Le Olimpiadi
Le olimpiadi hanno radici che affondano nel
mito : Pelope ne fu il fondatore, Eracle e
Dioscuri i protettori.
La storia invece dice che re Ifito indisse dei giochi
sportivi per celebrare la conquista dell’ Elide, nel 784 a.C.
A partite dal 776 a.C le olimpiadi divennero il punto di
riferimento per il calendario greco.
La manifestazione si apriva con un sacrficio
a Zeus, si shiudeva con sontuosi banchetti.
Poeti e musicisti venivano da tutta la Grecia
per tessere le lodi dei vincitori.
Le olimpiadi
erano
vietate alle
donne: non
potevano
assistervi o
parteciparv
i
I fanciulli dai 12 ai 16 anni potevano
partecipare alle corse, ai salti e ai lanci.
Lo sport rivestiva un ruolo estremamente
importante presso i Greci: era una scuola di
vita. Nei ginnasi infatti i giovani ricevevano la
prima e fondamentale formazione imparando a
combattere e a esercitare il proprio coraggio.
La grande considerazione che i greci avevano
dell’attività sportiva trovava espressione nei
giochi panellenici, nati come riti religiosi. Le
più importanti feste panelleniche erano le gare
olimpiche in onore di Zeus.
Gli atleti gareggiavano nudi. I vincitori
venivano premiati con una corona d’ulivo e
guadagnavano una grande fama.
Le Olimpiadi si tenevano ogni quattro anni
fra luglio e agosto, e durante i giochi si
instaurava la tregua sacra: nessun conflitto
armato poteva iniziare in quel periodo.
Le specialità olimpiche erano le seguenti:
I Cavalli Montati
La gara si svolgeva su un percorso di sei
stadi (1150 m). Era vincitore il cavallo che
tagliava per primo il traguardo, con o
senza fantino.
Il Pancrazio
Era un misto di lotta e pugilato in cui però si
potevano utilizzare le dita tese e offendere con
calci; era anche consentito torcere gli arti,
fratturare le ossa e provocare all’avversario un
principio di soffocamento.
Il Pugilato
All’inizio veniva disputato a mani nude, poi si
passò all’uso dei guantoni. Non esistevano
categorie di peso o di età, comunque questo
sport aveva regole precise. Gli incontri si
svolgevano a mezzogiorno e le gare non
subivano interruzioni ma si prolungavano sino
alla resa di uno dei due partecipanti.
La corsa dei carri
Inizialmente le gare atletiche erano svolte
in un unico piano sportivo, lo stadio. Dopo
l’introduzione della corsa dei carri (680
a.C.) ci si spostò negli ippodromi. I
momenti cruciali della gara erano la
partenza e il giro intorno alle mete, ognuna
delle quali dedicata ad un eroe.
aeghaged
sgaega
Lancio del disco
Disciplina antichissima, praticata fin dal
periodo omerico. L’agonista impugnava il
disco e lo lanciava con una tecnica che
sfruttava tutta la forza del corpo,
completamente diversa da quella attuale.
Lancio del Giavellotto
Il lancio del giavellotto venne inserito
nella specialità del penthatlon. L’
attrezzo era una lancia dritta e leggera.
Salto In Lungo
Questa disciplina
fu inserita nel
pentathlon, si
svolgeva
In modo simile a
quello attuale. Agli
atleti era concesso
Usare dei pesi.
Corsa
Comprendeva
diverse
discipline, che si
differenziavano
in
base alla
lunghezza e del
percorso. La più
celebre
era la
Maratona.
Oplitodromia
Prima di divenire disciplina olimpica,
era sicuramente un addestramento
alla guerra. L’agonista, che correva
nudo, indossava l’elmo, lo scudo e
gli schinieri e doveva correre per un
percorso di sei stadi.
Due discipline
erano escluse
dalle olimpiadi
anche se
popolari: la
lampadedromia
(una corsa in si
gareggiava a
squadre
passandosi un
testimone) e le
regate ( si
svolgevano su
piccole
imbarcazioni con
un ordine di
rematori).
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Le olimpiadi hanno radici che affondano nel mito : Pelope ne fu il