Anno II Numero 4 Marzo – Aprile 2009 Bimestrale della Comunità Protetta Psichiatrica “Elio Zino” Capo redattore: Alberto Cagna; Vice redattore e giornalista: Stefano Ventura, giornalista: Damiano Mascia,, Bianca Maria Tavernier L'editoriale dott. Bruno Ragni Siamo giunti alle soglie dell’estate e ci apprestiamo a dotarci di un assetto consono alla stagione: si programmano le vacanze al mare, le gite settimanali, si modificano alcuni gruppi riabilitativi e si concludono alcune iniziative promosse nel corso della primavera. In particolare, appare opportuno segnalare il grande risultato conseguito da tre nostri ospiti alle finale regionali di equitazione che si sono svolte ad Alpignano (TO). A conclusione di un trimestre di formazione con il corso di ippoterapia presso la fattoria didattica “La Pasqualina”, i tre partecipanti più giovani, Davide, Biba e Romina, sono stati rispettivamente premiati con la medaglia d’oro, argento e bronzo. Un plauso particolare è da attribuire non solo ai nostri tre campioni ma anche alla conduttrice del gruppo, Giulia, che riesce a trasmettere la propria passione per il mondo del cavallo con una vitalità relazionale fuori dal comune. Anche a livello calcistico, la partecipazione dei giocatori della comunità alla squadra “Prometeo” ha portato a finalizzare la stagione calcistica 2008-09 nella finale regionale che si terrà a Cannobio il 04.06.09. L’iniziativa, denominata “ Matti per il Calcio”, avrà il suo culmine nella premiazione con un testimonial di eccezione, Beppe Bergomi, un amico di Mauro e, ormai, un amico della comunità. Rimarchevole è lo sviluppo di un’altra attività, lo “psicodramma”, che abbiamo iniziato da pochi mesi con il Dott. Duella, ma che si sta sviluppando con inaspettata vivacità e un riscontro positivo da parte del gruppo dei nostri ospiti. Infine, una notizia importante ed un sentito ringraziamento da parte di tutto il gruppo di comunità: la Signora Caterina Radaelli Zino, vedova del compianto collega Elio Zino, al cui nome è stata dedicata la nostra comunità, ha donato alla struttura di Oleggio una somma di denaro raccolta fra gli amici di Elio. Tale somma ci permetterà di attivare nuove iniziative riabilitative, rispetto alle quali è già stato lanciato un concorso di idee fra gli ospiti e gli operatori. Buona estate a tutti gli amici della comunità 1 Il pranzo al gruppo appartamento di Bolzano Novarese Sabato 4 aprile 2009 abbiamo in programma il pranzo al grippo appartamento di Bolzano Novarese. Qui è domiciliato anche Simone: una mia vecchia conoscenza, visto che siamo stati in camera assieme per circa due anni, prima nella Comunità di Farigliano (CN) e poi nella Comunità di Oleggio (NO). Lo stesso giorno è in programma una mia visita all’Ospedale di Borgomanero, sezione radiologia. All’operatrice Marisa viene comunicato che c’è stato uno sbaglio, perché la Radiologia di sabato è chiusa, non lavora. Verrà fatta un’altra impegnativa per un altro giorno ed io sarò libero di partecipare al pranzo a Bolzano Novarese. Decidiamo di andare con la automobile del Marisa e io con lo Scooter. Marisa mi da anche la mappa della strada da fare, scaricata e stampata da internet. Dunque alle 10:00 circa partiamo. L’auto di Marisa ospita: Stefano, Benito, Federico. Faccio il viaggio con il mio scooter nuovo. Non c’è Domenico perché è stato ricoverato in reparto a Borgomanero il 26 marzo 2009. Il viaggio è confortevole. C’è il sole e non c’è troppo traffico per essere sabato. gruppetto di altre persone del gruppo appartamento di Bolzano ed Oleggio sono andati al bar a bere qualcosa. Dopo un po’ ritornano e comincio a parlare con Simone, visto che è tanto tempo che non ci vediamo. Io e Simone chiacchieriamo un po’. Mi dice che è interessato ai film. Ha qualche DVD, compresso in formato DVX, che ogni tanto guarda. Gli piacerebbe talvolta andare in discoteca ma non ha l’automobile e non sa come fare. Nel suo gruppo appartamento tutti hanno dei turni a rotazione per pulire o fare mestieri. Invece noi di Oleggio abbiamo dei compiti fissi, siamo specializzati nel fare alcuni mestieri e non abbiamo la rotazione. Io, ad esempio, pulisco i bagni, aspiro i divani e faccio la polvere su tutti i mobili, lavo i piatti. Loro invece hanno i turni a rotazione e ogni tanto cambiano il tipo di mestiere di casa. Alle 12:30 circa si mangia. Ci sono gnocchi, bistecche, formaggio, insalata, frutta, crostata e colomba, caffè. Certamente non moriremo di fame. In sala da pranzo c’è un radio-registratore che trasmette musica dalla radio. Dopo il pranzo chiacchieriamo un po’ in cortile. Siamo sazi. Dopo un po’ partiamo per ritornare ad Oleggio. Ritorno in scooter, gli altri con la YARIS di Marisa. Verso Vario D’Agogna c’è una leggera pioggia, che poi svanisce. Rispetto al mattino il tempo è più nuvoloso. Dopo un po’ arrivo ad Oleggio. Gli altri sono già arrivati. Ci sdraiamo un po’ per digerire. Siamo a metà pomeriggio, attorno alle 15:00. Ognuno ritorna alle proprie attività. Alle 19:00 mangiamo la cena. La giornata volge al termine. Il viaggio è il seguente: Oleggio, Momo Cressa, Borgomanero, Gozzano ed infine Bolzano Novarese. Sono 33 km di andata ed altrettanti di ritorno. Arrivo non molto tardi; forse 15 minuti dopo Marisa. Quando arrivo Simone ed un E’ stata un esperienza positiva, anche per lo scambio di idee e la chiacchierata con gli altri pazienti di Bolzano Novarese. Abbiamo parlato delle nostre esperienze in gruppo appartamento. Uno scambio di vedute positivo. Arrivederci e a presto. 2 Le attività sportive in gruppo appartamento Come sapete il 2 febbraio 2009, mi sono trasferito nel gruppo appartamento di via Alzate 78. Prima ero domiciliato in Comunità Elio ZINO in via Gaggiolo. Sia il gruppo appartamento che la Comunità si trovano a Oleggio(NO). Quando ero in Comunità, avevo un piano di attività sportive ben preciso. Al martedì c’era il calcio a 5, al mercoledì la palestra, il venerdì la piscina. In gruppo appartamento posso continuare a fare queste attività sportive. Basta che avviso l’operatore Dino e lui mi viene a prendere in via Alzate. Le attività sportive in programma sono sempre le stesse. Ho deciso io di non farle perché sono già troppo occupato con le attività del gruppo appartamento. Non mi rimane più tempo. Ho già detto che le attività del gruppo appartamento sono abbastanza numerose e pesanti per me. I latini dicevano: “mens sana in corpore sano”. Significa: “mente sana in corpo sano”. L’attività fisica fa bene anche al cervello. Questo detto non so se è vero; è un proverbio. E comunque anche i mestieri di casa sono un attività fisica. Giovedì 23 aprile è in programma una partita di calcio a 11 a Verbania. Mi piacerebbe parteciparvi, così ho già avvisato Dino di venire a prendermi giovedì mattina. Non so se giocherò molto, però spero di divertirmi. Con me, del gruppo appartamento dovrebbe venire Stefano. Benito penso che rinunci. Il mio ruolo, come ho già detto in qualche articolo precedente, è quello di mezza-punta, trequartista, fantasista. Spesso mi fanno giocare sulla fascia destra. È una sistemazione tattica, che andava in voga qualche anno fa. Ad esempio, spesso il giocatore di serie A, Stefano Fiore, che era un fantasista, veniva messo nel ruolo di centrocampista destro o sinistro. Lo stesso Nedved viene messo a centrocampo a sinistra, invece che sulla trequarti in posizione centrale. Anche Roberto Baggio è stato dirottato sulla fascia. Questa sistemazione non a tutti andava bene perché qualche giocatore rendeva meno. Le azioni più pericolose di Nedved, Fiore, Baggio venivano fatte quando questi si accentravano. Il fatto è che forse non centra la mia posizione in campo; sono io che essendo pesante e soprappeso non corro abbastanza. Staremo a vedere. Intanto giovedì spero di partecipare alla partita. Visto che ho comperato le scarpe da calcetto, mi piacerebbe partecipare anche alla partitella di allenamento, sul campo da calcio a 5. Molti dicono che fare sport fa bene, però noi in gruppo appartamento abbiamo tanti lavori fisici da fare con i mestieri di casa ed altro. Qualcuno ha già rinunciato a partecipare alle attività sportive della Comunità. Benito, ad esempio. Federico lavora. Stefano ricomincerà tra poco al lavorare. Domenico è già impegnato e così anch’io. Detto ciò vi anticipo che farò un articolo sul campionato disabili e le finali per raccontarvi in quale posizione avremo concluso il campionato. Per adesso Vi saluto e arrivederci. La partita di calcio a 11 Il 23 aprile 2009 è in programma la partita di calcio a 11 del Campionato Disabili. Dino verrà a prenderci alle 11:00 in Via Alzate. Del gruppo appartamento partecipano i due Stefano. La partita si farà a Verbania, quindi in casa. Quelli della Comunità Oleggio giocano insieme a quelli della Comunità Prometeo di Verbania. Gli avversari provengono da un’altra Comunità del Piemonte. 3 Diciamo che dalle 8:00 alle 11:00 ho tre ore di tempo per fare le mie cose: mestieri, giornalino, ecc. Però ascolto un CD e non faccio nient’altro. Al momento non mi sento molto stressato però pagherò alla fine della giornata. Dopo non aver fatto niente per tutta la mattina, alle 11:00 arriva Dino da Via Gaaggiolo. Stefano ed io mettiamo le borse nel bagagliaio e saliamo a bordo. Nel furgone ci sono Dino, i due Stefano, Mario, Patrizio, Romina, Biba, Giuseppe e Damiano. Giocheranno la partita solo i primi tre, ovvero l’operatore Dino, e i due Stefano. Gli altri faranno il pubblico. Il viaggio procede bene. Percorriamo la statale che va da Oleggio ad Arona ed a Castelletto Ticino, prendiamo l’autostrada verso Gravellona Toce. All’uscita di Stresa - Baveno usciamo dall’autostrada e percorriamo la strada del Lago fino a Verbania. Quando arriviamo a Verbania, nel centro sportivo, siamo i primi ad arrivare. Fumiamo nel frattempo che aspettiamo gli altri. Dopo un po’ arrivano quelli della Prometeo, ancora più tardi gli avversari. Questi ultimi non so proprio di dove sono. Sicuramente è una Comunità del Piemonte. Li abbiamo già incontrati negli anni scorsi. Li conosciamo di vista. Hanno la maglietta gialla e pantaloncini neri. Noi abbiamo la maglietta blu e pantaloncini bianchi. Dopo esserci cambiati, facciamo un po’ di riscaldamento. Nel campo grande di calcio corriamo e tiriamo in porta. Ho la borsetta a tracolla e dentro ci sono anche le sigarette. Appena me ne accendo una, me ne chiedono un’altra. All’inizio ne offro tre, poi mi stufo e non ne offro più. Aspettiamo l’arbitro e nel frattempo si riscaldano anche gli avversari. Corrono e tirano in porta anche loro. Dopo un po’ arriva anche l’arbitro e si comincia. Anche il pubblico è caldo. Per giocare, mi tolgo gli occhiali: si possono rompere durante il gioco. Normalmente, gli occhiali li porto perché non ci vedo bene da lontano; da vicino ci vedo bene. È chiaro che una volta tolti gli occhiali, da metà campo, non riesco a vedere bene il portiere avversario e la porta. È un handicap. Per giocare a calcio dovrei usare le lenti a contatto, ma non le ho mai comperate perché non riesco a mettermele. I miei lanci per le punte sono approssimativi. Un mio tiro in porta finisce fuori di 10 metri. Faccio quello che posso visti i miei problemi visivi. Per smistare il gioco a centrocampo riesco bene. I miei lanci lunghi, spesso, sono sbagliati. Ci vuole tutta la bravura nel correre, di Alessandro e Fabrizio per recuperare il pallone dopo i miei lanci. Parto dalla panchina ed un ragazzo della Prometeo mi dice che posso giocare in attacco. Gli dico che di solito faccio il centrocampista. Anche gli operatori della Prometeo, Luca e Simone mi dicono di giocare a centrocampo. All’inizio in panchina siamo in tre : io, Stefano e Giancarlo. Praticamente tutta l’Oleggio parte dalla panchina tranne l’operatore Dino. Dino è un gran corridore ed ha una buona tecnica. La partita comincia e all’inizio è equilibrata. Dopo 15 minuti siamo sul 1 a 1, ma con il passare del tempo la nostra squadra cresce. Alla fine vinciamo 4 a 1. C’è un ragazzo della Prometeo che gioca veramente bene: si chiama Alessandro. Per 45 minuti gioca da attaccante segnando tre goal. Poi alla fine fa il difensore per aiutare i compagni in difficoltà. Corre tantissimo ed ha una buona tecnica. L’altro attaccante è Fabrizio. Non passa mai il pallone, anche quando a centro area c’è qualcuno solo e smarcato. Non mi ricordo se segna un goal anche lui. È bravo a scartare il difensore ma è troppo egoista. Un goal lo segna anche Giuseppe, terzino sinistro il primo tempo e terzino destro il secondo tempo. Un’azione travolgente. Si fa tre quarti di campo di corsa e va a segnare. La partita dura 60 minuti, con due tempi da 30 minuti. In tutto gioco forse 15 – 20 minuti. Lo 4 stesso Stefano. Dino gioca di più perché è più bravo ed ha più fiato nei polmoni. Alla fine vinciamo 4 – 1. Una bella partita. Nella nostra squadra c’è chi sa giocare veramente bene e chi, come me, si arrangia. I tre operatori della Prometeo sono bravi e corrono, ma finiscono sempre la partita con i crampi. Il pubblico è soddisfatto. Penso di aver corso un po’ di più delle altre partite, ma ho sbagliato di più e non ho tenuto bene la mia posizione. Ho giocato a centrocampo, a destra e al centro, ma ho sbagliato troppi passaggi e tiri. Alla fine siamo soddisfatti. Anche nella squadra avversaria c’è chi è più bravo e chi meno con il pallone. due panchine. La maggior parte sta in piedi. Da bere c’è aranciata, coca-cola, chinotto, pompelmo, ginger e acqua. Faccio il pieno di pizze e focacce e mi sento gonfio di pancia. Certamente non è un buon modo per dimagrire. Anche se ho corso un po’ le energie smaltite sono meno di quelle acquisite con le pizze e le focacce. Dopo un po’ mettiamo le borse nel furgone e partiamo per Oleggio. Facciamo la strada del Lago fino a Stresa - Baveno e qui entriamo in autostrada. A Meina usciamo dall’autostrada e ci dirigiamo verso Invorio. Da lì proseguiamo per Borgomanero e poi entriamo nell’Ospedale e sostiamo un po’ dentro l’Ospedale stesso. Dino deve andare in reparto a fare delle commissioni. Mentre lo aspettiamo ne approfitto per bere un tea caldo al distributore automatico. Dopo aver fumato una sigaretta, arriva Dino e ripartiamo verso Oleggio. Arriviamo in gruppo appartamento verso le 18:00. Sono un po’ stanco e lo stesso Stefano. Alle 18:45 mangiamo. Più tardi, io e Stefano dobbiamo lavare i piatti e la cucina. Anche se siamo stanchi lo facciamo. Dopo la partita, facciamo la doccia e ci cambiamo i vestiti. Siamo abbastanza euforici. Nella nostra squadra Marco fa polemiche. Accusa Fabrizio di non passare mai il pallone. Inoltre, essendo compagno di camera con lo stesso Fabrizio, lo accusa di essere responsabile di atti volgari. La polemica viene fatta da Marco con gli operatori della Prometeo. Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestito, esco dallo spogliatoio e vado nel piccolo parco giochi dove tutti stanno mangiando delle pizze e delle focacce. Le cibarie sono state messe su un tavolo di pietra. Qualcuno è seduto vicino al tavolo, su Dino quando ci ha accompagnati in Via Alzate ci ha detto ironicamente : “Stasera tutti a nanna.”. In pratica è quello che è successo, perché io e Stefano dopo il lavaggio piatti siamo andati a letto direttamente e senza passare dal via. Un po’ di sonno e la mattina ci siamo svegliati con più energie, per cominciare un altro giorno. È stata un esperienza positiva e divertente. Siamo contenti di aver partecipato alla partita. Forse ne faremo altre. Per il momento Vi saluto e Vi auguro buona lettura. 5 Cani e gatti Il gruppo appartamento di via Alzate è situata in un quartiere dove ci sono ville, case, una strada, dei giardini, dei campi coltivati a pannocchie, dei campi erbosi. In questo quartiere ci sono dei gatti. Sono molto belli e simpatici. Ce ne sono di rossi, bianchi, neri, grigi, marroni, ecc. A volte giocano tra di loro, a volte si arrampicano sugli alberi, a volte vanno a caccia di topi, a volte girano nei campi e nei giardini. I gatti sono simpatici, mettono allegria. A me piacerebbe allevarne uno. Magari prenderlo quando è piccolo che si affeziona di più. Mi piacciono i certosini: hanno il pelo grigio abbastanza corto e gli occhi azzurri. Inoltre i gatti dovrebbero tenere lontani i topi. Non so se potrò allevare un gatto. Chiederò agli operatori. I cani invece non mi piacciono molto. Da quando un pit-bull mi ha morsicato il ginocchio, ho un po’ paura di questi animali. È stato circa otto anni fa. Il pit-bull è uscito dal recinto e mi ha morsicato il ginocchio destro. Spesso ho paura dei cani, soprattutto quelli grossi e cattivi: dobermann, pastori tedeschi, pit-bull, mastini, boxer, ecc. Dicono che si affezionano più dei gatti, ma io li temo. Avevo a Comignago(NO) un gatto rosso. La sua razza era “rosso europeo”. Questo gatto era stato preso quando era piccolo da mio fratello vicino a Riva del Garda(TN). Luca (mio fratello) era andato lì con i suoi amici. Lo aveva catturato e portato a Verona a casa nostra. Gli demmo subito il nome “Sumo”. Non era piccolissimo, ma non aveva ancora completato la fase di crescita. Era a metà tra piccolo e adulto. Noi abitavamo in un appartamento (5° piano) di un palazzo alla periferia Nord di Verona. Sumo, nell’appartamento, ci stava bene. Il problema era farlo uscire. Era troppo spaventato dalle automobili e nel giardino del condominio non ci stava bene. Quando lo portavamo fuori era impaurito. A Verona stava sempre in casa e non protestava per questo. Quando ci siamo trasferiti a Comignago(NO), il più contento era lui. In casa non ci stava quasi mai. Il paesaggio di campagna, i boschi, le colline, i torrenti, gli altri gatti. Tutto questo gli piaceva. Spesso tornava alle 2:00 di notte (orario da discogat-teca). A volte catturava dei topi o dei passeri. Quando andavamo in vacanza al mare, lo portavamo con noi. A Punta Ala (GR) stava nel bilocale e a volte dormiva, a volte guardava dal balcone gli altri gatti. In estate, in viaggio, nelle soste agli autogrill, lo lasciavamo in automobile da solo e lui crepava dal caldo. Gli tenevamo il finestrino aperto di poco. Era un bel gatto ma a volte era un po’ imbranato. Mio papà non gli voleva molto bene, mia mamma sì. A Comignago (NO) aveva il suo giro di gatti e gatte. Come ho già detto non stava in casa quasi mai. Dopo qualche anno che sono stato ricoverato nelle cliniche e nelle comunità, Sumo si è ammalato di diabete. Invece di ingrassare è diventato uno scheletro. Lo abbiamo portato dal veterinario a fare le iniezioni di insulina ma non è guarito e dopo un po’ è morto. I miei genitori lo hanno seppellito in un boschetto vicino a casa nostra. Mi è dispiaciuto molto. Era un gatto bello e simpatico. Oramai io e la mia mamma gli eravamo affezionati. Il veterinario non è riuscito a salvarlo dal diabete. Gli ultimi giorni era magrissimo. Come detto il diabete invece di farlo ingrassare lo aveva ridotto pelle e ossa. Inoltre bisogna dire che oramai aveva 25 anni: una vita lunga per un gatto. Meglio così; sono contento per lui, che è vissuto tanto. Chiusa la parentesi su Sumo, vorrei dire che se mi faranno tenere un gatto in gruppo appartamento vi avviserò sul Giornalino con un articolo. Per me sarebbe una bella cosa. Vorrei fare una battuta. Il salame felino è un salame della provincia di Parma. Visto che è felino, lo fanno con la carne di gatto? Ciao e Arrivederci. 6 La vita in gruppo appartamento dopo 13 settimane Dopo circa due mesi e mezzo mi sono ambientato abbastanza bene in gruppo appartamento. Riesco a fare i mestieri, il Giornalino, la doccia e la barba. Mi rimane meno tempo per leggere. In questo facevo di più prima. A volte dormo perché sono stanco. Mi piacerebbe avere più tempo per leggere. Come avete capito è la mia attività preferita. Stresa(VB), Baveno(VB), ecc. Da Feriolo(VB) sono andato verso Omegna(VB) e da qui ho fatto tutta la strada del Lago d’Otra fino a Gozzano(NO) e Borgomanero(NO). Da Borgomanero ho preso la strada che va verso Gattico(NO) e Comignago(NO) e sono arrivato a casa. Diciamo che questo giro lunghissimo l’ho fatto anche al contrario, passando prima per il Lago D’Orta e poi per il Lago Maggiore. Domenico è riuscito a sistemare il collegamento con l’antenna TV. Adesso i canali si vedono meglio; io ho sintonizzato i canali. Purtroppo non sono riuscito a fare l’ordinamento. Praticamente la Rai, Mediaset e LA7 , invece di essere nei primi sette canali, sono sparsi dal 1° al 45°. Lo Scooter che ho comperato circa un mese fa, ha fatto 950 km. Ai 1000 km finisce il rodaggio e devo portarlo in un officina, a fare il minitagliando del dopo-rodaggio. Mio papà mi ha detto che è meglio portarlo in un officina Piaggio, per non far decadere la garanzia. Devo far fare tre o quattro lavori. Se riesco a trovare un officina Piaggio nelle vicinanze, per me è meglio. La cosa più importante del mini-tagliando dei 1000 km è il cambio dell’olio. Quasi tutti gli scooter, dopo il rodaggio, devono cambiare l’olio del motore e/o della trasmissione. Lo stesso avevo fatto io con il vecchio scooter: dopo 500 km di rodaggio, lo avevo portato a cambiare l’olio. Il rodaggio di quello nuovo è durato il doppio (1000 km invece di 500 km), ma anche questo non sfugge a questa regola del mini-tagliando alla fine del rodaggio. Bisogna farlo. Lo fanno anche le automobili dopo il rodaggio. Ogni tanto nei giardini e nei campi passano dei gatti. Di topi in giro ne abbiamo visti pochi. Forse i gatti ne catturano un po’. Vicino ai bidoni dell’immondizia è pieno di formiche. Ce le siamo ritrovate in cucina in grande quantità. In cucina si è rotta la tubatura dello scarico del lavandino. Praticamente quando laviamo i piatti da sotto il lavandino esce acqua. L’11 maggio arriverà l’idraulico per aggiustare il guasto. Adesso che arriva l’estate mi piace molto fare i giri in scooter. Tra le attività del gruppo appartamento e i giri in scooter non ho più tempo per leggere. A volte sono andato a casa mia, a volte ad Arona a vedere l’ambiente. Quando ero domiciliato a Comignago(NO), sono andato per due volte a fare un giro lunghissimo sulla strada del Lungolago, con il vecchio scooter. Sono partito da Comignago(NO), sono andato ad Arona; ho fatto la strada del Lago fino a Feriolo(VB), passando per Meina(NO), 7 Sono un po’ affaticato. Non vedo l’ora di andare in vacanza. I miei genitori sono andati in vacanza dal 15 al 30 aprile in Toscana. Se lo avessi saputo prima sarei andato con loro. Però, mi hanno detto che là il tempo è stato brutto quasi sempre. In due settimane il sole si è visto solo due o tre giorni. Mi hanno detto che, come tempo e clima, non mi sono perso niente. Per le vacanze dovrò aspettare l’estate quando andrò a Punta Ala per tutto il mese di luglio. A settembre ci sono le vacanze della Comunità: circa una settimana a Bocca di Magra(SP). Speriamo che il tempo sia migliore dello scorso anno (giugno 2008) quando non facemmo neanche un bagno per colpa di nuvole e pioggia: una settimana senza un raggio di sole, neanche a pagarlo oro. Di solito andiamo a sciare nel mese di febbraio perché c’è meno gente, sia sulle piste sia negli alberghi. Inoltre a febbraio la neve non si è ancora sciolta perché è ancora inverno. Odio far le vacanze invernali a marzo perché la neve è in fase di scioglimento. È più difficile e pericoloso sciare con la neve molle. Un giorno, il mio papà, mentre eravamo a Corvara(BZ) a sciare in marzo, si fece male. Si girò la caviglia e si ruppero i legamenti. Mi fece impressione perché non riusciva più a muovere e comandare la caviglia. La neve molle fu la causa perché si scia con difficoltà ed è facile farsi male. Quando tornammo a casa a Verona, a mio padre gli ricostruirono i legamenti della caviglia all’Ospedale di Borgo Trento. Stette in ospedale, penso, circa un mese a letto con un umore un po’ triste e mogio. Alla fine della degenza mio padre riuscì a muovere e comandare la caviglia abbastanza bene. Sono contento per lui che, dopo un po’ di tempo, è guarito. Mi fa tristezza vederlo a letto, in ospedale, sofferente. Come già detto, in gruppo appartamento siamo tutti impegnati e dobbiamo fare molte cose. Per questo abbiamo abbandonato le attività sportive della Comunità. Anche io sono molto impegnato e riesco a fare appena le attività della casa. Non ho tempo per le attività della Comunità. Successivamente ci saranno le vacanze invernali, ma è ancora troppo presto per parlarne. Spero che la mia mamma, verso dicembre 2009, riesca a trovare una settimana in una località sciistica nel periodo dicembre-febbraio. L’operatrice Gabriella ci ha detto che, con i nostri mestieri e lavori, stiamo rimettendo la casa e il giardino in ordine e pulizia. Probabilmente il padrone di casa non potrà che essere contento e soddisfatto. Gli abbiamo riordinato casa e giardino. 8 Di Mauro “Titus” Il cielo Il cielo è luce ed aria; il cielo è sereno ed è anche qualche volta purtroppo nebbia! Il cielo comprende stelle e pianeti; il cielo si scurisce ma poi ritorna ad illuminare; il cielo fa giorno e notte; ma il cielo non è solo una macchia scura o chiara; chissà se questa umanità merita tutto questo immenso cielo! Le stelle Le stelle siamo noi; le stelle siete voi; le stelle brillano non solo in cielo; le stelle sono tutti i bravi ragazzi; la stella più grande è la gioventù; le stelle sono pure la maturità di una persona; le stelle sono pure l’anzianità e la saggezza della gente! Una stella sei diventata pure tu, madre mia; ed infine regalate una stella pure a me(che ne ho bisogno); le stelle! 9 Disegni realizzati durante il laboratorio di arte 10