KYI – Know Your Investors Eurizon Capital 1 Eurizon Capital Sgr Tiziano C. Bellemo – Responsabile Comunicazione e Rapporti Istituzionali Francesco De Astis– Responsabile Fondi Azionari Italia Incontro con AIR Milano, 10 giugno 2010 Agenda Uno sguardo al Gruppo Intesa Sanpaolo Eurizon Capital • Struttura societaria • Il processo d’investimento • Focus su Alpha Equity Le esigenze informative dell’investitore Eurizon Capital 3 Intesa Sanpaolo Ranking in Italy and mkt share (1) Loans n.1 16.1% Deposits n.1 17.6% Factoring n.1 24.7% Asset management (*) n.1 26.3% Pension Funds (**) 26.4% n.1 (*) Eurizon Capital and Fideuram combined figures (**) as of december 31, 2009 4 (1) as of march 31, 2010 Eurizon Capital Leader in the Italian AM market 20,00% 18,00% 16,00% 14,00% 12,00% 10,00% 8,00% Mkt share Apr. 10 6,00% Mkt share Dec. 08 4,00% 2,00% 0,00% Source: Assogestioni 5 Eurizon Capital - 4 Companies EURIZON CAPITAL SGR Milan EURIZON CAPITAL SA Luxembourg EPSILON SGR Milan 6 Eurizon AI Milan PENGHUA FM Shenzhen (China) Eurizon Capital AUM as of march 2010 AUM bn € (1) AUM bn € (2) 162 81 OICR GP Instl Sgr Sa Other 81 25 56 53 25 3 PENGHUA FM (1) Total AUM (2) mutual funds AUM Source: Assogestioni 7 Eurizon Capital Conservative portfolios for Clients EC - Asset mix TR Funds Hedge 1% 12% Money Market 35% Asset mix - EC vs It mkt Equity Mixed 13% Assets 4% Bonds 35% 40% 35% 30% 25% EC 20% Mkt (It) 15% 10% 5% 0% Equity Mixed Assets Bonds Money Market TR Funds Hedge Source: Assogestioni 8 Eurizon Capital - 2010 awards 9 Eurizon Capital 70% of Funds with at least 3 stars Morningstar 3 years as of April 2010 40,7% 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 23,7% 24,6% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,9% 5,1% 5,0% 0,0% Source: Morningstar 10 Eurizon Capital Our approach to fund management 470 employees Fund mgmt • More than 150 inv professionals • 20 CFA • superior avg seniority 11 Eurizon Capital Our approach to fund management Advice & structuring • • • • Investment solutions for retail investors Multi Asset – Multi Manager Alternative Investments + algorithmic products Macro & strategy Investment management • • • • Specific asset class/markets products Discretionary products Quant active products Low TE products 12 Eurizon Capital: a consistent investment structure • Alpha – Core • • • • • • Investment Solutions Global Equity Alpha Equity Fixed Income Quant Mgmt Absolute Return Investment management Advice & Structuring 13 Eurizon Capital Focus on Alpha Equity Alpha Equity (Italy, Europe, Global Sectors) • Portfolio Managers • Sector Specialists • Active Fund Management 14 Food for thoughts “It takes 20 years to make a reputation and 5 minutes to lose it” (Warren Buffet) 15 Please…..do think about it! 16 La SGR: un organismo complesso Le SGR nel corso del tempo hanno sviluppato livelli di complessità crescenti. Ruolo “sociale” dell’SGR: farsi portavoce degli interessi generali degli azionisti di minoranza intervenendo nelle sedi competenti (assemblee, meeting con Assogestioni vs società quotate ecc.). In futuro class actions (?) Oggi per una società esterna gli interlocutori all’interno dell’SGR sono molteplici: Gestore generalista Gestore-analista buy side Gestore-Analista del credito 17 Cosa chiediamo ad un Investor Relator Caratteristiche principali: 1. Capacità di fornire indicazioni credibili 2. Capacità di raffigurare efficacemente le strategie aziendali e il contesto competitivo 3. Capacità di comunicare “onestamente” gli eventuali cambiamenti di scenario 4. Capacità di comunicare tempestivamente ed efficacemente 5. Capacità di mantenere parità di trattamento degli investitori e conoscenza della regolamentazione 6. Accesso costante al top management al fine di rendere coerenti i messaggi. 7. Capacità di parlare e comprendere il linguaggio della comunità finanziaria 18 1. Cosa chiediamo ad un Investor Relator (Quanto?) Capacità di fornire alla comunità finanziaria indicazioni credibili sulle prospettive della società in termini di targets quantitativi (domanda: quanto?). Questo poiché in ultima istanza la valutazione (e l’andamento) dei titoli sono la risultante di proiezioni finanziarie. 2. Cosa chiediamo ad un Investor Relator (Dove?, Come?) Capacità di fornire una raffigurazione efficace delle strategie aziendali e del contesto competitivo (domanda: dove?; come?). Questo perché le proiezioni finanziarie utilizzate per valutare un titolo dipendono in modo determinante dalla strategia sottostante e dall’analisi dello scenario e del contesto competitivo. 3. Cosa chiediamo ad un Investor Relator Capacità di comunicare in modo “onesto” eventuali cambiamenti di scenario, in senso positivo ma soprattutto in senso negativo. Guidare e non “scottare” gli investitori. I casi più clamorosi di cattive relazioni con gli investitori si collegano a cambiamenti in negativo dello scenario/contesto competitivo che le società non hanno avuto l’onestà di comunicare in modo tempestivo ed adeguato alla comunità finanziaria. Ovviamente il management preferisce comunicare le notizie positive rispetto a quelle negative. Tuttavia l’incapacità di comunicare con prontezza eventuali mutamenti in negativo dello scenario, mantenendo guidance troppo elevate, si ripercuote in reazioni molto negative sul titolo (questo accade però anche in caso di profit warning comunicati in modo “onesto”) e soprattutto in una perdita di fiducia nel management con allontanamento e disamoramento da parte degli investitori, che faticano a rientrare sul titolo anche in caso di nuovo miglioramento dello scenario. L’incapacità di rivedere al ribasso target ormai irraggiungibili, genera in ultima istanza un continuo stillicidio sull’andamento del titolo e un allontanamento degli investitori istituzionali che rischia di diventare definitivo (in particolare per small/mid caps ). 4. Cosa chiediamo ad un Investor Relator Tempestività ed efficacia della comunicazione Tali caratteristiche si riflettono nella frequenza delle occasioni di contatto tra società ed investitori in termini di: analyst meeting, incontri 1-to-1, conference call periodiche. Preparazioni di presentazioni esaustive ed efficaci nel rappresentare le strategie aziendali e gli eventuali obiettivi quantitativi. Nonché coerenti tendenze del settore. Possesso di adeguate “doti comunicative”. A tale riguardo, un buon investor relator ha la capacità di attrarre l’attenzione della comunità finanziaria e di rendersi presente senza però diventare troppo “invadente” nel proporre a tutti i costi opportunità di incontro. 5. Cosa chiediamo ad un Investor Relator Parità di trattamento nei confronti degli investitori e conoscenza della regolamentazione Ovviamente un buon investor relator non diffonde in via privilegiata le informazioni “sensibili” a singoli investitori e rispetta il principio della parità di trattamento, in accordo con la normativa. L’andamento di mercato è costellato di esempi di titoli che si muovono in modo anomalo sulla base di informazioni privilegiate che talvolta hanno come origine la funzione investor relator. Si tratta di trovare un difficile equilibrio tra completezza delle informazioni fornite ai singoli investitori e necessità di non divulgare in via privilegiata informazioni price-sensitive. 6. Cosa chiediamo ad un Investor Relator Accesso costante al top management Un buon investor relator deve avere in tempo reale la conoscenza dell’andamento dei conti, delle decisioni del management, e non deve rimanere all’oscuro di cosa sta succedendo per periodi troppo lunghi. A volte si ha l’impressione che l’investor relator non sia pienamente al corrente degli accadimenti societari più recenti e che le occasioni di scambio con il management siano scarse. In casi estremi l’investitore istituzionale ha la sensazione che all’IR sia “confezionata” una versione della realtà “comunicabile” al mercato. 7. Cosa chiediamo ad un Investor Relator Capacità di parlare e comprendere il linguaggio della comunità finanziaria. Un buon investor relator non è soltanto una figura che si occupa di public relations. Al contrario è una figura che deve avere approfondita conoscenza di finanza, deve saper leggere ed interpretare i bilanci, deve avere un’ottima panoramica delle dinamiche del settore, dell’andamento e delle strategie dei competitors (e possibilmente dei loro conti). Deve soprattutto saper interagire con la comunità finanziaria parlando lo stesso linguaggio degli interlocutori, che possono presentarsi particolarmente “evoluti” (eg: buy-side e sell-side analysts settoriali) o viceversa avere una conoscenza più scarna del contesto (eg: investitori giornalisti).