Agenzia del Lavoro
Osservatorio
mercato del lavoro
Provincia Autonoma
di Trento
Scheda 2
Indicatori di offerta di lavoro
I° Trim. 2003
Indicatori di offerta in provincia di Trento
La prima parte di questa scheda analizza i
dati desunti dalla rilevazione trimestrale
sulle forze di lavoro condotta dall'Istat nel
mese di gennaio 2003. Per adeguarci ad
una lettura europea del dato statistico, a
partire da questo trimestre i tassi di attività
e di occupazione vengono calcolati prendendo a riferimento la popolazione tra i 15
e i 64 anni (fino alla fine del 2002, nelle
precedenti schede si utilizzava la popolazione dai 15 anni in su).
Le forze di lavoro in provincia di Trento
ammontano a circa 206.700 unità. Di queste, 201.900 sono occupate e circa 4.700
sono invece le persone in cerca di lavoro.
In questo trimestre, dopo circa due anni di
sostanziale tenuta se non in alcuni casi di
leggero arretramento, il mercato del lavoro
trentino presenta segnali di deciso miglioramento.
In tassi, si va da da un valore del tasso di
occupazione del 61,6% del gennaio 2002
all’attuale 63,7%, mentre scende nello
stesso arco di tempo dal 2,8% al 2,3%
quello di disoccupazione.
Per genere si rileva come la dinamica occupazionale sia stata realmente positiva solo
per la componente maschile.
Per le donne si registra sì una riduzione
della disoccupazione (circa 700 unità; per
cui il relativo tasso è disceso dal 3,9% del
gennaio 2002 all’attuale 3,1%), ma questa
flessione si è determinata a fronte di livelli
di occupazione rimasti in valori assoluti
sostanzialmente fermi (se il tasso di partecipazione e di occupazione femminili sono
saliti dal 53,2% al 53,9% il primo e dal
51,1% al 52,2% il secondo, ciò si deve
unicamente ad una flessione della popola-
90,0
T a s s o d i a t t iv it à
zione in età di lavoro posta a denominatore
nel calcolo dei tassi).
Il mercato del lavoro maschile in questo
trimestre evidenzia invece una decisa crescita dell’occupazione +3.000 unità, capace di assorbire per intero non solo i
nuovi ingressi nel mondo del lavoro, ma di
ridurre, per circa 300 unità, anche i preesistenti livelli di disoccupazione. In tassi,
sempre per i maschi, si registra una crescita
dal 73,3% al 76,5% di quello di partecipazione e dal 71,9% al 75,2% di quello di
occupazione, mentre il tasso di disoccupazione dal 2,0% del gennaio 2002 scende
all’1,7% della presente indagine.
La crescita complessiva di 3.300 occupati
rispetto all’anno prima, sembra esclusivamente dovuta all’aumento di lavoratori nell’industria (in particolare del comparto
edile), mentre gli occupati del terziario risultano in calo.
Nello specifico, questo settore conosce una
flessione di circa 500 lavoratori e 1.100
lavoratrici. Nell’industria si registra invece
un deciso aumento di occupati maschi,
+3.500 unità, ma anche di donne (+1.000
unità). L’agricoltura, infine, conosce una
crescita di circa 300 unità maschili e 100
femminili.
L’andamento dell’occupazione per qualifica tende a rispecchiare quanto visto per
settore di attività (per quanto non tutti gli
operai lavorino nell’industria e non tutti gli
impiegati nel terziario).
Crescono, rispetto all’anno prima, gli operai (+4.600 maschi e +200 donne), mentre
gli impiegati calano di 4.200 unità (la metà
donne); positiva la crescita degli imprenditori e liberi professionisti: +1.500 unità
80,0
T a s s o d i o c c u p a z io n e
Tasso di
attività
Maschi
76,5
75,2
1,7
Femmine
53,9
52,2
3,1
Totale
65,2
63,7
2,3
Nota:
Maschi
Femmine
6.500
1.500
8.000
48.400
11.200
59.600
Manifatturiero
29.100
9.600
38.800
Costruzioni
17.800
1.500
19.300
Altre Attività
65.400
68.900
134.300
Commercio
12.800
11.900
24.700
120.300
81.600
201.900
Agricoltura
Industria
Totale
8,0
70,0
7,0
60,0
6,0
50,0
5,0
40,0
4,0
30,0
3,0
20,0
2,0
10,0
10,0
1,0
0,0
0,0
0,0
M as c hi
I t rim . 2 0 0 2
F e m m in e
T o t a le
I t rim . 2 0 0 3
M as c hi
I t rim . 2 0 0 2
F e m m in e
T o t a le
I t rim . 2 0 0 3
Totale
(+13% rispetto all’anno prima). In crescita
anche i coadiuvanti, +1.100, mentre non si
segnalano variazioni di rilievo per i lavoratori in proprio. Rispetto all’anno prima,
aumenta di poco l’occupazione alle dipendenze (+600 unità; come visto l’aumento
degli operai è stato contrastato dal calo
degli impiegati), mentre crescerebbe di
circa 2.700 unità il lavoro di tipo indipendente. Quest’ultimo sarebbe cresciuto in
tutti e tre i settori di attività; il lavoro
dipendente solo nell’industria.
70,0
60,0
40,0
30,0
20,0
Il tasso di attività è dato dal rapporto tra forze di
lavoro e popolazione residente in età lavorativa
(15-64 anni). Il tasso di occupazione è dato dal
rapporto tra numero di occupati e popolazione
residente in età lavorativa. Il tasso di disoccupazione è dato dal rapporto tra persone in cerca
di occupazione e forze di lavoro.
Occupa ti pe r se ttore di a ttività
80,0
50,0
Tasso di
Tasso di
occupazione disoccupazione
T a s s o d i d is o c c u p a z io n e
M as c hi
I t rim . 2 0 0 2
F e m m in e
T o t a le
I t rim . 2 0 0 3
Indicatori di offerta nei comprensori
In questa parte della scheda si forniscono
informazioni sulle dinamiche dell’offerta di
lavoro in ambito comprensoriale. Il tasso di
iscrizione coglie l’aspetto della ricerca di
lavoro, il tasso di dinamicità la movimentazione sul versante delle assunzioni.
Nel 2003 le modalità di calcolo dei due
indicatori sono variate significativamente
in conseguenza delle modifiche introdotte
sul versante della normativa. Il tasso di
iscrizione è l’indicatore che più risente di
queste variazioni.
Nel 2003 la base di calcolo assunta a riferimento è diventata quella dei soli iscritti
disponibili così definiti: iscritti, privi di lavoro, che si dichiarano immediatamente
disponibili al lavoro, e interessati ad usufruire del supporto dei servizi all’impiego
per la ricerca dell’occupazione. Lo stock
degli iscritti inoltre è rilevato differentemente dal passato: non si fa più riferimento
alla media delle iscrizioni nei tre mesi ma si
considerano gli iscritti registrati a fine trimestre. Infine, per individuare l’iscritto
presso i Centri per l’impiego della provincia di Trento, non fa più fede la residenza
ma il domicilio. Per queste ragioni il dato
del 2003 non può venir confrontato con
quello degli anni precedenti.
Al 31 marzo 2003 il tasso di iscrizione per
la provincia di Trento si attesta a 4,1 e
risulta nettamente inferiore al dato medio
soprattutto in due comprensori a prevalente attività turistica, Primiero e Ladino di
Fassa. E’ interessante segnalare come in
questi due comprensori il numero degli
iscritti disponibili sia sensibilmente inferiore agli iscritti classificati come non disponibili, a conferma dell’assenza di reali
difficoltà occupazionali, per la ricchezza di
opportunità lavorative nel turismo rispetto
all’esiguità numerica della popolazione locale. Relativamente al tasso di iscrizione
femminile, sempre più alto di quello maschile, le maggiori difficoltà a trovare
un’occupazione si evidenziano nella Bassa
Valsugana e Tesino, in Vallagarina e nell’Alto Garda e Ledro.
Il tasso di dinamicità risulta sostanzialmente invariato rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente.
In attesa che le modifiche previste dalla
riforma del collocamento in materia di comunicazioni di assunzione diventino operative, nel corso del primo trimestre si con-
Tasso di iscrizione al 31 m arzo 2003
M aschi
Fem m ine
Totale
Valle di Fiem m e
2,2
4,0
3,1
Prim iero
1,8
2,5
2,1
Bassa Vals. e Tesino
3,0
7,4
5,2
Alta V alsugana
3,3
5,3
4,3
Valle dell'Adige
3,1
5,0
4,0
Valle di N on
2,4
3,7
3,0
Valle di S ole
2,0
3,8
2,9
G iudicarie
2,4
4,5
3,4
Alto G arda e Ledro
3,4
5,9
4,7
Vallagarina
4,0
6,9
5,4
Ladino di Fassa
2,0
2,3
2,1
Provincia di Trento
3,1
5,2
4,1
Nota:
Il tasso di iscrizione è dato dal rapporto fra gli
iscritti disponibili - individuati sulla base del loro
domicilio - e la popolazione residente in età
lavorativa (15-64 anni).
tinua a rilevare che le assunzioni interessano sostanzialmente i datori di lavoro privati e i rapporti di tipo dipendente.
Rispetto ai periodi precedenti è tuttavia
variata la popolazione di riferimento: si
conteggiano tutte le assunzioni che coinvolgono i residenti nei comprensori della
provincia, e non più le sole assunzioni degli
iscritti ai vari Centri per l’impiego. Questo
dato è ormai privo di significato, essendo
venuto a cadere l’obbligo di iscrizione
come prerequisito all’avviamento al lavoro.
Questo tasso è confrontabile con l’anno
precedente, perché i dati del 2002 sono stati
aggiornati ai nuovi criteri.
Nel trimestre in esame il tasso di dinamicità medio si attesta a 4,5. Esso risulta
sensibilmente più elevato nel comprensorio
Alto Garda e Ledro, mentre negli altri
comprensori non si discosta in misura significativa dalla media. E’ comunque evidente il più elevato valore del tasso di dinamicità femminile, un dato comune a tutte
le aree: la più elevata movimentazione
della manodopera femminile è generalmente spiegabile con un maggior numero
di assunzioni per rapporti di lavoro a termine che coinvolgono ripetutamente anche
uno stesso soggetto.
Pare infine opportuno rimarcare come la
forza lavoro provinciale (comprendente sia
i residenti nello stesso comprensorio sia i
lavoratori provenienti da altri comprensori
della provincia) rappresenti in media il 78%
delle assunzioni complessive effettuate in
ciascun comprensorio, con punte più elevate soprattutto nei comprensori di maggiori dimensioni. La quota più bassa di
assunzioni provinciali sul totale, con un
valore pari al 39%, si registra nel Ladino di
Fassa (dove invece prevale la forza lavoro
di provenienza extraprovinciale).
Tasso di dinamicità
Maschi
I° trim. '03
Fem mine
diff.*
I° trim. '03
Totale
diff.*
I° trim. '03
diff.*
Valle di Fiemme
2,8
+0,3
3,8
-0,8
3,3
-0,2
Prim iero
3,0
+0,0
4,0
+1,3
3,5
+0,6
Bassa Vals. e Tesino
3,0
+0,1
3,5
+0,1
3,2
+0,1
Alta Valsugana
2,4
+0,0
3,7
+0,2
3,0
+0,1
Valle dell'Adige
4,2
+0,2
5,3
+0,6
4,7
+0,4
Valle di Non
2,6
+0,2
4,4
-0,6
3,5
-0,2
Valle di Sole
3,3
-0,7
3,7
-0,8
3,5
-0,7
Giudicarie
3,0
+0,0
4,0
+0,0
3,5
+0,0
Alto Garda e Ledro
6,4
-1,3
9,1
-2,8
7,7
-2,0
Vallagarina
4,6
-0,3
5,1
-0,1
4,9
-0,2
Ladino di Fassa
4,2
+0,7
4,7
-0,2
4,5
+0,2
Provincia di Trento
3,9
-0,1
5,0
-0,1
4,5
-0,1
Nota:
*
Fonte: ISTAT; Agenzia del Lavoro (Centri per l’Impiego) - P.A.T.
Scheda curata da: Stefano Zeppa e Giuliana Cabassi
Sito Internet: www.agenzialavoro.tn.it
Il tasso di dinamicità è dato dal rapporto fra le assunzioni di una determinata zona e la popolazione residente
in età lavorativa. In ciascun comprensorio sono considerate soltanto le assunzioni dei lavoratori residenti nei
comprensori della provincia, comprendendo sia le assunzioni della popolazione residente nel comprensorio
sia le assunzioni dei lavoratori residenti in altri comprensori.
Le variazioni sono espresse come differenza di punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell’anno
precedente.
Scarica

trimestre - Agenzia del Lavoro