Anno II Numero 4 Marzo – Aprile 2009
Bimestrale della Comunità Protetta Psichiatrica “Elio Zino”
Capo redattore: Alberto Cagna; Vice redattore e giornalista: Stefano Ventura, giornalista: Damiano Mascia,, Bianca Maria Tavernier
L'editoriale dott. Bruno Ragni
Siamo giunti alle soglie dell’estate e ci
apprestiamo a dotarci di un assetto consono
alla stagione: si programmano le vacanze al
mare, le gite settimanali, si modificano
alcuni gruppi riabilitativi e si concludono
alcune iniziative promosse nel corso della
primavera.
In particolare, appare opportuno segnalare il
grande risultato conseguito da tre nostri
ospiti alle finale regionali di equitazione che
si sono svolte ad Alpignano (TO).
A conclusione di un trimestre di formazione
con il corso di ippoterapia presso la fattoria
didattica “La Pasqualina”, i tre partecipanti
più giovani, Davide, Biba e Romina, sono
stati rispettivamente premiati con la
medaglia d’oro, argento e bronzo. Un plauso
particolare è da attribuire non solo ai nostri
tre campioni ma anche alla conduttrice del
gruppo, Giulia, che riesce a trasmettere la
propria passione per il mondo del cavallo
con una vitalità relazionale fuori dal comune.
Anche a livello calcistico, la partecipazione
dei giocatori della comunità alla squadra
“Prometeo” ha portato a finalizzare la
stagione calcistica 2008-09 nella finale
regionale che si terrà a Cannobio il 04.06.09.
L’iniziativa, denominata “ Matti per il
Calcio”, avrà il suo culmine nella
premiazione con un testimonial di eccezione,
Beppe Bergomi, un amico di Mauro e,
ormai, un amico della comunità.
Rimarchevole è lo sviluppo di un’altra
attività, lo “psicodramma”, che abbiamo
iniziato da pochi mesi con il Dott. Duella,
ma che si sta sviluppando con inaspettata
vivacità e un riscontro positivo da parte del
gruppo dei nostri ospiti.
Infine, una notizia importante ed un sentito
ringraziamento da parte di tutto il gruppo di
comunità: la Signora Caterina Radaelli Zino,
vedova del compianto collega Elio Zino, al
cui nome è stata dedicata la nostra comunità,
ha donato alla struttura di Oleggio una
somma di denaro raccolta fra gli amici di
Elio. Tale somma ci permetterà di attivare
nuove iniziative riabilitative, rispetto alle
quali è già stato lanciato un concorso di idee
fra gli ospiti e gli operatori.
Buona estate a tutti gli amici della comunità
1
Il pranzo al gruppo appartamento di Bolzano Novarese
Sabato 4 aprile 2009 abbiamo in programma il
pranzo al grippo appartamento di Bolzano
Novarese. Qui è domiciliato anche Simone: una
mia vecchia conoscenza, visto che siamo stati in
camera assieme per circa due anni, prima nella
Comunità di Farigliano (CN) e poi nella Comunità
di Oleggio (NO).
Lo stesso giorno è in programma una mia visita
all’Ospedale di Borgomanero, sezione radiologia.
All’operatrice Marisa viene comunicato che c’è
stato uno sbaglio, perché la Radiologia di sabato è
chiusa, non lavora. Verrà fatta un’altra
impegnativa per un altro giorno ed io sarò libero
di partecipare al pranzo a Bolzano Novarese.
Decidiamo di andare con la automobile del Marisa
e io con lo Scooter. Marisa mi da anche la mappa
della strada da fare, scaricata e stampata da
internet. Dunque alle 10:00 circa partiamo. L’auto
di Marisa ospita: Stefano, Benito, Federico.
Faccio il viaggio con il mio scooter nuovo. Non
c’è Domenico perché è stato ricoverato in reparto
a Borgomanero il 26 marzo 2009. Il viaggio è
confortevole. C’è il sole e non c’è troppo traffico
per essere sabato.
gruppetto di altre persone del gruppo
appartamento di Bolzano ed Oleggio sono andati
al bar a bere qualcosa. Dopo un po’ ritornano e
comincio a parlare con Simone, visto che è tanto
tempo che non ci vediamo.
Io e Simone chiacchieriamo un po’. Mi dice che è
interessato ai film. Ha qualche DVD, compresso
in formato DVX, che ogni tanto guarda. Gli
piacerebbe talvolta andare in discoteca ma non ha
l’automobile e non sa come fare.
Nel suo gruppo appartamento tutti hanno dei turni
a rotazione per pulire o fare mestieri. Invece noi di
Oleggio abbiamo dei compiti fissi, siamo
specializzati nel fare alcuni mestieri e non
abbiamo la rotazione. Io, ad esempio, pulisco i
bagni, aspiro i divani e faccio la polvere su tutti i
mobili, lavo i piatti. Loro invece hanno i turni a
rotazione e ogni tanto cambiano il tipo di mestiere
di casa.
Alle 12:30 circa si mangia. Ci sono gnocchi,
bistecche, formaggio, insalata, frutta, crostata e
colomba, caffè. Certamente non moriremo di
fame. In sala da pranzo c’è un radio-registratore
che trasmette musica dalla radio.
Dopo il pranzo chiacchieriamo un po’ in cortile.
Siamo sazi. Dopo un po’ partiamo per ritornare ad
Oleggio. Ritorno in scooter, gli altri con la YARIS
di Marisa. Verso Vario D’Agogna c’è una leggera
pioggia, che poi svanisce. Rispetto al mattino il
tempo è più nuvoloso.
Dopo un po’ arrivo ad Oleggio. Gli altri sono già
arrivati. Ci sdraiamo un po’ per digerire. Siamo a
metà pomeriggio, attorno alle 15:00. Ognuno
ritorna alle proprie attività. Alle 19:00 mangiamo
la cena. La giornata volge al termine.
Il viaggio è il seguente: Oleggio, Momo Cressa,
Borgomanero, Gozzano ed infine Bolzano
Novarese. Sono 33 km di andata ed altrettanti di
ritorno. Arrivo non molto tardi; forse 15 minuti
dopo Marisa. Quando arrivo Simone ed un
E’ stata un esperienza positiva, anche per lo
scambio di idee e la chiacchierata con gli altri
pazienti di Bolzano Novarese. Abbiamo parlato
delle nostre esperienze in gruppo appartamento.
Uno scambio di vedute positivo.
Arrivederci e a presto.
2
Le attività sportive in gruppo appartamento
Come sapete il 2 febbraio 2009, mi sono trasferito
nel gruppo appartamento di via Alzate 78. Prima
ero domiciliato in Comunità Elio ZINO in via
Gaggiolo. Sia il gruppo appartamento che la
Comunità si trovano a Oleggio(NO).
Quando ero in Comunità, avevo un piano di
attività sportive ben preciso. Al martedì c’era il
calcio a 5, al mercoledì la palestra, il venerdì la
piscina. In gruppo appartamento posso continuare
a fare queste attività sportive. Basta che avviso
l’operatore Dino e lui mi viene a prendere in via
Alzate. Le attività sportive in programma sono
sempre le stesse.
Ho deciso io di non farle perché sono già troppo
occupato con le attività del gruppo appartamento.
Non mi rimane più tempo. Ho già detto che le
attività del gruppo appartamento sono abbastanza
numerose e pesanti per me.
I latini dicevano: “mens sana in corpore sano”.
Significa: “mente sana in corpo sano”. L’attività
fisica fa bene anche al cervello. Questo detto non
so se è vero; è un proverbio. E comunque anche i
mestieri di casa sono un attività fisica.
Giovedì 23 aprile è in programma una partita di
calcio a 11 a Verbania. Mi piacerebbe
parteciparvi, così ho già avvisato Dino di venire a
prendermi giovedì mattina. Non so se giocherò
molto, però spero di divertirmi. Con me, del
gruppo appartamento dovrebbe venire Stefano.
Benito penso che rinunci.
Il mio ruolo, come ho già detto in qualche articolo
precedente, è quello di mezza-punta, trequartista,
fantasista. Spesso mi fanno giocare sulla fascia
destra. È una sistemazione tattica, che andava in
voga qualche anno fa.
Ad esempio, spesso il giocatore di serie A,
Stefano Fiore, che era un fantasista, veniva messo
nel ruolo di centrocampista destro o sinistro. Lo
stesso Nedved viene messo a centrocampo a
sinistra, invece che sulla trequarti in posizione
centrale. Anche Roberto Baggio è stato dirottato
sulla fascia. Questa sistemazione non a tutti
andava bene perché qualche giocatore rendeva
meno. Le azioni più pericolose di Nedved, Fiore,
Baggio venivano fatte quando questi si
accentravano.
Il fatto è che forse non centra la mia posizione in
campo; sono io che essendo pesante e soprappeso
non corro abbastanza. Staremo a vedere. Intanto
giovedì spero di partecipare alla partita.
Visto che ho comperato le scarpe da calcetto, mi
piacerebbe partecipare anche alla partitella di
allenamento, sul campo da calcio a 5.
Molti dicono che fare sport fa bene, però noi in
gruppo appartamento abbiamo tanti lavori fisici da
fare con i mestieri di casa ed altro. Qualcuno ha
già rinunciato a partecipare alle attività sportive
della Comunità. Benito, ad esempio. Federico
lavora. Stefano ricomincerà tra poco al lavorare.
Domenico è già impegnato e così anch’io.
Detto ciò vi anticipo che farò un articolo sul
campionato disabili e le finali per raccontarvi in
quale posizione avremo concluso il campionato.
Per adesso Vi saluto e arrivederci.
La partita di calcio a 11
Il 23 aprile 2009 è in programma la partita di
calcio a 11 del Campionato Disabili. Dino verrà a
prenderci alle 11:00 in Via Alzate. Del gruppo
appartamento partecipano i due Stefano. La partita
si farà a Verbania, quindi in casa. Quelli della
Comunità Oleggio giocano insieme a quelli della
Comunità Prometeo di Verbania. Gli avversari
provengono da un’altra Comunità del Piemonte.
3
Diciamo che dalle 8:00 alle 11:00 ho tre ore di
tempo per fare le mie cose: mestieri, giornalino,
ecc. Però ascolto un CD e non faccio nient’altro.
Al momento non mi sento molto stressato però
pagherò alla fine della giornata.
Dopo non aver fatto niente per tutta la mattina,
alle 11:00 arriva Dino da Via Gaaggiolo. Stefano
ed io mettiamo le borse nel bagagliaio e saliamo a
bordo.
Nel furgone ci sono Dino, i due Stefano, Mario,
Patrizio, Romina, Biba, Giuseppe e Damiano.
Giocheranno la partita solo i primi tre, ovvero
l’operatore Dino, e i due Stefano. Gli altri faranno
il pubblico.
Il viaggio procede bene. Percorriamo la statale che
va da Oleggio ad Arona ed a Castelletto Ticino,
prendiamo l’autostrada verso Gravellona Toce.
All’uscita di Stresa - Baveno usciamo
dall’autostrada e percorriamo la strada del Lago
fino a Verbania.
Quando arriviamo a Verbania, nel centro sportivo,
siamo i primi ad arrivare. Fumiamo nel frattempo
che aspettiamo gli altri. Dopo un po’ arrivano
quelli della Prometeo, ancora più tardi gli
avversari. Questi ultimi non so proprio di dove
sono. Sicuramente è una Comunità del Piemonte.
Li abbiamo già incontrati negli anni scorsi. Li
conosciamo di vista. Hanno la maglietta gialla e
pantaloncini neri. Noi abbiamo la maglietta blu e
pantaloncini bianchi.
Dopo esserci cambiati, facciamo un po’ di
riscaldamento. Nel campo grande di calcio
corriamo e tiriamo in porta. Ho la borsetta a
tracolla e dentro ci sono anche le sigarette.
Appena me ne accendo una, me ne chiedono
un’altra. All’inizio ne offro tre, poi mi stufo e non
ne offro più.
Aspettiamo l’arbitro e nel frattempo si riscaldano
anche gli avversari. Corrono e tirano in porta
anche loro. Dopo un po’ arriva anche l’arbitro e si
comincia. Anche il pubblico è caldo.
Per giocare, mi tolgo gli occhiali: si possono
rompere durante il gioco. Normalmente, gli
occhiali li porto perché non ci vedo bene da
lontano; da vicino ci vedo bene. È chiaro che una
volta tolti gli occhiali, da metà campo, non riesco
a vedere bene il portiere avversario e la porta. È
un handicap. Per giocare a calcio dovrei usare le
lenti a contatto, ma non le ho mai comperate
perché non riesco a mettermele. I miei lanci per le
punte sono approssimativi. Un mio tiro in porta
finisce fuori di 10 metri. Faccio quello che posso
visti i miei problemi visivi. Per smistare il gioco a
centrocampo riesco bene. I miei lanci lunghi,
spesso, sono sbagliati. Ci vuole tutta la bravura
nel correre, di Alessandro e Fabrizio per
recuperare il pallone dopo i miei lanci.
Parto dalla panchina ed un ragazzo della Prometeo
mi dice che posso giocare in attacco. Gli dico che
di solito faccio il centrocampista. Anche gli
operatori della Prometeo, Luca e Simone mi
dicono di giocare a centrocampo. All’inizio in
panchina siamo in tre : io, Stefano e Giancarlo.
Praticamente tutta l’Oleggio parte dalla panchina
tranne l’operatore Dino. Dino è un gran corridore
ed ha una buona tecnica.
La partita comincia e all’inizio è equilibrata. Dopo
15 minuti siamo sul 1 a 1, ma con il passare del
tempo la nostra squadra cresce. Alla fine vinciamo
4 a 1. C’è un ragazzo della Prometeo che gioca
veramente bene: si chiama Alessandro. Per 45
minuti gioca da attaccante segnando tre goal. Poi
alla fine fa il difensore per aiutare i compagni in
difficoltà. Corre tantissimo ed ha una buona
tecnica. L’altro attaccante è Fabrizio. Non passa
mai il pallone, anche quando a centro area c’è
qualcuno solo e smarcato. Non mi ricordo se
segna un goal anche lui. È bravo a scartare il
difensore ma è troppo egoista. Un goal lo segna
anche Giuseppe, terzino sinistro il primo tempo e
terzino destro il secondo tempo. Un’azione
travolgente. Si fa tre quarti di campo di corsa e va
a segnare.
La partita dura 60 minuti, con due tempi da 30
minuti. In tutto gioco forse 15 – 20 minuti. Lo
4
stesso Stefano. Dino gioca di più perché è più
bravo ed ha più fiato nei polmoni.
Alla fine vinciamo 4 – 1. Una bella partita. Nella
nostra squadra c’è chi sa giocare veramente bene e
chi, come me, si arrangia. I tre operatori della
Prometeo sono bravi e corrono, ma finiscono
sempre la partita con i crampi. Il pubblico è
soddisfatto. Penso di aver corso un po’ di più delle
altre partite, ma ho sbagliato di più e non ho
tenuto bene la mia posizione. Ho giocato a
centrocampo, a destra e al centro, ma ho sbagliato
troppi passaggi e tiri.
Alla fine siamo soddisfatti. Anche nella squadra
avversaria c’è chi è più bravo e chi meno con il
pallone.
due panchine. La maggior parte sta in piedi. Da
bere c’è aranciata, coca-cola, chinotto, pompelmo,
ginger e acqua.
Faccio il pieno di pizze e focacce e mi sento
gonfio di pancia. Certamente non è un buon modo
per dimagrire. Anche se ho corso un po’ le energie
smaltite sono meno di quelle acquisite con le
pizze e le focacce.
Dopo un po’ mettiamo le borse nel furgone e
partiamo per Oleggio. Facciamo la strada del
Lago fino a Stresa - Baveno e qui entriamo in
autostrada. A Meina usciamo dall’autostrada e ci
dirigiamo verso Invorio. Da lì proseguiamo per
Borgomanero e poi entriamo nell’Ospedale e
sostiamo un po’ dentro l’Ospedale stesso.
Dino deve andare in reparto a fare delle
commissioni. Mentre lo aspettiamo ne approfitto
per bere un tea caldo al distributore automatico.
Dopo aver fumato una sigaretta, arriva Dino e
ripartiamo verso Oleggio. Arriviamo in gruppo
appartamento verso le 18:00. Sono un po’ stanco e
lo stesso Stefano. Alle 18:45 mangiamo. Più tardi,
io e Stefano dobbiamo lavare i piatti e la cucina.
Anche se siamo stanchi lo facciamo.
Dopo la partita, facciamo la doccia e ci cambiamo
i vestiti. Siamo abbastanza euforici. Nella nostra
squadra Marco fa polemiche. Accusa Fabrizio di
non passare mai il pallone. Inoltre, essendo
compagno di camera con lo stesso Fabrizio, lo
accusa di essere responsabile di atti volgari. La
polemica viene fatta da Marco con gli operatori
della Prometeo.
Dopo aver fatto la doccia ed essermi vestito, esco
dallo spogliatoio e vado nel piccolo parco giochi
dove tutti stanno mangiando delle pizze e delle
focacce. Le cibarie sono state messe su un tavolo
di pietra. Qualcuno è seduto vicino al tavolo, su
Dino quando ci ha accompagnati in Via Alzate ci
ha detto ironicamente : “Stasera tutti a nanna.”. In
pratica è quello che è successo, perché io e
Stefano dopo il lavaggio piatti siamo andati a letto
direttamente e senza passare dal via. Un po’ di
sonno e la mattina ci siamo svegliati con più
energie, per cominciare un altro giorno.
È stata un esperienza positiva e divertente. Siamo
contenti di aver partecipato alla partita. Forse ne
faremo altre.
Per il momento Vi saluto e Vi auguro buona
lettura.
5
Cani e gatti
Il gruppo appartamento di via Alzate è situata in
un quartiere dove ci sono ville, case, una strada,
dei giardini, dei campi coltivati a pannocchie, dei
campi erbosi.
In questo quartiere ci sono dei gatti. Sono molto
belli e simpatici. Ce ne sono di rossi, bianchi, neri,
grigi, marroni, ecc. A volte giocano tra di loro, a
volte si arrampicano sugli alberi, a volte vanno a
caccia di topi, a volte girano nei campi e nei
giardini. I gatti sono simpatici, mettono allegria.
A me piacerebbe allevarne uno. Magari prenderlo
quando è piccolo che si affeziona di più. Mi
piacciono i certosini: hanno il pelo grigio
abbastanza corto e gli occhi azzurri. Inoltre i gatti
dovrebbero tenere lontani i topi. Non so se potrò
allevare un gatto. Chiederò agli operatori.
I cani invece non mi piacciono molto. Da quando
un pit-bull mi ha morsicato il ginocchio, ho un po’
paura di questi animali. È stato circa otto anni fa.
Il pit-bull è uscito dal recinto e mi ha morsicato il
ginocchio destro. Spesso ho paura dei cani,
soprattutto quelli grossi e cattivi: dobermann,
pastori tedeschi, pit-bull, mastini, boxer, ecc.
Dicono che si affezionano più dei gatti, ma io li
temo.
Avevo a Comignago(NO) un gatto rosso. La sua
razza era “rosso europeo”. Questo gatto era stato
preso quando era piccolo da mio fratello vicino a
Riva del Garda(TN). Luca (mio fratello) era
andato lì con i suoi amici. Lo aveva catturato e
portato a Verona a casa nostra. Gli demmo subito
il nome “Sumo”. Non era piccolissimo, ma non
aveva ancora completato la fase di crescita. Era a
metà tra piccolo e adulto.
Noi abitavamo in un appartamento (5° piano) di
un palazzo alla periferia Nord di Verona. Sumo,
nell’appartamento, ci stava bene. Il problema era
farlo uscire. Era troppo spaventato dalle
automobili e nel giardino del condominio non ci
stava bene. Quando lo portavamo fuori era
impaurito. A Verona stava sempre in casa e non
protestava per questo.
Quando ci siamo trasferiti a Comignago(NO), il
più contento era lui. In casa non ci stava quasi
mai. Il paesaggio di campagna, i boschi, le colline,
i torrenti, gli altri gatti. Tutto questo gli piaceva.
Spesso tornava alle 2:00 di notte (orario da discogat-teca). A volte catturava dei topi o dei passeri.
Quando andavamo in vacanza al mare, lo
portavamo con noi. A Punta Ala (GR) stava nel
bilocale e a volte dormiva, a volte guardava dal
balcone gli altri gatti. In estate, in viaggio, nelle
soste agli autogrill, lo lasciavamo in automobile
da solo e lui crepava dal caldo. Gli tenevamo il
finestrino aperto di poco. Era un bel gatto ma a
volte era un po’ imbranato. Mio papà non gli
voleva molto bene, mia mamma sì.
A Comignago (NO) aveva il suo giro di gatti e
gatte. Come ho già detto non stava in casa quasi
mai.
Dopo qualche anno che sono stato ricoverato nelle
cliniche e nelle comunità, Sumo si è ammalato di
diabete. Invece di ingrassare è diventato uno
scheletro. Lo abbiamo portato dal veterinario a
fare le iniezioni di insulina ma non è guarito e
dopo un po’ è morto. I miei genitori lo hanno
seppellito in un boschetto vicino a casa nostra. Mi
è dispiaciuto molto. Era un gatto bello e
simpatico. Oramai io e la mia mamma gli
eravamo affezionati. Il veterinario non è riuscito a
salvarlo dal diabete. Gli ultimi giorni era
magrissimo. Come detto il diabete invece di farlo
ingrassare lo aveva ridotto pelle e ossa. Inoltre
bisogna dire che oramai aveva 25 anni: una vita
lunga per un gatto. Meglio così; sono contento per
lui, che è vissuto tanto.
Chiusa la parentesi su Sumo, vorrei dire che se mi
faranno tenere un gatto in gruppo appartamento vi
avviserò sul Giornalino con un articolo. Per me
sarebbe una bella cosa.
Vorrei fare una battuta. Il salame felino è un
salame della provincia di Parma. Visto che è
felino, lo fanno con la carne di gatto?
Ciao e Arrivederci.
6
La vita in gruppo appartamento dopo 13 settimane
Dopo circa due mesi e mezzo mi sono ambientato
abbastanza bene in gruppo appartamento. Riesco a
fare i mestieri, il Giornalino, la doccia e la barba.
Mi rimane meno tempo per leggere. In questo
facevo di più prima. A volte dormo perché sono
stanco. Mi piacerebbe avere più tempo per
leggere. Come avete capito è la mia attività
preferita.
Stresa(VB), Baveno(VB), ecc. Da Feriolo(VB)
sono andato verso Omegna(VB) e da qui ho fatto
tutta la strada del Lago d’Otra fino a
Gozzano(NO)
e
Borgomanero(NO).
Da
Borgomanero ho preso la strada che va verso
Gattico(NO) e Comignago(NO) e sono arrivato a
casa. Diciamo che questo giro lunghissimo l’ho
fatto anche al contrario, passando prima per il
Lago D’Orta e poi per il Lago Maggiore.
Domenico è riuscito a sistemare il collegamento
con l’antenna TV. Adesso i canali si vedono
meglio; io ho sintonizzato i canali. Purtroppo non
sono riuscito a fare l’ordinamento. Praticamente la
Rai, Mediaset e LA7 , invece di essere nei primi
sette canali, sono sparsi dal 1° al 45°.
Lo Scooter che ho comperato circa un mese fa, ha
fatto 950 km. Ai 1000 km finisce il rodaggio e
devo portarlo in un officina, a fare il minitagliando del dopo-rodaggio. Mio papà mi ha
detto che è meglio portarlo in un officina Piaggio,
per non far decadere la garanzia. Devo far fare tre
o quattro lavori. Se riesco a trovare un officina
Piaggio nelle vicinanze, per me è meglio.
La cosa più importante del mini-tagliando dei
1000 km è il cambio dell’olio. Quasi tutti gli
scooter, dopo il rodaggio, devono cambiare l’olio
del motore e/o della trasmissione. Lo stesso avevo
fatto io con il vecchio scooter: dopo 500 km di
rodaggio, lo avevo portato a cambiare l’olio. Il
rodaggio di quello nuovo è durato il doppio (1000
km invece di 500 km), ma anche questo non
sfugge a questa regola del mini-tagliando alla fine
del rodaggio. Bisogna farlo. Lo fanno anche le
automobili dopo il rodaggio.
Ogni tanto nei giardini e nei campi passano dei
gatti. Di topi in giro ne abbiamo visti pochi. Forse
i gatti ne catturano un po’. Vicino ai bidoni
dell’immondizia è pieno di formiche. Ce le siamo
ritrovate in cucina in grande quantità. In cucina si
è rotta la tubatura dello scarico del lavandino.
Praticamente quando laviamo i piatti da sotto il
lavandino esce acqua. L’11 maggio arriverà
l’idraulico per aggiustare il guasto.
Adesso che arriva l’estate mi piace molto fare i
giri in scooter. Tra le attività del gruppo
appartamento e i giri in scooter non ho più tempo
per leggere. A volte sono andato a casa mia, a
volte ad Arona a vedere l’ambiente.
Quando ero domiciliato a Comignago(NO), sono
andato per due volte a fare un giro lunghissimo
sulla strada del Lungolago, con il vecchio scooter.
Sono partito da Comignago(NO), sono andato ad
Arona; ho fatto la strada del Lago fino a
Feriolo(VB), passando per Meina(NO),
7
Sono un po’ affaticato. Non vedo l’ora di andare
in vacanza.
I miei genitori sono andati in vacanza dal 15 al 30
aprile in Toscana. Se lo avessi saputo prima sarei
andato con loro. Però, mi hanno detto che là il
tempo è stato brutto quasi sempre. In due
settimane il sole si è visto solo due o tre giorni. Mi
hanno detto che, come tempo e clima, non mi
sono perso niente.
Per le vacanze dovrò aspettare l’estate quando
andrò a Punta Ala per tutto il mese di luglio. A
settembre ci sono le vacanze della Comunità:
circa una settimana a Bocca di Magra(SP).
Speriamo che il tempo sia migliore dello scorso
anno (giugno 2008) quando non facemmo
neanche un bagno per colpa di nuvole e pioggia:
una settimana senza un raggio di sole, neanche a
pagarlo oro.
Di solito andiamo a sciare nel mese di febbraio
perché c’è meno gente, sia sulle piste sia negli
alberghi. Inoltre a febbraio la neve non si è ancora
sciolta perché è ancora inverno.
Odio far le vacanze invernali a marzo perché la
neve è in fase di scioglimento. È più difficile e
pericoloso sciare con la neve molle. Un giorno, il
mio papà, mentre eravamo a Corvara(BZ) a sciare
in marzo, si fece male. Si girò la caviglia e si
ruppero i legamenti. Mi fece impressione perché
non riusciva più a muovere e comandare la
caviglia.
La neve molle fu la causa perché si scia con
difficoltà ed è facile farsi male. Quando tornammo
a casa a Verona, a mio padre gli ricostruirono i
legamenti della caviglia all’Ospedale di Borgo
Trento.
Stette in ospedale, penso, circa un mese a letto
con un umore un po’ triste e mogio. Alla fine
della degenza mio padre riuscì a muovere e
comandare la caviglia abbastanza bene. Sono
contento per lui che, dopo un po’ di tempo, è
guarito. Mi fa tristezza vederlo a letto, in
ospedale, sofferente.
Come già detto, in gruppo appartamento siamo
tutti impegnati e dobbiamo fare molte cose. Per
questo abbiamo abbandonato le attività sportive
della Comunità. Anche io sono molto impegnato e
riesco a fare appena le attività della casa. Non ho
tempo per le attività della Comunità.
Successivamente ci saranno le vacanze invernali,
ma è ancora troppo presto per parlarne. Spero che
la mia mamma, verso dicembre 2009, riesca a
trovare una settimana in una località sciistica nel
periodo dicembre-febbraio.
L’operatrice Gabriella ci ha detto che, con i nostri
mestieri e lavori, stiamo rimettendo la casa e il
giardino in ordine e pulizia. Probabilmente il
padrone di casa non potrà che essere contento e
soddisfatto. Gli abbiamo riordinato casa e
giardino.
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Di Mauro “Titus”
Il cielo
Il cielo è luce ed aria;
il cielo è sereno ed è anche qualche volta
purtroppo nebbia!
Il cielo comprende stelle e pianeti;
il cielo si scurisce ma poi ritorna ad illuminare;
il cielo fa giorno e notte;
ma il cielo non è solo una macchia scura o chiara;
chissà se questa umanità merita tutto questo
immenso cielo!
Le stelle
Le stelle siamo noi;
le stelle siete voi;
le stelle brillano non solo in cielo;
le stelle sono tutti i bravi ragazzi;
la stella più grande è la gioventù;
le stelle sono pure la maturità di una persona;
le stelle sono pure l’anzianità e la saggezza della
gente!
Una stella sei diventata pure tu, madre mia;
ed infine regalate una stella pure a me(che ne ho
bisogno); le stelle!
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Disegni realizzati durante il laboratorio di arte
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Aprile 2009 - ASL 13 Novara