Guida
Impariamo a masterizzare
Masterizzazione
interno o esterno?
Quali sono
le caratteristiche
essenziali che il
nostro masterizzatore
deve possedere?
Una guida passo passo
che percorre tutto
il processo di
masterizzazione.
Masterizzare è diventato ormai prassi comune per i fotografi digitali che devono
continuamente archiviare le proprie immagini. Masterizzare non è l’unico metodo di archiviazione per le immagini digitali: nessuno vieta di tenere le proprie immagini sull’hard-disk (disco fisso), ma presto ci si renderà conto come anche il più
capiente degli hard-disk si riveli del tutto
insufficiente e anche la scelta di dotarsi di
un secondo hard-disk non fa che rimandare il problema.
Ci sono poi i lettori magnetici: saltiamo direttamente il floppy-disk per l’esigua quantità di spazio che mette a disposizione (1.4
Mb) e iniziamo a considerare lo Zip di Iomega che dispone di cartucce da 100 e 250
Mb ed ha una più che discreta diffusione,
oppure il SuperDisk di Imation da 120 Mb,
poco diffuso, ma compatibile anche con i
tradizionali floppy da 3.5 pollici; entrambe le soluzioni possono rivelarsi utili per
salvare temporaneamente delle immagini,
magari per trasferire tra più stazioni di lavoro l’immagine su cui si sta lavorando,
ma non sono adatte all’archiviazione definitiva delle nostre immagini digitali.
Oltre a queste tecnologie ne potremmo citare altre (Peerless, Jazz, ecc.), che però
non portano benefici evidenti in termini di
archiviazione definitiva.
Il masterizzatore consente invece di di-
sporre di quantità di spazio piuttosto consistente (650-700 Mb), una facile condivisione del supporto (tutti i computer possono leggere un CD masterizzato), una certa economia di esercizio (un CD da 650
Mb ha un prezzo che non raggiunge nemmeno 1 euro!) e da qualche tempo a questa parte anche una velocità di scrittura accettabile insieme ad una buona facilità di
utilizzo.
Cosa scegliere
Due sono le scelte fondamentali per attrezzarsi in modo da scrivere i CD: un masterizzatore ed un software specifico che
permetta di utilizzarlo.
Normalmente i masterizzatori vengono venduti con un software di masterizzazione
ma, come avviene per le fotocamere reflex
vendute con l’obiettivo standard, presto si
presenta l’esigenza di ottenere qualcosa di
più ed allora bisogna sostituirlo con un modello dalle caratteristiche mirate al nostro
utilizzo principale.
Iniziamo dal masterizzatore. Due sono le
possibilità iniziali: scegliere un’unità esterna oppure interna. La prima può essere utilizzata con diversi computer, anche di tipo
diverso (PC e Mac) ma ha lo svantaggio di
offrire velocità di scrittura inferiori ai modelli interni, soprattutto se si opta per la
classica connessione Usb; inoltre il prez-
zo è solitamente superiore a quello delle
unità interne; queste ultime, quindi, oltre
ad essere più economiche ed offrire prestazioni migliori, consentono anche di sostituire il tradizionale lettore CD-Rom del
PC.
Il prezzo di un’unità interna parte da Euro
100, mentre per dotarsi di un masterizzatore esterno bisogna orientarsi almeno su
Euro 200-250, una differenza decisamente apprezzabile, anche se praticamente insignificante rispetto al prezzo dei masterizzatori interni di 4-5 anni fa che, oltre ad
avere velocità di scrittura ridicole, venivano offerti a prezzi intorno al milione di
lire, circa Euro 520!
Se la nostra scelta cadrà su di un masterizzatore esterno sarà preferibile sceglierlo con una connessione moderna e veloce;
sconsigliamo l’interfaccia SCSI, veloce ma
difficile da gestire se non si ha un minimo
di pratica con i computer; va meglio la classica connessione Usb, facile da utilizzare,
ma non ancora sufficientemente performante per un masterizzatore, con il risultato che una semplice masterizzazione di
600 Mb porta via oltre 20 minuti. Ideali sono i masterizzatori dotati di interfaccia FireWire oppure Usb 2, l’evoluzione della
versione attualmente presente in tutti i PC
e che offre migliori prestazioni.
Se invece si opterà per un modello da in-
serire all’interno del computer la scelta sarà
più semplice: qui le connessioni possibili
sono due: SCSI o EIDE, anche in questo
caso sconsiglieremmo la prima per le difficoltà che può portare durante la fase di
installazione ma, se si dispone già di una
scheda nel proprio computer con tale interfaccia e si ha un minimo di esperienza
di “catene” SCSI, allora può rivelarsi una
scelta oculata. A tutti gli altri consigliamo
un’unità dotata di connessione EIDE, la
stessa utilizzata dal disco fisso, dal lettore
CD-Rom e dal lettore DVD del nostro computer: non presenta particolari problemi di
configurazione ed è sufficiente seguire le
istruzioni allegate di norma al masterizzatore per ottenere un’installazione a prova
di errori.
Una volta installato, il masterizzatore verrà
visto dal sistema operativo come un normale lettore di CD e solamente utilizzando il software di masterizzazione si potrà
procedere alla scrittura di un CD.
Quali caratteristiche
Abbiamo fin qui visto i pregi e gli svantaggi di unità di masterizzazione interne
oppure esterne; ora andiamo a scoprire quali sono le caratteristiche essenziali che il
nostro masterizzatore deve possedere.
La Velocità: iniziamo dalla velocità, o meglio dalle velocità, perché i masterizzatori vengono identificati con tre cifre che indicano tre velocità differenti: velocità di
scrittura sui CD-R, velocità di scrittura sui
CD-RW (i dischi riscrivibili) e velocità di
lettura. Un’unità 10x - 4x - 24x indica un
masterizzatore in grado di scrivere sui CDR ad una velocità massima di 1500 Kb/s
(1X=150 Kb/s), sui CD-RW a 600 Kb/s ed
è in grado di leggere i CD ad una velocità
di 3.6 Mb/s. Da questo si può dedurre che
il nostro masterizzatore impiegherà circa
8 minuti per scrivere 650 Mb su di un CDR, 18 minuti per scrivere la stessa quantità
su di un CD-RW e 3 minuti per leggere
l’intero CD. Un moderno 24x, 10x, 40x invece ridurrà i tempi rispettivamente a 3 minuti, 8 minuti e meno di 2 minuti.
La Memoria Buffer: oltre alla velocità è
importante controllare la presenza di una
quantità adeguata di memoria Buffer, ovvero quel particolare tipo di memoria presente nel masterizzatore che immagazzina
temporaneamente i dati per compensare
differenze di velocità di trasferimento esistenti fra due periferiche (il disco fisso e il
masterizzatore per esempio). Durante la fase di masterizzazione, il masterizzatore ha
bisogno di un flusso continuo di dati per
poter scrivere senza interruzione sul CD.
Nel caso il computer non riesca a inviare
la quantità di dati richiesta per la scrittura,
allora provvederà la memoria Buffer a garantire per un breve tempo, nell’ordine dei
secondi, la continuità necessaria. Qualora
anche questa si svuotasse e nel frattempo
non fossero giunti al masterizzatore altri
dati dal computer, si avrà il cosiddetto Buffer Underrun error, con conseguente fallimento della masterizzazione. E il CD-R è
da buttare! Si capisce quindi quanto sia importante avere una buona disponibilità di
memoria buffer.
La dimensione della memoria necessaria è
anche in rapporto alla velocità del masterizzatore: quanto più veloce è il masterizzatore, tanto maggiore sarà la quantità di
dati necessaria per alimentare il suo processo di scrittura. Quindi se nei masterizzatori meno veloci (2-4x) potevano bastare anche soli 2 Mb di Buffer, con i nuovi
modelli è meglio orientarsi sugli 8 Mb.
Un aiuto ad evitare il Buffer Underrun, con
conseguente annullamento della masterizzazione, proviene da tecnologie sviluppate per prevenire lo svuotamento del buffer
di memoria.. Una delle prime e più diffuse è la Burn Proof, una tecnologia sviluppata da Sanyo ed adottata da moltissimi
produttori di masterizzatori. Si tratta di una
tecnica molto semplice, ma decisamente
efficace nella pratica. In sostanza, questa
tecnologia permette di ‘spegnere’ il laser
del CD durante la scrittura nel caso in cui
il buffer di memoria si svuoti completamente. Normalmente quando si interrompe la lunga spirale su cui vengono scritti i
dati, è difficile riposizionare la testina di
scrittura, ma grazie alla Burn Proof è possibile riprendere la scrittura dal punto esatto, o quasi, in cui si era interrotta; infatti
con questo sistema (Burn Proof) vi è una
tolleranza di posizionamento del laser di
appena 40µ, ben al di sotto della tolleranza richiesta (80µ) dalle specifiche del CDROM. Una recente versione di questo sistema che viene sempre denominato Burn
Proof consente di riposizionare il laser con
una precisione dell’ordine di appena 1µ!
Tale scostamento viene anche chiamato “0
HotBurn Iomega è
un software piuttosto
semplice da utilizzare
ma con qualche limitazione. Viene offerto
assieme ai prodotti Iomega
Roxio Easy CD Creator
5 Platinum: questo è
forse il più diffuso programma per la scrittura su CD: può contare
su di un ottimo supporto tecnico da parte della casa produttrice, che
provvede molto spesso
ad aggiornarlo, rendendolo compatibile coi
masterizzatori appena
usciti. È giunto alla versione 5.01 e tra le funzionalità aggiuntive vi è
quella di creare CD con presentazioni di fotografie digitali, una sorta di proiezione di file digitali su computer, molto comodi per passare a qualcuno le nostre immagini o per fare vedere le nostre fotografie agli amici; è anche possibile aggiungere una colonna sonora a nostra scelta (prelevabile da un CD audio
tradizionale), alla proiezione. È compatibile con il nuovo sistema operativo Windows XP.
Cos’è un masterizzatore
Per masterizzatore si intende un particolare dispositivo ottico, esternamente del tutto simile ad un comune lettore di CD-Rom, capace di scrivere i dati su supporti CD
di tipo CD-R (recordable, registrabili) o CD-RW (rewritable, riscrivibili).
Esistono diversi modelli di masterizzatori; possono essere esterni o da montare all’interno del computer; un altro elemento di differenza è costituitito dal tipo di interfaccia utilizzata, che può essere EIDE o SCSI per i modelli interni e USB, USB2, Firewire, PCMCIA e SCSI per quelli esterni.
I modelli più diffusi sono quelli interni dotati di interfaccia EIDE e possono essere inseriti nel PC con un semplice collegamento ad una estremità libera del cavo EIDE presente
nel computer, che collega gli harddisk e il lettore CD-Rom. Per i dispositivi SCSI è necessaria una
scheda aggiuntiva denominata controller SCSI, del tutto simile a quella utilizzata per la connessione degli scanner dotati di tale interfaccia.
La lente che concentra il laser
del masterizzatore
Gap” in quanto è impercettibile.
Attualmente questa tecnologia viene adottata da diversi produttori di masterizzatori come Sanyo, Plextor, Iomega mentre altri come Yamaha, per problemi di licenze,
non possono adottarla e per sopperire a
questa carenza adottano un buffer per i dati da 8 Mb.
JustLink è un’altra tecnologia che, al pari
di Burn-Proof, permette di eliminare il problema dello svuotamento del buffer durante
la masterizzazione.
È chiaro quindi come una moderna unità
di masterizzazione dotata degli ultimi ritrovati tecnologici permetta sia un approccio semplice alla masterizzazione, sia
di lavorare con altri programmi durante la
masterizzazione, con un significativo risparmio di tempo.
Il Software
Ora, dopo aver scelto l’unità di masterizzazione più idonea al nostro lavoro, ci occupiamo del software di masterizzazione.
Abbiamo già accennato al fatto che il sistema operativo del computer (Linux a parte) non è in grado di utilizzare direttamente il masterizzatore e occorre pertanto un
software che interfacci il masterizzatore al
sistema operativo del computer in modo
da poter trasferire i dati dal PC ai CD.
Assieme al masterizzatore viene sempre
offerto un software, ma spesso non permette di sfruttare tutte le caratteristiche dell’unità con cui viene venduto.
I software più diffusi sono i seguenti:
Roxio Easy CD Creator: questo è forse il
più diffuso programma per la scrittura su
CD: può contare su di un ottimo supporto
tecnico da parte della casa produttrice che
provvede molto spesso ad aggiornarlo, rendendolo compatibile coi masterizzatori appena usciti. È giunto alla versione 5.01 e
tra le funzionalità aggiuntive vi è quella di
creare CD con presentazioni di fotografie
digitali, una sorta di proiezione di file digitali su computer, molto comodi per passare a qualcuno le nostre immagini o per
fare vedere le nostre fotografie agli amici;
è anche possibile aggiungere una colonna
sonora a nostra scelta (prelevabile da un
CD audio tradizionale, alla proiezione).
Ahead Nero Burning Rom: questo programma è di uso meno immediato del precedente ma è uno strumento insostituibile
per la completezza delle funzioni.
CDRWin: supporta molte funzioni e occupa meno di un Megabyte di spazio sul
disco fisso: la sua interfaccia è piuttosto
intuitiva.
HotBurn Iomega, è un software piuttosto
semplice da utilizzare ma con qualche limitazione. Viene offerto assieme ai prodotti Iomega
Windac: software specificamente rivolto
al Digital Audio Extraction (D.A.E.): è particolarmente indicato per estrarre tracce au-
La scelta dei CD è fondamentale per archiviare nel modo
corretto le nostre immagini. I CD-R possono essere di colore diverso in base alle sostanze di cui sono composti, essenzialmente possiamo trovare CD-R di colore giallo, verdi e
blu. I migliori dovrebbero essere quelli verdi, seguiti a ruota dai blu e infine dai gialli ma le eccezioni sono piuttosto
frequenti ed il nostro consiglio è quello di provarne di vari
tipi e verificare quello che meglio si adatta al nostro hardware (masterizzatore ma anche lettore CD-Rom nonché il CD
dell’Hi-Fi e quello dell’autoradio della nostra vettura).
dio dai CD musicali; queste ultime vengono registrate in formato Stereo 16 bit con
la frequenza massima di 44.100 KHz. Ideale per prepararsi il sottofondo musicale alle presentazioni su CD delle nostre fotografie
CloneCD, per eseguire solamente copie di
CD
Ma qual è il software migliore? Difficile
dirlo, poiché dipende molto da come e per
cosa lo si utilizza. Nero Burning Rom di
Ahead è sicuramente un software molto
La capacità standard dei CD è di 650 Mb ma possono essere utilizzati anche quelli da 700 Mb, leggermente fuori standard ma ancora compatibili con il 95% dei lettori
di CD-Rom. Sono in commercio anche CD-R da 800 Mb.
completo, forse addirittura troppo, e per alcuni potrebbe risultare addirittura eccessivamente complicato visto la quantità di impostazioni consentite.
Easy CD Creator invece offre un approccio decisamente più amichevole e soprattutto con diverse funzionalità apprezzabili dal fotoamatore ma fino ad oggi è disponibile solamente la versione in lingua
inglese.
CloneCD è tra i più sofisticati per eseguire copie di CD, ma è in grado di fare solo
quello e quindi scarsamente utile al fotoamatore.
L’ideale resta la possibilità di provarli, scaricando la versione dimostrativa dal sito
del produttore e trovare il più adatto alle
proprie esigenze.
Per iniziare comunque consigliamo senza
dubbio Easy CD Creator 5 anche se solo
in inglese e successivamente, solo nel caso si senta l’esigenza di un software più
duttile, di passare a Nero Burning Rom.
Le modalità di scrittura
CD-R, CD-RW, DVD-R: QUALE DIFFERENZA?
I masterizzatori moderni sono in grado di scrivere sia sui dischi CD-R che CD-RW.
I supporti denominati CD-R sono CD che possono essere scritti una sola volta o al
limite in più sessioni successive, ma comunque quello che viene inciso sul CD non
può più essere cancellato. I CD-R possono essere di colore diverso in base alle sostanze di cui sono composti, essenzialmente possiamo trovare CD-R di colore giallo, verdi e blu. I migliori dovrebbero essere quelli verdi, seguiti a ruota dai blu e infine dai gialli ma le eccezioni sono piuttosto frequenti ed il nostro consiglio è quello
di provarne di vari tipi e verificare quello che meglio si adatta al nostro hardware (masterizzatore ma anche lettore CD-Rom nonché il CD dell’Hi-Fi e quello dell’autoradio della nostra vettura).
I CD-RW invece possono essere scritti, riscritti e cancellati per circa 1000 cicli.
Da qualche tempo stanno facendo la loro comparsa nei negozi i masterizzatori di
DVD; sono del tutto simili ai tradizionali masterizzatori, ma invece dei CD-R utilizzano i ben più capienti DVD-R con capacità che possono superare i 5 Gb per disco.
Unico freno alla loro diffusione, oltre al prezzo di quasi 1000 euro, è la mancata definizione di uno standard, per cui oggi è possibile trovare DVD-R, DVD-RAM e
DVD-RW, tutti con caratteristiche differenti e non pienamente compatibili.
Pioneer è stato il precursore di questi dispositivi, ma oggi è possibile trovarli di diversi altri produttori, tra cui HP, segno che si sta delineando lo standard di riferimento,
il DVD-RW, che a differenza del principale rivale, il DVD-RAM, è compatibile in
scrittura e riscrittura con i tradizionali CD.
Qualunque sia il software che utilizzeremo per scrivere, tre sono le modalità con
cui potremo registrare i dati con un normale programma su di un CD: DAO, TAO
e MS.
Disk at Once (D.A.O.): consente la registrazione di tracce audio oppure dati. Il masterizzatore produce, mediante un’unica
sessione, una copia di tutti i dati sul CD e
successivamente non si potrà più scrivere
su CD. In pratica il CD viene scritto tutto
in una volta sola e se la quantità di dati inseriti non raggiungono i 650 Mb, lo spazio
restante non potrà essere successivamente
riutilizzato.
La Track at Once (T.A.O.) invece crea,
nel solo caso in cui si stia creando un CD
audio, varie sessioni di scrittura permettendo una successiva incisione. Questo però
potrebbe creare problemi di compatibilità
con i normali lettori audio
La modalità Multi Sessione infine permette
di incidere il CD in più occasioni: si rive-
Guida all’uso di nero burning rom
Nero Burning Rom di Ahead è tra i più completi programmi di masterizzazione ed è possibile creare un CDRom in ogni formato, dal Super video Cd al classico Cd audio da ascoltare nel proprio impianto Hi-FI.
1
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Nero si compone di tre programmi distinti: Nero Burning Rom 5.5 per masterizzare,
MediaPlayer per ascoltare e convertire la musica in diversi formati e InCD, un programma di scrittura a pacchetti per utilizzare un CD-RW come se fosse un normale
Floppy.
Installato il programma si troveranno le nuove voci nel menù
principale di Windows.
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Per gli altri formati si va dal Video CD al disco ibrido Audio
con Dati aggiuntivi
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Per i formati audio la scelta spazia dal MP3, Wave o CDA.
Avviato il programma appare una
finestra denominata Wizard (mago) che guida passo a passo alla creazione di un CD. La prima
scelta che si compie è quella di scegliere se
creare un CD nuovo oppure copiarne uno.
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Per la scelta del CD di dati si
può iniziare un CD nuovo oppure continuare ad aggiungere
dati ad un CD già masterizzato.
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Scegliendo di iniziarne uno nuovo, il wizard spiega cosa fare per
i passi successivi fino alla masterizzazione vera e propria.
Scegliendo di crearne uno nuovo viene chiesto che tipo di CD:
Audio, dati oppure formati diversi.
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Arrivati a questo punto il wizard sparisce ed appaiono due grosse finestre;
a sinistra il CD che ci apprestiamo a masterizzare e a destra tutte le cartelle presenti nel computer, da cui preleveremo i file da mettere sul CD.
j
Evidenziando i file che interessano nella finestra di destra, si possono poi
trascinare sulla finestra del CD. Una barra blu mostra lo spazio occupato
dai file inseriti nel layout del CD.
Nero sceglie come nome del volume del CD
un numero casuale per evitare di creare CD
con lo stesso nome, ma cliccando con il tasto destro e scegliendo rinomina si può scegliere un nome qualsiasi. Questo nome verrà mostrato vicino all’icona del CD in gestione risorse del computer tutte le volte che si inserisce il CD.
o
Dal menù Info è possibile controllare lo spazio occupato dai
file prescelti per la masterizzazione.
Da questo menù si sceglie se
creare un disco multisessione, su
cui potremo scrivere più volte,
aggiungendo di volta in volta ulteriori dati oppure in un’unica sessione.
k
p
Scelti i file da copiare sul CD e assegnato il nome si
può procedere alla scrittura cliccando su questo pulsante sulla barra dei
menù di Nero.
l
L’ultima apparizione del “mago”
è per chiederci se vogliamo effettivamente scrivere il CD oppure
farne una copia da tenere sull’hard-disk per una copia successiva e la
velocità di scrittura che influenzerà il tempo impiegato per creare il CD. Scegliendo
una velocità elevata si risparmierà molto
tempo, ma bisogna assicurarsi che il supporto (il CD-R) sia garantito per la velocità
di scrittura prescelta. Non tutti i CD-R sono garantiti per velocità superiori ai 12X o
16X e può succedere che i CD masterizzati
ad una velocità superiore a quella per cui
sono garantiti porti alla completa illeggibilità degli stessi in un normale lettore di CD.
m
q
L’ISO è la scelta del formato che
renderà il CD più o meno compatibile con i vari sistemi operativi (DOS, Windows 3.11, ecc.).
L’etichetta del CD è il nome che
verrà visualizzato dal computer
quando si inserisce il CD. Con
questo menù si possono anche
aggiungere diverse voci sul Copyright ed
altre informazioni utili per catalogare meglio il disco.
r
n
Nero permette di disabilitare il
Wizard e procedere passo a
passo scegliendo ogni parametro di masterizzazione. In
questo modo si aprono possibilità nuove per la creazione di
un CD. I formati possibili sono: CD-ROM (ISO), CD-audio, CD Mixed Mode, CD EXTRA, Copia di un CD, Video
CD, Super Video CD, CD-Rom
di boot per avviare il computer senza sistema operativo, un
CD ROM ibrido, CD-ROM
UDF con scrittura a pacchetti e un CD-ROM UDF/ISO.
Guida all’uso del masterizzatore
Si imposta la data dei file.
Da questo menù è possibile testare la velocità
dell’hard-disk per sincerarsi della capacità di
fornire dati a velocità sufficiente per una corretta scrittura. Valori superiori ai 10.000 Kb/s
sono da considerarsi buoni.
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s
È anche
possibile
abbinare ad
ogni evento
un suono per attirare
la nostra attenzione nel
caso ci fosse bisogno
di un intervento (inserire un CD, scrittura
fallita, ecc).
u24
t
opzioni per facilitare la scrittura del CD
Nero è uno dei pochi programmi che permettono di scrivere oltre la capacità nominale dei CD
(Overburn o overmaster). Grazie alla disponibilità di spazio non utilizzato presente in quasi
tutti i CD-R è possibile forzare il masterizzatore a scrivere anche in queste zone guadagnando anche diverse decine di Megabyte. Naturalmente ogni CD-R avrà una capacità diversa ed occorre che anche la meccanica del masterizzatore sia in grado di spingere la testina laser in queste zone. I CD-R così masterizzati essendo abbondantemente fuori specifica potrebbero non essere riconosciuti
correttamente soprattutto dai lettori di CD più vecchi.
u25
L’ultimo menù consente di decidere la velocità di scrittura e se
attivare funzioni come il BurnProof per evitare di bruciare i
CD. Scegliendo il tasto scrivi il masterizzatore inizierà la scrittura del disco.
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Nero consente di abbinare ai file audio prelevati dai CD il nome della canzone e dell’autore in
modo automatico se questi sono presenti in un
database costantemente aggiornato su internet.
La gestione
del buffer di
memoria utilizzato durante la scrittura del masterizzatore è bene lasciarla in modalità
automatica.
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Nelle preferenze del programma
si possono impostare alcuni parametri che possono aiutarci nella masterizzazione. Per esempio
è possibile indicare la capacità esatta dei
CD da 74 e 80 minuti per poter sfruttarne
meglio la capacità.
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u29
Anche la
gestione
dei file e la
loro visualizzazione
è molto accurata e
aperta a
qualsiasi
personalizzazione.
è anche possibile cancellare i CD-RW
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Da questo menù è possibile
accedere alle informazioni
sulla masterizzazione
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Vediamo ora
InCD, un software che consente di utilizzare
il masterizzatore come se fosse un normale
disco rimovibile (lettore di floppy, zip, ecc).
Quando viene inserito un disco CD-RW
formattato nella barra delle applicazioni viene visualizzata un’icona con
una freccia verde.
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Cliccando con il tasto destro del mouse è possibile espellere il disco; questa
procedura consente di terminare la
scrittura di eventuali dati lasciati in sospeso.
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u32
Per prima
cosa bisogna selezionare il masterizzatore
che utilizzeremo con il programma
u33
Dopo aver
inserito un
CD-RW si procederà a formattarlo per poterlo utilizzare con questo programma. Una
volta formattato, il CD sarà leggibile in tutti i lettori di CD compatibili con i dischi
CD-RW.
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La formattazione è lunga ma fortunatamente va eseguita una volta sola. Eseguita la formattazione si può
iniziare ad utilizzare il masterizzatore come se fosse un floppy.
u35
Andando a
guardare le
p ro p r i e t à
del disco si
può notare
come questo
sistema faccia perdere parte della capacità del disco:
529 Mb contro 650 Mb ma i vantaggi di
una scrittura semplificata ripagano ampiamente della diminuzione di spazio.
u36
Altre informazioni sulla proprietà
del disco
CD-RW.
Espulso il disco, ora l’icona è diventata rossa.
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Masterizzatori
INTERNI
Asus CRW-2410A 24X 10X 40X EIDE FlextraLink
Asus CRW-3212A 32X 12X 40X EIDE FlextraLink
Nec NR7900 24X 10X 40X EIDE BurnProof+software
Philips PCRW2412K 24X 12X 40X EIDE + EasyCD
Philips PCRW3210K 32X 10X 40X EIDE + Nero
Plextor 2410TA 24X 10X 40X EIDE BurnProof
Plextor 4012TA 40X 12X 40X EIDE BurnProof
Samsung SW224 24X 10X 40X EIDE S.Link
Samsung SM308 Combo 8X 4X 32X 8X EIDE (anche lettore DVD)
Teac CDW512S-002 12X 10X 32X SCSI BurnProof
Waitec Storm 24X 10X 40X EIDE
Waitec Storm 32X 10X 40X EIDE S.Link
Waitec SFINX 16B Combo RW 16X10X40X 10X (anche lettore DVD)
Yamaha CRW-3200E 24X 10X 40X EIDE
132,00
163,20
124,80
132,00
187,20
190,80
268,80
115,20
148,80
249,60
123,60
160,80
171,60
189,60
ESTERNI
Iomega Panther 16x10x40x portatile USB 2.0
Iomega Predator 24x10x40 + Card PCI USB 2.0
Plextor PXS88TU 8X 8X 24X Slim portatile USB 2.0
Teac CD28PUK 8X 8X 24X Slim portatile USB 2.0
Waitec CLIPP 4X6X Portatile CdRec/Mp3 Player USB
226,80
355,20
424,80
292,80
412,80
DVD
Philips DVD+RW 2,5X1X8X (DVD) 12X10X32X (CD)
Pioneer DVR-A03 DVD Writer 2X1X4X (DVD) 8X4X24X (CD)
Waitec X-FILE DVD + RW 2.5X1X8XDVD 12X10X32XCD
661,20
620,40
733,20
I masterizzatori vengono identificati da una sigla che indica la velocità di scrittura su CD, di riscrittura
su CD-RW e di lettura. I valori sono espressi in coefficienti di moltiplicazione del fattore 150 Kb/s. In
genere la cifra più elevata corrisponde alla velocità massima in lettura, la cifra più bassa alla velocità di
riscrittura sui CD-RW, mentre la cifra intermedia indica la velocità di scrittura sui dischi CD-R.
Distributori:
Asus – Tel 02 20231030
Iomega Tel. 0269633538
Nec Tel.02.48415.1
Philips Tel 800.780000
Pioneer tel. 02.21690690
la molto utile in quanto non obbliga a registrare subito 650 Mb.
Oltre a queste tre modalità vi è la possibilità di utilizzare il masterizzatore in modo
differente; grazie ad appositi programmi
come DirectCD è possibile formattare un
tradizionale CD-R o CD-RW e utilizzarlo
poi come se fosse un normale supporto di
memorizzazione, trascinando i file da copiare sopra l’icona del masterizzatore nelle Risorse del Computer del proprio PC. È
Plextor – Tel. 06 66 500 11
Samsung – Tel. 199.153.153
Teac - Tel. 06 66 500 11
Waitec – Tel. 06 66 500 11
Yamaha – www.yamaha-it.de
una modalità molto pratica perché elimina
del tutto la possibilità di Buffer-underrun,
anche se sacrifica parte dello spazio del CD
durante la formattazione (circa 150Mb);
inoltre bisogna formattare ogni CD prima
di utilizzarlo, procedura che richiede dai
10 minuti all’ora abbondante, a seconda
della velocità di scrittura del masterizzatore.
Valerio Pardi
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Impariamo a masterizzare