrà partire e stiamo mettendo a
punto gli obiettivi e fissando gli appuntamenti di approfondimento, come workshop e convegni. Sul fronte più
specifico delle attività di Adm continueremo, per esempio,
sulla strada che abbiamo imboccato fin dalla nascita e che
va avanti con ottimi risultati sul fronte formativo: il Master in Retail Management, arrivato alla sesta edizione, ha
l’obiettivo di formare i futuri manager della distribuzione. La formula del successo è rappresentata dal percorso
articolato in sei mesi di formazione in aula e sei mesi di
stage presso le insegne associate.
■
DallaCENTRALE
Non chiamatele
soltanto bilance
TECNOLOGIE E APPLICAZIONI
INNOVATIVE TRASFORMANO LE
BILANCE DA FEDELE ED
EFFICIENTE COMPAGNO DI
LAVORO A POTENTE E
FLESSIBILE MEZZO DI
Olimpia Ogliari
COMUNICAZIONE.
R
apide, interattive e facili da usare. Grazie a nuove applicazioni le bilance da banco, le più classiche tra le attrezzature per il negozio alimentare, diventano strumenti versatili che oltre alla
pesatura includono funzioni innovative quali la
gestione dei prezzi di vendita, le informazioni
generali per il reparto e altre caratteristiche associate al
prodotto. In questo ambito opera Mettler Toledo, leader
mondiale nella produzione e commercializzazione di sistemi di pesatura per la distribuzione alimentare, ma anche per laboratori e industrie.
UN MEZZO DI COMUNICAZIONE IMPORTANTE
Le soluzioni Mettler Toledo rappresentano la naturale evoluzione della bilancia, che diventa un efficace mezzo di
comunicazione in grado di raggiungere il consumatore in
un contesto specifico e in un determinato momento. Il banco, in particolare, ha un ruolo fondamentale nella comunicazione con il cliente. Direttamente sullo schermo Lcd
della bilancia, o attraverso schermi di grandi dimensioni
posizionati in prossimità, è possibile veicolare contenuti
multimediali come pubblicità, cross merchandising, informazioni sui prodotti, ricette o abbinamenti e anche l’elimina
code digitale, elemento attrattivo per eccellenza. Bilance
di questo tipo consentono di unire al meglio i vantaggi di
una soluzione di visual merchandising con strumenti evoluti di pesatura a supporto della vendita.
UN’OFFERTA COMPLETA PER IL PUNTO VENDITA
Presente su scala mondiale, grazie a una rete commerciale e di assistenza tecnica che è la più vasta del settore,
l’offerta complessiva di Mettler Toledo comprende bilance da negozio versatili, facilmente collegabili in rete, in
versione self service, pensile e da banco: tutte progettate
per rispondere alle diverse esigenze dei reparti della distribuzione alimentare. Nel comparto della vendita al dettaglio, l’offerta Mettler Toledo per la gestione dei cibi freschi spazia dal settore del ricevimento merci e del preconfezionamento alle soluzioni per i reparti a libero servizio e
assistiti. Attraverso il collegamento in rete, le bilance possono rendere disponibili dati analitici sulle vendite, assistendo i clienti nella determinazione dei prezzi e nella gestione dell’inventario e fornendo informazioni utili a supporto delle decisioni di merchandising. Il tutto a beneficio
del profitto del negozio.
■
L’installazione delle soluzioni Mettler Toledo nel reparto carni del
supermercato Crai Pagliuti a Cotignola, in provincia di Ravenna.
Soluzione realizzata da Vignoli e C&S.
Mettler Toledo per Crai
La recente installazione realizzata presso il supermercato Crai Pagliuti a
Cotignola, in provincia di Ravenna, consente al gestore del negozio di
comunicare efficacemente e tempestivamente con la propria clientela riducendo nel contempo il tempo di attesa percepito. Un ulteriore vantaggio è costituito della gestione integrata dell’elimina code, controllato direttamente dalla tastiera delle bilance eliminando i telecomandi.
13
febbraio
2010
DallaCENTRALE
O
C
I
G
O
L
O
IL BI
e
c
s
e
csernza sosta
DALLE CONFETTURE AL MIELE,
DALLE VERDURE AL LATTE
FRESCO SALE LA PASSIONE
DELLE FAMIGLIE ITALIANE PER
GLI ALIMENTI BIO, CHE
SEGNANO UN TREND
POSITIVO. E SE SI
CONSIDERANO I PRODOTTI A
MARCHIO DEL DISTRIBUTORE LA
CRESCITA RISULTA ANCORA
MAGGIORE.
Olimpia Ogliari
febbraio
2010
14
I
l mondo del biologico in ipermercati e supermercati italiani vale circa 430 milioni di euro annui, pari
al 1,7% del valore totale del grocery e con una crescita del 6,4%
rispetto all’anno precedente. Lo afferma un’indagine Nielsen aggiornata all’anno terminante a settembre 2009,
che ha analizzato i trend registrati dalla categoria nei punti vendita della grande distribuzione italiana.
ITALIANI SEMPRE PIÙ BIO
In ipermercati e supermercati italiani i
prodotti biologici sono presenti in ben
179 famiglie merceologiche, su un totale di 410, e le prime dieci categorie
valgono più del 40% di questo mercato. Tra queste, al primo posto per quota
di mercato, troviamo le confetture e gli
spalmabili biologici a base frutta che
con oltre 38 milioni di euro di giro d’affari
segnano un +16% e vanno a rappresentare quasi il 25% delle vendite di confetture e spalmabili in iper e super e quasi il 9% dell’intero mondo bio. Altri prodotti della “top ten” che evidenziano un
trend positivo nelle vendite a valore sono le uova di gallina (+13,5%), il miele (+8,5%), i legumi secchi e cereali
(+15,2%) e i nettari di frutta (+12,2%).
PRIVATE LABEL È MEGLIO
Ancora più brillante la performance registrata dai prodotti biologici a marchio
del distributore, che raggiungono un giro d’affari di 170 milioni di euro annui,
pari al 44% del mondo bio complessivamente inteso. La crescita nelle vendite a valore rispetto ai dodici mesi precedenti si attesta sul 9,9% e le prime dieci categorie di prodotti valgono il 43%
del totale. Di queste ben 48 famiglie
merceologiche mostrano un trend superiore alla media del 9,9%. Primeggiano
per quota di mercato le uova di gallina
con 15,4 milioni di euro di fatturato
(+13,5%) e una peso a valore di oltre il
48% sul totale delle uova biologiche e
del 9,7% tra le private label. Ottime performance di crescita del fatturato sono
registrate da confetture e spalmabili a
base frutta (+234%), legumi secchi e cereali (+14,5%), aromi ed erbe fresche
(+16,7%), pomodori (+13%), mele
(121%), polpa di pomodoro (17,5%),
pelati e pomodorini (24,2%), riso (12,7%)
e sughi pronti e basi (+124,4%).
I SUPERMERCATI NEL DETTAGLIO
Cosa succede nei punti vendita della
distribuzione con una superficie compresa tra i 400 e gli 800 metri quadrati? Il fatturato complessivo raggiunto
dai prodotti biologici ha superato i 74
milioni di euro - pari al 1,4% del valore totale del grocery -, con una crescita rispetto all’anno precedente del 5,8%.
Nei supermercati italiani la produzione
biologica coinvolge 170 categorie merceologiche e tra queste primeggiano,
con un fatturato di quasi 9,5 milioni di
euro, le uova di gallina che crescono
dell’11,5% e arrivano a una quota a valore del 10,8% nel mondo delle uova e
del 12,6% nel biologico. Con 7,6 milioni di euro di giro d’affari (+14,1%),
confetture e spalmabili a base di frutta
rappresentano il 22,4% delle vendite
della categoria di riferimento nei supermercati italiani e oltre il 10% dell’intero mondo biologico. Altri prodotti che
hanno ottenuto una buona crescita a va-
lore sono farine (+10,4%), legumi secchi e cereali (+11,5%), miele (+10%),
mozzarelle (+17%), pasta di semola
(+27%), yogurt magro (+18,5%) e tavolette e barrette di cioccolato (+29,7%).
ANCHE AL SUPER VINCONO
I PRODOTTI A MARCHIO
Nei supermercati italiani il mondo del
biologico a marchio del distributore vale circa 27 milioni di euro, con un incremento dell’8,4% e una quota del
39,2% sul totale bio. Sono 110 le categorie private label presenti sugli scaffali e, di queste, alcune rappresentano
quasi la totalità delle vendite nella famiglia di prodotti biologici di riferimento. È il caso delle ciliegie che detengono una quota dell’82,8% sulle vendite
complessive di ciliege bio nei supermercati italiani. Oppure crescenza
(92,5%), latte per l’infanzia (80%), pelati e pomodorini (82,4%), riso parboiled (94,8%), succhi (96,5%), fino ad arrivare alla pasta fresca ripiena dove la
quota è addirittura del 100%. Sono numerosi anche i trend positivi che è possibile evidenziare nella categoria dei
prodotti biologici a marchio del distributore, tra i quali confetture e spalambili a base di frutta (+306%), asparagi
(+612%), carote (+97,6%), mele (+108%),
mozzarelle (+25,3%), panna Uht (+65%),
pere (+156%), yogurt magro (+212,8%),
sughi pronti e basi (+383%).
Anche Crai nel suo piano di attività
2010 prevede un rilancio di questo segmento nelle principali categorie del
comparto grocery.
■
15
febbraio
2010
DallaCENTRALE
CRAI E
AGIRE
insieme
per Haiti
A POCHE SETTIMANE DAL TERREMOTO, L’AGENZIA ITALIANA PER LA
RISPOSTA ALLE EMERGENZE HA RACCOLTO OLTRE 13 MILIONI DI EURO,
Armando Brescia
GRAZIE ANCHE ALLA MOBILITAZIONE DI CRAI.
C
ome partner strategico di Agire,
Crai ha scelto di assumere un ruolo attivo in occasione di gravi emergenze umanitarie internazionali, come nel caso del terremoto di magnitudo 7.3 della scala Richter che
l’11 gennaio scorso ha colpito il Paese più
povero dell’intero continente americano.
Grazie all’impegno dei partner ma soprattutto alla solidarietà dei cittadini, in poche settimane dal terremoto Agire
è riuscita a raccogliere oltre 13 milioni di euro.
UN AIUTO CONCRETO
Di fronte a una tragedia di tali dimensioni, la risposta di
Crai all’appello di Agire non si è certo fatta attendere. E
dopo il sisma che ha colpito Haiti si è attivato il sistema
di informazione e veicolazione dei messaggi di sensibilizzazione. L’obiettivo è quello di moltiplicare i canali per la
raccolta fondi e portare immediato soccorso alla popolazione haitiana. Fino al 28 Febbraio nei punti vendita Crai
sono stati infatti presenti i cartelli che hanno ricordato ai
clienti le modalità con cui hanno potuto dare il proprio aiuto: con donazioni tramite sms da cellulare oppure con car-
ta di credito. Ma i messaggi di sensibilizzazione sono stati veicolati anche sul sito
internet Craiweb e tramite i comunicati trasmessi sulle frequenze di Radio Crai.
COSA FA AGIRE
Mentre purtroppo ancora cresce il bilancio ufficiale delle vittime, continuano però i lavori delle organizzazioni di Agire impegnate sul
campo nei programmi di prima emergenza e ricostruzione. Sono circa 450 gli operatori umanitari delle 9 organizzazioni di Agire (Actionaid, Cesvi, Cisp, Coopi, Gvc,
Intersos, Save The Children, Terre Des Hommes e Vis)
operative nelle zone colpite dal terremoto, e 22 di essi
sono italiani. Grazie ai fondi donati dagli italiani, le Ong
di Agire impegnate in 11 differenti zone di Haiti gestiscono la distribuzione di oltre 1.3 milioni di razioni alimentari, l’allestimento di 7.600 rifugi temporanei nei
campi profughi per dare riparo ad oltre 40.000 persone,
il reinserimento nei processi educativi di 21.000 bambine e bambini, la ricostruzione di almeno 15 strutture comunitarie (scuole, orfanotrofi e centri sanitari) e la realizzazione di 1.360 latrine pubbliche.
■
Per informazioni su AGIRE e sulle modalità dell’intervento ad Haiti – www.agire.it
febbraio
2010
16
DallaCENTRALE
Più efficienza
dal deposito
al negozio
NATA PIÙ DI 25 ANNI FA, JDA
È OGGI UNO DEI MAGGIORI
FORNITORI AL MONDO DI
SOLUZIONI SOFTWARE PER
INTEGRARE, SINCRONIZZARE
E OTTIMIZZARE L’INTERA
CATENA LOGISTICA, A TUTTO
VANTAGGIO DELLA
Alessandra Amorosi
REDDITIVITÀ.
E
fficienza è la parola chiave per la società presente
in 60 Paesi, che offre ai suoi 5.800 clienti piattaforme software in grado di migliorare la redditività e ottenere risultati concreti. Forte della grande
esperienza nel campo della distribuzione alimentare, e grazie alla profonda conoscenza dei processi chiave per i retailer, Jda propone due soluzioni per ottenere la massima efficienza: il riordino automatico a deposito e il riordino centralizzato al punto vendita.
IL CEDI È SEMPRE PIÙ FUNZIONALE
Il modello di riordino a deposito, che deve essere implementato dai cedi Crai, permette di raggiungere alti livelli di produttività grazie a un’ottimizzazione delle attivi-
17
❯❯
febbraio
2010
DALLACENTRALE
Le soluzioni software
di Jda hanno l’obiettivo di
integrare, sincronizzare e
ottimizzare l’intera catena
logistica, a tutto vantaggio della
redditività.
”
tà e a un’accurata previsione della domanda. Il sistema
consente di definire infatti in automatico il ciclo di revisione ottimale per ciascun fornitore, basato su una semplice ma precisa valorizzazione economica delle giacenze e dei costi di acquisizione. La soluzione consente anche di spingere la valutazione economica e l’ottimizzazione
a livello di singolo articolo. Il sistema può essere inoltre
integrato con il riordino promozionale e speculativo, che
permette un’accurata gestione integrata delle promozioni:
è possibile definire on line, o importare tramite interfaccia, le offerte con le condizioni contrattuali di sconto ed
eventuali limiti massimi di quantità (totali o per singolo
prodotto). Attraverso un modello di valutazione economica, suggerisce inoltre la quantità ottimale da acquistare assieme al normale riordino. Lo stock promozionale, così
come quello speculativo, viene tracciato separatamente ed
è questo l’unico modo per calcolare correttamente e analiticamente ciò che si considera overstock. I risultati ottenuti negli ultimi 2 anni parlano chiaro: crescita delle rotazioni del 37,5% con conseguente analoga riduzione dei
costi di gestione del deposito e oneri finanziari e contemporaneo incremento del livello di servizio con riduzione
delle vendite perse.
IL MODELLO PER IL PUNTO VENDITA
Il riordino manuale ha dei limiti evidenti, dai possibili errori che portano a mancate vendite fino al cospicuo tempo
impiegato dai negozi per far fronte a questa attività. Con il
riordino centralizzato al punto vendita, che è possibile integrare al riordino al cedi, una procedura giornaliera tracfebbraio
2010
18
cia l’immesso, il venduto e i movimenti principali rendendo la gestione degli stock più semplice ed efficace. In pratica, ogni notte il sistema legge il venduto per ciascun articolo o negozio, ne prevede i consumi in relazione ai dati
storici e a una serie di elementi oggettivi - quali stagionalità, andamento stagionale, promozioni in corso - e calcola le quantità ottimali tenendo conto di rotazioni, stock,
confezioni e altre variabili. Inoltre verifica ciclo e agenda
di ogni negozio per aggiustare le quantità in funzione di
spazi a scaffale, carichi completi, bilanciamento e abbinamenti tra punti vendita. Tutto ciò si traduce in una riduzione del 40% delle vendite perse e del 60% degli overstock,
oltre al tempo recuperato delle persone addette al riordino
che potranno limitarsi a verificare ed eventualmente rettificare le proposte in base a informazioni non disponibili al
sistema informativo. Per la fase di implementazione delle
soluzioni, la direzione It e logistica della sede centrale Crai
fornirà il coordinamento del progetto e l’analisi dei processi supportata dagli esperti di Jda.
■
DallaCENTRALE
o
n
a
l
o
V
i prezzi dello zucchero
CON UNA CRESCITA DEL 165%
DA GENNAIO 2009,
LE QUOTAZIONI DELLO
ZUCCHERO SEGNANO UNA
VERA E PROPRIA IMPENNATA.
Olimpia Ogliari
D
opo i cereali nel corso del 2007 e del 2008, a volare negli ultimi mesi sono stati i prezzi di zucchero, tè, caffè, cacao e di altre soft commodity:
quelle materie prime definite “morbide” perché
vengono coltivate e non estratte.
QUOTAZIONI A LIVELLI RECORD
Da gennaio a metà dicembre 2009 il prezzo dello zucchero è cresciuto del 165,1%, raggiungendo il livello
massimo da oltre 28 anni. Il succo d’arancia è salito
dell’88,8% mentre la quotazione del tè è lievitata dell’83,5%.
Ma non è tutto: il costo del caffè di qualità arabica è balzato del 30,2% e quello del cacao del 28,6%, record storico degli ultimi 31 anni. Le motivazioni vanno fatte risalire a un incremento della domanda globale, avvenuto proprio mentre l’offerta diminuiva a causa della crisi finanziaria e complice anche il cattivo tempo che ha
penalizzato molti raccolti.
IL TREND DI CRESCITA CONTINUA NEL 2010
Secondo gli esperti, i prezzi di zucchero e cacao dovrebbero crescere ulteriormente nella prima parte del 2010. Per
quanto riguarda lo zucchero, a far schizzare verso l’alto i
prezzi è stata la forte domanda da parte dell’India, il secondo maggiore produttore mondiale. Nel 2009 il raccolto indiano è stato infatti danneggiato dal cattivo tempo e,
allo stesso tempo, il Brasile veniva travolto da forti piogge, che hanno ridotto la produzione. Le stime parlano di
un deficit di offerta pari a 13,5 milioni di tonnellate di zucchero per il biennio 2009-2010 e di tagli nell’export di caffè da parte di Brasile, Colombia e Vietnam.
■
La situazione in Italia
Nessuna impennata nella Penisola: il mercato italiano risulta poco influenzato dall’andamento
mondiale dei prezzi dello zucchero, che invece
di salire mostrano una flessione di circa il 10%
da giugno 2009 a oggi. Oltre al fatto che la produzione in Italia copre quasi totalmente il fabbisogno, a fine 2009 si è concluso il piano di ristrutturazione dell’industria saccarifera europea iniziato
nel 2006 con un obiettivo: ridurre la produzione
per salvare il settore. La produzione si è concentrata da 23 in 18 Stati membri, 7 dei quali generano il 70% dello zucchero complessivo. I prezzi
interni mostrano quindi una tendenza al ribasso,
in sintonia con lo scopo della riforma di rendere
competitivo il settore europeo. Gli elementi essenziali del pacchetto di riforma comprendevano un
taglio del 36% del prezzo minimo garantito, compensazioni per i bieticoltori e un fondo di ristrutturazione finanziato dai produttori di zucchero, inteso a incoraggiare gli zuccherifici meno competitivi a cessare l’attività. In Italia si è infatti passati
da 19 a 4 unità produttive.
19
febbraio
2010
DallaCENTRALE
È prodotta da Dulcioliva secondo
l’antica ricetta piemontese la Torta
alle nocciole della linea Piaceri
Italiani di Crai, disponibile in
confezione da 350 grammi.
La dolcezza
a scaffale
arriva dal
Piemonte
Elisa Buzzi
DA QUASI UN SECOLO LO STABILIMENTO DI DULCIOLIVA DI
BORGO SAN DALMAZZO (CUNEO) UTILIZZA SOLO MATERIE
PRIME DI ALTA QUALITÀ PER PRODURRE SPECIALITÀ DOLCIARIE
TIPICHE DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE, PRIVE DI AROMI
ARTIFICIALI E CONSERVANTI.
È
dalle tre moderne linee produttive di Dulcioliva,
realtà industriale piemontese attiva sul mercato dal
1924, che nascono i gustosi Cuneesi al Rhum, i golosi Tartufi Neri, i tradizionali Gianduiotti e la dolce Torta di Nocciole disponibili sugli scaffali di tutti i negozi Crai. L’azienda familiare, oggi guidata
da Giuseppe Oliva, concentrandosi sul mix vincente di
qualità, costanza e tradizione è arrivata a vantare un fatturato che tocca i 3,5 milioni di euro, uno stabilimento di
ben 4.000 metri quadrati e a raggiungere una notorietà che
supera i confini nazionali.
LA DOLCE SPINTA DELLA TRADIZIONE
La storia di Dulcioliva è strettamente legata a quella della famiglia Oliva. Ognuna delle tre generazioni che si sofebbraio
2010
20
no succedute ai fondatori Luigi e Cesare ha infatti contribuito allo sviluppo e all’affermazione del marchio, mantenendo intatti i valori della tradizione. Un’affermazione
che si basa sul concetto di passione di famiglia e che si traduce nella continuità delle scelte aziendali: l’utilizzo di ingredienti non trattati chimicamente, il bando a conservanti, additivi artificiali e grassi vegetali idrogenati, l’attenta
selezione delle materie prime di alta qualità e l’impiego
di metodi di lavorazione in linea con la tradizione. Inoltre
nello stabilimento di Dulcioliva l’opera dei tecnici di laboratorio si unisce alla continua evoluzione delle tecnologie produttive, per creare referenze autentiche, sicure e,
chiaramente, di qualità. Nello specifico, a livello di sicurezza l’azienda è dotata del sistema Haccp - implementato nel 1998 e costantemente revisionato e monitorato - ed
Specialità di alta qualità
è in grado di immettere sul mercato referenze completamente tracciate a livello di filiera.
UNA STORIA SECOLARE
La storia della piemontese Dulcioliva inizia a Milano. Infatti è proprio nel capoluogo lombardo che i fratelli Luigi
e Cesare Oliva hanno maturato la loro esperienza presso
un noto pasticciere. Un’esperienza fondamentale, che nel
lontano 1924 ha spinto i due fratelli a fondare a Borgo San
Dalmazzo, alle porte di Cuneo, il loro primo laboratorio
dolciario. Nel laboratorio Luigi e Cesare mettono a punto
squisite ricette di prodotti da forno quali panettoni, biscotti, torte di nocciola e referenze a base di cioccolato. E sarà proprio il cioccolato l’ingrediente su cui decidono di concentrare lo sviluppo. Negli anni Quaranta la produzione dei
prodotti da forno viene in parte tralasciata per focalizzarsi
su specialità dolciarie piemontesi a base di cioccolato.
NUOVE SPECIALITÀ CON UNA LINEA MODERNA
Dalle tre moderne ed efficienti linee produttive - modellaggio praline dure, realizzazione tartufi dolci e pasticceria dello stabilimento di Borgo San Dalmazio nascono le specialità firmate Dulcioliva. La linea di modellaggio, in particolare, è attiva da luglio 2009 e fa parte di una nuova se-
Tra i prodotti oramai storici e di maggior successo
di Dulcioliva ricordiamo i Cuneesi Oliva Rhum,
realizzati ancora oggi nel rispetto in gran parte
della ricetta originale, ossia utilizzando come ripieno una crema pasticcera e Rhum jamaicano e
per il guscio un cioccolato extra fondente. Sono a
base di nocciola i Tartufi Dolci di cioccolato, praline di forma irregolare composte da un impasto di
pregiate nocciole tonde gentili delle Langhe, cioccolato puro e granella di torrone. Nell’assortimento di Dulcioliva un posto di primo piano è occupato dai classici Gianduiotti, prodotti con il 30% di
nocciole pregiate e senza aggiunta di latte, e i
Noccioghiotti, linea di Cuneesi arricchiti con pasta di nocciole e nocciole intere. Nella linea di pasticceria spicca invece la Torta di nocciola, realizzata con ingredienti naturali su un’antica ricetta
della casa, senza lievito e conservanti, con
l’impiego di nocciole tonde gentili delle Langhe,
farina, uova, marsala, zucchero e miele.
rie di impianti. La linea adotta la tecnologia di produzione
a tre stadi, offrendo ampi margini per lo sviluppo di nuove specialità. Il moderno impianto, caratterizzato da una
struttura modulare, consente una migliore efficienza e ripetitività nelle operazioni di produzione con un evidente
ritorno in riduzione dell’impiego della manodopera coinvolta e in un più facile ottenimento delle condizioni di igiene e sicurezza richieste a una produzione alimentare. ■
21
febbraio
2010
DaiCEDIS
Progetto
2000: un nuovo
CONTINUA
L’AMPLIAMENTO
DELLA COMPAGINE
SOCIETARIA DI CRAI
SECOM CON
L’INGRESSO DI UN
NUOVO
CONVENZIONATO
CHE OPERA NELLA
COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI
DI PROFUMERIA E PER
LA CURA DELLA CASA
E DELLA PERSONA.
Alessandra Amorosi
S
i chiama Progetto 2000 la società che dal 1° gennaio scorso è ufficialmente diventata
un nuovo operatore specialista di Crai Secom. Continua
quindi a rafforzarsi la presenza del nostro Gruppo nell’ambito della distribuzione specializzata dove
sono attivi altri due operatori soci di
Crai Secom, Pilato e Promotre.
LA CARTA D’IDENTITÀ
DEL NUOVO SOCIO
Progetto 2000 è un gruppo costituito
da quattro società attive nel Centro e
Sud Italia. Si tratta, nello specifico, di
New Grieco srl di Cerignola (Foggia),
Ingromarket srl e Fratelli Petrillo & C.
febbraio
2010
22
specialista per Crai
L’interno e, in alto, l’esterno di un punto vendita a insegna Proshop
di Progetto 2000, il nuovo operatore specialista di Crai Secom .
srl, entrambe di Pastorano (Caserta) e,
infine, Pro.Dis spa con sede a Cisterna
di Latina. Il nuovo operatore specialista di Crai Secom opera nel campo della commercializzazione al dettaglio di
prodotti per la cura della casa e della
persona attraverso una rete di 350 punti vendita a insegna Proshop, presenti
prevalentemente nelle regioni centrali
e meridionali del nostro Paese. Ma il
gruppo è attivo anche nel commercio
all’ingrosso attraverso una squadra di
venditori. Nel corso del 2009, Progetto 2000 ha sviluppato un volume d’affari
all’acquisto di fornitori contrattualizzati di circa 220 milioni di euro e le stime per l’anno in corso parlano di arrivare a 250 milioni.
UN’UNIONE VINCENTE
Secondo l’accordo merci-fornitori,
a partire dal 1° gennaio 2010, le quattro società vanno a beneficiare delle condizioni contrattuali, dei servizi e dell’assistenza di Crai Secom.
Per il nostro Gruppo questo si traduce in un forte aumento di competitività in un settore dinamico e in
continua espansione come quello
specializzato nella vendita di prodotti di profumeria, igiene della persona e cura della casa. Attraverso i
350 negozi Proshop del nuovo socio, Crai ha dunque la possibilità di
rafforzare la propria presenza nella
Penisola, arrivando a circa 700 punti vendita specializzati.
■
DaiCEDIS
IL GRANDE
CONCORSO
DI AMA
HA RISCOSSO GRANDE
SUCCESSO IL CONCORSO
“PIÙ REGALI, PIÙ NATALE. CON
CRAI” CHE HA COINVOLTO 48
PUNTI VENDITA DEL CEDI AMA
CRAI EST.
Olimpia Ogliari
D
al 9 al 31 dicembre 2009, facendo i propri acquisti in uno dei punti vendita aderenti all’iniziativa, i clienti hanno avuto la possibilità di vincere
500 buoni spesa del valore di 50 euro e di partecipare all’estrazione di fantastici premi.
SPESA GRATIS DA AMA
Per i clienti dei supermercati Ama aderenti al circuito Promo Più, partecipare al concorso “Più Regali, Più Natale.
Con Crai” è stato semplicissimo. Facendo leggere il codice a barre della propria Carta Più allo scanner del totem
interattivo presente all’interno dei punti vendita, hanno infatti ricevuto quattro buoni sconto da spendere subito e un
quinto che ha dato la possibilità a 500 fortunati di vincere una spesa del valore di 50 euro oppure di partecipare
alle due estrazioni finali.
PREMI DA FAVOLA
Il 22 dicembre scorso sono stati decretati i 50 vincitori di
un cesto natalizio della linea Piaceri Italiani Crai e l’estrazione
finale del 20 gennaio 2010 ha attribuito gli altri favolosi
premi in palio, a cominciare dal primo: una Fiat Punto Evo
Active seguito dal secondo premio, un viaggio per due persone a Dubai con soggiorno nell’hotel a cinque stelle Seaclub Hilton Ras Al Khaimah. Infine cinque fortunati clienti hanno ricevuto in premio un televisore Sharp Aquos Lcd
Led 32” con decoder digitale terrestre integrato.
■
Gianfranco Scola,
direttore generale di
Ama, premia Barbara
Guidolin, vincitrice della
Fiat Punto Evo Active.
Un concorso di successo
Grazie al concorso,
l’obiettivo di stimolare
l’utilizzo da parte dei clienti
del totem interattivo Promo Più
è stato pianamente raggiunto.
Le visite al totem sono cresciute del 35% arrivando a percentuali di penetrazione dei
possessori di Carta Più con
punte dell’80% in alcuni negozi. Sono stati emessi circa
200.000 buoni in tre settimane contro una media
di 65.000 durante una normale promozione della durata di due settimane. La redemption si è attestata circa al 10%, vedendo aumentare il numero di buoni spesi da circa 8.000 nelle normali
promozioni a 19.500 nel periodo del
concorso.
Chi sono i fortunati?
• Fiat Punto Evo Active: Barbara
Guidolin di San Martino di Lupari (Pd)
• Viaggio a Dubai: Agnese Dametto di Loria (Tv)
• Tv Sharp Aquos: Alda Poggi di Vigonovo (Pn);
Giuseppe Sommariva di Bibano (Tv); Elisa Fasolato
di Loreggia (Pd); Maria Letizia Beretta di Ceolini
(Pn) e Dino Rossi di Godega S. Urbano (Tv)
23
febbraio
2010
DaiPUNTIVENDITA
LA RETE CRAI
A cura di Elisa Buzzi
CRESCE
SENZA SOSTA
In Veneto e Friuli Venezia Giulia il cedis Ama Crai
Est ha inaugurato ben 11 nuovi punti vendita, di
cui presentiamo le fotografie e illustriamo le
caratteristiche principali.
➜ SUPERMERCATO CRAI
●
DI DAL BEN GABRIELE
VIA MENARE’, 115 - SAN GIACOMO DI VEGLIA (TV)
Cedis
Ubicazione pv
Superficie pv
Addetti
Casse
Reparti
Parcheggio
Ama Crai Est
Centrale
170 mq
5
1
Secchi - ortofrutta - latticini formaggi - salumi- gastronomia pane - edicola e tabacchi
Sì
➜ CERVINO SRL
●
VIA MAROSTICANA, 24 - VICENZA
Cedis
Ubicazione pv
Superficie pv
Addetti
Casse
Reparti
Parcheggio
febbraio
2010
24
Ama Crai Est
Periferica
1.500 mq
15
6
Secchi - ortofrutta - formaggi salumi - gastronomia - pane casalinghi
Sì
➜ SUPERMERCATO CRAI
●
DI SCHENATO MIRCO
VIA LOVARINI, 26 - LOVADINA DI SPRESIANO (TV)
Cedis
Ubicazione pv
Superficie pv
Addetti
Casse
Reparti
Parcheggio
Ama Crai Est
Centrale
340 mq
4
2
Secchi - ortofrutta - latticini formaggi - salumi - surgelati
Sì
➜ CRAI LAVANDA
●
VIALE VERONA, 33 - SANT’ANTONIO TORTAL
DI TRICHIANA (BL)
Cedis
Ubicazione pv
Superficie pv
Addetti
Casse
Reparti
Parcheggio
Ama Crai Est
Centrale
150 mq
2
1
Secchi - ortofrutta - formaggi salumi - gastronomia - pane
Sì
➜ ALIMENTRAI VESCOVO
●
VIALE IV NOVEMBRE, 71 - TREVISO
Cedis
Ubicazione pv
Superficie pv
Addetti
Casse
Reparti
Parcheggio
Ama Crai Est
Centrale
120 mq
3
1
Secchi - ortofrutta - formaggi salumi- gastronomia - pane
Sì
❯❯
25
febbraio
2010
DaiPUNTIVENDITA
➜ SUPERMERCATO ATESTINO
●
VIA ROMA, 6 - LOZZO ATESTINO (PD)
Cedis
Ama Crai Est
Ubicazione pv
Centrale
Superficie pv
525 mq
Addetti
8
Casse
3
Reparti
Secchi - ortofrutta - formaggi Parcheggio
➜ SUPERMERCATO CRAI
●
DI FURLAINS CLAUDIO
VIA IV NOVEMBRE, 26 - ANNONE VENETO (VE)
Ama Crai Est
Cedis
Ubicazione pv
Centrale
Superficie pv
320 mq
Addetti
6
Casse
2
Reparti
Secchi - ortofrutta - formaggi - saluParcheggio
mi - macelleria - gastronomia - pane
Sì
➜ PETRIS & PILLOSIO SNC
●
VIA PANCIERA, 10 - ZOPPOLA (PN)
Cedis
Ubicazione pv
Superficie pv
Addetti
Casse
Reparti
Parcheggio
febbraio
2010
26
Ama Crai Est
Centrale
355 mq
5
2
Secchi - ortofrutta - formaggi salumi - gastronomia - pane
Sì
salumi - gastronomia - pane
Sì
A cura di Elisa Buzzi
➜ SUPERMERCATO LD
●
VIA DELLA CAVALLERIA, 24
POZZUOLO DEL FRIULI (UD)
Cedis
Ama Crai Est
Ubicazione pv
Centrale
Superficie pv
400 mq
Addetti
6
Casse
2
Reparti
Secchi - ortofrutta - formaggi Parcheggio
salumi - gastronomia - pane
Sì
➜ SUPERMERCATO CRAI
●
DI MANFE’ ELVIO
VIA MAZZINI, 35 - SARONE DI CANEVA (PN)
Cedis
Ama Crai Est
Ubicazione pv
Centrale
Superficie pv
240 mq
Addetti
5
Casse
2
Reparti
Secchi - ortofrutta - formaggi Parcheggio
salumi - gastronomia - pane
Sì
➜ COALPO
●
VIALE VERONA, 33 - MONTEBELLO VICENTINO (VI)
Cedis
Ubicazione pv
Superficie pv
Addetti
Casse
Reparti
Parcheggio
Ama Crai Est
Centrale
1.000 mq
7
3
Secchi - ortofrutta - formaggi - salumi
- macelleria - gastronomia - pane casalinghi e tessile/abbigliamento
Sì
27
febbraio
2010
IL PRODOTTO
A MARCA CRAI
firmati Crai
GLI SCAFFALI DEI SUPERMERCATI CRAI SONO SEMPRE
PIÙ “DOLCI” GRAZIE ALL’INGRESSO DI DUE NUOVE SPECIALITÀ:
SAVOIARDI E AMARETTI, BISCOTTI GOLOSI E VERSATILI LA CUI
ORIGINE È LEGATA ALLE TERRE PIEMONTESI.
S
ono senza dubbio tra i biscotti più conosciuti e amati in Italia e simbolo della nostra tradizione pasticcera all’estero, dove rappresentano al meglio tutta
la genuinità della produzione dolciaria nazionale.
La tipicità di Savoiardi e Amaretti è anche protetta e tutelata da un decreto ministeriale che stabilisce precise caratteristiche e regole di produzione per potersi forgiare delle due denominazioni. Tra le varie indicazioni, si può chiamare Savoiardo il biscotto di pasticceria all’uovo con caratteristica forma a bastoncino, con su-
Alessandra Amorosi
febbraio
2010
28
Montebovi: tecnologia
e tradizione si incontrano
Nata nel 1962 come piccola impresa a conduzione familiare, il fornitore di Savoiardi e Amaretti a
marca Crai è oggi un gruppo industriale di rilievo
nel panorama dolciario italiano. Montebovi produce e distribuisce più di 400 referenze create nel
rispetto dei valori che contraddistinguono
l’azienda: qualità, innovazione e servizio. Sono
tre gli stabilimenti del gruppo, sviluppati per specifiche tipologie di prodotto: a Lanuvio (Roma) nascono crostate, torte e merendine e a Carmagnola
(Torino) sono invece prodotti savoiardi, amaretti,
cantuccini, torte a base di pan di spagna e la pasticceria. Pancarré e pane grattugiato provengono
infine dallo stabilimento di Collegno (Torino). Gli
elevati standard qualitativi sono ottenuti grazie a
tecnologie all’avanguardia e a un personale qualificato, fattori che si uniscono al grande rispetto
per la tradizione, alla cura e alla precisione della
lavorazione. Altro punto di forza di Montebovi è
la distribuzione: attraverso due piattaforme di distribuzione e 25 depositi i prodotti vengono consegnati al punto vendita entro 24 ore
dall’ordine, mantenendo intatta
la loro fragranza e genuinità.
L’azienda è anche certificata Uni En Iso 9002 e
Iso 14000.
Gli Amaretti firmati Crai sono prodotti come vuole
la tradizione con mandorle di albicocche armelline al 19% e sono
disponibili in una raffinata vaschetta da 200 grammi.
perficie superiore ricoperta di zucchero e aroma tipico di
vaniglia e limone. Al biscotto di pasticceria a pasta secca
con forma caratteristica tondeggiante, superficie superiore screpolata e gusto tipico di mandorla amara è invece riservata la denominazione di Amaretto.
SAVOIARDI: LA DOLCEZZA DELLA TRADIZIONE
Molto leggeri e friabili, questi tipici biscotti risultano inconfondibili anche per la particolare forma di cilindro
schiacciato con spigoli smussati, che ricorda un grosso di-
to e per questa ragione in inglese vengono chiamati lady
fingers, cioè dita di dama. I Savoiardi sono preparati con
un impasto molto semplice composto soltanto da zucchero, farina e uova e sono proprio gli albumi, montati separatamente a neve, ad apportare la caratteristica leggerezza. La preparazione di questo dolce ha origini antiche ed
è legata alla Reale Casa Savoia, da cui prendono il nome.
I Savoiardi vedono la luce nel tardo Medioevo, quando
vengono creati dal cuoco di Amedeo VI, in occasione di
un fastoso pranzo organizzato in onore della visita del re
29
❯❯
febbraio
2010
IL PRODOTTO A MARCA CRAI
I Savoiardi Crai contengono solo uova fresche
pastorizzate di categoria A e la confezione da 400 grammi
racchiude al suo interno due buste salva-freschezza e il
suggerimento per la preparazione di una ricetta.
di Francia. Pur essendo di origine piemontese, i Savoiardi arrivano in molte altre aree geografiche: in Francia,
dove li troviamo citati nel dizionario
di cucina di Alexandre Dumas; in Sardegna, dove “perdono” parte delle uova assumendo una forma più appiattita e infine in Sicilia, dove abbandonano gli albumi diventando più biscottato. Conosciuti anche con il nome di
Biscotti al cucchiaio, i Savoiardi si
prestano per la realizzazione di dolci
tipici della tradizione pasticcera come il tiramisù, di origini venete, e la
zuppa inglese che, nata come rielaborazione di un dolce rinascimentale anglosassone, appare poi nell’Ottocento nella zona di Bologna, Forlì, Ferrara e Reggio Emilia.
Le specialità
firmate Crai
Prodotti come vuole la tradizione, Savoiardi e Amaretti non potevano certo mancare
nell’ampio assortimento di biscotti e dolcezze a
marca Crai. I Savoiardi contengono esclusivamente uova fresche pastorizzate di categoria A,
mentre per produrre gli Amaretti vengono utilizzate mandorle di albicocche armelline al 19%. Entrambi i prodotti Crai non contengono coloranti,
conservanti e grassi idrogenati e il packaging si
presenta semplice, elegante ed essenziale. I Savoiardi sono disponibili in confezione da 400
grammi con all’interno due buste salva-freschezza
e il suggerimento per la preparazione di una ricetta. Gli amaretti sono invece contenuti in una
raffinata vaschetta da 200 grammi.
febbraio
2010
Prodotto
Confezione
Savoiardi Crai
Busta da 400 grammi
Amaretti Crai
Vaschetta da 200 grammi
30
AMARETTI DAL GUSTO
DOLCE-AMARO
Mandorle dolci e amare, zucchero,
chiare d’uovo e una spolverata di vaniglia. Sono questi i semplici ingredienti utilizzati per produrre i biscotti
dalla tipica forma rotonda e un po’ schiacciata sulla sommità. Gli Amaretti devono il loro sapore particolare soprattutto alle mandorle e alle armelline, la parte
interna del nocciolo dell’albicocca e della pesca. Caratteristici di molte zone del Piemonte, la loro origine si fa risalire a Francesco Moriondo, cuoco e pasticcere alla corte
dei Savoia nella prima metà del Settecento, che si trasferisce in seguito a Mombaruzzo, in provincia di Asti, dove
comincia a produrre in proprio i biscotti. Da allora il paese astigiano è noto per la produzione di Amaretti, che si è
poi diffusa in altre zone del Piemonte e in Liguria. A seconda delle aree d’origine gli Amaretti possono essere secchi o morbidi, leggeri o compatti, più o meno amari e le diverse caratteristiche sono dovute alle eterogenee miscele
degli stessi ingredienti e alla sapiente lavorazione del maestro pasticcere. Per esempio a Orta (Novara), sul lago omonimo, si producono gli Amaretti del Sacro Monte, mentre
ad Arona (Novara), sul Lago Maggiore, sono conosciuti gli
Amaretti di San Carlone. Questi biscotti vengono anche
utilizzati in preparazioni culinarie tipiche: interi, avvolti da
pastella e fritti si possono trovare nel “fritto misto alla piemontese”, mentre gli Amaretti sbriciolati costituiscono un
importante ingrediente del Bonet, tradizionale dolce al cucchiaio piemontese.
■
IL MERCATO
DEL MESE
Con Crai
la Pasqua
è sempre
più dolce
Olimpia Ogliari
LE COLOMBE E LE UOVA DI
CIOCCOLATO NON
POSSONO CERTO
MANCARE SULLE TAVOLE
DELLE FAMIGLIE ITALIANE
IN OCCASIONE DELLE
FESTIVITÀ PASQUALI.
CRAI OFFRE UN
ASSORTIMENTO
COMPLETO DI PRODOTTI
RAFFINATI E DI ALTA
QUALITÀ, REALIZZATI DA
MAINA E WAL–COR. ❯❯
31
febbraio
2010
IL MERCATO DEL MESE
S
oddisfano il palato e la curiosità sia degli adulti che
dei più piccoli: per questo i prodotti tipici della Pasqua continuano a essere apprezzati da tutti conquistando un posto di tutto rispetto nei carrelli della
spesa degli italiani. Lo dimostrano anche i dati di
mercato forniti da Nielsen che rilevano incrementi nelle vendite sia delle colombe che delle uova di cioccolato. Nel 2009 le famiglie hanno acquistato oltre 21,7
milioni di confezioni di colombe, con una crescita del 4,8%,
per un giro d’affari che ha sfiorato i 74 milioni di euro, in
aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Performance più stabile per le golose uova pasquali che a volume
si mantengono sui valori del 2008 con circa 29
milioni di pezzi, mentre a valore crescono
del 2,6% a 213,6 milioni di euro.
tradizionali hanno mantenuto un trend positivo nelle vendite: con la commercializzazione di 16,3 milioni di confezioni sono cresciute del 5,9% e con un fatturato di 51,8 milioni di euro l’incremento è stato pari al 4,6%. Trend meno brillante ma comunque incoraggiante per le colombe
farcite e ricoperte che con 5,4 milioni di confezioni e un
giro d’affari di 22 milioni di euro crescono, rispettivamente, di 1,4 e 1 punti percentuali.
NELLE COLOMBE VINCE LA TRADIZIONE
Con una quota a volume pari al 74,9%,
hanno mantenuto la leadership nel comparto dei lievitati da ricorrenza confermandosi il dolce per eccellenza delle festività pasquali. Oltre a ciò le colombe
Le colombe Crai
Un assortimento ricco in
grado di soddisfare tutti
i palati: le colombe Crai
sono gustose e genuine
e offrono una scelta ampia sia per gusti che
confezioni. La gamma
Forno Ambrosiano comprende la variante classica, ricoperta da una
raffinata glassa di nocciole e mandorle, la colomba senza canditi,
quella farcita con una
golosa crema al tiramisù
e quella di finissima pasticceria incartata a mano. E se nella linea Piaceri Italiani non poteva
certo mancare la Colomba classica, l’offerta di
colombe a marca Crai
confezionate in cellophane salva-freschezza,
si presentano con un
nuovo pack moderno e
accattivante.
febbraio
2010
32
PRODOTTO
CARATTERISTICHE
FORMATO
Colomba Forno
Ambrosiano classica
Ricetta tradizionale, pasta morbida ricoperta da
una raffinata glassa di nocciole e mandorle. Il
sapore è caratterizzato da note di croccantezza
e intensità.
In astuccio
1 kg
Colomba Forno
Ambrosiano senza
canditi
Dorata, morbida, senza canditi e arricchita da
una croccante glassa di mandorle intere e
nocciole.
In astuccio
900 g
Colomba Forno
Ambrosiano classica
finissima pasticceria
Colori sobri e classici e nastri raffinanti
caratterizzano l’incarto che si ispira alla
pasticceria tradizionale e racchiude la bontà della
colomba classica.
Incartata a
mano 1 kg
Colomba classica
Piaceri Italiani
Pasta morbida e sapore delicato per la colomba
classica dell’esclusiva linea firmata Piaceri Italiani.
Incartata a
mano 1 kg
Colomba Crai classica
Confezione salvafreschezza e ricetta tradizionale.
NUOVA CONFEZIONE
Cellophane
500 g
Colomba Crai senza
canditi NUOVA
CONFEZIONE
Ricetta classica senza canditi in una confezione
leggera e in grado di mantenere tutta la
freschezza.
Cellophane
500 g
Colomba Forno
Ambrosiano farcita
Farcita con una golosa crema al tiramisù e
ricoperta con cioccolato. Confezionata in scatola
cartoncino e acetato, nella parte superiore è
chiusa con un raffinato fiocco che richiama gli
incarti delle pasticcerie.
Scatola
850 g
IL MERCATO DEL MESE
L’eccellenza di Maina e Wal–Cor
Moderne, flessibili, fedeli alla tradizione ma soprattutto alla qualità: sono queste le principali
caratteristiche delle due realtà aziendali che
Crai ha scelto per produrre le proprie colombe
e uova pasquali. La torinese Maina, attiva dal
1964, ha raggiunto da anni quote di mercato
significative e rappresenta uno dei principali
produttori di lievitati da forno. Ogni anno
l’azienda prepara i tradizionali dolci della Pasqua secondo un procedimento lento e naturale, che richiede molto tempo ma permette di
conservare i sapori. È invece uno dei leader
nella lavorazione del cioccolato di buona qualità la cremonese Wal-Cor, che nella distribuzione organizzata si conferma la prima azienda
italiana produttrice di private label pasquali. Il
successo è dovuto in primo luogo alla scelta di
materie prime di qualità, ma anche alla sicurezza assoluta dei giocattoli e gadget contenuti
nelle uova, rigorosamente certificati Ce.
Le colombe a marca Crai confezionate in cellophane salva-freschezza si presentano con un nuovo pack moderno e accattivante.
LE UOVA? MEGLIO DI CIOCCOLATO AL LATTE
Sono senza dubbio le preferite dalle famiglie italiane con
una quota a volume dell’85,1%. Stiamo parlando delle uova di cioccolato al latte che dimostrano di mettere d’accordo
adulti e bambini: nella Pasqua 2009 sono stai commercializzati 24,7 milioni di pezzi (+1,3%) per un giro d’affari
di oltre 177,8 milioni di euro. Il secondo segmento di questo mercato è rappresentato dalle uova di cioccolato fondente che, con una quota del 10,6% a volume, perdono terreno nelle vendite con una flessione sia a volume (-5,4%)
che a valore (-3,7%). Altre categorie minori sono le uova
farcite e bigusto e quelle di cioccolato bianco, due segmenti davvero piccoli, dove operano pochi player e entrambi
caratterizzati dal segno meno nelle vendite.
UNA PASQUA A MARCHIO DEL DISTRIBUTORE
Sia il comparto delle colombe che quello delle uova pasquali, dove operano numerose aziende, sono molto frammentati. E se nel primo la leadership è di Bauli - sia nel
segmento delle colombe tradizionali che nelle farcite e ricoperte -, nelle uova di cioccolato al latte è Kinder a farla
da padrone mentre è ancora Bauli a dominare le vendite
delle uova al fondente. Tra i trend più interessanti realizzati nel 2009 è senz’altro da segnalare quello realizzato
dalle referenze a marchio del distributore, che hanno raggiunto una quota a valore dell’ 8,4% e a volume del 6,6%.
Il trend registrato dalle vendite, colloca poi i prodotti pasquali private label tra i più performanti della Pasqua 2009.
Con 1,8 milioni di confezioni di colombe tradizionali, rea-
33
❯❯
febbraio
2010
IL MERCATO DEL MESE
È piena di golose
specialità al cioccolato
l’offerta Crai di uova
pasquali, pensate per
stuzzicare il palato e la
curiosità sia degli adulti
che dei bambini.
”
lizzano un incremento del 22% e con
un giro d’affari di oltre 44,8 milioni
di euro la crescita è del 6,6%. Segno
positivo anche nel segmento delle colombe ricoperte dove crescono a volume di 13,5 e a valore di 10,5 punti
percentuali. Senza paragoni la performance delle private label nel mercato delle
uova di cioccolato al latte dove l’incremento
raggiunge il 98,3% con oltre 992mila pezzi venduti e a valore il giro d’affari sfiora i 3 milioni
di euro con una crescita del 46,6%.
■
Le uova di
cioccolato Crai
È piena di golose specialità al cioccolato
l’offerta firmata Crai
di uova pasquali, pensate per stuzzicare il palato e la
curiosità sia degli adulti che dei
bambini. Cinque sono le referenze per i più piccoli tra cui
poter scegliere, tutte rigorosamente di cioccolato al latte. E
per la Pasqua 2010 Crai ha
anche rinnovato alcune confezioni e inserito sorprese all’ultima moda nelle uova per bambini e bambine e preziosi bijoux
nelle uova, al latte o al fondente, per adulti.
febbraio
2010
34
PRODOTTO
CARATTERISTICHE
FORMATO
Uovo Suis latte
Il nutrimento del cioccolato al latte nel
formato mignon. Sorprese assortite.
50 grammi
Uovo Suis latte
bimbi
Le Sorprese sono gadgets assortiti per
bimbi.
150 grammi
Uovo Suis latte
“I Simpatini”
NUOVE
SORPRESE
“I Simpatini” sono delle sorprese assortite
caratterizzati da divertenti animaletti in
plastica.
260 grammi
Uovo Suis latte
bimbo
Sorprese assortite bimbo. Adatto a bambini
260 grammi
di età superiore ai 3 anni.
Uovo Suis latte
bimba
Sorprese assortite bimba. Adatto a
bambine di età superiore ai 3 anni.
260 grammi
Uovo Suis latte
adulti
NUOVE
SORPRESE
Le sorprese sono dei bracciali assortiti
raffiguranti animaletti o figure geometriche
realizzati a mano da maestri orafi.
500 grammi
Uovo Suis
fondente adulti
NUOVE
SORPRESE
Le sorprese sono dei bracciali assortiti
raffiguranti animaletti o figure geometriche
realizzati a mano da maestri orafi.
500 grammi
I GENUINI
La regina
degli agrumi
È NEI TERRENI
DELL’ANTICA TRINACRIA
CHE MATURANO LE
ARANCE ROSSE E BIONDE,
TAROCCO E VALENCIA
DISPONIBILI NEI PUNTI
VENDITA CRAI. I FRUTTI
CHE ARRIVANO SULLE
NOSTRE TAVOLE SONO
PROFUMATI, SUCCOSI E
NATURALMENTE RICCHI DI
Elisa Buzzi
VITAMINE.
D
alle elevate qualità nutrizionali, ricca di acido
citrico e zuccheri, l’arancia è da secoli protagonista dei nostri pasti e in grado di soddisfare tutti i palati. Spremuta o consumata fresca a spicchi, come ingrediente per le insalate o per guarnire i piatti, l’arancia è ideale anche per realizzare dolci, creme, gelatine, frutta candita, gelati e marmellate. Ma l’impiego dell’arancia non si esaurisce in
cucina. Questo agrume, infatti, viene utilizzato anche per
realizzare essenze e profumi. L’arancia, frutto dell’albero Citrus sinensis, trova in Italia il terreno adatto per la
sua coltivazione e la principale zona produttiva è la Sicilia, da dove provengono anche le arance di alta qualità dell’assortimento Crai.
ORIGINI, USANZE E CURIOSITÀ
E’ nelle lontane terre d’Oriente, nello specifico in Cina e
Giappone, che rintracciamo le origini dell’albero dell’arancio. Introdotto in Italia dagli arabi nel XIV secolo,
35
❯❯
febbraio
2010
I GENUINI
Provengono dalla
Sicilia le Arance Bionde
Valencia e Rosse
Tarocco della Filiera
Ortofrutta Garantita
firmata Crai.
LE ARANCE FILIERA ITALIANA
GARANTITA CRAI
Prodotto
Formato
Arance Rosse Tarocco Crai
1,5 chili
Arance Rosse Tarocco Crai
7 chili
Arance Rosse Tarocco Crai
3 chili
Arance Bionde Valencia Crai
1,5 chili
l’arancio è un arbusto che può raggiungere anche i 10 metri di altezza. L’origine vera e propria delle differenti varietà di arance europee sembra però essere legata al navigatore portoghese Vasco da Gama, che al rientro da uno dei suoi
viaggi in Oriente portò diverse ricchezze, tra cui un albero
di arance dolci. Anche la storia delle arance, come quella di
molti alimenti, è corredata da delle curiosità. Si tramanda,
infatti, che gli arabi arrivati in Sicilia scoprirono come la neve dell’Etna, unita allo zucchero di canna e al succo delle
arance dava origine a sorbetti profumatissimi e dissetanti.
Un’altra curiosità sull’uso antico dell’arancia è doverosa.
Tradizionalmente, infatti, i fiori d’arancio venivano considerati simboli della fecondità e ai tempi delle crociate venivano utilizzati per ornare gli abiti delle spose, regalati dai
cavalieri il giorno delle nozze alla propria moglie come buon
auspicio per una prole sana e numerosa.
LE ROSSE…
L’arancia ha una forma tonda e presenta esternamente
una scorza, detta pericarpo, inizialmente di colore verde e poi, una volta raggiunta la maturazione, gialla, arancione o rossastra. La parte interna, chiamata endocarpo,
è polposa, e a seconda della varietà è di colore rosso opfebbraio
2010
36
pure biondo. Sul mercato sono presenti diverse varietà
di arance e il loro ciclo produttivo copre quasi tutto l’arco
dell’anno, sostanzialmente da ottobre all’estate. Tra le
diverse varietà di arance rosse sono da segnalare le tarocco, le moro e le sanguinello. Le prime, disponibili da
dicembre a marzo, hanno una forma sferica, una buccia
fine, una succosa polpa striata di rosso e sono prive di
semi. Qualche seme lo si può invece trovare sbucciando le arance moro, dalla forma ovoidale e con una polpa di colore rosso. Questa varietà di arance compare sul
mercato intorno a ottobre e vi resta fino all’inizio della
stagione primaverile. Le arance sanguinello, disponibili da gennaio a giugno inoltrato, sono caratterizzate da
polpa rossa, basse quantità di zucchero ed elevato contenuto di acido citrico.
…E LE BIONDE
Ovale, detta anche calabrese, e valencia sono le principali varietà di arance bionde siciliane presenti sul mercato.
Le prime hanno una forma ovoidale, sono prive di semi e
sono disponibili da aprile a luglio. La buccia di queste arance è compatta e di spessore medio o piccolo. Sono generalmente distribuite da aprile a maggio le arance valencia,
ricche di zuccheri, di vitamina C, dalla forma sferica e con
qualche seme. Adatta a lunghe conservazioni in frigorifero, l’arancia valencia ha una buccia di spessore medio ed
è ideale per le spremute. Rosse o bionde che siano, è bene ricordare anche che le arance sono dei veri toccasana
per il nostro benessere perché in grado di tonicizzare, rimineralizzare e vitaminizzare l’organismo. Basti pensare
che in soli 100 grami di arancia è contenuta una quantità
di vitamina C pari a tutto il fabbisogno giornaliero.
■
TREND
Per la spesa vince
il supermercato
È IL LUOGO DI ACQUISTO DI
PRODOTTI ALIMENTARI
PREFERITO DAL 62 PER CENTO
DEGLI ITALIANI. I SUPERMERCATI
BATTONO COSÌ IPERMERCATI E
DISCOUNT.
Alessandra Amorosi
G
li italiani dimostrano di affidarsi principalmente
al supermercato per fare la spesa, preferendolo
agli altri format di vendita della grande distribuzione. È questo il risultato di un’indagine condotta per Fedagri-Confcooperative dalla società di
studi economici Nomisma-Demetra, che ha intervistato i responsabili familiari degli acquisti alimentari. Dai risultati emerge anche una buona performance dei
negozi tradizionali, che battono i farmer market.
A scuola si impara a fare la spesa
Anche se sempre più attento e consapevole, il
consumatore deve conoscere e comprendere tutte le norme che oggi disciplinano la produzione
e l’etichettatura dei prodotti alimentari, per fare
delle scelte ragionate e consapevoli. Partendo
da questo presupposto l’Unione nazionale consumatori ha annunciato la pubblicazione, con il
contributo del Ministero delle politiche agricole,
alimentari e forestali, dell’unità didattica “La qualità si vede”, pensata per gli studenti delle scuole
medie inferiori. L’iniziativa è nata dalla considerazione del fatto che nelle scuole non esistono
ancora - tranne rare eccezioni - programmi di
educazione alimentare, più volte auspicati dall’Unione europea. “La qualità si vede” vuole essere una guida semplice per orientarsi fra le regole della qualità e dell’etichettatura alimentare
e, in particolare, per comprendere il significato
delle denominazioni Dop, Igp e Stg.
BENE ANCHE IL NEGOZIO “SOTTO CASA”
Al primo posto tra le scelte delle famiglie ci sono i supermercati, frequentati per gli acquisti alimentari dal 62% degli italiani, seguiti dagli ipermercati e dai discount scelti,
rispettivamente, dal 31 e dal 10 per cento della popolazione. Il negozio di vicinato è la meta preferita per il 16% di
coloro che in famiglia si occupano della spesa alimentare, mentre nei mercatini rionali si reca l’11% degli intervistati.
IL 16% DEI CONSUMI È ALIMENTARE
I farmer market e l’azienda agricola, forme di vendita che
prevedono un contatto diretto tra produttore e consumatore finale, sono stati indicati come uno dei luoghi di acquisto da parte del 4 per cento dei responsabili della spesa familiare. È bene ricordare che gli acquisti domestici di generi alimentari rappresentano una delle voci di spesa più
importanti all’interno del bilancio delle famiglie italiane,
andando a ricoprire il 16% dei consumi complessivi. ■
37
febbraio
2010
Attualità
GLI ACQUISTI NON
ACCENNANO A
DIMINUIRE,
CONFERMANDO
CHE L’UTILIZZO DI
PRODOTTI
COSMETICI È
DIVENTATA
UN’ABITUDINE ALLA
QUALE GLI ITALIANI
NON INTENDONO
RINUNCIARE.
Cosmetici:
che passione!
È
il secondo comparto più importante dopo il food
in Italia: i prodotti cosmetici e per la cura della
persona sono diventati un bene di uso quotidiano, percepiti dai consumatori come “più indispensabili” rispetto al passato. Per questo il mercato
in Italia ha tenuto, come confermano i dati presentati da Unipro, l’Associazione italiana delle imprese
cosmetiche.
GLI ITALIANI CERCANO LA QUALITÀ AL GIUSTO PREZZO
I consumi complessivi di cosmetici nel 2009 in Italia si
attestano sui 9.100 milioni di euro. Risentendo del calo
delle esportazioni, il fatturato delle imprese ha subito una
flessione dello 0,9%, per quasi 8.260 milioni di euro contro i circa 8.320 del 2008. Nonostante il perdurare di tensioni sui consumi e l’indebolimento del potere d’acquisto
delle famiglie, i consumatori non rinunciano all’utilizzo
di cosmetici, che è diventato un vero e proprio gesto quotidiano. Gli italiani sono inoltre diventati più attenti e sefebbraio
2010
38
Olimpia Ogliari
lettivi, cercano il cosiddetto “miglior prezzo” perché
sanno che per ogni prodotto è possibile trovare la miglior combinazione di canale, prezzo e qualità.
CRESCONO LE CATENE SPECIALIZZATE
Nella seconda parte del 2009 la grande distribuzione che rappresenta il 40% delle vendite di cosmetici in Italia, per un valore di oltre 3.600 milioni di euro - è cresciuta del 2,4% e le previsioni per il primo semestre del
2010 parlano di un +2,5%. Tale performance positiva
è sostenuta in particolare dal successo di negozi e catene specializzati nella cura della persona e della casa,
il cui peso nel comparto supera ormai l’8% con ritmi
di crescita molto sostenuti. Bene anche le vendite nel
secondo semestre 2009 in erboristerie, che segnano un
+2,5%, e farmacie con un +2,7%. Le vendite in profumeria sono invece calate di 3,8 punti percentuali, mentre i canali specializzati di acconciatori ed estetiste flettono, rispettivamente, del 3,9 e del 3,8 per cento. ■
NOTIZIE
BREVI DALLA GDO
A cura di Rossella Benincasa
Grande
successo per
il Franciacorta
Un’eccellenza siciliana
Originario del comune della provincia di Catania da cui prende il nome,
il pistacchio verde di Bronte ha ottenuto la Denominazione di origine protetta. Di colore verde intenso e forma
allungata, con un sapore aromatico
forte e un alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi, deve le sue caratteristiche uniche alla particolare combinazione di fattori climatici e alla tecnica della degemmazione praticata
nella zona di produzione.
Sono state 9.430.993
le bottiglie di vino commercializzate fra Italia
ed estero nel corso del
2009. Il dato si conferma in equilibrio con
l’anno precedente e per
il 2010 le principali linee guida del Consorzio tutela del Franciacorta riguardano un’ulteriore revisione del disciplinare di produzione e un significativo potenziamento delle attività di promozione.
Record per le Mele Alto
Adige Igp
Un incremento del raccolto di almeno
il 9%. Sono queste le stime della produzione 2009 degli 8.000 melicoltori dell’Alto Adige-Südtirol che producono moltissime varietà di mele, dalle golden alle red delicious. Il risultato, pari a oltre un milione di tonnellate di mele, rappresenta il quantitativo
più alto raggiunto da tre anni a questa parte. Una produzione, peraltro,
che grazie alle favorevoli condizioni
meteorologiche si è anche dimostrata
di eccellente qualità.
Una nuova Dop
per il Piemonte
Il Prosciutto di Cuneo ha ottenuto la
Denominazione di origine protetta e
si aggiunge così alle altre dodici Dop
piemontesi: i formaggi Bra, Castelmagno, Murazzano, Raschera, la Robiola di Roccaverano e la Toma Piemontese e ancora Gorgonzola, Grana Padano e Taleggio, riso di Baraggia Biellese e Vercellese, la Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino e i Salamini alla Cacciatora.
Boom per
l’e-commerce
Secondo una ricerca Nielsen, anche lo scorso Natale lo shopping
on line ha coinvolto un numero crescente di italiani: quasi 15 milioni
con un aumento del 6% rispetto al
2008. I siti che registrano la crescita più sostenuta sono quelli di
guide all’acquisto: 9,3 milioni di
utenti e un +20%. Un chiaro segnale che spesso gli italiani ricercano informazioni e confrontano i
prezzi senza però concludere
l’acquisto on line.
39
febbraio
2010
NOTIZIE
BREVI DALLA GDO
A cura di Rossella Benincasa
In Lombardia
i Consorzi si alleano
È nato il marchio Alti Formaggi che rappresenta il primo esempio di sinergia tra
Consorzi di tutela. Provolone Valpadana, Taleggio, Quartirolo Lombardo e Salva
Cremasco hanno deciso di collaborare per affermare la qualità di quattro fiori all’occhiello dell’agroalimentare lombardo. Per supportare il lancio di Alti Formaggi
è stato creato il portale www.altiformaggi.com dove trovano spazio informazione,
valorizzazione e promozioni che coinvolgono i quattro prodotti.
Traguardo raggiunto per
la pizza napoletana
A Bruxelles, il Comitato di gestione per
le indicazioni geografiche ha approvato la proposta di attribuire alla pizza cosiddetta “margherita” la denominazione Stg. Il più famoso prodotto della tradizione partenopea può forgiarsi quindi del titolo di Specialità tradizionale garantita, ma solo se prodotta seguendo lo scrupoloso disciplinare dove sono indicati ingredienti, passaggi di lavorazione e caratteristiche
quali grandezza e spessore.
Sotto l’albero vince
la tecnologia
Smartphone, flat tv Lcd e notebook sono stati i principali prodotti di elettronica di consumo che gli italiani hanno messo sotto l’albero in occasione
delle ultime festività natalizie. Secondo i dati rilevati da Gfk, i trend migliori sono stati registrati da smarphone
(+121%), flat tv Lcd (+66%), notebook
(+29%) e desktop computer (+3%). Da
segnalare anche le buone performance dei Blu ray player (+150%), un mercato ancora molto piccolo ma in forte espansione.
febbraio
2010
40
Lo Speck dell’Alto Adige Igp conquista il podio
Nella classifica stilata dall’Osservatorio Qualivita, lo Speck altoatesino ha conquistato il primo posto con l’assegnazione di otto Spighe. Dopo le precedenti classifiche del primato qualitativo delle province italiane, Qualivita ha deciso di puntare
i riflettori direttamente sulle produzioni italiane certificate. Lo Speck dell’Alto Adige
Igp guida la top 15 dei prodotti, seguito da Olio extravergine di oliva Toscano Igp,
Parmigiano Reggiano Dop e Prosciutto di Parma Dop.
La pesca di Verona
diventa Igp
Dopo quella di Romagna, è
arrivata l’Indicazione geografica protetta anche per
la pesca di Verona, come
deciso dalla Commissione
europea. La denominazione si riferisce alle pesche a
polpa bianca o gialla e alle nettarine a polpa gialla
coltivate in provincia di Verona, che si vanno ad aggiungere ai 32 prodotti veneti già insigniti del riconoscimento Dop o Igp.
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