LICEO SCIENTIFICO STATALE “GALILEO GALILEI” VIA LEONARDO DA VINCI, 24 -88046 LAMEZIA TERME (CZ) TEL. SEGRETERIA 0968/23895 – PRESIDENZA 0968/23439 FAX 0968/449740 COD. FISCALE 82006240798 QUADRO ORGANIZZATIVO PER L’ AUTOVALUTAZIONE RESPONSABILE: CATERINA CALABRESE - DIRIGENTE SCOLASTICO REFERENTE. GIGLIOTTI ALESSANDRO MAIONE ANTONELLA - COLLABORATORE VICARIO DOCENTE- NUCLEO A.V STAFF MIGLIORAMENTO DOCENTE- NUCLEO A.V STAFF MIGLIORAMENTO DOCENTE- NUCLEO A.V STAFF MIGLIORAMENTO TODARELLO CONCETTA PANTUSA MARIA CINZIA PIANO DI MIGLIORAMENTO TRIENNIO 2015/2018 SOMMARIO PARTE PRIMA: PRIORITÀ, TRAGUARDI E OBIETTIVI DI PROCESSO ................................................................................................................................................................ SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati PARTE SECONDA: P IANO DI M IGLIORAMENTO TRIENNIO 2015/2018 SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 2 SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PDM sia all’interno sia all’esterno dell’organizzazione scolastica. Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di autovalutazione PARTE TERZA: Piano di miglioramento anno scolastico 2015/2016.............................................. 26 RISORSE INTERNE ALLA SCUOLA PER PROGETTO OBIETTIVO 1 E 2 .................. 26 RISORSE ESTERNE ................................................................................................................... 26 CONTEGGIO ORE…………………………………………………………………………...26 Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 3 PARTE PRIMA: Priorità, traguardi e obiettivi di processo PRIORITÀ E TRAGUARDI SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi In questa sezione va effettuata una connessione esplicita tra le priorità individuate nella sezione 5 del RAV e gli obiettivi di processo. Si chiede, infatti, di riportare gli obiettivi di processo delle diverse aree individuate e di segnalare per ciascun obiettivo individuato a quale priorità è collegato e dunque quale traguardo è finalizzato a raggiungere. Il rapporto di autovalutazione RAV dell’anno scolastico 2014/2015 rivela i punti di forza e i punti di debolezza dell’azione scolastica. Fra i punti di debolezza, la scuola ha deciso di investire sul miglioramento degli esiti scolastici degli studenti del liceo scientifico. Il macro-obiettivo che ci si propone di raggiungere è l'implementazione di azioni di miglioramento dell'offerta formativa erogata con il ricorso sistematico alla pratica dell'autovalutazione. La sezione 1 va declinata nei seguenti passi Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi Sono state individuate le seguenti priorità e traguardi che guidano il piano di miglioramento triennale del liceo ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLE PRIORITA’ TRAGUARDI 1. Omogeneità di competenze e abilità nelle classi parallele per colmare gap di performance Discipline di indirizzo (matematica, fisica, scienze, latino, italiano) Migliorare le competenze degli alunni attraverso un confronto fattivo attuato anche mediante prove comuni con altri licei. 2.Migliorare il binomio insegnamento/apprendimento anche attraverso metodologie innovative che promuovano l'apprendimento centrato sullo studente. (CLIL O Apprendimenti brain compatibili) 3.Abituare gli studenti, fin dal primo anno, a varie tipologie di prove di verifica gradualmente più complesse, tra cui quelle a scelta multipla Mettere in grado tutti gli insegnanti di avvalersi gradualmente delle nuove tecnologie attraverso le quali passano ormai obbligatoriamente le nuove strategie didattiche. 4.Rafforzare le competenze di base e specifiche nelle discipline matematica e italiano con delle prove di ingresso, intermedie e di uscita per classi parallele Tipo INVALSI 5.Sviluppare le competenze per incrementare il numero dei partecipanti a prove e competizioni nazionali nelle diverse discipline 6. Simulare nelle classi quarte e quinte test sulla tipologia di quelli proposti dalle facoltà universitarie 7.Garantire agli studenti, ciascuno secondo i tempi e le modalità di apprendimento, il Piano di miglioramento 2015/2018 Consolidare competenze trasversali si che gli studenti possano affrontare qualsiasi tipo di prova richiesto sia dal mondo universitario che del lavoro Prove strutturate comuni per tutte le classi in modo da ridurre il gap formativo tra le stesse Stimolare ed abituare gli studenti a governare anche l’emotività per gestire adeguatamente il tempo di realizzazione di eventuali prove Favorire il successo degli studenti nel superamento delle prove d’ingresso alle facoltà universitarie, senza riportare debiti formativi Accelerare il percorso universitario evitando cosi le verifiche delle competenze linguistiche. Pagina 4 conseguimento delle certificazioni linguistiche dal KET al CAE o Corsi sostitutivi 8.La presenza del corso scienze Applicate impone Estendere le certificazioni a tutti gli studenti che il conseguimento delle certificazioni informatiche ne faranno richiesta. La scuola mira a proporsi per alunni frequentanti la sperimentazione. come ente certificatore. EIPASS o ECDL O Corsi sostitutivi 9. Rendere più incisiva la funzione del Comitato Tecnico Scientifico Rendere l’attività di alternanza scuola lavoro più aderente alle necessità del territorio ed in grado di proiettare più efficacemente nel mondo del lavoro OBIETTIVI DI PROCESSO PIÙ RILEVANTI/NECESSARI Il piano di miglioramento intende incidere su 4 macro-aree, non tutte individuate formalmente nel RAV ma collegate da obiettivi comuni con criticità emerse durante l'attività di autovalutazione. La tabella seguente è stata elaborata partendo dall’analisi del RAV e concretizzando gli obiettivi di processo indicati nel rapporto suddetto. La tabella parte dalle priorità strategiche 1 e 2 relative agli esiti degli studenti ed associa ogni obiettivo di processo alle priorità individuate dalla scuola Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche 1 e 2 DESCRIZIONE DELLE PRIORITA’ Area processo di Obiettivi di processo 1 2 3 4 5 X 1. Progettazione percorsi didattici innovativi curriculari a classi aperte per favorire l’apprendimento collaborativo e partecipato migliorando il binomio insegnamento/apprendimento e riducendo il gap formativo commissione docenti su più discipline (italiano, latino, X X X X X X X X 6 7 8 9 scienze, lingua, matematica) 1.Curricolo, 2 Formazione docenti anche al X progettazione e fine di utilizzare software valutazione adeguati alla strutturazione di prove standardizzate per classi parallele, da effettuare in fase iniziale, intermedia e finale dell’anno scolastico (anche di tipologia INVALSI), e da valutare con griglie comuni per la riduzione dei gap formativi Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 5 (Commissioni docenti su più discipline) confronto con altri licei anche per la progettazione in itinere. Possibile condivisione anche di video-lezioni 3. Strutturazione percorso X rilascio certificazioni linguistiche ed informatiche X 4. Sinergia tra scuole e territorio: X Rafforzare e rendere operativo l’organo del Comitato Tecnico Scientifico soprattutto con la componente imprenditoriale 1 Stimolare l’interesse degli X alunni con didattiche innovative laboratoriali (di cui al punto 1 dell’area di processo curriculo, 2.Ambiente di progettazione e valutazione) apprendimento 2 Far emergere il pensiero X computazionale nel processo insegnamento/apprendimento (di cui al punto 1 e 2 dell’area di processo curriculo, progettazione e valutazione) X 3. Abituare gli allievi sin dai X primi anni a cimentarsi in prove di verifica alternative a quelle tradizionali tra cui quelle a scelta multipla 4. Strutturare dei percorsi X didattici che prevedano nelle classi terminali lo svolgimento i test di tipologia universitaria X 3.Inclusione e differenziazione 4. Continuità e 1 Favorire il dialogo con le X orientamento scuole di primo grado e le agenzie formative (migliorare l’orientamento a livello strutturale) 2 Progettare percorsi sistematici X di continuità anche con l’Università 5.Orientamento strategico e organizzazione della scuola 6.Sviluppo e valorizzazione Piano di miglioramento 2015/2018 X X X X X X X X X X X X X X Pagina 6 delle risorse umane 7.Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Sinergia tra scuole e territorio: Rafforzare e rendere operativo l’organo del Comitato Tecnico Scientifico soprattutto con la componente imprenditoriale Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Tabella 2 – Calcolo delle necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto Area di Obiettivo di processo elencati processo Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) 1 5 5 Prodotto: rilevanza dell’intervento 25 Formazione docenti anche al fine di 5 utilizzare software adeguati alla strutturazione di prove standardizzate per classi parallele, da effettuare in fase iniziale, intermedia e finale dell’anno scolastico (anche di tipologia INVALSI), e da valutare con griglie comuni per la riduzione dei gap formativi (Commissioni docenti su più discipline) 5 25 5 5 25 3 3 9 3 3 9 5 5 25 5 5 25 Progettazione percorsi didattici innovativi curriculari a classi aperte per favorire l’apprendimento collaborativo e partecipato migliorando il binomio insegnamento/apprendimento e riducendo il gap formativo commissione docenti su più discipline (italiano, latino, scienze, lingua, matematica) 2 3 4 5 6 7 confronto con altri licei anche per la progettazione in itinere. Possibile condivisione anche di video-lezioni. Strutturazione percorso rilascio certificazioni linguistiche Strutturazione percorso rilascio certificazioni informatiche Sinergia tra scuole e territorio: Rafforzare e rendere operativo l’organo del Comitato Tecnico Scientifico soprattutto con la componente imprenditoriale Abituare gli allievi sin dai primi anni a cimentarsi in prove di verifica alternative a quelle tradizionali tra cui quelle a scelta multipla Strutturare dei percorsi didattici che prevedano nelle classi terminali lo Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 7 8 9 svolgimento di test di tipologia universitaria Progettare percorsi sistematici di continuità anche con l’Università Strutturare il percorso di orientamento in entrata con un protocollo di interventi didattici tra i due ordini di scuola Legenda 2015-2016 2016-2017 3 3 9 4 4 16 2017-2018 Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio N° 1 Obiettivo di processo in via di attuazione Progettazione percorsi didattici innovativi curriculari a classi aperte per favorire l’apprendimento collaborativo e partecipato migliorando il binomio insegnamento/apprendimento e riducendo il gap formativo commissione docenti su più discipline (italiano, latino, Risultati attesi Interazione formale tra docenti di classi parallele e tra le due commissioni; scienze, lingua, matematica) Produzione di materiale didattico che potrà confluire anche in una banca dati che potrà essere eventualmente condivisa con altri licei. riflessione all’interno dei Dipartimenti sui risultati ottenuti per il raggiungimento di risultati omogenei per fasce di livello nelle classi parallele. Piano di miglioramento 2015/2018 Indicatori di monitoraggio Aumento progressivo di alunni e docenti coinvolti in prove comuni fino all’auspicata partecipazione di tutte le classi e discipline. Incremento della condivisione e del confronto di strategie didattiche per il superamento della didattica tradizionale centrata sul singolo docente operanti nelle singole classi. Modalità di rilevazione Numero di lezioni tra classi parallele Circolazione materiali e produzione buone pratiche Questionari customer satisfaction Verifica curricolo orizzontale tramite Test per classi parallele Questionari Problem solving(prove comuni) Scrutini intermedi e finale. Prove invalsi Pagina 8 Riduzione assenze, ritardi, note disciplinari. Diminuzione della dispersione scolastica Numero di classi che attuerà via via la sperimentazione. Gli alunni, con questa modalità didattica, apprendono aiutandosi reciprocamente e contribuendo alla loro formazione; diventano corresponsabili del reciproco percorso. Ci si aspetta migliori risultati tra gli studenti, relazioni positive e maggior benessere. Stimolare l’interesse degli alunni anche con didattiche innovative laboratoriali. 2 Formazione docenti anche al fine di utilizzare software adeguati alla strutturazione Piano di miglioramento 2015/2018 Riduzioni dei gaps favorite da un apprendimento partecipato; miglioramento delle conoscenze, abilità, competenze. Partecipazione agli incontri di formazione e Ottenere una maggiore partecipazione al dialogo educativo. Analisi dei risultati delle prove per classi parallele; sperata diminuzione di almeno il 10% delle insufficienze nelle discipline oggetto della sperimentazione sulle tematiche dei moduli di didattica innovativa. Indice di partecipazione Controllo semestrale Pagina 9 di prove standardizzate per classi parallele, da effettuare in fase iniziale, intermedia e finale dell’anno scolastico(anche di tipologia INVALSI), e da valutare con griglie comuni per la riduzione dei gaps formativi (Commissioni docenti su più discipline) confronto con altri licei anche per la progettazione in itinere. Possibile condivisione anche di video-lezioni. costituzione banca dati (prove) nelle discipline non solo di indirizzo; collaborazione fra i docenti; Indice di collaborazione Progressivo arricchimento e aggiornamento della banca dati valutabili alla fine dell’anno scolastico; Incremento della banca dati riduzione dei gaps formativi tramite griglie uniche di valutazione dei risultati Diminuzione delle insufficienze di almeno il 10% 3 Abituare gli allievi sin dai primi anni a cimentarsi in prove di verifica alternative a quelle tradizionali tra cui quelle a scelta multipla Ricaduta positiva nell’acquisizione di conoscenze ed abilità Diminuzione delle insufficienze nelle discipline del 10% 4 Strutturazione percorso rilascio certificazioni linguistiche Numero allievi iscritti e partecipanti 5 Strutturare il percorso di orientamento in entrata con un protocollo di interventi didattici tra i due ordini di scuola 6 Strutturare dei percorsi didattici che prevedano nelle classi terminali lo svolgimento di test di tipologia universitaria Miglioramento delle conoscenze ed abilità linguistiche Favorire la continuità' verticale fra i due ordini di scuole; curriculum scolastico in continuum Acquisizione conoscenze spendibili anche nel prosieguo degli studi Piano di miglioramento 2015/2018 Scrutini intermedi e finali. Prove multidisciplinari sulle competenze acquisite. Prove comuni di verifica intermedia e finale. Scrutini intermedi e finali. Prove multidisciplinari sulle competenze acquisite. Prove comuni di verifica intermedia e finale. Conseguimento certificazioni Percentuale di alunni che continuano nella scuola di iscrizione Rapporto tra numero di alunni che continuano/numero alunni che si iscrivono Numero di alunni che conseguono risultati positivi nelle varie prove Percentuale allievi che supera i test universitari rispetto ai preiscritti Pagina 10 Miglioramento abilità per lo svolgimento dei test universitari 7 8 Strutturazione percorso rilascio certificazioni informatiche Partecipazione degli allievi ai percorsi di rilascio certificazioni Progettare percorsi sistematici Favorire la di continuità anche con continuità' l’Università verticale fra i due ordini di scuole (superiore ed università) Favorire l'orientamento in uscita verso l'Università e il lavoro Indice di partecipazione Numero alunni che conseguono le certificazioni e che confluiscono nelle facoltà universitarie Numero di diplomati ammessi a facoltà a numero chiuso (rispetto ai partecipanti alle selezioni) Esame dei dati forniti dalle università Numero di diplomati che hanno trovato occupazione Numero di diplomati che sono iscritti a corsi di laurea liberi o accademie. 9 Sinergia tra scuole e territorio: Rafforzare e rendere operativo l’organo del Comitato Tecnico Scientifico soprattutto con la componente imprenditoriale Piano di miglioramento 2015/2018 Implementare e Incremento strutturare dell'alternanza percorsi di scuola- lavoro orientamento e di stage presso aziende e istituzioni accademiche del territorio (accordi, protocolli d'intesa) Rilevazione dei dati mediante contatti con gli alunni in uscita dal liceo che hanno trovato impiego nel settore di esperienza alternanza scuola lavoro/numero alunni che hanno trovato lavoro dopo il diploma Pagina 11 PARTE SECONDA: PIANO DI MIGLIORAMENTO TRIENNIO 2015/2018 La seconda sezione, anche questa opzionale, entra nel dettaglio delle azioni da pianificare per ciascun obiettivo di processo. Inoltre accompagna la scuola a pensare al miglioramento nel medio e lungo termine immaginando sia gli effetti che le azioni possono avere ed il loro collegamento con un quadro più ampio di innovazione e cambiamento. SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine AZIONI Tabella 4 – Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni Azione prevista Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine Progettare e valutare per classi aperte Possibilità da parte dei docenti di attuare nuove metodologie di insegnamento. Possibili resistenze nello scardinare la didattica tradizionale Offrire agli alunni in difficoltà maggior opportunità di recupero in orario curricolare Difficoltà nella stesura dell’orario delle lezioni, seppure pensato con la condivisione di classi parallele in discipline affini (progettazione di Modulo didattici innovativi) Confronto tra diverse modalità di approccio alle discipline “peer- teaching” Apprendimento partecipato Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine Realizzazione da parte di docenti e studenti di prodotti multimediali che potranno confluire nella banca dati(disponibili sul sito) Migliorare il rapporto di collaborazione tra colleghi nell’ottica di condivisione della progettazione e verifica degli apprendimenti Rendere strutturale un apprendimento cooperativo tra allievi di classi diverse, seppure parallele Piano di miglioramento 2015/2018 Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine Difficoltà nella stesura dettagliata del processo di progettazione e valutazione Eventuali tensioni che si possono generare tra i docenti per motivi di organizzazione e gestione di materiali, spazi e tempi di attuazione dei moduli Eventuali resistenze da colleghi e famiglie abituati alle dinamiche della didattica tradizionale Pagina 12 Creare Prove di diversa tipologia (test, questionari, problem solving) per classi parallele Verifica delle strategie didattiche e degli apprendimenti Strutturare percorsi di rilascio certificazioni linguistiche Creare Prove di verifica alternative a quelle tradizionali tra cui quelle a scelta multipla (già per la prima classe) Miglioramento delle conoscenze ed abilità linguistiche Già in attuazione Diffondere la pratica di una valutazione basata su più prove, incluse quelle a risposta multipla Difficoltà di adattamento alle nuove tipologie di verifica da parte dei docenti restii alle innovazioni Progettare un percorso di Orientamento in entrata mirato con interventi didattici tra i due ordini di scuola Progettare ed attuare un Percorso organizzativo e didattico per il rilascio delle Misurazione, attraverso griglie di correzione comuni, delle conoscenze e competenze al fine di ridurre il gap formativo Favorire una scelta più consapevole degli alunni che optano per la nuova scuola Miglioramento delle conoscenze e competenze informatiche Piano di miglioramento 2015/2018 Difficoltà sia nella gestione della progettazione che nella organizzazione e gestione della banca dati Difficoltà degli studenti di abituarsi a nuove tipologie di verifica Difficoltà a gestire occasioni didattiche fra due ordini di scuola con esigenze e tempi differenti Difficoltà di organizzazione e gestione di un percorso didattico in parte attuabile da docenti interni alla scuola in parte da Ricaduta positiva sugli alunni nell’applicazion e di strategie didattiche comuni e soprattutto partecipate; apprendimento attivo e continuo che vede lo studente protagonista nella costruzione del suo sapere Fatica derivante dal conciliare l’ordinario lavoro didattico con la predisposizion e delle prove di diversa tipologia rispetto a quelle comunemente utilizzate Abituare i discenti a questo tipo di prove utilizzate poi negli studi successivi ed universitari Non se ne ravvisano Maggiore consapevolezza da parte degli alunni del percorso di studi e delle richieste della scuola Non se ravvisano Incrementare il numero degli alunni che conseguono la certificazione informatica Difficoltà nel reperire ed accordarsi col personale qualificato esterno. Pagina 13 certificazioni informatiche Progettare Sviluppare curriculo verticale integrato Università Possibilità di utilizzare la certificazione informatica come e parte dell’esame un informatico all’università personale qualificato esterno. con Promuovere una Sinergia tra scuole e territorio: potenziamento della funzione dell’organo del Comitato Tecnico Scientifico Orientamento più mirato per gli allievi che proseguono gli studi Rafforzamento delle conoscenze e promozione delle competenze; favorire i rapporti scuola-mondo del lavoro; favorire le occasioni didattiche integrate con il territorio Piano di miglioramento 2015/2018 Incapacità di creare un rapporto fattivo ed efficace con l’organo politico ed economico del territorio. Incapacità della scuola e dei docenti di uscire dall’autoreferenzialit à Estendere la certificazione a tutti gli alunni che ne faranno richiesta Rendere il rapporto scuole università più mirato Curriculum scolastico più in linea con le necessità del territorio. Possibilità di realizzare uno scambio proficuo volto a contribuire allo sviluppo del territorio. Mancanza di enti e strutture disposte ad aprirsi alla scuola, anche a causa di finanziamenti esigui Pagina 14 Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo Tabella 5 – Caratteri innovativi Caratteri innovativi dell’intervento Progettare e valutare per classi aperte (ob.1) Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B Trasformare il modello trasmissivo della scuola anche con il supporto delle ICT e coinvolgimento degli alunni che diventano soggetti attivi nella costruzione dei saperi. Prove di diversa tipologia (test, questionari, problem solving) per classi parallele (ob.2) e/o Riorganizzazione dei tempi e spazi per favorire aperte l’apprendimento continuo; Ampliare il concetto di aula/classe; rimotivare Prove di verifica alternative a quelle tradizionali docenti ed alunni favorendo così il benessere della tra cui quelle a scelta multipla (ob.3) comunità educante. Potenziare le competenze specifiche delle discipline e sviluppare quelle di cittadinanza attiva e responsabile Articolo 1 comma 7 lettere a, b,d,e,f,h,i,m,p legge 107/2015 Rispetto degli orizzonti delle Avanguardie educative INDIRE Orientamento in entrata mirato con protocollo Sviluppo di un curriculo di saperi in verticali tra di interventi didattici tra i due ordini di scuola ordini di scuola diversi (ob.4) Articolo 1 comma 7 lettere a, b,d,e,f,h,i,m,p legge 107/2015 Rispetto degli orizzonti delle Avanguardie educative INDIRE Organizzazione percorsi per il rilascio delle Riconoscimento da parte delle Università delle certificazioni linguistiche certificazioni conseguite dagli allievi. (ob. 5) Articolo 1 comma 7 lettere a, b,d,e,f,h,i,m,p legge 107/2015 Rispetto degli orizzonti delle Avanguardie educative INDIRE Percorso organizzativo e didattico per il rilascio Esonero parziale dell’esame di informatica per gli delle certificazioni informatiche allievi che conseguono la certificazione informatica (ob. 5) a scuola Articolo 1 comma 7 lettere a, b,d,e,f,h,i,m,p legge 107/2015 Rispetto degli orizzonti delle Avanguardie educative INDIRE Sviluppo di un curriculo verticale integrato con Orientamento in uscita mirato Università Piano dell’offerta formativa aperto alle richieste (ob.6) del mondo universitario Articolo 1 comma 7 lettere a, b,d,e,f,h,i,m,p legge 107/2015 Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 15 Rispetto degli orizzonti delle educative INDIRE Sinergia tra scuole e territorio: Potenziamento della funzione dell’organo del Comitato Tecnico Scientifico (ob. 7) Avanguardie Alternanza scuola lavoro in aderenza alle prospettive economico-sociali del territorio Articolo 1 comma 7 lettere a, b,d,e,f,h,i,m,p legge 107/2015 Rispetto degli orizzonti delle Avanguardie educative INDIRE SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi La sezione 3 riguarda tutti gli aspetti inerenti i processi, gli obiettivi di processo e le azioni previste. Passo 1-2-3 In tabella sono indicati: 1. gli impegni delle risorse umane interne alla scuola non compresi nelle ordinarie attività di servizio (attività di insegnamento e attività funzionali all'insegnamento) e che hanno un impatto aggiuntivo di carattere finanziario; 2. le risorse esterne; 3. la tempistica delle attività; 4. il monitoraggio delle azioni con le criticità emerse dalla differenza tra risultati attesi e risultati effettivamente conseguiti. E’ stata creata una scheda che riproduce le tabelle 6,7,8,9 della sezione 3 e che evidenzia gli obiettivi di processo n° 1 e 2 da conseguire nell’anno scolastico 2015-2016. E’ stata inoltre creata una scheda di progettazione anche per gli obiettivi 3 e 4 senza definire il conteggio totale delle ore in quanto il piano verrà aggiornato alla fine del 2016. La tabella riporta, nella colonna relativa alla tempistica, una x indicante un numero di ore lavorative pari a 4; essa sintetizza anche una parte degli indicatori che compaiono nella sezione terminale n° 3 ed una parte della sezione n° 4, relativa al monitoraggio durante l’attuazione del piano (tabella 10) indicata in sezione 4. Gli altri obiettivi di processo sono stati indicati, ma verranno svolti successivamente, durante l’iter del piano triennale, visto il punteggio basso nella matrice dell’impatto Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 16 Con la dicitura X si intende un tempo pari a 4 ore Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione/Ambiente di apprendimento Obiettivo di processo: 1. Progettazione percorsi didattici innovativi a classi aperte 2. Formazione docenti e strutturazione di prove standardizzate per classi parallele 3 Certificazione linguistiche Responsabile: DIRIGENTE SCOLASTICO Attrezzatur Risorse umane e esterne coinvolt e Azioni previste Risorse umane interne coinvolte Termi Monitoraggio ne per ciascuna previst attività o di conclu sione Tempificazione attività G Progettare ed attuare percorsi Docenti didattici per inglese conseguire la Certificazione linguistica Docenti che insegnano nel primo e secondo biennio per le Progettare e discipline di e valutare per italiano latino, classi aperte matematica, (ob.1) scienze, lingua Tecnici laboratorio Lim e laboratorio Docenti Giugn Gennaio 2016 per esame o 2016 rilascio Fase preparatoria Fine febbraio 2016 CNR Spazi fisici Universit attrezzati à Dicem Fase LIM della Software Formatori bre progettazione 2016 questionario adeguati in fotocopiatr didattica esplorativo ice innovativ fine marzo 2016 a Formazione Esperto in docenti per managem didattica di ent innovativa Personale ATA Collaboratori Supporto psicologo /pedagog o Formazione all’uso software banca dati di per FM A M G L A S O N D xx x xx x xx xx xx x x Adeguam enti in effettuati itinere Azion Risultati e attesi realiz zata i entro l termi ne previs to Risultati Indicatori effettivam Considerazi ente o ni critiche raggiunti e proposte per ciascuna di integrazio azione ne e/o modifica Strumenti misurazione di Numero di classi che Percentuale aderiscono alla partecipazione sperimentazione di Numero di docenti Percentuale di che aderiscono alla docenti che sperimentazione progressivamente si inseriscono nel programma di sperimentazione xx xx xx x xx x xx xx x xx x xx x Produzione materiali Buone pratiche Esiti nelle Riduzione delle valutazioni finali- insufficienze analisi dei dati (almeno il 10%) Creazione di una banca dati di Prove di diversa tipologia (test, questionari, problem solving) per classi parallele (ob. 2) Staff del piano di migliorament o maggio 2016 G F M A M G L A S O N D Progettazione modulo maggio 2016 xx x Costituzione banca dati delle prove giugno 2016 x Esperto in management Supporto psicologo/pedago go Fase della gestione Brainstorming in classe – attività audio video settembre 2016 Schede attivitàsomministrazi one settembre 2016 Verifica intermedia al modulo e analisi dati ottobre 2016 x xx x x xx x Analisi dati e programmazio ne delle prove successiveaggiornament o banca dati Questionario di soddisfazione Docenti Famiglie alunni novembre 2016 Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 18 Verifica finale del modulo per classi parallele e per tutte le discipline Analisi dei dati dicembre 2016 xx Area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione/Continuità ed orientamento Obiettivo di processo: 1. Orientamento in entrata condiviso- modulo didattico2. abituare gli allievi sin dal primo anno a prove di verifica diverse (test) Responsabile: DIRIGENTE SCOLASTICO Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 19 Azioni previste Progettare un modulo didattico condiviso tra scuola secondaria primo e secondo grado (incluso esperienze di laboratorio) (ob.1) Risorse umane Attrezzature interne coinvolte Risorse umane esterne coinvolt e Docenti che insegnano nell’ultimo anno della scuola media E docenti che insegnano nella prima classe della scuola secondaria secondo grado per le discipline di italiano e matematica, scienze, lingua Docent giugno i della 2017 scuola media Esperto psicolo go, pedago go Spazi fisici attrezzati LIM Software adeguati fotocopiatric e Tutor esterno Tutor Creazione di una banca dati di Prove di diversa tipologia (test, questionari, problem solving) per classi terminali scuola secondaria primo grado e prima classe scuola secondaria secondo grado Questa prova può diventare test di ingresso nella nuova scuola (ob. 2) Tecnici di laboratorio Personale ATA Collaboratori Staff del piano di migliorament o Piano di miglioramento 2015/2018 Termine Monitoraggio previsto di per ciascuna conclusion attività e Tempificazione attività Fase GF x A M G L A S O N D preparatoria x Fra i docenti dei due ordini di scuola Dicembre 2016 Interazione tutor Gennaio 2017 Risultati attesi Considerazio ni Indicatori Risultati e effettivame critiche proposte di nte integrazione raggiunti per ciascuna e/o modifica azione Strumenti misurazione Numero di classi che Percentuale aderiscono alla partecipazione sperimentazione di di Esiti nelle valutazioni finalianalisi dei dati Predisposizio x ne modulo: scelta tematica Questionario esplorativo xx gennaio x 2017 Formazione con software per banca dati costituita da prove (test) aprile 2017 Azione realizza ta entro termine i previsto l Numero di docenti che aderiscono alla sperimentazione Buone pratiche nei materiali Produzione materiali x Fase della progettazion e Formazione docenti per didattica innovativa/in contri con psicologo pedagogo aprile 2017 Adeguame nti i effettuati n itinere xx xx xx xx xx x Pagina 20 Progettazione modulo maggio 2017 x xx x Progettazione banca dati delle prove maggio 2017 x Supporto psicologo/pe dagogo Fase della gestione Attività in classe terza media Attività nella prima classe liceolaboratorio maggio 2017 Test in classe terza e prima in un unico spazio fisico allenamento giugno 2017 Verifica finale (test di ingresso scuola nuova) giugno 2017 x xx xx x xx x x x Analisi dati e programm azione delle prove Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 21 successive aggiornam ento banca dati Giugno 2017 Verifica finale del modulo per classi parallele e per tutte le discipline Analisi dei dati dicembre 2017 Piano di miglioramento 2015/2018 xx Pagina 22 Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 23 La sezione 4 riguarda gli aspetti complessivi del Piano di Miglioramento: valutazione degli esiti, condivisione e diffusione. SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI Priorità 1 Area degli esiti cui si fa riferimento (RAV) Traguardo Dalla sezione 5 del RAV Data rilevazione Indicatori scelti Risultati attesi Risultati riscontrati Differenza Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola Il presente Piano e le sue successive modifiche e/o integrazioni saranno oggetto di informazione e dibattito preliminare in Collegio docenti e in Consiglio d’istituto prima della definitiva adozione con provvedimento del dirigente. Il Piano sarà portato a conoscenza degli stakeholder interni e esterni attraverso i canali di comunicazione utilizzati dalla scuola: • • • Inserimento sul sito internet Comunicazioni ,sempre attraverso il sito, a docenti, studenti e genitori Coinvolgimento diretto di tutte le figure di staff (collaboratori del dirigente e referenti d’indirizzo, funzioni strumentali ) nella condivisione del Piano • Incontri con enti locali di riferimento e con associazioni , enti culturali e imprese che interagiscono a vario titolo con la scuola (utilizzando, in particolare, la sede del comitato scientifico-didattico) Con tale sistema di comunicazione si ritiene di poter realizzare uno scambio di informazione tempestivo ed una proficua interazione tra la scuola e stakeholder allo scopo di rafforzare la comunicazione interna ed esterna. Tutto ciò favorisce la crescita della collegialità e della condivisione, costruendo sinergie fra i diversi attori e favorendo il senso di appartenenza ad una comunità educativa. Si prevede anche, per la fine del triennio di validità del Piano, di procedere alla somministrazione di un questionario di customer satisfaction a docenti studenti e genitori sulla validità delle azioni di miglioramento intraprese dalla scuola . DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEGLI ESITI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO La progressiva realizzazione, nonché gli eventuali adattamenti e adeguamenti, e gli esiti del Piano saranno portati a conoscenza dell’intero corpo docente e, a fine triennio, si prevede di socializzare gli esiti anche con il resto della comunità scolastica, realizzando momenti d’incontro che vedano coinvolti studenti e famiglie, oltre agli organi collegiali della scuola e al comitato tecnico scientifico. Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate dalla condivisione Docenti Famiglie studenti docenti Registro elettronico dipartimenti Collegio docenti docenti Sito della scuola tutti Momenti di informative tutti dello staff del piano di miglioramento Momenti di informative Soggetti esterni ad enti associazioni ed imprese L’ultimo passo della sezione riguarda il nucleo di autovalutazione e come la scuola ha gestito il processo di miglioramento dell’anno corrente. Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di autovalutazione Tabella 14 e Format 15 - Composizione del Nucleo di valutazione e caratteristiche del percorso svolto Nome Ruolo CATERINA CALABRESE Dirigente Scolastico GIGLIOTTTI ALESSANDRO MAIONE ANTONELLA Collaboratore Vicario Referente Nucleo Autovalutazione Collaboratore Dirigente- membro nucleo PANTUSA MARIA CINZIA Membro nucleo TODARELLO CONCETTA Membro nucleo Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 25 Nell’ottica del miglioramento continuo, il piano predisposto non solo rappresenta un documento aperto su cui la scuola può e deve lavorare, ma costituisce anche il punto di partenza per poter continuare la progettazione nell’anno successivo. PARTE TERZA: PIANO DI MIGLIORAMENTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 AZIONI REALIZZATE O IN VIA DI REALIZZAZIONE/ APPROVAZIONE Obiettivo operative 1 Progettazione percorsi didattici innovativi curriculari a classi aperte per favorire l’apprendimento collaborativo e partecipato migliorando il binomio insegnamento/apprendimen to e riducendo il gap formativo commissione docenti su più discipline (italiano, latino, scienze, lingua, matematica) Obiettivo operative 2 Formazione docenti anche al fine di utilizzare software adeguati alla strutturazione di prove standardizzate per classi parallele, da effettuare in fase iniziale, intermedia e finale dell’anno scolastico(anche di tipologia INVALSI), e da valutare con griglie comuni per la riduzione dei gaps formativi (Commissioni docenti su più discipline) confronto con altri licei anche per la progettazione in itinere. Possibile condivisione anche di video-lezioni Ob.3 Ob.4 Abituare gli allievi sin dai primi anni a cimentarsi in prove di verifica alternative a quelle tradizional i tra cui quelle a scelta multipla Strutturazio ne percorso rilascio certificazio ni linguistiche Ob. 5 Ob .6 Ob.7 PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ Tabella 6 –Risorse umane interne alla scuola Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive Costo previsto presunte Piano di miglioramento 2015/2018 Fonte finanziaria Pagina 26 Docenti che volontariamente danno adesione alla sperimentazione, che insegnano nelle prime, seconde, terze, quarte classi parallele) nelle discipline di italiano, latino, matematica, scienze, inglese) Docenti che sono disposti a formarsi con software per la creazione di banche dati costituite da prove strutturate per classi parallele nelle discipline di matematica, scienze, inglese, italiano, latino) Incontri preparatori fra le commissione per l’articolazione dei percorsi 15 Progettazione, gestione, verifica e valutazione del 12 questionario esplorativo Consulenza formatori modulo Per software 30 260 200 5.000 per eventuali PON FSE utilizzo 28 Progettazione moduli di didattica innovativa tra docenti delle 150 discipline di classi (30 per disciplina) parallele Fase della gestione: somministrazione questionari, schede, verifiche intermedia, finale, analisi dati, riprogettazione Costituzione banca dati di prove per classi; tipologia di prove: test per sondare le conoscenze, problemi per le abilità, casi per le competenze. Verifica dati; aggiornamento banca dati Esperto management Eventuali finanziamenti erogati dall’Ufficio scolastico regionale sulla base dei piani di miglioramento Con finanziamento sul Fondo d’Istituto regolato da art. 25 del DM 435/15 34 120 (24 per disciplina) 3000 3000 600 2100 8 Eventuali finanziamenti erogati dall’Ufficio scolastico regionale sulla base dei piani di miglioramento Con finanziamento sul Fondo d’Istituto regolato da art. 25 del DM 435/15 PON FSE 12 1000 SE Eventuali finanziamenti Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 27 erogati dall’Ufficio scolastico regionale sulla base dei piani di miglioramento; Finanziamento dal Fondo d’Istituto regolato da art. 25 del DM 435/15 PON FSE Insegnamento Docenti della Certificazioni scuola ed eventuali esperti madrelingua Personale ATA KET 30 PET 45 FCE 60 Docenza(esperti m) 40 Certificazioni Tecnici di Totale ore laboratorio 50 Collaboratori scolastici A carico delle famiglie ….in attesa di finanziamenti 1000 “ “ 725 Altre figure Tabella 7 – Risorse esterne alla scuola e/o risorse strutturali obiettivo 1,2,3 Impegni finanziari per tipologia di Impegno presunto spesa Formatori: Esperti di metodologie 50 ore didattiche innovative (docenti universitari e non) e di gestione dei moduli didattici. Collaborazione con Università ed Enti di ricerca I docenti formati diventeranno successivamente formatori con evidenti ricadute economiche positive; il processo di coinvolgimento del corpo docente sarà a cascata Fonte finanziaria PON FSE PON FSE Fondo d’Istituto regolato da art. 25 del DM 435/15 Consulenti Università (UNICAL) PON FSE Attrezzature Enti di Ricerca: CNR Spazi fisici predisposti PON FSE Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 28 Servizi LIM laboratori multimediali Software adeguati Fotocopiatrice. Supporto dei tecnici di laboratorio PON FSE e personale ATA sorveglianza Altro Piano di miglioramento 2015/2018 Pagina 29