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SOMMARIO
PAG. 4
Non solo rimborsi
Assistenza in emergenza
Casagit con voi
24 ore su 24
NOTIZIE
PAG. 8
Assemblea nazionale
dei delegati
La pesante leggerezza
di un nuovo compito
PAG. 12
Welfare
Previdenza e occupazione
per reagire alla crisi
PAG. 14
Professione
Fatti concreti e non parole
La Casagit
si fa in...
All’interno
inserto staccabile
4
PAG. 18
Salute in redazione
Schiena diritta
anche al desk
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CN
CASAGIT NOTIZIE
Buone notizie e u
di Daniele M. Cerrato
Quando da ragazzo colleghi valorosi, soprattutto pazienti, mi insegnavano a fare il nostro
mestiere spesso mi ripetevano “ricordati che la
notizia è una”. Insomma un solo messaggio da
dare, quello principale. Adesso, scusandomi
con quanti di loro mi leggono, sono costretto a
fare un’eccezione a quella regola d’oro. Perché
la Casagit chiude con un buon risultato l’anno 2011, un Bilancio di 7,5 milioni d’attivo, ma nello stesso tempo “si fa in 4”
cioè con tre nuovi profili apre le sue porte a
quanti non l’hanno mai potuta avere per
ragioni contrattuali, di regolamento e a
quanti hanno dovuto recedere dall’iscrizione
per se stessi, se volontari, o per i loro figli ultra
26enni o coniugi/conviventi. Tante ragioni,
quasi sempre legate ad una crisi economica
che ha colpito duro anche tra i giornalisti italiani… e siamo alla seconda notizia. In più
la Casagit da qualche settimana ha anche
imboccato una via inedita: a tutti gli assistiti
offre, gratis, un servizio di Assistenza in
emergenza, con numero verde attivo 24 ore
su 24 ogni giorno dell’anno, in Italia e
all’estero. Notizia numero tre, in allegato al
giornale la brochure.
A questo punto i miei antichi maestri già
avrebbero appallottolato il foglio destinandolo al cestino, ma non è nemmeno finita. Entro
l’anno all’Assistenza in emergenza si andrà ad
aggiungere un altro servizio, questa volta
interno, per Guida e Orientamento agli
associati. Servirà ad aggiungere chiarezza alle
nostre convenzioni, permetterci di usarle
meglio quando di debba scegliere dove effet-
CN
CASAGIT NO TIZIE
2
PERIODICO
Anno XXXVI - n. 1
Giugno 2012
Editore:
CASAGIT
Cassa Autonoma di Assistenza
Integrativa dei Giornalisti Italiani
“Angiolo Berti” Via Marocco, 61
00144 - Roma
Finito di stampare: luglio 2012
Registrazione:
Tribunale di Roma
N. 233 del 08.06.2005
SEMESTRALE
DI INFORMAZIONE
DELLA CASAGIT
tuare un intervento, ad esempio, programmato. L’insieme delle sigle, A come assistenza, G
come guida e O come orientamento danno
l’AGO della nostra bussola. E siamo a
quattro notizie.
Eppure a ben guardare una notizia, sola, c’è.
È il filo che lega queste novità ed è anche la
ragione per la quale da tre anni a questa
parte, proseguendo sulla strada della chiarezza contabile, attorno alla nostra Cassa di assistenza sanitaria il lavoro è stato tanto.
Riunioni di commissioni e del Cda per mette-
Direttore Responsabile:
Daniele M. Cerrato
Mail: [email protected]
Mail: [email protected]
Redazione:
Gianfranco Giuliani
Mario Petrina
Stampa:
Arti Grafiche S.r.l
Via Vaccareccia, 57
00040 Pomezia (RM)
Coordinamento:
Massimo Di Russo
Progetto grafico: Servizi Grafici S.r.l.
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EDITORIALE
una strada in salita
re mano prima allo Statuto, riscritto interamente nel 2011 e infine “aprire” le porte del
nostro ente alle tante realtà del giornalismo
di oggi. Un paziente collage di sensibilità e
idee, talvolta diverse ma convergenti, di tutta
la nostra Assemblea dei Delegati, dei
Fiduciari, dei Consiglieri d’Amministrazione
e dei Sindaci ci hanno permesso di trovare le
energie per aggiornare l’offerta di Casagit.
Fin dall’inizio c’eravamo date due parole
d’ordine: solidarietà sostenibile. Bisognava
avere i conti a posto per permettersi questo
lusso, bisognava sapere quale orizzonte avevamo davanti, per questo ci siamo da subito
dotati del bilancio tecnico attuariale.
Occorreva, detta più semplicemente, avere la
tranquillità di potersi permettere questa
svolta (che sarebbe poi la notizia vera)
per dare ai giornalisti italiani tutti, freelance, precari, degli uffici stampa o pubblicisti e ai loro familiari la possibilità accedere
alla Casagit in modi diversi, misurati sulle
loro esigenze, più “leggere” nel contributo e
nelle prestazioni, ma egualmente preziose e
sostenibili.
Inutile dirlo, dopo l’Assemblea di Domus de
Maria, provincia di Cagliari, sono soddisfatto del lavoro che tutti insieme abbiamo fatto,
del servizio che possiamo permetterci di offrire. Non solo perché anche nel 2011, facendo i conti, abbiamo garantito prestazioni
per 1 milione di euro in più rispetto
all’anno precedente o perché da gennaio
scorso ai colleghi disoccupati e cassintegrati possiamo offrire due anni di assistenza
sanitaria gratuita; soprattutto perché la
“macchina” Casagit risponde bene, vuole
viaggiare e viaggiare a lungo.
Anche per questo abbiamo cambiato faccia: il
nostro logo – e così aggiungiamo un’altra
notizia – traducendo in un’immagine lo sforzo che la Cassa sta facendo. Da un simbolo
“compatto” passiamo a uno che presenta 4 elementi di cui tre più piccoli, i nuovi profili
Casagit, che poggiano su quello principale,
cioè quello previsto dal Contratto. Un modo
per raccontare, con un’immagine, come
senza la “vecchia” Casagit, nata ormai 38
anni fa sulle esigenze di una popolazione
di professionisti stabili e con un contratto
forte, l’evoluzione di oggi non sarebbe
stata possibile. Evoluzione obbligata proprio
per seguire la trasformazione del nostro mondo
e poter essere utili anche ai tanti “giornalismi” di tempi decisamente più instabili.
Non possiamo dimenticare che la strada che
abbiamo davanti è tutta sassi e buche,
altra notizia, sebbene risaputa. Le crisi
piovono continuamente sulle redazioni
italiane, camminiamo su un terreno minato
di “vuoti d’aria” e non è facile fare i conti
inseguendo, ogni settimana, veri e proprii bollettini di guerra. Proprio per questo dobbiamo
essere uniti e solidali; per questo la Casagit
offre profili di assistenza nuovi e sostenibili
per i nostri conti. Il giornale che state leggendo vi racconta in dettaglio queste
novità, queste tante notizie che, in fondo
in fondo, sono una sola.
.r.l.
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CASAGIT NOTIZIE
Assistenza in emergenza
Casagit con voi 24 ore su 24
Il nuovo servizio, gratuito per tutti i Soci, è già attivo: visite a domicilio, consulti e trasporto in ambulanza
anche nei giorni festivi e in ogni località in Italia e all’estero. Vacanze incluse
di Gabriele Cescutti
T
utti noi Soci Casagit, assieme ai
nostri familiari, disponiamo dell’assistenza di un buon medico di
base al quale rivolgerci nel suo ambulatorio se la salute ce lo consente, o a cui
richiedere una visita al nostro domicilio
qualora siamo costretti a letto con un febbrone che resiste ad ogni rimedio o sofferenti per un dolore sordo che nessun
analgesico riesce a vincere.
Non sempre tuttavia questa domanda (la
visita a domicilio) ha una rapida risposta.
Né il servizio sostitutivo di Guardia medica nelle festività, nonostante la disponibilità dei medici titolari, è in grado in ogni
occasione di far subito fronte a tutte le
richieste.
Di conseguenza la Casagit, rimessi a posto
i conti e ricostituita una non trascurabile
riserva, oltre a studiare il modo per raffor-
4
zare la propria stabilità futura
ha deciso di offrire ai Soci una
nuova difesa, che integri ulteriormente il Servizio sanitario
nazionale.
L’iniziativa è un Servizio di
assistenza in emergenza attivo 24 ore su 24 in tutti i giorni dell’anno, compresi i festivi.
Casagit ha attivato una convenzione con il gruppo assicurativo Axa, tra i principali a
livello mondiale. Per i soli
iscritti alla Casagit è attivo il
Numero verde 800 902 908
attraverso il quale far scattare
l’intervento ovunque ci si trovi
in Italia, da parte di professionisti (medici e personale infermieristico) altamente specia-
lizzati. La Centrale operativa
ha sede a Roma e i suoi operatori, per specifica convenzione contrattuale, risponderanno sia di giorno che di
notte entro venti secondi dal
primo squillo.
Nella prima fase dell’intervento è previsto un consulto
telefonico con un medico il
quale dovrà stabilire, attraverso le indicazioni dell’iscritto alla Cassa, la patologia e il
grado di gravità della stessa,
tranquillizzando il paziente e
fornendogli opportuni consigli sul comportamento da
tenere. Se si dovesse ritenerlo necessario sarà attivato
immediatamente l’invio al
domicilio dell’iscritto di un
medico o di personale infermieristico o ancora di un’autoambulanza.
Questa possibilità non sarà
complicata da contemporanee richieste provenienti da
varie città d’Italia. Nel nostro
Paese infatti i medici che
operano con il gruppo “Axa
Assistance” sono 2.600, settanta le società e associazioni infermieristiche, 160 le
società che gestiscono un
servizio di ambulanza e quattro quelle che dispongono di
aerei o di elicotteri sanitari.
Intervenuto al domicilio del
Socio Casagit, il medico
inviato dalla Axa potrà deci-
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NON SOLO RIMBORSI
i
à
a
a
dere se consigliare una adeguata terapia o far trasportare il paziente in ospedale.
Axa garantisce inoltre, qualora fosse necessario,
l’eventuale trasferimento da una struttura ospedaliera ad un’altra, oppure dall’ospedale al domicilio al momento della dimissione.
Le prestazioni descritte sono per l’assistito
Casagit totalmente gratuite e comunque comprese nei limiti della Polizza pubblicata sul sito
www.casagit.it.
Ma la convenzione stipulata da Casagit, senza
alcun onere per gli assistiti, prevede l’estensione
dell’Assistenza anche nel caso in cui ci si trovi in
viaggio all’estero. Per questo tipo di intervento è attivo, presso la stessa Centrale operativa di Axa Assistance, il numero italiano 0039 06 421 155 48. Il
servizio offerto in questo caso ricalca le formule
assicurative di copertura rischi sanitari per viaggi
all’estero e prevede, tra gli altri il servizio di rimpatrio con adeguata assistenza medica o paramedica, la copertura dell’intervento sanitario in loco, il
reperimento in Italia di medicinali indispensabili e
non reperibili nel paese in cui ci si trova, l’ausilio
di un interprete o l’organizzazione del viaggio di
un familiare, per la necessaria assistenza, in caso
di impossibilità di rimpatrio del malato.
Questo ambizioso programma di Assistenza h 24
in Italia e all’estero è parte di un progetto denominato AGO, Assistenza Guida e Orientamento. Su
Guida e Orientamento alle nostre convenzioni la
Casagit sta ultimando, questa volta al proprio
interno, un nuovo servizio attraverso il quale mettere a disposizione degli iscritti tutte le informazioni di dettaglio relative alle strutture convenzionate su tutto il territorio nazionale.
Lo scopo è guidare gli assistiti nella scelta della via
terapeutica da seguire in funzione delle loro esigenze di
tipo medico/sanitario ed economico/logistico, ma consentendo loro di conoscere a
fondo, e soprattutto “prima”, i
termini degli accordi convenzionali realizzati dalla Cassa
presso cliniche, ospedali,
odontoiatri, centri diagnostici e
medici specialisti. Particolare
attenzione sarà inoltre dedicata alla segnalazione delle novità nel panorama nazionale
della salute, e delle tecniche di
intervento innovative.
Questo ulteriore aiuto verrà
assicurato, entro fine anno,
attraverso il portale della Casagit utilizzando un motore di
ricerca molto semplice, che
permetterà ad ogni iscritto di
selezionare le informazioni
secondo diversi e personalizzati criteri: ad esempio, il
luogo di residenza dell’associato o il tipo dell’intervento
cui egli intende sottoporsi.
Con il Progetto AGO Casagit
intende passare dal concetto
del semplice, o solo, rimborso delle spese sanitarie sostenute a quello di un servizio
più completo di assistenza e
reale affiancamento ai nostri
iscritti.
DA
SAPERE
Assistenza in emergenza. Operativa dall’11 giugno 2012, a
disposizione di tutti gli assistiti Casagit. Un servizio in più,
offerto dalla nostra Cassa, gratuito (funziona come una
polizza e paga Casagit) in collaborazione con Axa
Assistance. Permette di avere un consulto medico telefonico e/o interventi sanitari ad hoc in Italia e all’Estero.
Funziona con numero verde dall’Italia 800 902 908 e
dall’estero chiamando il numero 0039 06 421 155 48.
Alcune telefonate, alla Casagit, nei primi giorni di funzionamento del servizio suggeriscono qualche semplice
puntualizzazione:
• Non chiamate questo numero verde per avere informazioni
•
•
•
•
su pratiche o procedure della Casagit, risponde un Call
Center che si occupa solo dell’Assistenza in Emergenza
e che, fisicamente, non si trova nella sede della nostra Cassa
Per chiamare il numero verde 800 902 908, gratuito e operativo per le telefonate da qualsiasi località in Italia, non
serve alcun prefisso
Il Servizio di Assistenza in Emergenza 800 902 908 si
aggiunge all’offerta di servizi della Casagit, non li sostituisce. I rimborsi per le prestazioni sanitarie garantiti da
Casagit restano quelli di sempre anche se si ricorre alla
centrale operativa
Il numero verde 800 902 908 è anche a disposizione per
spiegare agli assistiti come funziona il servizio stesso.
Evitate, per non sovraccaricare inutilmente le linee telefoniche di Casagit, di richiedere ai nostri operatori ulteriori
delucidazioni
In caso di emergenza grave resta consigliabile chiamare direttamente il 118 che è già organizzato in modo da far
intervenire all’indirizzo del chiamante le unità di soccorso
logisticamente più vicine.
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CN
© Danilo Rizzuti - Fotolia.com
CASAGIT NOTIZIE
Un altro anno in attivo
Ricostituito il patrimonio
Il 2011 si è chiuso con un avanzo complessivo di gestione di 7,5 milioni
di euro: un risultato importante, raggiunto nonostante la diminuzione
del numero dei Soci e, per la prima volta nella storia della Cassa,
una contrazione dei contributi versati
P
ubblichiamo alcuni stralci della relazione del Direttore generale Francesco
Matteoli. Il bilancio consuntivo 2011 e
preventivo 2012 sono pubblicati, come sempre, nell’area riservata del sito www.casagit.it.
La gestione
Il risultato della gestione, costituito dalla differenza tra le voci di “entrata” e quelle di “uscita”, nel 2011 registra un attivo per oltre 5,2
milioni di euro, confermando che l’inversione
di tendenza rispetto agli anni 2006–2008, già
registrata nel 2009 e soprattutto nel 2010, si
è ormai consolidata.
Il risultato della gestione definita “straordinaria”,
costituito dalla somma algebrica di sopravvenienze attive o passive (proventi e oneri straordinari riferiti ad anni precedenti), della gestione
finanziaria e delle imposte è anch’esso positivo, per circa 2,3 milioni di euro.
L’avanzo complessivo di gestione del 2011 risulta quindi pari a poco più di 7,5 milioni di euro che verranno interamente destinati ad alimentare il Fondo di Garanzia che assume quindi una consistenza di oltre 30 milioni di euro.
Il risultato del conto economico del 2011 è
indubbiamente lusinghiero soprattutto perché evidenzia efficacia e stabilità negli effetti
delle politiche di gestione della Cassa.
L’analisi di dettaglio dei dati relativi alla popolazione assistita e alla gestione “caratteristica”
evidenzia, purtroppo, che i trend di evoluzione
demografici, delle entrate e delle uscite, portano, in modo graduale, ad un nuovo restringimento della forbice contributi/prestazioni.
Le previsioni tecnico attuariali sviluppate nel
corso del 2011 ci dicono che, con un Tariffa-
6
rio rinnovato solo per l’odontoiatria e bloccato
sulle altre voci, avremo un equilibrio del “saldo
tecnico” (entrate – uscite) fino al 2020 ed un
bilancio positivo (entrate – uscite + rendimenti degli investimenti) fino al 2024/2025, dopodiché cominceremo ad intaccare il patrimonio
per rimborsare le spese agli associati. Un
arco di tempo nel corso del quale o si realizzeranno condizioni nuove di ripresa e di sviluppo nel mercato del lavoro dell’editoria o
sarà necessario intervenire in maniera drastica per salvaguardare quanto possibile delle
prestazioni oggi garantite dalla nostra Cassa,
secondo una rigorosa scala di priorità.
La popolazione
Alla fine del 2011 gli iscritti alla Cassa sono
52.375, in termini assoluti, 381 in meno
rispetto allo scorso anno. Il fenomeno della
diminuzione degli iscritti è ormai costante
dal 2009.
Scende il numero dei Soci titolari di 62 unità,
27.799 contro i 27.861 del 2010. Il fenomeno è meno marcato rispetto allo scorso anno
quando il saldo era stato di – 214.
Il numero dei familiari passa da 24.895 di fine
2010 a 24.576, con un saldo negativo di 319.
Nel 2010 la diminuzione era stata ancora più
evidente (- 588) ma dovuta in gran parte
(circa 500 casi) alla cessazione di tutti quei
coniugi che, a seguito del “censimento” dei
non esenti dalla quota individuale, erano
decaduti.
Dopo la decisa diminuzione del numero dei
Soci contrattualizzati (523 unità) avvenuta nel
2010 rispetto al 2009, anche nel 2011 ne
registriamo una ulteriore: - 150 unità. Ciò
dimostra che gli effetti della profonda crisi
manifestatasi lo scorso anno non si sono
ancora esauriti, come confermato dai nostri
dati statistici che non indicano alcun segno di
ripresa.
Continua la discesa del numero dei Soci
volontari: 230 in meno. Nel 2011 si è manifestata in tutta la sua reale dimensione la conseguenza dei prepensionamenti e del massiccio ricorso alle pensioni di anzianità registrato nel 2010. I pensionati aumentano di
ulteriori 350 unità e ad oggi sono il 27% dei
Soci titolari.
I Contributi
I contributi complessivamente accertati nel
2011 sono stati 84,4 milioni di euro, circa
mezzo milione in meno rispetto al 2010.
Evento mai verificatosi nella storia della
Casagit
Il peso specifico della contribuzione proveniente dai contrattualizzati scende ancora
rispetto al 2010, poco al di sotto del 60%
rispetto al totale.
In conseguenza del massiccio aumento dei
pensionati il gettito contributivo proveniente
da questa categoria di iscritti è aumentato
ancora (come nel 2010 sul 2009) di oltre il
9%; dai 13,5 milioni del 2010 si è passati a
14,8 milioni, spostando il peso contributivo
della categoria rispetto al totale della contribuzione dal 16% al 17,5%.
Scende ancora di quasi l’8% , seguendo un
trend che sembra ormai inarrestabile, la contribuzione dei Soci volontari (da 9,5 a 8,8
milioni); ovvia conseguenza della diminuzione
del numero dei Soci iscritti appartenenti a
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BILANCIO
questa categoria e delle decadenze registrate a fine
anno in virtù delle relative norme transitorie.
Resta pertanto confermato lo scenario demografico/contributivo della Cassa già prepotentemente
emerso nel 2010 nei suoi toni preoccupanti: uno
scenario in cui si registra non solo la progressiva e
perdurante diminuzione del numero degli iscritti in
generale, ma soprattutto la diminuzione degli associati ad alta contribuzione. Allo stato attuale quasi il
60% dei Titolari di posizione ha una contribuzione
inferiore alla media e sopra la media ci sono quei
contrattualizzati che in misura sempre maggiore
vanno in pensione o perdono il posto di lavoro.
Il lancio dei nuovi profili di assistenza sanitaria potrà
contribuire senz’altro a ricostituire la platea generale
in termine di numero di iscritti consentendo in particolare il “rientro” in Casagit, ancorché nei nuovi profili, di coloro che, per difficoltà economiche, sono
stati costretti ad uscire negli ultimi anni, in particolare i 500 volontari e le centinaia di familiari decaduti
nel 2010 e 2011. Ma non potrà aiutare comunque a
risolvere il problema della capacità contributiva. Su
questo versante purtroppo, stante la crisi del comparto editoriale, non ci sono soluzioni: sarebbe
impensabile aumentare le quote contributive.
Le Prestazioni
Il valore delle Prestazioni del 2011 esposto in bilancio è di poco superiore ai 68,2 milioni di euro, un
milione in più rispetto al dato del 2010, in aumento del 1,6%.
È opportuno sottolineare un elemento molto importante: il dato di chiusura di bilancio per le prestazioni si discosta di pochissimo rispetto al dato del preventivo approvato ad aprile del 2011, solo 250 mila
euro in meno. Ciò significa che il modello e le procedure di aggiornamento adottate per le nostre
previsioni risulta sufficientemente preciso e affidabile. Il che sembrerebbe risolvere un problema strategico per la Cassa e da sempre dibattuto: quello
della predicibilità della spesa sanitaria dei nostri
associati.
La voce di spesa più alta per le prestazioni continua
ad essere quella per i ricoveri: circa 21,5 milioni di
euro, in aumento del 4% rispetto al 2010 (poco più
di 800mila euro in valore assoluto). Un aumento
dovuto principalmente ai ricoveri nella forma “indiretta”: 3,68 milioni contro i 3,22 dell’anno precedente, a conferma di un trend già registrato nel
2010. Il numero dei ricoveri e la relativa spesa nella
forma “diretta” resta invece invariato, circa 3100
ricoveri per una spesa di 17,7 milioni; occorre però
segnalare come nel 2011 ci siano stati ben 8 ricoveri di diretta che hanno superato i 50mila euro rendendo necessario il ricorso al Fondo “grandi rischi”
con gli effetti che esamineremo più avanti, in sede
di commento dei Fondi di
riserva.
Per il capitolo della “specialistica” (visite, accertamenti,
farmaci e chirurgia ambulatoriale - al netto dei Poliambulatori di Roma e Milano) rispetto ai dati esposti nel bilancio
2010 registriamo un aumento, da 19,3 a 20 milioni. Il
fenomeno pur ripartendosi su
tutte le voci che compongono
questo capitolo di spesa si
concentra però sulle visite e
sugli accertamenti diagnostici, insieme + 400 mila euro
rispetto al 2010. Proprio queste due voci concretizzano
uno dei grandi valori che
distingue la Casagit dalle
assicurazioni private e da
molte altre Casse di assistenza sanitaria integrativa: la possibilità di fare visite e accertamenti diagnostici pur non in
presenza di uno stato patologico in atto per malattia o
infortunio; in pratica la possibilità di fare una prevenzione
vera e personalizzata.
Ai fini del computo delle prestazioni previste dal Decreto
Sacconi (odontoiatria, riabilitazione, assistenza domiciliare, protesi e tutori) anche per
il 2011 la Cassa rispetta ampiamente la quota minima
del 20% di “risorse vincolate”, attestandosi al 32%.
Il Patrimonio
In conseguenza dell’avanzo di gestione risultante dal
bilancio del 2010 il Fondo di Garanzia, più propriamente identificabile come il patrimonio netto della Cassa,
ammonta ora a oltre 30 milioni di euro.
Pratiche e tempi di rimborso
Negli ultimi 5 anni il numero delle pratiche che arrivano
presso gli uffici di Roma è aumentato del 50%; dalle
52mila del 2006 alle 86mila del 2010 e 2011. Tutto questo ha generato un inevitabile allungamento dei tempi di
rimborso che, in alcuni periodi dell’anno, in coincidenza
con il periodo estivo e subito dopo le vacanze invernali,
avevano raggiunto anche i 3 mesi, pur mantenendosi,
mediamente nei dodici mesi, intorno ai 60 giorni.
Ebbene, dopo circa tre mesi nel corso dei quali gli uffici, grazie anche ad un costruttivo accordo sindacale,
hanno lavorato a pieno ritmo anche la sera tardi per 6
giorni a settimana, siamo arrivati a far si che il tempo tra
il momento dell’arrivo della pratica in via Marocco e
quello in cui viene liquidata, sia contenuto in 30 – 35
giorni di calendario.
Questo ci consentirà di non andare più in sofferenza in
futuro nei momenti di picco e quindi di non superare mai
i 45 giorni. Gli effetti positivi di questa operazione sono
riscontrabili anche sul piano contabile vista la significativa diminuzione dei debiti verso Soci per prestazioni
liquidate.
© lucadp - Fotolia.com
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CASAGIT NOTIZIE
La pesante leggerezza
di un nuovo compito
La solidarietà economicamente sostenibile dei nuovi profili Casagit: una garanzia di pari dignità per tutti,
in base alle possibilità e necessità di ciascuno
di Donatella Speranza
Fiduciario Casagit Abruzzo
S
e qualcuno si fosse preso la briga
di osservare fiduciari e delegati al
momento di risalire sugli aerei, per
far ritorno alle regioni d’appartenenza,
avrebbe subito capito il perché.
La chiave di volta? Nei trolley!
Lasciando la Sardegna, il bagaglio di
ognuno di noi era molto più pesante e
allo stesso tempo molto più leggero.
Cosa lo appesantiva? I nuovi profili della
Casagit.
Cosa lo alleggeriva? I nuovi profili della
Casagit.
Nel fardello, la consapevolezza di un ulteriore impegno a favore della categoria,
8
l’aggravio di lavoro per le
consulte, la responsabilità di
un progetto che comporterà
immancabilmente entusiasmi
ma anche titubanze, scetticismi, timori…
Nella leggerezza, l’entusiasmo. Quell’indescrivibile sentimento capace di annullare
di colpo anche la forza di
gravità.
Volendo rubare l’immagine a
una nota pubblicità televisiva, ai nostri pesanti trolley, in
Sardegna, sono “state mes-
se le ali”. Credere in ciò che
si sta facendo, e con passione, rende qualsiasi impegno
meno gravoso. La nascita
della nuova offerta Casagit,
con tre nuovi profili al posto
della vecchia “Casagit 2”,
dedica un’attenzione concreta a chi finora non ha
potuto iscriversi alla nostra
Cassa. Un lavoro iniziato da
tempo e collage di tante voci
raccolte in tutte le regioni.
Dalle redazioni agli uffici
stampa, dai freelance ai
disoccupati... la somma di
tante opinioni sfociate nel
dibattito
dell’As sem blea.
Una “solidarietà economicamente sostenibile”, è stato
più volte ribadito. I nuovi profili non peseranno economicamente su quanto già esiste (il bilancio parla da solo)
ma saranno una risposta
concreta per la categoria che
cambia, vede trasformate le
sue esigenze, ritrova ridimensionate le proprie risorse
e in un momento di difficile
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ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DELEGATI
a
a
crisi occupazionale ed economica scopre
in sé la forza della solidarietà e del cambiamento. I numeri non danno mai troppo
spazio alle interpretazioni: contro un consistente aumento dei pensionati, + 33%,
c’è una risicata crescita della popolazione
attiva, appena il 6%. Il termine “precario”
diventato di uso comune nel nostro
paese, per noi è sinonimo di giornalista
sottopagato quando non addirittura di
giornalista disoccupato.
Nel corso dei due giorni di dibattito la
nuova geografia lavorativa si è mostrata in
tutta la sua tragica evidenza.
In quel di Domus de Maria, dove si sono
tenuti i lavori, tanti gli inviti a serrare le fila,
a far quadrato, a proteggere una categoria sempre meno “forte”.
Tutele sanitarie a chi guadagna poco,
compensazione del mancato reddito in
caso di forzata inattività per un intervento chirurgico e relativo ricovero, sono
solo due delle tante garanzie che la
Cassa, da oggi, potrà offrire agli iscritti ai
nuovi profili.
Il complesso delle proposte, comparato
alle diverse offerte del mondo delle assicurazioni, è sempre risultato più conveniente.
Nella sessantaquattresima As semblea
nazionale dei delegati Casagit è avvenuto qualcosa di
molto importante.
Lavori serrati, dibattito intenso e mai fine a se stesso.
I “diversamente giovani” si
sono confrontati con i giovani e i “non più giovani”.
Portare adesso sul territorio il
messaggio corretto sarà di
fondamentale importanza.
Non è la vendita di un prodotto (li immaginate i fiduciari nelle vesti di piazzisti di
pentole Casagit? Dalla grande, alla media, a quella piccola, piccola?) è la garanzia
di una pari dignità per tutti,
ognuno in base alle proprie
possibilità e necessità. Non a
caso: una “solidarietà economicamente sostenibile”, una
vera trasformazione.
La storia ci dirà se chi l’ha
avviata aveva ragione; ma
adesso, scesi dall’aereo, per
noi fiduciari c’è una lunga
strada da fare… e con quei
trolley, tanto pesanti, eppure
così incredibilmente leggeri.
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ai soci Casagit
per la stagione
2012
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9
Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 10
CN
CASAGIT NOTIZIE
Casagit si fa in quattro
Nuovi profili di assistenza, ci siamo. Da settembre la riapertura delle iscrizioni con prestazioni
“su misura” per tutti i giornalisti, contrattualizzati e no
di Gianfranco Giuliani
Q
uattro profili di assistenza sanitaria per una Casagit “su misura”, sempre più capace di
garantire risposte adeguate alle esigenze
di tutti i giornalisti italiani, giovani e anziani, attivi e pensionati, tutelati da un contratto di lavoro e free lance.
La rivoluzione, che ha completamente
ridisegnato e ampliato l’offerta della
Cassa, senza tuttavia ridimensionare le
prestazioni già oggi erogate ai Soci, non
è esplosa all’improvviso, ma è l’esito di
un progetto che parte da lontano e che è
stato affinato in un anno di incontri, riflessioni e verifiche al tavolo di una commissione cui hanno contribuito l’ufficio di
presidenza, consiglieri d’amministrazione, fiduciari e delegati, insieme con la
direzione generale, funzionari e consulenti. Un impegno corale il cui risultato è
stato sottoposto dal Cda all’Assemblea
nazionale a Domus de Maria, ultimo e
decisivo passaggio dopo il confronto
nelle sedi regionali e prima dell’avvio della
fase operativa.
Eccola, dunque, la proposta che si rivolge in prima battuta alla platea degli iscritti all’Ordine dei giornalisti e, in particolare, all’Inpgi 2. Colleghi il cui reddito è
costruito su collaborazioni e non consente loro, attualmente, di sostenere i costi
10
di adesione al sistema di
assistenza sanitaria integrativa. Ad essi si aggiungono
poi gli oltre cinquantamila
pubblicisti che non vivono di
giornalismo, una popolazione sicuramente disomogenea ma potenzialmente interessata al mondo Casagit.
Questo è il perimetro all’interno del quale, nei prossimi
mesi, si lavorerà per ampliare la base contributiva della
Cas sa, rafforzandola ed
estendendone nel contempo
i benefici a chi oggi non ha la
possibilità di usufruirne.
Dunque una sola Casagit
con quattro differenti profili
sanitari: quello “principale”,
già oggi applicato a 28mila
Soci titolari, e altri tre, proporzionati alle disponibilità
economiche dei colleghi che,
mediamente, verseranno poco più di 300 euro l’anno,
oppure 600 o ancora 1500,
ottenendo, oltre all’As si stenza in emergenza e ai
vantaggi previsti dalla Card
salute (accesso alle case di
cura, ai centri diagnostici, ai laboratori di analisi e agli studi
medici e odontoiatri convenzionati), un ventaglio di prestazioni e rimborsi progressivamente più ampio, estendibile anche
ai familiari.
Il dettaglio della nuova articolazione di Casagit può essere
esaminato nelle quattro pagine dell’inserto, da staccare e
conservare, che segue queste righe. Gli uffici delle Consulte
e della sede centrale, inoltre, sono da subito a disposizione
per fornire chiarimenti e illustrare le caratteristiche di un sistema dinamico (sono contemplate, tra l’altro, possibilità di passaggio da un profilo e l’altro nel corso della vita lavorativa dei
soci) e che non teme confronti, sul piano della convenienza e
dell’efficienza, con le polizze assicurative presenti sul mercato, anche perché – dettaglio non trascurabile - non prevede
alcuna forma di selezione del rischio in ingresso, né di limiti di
età in uscita.
Tra i molti punti qualificanti da sottolineare vi è l’erogazione di
una “diaria” nel caso di ricoveri con intervento durante i quali
l’attività professionale abbia subito un’interruzione, con inevitabili ripercussioni negative sul reddito.
Al varo dei nuovi profili s’aggancia, infine, una riapertura dei
termini di iscrizione alla Casagit per una serie di soggetti che
hanno usufruito della Cassa in passato e che ne sono stati
esclusi per effetto delle norme in vigore, inclusi i figli dei giornalisti che, nel tempo, hanno perso i requisiti per l’assistenza
come familiari.
E ora? La strada tracciata dal Consiglio di amministrazione e
condivisa da tutti gli enti della categoria prevede altre due
tappe: da settembre la raccolta delle adesioni e, da gennaio,
la “messa a regime” del sistema, con la piena operatività dei
servizi e le prime verifiche sul campo.
Inserito_Casagit_n_Inserto 26/06/12 18:04 Pagina 1
LA CASAGIT
SI FA IN...
4
UNA COPERTURA SANITARIA
INTEGRATIVA CONCRETA
PER PREVENZIONE,
DIAGNOSI E CURA
QUANDO C’È LA SALUTE, C’È TUTTO
Non è solo un detto comune … ma quando non c’è la salute? Oggi più che
mai a tale preoccupazione si aggiunge l’esigenza di poter contare su un’assistenza sanitaria di livello adeguato e tempestiva, con la libertà di scegliere le migliori cure ed i
migliori specialisti. Quando c’è poi un problema … delle analisi ed esami diagnostici da
sostenere, un ricovero che limita la nostra attività lavorativa, un intervento chirurgico che
continuiamo a rimandare …, sapersi tutelati dal lato economico da una copertura sanitaria integrativa al SSN permette di pensare con maggiore serenità alla propria salute.
I NUOVI PROFILI
Ecco perché CASAGIT si è fatta in quattro.
Partendo dal profilouno, la forma principale di assistenza sanitaria integrativa della
categoria dei giornalisti CASAGIT propone tre NUOVI PROFILI di assistenza sanita-
ria integrativa, dedicati a chi svolge comunque attività giornalistica, per permettere di
scegliere quello che si ritiene più adeguato alle singole esigenze e aspettative:
profilodue, che garantisce una copertura di assistenza sanitaria integrativa, in grado
di alleggerire il peso delle spese mediche, personali o dei familiari: dal normale ricovero all’intervento chirurgico, dalle visite specialistiche agli accertamenti diagnostici,
dalle terapie fisiche alle cure odontoiatriche, dalle lenti alle prestazioni di assistenza in
emergenza;
profilotre e profiloquattro, che offrono un piano sanitario integrativo semplice ed
economico, a sostegno di un eventuale mancato reddito e per ammortizzare i costi
relativi alle cure più frequenti o gravi: un rimborso forfetario per ogni giorno di ricovero che comporti intervento chirurgico, e poi accertamenti diagnostici, cure odontoiatriche e lenti, oltre alle cure oncologiche.
Inserito_Casagit_n_Inserto 26/06/12 18:04 Pagina 2
Profilodue
SEMPRE AL TUO FIANCO, PRIMA, DURANTE E DOPO LA CURA
MASSIMALE
P R E S TA Z I O N E
assistenza in emergenza
accertamenti diagnostici*
ordinari (radiografie ed ecografie - ticket)
e di alta specializzazione
cure termali* (ticket)
cure odontoiatriche
chirurgia orale, prestazioni di igiene orale e di parodontologia,
terapie conservative e radiologia, protesi,
ortodonzia, implantologia
cure oncologiche e altre terapie*
chemioterapia, radioterapia, altre terapie finalizzate alla cura di malattie
oncologiche, dialisi
€ 2.000,00 annui per persona
€ 3.000,00 annui per nuclei fino a 3 persone
€ 3.300,00 annui per nuclei oltre 3 persone
€ 150,00 annui per persona
€ 2.000,00 annui per persona
€ 3.000,00 annui per nuclei fino a 3 persone
€ 3.300,00 annui per nuclei oltre 3 persone
€ 2.000,00 annui per persona
protesi e presidi sanitari*
apparecchi protesici, apparecchi ortopedici, etc.
€
50,00 annui per persona
Il rimborso delle spese può essere effettuato cumulando il diritto al contributo
maturato in un biennio o triennio.
€ 800,00 annui per persona
€ 1.200,00 annui per nuclei fino a 3 persone
€ 1.350,00 annui per nuclei oltre 3 persone
ricoveri con intervento chirurgico**
il concorso in caso di ricovero per intervento chirurgico (anche in day surgery
o ambulatoriale) reso necessario da malattia o infortunio, determinato in
base all’Elenco interventi chirurgici
Il massimale di rimborso giornaliero è un importo forfetario omnicomprensivo
delle spese sanitarie, delle procedure chirurgiche e relative alla degenza
Vedi tabella
lenti correttive della vista
montatura, lenti e/o lenti a contatto
In caso di ricovero che non abbia comportato un intervento chirurgico, il concorso della Cassa è € 450,00 per un massimo di 5 giorni per ciascun ricovero,
escluso quello di dimissione, max 3 ricoveri per anno solare
€ 600,00 annui per persona
€ 1.000,00 annui per nuclei fino a 3 persone
€ 1.200,00 annui per nuclei oltre 3 persone
€ 800,00 annui per persona
€ 1.200,00 annui per nuclei fino a 3 persone
€ 1.350,00 annui per nuclei oltre 3 persone
ricoveri senza intervento chirurgico
reso necessario da malattia o infortunio
terapie fisiche e riabilitative*
visite specialistiche*
cardSalute CASAGIT
* Il rimborso delle spese viene effettuato in forma indiretta, entro i limiti del massimale, nel rispetto delle modalità di rimborso previste dal Tariffario.
** Gli interventi chirurgici sono identificati e suddivisi in 7 classi, a seconda della loro complessità, e sono elencati nell’Elenco interventi chirurgici; la Cassa concorre alle spese sostenute dall’Assistito in
forma indiretta, corrispondendo un indennizzo, determinato in funzione del massimale di rimborso giornaliero e del numero di giorni di ricovero indennizzabili, singolarmente previsti per ciascun ricovero.
In caso di ricovero presso strutture con medici convenzionati è possibile il concorso in forma diretta.
Classe di intervento
Importo massimo giornaliero
Numero massimo di giornate
VII
€ 2.000,00
10
VI
€ 1.800,00
7
V
€ 1.500,00
5
IV
€ 1.300,00
3
III
€ 1.000,00
3
II
€
650,00
3
I
€
550,00
-
TITOLARE
Fascia di età
Contributo
annuale
Quota d’iscrizione
una tantum
CONIUGE
Totale 1° anno
Contributo
annuale
Quota d’iscrizione
una tantum
-
Totale 1° anno
<50 anni
€ 1.500,00
€
-
€ 1.500,00
€ 800,00
€
€
800,00
50-55 anni
€ 1.500,00
€ 2.000,00
€ 3.500,00
€ 800,00
€ 1.000,00
€ 1.800,00
56-60 anni
€ 1.500,00
€ 2.400,00
€ 3.900,00
€ 800,00
€ 1.300,00
€ 2.100,00
61-65 anni
€ 1.500,00
€ 2.800,00
€ 4.300,00
€ 800,00
€ 1.500,00
€ 2.300,00
66-70 anni
€ 1.500,00
€ 3.200,00
€ 4.700,00
€ 800,00
€ 1.800,00
€ 2.600,00
71-75 anni
€ 1.500,00
€ 3.800,00
€ 5.300,00
€ 800,00
€ 2.000,00
€ 2.800,00
76-80 anni
€ 1.500,00
€ 4.200,00
€ 5.700,00
€ 800,00
€ 2.300,00
€ 3.100,00
81-85 anni
€ 1.500,00
€ 4.800,00
€ 6.300,00
€ 800,00
€ 2.600,00
€ 3.400,00
86-… anni
€ 1.500,00
€ 5.400,00
€ 6.900,00
€ 800,00
€ 3.000,00
€ 3.800,00
FIGLI < 26 anni
Contributo
annuale
1° Figlio
€
400,00
dal 2° Figlio
€
300,00
Inserito_Casagit_n_Inserto 26/06/12 18:04 Pagina 3
Profilotre
SEMPLICITÀ…
INDENNITÀ
P R E S TA Z I O N E
ricovero: rimborso forfetario giornaliero*
con intervento chirurgico
€
70,00 al giorno
max 30 gg - franchigia 2 gg
MASSIMALE
P R E S TA Z I O N E
accertamenti diagnostici**
ordinari (radiografie ed ecografie - ticket)
e di alta specializzazione
cure odontoiatriche**
prevenzione odontoiatrica
€ 1.600,00 annui
- per trattamenti di igiene orale fino alla concorrenza
di € 50,00 annui
corone protesiche
- per le protesi fisse un massimo di 2 corone per anno
implantologia
- per l’implantologia un massimo di 1 impianto
osteointegrato per anno
€ 2.000,00 annui
€
50,00 annui
€ 1.000,00 annui
cure oncologiche e altre terapie**
lenti correttive della vista
riabilitazione**
assistenza in emergenza
cardSalute CASAGIT
Fascia d’età
Contributo
Annuale
Quota
d’iscrizione
una tantum
0 - 10 anni
€ 396,00
11 - 20 anni
€ 432,00
-
21 - 30 anni
€ 528,00
-
31 - 40 anni
€ 600,00
-
41 - 50 anni
€ 648,00
51 - 60 anni
€ 672,00
€ 1.200,00
61 - … anni
€ 732,00
€ 1.400,00
Fascia d’età
Contributo
Annuale
Quota
d’iscrizione
una tantum
0 - 10 anni
€ 252,00
11 - 20 anni
€ 276,00
-
21 - 30 anni
€ 300,00
-
31 - 40 anni
€ 312,00
-
41 - 50 anni
€ 336,00
51 - 60 anni
€ 360,00
€ 600,00
61 - … anni
€ 420,00
€ 800,00
Profiloquattro
…E MASSIMA CONVENIENZA
INDENNITÀ
P R E S TA Z I O N E
ricovero: rimborso forfetario giornaliero*
con intervento chirurgico
€
70,00 al giorno
max 30 gg - franchigia 2 gg
MASSIMALE
P R E S TA Z I O N E
accertamenti diagnostici**
ordinari (radiografie ed ecografie - ticket)
e di alta specializzazione
cure odontoiatriche**
prevenzione odontoiatrica
cure oncologiche e altre terapie**
lenti correttive della vista
assistenza in emergenza
cardSalute CASAGIT
€
800,00 annui
- per trattamenti di igiene orale fino alla concorrenza
di € 50,00 annui
€ 1.500,00 annui
€
50,00 annui
* Per ogni giornata di ricovero, in ospedale o in casa di cura sia in Italia che all'estero, reso necessario da malattia, infortunio, parto o aborto terapeutico che comporti intervento chirurgico.
** Il rimborso delle spese viene effettuato in forma indiretta, entro i limiti del massimale, nel rispetto delle modalità di rimborso previste dal Tariffario.
Inserito_Casagit_n_Inserto 26/06/12 18:04 Pagina 4
APERTE LE ISCRIZIONI
AI NUOVI PROFILI
DAL 01/09/2012 AL 31/12/2013
CHI PUÒ ISCRIVERSI
s gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti, mai iscritti alla Casagit
s gli ex Titolari iscritti alla Casagit, decaduti o recessi entro il 31/12/2012
s gli iscritti alla Casagit, decaduti tra il 01/01/2012 e il 31/12/2012, per cessazione del periodo massimo consentito
di trattamento contributivo agevolato di disoccupazione o cassa integrazione
s i figli precedentemente iscritti alla Casagit, usciti negli ultimi dieci anni
s i dipendenti di organismi di categoria, titolari di rapporto di lavoro subordinato, qualora il contratto collettivo o il contratto
integrativo aziendale non prevedano l’obbligo di iscrizione alla Cassa
... E I LORO FAMILIARI:
s coniuge/convivente more-uxorio anche stesso sesso
s figli o equiparati fino al 26° anno
PERCHÉ CONVIENE?
s differenti soluzioni di copertura sanitaria integrativa per le diverse esigenze di prevenzione, diagnosi e cura e
possibilità economiche
s non richiede visite mediche preliminari o la compilazione di questionari sanitari
s mantiene l’assistenza sanitaria a qualsiasi età e per tutta la vita
s l’assistenza è valida anche all’estero
s non è un’assicurazione, non ha finalità commerciali ma solo assistenziali
s la quota contributiva è bloccata per 3 anni
‹ profili scalabili la possibilità di passare da un profilo assistenziale ad un altro
‹ la copertura è individuale ma si può estendere all’intero nucleo familiare
‹ Assistenza in Emergenza 24 ore su 24. Attraverso un numero verde, senza costi per l’assistito, si possono avere
consulti medici telefonici, invio di un medico o ambulanza e trasferimenti sanitari. Stessa assistenza sanitaria anche
per l’estero: trasferimento, rimpatrio sanitario, invio medicinali urgenti.
‹ CardSalute: Porte Aperte nelle migliori strutture. Casagit ti offre una carta sanitaria gratuita per usufruire di
prestazioni a tariffe agevolate per tutta la famiglia presso le strutture convenzionate su tutto il territorio nazionale per:
visite specialistiche, analisi cliniche, accertamenti diagnostici, ricoveri e interventi chirurgici, cure odontoiatriche.
Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 11
LA SVOLTA
Innovazione e sviluppo:
la forza del lavoro
Il giusto rigore degli ultimi anni permette ora alla
Casagit di “farsi in quattro” per venire meglio
incontro alle esigenze delle aree meno protette
del giornalismo italiano
di Roberto Natale
© puckillustrations - Fotolia.com
Presidente Fnsi
C’
è un’espressione inglese che impazza sui
giornali, di questi tempi: è la “spending review” annunciata dal governo Monti. Non sappiamo ancora quanti tagli produrrà nella spesa pubblica, e a quali
finalità saranno destinate le risorse così risparmiate. Ma da cittadini di questo Stato vorremmo che
rassomigliasse a quella che è
stata attuata in Casagit: senza
inutili anglicismi, il controllo sulla
spesa attuato negli ultimi anni grazie all’introduzione del bilancio per
competenza ha permesso di dare
nuova solidità economica alla
Cassa, persino nel momento in
cui la crisi ha cominciato a mordere con durezza e ha comportato per la prima volta nella storia della
categoria - il calo del numero dei
contrattualizzati. Di questi risparmi
abbiamo già cominciato a vedere
la finalizzazione: la revisione delle
convenzioni odontoiatriche, per
esempio, è servita ad innalzare
alcune voci del Tariffario. Il “rigore”
fa vedere immediatamente la sua
utilità. E soprattutto mostra di essere compatibile con la
solidarietà: anzi, ne è la base. Perché proprio il rigore permette ora alla Casagit di “farsi in quattro” per venire meglio
incontro alle esigenze delle aree meno protette del giornalismo italiano.
I contenuti e i toni dell’Assemblea nazionale che a maggio
ha lanciato la riforma smentiscono chi voglia dipingere la
nostra categoria usando l’immagine corrente della “casta”,
arroccata a difendere privilegi. Simili banalità lasciamole al
ministro Fornero, sperando che in questi mesi di governo
abbia saputo almeno memorizzare un dato: dei 27mila
giornalisti italiani autonomi e parasubordinati, dal 2009 al
2010 è cresciuta dal 55 al 62% la quota di coloro che non
superano i 5mila euro lordi di reddito all’anno. È a quest’area quasi sterminata di bisogno che si rivolge la nuova
Casagit, modellando offerte di assistenza pensate sulle
concrete necessità e sulle realistiche possibilità. Uno spirito solidale che è racchiuso in un’immagine: l’Assemblea
nazionale che regala un grande applauso all’intervento di
Gabriele Cescutti, quando chiede che ai pensionati non sia
consentito di continuare a lavorare nelle redazioni al posto
degli articoli 1. In quell’immagine c’è una categoria che
rifiuta di dividersi tra garantiti (o presunti tali) e non garantiti. Del resto, il metodo stesso con cui queste proposte
sono state affinate esprime l’apertura: le diverse bozze
sono state riviste attraverso una serie di incontri sul territorio che hanno coinvolto freelance e precari e la
Commissione Lavoro Autonomo della Fnsi, ora impegnata
a far conoscere le nuove misure e ad allargare l’area delle
possibili adesioni.
Sì, anche negli anni della crisi (che in teoria potrebbe renderci tutti più egoisti) un buon lavoro riesce a rinsaldare i
legami. Anche tra le diverse rappresentanze della categoria: dall’Assemblea nazionale è venuta una spinta forte alla
ripresa di un efficace coordinamento tra i nostri enti. La gravità dei problemi lo impone. E davanti ai delegati e alle delegate Casagit prendere questo impegno è stato naturale e
doveroso.
11
Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 12
CN
CASAGIT NOTIZIE
Previdenza e occupazione
per reagire alla crisi
Il lavoro subordinato è ulteriormente calato
(- 7% nell’ultimo triennio), si è verificato un blocco del turn over
e un netto invecchiamento delle redazioni
di Andrea Camporese
Presidente Inpgi
L
a gravità del ciclo economico che
stiamo vivendo impone responsabilità, rigore, capacità di reazione
rispetto alla tenuta del mercato del lavoro,
anche dei giornalisti italiani. Il profilo di privatizzazione, sostanzialmente confermato
anche dalle ultime norme, va ulteriormente
definito nella distinzione dei ruoli a garanzia
degli iscritti e del sistema Paese.
Previdenza e lavoro rappresentano vasi
comunicanti che vanno tenuti insieme,
osservati, assistiti. La perdita di reddito
reale, che attraversa tutte le professioni in
modo grave, merita attenzione da parte del
Governo e impegno da parte nostra. La
forte spinta riformatrice che sta attraversando tutte le Casse di previdenza privata
è un segno tangibile e inequivocabile della
responsabilità messa in atto per garantire
la tenuta dei sistemi e l’assoluta garanzia di
solvibilità in un arco temporale molto
lungo. Nessuna responsabilità è stata
elusa, consapevoli che non esistono ricette e sistemi salvifici, nemmeno quella del
contributivo pro rata. I sistemi retributivi
premianti e insostenibili sono solo un lontano ricordo, nel pubblico come nel privato.
È necessario calare la sostenibilità di lungo
periodo nella specificità delle platee interessate, tenere conto delle loro caratteristiche, ragionare sul ciclo economico in atto
e sul futuro dei giovani. Il tema dell’ade-
12
guatezza delle prestazioni,
richiamato con grande chiarezza dal libro bianco stilato in
sede europea, appare ineludibile quanto quello della sostenibilità.
La crisi economica italiana
non poteva non investire
anche il settore dell'imprenditoria editoriale. Tra il 2010 e il
2011, il lavoro subordinato è
ulteriormente calato arrivando
a superare nel triennio il 7%; si
è verificato un blocco del turn
over e un netto invecchiamento delle redazioni. Lo scorso
anno, i tesserati all’Ordine
sono stati oltre 100 mila, ma
meno di un giornalista su due
è visibile, cioè ha una posizione contributiva attiva all’Inpgi.
Il problema non è solo italiano: lo studio "The state of the
nation´s news media" del Pew
research center afferma che
per ogni dieci dollari di pubblicità persi dalla carta stampata (quotidiani, periodici),
l´informazione su web guadagna un dollaro. Ed infatti
l’America si mobilita, cambia
rotta e oggi il New York Times
ha 400mila abbonati alla sua
versione pdf. Un quadro che
la stessa Federazione italiana
degli
editori
conferma.
Secondo la Fieg, infatti, ad
aumentare è stata proprio la
fruizione on line (+26%).
Una situazione che chiaramente si ripercuote sulla
gestione previdenziale: le
entrate contributive totali
accertate nel 2011 ammontano complessivamente a
416,8 milioni di euro (-1,64%
rispetto al 2010), di cui 363,2
milioni di euro per IVS (0,53% rispetto al consuntivo
precedente).
Ma non solo. Basta dare uno
sguardo ai numeri che testimoniano il ricorso agli ammortizzatori sociali per rendersi immediatamente conto
di cosa stiamo vivendo.. Nel
corso del 2011 la spesa che
l’Inpgi ha dovuto sostenere è
stata pari a 16,2 milioni di
euro, con un aumento, rispetto al 2010, di 2,6 milioni di
euro (+18,90%).
Lo sviluppo del mercato del
lavoro rimane quindi ancora
oggi l’unica via da percorrere
con determinazione. Negli
ultimi anni l’Inpgi ha varato
provvedimenti che incentivano le aziende a promuovere
l’occupazione dei giornalisti,
prevedendo l’applicazione di
sgravi contributivi. Da ultimo,
con la delibera Numero 60 del
15 luglio 2011, approvata dai
Ministeri vigilanti l’8 novembre
2011, si è previsto un meccanismo di forte stimolo alla
ripresa dell’occupazione destinata a produrre i suoi effetti in misura stabile mediante
l’instaurazione di rapporti di
lavoro a tempo indeterminato. A oggi sono stati assunti
avvalendosi di questo strumento circa 100 giornalisti.
Naturalmente, i riflessi in termini di maggior afflusso delle
entrate contributive riferite a
questi rapporti si manifesteranno nei prossimi anni insieme all’aumento contributivo
di tre punti percentuali a carico degli editori di cui il primo
è entrato in vigore il primo
gennaio 2012.
Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 13
PROFESSIONE
Innovazione e sviluppo:
la forza del lavoro
Il compito del sindacato di fronte al quadro desolante dell’editoria:
individuare le soluzioni più idonee per coniugare gli interessi
collettivi, la difesa dell’occupazione e la tenuta del welfare di
categoria
di Franco Siddi
Segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana
C
© Kati Molin - Fotolia.com
redo che nessuno sia in grado di prevedere quando e come il nostro settore uscirà dalla lunga crisi che lo sta
scuotendo ormai da troppo tempo.
Basta scorrere le cronache sindacali dell’ultimo
anno per rendersi conto di come tutte le aziende editoriali abbiano denunciato stati di crisi e di
riorganizzazione, ricorrendo agli ammortizzatori
sociali e riducendo gli organici redazionali.
L’occupazione complessiva continua
a ridursi: i dati
statistici dell’Inpgi, come della
Casagit, sono lì a dimostrare
che il numero dei giornalisti attivi con rapporto di lavoro diminuisce inesorabilmente, mentre
aumenta il ricorso ai prepensionamenti, alla cassa integrazione, ai contratti di solidarietà.
Di fronte a questo quadro
desolante, frutto di una contrazione inarrestabile del mercato
pubblicitario, accompagnato
da un parallelo crollo delle vendite, è difficile riuscire a comprendere quale possa essere la
via dell’innovazione e dello sviluppo. Gli editori italiani, anche
i più attrezzati, tutti colpiti dalla
crisi, non sembrano in grado di
individuare soluzioni di prospettiva e di ripresa, ma arre-
trano su posizioni difensive, riducendo i costi e il personale, depauperando il prodotto. È questo il modo
per assicurare al settore un ulteriore arretramento.
Se questo processo involutivo non dovesse fermarsi,
le conseguenze sulla categoria e sul welfare di settore, che abbiamo costruito con fatica e lungimiranza
nel corso della nostra storia, potrebbero essere molto
gravi. Occorre, perciò, riflettere sulla sostenibilità degli
ammortizzatori sociali. Il bilancio dell’Inpgi ci dice con
estrema chiarezza che il nostro istituto non è più in
grado di sopportarne l’onere cosi elevato, come quello che ha sostenuto nell’ultimo biennio (mutatis
mutandis il ragionamento vale anche per la Casagit).
Per quanto riguarda i prepensionamenti, il sindacato è
riuscito a ottenere un intervento finanziario dello Stato
e ad addossare una parte del relativo peso economico agli editori che vi fanno ricorso. Ma c’è da chiedersi quanto sia socialmente sostenibile continuare a
favorire l’uscita dalle aziende editoriali di tutti i giornalisti che abbiano compiuto 58 anni di età, quando il
limite del pensionamento ordinario viene ormai elevato oltre il sessantacinquesimo anno di età. Né possiamo continuare a considerare con favorire ammortizzatori, come l’indennità di disoccupazione o la cassa
integrazione, che costituiscono l’anticamera alla perdita totale del lavoro e del reddito. Ma anche i contratti di solidarietà, che hanno il pregio di garantire l’occupazione, mostrano un forte limite operativo: il loro
largo utilizzo da parte delle aziende riduce i costi, ma
li scarica quasi integralmente sull’Inpgi. Con questa
realtà dobbiamo fare i conti.
Il sindacato, di conseguenza, ha il dovere, ed è quello che stiamo facendo, di individuare le soluzioni più
idonee che possano coniugare gli interessi collettivi
della categoria, la difesa dell’occupazione e la tenuta
del welfare di settore.
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CN
CASAGIT NOTIZIE
Fatti concreti e non parole
La solidarietà che non teme di affrontare i problemi
di Enzo Iacopino
Presidente Ordine Nazionale
dei Giornalisti
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C’
è una nuova sensibilità, nella categoria. Negarlo sarebbe una volgarità. Ammetterlo,
dandone atto a chi ha lavorato per questo, un dovere.
L’idea di una Casagit capace
di riscoprire e sottolineare i
valori della solidarietà è
merito del presidente e del
Consiglio di amministrazione
tutto, che ha scelto di non
guardare dall’altra parte
davanti ai problemi.
In questi mesi, l’Ordine ha
trasmesso a Daniele Cerrato
tutte le informazioni che raccoglieva sul territorio, relative alle difficoltà crescenti.
Ce ne erano di estreme.
Colleghi che non riuscivano
a riscuotere i compensi
dovuti, ma che venivano
chiamati a integrare il minino
contributivo. Altri che avevano attraversato un momento
di difficoltà e che si erano
ritrovati fuori dai termini per
mantenere o chiedere l’iscrizione alla Cassa.
Per non parlare di quanti,
centinaia e centinaia, che
proprio non potevano e non
possono permettersi di versare quelle quote. Già, è
bene sottolinearlo in tutte le
sedi possibili, c’è chi proprio
non ce la fa, pur subendo
trattamenti al limite della
schiavitù per coltivare la
speranza di poter continuare
a fare questo mestiere.
C’è un quadro generale che
documenta che il Paese è
davvero unito. Nella vergogna, sia chiaro. Dalla Calabria dove intere redazioni
sono formate da colleghi che
subiscono trattamenti che
non superano 200 euro (che
a volte vengono corrisposti
con ritardi che in qualche
caso arrivano ad un anno)
alla Lombardia, con articoli
pagati due euro. O anche
meno.
Scoprirlo è stato traumatico
per tutti. O, almeno, lo è
stato per me (ma so che
molti altri hanno avuto la mia
stessa reazione). La cosa
più angosciante è che non si
vedono segnali che riescano a bloccare
questo modo sporco di gestire l’informazione. Uno strumento lo abbiamo creato, la
Carta di Firenze (anche con l’aiuto della
Cassa), che ci mette in condizioni di sanzionare deontologicamente il comportamento
di quei colleghi, troppi, che si rendono complici di questa nuova schiavitù. Ma è strada
lunga, che passa necessariamente per una
assunzione di responsabilità da parte dei
Comitati di redazione, i cui membri possono
fare le doverose segnalazioni contando sulle
tutele di legge nella loro attività. Aspettiamo
con fiducia.
La Casagit poteva far finta di nulla o poteva
ipotizzare aggiustamenti marginali. Un po’
di maquillage, insomma. O di fumo negli
occhi, per essere più crudi.
Si è scelta un’altra strada, quella di tentare
di dare una riposta compatibile con la
responsabilità che si ha nei confronti di tutti.
Personalmente sono grato per questo.
Spero che altro si possa fare, una volta che
il quadro sarà più compiuto e che si verificherà quale sarà il risultato delle nuove iscrizione e il costo in prestazioni che esse comporteranno.
Quanto fatto non è “la” soluzione. Ma sapere che con il versamento minimo (non piccolo, perché 300 euro circa non sono pochi
per chi guadagna spiccioli con il suo lavoro)
si ha la garanzia che davanti ad un infortunio che porta al ricovero si riceve una diaria
giornaliera è certamente di aiuto, e non solo
dal punto di vista psicologico.
La solidarietà è anche questo. Fatti concreti e non parole.
Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:38 Pagina 15
REGIONI
Governare il cambiamento
Due giorni di full immersion per fiduciari e personale delle Consulte. Così si riparte dal territorio
di Carlo E. Gariboldi
P
uò il coniuge divorziato, ma ancora
a carico dell’ex marito chiedere il
rimborso delle spese sostenute
per la procreazione assistita con il nuovo
partner?
La domanda non è affatto stravagante. In
realtà è uno dei tanti quesiti anomali che
quotidianamente trattano gli uffici, le consulte e i fiduciari. Domande che implicano
conoscenze di Statuto, Regolamento e
Norme sull’erogazione delle prestazioni.
Per aggiornare sulle novità, sui quesiti più
frequenti e sui nuovi profili proposti agli
iscritti all’Ordine dei giornalisti e ai loro
familiari, a Roma si sono tenute (il 19 e 20
giugno) due intense giornate di formazione
dedicate a fiduciari e personale delle consulte regionali.
Un’intera giornata è stata dedicata al tavolo tecnico con i fiduciari. È stata presentata la nuova organizzazione degli uffici di
Roma, che, proprio in quste settimane è in
una fase di ottimizzazione in alcuni dei suoi
servizi principali.
Ora la pianta organica di Casagit prevede
Un momento della riunione nella sede di Roma
un dirigente (il Direttore generale), sei quadri, sessantotto
impiegati, di cui sei a tempo
determinato. Una struttura
non certo pletorica per gestire un budget di più di 80
milioni di euro, centinaia di
convenzioni e liquidare più di
100mila richieste di rimborso
tra diretta e indiretta.
Ci si è soffermati sui servizi
informativi e i fiduciari sono
stati sollecitati a far iscrivere i
Soci all’area riservata del sito
internet www.casagit.it perché accedendo con questa
modalità i Soci possono facilmente trovare risposte ai quesiti che rivolgono via mail e al
telefono dell’ufficio relazioni
con il pubblico. Nel mese di
giugno erano iscritti più di
10mila Soci titolari (su quasi
28mila). Un buon numero, in
costante aumento, ma che –
Guido Bossa neo presidente UNGP
ha sottolineato il presidente
Daniele Cerrato - deve aumentare, per garantire un servizio più efficace.
Luigi Bucchi, responsabile del
Servizio convenzioni e gestione diretta, ha spiegato criteri
e procedure per la stipula
delle convenzioni. Tra l’altro
ha indicato le realtà non ancora coperte da convenzioni
odontoiatriche. Si tratta in
genere di città piccole. Tuttavia il 97% dei Soci ha un
dentista convenzionato in
un’area di pochi chilometri
dall’abitazione.
L’incontro con le impiegate
delle Consulte si è incentrato
quasi esclusivamente sulla
spiegazione dei nuovi profili di
assistenza sanitaria, che sarà
possibile sottoscrivere dal
mese di settembre. Potranno
aderirvi gli iscritti all’Ordine (un
bacino complessivo di più di
100mila persone) e i familiari,
in particolare i figli degli iscritti,
che sono usciti dalla Cassa
negli ultimi dieci anni (più di
4mila interessati potenziali).
Nel corso dell’incontro tecnico ha fatto visita alla struttura
Guido Bossa, eletto da poche
settimane presidente dell’Unione Nazionale Giornalisti
Pensionati. Nel corso di un
breve intervento, Guido Bossa ha posto l’accento sull’importanza della Cassa, particolarmente vicina agli anziani
e alle loro esigenze. Il presidente Casagit Daniele Cerrato e quello dell’Ungp hanno
convenuto che anche i colleghi non più attivi devono utilizzare il più possibile le tecnologie informatiche per seguire ed essere assistiti al
meglio dalla Casagit.
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CN
CASAGIT NOTIZIE
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Serenissima?
In Veneto la Regione impugna il bisturi: nei prossimi
due anni 640 milioni di euro in meno per la sanità
pubblica. Sempre più determinante il ruolo delle Casse
di assistenza integrative
s
di Chiara Roverotto
Fiduciario Casagit Veneto
L
© Odua Images - Fotolia.com
a sanità nel Veneto sta cambiando.
Resterà uno dei poli di eccellenza a
livello nazionale, ma con tagli fino a
qualche anno fa impensabili. Ecco perchè si
allungheranno le liste d’attesa per cui diventerà ancora più determinante il ruolo delle
Casse di assistenza sanitaria integrativa,
come Casagit.
Ma andiamo con ordine. In Regione è in atto
un ampio disegno di riorganizzazione della
rete ospedaliera e assistenziale per coniugare il crescente aumento dei costi sanitari
(più 4 % annuo) con la contrazione dei trasferimenti statali. Traducendo la forbice su
scala veneta, la sanità pubblica,dalle
Dolomiti alla laguna, dovrà tagliare 640
milioni nei prossimi due anni. È questo
l’obiettivo del nuovo piano sociosanitario
regionale (che nasce a distanza di 18 anni
dal precedente). Due le parole d’ordine: riorganizzare e razionalizzare, evitando duplicati e tenendo conto dei progressi della medicina che portano a ridurre ricoveri e giorni di
16
degenze, a favore di dayhospital, day-surgery e assistenza territoriale.
Nel concreto, il nuovo piano
porterà a una revisione della
geografia delle 22 aziende
sanitarie venete che dovranno
avere un bacino di utenza di
almeno 200mila abitanti, alla
riduzione del numero degli
ospedali: attualmente sono
53 e dei 19.127 posti di letto
nelle strutture pubbliche (in
previsione 2 mila posti in
meno), con l'obiettivo di portare a 3 ogni mille abitanti il
numero di posti letto, tagliando quindi del 25% l'indice
nazionale del 4 per mille. Una
riduzione in parte mitigata
dalla previsione di istituire
nuove strutture di comunità, a
intensità di cure medio- basse,
per garantire la “continuità
assistenziale”, cioè l'assistenza post ricovero e ai cronici,
con una potenzialità di accoglienza pari 5.800 posti letto
(1,2 ogni mille abitanti).
Strutture, tuttavia, ancora tutte
da inventare, senza dimenticare che il nuovo piano pone
un tetto massimo alle prestazioni sanitarie (4 all'anno per
ogni abitante), a fronte di un
indice Istat di 5,7 per abitante:
il che significa una riduzione di
quasi il 30 %.
Il primo passo compiuto dalla
Giunta del Veneto è il tetto di
prestazioni e di spesa imposto
per il 2012 alle strutture del privato accreditato, che nel sistema sanitario veneto valgono il
5%. Queste ultime infatti calcolano già di dover ridurre di
quasi il 30 per cento il numero
delle prestazioni diagnostiche,
specialistiche e assistenziali
nella regione. Conseguenze?
L’inevitabile allungamento delle
liste di attesa, sia nel pubblico
che nel privato.
Alla luce di questi scenari
risulta ancor più determinante
il ruolo delle Casse di assistenza sanitaria integrativa,
come Casagit. Le convenzioni
dirette, in particolare con le
strutture accreditate, rappresentano una soluzione strategica per superare i tetti al
numero delle prestazioni imposti dalla Regione. Una soluzione che la Consulta veneta di
Casagit sta perseguendo,
estendendo la rete del poliambulatori e delle cliniche convenzionate, in particolare per
specialistica, diagnostica, laboratori e riabilitazione. L'obiettivo è quello di offrire una
struttura convenzionata in
ognuna delle sette province
venete, in modo da offrire
risposte adeguate alle domande di Soci e familiari. Attualmente, infatti, la mappa delle
convenzioni venete con Casagit privilegia le strutture
ospedaliere (il polo universitario dell'Azienda ospedaliera di
Padova, punto di eccellenza
della sanità veneta e nazionale, l’ospedale Sant'Antonio di
Padova, il San Camillo di
Treviso, l'ospedale del centro
storico di Venezia, e, tra le
strutture del privato accreditato, il Policlinico San Marco di
Mestre, il Sacro Cuore Don
Calabria di Negrar e Villa
Garda a Verona) mentre, per
esami e diagnostica, sono in
vigore attualmente solo due
convenzioni: una con il gruppo
Euganea Medica-Data Medica
a Padova e una con il poliambulatorio e centro diagnostico
Villa Eretenia a Vicenza. È proprio con quest'ultima convenzione che Casagit sta sperimentando una formula “mista”
di assistenza, basata sull’offerta di prestazioni specialistiche
a prezzi concordati, vicini a
quelli del Tariffario Casagit.
Una scelta che mira a trovare
un punto di equilibrio tra le esigenze dei centri erogatori e
quelle degli assistiti, facendo
leva sulla responsabilizzazione
dei soci nel corretto uso della
cassa integrativa che non può
diventare in alcun modo sostitutiva al Servizio sanitario
nazionale.
© Circumnavigation - Fotolia.com
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PROSPETTIVE
Fondi sanitari
Tutte le carte sul “tavolo”
Incontri ravvicinati tra nove Fondi assistenziali di categoria. Per conoscersi e rafforzarsi attraverso
strategie comuni
di Carola Vai
È
nato il “tavolo” dei Fondi sanitari “negoziali”. L’iniziativa, ispirata dalla Casagit,
è stata accolta da altri otto organismi
che hanno come comune denominatore l’essere nati per volontà della contrattazione collettiva delle categorie che rappresentano. Così,
nella sede romana della Cassa, in via Marocco, si sono ritrovati i massimi vertici, Presidenti, ma in qualche caso anche Vicepresidenti e
Direttori, di: Assida (dirigenti gruppo Telecom),
Caspie (personale Banca d’Italia), Cmn-Bcc
(dipendenti aziende Credito Cooperativo),
Faschim (personale aziende chimico farmaceutiche), Fasdac (dirigenti aziende commercio),
Fasi (dirigenti aziende industria), Fisde (dipendenti ENEL), Fondo Est (dipendenti aziende
commercio, turismo e settori affini). Ragionare
sul futuro, darsi regole comuni per le convenzioni. In parole semplici: conoscersi, rafforzarsi,
far capire ad assistiti e alle istituzioni ruolo,
importanza e peso economico della sanità integrativa. Tante storie diverse di conquiste ottenute nel corso degli anni. Altrettante differenze,
che possono e devono confluire in un’unica
forza. Realtà capaci di assicurare servizi alla
salute per tipologie e popolazioni numericamente diverse con modelli di contribuzione e
prestazioni variegate. Un complesso mosaico
da comporre partendo da una convinzione
comune: “i Fondi non fanno gli assicuratori; si
occupano di sanità integrativa, hanno un forte
legame con il mondo del lavoro e intervengono
in modo rilevante nella salvaguardia della salute dei soci e dei loro familiari”. I nove Fondi a
fine dicembre 2010 assistevano in tutto
2.186.329 persone, oggi sfiorano i 2 milioni e
mezzo, con una suddivisione numerica che
continua mantenere volumi differenti: il Fondo
Est, ad esempio, sfiora il milione e 300mila
I presidenti dei fondi alla GNP 2012 a Milano
GIORNATA
iscritti, il Fasi ne conta oltre 300mila, poco meno il Caspie, il Fisde circa 145mila, il Faschim
oltre 120mila; il Fasdac quasi 90mila, 66mila la
Cmn-Bcc, la Casagit circa 53mila e infine
dall’Assida con quasi 11mila.
In generale un gruppo significativo di persone,
anche se imparagonabile rispetto al numero
degli assistiti dal Servizio sanitario nazionale,
ma che, senza questi Fondi, sullo stesso SSN
peserebbero ancora di più: per oltre un miliardo di euro l’anno. Il tutto svolgendo appieno
quella funzione integrativa richiesta dai Decreti
Ministeriali sui capitoli più fragili dell’assistenza
pubblica: odontoiatria, riabilitazione e assistenza alla “non autosufficienza”.
Tra i temi più dibattuti al “tavolo”, la necessità di
farne uno strumento tecnico ma anche “politico” visto l’importante contributo dato dai Fondi
alla “tracciabilità” dei compensi per prestazioni
sanitarie. È l’inizio di un cammino, la necessità
di trasformare differenze “finora ostative” in una
forza costruttiva. Ai Direttori generali dei vari
Fondi è stato affidato il compito di ampliare con
tavoli tecnici le ipotesi di collaborazione e costituire un gruppo rappresentativo di tutti.
NAZIONALE DELLA
PREVIDENZA 2012
A MILANO
Per la prima volta i nove principali Fondi
sanitari contrattuali si presentano insieme.
Alle Giornate della Previdenza a Milano una
“prima” di peso per il mondo dell’assistenza
sanitaria.
“Assistiamo”, un nome, una sigla, più semplicemente un mestiere comune a tanti fondi
sanitari integrativi, come la Casagit. Fondi
che di fatto non si conoscono, o quasi.
Per la prima volta i nove maggiori soggetti
impegnati dell’assistenza sanitaria contrattuale si sono presentati uniti alle Giornate
della Previdenza di Milano, 10-11-12 maggio 2012. Nove presidenti con un unico
obiettivo: migliorare le convenzioni in essere, ragionare insieme, a sistema, in un mercato sanitario dove il Pubblico arretra rispetto alle sue competenze e le richieste economiche dei privati hanno variabili economiche
talvolta difficili da sopportare.
17
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CN
CASAGIT NOTIZIE
Schiena diritta
anche al desk
Poche, semplici regole per una postura corretta
che eviti dolori, indolenzimenti o peggio ernie del
disco
di Giorgio Pacifici e Giampiero Spirito
N
on siamo fatti per
stare seduti e fermi.
Solo le statue sono
immobili. L'uomo, in ogni
caso, cerca sempre delle
condizioni di adattabilità nell'ambiente in cui si trova e se
la società in cui vive lo obbliga alla sedentarietà, trova
sicuramente un modo per
sopravvivere. Anche se questo nuovo adattamento lo
porta a posizioni contrarie
alla propria fisiologia naturale,
con conseguenze gravi in
ambito posturale.
Secondo gli esperti che
abbiamo intervistato, noi giornalisti dovremmo essere rieducati alla cosiddetta "igiene
della propria colonna vertebrale", cioè un insieme di
nozioni e di azioni per evitare
mal di schiena ed ernie del
disco. Esistono infatti piani
educativi mirati proprio a questo e tecnicamente chiamati
discipline di "back school".
In ogni caso, il primo passo è
di prendere coscienza del
problema, ovvero capire che
lo stile di vita professionale in
cui siamo immersi non aiuta a
vivere in buona salute. Una
volta compreso e metabolizzato questo concetto di base,
non basta demandare la solu-
18
zione ai fisioterapisti, fuori dal
proprio luogo di lavoro, come
molti fanno. Bisogna, invece,
attuare tutta una serie di comportamenti virtuosi sul luogo
del lavoro.
Cosa fare, allora? Che postura tenere in redazione?
Per prima cosa, aiuta certamente tenere un atteggiamento davvero attivo, essere
curiosi dell'argomento: chiedere, informarsi, provare a
osservarsi negli atteggiamenti
consueti, da veri giornalisti
quali siamo. E quindi stabilire
un'"alleanza terapeutica" con
chi ne sa di più, con gli esperti e i specialisti, con i quali,
però, agire sempre da protagonisti e non da comprimari.
La postura è l'atteggiamento
che si assume col corpo per
espletare qualsiasi attività e
ognuno ha le sue personali
modalità. Ma un consiglio valido per tutti coloro che si siedono in ufficio per lavorare è
di fare un intervallo ogni 15/20
minuti per alzarsi e camminare, anche se per fare pochi
passi o per stirarsi in piedi. La
riduzione dei rischi passa
innanzitutto attraverso la brevità dei periodi passati su una
sedia davanti al computer.
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SALUTE IN REDAZIONE
LINEE
GUIDA
Per sintetizzare e dare consigli pratici, abbiamo provato a predisporre un piccolo
vademecum degli atteggiamenti da tenere per evitare problemi posturali.
• Stile di vita quotidiano
Lo stile di vita deve comprendere sempre il movimento e mai rinunciare alla nostra
natura profonda di uomini che camminano. No al computer senza pause nelle ore
del turno lavorativo. Bisogna riflettere e ingegnarsi per trovare soluzioni individuali
per poter spezzare il ritmo, introducendo fasi alterne "seduto/alzato" all'interno della
giornata lavorativa.
• Parola chiave: camminare
Sì all'attività aerobica da effettuare ogni giorno. Bisogna essere attivi in modo regolare e moderato. Anche con semplicità: basta camminare per tre volte a settimana
per quaranta minuti con andatura veloce, per cinque, sei chilometri, concentrandosi
su quanto si sta facendo. Oppure passeggiando attivamente con il cane, per chi ce
l'ha. Altrimenti, percorrendo un tratto di strada a passo deciso.
Oppure si può lavorare in palestra o a casa con tapis roulant o con una ciclette.
magari studiando un circuito di tre differenti situazioni di dieci minuti ciascuna. Un
vero ideale da raggiungere per questa attività.
• Piscina salvavita
Il tono muscolare è importante, perchè i muscoli lombari, dorsali e addominali sostengono tutto il corpo. per tenerli costantemente in forma, recarsi tre volte a settimana in
piscina, anche per brevi nuotate da effettuare in un arco di una trentina di minuti per
seduta. tra una nuotata e l'altra, fare stretching allungando le gambe sul bordo della
piscina o ai piedi della scaletta.
• La postura in redazione:
I problemi della schiena nascono dall'interfaccia del giornalista con il computer. ecco
alcuni consigli per limitare i danni:
> Usare "mouse" senza fili. Aiuta ad evitare le tendiniti della mano e della spalla.
> Usare una sedia girevole. Infatti con quella fissa vengono effettuati troppi peri-
colosi e improvvisi movimenti d'anca per potersi girare o avvicinare al tavolo.
> Trovare la migliore posizione per l'uso delle tastiere. Ad esempio, lavorare
con due tavoli in uno, uniti ad angolo: in un lato, quello usato per il lavoro con il
computer e, davanti, il tavolo frontale per parlare o per effettuare ricerche e
scrivere con le mani o, in ogni caso, per avere sempre la migliore postura senza
piegare il collo a sinistra o a destra.
> Attenzione al computer: per osservare senza conseguenti problemi al collo, lo
schermo deve essere posizionato all'altezza della linea degli occhi o immediatamente sotto. La dimensione giusta dello schermo è 15 - 17 pollici. Per la
distanza, va bene quella solitamente usata ma deve essere posizionato proprio
di fronte alla faccia.
Attenzione ai tempi di esposizione al videoterminale e alla durata di osservazione.
Sempre meglio fare una pausa, anche per gli occhi, dopo quindici minuti.
UN SUPPORTO
ALLA VITA QUOTIDIANA
Negli uffici Casagit di via Marocco, a Roma, per migliorare
l'organizzazione della postazione lavorativa è stato distribuito
un "kit d'ufficio" per prevenire problemi posturali che segue i
principi già descritti. Seguendo le linee guida del nostro programma "La salute in redazione" l'esempio
potrebbe essere ripreso nei vari posti di lavoro.
È così strutturato:
• schienale per sostegno lombare
• rialzo per schermo computer
• mouse senza fili o mouse con opportuna pulsantiera per evitare affaticamento della mano
• base d'aiuto per esatta posizione dei piedi sotto la scrivania.
Se il test andrà bene, il kit potrebbe diventare un aiuto pratico per vivere meglio le ore d'ufficio. Un
tentativo per riuscire a lavorare senza causare nuove patologie, cercando un difficile equilibrio fra
salute personale e necessità professionale.
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© Sergey Peterman - Fotolia.com
Casagit_n5_p_Casagit 26/06/12 17:39 Pagina 20
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Anno 2012 n. 1