L’Agorà del Riuso
Un modello di riferimento
per una dinamica locale del riuso nel
Veneto
ROMA – 1 luglio 2005
Bruno Salomoni – Direzione sistema Informatico della Regione del Veneto
Centro Regionale di Competenza del Veneto
La strada veneta verso il riuso
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Ottobre 2003: il CRC Veneto assieme ai referenti dei progetti di Primo
Avviso avvia una analisi sul tema “Riuso nell’e-government” teso a:
• Fornire una definizione di riuso
• Identificare in che cosa poteva consistere una dinamica di riuso
attraverso anche la definizione di un primo modello
• Determinare contenuti e strumenti atti rendere applicabile il
modello individuato: la “Agorà del Riuso”.
Nel dicembre 2003 viene fatta una prima presentazione del modello c/o
il CNIPA.
Marzo 2004: la Regione del Veneto propone l’Agorà del Riuso tra le
iniziative progettuali contenuti nell’APQ, poi approvato nel settembre
2004
Novembre 2004: viene pubblicato l’analisi svolta dal CRC Veneto.
Gennaio 2005: viene avviato, nell’ambito dell’APQ veneto per la
realizzazione del Centro di Sviluppo Servizi per il Territorio, il progetto
di sviluppo WP 9 “Agorà del Riuso”
Perché il CRC Veneto
ha intrapreso una analisi del riuso?
• Una “richiesta dal territorio”:
• L’argomento riuso era già oggetto di riferimenti normativi e legislativi, ma c’era
una certa difficoltà nel comprendere ancora la sua valenza tecnica ed
economica.
• Svariati progetti locali di e-gov primo avviso stavano già rilasciando prodotti e
servizi, su cui si erano impegnati nel riuso (Avviso e Modello di Convenzione tra
il DIT e le aggregazioni dei progetti approvati).
• Diversi progetti locali di e-gov primo avviso si erano già orientati al riuso di parte
di queste componenti.
• Diversi amministratori pubblici ci chiedevano “Ma cosa significa sotto il profilo
amministrativo e progettuale “RIUSO” ?”.
• Il fatto che molte aziende/operatori locali del settore ci chiedessero “Ma cosa
significa concretamente RIUSO e quali impatti avrà sul nostro operato ?”.
• Una “risposta per il territorio”:
• Fornire delle risposte ed un orientamento “pratico” (coinvolgimento dei progetti
di e-gov).
• Identificare un modello di attuazione attraverso un confronto critico con il
territorio.
Il risultato del
lavoro svolto
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La definizione di
“soluzione di riuso”.
La determinazione di un
insieme di elementi e
contenuti identificativi.
L’indicazione di un
insieme di regole per il
riuso delle soluzioni.
La definizione di un
modello organizzativo ed
applicativo “innovativo”.
Trasferire esperienza, condividere risultati
Quali soluzioni riutilizzabili ?
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Software applicativi
Software infrastrutturali
Metodologie
Modelli (architettura, organizzazione, processo, standardizzazione)
Moduli di formazione (su un determinato tema)
frutto di progetti nazionali e locali per l’e-government
sviluppati e messi a disposizione dagli enti locali
detentori per gli enti locali potenziali fruitori.
Identificazione di una documentazione standard
per la descrizione di una soluzione riutilizzabile
software
Risultati di un progetto
contiene
soluzione
riutilizzabile
modulo
formativo
documentazione
software
Documentazione
standard per il riuso
Schema di
Convenzione
tipo
Informazioni
Specifica
Dati E/R
Oggetti
Informazioni
Requisiti
utente
Informazioni
Manuale
del riuso
Informazioni
Specifica
funzioni
Licenza
Pubblica
di riuso
La ricerca di un
modello di “istituto giuridico” ispiratore:
Gli usi civici delle “Magnifiche Comunità”:
Es. il diritto di legnatico e pascolo
riguardano:
la gestione e la salvaguardia di beni collettivi;
la definizione di un sistema semplice di regole e
prescrizioni riconosciute e flessibili;
la tutela attraverso un sistema pubblico di controllo
sociale
la manutenzione di beni (naturali) rinnovabili
Un insieme di regole:
“il gioco del riuso”
• Le PA possono partecipare al gioco del riuso, accettando di far
parte di una comunità che opera secondo un insieme di regole
finalizzate a facilitare lo scambio di “soluzioni” di cui detengono
la titolarità.
• Le regole del gioco sono poche e semplici e vengono riportate in
una sorta di “licenza pubblica di riuso”:
– Chi propone un oggetto riusabile ha l’obbligo di fornire uno
standard minimo di documentazione a vantaggio di chi deve poter
valutare il riuso.
– Chi si avvale di un oggetto riusabile deve impegnarsi a sua volta di
rilasciare gli oggetti derivanti dal riuso come oggetti riusabili.
Il gioco del riuso
Non una “authority
del riuso”, o un
nuovo“centro di
competenza”, o una
“organizzazione del
riuso”…ma una
“community”….
ok

•poche regole
•flessibilità
•ognuno è responsabile
L’Agorà telematica del riuso
•
Il tutto è stato progettualmente tradotto nell’ “Agorà del
Riuso”: un portale/piazza telematica, che (ovviamente)
contiene solo virtualmente le soluzioni di riuso
disponibili….ma che invece fornisce effettivamente:
servizi di informazione sul gioco del riuso
case history sul riuso e informazioni sui riusi realizzati
servizi accesso solo alle PA e agli addetti ai lavori referenziati.
servizi di informazione standard sulle soluzioni di riuso disponibili
(“Catalogo del riuso”: caratteristiche tecniche, storia, PA detentore/i
etc.) ed elementi di valutazione preliminare.
 servizi informazioni sui referenti da contattare per valutare, scambiare
soluzioni ecc..
 eventuali link a demo/dimostrazioni.
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L’Agorà del Riuso nel CSST
L’Architettura di riferimento
Lo sviluppo dell’Agorà del Riuso è basato sulla piattaforma di
e-community opensource XOOPS



Ooperatività su Web Server Apache;
Aambiente di sviluppo in PHP linguaggio di scripting general-purpose di
pubblico dominio agevolmente integrabile nell'HTML con sintassi basata su
quella di C, Java e Perl;
Uutilizzo del database relazionale opensource MySQL.
Tutti i servizi realizzati tramite XOOPS potranno essere utilizzati dai client
mediante un generico browser web standard.
Il fatto di essere Open Source abbatte il TCO (Total Cost of Ownership).
Il diagramma
dei casi d’uso
Attività e stato di avanzamento
Problematiche
• Incentivare l’offerta/domanda di riuso
• Coinvolgere le imprese ICT
• Integrare il “riuso e-gov” con il “mondo del
back-office in licenza d’uso”
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Catalogo del riuso