DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO La nuova indagine sulle forze di lavoro condotta dall’Istat presenta profonde innovazioni rispetto a quella precedente, al punto che la nuova modalità di rilevazione ha creato una discontinuità nelle serie storiche. L’Istat ha provveduto a ricostruire le serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro a partire dal 3° trimestre 1992, ma solo con riferimento ai dati regionali. I dati provinciali relativi al 2004, pertanto, non sono confrontabili con quelli degli anni precedenti. La nuova indagine mostra a livello provinciale una “forza lavoro” costituita da 116mila persone, così distribuite in base alla condizione: 112mila risultano occupate, 4mila sono in cerca di lavoro. Il numero di disoccupati risulta equamente distribuito tra maschi e femmine, mentre tra gli occupati prevale la componente maschile (68mila i maschi occupati contro 44mila femmine). Osservando gli indicatori relativi al mercato del lavoro emergono bassi livelli di partecipazione femminile: in provincia di Piacenza solo il 54,5% delle donne in età lavorativa appartiene alle forze di lavoro, e solo il 51,8% di esse si trova in condizione di occupata. I tassi di attività e di occupazione maschili, invece, raggiungono dei livelli significativi, rispettivamente 76,6% e 74,9%: la situazione occupazionale maschile ha risentito positivamente dell’apporto fornito dalla componente migratoria della forza lavoro, dopo che negli scorsi anni l’offerta di lavoro locale aveva sofferto della contrazione e del forte invecchiamento della popolazione in età attiva. Il tasso di occupazione in provincia di Piacenza per l’insieme dei lavoratori è pari nel 2004 al 63,5%, molto inferiore sia al 68,3% della media regionale che all’obiettivo fissato dalla Strategia Europea dell’Occupazione per il 2005 (67,0%). Il tasso di disoccupazione maschile si attesta nel 2004 su livelli frizionali (2,2%), mentre quello femminile risulta pari al 5,0% (valore molto inferiore ai livelli osservati nella metà degli anni Novanta: 16,3% nel 1995). Provincia di Piacenza: forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, 2004* Maschi OCCUPATI PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE TOTALE FORZE DI LAVORO TASSO DI ATTIVITA' 15-64 anni TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 anni TASSO DI DISOCCUPAZIONE Femmine Totale 68 2 69 44 2 47 112 4 116 76,6 74,9 2,2 54,5 51,8 5,0 65,8 63,5 3,4 Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro. *I dati del 2004 non sono confrontabili con quelli degli anni precedenti. Le somme possono non coincidere con i totali a causa degli arrotondamenti Nel 2004 si registra un arresto della straordinaria crescita occupazionale osservata negli ultimi anni in provincia di Piacenza. L’occupazione è diminuita su base annua di 3mila unità (2,6%), con un andamento differenziato in base al genere: l’occupazione maschile è aumentata di mille unità (+1,5%), quella femminile ha subito una forte contrazione (-4mila occupate, - 8,3%). Si è ridotta anche la partecipazione al mercato del lavoro, misurata dall’aggregato “forze di lavoro”, diminuito di 2mila unità nel corso del 2004. L’arresto della crescita dell’offerta di lavoro investe in modo quasi esclusivo la componente femminile della forza lavoro provinciale: di fronte alla perdita di 4mila donne occupate, non si ha un incremento del numero di donne in cerca di lavoro (che resta stabile a 2mila unità), per effetto dello scoraggiamento di fronte all’incertezza del quadro economico e alle cattive condizioni del mercato del lavoro percepite, che spingono molte donne a rinunciare alla ricerca di un’occupazione. Per i motivi fin qui descritti, il tasso di disoccupazione ha registrato solo un leggero incremento rispetto al 2003: quello maschile si mantiene su livelli frizionali (2,2%), evidenziando possibili difficoltà di reperimento di personale da parte del sistema produttivo locale; il tasso femminile sale al 5,0%, mantenendosi comunque su livelli inferiori a quelli osservati a metà degli anni Novanta (16,3% nel 1995). Provincia di Piacenza: forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, anni 2002/2004 FORZE DI LAVORO 2002 2003 2004 OCCUPATI maschi femmine 111 67 44 115 67 48 112 68 44 5 1 3 3 1 2 4 2 2 TOTALE FORZE DI LAVORO maschi femmine 116 68 48 118 68 50 116 69 47 TASSO DI DISOCCUPAZIONE maschi femmine 2,7 2,4 3,0 3,1 1,9 4,6 3,4 2,2 5,0 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 anni maschi femmine 63,7 74,6 52,4 64,0 72,7 55,2 63,5 74,9 51,8 TASSO DI ATTIVITA' 15-64 anni maschi femmine 66,5 76,0 56,6 65,7 74,0 57,3 65,8 76,6 54,5 PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE maschi femmine Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro. Le somme possono non coincidere con i totali a causa degli arrotondamenti Differenziando l’andamento del mercato del lavoro in base al genere si osserva come nel 2004 la partecipazione femminile al mercato del lavoro, misurata dall’aggregato “forze di lavoro”, sia diminuita di 3mila unità rispetto all’anno precedente. Sul complesso delle donne in età lavorativa residenti in provincia di Piacenza, il tasso di attività femminile scende dal 57,3% al 54,5%, quello di occupazione si riduce dal 55,2% al 51,8%. La forte crescita occupazionale che negli anni passati aveva interessato in modo particolare la componente femminile della forza lavoro, da sempre svantaggiata in termini occupazionali nel mercato del lavoro provinciale, sembra essersi fermata. I tassi di occupazione e di attività maschili, invece, grazie alla crescita degli occupati e della forza lavoro, aumentano rispettivamente di 2,2 e 2,6 punti rispetto al 2003. La situazione occupazionale maschile sembra aver risentito positivamente dell’apporto fornito dalla componente migratoria della forza lavoro, dopo che negli anni scorsi la contrazione e il progressivo invecchiamento della popolazione in età attiva avevano determinato una riduzione dell’offerta di lavoro a livello locale. Indici del mercato del lavoro per province, provincia di Piacenza e confronti territoriali – anno 2004 TASSO DI ATTIVITA' 15-64 anni PROVINCE: Piacenza Parma Cremona Lodi Pavia Milano EMILIA ROMAGNA ITALIA TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 anni TASSO DI DISOCCUPAZIONE TOTALE 65,8 70,4 67,5 67,7 68,7 69,2 70,9 62,5 Piacenza Parma Cremona Lodi Pavia Milano EMILIA ROMAGNA ITALIA 76,6 79,0 77,3 78,3 75,8 77,9 78,3 74,5 Piacenza Parma Cremona Lodi Pavia Milano EMILIA ROMAGNA ITALIA 54,5 61,7 57,1 56,8 61,4 60,6 63,4 50,6 63,5 67,9 64,5 64,8 65,6 66,0 68,3 57,4 3,4 3,6 4,3 4,2 4,3 4,6 3,7 8,0 74,9 76,9 75,1 75,9 73,3 75,1 76,2 69,7 FEMMINE 51,8 58,7 53,4 53,2 57,8 56,9 60,2 45,2 2,2 2,6 2,8 2,9 3,2 3,6 2,7 6,4 MASCHI 5,0 4,9 6,5 6,1 5,7 6,0 5,0 10,5 Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro Gli indicatori provinciali del mercato del lavoro si confermano migliori rispetto a quelli medi nazionali, mentre rimane la situazione di svantaggio nei confronti del contesto regionale. Il divario dei tassi di attività e occupazione provinciali con quelli medi regionali è rispettivamente di –5,1 e –4,8 punti percentuali. Ma se i tassi maschili si discostano poco dai livelli medi regionali (rispettivamente di 1,7 e 1,3 punti), quelli femminili presentano divari decisamente preoccupanti: il livello di partecipazione al mercato del lavoro della componente femminile, misurato dal tasso di attività, risulta infatti inferiore alla media regionale di 8,9 punti percentuali, e il tasso di occupazione di 8,4 punti. Il tasso di disoccupazione ha segnato una riduzione consistente negli scorsi anni, fino ad assestarsi su un valore, il 3,4%, addirittura inferiore alla media regionale (3,7%). Si tratta di un fenomeno legato all’effetto-scoraggiamento di fronte al peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro, che ha spinto una quota consistente di disoccupati, soprattutto di genere femminile, all’abbandono della ricerca attiva di un lavoro. Allargando il campo di osservazione e prendendo in esame realtà provinciali confinanti, più omogenee dal punto di vista economico-territoriale, si conferma la situazione di svantaggio per la componente femminile della forza lavoro nella nostra provincia: i tassi di attività e di occupazione, infatti, risultano inferiori rispetto a tutte le province considerate. Si tratta in larga misura dell’effetto del forte divario della partecipazione al mercato del lavoro da parte della componente femminile della forza lavoro nella nostra provincia. Osservando la distribuzione degli occupati per settori di attività, si rileva nel 2004 una forte contrazione degli occupati nel settore industriale (-4mila addetti), così come in calo risultano gli occupati nel terziario, che perde 2mila posti di lavoro rispetto al 2003. Su base annua, l’industria registra una flessione di addetti del 10,3%, il terziario del 2,8%. Il terziario, che negli ultimi anni aveva allargato la propria base occupazionale, non sembra più in grado di assorbire la perdita di occupati del settore industriale. L’agricoltura risulta in controtendenza: dopo anni caratterizzati da una perdita di addetti, nel corso degli ultimi 12 mesi registra un incremento di 3mila unità: tale espansione, piuttosto anomala, può essere spiegata con il fenomeno della regolarizzazione dei lavoratori immigrati che, gradualmente, stanno entrando nelle forze lavoro, ampliando la base su cui si calcola il numero di occupati nelle statistiche relative al mercato del lavoro. Provincia di Piacenza: occupati per settore di attività economica 2002-2004 (dati in migliaia) AGRICOLTURA INDUSTRIA - di cui: trasformazione ind.le SERVIZI TOTALE 2002 5 37 26 69 111 2003 4 39 28 72 115 2004 7 35 27 70 112 Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro. Le somme possono non coincidere con i totali a causa degli arrotondamenti I cambiamenti descritti nella distribuzione degli occupati fanno mutare la composizione all’interno dei macrosettori di attività: nel 2004 si assiste ad una redistribuzione degli occupati a favore dell’agricoltura, che accresce la sua incidenza sul totale (dal 3,5% al 6,3%) a scapito soprattutto del settore industriale, che vede nell’ultimo anno un forte calo di occupati (l’incidenza sul totale passa dal 33,9% al 31,3%); l’industria manifatturiera non sembra risentire molto di questa forte contrazione (il peso di questo settore scende dal 24,3 al 24,1%). Gli occupati nel terziario, infine, nonostante la perdita di addetti mantengono pressochè inalterata l’incidenza sul totale. Incidenza dei settori - 2001/2004 70% 60% 50% 40% 59,1% 36,4% 62,2% 33,3% 62,6% 33,9% 30% 20% 27,3% 10% 4,5% 62,5% Industria 31,3% 24,1% 23,4% 4,5% 24,3% 3,5% Agricoltura Trasformaz. ind.le Servizi 6,3% 0% 2001 2002 2003 2004 Confrontando il peso dei settori sulla struttura occupazionale con i dati regionali e nazionali si conferma per la nostra provincia il maggior peso dell’agricoltura. L’incidenza degli occupati nell’industria è superiore rispetto al dato nazionale, ma sottodimensionata rispetto alla media regionale, che si caratterizza per il forte peso della struttura industriale e, in particolare, del manifatturiero. Il terziario presenta in provincia di Piacenza un peso superiore rispetto al dato regionale, ma si mantiene su livelli inferiori rispetto al dato nazionale. Rispetto alle province limitrofe Piacenza conferma il forte peso dell’occupazione nel settore primario, mentre nell’industria presenta un’incidenza molto più bassa, con valori vicini a quelli di Milano. Nel terziario, infine, la nostra provincia presenta, dopo Milano, il peso più alto insieme a Lodi. Occupati per settori di attività economica e sesso: provincia di Piacenza e confronti territoriali. Valori percentuali, anno 2004 Agricoltura Piacenza Parma Cremona Lodi Pavia Milano Emilia Romagna Italia 6,3 3,9 4,7 3,2 3,2 0,4 4,8 4,4 Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro Industria in complesso 31,3 37,0 40,5 34,4 35,0 31,6 35,3 30,7 Trasformazione industriale 24,1 29,8 33,8 26,9 27,7 25,7 28,2 22,5 Terziario in complesso 62,5 59,7 55,4 62,4 61,8 68,0 59,9 64,9 Distribuzione degli occupati per settori - Piacenza e confronti territoriali, 2004 Italia 4,4 Emilia Romagna 4,8 30,7 59,9 31,6 68,0 Pavia 3,2 35,0 61,8 Lodi 3,2 34,4 62,4 Cremona 4,7 40,1 Parma 3,7 Piacenza 0% 55,2 36,9 6,3 59,4 31,3 10% terziario 64,9 35,3 0,4 Milano agricoltura industria 20% 62,4 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%