LA GAZZETTA
Lunedì 16 gennaio 2012
DI
PUGLIA - CORRIERE
DELLE
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PUGLIE
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Abb. Post. - 45% - Art. 2 C 20/B L. 662/96 - Filiale Bari - tassa pagata - *promozioni valide solo in Puglia e Basilicata - Anno 125° Numero 15
LE CIFRE DEL 2011 DANNO IN CRESCITA DEL 2-3% IL TREND DEI FURTI
Trenta auto al giorno
svaniscono nel nulla
Bocciati Regione e Comune di Bari
devono anche pagare tremila euro
Il poco invidiabile record nella provincia di Bari
NATILE IN CRONACA >>
Ticket sanità, il Tar
dà ragione ai disabili
AUTO In ripresa il fenomeno dei furti
PEPE A PAGINA 11 >>
LA CROCIERA DELLA MORTE CORSA CONTRO IL MALTEMPO PER TROVARE 11 PASSEGGERI E 6 MEMBRI D’EQUIPAGGIO CHE MANCANO ALL’APPELLO. SI CERCANO ANCHE UNA BAMBINA E IL SUO PAPÀ
Giglio, angoscia per due pugliesi
Dispersi dopo il naufragio un giovane di Alberobello e una donna di Corato
l Ore d’angoscia per due pugliesi che erano a bordo della
nave affondata all’isola del Giglio. Il bilancio dei dispersi è
sceso a 17: sono 11 passeggeri e
6 uomini di equipaggio. Salvati,
invece, il commissario di bordo
e due fidanzatini. Si aggrava la
posizione del comandante.
In salvo commissario di bordo
e due sposini bloccati in cabina
SERVIZI A PAGINA 4 >>
«Giallo» allarme: dato in ritardo
e a chiamare fu la Capitaneria
SERVIZI DA PAGINA 2 A 7 >>
IL COMANDANTE
NON PUÒ TRADIRE
LA SUA VERA
COMPAGNA
di NICOLÒ CARNIMEO
F
orse sono cambiati i
tempi, forse sono cambiati gli uomini. Di
certo non sono mutate
le leggi scritte e non scritte del
mare. Tutte o quasi si appuntano sulla figura del comandante, in guerra e in pace. Chi abbandona la nave prima che l'ultimo marinaio e l'ultimo passeggero ne siano scesi, come avvenuto secondo le accuse per la
«Costa Concordia», viola per
sempre un «codice» paragonabile a un giuramento di fedeltà.
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SEGUE A PAGINA 14 >>
SERVIZIO A PAGINA 7 >>
L’incubo del carburante in mare
«No a maxi-navi in aree sensibili»
L’AGONIA DEL GIGANTE La «Concordia» potrebbe lentamente scivolare dallo scoglio su cui è adagiata
VIGILE DI MILANO
Arrestato in Ungheria
l’autista del Suv killer
A PAGINA 12 >>
AVEVA 85 ANNI
Torino, addio a Fruttero
l’altra metà di Lucentini
IN CULTURA >>
SERVIZI A PAGINA 6 >>
LA STRATEGIA ANTI-CRISI OGGI A PALAZZO CHIGI I LEADER DI PDL, PD E TERZO POLO SERIE A INIEZIONE DI FIDUCIA PER I SALENTINI
Merkel, un nuovo spot per l’Italia
Liberalizzazioni, proteste continue
l Angela Merkel non esita a difendere a spada
tratta l’Italia dopo il declassamento di Standard&Poor’s. Oggi l’atteso giudizio dei mercati, mentre il governo Monti si prepara a varare le prime
misure in tema di liberalizzazioni: per oggi previsti
incontri con tassisti e Ordini professionali.
NON SPARATE
SUL TASSISTA
SERVIZI A PAGINA 8 >>
di VITTORIO B. STAMERRA
FESTIVAL UN PRESENTATORE E SEI CANTANTI
Sanremo nel segno
di pugliesi e lucani
SANREMO Morandi annuncia cantanti e ospiti
SERVIZIO NEGLI SPETTACOLI >>
Il Lecce non si fa rimontare
parte da Firenze il rilancio
Derbissimo all’Inter. Juve ferma sul pari
N
on mi sono mai imbattuto in un tassista che andava in
vacanza a Cortina,
o che si era fatta una villa a
Porto Cervo o a Rosa Marina.
Né ho mai incontrato un tassista che, alla domanda di
ricevuta fiscale –per noi dei
rimborsi a “piè di lista” è
indispensabile- abbia risposto: “ne possiamo fare a meno
così le faccio lo sconto?”. Eppure, dentro tutti i buoni propositi che si annunciano per
liberare l’Italia dalle corporazioni, rendere più libero il
mercato e favorire la concorrenza, si parla sempre dei tassisti come la categoria che
prima di ogni altra va liberalizzata.
l Il Lecce esce con tre punti d’oro dal difficile
campo di Firenze. Anche se il gol partita è arrivato su
rigore, i salentini hanno meritato di vincere mostrando gioco e volontà. A Torino, invece, la Juve non
è andata oltre il pari, mentre il derbissimo milanese
l’ha vinto l’Inter con un gol di Milito.
SEGUE A PAGINA 15 >>
L’INVIATO BARBANO E ALTRI SERVIZI NELLO SPORT >>
FIORENTINA-LECCE Di Michele insacca il rigore
2 PRIMO PIANO
Lunedì 16 gennaio 2012
IL NAUFRAGIO
Secondo i dati ufficiali sono ancora
introvabili 17 persone. Da giovedì cattive
condizioni meteo: lotta contro il tempo
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO
Due cadaveri nella «Concordia»
il bilancio è salito a 5 vittime
Recuperati i corpi di uno spagnolo e di un anziano sardo. Ricerche ancora per 48 ore
CALCOLI COMPLESSI
Risarcimenti
astronomici
divisi tra decine
di assicurazioni
l ROMA. Una decina di assicurazioni, un gigante del mare, migliaia di
persone e qualche miliardo di euro: dopo il naufragio della Costa Concordia si
è aperto il complesso capitolo dei rimborsi assicurativi che, nel caso specifico ha una copertura del rischio condiviso da una decina di assicurazioni: lo
ha detto una portavoce di XL Insurance,
uno dei giganti del settore che a Londra
non ha voluto confermare, citando «il
rapporto di confidenzialità coi clienti»,
se il gruppo sia coinvolto nella tragedia.
Sempre secondo fonti londinesi le Assicurazioni Generali sarebbero nel pool
coinvolto nella copertura dei danni della nave: «Si usa nel settore assicurativo
dividere il rischio. Una società assicura
la nave, un altra i passeggeri, un’altra le
opere d’arte che potrebbero trovarsi a
bordo». «Coprire questo tipo di rischi –
afferma un portavoce di Generali, interpellato in merito all’esposizione del
gruppo triestino – fa parte della nostra
attività. Al contempo una prudente politica di riassicurazione limiterà l’impatto netto dello specifico sinistro a un
livello molto marginale».
Di cifre, comunque, ne girano molte:
si è parlato di un disastro di mezzo
miliardo di euro considerati i soli i costi
diretti della Costa Concordia, ma per gli
assicuratori di Londra è ancora troppo
prematuro fare qualsiasi valutazione:
«Dobbiamo prima accertare tutti i fatti,
capire ad esempio se c'‚ stato un errore
del pilota o un guasto della nave: sono
tutti elementi che possono influenzare
l’entità dei risarcimenti».
Altre cifre parlano di 450 milioni di
euro per il valore della nave, 3 miliardi
di euro per il valore risarcitorio, suddiviso in un miliardo per l’equipaggio e
2 per i passeggeri. Quanto a questi ultimi ed alle famiglie delle vittime, ci
saranno richieste di risarcimento danni sulle quali deciderà la magistratura,
come ha rilevato Andrea Giannetti,
presidente di Assotravel, l’associazione
nazionale delle agenzie di viaggio e turismo aderenti a Confindustria.
«Io credo che Costa – ha detto Giannetti – metterà in campo tutto l’impegno e tutte le risorse possibili per rimborsare quanti hanno avuto un danno
dalla crociera, in modo da salvaguardare l’immagine della compagnia».
Poi, ha aggiunto ancora Giannetti,
«bisognerà attendere gli accertamenti
della magistratura per capire se ci sono
colpe, danni materiali, morali, la loro
entità ed altro. Si vedrà se ci saranno
cause individuali o di gruppo da parte
dei passeggeri.
«Ma – ricorda – spesso questo cose
vanno per lunghe: basti pensare che per
il disastro della Moby Prince (140 morti), avvenuto 21 anni fa, ancora le famiglie delle vittime, riuniti in associazione, stanno portando avanti le loro
battaglie nei tribunali perch‚ non hanno avuto soddisfatte le richieste di risarcimento».
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l ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO). Altri
due morti, e fanno cinque. A 48 ore dal
naufragio, dalla pancia della «Costa Concordia» piegata a 90 gradi davanti all’isola
del Giglio, riemergono i primi due cadaveri,
che si vanno ad aggiungere ai tre recuperati
in acqua la sera di venerdì. Un bilancio
destinato probabilmente a salire ancora,
visto che i numeri ufficiali parlano di 17
dispersi.
Il ritrovamento dei due corpi è avvenuto
nel pomeriggio
La perlustrazione delle zone della nave
completamente sommerse, iniziata ieri, ha
dato le risposte che si temevano: non tutti ce
l’hanno fatta a mettersi in salvo e qualcuno
– quanti ancora non si sa – è rimasto intrappolato a 20 metri di profondità.
Due sfortunati li hanno trovati i sub della
Guardia Costiera. Stavano perlustrando la
zona di poppa della murata di dritta: in
quello che era il terzo ponte, nei pressi del
punto di raccolta indicato con la lettera «A»,
c'erano i cadaveri di due uomini anziani.
Entrambi avevano il giubbotto salvagente,
segno inequivocabile che non hanno fatto in
tempo a raggiungere le zone più sicure della
nave, per mettersi in salvo. Identificarli è
stato quasi facile: lo spagnolo Guillermo
Gual, 69 anni, aveva i documenti in tasca;
Giovanni Masia, 86 anni, invece, aveva al
collo una piastrina con le sue generalità.
Giovanni era in crociera con la moglie Giuseppina. Il figlio Claudio, cassintegrato
dell’Ilva, aveva deciso di accompagnarli nel
loro «primo» viaggio fuori dalla Sardegna
dopo il viaggio di nozze. A casa son tornati
lui, sua moglie e i suoi figli, una nipotina,
Giuseppina. Giovanni no.
Ed è molto probabile che non sia l’unico.
Secondo il presidente della provincia di
Grosseto e la «Costa», mancano all’appello
17 persone: 11 passeggeri e 6 membri di
equipaggio. Se siano sfuggiti ai conteggi,
come due giapponesi rintracciati ieri a Roma, è quello che tutti sperano, ma più passano le ore e più sono quelli che temono che
siano intrappolati là sotto. Tra loro dovrebbe esserci William Arlotti e sua figlia di 5
anni, partiti da Rimini, due coppie di francesi, due americani, una peruviana. E due
donne siciliane, Maria Grazia Trecanico
e Luisa Virzì: risulterebbero conteggiate
tra quelli salvati dopo il naufragio, ma di
loro non c'è traccia.
Ritrovarli, vivi o morti, è sempre più una
corsa contro il tempo: mercoledì le condizioni del tempo peggioreranno e questo
potrebbe creare problemi seri. Non solo,
infatti, sarà più difficile muoversi attorno e
dentro la nave, ma il mare mosso potrebbe
spostare la «Concordia» e farla scivolare
verso un punto di non ritorno.
Al lavoro senza sosta l’Unità di crisi allestita nella sala operativa della Protezione
civile della Provincia di Grosseto, presieduta dal prefetto Giuseppe Linardi. L’Unità in un comunicato ha reso noto ieri sera
che le operazioni di ricerca «sarebbero proseguite per tutta la notte». Sull'isola, si spiega, «sono operativi insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco gruppi di Speleo sub
del Cnsas e della Fias che utilizzano attrezzature avanzate per la ricerca mirata di
dispersi, grazie anche al possesso della
mappatura della nave». Proprio per i soccorritori, si spiega ancora, la Protezione
civile ha allestito nella scuola elementare di
Giglio Porto 20 posti letto – messi a disposizione dalla parrocchia di Giglio Castello – per accogliere il personale impiegato nelle operazioni di ricerca e soccorso.
«Sempre nel cortile della scuola è stata
allestita una tenda pneumatica a servizio
del personale, per la distribuzione delle derrate alimentari ai soccorritori dei corpi specializzati».
Riguardo ai problemi di rischio ambientale, si spiega che «prima del cambiamento
delle condizioni meteo, previsto per giovedì,
la Capitaneria di porto Livorno ha programmato di intervenire con un sistema di
perimetrazione per prevenire il pericolo di
eventuali sversamenti di carburante e altri
inquinanti in mare. Sono già sul posto 3
rimorchiatori per iniziare le operazioni. La
Capitaneria di porto ha inoltre informato di
aver ordinato a Costa Crociere la messa in
sicurezza e la rimozione della nave. La Compagnia ha fatto sapere che per questa operazione ha già incaricato un gruppo di imprese specializzate.
LE IDENTIFICAZIONI SAREBBERO 11 PASSEGGERI E SEI COMPONENTI DELL’EQUIPAGGIO. MA ORA NON SI TROVANO ANCHE DUE SICILIANE E DUE AMERICANI
Un continuo balletto di cifre negli elenchi
di passeggeri rintracciati o «scomparsi»
l GROSSETO. Ore di ricerche
e di affannosi calcoli per stabilire
via via il numero esatto e i nomi
dei presunti dispersi della Costa
Concordia. Secondo l'elenco
messo a punto da Costa Crociere,
sono 17 le persone che mancano
all’appello: 11 passeggeri e 6 componenti l’equipaggio. Ma qualcosa ancora non quadra: due croceriste siciliane, Lucia Virzì, 49
anni, dipendente comunale, e
Maria Grazia Trecarico, 50 anni,
risulterebbero censite a terra dopo il naufragio anche se di loro si
sono perse la tracce.
La prima scrematura era avvenuta nelle ore immediatamente successive il naufragio: erano
4.232 le persone imbarcate sulla
Concordia, secondo gli elenchi
forniti all’Unità di crisi, presieduta dal prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi, dalla Costa Crociere. Sabato sera, alle 20, risultavano 4.191 i naufraghi soccorsi
e trasportati sulla costa, a Porto
Santo Stefano, dall’isola del Giglio. Quarantuno, dunque, le persone da rintracciare.
«Ma è stato molto complicato –
spiegano fonti locali -, con questo
ampio numero di persone, molte
delle quali straniere e con nomi
complicati da trascrivere, riuscire a mettere a punto un elenco
completo». Si è lavorato, spiegano dall’Unità di crisi, su liste
provvisorie cercando di incrociare l’elenco di nomi messi a
disposizione dalla compagnia ar-
matoriale con quelli delle persone identificate. Ma alcuni nomi, soprattutto quelli stranieri,
potrebbero essere stati trascritti
non correttamente, nella concitazione delle operazioni di accoglienza a Porto Santo Stefano.
Inoltre, si fa rilevare, non c'era
un unico punto, ben determinato, di identificazione e non tutte
le persone sono state subito trasportate sulla costa dall’Isola del
Giglio come dimostra il caso dei 4
americani che si erano fermati
sull'isola e rischiavano di essere
computati tra i presunti dispersi.
Dal numero 41 di ieri sera, il
calcolo è stato modificato ieri a
17. In nottata, infatti, sono stati
tratti in salvo dalla Concordia tre
persone, una coppia di sposini
coreani in viaggio di nozze, e il
capo commissario di bordo Marrico Giampetroni. In mattinata,
a Roma, sono stati rintracciati
anche due giapponesi, un uomo
ed una donna di 33 e 34 anni, che
si sono presentati negli uffici del
commissariato Viminale, nel
centro di Roma. I due si sono
rivolti alla polizia perchè, non
avendo i documenti, non potevano alloggiare in un albergo a
Termini, dove avevano chiesto
una stanza. La coppia, probabilmente saltando le procedure di
identificazione, era salita su un
autobus di linea e aveva raggiunto Roma. Due i cadaveri recuperati ieri, quelli di due passeg-
AGONIA La Costa Concordia piegata su se stessa dopo la collisione con lo scoglio
geri, uno italiano e l’altro spagnolo.
Mentre i passeggeri britannici
sarebbero stati tutti messi in salvo, come ha comunicato il ministro degli esteri William Hague, mancano sicuramente
all’appello, oltre alle due turiste
siciliane, anche due americani
(120 quelli presenti sulla Concordia, secondo l'ambasciata americana, 118 quelli contattati). Tra
i dispersi anche William Arlotti,
36 anni e la sua bambina di 5
anni. Padre e figlia erano in crociera insieme alla fidanzata
dell’uomo che, nelle scorse ore,
ha fatto ritorno a casa, a Villa
Verucchio, paese della Valmarecchia nell’entroterra riminese.
Sparite dopo il censimento
Il «giallo» di due siciliane
PALERMO. Giallo sulla sorte di due donne siciliane che erano a bordo della nave Costa Concordia naufragata venerdì serà a largo
dell’isola del Giglio. Risultano censite, ovvero
già in salvo ma di loro non si hanno più tracce.
I loro familiari hanno così lanciato un appello
per avere notizie dopo avere presentato una
denuncia di scomparsa agli inquirenti. Potrebbero essere cadute in acqua Maria Grazia
Trecarico, 50 anni, originaria di Leonforte ma
residente da anni a Priolo che era insieme a
Luisa Virzì 49 anni, impiegata comunale a Enna, sposata e madre di tre figli. La signora Trecarico era partita con l’amica e la figlia unica
insieme al suo ragazzo per festeggiare il suo
50esimo compleanno.
PRIMO PIANO 3
Lunedì 16 gennaio 2012
LA DIRETTA
La signora scomparsa, Maria D’Introno,
era in vacanza con la famiglia per i 50
anni di matrimonio dei suoceri
VIDEO E AGGIORNAMENTI
.
Con il tuo telefono cellulare
vedi video e aggiornamenti sul disastro. Istruzioni a pagina 15
Nella lista dei dispersi
una crocerista di Corato
Il marito: l’ho vista buttarsi con il salvagente in mare e non si trova più
GIANPAOLO BALSAMO
INTERVENTI
IN MARE
Due momenti
delle operazioni
di salvataggio
dei passeggeri
della «Costa
Concordia»: in
alto con l’utilizzo
dell’elicottero e,
qui a sinistra,
con l’intervento
di una delle
squadre di
sommozzatori
per gli interventi
nei ponti
sommersi della
nave da crociera
.
l CORATO. «Rimanete tranquilli, è un piccolo inconveniente
all’impianto elettrico della nave».
E intanto la «Concordia» si adagiava su di un lato.
Il racconto, drammatico e straziante, è dei componenti della famiglia Roselli di Corato, anche loro a bordo della nave e anche loro
protagonisti di quel maledetto
naufragio di venerdì sera. Di quel
gruppo di coratini, però, non si
hanno ancora notizie di Maria
D’Introno che, purtroppo, risulta
nella lista dei croceristi dispersi.
«Ho visto mia moglie buttarsi
in acqua con il salvagente, poi non
ho avuto più notizie. Trovatela, vi
prego»: l’appello del marito, Vincenzo Roselli di 40 anni è straziante.
Maria, come detto, fa parte di
quei croceristi che, nonostante
siano ormai trascorse più di 48 ore
dal tremendo boato e dal naufragio, mancano ancora all’appello.
Lei, insieme al marito Vincenzo,
si trovava sulla «Concordia» insieme ai suoceri (Martire Roselli
di 74 anni e Lucia Perrone di 72)
ed ai cognati Antonio Roselli di
32 anni e la moglie Luciana di 30.
SALVATAGGIO I passeggeri con i giubbotti durante l’evacuazione
Tutti di Corato e tutti su quella
nave per festeggiare i 50 anni di
matrimonio degli anziani suoceri. I figli avevano pensato bene di
regalare ai genitori la crociera,
per trascorrere insieme qualche
giorno di svago.
Maria D’Introno ed il marito,
già da tempo avevano lasciato Corato e la Puglia per trasferirsi in
Piemonte, in un paese vicino Biella dove i fratelli Roselli lavorano
come piastrellisti.
«Conosco bene sia la famiglia
Roselli sia la giovane Maria D’Introno», dice il sindaco di Corato,
Luigi Perrone che, insieme a tutti i coratini, sta vivendo ore di
apprensione e di grande attesa,
seguendo tutte le notizie che rimbalzano sui vari organi di stampa.
«Mi auguro che Maria possa essere ritrovata sana e salva nel più
breve tempo possibile e che suo
marito e i suoi familiari possano
tornare ad abbracciarla presto».
Che cosa sia accaduto a Maria
nessuno lo sa. La nave della «Co-
sta Crociere» ha cominciato a imbarcare acqua intorno alle 21.30 di
venerdì all'altezza dell'Isola del
Giglio, dopo aver urtato uno scoglio quando era al largo delle coste
toscane.
«Trovate mia moglie», continua
a ripetere il marito Vincenzo. Sentiamo la sua voce mentre parliamo al telefono con fratello che ci
aggiorna sulle ricerche.
In Toscana ieri sono arrivati anche i familiari di Anna (la madre,
la sorella ed il cognato) che hanno
raggiunto il marito di Anna ed i
suoi parenti , fortunatamente sopravvissuti al naufragio. Ieri sera
si trovavano tutti in un albergo di
Orbetello, vicino Grosseto, in attesa di notizie. In attesa di conoscere che fine abbia fatto la sfortunata 30enne coratina. Venerdì
sera, apprendiamo, i coratini riuscirono ad indossare i giubbotti
salvagenti e a buttarsi in mare,
nelle scialuppe. «Maria aveva la
fobia del mare», ci dicono alcuni
amici. «Non so come possa aver
fatto a buttarsi in mare».
A Corato si spera, si prega e
nessuno vuole pensare al peggio.
Ma, intanto, le ore dell’attesa diventano sempre più pesanti ed
estenuanti.
TRENTENNE, DIPLOMATO COME BASSISTA AL CONSERVATORIO, A BORDO SUONAVA CON UNO DEI GRUPPI DELL’ANIMAZIONE
Manca ancora all’appello
un musicista di Alberobello
DOMENICO GILIBERTI
l ALBEROBELLO (BARI). Sono ore
di angoscia quelle che l’intera comunità della capitale dei trulli sta vivendo in questi giorni. Tutti seguono
ora per ora l’evolversi delle ricerche
dei dispersi della Costa Concordia,
naufragata la sera di venerdì scorso
sulla scogliera dell’isola del Giglio.
Fra i dispersi, infatti, risulta anche
Giuseppe Girolamo (nella foto qui
accanto), un trentenne alberobellese
che da qualche giorno era riuscito ad
entrare nello staff della nave come
musicista. Entrare nel mondo della
musica è stata da sempre la sua grande passione. Diplomatosi come bassista al conservatorio, continuava a
coltivare questa sua passione orga-
nizzando serate con un gruppo di amici presso pub o discoteche della zona.
Agli inizi del mese di dicembre la
svolta. Tramite internet inoltra domanda presso una agenzia specializzata e finalmente riceve una risposta
positiva che lo porterà ad imbarcarsi
sulla Concordia come batterista in
uno dei gruppi di animazione della
nave. Per Giuseppe era il momento
tanto atteso. Insomma si trattava di
dare una svolta alla vita, per giunta
continuando a dedicarsi alla musica.
Ecco perché si trovava su quella nave,
accompagnato soltanto da un fardello
carico di speranza e nel cuore tanto
desiderio di sfondare nel lavoro grazie
alla passione per la musica. Il resto è
cronaca, di quella che non si vorrebbe
mai sentire, ma che purtroppo rattrista tutti coloro che ne restano coinvolti. La speranza dei famigliari, dei
suoi amici, dei concittadini è quella
che si risolva tutto con il suo ritrovamento. Ma le ore continuano a passare inesorabilmente e purtroppo dalle affannose ricerche nessuna notizia:
Giuseppe Girolamo resta incluso ufficialmente nella lista dei 17 dispersi.
POTENZA IL PRESIDENTE LUCANO DI ASSOTURISMO RASSICURA: MA DOPO QUESTA TRAGEDIA LE CROCIERE SARANNO PIÙ SICURE
Avventura finita, i lucani già tornati a casa
La Costa Crociere per questioni di privacy si rifiuta però di fornire i loro nominativi
l POTENZA. Tra i passeggeri della crociera
del terrore c’erano anche cinque lucani, sulle
cui generalità l’unità di crisi, allestita nella
prefettura di Grosseto, mantiene il più stretto
riserbo. Una questione di privacy. Non è chiaro
se si tratta di cittadini nati e residenti in
Basilicata oppure di lucani emigrati. L’unica
certezza - considerando che non sono pervenute segnalazioni di dispersi o feriti alle
prefetture di Potenza e Matera - è che stanno
tutti bene e si trovano già nelle rispettive case
dopo aver vissuto in prima persona un vero e
proprio incubo.
Sarebbe stato importante raccogliere una
loro testimonianza diretta dell’accaduto, ma la
stessa Costa Crociere si è sempre rifiutata di
fornire i loro nomi. Non solo. Non ha voluto
neppure chiarire se i lucani avevano prenotato
presso agenzie viaggi della Basilicata o fuori
regione. Un «mistero» solo in parte svelato da
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOpP0TfC2VqKmnlF1ZsOQLg0=
Rosa Pafundi, presidente di Assoviaggi-Assoturismo (Confesercenti di Potenza). L’associazione ha avviato fin da sabato scorso una
capillare ricerca tra le agenzie viaggio operanti in Basilicata per una verifica sulla vendita di pacchetti di crociera Costa, oltre ad aver
preso contatti, attraverso Assoviaggi nazionale, con la direzione di Costa Crociere.
Fino ad ora nessun riscontro, a parte l’indiscrezione secondo cui almeno due dei cinque
lucani avrebbero prenotato il viaggio attraverso internet. «Siamo in contatto telefonico
costante – dice Pafundi – per saperne di più in
modo da accertare ogni possibilità e poter
prestare la massima assistenza ad eventuali
passeggeri lucani. La difficoltà deriva sia
dall’assoluto riserbo imposto dalla Costa Crociere perché ci sono ancora alcune decine di
dispersi e sia dalla possibilità di prenotazione
ed acquisto della crociera direttamente via
Internet e quindi non attraverso il canale delle
agenzie di viaggio. Inoltre non è escluso che
qualche passeggero sia nato in Basilicata ma
residente altrove. Comunque – riferisce Pafundi – le offerte vantaggiose, dovute alla bassa
stagione, relative alla crociera della Concordia
hanno visto un buon numero di clienti in
agenzie chiedere informazioni che, almeno per
quello che riguarda la rete associata ad Assoviaggi, non si è trasformata in acquisto».
La vicenda rischia di riverberarsi sulle prenotazioni future e sul rapporto tra i lucani e la
crociera, una delle forme di vacanza più gettonate soprattutto dalle coppie in viaggio di
nozze. Lo conferma Piero Scutari, presidente
lucano di Assoturismo: «Sì, il rischio c’è, ma
proprio sulla scia di questa tragedia le crociere
saranno più sicure. La stessa Costa farà di
tutto perché non accadano più cose del genere».
[ma.bra.]
13 GENNAIO La nave prima del «tracollo» totale
4 PRIMO PIANO
IL NAUFRAGIO
LA VOCE DEI SOPRAVVISSUTI
Lunedì 16 gennaio 2012
Dopo aver aiutato altri passeggeri a salire
sulle scialuppe è scivolato gravemente:
non poteva più risalire sul ponte
Con la gamba fratturata
in tanti gli devono la vita
Il commissario «eroe» recuperato con l’elicottero: 36 ore di incubo
l GROSSETO. Le polemiche e le
accuse dei naufraghi per «il caos»
e i ritardi dei soccorsi a bordo
della Costa Concordia, non sembrano proprio riguardare Marrico Giampietroni, il capo commissario di bordo salvato dopo 36 ore
dai vigili del fuoco. Per molti già
un «eroe» della tragedia di due
giorni fa, lui nel ristorante del
ponte 3 della nave, dove lo hanno
trovato i soccorritori, c'era tornato per verificare che tutti fossero
usciti dalle cabine, dopo aver aiutato altri passeggeri a salire sulle
scialuppe, e aver dato ordini agli
altri membri dell’equipaggio. Lì
ha rischiato di morire: non poteva
risalire sul ponte. È scivolato, si è
rotto una gamba, ma nonostante
l’“incubo» ha «sempre sperato nella salvezza», come ha detto all’arrivo all’ospedale di Grosseto.
Giampietroni, 56 anni, di Ameglia (La Spezia), è riuscito a rimanere vigile, ad ascoltare quanto
succedeva intorno, a richiamare
l’attenzione dei vigili del fuoco
quando li ha sentiti vicini nonostante per un giorno e due notti
fosse rimasto al buio e al freddo. Le
immagini della barella issata con
il verricello a bordo di un elicottero hanno fatto il giro del mondo.
Al suo arrivo a Grosseto è stato
subito visitato dai medici che lo
hanno ricoverato, a scopo precauzionale, in rianimazione: ha una
sindrome da schiacciamento, una
frattura scomposta e uno stato di
ipotermia, ma non è in pericolo.
Lo ha sicuramente aiutato
l’esperienza maturata a bordo delle navi della Costa dove, ha spiegato la mamma, Giovanna Lazzerini, 78 anni, raggiunta al telefono dall’emittente locale ligure
Primocanale, appena appresa la
notizia del suo ritrovamento,
«Marrico è entrato alla Costa a 18
anni subito dopo il diploma. È stato macchinista poi è diventato 'hotel director' con la qualifica di capo
commissario». Una vita sulle navi
della Costa, in mezzo a gente che
vuole pensare solo divertirsi, che
per una settimana non vuole problemi e che venerdì sera, improv-
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOpP0TfC2VqKm9yzb/P6xXu4=
SALVATAGGIO
Marrico Giampietroni,
il capo commissario di
bordo salvato dopo 36
ore dai vigili del fuoco.
Accanto, l’azione di
salvataggio, con la
barella issata con il
verricello a bordo di
un elicottero
.
visamente, si è trovata a vivere gli
incubi visti fino ad allora solo al
cinema o in tv.
La mamma lo ha sentito solo
per pochi minuti «mi ha detto che
ha un po’ male alla gamba, ma che
sta bene. Parlargli è stato come
rinascere. Se mi avessero detto che
era morto, morivo anch’io». Ed è
l’anziana donna a spiegare cosa ha
fatto il figlio, consapevole di rischiare la propria vita, confermando i racconti di molti passeggeri: «mi ha detto di avere aiutato
molte persone a salire sulle scialuppe di salvataggio. Era mezzanotte. Poi è andato a cercare nelle
cabine se era rimasto qualcuno.
Ma è scivolato e si è rotto una
gamba, rimanendo bloccato».
Giampietroni dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico
Monito del ministro Clini
«Stop a maxi-navi in aree sensibili»
Stop ai giganti turistici del mare nelle aree particolarmente sensibili delle nostre coste. Ed è polemica sulle rotte sotto costa delle maxi-navi da crociera.
Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, interviene
dopo il naufragio della nave Costa Crociere, Concordia, all’Isola del Giglio in Toscana. Area di parco nazionale e Santuario dei Cetacei. E proprio l’Arcipelago Toscano è tra le aree più a rischio in Italia insieme
alla Laguna di Venezia. «Basta con la gestione di queste navi che vengono usate come se fossero dei vaporetti», ha detto Clini. «Questo – ha sottolineato il
ministro – non è turismo sostenibile ma è turismo pericoloso. Dobbiamo intervenire rapidamente e con
decisione per evitare che queste grandi navi arrivino
vicino ad aree ambientalmente sensibili». Il ministro
porta avanti una battaglia nella Laguna di Venezia per
la quale ha rilanciato una proposta (datata 2004) di
un terminal off-shore da realizzare fuori della laguna
dove far approdare le navi passeggeri lunghe centinaia di metri e alte come palazzi. In Laguna con le
crociere transitano 1,6 milioni di passeggeri l’anno,
ed è il quarto scalo a livello europeo per transiti e il
primo 'homeport' (imbarco-sbarco). In campo scendono gli ambientalisti che lanciano l’allarme. Da parte degli armatori «le regole ci sono, basta rispettarle»,
ha detto la compagnia di navigazione Grimaldi Lines.
TESTIMONIANZA HANNO RESISTITO AL FREDDO E SENZA CIBO NELLA LORO CABINA. «TORNEREMO IN ITALIA PER UN ALTRO VIAGGIO»
Salvi due coreani in viaggio di nozze
«Nessun allarme, poi è calato il buio»
l ROMA. Insieme al Commissario di bordo, sono i veri «miracolati» della crociera maledetta. Sono stati estratti vivi dalla
Costa Concordia dopo circa 24
ore dall’incidente. Hye Jim Jeong
e Kideok Han, i due sposini coreani superstiti del naufragio del
Giglio, hanno passato quelle ore
di terrore, al freddo e senza cibo,
con la speranza che qualcuno si
accorgesse di loro in quell'angusto corridoio davanti alla loro cabina. Solo la scorsa notte, al terzo
tentativo, i soccorritori sono riusciti a raggiungerli e a portarli in
salvo. Ora, ad otto giorni dalle
nozze, sono tornati a Roma, la città che avevano visitato qualche
giorno prima della partenza.
d’uscita da una parte all’altra del
Questa volta sono ospiti dell’amcorridoio, facendosi luce con il
basciata coreana in un lussuoso
flash della macchinetta fotografihotel dei Parioli. Il telo termico lo
ca. «Volevamo tornare in cabina
hanno lasciato a Grosseto ed ora
per prendere i vestiti – dicono -,
sulle spalle hanno due caldi giubstavamo morendo di fame e fredbotti, ai piedi scarpe da ginnastido. Purtroppo però non riuscivaca e indosso una tuta. «La sera
mo, la nave era troppo inclinata.
dell’incidente ci eravamo appena
Abbiamo cercato anche di ragaddormentati dopo aver cenato –
giungere i piani superiori ma c'eraccontano i due ragazzi di 29 anra il rischio di
ni -. Poi ad un
cadere nel vuocerto punto abto». «La fortuna
biamo avuto la
– sottolinea Hye
sensazione che
Jim – è stata che
qualcosa non
la nostra cabina
andava. Una
non si trovava
persona è entranella parte somta nella nostra
mersa della nacabina dicendove, ma in quella
ci qualcosa in
fuori dall’acitaliano. Tutte le
qua».
cose cominciaFuori dall’hovano a cadere a
tel, i due sposini
terra e ad un
continuano a ritratto ci siamo
spondere alle doritrovati con i
mande sempre
piedi in aria».
con il sorriso
«Non abbiamo
SPOSI La coppia di coreani
sulle labbra. Ma
sentito alcun allarme – cerca di ricordare Kideok l’espressione cambia di colpo
quando lui mostra ai giornalisti
-, all’improvviso si sono spente
le foto dell’interno della nave: i
tutte le luci. Abbiamo avuto molcorridoi, il pavimento, le pareti
ta paura. Vivevamo con la speilluminate solo dal flash. Ora nei
ranza che qualcuno ci trovasse,
loro programmi c'è un secondo
ma anche con la consapevolezza
viaggio di nozze, magari insieme
di avere accanto la persona amaal figlio che hanno in cantiere:
ta».
Faremo una nuova luna di miele
I due ragazzi, che a Seul lavoma non in crociera. Torneremo
rano come insegnanti di chimica
in Italia – assicura lei - i vostri
e fisica, raccontano di aver pasvigili del fuoco sono troppo belli».
sato il tempo cercando una via
PRIMO PIANO 5
Lunedì 16 gennaio 2012
Crociere, ieri lusso a buon prezzo,
oggi nient’altro che un ammasso di
rottami in cui cercare altri cadaveri
Tende e tovaglie «volano» nell’acqua
come fantasmi, assieme a bicchieri,
posate, mobili, sedie, stoviglie
NAUFRAGIO
Nelle due foto,
e in quella
centrale,
alcuni
particolari
della nave
«Concordia»:
le speranze di
ritrovare
qualcuno in
vita si
affievoliscono
sempre più
.
Nel ventre del gigante
alla ricerca dei dispersi
Il dolore dei sommozzatori: solo silenzio, nessun segno di vita
IL CASO LO SKIPPER DI «AZZURRA»: GLI SCOGLI SONO LÌ DA SECOLI
Ricci: un errore
da principiante
l ROMA. «Un principiante lì non ci va. E' quasi un assurdo»,
gli scogli «sono lì da secoli». E poi «c'e questa corsa a chi porta
più passeggeri, ma quando c'è un incidente in mare è difficile
gestire il momento tragico».
A parlare è Cino Ricci, classe '34, skipper della gloriosa
imbarcazione italiana Azzurra, e grande esperienza di mare. Il
tragico naufragio del Costa Crociere Concordia a pochi metri
dalla costa dell’Isola del Giglio, in Toscana, «è un evento
possibile – dice – perchè in mare qualsiasi cosa può generare un
disastro».
Lo skipper punta quindi il dito
sui giganti che solcano il mare e li
chiama «paesi galleggianti». «Fare
navi con una capienza enorme è un
errore. Per me questa corsa a riempire le navi di moltissima gente non
va», dice. Tanti gli interrogativi.
«Non giudico il comandante, occorre attendere le risposte delle inchieste ma le domande sono tante. Navigava con gli strumenti, o con il
timoniere che teneva la ruota, o la
nave è teleguidata. Perchè è andato
lì? Le rotte delle navi sono scritte».
Poi il viaggio di notte: «La partenza notturna non ha dato il modo
di far dare e recepire le istruzioni.
Deve essere chiaro come comporSKIPPER Cino Ricci
tarsi e dove ci si deve radunare. Di
giorno – spiega Cino Ricci – c'è tutto il tempo perchè i passeggeri possano scoprire la nave. È come se su un aereo si
dessero le istruzioni dopo sette ore di volo, in caso di incidente
neanche si saprebbe allacciare la cintura di sicurezza!».
Nel caso della Concordia il mare calmo e la vicinanza alle
rocce hanno aiutato. Quindi il messaggio di abbandono della
nave. «Ho letto molto dettagliatamente l’affondamento dell’Andrea Doria ed è sempre difficile dare giudizi e dire cosa sia
successo realmente in plancia. In quel caso, a differenza del
Concordia, il comandante non diede il segnale di abbandono
nave per non creare panico. L'abbandono nave – dice Ricci –
crea maggiore panico perchè la gente si butta in mare».
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOgADVtLZ3+8zKmL2Q0F8gxE=
l ISOLA DEL GIGLIO. Nella pancia scura
della Concordia, a quasi venti metri di profondità, le sedie sono al posto dei lampadari e i
materassi galleggiano assieme ai vestiti eleganti e mai indossati, che ora imputridiscono
in fondo al mare. Benvenuti in quel che non si
vede, in quel che resta del gigante della Costa
Crociere, ieri lusso a buon prezzo oggi nient'altro che un ammasso di rottami in cui cercare cadaveri.
Il viaggio nei ponti sommersi all’interno
della nave naufragata venerdì sera all’Isola del
Giglio inizia laddove è finito il suo sogno di
grandezza: il gommone dei sommozzatori si
ferma proprio sotto la gigantesca scritta «Costa Condordia» che svettava sul tetto della
nave, proprio davanti alla ciminiera, e oggi è
perpendicolare alla superficie del mare, nel
lato più vicino all’isola. I sub della Guardia
Costiera rompono una delle vetrate panoramiche della terrazza ed entrano nel regno del
silenzio. «Scendere laggiù vuol dire lavorare
in condizioni estreme – raccontano dopo
un’ora d’immersione – il buio e la visibilità
ridotta al minimo è soltanto il primo dei pro-
blemi con cui ti trovi a confrontarsi. E non c'è
nessuno a cui chiedere: sei solo». L’altro, problema, è il rovesciamento della realtà. Quello
che stava sopra nel mondo reale, qui sta sotto.
Quello che era sul pavimento, ora è sul muro.
«Si chiama perdita d’orientamento – dicono
i sub – è impossibile non incapparci e per
questo bisogna stare molto attenti a come ci si
muove, cercando sempre dei punti di riferimento».
Difficile, quando si entra nel salone ristorante, che la megalomania dei costruttori di
queste corazzate del divertimento ha frazionato su tre ponti, lasciando al centro un enorme buco. Quel che non era ancorato al pavimento, galleggia. O è finito in fondo al mare,
che in questo caso è la murata di dritta della
nave, se si è staccato. «Stavo nuotando e a
mezzo metro da me è passato un tavolo: le
cerniere che lo tenevano inchiodato al pavimento hanno ceduto. Sono stato fortunato»
sorride il sommozzatore, come se non avesse
rischiato la vita. Non c'è più nulla di naturale,
laggiù: le tende e le tovaglie «volano» nell’acqua come fantasmi, assieme a bicchieri, po-
sate, mobili, sedie, stoviglie, qualche oggetto
personale lasciato lì nella fretta della fuga.
Nel ventre della nave, non c'è rumore. E
invece servirebbero: vorrebbe dire che qualcuno sepolto a 20 metri di profondità lotta
disperatamente contro la morte per poter riemergere e tornare a guardare il sole. «No –
dicono sconsolati i sub – non abbiamo sentito
nulla». Nulla nel salone e nulla nelle cabine.
Percorrere i corridoi è come scendere in un
pozzo nero e chissà se questi ragazzi ricordano
il povero Alfredino cui toccò la sorte più dura:
morire di paura. Perchè quei corridoi stretti e
neri sono come il pozzo di Vermicino, un incubo senza fine. Ma tu non ci sei cascato per
sbaglio: ti ci sei infilato per lavoro, perchè
speri di trovare la luce. Di salvare una vita,
anche solo una.
Bisogna controllare cabina per cabina e non
è semplice visto che in qualche caso i mobili
sono finiti proprio davanti alla porta. In un’ora
i sub ne hanno viste sette, sommerse ce ne sono
centinaia: all’interno nuotano i materassi e le
valige, qualche documento e gli abiti portati
per una vacanza divenuta tragedia.
6 PRIMO PIANO
Lunedì 16 gennaio 2012
IL NAUFRAGIO
Il ministro dell’Ambiente Clini:
«È necessario evitare che
il combustibile finisca in mare»
FRA INCREDULITÀ E TIMORI
Scatta l’allarme ambientale
per 2.300 tonnellate di gasolio
Se la nave scivolasse in profondità i serbatoi potrebbero rompersi
«Troppo facile
accusare
l’equipaggio»
L’ANSIA
La vicinanza
della nave
alle abitazioni
dell’isola del
Giglio: è ben
visibile quanto alto
sia il rischio cui
sono esposti gli
abitanti per un
eventuale
sversamento
del gasolio in mare
La tragedia
L'IMPATTO - venerdì ore 21,30
La Costa Concordia impatta gli scogli "le Scole"
a circa 500 metri dal porto. Dopo l'urto la nave
tenta di entrare in rada
Genova
SAVONA
LIGURIA
Rotta prevista
TT
Giglio Porto
ta
ve
hi
cc
Livorno
aSa
na
lo squarcio sulla fiancata sinistra
vo
70 metri
ivi
passeggeri + equipaggio
-C
4.232
A
l ROMA. Troppo facile accusare gli uomini
che erano a bordo, il «disordine non è stato creato dall’equipaggio, ma dal panico». È il racconto
del cappellano di bordo della Costa Concordia,
don Raffaele Malena, che a Radio Vaticana ha
raccontato quello che è successo a bordo dopo
l'urto della nave con gli scogli. «Quei momenti
sono momenti di panico... Forse non hanno dato
subito l’allarme, l’abbandono nave... Cercavano
un’altra cosa, quando si è verificato il fatto, lo
squarcio alla nave: erano, infatti, andati a vedere
in sala macchina se potevano risolvere il black
out... Ma è stato troppo tardi, perché‚ in meno di
20 minuti la sala macchina era invasa dall’acqua: non c'è stato niente da fare. Il comandante
ha cercato di arrivare con la nave sottoriva, vicino al porto: ma la nave ha incominciato ad
inclinarsi a 150-200 metri dal porto, non più lontano».
Sull'equipaggio don Malena non ha dubbi: «E'
troppo facile dire “impreparazione": il disordine
non è stato creato dall’equipaggio, l’ha creato il
panico, l’ha creato la paura tra i passeggeri. Il
panico fa quello che fa. Per carità di Dio, lì, in
quei momenti, si vede la propria vita in pericolo.
L'equipaggio si è prodigato, non è vero che era
passivo. Ma io, quando ho capito che c'era stato
uno squarcio di 60-70 metri, ho detto a Gesù:
Pensaci Tu!».
Don Raffaele ha anche raccontato quale è stato il suo ruolo con i passeggeri in quei momenti:
«Il cappellano dove è chiamato deve correre. Li
ho incoraggiati. C'erano tanti bambini, una bambina me la sono presa in braccio, ho chiamato la
mamma e ho detto di mandarla subito nella scialuppa e la mamma l'hanno fatta evacuare per
prima. Sono momenti di panico e di paura per i
passeggeri». Il cappellano ha poi ringraziato
«molto il parroco del Giglio, che ha aperto subito
la chiesa. Questa è un’isola di mille e 200 persone
in estate e 700 in inverno. Tutti volevano dare un
mano: hanno aperto gli alberghi, ci hanno dato
da mangiare, ci hanno dato coperte».
imbragarla con delle catene rotanti in grado di segarla in quattro e poi portarla via
un pezzo per volta. Sul versante del rischio
inquinamento, che potrebbe effettivamente esserci se le condizioni meteorologiche
peggiorassero, invece, dopo la diffida della
Guardia costiera all’armatore affinchè
vengano al più presto rimosse le 2.400 tonnellate di carburante presenti nei serbatoi
senza compromettere la stabilità della nave, gli esperti dei quattro battelli (Tirreno,
Tito, Ievoleco, Eco-Giglio) del ministero
dell’Ambiente – ipotizzando un loro intervento, che al momento non è preso in
considerazione – assicurano tempi brevi.
Operazioni che verrebbero svolte, per
esempio, in 4 ore per circoscrivere l’area
con le panne di contenimento (oltre 1.200
metri subito disponibili) per delimitare
l’olio combustibile, la stesura di quelle di
assorbimento, e in 24 ore per la pulitura
(grazie all’aspirazione con lo skimmer).
L’esperto anti-inquinamento marino del
ministero ha ribadito che i mezzi sono «in
stand-by» ma «pronti a intervenire». Un
lavoro di nervi che tiene sotto pressione
uomini e mezzi i quali – ha ricordato Clini
– devono fare i conti anche con la mancanza di risorse: «I tagli della legge di
stabilità del 2010 fanno sì che siamo oggi a
un impegno più di volontariato che a strutture ordinarie».
E per questo che serve, mai come in
questo momento, un «piano urgente». In
questo momento però «dobbiamo evitare
che esca» carburante in mare», un problema «serio in una zona di parco naturale
molto pregiato». Infine il ministro da Livorno, nelle prossime ore per un vertice in
Prefettura, ha deciso di mettere all’ordine
del giorno l’emergenza ambientale nelle
acque dell’Isola del Giglio, gli interventi da
compiere.
RO
IL GIGANTE DEL MARE La Costa Concordia
l ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO). A
vederla così, poggiata su un fianco, sembra
che da un momento all’altro si sdraierà. Il
salotto del mare, la nave Costa Concordia
naufragata la sera di venerdì di fronte le
acque dell’Isola del Giglio, è diventata un
rischio anche per la salvaguardia dell’ambiente e per le acque del Parco nazionale
che la ospita in questa tragica circostanza.
Nella sua pancia sono stipate circa 2.300
tonnellate di olio combustibile sorvegliate
a vista dalla nostra «Protezione civile del
mare», i mezzi e gli uomini del ministero
dell’Ambiente per l’anti-inquinamento
marino (nell’ambito del progetto Castalia). Si teme che la nave possa, per il mare
grosso, scivolare in profondità: i serbatoi
del combustibile potrebbero rompersi.
Ma adesso per almeno 24 ore soccorsi e
operazioni di salvataggio si concentreranno sul recupero di vite umane. Soltanto
dopo, e quando sarà il momento, inizierà la
corsa per recuperare il combustibile dal
serbatoio. Il responsabile anti-inquinamento marino del ministero, Lorenzo Barone, ha anche «ribadito» l’intenzione di
mantenere questo «presidio con il maggior numero di mezzi possibili», non dimenticando che «ci troviamo all’interno
di un’area protetta». Per il ministro
dell’Ambiente Corrado Clini è necessario
«evitare» che il combustibile finisca in
mare. La nave ferita e affondata della Costa
è lunga 280 metri per 65 di larghezza, ed
almeno 80 di pescaggio. Gli uomini dei
soccorsi – a sentirli raccontare – hanno
trovato tutto capovolto. Lì dentro si cammina nel vuoto con le porte che si sono
trasformate in pavimento. Un gigante del
mare abbattuto dal piccolo Golia delle terre emerse, uno scoglio. Tra le ipotesi, che si
prendono in considerazione tra i tecnici
c'è anche quella di farne uno «spezzatino»:
LA
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOgADVtLZ3+8zXKcKVHergeI=
IL CAPPELLANO DI BORDO
ISOLA
DEL GIGLIO
Rotta effettuata
80 gradi
l'inclinazione sulla fiancata destra
TOSCANA
LA CROCIERA "Profumo d'agrumi"
(8 giorni e 7 notti)
Civitavecchia, Savona, Marsiglia,
Barcellona, Palma di Maiorca,
Cagliari, Palermo, Civitavecchia
Isola d'Elba
NOVEMBRE 2008, IL PRECEDENTE
Porto di Palermo: durante
le manovre di ormeggio la Concordia,
a causa di una forte raffica di vento,
urta contro un bacino galleggiante
e si squarcia tra la prua e la fiancata
destra. Nessun ferito
Grosseto
LAZIO
CIVITAVECCHIA
Mar Tirreno
ROMA
ANSA-CENTIMETRI
LA CONFERMA I DOCUMENTI DEVONO PER LEGGE ESSERE SULLE NAVI. LA ROTTA DI SICUREZZA PASSA A CIRCA 5 MIGLIA DALL’ISOLA DEL GIGLIO
Lo scoglio della tragedia è segnato
sulle carte nautiche ufficiali di bordo
NICOLÒ CARNIMEO
l Lo scoglio nell’isola del Giglio
in località «Le scole» dove ad una
velocità di circa 20 nodi ha urtato
la «Costa Concordia» è segnato
sulle carte nautiche ufficiali del
nostro Istituto Idrografico della
Marina che devono per legge essere a bordo di tutte le navi mercantili, in particolare quella che
abbiamo consultato è la 5D «Dal
Canale di Piombino al promontorio Argentario e scoglio Africa»
(scala 1/100mila). E ciò contrariamente a quanto affermato dal
comandante Francesco Schettino
alla vigilia del sinistro.
Con l’ausilio delle squadrette
nautiche abbiamo tracciato la rotta di sicurezza che partendo da
Civitavecchia passa al largo del
Giglio, quella che ogni comandante di buon senso avrebbe dovuto
seguire con più di quattromila
persone a bordo, questa passa a
circa 5 miglia dall’isola su fondali
assolutamente sicuri e batimetriche (le linee che uniscono le medesime profondità marine) che superano i 150 metri.
La nave da crociera si trovava,
invece, dove non avrebbe mai dovuto essere e cioè molto vicina alla
costa nei pressi del porto, qui in
verità ci si può anche avvicinare
perché la profondità si mantiene
alta raggiungendo i 98 metri, ma la
carta nautica segna espressamente
la rotta che bisogna obbligatoriamente seguire per farlo in sicurezza. Se per imprudenza, negligenza o imperizia questa rotta non
viene seguita è molto facile finire
su un piccolo gruppo di scogli tra i
quali uno affiorante che rimane
poco a Nord.
Il problema è che ormai anche
gli equipaggi più esperti si fidano
molto della strumentazione e delle
carte elettroniche e consultano
sempre più raramente i portolani e
le carte nautiche tradizionali dove
nel tracciare la rotta con la matita
ci si accorge immediatamente se si
traguarda un ostacolo, specialmen-
te uno scoglio affiorante o una
secca, che è un improvviso innalzamento della profondità. Vi
era poi, a nostro avviso, la consapevolezza di avvicinarsi alla costa perché a bordo di questa tipologia di navi da crociera ci sono
ben due radar con il sistema Arpa
che se correttamente impostati segnalano l’approssimarsi degli scogli e lo «sforamento» della distanza
di sicurezza con un allarme del
quale è impossibile non tenere
conto.
Quanto probabilmente è successo è che la nave come spesso
avviene per alcune località di mare
che hanno alti fondali nelle vicinanze – il barese Pasquale Trizio
esperto di marineria è stato testimone della stessa manovra a
Meta di Sorrento e nella nostra
Polignano – si è avvicinata troppo
alla costa per realizzare una specie
di operazione di marketing e poi
con un «eccesso di confidenza»
visto che la stessa manovra era
stata ripetuta in quel tratto di
mare chissà quante volte non sono
state verificate le insidie dei fondali pur abbondantemente segnalate.
PRIMO PIANO 7
Lunedì 16 gennaio 2012
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOgADVtLZ3+8zVR1R6nLNiW4=
I primi soccorritori della Guardia costiera Tra l'allarme per una falla dato alle 21,45
avrebbero invitato il comandante a risalire e la prima comunicazione alle autorità
sulla nave ricordandogli i suoi compiti
marittime sarebbe trascorsa un’ora
I riflettori sono puntati
sulla «scatola nera»
Dalla Concordia non sarebbe mai partito il «may day»
l PORTO SANTO STEFANO (GROSSETO).
C'è tutto nella scatola nera della Costa Concordia, l’inchiesta sul naufragio all’isola del
Giglio parte da qui. Rotta seguita; comandi
impartiti dal comandante dopo l’impatto con
gli scogli; comunicazioni con la Capitaneria di
porto e con i soccorritori: la scatola nera ha già
cominciato a parlare su tutto questo. Entro un
giorno avrà svelato la sua verità tecnica, oggettiva, agli specialisti della Guardia costiera,
che svolgono le indagini insieme ai Carabinieri sotto il coordinamento della procura di
Grosseto, e che stanno elaborando una relazione determinante per il proseguimento
dell’inchiesta. E' un’attività di riscontro febbrile e complessa, basata su precisi calcoli
matematici che secondo il procuratore capo di
Grosseto, Francesco Verusio, starebbe già determinando che tra l'allarme per una falla dato
alle 21,45 e la prima comunicazione alle autorità marittime dell’incidente sarebbe trascorsa circa un’ora. Il secondo orario corrisponderebbe alle 22.43.
MARCHIO «INFAMIA» PENDE SU COMANDANTE -Più che le sue parole, quelle del
suo difensore o quelle di altri membri dell’equipaggio, dopo le accuse dei passeggeri, saranno
le «scatole nere» a dare le prime risposte certe
sul comportamento del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, arrestato
sabato sera. Di certo, come ha detto il procuratore Francesco Verusio, «poco dopo la
mezzanotte, mentre erano ancora in corso le
Il napoletano travolto dalle polemiche
Abbandono della nave: la più infamante
e grave delle accuse per il comandante
IL COMANDANTE Francesco Schettino, in carcere a Grosseto
.
Tra le accuse rivolte al comandante Francesco
Schettino la più infamante e grave per un ufficiale della marina mercantile quella di abbandono della nave,
non si tratta solo di rispettare un codice romantico o
una antichissima consuetudine marinaresca, perché
vi è una espressa previsione legislativa nel nostro Codice della navigazione. Al secondo comma dell’articolo 303 si legge: «Il comandante deve abbandonare la
nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a
salvare le carte e i libri di bordo e gli oggetti di valore
affidati alla sua custodia». La pena, in caso di inosservanza, si trova nell’articolo 1097 che punisce il comandante con la reclusione sino a due anni, ma se –
come nel caso in questione – la nave è adibita al trasporto passeggeri e dal sinistro deriva l’affondamento
la pena può essere aumentata sino a dodici anni.
La stessa pena è prevista anche per qualunque componente della nave che senza il consenso del comandante abbandoni la nave in pericolo.
La nave secondo il codice non può essere lasciata se
non dopo l’esperimento di tutti i mezzi suggeriti
dall’arte nautica.
Il comandante Schettino è accusato anche di omicidio
colposo plurimo e disastro, queste previsioni si trovano nel nostro codice penale, ma in questo caso il codice della navigazione che è materia speciale, ovvero
prevale ed integra il diritto comune, prevede alcune
aggravanti e aumenta le pene sino a un terzo. [nic. carn.]
IL RADAR DELLA CONCORDIA Sotto accusa
operazioni di salvataggio, lui era già sugli scogli dell’Isola del Giglio», mentre alcuni dei suoi
uomini, e primo tra questi Marrico Giampetroni, il capo commissario di bordo recuperato
ieri dopo 36 ore, rischiavano la vita per salvare
i passeggeri. Anche i primi soccorritori della
Guardia costiera avrebbero invitato Schettino
a risalire sulla nave ricordandogli i compiti di
coordinamento affidati a lui per l’evacuazione.
«Una vera infamia» ricordano gli uomini di
mare per il comandante di una nave, un mar-
chio che fa passare in secondo piano la manovra di avvicinamento alle coste, «che ha
permesso di salvare tante persone», che il suo
avvocato Giulio Leporatti aveva sottolineato.
Oltretutto dalla Concordia non sarebbe mai
partito il «may day». L’allarme, tra l’altro, sarebbe partito dai Carabinieri di Prato ai quali
aveva telefonato la figlia di una passeggera
informata di quanto stava succedendo a bordo
mentre dalla nave veniva detto che si trattava
solo di «un guasto tecnico». Solo tra le 22,42 e le
22,43, ha detto Verusio, sarebbe partito l’allarme dalla Concordia.
E Schettino, oltre al pericolo di fuga e possibile inquinamento delle prove, le accuse che
lo hanno portato in carcere, potrebbe dover
rispondere anche della manovra di avvicinamento all’isola del Giglio che avrebbe fatto,
impattando negli scogli, per rispettare la prassi marinara dell’«inchino» che consiste nel far
passare una nave vicino un porto e salutare con
la sirena le persone a terra. «Inchino» che,
almeno nell’agosto scorso la stessa Concordia
aveva già fatto, «in sicurezza». Un fatto confermato da uno scambio di messaggi tra il
sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, che assicura
«non è una prassi», e l’allora comandante Massimo Calisto Garbarino che nella risposta al
primo cittadino che lo ringraziava dello «spettacolo» non nasconde la speranza «che possa
diventare una tradizione». E ieri in serata anche Costa Crociere ha preso le distanze da
Schettino parlando esplicitamente di «errori di
giudizio» da parte del comandante.
8 PRIMO PIANO
Lunedì 16 gennaio 2012
L’AZIONE DEL GOVERNO
UNA NUOVA APERTURA DI CREDITO DALLA GERMANIA
Merkel: ho fiducia nell’Italia
riuscirà a convincere i mercati
SI APRE UNA SETTIMANA DECISIVA
Dopo il taglio di Standard & Poor's, la
cancelliera Angela Merkel ci riporta,
almeno per un giorno, in 'serie A'. Da
un lato ci accosta alla Spagna, il cui
merito creditizio non è sceso in 'serie
B' come il nostro, dall’altro ci separa
nettamente dalla Grecia, vista come la
maggior preoccupazione del momento,
da risolvere velocemente se si vuol
cercare di mettere la parola fine alla
crisi del debito europeo.
Mentre il suo omologo Nicolas Sarkozy
sceglie di rivolgersi ai francesi, chiedendo «volontà collettiva e coraggio di
riformare il Paese», Merkel si rivolge
ai mercati: gli investitori, ha spiegato
in un’intervista ad una radio tedesca,
riconosceranno le riforme adottate da
Italia e Spagna. E le misure prese sul
fronte della riduzione del debito dai
MERKEL
La
cancelliera
tedesca
sarà nei
prossimi
giorni
in Italia
due Governi «convinceranno i mercati
nel medio termine».
Un salvagente non di poco conto alla
vigilia del primo giorno di contrattazioni dopo che la scure di S&P si è
abbattuta su mezzo Vecchio Continente, salvando fra i big proprio solo la
Ger mania.
GOVERNO Da sinistra: il coordinatore del Pdl, Alfano, il premier Mario Monti e il segretario del Pd, Bersani
Oggi a Palazzo Chigi il vertice con Alfano, Bersani e Casini
Settimana cruciale per l’Italia che affronta oggi il giudizio dei mercati dopo i downgrading di S&P. Forte delle parole di incoraggiamento della cancelliera tedesca,
Angela Merkel, sicura che ce la potremo fare
«a convincere» le piazze finanziarie, Mario
Monti si prepara ad una serie di incontri
decisivi a livello europeo ed inaugura quello
che da domani potrebbe essere il nuovo metodo di lavoro con le forze che sostengono
l’esecutivo. Un inedito tavolo a quattro, con i
leader di Pdl, Pd e Terzo
Polo, Alfano, Bersani e Casini, per avviare un percorso di confronto sull'Europa
che potrebbe essere l’anticamera di un confronto
condiviso più generale.
Dopo una domenica di
lavoro a palazzo Chigi con
il sottosegretario Catricalà, Monti oggi avvierà una serie di incontri
con le istituzioni europee e con i primi ministri di Gran Bretagna, Francia e Germania per chiarire il punto di vista e il percorso
che l’Italia intende seguire. E, proprio per
non dare alibi ai mercati e alle agenzie di
rating che speculano sulla natura e possibile
durata del governo, il premier incontrerà
all’ora di pranzo anche i leader dei principali partiti che sostengono il governo. Con
Alfano, Bersani e Casini, Monti intende mettere a punto le linee di quella che sarà ufficialmente la posizione dell’Italia in Europa, una linea nazionale che dovrà essere
unitaria, condivisa e, soprattutto, certificata
il prima possibile in Parlamento. Monti sederà al tavolo con i rappresentanti di Pdl, Pd
e Terzo Polo subito dopo aver incontrato il
presidente permanente del Consiglio Ue
Herman Van Rompuy: e
nel menù non ci sarà soltanto il punto sulla strategia europea da seguire
dopo i giudizi negativi ad
opera delle agenzie di rating.
Collegato a questi temi
c'è, infatti, quello centrale
della crescita e dello sviluppo e, quindi, anche quello delle liberalizzazioni. Sulle quali il governo intende rispettare il calendario che prevede il varo di
un provvedimento per il 19. E su quel fronte
non è escluso che possano esserci novità, a
partire dalla riconsiderazione della possibilità di scorporare dall’Eni la rete gas di
Snam. Un progetto su cui insistono le forze
LA BORSA
Grande attesa per la
risposta dei mercati dopo
la brutta pagella di S&P
I prezzi di seguito elencati debbono intendersi per ogni parola e per un minimo di
10 parole ad annuncio. (*)
AVVISI EVIDENZIATI maggiorazione di 15,00 euro
Per annunci in grassetto/neretto tariffa doppia.
1 Acquisti appartamenti e locali, Euro 3,00-3,50; 2 Acquisti ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 3
Affitti appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 4 Affitti uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 5
Affitti locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 6 Affitti ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 7 Auto, Euro
3,00-3,50; 8 Avvisi commerciali, Euro 3,00-3,50; 9 Camere, Pensioni, Euro 3,00-3,50; 10
Capitali, Società, Finanziamenti, Euro 14,00-16,20; 11 Cessioni rilievi aziende, Euro
14,00-16,20; 12 Concorsi, Aste, Appalti, Euro 14,00-16,20; 13 Domande lavoro, Euro
0,60-0,60; 14 Matrimoniali, Euro 3,00-3,50; 15 Offerte impiego e lavoro, Euro 4,50-5,50; 16
Offerte rappresentanze, Euro 4,50-5,50; 17 Professionali, Euro 7,00-9,00; 18 Vendita
appartamenti per abitazione, Euro 3,00-3,50; 19 Vendita uso ufficio, Euro 3,00-3,50; 20
Vendita locali commerciali, Euro 3,00-3,50; 21 Vendita ville e terreni, Euro 3,00-3,50; 22
Vendita Fitti immobili industriali, Euro 3,00-3,50; 23 Villeggiatura, Euro 3,00-3,50; 24 Varie,
Euro 7,00-9,00.
(*) Il secondo prezzo si riferisce agli avvisi pubblicati giovedì, domenica e festività
nazionali.
Si precisa che tutti gli avvisi relativi a «Ricerca di Personale» o «Offerte di Impiego e Lavoro»
debbono intendersi riferiti a personale sia maschile che femminile. Ai sensi dell’art.1 legge
9-12-’77 n. 903, è vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso, per quanto riguarda
l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il
settore o il ramo di attività.
I TEMI SUL TAPPETO
Europa e relazioni internazionali dopo i giudizi
delle agenzie di rating
I PARTECIPANTI
Mario Monti
presidente del Consiglio
Pier Luigi Bersani
Pd
Liberalizzazioni: Ecco le principali misure allo studio del governo.
TAXI. Licenze fornite dall’Autorità per la vigilanza sui contratti
pubblici di lavori servizi e forniture e possibilità di detenere più di
un permesso.
SALDI SENZA LIMITI. I commercianti potranno decidere
quando effettuare sconti, saldi o vendite straordinarie, la durata
delle promozioni e l’entità degli sconti.
UNA FARMACIA OGNI 3.000 ABITANTI. Inoltre nelle Regioni
con numero di farmacie inferiore al fabbisogno stimato, i farmaci di
fascia C potranno essere venduti negli esercizi commerciali.
PIU' NOTAI ENTRO 2013. Si pensa a due concorsi da 500 posti
l'uno, nel 2012 e nel 2013.
PROFESSIONISTI, VIA TARIFFE MINIME. Sono abrogate
tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime. Cambiano
anche le regole sui tirocini.
BENZINA. I benzinai potranno decidere di acquistare i carburanti presso i grossisti meno cari, anche se non hanno il marchio
a cui l’impianto fa riferimento. Presso le pompe di carburante sarà
anche possibile vendere tabacchi e giornali.
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politiche che chiedono di bilanciare gli sforzi che verranno richiesti alle altre categorie.
«Noi contiamo che il governo lo faccia perchè lo scorporo avrebbe effetti non solo sul
mercato ma anche politici e simbolici», sostiene il finiano Benedetto Della Vedova
mentre per la rutelliana Linda Lanzillotta
«occorre intervenire su grandi gestori di
utilities, a partire dal gas» anche perchè,
sostiene il centrista Gianluca Galletti, «alla
luce dei rating diventa indispensabile un’accelerazione anche sulla qualità degli interventi di liberalizzazione».
Altre novità sono attese sui farmaci, per i
quali potrebbe essere superata la misura
prevista bozza a favore di un sistema che
preveda di affidare all’Aifa, l’agenzia per il
farmaco, l'identificazione di un elenco di
farmaci di fascia C vendibili nelle parafarmacie. Il tutto mentre sale la protesta dei
tassisti, dei medici di famiglia e dei rivenditori di carburante e mentre verrebbero
escluse modifiche sull'assegnazione delle
frequenze. Prima di procedere con il decreto,
in ogni caso, il governo dovrebbe ricontattare le forze politiche. Tra le quali il Pd che
punta a collegare le misure di liberalizzazione e di crescita con interventi di politica
industriale, incentivi e investimenti.
QUANDO
Oggi, ora di pranzo
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Monti stringe i tempi
per varare la «fase due»
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BRINDISI: 0831/587047
LECCE: 0832/314185
TARANTO: 099/4532982
POTENZA: 0971/418536
MATERA: 0835/331548
PRIMO PIANO 9
Lunedì 16 gennaio 2012
BUFERA NELLA LEGA
L’EX MINISTRO IN TV
«Bossi mi ha chiamato e ha detto di non
sapere nulla; certo il divieto è stato tolto
dopo la risposta di affetto dei militanti»
Maroni: «Contro di me
una fatwa incomprensibile»
«È giusto fare i congressi. Il Carroccio da solo alle amministrative»
l ROMA. Il divieto non c'è più e
domenica Umberto Bossi e Roberto Maroni saranno insieme in
piazza del Duomo per protestare
contro le tasse del governo dei Professori. Ma la tensione nel Carroccio resta alta e l’ex ministro
dell’Interno, pur negando lo scontro con il Senatur, non è tenero
contro la «fatwa inaccettabile» poi
ritirata «vista l'onda d’affetto» dei
militanti. E soprattutto apre
all’ipotesi di rompere l’unanimismo della Lega, condividendo come «giusta» la richiesta di congressi arrivata dalla base.
E' durato meno di 24 ore il diktat
arrivato dall’alto per impedire a
Roberto Maroni di partecipare a
incontri con i militanti. Ma la vicenda sembra destinata a lasciare
un solco nella Lega e nei rapporti
tra il Senatur e l’ex ministro. Ospite di Che tempo che fa, Maroni
ricostruisce la vicenda fino alla
telefonata con il gran Capo del
Carroccio. «Sono stato colpito da
una fatwa incomprensibile – racconta – Che cosa c'è‚ di peggio di
non poter incontrare i propri militanti, il popolo? Non so da dove
sia arrivato, forse c'è‚ qualcuno a
cui non sono simpatico, nei piani
alti della Lega». Poi ieri, continua,
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOldqY60s+xVWPCZ+7GNjqNs=
«Bossi mi ha chiamato e ha detto
di non sapere nulla della cosa; certo il divieto è stato tolto dopo la
risposta di affetto dei militanti e
oltre i 200 inviti a partecipare a
comizi». Se Maroni non sembra
intenzionato a indicare gli autori
della fatwa, il Senatur tuona contro «la strumentalizzazione fatta
montare dalla stampa, dai giornali fantasma» che mirano «a
rompere la Lega». E sulla telefonata con Bobo fa sapere attraverso
la Padania di averlo invitato a manifestare insieme consigliandogli
«di essere più cauto in un momento così delicato».
Maroni, però, è convinto che la
Lega è «casa» sua e di avere l’appoggio dei militanti. Anche oggi
solo in Lombardia sono stati 320
gli inviti delle sezioni a partecipare a cene e manifestazioni. Reazioni che rendono l’ex ministro
consapevole della sua forza anche
per ribadire punto per punto le
critiche sia alla decisione contro
l’arresto di Nicola Cosentino, sia
sui fondi in Tanzania («meglio
usarli per le nostre sezioni»). Fino
ad arrivare a toccare l’alleanza di
ferro tra Bossi e Berlusconi in vista delle elezioni amministrative
di primavera: «ora possiamo de-
cidere in autonomia e se il Pdl è in
maggioranza e noi in minoranza,
a mio avviso l’alleanza per le amministrative è innaturale e credo
che la Lega debba andare sola alle
amministrative».
Posizioni diverse da quelle del
Senatur, tali da offrire argomenti
per una conta congressuale. «Dalla base è arrivata con forza la richiesta di fare i congressi e io la
condivido, è una via importante e
giusta perch‚ è la via della democrazia interna».
LA BASE SOLLIEVO PER LE PAROLE DEL SENATUR MA RESTA LA MOBILITAZIONE. MERCOLEDÌ CONFERMATO L’INCONTRO PUBBLICO CON «BOBO»
«Non scegliamo, siamo con tutti e due»
I sindaci del Varesotto: salvaguardare l’unità del movimento e decidere la linea futura
l VARESE. Mobilitazione c'è stata e continuerà anche ad allarme rientrato, e non
sarà, assicura chiunque ne parli, contro Bossi, sarà invece per «salvaguardare l’unità del
Movimento» e dargli una scossa dal basso.
Per farsi un’idea di che cosa è accaduto
nella base leghista dopo il caso Maroni, bastava ascoltare la ventina fra sindaci e amministratori del Varesotto che si sono dati
informalmente appuntamento nella sede storica di piazza del Podestà a Varese. Obiettivo,
pianificare l’incontro pubblico annunciato
per mercoledì sera in un teatro poco distante
con l’ex ministro dell’Interno ospite d’onore,
una iniziativa per dare un palco a Maroni,
dopo che il direttivo della Lega Lombarda
aveva vietato i suoi incontri pubblici, e che è
confermata nonostante il dietrofront del Senatur. Anzi, gli organizzatori sperano che
anche il Capo decida di partecipare. «Perchè
noi – hanno detto all’unisono i sindaci –
siamo sia con Bossi sia con Maroni, non
possiamo scegliere».
Nelle stanze della vecchia sede che conserva le foto storiche «dell’Umberto» anni '80
e '90 e che ha fra i suoi iscritti «il Bobo»
Maroni, ieri c'era anche il sindaco di Varese,
Attilio Fontana, a dire di aver «sempre pensato che fra Bossi e Maroni non possa esistere
una guerra, hanno un rapporto che va al di là
della politica». Il sindaco della città che ha
visto nascere la Lega Lombarda, nel 1984, è
tornato a chiedere la convocazione dei congressi, perchè «bisogna chiarire certe cose e
decidere la linea futura», ma certo non vuole
immaginare una scelta personale: «Noi stiamo con Bossi, con Maroni e con la Lega,
queste tre cose sono imprescindibili». «Bossi
è Maroni sono i personaggi che mi hanno
fatto cambiare modo di pensare e di votare»,
ha ricordato Dino Macchi, uno dei militanti
della prima ora.
«Sicuramente il Capo non ascolta i consigli della base ma di qualcun altro», ha aggiunto Stefano Candiani, sindaco di Tradate
e segretario provinciale fino all’ottobre scorso, fino al contestato congresso che ha nominato Canton su indicazione bossiana.
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10 PUGLIA E BASILICATA
Lunedì 16 gennaio 2012
BONIFICA
IL DOSSIER IN GIUNTA
Arneo, Stornara e Tara, Terre d’Apulia e
Li Foggi in rosso per 273 milioni
OGGI IL DDL IN COMMISSIONE Ugento
E la Regione ne ha già anticipati 125
Riforma dei Consorzi
la Regione accelera
Il commissario Stanco: debiti record, meglio scioglierli
BEPI MARTELLOTTA
l BARI. Una relazione impietosa approda
oggi sulle scrivanie dei consiglieri regionali,
chiamati a riunirsi in quarta commissione per
riprendere l’iter del ddl del luglio 2010 «Nuove
norme in materia di bonifica integrale e di
riordino dei Consorzi di bonifica». A firmarla è
Giuseppantonio Stanco, ex procuratore della
Corte dei Conti regionale e, da luglio scorso,
commissario straordinario dei Consorzi di bonifica. Che, ormai da anni, rappresentano un
vero e proprio bubbone nei conti della Regione.
Ben 124,4 milioni sono stati anticipati dalla
Regione negli ultimi 4 anni per far fronte ai
debiti accumulati dai 4 consorzi Arneo, Stornara e Tara, Terre D’Apulia e Ugento Li Foggi. E
ammonta a 273,5 milioni di euro complessivi il
deficit accumulato dagli enti preposti all’attività di bonifica, tra infiniti conteziosi con gli
agricoltori per le cartelle esattoriali, altolà dei
giudici di Cassazione sull’esercizio di riscossione e quasi 200 dipendenti ormai allo sbando.
La norma straordinaria, fortemente voluta
dall’assessore all’Agricoltura Dario Stefàno,
nel 2010, ha dato una scossa ad una montagna
che sembrava inscalabile, nominando Stanco e
dandogli pieno mandato a fare le pulci nei 4
Consorzi indebitati. I risultati di quel lavoro,
celere ed efficace, sono stati esaminati dalla
giunta a fine dicembre ed ora passano in Consiglio, con l’idea di varare in tempi brevi una
legge di riforma che metta la parola fine. Con un
suggerimento dello stesso commissario straordinario che, forse, non va sottovalutato: vista
l’impossibilità di recuperare i crediti vantati
dalla Regione e di scalare i debiti accumulati dai
Consorzi, «potrebbe rivelarsi utile un approfondimento sulla praticabilità, mediante apposita normativa regionale, della regolamentazione adottata dallo Stato per il dissesto degli
Enti locali, passata indenne in vari giudizi della
Consulta». Della serie: se non c’è più niente da
salvare, tanto vale scioglierli.
La riforma, attesa da anni e mai sdoganata,
dovrebbe consentire da un lato la nascita dei
nuovi cda chiamati a guidare i Consorzi e
dall’altro, sulla base dei piani di classifica che il
commissario straordinario sta predisponendo,
metterli nelle condizioni di emanare i nuovi
ruoli (le cartelle esattoriali), questa volta finalmente agganciati agli effettivi servizi resi ai
RIFORMA
L’assessore
all’Agricoltura
Dario
Stefàno
MOZIONE DEI SENATORI PDL
Macroregione Adriatico-jonica
pressing di Costa sul governo
l Il Senato ha approvato alla quasi
unanimità la mozione del parlamentare salentino Rosario Giorgio Costa
e di un gruppo di senatori (Mazzaracchio, Azzolini, Nessa, Gallo, Pastore, Morra, Amato, Mantica) per
accelerare le procedute di riconoscimento della macroregione Adriatico-Ionica e non perdere i fondi comunitari 2014-2020. Ad illustrare la
mozione a Palazzo Madama è stato
Cosimo Gallo. La Macroregione
adriatico-ionica comprende tre Stati
membri, Grecia, Slovenia e Italia, con
dieci regioni, dal Friuli alla Sicilia,
due Stati candidati, Croazia e Montenegro e tre in preadesione, Albania,
Serbia, Bosnia- Erzegovina.
«Per l'Italia - dice Costa nella premessa della mozione - opportunità di
partecipazione a questo nuovo processo di coesione è rappresentata dall'iniziativa adriatico-ionica, la cui
strategia e stata avviata ormai da più
.
di un decennio. A Bruxelles e stato
varato il primo atto europeo di definizione dell'iniziativa, con l'approvazione, da parte del Comitato delle
regioni, del parere sul riconoscimento
della succitata Macroregione adriatico-ionica, che dovrà avvenire entro il
2014, in coincidenza con l'avvio della
nuova programmazione dei fondi
strutturali 2014-2020». «A tal fine occorrerebbe ripristinare il Corridoio 8
sino a Lecce - dice Gallo - garantendo
ogni possibile tutela ambientale ed
evitando trivellazione, e potenziare i
collegamenti ferroviari».
.
ACQUA VENERDÌ PETRELLA TORNA A BARI. PALESE: LA REGIONE TROVI LE RISORSE PER GLI SGRAVI AI POVERI
Polemica referendari-Amati
Pdl: sì al taglio delle tariffe
proprietari dei terreni. Da almeno 10 anni, invece, il «bubbone» dei costi è stato tutto a carico
dei cittadini, con i presunti beneficiari dei servizi (gli agricoltori) che impugnavano dinanzi
ai giudici le cartelle perché chiamati a pagare
per servizi non resi. La Regione, dal canto suo,
non ha fatto altro che scucire soldi: l’ultima
anticipazione, sino a giugno 2012, è quella di 11
milioni di euro decisi nel Bilancio di previsione
per far fronte al pagamento degli stipendi, ma vi
sono - come detto - almeno altri 125 milioni di
euro che risultano a tutt’oggi crediti vantati
dalla Puglia nei confronti dei Consorzi, a favore
dei quali fu fatta una sanatoria dei debiti pregressi sino a dicembre 2006.
Stornara e Tara (con 80,7 milioni) e Terre
d’Apulia (con 119 milioni) sono quelli più indebitati, ma non se la passa certo bene anche
l’Arneo, che ai 44 milioni di debiti affianca
«un’operatività alquanto limitata» e, per tali
ragioni, potrebbe secondo Stanco essere tranquillamente unificato a Ugento Li Foggi (38
milioni di euro di ruoli non riscossi e 29 milioni
di debito certificato).
«La loro sopravvivenza sta costando in media
30 milioni di euro l’anno alla Regione e non è
stata sufficiente la norma di svalutazione dei
crediti per ripianare la situazione. Come opposizione - scandisce il capogruppo Pdl Rocco
Palese - siamo per un iter velocissimo della
riforma».
l «Tutti, il 10 ottobre del 2011,
votammo in consiglio regionale
un ordine del giorno in tal senso e
adesso è il caso di passare dalle
parole ai fatti». Così Rocco Palese, capogruppo Pdl, commenta
la volontà annunciata dal governatore Vendola di rivedere al ribasso le tariffe per l’acqua, supportata dal Pd. «Prendiamo atto
con favore che di necessità di abbassare le tariffe parlino oggi sia
il Presidente Vendola sia la sua
maggioranza» aggiunge Palese,
sottolineando la spinta che in tale
direzione sarebbe arrivata anche
dall’iniziativa organizzata dal comitato «Acqua bene comune».
Venerdì prossimo (alle 17
nell’Aula magna dell’Università
di Bari), infatti, si terrà un convegno dedicato alla ripubblicizzazione dell’Aqp cui il comitato
ha invitato anche l’ex manager
dell’Acquedotto Riccardo Petrella. L’evento, atteso da molti,
nasce all’indomani delle 27 milioni di firme raccolte per il referendum sulla ripubblicizzazione dell’acqua ma non manca di
sollevare polemiche anche nei
ASSESSORE Fabiano Amati
confronti della Regione. «Anche
nella "progressista" Puglia - scrivono in una nota - il voto referendario non è stato rispettato.
Non solo le bollette non sono diminuite del 7%, ma secondo i dati
forniti dal Piano d’Ambito
2010-2018 la remunerazione del
capitale dovrebbe costare alle tasche dei pugliesi circa 24 milioni
di euro. La remunerazione del
capitale risulta ancora in tariffa
e, sulla base dei dati, sembra essere l’unica voce in tariffa destinata ad aumentare vertiginosamente arrivando, nel 2018, ad
MANIFESTAZIONE A MONOPOLI C’È IL PD PUGLIESE
CONSIGLIO VA A BUCCOLIERO. SALTA IL PROGETTO DEI FINIANI SURICO E CURTO DI COSTITUIRE IL GRUPPO FLI
«No alle trivelle»
Vendola e Introna
coi parlamentari
Moderati e Popolari, Olivieri
cede il posto di capogruppo
l Oggi, alle 11, nella sala Guaccero del consiglio
regionale, i presidenti della Regione e del Consiglio
regionale, Nichi Vendola e Onofrio Introna, presenteranno la manifestazione popolare contro le
trivellazioni petrolifere in Adriatico, in programma a Monopoli sabato 21. Alla conferenza stampa
interverrà l’assessore regionale all’ambiente Lorenzo Nicastro e sono stati invitati i capigruppo
della Regione, i parlamentari pugliesi, il presidente
della Provincia di Bari, i sindaci di Bari Michele
Emiliano, di Monopoli Emilio Romani, e i rappresentanti di Legambiente, Wwf e dei movimenti
e associazioni che aderiscono alla mobilitazione.
Nel pomeriggio, alle 15, presso la Sala della biblioteca dei ragazzi in piazza Garibaldi a Monopoli,
in vista della manifestazione il Pd pugliese illustrerà il disegno di legge del senatore Salvatore
Tomaselli che vieta «prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nel mare Adriatico». Interverranno il segretario regionale del Pd
Sergio Blasi e diversi parlamentari democratici
(tra gli altri, Francesco Boccia, Giusy Servodio,
Cinzia Capano e Dario Ginefra).
l BARI. I finiani ci hanno provato sino all’ultimo a tirarselo dentro, ma alla fine Antonio
Buccoliero ha deciso: resterà nel gruppo dei Moderati e Popolari e ne assumerà la guida, con
l’attuale capogruppo Giacomo Olivieri che gli
affida l’incarico.
Tutto nasce settimane orsono, quando Giammarco
Surico, esponente di Fli in
consiglio regionale dopo la
diaspora dei finiani dal Pdl,
ottiene l’adesione al partito
del centrista Euprepio Curto, da sempre vicino agli ex
An (di cui è stato parlamentare) e dal 2010 consigliere
regionale dell’Udc. Com’è
Giacomo Olivieri
noto, per poter costituire un
gruppo in consiglio regionale è necessario essere
almeno in tre, donde i tentativi dei due finiani di
un avvicinamento all’esponente salentino dei Moderati e Popolari, il movimento messo in piedi da
Olivieri e da Nicola Canonico alle ultime elezioni
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOpk6D9rW19y1OWv5j5hJGFQ=
PDL
il senatore
salentino
Rosario
Giorgio
Costa
regionali dopo l’addio, rispettivamente, all’Idv e al
Pd. Nulla da fare: la decisione di Olivieri di abbandonare la postazione di capogruppo a favore
del collega di banco, ha fatto saltare i piani dei
colonelli di Fini nell’emiciclo di via Capruzzi.
«I Moderati e Popolari - dice Buccoliero - intendono svolgere un ruolo
importante in seno all’assemblea regionale, al fine di
centrare un doppio obiettivo: la promozione di una
concreta proposta politica
attraverso iniziative legislative a favore dei pugliesi da
una parte e il ruolo di sprone
e di controllo nei confronti
del Presidente della Regione Antonio Buccoliero
e della sua Giunta dall’altra». Dai «ritardi sulla sanità» al «dramma della
disoccupazione giovanile», Mep intende continuare ad essere, se non ago della bilancia nella risicata
forbice che separa maggioranza e opposizione, un
«pungolo» nei confronti dei Poli.
[b. mart.]
oltre il 225% rispetto al 2010, che
tradotto in cifre è pari a una somma di oltre 56 milioni di euro, una
cifra maggiore rispetto agli investimenti previsti per lo stesso
anno. La “remunerazione del capitale” deve esser scorporata dalla tariffa, in quanto la volontà
popolare ne ha sancito l’abrogazione ed è quindi illegittimo pretenderla».
Un appello in direzione opposta, ovvero a «favorire l'incremento del finanziamento della
Regione in favore degli investimenti nel servizio idrico integrato», arriva dall’assessore Fabiano Amati. «Come avevo avuto
modo di rilevare più volte, per
ultimo con la lettera aperta inviata qualche giorno fa al professor Petrella e al movimento
Acqua bene comune, questa è
l’unica iniziativa possibile e
plausibile per conseguire la tanto auspicata riduzione delle tariffe, che mi pare cosa buona e
giusta anche a prescindere
dall’esito del referendum, senza
alcuna alterazione del piano degli investimenti».
le altre notizie
DOMANI ASSEMBLEA A BARI
Ordine dei giornalisti
tra riforma e incertezze
n Assemblea domani a Bari sulla riforma
delle professioni annunciata dal governo e il futuro dell’Ordine dei giornalisti.
Alle 9,30, in strada palazzo di Città 5, ne
discuteranno i rappresentanti regionali
e i consiglieri nazionali dell’Ordine, che
hanno convocato un consiglio monotematico dal 18 al 20 gennaio.
300 MILIONI ALLE PMI PUGLIESI
Oggi in Confindustria Bari
intesa col Banco di Napoli
n Sarà sottoscritto oggi un accordo fra
Confindustria Bari-Bat e Banco di Napoli per sostenere lo sviluppo delle imprese pugliesi. L’accordo, che prevede
un plafond di 300 milioni di euro in Puglia, sarà presentato alle 15,30 dal presidente di Confindustria Michele Vinci,
dalla vice Laura Ruggiero, dal presidente del comitato Piccola Industria Vincenzo Carpentiere, dal direttore
dell’Area Puglia del Banco di Napoli
Alessandro D’Oria e da Roberto Penna
(Reti e Ricerca di Mediocredito Italiano).
PUGLIA E BASILICATA 11
Lunedì 16 gennaio 2012
SANITÀ IN PUGLIA
LA SENTENZA
La norma nazionale e gli «errori» commessi
dalla Regione e dal Comune di Bari
STOP ALLE NORME DELLA REGIONE
TICKET DA
RIFARE
I giudici
amministrativi
hanno accolto
il ricorso di
alcuni pazienti
e del
sindacato
«Sfida»
contro le
tariffe
applicate
dalla Puglia
per gli utenti
dei centri
diurni dedicati
a disabili
gravi e anziani
La norma statale sui servizi sociali (il d.
lgs. 109/98) ha stabilito come principio
generale per l’erogazione di prestazioni
sociali il riferimento al reddito del singolo utente rapportato alla condizione familiare. Per particolari situazioni prevede il riferimento al reddito del solo singolo interessato. Tale disciplina doveva
essere rinviata, per i disabili gravi (art. 3,
comma 3, legge 104/1992) e ultra 65enni
non autosufficienti dal punto di vista fisico e psichico, ma la giurisprudenza ha
chiarito che la norma è chiara.
La Regione con il regolamento varato nel
2007, e aggiornato nel 2008, ha stabilito le
fasce di redditi Isee per l’accesso alla prestazioni sociali, introducendo i cosiddetti
ticket sociali. Per i disabili gravi, ha previsto che si tenesse conto della situazione
del singolo utente, rapportata a quella
familiare per giunta comprendente even-
tuali redditi non fiscalmente rilevanti (indennità accompagnamento Inps, le pensioni di invalidità, le rendite Inail). Il Comune di Bari, pur prevedendo le fasce di
reddito Isee, non ha previsto alcuna condizione particolare per i disabili gravi. Ha
scelto la strada di un welfare ripartito in
base alle disponibilità familiari.
Di qui la decisione del Tar: i giudici baresi
hanno accolto il ricorso di un sindacato
disabili (Sfida) e ha annullato le linee
guida del comune di Bari e quelle della
Regione laddove quest’ultima, avrebbe
“svuotato” il principio della norma nazionale introducendo un principio in base al quale il reddito del singolo utente
(quelli che rientrano nelle categorie dei
disabili gravi) deve essere rapportato a
quello familiare per giunta integrato di
eventuali redditi non validi per il fisco ma
rilevanti per la Regione.
Ticket per i disabili
c’è l’altolà del Tar
«Calcoli errati per i contributi ai centri diurni»
NICOLA PEPE
l BARI. Il Tar boccia i ticket
sociali della Regione sui disabili:
svuota i principi della norma nazionale.
I giudici amministrativi pugliesi hanno infatti annullato
quella parte di regolamento pugliese (2007 e 2008) che prevede le
fasce di compartecipazione per
l’accesso ai servizi dei centri
diurni da parte delle famiglie dei
cosiddetti disabili gravi (soggetti
con handicap permanente grave
o ultra-65enni non autosufficienti
dal punto di vista fisico e psichico) prendendo come riferimento
il reddito familiare incluse le
somme non fiscalmente rilevanti,
quali l’indennità di accompagnamento dell’Inps, le pensioni di invalidità, le rendite Inail. La sentenza n. 169/2012 della III sezione
(presidente Pietro Morea, relatore Pietro Amovilli) ha accolto
un ricorso presentato da alcuni
utenti e loro familiari, nonchè del
sindacato «Sfida» (sindacato famiglie italiane diverse abilità)
contro le linee guida del Comune
di Bari, ispirate appunto alla disciplina della stessa Regione (entrambi gli enti condannati a pagare complessivamente 3mila euro di spese). Attualmente l’accesso dei disabili ai centri di assistenza diurni è regolamentato attraverso differenti fasce tariffarie
in base alla reddito Isee familiare,
introducendo il cosiddetto «ticket
sociale». Il nodo è proprio questo:
la disciplina nazionale (che risale
al 1998 e che prevedeva comunque
un decreto attuativo mai emesso)
lascia spazio a interpretazioni ormai consolidate nella giurisprudenza - secondo le quali il
parametro economico da considerare è quello del singolo disabile per i casi più particolari
(handicap grave o ultra-65enni),
non il reddito familiare Isee.
Il ragionamento del Tar parte
dai principi della convenzione di
New York sui diritti del disabile e
si snoda attraverso le leggi che si
sono susseguite nel tempo fino ad
arrivare a quella del 1998, secondo la quale «limitatamente alle
prestazioni sociali agevolate assicurate» alla persone con handicap permanente grave (art. 3,
legge 104/1992) nonchè ultra 65enni non autosufficienti, doveva essere prevista un’apposita regola-
ESENTI E NO
Per i pazienti gravi e gli
over-65 anni va considerato
il reddito del singolo
mentazione con «decreto del Presidente del consiglio, su proposta
dei ministri per la solidarietà sociale e la sanità». Di anni ne sono
passati ormai 12, di governi se ne
sono susseguiti cinque e di quel
decreto non c’è stata alcuna traccia. Tuttavia, le varie sentenze
BARI ORGANIZZATO DALL’ASL
SANITÀ L’assessore Tommaso Fiore e il presidente Nichi Vendola
dei giudici (tra cui quelle recenti
del Consiglio di stato) hanno ritenuto che la norma del 1998 «pur
demandando in parte la sua attuazione a un decreto, abbia introdotto un principio immediatamente applicabile» che tiene
conto della situazione economica
del solo assistito in riferimento
«alle persone con handicap permanente grave e ai soggetti ultra
sessantacinquenni la cui non autosufficienza fisica o psichica sia
stata accertata dalle aziende unità sanitarie locali».
Il regolamento regionale varato nel 2007 e modificato poi nel
2008 ha stabilito tre fasce di reddito ai fini dell’esenzione: 7mila e
500 euro quale soglia di gratuità, e
30mila euro limite oltre il quale la
retta è a totale carico della famiglie. Fin qui nessun problema,
il caso nasce per i disabili cosiddetti gravi: in tal caso la Regione
ha sì fatto riferimento alla situazione del singolo, ma rapportandola comunque a quella familia-
re, inserendo nei calcoli anche
quei redditi non fiscalmente rilevanti (assegni invalidità accompagnamento, ecc.). Principio,
appunto, bocciato dal Tar.
E veniamo a a Bari. Il Comune
ha individuato, nel range tra 7.500
e 30mila euro, altri quattro criteri
(oltre a quelli regionali), ma non
ha tutelato quei singoli gravi comunque «protetti» anche dal regolamento regionale. «Il Comune
- scrive il Tar - non ha previsto
casi di rilevanza della situazione
del solo assistito, omettendo così
di operare una valutazione e una
distribuzione delle risorse diverse per i casi di disabilità più grave». Nel caso di Bari, ci sono almeno 150 assistiti sui 300 dell’intera provincia che impattano sulla spesa (in parte la quota è anche
a carico della Asl).
La Regione dovrà farsi carico
di tale problema soprattutto ora
che si appresta ad approvare un
nuovo regolamento sui servizi sociali.
SANITÀ PUGLIA FANALINO DI CODA TRA LE REGIONI. PASTORE (PSI): BASTA, BISOGNA INTERVENIRE. DURE ACCUSE DA LANZILLOTTA (PDL)
Pagamenti in ritardo ai fornitori
Assobiomedica: ultimatum alle Asl
l Calabria, Campania, Lazio e Puglia
sono in ritardo con i pagamenti alle aziende produttrici di dispositivi medici, arrivando fino a 600 giorni di ritardo. È quanto emerge da unare cente indagine del Centro Studi Assobiomedica, in base al quale
le regioni più virtuose sono Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Toscana (circa
100 giorni). L’allarme viene rilanciato
dall’Associazione regionale, che minaccia
lo sciopero bianco nelle forniture agli ospedali visti i tempi dilatati dei pagamenti (1
anno e 7 mesi) e gli oltre 400 milioni di euro
di crediti vantati dai fornitori nei confronti delle sei Asl pugliesi. Sul tema interviene il consigliere regionale Psi Franco Pastore: «in questo momento i ritardi
sono letali per le imprese. Oggi otto aziende su dieci hanno problemi a pagare, a loro
volta, fornitori e dipendenti, e i soggetti
pubblici - dice - non possono languire nel
saldare i propri conti: è un dovere anche
etico essere celeri». «Ogni giorno le cro-
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOmWgBTVn1hLkfTlmqSZAgYY=
nache giornalistiche riferiscono di casi di
malasanità, di ospedali da chiudere e da
smantellare - attacca il consigliere Pdl Domi Lanzillotta - mentre le direzioni delle
Asl proseguono il loro lavoro senza una
visione di lungo periodo, oggi indicendo
una gara per poi revocarla. La sanità di
questo governo regionale è lo specchio dell’incapacità di amministrare: i pugliesi pagano le
tasse, sempre più onerose, per ottenere servizi sempre più scadenti.
Nei territori il disagio si
tocca con mano con servizi che resistono solo
grazie alla buona volontà degli operatori»,
conclude Lanzilotta. «Reparti accorpati,
attività ambulatoriale ridotta, ambulanze
con soli soccorritori, attese anni di luce nei
pronto soccorso, turni massacranti nelle
rianimazioni - denuncia Nicola Brescia
del sindacato Usppi -, sale operatorie chiuse, attese per visite specialistiche di mesi».
In Puglia, ed in particolar modo nella provincia di Bari (Asl Bari, Azienda Policlinico-Giovanni XXIII ed Ospedale Oncologico) «non è stato rinnovato il contratto a
quasi 1000 infermieri, nel corso del 2011.
Questo personale precario da 36 mesi - aggiunge
- ormai a casa, era la
struttura ossea del sistema Sanità. Infatti mancando concorsi da più di
15 anni, le Asl hanno assunto solo personale a
tempo determinato. La
politica di non prorogare i contratti degli storici infermieri precari ha una logica, ovvero evitare di dover
applicare la normativa europea che sanziona le aziende per lo sfruttamento dei
precari e impone la trasformazione del
rapporto di lavoro di detto personale pre-
POCHI INFERMIERI
Allarme dell’Usppi: poco
personale, sistema Asl
sulle spalle dei precari
INFERMIERI Carenza di personale nelle Asl
cario, dopo 36 mesi e 21 giorni. Gli stessi
direttori - continua l’Usppi - affermano “di
aver affrontato la prima emergenza infermieri prolungando tutti i contratti a tempo
determinato, compresi quelli destinati alla
sostituzione delle ferie” e la carenza del
personale è tale che, si legge nella delibera
“risulta inevitabile il ricorso alla proroga
dei contratti a tempo determinato, pur in
presenza delle disposizioni in materia di
riduzione della spesa per assunzioni a termine che, nel caso specifico, non possono
essere perseguite pena la compromissione
dei livelli essenziale di assistenza».
Cardiopatia
summit
di esperti
il 20 e 21
l BARI. Venerdì 20 e sabato 21
cardiologi, amministratori e politici si confronteranno sulle cure più adeguate per i cardiopatici. Sede del convegno, la sala
multimediale del Comando della
Polizia Municipale di Bari.
All’incontro, organizzato e presieduto da Giuseppe Lonardelli, direttore del D.S.6 dell’ASL
BA, parteciperanno i maggiori
esperti, ospedalieri, universitari
e territoriali della cardiologia
pugliese.
La cardiopatia cronica costituisce una causa frequente di
mobilità, ospedalizzazione ed
elevata domanda di assistenza
sanitaria. Tutto ciò si traduce in
un eccessivo ricorso alla medicina difensiva con l’invio del paziente al pronto soccorso, cui segue spesso un inappropriato ricovero. La risposta alla mancata
ospedalizzazione è un’eccessiva
richiesta di analisi cliniche, consulenze specialistiche ed indagini diagnostiche, talora inappropriate e non finalizzate alla
reale cura del malato. Le conseguenze sono incremento delle
liste d’attesa, aumento della spesa sanitaria, disagio per pazienti
e familiari.
L’evento,
patrocinato
dall’ASL Ba, dall’ANCE, la società scientifica della Cardiologia del territorio, dal Comune,
dall’Università degli studi e
dall’Ordine dei Medici di Bari,
«ha per obiettivo - spiega Annamaria De Giosa, dirigente
cardiologo dell’ASL BA e responsabile della segreteria scientifica - quello di mostrare come la
possibilità di un intervento assistenziale integrato e continuo,
ospedale-territorio, permette di
fornire al malato le cure più idonee, anche a domicilio». Altro
aspetto del simposio è saper determinare le comorbilità, gli
aspetti preclinici, le priorità e
l’appropriatezza
prescrittiva
delle prestazioni cardiologiche.
Riccardo Guglielmi, responsabile delle attività cardiologiche
ambulatoriali del Policlinico,
spiega che «è importante proporre agli amministratori ed ai politici regole di semplificazione e
di facilitazione per l’accesso ai
servizi, ma è necessario che si
stipulino protocolli gestionali
condivisi e sottoscritti».
12 CRONACHE ITALIANE
L’ASSASSINO COL SUV
L’ORRORE DI MILANO
Lunedì 16 gennaio 2012
CRUDELE E SPIETATO
È un truffatore che fornisce diverse
identità e ha una rete di appoggi, Goico
Jovanovic, 24 anni, il nomade arrestato
Preso all’Est lo zingaro
che ha ucciso il vigile
Lo slavo era in Ungheria, pronto a fuggire in Sud America
l MILANO. È un truffatore abituato a
fornire sempre diverse identità e con una
vasta rete di appoggi, Goico Jovanovic, 24
anni, il nomade di passaporto tedesco arrestato in Ungheria con l’accusa di essere
stato alla guida del Suv che lo scorso 12
gennaio ha volutamente investito e ucciso a
Milano il vigile Niccolò Savarino di 42 anni,
trascinandolo per 300 metri. Nonostante la
sua abilità nel far perdere le tracce, però, gli
investigatori della Polizia locale e della
Polizia di Stato lo hanno preceduto sul
tempo riuscendo a farlo bloccare in una
località denominata Kelebia, al confine con
la Serbia, prima che potesse dirigersi in
Sudamerica.
Jovanovic, la cui identità era nota già la
mattina seguente l’omicidio, grazie agli accertamenti-lampo della Polizia locale sul
suv ritrovato da una pattuglia di vigili
motociclisti, è stato provvidenzialmente
trattenuto dagli agenti della polizia di frontiera ungherese per dei controlli, probabilmente imbeccati in modo informale dalla Squadra mobile milanese che stavano
alle costole del fuggitivo. Ma è stato solo
grazie all’arrivo di un mandato che è stato
possibile arrestarlo. Dalle intercettazioni,
infatti, risulta che Jovanovic voleva tornare in Serbia, dove aveva soldi e amicizie,
per poi organizzare una fuga in Sudamerica.
Quando ha capito che per lui era finita,
Goico Jovanovic, alias Reni Nikolic, alias
Goico Nikolc, era trattenuto negli uffici
della polizia di frontiera ungherese da quasi 20 ore. La sua speranza, quindi, era che
venisse presto rilasciato. Invece, grazie al
Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, è stato possibile coordinare
le indagini e far giungere in tempi strettissimi l’ordinanza di custodia cautelare
con l’accusa di omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L’ordine di
custodia cautelare e il mandato di cattura
europeo (Mae), sono stati firmati dal gip di
Milano Giuseppe Vanore, su richiesta del
pm Mauro Clerici.
«Siamo orgogliosi di avere collaborato
con la Polizia locale e di essere arrivati a
questo risultato – ha detto in conferenza
stampa il dirigente della Squadra Mobile,
Alessandro Giuliano – ora però le indagini
RATZINGER NELLA GIORNATA MONDIALE
«Gli immigrati sono uomini
che vanno in cerca di pace»
Il Papa: non sono numeri, serve più carità
FALCIATO Il luogo dell’omicidio col suv. A destra in alto, il nomade Goico Jovanovic
proseguono per definire le posizioni rimanenti». Che però, come è stato fatto notare a
margine della conferenza, riguarderebbero
reati meno centrali, come il favoreggiamento per l’altro nomade che stava in auto
con Jovanovic. Quello che invece rimane da
capire è per quale motivo Jovanovic si sia
spinto a uccidere per non essere controllato, quel giorno, nel parcheggio. «Certamente doveva avere un buon motivo», si è
limitato a rispondere il comandante della
Polizia Locale, Tullio Mastrangelo.
Di certo nè lui nè il suo amico in auto con
lui erano ricercati. E i cani e i rilievi scientifici nell’abitacolo non hanno evidenziato
tracce di droga. Però non si esclude che
nella vettura ci potessero essere molti soldi,
veri o facsimile, che vengono usati nelle
cosiddette «truffe veloci». Jovanovic, pur
risiedendo formalmente a Busto Arsizio
(Varese) gravitava proprio su Milano e operava in quel contesto criminale.
«Milano non dimenticherà Niccolò – ha
detto il sindaco, Giuliano Pisapia – E il lutto
cittadino nel giorno del suo funerale sarà
solo il primo omaggio che la città gli dedicherà». Oggi, tramite il ministero della
Giustizia, il mandato di cattura verrà trasmesso alla magistratura ungherese che in
tre o quattro giorni dovrebbe estradare
Jovanovic.
Morte con giallo a Napoli
Marito porta in clinica
la moglie strangolata
NAPOLI. È giallo nel Napoletano
sulla morte di una donna di 33 anni,
Enza Cappuccio. La donna, residente
nel comune di Marano, è arrivata priva di vita all’ospedale Cardarelli di Napoli dove è stata accompagnata dal
marito, un pregiudicato di 33 anni, dal
cognato e da un amico, tutti e tre
messi sotto torchio dagli inquirenti
nel corso della serata e della nottata
di ieri. Il marito ha detto di averla trovata a terra in casa in preda a un malore, ma i medici hanno riscontrato
sul corpo della donna varie contusioni e sul collo segni di strangolamento.
La coppia, che abitava a Marano in via
San Tommaso, ha sei figli. Per i medici, che non nutrono dubbi sul fatto
che la donna sia stata ammazzata, la
signora era anche mal nutrita. Sull'episodio indagano i carabinieri che stano sentendo oltre al marito anche le
altre persone che hanno accompagnato la donna all’ospedale e che potrebbero essere in qualche modo
coinvolte nel presunto assassinio.
l CITTA' DEL VATICANO. Gli immigrati «non sono numeri»
ma esseri umani «che cercano un luogo dove vivere in pace».
Verso di loro, quindi, occorre «vivere concretamente la solidarietà e la carità cristiana». Parole semplici e di profonda
umanità quelle usate da Benedetto XVI in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, per riaffermare
che verso i «fratelli» che giungono da altri Paesi, specie se
fuggono da fame, guerre, privazioni e persecuzioni, l’atteggiamento non può essere che quello
di «testimoni autentici del Vangelo», e «non solo con la preghiera ma anche con gli atti».
Subito dopo la recita dell’Angelus, il Papa ha ricordato ai fedeli come la Chiesa celebri la
Giornata del Migrante e del Rifugiato. «Milioni di persone sono
coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri!», ha esclamato. «Sono uomini e donne, bambini, giovani e
anziani che cercano un luogo dove vivere in pace». Richiamando
il suo messaggio per questa
Giornata, dedicato al tema «Migrazioni e nuova evangelizzazione», il Papa ha anche sottolineato che «i migranti non sono soltanto destinatari, ma anche
protagonisti dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo». Ad ascoltarlo, nell’assolata Piazza San Pietro, anche i
rappresentanti delle comunità migranti di Roma, ai quali si è
detto «lieto di rivolgere un cordiale saluto». Poi, salutando in
francese i pellegrini di quella lingua, ha continuato il suo
appello, spiegando che la Giornata di ieri «ci invita a essere
portatori infaticabili della Buona Novella verso i nostri fratelli
rifugiati e migranti». «Dobbiamo essere testimoni autentici del
Vangelo – ha sottolineato ancora papa Ratzinger – vivendo
concretamente la solidarietà e la carità cristiana, non soltanto
con la preghiera ma anche con gli atti». Non è mancata, nel
saluto ai pellegrini polacchi, anche l’esortazione a «ricordare
nella preghiera tutti coloro che vivono in terra straniera» e a
«comprendere meglio i bisogni dei migranti e dei rifugiati».
L’INTERVENTO ORA È IN IN TERAPIA INTENSIVA
AIROLO STAVA SCENDENDO INSIEME AL PADRE: SOCCORSI INUTILI
IL BLITZ NICOLA IMBRIANI ERA PROTETTO DA UNA RETE DI FIANCHEGGIATORI
Don Mazzi ricoverato
e operato a Milano
Bambino di dieci anni muore
sciando lungo una pista nera
Camorra, arrestato vicino a Padova
il braccio destro del boss Polverino
Angioplastica urgente alle coronarie Violentissimo impatto contro un cumulo di neve
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOmWgBTVn1hLkuzKJhPz5zSg=
l ROMA. Don Antonio Mazzi, 82 anni, è stato
ricoverato nella clinica cardiologica Monzino
di Milano dove ieri mattina ha subito un intervento urgente di angioplastica alle coronarie. «E' andato tutto bene ma per sicurezza
ora è in terapia intensiva» dice Giovanni
Mazzi, nipote del sacerdote, fondatore della comunità Exodus, noto anche per i suoi interventi
in tv. «Da qualche giorno
– spiega il nipote - non
stava bene. Ero a Parma
con lui e aveva forti dolori al torace. A Milano
ha fatto un controllo ed è
stato ricoverato». «Dopo l’intervento abbiamo
visto bene lo zio. È sveglio, cosciente. Non
sembrano esserci problemi». Certo, continua il
nipote, «è difficile tenerlo fermo, ma sicuramente per un po’ dovrà stare tranquillo. Ha la
pressione alta e fa una vita troppo frenetica. La
scorsa settimana era in Honduras, per fortuna
non si è sentito male mentre stava lì».
l MILANO. Un bambino di 10 anni è morto in un incidente
sulla neve sulle piste di Airolo in Svizzera. Secondo quanto
riferisce la polizia cantonale il giovane sciatore, residente nel
varesotto, è andato a sbattere violentemente contro un cumulo di neve.
L'incidente prima di mezzogiorno su una pista in zona
Ravina. Il bambino stava sciando insieme al padre quando, per
cause ancora in corso di accertamento, ha sbattuto contro
l’ostacolo. È stato immediatamente soccorso ma dopo un’ora
di tentativi per rianimarlo è morto. Sul posto sono intervenuti,
oltre i soccorritori, agenti del Reparto Mobile Sopraceneri e
della Polizia Scientifica, per poter stabilire le cause della
disgrazia. La società Valbianca SA che gestisce gli impianti di
Airolo Pesciuem in Svizzera, in serata ha comunicato che
l’infortunio sugli sci che ha visto vittima il bimbo è accaduto
lungo la pista numero 3 in zona Varozzei-Ravina. Si tratta di
una pista nera, pertanto adatta a sciatori esperti, ed era
regolarmente preparata e demarcata. «Alla partenza della
seggiovia – precisa la società – vi è un cartello indicante che
nel settore servito da quell'impianto vi sono solo piste nere.
L’incidente è avvenuto sulla pista e non durante una discesa
fuoripista». La Valbianca SA esprime tutto il suo cordoglio ai
famigliari e sottolinea la volontà di garantire la massima
disponibilità nei confronti delle Autorità inquirenti, al fine di
poter definire in tempi brevi l’esatta dinamica dell’accaduto.
Reinvestiva il denaro del clan nel settore dell’edilizia privata
l NAPOLI. Era in Veneto, nel Padovano.
la camorra, ormai, fa affari anche lì. Era
protetto, Nicola Imbriani. Del resto è ritenuto il braccio destro del boss Giuseppe
Polverino, vale a dire vertice di uno dei clan
camorristici ormai più potenti. Un clan che
uccide poco, che così non dà nell’occhio, ma
che gestisce affari da miliardi di euro, in
Italia come in Spagna.
Neanche un anno fa, nel maggio 2011, al
boss Giuseppe Polverino, i carabinieri sequestrarono un impero da un miliardo di
euro: impero costruito attraverso il traffico
di droga, le speculazioni edilizie, l’imposizione sul mercato dei propri prodotti, il
pane e la carne ad esempio. E sempre a
maggio scorso la cosca fu decimata, con ben
40 arresti, tra loro anche due candidati del
centrodestra al consiglio comunale di Quarto. In quel blitz, sfuggirono sia il boss che il
suo braccio destro, quest’ultimo oggi preso.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, hanno arrestato Imbriani, 56 anni, originario di Quarto, in un appartamento di
Brugine, in provincia di Padova. Era con il
suo autista-guardiaspalle, Giorgio Cecere,
36 anni, con precedenti, e con Salvatore
Sciccone, 51 anni, residente a Brugine ma
originario di Mugnano (Napoli). Imbriani
aveva un compito ben preciso: quello di
reinvestire i soldi del clan nel settore
dell’edilizia privata. Del resto, l’edilizia, è
uno degli affari centrali dell’attività del clan
Polverino. Secondo quanto accertato dalle
forze dell’ordine, nel quartier generale del
clan, l’hinterland a nord di Napoli, c'è una
unica e incontrastata «compagnia di costruzioni», associazione di diverse imprese
edili tutte riconducibili ai Polverino. Ed è
proprio per condizionare qualsiasi decisione politica legata allo sviluppo dell’edilizia
nell’area flegrea, che Imbriani, nel 2007,
finanziò anche la campagna elettorale di un
candidato sindaco di una lista civica. È proprio dal 2007 che la Direzione distrettuale
antimafia di Napoli coordina l'indagine che
ha portato ai 40 arresti, al sequestro di oltre
un miliardo di euro ed oggi all’arresto di
Imbriani. Ora manca all’appello il boss,
Giuseppe Polverino.
ESTERI 13
Lunedì 16 gennaio 2012
LA REPRESSIONE
DAMASCO: AMNISTIA PER TUTTI
I dissidenti incarcerati durante la rivolta
«potranno lasciare il carcere». Ma gli
oppositori non ci credono
UN REGIME SOTTO ACCUSA
«Assad tiranno, ora smetta
d’uccidere il popolo siriano»
Un drammatico appello dal Segretario generale dell’Onu
l BEIRUT. Il segretario generale dell’Onu, Ban
Ki-moon, ha lanciato ieri un appello al presidente siriano Bashar al Assad perché «smetta di
uccidere il suo popolo». Mentre il regime di Damasco ha annunciato un’amnistia generale per
gli arrestati durante la rivolta, che però è stata
accolta con scetticismo dall’opposizione, poiché
altre iniziative di questo genere erano state prese
negli ultimi mesi senza significativi risultati.
Il segretario generale della Lega Araba, Nabil
al Arabi, ha detto intanto che l’ipotesi di inviare
truppe arabe per fermare lo spargimento di sangue in Siria potrebbe essere tra gli argomenti
discussi nella prossima riunione dei ministri
degli Esteri dell’organizzazione, il 22 gennaio al
Cairo. «Tutte le idee sono suscettibili di essere
discusse», ha risposto al Arabi a chi gli chiedeva
un commento alla possibilità di una tale iniziativa ventilata dall’emiro del Qatar, Sheikh
Hamad bin Khalifa al Thani.
Tuttavia all’interno dello schieramento arabo
stanno emergendo profonde divisioni sull'argomento. «Al momento non c'è nessuna richiesta
per inviare soldati arabi», ha detto all’agenzia
Reuters un rappresentante della Lega che ha
voluto mantenere l’anonimato. Mentre il presidente tunisino, Moncef Marzouki, ha affermato che un intervento armato sarebbe «un suicidio» che provocherebbe «un’esplosione»
nell’intera regione. L’ex segretario generale
Amr Mussa, candidato alle prossime presidenziali in Egitto, afferma invece che l’iniziativa del
Qatar «è molto importante».
Sul terreno, nel frattempo, continua a scorrere
A 9 ANNI ERA GIÀ IN MICROSOFT
Addio ad Arfa
bimba-genio
dei computer
Nazarbaiev vince le elezioni in Kazakhstan
Trionfa il despota kazaco, ma «brogli nel voto».
ASTANA. Vittoria schiacciante come nelle attese alle elezioni
legislative anticipate tenutesi ieri in Kazakhstan per Nur Otan (Luce della Patria), il partito fondato dal presidente Nursultan Nazarbaiev con lo slogan «Prima l'economia, poi la politica» dopo un
anno difficile per la Repubblica ex sovietica più ricca e più stabile
d’Asia Centrale. Le elezioni a un mese dai sanguinosi scontri
nell’ovest del Paese che hanno fatto 16 morti, a 20 anni dall’indipendenza dall’Urss, e dopo una serie di attentati terroristici di matrice islamistica. I primi exit poll assegnano a Nur Otan più
dell’80%, rispetto all’88% dell’ultimo voto nel 2007. Ora i partiti
denunciano brogli e annunciano manifestazioni di protesta in tutto il Paese, sfidando i divieti. Sostengono le loro tesi anche gli osservatori dell’Osce e del Consiglio d’Europa, i quali denunciano
numerose irregolarità
il sangue. L'agenzia Sana ha detto che sei operai
sono morti nell’esplosione di una bomba che ha
fatto ribaltare l’autobus che li portava al lavoro,
nella provincia nord-occidentale di Idlib, mentre
a Homs si sono svolti i funerali di sei soldati
uccisi da «terroristi».
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti
umani, con sede a Londra, sette persone sono
state invece uccise dalle forze governative. I Comitati locali di coordinamento parlano di feriti
nel quartiere di Baba Amr a Homs, preso di mira
dall’artiglieria durante funerali di altri oppositori, di sparatorie contro dimostranti a Ka-
Si è spenta all’età di 76 anni
Santina Nerini
nata De Florio
Ne danno il triste annuncio il marito ULISSE, i figli NANDO e ALBERTO, i familiari e i nipoti tutti.
Il rito funebre sarà celebrato oggi
16 gennaio alle ore 16,00 presso la
Basilica di S. Fara, muovendo dalla
clinica La Madonnina.
Bari, 16 gennaio 2012
Onoranze Funebri
Boccabella
Tel. 080/565.07.67
ALBERTO e ANNAMARIA con i
diletti nipoti ALESSIA e ULISSE
affranti dal dolore piangono pregando la perdita della amatissima mamma e nonna
Santina
Bari, 16 gennaio 2012
ARFA È morta a 16 anni
l ISLAMABAD. Un’immensa
folla ha partecipato ieri a Lahore
(Pakistan) ai funerali di Arfa Karim Randhawa, la ragazza divenuta famosa per essere un genio
dell’informatica e diventata a nove anni la più giovane «programmatrice certificata» da Microsoft.
Arfa è morta sabato scorso in
un ospedale di Lahore per le conseguenze di un attacco epilettico
con conseguente arresto cardiaco.
Delle condizioni della ragazza,
che aveva 16 anni, si era interessato giorni fa lo stesso Bill Gates
che si era offerto di coprire il costo
del suo trasferimento in un ospedale degli Stati Uniti. I medici tuttavia l’avevano dichiarata intrasportabile.
La giovane è rimasta in ospedale per 26 giorni prima del decesso. Arfa era nata in una famiglia povera. Il padre operaio aveva
fatto grandi sacrifici per comprarle un computer, dopo aver scoperto
per caso lo straordinario talento
della figlia nell’informatica.
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOoQ37vFn4LZEUZ4rFatoNPU=
MICHELE, ANGELA DE FLORIO
e figli si stringono affettuosamente
ad Ulisse, Nando e Alberto per la
perdita dell’amata sorella e zia
Santina
Bari, 16 gennaio 2012
La cognata ANNA DE FLORIO e i
figli ROSA, ANGELO, ANNALISA
stringono affettuosamente Ulisse
Nando e Alberto per la perdita della
dolcissima
Santina
Bari, 16 gennaio 2012
I cognati VITO, LUCIA, FRANCO
e CHIARA con i loro figli e nipoti si
stringono commossi intorno a Ulisse, Nando e Alberto per la perdita
dell’amata
Santina
De Florio Nerini
Bari, 16 gennio 2012
WANDA con ROSA e STEFANO,
GRAZIA e ATTILIO, ANTONELLA e
FILIPPO e nipoti tutti, stringono con
infinito amore, Ulisse, Nando, Alberto e familiari tutti per la perdita
dell’amata
Santina
Prato, 16 gennaio 2012
Santina
De Florio Nerini
Bari, 16 gennaio 2012
MEDICI, OSTETRICHE e tutto il
PERSONALE della Divisione di
Ostetricia e Ginecologia della Casa
di cura La Madonnina partecipano
al dolore della famiglia Nerini per la
dipartita della
N.D.
Santina De Florio
Bari, 16 gennaio 2012
Il professor CARLO con GIUSEPPE e LUIGI PANNARALE, ADRIANA LA TEGOLA, LORENZO CUONZO, ANGELO L’ABBATE, ANGELO
AUFIERI si uniscono a Nando, Alberto e Ulisse Nerini nel dolore per la
perdita della cara
Santina
Bari, 16 gennaio 2012
GIANNA LEO, EDGARDO e TERESA, GIULIO e CLAUDIA sono particolarmente vicini ad Ulisse, Nando, Alberto ed alle loro famiglie per
la perdita della cara ed amata moglie, mamma ed amica esemplare
Santina De Florio
Bari, 16 gennaio 2012
Con affetto ci uniamo al grande
dolore di Ulisse e figli per la scomparsa della cara
Santina
ANNA e MIMMO CONTE.
Bari, 16 gennaio 2012
ELBANO e LAURA DE NUCCIO
partecipano commossi al dolore della famiglia Nerini e si stringono
affettuosamente ad Ulisse, Nando e
Alberto per la scomparsa dell’amata
Santina Nerini
GIGI e FRANCESCA PUTIGNANO con ALESSANDRA e ANTONELLA, DOMENICO e TERESA PALERMO sono vicini ad Ulisse Alberto Annamaria e Nando per la
dipartita della cara
Santina
Bari, 16 gennaio 2012
FRANCESCO e NIETTA PICCININNI sono vicini ad Ulisse, Alberto
con Annamaria e Nando per la perdita della cara e indimenticabile
Santina
Bari, 16 gennaio 2012
SANTE FRANCA NARDELLI e
figli piangono con i carissimi Ulisse
Nando e Alberto i familiari tutti la
perdita dell’indimenticabile insostituibile moglie madre e amica di sempre
Santina
Ci mancheranno la Tua dolcezza,
la Tua serenità e i Tuoi messaggi di
amore.
Santina Nerini
Bari, 16 gennaio 2012
Pittella e De Castro
verso la conferma
Il «kapò» Shultz sarà presidente
l BRUXELLES. È stato conosciuto dai più, in
Italia e in Europa nell’ormai lontano 2003, in
seguito allo scontro avuto con l’allora presidente del Consiglio e dell’Ue Silvio Berlusconi,
che voleva suggerirlo per il ruolo di «kapò» in
un film sul nazismo: ora Martin Schulz, europarlamentare socialdemocratico tedesco di
lungo corso, si appresta ad assumere la guida
del Parlamento europeo per due anni e mezzo.
Martedì prossimo, infatti, in assenza di improbabili sorprese, gli oltre 730 deputati europei, in occasione della sessione plenaria di
Strasburgo, lo eleggeranno presidente dell’assemblea al posto del popolare polacco Jerzy
Buzek. Ma il giro di boa di metà legislatura
prevede il rinnovo anche dei vicepresidenti (14
in tutto). Le indicazioni della vigilia parlano
di una riconferma in arrivo per Gianni Pittella (S&D-Pd), finora vicepresidente vicario
del Pe. Saldo al suo posto resterebbe anche
Paolo de Castro (S&D-Pd), che guida la commissione agricoltura.
VITO e GIOVANNA CAMPOBASSO, con PEPPINO e SILVIA, PASQUALE e PATRIZIA, STELLA e
MAURO, sono vicini con affetto ad
Ulisse, Nando, Alberto e familiari
tutti per la scomparsa dell’indimenticabile
MARCO e GIULIA JACOBINI, con
GIANLUCA, AMALIA, LUIGI e SILVANA sono affettuosamente vicini a
Modesto Scagliusi e familiari tutti
nel dolore per la scomparsa della
cara
Santina Nerini
Maria Carmela
Bellipario Scagliusi
Bari, 16 gennaio 2012
GIOVANNI VITTORIO NARDELLI con vero profondo affetto fraterno
è vicino a Nando e Alberto in questo
momento di dolore per la perdita
della mamma
N.D.
Santina Nerini
e si stringe al cordoglio del prof.
Ulisse Nerini.
PIERO ROSA e ANTONELLA NOBILE commossi si associano al dolore di Ulisse Nando e Alberto Nerini
per la scomparsa della cara amica
Santina
Bari, 16 gennaio 2012
N.D.
Polignano, 16 gennaio 2012
Prossima a compiere 103 anni, dopo una vita dedicata alla famiglia e ai
Suoi amati bambini, ha ritrovato la
luce celeste
La SOCIETÀ FERROVIE DEL
SUD - EST S.r.l. partecipa al cordoglio della famiglia per la scomparsa del
Amelia Andreassi
Prof. Ing.
Maestra e Direttrice
di Scuola Materna
La ricordano con grande affetto i
nipoti GIUSEPPE, NICOLA con VIVIANA, ANGELA; ed i pronipoti
MARIO con MIRELLA, ADRIANO,
GIULIO e MATILDE; GIANLUCA
con STEFANIA e DAVIDE; ROSSELLA con PASQUALE, EDUARDO,
EMANUELA ed ENRICO GIUSEPPE.
Il rito di saluto sarà celebrato
presso la Parrocchia del Sacro Cuore
alle ore 10,30 di lunedì 16 gennaio.
Bari, 16 gennaio 2011
Carlo Perrone
già Direttore di Esercizio, ricordandone le grandi capacità professionali.
Bari, 15 gennaio 2012
17 Gennaio 2008
17 Gennaio 2012
Nel quarto triste anniversario della scomparsa di
Franco Gentile
la sorella Lo ricorda con una Santa
Messa che sarà celebrata domani
martedì 17 gennaio, alle ore 8,30,
presso la Chiesa di San Ferdinando.
ANTONELLO NITTI VITO RADICCI sono fraternamente vicini a
Simone e Modesto nel dolore per la
perdita della loro amatissima
Mamma
Polignano, 16 gennaio 2012
Bari, 16 gennaio 2012
Bari, 16 gennaio 2012
GIULIANO, ROSALIA e MARIA
PIA GENCHI partecipano con vivo
cordoglio al dolore che ha colpito
Ulisse, Nando e Alberto per la perdita dell’amata
EUROPARLAMENTO
.
froma e Haysh, nella provincia di Idlib, e di
violenze a Zabadani, sobborgo di Damasco, dopo
che gli osservatori della Lega Araba avevano
concluso una visita.
Gli osservatori presenteranno il 19 gennaio il
loro rapporto, che il 22 sarà discusso dai ministri
degli Esteri. Tra le possibili soluzioni vi è quella
che la Lega Araba decida di chiedere un intervento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite, dove però la Russia sembra più che mai
decisa a bloccare ogni condanna troppo severa
del regime di Assad.
Alberto Zanconato
Bari, 16 gennaio 2012
CECILIA e TONIO, COCCA, LELLA e ORAZIO, IOLE e PINO, ROSA
ed ETTORE, PAOLA e MARIO, sono
vicini ad Ulisse, Nando, Alberto e ai
familiari tutti nel dolore per la scomparsa della cara
CONTRO
ASSAD
Dimostranti
davanti
all’ambasciata
siriana
ad Ankara
levano in alto
le scarpe
in segno di
protesta
I COLLEGHI ed i COLLABORATORI della Facoltà e dei Dipartimenti Giuridici dell’Università di
Foggia prendono parte al dolore che
ha colpito il prof. Alfredo Calderale
per la scomparsa dell’adorato padre
Dott.
PACUCCI
Onoranze Funebri
di Leonardo Pacucci
LA CULTURA
DEL
RISPETTO
Via Cagnazzi, 7 ang. via G. Petroni
BARI - tel. 080 5041172
Associato Consorzio
Achille Calderale
Bari, 17 gennaio 2012
Il segretario regionale Fimmg Puglia FILIPPO ANELLI e il Segretario
provinciale
Fimmg
GIOVANNI
SPORTELLI e tutto il CONSIGLIO
PROVINCIALE partecipano al dolore che ha colpito l’amico Luigi, per
la scomparsa del caro
Papà
Molfetta, 16 gennaio 2012
Per la pubblicità su
BARI: 080/5485111
BARLETTA: 0883/531313
MONOPOLI: 080/9303177
FOGGIA: 0881/772500
BRINDISI: 0831/587047
LECCE: 0832/314185
TARANTO: 099/4532982
POTENZA: 0971/418536
MATERA: 0835/331548
14 LETTERE E COMMENTI
Lunedì 16 gennaio 2012
LETTERE ALLA GAZZETTA
Quotidiano fondato nel 1887
Direttore responsabile:
GIUSEPPE DE TOMASO
Direttore:
CARLO BOLLINO
S.p.A. Editrice del Sud-Edisud
Redazione, Amministrazione,
e Stampa:
Viale Scipione l’Africano, 264
70124 Bari
Presidente:
Mario Ciancio Sanfilippo
Consigliere delegato:
Giuseppe Ursino
Consigliere:
Domenico Ciancio Sanfilippo
Responsabile del trattamento
dei dati personali:
Giuseppe De Tomaso
Che bello con i bimbi
nel segno di San Nicola
n'emozione! È quella che ci hanno regalato
gli alunni della scuola primaria dell'Istituto
U
Preziosissimo Sangue di Bari, lo scorso 16 e 17
dicembre, in occasione del tradizionale scambio
degli auguri.
Nella splendida cornice del teatro scolastico
oltre cento alunni si sono alternati sul palco
calcando la scena da veri mattatori coordinati in
maniera sapiente da tutto il corpo docente. Con
canti natalizi, balletti e scene teatrali gli alunni,
dai più piccini della prima elementare ai fratelli
più grandi della quinta, si sono alternati in un
perfetto sincronismo.
Non è stata solo una festa ma anche l'occasione
per approfondire la conoscenza della città, sulle
tracce del Santo Patrono, alla scoperta dei luoghi,
delle storie, delle tradizioni che hanno reso Bari
nota in tutto il mondo come l'interessante progetto annuale della suola primaria propone.
I bambini, infatti, hanno alternato scene teatrali e canti in italiano, inglese, spagnolo e
vernacolo barese integrando il progetto scolastico di valorizzazione e memoria della Puglia,
incentrato sull'incontro con il Santo Patrono San
Nicola, con un originale parallelo con Santa
Claus.
Si è trattato di un mix ben riuscito a testimonianza dell'impegno e della dedizione che,
secondo l'insegnamento di Santa Maria de Mattias, anima tutto il corpo docente di una delle
scuole di maggiore tradizione in città.
I bambini sono stati tutti molto bravi e non ci
sarebbe da meravigliarsi se tra qualche anno
qualche giovane talento, nel solco della lunga
tradizione teatrale barese, possa essere anche
uno dei giovanissimi visti in scena.
Il lungo applauso finale, sulle note di Sanda
Necòle va pe mmare, ha visto l'arrivo di Babbo
Natale con i doni per tutti gli alunni e nella
penombra del teatro non poche sono stati i
luccichii di emozione e commozione. È stato bello
tornare ad emozionarsi, essere pervasi dallo
spirito del Natale nel solco rivisitato delle nostre
profonde tradizioni.
Un ringraziamento sincero alle maestre ed ai
maestri della scuola, a Suor Annamaria, a Suor
Anna Grazia, a Suor Donata, a Suor Lucia, a
Maria Attolico, ad Antonietta Fatone e Davide
Scaiola, al coordinatore didattico prof. Giuseppe
De Pasquale ed all'IPS che, con amore, accompagnano le giovani vite loro affidate, con
saggezza e competenza, in un percorso di formazione completo e rassicurante, serio ed attento. Con Amore appunto perché, come insegnava San Filippo Smaldone, non si può educare se non si ama.
Ignazio Lagrotta
un papà
Bari
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i festivi: ann. Euro 260,00; sem. Euro
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Estero: stesse tariffe più spese postali,
secondo destinazione.
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di Bari n. 7 del 2 settembre 1948
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745.000 lettori al giorno
medio (Audipress 2011/II)
PROPRIETA’: MEDITERRANEA S.P.A.
Mancano
dieci anni
al «centenario»
Che bella giornata per la
democrazia in Italia quella
di giovedì 12 gennaio 2012
Anno del Signore (quale?).
L’on. Cosentino non andrà
in galera, ha detto il Parlamento; la Consulta ha dichiarato inammissibili i referendum infischiandosene
d’un milione e passa di italiani che avevano firmato
perché fossero indetti. Mancano dieci anni e nove mesi
al centenario di quel triste
1922. È possibile, non per
festeggiarlo - Dio non voglia
- almeno ricordarlo chiedendoci sconfortati quando passerà la «nuttata» per il nostro povero Paese?
Lettera firmata
Conversano (Bari)
Da Napoli
una lezione
anche per Bari
Ciò che non accade a Bari,
avviene a Napoli.
Dopo 5 anni di commissariamento, il Teatro San
Carlo di Napoli ha visto recentemente l’insediamento
del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione. Luigi de Magistris,
sindaco di Napoli, nonché
presidente della Fondazione, allo scopo di ampliare la
platea di partecipanti ha annunciato che il teatro è dei
napoletani e, pur di averli
vicino, faciliterà fra l’altro
l’ingresso ai meno abbienti
con prezzi ridotti.De Magistris inoltre ha intenzione di
portare in giro l’orchestra
per i diversi quartieri di
Napoli come San Giovanni e
Teduccio, Spagnoli, Scampia, ecc. con l’obiettivo anche di spronare il partenariato con le numerose imprese locali.
Perché un fatto del genere
non può succedere anche a
Bari?
Vincenzo Quattromini
Altamura (Bari)
Un consiglio
ai controllori
sugli autobus
Come la racconta il signor
Stea la disavventura dei due
maltrattati comandanti della nave turca ignari ed incolpevoli sulla mancata obliterazione dei biglietti sul
bus la dice lunga, è l’ennesima conferma dello strano modo di comportarsi di
alcuni dipendenti dell’Am-
Le lettere vanno indirizzate a
La Gazzetta del Mezzogiorno
Viale Scipione l’Africano 264, 70124 Bari
[email protected]
fax 080/54.70.442
V. T.
Bari
I De Salvo
chiedevano sostegno
più che assistenza
Tutte le istituzioni dalla
più piccola alla più grande,
sono unanimi nel dire che i
coniugi De Salvo avevano
bisogno non solo di assistenza ma soprattutto di sostegno.
È troppo comodo parlare
così dopo la loro morte, tutti
i responsabili, che involontariamente con il loro silenzio, hanno contribuito a
questa sorta di angusta passione, devono sentirsi in colpa per una vicenda che profumava di morte già da tanto
tempo.
Adesso tocca sostenere un
esame di coscienza per evi-
tare nuove tragedie, riprendere il cammino della speranza in un mondo dove la
stessa sembra ormai svanita
e senza che nessuno dica che
non avrebbe mai percepito il
profumo di quella morte annunciata.
L’uomo sa essere silenzioso nel sopportare il dolore.
Carmelo Costanzo
Santo Spirito (Bari)
I soldi siano destinati
esclusivamente
allo sviluppo
Per quanto riguarda la riduzione della spesa pubblica
si vede ancora poco.Si sta
discutendo di dismissioni
degli immobili degli enti
pubblici e si assiste all'acquisto dell'autosilo del Policlinico di Bari ad un prezzo superiore di 1 milione di
euro rispetto a quanto pagato dal precedente proprietario poco tempo prima.
Chi autorizza questi acquisti onerosi, come se si
trattasse di semplice cancelleria?
I soldi, se ci sono nelle
casse della Regione ,devono
essere finalizzati alla crescita di posti di lavoro necessari per rimettere in moto l'economia.
I nostri figli reclamano il
lavoro e se non glielo diamo
le cose si metteranno male
per tutti, perchè ora stiamo
assistendo ai suicidi di chi
perde il posto di lavoro, domani, quando i genitori non
ci saranno più,cosa avverrà?
Biagio Sannicandro
Bari
Va riscoperto
il senso
della legalità
Bari aggredita dalla crisi e
dall’escalation della malavita anche extracomunitaria.
Quello che è successo in
Piazza Umberto, questa città
ci fa più paura. Insomma,
stiamo sotto assedio, adesso
basta. Effettivamente c’è stato un balzo crescente che
rende Bari irriconoscibile,
la soglia della violenza si è
alzata, sono un segnale anche la sporcizia!!. Si è sfilacciata la rete di solidarietà
che caratterizzava la città e
in tutti i quartieri è difficile
uscire la sera. Cosa fare allora? Riscoprire l’educazione, la solidarietà, il rispetto
della legalità. Per esempio,
si può cominciare anche
dall’evitare un parcheggio
in doppia o terza fila.
Le lettere, di lunghezza non superiore alle 15 righe, devono indicare nome, cognome, indirizzo
e numero di telefono del Lettore.
Le lettere anonime non saranno pubblicate.
Sarà invece rispettata la volontà di quei Lettori che, in casi eccezionali chiederanno
la riservatezza pur indicando le loro generalità.
>> SEGUE DALLA PRIMA
N
tab, specie controllori ed autisti.
Lo dico purtroppo per
esperienza diretta. Stiano
attenti quei dipendenti che
trattano i viaggiatori come
se fossero loro sudditi.
Se dovesse riaccadere con
altri ufficiali turchi di passaggio una cosa sarebbe
prendere uno schiaffo dalla
mano d’un offeso passeggero barese ben altra - più
dolorosa - prenderli da due
ottomani.
perire con lei piuttosto vederla affondare.
La storia e la letteratura marinara citano
centinaia di episodi che hanno visto il comandante di una nave in procinto di perdersi mantenere sino all'ultimo istante la
sua posizione e dunque il suo ruolo, il più
delle volte seguendola sul fondo del mare.
Ricordiamo lo straordinario coraggio dimostrato dal comandante dell’«Andrea Dodi NICOLÒ CARNIMEO ria», Piero Calamai, che, dopo lo speronamento in Atlantico da parte del transatlantico svedese Stockholm, nel 1956, restò a bordo sino a pochi minuti prima che l'oceano inghiottisse l'orgoglio
della marina mercantile italiana, convinto solo dalle preghiere dei suoi
ufficiali, tornati a bordo e forti della «minaccia» di affondare con lui se
non si fosse messo in salvo. Non sappiamo quali considerazioni abbiano
indotto il comandante Francesco Schettino a mettersi in salvo prima del
tempo. Né se queste responsabilità gli sia realmente addebitabili oppure
se dopo aver messo in sicurezza migliaia di persone non si sia realmente
reso conto che a bordo c’era ancora qualcuno. Egli ne risponderà a breve
al suo armatore, alla legge e alla sua coscienza. Ma certo è che la
tragedia del Giglio, allo stato dei fatti, sembra imputabile solo a un
marchiano errore umano. Anche un velista dilettante conosce l'orografia dei fondali prospicienti la zona di Giglio Porto. E dunque, se
davvero la causa è stata la volontà di avvicinarsi alla costa oltre ogni
ragionevole limite per consentire ai passeggeri di sventolare i fazzoletti,
c'è da chiedersi cosa sia rimasto, in questo caso, dell'arte marinara che
è anche e soprattutto senso di responsabilità, prudenza e, perché no,
preveggenza.
IL COMANDANTE
NON PUÒ TRADIRE
LA SUA COMPAGNA
on è la semplice inosservanza di
una norma prevista anche nel
nostro codice della navigazione,
ma una questione d’onore e
dunque non è negoziabile.
Comandanti si diventa dopo lunghi anni
di navigazione nei quali si impara a conoscere il mare, ma soprattutto se stessi, si
misurano le capacità e il carattere, l’equilibrio e la consapevolezza del ruolo che
implica una responsabilità enorme, in gergo si chiama «attitudine al
comando». E non importa neppure che si navighi a bordo di una grande
nave da crociera o di una piccola vela. Il primo comandamento è sempre
la sicurezza e la salvezza dell’equipaggio che deve essere perseguita ad
ogni costo, sino al sacrificio estremo. Per questo il comandante a bordo
è Papa, Re e Cardinale, ha ancora – e così è da sempre – il potere assoluto,
egli può arrestare e confinare equipaggio e passeggeri in cabina, può
celebrare matrimoni e funerali, può decidere di sacrificare parte del
carico, può persino ipotecare la nave senza il consenso del suo armatore.
E la responsabilità non è solo verso la sua nave, ma per qualunque altra
che si trovi in pericolo, per la quale egli ha l’obbligo morale e giuridico
di intervenire. Ma c’è di più, un legame fortissimo che lo lega alla sua
nave, che è una cosa viva, ha un nome e spesso un’anima, il comandante
vi si affeziona come fosse la sua compagna, è lei a portarlo a salvamento
nelle condizioni più estreme, è con lei che parla nelle lunghe ore di
navigazione di notte nella solitudine della plancia di comando. Anche
per questo non solo non deve, ma non vuole abbandonarla, preferisce
Nico Pesce
Bari
LETTERE E COMMENTI 15
Lunedì 16 gennaio 2012
STAMERRA
CHE SUD FA
Non sparate sul tassista
>> CONTINUA DALLA PRIMA
È
fuor di dubbio che il numero
dei taxi in Italia (ma si tratta
solo di dati statistici, come quella del mezzo pollo a testa, perché sicuramente poi la realtà varia da
città a città) è inferiore a quello degli altri
paesi con i quali siamo chiamati a confrontarci, ma mettere in testa a tutte le
liberalizzazioni necessarie quella del servizio dei taxi, appare un discutibile accanimento.
Qualche anno fa, invece, ho incontrato,
in vacanza invernale, un gondoliere a
Malindi, in Kenia. Era, ospite con signora, di un albergo a cinque stelle e, tra
le varie escusioni, ne fece, con un piccolo
aereo privato preso a nolo, una a Zanzibar, meglio nota come “isola delle spezie”. Tra una chiacchiera e l’altra, ci parlò
del suo lavoro, di quanto riusciva a
guadagnare (tantissimo, anche grazie alle
mance dei turisti), di come le licenze
fossero così rigidamente contingentate
che i titolari se le tramandavano di
generazione in generazione o, se proprio
erano costretti a venderle, valevano palate di soldi. Non conosco se a Venezia,
patria delle gondole e dei gondolieri, la
situazione in questi anni è cambiata o se
sopravviva ancora questa corporazione di
vogatori che si possono permettere certi
lussi, ma va preso atto soltanto che,
parlando di privilegi e corporazioni, la
situazione in Italia appare simile a quella
dei vaso di Pandora. La ragione è una ed
una sola: il ritardo con cui la politica ha
affrontato negli anni certe situazioni, vocati dal presidente Monti nei prossimi
sino a farle poi diventare mostruose in- giorni, ma nessuno si illuda che ciò possa
crostazioni, che è pressochè impossibile bastare. Non stiamo parlando di metalmeccanici, di braccianti ossia di larimuovere.
Personalmente, pur ritenendo che le voratori come gli altri, inquadrati e diliberalizzazioni (tutte a partire da quelle sciplinati in strutture organizzate e dipiù pesanti, di sistema) siano necessarie, rette gerarchicamente da apparati. Come
non ritengo che i torti stiano solo dalla è avvenuto nel passato, e come accade
parte dei tassisti. Né penso –ho già avuto quasi sempre, ad esempio, nelle vertenze
modo di scriverlo più ampiamente su che riguardano gli autotrasportatori, i
cosiddetti “padronciqueste stesse colonne
ni”, gli accordi presi
qualche settimana faai tavoli di trattativa
che i guai in cui si
poi vengono respinti
dibatte l’Italia dipendalla base e basta una
dano dal basso numesemplice
protesta
ro di licenze di taxi.
spontanea e minoriTutto ciò sarebbe
taria ad avere effetti
semplicemente pueridevastanti. E’ un rile, il tema delle lischio reale, basta riberalizzazioni è molto
cordare cosa accadde
più ampio e complesdopo le “lenzuolate”
so, e meriti le dovute
di Bersani e quanto è
gerarchizzazioni. Ma
già successo in questi
è fuori discussione
giorni di fronte a semperò che anche i tasplici
anticipazioni
sisti devono fare la
giornalistiche. E’ vero
loro parte e devono TAXI Per ora protesta congelata
che all’epoca delle
accettare il cambio di
quelle regole che nella società contem- “lenzuolate” il clima politico generale era
poranea rappresentano un ingombro, il diverso, che dietro le marce dei tassisti
fastidioso retaggio di un passato che non infuriati c’era anche la strumentalizzapuò più tornare. Si faccia però in modo zione del centrodestra (e i professori non
che non ricadano sulla categoria gli er- devono chiedere il voto a nessun eletrori, le omissioni e, perché no, anche le torato), e la situazione economica geconnivenze che nel passato la politica ha nerale del Paese non era quella di oggi.
commesso. Entrambe le parti devono fare Ma se il buongiorno si vede dal mattino
un passo indietro. E’ positivo che i rap- c’è poco da stare allegri!
presentanti di categoria siano stati conVittorio Bruno Stamerra
VITO SPADA
Il rating non è il giudizio di Dio
I
l declassamento del rating per l’Italia è solo una parte
di quello più generale e significativo sulle condizioni
del debito nell’Eurozona, deciso da Standard and
Poor’s. Inevitabilmente la diversa percezione del tempo nel mondo della politica ed in quello del mercato, ha
fortemente influito sulle decisioni della società di rating.
Gli analisti non sembrano tenere conto delle decisioni già
prese dai vari Governi Nazionali e dal Consiglio Europeo
per fronteggiare la crisi del debito pubblico europeo. Eppure , fra tante reticenze, intoppi ed incomprensioni sulla
reciproca disciplina di bilancio, numerosi passi avanti sono
stati conclusi. Il pareggio di bilancio come regola di prudenza nelle singole legislazioni nazionali dei Paesi dell’Euro, una più qualificata sorveglianza sugli andamenti e
scostamenti dei singoli conti pubblici da quelli programmati, ed un rilancio anche se ancora poco particolareggiato,
dei Fondi cosiddetti salva Stati, sono certamente buone
nuove per qualsiasi valutazione della sostenibilità del debito dell’eurozona.
Eppure , secondo Standard and Poor’s , sono le prospettive poco lusinghiere sulla crescita economica che spingono verso il declassamento del debito pubblico europeo. La
divergenza delle valutazioni fra Stati e mercato, cosi’ come
li riassume Standard and Poor’s, , riporta alla ribalta le
polemiche sulla importanza e correttezza operativa delle
stesse società di rating. Queste sono a volte ritenute troppo
compiacenti rispetto ai rischi, come nel caso delle valutazioni su taluni strumenti di mercato , o troppo conservatrici nella valutazione dell’andamento dei bilanci statali. Dobbiamo forse cancellare dall’orizzonte finanziario i
loro ratings perché parziali o comunque imprecisi? Conviene ricordare che l’importanza del giudizio del rating ,
non è secondario nel mercato , dal momento che è stata
proprio la domanda di rating indotta dai regolatori a
governare il complesso sistema della regolamentazione finanziaria mondiale. La quantificazione del capitale necessario alle banche per fronteggiare il rischio di credito
nel sistema di Basilea, è legata indissolubilmente al rating
emesso dalle maggiori società internazionali. E a garanzia
dei risparmiatori , molti strumenti del mercato monetario
devono avere un rating di “investment grade” per essere
distribuiti sul mercato. Il rating insomma ha ottenuto dalla
Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea , sede dei
singoli regolatori nazionali, un ruolo pubblico che è essenziale per il funzionamento della disciplina di mercato.
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Dinanzi alle falle rilevate dalla crisi finanziaria del 2008, la
disciplina di vigilanza sulle società di rating si è stretta, ma
ha conservato il ruolo del rating rafforzando i vincoli sulle
attività delle società di rating. L’obbligo di registrazione
delle stesse, la prevenzione dei conflitti di interesse, la
comunicazione dei modelli e dei metodi di valutazione al
pubblico, il rispetto di un codice di condotta dello IOSCO
(per la verità già in essere in molte di queste) ed una
maggiore frequenza degli obblighi di informazione, sono
taluni dei nuovi requisiti per le società di rating. E alla
nuova Agenzia Europea di controllo sul sistema finanziario
l’ESMA, è stato attribuita la competenza per la vigilanza e
l’applicazione di sanzioni. L’attribuzione di un ruolo pubblico al rating ha certamente ribaltato sulle società di
rating un ruolo che le stesse vorrebbero forse non avere, dal
momento che questo enfatizza enormemente le ripercussioni negative del loro rischio di reputazione sul mercato.
La semplificazione cognitiva del giudizio di rating è comunque essenziale per avere una iniziale bussola di orientamento sui mercati. Certo, i ratings non possono essere
infallibili e certi ma vanno considerati come uno degli
strumenti dell’analisi di investimento. Tale presunta infallibilità ha certamente un limite negli strumenti cognitivi
delle metodologie applicate alle valutazioni e si accompagna
alla eguale impossibile infallibilità del mercato e dei suoi
controllori. Considerare il rating, nonostante il suo rilievo
pubblico, come una opinione invece che un giudizio di Dio
dovrebbe diventare una prassi più consolidata nel mercato.
D’altra parte il declassamento degli Usa che hanno pure
loro perso la tripla A non ha avuto effetto sui prezzi dei
titoli pubblici americani. Dobbiamo peraltro accettare il
segnale che ci viene dal mercato, e procedere più velocemente a mettere in pratica quanto deliberato in sede
europea per il funzionamento del Fondo salva stati(EFSF) e
per quello del suo successore (ESM). Tanto per rispondere
alle attese di una risposta europea che dovrà riguardare
anche la crescita economica e non solo quello della disciplina di bilancio. Il punto essenziale è che se gli Stati
devono avere come compito quello di essere la risposta
finale alla crisi finanziaria, questi devono, come dice Jaime
Caruana direttore generale della BIS, “ recuperare la loro
reputazione di prenditori risk free,(…) dal momento che la
solvibilità del debito sovrano è la precondizione della Banca
Centrale per combatterebbe le minacce alla stabilità monetaria e finanziaria”.
di RAFFAELE NIGRO
Così Notte illuminò
il futurismo del Sud
T
rent’anni fa moriva a Napoli Emilio Notte. Di lui
mi avevano parlato più volte Michele Prisco che gli
aveva presentato varie personali e la figlia Adriana, che dai primi anni ottanta era venuta a vivere
nelle campagne di Cisternino col pittore Giulio Marchioli.
Adriana conservava una piccola collezione di opere del padre, per esempio i ritratti della Bambina che legge e della
Bambina che scrive realizzati intorno al 1930, da lui aveva
imparato a dipingere e ne seguiva da sempre la maniera,
estremizzando il cubismo, impastandolo col surrealismo e
dividendosi tra pittura e poesia. In quanto a Emilio Notte,
era nato il 30 gennaio del 1891 a Ceglie Messapica, città che
ha allestito per lui un piccolo museo e che ha tenuto a
battesimo nel 2010 un libro edito da Manni, E.Notte. La vita,
le opere. Il libro lo si deve a Riccardo Notte, critico d’arte e
docente all’accademia di Brera e poi a Napoli e figlio del
pittore e di una sua assistente, Maria Palliggiani, morta
suicida a metà anni sessanta.
LAVORO -Da Ceglie i Notte erano passati a Bovino, poi a
Lagonegro e infine a Sant’Angelo dei Lombardi, costretti dal
lavoro del capofamiglia, Giovanni, originario di Marostica e
Ricevitore dell’Ufficio del Registro. Emilio seguì a Napoli le
lezioni di disegno di Vincenzo Volpe e nel 1907, passato il
padre a Prato, si iscrisse all’Accademia di Firenze dove conobbe Adolfo De Carolis e Giovanni Fattori nei cui studi
conobbe D’Annunzio. Anni in cui Emilio studia il geometrismo dei grandi del “400, da Filippo Lippi al Pontormo. Ma
è già un pittore apprezzato. Nel 1912 è alla Biennale di Venezia, aderisce al Futurismo toscano e stringe amicizia con
Rosai, Dino Campana e Ardengo Soffici. Fu Soffici a portare
Notte alla storica serata futurista del Teatro Verdi, dove
conobbe Boccioni, Marinetti, Carrà e Palazzeschi, la cui
amicizia durerà per sempre. Tra le opere di quegli anni,
tutte di grandi dimensioni e a soggetti sociali, come L’orfana, Funerale, Gli Idioti, un Manichino nero, di impianto
metafisico e più tardi adottato da De Chirico e Carrà. Su
questa linea sono le Maschere, vicine ai fantocci di Ensor e Il
burattinaio di cui scrisse Roberto Longhi. Notte aderisce
dunque al Manifesto Futurista di Marinetti, ma sposa prevalentemente il dinamismo plastico di Boccioni più che i
temi del modernismo, nella sua riflessione ci sono infatti
Nietzsche, Sorel e D’Annunzio, perché non ama la retorica
bellicistica e se dipinge scene di guerra i suoi soldati sono di
una umanità sofferente. Ricoverato a Bologna conobbe Giorgio Morandi. Il ritorno dalla guerra significa anche un suo
temporaneo allontanamento dal Futurismo e l’adesione al
cubismo, quasi un passaggio dal dinamismo alla fissità. Lo
si vede in quella Strada bianca che nel 1917 fu acquistata da
casa Savoia. A guerra finita Notte si trasferisce a Milano in
cerca di nuove esperienze di vita. Qui è a stretto contatto con
Marinetti, si riapre al fronte futurista mentre realizza personali che verranno ospitate da importanti gallerie della
città lombarda e di Roma e approda a una collettiva a Ginevra organizzata da Prampolini. Milano significa anche l’
amicizia di Funi, Semeghini, Sironi e Martini. Nel ’23 vince
la cattedra di Pittura al Liceo Artistico di Venezia e nel ’24 è
a quella di Roma, dove stringe amicizia con Bontempelli,
Longhi, Balla e partecipa alla prima Quadriennale. Nel 1929
ottiene la cattedra di Pittura all’Accademia di Napoli.
ROMA -Ma l’ambiente gli è ostile e il pittore continuerà a
risiedere a Roma conducendo vita da pendolare. Fino al ’36,
anno in cui si trasferisce definitivamente in Campania. Ma i
colleghi non riescono ad abbassare la guardia, perché Notte
è considerato un futurista, uno che non apprezza il realismo
e la classicità, un avanguardista. Per vent’anni infatti non
farà personali a Napoli e tuttavia avvierà mostre di impressionisti e di futuristi in una città refrattaria alla modernità e troppo prona all’800. Intanto nel ’39 è nominato
Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, carica che
manterrà per un decennio. Mentre alla Biennale di Venezia
del ’42 gli verrà offerta una sala personale dove presenterà
ben trenta dipinti. E’ solo nel dopoguerra che Napoli apre le
braccia a Emilio Notte e l’amicizia del filosofo Cleto Carbonara, del matematico Renato Caccioppoli e dello storico
dell’arte Raffaello Causa. Intanto produce una pittura di tipo
postcubista, dalle grandi dimensioni. Nei temi c’è il dolore,
individuale e collettivo, l’impenetrabilità del destino, come
dicono La strage di Melissa, dedicato all’uccisione dei contadini durante un’occupazione di terre in SicilIa, i Mendicanti, i Giocolieri,il Corteo del Primo Maggio e i Contadini.
Nel ’47 si iscrive al Partito Comunista e nel ’51 è candidato
nelle liste del Pci per le comunali partenopee. Non viene
eletto, ma l’ amicizia di Giorgio Amendola, Abdon Alinovi e
Giorgio Napolitano dicono del suo nuovo impegno e spiegano la scelta di dipingere le miserie e i ritardi culturali del
Mezzogiorno.
16
Lunedì 16 gennaio 2012
LA MORTE DELLO SCRITTORE A 85 ANNI. AVEVA COSTITUITO IL TANDEM PIÙ CLEBRE DELLA LETTERATURA ITALIANA
L’INTERVISTA DEL LUNEDÌ
Fruttero,
addio
Se la memoria
non è pelle morta da fantascienza
di GINO DATO
BUONI MAESTRI IL NOTO GIORNALISTA È AUTORE DI «IL RAGAZZO CHE IO FUI»
A colloquio con Sergio Zavoli
Q
ual è l’eredità più preziosa che
possiamo lasciare ai giovani?
La memoria, come scrigno di
valori e come esercizio di ricordi, in un Paese che spesso si fa gioco del
passato. Quando vi si cimenta un maestro
di giornalismo come Sergio Zavoli, traghettando il nipote sul fiume della vita, la
storia torna un grande scenario su cui si
affaccia il controcanto della propria esistenza. Il ragazzo che io fui (Mondadori
ed.) cui Sergio Zavoli ha affidato il racconto delle sue esperienze restituisce al
lettore un paradigmatico documento di sobrietà, ma, insieme, le passioni mai gridate. Dal ragazzo che sognava a colori, ai
bambini di oggi che spesso non ridono più
perché non si riconoscono «in un tempo
che divora la sua innocenza». Perché, dietro il disincanto dei loro sguardi, c’è l’avviso di una eclissi che avanza e «non sappiamo fino a quando ci
terrà nell’ombra».
Quali sono i sentimenti
pressanti che spingono
un giornalista a raccontare una storia che non
è più quella degli altri,
ma la propria?
personaggi modesti possono avere una carica simbolica che continua a rappresentarti il passato persino più di altri più importanti, ma non altrettanto capaci di conservare l’odore di un tempo».
È stato così anche, ad esempio, per «La
notte della Repubblica»? O sono soltanto
tracce, e quindi ormai fantasmi?
«È una bella, difficile domanda. Ne suscita molte altre: quando comincia la memoria? Che cosa è memorabile per tutta la
vita? Che cosa, della storia, cancella la memoria? E infine a che cosa serve? La memoria, in genere, continua a essere la fotocopia sempre più stinta di un momento un attimo o un periodo, non importa - della nostra esistenza, una certificazione fugace o durevole della tua identità, un ritorno o una restituzione di qualcosa che ti
ha segnato nella mente e nell’animo.
Quanto più i materiali della memoria sono vicini, tanto più confinano con la tua storia».
L’esempio che le porto,
cioè «La notte della Repubblica»?
«Rappresenta un passato in bilico tra la Storia e
la sua memoria. Per esse«Credo d’essere in buore un ricordo, insieme,
na compagnia pensando
storico e personale deve
che la storia non stia solo
trascorrere una generazione, ed è il motivo per il
nell'esperienza esemplare
quale storici e memoriadei grandi uomini e delle
listi, psicologi e documengrandi cose, ma che si antaristi non sono abbastannidi anche nella vita quoza vicini, o sufficientetidiana dell’umanità; che
SERGIO ZAVOLI Il noto
cioè possa trovare un mogiornalista. Sopra, l’immagine mente lontani, per poter
prendere le cosiddette
do suo di esprimere qualdi copertina del suo volume
“distanze storiche”. La
cosa che ne fa un segno di
storia è previdente: prima
quell’universo in cui la
storia sa cogliere, del comune, gli aspetti,
di finire e durare nei libri esige che si
diversi, della vita di ciascuno».
tenga sveglia, il più possibile, la presenza
ammonitrice, o soltanto pedagogica, del
Se queste storie rimangono nell’ombra?
passato».
«Appunto, la Storia resta priva degli invisibili, innumerevoli rivoli che vanno a
Che cos’è, secondo lei, per il nostro Paese
formare il suo grande fiume. Ed è comunl’esercizio della memoria?
que vero ciò che dice il critico letterario
«È una domanda molto pertinente, e in
Massimo Onofri, secondo cui “si possa
questi tempi persino opportuna. Gli itasempre parlare di qualcosa per parlare di
liani non coltivano il culto, né il timore, di
tutto”».
ciò che è stato. Si privano della memoria
come farebbero di una pelle invecchiata.
Lei ha paura di non vedere più il mondo a
Non dico che se ne liberano come nelle
colori? O nel modo in cui lo vedeva da
mute gli animali, o come fanno i serpenti
ragazzo?
lasciando, inservibile, la loro guaina non
«Da ragazzo, per aver sognato a colori,
più luminosa e sgusciante. Ricordiamo ciò
ho messo in subbuglio la famiglia. Ma non
che ci è piaciuto perché corrisponde ai noera un “fenomeno” soltanto mio, o nostro,
stri istinti più vitali, egoistici, appaganti».
era una metafora che andava diretta anche verso la politica, identificandola nel
Qual è la salute del giornalismo italiano?
“bianco e nero” imperante ai tempi di
«Il grande commentatore americano
quella temeraria visionarietà notturna».
della guerra del Vietnam, Walter Cronki«La vita è quello che è?», «La vita è dove
te, che incontrai nel Circolo della stampa
stai». I suoi personaggi si industriano a
di New York, mi disse: “Avete a vostro vandefinire la vita. E lei come la definirebbe?
taggio immaginazione e scrittura, curiosità e cultura, vi manca solo l’attenzione e
«“La vita è quello che è” fu il risultato
l’approfondimento dovuti alle cose che apfilosofico-esistenziale di un mio zio “penpaiono meno, ma spesso sono le più insatore”. Per quella frase venni costretto,
sidiose. Siete, nel complesso, più adescanti
nella mia prima infanzia, a farmi un’idea
e suggestivi rispetto allo stile che chiamiacomplicata di una frase astrusa e inconmo anglosassone, meno seriosi di quello
cludente. Nel libro, che attraversa la mitedesco, meno enfatici di quello spagnolo e
steriosa complessità dell’esser vivo, e del
meno a rischio d’incredulità, per eccesso
vivere, cerco di spiegarmi la sentenza dello zio filosofo, e qui lascio al lettore il giudi brillantezza, di quello francese”. Se è
vero, non c’è male, teniamoci il nostro
dicare se vi sono riuscito».
“stile”, chiamiamolo magari solo linguagBoccastorta, Pieroz, La Gran Via sono i
gio, aggiungendovi un po’ più di voglia
soprannomi di alcuni dei personaggi che
d’informare e un po’ meno di sorprendere.
lei ricorda. Ci sono ancora in giro perTroppe notizie in pillole, e troppo gossip,
sonaggi che hanno questa energia evosono le nostre malattie infantili, come la
cativa? O a renderli tali è solo la forza del
scarlattina e il morbillo. Ma scriviamo ansuo ricordo?
che pagine esemplari. Buon anno al no«Il ricordo conserva anche cose margistro lavoro, ai nostri giornali e, soprattutnali, ma che avevano la natura per restare
to, ai nostri lettori».
nella tua immaginazione. A volte anche
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOijLmP20yTFZq1KGSzD6doQ=
Dopo dieci anni dall’amico Franco Lucentini
di MAURETTA CAPUANO
S
e ne va anche l’altra metà di
uno di più celebri sodalizi letterari italiani. Dieci anni dopo Franco Lucentini, è morto
ieri, a 85 anni, Carlo Fruttero. Lo scrittore torinese, nato nel 1926, aveva dato
vita con Lucentini nel 1952 alla famosa
«ditta» di giallisti, giornalisti e traduttori Fruttero & Lucentini che si
muoveva nel crocevia intellettuale della Torino einaudiana dell’epoca.
Lo «zapping notturno tra i libri nel
letto»; il fritto di paranza, «quei pescetti meravigliosi» da prendere «con
le mani, non con la forchetta!», le camminate con il padre e con l’amico Lucentini con il quale «ridevamo delle
stesse cose» e così «capimmo che eravamo fatti per collaborare», erano per
Fruttero tra le cose fondamentali della
vita e tra i ricordi più belli, come aveva
raccontato nel 2010 in un appuntamento speciale di «Che tempo che fa» di
Fabio Fazio su Rai3.
E ancora, parlando del rapporto con
Lucentini: «L’ho capito in ufficio, a
Torino (da Einaudi, ndr), che potevamo essere amici. Lui faceva il lettore, lo
scout, pagato 3 lire per Einaudi a Parigi, abitava a Monmartre, naturalmente, e veniva fino a Torino in moto...
un viaggio spaventoso. Alla fine si stabilì anche lui a Torino, per essere vicino alla casa e... alla cassa, se non
andavi tu a chiedere i soldi... Capimmo
che eravamo fatti per collaborare. E
poi abbiamo deciso di provare a met-
tere insieme un romanzo. Facemmo La
donna della domenica e fu una fortuna». Uscito nel 1972, il bestseller di
ambientazione torinese diventò uno
dei film più amati di quegli anni, diretto da Luigi Comencini nel 1975.
Appassionato di fantascienza, sempre con Lucentini, dal 1961 al 1986,
Fruttero ha diretto la collana di fantascienza «Urania» per Mondadori con
cui sono usciti i suoi ultimi libri: Mutandine di chiffon. Memorie retribuite
del 2010 e, nello stesso anno, La patria,
bene o male, scritto con Massimo Gramellini.
La morte di Franco nel 2002 fu un
duro colpo. Fruttero smise di scrivere
per alcuni anni. Riprese nel 2006, quando uscì Donne informate sui fatti (Mondadori) che, dato per superfavorito al
Premio Campiello nel 2007, arrivò in-
Dal successo della «Donna
della domenica» fino
alla delusione del Campiello
nel 2007. Non solo romanzi
vece ultimo con 28 voti lasciando il
podio alla giovane sceneggiatrice lucana Mariolina Venezia. Una delusione per lo scrittore che commentò: «La
gente che amava i nostri libri, lo comprerà almeno per vedere come me la
cavo senza di lui». E aggiunse anche:
«La giuria popolare è orientata verso
un certo tipo di narrativa, diversa dalla
mia. Sono lettori medi, o medio bassi. Il
pubblico popolare preferisce quello,
non sto a tormentarmi molto». Ma subito dopo era arrivato un altro riconoscimento: il Premio Chiara alla carriera e nel 2010 Fruttero è stato il primo
vincitore del Campiello alla carriera.
LA STORIA L’INCIDENTE DI COSTA CROCIERE NEL MARE IN CUI AVVENNE LA BATTAGLIA DI FEDERICO II (1241)
Isola del Giglio, lì colarono
a picco le navi del papa
di BIANCA TRAGNI
L’
Isola del Giglio oggi è diventata famosa per il naufragio della più grande nave da crociera italiana, che
ha buttato in mare migliaia di turisti
innocenti. In passato fu famosa per la
più grande battaglia navale del Medioevo che buttò in mare migliaia di ecclesiastici innocenti, che viaggiavano
verso Roma per obbedire al loro papa.
La battaglia del Giglio la combatté
Federico II, re di Sicilia e imperatore del
Sacro romano impero, contro papa Gregorio IX e i suoi cardinali da lui convocati per un concilio ecumenico che
aveva lo scopo di deporlo, dopo averlo
scomunicato. La rabbia di Federico fu
tale che predispose la contromossa. La
sua lotta titanica col papa era ormai
pluridecennale e combattuta con tutti i
mezzi: la diplomazia, l’astuzia, le scomuniche e tant’altro. La posta in gioco:
il potere assoluto. Il pontefice rivendicava il suo come rappresentante di Cristo in terra; Federico rivendicava il suo
come erede dell’Impero romano. L’Europa stava a guardare attonita. I due si
scambiavano complimenti-invettive:
«Federico è la Bestia che sorge dal mare
carica di nomi blasfemi», diceva Gregorio IX; «Questo papa è il fariseo assiso
sulla cattedra di un dogma perverso,
unto con l’olio della malvagità», diceva
Federico II.
All’Isola del Giglio questo grande
conflitto esplose. L’imperatore chiuse le
vie terrestri al convoglio di legati, cardinali, abati, arcivescovi e diplomatici
di tutt’Europa che si recavano a Roma. Il
suo esercito ghibellino sbarrò tutte le
strade. Allora il Papa dette ordine di
farli arrivare via mare, con l’aiuto delle
navi della fedele Genova il cui comandante Jacopo Malocello li avrebbe condotti, scortati e difesi con le sue armi
fino al porto di Civitavecchia-Ostia. Egli
si recò a Nizza a imbarcare spagnoli e
francesi (gli inglesi, esperti di marineria, si rifiutarono) e poi a Genova imbarcò i prelati lombardi.
Federico fece partire dalla Sicilia la
sua flotta di 27 navi guidate dall’ammiraglio Ansaldo de’ Mari (una nobile
famiglia d’origine proprio genovese, le
cui propaggini si impiantarono in Puglia). Erano con lui il figlio Andreolo e il
pisano Buzzacarino. E dalla Pisa ghibellina giunsero altre 40 navi in appog-
PUER APULIAE
Federico di Svevia,
un’immagine del
sovrano nel suo
codice sugli uccelli
gio: uno spiegamento enorme per bloccare la flottiglia guelfo-pontificia. Quando Malocello, giunto dopo una settimana di navigazione all’altezza delle coste
Toscane, ne ebbe notizia, cercò di virare
verso la Corsica, ma l’agguato era già
teso nelle acque dell’arcipelago toscano.
Le navi imperiali erano nascoste dietro
l’Isola del Giglio e la piccola isola di
Montecristo, quasi un imbuto. Sbucarono improvvisamente da dietro gli scogli e accerchiarono e arrembarono le
navi genovesi, sconfiggendole clamorosamente. Alcune colarono a picco, tutte
le altre furono trascinate fin nel porto di
Pisa. Era il 3 maggio 1241, ricorrenza
dell’esaltazione della Croce. E siccome
nel Medioevo tutto veniva letto in chiave religiosa, Federico credette di leggere nella sua vittoria la volontà di Dio e
il favore della Divina Provvidenza che
puniva il papa indegno.
Nello scontro alcuni prelati morirono, la maggior parte venne presa pri-
17
Lunedì 16 gennaio 2012
CULTURA&SPETTACOLI
Tutte le opere a. quattro mani (e anche a due)
È morto ieri nella sua casa di Castiglione della Pescaia, a 85 anni, lo
scrittore Carlo Fruttero. Nato a Torino
nel 1926, in coppia con Franco Lucentini diede vita a uno dei sodalizi più
celebri della nostra letteratura. Tra i titoli più noti, «La donna della domenica». Con la sigla Fruttero & Lucentini, i
due scrittori hanno firmato a quattro
mani una ricca produzione che spazia
un po’ tra tutti i generi, dalla poesia al
teatro, dalla raccolta di articoli e elzeviri al romanzo giallo, dalla riflessione
saggistica di costume alle antologie,
le più celebri delle quali sono i quattro
«Libri della fantascienza», editi da Einaudi.
Dopo l’uscita di un libro già a doppia
firma, ma che raccoglie poesie distinte dell’uno e dell’altro autore,
«L’idraulico non verrà» (Melangolo
1971), la collaborazione darà vita a titoli celebri. Ecco i più importanti. «La
donna della domenica» (Mondadori
1972), «A che punto è la notte (Mondadori 1979). «Il Palio delle contrade
morte» (Mondadori 1983), «La cosa in
sé» (Einaudi 1983), «La prevalenza del
cretino» (Mondadori 1985), «L’amante
senza fissa dimora» (Mondadori
1986), «Il colore del destino» (Mondadori 1987), «La verità sul caso D» (Einaudi 1989), «Enigma in luogo di mare» (Mondadori 1991), «La manutenzione del sorriso» (Mondadori 1994),
«I ferri del mestiere» (Einaudi 2003),
«Il manuale involontario di scrittura
con esercizi svolti» in cui Fruttero l’anno successivo alla morte di Lucentini - riunì alcuni scritti del sodalizio.
THRILLER DI MARCO CESATI CASSIN
Ricercatori
di emozioni
perdute
Così si prendeva gioco
della sua vecchiaia
«P
Per molti anni traduttore di autori
come Beckett e Salinger, prima di incontrare Lucentini, Fruttero - che ha
curato, con Sergio Solmi, Le meraviglie
del possibile. Antologia della fantascienza (Einaudi, 1959) - negli ultimi
anni aveva raccontato in una postilla
la storia di come era nata la favola Il
calabrone che ci vedeva poco (Gallucci
ed.). Unico e inedito testo per i bambini
scritto da Franco Lucentini partendo
da una piccola storia che Fruttero aveva inventato per suo nipote. Il suo finale, rivela nella postilla, era più cattivo di quello di Lucentini, notoriamente il più buono della ditta F&L.
LA COPPIA
Fruttero insieme
a Lucentini; e
accanto alla bra
dell’amico. Sopra,
lo scrittore tra i
finalisti del
«Campiello» 2007
assati gli ottant’anni nessuno osa più scrivere
di te “il vecchio Fruttero”, ancor meno “l’anziano Fruttero”. Così si passa a un sinonimo
lusinghiero: “il grande Fruttero”. Per far capire che è solo
un modo di dire, si può ricorrere a un superlativo: il
“grandissimo” Fruttero, che qui saluta e lascia la scena
col suo più bel sorriso». Così ironizzava sui vantaggi della
vecchiaia Carlo Fruttero, morto ieri, in un elenco scritto
per «Vieni via con me», il programma di Fabio Fazio e
Roberto Saviano. Con la consueta, raffinata e sagace ironia, Fruttero aveva scritto: «Un vecchio è il solo ad avere i
titoli per parlar male della sua età. Potrà dire: “Mi fanno
ridere questi precari. E io allora, che sono più di là che di
qua?”».
Anche sulla morte riusciva a scherzare. «Se anche volessi, non potrei suicidarmi: sono invalido, e bloccato a
casa al pianterreno», aveva detto nel novembre 2010, parlando del suicidio di Mario Monicelli. Una scelta - simile a
quella di Franco Lucentini, legato allo scrittore torinese
da un sodalizio lungo una vita, che si ammazzò nel 2002 a
82 anni - che Fruttero allora definì come il gesto di una
«personalità molto indipendente», ma forse anche il frutto
della «solitudine». Parlando di sé, poi, in quell’occasione
aggiunse: «Ho la fortuna di avere due figlie che amo moltissimo e che si occupano intensamente di me, tre nipoti
meravigliosi che anche loro si occupano di me: un gesto del
genere li rattristerebbe, per loro sarebbe una tragedia.
Quando hai una cerchia di affetti importantissimi, magari
non lo fai. E dunque, penso che tirerò avanti così».
[Angela Majoli]
PASSATE IN RIVISTA
Vetrina
di PASQUALE TEMPESTA
ANDRÀ NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE
Nel sistema periodico con poesia
Da «La Vallisa» a «Città di vita» a «Contrappunti»
gioniera e, dopo essere stata messa ai
remi a mo’ di sfregio, fu sbarcata a Pisa,
dove il figlio di Federico II, re Enzo,
tributò il trionfo ai vincitori, ma anche
il rispetto ai vinti. Cosa che Federico
non gradì molto; il suo trionfo sapeva di
vendetta. E smistò nelle carceri pugliesi
e lucane i prelati prigionieri, pensando
di farne oggetto di scambio col pontefice. Il quale invece, più irriducibile di
prima, esortava i suoi al martirio. La
sfida e la vittoria dell’imperatore sul
papa fecero scalpore in tutta l’ecumene
cristiana, suscitando scandalo e apprensione.
L’Isola del Giglio rimase per secoli
sinonimo di sfida laica al potere temporale dei papi. E il suo fedele comandante che fine fece? Jacopo Malocella
fuggì prima che la battaglia fosse conclusa: quasi come - a quel che alcuni
hanno sostenuto - il comandante della
Costa Crociere che è stato arrestato anche per questo!
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOjAxMAppxYVCjnqPHpID/78=
l «La Vallisa», quadrimestrale
di letteratura e altro.
La rubrica di apertura della rivista diretta da Daniele Giancane ha
come titolo «Dall’Italia» e ospita due
interventi: uno dello stesso direttore
e l’altro di Anna Santoliquido su
argomenti di viva attualità. La Santoliquido si sofferma sulle recenti
celebrazioni per l’unità nazionale
con l’articolo «Le italiane dell’unità:
patriote, brigantesse, letterate»;
Giancane invece pubblica alcune
sue «poesie di rabbia sul Sud». Molto
ricco, come sempre il sommario, con
interventi, fra gli altri, nella rubrica
«Critica letteraria» di E. Castrovilli,
G. Poli Di Santo, C. De Sario, G. S.
Elia, M. I. De Santis, E. Bagnato, G.
Sallustio, T. Mastromauro, G. Napoletano e G. Notarangelo. Per la
«Poesia serba», spazio agli autori
Milan Mihajlovic e Milos Terentic.
l «Città di vita», bimestrale di
religione, arte e scienza.
Nel suo editoriale il direttore
Massimiliano G. Rosito riprende e
commenta un articolo di Sergio Zavoli, «Facciamo pace sulla terra»,
nel quale il noto giornalista e uomo
politico, riferendosi alle tante «cattive azioni» di cui l’umanità si rende
colpevole nei confronti della natura,
afferma che «si fa largo la richiesta
di una nuova civiltà che rifondi l’antica alleanza» tra gli uomini e l’ambiente in cui essi vivono. Rosito conclude che ormai si fanno sempre più
numerose e forti le voci di coloro che
ci chiamano, tutti, alla nostra «responsabilità planetaria», ricordandoci che «della terra noi non siamo
padroni, ma semplici custodi».
l «Contrappunti», mensile di
cultura, spettacolo, costume.
Il direttore Franco Chieco, in un
editoriale che ha per titolo «Ricchi e
poveri, e adesso si salvi chi può. Fra
tagli e spese il “sistema musica” è
inquinato dall’invadenza della politica», afferma tra l’altro: «Non sono tantissimi i milioni che lo Stato
elargisce per lo spettacolo. Anzi, di
anno in anno la quota si assottiglia,
quest’anno in nome dei sacrifici e
della sobrietà imposti dall’Italia da
salvare. Comunque, se questo passa
il convento, bisogna almeno chiedersi come questi soldi vengono spesi».
Leonardo da Vinci, un film
come una mostra d’arte
n Leonardo superstar al cinema: non DiCaprio ma Da Vinci: il primo tour della storia di una mostra d’arte approderà nelle
sale cinematografiche di tutto il mondo,
tra cui l’Italia, grazie a una collaborazione di Phil Grabsky con la National Gallery di Londra dove è in corso la straordinaria esposizione sugli anni passati alla Corte di Ludovico il Moro dal maestro
dell’Ultima Cena. «Leonardo pittore alla
corte di Milano» è una mostra «sold out»
di cui i biglietti si vendono per centinaia
di sterline su eBay: da qui nasce l’iniziativa Leonardo Live, la speciale visita guidata cinematografica che il 16 febbraio e
alcune date successive consentirà agli appassionati d’arte in 500 sale di 15 paesi di
ammirare in alta definizione, ma senza
aver fatto la fila, le opere raccolte dai curatori a Londra. Il film è presentato da
due importanti giornalisti d’arte anglosassoni, Mariella Frostrup e Tim Marlow.
La mostra è eccezionale anche perché
riunisce in un unico spazio opere e disegni di Leonardo, per la prima volta le une
accanto agli altri come nemmeno il pittore avrebbe potuto vederli nel corso della
sua vita: tra queste, le due versioni della
«Vergine delle Rocce» della stessa National Gallery e del Louvre, quest’ultima al
centro di una feroce polemica sul restauro, ma anche la «Dama con ermellino» del
Museo di Cracovia e «La Belle Ferronière» del Louvre.
di ANACLETO LUPO
T
utto quel che accadde, accadde in tempi straordinari, in
una stagione di sogni. Caso o
destino? Intuizioni o emozioni? Sugestioni o il subconscio che transla,
in realtà e coincidenze, nella matematica e fisica?
Il ricercatore di emozioni di Marco
Cesati Cassin è un thriller immaginario per descrizioni, ma si avvicendano fatti reali con un flash
back all’americana (ed. La Lepre,
pp. 375, euro 200). Tutto ha inizio
secondo un detto indiano: «la fortuna arriva quando il destino si è
stancato di aspettare…». La storia
narrata è proiettata nel lontano
2021; il mondo occidentale del nuovo
e vecchio continente ha disperato
bisogno di una nuova morale ed
etica dove tutti i valori antichi ora
persi in una società dove solo lo
stretto necessario fa muovere i pensieri e le emozioni; l’istinto e l’intuito umano è giunto al suo termine
ultimo, e come l’ultima fermata di
un convoglio senza conducente non
ha più meta da raggiungere. E al
dunque del romanzo pian piano
prendono forma due personaggi:
Matteo Corsi, ricercatore di emozioni, e il newyorkese John Stewart;
sono a capo, rispettivamente, di una
fondazione e di una rivista che rivoluzionano il mondo.
In questo thriller sono descritti
fatti realmente capitati a persone
che in circostanze misteriose hanno
visto rivelarsi loro l’intervento di
una potenza superiore; e ne hanno
dedotto di conseguenza che l’uomo è
strumento passivo, piuttosto che cagione diretta. E così avvenimenti
soprannaturali si susseguono vorticosamente a donne e uomini, i
quali sono guidati da angeli e da
Dio che intervengono entrambi con
meccanismi intricati, quali la tecnologia e la scienza che soppiantano
tutto ciò che era fondato sull’umanesimo d’un tempo ormai dimenticato. Oggi, siam tutt’uno con lo
scibile esattamente come un orologio nel quale è intrinseco un meccanismo particolareggiato a cui
ognuno appartiene ed è differente
da altri. Il pensiero di ciascun di noi
equivale a srotolare un gomitolo di
filo.
La trama, scandita a ritmi veloci
e senza sosta, si dipana tra amore e
ragione, e colpi di scena pieni di
suspence dove tutte le coincidenze
narrate, sono documentate dall’autore. Nell’attuale società post-moderna sono molti i problemi che ci occupano e tanto il tempo che abbiamo perso per scoprire che non
possiamo risolverli. Metterli da parte è cosa insana, ma solo nel riordino di una morale e di Dio potrà
aiutarci per il prossimo futuro.
18 SPETTACOLI
RAIUNO
06.00
06.10
06.30
06.45
07.00
07.30
07.35
08.00
09.00
09.30
10.55
11.00
11.05
12.00
13.30
14.00
14.10
15.15
16.50
17.00
17.10
18.50
20.00
20.30
20.35
NEWS Euronews
RUBRICA Unomattina Caffè
con Guido Barlozzetti
TG 1
RUBRICA Unomattina
TG 1
TG 1 L.I.S.
NEWS TG Parlamento
TG 1
TG 1
TG 1 - FLASH
Che tempo fa
TG 1
RUBRICA Occhio alla spesa
con Alessandro Di Pietro
GIOCO La prova del cuoco
con Antonella Clerici
TG 1
RUBRICA TG1 Economia
RUBRICA Verdetto Finale
con Veronica Maya
RUBRICA La vita in diretta
con Mara Venier
e Marco Liorni
RUBRICA TG Parlamento
TG 1
Che Tempo fa
GIOCO L'Eredità
con Carlo Conti
TG 1
RUBRICA Qui Radio Londra
con Giuliano Ferrara
GIOCO I soliti ignoti
con Fabrizio Frizzi
PRIMA SERATA
21.10
Lunedì 16 gennaio 2012
RAIDUE
06.30
09.30
10.00
10.15
10.25
10.35
10.40
10.50
11.00
13.00
13.30
13.50
14.00
16.15
16.50
17.50
18.15
18.45
19.30
20.30
CARTONI ANIMATI
- Captain Flamingo
- Manny tuttofare
- Jack e i pirati dell’isola
che non c’è
- Fish Hooks
- Phineas and Ferb
- Cuccioli
- The DaVincibles
- SamSam il cosmoeroe
- Iggy Piggy Ranger
- Loopdidoo
- Blu Baloon
RUBRICA Protestantesino
RUBRICA TG2punto.it
TG 2 - Dossier
RUBRICA TG2 Medicina 33
RUBRICA Non solo soldi
RUBRICA TG 2 Sì, Viaggiare
TG 2 Costume e Società
SHOW I Fatti Vostri
TG 2 - GIORNO
TG 2 Costume e Società
RUBRICA Medicina 33
RUBRICA Italia sul Due
TELEFILM Desperate
Housewives
TELEFILM Hawaii Five-0
RUBRICA Rai TG Sport
TG 2
TELEFILM Numb3rs
TELEFILM Squadra Speciale
Cobra 11
TG2 - 20.30
RAITRE
06.00
06.30
07.00
07.30
08.00
09.50
10.00
11.00
11.10
12.00
12.25
12.45
13.10
14.00
14.20
14.50
15.00
15.05
15.55
17.40
19.00
19.30
20.00
20.15
20.35
RETE4
NEWS Rai Morning News
- Rassegna stampa
RUBRICA Il caffè
di Corradino Mineo
RUBRICA TGR
Buongiorno Italia
RUBRICA TGR
Buongiorno Regione
RUBRICA Agorà
RUBRICA Dieci minuti di...
programmi dell’accesso
RUBRICA Rai 150 anni
- La storia siamo noi
RUBRICA Apprescindere
TG3 Minuti
TG3
RUBRICA TG3 Fuori TG
RUBRICA Le storie
- Diario italiano
TELEFILM La strada
per la felicità
TG Regione
TG3
RUBRICA TGR Leonardo
TG3 LIS
TELEFILM Lassie
RUBRICA Cose dell'altro Geo
RUBRICA Geo & Geo
TG3
TG Regione
RUBRICA Blob
Per ridere insieme
con Stanlio e Ollio
SOAP Un posto al sole
06.35
07.20
07.25
08.20
09.40
10.50
11.25
11.30
11.54
11.58
12.00
12.02
13.00
13.50
14.05
15.10
16.15
17.00
18.50
18.55
19.19
19.35
20.30
PRIMA SERATA
PRIMA SERATA
21.05
CANALE5
TgCom 24
DOC Flashback
TELEFILM Nash Bridges
TELEFILM Hunter
TELEFILM R.I.S. - Roma
delitti imperfetto
RUBRICA Benessere
- il ritratto della salute
Anteprima tg4
Tg4
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Tg4
NEWS Vie d'italia
- Notizie sul traffico
TELEFILM Detective
in corsia
TELEFILM La signora
in giallo
RUBRICA Il tribunale
di Forum - Anteprima
RUBRICA Sessione
pomeridiana - il tribunale
di Forum
TELEFILM Hamburg
distretto 21
SOAP Sentieri
FILM Commissario Cordier
- Un avvocato scomodo
Anteprima tg4
Tg4
NEWS Meteo
SOAP Tempesta d'amore
TELEFILM Walker Texas
Ranger
PRIMA SERATA
21.10
21.05
06.00
07.55
07.57
07.58
08.00
08.40
08.50
10.05
10.10
10.15
11.00
13.00
13.39
13.41
14.10
14.45
16.15
16.55
18.05
18.10
18.50
19.44
19.45
20.00
20.30
20.30
ITALIA1
Prima pagina
NEWS Traffico
NEWS Meteo 5
NEWS Borse e monete
Tg5 - Mattina
NEWS La telefonata
di Belpietro
SHOW Mattino cinque
con Federica Panicucci
e Paolo Del Debbio
REALITY Grande Fratello
Tg5 - Ore 10
SHOW Mattino cinque
RUBRICA Forum
Tg5
NEWS Meteo 5
SOAP Beautiful
SOAP Centovetrine
TALK SHOW Uomini
e donne
con Maria De Filippi
TALENT SHOW Amici
NEWS Pomeriggio cinque
con Barbara D’Urso
Tg5 minuti
NEWS Pomeriggio cinque
GIOCO The Money Drop
con Gerry Scotti
Tg5 - Anticipazione
GIOCO The Money Drop
Tg5
NEWS Meteo 5
SHOW Striscia la notizia
- La voce della contingenza
PRIMA SERATA
21.10
06.50
08.40
10.35
12.25
12.58
13.02
13.40
15.30
15.40
16.20
16.45
17.45
18.30
18.58
19.00
19.25
LA7
06.00
CARTONI ANIMATI
- Draghi e draghetti
- I puffi
- Scooby Doo
- Heidi
- Picchiarello
- Lupo De Lupis
TELEFILM Una mamma
per amica
TELEFILM Grey’s Anatomy
- Camminare sull’acqua
- Annegare sulla terraferma
Studio aperto
NEWS Meteo
NEWS Studio sport
CARTONI ANIMATI
- I Simpson
- What's my destiny
Dragon Ball
- Dragon Ball
- Bugs Bunny
SITCOM Camera Cafè
- Ristretto
SITCOM Camera Cafè
con Luca e Paolo
TELEFILM The middle
SITCOM La vita secondo Jim
QUIZ Trasformat
con Enrico Papi
Studio aperto
NEWS Meteo
NEWS Studio sport
TELEFILM C.S.I. - Scena
del crimine
06.55
07.00
07.30
07.50
09.45
11.10
12.30
13.30
14.05
16.15
17.25
17.30
19.25
20.00
20.30
PRIMA SERATA
Tg La7
- meteo
- oroscopo
- traffico
RUBRICA Movie Flash
ATTUALITÀ Omnibus
Programma di informazione
e approfondimento
Tg La7
ATTUALITÀ Omnibus
RUBRICA Coffee Break
con Tiziana Panella
RUBRICA L'aria che tira
con Myrta Merlino
RUBRICA I menù
di Benedetta
con Benedetta Parodi
Tg La7
FILM Il dominatore
con Charlton Heston,
Yvette Mimieux,
George Chakiris
- regia di Guy Green
DOCUMENTARIO Atlantide
- Storie di uomini e di mondi
con Natascha Lusenti
RUBRICA Movie Flash
TELEFILM L’ispettore
Barnaby
- Morte di uno sconosciuto
SHOW G’ Day
con Geppi Cucciari
Tg La7
ATTUALITA’ Otto e Mezzo
PRIMA SERATA
21.10
21.10
MINISERIE
ANITA
GARIBALDI
SHOW
SEMPRE PIÙ CONVINTO…
DALLA CANTINA AL SISTINA
FILM
IL MONDO
DEI REPLICANTI
FILM
TRUE LIES
REALITY SHOW
GRANDE
FRATELLO
TELEFILM
CSI
NEW YORK
ATTUALITA’
L’INFEDELE
Sarà Valeria Solarino (per la prima
volta protagonista in una produzione televisiva) a vestire gli impegnativi panni di “Anita”, nella
miniserie di Rai Fiction. Il ruolo di
Giuseppe Garibaldi verrà interpretato da Giorgio Pasotti. Ma stavolta, la vera protagonista è lei, la
brasiliana Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, per tutti Anita: la
donna che, appena diciottenne, si
innamorò perdutamente di un
uomo tanto più grande, lo sostenne
nei suoi ideali, lo seguì nelle sue pericolose avventure, gli diede quattro
figli e morì con il quinto ancora in
grembo. Un donna combattiva, coraggiosa, che non si è arresa davanti a nessun ostacolo.
In prima serata su Rai2 lo spettacolo del comico romano Maurizio
Battista. Non mancheranno le spietate analisi socio-comiche sull’eterna guerra tra uomini e donne,
la vivace romanità, la musica, i monologhi, le gag e i filmati: tutti ingredienti per una serata esilarante
all’insegna della schiettezza e del
divertimento, dove la parola semplice e sincera non può che far sorridere. Maurizio Battista, oltre ad
esibirsi tra i più prestigiosi teatri italiani, non è certamente un debuttante nel piccolo schermo, basta
ricordare l’esperienza dal 2004 al
2008 a “Colorado café live” su Italia
1 e quella a “Ballando con le stelle”
su Rai1 nel 2010.
(Usa, 2009) di Jonathan Mostow,
con Bruce Willis, Radha Mitchell e
Rosamund Pike. Film di fantascienza basato sulla miniserie a fumetti “The Surrogates”. In un futuro
non troppo lontano, vengono inventati dei robot (definiti “surrogati”)
che sono del tutto simili agli esseri
umani: sono capaci di trasmettere
tutte le sensazioni del mondo
esterno a chi li comanda a distanza
seduto su una comoda poltrona.
Contemporaneamente nasce anche
un movimento nell’opinione pubblica che condanna e rifiuta l'uso dei
surrogati: guidato dal leader, che
viene detto il Profeta, definisce la
vita attraverso un surrogato come
un inganno e una finzione.
(Usa, 1994) di James Cameron,
con Arnold Schwarzenegger, Jamie
Lee Curtis e Tom Arnold. Harry è
una spia che è riuscita a mantenere
il segreto sulla sua professione persino con la sua famiglia. Per la moglie Helen e la figlia Dana, Harry è
un noioso venditore di computer,
ma nella realtà l'uomo è un agente
segreto che lavora per la sicurezza
degli Stati Uniti d'America. Durante
le indagini per fermare un gruppo di
terroristi in possesso di una testata
nucleare, Harry scopre che la moglie, stanca della solita routine, inizia a provare interesse per un altro
uomo. Nel tentativo di riconquistare
il cuore di Helen la coinvolgerà nella
missione...
Smentite da parte degli autori le
voci su una possibile chiusura anticipata del programma visto il calo
d’ascolti, ci aspetta questa sera un
nuovo appuntamento con il Grande
Fratello. Ad accompagnarci nella
casa più spiata d’Italia Alessia Marcuzzi insieme ad Alfonso Signorini.
Al GF12 un bacio ha suggellato un
nuovo amore: quello tra Vito e Sabrina. I due ragazzi hanno cominciato a conoscersi meglio e non
nascondono l’attrazione reciproca,
sguardi intensi e carezze fanno presagire una nuova storia. Fabrizio, intanto, è infastidito dalle malelingue
che circolano all’interno della Casa:
la sua storia con Monica è una faccenda privata che non riguarda tutti.
“Csi New York” è la seconda serie
tv (dopo “Csi Miami”) derivata da
Csi, una delle serie più viste in America. Come i suoi precedenti, aderisce strettamente alle logiche del
“procedural drama”: la narrazione
verte esclusivamente sul caso da risolvere, con pochissime incursioni
sulla vita relazionale dei personaggi.
Ma a differenza delle altre due serie
vede in azione non una squadra di
detective forensi ma una coppia di
agenti, un uomo e una donna, interpretati da Gary Sinise e Melina Kanakaredes, nei panni dei detective
Mack “Mac” Taylor e Stella Buonasera, alla guida di un team di
esperti, tra cui Danny Messer, detective di Brooklyn.
Nuovo appuntamento con la trasmissione di Gad Lerner dedicata
all’informazione culturale, storica e
religiosa. Approdato a La7 nel
2001, Lerner ne dirige il telegiornale
e vara con Giuliano Ferrara “Otto e
mezzo”. Dal 2002 conduce “L’Infedele”. Per quanto riguarda la carta
stampata, Lerner lavora nella redazione dell’Espresso dal 1983 al
1990. Chiamato da Ezio Mauro a La
Stampa come vicedirettore nel
1993, collaborerà successivamente
come inviato e editorialista con il
Corriere della sera e Repubblica. Tra
i suoi libri: “Operai” (1987); “Crociate. Il millennio dell’odio” (2000);
“Tu sei un bastardo. Contro l’abuso
d’identità” (2005).
22.45
23.15
23.10
23.25
22.35
00.00
00.10
01.00
01.05
00.05
00.15
23.00
23.45
00.50
01.01
01.20
01.25
01.30
02.00
02.30
02.31
04.15
04.50
Tg 1 60 secondi
ATTUALITA’ Porta a Porta
con Bruno Vespa
Tg1 Notte
Tg1 Focus
Che tempo fa
RUBRICA Qui Radio Londra
con Giuliano Ferrara
(Replica)
RUBRICA Sottovoce
con Gigi Marzullo
RUBRICA Rai Educational
Visioni private
RUBRICA Mille e una notte
- Cinema
FILM Luisa, Carla, Lorenza
e... le affettuose lontananze
CORTI ITALIANI
VIDEOFRAMMENTI
Da Da Da
TELE NORBA 7
07.30
08.00
08.30
09.15
12.45
13.00
13.15
13.30
14.00
14.30
15.30
18.00
19.00
19.15
20.30
20.45
21.00
Tg Norba 24
Tg Norba 24 Sud
Tg Norba 24 Rassegna Stampa
Shopping In Tv
RUBRICA Concerti Ed Eventi
Tgnorba 24
Tg Norba 24 Prima
Tg Norba 24 Sud
Tg Norba 24
TELENOVELA Esmeralda
TELENOVELA Pantanal
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RUBRICA Pianeta mare
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SHOW Vivere meglio
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21.00
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00.55
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FILM Unstoppable
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FILM Femmine
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FILM Il discorso del re
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FILM Femmine
contro maschi
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SPETTACOLI 19
Lunedì 16 gennaio 2012
LA SQUADRA DEL FESTIVAL
Pugliesi e lucani
quanto Sud
La salentina Dolcenera
a Sanremo 2012
«La mia canzone
PUGLIESI
ALLA
RIBALTA
Le due
salentine
Emma
Marrone (a
sinistra) e
Dolcenera tra
i big del
prossimo
Sanremo
.
INTERVISTA NATA A GALATINA NEL ‘77: IL MIO RITORNO AL FESTIVAL
Tra i big già i primi favoriti
per la voglia di famiglia»
Più presenze femminili
Noemi: viva le quote rosa
P
remesso che è scontato che
sarà Adriano Celentano a
segnare questa edizione del
festival di Sanremo, che peraltro a causa di Enzo Iacchetti si è
pure guadagnata un «vaffa» preventivo e un pò eccessivo, e che le valutazioni sono provvisorie fino a che
non si ascoltano le canzoni, si può dire
che Gianni Morandi e Gianmarco
Mazzi hanno messo insieme un mix
di novità e tradizione. Ieri sono stati
ufficializzati tutti i nomi del festival
che si apre il 14 febbraio.
Alla presenza di Rocco Papaleo,
che rappresenta una scelta originale,
fa da contraltare quella delle due vedette femminili, la super ereditiera
Tamara Ecclestone e la super model
Ivana Mrazova, due donne bellissime ma con scarsa confidenza con l'italiano.
E' nella tradizione del festival il
nuovo melodramma targato Loredana Bertè (che si presenta in coppia
con Gigi D’Alessio). Loredana, al festival, e non solo, negli ultimi anni ne
ha fatte di tutti i colori. E sempre verso
la tradizione va la scelta dei Matia
Bazar, cui è stata assegnata la casella
di una categoria che una volta è stata
definita classic. Partendo dal presupposto che Francesco Renga, per qualità, capacità, esperienza e carisma, è
un più che legittimo candidato alla
vittoria, una delle caratteristiche più
interessanti è la virata al femminile
del cast in gara: Nina Zilli è uno dei
personaggi più interessanti, eleganti
e di talento della canzone italiana,
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOuxU0HHhItgjLxVnQZZKpuo=
ARISA Cantante lucana
MOU Di Bisceglie
«Finalmente le quote rosa si rialzano dentro al festival, forse è un segno
dei tempi»: Noemi, tra i Big del prossimo Sanremo, plaude l’arrivo di tante
presenze femminili sul palco dell’Ariston. «Non vivo la musica come «maschi contro femmine» – precisa la cantante lanciata da X Factor e al suo secondo festival -, ma forse le canzoni
delle artiste sono state casualmente
giudicate più piacevoli. Con questo
non vogliamo dire che abbiamo più
gusto degli uomini, assolutamente»,
aggiunge ironica.
A Sanremo torna con «Sono solo parole», un brano scritto per lei da Fabrizio Moro e arrangiato da Corrado Rustici. «Spero di essere all’altezza – dice
con modestia -. È un testo sull'incomunicabilità, sull'importanza dei gesti
al di là delle parole».
CARONE Tarantino
BAND Di Monopoli
Noemi una delle voci più convincenti
della nuova generazione, Chiara Civello è una scelta da applausi: ha una
formazione jazzistica, ha inciso per
una delle etichette storiche del jazz,
gode di stima e notorietà internazionali. Una rassicurante apertura a proposte musicali di spessore diverso.
Le quote rosa sono poi occupate dalla lucana Arisa, sicuramente rilanciata da X Factor, Irene Fornaciari,
sempre in cerca del lancio definitivo e
promossa tra i Big e da Emma, la
PAPALEO Lucano
salentina anche lei favorita d’obbligo
della vigilia. C'è poi un’altra pugliese,
Dolcenera, che rientra nella tradizione dei ripescaggi sanremesi: lei ha
pensato bene di far precedere il suo
ritorno all’Ariston dal servizio di copertina su Playboy.
È evidente anche l’attenzione alla
musica d’autore con la presenza di
Samuele Bersani, Eugenio Finardi. Lucio Dalla farà il padrino del
tarantino Pierdavide Carone (la sua
presenza è un evidente omaggio
all’amicizia con Gianni Morandi) e il
direttore d’orchestra. Ai Marlene
Kuntz è stata offerta la casella che da
qualche anno il festival offre al rock
indie.
Tornando alla lite con Iacchetti,
questa è avvenuta su Facebook, dove
Iacchetti ha attaccato Morandi per la
selezione delle canzoni dei sei giovani
in gara e l’esclusione di alcuni brani
di Sanremo Social che pure sono stati
molto votati sul web. La replica: non
merita risposte.
[Paolo Biamonte]
«T
orno a Sanremo con una canzone
per me importante, che esprime
la voglia e l’urgenza di poter costruire un progetto di vita insieme alla persona che si ama, nel diritto di ognuno
di avere una casa, una famiglia in un contesto
storico e culturale di crisi che sottrae opportunità
di realizzazione».
Così Dolcenera la bella e brava cantante salentina (nata a Galatina nel 1977) commenta la
sua presenza tra i 14 big del festival 2012, annunciati da Gianni Morandi, con il brano Ci vediamo a casa.
«Con me – continua Dolcenera – ci sarà il più
importante rapper anglosassone, Professor
Green», con cui si esibirà, durante la serata del
giovedì dedicata ai duetti internazionali, sulle note di My life is mine (Vita spericolata).
«E' un motivo di orgoglio – continua la cantautrice salentina – visto che è la prima volta che
un artista inglese, conosciuto in tutta Europa, decide di collaborare con una artista italiana senza
costruzioni discografiche. È una collaborazione
umana e artistica vera, sincera e sentita, iniziata
con il duetto del brano Read all about it (Tutto
quello che devi sapere), cresciuta in qualche live
insieme e che adesso sarà celebrata anche sul più
importante palco della canzone italiana».
Dolcenera torna per la quarta volta a Sanremo:
ha debuttato proprio al Festival nel 2003 (si classificò al primo posto tra i giovani con Siamo tutti
là fuori, brano che si aggiudicò anche il premio
assegnato dalla Sala Stampa, Radio e Tv) e è tornata all’Ariston nel 2006 con Com'è straordinaria
la vita e poi nel 2009 con Il mio amore unico.
Sabato sono stati annunciati i nomi dei sei giovani che hanno passato le selezioni (pubblicati
sulla Gazzzetta di ieri): ci sono anche Erica Mou,
nata a Bisceglie (Bari) e la band di Monopoli Io
ho sempre voglia.
[r.sp.]
TEATRO PER «PUGLIA IN SCENA» DA DOMANI A ROMA LO SPETTACOLO DEL KISMET
.
.
NANNI
RICORDI
Era affetto
da una grave
malattia
DISCOGRAFIA LANCIÒ IL FENOMENO CANTAUTORI
È morto a Roma
Nanni Ricordi
scopritore di talenti
l «Si è spento nella sua casa di Sala Monferrato
Carlo Emanuele (Nanni) Ricordi, dopo aver lottato per oltre dieci anni contro una spietata malattia neurodegenerativa: la paralisi sopranucleare progressiva». Lo ha reso noto il figlio Camillo. Nato a Milano l’11 febbraio 1932, Nanni
era discendente diretto di Giovanni Ricordi, fondatore della leggendaria Casa, che celebrato il
bicentenario nel 2008.
Nanni Ricordi lanciò il fenomeno dei cantautori che hanno caratterizzato la scena musicale
italiana e internazionale. Dopo l'improvvisa morte del padre Camillo, nel 1955 Nanni venne inviato dalla Ricordi a New York per esplorare l’allora emergente business della discografia. E’ così
che lanciò poi la casa discografica della Ricordi.
Tra Carofiglio e Ludovico
il paradosso Tex Willer
I
racconti Il Paradosso del
Poliziotto e Intervista impossibile a Tex Willer di
Gianrico Carofiglio arrivano sul palco del Piccolo Eliseo
di Roma nello spettacolo inedito
della compagnia Teatro Kismet
Opera Il paradosso del poliziotto e
Tex Willer, che debutta domani
con adattamento e regia di Teresa Ludovico.
La pièce, con Augusto Masiello e Michele Cipriani e la
partecipazione di Giulio De Leo,
sarà in scena fino al 22 gennaio
nell’ambito del progetto «Puglia
in Scena».
«Il Paradosso del Poliziotto e
Intervista impossibile a Tex Willer hanno dei contenuti per certi
aspetti simili. Se dovessi – sottolinea Carofiglio nel video di
presentazione – indicare una sorta di filo rosso fra questi due
dialoghi direi che c'è una riflessione atipica sulla parola». Lo
scrittore-magistrato spiega anche che la storia di questi due
dialoghi è diversissima: «Intervista impossibile a Tex Willer è
stata scritta perchè me l’hanno
chiesta. C'era chi voleva riproporre quell'iniziativa bellissima
della radio pubblica italiana
d’inizio anni Settanta delle in-
terviste impossibili a personaggi
di fumetti o del passato. Mi hanno
chiesto di partecipare e mi hanno
detto che potevo scegliere chi intervistare. Non ho avuto molti
dubbi. Avevo qualche conto in
sospeso, che risaliva alla mia infanzia, con Tex Willer».
Per Il Paradosso del Poliziotto
Carofiglio aveva invece «un accordo con gli amici della casa
editrice Nottetempo per scrivere
un breve saggio, leggibile a tutti,
sull'arte dell’interrogatorio».
Dall’incontro fra la scrittura di
Carofiglio e la regia poetica della
Ludovico è nato dunque questo
inedito dittico che vede, nella prima parte, il confronto fra un poliziotto d’esperienza e un giovane
scrittore alla ricerca del segreto
per un buon interrogatorio. Tra
ricordi e domande, due generazioni si ritrovano faccia a faccia e
la narrazione cede il passo
all’esplorazione della propria storia. Sullo sfondo la sagoma di
un’icona noir, immortale personaggio-simbolo dell’investigatore duro e solitario che si muove al
limite fra l’immaginario e la vita.
Ed è proprio da quel limbo fuori
TEATRO
Da domani
lo
spettacolo
del Kismet
dal testo di
Carofiglio
dal reale che arriva in scena il
secondo personaggio-protagonista, il ranger Tex Willer.
Anche in questo secondo momento la parola è il cardine di
un’intervista impossibile in un
gioco di rimandi e flashback fra
un bambino ormai diventato
adulto e il mito della sua infanzia.
Sono i ricordi di chi è cresciuto
leggendo le prodezze di Tex attraverso i quali si svela quel lato
che si nasconde negli «spazi bianchi» nei quali si annidano le storie più belle e intime. «Tex Willer
parlando con il suo intervistatore, che poi sarei io, – dice Carofiglio – annuncia la teoria dello
spazio fra le vignette» e proprio
in quello spazio delle cose non
raccontate «che però esistono –
spiega lo scrittore -, a volte è
possibile trovare la ragione o il
segreto di alcune cose che non
capiamo».
«Uno scrittore, una scrittura
che si annida negli interstizi delle tavole disegnate, nei vuoti, nelle sospensioni del racconto, della
memoria» come sottolinea nelle
note di regia la barese Ludovico.
Lo spettacolo sarà poi in tournée in Puglia, Campania, Emilia
Romagna, Toscana, con chiusura
a fine maggio a Milano.
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOuxU0HHhItgj7VWnPFvKO/Y=
LUNEDÌ 16 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20
21
Lunedì 16 gennaio 2012
LUNEDÌSPORT
BASKET
Legadue: Brindisi
sbanca Imola
Ostuni non sfrutta
il fattore campo
Dna: derby al Matera
VOLLEY
Scivolone
Castellana
Ma Molfetta
continua
la corsa in alto
ALLE PAGINE 36, 37 E 38 >>
A PAG. 39 >>
IL PUNTO
ESPUGNATO IL
«FRANCHI» Di
Michele festeggia
insieme ai compagni
il gol partita
su rigore
La Juve frena
ma resta
al comando
Udinese ko
.
C
LECCE SI RILANCIA
l Importante successo a Firenze per il Lecce, grazie a un
rigore trasformato a un quarto d’ora dalla fine da Di Michele: la squadra giallorossa
comincia a raccogliere i frutti
del lavoro di Serse Cosmi e la
vittoria al «Franchi», contro
la Fiorentina guidata dall’ex
allenatore Delio Rossi può essere un buon viatico per la non
facile strada della salvezza.
Prima conseguenza del risultato positivo di ieri pomeriggio è l’aggancio operato dai
salentini a spese del Novara,
sconfitto 3-1 dal Cesena. Certo, il quartultimo posto, che
vuol, dire salvezza, dista ancora sei punti, ma l’iniezione
di fiducia dopo un successo insperato alla vigilia e gli innesti che arriveranno con il mercato di gennaio possono rendere possibile un’impresa che
fino a ieri pareva quasi impossibile.
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOsI/6l3Gop/QpLG3+4zSukk=
DERBY AI
NERAZZURRI
Un gol di Milito
nella ripresa ha
costretto allo stop
il Milan. Gli
interisti sono a sei
punti dalla vetta
C ’È ANCHE L’INTER
on un gol di Milito in
apertura di ripresa, l'Inter si aggiudica il derby
e si porta a sei punti dalla Juventus capolista. I nerazzurri
conquistano la sesta vittoria consecutiva (l'ottava nelle ultime nove gare) battendo un Milan che ha
tenuto il pallino del gioco ma non
ha trovato mai il guizzo giusto,
eccezion fatta per una traversa di
Van Bommel al 45' e l'assalto finale, dove Julio Cesar ha salvato il
risultato su Seedorf e Robinho.
La Juve frena ma resta al comando, costretta in casa al pareggio (1-1) dal Cagliari. Non ne approfitta l’Udinese, che viene sconfitta a Marassi dal Genoa (3-2). La
Fiorentina perde al Franchi con il
Lecce e riesplode la contestazione
dei tifosi. I bianconeri di Conte –
che già avevano vinto domenica
scorsa a Lecce ma mostrando
qualche segno di stanchezza – non
riescono, come avrebbe voluto il
pronostico, a fare i tre punti contro i rossoblù, pur essendo andati
in vantaggio già al 6' con Vucinic,
che dopo il gol sale in tribuna per
festeggiare. Il Cagliari pareggia a
inizio ripresa con Cossu, che approfitta di un errore difensivo di
Bonucci. Esordisce nella Juve
Borriello, ma la decina di minuti
in cui rimane in campo – subentrando all’altro ex romanista, Vucinic – non basta per incidere.
I bianconeri friulani incappano
nella prima sconfitta del 2012, la
terza in 18 giornate, anche se Guidolin si dice soddisfatto della loro
prestazione. Andata in vantaggio
per prima con Ferronetti, l’Udinese viene rimontata e va sotto
per 1-3 (gol rossoblù di Granqvist,
Jankovic e Palacio). Poi Di Natale
segna su rigore.
Il Novara consente al Cesena di
togliersi dalla scomoda posizione
di fanalino di coda e di salire a 15
punti. I romagnoli si affermano
con una doppietta di Mutu, che
realizza così i suoi gol n. 100 e 101
in serie A, e rete di Rinaudo. In
zona Cesarini, i piemontesi segnano la rete della bandiera con Morimoto.
Via Card. A. Ciasca, 17 - Bari - Tel. 080/5043446
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOsI/6l3Gop/Qs5g6nxkLNns=
22 SERIE A
Lunedì 16 gennaio 2012
VITTORIA SVOLTA?
Lecce di ferro
Di Michele
«gela» Firenze
dal nostro inviato
MASSIMO BARBANO
l FIRENZE. Il tanto atteso riscatto arriva nell’ultima partita
di questo ciclo di fuoco. Un riscatto inatteso, vista lo location e
il blasone dell’avversario, ma anche le condizioni del Lecce che
non erano certo le migliori anche
e soprattutto dal punto di vista
psicologico. E finalmente, dopo oltre un mese di attesa, quei progressi intravisti dall’inizio della
gestione-Cosmi si sono tradotti in
redditività. A certificarlo è questo
risultato arrivato su un campo
difficilissimo dove neanche il più
azzardato dei bookmaker avrebbe
attribuito qualche chanche alla
formazione salentina.
Ed il cambio di rotta è arrivato
anche con un successo pieno che
rappresenta un segnale forte lanciato all’interno dell’ambiente,
dove si consolida un processo di
crescita della
consapevolezza e all’esterno, dove probabilmente andrebbero riviste tante affrettate previsioni
che vedono il
Lecce «bancato» molto alto per una eventuale
salvezza. Pur riducendo sensibilmente lo svantaggio dalle quartultime, dal punto di vista della
graduatoria il successo non modifica tantissimo. La strada per la
salvezza è ancora molto lunga, anche con la consolazione di non
essere più isolati all’ultimo posto,
ma in condominio con il Novara.
Ma i tre punti significano moltissimo anche in chiave mercato,
rendendo più concrete le creden-
FIORENTINA
LECCE
0
1
FIORENTINA (3-5-2)
Boruc 6, Gamberini 6, Natali 5,5 Nastasic
5, Cassani 6 (34’ s.t. Romulo) s.v., Behrami 5, Salifu 5 (1’ s.t. Lazzari 5,5), Montolivo 6, Vargas 6, Joveticv 5, Ljajic 5 (20’
s.t. Cerci 5). A disposizione: Neto, Camporese, Pasqual, Munari. All. Rossi.
CONTESTAZIONE
A fine partita è scattata
la rabbia dei tifosi viola
che pretendono rinforzi
LECCE (3-5-2)
Benassi 7 (8’s.t. Julio Sergio 6), Tomovic
7, Esposito 6,5, Ferrario 6, Cuadrado 7,5,
Giacomazzi 6,5, Grossmuller 6, Olivera
6, Brivio 6, Muriel 6 (34’ s.t. Corvia s.v.),
Di Michele 6. A disposizione: Diamoutene, Piatti, Bergougnoux, Pasquato, Ofere. All. Cosmi.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Reti: 21’ s.t. Di Michele (rig.).
Note: spettatori 18.474 (paganti 5.450,
abbonati 13.024. Incasso totale
272.456,39). Ammoniti Giacomazzi,
Esposito, Natali, Montolivo. Angoli 4-5
per il Lecce. Recuperi 1’ e 4’.
ziali della formazione pugliese
per veicolare eventuali rinforzi
che altrimenti avrebbero trovato
poco appetibile una piazza relegata troppo in fondo alla graduatoria e con scarse possibilità di
poter risalire. Insomma, un primo
passo concreto verso una rimonta
che resta ardua ma non impossibile. E, passando all’analisi tecnica della partita, la vittoria del
Lecce è stata anche legittima e
meritata.
Il rigore che ha deciso la partita
c’era tutto, lo hanno detto chiaramente le immagini televisive,
ma, al di là dell’episodio chiave, in
campo, si è visto nel complesso
più Lecce che non Fiorentina.
Sconnessa ed imprecisa la squadra di Delio Rossi, con un atteggiamento troppo di sufficienza
che è costato loro caro. Al contrario, si è visto il solito Lecce
formato esterno, una squadra che
sembra giocare meglio fuori casa
dove ha conquistato ben 11 dei 12
punti che ha in classifica, praticamente quasi tutti. Squadra corta, reattiva e rapida nelle ripartenze che ha messo in affanno i
padroni di casa, prima chiudendo
tutti i varchi, poi mettendo pressione in avanti con i suoi cursori,
Cuadrado su tutti, protagonista in
assoluto della partita. Alla fine
della gara, accesa contestazione
degli ultras viola (pretendono rinforzi) con la polizia che è dovuta
intervenire per garantire l’ordine
pubblico e soprattutto l’incolumità della stessa squadra di casa.
Le fasi salienti dell’incontro:
prima conclusione del Lecce
all’11’: Cuadrado si porta il pallone in profondità, rasoterra angolato e Boruc respinge in angolo
sul palo. Al 33’ botta dal limite di
Montolivo deviata nell'angolo da
Benassi. Al 35’ Behrami smarca in
pallonetto Ljajic, salta anche il
portiere Benassi in uscita ma non
Tomovic che lo blocca davanti alla
linea di porta. Al 44’ con la difesa
dei padroni di casa che risalva,
pallone che giunge ad Olivera,
gran botta da fuori area con il
portiere leggermente troppo
avanzato , ma Boruc si salva con
un colpo di reni e manda in calcio
d’angolo.
Nel secondo tempo la Fioren-
tina tenta di spingere sull’acceleratore e va vicinissima al gol al
4’ con uno spiovente su punizione
di Vargas che sfiora l’incrocio dei
pali. Un minuto dopo è Benassi
che anticipa in uscita Ljajic lanciato da Montolivo e nell'azione
rimane infortunato e deve lasciare il campo sostituito da Julio Sergio. Al 20’ contropiede del Lecce,
Muriel viene sbilanciato in area
da Natali, l’arbitro dopo un rapido
cenno d’intesa con il guardalinee
decreta il rigore che Di Michele
trasforma con un tiro teso a mezza
altezza. Al 23’ è la Fiorentina a
reclamare il rigore per un sospetto braccio in area di Ferrario che
respinge una palla inserita in
area da Cerci. Un minuto dopo
Julio Sergio devia in angolo con
l’aiuto del palo una conclusione
angolata di Jovetic. Ancora Jovetic ci prova da fuori area al 33’,
Julio Sergio para in due tempi a
terra. Nel convulso finale non accade più nulla e al termine Cosmi
e i giocatori vanno a festeggiare
sotto il settore ospiti dove erano
assiepati una cinquantina di tifosi del Lecce.
SPOGLIATOI
COSMI
Il tecnico può
liberare la propria
soddisfazione
«Ci mancava solo il risultato
il gioco è l’unica speranza»
dal nostro inviato
l FIRENZE. Esce finalmente con il
volto disteso Serse Cosmi ed anche
euforico per il successo ottenuto, il
primo della sua gestione. «In realtà,
rispetto alle partite precedenti è cambiato solo il risultato», dice con soddisfazione il tecnico del Lecce, «la prestazione che abbiamo offerto è stata
esattamente come le precedenti, questa
volta siamo stati premiati e ce lo siamo
strameritato».
Soddisfatto anche per il modo con cui
sono stati ottenuti i tre punti. «Dal
primo giorno in cui sono arrivato a
Lecce ho sempre detto che la strada
giusta per ottenere la salvezza è quella
del gioco», continua il tecnico, «ed anche oggi la squadra ha espresso il suo
gioco senza rinunciare. Sta qui la chiave
della vittoria. Naturalmente va sottolineato che siamo solo all’inizio, dobbiamo proseguire su questa squadra
senza illuderci troppo, però sono tre
punti importantissimi per noi e per i
nostri tifosi».
Innegabile anche che il successo ri-
lanci le credenzali del Lecce nell’ottica
dei possibili arrivi. «Indubbiamente oggi chi verrà a giocare nel Lecce lo farà
con delle prospettive migliori di quanto
non fossero prima i questa gara. Sono
certo che la società farà qualcosa di
significativo per rincorrere il nostro
obiettivo per il quale oggi a Firenze
abbiamo avuto la prova che possa essere
raggiungibile».
Sull’altro fronte Delio Rossi, ex del
Lecce fa autocritica. «Non parlavo a
caso quando dicevo che questa con il
Lecce ultimo in classifica sarebbe stata
la partita più difficile. La mia esperienza me lo faceva pensare. Eravamo
troppo lunghi, larghi, potevamo anche
andare in vantaggio, ma non avremmo
giocato bene lo stesso. Comunque sia,
dobbiamo aspettarci che questo per noi
sarà un campionato lacrime e sangue».
Rinforzi in attacco? «Mi sono espresso
con la società e ho detto quello che serve
per chiudere questo campionato in maniera dignitosa, ma non mi aspetto i
salvatori della patria da quelli che verranno, i salvatori della patria devono
essere quelli che già ci sono». [m. bar.]
SERIE A 23
Lunedì 16 gennaio 2012
LE PAGELLE
Benassi, parate e ko
Tomovic alza il muro
SEMAFORO VERDE
CUADRADO Sempre di corsa
QUI FIORENTINA IL TERZINO VIOLA AMMETTE LE DIFFICOLTÀ
Cassani amaro
«Poche idee
così rischiamo»
E Grossmuller ammette
«Ora c’è più fiducia»
SORRISI I
leccesi
festeggiano il
gol di Di
Michele. A
sinistra,
Benassi in
barella [foto A.
Scuro]
DI MICHELE
L’attaccante ha
segnato il gol
decisivo
l FIRENZE. Protagonista decisivo
della partita, Davide Di Michele che
proprio l’anno scorso a Firenze aveva
sbagliato un calcio di rigore decisivo
che avrebbe dato la vittoria al Lecce
(finì in pareggio 1-1). Un certo timore
prima di calciare quel tiro dagli undici
metri? «No, perché già avevo rotto il
ghiaccio con la Lazio dopo una serie di
rigori sbagliati», dce l’attaccante del
Lecce, «quando si è determinata la
situazione non ho avuto esitazioni e
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOl1SuE3Oqf3CNvhQIipCZkg=
BRIVIO Un tantino impreciso
Benassi 7
Encomiabile come prova tecnica, ma soprattutto come
motivazioni. Non è un caso che l’infortunio derivi proprio da un
coraggioso intervento con il quale evita un gol già fatto di
Ljajic.
Tomovic 7
Reattivo e attento. Si distingue nell'anticipo e salva un gol già
fatto sui piedi di Ljajic sul finire del primo tempo e nel secondo
tempo per una serie di chiusure decisive su Vargas e Jovetic.
Esposito 6,5
Prestazione attenta e carattere. Nessuna svavatura nei
disimpegni difensivi.
Ferrario 6
Un buona prova di carattere anche se accusa una certa
approssimazione nei disimpegni nei quali rischia un po' troppo.
Cuadrado 7,5
Chilometri, scatto, dribbling, marcatura. Giganteggia sulla corsia
destra sia in fase difensiva che in quella propositiva. Vargas e
Jovetic incocciano in un muro invalicabile quando si
avventurano su quella fascia.
dal nostro inviato
Giacomazzi 6,5
l FIRENZE. Un’aria diversa che non si respirava da tempo. «Ora siamo
a sei punti dalla quota salvezza», sottolinea Carlos Grossmuller, «e c’è
maggiore fiducia di potercela fare. L’uruguaiano è stato chiamato in
campo in extremis per l’indisponibilità di Obodo. «Credo di essermi fatto
trovare pronto», dice, « anche se dispiace per il compagno che non ce l’ha
fatta all’ultimo momento».
Pesantissimi i tre punti anche per quanto riguarda la fiducia in se
stessi. «Era importante fare risultato per ritrovare tranquillità», prosegue Grossmuller, «c’è ancora molta strada da fare, ma abbiamo rosicchiato qualcosa. Ormai quello che conta sono soltanto i punti e oggi
dovevamo assolutamente conquistarli, non importava come. Tanto meglio perché sono arrivati grazie ad un’ottima prestazione».
Una vittoria che è merito soprattutto del Lecce e non demerito degli
avversari. «La Fiorentina ha fatto la sua partita», prosegue il centrocampista, «ma noi siamo stati bravi in mezzo al campo a bloccare tutte
le loro fonti di gioco».
E adesso, però, bisogna cancellare uno zero nelle caselle della classifica. «È quello delle vittorie in casa», prosegue Grossmuller, «è un
appuntamento che non possiamo più rinviare. Domenica contro il
Chievo deve arrivare la vittoria, è una mancanza che ci pesa molto,
soprattutto per la soddisfazione che vorremmo dare ai nostri tifosi che
anche oggi sono venuti qui a incoraggiarci».
Sull’altro fronte Mattia Cassani spiega la metamorfosi della Fiorentina attribuendola al gioco asfissiante del Lecce. «La Roma giocava a
viso aperto, il Lecce è venuto qui a chiudersi nella sua metà campo. Così
non trovi profondità ed è più difficile fare le giocate. Poi noi ci abbiamo
anche messo del nostro, poco movimento senza palla, poche geometrie,
non abbiamo avuto idee. Vincendo questa partita il nostro campionato
sarebbe cambiato, invece dovremo soffrire fino alla fine».
[m. bar.]
Ottimo lavoro di interdizione a centrocampo. Vince contrasti e
spezza il gioco in maniera sistematica.
Grossmuller 6
Schierato in extremis per l'indisponibilità di Obodo, si fa trovare
pronto alla chiamata senza particolari picchi.
Olivera 6
Mette fisicità e consistenza nelle giocate. Vince decisamente il
duello con Behrami a centrocampo. È in crescita rispetto alle
precedenti partite. Peccato che sbagli un gol a porta vuota in
apertura di secondo tempo.
Brivio 6
Si propone in avanti con generosità, ma non sempre con la
necessaria precisione di cross e lucidità di impostazione.
Muriel 6
Ha il grande merito di aver guadagnato l’azione decisiva della
partita, ma non è decisamente in giornata. Cerca troppo la
giocata di qualità a scapito della concretezza.
Di Michele 6
Una perfetta esecuzione del calcio di rigore e niente più. Non è
particolarmente ispirato in questa giornata.
Julio Sergio 6
Si guadagna la giornata con almeno un intervento salvarisultato
su conclusione di Jovetic.
«Nessuna paura dal dischetto
nettissimo il fallo su Muriel»
dal nostro inviato
SEMAFORO ROSSO
sono andato tranquillo sul dischetto».
Legittima, secondo Di Michele, la
decisione dell’arbitro che è stata contestata dai giocatori di casa: «Ero dietro
l’azione ed ho potuto vedere chiaramente. Il fallo è stato netto mentre
Muriel stava per andare in porta, credo
che la decisione dell’arbitro sia stata
ineccepibile».
Un grosso passo in avanti in chiave
salvezza. «Sono tre punti che ci ridanno
fiducia», prosegue l’autore del gol giallorosso, «per quello che mi riguarda ho
sempre creduto nelle nostre possibilità
di salvezza ed oggi, dopo questa partita
ci credo maggiormente, anche se ora si
dovrà insistere su questa strada e
andare avanti. È comunque una vittoria che ci consente di guardare al
futuro con una maggiore tranquillità».
Di Michele non pensa ai possibili
rinforzi che questo successo ottenuto
sul campo della Fiorentina possa veicolare invogliando qualcuno a scommettere sul Lecce. «Se rinforzi ci saranno tanto meglio, altrimenti continueremo a lottare con il gruppo at-
tuale. Questo è relativo, l’importante è
che la prova offerta dalla squadra ha
dimostrato all’ambiente e all’allenatore
che questo gruppo può farcela anche se
restiamo quelli che siamo. La partita
l’abbiamo tenuta in pugno e non per
demeriti della Fiorentina che era molto
determinata a portare in porto una
vittoria, ma noi siamo stati bravi a
chiudere tutti gli spazi e a ripartire al
momento giusto. Diciamo che abbiamo
sbagliato pochissimo in questa partita
e finalmente siamo stati premiati».
[m.b.]
24 SERIE A
Lunedì 16 gennaio 2012
IL POSTICIPO LA SQUADRA DI RANIERI VINCE DI MISURA E ORA È A MENO 6 DALLA TESTA DELLA CLASSIFICA
L’Inter è di nuovo in corsa
Milito «firma» il derby
Un errore di Abate è fatale a un Milan poco incisivo in attacco
MILAN
INTER
0
1
MILAN (4-3-1-2)
Abbiati 6.5; Abate 5, Nesta 5.5, Thiago
Silva 6.5, Zambrotta 5 (21’ st Robinho 5);
Boateng 5.5, Van Bommel 7, Nocerino 5
(35’ st Seedorf 5.5); Emanuelson 6.5;
Ibrahimovic 5, Pato 5 (38’ st El Shaarawy
6.5) In panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Ambrosini Allenatore: Allegri 5.5.
INTER (4-4-2)
Julio Cesar 7; Maicon 6.5, Lucio 7, Samuel 6.5, Nagatomo 7; Zanetti 7, Thiago
Motta 6.5, Cambiasso 6.5, Alvarez 6 (22’
st Chivu 6.5); Milito 7 (31’st Sneijder 5.5),
Pazzini 6 (45’ st Forlan sv) In panchina:
Castellazzi, Ranocchia, Poli, Faraoni. Allenatore: Ranieri 7.
Arbitro: Orsato di Schio 5.5.
Reti: 9’ st Milito.
Note: serata gelida, terreno in discrete
condizioni. Spettatori 79.522 per un incasso di 3.131.396,30 euro. Osservato 1’
di silenzio per le vittime della tragedia
della nave nei pressi dell’isola del Giglio
e per la scomparsa di Nicolò Savarino, il
vigile urbano ucciso du un suv a Milano.
Ammoniti: Boateng, Nesta, Thiago Motta, El Shaarawy. Angoli: 10-2 per il Milan.
Recupero: 2’; 3’.
DANIELA SIMONETTI
l MILANO. L'Inter batte il
Milan grazie a un gol di Diego Milito e riapre il campionato, inserendosi di prepotenza tra le squadre candidate al titolo. Il derby, si sa,
è la partitissima, vincerlo significa tanto e non vale solo
tre punti, come aveva detto
Claudio Ranieri alla vigilia.
Sei vittorie di seguito, una
difesa inviolabile, un attacco
rinato con Milito davvero regale: ma la chiave di lettura è
nel gruppo, forte, compatto,
gagliardo come ai tempi che
furono. E il coraggio di Ranieri di lasciare in panchina
l’olandese Sneijder e confermare Alvarez, una mossa che
ha un precedente da allenatore della Roma, quando
escluse
clamorosamente,
nell’intervallo del derby, le
due icone giallorosse, Totti e
De Rossi.
Il Milan di Allegri, sconquassato dalle polemiche legate al caso Pato chiuso sabato sera da Silvio Berlusconi, con il favore del pronostico si è piegato. Ibrahimovic ha trovato la saracinesca chiusa, Pato tanto impegno ma - come spesso gli
viene rimproverato - troppi
fronzoli alla brasiliana. Boa-
teng è stato arretrato a centrocampo, Emanuelson è stato schierato come trequartista. Scelte che - come dice il
risultato - non sono state felici. Ma i rossoneri ultimamente hanno perso qualcosa
in brillantezza e lucidità. I
loro rivali invece sono in fase
ascendente, carichi, grintosi.
La vittoria dell’Inter è stata
di misura ma meritata, anche
perché è stata annullata una
rete a Thiago Motta per un
fuorigioco molto dubbio fischiato da Orsato. I nerazzurri non hanno creato tante
palle gol, ma hanno saputo
aspettare il nemico, non hanno strafatto ma usato l’intelligenza, con Ranieri a guidarli come un direttore d’orchestra. La gioia dell’Inter è
stata esplosiva, la fine di un
incubo, un incantesimo spezzato: basta un gol per riprendersi il posto che le spetta.
La partita è iniziata con il
solito copione di striscioni
(alcuni avvelenati come quelli contro i milanisti Gattuso e
Cassano) e controstriscioni,
San Siro esaurito come si
vede di rado, tensione. Ritmi
alti in campo e proprio in
avvio il gol annullato a Thiago Motta sugli sviluppi di un
calcio piazzato.
Ci prova Boateng con decisione, poi Pato (che poi
uscirà tra i fischi). Argina la
difesa interista con uno strepitoso Samuel, un ottimo
Maicon, un incredibile Lucio,
fra i migliori in campo. Una
menzione speciale per Julio
Cesar che ha parato l'impossibile. Niente da fare per Ibra
che prova in acrobazia, un
numero bello ma inutile. Al
36' Alvarez ha sul piede una
palla magica ma calcia di
sinistro senza convinzione. Il
Milan insiste e sul finire del
primo tempo Van Bommel
colpisce la traversa, arriva
Emanuelson come una furia
ma Julio Cesar salva.
Il derby svolta nel secondo
tempo quando al 9', con il
Milan sbilanciato in avanti,
arriva il contropiede «capitanato» da Javier Zanetti, che
vede avanzare Milito e lo cerca con un bel lancio. Abate
«toppa» e spalanca la porta al
Principe che controlla di destro e calcia di sinistro. È il
gol della partita e lui è l'uomo
della provvidenza: criticato a
ragione, sbiadito e anemico, è
tornato il Milito dell’anno del
«triplete». Una bella storia
con il fiuto del gol tornato
come per magia: un segno in
una squadra dove tutto gi-
rava male e, di colpo, adesso
tutto è cambiato.
Il Milan tenta di riagguantare la partita ma - si capisce
ben presto - l'impresa è complicata e i cambi tattici operati da Allegri non bastano,
anzi complicano. Errori sotto
porta, scarsa fantasia, Nocerino mediocre, Robinho
buttato nella mischia ma proprio non c'è. I diavoli tentano
l’assedio ma la difesa neraz-
zurra rimane composta e attenta.
Di certo, il Milan paga la
settimana difficile appena
trascorsa, il balletto Tevez
sì-Tevez no, un po’ di sfortuna con Seedorf che prima
della partita non è stato bene.
Ma c'è una flessione che va
analizzata.
L'Inter brinda e festeggia:
Ranieri è davvero l’uomo giusto al posto giusto.
GLI SCONFITTI GALLIANI: SIAMO SEMPRE DAVANTI AI NERAZZURRI
Allegri scaccia le streghe
«Noi ridimensionati? No»
Il tecnico: non ho subìto la scelta su Pato
l MILANO. Il Milan esce ridimensionato dalla sconfitta
nel derby? «Assolutamente no», è la perentoria risposta di
Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky. «La sconfitta di
oggi - ha aggiunto il tecnico dei rossoneri - non cambia
quasi nulla. Quella odierna è stata una giornata particolare,
nella quale le prime tre della classe hanno raccolto, in tutto,
un punto. Quindi, non è cambiato niente ai vertici della
classifica. Le novità, invece, sono due: anzitutto abbiamo
perso il derby e, poi, l’Inter è rientrata del tutto in corsa per
lo scudetto».
«L'Inter è stata brava a chiudere gli spazi ed a ripartire.
Noi, invece, abbiamo commesso diversi errori. L’ultima
settimana - ha proseguito Allegri - è stata un po’ tor mentata
e questo non ci ha aiutati. Il Milan, comunque, oggi ha
avuto il predominio territoriale. Non ha costruito molte
occasioni da gol; ma ha comandato il gioco. Di fronte però –
ha puntualizzato l’allenatore toscano - avevamo una grande
Inter, che si è difesa con ordine, concedendoci poco e
ripartendo bene. Mi aspettavo una gara difficile e temevo le
loro ripartenze ed i nostri possibili errori».
«Ho deciso negli ultimi giorni di far giocare Pato - ha
affermato Allegri ai microfoni di Mediaset Premium - per
sfruttare le sue caratteristiche e nel primo tempo il brasiliano ha ben giocato». «Adesso dobbiamo assorbire la
sconfitta di questa sera. Poi, dobbiamo riprendere lavorare
con serenità e tentare di passare il turno di Coppa Italia
mercoledì. Infine - ha aggiunto Allegri - parleremo con la
società di eventuali movimenti di mercato».
«Al momento non so parlare con precisione dei problemi
di Gattuso; certamente - ha concluso l’allenatore rossonero starà fuori altre due settimane».
«Se avessimo vinto avremmo ipotecato il campionato,
avevamo un match ball anche grazie agli stop delle altre».
Era rammaricato Adriano Galliani per la sconfitta nel
derby, ma non ha fatto drammi: «Abbiamo fatto una grande
partita, creato più occasioni da gol ma alla fine ha segnato
l’Inter».
«Non baratterei questa vittoria con i 5 punti di vantaggio
sull'Inter, siamo solo a un punto dalla vetta e si è accorciata
la classifica, in pochi punti ci sono diverse squadre», ha
osservato l’amministratore delegato rossonero a Milan
Channel, notando che «conta solo la classifica e dopo 20
partite recita che siamo davanti all’Inter. I giocatori si sono
già ripresi».
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOl1SuE3Oqf3CrImF3M+UiLg=
DUELLO L’argentino dell’Inter Javier Zanetti
contrasta Urby Emanuelson; a sinistra, gli
attaccanti milanisti Pato e Zlatan Ibrahimovic; in
alto l’esultanza di Milito dopo il gol partita
SERIE A
RISULTATI
18a GIORNATA
CATANIA-ROMA
PARTITE
CLASSIFICA
SOSP. JUVENTUS
CESENA-NOVARA
3-1
20’, 39’ rig. Mutu (C); 45’ aut.
Rinaudo (C); 87’ Morimoto (N).
CHIEVO-PALERMO
1-0
50’ Sammarco.
FIORENTINA-LECCE
0-1
66’ rig. Di Michele.
GENOA-UDINESE
3-2
14’ Ferronetti (U); 49’ Granqvist
(G); 51’ Jankovic (G); 71’
Palacio (G); 75’ rig. Di Natale
(U).
JUVENTUS-CAGLIARI
1-1
7’ Vucinic (J); 47’ Cossu (C).
LAZIO-ATALANTA
2-0
20’ rig. Hernanes; 90’ Klose.
MILAN-INTER
0-1
54’ Milito.
NAPOLI-BOLOGNA
OGGI
MILAN
UDINESE
LAZIO
INTER
NAPOLI*
ROMA*
GENOA
CHIEVO
CAGLIARI
CATANIA*
PARMA
FIORENTINA
PALERMO
ATALANTA
SIENA
BOLOGNA*
CESENA
PARMA-SIENA
3-1 LECCE
24’ Biabiany (P); 66’ Valiani (P); NOVARA
79’ Grossi (S); 90’ Giovinco (P).
*una partita in meno
PT.
G
V
38
37
35
33
32
27
27
24
23
22
22
22
21
21
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12
12
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17
17
18
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18
17
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18
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18
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17
18
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3
2
N
RETI
P
F
IN CASA
RETI
FUORI
RETI
CASA
S
V
N
P
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S
V
N
P
F
S
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4 3 37 17
5 3 26 13
6 3 26 17
2 6 28 19
6 4 32 19
3 6 23 19
3 8 22 29
5 7 14 20
7 6 16 18
7 5 20 25
4 8 24 32
6 7 18 16
3 9 19 24
8 4 23 23
6 8 19 19
3 9 16 24
3 11 12 25
3 12 18 34
6 10 18 35
6
6
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4
5
4
4
5
5
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20
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16
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11
16
18
19
PROSSIMO TURNO
19ª g. - 22 gennaio ore 15,00
Cagliari-Fiorentina
Roma-Cesena
Atalanta-Juventus
Bologna-Parma
Lecce-Chievo
Novara-Milan
Siena-Napoli
Udinese-Catania
Palermo-Genoa
Inter-Lazio
(21/1 18,00)
(21/1 18,00)
(21/1 20,45)
(12,30)
(20,45)
CLASSIFICA MARCATORI
13 reti: Di Natale (Udinese)
12 reti: Denis (Atalanta), Ibrahimovic (Milan)
10 reti: Cavani (Napoli)
9 reti: Jovetic (Fiorentina), Klose
(Lazio)
8 reti: Giovinco (Parma)
7 reti: Calaio’ (Siena), Matri (Juventus), Milito (Inter), Osvaldo
(Roma), Palacio (Genoa)
SERIE A 25
Lunedì 16 gennaio 2012
I VINCITORI L’ALLENATORE: ERA IMPORTANTE PER NOI ENTRARE IN ZONA UEFA, ORA VEDIAMO LA CHAMPIONS
Ranieri: passi da gigante
ma non parlo di scudetto
Diego: «Questa rete è per la gente che mi è stata sempre vicina»
l MILANO. Claudio Ranieri dà
la carica ai suoi e si gode il magic
moment. «Stiamo facendo passi da
gigante e questo era importante,
come era importante battere il Milan vincendo il primo scontro diretto a nostro favore. Gli altri big
match ci sono serviti da lezione.
Oggi abbiamo fatto una buona gara, siamo stati molto attenti tatticamente e siamo soddisfatti. La
sesta vittoria di fila può far parte
del caso, l’importante è che stiamo
giocando bene e ritrovando le
energie giuste».
La parola scudetto «non la pronuncio per pudore e scaramanzia,
perché là davanti corrono. Prima ha aggiunto il tecnico nerazzurro
ai microfoni di Sky Sport – per noi
era importante entrare in una zona Uefa, ora vediamo la Cham-
pions League. Facciamo un passo
alla volta. L’Inter ce l’ha nel Dna di
lottare per le primissime posizioni». Una battuta anche sul possibile arrivo di Carlos Tevez, visto
che Moratti aveva detto di aspettare proprio il derby: «Mai dire
mai...», ha detto sibillino Ranieri.
«Ero convinto che nelle partite
con Napoli, Udinese e Juve avevamo fatto delle ottime partenze
ma al primo errore ci avevano giustiziato. Ho battuto molto su questo argomento, di non sprecare
energie nel pressarli alti ma di
restare compatti a centrocampo e
a ripartire. Nel primo tempo abbiamo sbagliati troppi appoggi,
forse sentivamo troppo la partita.
Non siamo stati così fluidi come
nel secondo tempo», ha aggiunto
Ranieri, ricordando a chi gli evi-
PASSO FALSO BIANCONERI SUBITO IN VANTAGGIO CON VUCINIC, NON HANNO PERÒ SAPUTO CHIUDERE LA PARTITA
Juve, pari in casa col Cagliari
però ora è sola al primo posto
JUVENTUS
CAGLIARI
1
1
JUVENTUS (4-3-3)
Buffon 6; Lichtsteiner 6.5, Barzagli 6, Bonucci 5.5, De Ceglie
6.5; Vidal 5.5, Pirlo 5.5, Marchisio 5.5; Pepe 5 (22'st Del Piero 6),
Matri 6 (27'st Krasic 5), Vucinic 6.5 (36'st Borriello sv). In panchina: Storari, Sorensen, Marrone, Estigarribia. All: Conte
5.5.
CAGLIARI (4-3-1-2)
Agazzi 6; Pisano 6.5, Canini 6, Astori 6.5, Agostini 6; Dessena
6.5, Ekdal 5.5, Nainggolan 6; Cossu 6.5 (30'st El Kabir sv); Larrivey 5 (26'st Ariaudo 6), Ibarbo 6.5. In panchina: Avramov,
Gozzi, Conti, Ceppelini, Thiago Ribeiro. All: Ballardini 6.
Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5.5.
Reti: pt, 7' Vucinic; st, 2' Cossu.
Note: giornata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 40 mila circa. Ammoniti: Cossu, Matri, Barzagli e Dessena.
Angoli: 6-4 per la Juventus. Recupero: 0' e 5'.
l TORINO. Quando, a un minuto dall’ultimo minuto di recupero Krasic, tutto solo
dal dischetto, ha mandato a lato la palla
della vittoria, sono tornati i fantasmi della
campagna acquisti fallimentare dello scorso anno. La nuova Juve, grazie a limiti
vecchi, si ferma di nuovo. Questa volta in
casa con il Cagliari e lo stop potrebbe costarle davvero caro. Sfortuna (nel finale Del
Piero di testa su punizione di Pirlo ha incornato da due passi a Agazzi si è trovata la
palla in mano; Vidal, prima della sciagura-Krasic, aveva incornato di testa su cross
di Borriello e la palla era finita fuori d’un
soffio), ma anche gravi errori e una condizione fisica precaria, hanno confezionato
il risultato.
Eppure, la squadra di Conte era passata
in vantaggio presto (6') e come al solito non
era riuscita a chiudere la partita. Ma i guai,
i bianconeri spesso se li procurano da soli:
nel finale di tempo, a furia di cincischiare
davanti alla propria area, avevano perso
palla e Cossu aveva tirato dal limite, incocciando un braccio alzato di Pirlo. Rigore
non clamoroso, ma ci poteva stare.
Nella ripresa il solito errore di Bonucci
(fino a quel momento sufficiente) aveva
regalato il movimento decisivo a Ibarbo,
che aveva poi liberato Cossu al tiro imparabile per Buffon. Punita al primo errore, la Juve ha cercato di reagire, ma la
lucidità l’aveva lasciata nello spogliatoio. I
bianconeri si sono spesso imbottigliati davanti all’area rossoblù, ingolfandola. Tra i
meno in forma, Matri, Pirlo, Vidal, Pepe,
stranamente sotto tono. Del Piero in queste
condizioni e a mezzo servizio serve davvero
a poco. Lichtsteiner il migliore, Vucinic il
più attivo. Borriello ha rotto il ghiaccio con
i tifosi (impatto positivo), ma ha giocato
solo otto minuti, troppo pochi per incidere.
Nel Cagliari della ripresa bene la difesa e
il centrocampo, ancora acerbo Ibarbo e inesistente Larrivey. Ma per i sardi va benissimo così. Inquietante invece il gennaio
dei bianconeri, mese in cui si giocano il
testa a testa con il Milan alla pari perché i
rossoneri non hanno le Coppe. Bergamo
sabato e l’Udinese in quello successivo saranno i test verità.
denziava come l’Inter appaia in
una strepitosa condizione fisica
che «la vecchia preparazione non
c'è più. Adesso bisogna tenere i
giocatori sempre vivi e reattivi, il
fondo lo fai settimanalmente, è
cambiato tantissimo il modo di
giocare. Ora ricomincia la Champions League, giovedì abbiamo la
Coppa Italia col Genoa, non ci si
può allenare sempre».
Adesso arriva il momento delle
scelte, visti i rientri a tempo pieno
di Sneijder e Forlan: «Il bello e il
difficile per tutti quanti arriva
ora: ci sono due grossissimi campioni da inserire nel complesso, la
squadra ha ritrovato orgoglio e
compattezza, e ora Wes e Diego
devono essere pazienti, entrare
piano piano e darci tutto il loro
splendore».
«Sono felicissimo, perché abbiamo fatto una bellissima partita
contro un avversario di grandissima qualità. Sapevamo di dover
giocare una partita difficilissima
e siamo molto contenti di avere
vinto il derby». Ad affermarlo ai
microfoni di Sky Sport è stato Diego Milito, autore del gol partita.
«Era una prova importante - ha
continuato l'attaccante nerazzurro - sia per quanto riguarda la
classifica sia per il morale. Vincere questo derby ci darà più forza
per affrontare le partite successive». Il calciatore argentino ha
dedicato al suo pubblico questo
importante gol. «Vincere il derby è
sempre bellissimo e poi ho anche
avuto la fortuna di segnare il gol
vittoria. Questa rete è per la gente
che mi è stata sempre vicina».
A DUBAI: INTERVENTO OK
Maradona operato
per calcoli al rene
l DUBAI. L'ex fuoriclasse del Napoli, l’argentino
Diego Armando Maradona, è stato ricoverato in ospedale a Dubai, dove ieri è stato operato d’urgenza per
ritirare un calcolo al rene.
Lo ha reso noto nel suo Twitter ufficiale la squadra
allenata da Maradona negli Emirati Arabi, Al Wasl.
Secondo le prime informazioni, l’ex ct della nazionale argentina, che sarà sottoposto a chirurgia in serata, sarà dimesso oggi stesso dall’ospedale.
Sempre via Twitter, la figlia di
Maradona, Dalma, ha fatto sapere che l’intervento chirurgico è
terminato senza problemi.
«Grazie a tutti – ha scritto la
donna - l'operazione del mio papà
si è conclusa molto bene».
Proprio sabato era stata una
giornata importante per l'allenatore argentino. Reduce da un ciclo nero, composto da
cinque giornate a secco di vittorie nel campionato
arabo, la sua squadra era finalmente riuscita a battere
per 2-1 il team avversario di Al Ahli.
Maradona, come suo solito, aveva commemorato
moltissimo il successo - hanno sottolineato i giornali
locali - gridando e correndo continuamente a bordo
campo per tutta la durata della partita.
LE ALTRE PARTITE | LA LAZIO RITROVA LA VITTORIA CONTRO L’ATALANTA, IL GENOA BATTE IN RIMONTA L’UDINESE
LAZIO-ATALANTA
2-0
LAZIO (4-3-1-2): Marchetti 6,5; Zauri 6, Biava 6,
Dias 6 (pt 42' Diakitè 6), Radu 6,5; Gonzalez 6, Ledesma 6,5 , Lulic 7; Hernanes 6,5 (pt 42' Matuzalem 6);
Klose 7 , Rocchi 6 (st 43' Del Nero sv). In panchina:
Carrizo, Stankevicius, Zampa, Cissè. All: Reja 6.
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Masiello 5 (st 31'
Tiribocchi 6), Ferri 6, Lucchini 5,5, Peluso 6,5;
Schelotto 6,5 , Cigarini 6,5 , Carmona 6 (st 1' Moralez 6), Padoin 6; Marilungo 6 (8st 10' Bellini 6); Denis
5,5. In panchina: Frezzolini, Bonaventura, Gabbiadini, Raimondi. All: Colantuono 6.
ARBITRO: Banti di Livorno 6.
RETI: pt, 19' Hernanes (rig.); st, 46' Klose.
NOTE: Angoli 6-3 per la Lazio. Ammoniti: Carmona,
Dias, Marilungo, Diakitè, Zauri. Espulso: Lucchini.
Recupero: 3' e 4'.
l ROMA. La Lazio si impone 2-0
sull’Atalanta, grazie alla rete su rigore
di Hernanes e al gol di Klose al 91’, e sale a
33 punti in classifica. L’Atalanta è invece
costretta al secondo stop consecutivo e
resta a 20 punti.
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CESENA-NOVARA
3-1
CESENA (4-4-2): Antonioli 6; Comotto 6.5, Von
Bergen 6, Rodriguez 6, Rossi 6; Ceccarelli 6, Guana
6, Parolo 6.5, Candreva 6.5 (32' st Martinez sv); Eder
6.5 (15' st Colucci 6), Mutu 7 (20' st Rennella sv). In
panchina: Ravaglia, Benalouane, Ghezzal, Bodgani. All: Arrigoni 6.5.
NOVARA (5-3-2):Ujkani 5.5; Morganella 6, Paci 5.5,
Rinaudo 6, Dellafiore 5.5, Gemiti 5.5 (8' st Morimoto
6.5); Jensen 6 (14' st Marianini 5.5), Radovanovic
5.5, Rigoni 6; Caracciolo 6, Mascara 6. In panchina:
Fontana, Rubino, Porcari, Garcia, Centurioni. All:
Tesser 5.5.
ARBITRO: Valeri di Roma 5.5.
RETI: pt, 19' Mutu, 39' Mutu (rig), 46' Rinaudo (autogol); st, 44' Morimoto.
NOTE:Ammoniti Dellafiore, Rigoni, Guana, Paci, Von
Bergen, Rinaudo. Angoli 7-7. Recupero: 1' e 2'.
l CESENA . Finisce 3-1 al Dino Manuzzi di Cesena lo «scontro salvezza» tra la
formazione di casa e il Novara di Attilio
Tesser. A decidere la partita una doppietta di Mutu, autore della centesima rete
in serie A e un autogol dello sfortunato
Rinaudo. Solo sul finale il gol bandiera di
Morimoto.
GENOA-UDINESE
3-2
GENOA (4-4-2): Frey 8; Mesto 6, Rossi 6, Granqvist
6.5, Constant 6.5; Biondini 6.5, Veloso 6.5, Merkel 6
(41'st Kucka sv), Jankovic 7; Gilardino 5.5, Palacio
6.5 (32'st Seymour sv). In panchina: Lupatelli, Bursa, Jorquera, Pratto, Marchiori. All: Marino 6.5.
UDINESE (4-4-2):Handanovic 7; Ekstrand 5.5 (33'st
Pasquale 6), Danilo 6, Ferronetti 6.5, Basta 6; Isla
5.5, Pinzi 6, Fernandes 6 (37'st Fabbrini sv), Armero
6; Floro Flores 6, Di Natale 6.5. In panchina: Padelli,
Neuton, Abdi, Battocchio, Torje. All: Guidolin 6.
ARBITRO: Doveri di Roma 5.
RETI: pt, 13' Ferronetti; st, 4' Granqvist, 5' Jankovic,
26' Palacio, 30' Di Natale (rig.).
NOTE: Ammoniti: Ekstrand, Biondini, Pinzi. Espulso:
Rossi. Angoli: 5-3 per il Genoa. Recupero: 1' e 3'.
l GENOVA. Il Genoa batte 3-2 in rimonta l’Udinese e Pasquale Marino festeggia i primi tre punti sulla panchina
dei rossoblù. Al 15’ è Ferronetti a spezzare l’equilibrio a favore degli ospiti con un
colpo di testa su corner che lascia immobile Frey. La partita cambia in avvio di
ripresa: Granqvist firma il pari sfruttando una respinta corta di Handanovic su
punizione di Jankovic. Un minuto dopo i
rossoblù mettono la freccia con un destro al volo dello stesso Jankovic sul
cross di Constant. Il Genoa allunga al 71'
con Palacio. Ma l’Udinese torna in partita due minuti più tardi, con Di Natale che
trasforma un rigore. Finale-thrilling,
ma Frey fa buona guardia.
CHIEVO-PALERMO
1-0
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5; Sardo 6, Andreolli 6, Cesar 6, Jokic 6; Luciano 6, Bradley 6,
Sammarco 6.5 (23' st Hetemaj 6); Thereau 6; Pellissier 6 (39' st Moscardelli sv), Paloschi 5 (43' ST Acerbi sv). In panchina: Puggioni, Frey, Vacek, Cruzado.
All: Di Carlo 6.
PALERMO (4-3-2-1): Benussi 6, Munoz 5, Silvestre
6, Mantovani 6, Balzaretti 6.5; Migliaccio 5.5, Bacinovic 5.5 (32' st Bertolo sv), Barreto 5; Vazquez 5.5
(21' st Miccoli 6), Ilicic 5; Pinilla 5.5 (22' st Budan 6) In
panchina: Tzorvas, Cetto, Aguirregaray, Della Roc-
ca. All: Mutti 5.
ARBITRO: Rocchi di Firenze 6.
RETI: st, 5' Sammarco.
NOTE: Ammoniti: Bacinovic, Sammarco, Cesar, Balzaretti. Angoli: 6-4 per il Palermo. Recuperi: 0' e 4'.
PARMA-SIENA
3-1
PARMA (3-4-3): Pavarini 7; Zaccardo 6, Paletta 6.5,
Lucarelli 6.5; Valiani 6.5, Morrone 6, Musacci 6
(28'st Pereira 5.5), Gobbi 6; Biabiany 6.5 (18'st Santacroce 6), Floccari 6 (45'st Palladino sv), Giovinco 7
In panchina: Gallinetta, Brandao, Blasi, Valdes. All:
Donadoni 6.5.
SIENA (4-4-2): Pegolo 6; Vitiello 5.5 (11'st Grossi
6.5), Rossettini 5.5, Terzi 6, Del Grosso 6; Angelo
5.5, Gazzi 6 (28'st Vergassola 6), D’Agostino 5.5,
Brienza 6; Calaiò 5, Destro 5 (27'st Gonzalez 5) In
panchina: Farelli, Belmonte, Pesoli, Reginaldo All:
Sannino 6.
ARBITRO: Peruzzo di Schio 6.5.
RETI: pt, 24' Biabiany; st, 21' Valiani, 34' Grossi, 49'
Giovinco.
NOTE: Ammoniti: Rossettini, Gazzi, Morrone, Zaccardo, Pavarini. Angoli: 5-1 per il Siena. Recupero:
1' e 5'.
26 SERIE B
Lunedì 16 gennaio 2012
SERIE BWIN
IL PICCOLO FENOMENO
L’INVENZIONE DI ANGELOZZI
A giugno diventerà un giocatore
del Bari: la Roma sarà solo
«comproprietaria» del cartellino
ECCO SPIEGATA LA COMPROPRIETÀ DEL CENTROCAMPISTA
Romizi biancorosso in cambio
di un’opzione viola su Parodi
GOL
SICUREZZA
Stoian
raccoglie la
respinta del
portiere
varesino
Bressan e
realizza il gol
del raddoppio
barese
[foto A. Scuro]
.
BARI. Era nell’aria, da ieri sera è
praticamente fatta. Kamil Kopunek
rientra alla base (sarà fatta una rescissione di contratto), tornerà ad essere un giocatore dello Spartak Trnava. È durata un anno, più o meno,
l’esperienza barese del centrocampista slovacco. Angelozzi, «scortato»
dal segretario esperto di carte federali Piero Doronzo, ha raggiunto l’accordo con i dirigenti dello Spartak ieri
a Milano. Problemi di inserimento e
questioni famigliari, hanno consigliato a Kopunek di troncare l’avventura
biancorossa dopo 18 presenze, cinque delle quali timbrate l’anno scorso
in A. Oggi, invece, scatterà ufficialmente un’altra avventura, quella di
Marco Augusto Romizi in biancorosso. Un giovane nazionale under 21 (lo
«manda» Ferrara) del quale si dice un
SESTO
COLPO
FUORI
Vincenzo
Torrente,
tecnico del
Bari
[foto A. Scuro]
.
gran bene B. Il centrocampista scuola
Fiorentina arriva in comproprietà a
Bari. Al club viola non sono finiti soldi, ma la prelazione su un calciatore
dei «giovanissimi» nazionali allenati
da Battisti: si tratta del classe ‘97 Parodi, già nazionale di categoria, un
difensore centrale del quale si parla
in termini lusinghieri.
[f.n.]
Brilla la stella di Stoian
nel Bari che rialza la testa
Sull’attaccante rumeno anche gli occhi «avidi» di Conte
FABRIZIO NITTI
l BARI. Un menefreghista
del pallone, uno che sembra
nato per giocare al calcio, tale
e tanta è la naturalezza con la
quale gestisce movimenti e
tecnica individuale. Nel Bari
che si ricandida prepotentemente ad un campionato di
alta quota dopo il sesto colpo
esterno stagionale che fa segnare anche un crescendo di
convinzione, gioco e condizione, brilla la stella di
Adrian Marius Stoian. Classe
1991, rumeno, attaccante di
ventuno anni nel prossimo
febbraio, il rumeno con il taglio di capelli «simil Hamsik»
ha improvvisamente e fragorosamente conquistato il Bari
e Bari, almeno quel «pezzo» di
città che resta comunque fedele compagna di una squadra che lotta, perde, si rialza,
torna a lottare e si rimette in
corsa.
Il suo «modello», calcistico
soltanto, è un altro Adrian,
quel Mutu croce e delizia di
tante big di casa nostra e ora
punto fermo del Cesena. La
partita di Coppa Italia in casa
del Genoa, malamente persa
dal Bari nel finale, segna un
po’ il punto di svolta della
storia attuale di Stoian, dopo
un avvio in sordina e i classici
problemi di
inserimento
in un gruppo
nuovo e pieno di problemi «esterni».
È a «Marassi»
che
Stoian si guadagna definitivamente la fiducia di Torrente, che saggiamente comincia ad affidargli la maglia
da titolare con maggiore frequenza, dopo l’unica apparizione a Castellammare di Stabia. Il blitz di Brescia, con-
fezionato con due magie del
ragazzo di Craiova subentrato
nell’ultima mezz’ora, è il prologo. titolare con il Vicenza,
titolare a Gubbio, titolare a
Varese. Assist, numeri, gol.
Ne trae beneficio, in generale,
il gioco offensivo del Bari: più
rifornimenti alla punta centrale, più imprevedibilità
(coppia «champagne» a Varese:
Stoian-Forestieri),
più
gol. È chiaro
che siamo solo agli inizi,
ma la sensazione è di ritrovarsi
di
fronte ad un
ragazzo senza grilli per la
testa e deciso ad andare fino
in fondo.
Adrian Stoian è una vera e
propria «invenzione» del direttore sportivo Guido Angelozzi, del suo mercato «pane e
AVANTI TUTTA
Un inizio difficile, poi
l’esplosione. Ma in
crescita è tutta la squadra
fantasia». Chiuso nelle stanze
di Trigoria per assicurarsi il
prestito secco di Crescenzi,
poi in effetti concretizzatosi,
Angelozzi «chiede» ai dirigenti giallorossi anche Sini e
Stoian, osservato nelle giovanli del club capitolino e
nella sfortunata avventura di
Pescara (infortunio alla spalla, stagione compromessa) e
Sini. Ed è qui che si accende la
luce: il direttore sportivo
strappa ai romanisti il prestito con diritto di riscatto
della comproprietà per 300
mila euro, rifiutando il «controriscatto». Spieghiamo cosa
accadrà: il Bari diventerà proprietario del giocatore versando alla Roma 600 mila euro; nello stesso istante «girerà» al club giallorosso la
metà del cartellino. Ma Stoian
sarà a tutti gli effetti un calciatore del Bari.
Le ultime «straripanti» prestazioni hanno già scosso gli
CLASSE 1991 Undici presenze e tre gol: questo lo «score» di Stoian
appetiti delle grandi squadre.
Pare che su Adrian abbia
messo gli occhi addirittura la
Juve. Il «nostro» Antonio Conte lo ha fatto seguire in occasione di due partite: a Brescia e in casa col Vicenza.
Ricavandone ottime relazio-
ni.
Ma, intanto, c’è il Bari. E c’è
una stagione che può ancora
prendere la direzione giusta.
Varese deve diventare un
trampolino di lancio. Ora non
resta che tornare a conquistare il San Nicola.
IL POSTICIPO SI ANNUNCIA GRANDE SPETTACOLO QUESTA SERA (20.45) ALL’ADRIATICO: SQUADRE VOTATE ALL’ATTACCO
Pescara-Verona, scintille
Zeman cerca il sorpasso, Mandorlini vuole il secondo posto
MIRACOLO PESCARA Il tecnico boemo Zdenek Zeman
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l PESCARA. C’è grande attesa a Pescara per il match clou contro il Verona,
posticipo di lusso della prima giornata di
ritorno della serie Bwin. quarta contro
terza, con la possiblità per entrambe di
guadagnare posizioni in caso di vittoria.
Ieri sera era già boom di presenze. Infatti
è stato superato abbondantemente il dato
di Padova (16.048). Lo ha reso noto il sito
del club biancazzurro. I cancelli verranno aperti circa due ore prima della
gara.
Una partita che si annuncia scintillante, a leggere i numeri che accompagnano la sfida dell’Adriatico. La squadra che vanta più vittorie in casa, contro
una delle formazioni che in trasferta
hanno vinto di più. Otto i successi interni della banda allenata da Zeman, sei
i colpi messi a segno dagli uomini di
Mandorlini lontano dal «Bentegodi». C’è
tutto per assistere ad uno spettacolo di
prima fascia, ad un match intenso e ricco
di emozioni.
Zeman, il vero artefice del miracolo
pescarese, ha tutti a disposizione. Il
boemo dovrebbe schierare la formazione
tipo e per l’importantissima sfida contro
i veneti si affiderà ai soliti noti. Davanti
al portiere Anania agiranno Zanon e
Balzano sugli esterni
con Brosco e Capuano
centrali. Verratti punto
di riferimento centrale
a centrocampo, affiancato dall’inamovibile
Cascione e uno tra Gessa e Kone. Attacco,
manco a dirlo, affidato
al trio Sansovini, Immobile, Insigne, il trio delle meraviglie d
di questa squadra.
Mandorlini è invece alle prese con
qualche dubbio in più rispetto a Zeman.
L’allenatore veneto dovrà sicuramente
rinunciare allo squalificato Maietta,
mentre resta in bilico Juanito Gomez,
che ha lavorato a parte per quasi tutta la
settimana. Le certezze di Mandorlini
sono soprattutto in mezzo al campo dove
a farla da padrone è soprattutto l'islandese Emil Hallfredsson, corteggiato
anche in serie A.
I precedenti «dicono»
Pescara. In venti confronti i gialloblù si sono imposti solamente
in due occasioni (l'ultima volta più di diciotto anni fa, il 10 ottobre 1993, con il risultato di 0-2, frutto di
una doppietta di Filippo Inzaghi). Poi dieci pareggi e otto
successi dei padroni di casa. All'andata
Sansovini e compagni s'imposero al Bentegodi per 2-1. Ma questa è una partita
che potrebbe segnare in maniera decisa
il destino di entrambe.
QUARTA CONTRO TERZA
Abruzzesi da record in
casa, veneti che fuori
hanno vinto sei volte
PRIMA DIVISIONE 27
Lunedì 16 gennaio 2012
IL TARANTO
RECRIMINA
A sinistra il
presunto fallo
da rigore su
Guazzo. A
destra Di Deo
anticipa
Zamboni di
testa. I
rossoblù
hanno portato
a nove i
risultati utili
consecutivi.
Diventano tre
i punti di
distacco dalla
capolista
Ternana [Foto
Cannella]
.
SFIDA DI STRAORDINARIA INTENSITÀ LA SQUADRA ALLENATA DA DIONIGI INTERROMPE LA SERIE VINCENTE MA ALLUNGA LA STRISCIA UTILE. E COSÌ LA TERNANA SI ALLONTANA E IL CARPI SI AVVICINA
Taranto, un pareggio da squadra viva
I rossoblù conquistano un punto a Ferrara contro una rocciosa Spal. Forse negato un rigore a Guazzo
SPAL - TARANTO
0-0
sfida di straordinaria intensità. La classifica tiene, anche se la Ternana si allontana e il Carpi si
avvicina.
Modulo e interpreti. Il Taranto torna nella sua
versione originale. Tre difensori, quattro centrocampisti, tre attaccanti. Attitudini tattiche e caratteristiche tecniche che trovano una sintesi efficace nel 3-4-3. Dietro: Sosa, Coly e Prosperi. In
mezzo: Antonazzo e Rizzi ai lati, Di Deo e Sciaudone al centro. Davanti: Chiaretti e Rantier esterni
alti, Guazzo centravanti-boa. Le scelte iniziali di
Dionigi confermano che la squadra titolare è
chiusa. Si accettano correzioni solo in caso di
emergenza. La Spal, già priva dello squalificato
Migliorini e dell'infortunato Castiglia, non fa in
tempo a sistemarsi che perde Mendy (fuori uso al
primo contatto). Entra Laurenti. Ma l'impianto
di gioco non subisce stravolgimenti: è 4-1-4-1, come annunciato. Bedin è l'uomo davanti alla retroguardia. Arma è il riferimento più avanzato. Partita subito dura. E piena di spifferi. Cambia umore e direzione continuamente. Un po' sembra in
mano alla Spal. Un po' finisce tra i piedi del Taranto. In realtà resta a lungo in ammollo nel brodo
acido delle giocate forzate e delle letture affrettate. Prosperi riceve un colpo proibito da Arma e fa
SPAL 9: Capecchi 6.5; Cosner 5.5 (45' Ghiringhelli sv), Zamboni
6, Pambianchi 6, Rossi G. 6; Bedin 5.5; Melara 7, Agnelli 6, Rossi P. 5.5 (35' Fortunato sv), Mendy sv (5' pt Laurenti 6); Arma 5.5.
A disp. Teodorani, Beduschi, Canzian, Marconi. All. Vecchi.
TARANTO : Bremec 6.5; Sosa 6, Coly 6, Prosperi 6; Antonazzo
6.5, Di Deo 6 (41' st Pensalfini sv), Sciaudone 6, Rizzi 6.5; Chiaretti 6, Guazzo 6 (24' st Girardi 6), Rantier 5.5 (30' st Alessandro
6). A disp. Faraon, Cutrupi, Di Bari, Garufo. All. Dionigi.
ARBITRO : Ripa di Nocera.
NOTE : angoli 3-6 per la Spal. Ammoniti: Rossi G., Zamboni e Bedin della Spal; Prosperi, Rizzi e Antonazzo del Taranto. Spettatori paganti 1080 (abbonati 1229) per un incasso complessivo
di 14,185,00 euro. Recupero: 4' pt, 4' st.
dal nostro inviato
LORENZO D'ALÒ
l FERRARA. Pareggio da squadra viva. A Ferrara si spezza la serie vincente. Ma si allunga la
striscia utile. Il Taranto esce incolume dalla trasferta più temuta: per la forza oscura della Spal e
per la carica emotiva del momento. Prova ricca di
generosi slanci ma povera di attimi taglienti.
Manca il gol al Taranto che chiude sullo 0-0 una
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOigTTjHdhjQNasHmFUxqtEQ=
GIRONE A
LA CLASSIFICA
TERNANA
TARANTO (-1)
CARPI
PRO VERCELLI
SORRENTO (-2)
COMO (-1)
AVELLINO
LUMEZZANE
PISA
TRITIUM
BENEVENTO (-6)
FOGGIA (-1)
REGGIANA (-2)
SPAL (-2)
MONZA
VIAREGGIO (-1)
FOLIGNO (-4)
PAVIA
PROSSIMO TURNO
20ª Giornata 22 gennaio 2012 14,30
Lumezzane-Carpi
Reggiana-Benevento
Viareggio-Spal
Foggia-Pisa
(23/1 20,30)
Pavia-Taranto
Foligno-Ternana
Sorrento-Como
Tritium-Avellino
Pro Vercelli-Monza
1-0
3-0
2-2
1-1
0-2
0-2
0-2
0-0
2-0
TOTALE
RETI
IN CASA
RETI
FUORI CASA
RETI
Pt.
G
V
N
P
Gf
Gs
V
N
P
Gf
Gs
V
N
P
Gf Gs
43
40
35
33
32
28
28
27
26
26
25
25
22
17
13
11
10
9
19
19
19
19
19
19
19
19
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19
19
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9
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10
11
7
6
4
7
10
CLASSIFICA MARCATORI
11 reti: Arma (Spal), Ginestra (Sorrento)
9 reti: Perna (Pisa)
8 reti: Cia (Benevento), Filippini (Como)
7 reti: Alessi (Reggiana), Malatesta (Pro Vercelli)
come un frutto maturo. Cadono gli ultimi vincoli
tattici. È la squadra di Dionigi ad inaugurare il festival della pericolosità. Sull'errore in disimpegno di Cosner, parte la controfuga dialogata dei
rossoblù. Rantier e Sciaudone viaggiano nello
spazio. Guazzo e Chiaretti si esercitano al tiro
(doppia conclusione intercettata da Capecchi).
Più persuasiva la replica della Spal. Melara libera ripetutamente alla rifinitura dentro l'area il
marocchino Arma che nell'ordine: non trova il
pallone, lo spedisce fuori, chiama Bremec all'uscita provvidenziale. Il Taranto trema ma non si
scompone. Dionigi lo soccorre, cominciando a
muovere gli uomini della panchina. Entra Girardi (fuori Guazzo). Esordisce Alessandro (fuori
Rantier). Scocca l’ora di Pensalfini (fuori Di Deo).
A non variare, stavolta, è l'impianto tattico, che
resta ancorato al 3-4-3 di partenza. Finale impetuoso. Le squadre si allungano. E la partita rischia di spaccarsi. Bremec sporca in corner il tiro
improvviso di Laurenti. Antonazzo non trova la
porta sul cross basso di Alessandro. La stanchezza intossica le idee, mentre la contesa scivola nell'imbuto dei minuti di recupero. Non si schioda lo
0-0. Per il Taranto va bene anche così. E nemmeno
occorre spiegare perché.
SPOGLIATOI IL TECNICO NON NASCONDE LA SUA AMAREZZA E SE LA PRENDE ANCHE CON L’ARBITRO
LEGA PRO PRIMA DIVISIONE
I RISULTATI (19ª Giornata)
AVELLINO-PISA
CARPI-VIAREGGIO
COMO-FOLIGNO
FOGGIA-PRO VERCELLI
LUMEZZANE-BENEVENTO
MONZA-REGGIANA
PAVIA-SORRENTO
SPAL-TARANTO
TERNANA-TRITIUM
scattare l'allarme in panchina. Ma il capitano ferito e nervoso (giallo) non abbandona i suoi compagni. C'è più elettricità nelle ripartenze del Taranto che cerca con maggiore convinzione di dare un indirizzo preciso alla propria partita. Ma ci
riesce solo quando libera sulle fasce la corsa degli
esterni (Antonazzo affonda, Rizzi s'inserisce) oppure quando tra le linee innesca le intuizioni di
Chiaretti. La Spal, invece, sembra prediligere l'attività di presidio nell'attesa che si apra campo per
il ribaltamento ragionato. Lo scopo è unico: cercare la testa di Arma che sui cross può sfruttare
altezza e stacco. Ma è la superiorità del Taranto a
diventare, col trascorrere dei minuti, sempre più
evidente. Aumenta progressivamente la pressione della squadra rossoblù. La Spal si lascia
schiacciare senza vacillare. La cronaca è scarna.
Chiaretti prova il sinistro in due circostanze.
Guazzo cade in area, agganciato da Cosner. Rigore? Sono gli spunti che meritano la citazione.
Nella ripresa muta l'atteggiamento tattico della Spal. Vecchi svolta con nettezza verso il 4-4-2,
posizionando Melara accanto ad Arma e allargando Paolo Rossi sulla sinistra della linea mediana. Mossa felice. Perché qualche scompenso
alla difesa del Taranto lo crea. La partita si apre
6
3
7
9
10
16
16
13
8
12
13
8
13
13
12
19
17
18
6 reti: Bortolotto R. (Tritium), De Angelis (Avellino),
Eusepi (Carpi), Nolè (Ternana), Rantier (Taranto)
5 reti: Chiaretti (Taranto), Coresi (Foligno), Rossi
(Reggiana), Scappini (Sorrento)
Dionigi: meritavamo l’intera posta
ma continuiamo a non concretizzare
l FERRARA. Dionigi ha
l’amaro in bocca al termine del
match del «Mazza», che ha portato il Taranto alla conquista del
nono risultato utile consecutivo.
Evidentemente lo 0-0 rimediato
contro la Spal non lo ha soddisfatto perché a dispetto della
cospicua mole di gioco costruita
dalla sua squadra, il bottino sotto porta è stato alquanto magro.
«Purtroppo – ha detto il tecnico
rossoblù in sala stampa – c’è
sempre grande disparità tra il
numero di occasioni create e
quelle finalizzate. Avremmo meritato di conquistare l’intera posta in palio se solo avessimo concluso a dovere una delle numerose opportunità prodotte. Inoltre – ha rincarato la dose – veniamo spesso penalizzati da decisioni arbitrali alquanto discutibili, come nell’occasione del rigore non assegnato per un evidente fallo di Cosner ai danni di
Guazzo. Non è il primo episodio
a noi sfavorevole. Alla lunga potrebbero cominciare a pesare».
Già, perché dopo la vittoria
ottenuta dalla Ternana contro la
IL TECNICO Davide Dionigi
Tritium, i punti di distacco dalla
vetta sono diventati tre, che ben
presto diverranno cinque allorquando verrà ratificata la penalizzazione di due punti in arrivo
per la mancata corresponsione
degli emolumenti ai calciatori
nei termini prestabiliti. «Noi –
ha dichiarato l’allenatore tarantino – continuiamo a guardare
in casa nostra. La Ternana in
questo momento può godere di
un calendario più favorevole rispetto al nostro e dunque è quasi
normale che ne tragga vantaggio. Il campionato comunque è
ancora lungo e nelle quindici gare che ci separano dalla fine tutto ancora può accadere».
Dionigi tiene poi a sottolineare il positivo esordio di Danilo
Alessandro. «Il ragazzo è entrato
bene nel match. È apparso dinamico e volenteroso. È chiaro
che deve ancora lavorare tanto
per entrare in piena sintonia
con il nostro modo di stare in
campo».
L’ultimo pensiero è rivolto al
prossimo impegno in programma domenica a Pavia. «Tra sette
giorni ci attende un’altra battaglia ed ancora in trasferta – ha
sentenziato Dionigi – e come
sempre prepareremo la gara nei
minimi dettagli per cercare di
ricavare il massimo. Non sarà
affatto facile, ma vedo che, nonostante la mancata vittoria di
Ferrara, i miei ragazzi sono in
netta crescita».
[a.g.]
28 PRIMA DIVISIONE
Lunedì 16 gennaio 2012
ASPETTANDO TEMPI MIGLIORI CON LA PRO VERCELLI I ROSSONERI SI ACCONTENTANO DI UN PUNTO E ALLUNGANO LA SERIE POSITIVA. A SEGNO AGODIRIN
Il Foggia non fa poker
Ma con la squadra in emergenza il pari dà morale
AGODIRIN
Dopo la rete
(praticamente
storica)
realizzata
contro il
Benevento
domenica
scorsa,
Kolawole
Agodirin
anche ieri
è stato
l’uomo
partita
del Foggia
(foto Maizzi)
.
SPOGLIATOI A FINE GARA PARLA IL VICE DI STRINGARA (SQUALIFICATO)
Chiarella: sinceramente
avremmo potuto perdere
1
1
FOGGIA : Ginestra 6; D’Orsi 6, Toppan
6.5, Lanzoni 5.5, Cardin 6; Molina 6
(dal 14’ st Venitucci 5), Meduri 5.5,
Wagner 6, Tomi 5.5; Cruz 6 (dal 34’ st
Defrel sv), Agodirin 6.5. In panchina:
Botticella, Cortesi, Bianchi, Pompilio,
Tiboni. All.: Chiarella.
PRO VERCELLI : Valentini 5.5; Bencivenga 6, Rannellucci 5.5, Masi 5.5,
Murante 5.5; Calvi 6, Espinal 6, Germano 6, Fabiano 6.5; Malatesta 6 (dal
34’ st Maryini sv), Iemmello 5 (dal 18’
st Di Piazza 6). In panchina: Miranda,
Armenise, Modolo, Cancellotti, Tonani. All.: Braghin 6.
ARBITRO : D’Angelo di Ascoli Piceno.
RETI : nel pt al 12’ Malatesta, al 45’ Agodirin.
NOTE : angoli 5 a 3 per il Foggia. Ammoniti: Toppan, D’Orsi, Murante, Calvi,
Rannellucci, Martini, Tomi e Meduri.
Spettatori paganti 2.757 per un incasso di 36.442 euro compreso la quota
abbonati.
FILIPPO SANTIGLIANO
l FOGGIA . Tutti si aspettavano il poker (dopo le vittorie consecutive
ottenute contro la Ternana, il Pavia e domenica scorsa con il Benevento), alla fine è arrivata una doppia coppia. Nel senso che Foggia e
Pro Vercelli hanno realizzato due gol per parte, ma di valido ce n’era
soltanto uno. Per i rossoneri non è arrivata la quarta vittoria consecutiva, per i piemontesi la perdita - almeno momentanea - della terza
piazza del campionato. Sarà, ma per una lunga serie di ragioni è forse
quello rimediato ieri pomeriggio il risultato migliore dei rossoneri
nelle ultime partite.
«Avremmo potuto perderla - ha dichiarato in sala stampa Walter
Chiarella, allenatore in seconda ma titolare della panchina per via della
squalifica di Paolo Stringara - ma a un certo punto avremmo anche
potuto vincerla, poiché partite del genere a un certo punto diventano
strane e imprevedibili». Schierati con una formazione che chiamare
sperimentale è veramente poco, i rossoneri hanno comunque dato
prova di carattere e concretezza. Forse un passo indietro sul piano della
manovra, ma era importante non interrompere la sequenza di buone
notizie. «Adesso siamo consapevoli che possiamo soffrire e magari non
meritare la vittoria - ha aggiunto Chiarella - ma che al tempo stesso
abbiamo raggiunto la mentalità giusta per portarci via i risultati che ci
servono. E pareggiare oggi (ieri per chi legge, ndr) ci serviva».
Di parere completamente opposto il tecnico della Pro Vercelli Maurizio Braghin, il quale, irrompendo con eccessiva fierezza in sala
stampa, ha inveito contro «un arbitraggio scandaloso che ci ha impedito di vincere, annullandoci un gol che era assolutamente regolare».
Lo stesso arbitro, ritenuto «scandaloso» da Braghin, ha letteralmente
graziato i piemontesi in occasione del fallo volontario di mano commesso a metà del primo tempo da Murante (poi ammonito, quindi
sarebbe stato espulso).
(Davide Grittani)
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOsDypjOh6MA/+tAZiaSBXyg=
FOGGIA
PRO VERCELLI
l FOGGIA. Slitta l’appuntamento con il poker di vittorie,
ma se non altro si allunga la serie positiva e, nel complesso, si
coglie un pareggio che fa classifica e morale soprattutto se si
tiene conto dell’emergenza in
casa rossonera tra squalificati
(tre giocatori più Stringara) ed
infortunati (quattro). Un pari
che consente al Foggia di tenere il passo in attesa di tempi
migliori anche se frena l’avvicinamento alla zona play off.
Ma nelle condizioni in cui si è
presentata la squadra ieri forse non si poteva pretendere di
più. E poi di fronte c’era una
Pro Vercelli che ha dimostrato
di meritare eccome la zona degli spareggi promozione.
Stringara lascia il posto in
panchina a Chiarella e manda
in campo la formazione annunciata. Del resto le scelte
erano obbligate. In campo una
difesa completamente inedita
senza una sola possibilità di
«cambio» (in panchina nean-
GIRONE B
LA CLASSIFICA
PROSSIMO TURNO
20ª Giornata 22 gennaio 2012 14,30
Piacenza-Spezia
Carrarese-Portogruaro
Bassano V.-Cremonese
Frosinone-Sudtirol
Pergocrema-Latina
Siracusa-Triestina
Andria-Barletta
Feralpi Salo’-Trapani
V. Lanciano-Prato
3-1
0-1
1-0
1-0
OGGI
2-1
2-0
3-0
3-0
TOTALE
Pt.
G
V
RETI
N
IN CASA
che un difensore). Così il tecnico all’inizio schiera un 4-1-4-1
con Wagner davanti al pacchetto arretrato ed il solo Agodirin in attacco. Cruz viene posizionato sulla fascia ma con
compiti di ripiego, più che offensivi, nel centrocampo completato da Tomi, Meduri e Molina. E’ proprio a centrocampo
che il Foggia soffre di più: Molina e Tomi giocano sottotono
rispetto alla precedenti prestazioni, Meduri rallenta la manovra invece di esaltare la velocità di Agodirin e di sorprendere una difesa, quella piemontese, ben messa in campo
ma non sempre reattiva. La retroguardia ha fatto il possibile,
bene Toppan nonostante l’ammonizione subita dopo appena
dieci minuti, sulla linea della
sufficienza il resto della squadra.
Pro Vercelli con l’undici pre-
RETI
FUORI CASA
RETI
P
Gf
Gs
V
N
P
Gf
Gs
V
N
P
Gf Gs
TRAPANI
34
19 10 4 5
SIRACUSA* (-3)
32
18 10 5 3
PORTOGRUARO*
30
18
8 6 4
SPEZIA
30
19
8 6 5
BARLETTA
30
19
8 6 5
V. LANCIANO (-1)
30
19
9 4 6
CREMONESE (-6)
28
19 10 4 5
SUDTIROL
28
19
7 7 5
CARRARESE
28
19
7 7 5
PERGOCREMA (-1)
28
19
9 2 8
TRIESTINA
25
19
8 1 10
FROSINONE
23
19
6 5 8
LATINA
20
19
5 5 9
PIACENZA (-4)
18
19
6 4 9
PRATO
17
19
4 5 10
ANDRIA
17
19
3 8 8
FERALPI SALO’
16
19
3 7 9
BASSANO V.
15
19
3 6 10
*una partita in meno
CLASSIFICA MARCATORI
11 reti: Godeas (Triestina)
10 reti: Corazza (Portogruaro), Evacuo (Spezia),
Pavoletti (V. Lanciano)
9 reti: Barraco (Trapani)
35
24
27
25
22
22
24
22
27
22
29
22
22
22
19
19
11
12
20
16
20
20
19
21
14
16
22
28
27
25
26
34
25
28
19
26
5
7
3
5
5
5
7
5
5
5
6
5
4
3
2
3
1
2
3
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5
3
3
3
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3
3
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2
3
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1
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4
3
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4
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9
8
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13
5
3
5
3
3
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2
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1
3
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1
1
3
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1
1
3
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2
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4
3
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6
6
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8
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10
6
9
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11
7
5
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11
9
4
8
8 reti: Le Noci (Cremonese), Mazzeo (Barletta)
7 reti: Fischnaller (Sudtirol), Gambino (Trapani),
Jefferson (Latina), Madonia (Trapani), Pià
(Pergocrema)
13
11
10
15
10
13
7
9
16
12
15
14
12
17
16
18
9
13
visto alla vigilia ed il neo acquisto Martini relegato in panchina prima di essere buttato
nella mischia.
La squadra di Braghin prende subito l’iniziativa e dopo
neanche sessanta secondi potrebbe addirittura passare in
vantaggio perché Ginestra
smanaccia in modo maldestro,
Iemmolo è pronto a ribattere
in rete ma il portiere foggiano
si fa perdonare con una bella
parata. Si vede che la Pro Vercelli tiene bene il campo, ma è
altrettanto vero che la manovra del Foggia è inceppata proprio dal modulo. Così al 12’ i
bianchi piemontesi passano in
vantaggio con Malatesta che
elude il fuorigioco ed insacca
con un preciso diagonale. La
reazione del Foggia non c’è e al
25’ la Pro ha la palla per chiudere la partita: Iemmolo si trova solo davanti a Ginestra ma
BUONO SOLO L’INIZIO SCONFITTA A CREMONA, PREOCCUPA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA
L’Andria a bocca asciutta
Di Meo sembra al capolinea
CREMONESE - ANDRIA
LEGA PRO PRIMA DIVISIONE
I RISULTATI (19ª Giornata)
BARLETTA-PRATO
BASSANO V.-PERGOCREMA
CREMONESE-ANDRIA
LATINA-CARRARESE
PORTOGRUARO-SIRACUSA
SPEZIA-FROSINONE
SUDTIROL-FERALPI SALO’
TRAPANI-PIACENZA
TRIESTINA-V. LANCIANO
LA RETE DEL PAREGGIO Agodirin segna alla fine del primo tempo
spara alto sulla traversa. Poteva essere il colpo del ko.
Lo scampato pericolo scuote
i rossoneri anche perché dalla
tribuna Stringara cambia la
disposizione tattica in campo.
Si passa ad un più collaudato
4-4-2 con il brasiliano Cruz più
avanzato. Il break del Foggia è
bene augurante con un poker
di conclusioni di Lanzoni,
Cruz, Meduri e Molina che
mettono affanno alla retroguardia della Pro costretta agli
«straordinari» e alle maniere
forti tanto da raccogliere tre
gialli negli ultimi dieci minuti
della prima frazione. Proprio
allo scadere del tempo il Foggia raggiunge il pari. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Valentini esce in maniera incerta
e Agodirin spedisce in rete sottomisura (secondo gol consecutivo per il nigeriano).
Ripresa più aperta e allo
stesso tempo più equilibrata. Il
Foggia ci prova subito con Molina e Cruz, poi decide di giocare una partita passiva e lascia
l’iniziativa alla Pro Vercelli. I
cambi producono poco. C’è comunque lo spazio per due reti
annullate: la prima al foggiano
Tomi per fuorigioco e la seconda al piemontese Martini per
una spinta ai danni di un difensore.
Un pareggio che non favorisce la «svolta» in classifica ma
che consente al Foggia di allungare la serie positiva e di
posizionarsi in una zona tranquilla a più otto dall’area a rischio e a meno sette da quella
che porta agli spareggi per la
serie B.
1-0
CREMONESE: Alfonso 6; Semenzato 6, Minelli 6,5, Cesar 6,5, Sales 6;
Fietta 7,5, Pestrin 7, Riva 6,5; Dettori 6; Musetti 5,5 (44' st Rabito sv),
Le Noci 5,5 (22' st Bocalon 5.5). A disp.: Bianchi, Rigione, Arcari, Tacchinardi, Degeri. All.: Brevi.
ANDRIA: Menegon 6; Meccariello 6 (32' st Pierotti 6), Cossentino 5,5,
Mucciante 5,5, Di Simone 5; Evangelisti 6, Arini 5,5; Comini 5,5 (22' st
Gambino 6), Russo 6, Paolucci 5,5 (22' st Minesso 6); Del Core 6. A
disp.: Ragni, Larosa, Contessa, Loiodice. All.: Di Meo.
ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia .
RETE: st 3' Fietta.
NOTE: cielo coperta, terreno in discrete condizioni. Spettatori 2.600
circa. Ammoniti Semenzato, Minelli, Di Simone e Del Core. Calci
d'angolo 8-3 per la Cremonese.
l CREMONA. La squadra allenata da Di Meo a Cremona non è mai riuscita a decollare, cercando prevalentemente di impostare la partita sulla difensiva e solo la poca precisione degli attaccanti grigiorossi (a digiuno da diverse gare) ha permesso alla formazione
pugliese di non affondare nel freddo lombardo. Del
Core e compagni hanno forse trovato il momento peggiore per scendere in campo allo «Zini», anche perché
la squadra di Oscar Brevi aveva assoluto bisogno di riscatto dopo due sconfitte consecutive in trasferta. A
farne le spese un'Andria ordinata, coperta, ma poco
efficace nelle chiusure, capace di diventare più intraprendente solo dopo aver subito lo svantaggio.
L'inizio dell’Andria è incoraggiante. Gli azzurri si
fanno vedere in attacco con una serie di calci d'angolo
in sequenza ravvicinata, su uno dei quali Cossentino
spedisce la palla di testa poco sopra la traversa. Ma col
passare dei minuti è la Cremonese a prendere possesso del campo e sfiorare ripetutamente il vantaggio,
con l' Andria trincerata nella propria metà campo. La
lista delle occasione inizia al 14' quando Musetti su
cross dalla destra intercetta la palla, la controlla e la
calcia girando su sé stesso; la palla parte debolmente
ma la traiettoria angolata costringe Menegon a un
tuffo impegnativo per mettere la sfera in corner. Al 28'
ripartenza veloce dei grigiorossi con Semenzato che
scende sulla destra e mette la palla in area per Le Noci
che si inserisce dalla sinistra ma fallisce di poco l'aggancio. Un minuto dopo su un calcio d'angolo Minelli
anticipa Menegon in uscita ma il pallone colpito con
forza sorvola la traversa. Al 40' e al 45' altre due occasioni d'oro per la Cremonese con l'esordiente difensore Cesar: il brasiliano prima viene anticipato a due
passi dalla linea di porta, quindi su una punizione di
Dettori dalla trequarti colpisce indisturbato spedendo la palla alta.
Nella ripresa la Cremonese riparte di slancio e crea
un piccolo assedio all'area pugliese. Proprio sugli sviluppi di un'azione concitata, la palla arriva a Le Noci
che lascia partire un pallone teso sul quale interviene
Fietta di testa: palla in rete e Menegon battuto. L'Andria è costretta a sbilanciarsi in avanti e ad aprirsi più
del previsto lasciando alla Cremonese gli spazi per
colpire. Al 14' Musetti prova il dribbling in area ma
viene anticipato poco prima del tiro. Al 21' Semenzato
sfodera un traversone da destra, Le Noci è solo ma invece di controllare e battere a rete sceglie la girata al
volo mandando la palla alta. Poco dopo arriva la prima vera risposta dell'Andria con i neo entrati Minesso e Gambino: Semenzato davanti all'area prova a
spazzare al volo ma colpisce male la palla innescando
l'incursione di Minesso che si porta sul fondo e scavalca Alfonso con un cross lungo, Gambino dall'altra parte colpisce male e non riesce a indirizzare la palla in
rete nella porta sguarnita. Scampato il pericolo la
Cremonese si chiude e riparte solo in velocità. Bocalon per due volte calcia da posizione centrale ma spedisce a lato, quindi uno stanco Musetti spreca ancora
due palloni invitanti. L'Andria che rallenta e gli uomini di Brevi che portano a casa i tre punti. L'allungo del
Latina porta a tre punti la zona salvezza per l'Andria.
Nella notte potrebbe essere maturato l’esonero di Di
Meo.
Ivan Ghigi
PRIMA DIVISIONE 29
Lunedì 16 gennaio 2012
UNA VITTORIA ATTESA BIANCOROSSI A QUOTA 30, A RUOTA DEL GRUPPO IN TESTA ALLA CLASSIFICA
Il tris di super Mazzeo
Barletta va sotto e reagisce con rabbia contro il Prato
BARLETTA
PRATO
3
1
BARLETTA Sicignano 6,5; Masiero 6 (dal 33’
st Mazzarani sv); Pelagias 6; Guerri 6,5;
Mengoni 6; Migliaccio 6,5; Simoncelli 6;
Di Cecco 6; Franchini 6; Schetter 7 (dal 27’
st Angeletti 6); Mazzeo 8 (dal 44’ st Zappacosta sv). A disp. Pane, Cerone, Infantino,
Menicozzo. All. Cari
PRATO: Layeni 6,5; Manucci 6; De Agostini
5,5; Fogaroli 6; Visibelli 6; Lamma 6 (dal
34’ pt Geroni 6); Gazo 6; Cavagna 6,5; Silva Reis 6,5; Alberti 6,5 (dal 20’ st Basilico
6), Pesenti 5,5 (dal 30’pt Piantoni 6). A disp.
D’Oria, Scrugli, Varrutti, Marongiu. All.
Masini
ARBITRO: Strocchia di Nola
RETI: 20’ pt Alberti, 39’ pt, 48’ pt e 19’ st Mazzeo
NOTE Ammoniti: Masiero, Migliaccio,
Schetter, Manucci, Fogaroli. Angoli 10-3
per il Barletta. Tempi di recupero: 4’ pt, 2’
st. Spettatori 2.132 di cui 1.242 abbonati
per un incasso complessivo di 12.673,72
euro. Prima dell’inizio della partita osservato un minuto di raccoglimento per le vittime della tragedia della Costa “Concordia”.
l BARLETTA. Mazzeo trascina
con tre gol il Barletta alla vittoria
sul Prato. Successo che riscatta in
pieno i biancorossi dalla sconfitta
di Frosinone. Anche se non è stato
facile spuntarla contro i toscani,
specie nel primo tempo dopo lo
svantaggio per una fortuita deviazione della barriera su punizione
dalla distanza di Alberti.
C’è voluto uno scatto rabbioso e
più determinato affinché il Barletta centrasse la vittoria, raddrizzando il risultato prima dell’intervallo, per poi blindarlo con autorità nella ripresa dopo la terza e definitiva marcatura di Mazzeo. Con
questi tre punti, la squadra di mister Cari sale a quota 30 punti e re-
GIRONE B
I RISULTATI
Aversa Normanna-Isola Liri
Chieti-Perugia
Fondi-Vibonese
Gavorrano-Arzanese
Giulianova-Campobasso
L’Aquila-Ebolitana
Melfi-Fano
Neapolis-Catanzaro
Paganese-Milazzo
Vigor Lamezia-Celano
Riposa: Aprilia
2-0
0-1
2-1
0-0
1-1
3-0
1-2
0-2
1-0
2-1
LA CLASSIFICA
Pt. G V N P Gf Gs
49
44
43
41
40
34
32
31
29
29
28
26
24
23
22
22
22
22
17
16
13
22 15 4 3
22 12 8 2
22 12 7 3
22 11 8 3
22 11 7 4
22 10 4 8
22 8 8 6
22 7 10 5
21 8 5 8
22 8 5 9
22 7 8 7
22 7 7 8
22 8 5 9
22 5 8 9
22 5 9 8
22 5 7 10
22 6 4 12
22 6 5 11
21 5 4 12
22 5 5 12
22 3 4 15
PROSSIMO TURNO
Perugia-Melfi
Fano-Gavorrano
Vibonese-L’Aquila
Milazzo-Vigor Lamezia
Ebolitana-Neapolis
Isola Liri-Paganese
Celano-Aversa Normanna
Campobasso-Aprilia
Fondi-Chieti
Arzanese-Giulianova
Riposa: Catanzaro
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOsDypjOh6MA/bzSmGdhVAmM=
L’OTTAVO
SIGILLO
L’attaccante
del Barletta,
Fabio Mazzeo
mattatore con
tre reti nella
gara
vittoriosa sul
Prato
[foto Calvaresi]
.
è pirotecnico. Al 41’Schetter spara
sul portiere e manca il 2-1. In pieno
recupero Layeni replica a Franchini, sulla respinta Simoncelli
colpisce la traversa. Poco dopo ancora Simoncelli conclude, si pone
Layeni, ma sulla ribattuta Mazzeo
è lesto a insaccare.
Al rientro in campo non cambia
la musica. Il Barletta spinge alla
ricerca del gol-sicurezza, mentre
il Prato non si scompone e si affida
alle ripartenze. Non si registrano
azioni degne di nota sino al 19’: qui
il Barletta chiude la contesa con
un altro gol, il terzo, di Mazzeo,
abile a sfruttare di testa un cross
dalla profondità di Simoncelli. Sul
3-1 i biancorossi controllano e amministrano il vantaggio, rischiando poco o nulla al cospetto di un
Prato che non si è sottratto ai tentativi di riaprire la partita. Senza
riuscirvi. L’ultima emozione della
gara è la «standing ovation» riservata a Mazzeo, sostituito prima
della fine.
Michele Piazzolla
SPOGLIATOIO DOPO LA SCONFITTA DI FROSINONE, LA SQUADRA HA RITROVATO LA DETERMINAZIONE
Cari: «Una dimostrazione di lucidità»
e domenica prossima il derby con l’Andria
l BARLETTA. Marco Cari, allenatore del Barletta,
è uomo che analizza le gare a 360 gradi. Anche
quando la vittoria è limpida e inequivocabile. «Abbiamo cominciato contratti, ma l’importanza di fare
questi tre punti, dopo quello che è successo a Frosinone, ci ha fatto partire non proprio sereni. Poi
credo che abbiamo dato l’ennesima dimostrazione
di lucidità rispetto a qualche mese fa quando la
squadra perdeva la testa».
Nello specifico mister Cari ha sottolineato come
«al centrocampo i ragazzi hanno lavorato molto di
quantità e qualità distribuendo il gioco con lucidità
con qualche errore dovuto allo stato del campo»
mentre per la difesa «qualche sbavatura di troppo
con più errori rispetto a Frosinone».
Capitolo mercato: «Non sono a conoscenza di
particolari movimenti. So bene che stiamo cercando
un difensore di fascia destra specialista del ruolo».
Intanto domenica prossima al Degli Ulivi di An-
dria ci sarà il derby contro gli azzurri: «La nostra
mentalità, come sempre, è quella di vincere la partita e la affronteremo con questo spirito. Loro hanno
bisogno di punti per la salvezza noi per continuare a
stare quassù e pertanto ci sarà una bella partita.
Sarà un bel derby, uno spettacolo come è avvenuto
negli scorsi anni». Raggiante Fabio Mazzeo autore
di una tripletta che ha mandato il visibilio tutto il
«Puttilli». «Dedico queste reti alla mia famiglia anche perché è stata la prima volta che ho segnato al
Puttilli. È andata benissimo - ha detto il bomber -. Mi
piace entrare negli spazi dove si creano tante occasioni da gol. Anche se partiti contratti poi ci siamo
riscattati reagendo molto bene. Vincenzo Sicignano
ci ha salvato il risultato perché andare sullo 0 a 2
sarebbe stato pericolosissimo». Poche parole da parte di Mario Masini, allenatore in seconda del Prato,
«abbiamo iniziato bene poi tutto è cambiato».
Giuseppe Dimiccoli
SECONDA DIVISIONE MISTER RODOLFI PARLA DI «DIVARIO TECNICO EVIDENTE», MA POI AGGIUNGE «ABBIAMO PRESO DUE GOL STUPIDI»
SECONDA
DIVISIONE
Perugia
L’Aquila
Catanzaro
Vigor Lamezia
Paganese
Chieti
Gavorrano
Arzanese
Aprilia
Giulianova
Aversa N. (-1)
Campob. (-2)
Fano (-5)
Milazzo
Neapolis (-2)
Vibonese
Fondi
Ebolitana (-1)
Isola Liri (-2)
Melfi (-4)
Celano
sta a ruota del gruppone in testa
alla classifica.
Rispetto alle previsioni della vigilia, qualche novità nell’undici di
partenza del Barletta. All’ultimo
istante sono venuti a mancare per
indisposizione intestinale alcuni
giocatori, fra cui il portiere Pane,
destinato al posto da titolare.
Cari ha dovuto giocoforza
schierare Sicignano, nonostante
fosse senza allenamenti da alcune
settimane e lasciare - appunto - Pane in panchina. Fuori Di Gennaro
e Pisani (quest’ultimo per squalifica), dentro Masiero a destra della difesa, in avanti Mazzeo unica
punta, davanti alla linea di trequarti formata da Simoncelli,
Schetter e Franchini. Nel Prato,
esordio di Gazo, preso dal mercato
in corso. Dentro Cavagna, Silva
Reis e Alberti.
La gara s’inizia con una breve
fase di studio. All’8’ apre le danze
Mazzeo che non approfitta di una
palla da buona posizione. Il Prato
si fa vivo al 16’ costringendo Sicignano a bloccare un’insidioso
cross di Fogaroli. Al 20’ arriva
«inaspettato» il vantaggio dei toscani: Alberti batte una punizione
centrale da fuori area, la palla viene deviata da Simoncelli (in barriera) e s’infila in rete, spiazzando
Sicignano.
La reazione del Barletta è davvero veemente, anche se il Prato
tiene botta. Al 23’ sbaglia una
ghiotta occasione sotto porta, poi
al 29’ s’invola dopo una lunga corsa, ma il tiro va di poco a lato. I toscani replicano: al 37’ Sicignano
respinge col piede una conclusione al volo di Silva Reis (punizione
del solito Alberti). Al pericolo
scampato, arriva l’1-1. Al 39’ Mazzeo trafigge Layeni su una magistrale punizione. Il finale di tempo
35
26
31
29
27
30
34
26
32
25
17
21
26
17
26
24
20
18
22
23
20
16
10
15
17
16
25
27
27
27
26
18
24
27
22
33
31
30
32
28
34
44
Melfi, ora si mette male
Terza sconfitta consecutiva per i gialloverdi, battuti in casa dal Fano
MELFI
FANO
1
2
MELFI (4-3-2-1): Scuffia 5, Spirito 6 (36' st
Lionetti s.v.), Gerolino 6, Scarsella 5,5, Gennari 6, Moretto 4,5, Russo G. 6, Viola 5, Simeri 6, Giunta 5,5 (1' st Tirelli 6), Ambrogetti
6. A disp. Della Luna, Russo R., Borin, Caprioli, Dermaku. All. Rodolfi.
FANO (4-4-2): Beni 6, Colombaretti 6, Amaranti 6, Raparo 6,5, Antonioli 6,5, Cossu 6,5,
Ruscio 6, Zebi 6, Bartolini 6 (29' st Innocenti
6), Noviello 7 (38' st Berretti s.v.), Marolda 6,5
(44' st Mucciarelli s.v.). A disp. Orlandi, Misin, Angeletti, Di Stefano. All. Baldassarri.
ARBITRO: Petroni di Roma
RETI: 27' pt Marolda, 4' st Moretto aut., 25' st
Simeri.
NOTE: al 20' st espulso il tecnico del Fano Baldassarri per proteste. Al 45' st espulso Moretto (M) per somma di ammonizioni. Spettatori 200 circa. Ammoniti: Ruscio, Bartolini,
Noviello, Berretti (F). Angoli: 6-5 per il Melfi.
Recuperi: 3' pt; 4' st.
l MELFI. Terza sconfitta consecutiva per il Melfi, che davanti al proprio pubblico si fa superare dal Fano per 2-1. A mettere ko i gialloverdi, il classico gol dell'ex, messo a segno al 27' pt da Marolda, e l'autorete
di Moretto al 4' st. La situazione di
classifica dei lucani, che domenica
prossima dovranno andare sul campo della capolista Perugia, si fa
quindi difficilissima. Sin dalle prime battute, i padroni di casa intuiscono che non sarà una gara in di-
scesa. Il Fano si fa vedere al 3' pt con
un tiro di Amaranti, intercettato da
Scuffia, e al 6' pt con una conclusione debole di Noviello, che al termine del match risulterà essere uno
dei migliori in campo.
La squadra di Rodolfi si affaccia
in avanti al 7' pt, con un'iniziativa di
Ambrogetti. Il Fano risponde con
Noviello, che al 15' pt impegna Scuffia e un minuto dopo sfiora il palo.
La formazione di Rodolfi prova a
reagire: al 19' pt Beni devia in corner un calcio di punizione battuto
da Russo, ed al 21' pt si salva di nuovo in angolo, su colpo di testa del difensore Gerolino. Il terzino del Mel-
fi è pericoloso anche al 25' pt, quando costringe l'estremo difensore
granata ad un difficile intervento.
Al 27' pt, però, l'attaccante del Fano
Marolda, alla prima palla giocabile,
la mette dentro sfruttando un rimpallo favorevole e dopo aver messo a
sedere Scuffia con un dribbling. Il
Melfi accusa il colpo, ma al 39' st
sfiora il pari con un tiro di prima intenzione di Simeri.
Nella ripresa, Tirelli entra al posto di Giunta: il centrocampista del
Melfi, al 3' st, fa capire che è intenzionato a pungere, e centra l'esterno della rete. Un minuto dopo, però,
c'è l'episodio che segna la partita. E'
il 4' st: Colombaretti mette nell'area
di rigore del Melfi un pallone inoffensivo; Moretto lo tocca per passarlo all'indietro, ma Scuffia non intuisce le intenzioni del difensore, e la
palla rotola incredibilmente alle
sue spalle. Nonostante il doppio
svantaggio il Melfi tenterà la rimonta. Inutilmente. Al 25' st, il gol
di Simeri, servito da Tirelli, illude
un po' tutti. La gara sembra riaperta, ma a pochi minuti dal termine,
lo stesso Simeri e Lionetti non arrivano a deviare in rete un pallone facile facile.
«Tutti quanti avete visto la partita, e vi siete resi conto del divario
tecnico evidente fra il Melfi e il Fano», dice a fine gara il tecnico del
Melfi, Paolo Rodolfi. «Abbiamo preso - prosegue - due gol veramente
stupidi, basti pensare all'autorete.
Ma nonostante tutto abbiamo creato tre o quattro palle gol. Nel primo
tempo ne ricordo una di Simeri, e
poi il colpo di testa di Gerolino. Nel
secondo tempo c'è stata un'altra occasione per Simeri. Ma abbiamo anche avuto un'ottima chance nel finale di gara, quando i nostri attaccanti ben appostati, non sono riusciti a trovare la deviazione vincente. Sarebbe servito soltanto toccare
quel pallone, per raggiungere il pareggio. Purtroppo - ribadisce il tecnico del Melfi - la qualità degli avversari era superiore alla nostra».
Francesco Russo
CRISI
Due momenti
della sfida tra
Melfi e Fano.
Sopra
il portiere
Scuffia
in uscita.
A sinistra
Simeri autore
del gol lucano
[foto Massari ]
30 SERIE D
Lunedì 16 gennaio 2012
GARA TUTTO CUORE IL PAREGGIO CONSENTE AI NERETINI DI ALLUNGARE LA SERIE POSITIVA E MANTENERE L’IMBATTIBILITÀ INTERNA. UN’INIEZIONE DI FIDUCIA DOPO LA RIFONDAZIONE DELLA SQUADRA
Nardò, l’impresa è servita al 94’
Riagguanta la Turris grazie a Manca e resta agganciata al carro playoff
NARDO’
TURRIS
IL MISTER «AVEVAMO VISTO CHE I RAGAZZI ERANO DETERMINATI»
1
1
Longo ci credeva
«Pari nell’aria»
NARDÒ : Salerno, Schiamone, Giannuzzi R., Manco (dal 45’ del secondo tempo, Verri), De Razza, Raponi, De Matteis (dal 7’ del secondo tempo, Longo),
Patera (dal 35’ del secondo tempo,
Giannuzzi), Manca, Mariano, Taurino.
A disposizione: Baglivo, Aventaggiato, Margagliotti, Della Tommasa. Allenatore: Longo.
TURRIS : Polise, De Palma, Speranza,
Vacca, Mariniello, Terracciano, Allegretta G. (dal 20’ del secondo tempo,
Amoroso), Somma, Cosa, Foderaro,
Occhiuzzi. A disposizione: Mele, Gilfone, Testa, Pascucci, Allegretta P.,Perfetto. Allenatore: Liquidato.
ARBITRO : Pisicoli di Nichelino.
RETI : 28’ Cosa (calcio di rigore), 94’ Manca.
l NARDO’. Il cuore ed una
grande prova di carattere consentono al Nardò di riequilibrare il risultato quando mancavano solo pochi secondo alla
fine del match. Una invenzione
di Massimo Manca, a tempo abbondantemente scaduto, consente ai padroni di casa, nonostante tutto, di mantenere l’imbattibilità interna e di cogliere
un punto che può rivelarsi pesantissimo per il prosieguo del
campionato dei neretini, ripartiti dopo le note vicissitudini
societarie.
Deve invece recitare il mea
culpa la formazione di Liquidato che, dopo il gol realizzato su
calcio di rigore, ha badato solo
a conservare il vantaggio, rinunciando a giocare, quando
invece avrebbe potuto anche
ASSALTO ALLA TURRIS A
sinistra, una delle tante
mischie in area dei campani.
Sopra, De Razza in azione
[foto Walter Macorano]
chiudere prima la gara adottando una tattica meno attendista. Ma se c’è il demerito della
Turris, non va tralasciato il
grande merito del Nardò capace di mettere nelle gambe una
reazione premiata alla fine con
un gol ormai insperato.
La partenza è stata sicuramente favorevole alla squadra
ospite con Salerno costretto ad
un difficile intervento dopo appena due minuti su Allegretta,
arrivato indisturbato davanti
alla porta. Al 24’ si fa vedere il
Nardò con un gran sinistro di
Manco finito leggermente alto
sopra la traversa. Poi al 28’, dopo un tiro dalla bandierina,
l’arbitro vede una trattenuta di
Raponi e concede un calcio di
rigore molto contestato dai neretini che Cosa trasforma. Nella ripresa il Nardò si fa più intraprendente ed al 2 Taurino
mette in ansia ala retroguardia
campana con un diagonale dalla sinistra. Al 19 Patera serve
Longo in area che però manda
fuori. Al 22 Salerno si oppone
ad un gran destro di Foderaro
salvando in angolo. Poi al 30 il
portiere neretino si supera deviando in angolo un tiro a colpo
sicuro di Cosa solo davanti alla
porta. Infine, a tempo scaduto,
il gran gol di Manca che dai 25
metri lascia scorrere il pallone
e poi piazza un gran destro con
la sfera che finisce sotto il sette.
Salvatore Manca
l NARDO’. È un fine gara con sensazioni diametralmente opposte per i due allenatori, al termine di una
partita che la Turris, stando agli spunti di cronaca, ha
saputo condurre per buona parte del match.
Così il tecnico campano, Liquidato, una volta arrivato
negli spogliatoi non fa nulla per nascondere il suo
disappunto. Ha davvero un diavolo per capello. Soprattutto appare amareggiato per un risultato oltremodo
positivo per i suoi e che invece, a pochi secondi dal
triplice fischio dell’arbitro, è letteralmente sfuggito di
mano : «Dovevamo chiudere la gara prima - dice - ma sia
per la bravura del loro portiere che per poca incisività da
parte nostra, non siamo riusciti a portare in porto il
nostro obiettivo. È inevitabilmente così: quando si sprecano tante occasioni per chiudere il match, alla fine si
paga a caro prezzo».
Di tutt’altro umore Alessandro Longo, che è riuscito a
conservare l’imbattibilità interna nonostante tutte la
difficoltà societarie che hanno attanagliato il Nardò
nell’ultimo mese: «È stata una bella soddisfazione - dice
l’allenatore della squadra neretina - sia per i ragazzi, che
ci hanno messo il cuore, sia per i tifosi di casa, che hanno
come sempre sostenuto incessantemente la squadra.
Sono soddisfatto per il carattere e per la voglia dimostrata di tentare fino alla fine di riprendere il
risultato. Più passavano i minuti e più mi convincevo, che
il pareggio sarebbe stato ampiamente alla nostra portata».
A fine gara non sono mancate nemmeno le polemiche
generate dalle eccessive perdite di tempo da parte dei
campani, che hanno tentato in tutti i modi di spezzettare
il gioco dal momento in cui sono passati in vantaggio,
prima d’essere puniti dal gran destro di manca al 94’.
[s. m.]
SERIE D
NEL PRIMO TEMPO TARANTINI «ASSENTI»
RISULTATO DI PRESTIGIO CON I CAMPANI CHE SBAGLIANO UN RIGORE
GIRONE H
Grottaglie e Francavilla
senza reti né pretese
Brindisi, ma che spreco
GROTTAGLIE
FRANCAVILLA IN SINNI
SARNESE
CITTA' DI BRINDISI
I RISULTATI
Casertana-A.Cristofaro
3-0
Fortis Trani-Internapoli Camaldoli 3-2
Grottaglie-Francavilla
0-0
Irsinese-Martina Franca
0-1
Ischia-Ctl Campania
2-1
Nardo’-Turris
1-1
Sarnese-Citta’di Brindisi
3-3
Viribus Un.-Gaeta
4-1
Virtus Casarano-Real Nocera S. 2-1
LA CLASSIFICA
Pt. G V N P Gf Gs
Martina Franca 38 19 11 5 3 34 13
Ischia
38 19 11 5 3 36 19
Sarnese
37 19 11 4 4 42 18
Ctl Campania 35 19 10 5 4 17 12
Nardo’
34 19 9 7 3 21 15
Casertana
33 19 9 6 4 37 21
Francavilla
33 19 8 9 2 25 20
Turris
31 19 8 7 4 32 21
Citta’ Brindisi 29 19 8 5 6 34 27
V. Casarano 25 19 6 7 6 19 16
Fortis Trani
25 19 7 4 8 28 28
Internapoli C. 21 19 5 6 8 20 26
Grottaglie
18 19 4 6 9 23 33
Real Nocera S. 16 19 3 7 9 21 33
Irsinese
15 19 3 6 10 18 32
Gaeta
12 19 4 1 14 13 37
Viribus Un.
11 19 2 5 12 16 40
A.Cristofaro 10 19 1 7 11 13 38
PROSSIMO TURNO
Turris-Casertana
Citta’di Brindisi-Ischia
Martina Franca-Gaeta
Francavilla-Fortis Trani
A.Cristofaro-Irsinese
Virtus Casarano-Grottaglie
Real Nocera S.-Sarnese
Internapoli Camaldoli-Viribus Un.
Ctl Campania-Nardo’
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOuq/UZDNbgJrNkkWdbUAcfQ=
0
0
GROTTAGLIE : Laghezza, Miggiano, Pinto (48’ st. D’Urso), Luzzi, Tucci, Mitrotti, Basile (31’ st. Annichiarico), Salvestroni, Lucà, Lenti, Carta (27’ st. D’Arcante). A disp. Strusi, Libera, Cantoro, Presicci. All. Pizzonia.
FRANCAVILLA : Ziembansky, Nuzzo, Nicolao, Bocconi, Marziale, Di Giorgio, Izzo
(25’ st. Sperandeo), Pioggia (10’ pt. Veron), Del Prete, Fanelli (14’ st. Marra), Alvino. A disp. Travascio, Mirabet, D’Onghia, Leonetti. All. Lazic.
ARBITRO : Baroni di Firenze.
NOTE : Espulso Bocconi al 42’ st. per somma di ammonizioni. Ammoniti Carta, Luzzi per il Grottaglie; Izzo, Marra per il Francavilla. Angoli 2-5. Recuperi: 3’ pt.; 4’
st.
l GROTTAGLIE. Finisce a reti inviolate la prima partita casalinga del 2012 del Grottaglie, che, nonostante i gravi problemi
sia societari che di organico, strappa un punto all’ex capolista
Francavilla, da cui ci si aspettava qualcosa in più.
Al 22’ la prima palla-gol è dei lucani. Buono spunto, sulla destra, di Izzo, che crossa sul secondo palo dove di testa interviene
Del Prete. Il colpo di testa si spegne sul fondo non troppo lontano dal palo di sinistra. Al 37’ è ancora la squadra potentina a
farsi pericolosa. Del Prete sfugge alla difesa grottagliese e si
porta in area per poi scaricare un velenoso destro, messo in angolo dall’attento Antonio Laghezza. Per tutta la prima frazione
il Grottaglie, impoverito dal mercato dicembrino da tre partenze, e indebolito ulteriormente dalle assenze di De Angelis, Cristofaro e Mastronardi, non tira una volta in porta.
La prima occasione da rete della ripresa è nuovamente lucana. Colpo di testa di Alvino indirizzato sotto la traversa e grande intervento di Laghezza che smanaccia mettendo in angolo.
Al 20’ arriva l’occasione per i pugliesi ma Carta, di testa, da ottima posizione, la manda sul fondo. Continua la battaglia tra
Laghezza e Del Prete. Alla mezzora Del Prete se ne va in contropiede entra in area e calcia col destro. Ancora pronto Laghezza a deviare. Non tarda ad arrivare l’occasione seguente
per il Francavilla, che nel frattanto ha ultimato i cambi. Proprio l’ultimo entrato, Sperandeo, spara alto da ottima posizione. Nel finale, lucani in dieci e Grottaglie che ci prova. Lenti
non sfrutta a dovere le palla buona nei minuti di recupero.
Ciro Sanarica
In vantaggio di due gol, si fa rimontare dall’ex capolista Sarnese
3
3
DOPPIO
VANTAGGIO
Galetti ha
appena messo
in rete il gol
che avrebbe
potuto
chiudere i
conti nella
gara del
Brindisi a
Sarno. È il
raddoppio. Poi
la rimonta dei
campani
SARNESE : Donnici, Noto, Vitale, Violante,
Panini, Parisi, Conci, Alfano, Siano,
D’Avanzo (34’ st Ambruoso), Ragosta (1’
st Olcese). A disp.: Pergamena, Monti,
Covetti, Errico, Di Leva. All.: Pirozzi.
CITTA’ DI BRINDISI : Rosti, Centanni (40’ st
Caravaglio), Masullo, Buono, Miale, Zaminga, Corvino, Guadalupi, Galetti, Mignogna (10’ st Ciano), Chianese (21’ st
Morello). A disp.: Tedino, De Padova,
Gennari, Greco. All.: Maiuri.
ARBITRO : Giua di Pisa.
RETI : 10’ pt Guadalupi, 24’ pt Galetti, 44’ pt
Siano, 14’ st Olcese, 24’ st Morello, 31’ st
Olcese.
NOTE : Espulso al 15’ st Di Leva, calciatore in
panchina, per comportamento non regolamentare. Ammoniti Ragosta, Buono, Alfano, Zaminga.
l SARNO. Sfiora l’impresa il
Città di Brindisi a Sarno. Dove il
pari finale certifica il primato del
Martina, in condominio con
l’Ischia, e fa scivolare al secondo
posto la Sarnese, che perde dunque la vetta. Partita dalle mille
emozioni con sei gol, un rigore
non capitalizzato e quattro legni,
di cui tre campani. Alla fine c’è il
rammarico della formazione
brindisina che va sul doppio vantaggio, viene quindi riacciuffata
dalla Sarnese, opera un nuovo sorpasso ed è definitivamente raggiunta dalla squadra granata.
Nel primo tempo subito emozioni: al 2’ colpo di testa di Miale
che timbra la traversa e al 4’ punizione di D’Avanzo con Rosti che
devia contro il palo. Di lì a poco il
Città di Brindisi passa: azione sulla destra di Mignogna e fendente
di Guadalupi che infila l’angolo
basso alla sinistra di Donnici. La
Sarnese potrebbe ristabilire
l’equilibrio già al 23’ quando Ragosta si procura un rigore dopo un
contatto con Centanni: il suo tiro
dagli undici metri termina però
fuori. Un minuto ed è raddoppio
brindisino con Galetti, sotto porta, innescato da Chianese. Poi
Donnici si rifugia in angolo su
Corvino e la Sarnese rientra in
carreggiata al 44’con la rete di Sia-
no, di testa, a porta vuota, sulla respinta del palo di Vitale preceduto
dal legno di Ragosta su punizione.
Ripresa nel segno dei nuovi entrati: al 14’ Olcese corona l’inseguimento locale su cross di Siano,
al 24’ Morello riporta in avanti il
Città di Brindisi con un pregevole
pallonetto su assist di Zaminga e
al 31’ ancora Olcese ristabilisce la
parità per la Sarnese con un tiro
deviato dalla barriera biancazzurra sugli sviluppi di una punizione di Alfano a D’Avanzo. Resta
imbattuto con dieci punti in sei
giornate Enzo Maiuri allenatore
del Città di Brindisi».
Antonio Galluccio
SERIE D 31
Lunedì 16 gennaio 2012
GARA THRILLING TESA IN CAMPO E FUORI. LA RETE DECISIVA ARRIVA SU UN PENALTY CONCESSO PER FALLO DI MANO CHE APPARE COMMESSO BEN PRIMA DELLA LINEA CHE DELIMITA L’AREA DI RIGORE
Suriano trascina la Fortis Trani
Il «bomber di riserva» in gran spolvero, ma quanti dubbi sul rigore del 3-1
FORTIS TRANI
INTERNAPOLI
LA PROTESTA NON SI ESCLUDE UN ESPOSTO: «CI HA DANNEGGIATI»
3
2
FORTIS TRANI : Musacco, Fiorella,
Frezza, Costa, Barile, Manzo, Macrì
(41’st Stella), D’Allocco, Suriano,
Guacci, Sallustio (35’st Ricco). A disp.
Bartoli, Prechiazzi, Scardinale, Zaccaria, Di Terlizzi. All. Dellisanti.
INTERNAPOLI : Ciccarelli, Crometti, Signore, Iuliano (19’st Borelli), Imbriaco,
Dentice, Urzitiello (29’st Valentino),
Volpe, Murolo (29’st Mauriello), Liccardi, Scognamiglio. A disp. Vaccario,
Leone, Esposito, Vatieri. All. Sorrentino.
ARBITRO : Sanfilippo di Catania.
RETI : 14’pt D’Allocco, 34’pt Liccardi,
17’st Suriano, 25’st Suriano su rigore,
49’st Borrelli.
NOTE : Ammoniti Macrì, Barile, Guacci,
Scognamiglio, Murolo, Imbriaco, Urzitiello, Suriano. Angoli 7-4 per il Trani.
l TRANI. Aspettando il rientro di Artiaco, ecco Suriano.
Con il capocannoniere in tribuna per squalifica, il Trani
supera l’Internapoli grazie ad
una doppietta dell’attaccante
andriese.
Il Trani è subito propositivo
e va vicino al gol dopo 7 minuti,
Macrì approfitta di un errato
disimpegno della difesa campana se ne va indisturbato verso la porta, Ciccarelli esce e
l’esterno prova a batterlo con
un tocco di precisione che si
perde a lato di un soffio. L’ap-
L’ira dei campani
contro l’arbitro
PENALTY Suriano trasforma dagli undici metri
puntamento col gol è solo rinviato. Al 14’ Macrì sfonda sulla
destra e serve a centro area
D’Allocco, il capitano tranese
colpisce di sinistro: palla sul
palo e poi in rete. Trovato il
vantaggio, la Fortis non rinuncia ad attaccare. Al 26’ Sallustio in progressione trova un
varco sulla sinistra e mette al
centro un pallone su cui si avventa Costa, il diagonale di destro termina a lato. Il centrocampo della Fortis allenta la
pressione e così arriva il pareggio della formazione di Marano. Al 34’, su un lancio dalle retrovie, buco di un difensore del
D’ALLOCCO In primo piano l’autore del primo gol
Trani e conclusione di chirurgica precisione di Liccardi dalla destra: la palla tocca la traversa e si infila imparabilmente alle spalle di Musacco. Beffa
per il Trani, che chiude il primo tempo nuovamente in attacco con D’Allocco: conclusione forte ma centrale, Ciccarelli
sventa con i pugni.
Nella ripresa, dopo un tentativo di Urzitiello al 12’ (palla alta) il Trani si riprende la partita. Sallustio ha la grande
chance al 16’. Liberato da una
sponda aerea di Suriano, l’attaccante calcia sui piedi del
portiere. Un minuto dopo, il
IL 3-0 FINALE MATURA TUTTO NELLA SECONDA FRAZIONE DI GIOCO
Trani rimette il muso avanti.
Suriano risolve una mischia
concitata nell’area di rigore
campana e segna la sua prima
rete in biancazzurro. Al 25’
l’arbitro regala alla Fortis l’allungo decisivo. Urzitiello tocca
il pallone con la mano fuori
dall’area, il direttore di gara
indica il dischetto ritenendo
che l’intervento sia stato commesso una volta superata la riga. Inutili le proteste campane:
Suriano insacca. Nel finale,
ben oltre il tempo di recupero
concesso, Borrelli dimezza lo
svantaggio.
Biagio Fanelli junior
l TRANI. «L’arbitro? Un incapace». Corrado Sorrentino, tecnico
dell’Internapoli attacca il direttore di gara. «Ci ha fatto perdere la
partita. Lo dico assumendomi tutte le responsabilità. Di solito non
commentiamo le prestazioni della terna arbitrale, ma stavolta è
impossibile tacere. Ha diretto malissimo, sbagliando in tutti i
sensi e penalizzando anche il Trani su alcune ammonizioni. Ai
pugliesi però ha concesso due gol irregolari. Il secondo è nato da
una rimessa laterale che spettava a noi. Non contento, nella stessa
azione non ha visto il controllo di mano di un giocatore del Trani
prima che il pallone giungesse a Suriano. Il rigore del 3-1 è stato
un’autentica invenzione. Avete visto tutti che l’episodio è accaduto
fuori area». In casa campana si pensa ad un esposto.
Nel Trani, Franco Dellisanti non vuole che sia messa in discussione l’affermazione dei suoi. «È legittimo lamentarsi, ma è
altrettanto ingeneroso attribuire al direttore di gara l’esito della
gara. Anche senza quel rigore saremmo riusciti a vincere, magari
con un pizzico di sofferenza in più. Il Trani ha meritato. Siamo
partiti bene, dopo mezzora potevamo essere avanti di almeno due
gol. L’Internapoli è tornato in partita solo perché noi abbiamo
arretrato il baricentro del centrocampo, un errore di rilassamento
da non commettere. Nella ripresa abbiamo legittimato il successo.
Lo spostamento a sinistra di Macrì è stato determinante, in più i
due attaccanti si sono cercati più spesso trovando la via della rete
con più facilità». Il tecnico se la prende col terreno di gioco:
«Nonostante gli interventi apportati, il manto erboso resta penalizzante per una squadra come la nostra. Giocare palla a terra è
praticamente impossibile, mi auguro si riesca a trovare una
soluzione perché per noi è un grande handicap».
[b. fan. jr.]
A UN PRIMO TEMPO INGUARDABILE SEGUE UNA RIPRESA D’ATTACCO
Oppido senza gol da 281 minuti Un Casarano dal doppio volto
a Caserta resiste solo un tempo contro il Nocera ci pensa Villa
CASERTANA
A. CRISTOFARO OPPIDO L.
3
0
CASERTANA : Imbimbo, Nuzzo, Stigliano, Burgos, Ginobili,
Gargiulo, Siclari (28’ st Mortelliti), Pontillo (19’ st Di Ruocco),
Pastore, Dimatera (19’ st Quinto), Majella. A disp.: Roncone,
Caldore, Okoroji, Magaddino. All.: Ferraro.
ANGELO CRISTOFARO OPPIDO LUCANO : Del Zio, G. Vaccaro, Renzi, Casim, Farace, Volturno, De Cristofaro (8’ st Sementino), M. Vaccaro, Dama (30’ st G. Leone), Cammarota,
Costa. A disp.: Del Turco, Domenico Manniello, A. Leone, Gigante, Maestri. All.: Donato Manniello.
ARBITRO : Masi di Bari.
RETI : 2’ st Majella (rig.), 17’ st Dimatera, 22’ st Siclari.
NOTE : Spettatori seicento circa. Espulso al 1’ st Volturno per fallo da ultimo uomo. Ammoniti Costa e Quinto. Angoli 8-4 per la
Casertana. Recupero: pt 1’; st 3’.
l CASERTA. Resiste un tempo l’Angelo Cristofaro. Il primo. Poi, a inizio ripresa, ecco la svolta,
da cui nasce la terza sconfitta consecutiva per la
squadra lucana che non segna da 281 minuti: il
contatto in area fra Pontillo e Volturno determina il rigore per la Casertana e l’espulsione del difensore biancoverde tra le proteste della formazione potentina. Dal dischetto Majella fa centro
per il diciassettesimo gol stagionale che porta in
vantaggio la Casertana e spiana la strada al successo dell’intelaiatura rossoblù imbattuta con
l’allenatore Ferraro per il settimo risultato utile
di fila.
Con un gol da recuperare e in inferiorità numerica diventa in salita la partita dell’Angelo
Cristofaro cui resta il conforto di una prima frazione dove presidia ogni varco, sfiorando pure il
gol, al 26’, con una punizione di Casim, fuori di
poco. Prova quindi a rimontare, nella seconda
parte, il collettivo di Donato Manniello ma senza
troppa fortuna contro la Casertana che raddoppia al 17’ con Dimatera su cross di Nuzzo e chiude
i giochi al 22’ con Siclari dalla breve distanza.
[ant. gall.]
LE ALTRE PARTITE DEL GIRONE H
L’Ischia raggiunge il Martina Franca in vetta alla classifica
il Gaeta perde ancora e sprofonda sempre più in basso
ISCHIA I.V.
CTL CAMPANIA
2
1
ISCHIA ISOLAVERDE : Incarnato; Piscopo, Di Meglio, Micallo, Tito; Trofa (41' st
Rainone), Ausiello, Sabia, Savio (47' st
Marzocchi); Manzo (26 st Sarli); Ercolano. In panchina: De Luca, Sommella,
Maggino, Saurino. Allenatore: Mandragora.
CTL CAMPANIA : Mennella; Pellini, Baratto, Cavallini, D’Alterio; Izzo (10' st Palmieri), Gatta, Di Palma (5' st Trematerra),
Di Paola (16' st De Luca); Olivieri; El Ouazni. In panchina: Monteleone, Russo, Va-
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOuq/UZDNbgJrLFiSKDC7Cm4=
rone, Barone. Allenatore: Campana.
ARBITRO : Capilungo di Lecce.
RETI : 12' pt e 29' pt rig. Manzo, 40' st Baratto.
NOTE : spettatori 1.800. Ammoniti: Di Palma, Cavallini, Piscopo. Angoli: 6-2 per il
Campania. Recupero: 1' pt, 4' st.
VIRIBUS UNITIS
GAETA
4
1
VIRIBUS UNITIS : Cece; Indolfi, Irace (48'
pt Palumbo), Marciano A., Tedesco A.;
Tedesco G., Marciano G., Oriente, Solimene (43' pt D’Isanto); Sergi, Aurino (15'
st Carotenuto). In panchina: Robustelli,
Simonetti, Allocca, Cioffi A. Allenatore:
Cioffi R.
GAETA : Fornasier; Vincenzo (6' pt Cordova), Moring, De Simone, Romeo; Gatto,
D’Ambrosio, Cocimano; Cormacio (12'
pt Formisano), Emma, Zeigbo. In panchina: Sperduti, Bosco, Pastorino, Reppucci, Di Florio. Allenatore: Melchionna.
ARBITRO : De Lorenzo di Brindisi.
RETI :1' pt Solimene, 5' pt Aurino, 42' pt Moring, 30' st e 42' st Sergi.
NOTE :spettatori 200 circa con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: Irace,
Romeo, Zeigbo. Rec.: 4' pt; 3' st.
CASARANO
REAL NOCERA
2
1
CASARANO : D’Angelo, Negro, Caputo, Ganci (40 Attadia), Sportillo, Vergori, De Giorgi (46 Libertini, 58 Meuli),
Galdean, Villa, Arcadio, Aragao. A disp: Di Donfrancesco, Calabro, Salvadore, Lanotte. All: Manco (Caracciolo
squalificato).
NOCERA SUPERIORE. Montalbano,
Bove (40 Amodeo), Leccese, Carullo,
Caraviello, Nucera, Longo (65 Polichetti), D’Andria, Di Bonito, Citro (77 Rivello), Coppola. A disp: Taiani, Letterese,
Squittieri, Landini. All: Montalbano.
ARBITRO : Volpato di Merano
RETI : 30’ Longo, 64’ . 88’ Villa,
NOTE : Giornata di sole, terreno in buone
condizioni. Spettatori 1000 circa, un
minuto di recupero per le vittime
dell’isola del Giglio. Ammoniti: Arcadio, Caraviello, Polichetti, Montalbano.
Espulso: al 90’ Nucera. Angoli: 4 - 2 per
il Casarano.
l CASARANO :. La squadra
di casa dorme per tutto il primo
tempo e parte della ripresa; poi
trova capitan Villa disposto a
ripetere le sue grandi imprese e
vince la gara nel tripudio del
Capozza in un’atmosfera sicuramente non consigliata a chi
ha problemi alle coronarie.
La cronaca segnala, al fischio
d’inizio, un Casarano rattrappito e con le idee confuse. Il Nocera è più pronto, sa far filtro a
centrocampo ed è pronto ad involarsi con i suoi uomini più
veloci: Longo, D’Andria e Coppola.
Primo tiro al 15’ con Longo
che non sorprende D’Angelo.
Al 17’ Villa si gira improvvisamente e di sinistro spara, il por-
DOPPIETTA
Alberto Villa
protagonista
assoluto
della vittoria
del Casarano
contro
il Real Nocera
[foto Fernando
Stefanelli]
.
tiere tenta di bloccare la palla
che gli scappa sotto le gambe,
ma non arriva in porta perché
l’estremo difensore fa in tempo
a bloccarla sulla linea. Al 23’
D’Andria spara alto sulla traversa da 30 metri. Al 30’ ancora
D’Andria dà in corsa a Longo
che dribbla Vergori, approfitta
di un’indecisione di D’Angelo e
poggia in rete. Cala il buio sul
Capozza soprattutto per la constatazione di una squadra incapace di reagire. Al 39’ Villa lancia Aragao che tira da due metri col portiere in vena di prodezze, che cadendo intercetta di
piede.
Nella ripresa al 47’ un paio di
occasioni, una di Aragao e l’altra di Attadia vengono vanificate dall’attenta difesa campana. Ma si tratta di azioni senza
logica, in campo non si nota il
guizzo vincente delle grandi
giornate. Il centrocampo è solo
una sbiadita fotografia di quello che di solito si vede grazie a
Galdean e soci.
Al 69’ il pareggio: un suggerimento del neo entrato Meuli
permette a Villa di alzarsi a
mezza altezza per un gol di sinistro senza scampo per Montalbano. Al 74’ Aragao passa a Galdean che spara sul portiere la
più facile delle occasioni.
All’81’ Caputo calcia un bolide
improvviso da 30 metri con palla di poco a lato. Al’ 88’ Negro
indirizza per Villa, che non perdona. Il Capozza esplode. La
cronaca, nello spazio dei quattro minuti di recupero, registra
altri due gol ad opera di Galdean e Villa annullati dalla terna arbitrale.
Oronzo Russo
32 ECCELLENZA PUGLIESE
Lunedì 16 gennaio 2012
GLI INCIDENTI LA CAPOLISTA IN FUGA: SUL CAMPO DELLA CITTÀ SALENTINA UN PETARDO STORDISCE L’ASSISTENTE DELL’ARBITRO. IL MANFREDONIA BEFFA CORATO E IN ZONA CESARINI TROVA L’1-1
Tricase non ferma il Monopoli
Il Bisceglie rallenta contro il Toma Maglie. Il Cerignola finisce ko a Corato
TRICASE-LIBERTY MONOPOLI
0-1
TRICASE: Lazoi, Di Seclì, De Braco, Biason, De Benedictis, Rizzo
Mauro, Striano, Cimino (66’ Amadu), Ferrante, Villani, Rizzo Jonas (76’ Citto). A disp. Viola, De Giorgi, De Iao, Melcarne, Escobar. All. Lombardo.
LIBERTY MONOPOLI: Di Gennao, Lacriola, Fumai, Martini, Anglani, Amato, Strambelli (86’Capriati), Quaresimale, Laviano, Pereyra (76’ Vittorio), Montaldi (89’ Manzari). A disp. Campanile,
Costantino, Frappampina, Daddato. All. De Luca.
ARBITRO: Zingarelli di Siena.
RETE: 13’ Amato.
l TRICASE. Il Liberty Monopoli vince in trasferta a Tricase, allunga sulla seconda, il Bisceglie, e
consolida così il suo primato nella classifica
dell’Eccellenza pugliese. La squadra di mister De
Luca ha saputo capitalizzare un calcio d’angolo al
13’ con una portentosa girata a rete, di testa, di
Amato; il Tricase non ha saputo sfruttare nessuna
delle diverse occasioni gol che pure aveva costruito
soprattutto nel secondo tempo.
I padroni di casa sono apparsi spenti e senza motivazioni, con Ferrante lasciato solo davanti a dannarsi per rendere giocabili le poche palle che le
giungevano dal centrocampo. In assoluta giornata
no il fantasista Striano e De Braco, mentre Villani,
a cui si chiedeva l’invenzione risolutrice, ha sbattu-
CORATO-CERIGNOLA
1-0
CORATO: Troilo, Midio, Bruno, Baldassarre, Sardella,
Zaccaro, Uva, Frascolla, Di Santo (nel s.t. al 45' Burdo),
Lisi, Silvestri. All. Loseto.
CERIGNOLA: Vurchio, Malerba, Lombardi, Modesto,
Colangione, Riondino (nel s.t. al 20' Maffucci), Millan,
Matera (nel s.t. al 30' Mazzanti), Rossi Finarelli, Di Pinto,
Zonno. All. Di Corato.
ARBITRO: Roca di Bari.
RETE: nel p.t. al 13’ Uva.
NOTE: Espulso al 47' del s.t. il secondo portiere del Cerignola, Cagnazzo, che era in panchina.
l CORATO. Ritorna al successo il Corato
e lo fa con una delle grandi del campionato,
il Cerignola che privo di un paio di titolari,
non è riuscito a rimontare la rete iniziale
del bomber di casa, Corrado Uva, complicando ulteriormente la propria situazione
di testa classifica.
Il Corato scende in campo con un portiere under, per mettere più esperienza in
mezzo al campo, dove il rientro di Sardella,
Silvestri e Bruno, hanno dato maggior
equilibrio ai padroni di casa.
Nel Cerignola sono due le assenze per
l'ex di turno, Mimmo Di Corato che alla fi-
ECCELLENZA
18
18
18
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18
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18
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1-1
3-1
1-0
1-1
0-0
3-1
3-0
0-1
I RISULTATI (18. GIORNATA)
A. Bovino - A. Mola
A. Satriano - San Severo
Casamassima - Castellana
Cellamare - Poliminia
Minervino M. - R. Rutiglianese
R. Alberobello - Canosa
Real Bat - N. Andria
S. Altamura - Torremaggiore
S. Giovanni R. - V. Bitritto
7
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21
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23
36
LA CLASSIFICA
A. Mola
47
S. Altamura
41
San Severo
39
Casamassima 31
Castellana
29
Poliminia
27
S. Giovanni R. 25
V. Bitritto
25
Cellamare
23
A. Satriano
21
A. Bovino
20
R. Rutiglianese 20
N. Andria
19
Torremaggiore 18
Canosa
16
Minervino M. 15
R. Alberobello 15
Real Bat
13
36
40
26
20
30
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15
23
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20
20
10
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12
LA PROSSIMA (19. GIORNATA)
Bisceglie - San Paolo; Fasano - Copertino; Francavilla - A. Toma; Liberty - Noicattaro; Manfredonia - Corato; Racale Tricase; Terlizzi - Locorotondo; Vieste Cerignola
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOjBYr29f3mpvc9OWMZHoRAo=
ne parlava di una gara in cui un pareggio
sembrava il risultato più giusto. La gara
non è stata spettacolare con le due squadre
ben messe in difesa e con una mediana che
pensava più a rompere le trame avversarie
che ad imbastire azioni offensive.
Dopo qualche schermaglia a centrocampo, il Corato passa al 13' con un tiro dalla distanza di Uva che coglie in fallo l'estremo
cerignolano complice, forse, un rimbalzo
strano della sfera. Il Cerignola non reagisce e al 35' è ancora il Corato con Lisi che
non riesce a deviare in rete, di testa, il cross
dalla destra di Uva.
Nella ripresa la prima azione degna di
nota arriva al 26' con Di Pinto che di testa
manda alto di poco. La risposta del Corato
qualche minuto dopo con una incursione
di Lisi con un tiro parato da Vurchio con i
piedi. Nel finale il Corato potrebbe raddoppiare ma le conclusioni ravvicinate di Uva
e Lisi non vanno a segno. Per il Corato questo risultato è un ritorno in piena zona play
off, prima di un difficile ciclo di partite a
cominciare dalla prossima in terra dauna a
Manfredonia. Per il Cerignola la vetta è
sempre più lontana.
Salvatore Vernice
18
18
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4
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6
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8
7
3
4
6
3
4
TOMA MAGLIE-BISCEGLIE
l MAGLIE. Una Toma Maglie determinata e ben
messa in campo ha frenato la marcia del Bisceglie,
presentatosi nel Salento da secondo della classe. Dopo 10’ di studio, al 13’ gli ospiti hanno rotto gli indugi.
Moscelli si è involato centralmente, entrando in area
e calciando con forza. Il portiere Sakho ha respinto la
sfera, compiendo un ottimo intervento, ma Sicuro,
nel tentativo di mettere in angolo, ha insaccato nella
propria porta. Al 22’, lo stesso Moscelli ha impegnato
severamente Sakho, che ha evitato al proprio team di
capitolare per la seconda volta.
Nella ripresa, al 1’, il Bisceglie avrebbe potuto raddoppiare. Moscelli si è presentato a tu per tu con Sakho ed ha tentato di scavalcarlo con un pallonetto.
L’estremo difensore della Toma, però, ha respinto la
sfera con una prodezza. Al 12’ si è fatto vivo il Maglie.
Napolitano ha saltato alcuni avversari, saettando di
un nulla fuori, in diagonale. Al 24’, i locali hanno pa-
52
27
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19
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24
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17
20
18
15
l NOICATTARO. Beffa per il Libertas di Noicattaro,
che al novantesimo subisce in contropiede il pari di Trotta, dopo una gara di sofferenza. Pari giusto. Un tempo per
parte, col Manfredonia che ha spinto tanto per tutta la gara.
Gara subito in discesa per l'undici di Sisto che sugli sviluppi di un corner di Fumai, trova con capitan Paris l'incornata vincente, con ingenuità di Della Torre. Reazione
rabbiosa sipontina che si spegne sulla traversa su botta
di Moro. Poi Rocco Augelli e Coccia non centrano il bersaglio da posizione favorevole. Libertas che sciupa due
ottimi contropiedi. Nella ripresa, Libertas guardinga a
protezione del vantaggio, dauni sempre avanti, senza rischiare quasi nulla. Serve un rapido contropiede di Carminati che supera Tanzi in uscita e offre a Trotta la palla
del pari che i sipontini festeggiano come una vittoria.
Orazio Petruzzi
0-2
2-1
2-0
0-0
0-0
3-0
2-0
2-0
1-0
I RISULTATI (18. GIORNATA)
Crispiano - Leverano
Galatina - Manduria
Gallipoli - Carovigno
Maruggio - Novoli
Mottola - Martano
Otranto - Fragagnano
S. Cesario - Massafra
S. Vito - Leporano
Stella Jonica - Botrugno
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15
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20
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30
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32
25
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29
28
LA CLASSIFICA
Galatina
43
Manduria
40
Gallipoli
39
Leverano
35
Martano
30
Otranto
29
Mottola
29
Massafra
26
Fragagnano
25
Leporano
21
Crispiano
20
Maruggio
18
Stella Jonica
18
Carovigno
18
S. Vito
16
Novoli
14
S. Cesario
11
Botrugno
8
LA PROSSIMA (19. GIORNATA)
A. Mola - R. Alberobello; Canosa - Real
Bat; Castellana - S. Giovanni R.; N. Andria - Minervino M.; Poliminia - S. Altamura; R. Rutiglianese - A. Satriano;
San Severo - Casamassima; Torremaggiore - A. Bovino; V. Bitritto - Cellamare
18
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13
11
13
10
8
7
9
7
7
6
5
4
4
5
3
3
1
2
1-1
NOICATTARO:Tanzi, Biacino (20'st. Saponaro), Loseto, Favia, Paris, Cota,
Fraschini (10'st. Depalma), Fumai, Caracciolese, Desantis, Romito (40'st.
Detullio). All. Sisto.
MANFREDONIA: Della Torre, P. Augelli (23'st. Trotta), Rizzi, Ditoro, Campanella, Armillotta, R. Augelli, Romito (23'st. Derma 35'st. Telera), Coccia,
Carminati, Moro. All. Cinque.
ARBITRO: Lillo di Brindisi.
RETI: 15' pt. Paris, 45' st. Trotta.
TERLIZZI
A. VIESTE
1
3
3
5
7
4
7
7
7
7
8
6
7
10
9
9
11
11
1-1
TOMA MAGLIE: Sakho, Sicuro, De Simone, Cristaldi, Ferri, D’Amanzo, Candito (6’s.t. Alessandrì), Ferrentino, De Luca (32’s.t. Galati A.),
Fanigliulo, Martalò (6’ s.t. Napolitano). All. Puzzovio.
BISCEGLIE:Lella, Colella, Di Bari, Lorusso, Sabini, Montrone, Lo Grieco (23’ s.t. De Santis), Irace, Di Rito, Tenzone, Moscelli. All. Ragno.
ARBITRO: Gosetto di Schio.
RETI: nel p.t. al 13’ Sicuro (a.); nel s.t. al 24’ D’Amanzo.
NOICATTARO-MANFREDONIA
PROMOZIONE
I RISULTATI (18. GIORNATA)
A. Toma - Bisceglie
Copertino - Racale
Corato - Cerignola
Noicattaro - Manfredonia
Locorotondo - Francavilla
San Paolo - Fasano
Terlizzi - Vieste
Tricase - Liberty
LA CLASSIFICA
Liberty
47
Bisceglie
41
Cerignola
39
Corato
29
Racale
28
Manfredonia
27
Noicattaro
25
Copertino
21
Fasano
20
Tricase
18
A. Toma
18
Vieste
17
Terlizzi
16
Francavilla
16
Locorotondo
16
San Paolo
9
to più volte contro la linea difensiva della Liberty.
Insomma, una giornata no per i padroni i di casa.
Da sottolineare che nel primo tempo il Monopoli
avrebbe potuto fare cappotto se al 12’ Lazoi non
avesse compiuto un autentico miracolo sulla fiondata ravvicinata di Quaresimale e non si fosse ripetuto al 18’ alzando sulla traversa un altro bolide di
Laviano.
Nel secondo tempo, invece, il Tricase ha cercato
di costruire una rimonta possibile, sfruttando alcune ripartenze e un fraseggio a centrocampo che
Biason e Villani intessevano a più riprese. Sempre
attenta, però, la linea difensiva degli ospiti, con Fumai ed Amato in grande evidenza. Da censurare un
gravissimo episodio registrato nei primi minuti di
gioco, quando dal settore degli ultras del Tricase è
partito petardo che è scoppiato proprio sotto i piedi
del primo assistente dell’arbitro, il signor Summa
di Taranto. La gara è stata sospesa per alcuni minuti ed è ripresa una volta sinceratisi delle buone condizioni dello stesso assistente che era rimasto intontito. A fine gara è stato lo stesso presidente del
Tricase, Alfredo Stefanelli, a stigmatizzare con forza il comportamento antisportivo dei propri tifosi,
perché «non è possibile che i sacrifici che si fanno
per assicurare il calcio a Tricase debbano infrangersi davanti ad azioni così incivili».
Antonio Andrea Ciardo
4
7
0
5
6
8
2
5
4
3
5
6
6
3
7
5
8
4
1-3
0-0
1-0
0-2
1-0
3-2
0-0
3-3
4-0
1
0
5
3
4
3
7
6
7
9
8
8
8
10
8
10
9
12
47
32
44
33
28
31
24
26
29
20
17
23
15
21
16
15
12
21
10
5
19
14
21
18
21
24
24
28
28
32
28
36
37
30
33
46
LA PROSSIMA (19. GIORNATA)
Botrugno - Galatina; Carovigno - Stella
Jonica; Fragagnano - S. Vito; Leporano Gallipoli; Manduria - Mottola; Martano Crispiano; Massafra - Maruggio; Novoli
- Otranto; Leverano - S. Cesario
3
0
TERLIZZI: Semeraro, Schirone, Dentamaro, Cioffi, Rubini, Seccia, Gonzalez, Depalo (40’st Tempesta), Campo (34’st Amendolagine), Ancona (17’ st Patruno). All.
Pizzulli.
VIESTE: Brunetti, Ciccarelli, Sollito, Di Claudio, Corbo, Masciolongo, Recchia, De Vita, Prest, Colella, Montechiaro. All. Lopolito.
ARBITRO: De Santis di Lecce.
RETI: 30’ pt. (r.) e 48’pt Campo; 26’ st Depalo.
l TERLIZZI. Ritorna ad una vittoria tonda dopo novanta giorni
di digiuno il Terlizzi Calcio. Gioca
e convince contro il Vieste la squadra rossoblu. I padroni di casa devono aspettare però la mezz’ora
prima di squarciare lo 0-0 con un
penalty assegnato dall’arbitro per
fallo di mano di Corbo su cross di
Depalo. Sul dischetto ci va Campo
facendo esultare la tribuna.
Sarà ancora il numero 10 terlizzese a raddoppiare al volo trovando l’angolino della porta dopo una
respinta corta della difesa garganica su cross terlizzese dalla sinistra: il giocatore non perdona la
disattenzione degli avversari e
raccoglie l’Osanna dei tifosi. A
chiudere i conti ci pensa Depalo
con una discesa sulla fascia sinistra, accentrandosi e calciando di
precisione per il gol della tranquillità e del ritrovato successo.
[m.l.f.]
IL GOL L’esultanza di D’Amanzo [foto Massimo Conte]
reggiato con D’Amanzo, sugli sviluppi di un corner. A
questo punto il Bisceglie ha pressato con insistenza,
ma con scarsissima lucidità.
In pieno recupero, al 47’, sono stati i padroni di casa
a sfiorare il colpaccio. D’Amanzo ha crossato a centro
area, dove Napolitano, in mezza rovesciata, ha fatto
sibilare la palla a breve distanza dal palo.
[a.c.]
COPERTINO-RACALE
3-1
COPERTINO: La Guardia, Spina, De Giorgi, Di Silvestro, Cornacchia, Schito,
Palmisano Carlà, Cresta(37’ st Rizzello), Rizzo(40’ st Cottin), Frisenda( 33’ st
Greco). All. Mosca.
RACALE: Paracucchi, Paglialunga, Ingrosso, Aliotta, Musca, Levanto, Marino
(9’ st Savino), Lentini, Drago, Presicce, (5’ st Nicolella), D’Amble All. Levanto.
ARBITRO: Carella di Bari.
RETI: 21’ pt e 12’ st Cresta, 8’ st Frisenda, 27’ st Aliotta.
l COPERTINO. Il Copertino schianta il Racale con una
prestazione maiuscola, con il neo acquisto Cresta, ex di turno, in grande spolvero. Al 21’ lancia di Carlà in area, corta respinta della difesa racalina, per Cresta è un gioco da ragazzi
portare in vantaggio la squadra locale.
Nella ripresa sempre una sola squadra in campo, il Copertino di Mister Mosca. All’8’ assist dello scatenato Cresta per
Frisenda, che non fallisce l’appuntamento con il raddoppio.
All’11’ tris per il Copertino, punizione di Carlà, tiro-assist di
Schito per Cresta che porta a due le reti personali e i locali
sul 3-0. Al 27’ corner di Savino, goal della bandiera di Aliotta.
Al 36’ contropiede di Palmisano, assist perfetto per Cresta,
che fallisce clamorosamente la tripletta personale. Al 37’
prima e strepitosa parata di La Guardia su un tiro velenoso
di D’Amble. Il derby salentino ha visto un solo padrone, il
Copertino, che con questo risultato riesce a rilanciarsi. Per
il Racale prestazione da dimenticare.
Marco Tarsi
SAN PAOLO
FASANO
3
1
LOCOROTONDO
FRANCAVILLA
0
0
SAN PAOLO BARI: Di Candia, Asselti,
Cantalice, Grandolfo, Di Donna, Bufi
(15’ st Pazienza), Giardino, Balzano, Petruzzella (43’ st Casalino), Abbrescia,
Milloni (6’ st Messina). All. Sgobba.
FASANO: Lacirignola, Venere, Pistoia,
Ancona, Valentini (15’ st Convertini),
Martellotta, Serri, Camporeale (11’ st
Rolli), Ventura, Dell’Oglio, Brescia. All.
Olive.
ARBITRO: Di Tondo di Barletta.
RETI: 23’ pt Di Donna; 43’ pt Petruzzella;
24’ st Giardino (r.); 42’ st Ventura.
V. LOCOROTONDO: Indiveri, Pascullo, Mignone, Speciale, Camassa, Vogliacco,
Laporta, Fiume, Galeandro, Loseto (38’ st
Di Cosmo), Blè (32’ st Diddio). All. Buccolieri.
FRANCAVILLA: Leone, Camposeo, Previderio, Papa, Lopetuso, D’Amone, De
Giorgio, Carteni, Giuffrida (46’ st Marinotti), Tedesco, Schirinzi (10’ st Russo). All.
Favonio.
ARBITRO: Dell’Olio di Molfetta.
NOTE:espulsi Ancona al 22’st (dalla panchina), al 29’ st Buccolieri e 37’ st Galeandro.
l BARI. La musica è cambiata. Il nuovo San Paolo di mister
Sgobba suona la carica, annulla
il Fasano e cerca una clamorosa
rimonta in classifica per la salvezza. I baresi capitalizzano già
al 23’: sul cross di Giardino la difesa ospite resta immobile e per
di Di Donna è facile insaccare.
Da un’azione corale, tutta di
prima, nasce il raddoppio: l’assist di Milloni libera il destro dello
scatenato Petruzzella. Nella ripresa la squadra di casa resta in
dieci per l’ingenua espulsione di
Cantalice. Ciò nonostante le volpi biancorosse triplicano con un
calcio di rigore procurato da Petruzzella e realizzato da Giardino. Il Fasano realizza il gol della
bandiera nel finale con un colpo
di testa di Ventura, imprendibile per capitan Di Candia.
Teodoro Lerro
l LOCOROTONDO. Il Locorotondo recrimina per un fallo su
Galeandro non rilevato dal signor
Dell’Olio di Molfetta, ma non è
stato l’unico errore del direttore
di gara. La partita non ha regalato
tante emozioni, la posta in palio
era troppo importante per entrambe le squadre e forse in campo la tensione si è sentita.
Il Victoria si vede con Loseto
(20’) e con Blè (22’) che verificano
l’attenzione di Leone. Due volte
diventa protagonista Carteni, prima con una punizione deviata da
Indiveri (35’), poi con un destro al
volo che sfiora il palo (36’). Nella
ripresa il primo tentativo è una
punizione di Loseto (19’). Alla
mezz’ora Camposeo non trova la
deviazione sottoporta. Sulla punizione di Tedesco, Indiveri è bravo a deviare in corner (47’).
Walter Bagnardi
ECCELLENZA LUCANA 33
Lunedì 16 gennaio 2012
IL SUCCESSO NEL BIG-MATCH CONTRO L’ATLETICO POTENZA RIVOLUZIONA LA CLASSIFICA DOPO LA SECONDA GIORNATA DI RITORNO. IN CODA L’AVIGLIANO SEMPRE PIÙ VICINO ALLA RETROCESSIONE
Viggiano, doppio salto mortale
Pari del Metapontino, la squadra di De Stefano scavalca tutti e va in vetta
Il punto
Altieri è di nuovo
il match-winner
Chi si aspettava un
pareggio nel big match e
un Real Metapontino capolista solitario è rimasto
deluso. Il pari degli jonici
sull'ostico campo di Pietragalla e il ko dell'Atletico
Potenza a Viggiano hanno
spedito proprio quest'ultimo in vetta all'Eccellenza.
A decidere il confronto
non poteva essere che Altieri, a segno da 11 partite
consecutive in campionato e re dei bomber con 17
centri (su 26 della sua
squadra). All'asciutto di
reti sia l'Atletico Potenza,
al primo ko della gestione
Camelia, sia il Real Metapontino, che a Pietragalla
ha rischiato addirittura di
capitolare nel finale, dopo
un buon secondo tempo.
Ora la classifica allinea l'una dietro l'altra, come in
un trenino di Capodanno,
Viggiano, Real, Atletico e
Gr Valdiano. I campani
hanno infatti battuto l'Avigliano per 2-0, portandosi
a -3 dalla cima. Nella lotta
per non retrocedere, l'Az
Picerno vede diminuire il
suo vantaggio su Moliterno e Real Tolve, dopo l'1-0
patito ad Atella. Il Real
Tolve puntava a battere e
staccare il Moliterno, ma
ha dovuto faticosamente
risalire dallo 0-2, riuscendo a impattare all'ultimo
respiro, e senza più un
portiere di ruolo, grazie a
una doppietta di Gruosso.
Pietragalla e Comprensorio Tanagro (1-1 con il
Vultur) hanno proceduto
dello stesso passo, salendo a quota 16, a -5 sulle
due terzultime, mentre in
coda si affievoliscono le
speranze dell'Avigliano.
Pari senza reti nel derby
fra Policoro e Pisticci.
Antonino Palumbo
POLICORO
COM. PISTICCI
VIGGIANO - ATL. POTENZA
1-0
PIETRAGALLA - R. METAPONTINO 0-0
VIGGIANO Perna, Laneve, Girelli, Maiorano, Pastore, Vaccaro,
Santalucia, R. Perna, Ielpo, Petrillo, Altieri. A disp. Dolce, Caponigro, Genovese, Pisano, Messina, Salera, Mero. All. De
Stefano.
ATL. POTENZA Scaldaferri, Russillo, Panico, Luongo, Cocina
(25' st Crisantemo), Palo, Sabato (31' st Coppola), Mastroberti, Campisano, Falanga, Di Senso. A disp. Tammone, Brindisi,
Paladino, Iannelli, Nicastro. All. Camelia.
ARBITRO Palermo di Bari.
RETE 40' pt Altieri.
NOTE 24' st espulso Luongo.
PIETRAGALLA Ciriello, Campanella, Nkenkni, Tridente, Cristallo, Grassani, D'Amico, Benedetto, Giuffreda (36' st Cillis), Franco (25' st Zotti), Milella (36' st Summa). A disp. Monetta, Damiano, Gruosso, T. Potenza. All. D. Potenza.
REAL METAPONTINO Maida, Rus (19' st Bruno), Cati, Bartoli, Simeone, Ostacu, Lavecchia, Albanese (6' Laneva),
Grieco, Petilli, Chiarelli. A disp. Marino, Ferrante, Filardi,
Tancredi, Lops. All. Bacci.
ARBITRO Campanella di Venosa.
l VIGGIANO. Il cecchino Altieri non perdona.
Neanche se l'avversario si chiama Atletico Potenza, è primo in classifica, ha appena vinto la
Coppa Italia ed è il candidato numero uno per il
salto in serie D. Risultato: il Viggiano vince 1-0
ed è la nuova capolista in Eccellenza. Una giornata esaltante per i valdagrini che tengono a bada le mire del Potenza e assistono a distanza al
pareggio del Real Metapontino con il Pietragalla. De Stefano e i suoi ragazzi, almeno per una
settimana, guarderanno tutti dall'alto dei loro 34
punti conquistati partita dopo partita, in un crescendo che si è sposato senza dubbio con la crescita della squadra, l'arrivo di nuovi punti di riferimento, Petrillo su tutti, e il duro allenamento
settimanale. Senza soste, senza distrazioni. La
firma sulla vittoria di ieri è ancora una volta di
Altieri, indiscusso capocannoniere del torneo
con la sua ineguagliabile media di un gol a partita, ma il merito di aver battuto la corazzata di
mister Camelia è di tutta la squadra. Una difesa
impeccabile, centrocampo e attacco che dialogano senza incomprensioni, un portiere che tra i
pali si sta rivelando tra i più affidabili in Eccellenza. L'Atletico Potenza ha comunque mostrato
i muscoli in molti frangenti della gara: è una
squadra di rango, non c'è dubbio. Ma il Viggiano
di ieri ha messo in campo qualcosa in più: grinta
e tenuta atletica superiori ed il gioco è fatto.
La cronaca. Si parte senza convenevoli e dopo
5’ Cocina si presenta con una gran botta da fuori
area. Altieri si fa vedere al 10', fermato da Scaldaferri. Per assistere al vantaggio del Viggiano
bisogna attendere il 40': il cross di Perna è un invito a nozze per Altieri che supera il portiere di
testa. Esplode il Coviello. Dal 24' del secondo
tempo il Potenza resta in 10 per l'espulsione di
Luongo (doppia ammonizione) e il cammino verso l'agognato pareggio si fa in salita. Due minuti
dopo Mastroberti ci prova da calcio piazzato, ma
Perna è sicuro tra i pali. Sul finire altre due occasioni per il Viggiano: palo di Girelli e conclusione di Altieri fermata da Scaldaferri.
[Car. Iel.]
0
0
POLICORO Coretti, Manolio, Oliva, Ragazzo, Nuzzi, Saccente, Oriolo, Castoro (38’ st Ferrara), Serritella, Di Sanza, Selvaggi. All. Valente.
PISTICCI Rondinone, Armento, Visconti, Guarino,
Scarfone, Salerno, Laviola (31’ st Rondinone),
Masiello, Cirigliano, Martemucci (42’ st Agneta),
Barbalinardo (16’ Schena).
ARBITRO Iacovino di Albano Laziale.
l POLICORO. Una beffa per il Policoro lo 0-0 con il Pisticci. Nel mirino è finito l’arbitro Iacovino, che ha negato
due rigori al Policoro: al 27’ sorvolando
su un fallo in area di un difensore pisticcese sul tiro di Selvaggi e al 4’ della
ripresa tramutando in simulazione
una caduta in area di Di Sanza, che
aveva ricevuto uno spintone da Visconti. Il giallo, il secondo, ha causato
l’espulsione ed il Policoro è rimasto in
dieci. E se nel primo tempo lo 0-0 poteva anche starci, con i portieri rimasti
inoperosi, la ripresa, se pur in inferiorità numerica, è stata un autentico monologo dei padroni di casa con quattro
limpide occasioni da gol. Al 28’ Manolio colpisce l’incrocio dei pali e sulla ribattuta di Ragazzo, il pallone è respinto sulla linea. Al 29’ servito da Serritella, Selvaggi manda sulla traversa ed
ancora Serritella al 47’ sbaglia solo davanti al portiere. Il Pisticci si è visto
per un gol di Scarfone al 24’ del primo
tempo annullato per fuori gioco ed ancora Scarfone al 40’ della ripresa su punizione con un pallone deviato in angolo da Coretti.
[Nicola Buccolo]
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOjBYr29f3mpv1eYGTwp9NyA=
VALDIANO
AVIGLIANO
2
0
GR VALDIANO Gallone, Ietto, De Filippo, Calandriello, Fiscina, Pansardi (28' st Iodice), Laino, Piegari,
Canonico (20' st Esposito), Spinelli (38' st Pecora),
Taua. A disp. Tordo, Vacca, Marchesano, Carlomagno. All. Masullo.
AVIGLIANO D. Della Croce, Salvatore, Gerardi, Angelucci, Romaniello, Bochicchio, Sabato (37' st Gerardi), Telesca, Sarr (20' st Sileo), Rapolla, Santarsiero (30' st Ferrara). A disp. R. Della Croce, Santoro,
Paccione. All. Sabato.
ARBITRO Salvatore di Potenza.
RETI 14’ st Fiscina, 32’ st Laino.
l MONTE SAN GIACOMO (SA). Non è
stato facile per la Gr Valdiano sbarazzarsi dell'Avigliano. Come all'andata, i granata hanno reso il compito arduo alla
squadra di Masullo, emersa però alla distanza. Nel primo tempo, predominio territoriale ma scarsa vena offensiva per i
padroni di casa. La prima palla gol, unica
del primo tempo, capita sui piedi di Taua,
che su cross di Spinelli incorna di testa,
ma la palla timbra la traversa. Sull'altro
fronte, Gallone fa il disoccupato. Nella ripresa il Valdiano crea occasioni in rapida
successione con Canonico e Taua. A
sbloccare il risultato è Fiscina, che realizza di testa al 14' su un calcio d'angolo battuto da Spinelli. È ancora Taua ad andare
vicino al gol almeno in tre circostanze ma
la sfortuna e la bravura del portiere ospite nega la gioia al nuovo centravanti rosanero. Al 32' arriva il raddoppio con Laino
che raccoglie un assist del solito Spinelli.
Ottimo l'esordio dal primo minuto di De
Filippo classe, '95, e quello assoluto di Iodice, altro '95 del vivaio di casa. [An.Pal.]
GRINTA Un momento della sfida tra Viggiano e Atl. Potenza
ATELLA - PICERNO
1-0
ATELLA Bellino, Solazzo, Grieco, Boccomino (20’ st Finiguerra), Lamorte, Barbaro, Larotonda, Camelia, Brindisi, Ciardiello (46’ st Libutti), Di
Tolve (30’ st Pietragalla). All. D’Urso.
AZ PICERNO Lettieri, Mele, Pinto, Zaccardo, Farenga, Vaccaro (30’ st
Serritella), Salvia, Giordano (36’ st Tortoriello), Avallone, Olita, Magliano. All. Falanga.
ARBITRO Fornelli di Venosa.
RETE 8’ st Di Tolve.
l ATELLA. Incontro combattuto su entrambi i fronti. I gialloblù di casa alla ricerca di un rapido riscatto
dopo le non felici prestazioni ultime, i rossoblu di mister Falanga (un ritorno da «nemico» al Comunale
atellano) per guardare con più fiducia al futuro, non
certo roseo. Gioco maschio, forse anche troppo, messo
in atto da capitan Farenga tanto da rimediare al 35’ una
ammonizione: forse avrebbe meritato qualcosa di più
(30’) per una scorrettezza di troppo su Di Tolve, in area.
Carica agonistica ospite al punto giusto con un sottile
filo di nervosismo. La pressione gialloblù è dimostrata
dalla lunga serie di calci d’angolo, però un po’ la bravura di un attento Lettieri, un po’ la poca precisione degli attaccanti di casa non si è tradotta in reti. Significativa, comunque, la vittoria condotta in porto, che fa
tanto morale per guardare più ottimisticamente verso
i playoff.
Sostanziale equilibrio nel primo tempo. Il gol vittoria quasi in apertura di ripresa. Correva l’8’ quando Di
Tolve, scende sulla destra su di una punizione pennellatagli da Ciardiello, entra in area e scarica in rete. Sarà la fine per l’Az Picerno, che, pur con discreta reazione dopo lo svantaggio, nonostante l’attivismo di Serritella subentrato a Vaccaro, non rimonterà il passivo,
evento sfiorato al 48’ della ripresa su punizione di Olita
su cui si era portato anche Lettieri. [Donato Di Lucchio]
COM. TANAGRO
VULTUR
1
1
COMP. TANAGRO Di Vincenzo, Labanca, Scutumella,
Stoduto, Granito, Milano, Castiglia (33' st Riccio), Cirillo (24' st Daniele), Russomanno, De Luca, Caracciolo. A disp. Tancredi, Silvestri, Izzo, Cicia, Cafaro.
All. Cetrangolo.
VULTUR Cannone, Uchitu, M. Landi (1' st Cirillo), Pizzulo, A. Landi, Iannaccone, Larotonda, Ranaudo, Di
Francesco (45' st Carretta), Stefanini, Bombino (23' st
Lapadula). A disp. Lavacca, Cotugno, Forina, Ambrosio. All. Ronzulli.
ARBITRO Nappo di Moliterno.
RETI 8' pt Stefanini, 40' pt Caracciolo.
l Due gol e un mare di espulsi fra Comprensorio Tanagro e Vultur di Rionero. Le
emozioni non si fanno attendere e all'8' gli
ospiti sono già in vantaggio: palla persa a
centrocampo dal Tanagro, difesa impreparata sulla fuga di Stefanini, che se ne va
tutto solo e batte Di Vincenzo. Pronta la
reazione del Tanagro: fraseggio Cirillo-De
Luca, conclusione di Russomanno e palla
che sfiora la traversa. Poi i rioneresi prendono le misure ai salernitani, che pur giocando un calcio piacevole non riescono a
sfondare nell'area bianconera. Ci riescono al 20', ma la conclusione angolata di Caracciolo, sul secondo palo, si perde sul fondo. L'attaccante si riscatta al 40' quando,
ben pescato al limite dell'area da De Luca,
si libera davanti al portiere con un gioco
di gambe e lo batte trovando l'1-1. Nella ripresa un paio di recriminazioni del Tanagro (Caracciolo esce dal campo con la maglietta strappata) e ben sei espulsi, quattro in campo (Russomanno, Daniele, Iannaccone e Ranaudo) e due dalla panchina
(Silvestri e mister Cetrangolo).
[P.An.]
R. TOLVE
MOLITERNO
l PIETRAGALLA. Un Pietragalla che non t'aspetti, galvanizzato dal prezioso pareggio sul
campo del Pisticci - peccato per la possibile vittoria buttata nel finale di gara - ha imposto lo
0-0 all'ormai ex capolista Real Metapontino, al
termine di un incontro combattuto e corretto,
che entrambe le squadre hanno cercato di vincere, per opposti motivi. L'undici di casa per allontanarsi dalla zona calda della classifica, la
formazione materana per consolidare la sua
posizione di vertice. Il pareggio ha accontentato più i padroni di casa che gli ospiti, scavalcati
dal Viggiano e dunque costretti a inseguire
aspettando lo scontro diretto.
Le squadre sono scese in campo interpretando la gara in chiave soprattutto difensiva. Il
gioco, ristagnato a centrocampo, è vivacizzato
da qualche contropiede.
La cronaca. Al 30' gli ospiti, su punizione a
centrocampo di Bartoli, hanno impegnato Ciriello in un «volo» all'incrocio dei pali. Provvidenziale la parata dell'estremo difensore di casa. La risposta dei biancazzurri è arrivata al 45'
con Nkengni, il cui tiro potente è stato neutralizzato sulla linea da un difensore. Nella ripresa il Real Metapontino si tuffa in attacco alla
ricerca della vittoria e spinge sull'acceleratore,
esercitanto una leggera supremazia territoriale. Al 2' perfetto lancio di Petilli e stacco di testa
di Lavecchia, con palla oltre la traversa. Al 18'
ancora Real: il nuovo entrato Laneva impegna
Ciriello in una bella parata a terra. Il Pietragalla si sveglia e al 26' e 28' con due punizioni di
D'Amico chiama in causa Maida. L'occasione
più ghiotta per i padroni di casa arriva però a
5’ dal termine: ancora D'Amico pesca in velocità Benedetto che, solo in area, con un efficace
tiro al volo costringe l'estremo difensore ospito
alla parata salva-pareggio. In definitiva, un
Pietragalla che conferma la sua crescita e che
non ha demeritato di fronte alla prima della
classe. Che a sua volta può rammaricarsi per
non aver approfittato dal ko del Potenza. Ma un
pareggio a Pietragalla, spesso, è un buon risultato.
Antonio Ceraldi
2
2
REAL TOLVE Fusco (41’ pt Davide), Signorelli, Notari,
Provenzale (17’ st Grosso), Trifone, Tekari (41’ pt Salbini), Balsamo, Di Cecca, Scuotto, Bacio Terracino, Scarici. A disp. Serban, Colangelo, Lucia, Iorio. All. D’Aloia.
MOLITERNO Fittipaldi, Cosentino, Lancellotti, Mastrangelo, Coiro, Savone, Torzillo (32’ Fortunato, Albini, Notarfrancesco, Branda (17’st Risi), Genovese. A disp. Rebechi, Russo, Molletta, Fratantuono, Petrocelli. All. Arleo.
RETI 20’ pt Notarfrancesco, 14’ st Branda (M), 35’ st (rig.)
Gruosso, 50’ st Gruosso.
ECCELLENZA
I RISULTATI (17. GIORNATA)
Atella M. Vulture - Az Picerno
Com. Tanagro - Vultur
Gr Valdiano - Avigliano
Pietragalla - Real Metapontino
Policoro Heraclea - Com. Pisticci
Real Tolve - Moliterno
Viggiano - Atl. Potenza
Ha riposato Murese 2000
1-0
1-1
2-0
0-0
0-0
2-2
1-0
LA CLASSIFICA
l TOLVE. Rocambolesco pareggio del
Real Tolve, che nel match spareggio contro
il Moliterno acciuffa il pari all’ultimo respiro. Al 20’ passano gli ospiti sugli sviluppi di
un calcio d’angolo con Notarfrancesco ad
anticipare di testa l’uscita di Fusco. Ci prova al 37’ Genovese, ma la sua conclusione è
di poco fuori. La ripresa comincia il Tolve
sempre più incapace di produrre un forcing
offensivo. Di Cecca al 11’ prova suonare la
carica ma la sua conclusione è larga sul fondo. Al 14’è Branda a superare di testa Davide
in uscita e a raddoppiare per gli ospiti. I padroni di casa sono allo sbando ed al 27’ si infortuna Davide , con tutti i cambi già effettuati: il suo posto lo prende Signorelli. Ma
inizia un’altra gara. Al 35’ calcio di rigore
che Gruosso trasforma. Al 39’ colpo di testa
di Balsamo ma capitan Mastrangelo salva
sulla linea di porta. Al 48’Bacio Terracino di
testa divora un gol fatto. Il cronometro segna l’ultimo minuto di recupero, quando sugli sviluppi di una punizione dal limite
Gruosso indovina il «sette» alla destra del
portiere fissando il punteggio sul 2-2.
[Domenico Teto]
Viggiano
34 16 10 4 2 26 15
R. Metapontino 33 16 9 6 1 26 7
Atl. Potenza
32 16 9 5 2 32 20
Gr Valdiano
31 16 8 7 1 23 12
Policoro Heraclea 26 16 7 5 4 21 12
Atella Vulture
25 16 7 4 5 24 15
Murese 2000
24 15 7 3 5 23 19
Vultur
21 16 6 3 7 17 19
Com. Pisticci
19 16 4 7 5 24 19
Com. Tanagro
16 16 4 4 8 16 21
Pietragalla
16 16 3 7 6 15 20
Az Picerno
14 16 3 5 8 16 21
Moliterno
11 15 1 8 6 12 19
Real Tolve
11 16 1 8 7 12 24
Avigliano
4 16 0 4 12 5 49
LA PROSSIMA (18. GIORNATA)
Atl. Potenza - Atella M. Vulture; Az Picerno - Avigliano; Com. Pisticci - Com.
Tanagro; Moliterno - Gr Valdiano; Murese 2000 - Policoro Heraclea; Pietragalla - Viggiano; Real Metapontino Real Tolve. Riposa Vultur.
34 PROMOZIONE PUGLIESE
Lunedì 16 gennaio 2012
SCIVOLONE IN TESTA IL SAN SEVERO KO AD ASCOLI SATRIANO CEDE IL SECONDO POSTO ALLO SPORTING ALTAMURA. NEL DERBY DELLA SESTA PROVINCIA LA NUOVA ANDRIA SI ARRENDE AL REAL BARLETTA
Il Mola riprende la corsa
Galatina-Manduria: big match a reti inviolate. E Il Gallipoli si avvicina
GIRONE A
GIRONE B
A. BOVINO-A. MOLA
0-2
ASCOLI SATRIANO-SAN SEVERO
2-1
BOVINO: Ferrazzano, Matera, Pesolo, Morgigno, Cinquepalmi,
Irmici, Galano (29' st Strazzella), Da Bellonio, Curci (17' st Da Bellonio, 28' st Saponaro), Pelullo, Gemma. All. Mimmo.
MOLA: Portoghese, Grimaldi, De Marzio, Mongelli, De Francesco
(44' st Di Maria), Rizzi, Lanave, Schirone, Savoia (21' st Cacciapaglia), Ladogana (35' st Calaprice), Petaroscia. All. Caricola.
ARBITRO: Marinuzzi di Taranto.
RETI: 11' pt Savoia, 33' st (r.) Ladogana.
ASCOLI S.: Moschetto, Daluiso, Cartagine, Cuocci, Lanciano, Di
Fonso, Capano (12' st Moscato), Fabiano, Porcelluzzi, Montemorra, Amantino (39' st Ragno). All. De Martino.
SAN SEVERO: Coccia, De Cesare, Russi, Rufini, Trovato, Matera,
Lasalandra, Conte, Salzano, Cesareo (4' st Florio), Terrone. All.
Rufini-Ferrara.
ARBITRO: Cascella di Bari.
RETI: 21' (r.) Amantino, 4' st (r.) Salzano, 50' st Porcellucci.
l ORDONA. Passa la capolista dall'alto della
sua esperienza. Savoia subito in gol e per il Mola è
stato tutto più facile. Bello il Bovino che non si è
mai disunito. Il tecnico di casa Michele Mimmo le
ha tentate tutte nella ripresa, ma Ladogada dagli
undici metri ha raddoppiato per i suoi. Nel finale
di gara il Bovino cerca di accorciare le distanze
con Pelullo e Gemma. Gli uomini di Caricola, da
parte loro, hanno sfiorato la terza segnatura. Mola che resta in testa alla graduatoria, Bovino che
deve rimandare l'appuntamento.
[Ant.Vill.]
CASAMASSIMA-CASTELLANA
2-0
CASAMASSIMA: Fanelli, Amoruso, Tisti (79' Ferri), Faccitondo, Ricci, Fazio, Modesto (70' Cavallaro), De Giosa, Giovannielli, Carrassi (61' Milella), Colella. All. D'Ermilio.
CASTELLANA: Montaruli, Loparco, Petruzzi (61' Orlando), Miccolis, Frascati, Marquez, Salvi, Gentile, Longo, Cappelletti (52'
Biasi), Lentini (70' Giannoccaro). All. Santostasi.
ARBITRO: Balestrucci di Barletta.
RETI: 42' pt e 21’ st Giovannielli.
GALATINA-MANDURIA
0-0
PRO ITALIA GALATINA:Bassi, Stefanì, Specchia, Frascaro, Antico,
Carrino, Patruno, Cimarelli, Angelo De Benedictis, Natale De Benedictis (33’ s.t. Ruggiero), Mortari (44’ p.t. Adeshokan). All. Inglese.
MANDURIA: Fiorentino, Blè, Coccioli, Marchi, Serio, Nazzaro, Riezzo, Cocciolo, Peluso, Malagnino, Scala. All. Passariello.
ARBITRO: De Leo di Molfetta.
GALLIPOLI-CAROVIGNO
1-0
GALLIPOLI: Stanca, Romano L., Schiavano, De Prezzo, Greco,
Casalino, Parlacino (11' st Migali), Legari, Nobile, De Razza (37'
st Pellegrino), Renis (42' st Tarantiino). A disposizione Bove,
Urso, Mele, Trianni. All. Massimo.
CAROVIGNO: Termite, Schena, Comes, Carlucci, Marinelli,
Maggipinto (35' st Barnaba), Marinosci, Laterza (35' st Miccoli), Beltrame, Sabatelli, Rizzo. A disposizione Spina, Toscano,
Valente, Cecere, Lanzillotti. All. Prima.
ARBITRO: Di Maio di Molfetta.
RETE: 29' st Renis.
l ASCOLI. Chi sbaglia paga e alla fine la vicecapolista San Severo si è dovuta arrendere. Corre il
95', l'attaccante Porcelluzzi manda la palla in rete e
l'arbitro manda tutti a casa. Tripudio in casa dell'Ascoli per tre punti d’oro per la classifica. San Severo sciupone nel primo tempo. Dopo lo svantaggio la squadra ospite ha cercato il pari. Poi il rigore
di Salzano che impatta quello di Amantino. San Severo alla ricerca del vantaggio con gli ascolani a ribattere. Poi il finale di gara con Porcelluzzi che anticipa tutti e beffa l'ex vicecapolista. [Antonio Villani]
l GALATINA. L’attesissimo big match tra il leader
Galatina ed il vice Manduria è finito a reti inviolate,
al termine di una sfida molto intensa, giocata al cospetto di una degna cornice di pubblico. Nel primo
tempo sono stati gli ospiti a mettere in mostra le cose
migliori, creando interessanti opportunità, mentre i
padroni di casa hanno fatto di più dal 1’ al 30’ della ripresa, colpendo anche la parte alta della traversa con
Cimarelli, su punizione, salvo rischiare di capitolare
ad una manciata di minuti dal termine su una veloce
ripartenza nella quale Bassi ha salvato su Coccioli.
Migliori in campo: Carrino per il Galatina e Malagnino per il Manduria.
[c.a.]
l GALLIPOLI. C'è voluto uno spunto di testa di
Renis sugli sviluppi di un calcio d'angolo per avere la meglio su un coriaceo Carovigno e rilanciare il Gallipoli. La compagine di casa si è gettata
all'attacco sin dai primi minuti di gioco cercando il gol vittoria che aveva sfiorato in alcune occasioni sempre con Renis mentre il portiere di
casa è rimasto pressocchè inoperoso. [Roberto Cataldi]
CELLAMARE-P. POLIGNANO
OTRANTO-FRAGAGNANO
CRISPIANO-SOGL. LEVERANO
0-0
CELLAMARE: Caravelli, Ardito, Pagnelli, Angelillo, Di Carne,
De Simini (21’ st Verna), Schiraldi (45’ st Paracollo), Rubino, De
Carne (30’ st D.Lovicario), Anelli, G.co Conese. All. Prigigallo.
POLIMNIA: Petruzzelli, Desimini, Mazzilli, Massarelli, Grazioso,
Angelico, Ancona (12’ st Pascazio), Cassano (30’ st Lanave),
Portone, Catallucci (40’ st Carrieri), Saracino. All. Mancini.
ARBITRO: Lillo di Brindisi.
3-2
1-3
OTRANTO: Giannetta, Salentino, Dell’Atti, Morello, Galante, Biasco, Tarantino (18’ s.t. Samueli), Del Giudice, Marrocco (7’ s.t.
Guido), Cursano, Urso (26’ s.t. Neco). All. Salvadore.
FRAGAGNANO: Pozzessere, Riccardi, Gallù, Pulpito, Palese,
Lenti, Gianfreda (9’ s.t. Nardò), Cupino (41’ s.t. Masella), Vasco,
Candita, Scarcella. All. Simone.
ARBITRO: Campanale di Molfetta.
RETI: nel p.t. al 21’ Marrocco, al 25’ Vasco, al 26’ Tarantino; nel s.t.
al 23’ Guido, al 29’ Scarcella.
CRISPIANO-PAOLO VI: Franchini, Ricci, Stefanelli, Pappone (
15’st. Rossi ), Friuli ( 25’st. Pellegrino ), Edjekpanm, Carrieri, Santoro, Novellino, Taglio (25’ st. Casula ), Gentile. All. Murianni.
SOGLIANO-LEVERANO: Peluso, Tondo (3’ st. Scioni), Calasso,
Roi, Greco, Perrone, Ciurlia, Lillo, Botrugno, Verdesca (42’ pt. D.
Quarta; 35’ st. Francioso), Simone. All. Castrignanò.
ARBITRO: Giangregorio di Molfetta.
RETI: 18’ pt. Perrone, 25’ pt. Calasso, 36’ pt. Simone, 38’ pt. Novellino.
l CASAMASSIMA. Sorpasso al Castellana,
quarto posto assicurato e secondo risultato utile
consecutivo: questo il sostanzioso pacco regalo
che la mina vagante Casamassima trova al giro
di boa. La squadra di D’Ermilio legittima la vittoria sulla diretta concorrente con un perentorio
2-0 segnato da una rete per tempo del bomber
Giovannielli. Il primo al 42’ con un pallonetto a
scavalcare il portiere in uscita. Il secondo al 21’
della ripresa dopo una splendida manovra di prima tra Fazio e Colella.
[Pierpaolo Paterno]
l CAPURSO. Più Cellamare nel primo tempo
(Petruzzelli è bravo su De Carne e poi sullo stesso
Conese e su Schiraldi. Di un soffio alta la mezza
rovesciata di Anelli). Più Polimnia nella ripresa,
anche grazie a Pascazio. I rossoverdi tuttavia trovano la porta unicamente al 20’ con Saracino
(bravo Caravelli). Petruzzelli si conferma eroe di
giornata sventando con le unghie il contropiede
biancoceleste con Verna che imbecca Schiraldi il
cui diagonale frutta solo un corner. Per il Cellamare una delle migliori prestazioni stagionali. [r.
sp.]
l OTRANTO. Vittoria per 3-2 dell’Otranto nella
sfida interna contro il Fragagnano, che metteva in
palio punti pesanti per continuare a sperare nella
conquista di un posto nei play off. I locali sono andati in rete al 21’ del primo tempo con Marrocco,
subendo il pari ospite al 25, ad opera di Vasco. I padroni di casa si sono poi portati sul 2-1 1’ dopo con
Tarantino. Nella ripresa, l’Otranto ha realizzato il
gol del 3-1 al 23’ con Guido, ma il Fragagnano ha ridotto le distanze al 29’ con Scarcella.
[a. cl.]
l MONTEIASI. Contro il Leverano termina la
striscia positiva del Paolo VI. Il team salentino
condotto si impone grazie ad una maggiore lucidità sotto porta. Le reti giungono tutte nella prima
frazione di gioco. Il Paolo VI sbaglia al 10’ con Gentile, ma gli ospiti al 18’sbloccano il parziale con
Perrone. Il raddoppio del Leverano giunge ‘7 più
tardi con Calasso. La terza rete la realizza, al 36’ Simone. Prima del riposo i rossoblù jonici provano a
riaprire il match con Novellino. [Antonello Piccolo]
SP. ALTAMURA-TORREMAGGIORE 2-0
SAN GIOVANNI R.-BITRITTO
MOTTOLA-MARTANO
1-0
SAN CESARIO ARIA SANA-MASSAFRA 0-0
ALTAMURA: Campanaro, Troilo (1’ st Santelia), Aloisio (15’ st
Varisco), Vicenti, Chimenti, Dibenedetto, Cantatore (15’ st Pestrichella), Di Bari, Pinto, De Tommaso, Crupi. All. Terracenere.
TORREMAGGIORE: Cassone, Lonigro, Prencipe, De Stasio,
Mennella, Longo, Andreano (36’ st De Battista), Vannella, Zoila, Ricci, Di Gioia (21’ st Gaggiano). All. Torre.
ARBITRO: Petracca di Lecce.
RETI: 16’ pt Crupi, 20’ st De Tommaso.
SAN GIOVANNI ROTONDO: Longo, Mangiacotti, Di Maggio, Cellammare, Rotunno, Fiorentino, Nardella S. (33' st
Nardella M.), Barbone, Gentile, Scarano, Fiorella. All. Centra.
BITRITTO: Doronzo, Marasciulo, Silvestri, Clementini, Sucameli, Sibillano, Palasciano, Pignataro, Schettino, Masotti,
Bozzi. All. Mongelli.
ARBITRO: Donatelli di Taranto.
RETE: al 16' st Gentile.
MOTTOLA: Terrusi, Fumarola, Russo (Mandriota), Calicchio, Frappampina, Tunzi, Bruni, Fanfulla, Zazza (Lucarelli), Lacatena (Cellammare). All. Gidiuli.
MARTANO: De Iaco, Fracella (Scuglia), De Dominicis, Schio, Nestole,
Nocco C. (Nocco G.), Luperto, Epifani, Albano, Garrappa, Passabì.
ARBITRO: Panettella di Bari.
RETE: 75’ Frappampina.
POL. SAN CESARIO:Rizzo Alessandro, Zilli, Caporale, Carati, Durante, Ciccarese (Prinari), Dazzi, Pizzileo ( De Giorgi), Montanaro,
Raganato, Stampate (Malinconico). All. Oscar Greco.
MASSAFRA: Leuzzi, Bocconi, Luccarelli (Bufano), Solito, Salvi,
Aurelio (Macaluso), Scuro, Lazzaro, Piccolo, Turi (Marzano), Miccolis. All. Vitti.
ARBITRO: Ameruoso di Bari.
l ALTAMURA. Lo Sporting raggiunge la sesta
vittoria consecutiva. I padroni di casa comandano il gioco e al 16’ arriva il vantaggio: apertura di
Di Bari per Aloisio che mette in mezzo per l’accorrente Crupi e Cassone è battuto. Al 21’ si rivedono gli ospiti con Andreano che impegna Campanaro. Nella ripresa lo Sporting parte a tutta
birra. I padroni di casa controllano i tentativi del
Torremaggiore e al 20’ raddoppiano con un tiro
di De Tommaso deviato da un difensore.
[I.C.]
l SAN GIOVANNI ROTONDO. Continua la
scalata alla zona alta della graduatoria da parte
dei garganici che liquidano con una rete di Gentile un volenteroso Bitritto che ha, poi, cercato il
pareggio con un uomo in più (espulso Barbone)
di trovare il pari. ma il San Giovanni non si è
mai scomposto ed ha chiuso tutti i varchi agli
uomini di Mongelli. Finale convulso con azioni
da gol da una parte e dall'altra con le difese che
non hanno lascitao spazio agli attaccanti. [A.V.]
l MOTTOLA. Bella vittoria del Mottola che si conferma tra le grandi del campionato. Il primo tempo è
dominato dai ragazzi di Gidiuli che hanno costretto
gli ospiti a chiudersi in difesa. La ripresa inizia con il
Mottola alla ricerca del vantaggio. Al 10’ Bruni tutto
solo si fa neutralizzare da De Iaco. Al 20’ negato un rigore a Tunzi per atterramento in area. Al 25’ punizione di Frappampina parato da De Iaco. Cinque minuti
più tardi lo stesso capitato si ripete su punizione e
questa volta nulla può De Iaco che si vede superare
dal pallone che si insacca alla sua sinistra. [Francesco
Francavilla]
l SAN CESARIO. Il San Cesario, in formazione di
emergenza per infortuni, ha conquistato un prezioso punto per la sua classifica contro un avversario
che occupa i primi posti in classifica. I giocatori della formazione locale non hanno fatto rimpiangere i
loro sostituti e, con un po’ di fortuna, avrebbero potuto ottenere una prestigiosa vittoria. Nel primo
tempo il San Cesario ha avuto due facili occasioni
da rete, ma la difesa del Massafra e l’attento Leuzzi
hanno impedito il vantaggio. Nella ripresa il Massafra ha cercato con tutti i mezzi la vittoria, ma Rizzo ha difeso con sicurezza la sua porta. [Luigi Lezzi]
REAL BAT
NUOVA ANDRIA
2
0
REAL BAT: Crisanti, Balducci (30’ st Piazzolla G.), Dipilato (24’ st Strignano),
Mennuni, Maffeo, Piazzolla V., Dibitonto
(20’ st Tortosa), Amendola, Calabrese,
Ruscino, Zingrillo. All. Lanotte (squalificato, in panchina il prep. Pulisciano).
N. ANDRIA: Monte, Ziri, Polichetti, Quacquarelli, Dicandia, Civita, Patimo (15’ st
Lotito), Conversano, Lorusso, Selvarolo (42’ st Storelli), Leonetti. All. Di Bari.
ARBITRO: Montarulo di Molfetta.ù
RETI: 5’ pt Dibitonto, 15’ pt Ruscino.
l BARLETTA. Il Real Bat si aggiudica il derby della sesta provincia con la Nuova Andria e
torna al successo dopo quasi tre
mesi di astinenza. Decisiva la
partenza-sprint dei padroni di
casa. Il tap-in vincente di DiBitonto rompe l’equilibrio. Poco
dopo un gran gol di Ruscino. [Mario Borraccino]
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOgR20GCF3VlOe4RUKYemvqE=
REAL ALBEROBELLO
CANOSA
3
0
ALBEROBELLO: Sardella, Terrafino, Troviso, Agostino (30’st. Monticelli), Stridi
(24’pt. Favia), Franco, Lisi (14’st. Foggetti),
Massafra, Quercia, Di Bari, Diamante. All.
Caroli.
CANOSA: Cilli, Casatella (20’st. Di Gennaro), Di Muro, Landolfi, Rizzi, Marzocco, Pasculli (8’st. Bizzoca), Di Benedetto, D’Introno, Sguera (35’st. Colangione), Piacenza.
All. Iannone.
ARBITRO: Rizzello di Casarano.
RETI: 13’pt. Di Bari, 12’st. Di Bari, 21’st. Quercia.
l ALBEROBELLO. Tre gol e tre
punti per il Real Alberobello, che
ha dominato per buona parte del
match. Di Bari sblocca il risultato
al 13’pt. Al 15’ è il Canosa a farsi pericoloso. Nella ripresa è ancora Di
Bari a raddoppiare. Poi ci pensa
Quercia al 21’st., solo davanti a Cilli, a siglare il 3-0. [Emanuela Miraglia]
MINERVINO
R. RUTIGLIANO
1-0
0
0
MINERVINO: Amoruso, Schiavo P., Pasculli, Impera, Abbasciano, Calducci,
Mancuso, Salvemini (Gaeta), Martinelli,
Di Candia, Di Giovinazzo (Rubino). All.
Vito Maino.
RINASCITA: Cofano, Aufieri, Avvantaggiati, Brescia, Torre, Nasca (Ronzulli), Di
Donato (Gentile) Liegi, Dica, Tenzone,
Sommaria (Poffoli). All. Porzia.
l MINERVINO. Finisce a reti
inviolate la sfida tra il Minervino
e la Rinascita Rutiglianese. Partita giocata con molta determinazione dai padroni di casa che
puntano ad incamerare tre punti
preziosi per la salvezza, ma senza riuscirvi. Alcuni episodi sfortunati condizionano l’esito della
gara, tra cui due gol mancati per
il Minervino ed un rigore non assegnato, come evidenziato dai
giocatori.
[Rosalba Matarrese]
STELLA JONICA
BOTRUGNO
4
0
SAN GIORGIO:Ricci, Izzo, Lattanti; Troccoli, Iaia, Rabindo; Detimo, Tursi (1’ st Consiglio), Vapore, Pignatale, Rito (35’st Marin).
All. Marinelli.
BOTRUGNO: Colapietro, Ingrosso, Malorgio (20’ st Lentini); Castrignano (20’ st
Cianci M.), Greco, Ficocelli; Negro, De
Matteis, Pede, De Riccardis, Cianci M. All.
Petrachi.
ARBITRO: Andreano di Foggia.
RETI:15’pt Rito, 40’pt, 46’pt Pignatale, 30’st
Lattanti.
l SAN GIORGIO. Il poker è servito. Il San Giorgio si riscatta agevolmente contro il fanalino Botrugno, dopo quattro sconfitte di fila.
Al 15’ primo gol di Rito. Poi sale in
cattedra Pignatale e raddoppia al
40’. Nella ripresa Colapietro evitava altre capitolazioni ma nulla poteva al 30’, dopo la traversa di Rito,
su Lattanzi.
[Angelo Occhinegro]
SAN VITO N.
LEPORANO
3
3
SAN VITO: Laghezza, Barca, Esposito, Iuraro, De Nicola, Solimeno, Leoci, Marini,
Lanzillotti, Pepe, De Carlo. All. Sabatelli.
LEPORANO: Scarcia, Centrone, Palombella, Zangla, Stante, Arcadio, Distani, Fanizzi, Cimino, Chirivi, Simonetti. All. Frascella.
ARBITRO: Piacenza di Bari.
RETI: 21’ Arcadio, 39’ De Carlo, 62’ Pepe (r.),
71’ Cimino, 79’ Lisi, 85’ De Nicola.
l SAN VITO. Girandola di reti
al «Citiolo»: è il Leporano ad andare per primo in vantaggio. Il San
Vito si ritrova e, prima del riposo
trova il pareggio con De Carlo.
Nella ripresa il Leporano cerca di
approfittare della superiorità numerica ma è il San Vito a portarsi
in vantaggio, su rigore, trasformato da Pepe. I tarantini pareggiano poco dopo. La gara altri due
gol, uno per parte. [Raffaele Romano]
MARUGGIO
NOVOLI
0
2
MARUGGIO: Pastorelli, Scarciglia (s.t. 16’
Pisani), Visconti; Lanzo (s.t. 38’ Trisolini),
Mero (s.t. 28’Marco Distratis), Caputo; De
Nitto, Gioia, De Comite, Mignano, Di
Manzo. All. Delvecchio.
NOVOLI: Antonica, Elia, Buttazzo; Maci, Potì, Orlando; De Matteis (s.t. 25’Bianco), De
Luca, De Giglio (s.t. 37’Y. De Santis), Rollo
(s.t. 39’ Quarta), Simmini. All. Leone.
ARBITRO: Binetti di Barletta.
RETI: s.t. 5’ De Matteis; 9’ De Giglio.
l MARUGGIO. Brutto stop interno del Maruggio nello scontro
diretto con il Novoli. Primo tempo con una sola occasioni: al 31’
De Nitto si fa anticipare. Nella ripresa, in 4 minuti, le due reti degli
ospiti di De Matteis (il migliore) e
De Giglio, originate da calci da
fermo, con la difesa locale (priva
di Angelè), colpevolmente ferma.
[Nando Perrone]
PROMOZIONE LUCANA 35
Lunedì 16 gennaio 2012
LA SQUADRA DI MISTER VIOLA SUPERA PER 2-0 IL GROTTOLE, MENTRE IL PIGNOLA SCAVALCA IL CONTROSENSO E AGGANCIA L’AURORA. E DOMENICA LA SFIDA CHE POTREBBE DECIDERE IL TORNEO
Il Marconia in fuga solitaria
Pareggio del Tursi, sale a 9 punti il distacco della capolista dalle seconde
MARCONIA - GROTTOLE
2-0
BERNALDA - TURSI
2-2
C. POTENZA - PESCOPAGANO
0-2
l MARCONIA. Tornato a vestire la classica
casacca rossoblù, il Marconia batte senza eccessivi patemi d’animo il Grottole, porta il distacco
sulle più immediate inseguitrici a nove punti e
continua a dominare il campionato di Promozione guardando tutti dall’alto. E adesso per le
inseguitrici la situazione si è fatta davvero difficile.
Contro i «cugini» allenati da Pinuccio D’Ascanio basta una doppietta di bomber Fabiolino
Andreulli, tornato al gol dopo un breve periodo
senza reti, per regalare l’ennesimo successo alla
capolista. Gli uomini di Pino Viola scendono in
campo determinati e, sin dal fischio d’inizio,
pressano gli ospiti, anche se il primo tempo ter-
mina senza reti e, tutto sommato, senza grandi
sussulti. La puntuale svolta, però, arriva nella
ripresa quando la squadra di casa, grazie alla
doppietta del suo capitano, nel giro di 5’ sistema
avversario e partita, gestendo senza problemi la
restante frazione di gara. Aurora in vantaggio al
20’, quando l’arbitro Blasi concede l’inevitabile
penalty in seguito ad un nettissimo fallo commesso dal portiere ospite Bellino in piena area
su Andreulli lanciato a rete: è proprio l’ex calciatore del Viareggio a realizzare la massima
punizione. Il raddoppio arriva dopo 5’, ancora
con il capocannoniere jonico, in questo caso ben
lanciato dai compagni di squadra dopo l’ennesima azione manovrata.
Il Grottole si è visto poco o niente: la gara, infatti, è stata sempre nella mani dei padroni di
casa che hanno solo difettato in concretezza,
specie nella prima frazione. In attesa della migliore Aurora, dunque, Viola può comunque
continuare a godersi il primato in classifica e
cominciare a pensare al match di domenica a
Tursi, dove gli jonici saranno attesi da un test
probante contro l’altra Aurora, seconda in classifica.
Piero Miolla
l BERNALDA. È stato un vero derby. Gli ospiti si illudono per un tempo. Bernalda sovverte i pronostici
nella ripresa, ma Tursi trova nel recupero la zampata del pareggio. Un pareggio che non accontenta nessuno. Primo tempo brutto, dai toni agonistici accesi.
L'Aurora sblocca al 43', con Paparella, che semina avversari e insacca Pinelli. Nella ripresa Bernalda preme, ma sciupa con Pizzolla e Buono. Al 15' Benedetto
segna di opportunismo, su assist di Schettino, che al
22' incrocia per Buono, la palla del 2-1. L'espulsione di
Sarubbi costringe i padroni di casa all'inferiorità numerica. A tempo scaduto il forcing del Tursi si concretizza con Sciancalepore, che riprende una corta
respinta di Pinelli, su tiro di Paparella. [Angelo Morizzi]
l POTENZA. Un Controsenso stanco e giù di tono
perde in casa contro un Pescopagano motivato e ben
attrezzato. Gli uomini di Romano costruiscono ben
poco durante tutto il match e gli ospiti sono bravi ad
approfittare del letargo potentino per portare a casa
tre punti d’oro. A centrare la prima rete è Cantone.
Sugli sviluppi di un calcio d’angolo il numero 5 è il
più lesto di tutti e con un colpo di testa preciso va a
gonfiare la rete. Il gol carica i rossoblu ospiti che
tentano il raddoppio in diverse occasioni. Il Controsenso prova timidamente a reagire ma al 41’ D’Andria spreca in malo modo l’unica occasione del pareggio. La ripresa inizia con il raddoppio degli ospiti, a firma di Glorioso che mette così in cassaforte il
risultato. Sarà solo l’intervento dell’estremo Uva a
negare la tripletta del Pescopagano, che padroneggia il campo fino al triplice fischio.
[Em. Fer.]
LATRONICO - LAGONEGRO
1-0
FERRANDINA - SANTARCANGIOLESE 0-2
R. IRSINA - ROTONDELLA
PIGNOLA - BALVANO
LATRONICO Marra, Matinata, Totaro, Giannatiempo, Magliano, Ponzo, Papaleo, M. Gesualdi, Ronca, Carraturo (47' st
Marinari), Gioia. All. Matinata.
LAGONEGRO Vigorito, Savino, Castelluccio, Amiranta, Bonizio, Montuori, Padula (1' st Chiacchio), Verbena, Ielpo, Agrello (45' st Perazzo), Di Cioccio (1' st Caputo). All. Capobianco.
ARBITRO Contini di Matera.
RETE 26’ pt (rig.) Carraturo.
FERRANDINA Fraccalvieri, De Lucia, Russo, F. Giasi, Mastrangelo,
A. Giasi, G. Loponte, Pirretti (Siracusa), Pavese, Latronico (Galgano), Pipìo (De Oliveira). All. Stigliano.
SANTARCANGIOLESE Laurita, Gariuolo, Bellusci (C. Loponte), Cirigliano, Sabìa, Lozito, Cifarelli, Gorga, Cavallo (Esposito), Molletta,
Pantone (Briamonte). All. Esposito.
ARBITRO Capolupo di Matera.
RETI 25’ pt Molletta, 48’ st Esposito.
NOTE espulsi 42’ st C. Loponte e 47’ st Galgano.
REAL IRSINA Lolaico, Decollanz, Acito, Stano, Ventricelli, Tonti (Ippolito), Colamassaro (Morena), Bonatesta, Papangelo (Mascolo),
D’Ambrosio, Barucchelli. All. Rizzi.
ROTONDELLA Vampo, L. Manolio, Ripoli, Frabetti (Divincenzo), Romano, Rubolino, Santarcangelo, Donadio, Suriano (M. Manolio),
Ripa, D’Agostino (Varga). All. Martino.
ARBITRO Pavone di Bernalda.
RETI 16’ pt (rig.) Papangelo, 29’ pt Decollanz, 9’ st D’Ambrosio, 12’ st
Barucchelli, 22’ st Donadio.
PIGNOLA Masi, Gerardi, F. Santarsiero (33’ st Rosciano), Postiglione, Mazzacane, Tavassi, Chiorazzo, Bochicchio, Carbutti (33’
st Cilibrizzi), Starna, R. Santarsiero (1’ st Albanese). All. Lauria.
BALVANO Ambrosio, Spera (32’ st Carleo), Verdecanna, Quagliato, De Palma, Giuliano, Romano (40’ st Apicella), Malandrino,
Falcone, Leone, Saracco (22’ st Luongo). All. Valantano.
ARBITRO Russo di Bernalda.
RETI 34’ pt (rig.) Malandrino, 19’ st Albanese, 39’ st Starna.
NOTE espulso Tavassi per doppia ammonizione.
l FERRANDINA. La fortuna ha voltato le spalle al
Ferrandina, che avrebbe meritato senza dubbio il pareggio. Al 5’ è Pantone a impensierire Fraccalvieri
con un tiro dal limite, ma il portiere non si lascia sorprendere e devìa in calcio d’angolo. Al 10’ è bella la
triangolazione fra Pipìo e Latronico, ma questi colpisce la traversa. Al 25’ il primo gol: cross dalla sinistra
di Cifarelli, Russo intercetta ma rinvia malamente
sui piedi di Molletta, che non si lascia sfuggire l’occasione; il suo diagonale è imprendibile per Fraccalvieri. Al 14’ della ripresa Bellusci lancia Pantone, la
cui conclusione è alta. Al 38’ Mastrangelo prova a
sorprendere Laurita con una punizione: deviazione
in calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale lo stesso
Mastrangelo tira alto di testa. Il raddoppio al 48’ con
un colpo di testa di Esposito.
[Vincenzo De Lillo]
l IRSINA. La partita è inizialmente equilibrata.
Si vede una certa supremazia dei padroni di casa,
ma gli ospiti non stanno a guardare. Anzi, si fanno
più volte pericolosi con calci di punizione dal limite
dell’area tirati dall’esperto Frabetti e da Ripa, agevolati dal vento a favore. La difesa irsinese, però, è
molto vigile. Il primo gol al 16’: calcio di punizione
del nuovo tesserato Barucchelli; una mano degli
ospiti in barriera e conseguente rigore; dal dischetto
trasforma Papangelo. Passano pochi minuti e arriva
il raddoppio sulle conseguenze di un calcio d’angolo:
batti e ribatti in area; ha la meglio Decollanz, che riesce a trovare il varco giusto. Dopo il riposo, vanno a
segno gli irsinesi D’Ambrosio su punizione e Barucchelli su respinta di Vampo, che aveva parato il tiro
di Papangelo. Per gli ospiti accorcia Donadio. [v.d.l.]
l PIGNOLA. Sarebbe potuta finire diversamente visto il predominio dei padroni di casa che in
quanto a possesso palla ed occasioni hanno decisamente fatto la partita. Eppure il match parte in salita per il Pignola costretto, dopo il rigore messo a
segno da Malandrino, a rincorrere gli ospiti. Rigore questo causato da un errore di Mazzacane e
l’estremo Masi, colpevoli di non essersi capiti e di
aver lasciato libero Falcone. Mazzacane visto il pericolo falcia l’attaccante e costringe l’arbitro a fischiare il penalty. Il primo tempo si chiude senza
altre emozioni. La ripresa è tutto un monologo del
Pignola che spreca tantissime occasioni. È il solito
Starna a sbloccare la situazione. È lui infatti che
prima serve magistralmente Albanese e poi va a
chiudere il match con la sua marcatura. [Em.Fer.]
MARCONIA Parisi, Natuzzi, Cifarelli, Gammino, Chiruzzi, Gialdino, Cappiello, Legnante (30’ st Giannini), Andreulli, Carlomagno (44’ st Fumarola), Moliterni (40’ st Schiraldi). A disp.
D’Urso, Bruno, Spani, Gallitelli. All. Viola.
GROTTOLE Bellino, P. Carbone, Giampetruzzi, Giordano, F.
Paladino, Allegretti, Salluce, R. Paladino, Nasca, A. Carbone,
Varvarito. A disp. Pepe, Lopiscopia, Garone, Esposito, Di Pace, Grilli, Antezza. All. D’Ascanio.
ARBITRO Blasi di Potenza.
RETI 20’ st (rig.) e 25’ st Andreulli.
l LATRONICO. Per i padroni di casa un successo di misura giunto dopo una lunga serie di
sconfitte, al termine di una partita combattuta e
molto equilibrata. La rete che spezza l'equilibrio arriva al 26' grazie ad un calcio di rigore
realizzato da Carraturo per un fallo di mano in
area di un difensore ospite. Nella ripresa il Lagonegro tenta di riequilibrare la situazione, Gli
uomini di mister Capobianco si portano in
avanti con decisioni, fanno molto possesso palla
ma negli ultime sedici metri sono alquanto imprecisi. Poche le palle gol prodotte anche grazie
al buon controllo difensivo di Totaro e compagni. In campo le due squadre hanno dato il massimo, a volte anche andando oltre la grinta sportiva , tant’è che si è perso il conto dei cartellini
gialli.
[Antonietta Zaccara]
PROMOZIONE
I RISULTATI (17. GIORNATA)
A. Marconia - Grottole
Bernalda - A. N. R. Tursi
C. Potenza - Pescopagano 1926
Ferrandina - Santarcangiolese
Latronico - S. Lagonegro 04
Real Irsina - Rotondella
S. Pignola - Balvano
Ha riposato Miglionico
LA CLASSIFICA
A. Marconia
37
S. Pignola
28
A. N. R. Tursi
28
C. Potenza
24
Santarcangiolese 23
S. Lagonegro 04 23
Bernalda
22
Pescopagano 20
Real Irsina
20
Miglionico
19
Grottole
19
Rotondella
17
Balvano
16
Ferrandina
15
Latronico
12
16
15
16
16
16
16
16
15
16
15
16
16
16
15
16
11
8
7
7
5
7
6
6
5
5
5
4
4
4
3
4
4
7
3
8
2
4
2
5
4
4
5
4
3
3
1
3
2
6
3
7
6
7
6
6
7
7
8
8
10
2-0
2-2
0-2
0-2
1-0
4-1
2-1
30
28
18
33
17
16
20
21
23
19
15
15
13
13
13
11
16
10
19
14
18
22
20
32
22
24
23
22
18
23
LA PROSSIMA (18. GIORNATA)
A. N. R. Tursi - A. Marconia; Balvano Grottole; Pescopagano 1926 - Latronico; Real Irsina - Ferrandina; Santarcangiolese - S. Pignola; Rotondella - Bernalda; S. Lagonegro 04 - Miglionico. Riposa C. Potenza.
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOgR20GCF3VlO++xPWbyW97M=
BERNALDA Pinelli, Grieco, Zaza, Sarubbi, Pizzolla, Corleto, Moro (17'
st Russo), Calabrese, Benedetto (35' st Di Biase), Buono, Schettino
(25' st Rondinone). A disp. Caruso, Della Pioggia, Guidotti.
AURORA TURSILobasso, Manfredi, De Bari, Campanale (34' st. Fortuna), Magrone, Capalbo, Sciancalepore, Belviso, Paparella, Andrulli (13' st. Aurelio), Lambertini. A disp. Francolino, Ciaglia, Airoldi. All. Pitrelli.
ARBITRO Giambersio di Venosa.
RETI 43' pt Paparella, 15' st Benedetto, 22' st Buono, 49' st Sciancalepore.
NOTE 24’ st espulso Sarubbi.
4-1
CONTROSENSO Uva, Isoldi (33’ pt Santarsiero), Iula, Forgerato, G.
Santangelo, Sabia, Tornillo (26’ st V. Sangregorio), Tolve, Petraglia, Gioffredi (26’ st C. Santangelo), D’Andria. All. Romano.
PESCOPAGANO Rosa, De Mito, Bergamasco, Tummillo (32’ st
Tummillo), Cantone, Lotano, Monteverde, Lanza, Nicastro, Glionna (32’ st Panariello), Glorioso (44’ st Colatrella). All. Toscano.
ARBITRO Amendolara di Moliterno.
RETI 18’ pt Cantone, 9’ st Glorioso.
2-1
RALLY NELLA CATEGORIA CAMION VINCE L’OLANDESE DE ROY SU IVECO
PALLAMANO TRA COPPA ITALIA E CAMPIONATO
Francesi pigliatutto
Due volte col Teramo
il destino del Fasano
Alla Dakar trionfano Despres (moto) e Peterhansel (auto)
l RIO DE JANEIRO. Francia
pigliatutto alla Dakar: i transalpini Cyril Despres, in moto,
e Stephane Peterhansel, in auto, si sono aggiudicati la 33ª
edizione del rally, al termine
della 14ª tappa tra Pisco e
Lima, in Perù, 254 km di percorso inclusa la prova cronometrata più corta della manifestazione (29 km). I due
atleti si sono garantiti il successo dopo aver terminato la
penultima tappa con la rispettiva leadership nella classifica generale.
Per Peterhansel (Mini) è
stata più che una vittoria, una
vera e propria apoteosi: con
quella odierna ha collezionato
ben 10 successi alla Dakar, sei
in moto e tre in auto. «È stato
incredibile - ha commentato il
pilota - mi pare impossibile
essere riuscito a vincere ben
dieci volte».
Tra le auto, la tappa è stata
conquistata dall’americano
Robby Gordon (Hummer).
Non meno significativa la
vittoria di Despres (Ktm), riuscito a recuperare il comando
della classifica, che aveva perso venerdì scorso, e a battere
anche il compagno di squadra
e rivale, lo spagnolo Marc
Coma, vincitore nel 2011 e alla
fine classificatosi secondo.
Depres, che ha terminato il
rally con il tempo di 43 ore e 28
minuti, ha inanellato il suo
quarto trionfo alla Dakar, dove aveva già vinto nel 2005,
2007 e 2010. «È stata l’edizione
più dura alla quale ho partecipato», ha detto il pilota
alla fine. Tra le moto, la tappa
è andata al norvegese Pal Anders Ullevalseter (Ktm).
Per quanto riguarda i quadricicli, il rally è stato invece
appannaggio dell’argentino
Alejandro Patronelli (Yamaha), al suo secondo titolo,
mentre l’olandese Gerard De
Rooy (Iveco) ha vinto nella
categoria camion, interrompendo così l’egemonia finora
mantenuta dai piloti russi.
La corsa più dura del mondo si era aperta malissimo già
a Mar del Plata, in Argentina,
con la morte subito alla partenza del motociclista argentino Jorge Martinez Boero. La
conclusione - dopo 8.300 km di
percorso complessivo, di cui
oltre metà costituiti da prove
speciali cronometrate - è servita a riportare il sereno alla
competizione, criticata da più
parti per la sua pericolosità:
centinaia di persone in delirio
hanno atteso i piloti al traguardo di Lima, in Perù, dove
la gara sudamericana è terminata per la prima volta.
Al di là del sentimento di
lutto ancora presente tra i
piloti, per i tifosi e la gente
comune che ha gremito «Plaza de Armas» in attesa della
cerimonia di premiazione è
stata un’autentica festa, commemorata con migliaia di
messaggi e foto anche su Twitter.
l La Junior Fasano conquista la Final Four di Coppa Italia di
Pallamano: dopo aver superato lo scorso settembre Conversano, Noci e
Altamura i brindisini hanno la meglio anche della Cassano Magnano,
capolista del girone A del campionato di A1. Nel doppio confronto contro
i cadetti, però, il sodalizio del presidente Angelo Dicarolo soffre e rischia
persino l'eliminazione. Orfana del suo portiere Paolo Sirsi, fuori, forse,
fino al termine della stagione per infortunio - lesione a un muscolo della
spalla con probabile interessamento dei
legamenti - ma con il nuovo acquisto
Baldo D'Angelo, terzino sinistro proveniente dal Marsala, e con il rientrante
Giancarlo Costanzo, al Pala Zizzi i biancazzurri si aggiudicano con fatica la prima partita (32-30) e pareggiano la seconda (28-28). Ma proprio nell’ultima gara gli ospiti, avanti di tre lunghezze a
metà tempo e per gran parte della ripresa, sono raggiunti nel finale dalla
reazione di Beharevic (7 punti) e Rubino
TERZINO Baldo D’Angelo
(8). Adesso la Junior sfiderà il Teramo,
vincente contro l'Henna, il prossimo 3 aprile per l'atto finale della
manifestazione, da disputarsi in una sede da definirsi. Nel prossimo
week-end, invece, riprenderà la serie A di Élite con la prima giornata del
girone di ritorno: al facile impegno della PlanetWin 365, distante quattro
punti dalla capolista Bozen, che ospiterà al Pala San Giacomo Ancona, si
contrappone la difficile trasferta della Pallamano Intini sul campo della
vicebattistrada Trieste mentre Fasano farà visita proprio al Teramo.
Gianluca Cascione
36 BASKET
Lunedì 16 gennaio 2012
LEGADUE IL TEAM DI BUCCHI GIOCA UNA BRUTTA PARTITA, MA NEL FINALE RIESCE A TIRARE FUORI GLI ARTIGLI. BENE NDPJA E BOROVNJAK
Brindisi sbanca Imola
L’Enel finalmente piazza la volata vincente. Tiri liberi decisivi
AGET IMOLA-ENEL BRINDISI 60-62
AGET IMOLA Sabattani ne, Cournooh 5 (1/3; 1/3), Preti
ne, Turel ne, Masoni 7 (2/3; 1/3), Kotti 5 (1/7), Prato 17
(5/7; 2/5), Bruttini 8 (3/5), Whiting 15 (3/11, 0/2), Foiera 3
(1/2 da 3), All. Fucà.
ENEL BRINDISI Maestrello (0/1), Poletti ne, Formenti 3
(0/1; 1/3), Hunter 16 (3/5; 2/6), Renfroe 9 (4/7; 0/3), Ndoja 12 (3/9; 2/2), Borovnjak 14 (6/11), Callahan 3 (0/1; 1/1),
Zerini 2 (1/1; 0/1), Giuri 3 (0/1; 1/1), Vorzillo ne, Rosato
ne. All. Bucchi.
ARBITRI Di Francesco, Bartoli e Ranaudo.
PARZIALI 9-6; 24-24; 37-45, 60-62
NOTE - Tiri liberi: Imola 15/17; Brindisi 7/9. Tiri da due punti: Imola 15/36; Brindisi 17/37. Tiri da tre punti: Imola
5/15; Brindisi 7/17. Spettatori 2.000 circa.
TRASCINATORE Klaudio Ndoja dell’Enel Brindisi
l FAENZA. Ancora un successo di Brindisi in terra emiliana, stavolta dopo una brutta partita, a casa di una Imola resiliente e coriacea. Punti preziosissimi per la classifica,
il gioco è da migliorare molto, ma i segnali di
tenacia e caparbietà sono confortanti per il
coach bolognese Bucchi. Mvp statistico Borovnjak, ma la svolta emotiva e tecnica l'ha
data Ndoja, attore delle azioni decisive.
Di fronte alla sempre nutrita rappresentanza di supporter biancoblu in curva, la gara ha un avvio veemente, Bruttini apre le
marcature e fa soffrire notevolmente Callahan, ma gli uomini di Bucchi non si fanno
intimidire e reagiscono cercando i lunghi e
grazie alle penetrazioni dei due Usa restano
in perfetta parità (6-6 al 5'). Le palle perse i tiri scentrati non si contano, il ricorso alla zona in difesa serve a sopravvivere in un quarto da 15 punti totali. Nonostante questo, gli
ospiti tornano avanti grazie ad un paio di appoggi di Borovnjak. Il neo entrato Foiera fa e
disfa ad ogni azione per i biancorossi, che
non hanno nulla in avanti da Prato e Whiting, ma che nella bolgia del Palacattani trovano il modo di rendersi utili difensivamente (12-14 al 15').
Un timeout chiesto da coach Bucchi fa
sbollire l'intensità selvaggia della partita ed
è il capitano Ndoja a dare la sferzata. Poi il
mascherato Borovnjak e Giuri danno il
massimo vantaggio ai pugliesi (13-20 al 17').
L'immediata sospensione di Fucà ha l'effetto di trovare i tanto attesi primi punti di
Whiting e Prato che portano alla perfetta parità dell'intervallo lungo.
L'inizio del terzo quarto conferma la falsa
riga dei primi due con qualche realizzazione
in più (30-29 al 23'). E' sempre alla difesa che
si aggrappa Brindisi per restare in partita,
vista l'abulia di Renfroe e Hunter: sono Zerini e Callahan a non concedere nulla ai lunghi emiliani e trovare qualche jolly (34-36 al
27'). Coach Bucchi trova benefici immediati
riproponendo la «2-3» e Hunter scocca una
tripla indisturbato per il nuovo massimo
vantaggio ospite. Il giocatore più esperto di
Legadue, Trent Whiting, non trova una soluzione valida, Kotti butta alle ortiche anche
passaggi elementari e Formenti trova la tripla dall'arco che genera il +8. Il prevedibile
arrembaggio dei ragazzi di Fucà trova in
Prato e Cournooh i suoi alfieri, ma Renfroe
ripristina le distanze (47-53 al 34').
Un fischio avverso a Borovnjak e l'immediato tecnico per proteste portano l'Aget in
parità a quota 53: le due squadre si scambiano colpi come due pugili, ai liberi dei brindisini replica un gioco da 3 punti di Prato
(56-57 al 38'). Ndoja e Borovnjak recuperano
due fondamentali rimbalzi offensivi, il lungo realizza un gancio cielo notevole, ma Imola segna subito. L'ultimo possesso è gestito
malissimo da Renfroe e Prato si mangia un
rigore. Nella mischia furiosa che ne segue
l'arbitro da il possesso ai padroni di casa,
centrando la decisione, ma Prato marcato
da Ndoja perde la maniglia del pallone che
rotola fuori. Hunter è freddo dalla lunetta e
Whiting lo imita non volendo, non riuscendo a sbagliare il secondo. Renfroe segna non
volendo il secondo di due liberi, ma la preghiera di Prato, neanche troppo contestata,
da metà campo, trova solo il ferro.
Massimiliano De Panfilis
A1 DONNE IL TEAM DI RICCHINI TIENE A DISTANZA LE RIVALI PER IL TITOLO DIV. NAZ. B VITTORIOSO RITORNO IN PANCHINA DI CIRACÌ
Cras, impresa a Schio Bisceglie domina e trema
Taranto domina con Vaughn, Mahoney, Sottana e Ballardini
SCHIO-CRAS TARANTO
52-65
GIUGLIANO
51
AMBRIOSIA BISCEGLIE 53
FAMILA WUBER SCHIO Cohen 13, Masciadri 5, Macchi 7,
McCarville 6, Ford 16; Pastore, Consolini 3, Erkic, Nadalin 2.
Ne: Ramon. All. Lasi.
TARANTO Sottana 13, Greco 2, Mahoney 19, Godin 5, Vaughn 10; Gianolla 3, Ballardini 9, Giauro 4, Pascalau. Ne: Siccardi. All. Ricchini.
ARBITRI Cherbaucich di Trieste e Rudellat di Nuoro.
PARZIALI 19-19, 32-42, 42-57, 52-65.
NOTE - Tiri liberi: Sc 9/21, Ta 11/14; tiri da 2: Sc 17/43, Ta
18/49; tiri da 3: Sc 3/14, Ta 6/10; rimbalzi: Sc 36, Ta 42.
l SCHIO. Colpo stellare quello del Cras Taranto ieri sera in casa del Famila Wuber Schio
nella prima di ritorno. La sfida tra le squadre
che stanno dominando gli ultimi anni (7 scudetti in due nelle ultime nove stagioni) va alle
rossoblù ioniche che, rompendo l’imbattibilità
interna delle venete che durata dal 5 maggio
2010, allungano a +4 in classifica e difendono il
primo posto in solitaria. E’ la vittoria del gruppo jonico, che «sopporta» anche i diversi colpi
fisici oltre il legale delle scledensi.
Cras nel segno di Vaughn in avvio: la statunitense (appena rientrata da un viaggio oltre
Oceano per un lutto) domina la sfida con la connazionale Ford con una stoppata e 4 punti nel
6-0 firmato da Sottana. Una tripla di Masciadri
sblocca il Famila che con Ford chiude un break
di 7-2 per l’11-14 e, nonostante una tripla di Sottana (11-17), ancora con Ford e poi con 4 punti di
Cohen, pareggia 19-19. L’israeliana da 3 segna
il primo e unico vantaggio delle arancioni
(22-19) subito annullato da una tripla di Gianolla. Schio attaccata al Cras fino al 27-28 di Consolini da 3 al 14’, ma Taranto c’è, trascinato dal
Mahoney in attacco e una buona difesa a «zona
2-3»: la statunitense da 3 fa +8 (29-37) seguita da
Giauro per il +10 (29-39) al 18’.
E’ Ballardini la protagonista al rientro in
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOsI81L3XvvUjxavPOM276sA=
Carrichiello risolve
GIUGLIANO Leccia 6, D’Orta 6, Pietroluongo 2,
Loncarevic 7, Carbone 2, Porfido 12, Zamo 11,
Orefice 5, n.e. Covino e Maisto. All. D’Addio.
AMBROSIA BISCEGLIEAmbruoso 9, Nardin 3,
Sergio 2, Chiriatti 3, Desiato 15, Storchi 13, De
Falco 3, Carrichiello 5, n.e. Abassi e Rianna. All.
Ciracì.
ARBITRI Petrone di Fisciano (SA) e Pagano di
Scafati (SA).
PARZIALI 4-18, 18-34, 35-42, 51-53.
NOTE - Tiri da 2: Gi 9/30, Bi 15/22. Tiri da 3: Gi
9/19, Bis 5/18. Tiri liberi: Gi 6/12, Bi 8/14.
SFIDA Il pivot Godin contro Macchi [foto Marcato]
campo dopo l’intervallo: l’ala ne segna 5 di fila
per il +15 rossoblù: 34-49 al 24’, un gap che cala
sino al -11 del 26’, mentre Ricchini è ancora costretto a fare a meno di Vaughn, mai più rientrata dopo una botta subita in avvio di seconda
frazione. Il Cras però colpisce con le triple di
Mahoney e Sottana, approfitta della pessima
serata dalla linea dei liberi delle venete, oltre
che del gran numero di palle perse, e al 30’ è ancora a +15.
Il pivot statunitense di Taranto rientra ad
inizio di ultimo quarto per servire a Mahoney
l’assist del massimo vantaggio (+17, 42-59), ma
esce subito, mentre Schio con Cohen fa -13
(46-59) al 33’. Cambia poco fino alla fine, il Famila si avvicina solo fino al -10 (52-62) del 39’.
Quando ormai la vittoria è di Taranto.
Angelo Loreto
l BISCEGLIE. Nel giorno del ritorno in panchina di coach Ciracì, l’Ambrosia conquista il primo colpaccio
della stagione superando il fanalino
di coda Giugliano in un concitato finale. Artefice di una prima metà di
gara brillante, certificata da un vantaggio massimo di 21 punti, nella ripresa la squadra nerazzurra incappa
in un lungo black-out permettendo ai
campani di ristabilire l’equilibrio
nell’ultimo giro di lancette prima del
decisivo canestro di Carrichiello.
La sfida del PalaCasacelle è segnata dal travolgente incipit degli ospiti:
dopo 5’ l’Ambrosia ha già confezionato un parziale di 0-14 centrando il bersaglio a turno con Ambruoso, Desiato, Carrichiello e Storchi. Il margine è
dilatato ulteriormente al 12’, allorché
5 punti di Storchi ed il canestro di De
Falco ratificano il +21 (4-25).
Al rientro ci si attende una disinvolta gestione del risultato dei ragazzi di Ciracì, viceversa i padroni di ca-
DIV. NAZ. C
GEOFARMA MOLA
CUS JONICO TARANTO
73
63
MOLA Rollo 17, Luisi 8, Mazzotta 13, Di Mola 8, Salamina 11; Laquintana 6, Picuno 3, Persichella 7,
Gentile. Ne: Brunetti. All. Lotesoriere.
TARANTO Giuffrè 7, Ambrosecchia 4, Fanelli 16,
Moliterni 17, Cavallo 7; Valentini 3, D’Amicis 8, Libroia 1. Ne: Biafora, D’Ambrosio. All. Leale.
ARBITRI Marino di Parete e Rinaldi di San Nicola la
Strada.
PARZIALI 17-15, 33-32, 48-42, 73-63.
NOTE - Tiri liberi: Mo 8/9, Ta 11/16. Tiri da 2: Mo
25/40, Ta 17/33. Tiri da 3: Mo 5/26, Ta 6/22. Rimbalzi: Mo 41, Ta 31.
LOTTI JUVE TRANI
DELTA SALERNO
58
62
TRANI Moschettini, Delli Carri 16, Biondo 2,
Dell’Aquila, Martino, Papagni ne, Di Nanni 14, Cicivè 9, Bertolini 13. All. Delli Carri.
SALERNO Gentile ne, Antonucci 10, Bertini 9, Capaccio 5, Beatrice 3, Corvo 8, Balestrieri 3, Esposito 15, Sammartino 10, Mbaye ne. All. Menduto.
ARBITRI Lupelli e Sansone di Aprilia
PARZIALI 15-16; 26-40; 39-46; 58-62
TIRO VINCENTE Carrichiello
sa cominciano una progressiva rimonta. Al 27’ l’incontro può considerarsi riaperto (35-38), poi a ridosso
dell’ultima mini-pausa è Chiriatti a
scuotere i suoi con i punti che valgono
il +7. Nella frazione decisiva Sergio e
Desiato difendono il gap (42-49 al 34’),
ma Giugliano non demorde e infila
dal perimetro con Porfido e D’Orta i
tiri che lo riportano in scia.
E’ il prologo ad un ultimo minuto
palpitante: al canestro di Desiato segue la tripla di D’Orta che impatta a
quota 51. A 20” dalla sirena, però, Carrichiello riscatta la sua prova sottotono siglando in penetrazione il tiro della vittoria biscegliese.
Mino Dell’Orco
CATANZARO
MONTERONI
76
58
PLANET CATANZARO Battaglia 9, Pate 1, Zofrea,
Scuderi 12, Pellicanò 25, Saccardo 2, Cattani 6,
Fall 21, n.e.: Pulinas, Carella. All. Tunno.
QUARTA CAFFE' MD MONTERONI Paiano 6,
Manca 14, Errico F., Durini 3, Spada 9, Errico V. 4,
Serroni 13, Chirico 9, n.e.: Rotolo, Leucci F.. All.
Lezzi.
ARBITRI Furnari e Sarda di Piazza Armerina (En).
PARZIALI: 23-16, 34-32, 56-46, 76-58.
NOTE - Tiri liberi: Cz 15/22, Monteroni 8/15. Tiri da
3: Cz 5/18, Monteroni 8/20. Usciti per 5 falli: Manca, Paiano.
Senza Provenzano infortunato e con
Rotolo in panca ad onor di firma, il
Monteroni che, comunque, non perde
la vetta, ha retto fino al 37'. Nel finale pesano i falli e le triple di Cattani (f.c.).
BASKET 37
Lunedì 16 gennaio 2012
LEGADUE IL TEAM DI MARCELLETTI DÀ VIA LIBERA AL PISTOIA. KOBLUCAR SOTTO TONO, JOHNSON IN OMBRA NEI MOMENTI DECISIVI DELLA SFIDA
Ostuni, un altro finale amaro
L’Assi si dimentica di servire i lunghi e spreca il +6 dell’ultimo quarto
ASSI OSTUNI
84
TESI GROUP PISTOIA 90
ASSI OSTUNI : Johnson 11 (2/4, 1/3), Jurevicus 22 (4/8, 3/6), Klobucar 18 (5/6, 1/7), Rinaldi 11 (3/5, 1/2 ), DiLiegro 8 (4/6); Berti 4
(1/3, 0/1), Carenza (0/2 da 3), Basei 4 (2/3),
Rossetti 6 (1/3 da 3), Margio n.e., Sirakov
n.e.. All. Marcelletti.
TESI GROUP PISTOIA : Hardy 19 (2/10,
4/11), Jones 19 (6/9), Gurini 16 (3/4, 1/1),
Toppo 4 (2/6, 0/1), Galanda 8 (11, 2/5); DellaTorre n.e., Tuci n.e.,, Yango 12 (4/7), Della Rosa n.e., Saccaggi 12 (1/2, 1/1). All. Moretti.
ARBITRI : Materdomini, Beneduce, Cappello.
PARZIALI 20-18, 45-46, 66-60, 84-90.
NOTE - Tiri liberi: Ost 21/28, Pt 28/34. Tiri da
due: Ost 21/35, Pt 19/39. Tiri da 3: Ost 7/24,
Pt 8/19. Rimbalzi: Ost 36 (Jurevicus, DiLiegro Rinaldi 6), Pt 32 (Jones 9). Assist: Ost
13 (Johnson), Pt 14 (Toppo 4). Uscito per
falli: Jones (31’53”: 66-65), Rinaldi (35’56”:
71-73), Galanda (37’43”, 75-79), Klobucar
(39’58”: 84-89). Spettatori: 800 circa.
LOTTATORI
Il centro dell’Enel Brindisi, Borovnjak (al
centro) è stato tra i migliori nella vittoria
ottenuta in terra Emiliana. Buona prova
anche del pivot dell’Assi, Basei [foto Gioia]
l BRINDISI. Brutta partita, che
l’Assi avrebbe potuto vincere se
Johnson fosse stato più presente e,
magari, fosse stato più diligente
nel pick’n roll servendo DiLiegro e
Rinaldi. Ma, nell’Assi è stata anche una brutta serata per Klobucar. Mentre nel Pistoia c’è da annotare solo la gara appena appena
sufficiente degli uomini di Moretti
che hanno vinto con una discreta
prova di Jones e di Hardy. Degli arbitri meglio non parlare. Troppo
scarsi.
Meglio l’Assi al via dello scontro. Marcelletti manda in campo il
solito quintetto; mentre, il Pistoia,
inizia con Gurini guardia e Hardy
play. Moretti «corregge» il quintet-
GLI ULTIMI MINUTI, UN PROBLEMA Franco Marcelletti, sconsolato, e Jurevicius al tiro [foto Mario Gioia]
to subito mandando (al 5’) Saccaggi sul parquet e spostando Hardy
in guardia. Tanti gli errori nei primi minuti. Clamorosi quelli di
Toppo e Jones da sotto misura. Il
primo quarto, ad ogni modo, si
chiude sul 20-18, grazie ad una tripla di Hardy proprio sulla sirena.
Comunque, gioco un po’ freddo.
Nel secondo quarto, c’è Galanda
(fuori Toppo) pronto a mettere la
tripla del sorpasso (20-21); nell’Assi, Marcelletti, che ha iniziato le
rotazioni, cerca da Rossetti e Basei
una maggiore presenza in difesa.
L’ottiene, tant’è che il piccolo vantaggio di Pistoia (22-27) è annullato
con un 5-0 di Jurevicus e Johnson
(2/2 dalla lunetta). Così si va avan-
ti con il punteggio sempre in bilico, anche se con un leggero vantaggio della squadra di coach Marcelletti; almeno fino al 18’30” quando
Saccaggi non mette la tripla del
41-42. Quindi, a 33” dal riposo lungo è di nuovo Ostuni a guadagnare
la testa della gara con Johnson che
in entrata realizza il 45-44. A -21”
Yango in lunetta mette a segno il
2/2 che riporta Pistoia in vantaggio: 45-46. Ostuni tira da due con il
67%, Pistoia con il 48%, ma il quintetto di casa è deficitario dalla lunga distanza (4/13, 31%), un po’ meglio il «cinque» toscano (5/9),
56%).
Alla ripresa è più presente Pistoia che con Jones, Yango e Toppo
va sopra di 7 (45-52) che diventano 8
(48-56) al 23’. Ostuni sente che deve
dare qualcosa di più e rientra in
gara al 27’12” (61-60) Con DiLiegro
a cui replica Klobucar. Nell’ultimo
minuto Hardy sbaglia da sotto e
sulla palla conquistata in difesa
scatta Jurevicus che realizza da 3:
66-60. L’ultimo quarto inizia con il
4° fallo di Jones e di Klobucar.
Quattro falli anche per Galanda e
Saccaggi. Galanda e Hardy (doppia tripla) portano Pistoia sul
68-71. Nel finale il peggio dell’Assi
che ha così lasciato spazio alla vittoria del Pistoia che, da parte sua,
ha ringraziato per tanta magnanimità gli uomini di Marcelletti.
Franco De Simone
DIVISIONE NAZIONALE B LA DUE ESSE NON LASCIA SCAMPO ALL’INNOTEC POTENZA (RIBALTANDO NETTAMENTE IL -4 DELL’ANDATA). LA SOAVEGEL FA TREMARE LA CAPOLISTA AGRIGENTO
Martina leone nel derby
Francavilla sfiora il colpo
Bernalda, vittoria batticuore
MARTINA-POTENZA
BBC BERNALDA - PALESTRINA
78-62 AGRIGENTO-FRANCAVILLA 86-77
DUE ESSEMaggi 17, Torresi 12, Raskovic 6, Candela 3, Simeoni 10, Santoro 17, Bazzoli 14, Maggi 8, Dip 8, Gaudiano, N.E.Fedele. Coach Meneguzzo
INNOTEC Rossi 17, Cozzoli 17, Rossi 17, Lorusso 6, Serino
8, Mainoldi 7, Tessitore 7, Rato, N.E.Casella, Santamaria
e Paschetta. Coach Miriello
ARBITRI Stoppa di Polignano e Pepe di Adelfia
PARZIALI 25-21, 47-33, 61-42, 78-62
NOTE - Tiri da 2: Mar 26/52, Pz 11/25. Tiri da 3: Mar 5/11, Pz
7/23. Tiri liberi: Mar 11/14, Pz 19/29
l MARTINA. La rivincita arriva con gli interessi. La sconfitta di 4 punti dell’andata è
cancellata con una prova di forza dalla Due
Esse, che stacca il Potenza di 16 punti. In 3’
Torresi (6), Maggi e Simeoni fanno capire
l’antifona (10-3). E’ già timeout per scuotere
Cozzoli che schiaccia dopo la prima tripla di
Raskovic. La Due Esse tiene il passo all’8’
(21-13), ma in cento secondi l’ex Serino, Mainoldi (4) e Rossi arrivano al pari 21. Meneguzzo gioca la carta Santoro che con Torresi
che spariglia (25-21). Dip fa il vuoto (9-0) prima di schiacciare il 34-21 al 15’. Serino, Cozzoli e Rossi organizzano la riscossa, ma Bazzoli, Torresi e Simeoni li tengono lontani
prima del riposo (47-33).
Potenza non trova il canestro e Martina si
difende. In 6’ il parziale è 4-2, che diventa 14-9
con le triple bluarancio di Bazzoli e Santoro
e solo 9 centri dalla lunetta per i lucani
(61-42). L’ultimo quarto è durissimo per il Potenza. Rossi stoppa Bazzoli che si rifà con
un’altra tripla (72-49), ma Rossi e Cozzoli con
Tessitore non ci stanno ad una sconfitta così
pesante: in 3’ (2-13) lasciano solo un canestro
a Santoro (74-62) riuscendo ad avvicinarsi.
Ma ormai è troppo tardi.
[ Pasquale D'Arcangelo]
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOsI81L3XvvUjcNBKbuG6eHc=
AGRIGENTO Anello 5, Paparella 13, Mossi 23, Di Viccaro
12, Pennisi 11, Giovanatto 3, Brown 2, Birindelli 7. All.
Ciani.
FRANCAVILLA Stella 9, Calia, Busci, Mensione, Leo 12,
De Bellis 12, Labbate 8, Sarlì 6, Perrienti 7, Trionfo 18. All.
Olive.
ARBITRI Romeo di Rho (Mi) e Liberali di Milano.
PARZIALI 19-20; 39-39; 60-52, 86-77
l PORTO EMPEDOCLE. Contro la capolista Agrigento, il Francavilla sfodera una
prestazione superlativa, ma alla fine accusa
la stanchezza e cede di schianto. Fino a 3’ dalla fine però, i ragazzi di Olive sono stati sempre in partita.
Nel primo quarto la partenza degli ospiti è
stata sparata tanto che ha sorpreso la capolista che comunque, ha sempre risposto, in
particolare dalla distanza. Francavilla si è
difeso parecchio bene, sotto i tabelloni i lunghi hanno catturato diversi rimbalzi, e nel
secondo quarto, a un certo punto si è trovato
sul +5. Nel terzo quarto invece, dopo il riposo
lungo, la musica cambia. Olive fa girare un
po' tutti gli uomini a disposizione, ma lo paga
a caro prezzo. Infatti, i panchinari non sono
all'altezza dei titolari, alcuni gravati anche
da 3 e 4 falli, e per i ragazzi di Ciani è un gioco
da ragazzi cominciare a costruire il solco.
All'inizio dell'ultimo quarto, le due squadre sono divise da otto punti. Olive cambia
qualcosa, la sua squadra comincia a difendere a zona, ma il problema è la lunga distanza.
Paparella colpisce due volte nel giro di 70 secondi e, inoltre, lo stesso regista di casa, riesce sempre a smarcare i compagni sotto canestro. Francavilla però non si da per vinta,
risponde colpo su colpo prima di crollare
proprio nella fase cruciale.
[red. bas.]
Corato respira: Scorrano e Serazzi stendono Campobasso nel match salvezza
84-78
BBC BERNALDA Ginefra 5, Russo 29, Giuffrida 22, Longobardi 13, Serpentino 4,
Cota 7, Mariani Cerati 4, Lepenne n.e., Di Giorgio n.e., Bortone n.e. All. Binetti
PALESTRINA Riva 23, Ricciardi 21, Lorenzetti 14, Basanisi 10, Omeregie 4, Nozzolillo 6, Baroni, Quartuccio n.e.. Molinari n.e., Brenda n.e.
ARBITRI Borrelli di Cercola (Na) e Castaldo di Portici (Na)
PARZIALI 14-21, 40-37, 64-50, 84-78
NOTE - Usciti per 5 falli Mariani Cerati e Giuffrida
l BERNALDA. Vince e convince la Bbc Bernalda. Sotto gli occhi del neo presidente Leonardo Salerno, il team di Francesco
Binetti stende Palestrina per 84-78. Laziali privi del pivot Di
Marcantonio. I lucani recuperano invece il loro uomo più
esperto, Longobardi. Gara intensa.
Inizio difficile per i padroni di casa, che incamerano un
break negativo (-11). Poi Russo e Giuffrida, i due super cecchini
jonici, cominciano a riscaldare le manine, e Bernalda resta saldamente in partita, nonostante uno svantaggio di 14-21 alla prima sosta. Il recupero della Bbc è graduale, ma inarrestabile.
Una tripla di Longobardi porta i bernaldesi in parità al 13'. Poi
Russo, e un bolide di Giuffrida, decretano il primo vantaggio
della Bbc. I laziali si affidano alle percussioni di Lorenzetti e Riva, ma il trend dell'incontro non muta. Lucani sul +3 al riposo.
Alla ripresa del gioco la svolta. Bernalda pigia sull'acceleratore e vola spedita. La forbice si allarga, inesorabilmente, fino
al +17. Le maglie difensive si chiudono alla perfezione, mentre
rapidi e incalzanti si manifestano i contropiedi. In evidenza il
giovane Cota, oltre ai funambolismi di Giuffrida e la velocità di
Russo. Palestrina appare frastornata. Abbozza una timida reazione con Ricciardi, cercando i centimetri di Riva sotto le plance. Bernalda tiene bene il campo e chiude il terzo segmento su
un rassicurante 64-50.
Nell'ultimo quarto, però, la Bbc paga la stanchezza, in gran
parte dovuta alla scarsa turnazione, e i laziali ne approfittano.
Ritrovano smalto e canestri importanti e limano, in poco tempo, il gap. A due minuti dalla fine raggiungono il pari. La Bbc
non si scompone. Giuffrida e Russo riprendono le danze e riportano i rossoblù a +5. Palestrina punta sul fallo sistematico. Bernalda, però, non sbaglia dalla lunetta e trionfa con merito.
Angelo Morizzi
CORATO-MENS SANA CAMPOBASSO
65-56
GRANORO CORATO Serazzi 11, Losavio 3, Vaiani 14, Ferilli, Clemente 1, Argento 3, Scorrano 29, Piarulli, Infante 4, Loiacono n.e.. All. Mangione
MENS SANA CAMPOBASSO Dal Fiume 11, Benassi 15, Cardinale 2, Panichella 3, Tagliabue 18, Cornejo 1, Anzini, Carlone, Libertucci 6. All. Di Pasquale
ARBITRI Leggiero di Brindisi e Esposito di Nola
PARZIALI 14-16, 30-23, 48-42, 65-56.
NOTE - Tiri da due Corato 16/39, Campobasso 18/33. Tiri da tre Corato 6/19,
Campobasso 4/17. Tiri liberi Corato 15/20, Campobasso 8/15. Usciti per 5
falli: Losavio (Corato), Libertucci (Campobasso).
l CORATO. Torna alla vittoria la Granoro Corato contro
la Mens Sana Campobasso di coach Di Pasquale, diretta
concorrente per la salvezza.
Partita equilibrata sin dalle prime battute di gioco con i
molisani in formazione rimaneggiata, arrivati al PalaLosito con soli nove uomini a referto e con Cornejo in panchina solo per onor di firma. Ci voleva un super Scorrano,
mvp del match, per l’allungo decisivo ad inizio terzo quarto, quando la guardia coratina realizzava ben 12 punti di fila portando i neroverdi sul 42-29. Coach Di Pasquale ordinava la zona e Corato sprecava diverse occasioni per allungare. I canestri di Benassi e le triple di dal Fiume permettevano ai molisani di rientrare lentamente in partita, 48-42
al 30’.
Nell’ultima frazione coach Mangione alzava l’intensità
difensiva e la Granoro, spinta dal caloroso pubblico, ritrovava fluidità in attacco. Un super Vaiani, decisivo nei momenti finali di gara, recuperava palloni importanti in difesa e realizzava due triple consecutive che permettevano alla Granoro di allungare sul 52-43 al 33’. A metà frazione,
Mangione perdeva Losavio per falli, Benassi e Tagliabue
riportavano sotto la Mens Sana. A due minuti dal termine
Corato conduceva solo con quattro lunghezze di vantaggio,
ma ci pensavano Serazzi e Argento dalla linea della carità a
spazzar via ogni velleità ospite. Per Corato una vittoria importante per il morale e soprattutto per la classifica in attesa di recuperare capitan Onetto, ancora fermo ai box.
[Salvatore Vernice]
38 BASKET
Lunedì 16 gennaio 2012
DIVISIONE NAZIONALE A LA BAWER SOFFRE NEL FINALE IL TARDIVO RECUPERO ISPIRATO DA MARZOLI E LOVATTI
Matera doma San Severo
Lagioia e Pilotti lasciano il segno
BAWER MATERA
ENOAGRIMM SAN SEVERO
78
75
MATERA : Vico 18, Cantagalli 8, Lagioia 18, Grappasonni
2, Tardito 2; Martone, Centrone n.e., Pilotti 21, Aprea 6,
Castoro 3. All. Ponticiello
SAN SEVERO : Candido 8, Poluzzi 2, Lovatti 11, Marzoli
16, Petruzzellis n.e.; Amoroso 9, Fattori 18, Mirando n.e.,
Scarponi 6, Rugolo 5. All. Paternoster
ARBITRI : Noce di Latina e Pansecchi di Mauro di Pavia
PARZIALI : 19-12; 38-35; 56-49; 78-75
NOTE : tiri liberi Matera 17/22 San Severo 17/19. Tiri da tre:
Matera 11/20 San Severo 8/24. Tiri da due: Matera 14/28
San Severo 17/32. Spettatori: 1000 circa.
l MATERA. Va alla Bawer Matera l’attesa
sfida appulo-lucana con il San Severo. Al PalaSassi finisce 78-75 con pieno merito per il
quintetto di Ciccio Ponticiello, le cui quotazioni in ottica playoff ora cominciano a lievitare in virtù di un gioco brillante e intenso.
Solo due canestri di Cantagalli tengono il
punteggio bassissimo nei primi quattro minuti (4-0). Matera mantiene strette le maglie
difensive e San Severo si sblocca solo al 4’ con
i liberi di Poluzzi, ma i biancazzurri sembrano avere una marcia in più e allungano con
la tripla di Lagioia (9-2). Gli ospiti però riorganizzano le idee e con Fattori e Candido si
rifanno sotto (11-10), ma due triple consecutive di Pilotti li ricacciano a meno sette (17-10).
Al suono della prima sirena la situazione
non cambia, con i materani avanti 19-12.
In avvio di seconda frazione, un «doppio»
Lovatti rimette in equilibrio il punteggio
(19-17), ma Tardito e Grappasonni ristabiliscono le distanze. San Severo aumenta l’intensità offensiva e la Bawer soffre (26-25 al
15’); dopo un botta e risposta a suon di triple,
Vico con quattro punti firma il nuovo massimo vantaggio (35-27), ma i pugliesi restano in
partita e con i tiri dalla lunga distanza di
Scarponi e Marzoli chiudono sul meno tre
all’intervallo lungo.
I biancazzurri di casa allungano sul 42-37
dopo tre minuti, ma a quel punto si spegne la
luce e gli ospiti con Marzoli firmano un
break di 7-0 che vale il primo sorpasso. Pilotti con una tripla e due liberi riporta su Matera, ma la gara resta in totale equilibrio: anco-
ra Pilotti e Vico ridanno slancio al quintetto
di casa, che trova un buon finale e chiude sul
più sette.
I foggiani si rifanno sotto in avvio di quarta frazione con
l’ex
Candido
(56-54), ma uno
scatenato
Lagioia, soprattutto
dalla lunga distanza, prende in
mano la squadra
biancazzurra,
che trova un gran
finale di gara e
con rapidi contropiede porta il
vantaggio anche
a più 11. La Bawer si complica
la vita nel finale con alcune ingenuità che riportano San Severo a ridosso con Fattori, ma
nei secondi finali da brivido trova il successo
grazie alla maggior precisione dalla lunetta.
Nanni Veglia
PROTAGONISTI I materani Pilotti, top scorer del match (sopra) e
Vico (foto piccola) nel derby contro San Severo [foto Genovese]
LE ALTRE DI A IL TEAM ALLENATO DA PUTIGNANO - BENE DEGUARA, CARDILLO E BONA - SEMPRE A CONTATTO COI LAZIALI, MA SENZA MAI RIUSCIRE A SOPRAVANZARLI. ADRIATICA, ANCORA UNA DELUSIONE
Bari col mal di trasferta Ruvo, brutta partenza
A Latina, la Liomatic lotta ma alla fine deve arrendersi
LATINA-LIOMATIC BARI
72-65
LATINA Gazzotti 10, Plateo 13, Camillo ne, Tavernelli 17, Milani
12, Serena 2, Quarisa 2, Longobardi ne, Romano 3, Micevic
13. All. Ferrari.
LIOMATIC GROUP CUS BARI Bona 12, Chiusolo 1, Barozzi 3,
Morena 2, Mian 6 Cardillo 19, Deguara 14, Gigena, Ciocca,
Ruggiero 8. All. Putignano.
ARBITRI Sivieri di Vigarano Mainarda e Barone di Brescia.
PARZIALI 19-18; 34-28; 50-45, 72-65
DEGUARA Ottima prova del pivot maltese
l LATINA. La Liomatic Bari esce sconfitta dal
match contro Latina dopo aver combattuto per
tutto il match. Gli uomini di coach Putignano
escono a testa alta da un incontro giocato bene.
Partenza equilibrata, con Latina che non teme
il confronto con i lunghi avversari, rivelatisi
sempre pericolosi. Si viaggia punto a punto nei
primi 6', con Bari che risponde grazie alla velocità di Bona e alla vena Morena. I nerazzurri soffrono nel finale le scorribande di Cardillo e compagni, che premono sull'acceleratore (10-16). La
caparbietà di Plateo, un canestro più fallo di Micevic e la schiacciata di Gazzotti valgono il sorpasso alla prima pausa (19-18). Nel secondo quarto, Latina prova a mantenere alto il ritmo partita, ma nulla può contro la prorompenza del lungo
Deguara, che fa quel che vuole sotto le plance.
Nonostante tutto, dopo i primi 5' la squadra di casa mette in atto un incredibile break di 9-0 (31-22).
La reazione della squadra di Putignano però,
produce solo un -3 (31-28), così Latina allunga con
una tripla di Micevic (34-28).
Il terzo quarto si apre con la sveglia di Milani
che inaugura il suo referto con una tripla. Pesano poi gli errori nei tentativi dalla lunga distanza
per i nerazzurri, in una fase di sbandamento che
permette a Cardillo e compagni di riavvicinarsi.
Ancora Milani però, manda gli avversari a -5 a 4'
dall'ultimo break (46-41). Un antisportivo fischiato a Ruggiero ed il bonus falli raggiunto dai biancorossi completano il parziale di 9-0 per il 50-45.
Una tripla di Romano, segna il solco decisivo
nell'ultimo quarto, +10 (58-48). Bari insiste tentando di portar palla ancora con Deguara, ma il
nervosismo che serpeggia nel roster pugliese, rischia di vanificare la partita volenterosa del pivot biancorosso. Sembrava una partita messa in
carreggiata da parte dei nerazzurri, ma non è così. Un canestro più fallo conquistato da Bona e il
bonus, potrebbero riaprire i giochi con Bari che
si porta a -4. Plateo e Tavernelli però, rimettono
le cose a posto. Alla fine la spunta la squadra di
Ferrari che si impone nonostante la caparbietà
di Bari, che non ha mai mollato.
[Saverio Littorio]
poi s’inchina al Napoli
ADRIATICA RUVO
NAPOLI
60
74
ADRIATICA INDUSTRIALE RUVO Villani
8, De Martino 3, Merletto, Zanotti 7, Emejuru 19, Laquintana 2, Valesin 3, Bonacini 5,
Tomasiello 13, De Leo n.e.. All. Cadeo.
NAPOLI Musso 31, Gatti 11, Iannilli 2, Rizzitiello 12, Leonardon 9, Sabbatino 4, Bastone, Mariani, Rotondo 5, Guastaferro. All.
Bartocci.
ARBITRI Colasanti di Firenze e Yang Yao di
Verona.
PARZIALI 7-26, 33-30, 43-50, 60-74.
NOTE - Tiri liberi: Ruvo 5/8, Napoli 9/14, tiri da
tre: Ruvo 7/20, Napoli 7/23; tiri da due: Ruvo 17/41, Napoli, 22/38.
l RUVO. Continua il galoppo del
Napoli in testa alla classifica superando il fanalino di coda Adriatica, che in fondo un «pensierino»
stupendo fino al primo tempo l’ha
pure fatto ma poi ha dovuto arrendersi. C’è da salutare il positivo
rientro di capitan Tomasiello (Tagliabue è out).
Al semaforo verde lo sprint ini-
ziale è di Rizzitiello, seguito da
Musso e dalla prima tripla della serata di Gatti che mette subito in
chiaro le cose. Il break di 10-0 è
spezzato dopo 4’ da Emejuru che
sblocca l’affanno d’avvio. Zanotti
schiaccia e riduce di poco la pressione ospite (4-14 a 5'). Per coach
Cadeo è tempo di avviare i primi
cambi. Il + 16 ancora di Gatti e
Musso imprime l'identikit della
19.ma giornata. Solo Bonacini dalla lunetta riesce in qualche modo a
tentare lo sprone. Che riesce nel
secondo atto coinciso col rientro di
Tomasiello. La musica cambia per
i padroni di casa che con un parziale di 23-2 si portano in vantaggio
(30-28 al 19’). Al riposo lungo, il bollettino riporta i segni della battaglia (33-30).
La frustata sul dorso della gara
la dà Musso. Di contro i primi segnali di cedimento dei baresi (43-50
al 30’). Solo il tempo di gestire l’ultima frazione e tagliare il traguardo in scioltezza per i campani.
[Luigi Elicio]
RISULTATI E CLASSIFICHE
LEGA A
I RISULTATI (17. GIORNATA)
Angelico Biella - Armani Milano
B. di Sardegna Sassari - Pepsi Caserta
B. Tercas Teramo - Cimberio Varese
Benetton Treviso - Vanoli Cremona
Bennet Cantù - Canadian Bologna
Montepaschi Siena - Fabi Montegranaro
Scavolini Pesaro - Casale Monferrato
Sidigas Avellino - Umana Venezia
Virtus Roma - riposa
84-76
74-56
81-75
68-62
78-72
96-84
79-72
86-63
LA CLASSIFICA
Siena 24; Cantù, A. Milano, Bologna, S. Pesaro 20;
U. Venezia, S. Avellino 18; A. Biella, C. Varese , Sassari 16; Caserta, B. Treviso, V. Roma 14; Montegranaro, B. Teramo 12; V. Cremona 10; C. Monferrato 8.
LA PROSSIMA (18. GIORNATA)
B. Treviso - P. Caserta; B. Cantù - V. Cremona; C.
Monferrato - Sassari; C. Varese - A. Milano; M. Siena
- B. Teramo; S. Pesaro - A. Biella; S. Avellino - F. Montegranaro; V. Roma - C. Bologna; U. Venezia - riposa
LEGADUE EUROBET
I RISULTATI (16. GIORNATA)
Aget Imola - Enel Brindisi
Assi Ostuni - Tesi Group Pistoia
C. del Latte Brescia - Sigma Barcellona
Morpho Piacenza - Fileni Jesi
Prima Veroli - Sant' Antimo
Givova Scafati - Marcopoloshop.it Forlì
Tezenis Verona - Conad Bo
Trenkwalder R.E. - riposa
60-62
84-90
68-71
67-91
57-70
97-77
102-84
LA CLASSIFICA
Trenkwalder R.E. 22; E. Brindisi, Pistoia 20; Barcellona, Scafati, Brescia 18; Piacenza 16; Verona, Jesi
14; Imola, Forlì, Ostuni 12; Veroli 10; Conad Bo, Sant'
Antimo 8.
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LA PROSSIMA (17. GIORNATA)
Conad Bo - Veroli; Brindisi - Ostuni; Jesi - Verona;
Pistoia - Imola; Sant' Antimo - Brescia; Barcellona Scafati; Trenkwalder R.E. - Piacenza; Forlì - riposa
DNA
I RISULTATI (19. GIORNATA)
AcegasAps Trieste - Zerouno Torino
Brandini Firenze - Assigeco Casalpusterlengo
Co.Mark Treviglio - Angels Santarcangelo
Paffoni Omegna - Consum.it Siena
SBS Castelletto - Paul Mitchel Pavia
Liomatic Perugia - Bitumcalor Trento
Benaquista Ass.Latina - Liomatic Group Bari
Romana Chimici Anagni - Up. Capo D'Orlando
Adriatica Ruvo Di Puglia - BPMed Napoli
Spes Fabriano - FMC Ferentino
Bawer Matera - Enoagrimm San Severo
BLS Chieti - La Fortezza Recanati
LA PROSSIMA (20. GIORNATA)
Latina - Omegna; Anagni - Castelletto; Napoli - Torino; Ruvo Di Puglia - Perugia; San Severo - Trieste;
Recanati - Firenze; Fabriano - Santarcangelo; Matera
- Casalpusterlengo; Bari - Treviglio; Ferentino - Pavia;
Chieti - Trento; Capo D'Orlando - Siena.
DNB - gir. C
70-64
72-73
60-62
79-70
59-73
oggi
72-65
65-76
60-74
71-65
78-75
92-65
CONFERENCE NORD-CENTRO
Division Nord-Ovest
Omegna 32; Torino 26; Casalpusterlengo, Treviglio
22; Pavia 18; Castelletto 16.
Division Nord-Est
Trento 26; Trieste 24; Perugia 16; Firenze, Siena 12;
Santarcangelo 10.
CONFERENCE CENTRO-SUD
Division Sud-Ovest
Napoli 30; Capo D'Orlando 26; Ferentino 24; Latina
18; Matera 16; Anagni 12.
Division Sud-Est
Chieti, Recanati 20; Bari 18; San Severo 16; Fabriano
12; Ruvo Di Puglia 4.
I RISULTATI (18. GIORNATA)
Pasta Granoro Corato - M.S. Campobasso
65-56
Cestistica Bernalda - Itop Palestrina
84-78
Due Esse Martina Franca - Innotec Potenza 84 78-62
Liomatic Reggio C. - Stella A. Roma
88-69
Moncada Agrigento - Soavegel Francavilla
86-77
Tecfi Giuliano - Ambrosia Bisceglie
51-53
Rieti Basket - Autosft Scauri
68-64
Mec Energy Roseto - P. Pescara
83-77
BCC Agropoli - riposa
LA CLASSIFICA
Agrigento 32; Martina Franca, Reggio C., Roseto 24;
Rieti , Potenza 84, P. Pescara 20; Francavilla 18; Scauri, Agropoli 16; Bernalda, Roma, Palestrina, Bisceglie
14; Campobasso 10; Corato 8; Giuliano 0.
LA PROSSIMA (19. GIORNATA)
Scauri - Agrigento; Bisceglie - Rieti ; Campobasso Giuliano; Agropoli - Corato; Palestrina - Martina Franca; Pescara - Bernalda; Potenza 84 - Reggio C.; Roma - Roseto; Francavilla - riposa
DNC - gir. H
I RISULTATI (17. GIORNATA)
Magic Team Benevento - G. Molfetta
Plant Group Catanzaro - Q. Caffè Monteroni
Lotti Juve Trani - Delta Bk Salerno
Farmacia Sardello Venafro - Pall. Benevento
Napoli - Città di Airola
Geofarma Mola - Cus Taranto
Virtus Monte Procida - riposa
Ap Monopoli Ssd - riposa
96-91
76-58
58-62
59-79
85-82
73-63
LA CLASSIFICA
Monteroni 22; Benevento, Molfetta 20; Benevento
18; Catanzaro 16; Venafro, Taranto, Salerno, Città di
Airola 14; Mola, Monte Procida, Monopoli Ssd, Napoli 10; Trani 4.
LA PROSSIMA (18. GIORNATA)
Città di Airola - Trani; Benevento - Monte Procida;
Taranto - Venafro; Monteroni - Benevento; Mola Napoli; Salerno - Catanzaro; Monopoli Ssd - riposa.
Molfetta - riposa
SERIE C REGIONALE
I RISULTATI (17. GIORNATA)
Assi Brindisi - Mens Sana Mesagne
Athletic Castellana - Valentino Castellaneta
B. Carime Lecce - Invicta Brindisi
Basket Fasano - Italservizi Lucera
N.P. Ceglie 2001 - FBK Trani
Nike Terlizzi - Murgia Santeramo
Pol. S. Vito - Cestistica Barletta
8 Vip Ruvo - N.P. Nardò
69-77
74-81
57-87
85-73
86-61
68-53
72-82
94-59
LA CLASSIFICA
Barletta, N.P. Ceglie 2001 28; Lucera 26; Castellana,
Fasano 24; Brindisi 20; 8 Ruvo, Terlizzi 18; Pol. S. Vito
14; Nardò, Castellaneta, Brindisi 12; Santeramo,
Lecce, Trani 10; Mesagne 6.
LA PROSSIMA (18. GIORNATA)
Barletta - 8 Ruvo; FBK Trani - Mesagne; Brindisi - Terlizzi; Santeramo - Fasano; Nardò - Brindisi; S. Vito Castellana; Castellaneta - N.P. Ceglie 2001; Lucera Lecce.
SERIE D REG. - gir. A
I RISULTATI (16. GIORNATA)
Angiulli Bari - Libertas Altamura
73-68
Bisanum Viaggi Vieste - Udas Cerignola
58-66
BK Angel Manfredonia - Diamond Foggia
73-60
BK Club Apricena - Cest. Bari
66-73
Cus Foggia - New BK Barletta
80-56
Don Bosco Bari - Mediterranea Cerignola
87-75
N.P. Corato - F. Bari
89-68
Nuova Alius San Severo - Olimpia Bisceglie 70-60
LA CLASSIFICA
Altamura 28; Cest. Bari, D. Foggia 26; U. Cerignola
24; Manfredonia, Don Bosco Bari 20; San Severo
18; Vieste 16; Cus Foggia, M. Cerignola, Bisceglie,
Barletta 14; A. Bari 8; Apricena 6; Corato, Bari 4.
LA PROSSIMA (17. GIORNATA)
Cest. Bari - Vieste; D. Foggia - San Severo; F. Bari - A.
Bari; Altamura - Apricena; M. Cerignola - C. Foggia;Barletta - Manfredonia; Bisceglie - Corato; U. Cerignola - Don Bosco Bari.
SERIE D REG. - gir. B
I RISULTATI (16. GIORNATA)
A.Dil. B. Ceglie - Eagles Brindisi
n.p.
A.S.D. Anspi S. Rita - Tecnomedica Adria Bari 66-89
A.S.D. B. Brindisi - Vis Nova Manduria
65-61
Asd C. Monteroni - Todisco Cisternino
55-58
BK School Martina - G.S. B. Grottaglie
79-60
M. Galatina - O. Rutigliano
74-64
Pall. Carovigno - Crispiano
80-72
S. Pietro Vernotico - Pall. Lecce
65-67
LA CLASSIFICA
A Bari, Ceglie 26; Brindisi 24; Cisternino, A.S.D. Anspi S. Rita 22; Martina 20; Carovigno 18; Grottaglie,
Lecce 16; Pietro Vernotico, Monteroni 14; Rutigliano,Manduria, Crispiano 8; Galatina 6; Brindisi 2.
LA PROSSIMA (17. GIORNATA)
Cisternino - Galatina; Crispiano - Brindisi; Adria Bari Monteroni; Brindisi - A.S.D. Anspi S. Rita; Grottaglie Carovigno; Rutigliano - S. Pietro Vernotico; Lecce BK School Martina; Manduria - Ceglie.
SERIE A1-FEMM
I RISULTATI (12. GIORNATA)
B. Alcamo - Pool Comense
45-71
CUS Cagliari - C.A. Faenza
62-66
Famila Wuber Schio - Cras Taranto
52-65
GMA delBò Pozzuoli - Le Mura Lucca
53-59
Bracco G. S.S. Giovanni - Liomatic Umbertide 62-55
ERG Priolo - Lavezzini Parma
54-67
LA CLASSIFICA
Taranto 22; Schio, L. Umbertide 18; Comense, Lucca 16; Parma, Faenza 12; S.S. Giovanni 10; Pozzuoli
8; Priolo 6; Cagliari 4; B. Alcamo 2.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
Parma - Pozzuoli;Faenza - B. Alcamo;S.S. Giovanni - Taranto;Lucca - Umbertide;Comense - Priolo;Schio - Cagliari.
SERIE B FEMM - gir. A
I RISULTATI (11. GIORNATA)
Corato - Lara Basket Grottaglie
Digital Copy Lecce - A.S.D. De Florio Ta
Futura BK Brindisi - Galaxy BK Brindisi
Pink Sport Time Bari - Basket Tre Erre Br
76-32
45-55
51-24
70-51
LA CLASSIFICA
Brindisi 20; Corato, A.S.D. De Florio Ta 18; Bari 14;
Lecce 12; Brindisi 4; Grottaglie 2; Basket Tre Erre Br 0.
LA PROSSIMA (12. GIORNATA)
A.S.D. De Florio Ta - Grottaglie; Corato - Lecce; Brindisi - Basket Tre Erre Br; Pink Sport Time Bari - Futura
BK Brindisi.
VOLLEY 39
Lunedì 16 gennaio 2012
A2 UOMINI SI APRE UNA SETTIMANA DI FUOCO: MERCOLEDÌ C’È SORA NEI QUARTI DI COPPA ITALIA E, TRA SEI GIORNI, CANTÙ IN CAMPIONATO
Castellana, quasi un suicidio
Persa la vetta e riaperti i giochi: le concorrenti ora aumentano
CASTELLANA GROTTE
CITTÀ DI CASTELLO
A 2 UOMINI L’EX LORENZONI: RITORNEREI AD ALLENARLO
1
3
Molfetta con i muscoli
rimane ad alta quota
BCC-NEP CASTELLANA: Falaschi 1, Milushev 17; Castellano 5, Rodriguez 25; Elia 8,
Salgado 5; Cicioa (L), Cazzaniga 1, Ricciardello, Maric 9, Torre, Giosa 1. N.e. Rinaldi. Allenatore Di Pinto.
CITTÀ DI CASTELLO: Visentin 3, Giombini 22;
Rosalba 20, Noda Blanco 15; Lehtonen 11, Piano 9; Romiti (L); Di Benedetto, Vigilante, Marini 1, Dordei. N.e. Lensi, Nardi. Allenatore Radici.
ARBITRI: Astengo di Genova e Prati di Albuzzano (PV)
PROGRESSIONE SET: 25-20 (in 28’), 30-32 (in
39’), 23-25 (in 30'), 15-25 (23') per un totale di
due ore.
NOTE Battute vincenti: Castellana 4, Città di Castello 3. Battute sbagliate: Castellana 8, Città di
Castello 11. Muri: Castellana 10, Città di Castello 15.
l CASTELLANA. La New Mater fa
harakiri e cede in casa al forte Città di
Castello. E riapre un campionato mai
chiuso. In realtà un successo pieno
avrebbe consentito ai pugliesi di staccare di tre punti la prima inseguitrice, invece, con il passo falso di ieri,
non solo perde il primato in favore di
Perugia ma, contemporaneamente,
accorcia la classifica ridando speranze anche alle altre pretendenti. La
vetta è adesso nelle mani degli umbri
i quali, aggiudicandosi nettamente lo
scontro diretto contro Segrate nell'anticipo di sabato, si candidano come rivali principali dei gialloblu.
Al Pala Grotte si assiste quasi ad
un suicidio dei gialloblu che inizialmente dominano per poi sciogliersi
lentamente come neve al sole. La forza della Mater nel primo parziale è
impressionante, soprattutto perché
annulla gli attaccanti ospiti cogliendo quattro muri e subendone solo
due, peraltro prevedibili. Un monologo partito con l'errore di Noda Blanco
(8-3), proseguito con i due punti consecutivi di Elia (18-12) e concluso da
Rodriguez (25-20). Da allora in poi viene meno l'attacco e la distribuzione di
gioco. Nel secondo set l'infortunio del
palleggiatore umbro Visentin (distorsione alla caviglia) sembra favorire i locali (muri di Elia e Rodriguez
per il 19-17), eppure con Marini Città
PALLAVOLO MOLFETTA
SIDIGAS ATRIPALDA
3
1
MOLFETTA: Bacci 2, Uchikov 21, Mattioli, Al
Nabhan 13, Del Vecchio 13, Alomia, Botti 7,
Giglioli 13, La Forgia 1, Bisci (L), Cortina (L).
All. Lorizio.
ATRIPALDA: Paris 1, Libraro, De Paula 18,
Nemeth 13, Gallotta 7, Bruno, David, Scialò
1, Gallotta, Cuomo 10, D’Avanzo 4, Coppola
(L). All. Lorenzoni.
ARBITRI: Somansino e Gelati di Mantova.
PROGRESSIONE SET: 25 – 21 (25’); 19 – 25
(23’); 25 – 17 (22’); 25-18 (45’). Per un totale
di un’ora e cinquantacinque minuti.
NOTE Battute vincenti: Molfetta 9; Atripalda 3.
Battute errate: Molfetta 16; Atripalda: 19.
Muri vincenti: Molfetta 15; Atripalda 5.
A2 MASCHILE
I RISULTATI (19. GIORNATA)
BCC Nep Castellana - G. Cast. PG
C. R. Cantù - E.C. Loreto
Chebanca Milano - C. Genova
E. Conad RE - C.A. Corigl. CS
G. Bp F. Sora - G. Isernia
Ngm M. S. Croce PI - Club Italia
P. Molfetta - S. Atripalda
S.S. Bastia PG - V. Segrate 1978
1-3
0-3
2-3
3-0
3-0
3-2
3-1
3-0
LA CLASSIFICA
S.S. Bastia PG 43; BCC Nep Castellana 42; V. Segrate 1978 40; G. Cast. PG 39; P. Molfetta 37; G. Bp
F. Sora, Chebanca Milano 34; C. Genova 32; E.C.
Loreto 30; Ngm M. S. Croce PI 28; C.A. Corigl. CS
27; G. Isernia 21; Club Italia 20; E. Conad RE 11; C.
R. Cantù 10; S. Atripalda 8.
LA PROSSIMA (20. GIORNATA)
BCC Nep Castellana - C. R. Cantù; C. Genova - G.
Cast. PG; C.A. Corigl. CS - P. Molfetta; E.C. Loreto Club Italia; G. Isernia - Chebanca Milano; S. Atripalda - E. Conad RE; S.S. Bastia PG - G. Bp F. Sora; V.
Segrate 1978 - Ngm M. S. Croce PI.
B1 MASCHILE - gir. C
I RISULTATI (12. GIORNATA)
Coserplast Matera - M. Reggio Calabria
D. Pineto - Zammarano Foggia
Medical C. Potenza - C. Brolo
P. Pizzo Calabro - Falchi Ugento
S. Gaeta - S. Ortona
A. Napoli - riposa
3-0
3-0
1-3
0-3
1-3
LA CLASSIFICA
Coserplast Matera 24; S. Ortona 22; D. Pineto 19; C.
Brolo 18; Zammarano Foggia 16; Medical C. Potenza, A. Napoli 14; Falchi Ugento 13; P. Pizzo Calabro
10; S. Gaeta 3; M. Reggio Calabria 0.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
A. Napoli - D. Pineto; C. Brolo - S. Gaeta; Falchi
Ugento - Medical C. Potenza; Zammarano Foggia - P.
Pizzo Calabro; Coserplast Matera - riposa; S. Ortona
- riposa
B2 MASCHILE - gir. G
CASTELLANA Una schiacciata di Rodriguez
di Castello gioca meglio trovando il
bandolo della matassa grazie al
block-out di Rosalba, decisivo negli
infiniti vantaggi (30-32). Forse la partita è decisa qui perché, con la squadra frastornata, prevedibile e imprecisa in attacco, nonostante il muro di
Elia (23-23), l'ennesimo errore di Milushev compromette il match (23-25).
Addirittura senza storia e umiliante
il quarto set in cui Di Pinto le prova
tutte ma viene concluso implacabilmente da Giombini (17-25).
Adesso per la Bcc-Nep si presenta
una settimana di fuoco perché mercoledì sfiderà Sora nei quarti di Coppa Italia e, tra sei giorni, Cantù in
campionato mentre i ciociari saranno i prossimi avversari di Perugia
che, a sua volta, disputerà il proprio
quarto di Coppa contro Città di Castello. Una serie di incroci, quindi,
che rendono sempre più palpitante
questa stagione.
Gianluca Cascione
l MOLFETTA. Alla fine chi la dura la vince, e anche questa volta la
saggezza popolare ha avuto un senso nella serata contro l’Atripalda, a cui
ha rotto le uova nel paniere visto che la squadra di mister Alessandro
Lorenzoni aveva inanellato tre vittorie di fila dal suo arrivo in panchina, e
invece è stata proprio la sua ex squadra barese del cuore (insieme a Terlizzi
e Castellana) a fargli questo torto sportivo.
Ma non si guarda in faccia a nessuno quando si è uno di fronte all’altro e
il Molfetta non aveva altra possibilità che mettere al sicuro altri tre punti
per non perdere l’abitudine a fare l’enfant terrible. Ha giocato una partita
composta e corretta il gruppo pugliese: ha
letto la cartina al contrario solo nel secondo
set iniziando già con un break di 0-3 rotto dal
1^ tempo di Giglioli ma scivolando a metà
parziale sul 13 -16 con un De Paula scatenato
e un D’Avanzo al centro che ha dato più
sicurezza alla squadra allungando il divario
fino al + 8 per gli ospiti (14-22). Il giovanissimo Nemeth è un po’ incostante nella
sua prestazione, ma quando ci va giù di
braccio non fa sconti a nessuno e preso dal
buon momento dei suoi nel secondo set, si
lascia trascinare dall’euforia in un lungo
linea imprendibile del 16-23. Fa il diavolo a
quattro De Paula e riesce sempre a piazzare
la palla dove vuole, passando tra il muro dei
molfettesi più di una volta (tra Botti e Al
Nabahan sul 13 -20; tra Botti e Del Vecchio MOLFETTA Del vecchio
per il 25^ punto del set). Ma non basta. Il
Molfetta recupera, viene fuori e impone la sua legge: Del Vecchio fa una
grande partita, anche in ricezione, in battuta il Molfetta forza e mette in
difficoltà la difesa campana (Giglioli piazza 3 ace nel primo set), in ricezione
Bisci e Cortina mantengono alta la loro prestazione. Bacci sceglie bene
come servire i suoi Uchikov e Al Nabahan. «Il Molfetta ha fatto una gran
bella partita – ha detto l’ex allenatore-giocatore biancorosso Lorenzoni – è
un gruppo ben assortito. Con un team così correrei ad allenarlo ancora».
Marianna La Forgia
B1 UOMINI ANCHE IL POTENZA SENZA «TESTA» B2 UOMINI ALTAMURA SI PORTA AL SECONDO POSTO, PER IL LAURIA PUNTO D’ORO
Show del Matera
Foggia si scioglie
Squinzano con l’acceleratore
E Turi sgabetta la capolista
l Turno agevole, in serie B1 maschile, per la capolista
Coserplast Matera e per l’Ortona, la sua inseguitrice più
immediata. La squadra della città dei Sassi, impegnata in casa
contro il fanalino di coda Reggio Calabria, ha fatto un sol
boccone dei malcapitati rivali. La Coserplast si è imposta per 3-0
(25-8, 25-20, 25-12), salendo a quota 24 in graduatoria. L’Ortona,
dal canto suo, è andato a vincere per 3-1 (25-20, 25-19, 21-25, 25-23)
a Gaeta, contro il team che occupa la penultima piazza, soffrendo
un po’ nel terzo e nel quarto game, ma intascando il bottino pieno
e restando nella scia del Matera, a meno due.
È andata decisamente male, nel dodicesimo turno di andata,
allo Zammarano Spotlab Foggia ed al Medical Center
Potenza, che hanno perso i big-match in programma rispettivamente sul campo del Pineto e, nel proprio impianto,
contro il Brolo. Il Foggia non è stato mai autenticamente in corsa
e si è arreso con un secco 3-0. La formazione dauna ha ceduto il
set inaugurale per 18-25 e poi ha continuato ad essere in
soggezione anche nelle due frazioni successive, nelle quali ha
alzato bandiera bianca per 21-25 e per 20-25. Lo Zammarano è
stato così scavalcato dai rivali di giornata (balzati al terzo posto)
e dal Brolo. I siciliani hanno sbancato il parquet del Potenza per
3-1, spuntandola per 26-24 e per 25-23 nei primi due game. Il
Medical Center ha reagito, imponendosi per 25-17 nel terzo e
conducendo il quarto, salvo cederlo per 25-27, senza raccogliere
punti.
Si è comportato bene l’Ugento, chiamato ad affrontare in
trasferta il Pizzo Calabro ed abile ad intascare il bottino pieno,
infliggendo agli avversari di giornata un inequivocabile 3-0
(25-21, 25-20, 25-23).
[an.ca.]
l Nel gruppo H di serie B2 maschile, la Parsec
3.26 Squinzano si sta rivelando regina incontrastata. La compagine salentina allenata da Antonello De Vitis ha portato a sette lunghezze il
proprio vantaggio sul Martina, scavando un solco notevole tra sè e le inseguitrici, quando manca
un solo turno alla conclusione dell’andata. La
capolista ha liquidato per 3-0 (25-13, 25-17, 25-16) la
Sbv Galatina, mentre il Martina è franato per 3-0
(25-17, 25-20, 25-14) in casa di una Neo Filanto
Casarano che sembra essersi del tutto ritrovata.
L’Aurispa Alessano è sempre la terza della classe in virtù del successo per 3-1 (26-24, 21-25, 25-23,
25-18) ottenuto sul parquet della Vibrotek Pulsano. Il Lacaita Torricella, dal canto suo, ha
ritrovato lo smalto dei giorni migliori ed ha messo sotto per 3-1 (25-22, 25-15, 22-25, 25-22) il Montella, facendo un favore alle formazioni pugliesi
che battagliano per un posto nei play off.
Nel gruppo G, la Villa Menelao Turi è da
considerare la formazione-copertina della settimana in virtù della vittoria casalinga per 3-0
(25-23, 25-17, 25-23) conquistata ai danni del Guidonia, che alla vigilia del match occupava la
piazza d’onore. Lo stop imposto alla compagine
laziale dal Turi, ha permesso alla Domar Altamura di portarsi in seconda posizione, alle
spalle del battistrada Monterotondo, che ha un
vantaggio di otto lunghezze rispetto al team mur-
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOscPuNgci1wNao2K6UzIrzA=
CLASSIFICHE
giano e di nove sul Guidonia. L’Altamura si è
issato sul secondo gradino del podio grazie
all’agevole successo interno per 3-0 (25-20, 25-21,
25-17) centrato ai danni della De Carlo Infissi
Mottola. Il Monterotondo, dal canto suo, ha superato per 3-1 (25-21, 28-30, 28-26, 25-13) il Veroli. In
una giornata nella quale, nel girone G, l’ha fatta
da padrone il fattore campo, va segnalata l’affermazione per 3-2 (25-22, 15-25, 25-13, 20-25, 15-8)
colta dai giovani della Materdomini Castellana
nell’impianto del Civita Castellana. È andata ancora una volta male alla Polisportiva 2000 Ostuni, battuta per 3-0 (27-25, 25-13, 25-20) in quel di
Frascati.
Nel raggruppamento I, la partitissima tra il
leader Pallavolo Messina e la Nicodemo Arredamenti Lauria si è conclusa con il successo per
3-2 (22-25, 25-16, 23-25, 25-20, 15-13) del complesso
siciliano, dopo che quello lucano ha condotto per
1-0 e per 2-1. Il Messina è così salito a quota 33 ed è
stato avvicinato dal Giarratana, impostosi per 3-0
(29-27, 25-12, 25-17) sul Ragusa e portatosi a -1 dalla
vetta. Il Lauria, che è attestato a quota 28, è
comunque saldamente in zona playoff, potendo
contare su otto lunghezze di margine sulle quarte. La Natura Energie Rinnovabili Lagonegro
si è aggiudicato per 3-0 (25-12, 25-20, 25-19) la gara
casalinga che l’ha vista duellare con il Trapani.
Antonio Calò
I RISULTATI (12. GIORNATA)
Civita Castellana - Materdomini Castellana
Domar Altamura - De Carlo Mottola
Frascati - Pol 2000 Ostuni
Villa Menelao Turi - Tivoli Guidonia
Monterotondo - Veroli Fr
Pomezia - Club Italia
Marino Rm - riposa
2-3
3-0
3-0
3-0
3-1
3-0
LA CLASSIFICA
Monterotondo 31; Domar Altamura, Tivoli Guidonia
23; Pomezia 22; Villa Menelao Turi 20; Civita Castellana 19; Materdomini Castellana 18; Veroli Fr 16;
Frascati 15; Marino Rm 13; De Carlo Mottola 10; Pol
2000 Ostuni 6; Club Italia 0.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
De Carlo Mottola - Villa Menelao Turi; Marino Rm Monterotondo; Materdomini Castellana - Frascati;
Pol 2000 Ostuni - Civita Castellana; Tivoli Guidonia Pomezia; Veroli Fr - Domar Altamura; Club Italia riposa
B2 MASCHILE - gir. H
I RISULTATI (12. GIORNATA)
Elpral A.et Labor - San Marzano
Filanto Casarano - Martina
Lacaita Torricella - Montella
Napoli - Cicciano
Parsec Squinzano - Sbv Galatina
Vesuvio Oplonti - Casoria
Vibrotek Pulsano - Aurispa Alessano
1-3
3-0
3-1
3-0
3-0
1-3
1-3
LA CLASSIFICA
Parsec Squinzano 34; Martina, Aurispa Alessano 27;
Filanto Casarano, Napoli 25; Lacaita Torricella 22;
Montella 19; Sbv Galatina 18; Vibrotek Pulsano 17;
Casoria 16; Vesuvio Oplonti 11; San Marzano 9; Cicciano 2; Elpral A.et Labor 0.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
Aurispa Alessano - Parsec Squinzano; Casoria - Lacaita Torricella; Cicciano - Elpral A.et Labor; Martina
- Napoli; Montella - Vesuvio Oplonti; San Marzano Vibrotek Pulsano; Sbv Galatina - Filanto Casarano.
B2 MASCHILE - gir. I
I RISULTATI (12. GIORNATA)
A. Poiatti - Ragusa
Catanzaro - Algoritmi Trem.
Leonforte - Cosenza
Mazara - Lamezia
Messina - Nicodemo A. Lauria
Sidel Lagonegro - Trapani
Vibo Val. - M. G. Messina
3-0
1-3
2-3
1-3
3-2
3-0
3-2
LA CLASSIFICA
Messina 33; A. Poiatti 32; Nicodemo A. Lauria 28;
Cosenza, Lamezia, Algoritmi Trem. 20; Trapani, M.
G. Messina 16; Leonforte 15; Vibo Val., Ragusa 13;
Sidel Lagonegro 12; Catanzaro 10; Mazara 4.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
Algoritmi Trem. - Sidel Lagonegro; Cosenza - Vibo
Val.; Lamezia - Messina; M. G. Messina - Leonforte;
Nicodemo A. Lauria - Catanzaro; Ragusa - Mazara;
Trapani - A. Poiatti.
C MASCHILE - gir. A
I RISULTATI (12. GIORNATA)
A. S. D. Modugno - L. & V. è Vita
ASD GS Atletico - P. E. Masi Foggia
ASD Sei Sport - ASD Trelicium
New Time Putignano - A. Pallavolo
Sideout Castellana - Materdomini
Trivianum A. S. D. - P. Andria
1-3
3-1
3-1
1-3
1-3
0-3
LA CLASSIFICA
ASD Sei Sport, L. & V. è Vita 31; ASD Trelicium 23;
A. Pallavolo 22; ASD GS Atletico 20; P. Andria 19; P.
E. Masi Foggia 15; A. S. D. Modugno 14; New Time
Putignano 13; Materdomini 12; Sideout Castellana
11; Trivianum A. S. D. 5.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
A. Pallavolo - ASD GS Atletico; ASD Trelicium - Trivianum A. S. D.; L. & V. è Vita - New Time Putignano;
Materdomini - ASD Sei Sport; P. Andria - Sideout
Castellana; P. E. Masi Foggia - A. S. D. Modugno.
C MASCHILE - gir. B
I RISULTATI (12. GIORNATA)
A. Patrono Carosino - Lecce V.
Acqua Maniva - Emmeg. Ruffano
Asd Virtus Taviano - Magicar Tricase
Bcc Leverano - Pallavolo80
V. Talsano - A. Locorotondo
Groupama Trepuzzi - riposa
3-1
3-1
3-2
3-0
3-2
LA CLASSIFICA
Asd Virtus Taviano 32; Bcc Leverano 30; Magicar
Tricase 24; A. Patrono Carosino 21; Acqua Maniva
16; A. Locorotondo 14; V. Talsano 13; Pallavolo80
11; Groupama Trepuzzi 9; Lecce V. 6; Emmeg. Ruffano 4.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
A. Locorotondo - Acqua Maniva; Emmeg. Ruffano A. Patrono Carosino; Groupama Trepuzzi - Asd Virtus Taviano; Lecce V. - V. Talsano; Magicar Tricase Bcc Leverano; Pallavolo80 - riposa
40 VOLLEY
Lunedì 16 gennaio 2012
A2 DONNE LE BRINDISINE DELLA CEDAT 85 SI ARRENDONO SOLO AL TIE BREAK CONTRO UNA DIRETTA RIVALE NELLA LOTTA PER NON RETROCEDERE
Un punto per sperare
San Vito non fa il digiuno
A2 FEMM
I RISULTATI (15. GIORNATA)
Busnago - Santa Croce
Casalmaggiore - Master Group Matera
Frosinone - Pontecagnano
Loreto - Crema
Sala Consilina - Giaveno
Salsomaggiore - Cedat `85 San Vito
San Severino - Forlì
Verona - Soverato
3
2
TERRE VERDIANE FONTANELLATO: Valpiani 3;
Do Carmo 13; Sestini 13, Lapi 9; Rania 7, Manfredini
28; Lunghi (L); Chantava 13, Fabbri, Perini, La Rosa,
Martini 1. Allenatore: Botti
CEDAT 85 SAN VITO: De Lellis 4; Kovacheva 21;
Travaglini 11, Segalina 11; Bensend 18, Lo Cascio
13; Benato (L); Caputo 1, D’Ambros, Izzo, Di Cecca,
Carbone. Allenatore: Lo Re
ARBITRI: Bassan di Milano e Licchelli di Reggio Emilia
PROGRESSIONE SET: 25-19 (in 26’); 22-25 (in 26’);
26-24 (in 29’); 21-25 (in 27’); 15-7 (in 12’) per un totale
di 2 ore.
NOTE Battute vincenti: Fontanellato 6; San Vito 7. Battute sbagliate: Fontanellato 6; San Vito 6. Muri: Fontanellato 11; San Vito 14.
l Un punto conquistato sul campo di
una diretta concorrente, di questi tempi,
può valere davvero tanto e la Cedat 85 San
Vito lo sa. È per questo che gli umori, al
termine della battaglia combattuta in casa del Fontanellato, sono buoni. Nella
giornata in cui il sodalizio sanvitese ha
rotto gli indugi ed ufficializzato, con la
presenza in campo, il cambio in corsa tra
l’americana Brown e la bulgara Marina
Kovacheva (il contratto con la Brown è
stato risolto consensualmente a causa dei
perduranti problemi fisici dell’atleta), la
squadra ha tirato fuori una prestazione
più che soddisfacente che ha permesso di
tener testa alle padrone di casa per due
ore di gioco. La fatica si è fatta ovviamente sentire nel quinto set.
La gara: partenza razzo delle locali (5-2)
alla quale le sanvitesi hanno risposto con
veemenza (dall’11-4 all’11-10), salvo subire
il nuovo e perentorio allungo delle padrone di casa che si sono aggiudicate con sufficiente tranquillità il primo set.
Al cambio di campo, Segalina e socie
hanno iniziato male (7-2) ma si sono subito ritrovate e, con costanza, hanno rosicchiato lo svantaggio impattando a quota
15. Tre aces consecutivi della nuova arrivata, la mancina Kovacheva, hanno spianato la strada per la conquista della frazione.
Il terzo set può ben definirsi lo specchio
della partita: è stato un continuo punto a
punto, a suon di schiacciate da una parte e
dall’altra che hanno entusiasmato il pubblico presente sugli spalti del mitico Pala
Liabel di Salsomaggiore Terme. In vantaggio per 2-1, il Fontanellato è stato costretto a subire il ritorno di fiamma delle
sanvitesi che hanno portato, con merito,
la gara al tie-break. Qui, come detto, si è
fatta sentire la stanchezza per la lunga
trasferta e le padrone di casa hanno avuto
vita facile.
[r. rom.]
3-0
3-0
3-0
3-2
0-3
3-2
3-0
1-3
LA CLASSIFICA
Loreto, Giaveno 38; Crema, Casalmaggiore 34;
Santa Croce, Busnago 29; Soverato 24; Frosinone 22; Verona 21; Salsomaggiore 19; Sala
Consilina 18; San Severino, Cedat `85 San Vito
15; Pontecagnano 9; Forlì 7; Master Group Matera 5.
La bulgara Kovacheva fa dimenticare la Brown
FONTANELLATO
CEDAT 85 SAN VITO
CLASSIFICHE
SAN VITO
A destra
Marina
Kovacheva
l’ultimo
arrivo
in casa
Cedat 85
A sinistra
la Bensend
LA PROSSIMA (16. GIORNATA)
Busnago - Salsomaggiore; Cedat `85 San Vito Verona; Crema - Forlì; Giaveno - Casalmaggiore; Master Group Matera - San Severino; Pontecagnano - Sala Consilina; Santa Croce - Frosinone; Soverato - Loreto.
B1 FEMMINILE - gir. D
.
A2 DONNE SI PROIETTA A UN RUOLO DI TITOLARE LA GIOVANE PATERNOSTER, ATTESA PER IL NEO ACQUISTO KELDIBEKOVA
Matera nelle sabbie mobili
i nuovi arrivi non incidono
CASALMAGGIORE
TIME VOLLEY MATERA
3
0
CASALMAGGIORE: Petrucci 1, Kucerova 15; Olivotto 11, Nardini 4; Lugli 11, Zago 11; Paris libero;
Bertone 4, Masotti, Giorgi, Trabucchi. Non entrata:
Tomasevic. All. Milano
MATERA: Paternoster 3, Tekiel 3; Martinuzzo 6, Ciotoli 1; Donà 11, Flammini 7; Benefico libero; Popovic 10, Blunda 2. Non entrata: Cacciapaglia. All.
D’Onghia
ARBITRI: Spinnicchia di Catania e Bertolino di Modena
PROGRESSIONE SET: 25-15 (in 20’), 25-21 (in 24’),
25-20 (in 22’), per un totale di un’ora e 6 minuti di
gioco.
NOTE: Battute vincenti: Casalmaggiore 4; Matera 2.
Battute sbagliate: Casalmaggiore 4; Matera 4
MATERA Magdalena Tekiel
l Il Time Volley cede le armi anche a
Casalmaggiore e vira la boa in un desolato ultimo posto. Nonostante la sconfitta,
tuttavia, arrivano piccoli e confortanti
segnali di crescita da parte del gruppo
biancazzurro, rinnovato in alcuni suoi
elementi e rivisitato da mister D’Onghia
anche sotto l’aspetto tattico.
Il taglio della palleggiatrice Angelova
proietta nel ruolo di titolare la giovane
materana Paternoster, in attesa dell’arrivo del neo acquisto Elena Keldibekova
(previsto per oggi in città). Il ballottaggio
tra le due straniere per il ruolo di opposto
3-1
1-3
3-0
0-3
3-0
LA CLASSIFICA
P. Casette 23; E. Marsala 21; L. Filottrano 20; G.
Arzano 19; S. Pesaro 18; R. P. Torre 17; Asd
Europa Bari, C. Falconara 15; M. Tremestieri
12; Spv San Pietro, Pm Avis Potenza 10; E. Ancona 3.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
C. Falconara - L. Filottrano; E. Marsala - P. Casette; G. Arzano - Asd Europa Bari; Pm Avis
Potenza - Spv San Pietro; S. Pesaro - E. Ancona; R. P. Torre - riposa. M. Tremestieri - riposa
B2 FEMMINILE - gir. H
(che si ripeterà ogniqualvolta giocherà
titolare la palleggiatrice peruviana) premia inizialmente la Tekiel: al centro va
subito in campo la nuova arrivata Linda
Martinuzzo, insieme a Ciotoli, mentre le
bande sono Donà e Flammini, con Benefico libero a causa dell’infortunio subito
da Cacciapaglia. Con l’assetto tattico rivoluzionato, la squadra materana comincia impacciata e timorosa, provando
a tener testa alle rivali nella prima parte
(8-7), ma cedendo piuttosto nettamente
dopo il secondo time out tecnico.
Molto meglio nella seconda frazione,
con gli innesti di Popovic e Blunda che
danno linfa al Matera; il sestetto lombardo affonda con Kucerova (8-4), ma le biancazzurre rispondono colpo su colpo e dopo la seconda interruzione tecnica passano addirittura in vantaggio sul 19-20. Le
attaccanti di casa firmano però il nuovo
strappo e anche il secondo set vola via.
Il Time Volley non molla e passa a condurre al primo tempo tecnico sull’8-6. Si
vedono anche sprazzi di bel gioco, che però svaniscono quando Casalmaggiore affonda il colpo (16-9). Nel finale non c’è più
storia, ma Matera può consolarsi con
l’ottima prestazione della giovanissima
palleggiatrice Antonella Paternoster ed
una ritrovata fiducia a livello generale
dopo gli interventi operati nei giorni
scorsi sul mercato dalla società. [ve. na.]
B1 UOMINI SCONFITTA LA CAPOLISTA MARSALA, I PLAYOFF SONO A CINQUE PUNTI B2 DONNE LIVI POTENZA VINCE A SALERNO
Dall’anonimato ai colpacci
Primadonna Bari in scalata
I RISULTATI (12. GIORNATA)
Asd Europa Bari - E. Marsala
E. Ancona - R. P. Torre
L. Filottrano - S. Pesaro
M. Tremestieri - Pm Avis Potenza
P. Casette - C. Falconara
G. Arzano - riposa
Spv San Pietro - riposa
Turi con il cuore
Maglie a tavoletta
I RISULTATI (12. GIORNATA)
A. Montella - C. Casoli
Bet Italy Maglie - Giocoleria Potenza
C. Corporelle Potenza - N. Gricignano
Elencosi Livi Potenza - O. Salerno
F. Isernia - G. Pescara
P. Vasto - Acqua Amata Turi
V. Caserta - P. Aversa
2-3
3-0
0-3
3-2
0-3
2-3
3-0
LA CLASSIFICA
N. Gricignano 32; G. Pescara 27; Elencosi Livi
Potenza, Bet Italy Maglie 26; V. Caserta 23; F.
Isernia, C. Corporelle Potenza 21; Giocoleria Potenza 15; Acqua Amata Turi 13; A. Montella, C.
Casoli 12; P. Vasto 11; O. Salerno 7; P. Aversa 6.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
Acqua Amata Turi - Elencosi Livi Potenza; C.
Casoli - V. Caserta; G. Pescara - C. Corporelle
Potenza; Giocoleria Potenza - A. Montella; N.
Gricignano - Bet Italy Maglie; O. Salerno - P.
Vasto; P. Aversa - F. Isernia.
C FEMMINILE - gir. A
I RISULTATI (12. GIORNATA)
Asd Apulia Monopoli - Unione Modugno
Ger. Co. - Assipanificatori
Il Tesoro Molfetta - P. F. Terlizzi
Lapige Cerignola - Geatecno Gioia
Pol. Centro storico - A.S. Barletta
Polis C. Maldera - A. Tania Gentile
V. Eurambiente Manf. - P. Di Benedetto
2-3
0-3
3-1
0-3
3-1
3-0
3-1
LA CLASSIFICA
Polis C. Maldera 33; V. Eurambiente Manf., Geatecno Gioia 32; Assipanificatori 24; Unione Modugno 23; P. F. Terlizzi 18; Past. Di Benedetto
17; Asd Apulia Monopoli, A. Tania Gentile 15;
Lapige Cerignola 14; Ger. Co. 12; Il Tesoro Molfetta 9; Pol. Centro storico 8; A.S. Barletta 0.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
A. Tania Gentile - Asd Apulia Monopoli; A.S.
Barletta - Ger. Co.; Assipanificatori - Polis C.
Maldera; Geatecno Gioia - Pol. Centro storico;
P. F. Terlizzi - V. Eurambiente Manf.; Past. Di Benedetto - Il Tesoro Molfetta; Unione Modugno Lapige Cerignola.
C FEMMINILE - gir. B
l Colpo grosso del Primadonna Bari nella
dodicesima di andata del girone D di B1 femminile
di pallavolo. La formazione barese ha sconfitto la
capolista Marsala, riaprendo, di fatto, i giochi di
potere dove, se dovesse continuare alla stessa
velocità, si potrebbe addirittura inserire. Nelle
ultime sei partite (tra campionato e coppa Italia),
capitan Cosentino e compagne hanno fatto l’en
plein, per un’escalation che le ha portate dall’anonimato sino a respirare l’aria della classifica che
conta (a cinque punti dai playoff). Match capolavoro per la squadra di Roberto Brattoli che si è
imposta per 3-1 (-15, 20, 21, 20) contro gente che ha
calcato i campi di serie A, come Romanò, Casoli,
Picerno, Mazzulla. Dopo la timida partenza, le
baresi hanno iniziato a martellare con un servizio
preciso. Ottenuto il pari, il Primadonna si è fatto
coraggio ed ha proseguito sulla strada intrapresa:
battute al limite, muro puntuale e preciso. Bertiglia da posto due e Bottiglione dal centro (alla
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOsB8vSA+dPI9mPuvQsPHwl4=
fine hanno raccolto rispettivamente 18 e 20 punti
ciascuno) hanno trascinato le altre, tutte abbondantemente oltre la sufficienza, verso una vittoria che potrebbe aprire una nuova pagina stagionale per il club presieduto da Enzo Emilio. I
numeri del successo: sei battute vincenti, dodici
muri-punto, 35% di positività in attacco, 49% in
ricezione. Tutto in un’ora e 40 minuti. Il Marsala
non si aspettava un Bari così intraprendente.
Grande soddisfazione anche in casa dell’Ecosunpower Potenza per il successo esterno conseguito sul campo del Tremestieri Etneo, dove la
squadra allenata da Marcello Sarcinella si è imposta per 0-3 (-16, -15, -22). Una prestazione essenziale per le lucane che si sono espresse bene in
tutti i fondamentali. Le potentine tornano a casa
con tre punti che le riqualificano in una graduatoria, rivoluzionata dal ritiro del Molfetta. Ha
riposato il San Pietro Vernotico.
Saverio Fragassi
l Nel girone H di B2 femminile di volley, il Gricignano si è
laureato campione d’inverno, con un turno di anticipo. Resta
sul podio anche se lascia per strada un altro punto, l’Elencosi
Livi Potenza che, ieri sera, sul campo amico ha battuto il
modesto Fari Salerno (penultimo della classifica), ma spuntandola solo al quinto set (22, -24, 15, -21, 11), come accaduto nel
turno precedente in casa del fanalino Aversa.
A “tavoletta”, invece, il Betitaly Maglie che ha raccolto la
quinta vittoria di fila, proponendo la candidatura nella hit
parade della classifica. La formazione allenata da Tonino
Solombrino ha annichilito con un secco 3-0 (15, 13, 13) il
Giocoleria Potenza, affiancandosi così all’Elencosi Potenza,
al terzo posto. Nulla ha potuto, come temuto, invece il
Corporelle Potenza che, al cospetto della capolista Gricignano, ha ceduto 0-3 (-22, -23, -14), ma uscendo a testa alta dal
campo. Infine, nell’altro posticipo di ieri sera, nello scontro-salvezza di Vasto, l’Acqua Amata Turi ha conseguito una
vittoria del cuore e del coraggio, imponendosi per 3 a 2 (-16, 23,
26, -24, -16) in una gara sconsigliata ai deboli di cuore.
[sav.
frag.]
I RISULTATI (12. GIORNATA)
Alpak Ugento - C. Olimpius
Dream Nardò - Luna Blu Collepasso
Gap Presicce - G. Livio Tempesta
Marti Pav. Spongano - A. Trepuzzi
Pavarredo - Piazza di Spagna Cutr.
V. Oria - Assi-Manzoni Brindisi
V. Players - Gatti M. Mesagne
3-0
0-3
3-1
2-3
1-3
3-1
0-3
LA CLASSIFICA
Gatti M. Mesagne 28; Alpak Ugento 26; Piazza
di Spagna Cutr., Gap Presicce 25; Pavarredo
21; Luna Blu Collepasso 19; G. Livio Tempesta,
A. Trepuzzi, V. Players 18; Dream Nardò 16;
Marti Pav. Spongano 13; V. Oria, C. Olimpius 9;
Assi-Manzoni Brindisi 7.
LA PROSSIMA (13. GIORNATA)
A. Trepuzzi - Dream Nardò; Assi-Manzoni Brindisi - Alpak Ugento; C. Olimpius - V. Oria; G.
Livio Tempesta - V. Players; Gatti M. Mesagne Marti Pav. Spongano; Luna Blu Collepasso - Pavarredo; Piazza di Spagna Cutr. - Gap Presicce.
SPORT 41
Lunedì 16 gennaio 2012
SCI MASCHILE LO SLALOM DI WENGEN PREMIA IL CROATO
SCI FEMMINILE ELENA CURTONI MIGLIOR AZZURRA 12ª
Kostelic vola
Deville no
Nel SuperG
vince la Vonn
Il trentino s’inceppa: è sesto
Strip show della slovena Maze
l WENGEN. Che rabbia! Per il
trentino Cristian Deville la grande occasione per la prima vittoria
in carriera o almeno per il terzo
podio stagionale è volata via
all’attacco del micidiale muro della pista di slalom di Wengen. Ha
vinto ancora una volta, dopo una
superba seconda manche e dopo il
successo nella supercombinata, il
croato Ivica Kostelic in 1’45”67 davanti allo svedese Andre Myhrer
in 1’46”52 ed al tedesco Fritz Dopfer in 1’46”55. Kostelic - grazie
all’uscita nella prima manche del
mattatore austriaco Marcel Hirscher che ha interrotto così la serie di 3 successi su tre gare di
gigante e slalom in questo scorcio
di 2012 - si riavvicina alla testa
della classifica generale di coppa
(695 punti contro i 725 di Hirscher), un trofeo che vuole vincere per il secondo anno consecutivo puntando su una micidiale
serie di risultati positivi nel mese
di gennaio come gli era successo
nella scorsa stagione.
La prima manche era stata al
cardiopalma, sul filo dei centesimi: in testa l’austriaco Mario
Matt davanti al nostro Cristian
Deville, ma con un vantaggio di
soli 2 centesimi di secondo. E poi
il solito Kostelic con un distacco
di tre centesimi da Matt e di uno
solo dal nostro Deville. Il campione trentino, dopo una preparazione attenta e meticolosa rivedendosi nella mente i vari passaggi, nella manche decisiva è
sceso alla grande ed al primo intermedio aveva addirittura recu-
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOsB8vSA+dPI9S6hkuJ68u2I=
perato ben 7 centesimi su Kostelic
che prima di lui aveva fatto una
gara da record. Ma poi, sul pianetto all’attacco del micidiale muro di Wengen, Deville si è inceppato per un attimo finendo fuori
linea. Tanto è bastato, in questo
sport in cui tutto deve essere perfetto, a farlo precipitare in sesta
posizione, migliore degli italiani.
Per l’Italia è stata comunque una
grande prova di squadra. Oltre al
trentino Cristian Deville c'e la 7ª
posizione di Stefano Gross , trentino pure lui, in 1’47”01. Poi ci
sono l’altoatesino Patrick Thaler
12° in 1’47”71 ed il campione olimpico Giuliano Razzoli 15° in
1’47”91.
NON SONO AFFARI VOSTRI La polemica della slovena Tina Maze
l CORTINA D’AMPEZZO. A
Cortina D’Ampezzo non c'è più
il vento che aveva lanciato alla
vittoria «Dada» Merighetti in
libera. Così la Coppa del Mondo
torna al solito copione. In SuperG stravince l’americana
Lindsey Vonn, sesto sigillo nella stagione, che si invola alla
testa della classifica generale.
Con lei sul podio la tedesca Maria Riesch e la slovena Tina Maze, ovvero il meglio di quanto
proponga oggi la Coppa di cristallo femminile. Per la bionda
americana è questa la vittoria
n. 47 in Coppa del Mondo, la 17ª
in SuperG.
L’Italia che sabato aveva ri-
SCI NORDICO AZZURRI TERZI AL TRAGUARDO GRAZIE A FULVIO SCOLA E DAVID HOFER
Festa neve, Italia sul podio
Emozioni a Milano con la staffetta sprint a coppie
TERZI Fulvio Scola e David Hofer
l TRENTO. L'Italia del fondo maschile torna
sul podio in staffetta con Fulvio Scola-David
Hofer e rende ancora più frizzante la festa della
neve al parco Sempione di Milano, dove gli specialisti dello sci nordico sono i grandi protagonisti di un fine settimana denso di spettacolo
e di grandi emozioni. Con una prova regale,
degna della cornice storica e di pubblico
dell’evento milanese, gli azzurri conquistano il
terzo posto nella staffetta sprint a coppie a tecnica libera alle spalle di Russia e Svezia. Fuori
dal podio finisce la Norvegia e, a sorpresa anche tra le donne.
La staffetta rosa ripropone la regale prestazione della Svezia, trascinata dalla nuova regina di Milano Ida Ingemarsdotter, che precede
solitaria Usa e Canada. L’Italia non va in finale.
È protagonista per gran parte della gara maschile anche con Renato Pasini-Federico Pellegrino. La squadra B esce di scena all’ultimo
cambio quando Pellegrino rompe il bastoncino
e vede sfumare ogni sogno. Si consuma nell’ultima frazione anche l’impresa di Scola che conclude degnamente una gara intensa con lo
sprint finale a tre. Il podio torna così finalmente a tingersi di azzurro dopo tanto tempo.
trovato i fasti della vittoria con
l'atleta bresciana - al primo successo in carriera - torna ad essere timida nella velocità. Le
azzurre non vanno più in là di
un 12° piazzamento, con Elena
Curtoni, a quasi 2 secondi dalle
migliori. Merighetti, forse ancora frastornata dal successo in
discesa, mette giù sulla Olimpia delle Tofane una gara zeppa
di errori, e finisce lontana in
classifica, 34ª, con un distacco
dalla Vonn di 4“22. Per i colori
azzurri la seconda prova cortinese di Coppa, su una pista
tecnica e abbastanza veloce,
quasi un miracolo il tracciato
data la poca neve di quest’anno,
regala poco altro; perchè Elena
Fanchini incoccia in un’altra
giornata no, 24ª, e Johanna
Schnarf (la migliore delle italiane nella specialità) le è davanti per sole tre posizioni.
Tina Maze, l’avvenente slovena, è stata protagonista di un
fuori programma quasi hot al
traguardo. Presa in mezzo in
settimana nella polemica della
Federsci svizzera per la sottotuta a membrana (poi assolta
dalla Fis) con cui aveva conquistato il secondo posto nel SuperG di Bad Kleinkirchheim,
ha improvvisato un mini strip
tease mostrando alle telecamere la canotta-reggiseno da gara
con la scritta Not your business, non sono affari vostri.
Perchè - ha detto - su questa
polemica di «tute e mutandine»
c'è solo da scherzare.
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DOMANI
16
NORD
cielo nuvoloso in Liguria, coperto sull’Alto
Adige, dove non si
esclude anche qualche fiocco di neve. Locali addensamenti
anche in Friuli
Genna
io
ANCONA
NAPOLI
AOSTA
-5
5
PALERMO
2
9
PERUGIA
BOLOGNA
-2
7
PESCARA
BOLZANO
-9
6
PISA
-3
2 11
8 14
-4
0 10
-1 10
1
CENTRO
cielo nuvoloso su Toscana, Umbria e Lazio
con qualche goccia di
pioggia nell'Aretino e
in Lunigiana
CAGLIARI
7 14
R. CALABRIA
8 12
CAMPOBASSO
0
ROMA
2 10
S.M. LEUCA
6
TARANTO
1 10
SUD
qualche nuvola in
Campania e sulla Calabria tirrenica, con la
possibilità di qualche
debole pioggia
Bari
Barletta
Brindisi
Foggia
Lecce
Matera
Potenza
Taranto
Trani
BR
LE
Venti
sostenuti
settentrionali
7
8
8
8
7
8
4
4
8
8
2
6
5
-3
1
2
1
1
6
CATANIA
9 14
FIRENZE
-1 11
GENOVA
5 11
TORINO
FG
-3
6
Difficilmente vi lasciate trascinare dalla corrente, su
ogni
situazione
avete
un’opinione che vi distingue dalla massa: è una qualità che tutti apprezzano.
Toro
Bilancia
23/9-22/10
Non è facile prendere la decisione giusta quando sono
in ballo i sentimenti, la cosa
fondamentale è però, non
mentire mai a se stessi.
Ascoltate la voce del cuore.
Scorpione 23/10-22/11
È nei periodi di difficoltà
che si capisce quali sono le
persone sulle quali poter veramente contare: le altre
sono una variabile non essenziale nella vostra vita.
Convivere con l’ansia e con
la paura di non essere all’altezza può essere una zavorra pesante, sia sul lavoro
che nella vita affettiva: siate
più sicuri di voi stessi.
21/5-21/6
Sagittario 23/11-22/12
Attenzione a quello che dite,
alle parole che usate: pur in
buona fede, potreste ferire
una persona che vi è molto
cara. Ottima la linea, fate
più sport.
E’ piacevole rievocare il passato, ma l’inganno della nostalgia può allontanare dalle
urgenze del presente. Cercate di guardare con ottimismo al futuro.
Cancro
22/6-22/7
Leone
23/7-23/8
Ancora un po’ di sforzo, poi
i problemi che vi hanno
tolto il sonno in questi ultimi tempi saranno definitivamente alle spalle: si apre
un periodo di serenità.
Vergine
24/8-22/9
Alcune giornate sembrano
non passare mai, in questi
casi bisogna mettersi l’anima
in pace e avere pazienza. Per
sconfiggere la noia organizzate una serata divertente.
MARKO POLO
L MA M G V S D
P. LORUSSO
08.00 23.00 DURAZZO
08.00 23.00 DURAZZO
L MA M G V S D
L MA M G V S D
AGESTEA
P. LORUSSO
L MA M G V
MORFIMARE
FREQUENZA
AGENZIA
ALBANIA
DOMIZIANA
IONIS
MONTENEGRO
08.00 22.00 BAR
SVETI STEVAN
TRIESTE
1
9
PORTO DI BRINDISI
VENEZIA
-2
7
COMPAGNIA
MESSINA
9 13
VERONA
-4
7
ALBANIA
Andria
Bari
Barletta
Brindisi
Foggia
Lecce
Matera
Potenza
Taranto
Trani
BA
BR
PZ
LE
TA
2
3
4
5
-2
1
0
-3
3
3
Venti
sostenuti
settentrionali
6
8
8
9
7
8
4
2
8
7
N
O
E
S
Mari
da poco mossi
a mossi
Capricorno 23/12-20/1
MALTA
BARI
COMPAGNIA
ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA
BERGAMO
........ (08.05) G S
90’
RYANAIR
06.30 (09.55) MA ME G V S
90’
RYANAIR
14.15 (13.50) S
90’
RYANAIR
14.35 (..........) D
115’
RYANAIR
15.30 (12.40) L
115’
RYANAIR
.......... (17.55) D
115’
RYANAIR
21.00 (20.35) L MA ME G V S D 90’
BERLINO
AIRBERLIN
18.05 (11.25) MA V
135’
AIRBERLIN
.......... (12.15) V
135’
BOLOGNA
RYANAIR
08.15 (07.50) L MA ME G V S 60’
RYANAIR
12.00 (11.35) D
80’
ALITALIA
14.30 (.......) D
60’
ALITALIA
......... (13.45) L M ME G V D
60’
RYANAIR
22.30 (22.10) V
80’
RYANAIR
22.35 (22.10) D
80’
BUCAREST
WIZZ
Ovunque andate, cercate di
non perdere quel sorriso
che vi rende unici e speciali.
Un amico ha bisogno del vostro aiuto, siate generosi.
Serata di sano relax.
Acquario
21/1-19/2
Vi sembra che gli altri
stiano facendo di tutto per
farvi perdere la pazienza.
Forse però siete voi ad essere sull’orlo di una crisi di
nervi: state calmi.
Pesci
WIZZ
RYANAIR
RYANAIR
ANDATA RITORNO DESTINAZIONE
07.00
07.00
07.00
18.00
18.00
18.00
23.00
23.00
23.00
12.00
12.00
12.00
VALONA
VALONA
VALONA
VALONA
VALONA
VALONA
L MA M G V S
L MA M G V S
L MA M G V S
L MA M G V S
L MA M G V S
L MA M G V S
F. AVERSA
TITI SHIPPING
EUROBULK
F. AVERSA
TITI SHIPPING
EUROBULK
ENDEAVOR LINES 07.00
AUGODIMOS
08.00
SNAV
12.00
EUR. SEA WAYS 15.15
ENDEAVOR LINES 18.30
11.00
19.00
14.00
21.30
21.00
CORFU’
IGOUMENITSA
CEFALONIA
PATRASSO
ZANTE
L MA M G V S D
L MA M G V S D
L MA M G V S D
L MA M G V S D
L MA M G V S D
DI. SHIPPING
F. AVERSA
SEAGATE
EUROMARE
DI. SHIPPING
11.30
11.30
07.30
07.30
CESME
CESME
CESME
CESME
MG
LS
LM
GS
TITI SHIPPING
TITI SHIPPING
TITI SHIPPING
TITI SHIPPING
AUGODIMOS
MED GLORY
RED STAR FERRIES
AUGODIMOS
MED GLORY
RED STAR FERRIES
GRECIA
TURCHIA
MARMARA LINES 11.45
MARMARA LINES 12.45
MARMARA LINES 07.00
MARMARA LINES 06.30
08.30 (08.00) L V
165’
22.20 (21.50) MA S
165’
RYANAIR
10.20 (13.25) L ME
85’
RYANAIR
18.05 (17.40) V
85’
RYANAIR
18.30 (21.35) S
85
CAGLIARI
ALITALIA
ALITALIA
AIR ITALY
AIR ITALY
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
AIR ITALY
MERIDIANA FLY
MERIDIANA FLY
ALITALIA
ALITALIA
I single non resisteranno a
lungo al richiamo dell’amore.
Periodo fortunato anche per
le coppie: finalmente avete
messo da parte liti e malintesi. Salute al top.
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
EASYJET
EASYJET
EASYJET
BLU-EXPRESS.COM
19.30 (18.55) MA
70’
BLU-EXPRESS.COM
21.20 (20.55) L ME V
70’
BLU-EXPRESS.COM
21.50 (21.25) D
70’
COLONIA
GERMANWINGS
12.50 (12.15) D
135’
GERMANWINGS
13.45 (13.10) V
135’
DUSSELDORF WEEZE
07.00 (12.10) MA
150’
RYANAIR
19.10 (18.45) S
150’
FRANCOFORTE
NUMERI
17.15 (16.50) MA S
18.30 (23.05) G
RYANAIR
TORINO
17.00 (20.15) D
09.40 (09.00)
10.40 (10.00)
16.20 (15.45)
18.05 (18.05)
18.05 (18.05)
19.05 (19.05)
14.05 (.........)
16.20 (15.45)
18.55 (.........)
L MA ME G V S
D
L ME G V D
S
S
L MA ME G V D
S
L ME G V D
S
95’
95’
95’
95’
95’
95’
95’
95’
95’
LUFTHANSA
LUFTHANSA
AIRBERLIN
11.55 (11.05) L MA ME G V S D100’
13.00 (12.05) S
100’
14.15 (11.05) L
115’
PARIGI
10.00 (15.15) L ME V
10.20 (15.35) S D
150’
150’
130’
85’
85’
RYANAIR
06.35 (12.40) D
115’
RYANAIR
14.15 (20.20) L ME V
115’
RYANAIR
RYANAIR
ALITALIA
ALITALIA
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
ALITALIA
ALITALIA
PRAGA
21.50 (21.20) M D
115’
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
08.35 (08.10) L MA ME G V S D 60’
21.05 (20.40) L MA ME G V S D 60’
21.15 (20.50) S D
60’
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
ALITALIA
......... (10.25)
......... (11.30)
06.50 (..........)
07.20 (.........)
11.15 (14.20)
12.15 (18.30)
15.05 (..........)
19.20 (22.35)
L MA ME G V S D 70’
D
70’
L MA ME G V S D 70’
L MA ME G
70’
L MA ME G V S D 70’
LD
70’
L MA ME G V S D 70
L MA ME G V S D 70’
STOCCARDA
MADRID
GERMANWINGS
GERMANWINGS
RYANAIR
18.50 (18.25) G
170’
TIMISOARA
RYANAIR
20.00 (19.25) L
170’
CARPATAIR
13.15 (12.40) V
13.30 (12.55) D
13.45 (13.05) L ME V
115’
115’
150’
06.50 (10.40)
10.20 (14.10)
10.55 (10.00)
14.55 (14.10)
19.45 (23.35)
19.50 (23.40)
105’
105’
105’
105’
105’
105’
AIR ITALY
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
11.05 (10.40) D
140’
RYANAIR
17.50 (22.25) ME
140’
LONDRA STANSTED
RYANAIR
S
MA G
L
D
ME
LVD
06.50 (13.20) MA S
125’
MILANO LINATE
ALITALIA
09.30 (10.55) D
ALITALIA
11.40 (10.55) L MA ME G V S D 90’
90’
ALITALIA
......... (13.45) L MA ME G V S D 95’
ALITALIA
21.35 (20.50) L MA ME G V D 95’
MILANO MALPENSA
06.30 (09.35)
10.20 (13.25)
11.10 (14.15)
12.35 (13.55)
13.05 (15.40)
20.40 (23.40)
L ME V
V
S
MG
MA G
D
80’
80’
80’
80’
80’
80’
EASYJET
10.10 (09.40) S
100’
EASYJET
13.50 (13.20) L MA ME G V
100’
EASYJET
15.00 (14.30) D
100’
AIRONE
15.05 (14.30) S
100’
AIRONE
17.05 (16.30) L MA G V D
100’
AIRBERLIN
14.20 (11.55) G D
105’
AIRBERLIN
14.45 (14.05) D
105’
RYANAIR
09.05 (08.40) L MA G S
95’
RYANAIR
21.55 (21.30) L ME V D
95’
RYANAIR
22.15 (21.55) L ME D
95’
RYANAIR
22.20 (.........) ME D
95’
MONACO
16.50 (22.30) MA G S
80’
PISA
16.00 (15.15) L M ME G V S
...........(16.10) G
80’
80’
VERONA
14.50 (19.20) L MA ME G V
16.20 (19.25) D
20.45 (23.50) L ME V
75’
80’
80’
ROMA CIAMPINO
RYANAIR
09.15 (08.50) L MA ME G V S 80’
RYANAIR
10.15 (09.50) D
RYANAIR
17.45 (17.20) L MA ME G V S D 80’
BRINDISI
RYANAIR
17.55 (17.30) S D
COMPAGNIA
ROMA FIUMICINO
ZURIGO
HELVETIC
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
85’
85’
85’
85’
50’
50’
50’
VENEZIA
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
LV
L ME V
MGS
D
09.50 (09.20) L MA ME S
17.30 (17.00) V
22.20 (21.50) G D
VALENCIA
BERGAMO
12.15 (11.50)
17.00 (16.35)
17.30 (15.45)
18.30 (18.05)
GIRONA BARCELLONA
TREVISO
PISA
130
LONDRA STANSTED
TRENITALIA Call center 89.20.21 - www.ferroviedellostato.it
AEREI 080/580.02.00; 0831/41.17.206 - www.aeroportidipuglia.it
AUTOLINEE Marozzi 080/5790211 - 080/556.24.46 - Scoppio-Etna:
080/348.28.16 080/374.11.18 - Miccolis: 099/4704451 - 080/531.53.34 - Sita:
199.730.749 - Marino: 199.800.100
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
ROMA FIUMICINO
GENOVA
16.05 (19.20) L ME V
06.40 (.........) L MA ME G V
......... (08.25) L MA ME G V
09.00 (.........) S
09.20 (.........) L MA ME G V
09.25 (.........) LMA ME G V S D
12.25 (11.40) LMA ME GV SD
.......... (14.20) ME G V
.......... (14.30) L MA ME G V
15.15 (16.25) LMA ME G V
17.20 (16.25) LMA ME G V S D
...........(20.05) L M ME G V S D
19.40. (16.50) L MA ME G V D
19.40 (08.30) L MA ME
.......... (18.50) L MA MEG V D
20.55 (.......) L MA ME G V D
........ ..(22.25) ME G V
ROMA CIAMPINO
RYANAIR
RYANAIR
BELLEAIR
BELLEAIR
BELLEAIR
MONACO
RYANAIR
RYANAIR
CATANIA
RYANAIR
80’
80’
MILANO MALPENSA
WIZZ
20/2-20/3
TIRANA
21.25 (21.00 S
22.00 (21.35) MA
MILANO LINATE
RYANAIR
RYANAIR
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOtgVhJZA0QBcDgwB4c8ftp0=
08.00 22.00 DUBROVNIK
CROAZIA
9
BT
BUDAPEST
Certe situazioni sembrano
immutabili: in realtà servirebbe soltanto un po’ di coraggio in più per cambiare
le cose, per assumere il controllo sulla propria vita.
PORTRANS
MORFIMARE
P. LORUSSO
AEREI
21/4-20/5
Gemelli
L MA M G V S D
L MA M G V S D
L MA M G V S D
BLUE HORIZON 08.00 20.00 IGOUMENITSA-PATRASSO
IONIAN KING
09.00 18.30 IGOUMENITSA-PATRASSO
POLARIS
07.30 19.00 CORFÙ
4
Sereno o poco nuvoloso
L’OROSCOPO
AGENZIA
1
PREVISIONE
Cielo poco nuvoloso
FREQUENZA
1
Temperature
E
mossi
9
ANDATA RITORNO DESTINAZIONE
GRECIA
L’AQUILA
MT
Mari
PREVISIONE
6
COMPAGNIA
LECCE
DOMANI
N
O
5
S
21/3-20/4
9
POTENZA
TA
Ariete
7
5 10
BA
MT
MILANO
7
BRINDISI
BT
PZ
4 13
-6
BARI
IL TEMPO IN PUGLIA E BASILICATA
Temperature
OGGI
Andria
3
FG
PORTO DI BARI
TEMPERATURE
08.45 (22.00) L MA ME G V S D110’
ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA
08.45 (08.20)
12.40 (12.15)
14.10 (17.35)
17.25 (17.00)
17.30 (17.05)
17.35 (17.10)
17.45 (17.20)
........ (16.05)
22.25 (22.00)
L MA ME G V D
S
MA S
L ME G V D
D
G
ME
MA S
LVD
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
90’
BOLOGNA
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
08.15 (07.50)
08.20 (07.55)
16.45 (16.20)
18.45 (18.20)
........ (23.25)
20.30 (23.55)
V
D
MA G S
ME
D
LV
90’
90’
90’
90’
90’
90’
BRUXELLES CHARLEROI
RYANAIR
RYANAIR
RYANAIR
06.25 (11.50) V
06.30 (12.10) ME
19.40 (19.15) L
ALITALIA
06.50 (10.35) L MA ME G V S D ’70
ALITALIA
11.20 (........) L MA ME G V S D 80’
ALITALIA
........ (18.30) L MA ME G V S D ’70
ALITALIA
19.15 (22.40) L MA ME G V S D ’70
TORINO
RYANAIR
15.15 (19.35) D
130’
RYANAIR
18.00 (22.20) MA G S
130’
RYANAIR
09.15 (12.50) G
130’
RYANAIR
10.45 (14.10) D
130’
RYANAIR
12.15 (15.50) L V
130’
RYANAIR
13.50 (17.25) ME
130’
RYANAIR
13.40 (17.35) G
105’
RYANAIR
16.30 (20.05) L V
105’
16.05 (15.20) L V
115’
TREVISO
VERONA
150’
150’
150’
AIRBERLIN
FOGGIA
COMPAGNIA
14.30 (14.00) ME
17.50 (17.15) S
80’
ZURIGO
GINEVRA
EASYJET
EASYJET
80’
120’
120’
ANDATARITORNO FREQUENZA DURATA
ISOLE TREMITI
ALIDAUNIA
08.40 (16.20) L MA ME G V S D 20’
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOofEM75ty2x/oou+EQL83J8=
LUNEDÌ 16 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 44
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Quotidiano fondato nel 1887
Lunedì 16 gennaio 2012
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Redazione: via Scipione l’Africano, 264 - Tel. 080/5470430 - Fax: 080/5502050 - Email: [email protected]
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Taranto:
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Tirana (Albania): 00355/4257932
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trim. Euro 90,00. Sola edizione del lunedì: ann. Euro 55,00; sem Euro 30,00. Estero: stesse tariffe più spese postali, secondo destinazione. Per info: tel.
080/5470205, dal lunedì al venerdì, 09,30-13,30, fax 080/5470227, e-mail [email protected]. Copia arretrata: Euro 2,40. Tel 080/5470213
LA TRAGEDIA DELLA COSTA DISPERSI DUE TRENTENNI DI CORATO E ALBEROBELLO
Col fiato sospeso
per Maria
e per Giuseppe
Lei era in crociera con il marito e i
suoceri che stavano festeggiando
così le nozze d’oro. Lui era stato
ingaggiato a bordo come musicista
PAESAGGI D’INVERNO
L’APPELLO
UCCISO Pino Mizzi
La famiglia
Mizzi: «Noi
abbandonati
da tutti»
l Ore di angoscia a Corato e Alberobello per due
30enni, Maria D’Introno e Giuseppe Girolamo, inclusi nell’elenco dei dispersi della nave «Costa Concordia», naufragata all’isola del Giglio. La giovane
coratina era in crociera con il marito e i suoceri,
l’alberobellese lavorava a bordo come musicista.
l Non hanno ancora un
volto i killer di Pino Mizzi,
il 38enne ucciso per sbaglio
a Carbonara 10 mesi fa. La
moglie e i figli: «Abbandonati dalle istituzioni».
BALSAMO E GILIBERTI IN VI-VII E IN NAZIONALE >>
BARI & PROVINCIA DA DEFINIRE LE CIFRE DEL 2011, MA SONO SVANITE NEL NULLA PIÙ DI DIECIMILA VETTURE
Incredibile: spariscono
trenta auto al giorno
l Il bilancio complessivo del
2011 non è stato ancora tracciato ma la tendenza all’incremento del numero delle rapine
e dei furti d’auto denunciati a
Bari e in provincia, già evidenziato nel 2010 pare destinato a trovare conferma. Un
CAMBIANO LE REGOLE
STRAGAPEDE IN IV >>
LA PROMESSA
Dopo il carcere
il ring: «Tornerò a Bari
per combattere»
aumento che dovrebbe portare
all’incredibile cifra di 30 auto
sparite al giorno.
LONGO IN IV >>
SERVIZIO IN V >>
L’APPELLO ALLA REGIONE
TEMPERATURE RIGIDE E FIOCCHI SU ALBEROBELLO E PUTIGNANO
MONOPOLI
in mare
Disabili e ticket sociali
Ricercatori in assemblea La prima neve imbianca Petrolio
altre ricerche
i
trulli
e
la
Valle
d’Itria
«Taglio dei servizi
«Non ci sono soldi
sabato la protesta
garantiti solo i più poveri» per le nuove assunzioni»
l La sentenza non l’ha letta, ma di una cosa è certo:
se le cose resteranno così, il Comune sarà inevitabilmente costretto a fare una scelta drammatica:
tagliare i servizi e «garantire solo i più poveri».
Ludovico Abbaticchio, assessore al welfare del Comune di Bari, si ritrova tra le mani la patata bollente
dei «ticket sociali». Il Tar ha bocciato le linee guida
comunali e, a monte, la parte del regolamento regionale in materia di accesso ai servizi sociali.
l I ricercatori baresi chiamano in causa il governatore Nichi Vendola per cercare di salvare le
università. L’occasione sarà un’assemblea convocata per martedì 24 a Giurisprudenza, per riunire le
comunità dell’Ateneo e del Politecnico. Il ministero,
nel distribuire i fondi per le nuove assunzioni di
associati, ha escluso gli atenei che, come quelli baresi, hanno speso troppi soldi, rispetto al finanziamento dello Stato, per pagare i propri dipendenti.
PEPE IN III >>
BARILE IN II >>
l Calo delle temperature e debolissime nevicate ieri in
molte località pugliesi. Timidi fiocchi di neve sono caduti
durante la notte sulle coste del Barese a sud del capoluogo e
nella primissima mattinata nelle zone più interne, soprattutto
nella Valle d’Itria, imbiancando leggermente Alberobello, Putignano, Noci, Turi, Conversano, sino a Cisternino e Martina
Franca. La neve si è solo posata sui tetti sino a mezzogiorno,
quando un tiepido sole invernale l’ha praticamente sciolta
d’un colpo. Non si sono avuti disagi alla circolazione: considerata la giornata domenicale e il freddo piuttosto intenso,
non erano tante le auto in giro nelle prime ore della giornata.
[foto 2C Informa]
CAZZORLA IN VI >>
CASAMASSIMA
Trenta grammi
di eroina in auto
presa una donna
SGARAMELLA IN VII >>
ALBEROBELLO LA DONNA L’AVEVA PERSA PIÙ DI DIECI LUSTRI ORSONO DOPO UNA GIORNATA PASSATA A LAVORARE LA TERRA. L’HA RITROVATA L’ALTRO GIORNO TRA I SOLCHI
E nei campi rispunta l’anello perso 50 anni fa
La preziosa acquamarina, regalo di fidanzamento, era sparita misteriosamente. E allo stesso modo è ricomparsa
di DOMENICO GILIBERTI
R
ACQUAMARINA Simile alla pietra ritrovata
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOofEM75ty2x/E0SOo+25tXk=
itrova l’anello di fidanzamento dopo 54 anni. Una storia
d’altri tempi che, a raccontarla oggi sa tanto di inverosimile e di magico, ma che intenerisce e
soprattutto rallegra coloro che l’hanno
realmente vissuta. Protagonisti Maria e
Giacomo, due giovani contadini di Alberobello, che agli inizi degli Anni Cinquanta del secolo scorso, si conoscono, si
frequentano, si innamorano e decidono
di sposarsi. Al giovane intraprendente
corre l’obbligo prematrimoniale di regalare alla futura sposa un anello di
fidanzamento, tutto in oro con tanto di
pietra preziosa al centro. Una acquamarina che sarà costata al giovane spasimante una fortuna. I due si sposano e
iniziano la vita comune all’insegna
dell’amore reciproco ma soprattutto del
lavoro nei campi. Un bel giorno, Maria si
reca nel campetto prospiciente l’abitazione per disfarsi di un secchio d’acqua
ormai inutilizzata. Il giorno seguente
l’amara sorpresa: l’anello che portava al
dito, con tanto amore, era sparito. Inizia
così un lungo e tormentato periodo di
ricerca. Si scruta in ogni angolo della
casa, nel terreno intorno all’abitazione,
nella stia dei polli e nella stalla degli
animali, nella sala ricevimenti, dove,
giorni prima, si era festeggiato il matrimonio di un parente. Niente di niente.
Passa il tempo e le speranze si affievoliscono. Del prezioso monile si sono
perse le tracce, tanto da indurre la coppia a metterci una... pietra sopra.
Nel frattempo Giacomo e Maria, diventati alquanto anzianotti decidono di
lasciare la casa di campagna e trasferirsi
in paese. La campagna ormai era entrata
a parte dei ricordi, quelli più belli della
loro gioventù. Giorni fa il miracolo: tornando nei campi, come è consuetudine,
per i lavori stagionali e di raccolta delle
olive, sotto l’albero delle nocciole, Maria
scorge un luccichìo. Si avvicina, con curiosità e trepidazione. Scorge, con grande sorpresa, l’anello che aveva smarrito
più di mezzo secolo fa. La gioia incommensurabile si legge nei suoi occhi e nel
modo con cui racconta la vicenda agli
amici e parenti, ai quali mostra, con una
punta di orgoglio, il gioiello ritrovato.
II I BARI PRIMO PIANO
Lunedì 16 gennaio 2012
UNIVERSITÀ
L’ASSEMBLEA
È convocata per martedì 24 a Giurisprudenza.
Invitati il presidente della Regione, i
parlamentari, gli imprenditori, i sindacalisti
IL VINCOLO DEI FINANZIAMENTI
I ricercatori: «Andremo via»
Assunzioni bloccate dopo i tagli del governo. Si rischia la fuga di cervelli
LUCA BARILE
l I ricercatori baresi chiamano in causa il governatore Nichi
Vendola per cercare di salvare le
università della Puglia. L’occasione sarà un’assemblea generale convocata per martedì 24 nella
facoltà di Giurisprudenza, per
riunire le comunità accademiche
dell’Ateneo e del Politecnico, alla
quale gli studiosi di entrambe le
istituzioni hanno invitato il presidente della Regione e non solo.
L’appello a partecipare, che
suona come la chiamata per un
ultimo treno, è rivolto ai parlamentari, ai sindacalisti, agli imprenditori che abbiano legami ed
interessi con il territorio e, a chi
sarà presente, i ricercatori assicurano che non andranno tanto
per il sottile. I tagli continui del
Governo ai finanziamenti pubblici per gli atenei, i vincoli di
bilancio che impediscono le assunzioni e, da ultimo, la recente
esclusione di entrambe le accademie cittadine (e quella di Foggia) dal piano straordinario per il
reclutamento di nuovi professori
associati hanno convinto i ricercatori di trovarsi, ormai, al capezzale di un sistema gravemente malato che si avvia, in tempi
rapidi, all’agonia e poi all’estinzione.
«Se continua così le università
pugliesi sono destinate a trasformarsi in pochi anni in mega licei» dichiara Francesco Leonetti, studioso della facoltà di Farmacia, tra i coordinatori del Riuniba, il movimento a cui aderisce
il 40% dei ricercatori dell’Università e del Politecnico. «Senza i
ricercatori – aggiunge – morirà
l’essenza dell’istituzione e si finirà per fare solo didattica, ma di
riflesso morirà anche il tessuto
socio-economico locale, perché
senza ricerca non c’è più innovazione da trasferire alle imprese».
Il quadro di riferimento è quello della riforma in atto del sistema universitario nazionale.
La legge Gelmini prevede che nei
prossimi tre anni (attraverso il
piano di reclutamento citato prima) i ricercatori migliori passino
al ruolo di associati, mentre quelli che resteranno nel proprio ruolo (attualmente a tempo indeterminato) esauriranno, man mano
che andranno in pensione, una
categoria che è destinata ad essere sostituita dai ricercatori a
tempo determinato, introdotti
con la riforma.
A loro volta, anche questi ultimi avranno la possibilità di diventare associati quando entrerà
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOrUxL78rhe52rCjPVOuxd14=
a regime il nuovo sistema dei concorsi per docenti, che prevede
un’abilitazione nazionale. Resteranno intrappolati nell’attuale
ruolo, dunque, solo i ricercatori
che in questi tre anni non riusciranno a fare il salto di carriera. E qui si inserisce l’appello
alla politica che oggi lancia la
categoria.
Il ministero per l’Università,
nel distribuire i fondi per le nuove assunzioni di associati, ha
escluso gli atenei che, come quelli
baresi, hanno speso troppi soldi,
rispetto al finanziamento dello
Stato, per pagare i propri dipendenti. E siccome entrambe le accademie cittadine non hanno
molte possibilità per il futuro
prossimo di migliorare questa
proporzione, i ricercatori temono
un esodo di massa nelle loro fila. I
migliori studiosi, in altre parole,
LA PROTESTA
«Senza ricerca
muoiono sia le
università che il
tessuto
socio-economico
locale». I ricercatori
lanciano l’Sos ai
politici, alle istituzioni
e alle imprese. Se gli
Atenei baresi non
riceveranno contributi,
i ricercatori sono
pronti a rincorrere
l’assunzione nelle
accademie del Nord
emigreranno verso le università
che possono assumere, le quali
sono per la maggior parte al Nord
Italia. La legge prevede, infatti,
che ogni ateneo in grado di fare
assunzioni riservi una quota del
20% dei posti disponibili per nuovi associati ai candidati esterni.
«Siamo in una situazione paradossale – commenta Gianni
Luchena, ricercatore e componente del consiglio di amministrazione dell’Università di Bari
– perché dei fondi destinati a persone che, per merito, avrebbero
diritto a partecipare ad una selezione ad armi pari, sono invece
discriminati da criteri che non
riguardano l’impegno nello studio, bensì percentuali contabili».
Ma non è tutto, perché un’eventuale redistribuzione sul territorio nazionale dei migliori cervelli, così come paventato dal Riu-
niba, comporterebbe un aumento della produttività scientifica
(cioè i risultati della ricerca) degli atenei in cui gli emigranti si
rifugeranno, causando di conseguenza un aumento generale delle performance di quegli atenei e,
a catena, un incremento del finanziamento pubblico. Del resto,
uno dei punti chiave della riforma Gelmini è aver condizionato
la distribuzione dei fondi ai risultati degli atenei, nella didattica e nella ricerca. La classe dirigente pugliese è avvisata, anche se finora i segnali non sono
stati incoraggianti. Nel 2011 la
Regione, per prima chiamata in
causa dai ricercatori, ha interrotto l’erogazione del contributo
agli atenei pugliesi, pagato invece nel 2009 e nel 2010, né per quest’anno si hanno notizie in merito.
IL TAR DIRETTORE DI CHIRURGIA
Primario
San Paolo
la Asl
«bocciata»
l No alla nuova procedura per
nominare il promiario di chirurgia
del San Paolo. Lo hanno stabilito i
giudici del Tar accogliendo il ricorso del dott. Stefano Rinaldi, uno
dei candidati a ricoprire il posto. La
sentenza della II sezione (presidente Sabato Guadagno, relatore
Giacinta Serlenga) ha bocciato la
scelta del direttore generale della
Asl di indire una nuova procedura
di concorso pur in presenza di una
graduatoria già presente.
I fatti risalgono al 2008 quando
viene bandito il concorso per un
posto di direttore di struttura complessa di Chirurgia generale al San
Paolo. Come previsto dalla legge,
nella terna di candidati idonei doveva avvenire la scelta del direttore
generale sul preferito. Tocco al
dott. Onofrio Caputi Jambrenghi
che però non ha mai preso servizio
nè sottoscritto il contratto lasciando così il posto vacante. Il dott. Rinaldi (assistito dall’avv. Felice Eugenio Lorusso) ha così diffidato la
Asl a concludere il procedimento
per l’assegnazione del posto.
L’allora commissario straordinario (ora direttore generale), Domenico Colasanto, nell’agosto del
2011 (insediatosi un mese prima)
dopo aver dichiarato conclusa procedura ha così bandito una nuova
procedura selettiva. Iniziativa,
questa, dichiarata illegittima dai
giudici sia per motivi di contenimento della spesa pubblica, sia nel
rispetto di un orientamento generale che mira a utilizzare le graduatorie degli idonei. «Il dubbio - si
legge nella sentenza - è che la scelta
sia stata dettata più che altro dallo
scarso gradimento per i candidati
già dichiarati idonei». Il Tar ha così
annullato la nuova procedura e
condannato la Asl a pagare 1.500
euro di spese.
[n. p.]
E i giudici gli ridanno la sala operatoria
Caso Inchingolo, il chirurgo riottiene la riammissione in servizio, ma non gli insegnamenti. Diktat a Medicina
l Per riepilogare tutti i suoi ricorsi degli
ultimi tre anni, non basterebbe una enciclpedia. Tuttavia il prof. Francesco Inchingolo, primario di odontoiatria, continua a spuntarla nelle sedi giudiziarie. E
non solo. La prima novità è che il Policlinico - dopo una sospensione durata praticamente 38 mesi - lo ha riammesso in
servizio a far data dal 31 dicembre del 2011
restituendogli l'attività assistenziale negli
stessi ruoli del 2008 e riconoscendogli il
periodo di sospensione ai fini pensionistici.
Inchingolo ha così riacquistato le mansioni
nel Dipartimento di Odontostomatologia e
Chirurgia «con funzioni assistenziali di peso chirurgico di tipo 2 Chirurgia orale in
assistenza ai disabili ed utenza speciale».
Resta aperta un’altra questione giudiziaria, stavolta con l’Università. Per la terza
volta, in pochi mesi, è intervenuto l’altro
giorno il Consiglio di stato (III sezione,
presidente Piergiorgio Lignani e relatore
Angelica Dell’Utri) per la mancata assegnazione ad Inchingolo degli insegnamenti a lui sottratti dopo la sospensione
decisa dal Policlinico. I giudici - accogliendo un altro ricorso del prof. Aldo Loiodice
- hanno nominato quale commissario ad
acta il preside della facoltà di Medicina,
prof. Paolo Livrea, che ha dieci giorni di
tempo a partire dal 30 gennaio se entro
quella data non interverrà una decisione
della stessa facoltà da lui presieduta. Il problema, ora, non sta tanto nella volontà politica del Rettore quanto nella facoltà di
Medicina e chirurgia, le cui sedute per assegnare a Inchingolo i suoi insegnamento
sono andate deserte. Ora i tempi sono stati
RITORNO IN SERVIZIO II prof. Inchingolo ha ripreso a operare al Policlinico dal 31 gennaio
contingentati dai giudici che hanno praticamente commissariato l’Ateneo.
Nel 2008, ricordiamo, Inchingolo fu bersaglio di un blitz del tg satirico «Striscia la
notizia» (Mediaset ha rimosso le immagini
dagli archivi), da cui sarebbero state messe
in luce alcune irregolarità del primario
nella gestione del reparto, tra cui la sua
sostituzione da alcuni specializzandi durante i suoi turni di guardia. La vicenda
culminò in una sospensione dall’attività
didattica e assistenziale. L’Ateneo lo reintegrò mentre il Policlinico, il 26 settembre
del 2008, lo allontanò a tempo indeterminato. Il Tar rigettò il ricorso cautelare men-
tre il Consiglio di Stato - il 29 gennaio 2010 impose al Policlinico di porre un termine al
provvedimento disciplinare. La conseguenza fu un «licenziamento» dell’odontoiatra, tecnicamente un de-convenzionamento del docente. In pratica, per Inchingolo, l’azienda ospedaliera poneva fine a
quel rapporto che regolamentava i rapporti
tra Ateneo e struttura ospedaliera. Il Tar,
nel luglio successivo accolse il ricorso cautelare sollecitando un rinnovo dell’istruttoria. Il Comitato dei Garanti - correggendo
un precedente parere - si espresse in maniera non favorevole alla sospensione che,
tuttavia, fu adottata a fine dicembre da
Vitangelo Dattoli con un altro (l’ultimo)
provvedimento che fissava la sospensione
per tutto il 2011. A maggio dell’anno scorso,
dopo l’ennesimo «no» del Tar, Inchingolo
ottenne in appello un provvedimento in
parte favorevole da Palazzo Spada: pur confermando la sospensione, i giudici romani
sollecitarono una definizione del giudizio
di merito entro la vigilia del nuovo anno
accademico. E ciò perché, altro dato importante, attività didattica e assistenziale
(in corsia) non potevano essere separate.
Dal 26 agosto il Consiglio di stato ha
stabilito che ad Inchingolo dovessero erre
riassegnati gli incarichi didattici per l’anno accademico 2011/2012 in insegnamenti
implicanti l’effettivo svolgimento di attività assistenziale». Ma qui è iniziato un
nuovo braccio di ferro con l’Ateneo che da
oltre quattro mesi non ha ottemperato ai
provvedimenti di Palazzo Spada, l’ultimo
dei quali con una condanna alle spese
dell’Università per oltre 2mila euro.
Ad Inchingolo, dal momento della sospensione, sono rimasti assegnati due insegnamenti di «Odontoiatria preventiva e
di comunità» nel corso di Laurea in Odontoiatria. La stessa cosa non è avvenuta per
gli insegnamenti che, in base a ordinanze
del Consiglio di stato, dovevano essere riassegnati anno accademico 2011/2012. Si tratta di Chirurgia orale (II anno primo e secondo semestre, IV anno secondo semestre), Chirurgia speciale odontostomatologica insegnamento (V anno, primo semestre), Chirurgia maxillo-facciale insegnamento relativo al V anno, I semestre).
[n. pepe]
BARI PRIMO PIANO I III
Lunedì 16 gennaio 2012
WELFARE
«LA COLPA» DEL MUNICIPIO
I giudici: Palazzo di Città non ha previsto casi
per i disabili più gravi. La Regione
BILANCI DEI COMUNI IN BILICO particolari
sì. Il sindacato «Sfida»: c’è deregulation
Disabili, rischio conti
sui «ticket sociali»
Dopo la sentenza del Tar, cambiano le regole per 300 assistiti
NICOLA PEPE
l La sentenza non l’ha letta, ma di una
cosa è certo: se le cose resteranno così, il
Comune sarà inevitabilmente costretto a
fare una scelta drammatica: tagliare i servizi e «garantire solo i più poveri». Ludovico Abbaticchio, assessore al welfare
del Comune di Bari, si ritrova tra le mani la
patata bollente dei cosiddetti «ticket sociali», ovvero la compartecipazione nella
retta di accesso ai centri diurni da parte dei
disabili affetti da handicap permanente
grave o ultra 65enni dichiarati dalla Asl
non autosufficienti dal punto di vista fisico
o psichico. Il Tar, come riferiamo nelle pagine regionali, con la sentenza 610/2012 ha
bocciato le linee guida comunali e, a monte,
la parte del regolamento regionale in materia di accesso ai servizi sociali. Una vera e
propria mazzata che arriva in un momento
storico in cui i comuni fanno i conti con i
tagli delle ultime quattro manovre finanziarie che colpiscono anche il welfare.
La sola città di Bari assorbe metà del
fabbisogno di richieste di accesso disabili
affetti da patologia grave nei centri diurni:
circa 150 utenti a fronte dei 300 - secondo
stima del sindacato «Sfida» (sindacato famiglie italiane diverse abilità) che si è visto
accogliere il ricorso - nella sola provincia di
Bari. Tutto parte dal regolamento regionale varato nel 2007 e aggiornato nel 2008
che, in deroga a disposizioni nazionali (a
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOrUxL78rhe52VHd2lOxT7tU=
dire il vero ferme al 1998 e non aggiornate
da un decreto attuativo previsto, ma mai
emesso) ha disciplinato l’accesso ai centri
diurni secondo scaglioni di reddito Isee
(indicatore situazione economica equivalente) prevedendo così una compartecipazione alla retta con i cosiddetti «ticket sociali». La legge nazionale - secondo un’interpretazione autentica del Tar Puglia, conermata anche dal Consiglio di stato - prevede in via generale che si tenga conto del
reddito Isee dell’assistito e non della famiglia. Inutile dire che tale criterio, ai tempi d’oggi, non appare più sostenibile perchè
ASSESSORE ABBATICCHIO
Il Comune di Bari assiste metà
degli utenti: se le cose restano
così taglieremo i servizi
con la riduzione dei fondi del welfare non è
possibile garantire servizi a tutti senza ragionare secondo le capacità economiche.
Ma per il Tar si applicano le norme
nazionali e quelle regionali, che hanno
previsto «garanzie» per i disabili gravi,
sono illegittime nella parte in cui prevedono comunque un raffronto con il reddito familiare. Per il Comune, i giudici
hanno anche criticato il fatto che «non
abbia previsto casi di rilevanza economica del solo assistito, omettendo così di
operare una valutazione e una distribuzione delle risorse diversa per i casi di
disabilità più grave». Il Comune ( e gli altri
enti) è a un bivio: «Se la sentenza non sarà
appellata dalla Regione e tutto resterà così
com’è - precisa Ludovico Abbaticchio - ci
vedremo costretti a tagliare i servizi assicurandoli solo a quelli più poveri. In
pratica, se oggi sono 100 a usufruirne,
domani ne saranno 50. Il regolamento su
tali servizi, da noi predisposto - aggiunge
Abbaticchio - non è stato ancora approvato dal consiglio comunale, e abbiamo
comunque previsto un eventuale adeguamento. I sindacati di categoria hanno preso atto di tale criterio di compartecipazione, mentre lo “Sfida”, che pur comprendendo tale approccio politico non è
d’accordo sul piano dei diritti».
Sul punto va detto nella materia vige una
vera e propria deregulation. dalle nostre
parti se il Comune di Bari, in qualche modo, ha disciplinato il servizio (ora bocciato
dai giudici), «negli altri comuni del Barese
ognuno fa come crede - precisa Teresa
Citarella, segretario provinciale di Sfida. Esistono discrepanze, ad esempio, tra Bari
e Triggiano, Noicattaro o Casamassima dove le amministrazioni non si sono date
alcun regolamento e hanno in qualche modo scaricato sulla famiglie. A Casamassima, ad esempio, nel corso della visita
ECCO I CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE
Sei fasce di reddito familiare
oltre 30mila euro paga l’utente
l Il Comune di Bari ha disciplinato
le modalità di compartecipazione della retta per l’accesso ai centri diurni
dei disabili, prevedendo una differenziazione di tariffe in base al reddito
Isee (indicazione situazione economica equivalente) della famiglie e non
del singolo assistito come prevede la
norma nazionale. In dettaglio, le fasce individuate sono sei: la prima, da
7.500 euro al di sotto della quale, la
quota è a totale carico dell’ente; le
altre quattro fasce di compartecipazione variano tra i 7.500 e i 30mila
euro di Isee familiare; l’ultima fascia,
ASSESSORE
Ludovico
Abbaticchio
ha la
delega al
Welfare
oltre i 30mila euro prevede la retta a
totale carico della famiglia. Il Tar (per
ora) ha cancellato tale criterio annullando le linee guida del comune e, a
monte, quelle regionali. Sul Comune
ha criticato il fatto che non abbia previsto condizioni particolari per i casi
più gravi.
I CENTRI
DIURNI
I comuni alle
prese con i
tagli ai servizi
sociali e le
linee guida
della Regione
ora bocciate
dai giudici per
l’accesso ai
centri diurni.
Serve una
regolamentazione per evitare
un caos
completo che
determini il
drastico
taglio di tali
servizi
essenziali
dell’Uvm (unità valutazione multimensionale) è stato approvato il diritto a ottenere il
50 per cento a carico della Asl, mentre la
restante parte è a totale carico dell'utente e
della famiglie, e questo non è accettabile».
Ma come è possibile non prevedere, di
questi tempi, criteri diversi tra ricchi e
poveri? «Noi siamo pronti a un confronto precisa la Citarella - anche se la materia
necessiterebbe di una regolamentazionea
livello nazionale. Siamo d’accordo sulla retta a totale carico delle famiglie oltre i 30mila euro di reddito Isee, ma l’unico range di
compartecipazione andrebbe individuato
solo tra i 25 e i 30 mila, mentre al di sotto di
tali soglie dovrebbe essere gratuito». Fattibile o no, da oggi la sentenza del Tar
rimette tutto in discussione e i comuni,
oltre alla Regione, rischiano di fare i conti
con i debiti fuori bilancio.
IV I BARI CITTÀ
Lunedì 16 gennaio 2012
LA STORIA
ORA LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE
Trentotto anni, onesto lavoratore, fu raggiunto
un proiettile mentre si trovava in piazza
10 MESI FA IL DELITTO A CARBONARA da
Umberto. Quel colpo non era destinato a lui
La famiglia di Pino Mizzi
«Noi abbandonati da tutti»
I genitori e la moglie: «Vogliamo che i colpevoli paghino»
CARLO STRAGAPEDE
l Si sentono «completamente
abbandonati dalle istituzioni» i
familiari di Pino Mizzi, il 38enne
di Carbonara ucciso per sbaglio
la sera del 16 marzo scorso, a Carbonara, presumibilmente perché
scambiato per un personaggio legato alla malavita che era il vero
obiettivo dei killer. Invece Pino
era un onesto lavoratore, che si
spaccava la schiena ogni giorno
per portare il pane a casa.
«Si svegliava alle 3,30 del mattino. Lavorava come uomo delle
pulizie - racconta la mamma, Lucia -. Ritornava a casa per pranzo
e il pomeriggio usciva nuovamente per andare ad assistere alcune persone anziane. Questo gli
permetteva di arrotondare, di
portare a casa qualche soldo in
più. Per lui la famiglia era assolutamente al primo posto», continua la mamma. «Pino era un
ragazzo onesto, esemplare», aggiunge Angelo, il fratello minore,
una somiglianza incredibile con
la vittima di quel maledetto
proiettile.
Pino Mizzi era sposato con Katia Patruno. Dalla loro unione sono nati due bambini, Andrea, che
oggi ha 14 anni, e Carlo, 5. «Sentono terribilmente la mancanza
del papà, soprattutto il più piccolo. Mio marito non voleva che
io lavorassi. Diceva sempre “penso io a portare il pane a casa, tu
stai con i bambini” - ricorda la
signora Katia, trattenendo a stento le lacrime -. Ma anche lui trascorreva tante ore con loro. A giocare, ad aiutarli nello svolgimento dei compiti scolastici. Era il
padre ideale, insomma».
SOLITUDINE
«Fra i pochi che ci
hanno dato conforto,
don Ciotti e i Fazio»
Quella sera Pino Mizzi era rincasato e poco dopo era uscito per
acquistare le sigarette. In piazza
Umberto, all’angolo con via Venezia, nel cuore di Carbonara, è
stato ucciso. Per sbaglio, come
Michele Fazio, come Gaetano
Marchitelli. Vittima incolpevole
di una logica di mafia a lui del
tutto estranea.
L’Sos di Andrea Mizzi, 58 anni,
padre della vittima: «La famiglia
di mio figlio adesso è in gravi
condizioni economiche. Grazie ai
suoi sacrifici, Pino stava pagando
il mutuo per l’acquisto della casa.
Mancavano sette anni alla scadenza delle rate. Io - continua mostrando le mani, rese callose dal
lavoro manuale - sono in mobilità
da un’agenzia di vigilanza e non
so se in base alle leggi attuali
riuscirò ad approfittare di uno
degli scivoli previdenziali per approdare al pensionamento. Ogni
tanto faccio qualche lavoretto ma
non basta. Stiamo aiutando la famiglia di Pino, la moglie, i ragazzi, ma presto non potremo più
farlo».
Continua: «Al primo posto vengono i due ragazzi. Non possiamo
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I GENITORI E LA MOGLIE Lucia Mizzi, Katia Patruno e Andrea Mizzi [f.Turi]
CARBONARA,
16 MARZO
2011
In piazza
Umberto,
un innocente
resta ucciso
sotto i colpi
della mafia.
È Pino Mizzi
(a destra),
38 anni,
professione
addetto
alle pulizie.
Quella sera
era uscito
di casa
per
comprare
le sigarette
[foto Luca Turi]
fargli mancare i libri di scuola,
abiti decorosi e, naturalmente, il
cibo».
«Nonno» Andrea è un fiume in
piena: «Abbiamo ricevuto tante
promesse di aiuto, ma non sono
seguiti i fatti. Fra i pochi che si
sono interessati a noi, voglio citare don Luigi Ciotti, fondatore di
“Libera”, che è anche venuto a
trovarci, nei mesi scorsi, e i genitori di Michele Fazio. Pino e
Lella - accenna un sorriso - sono
persone eccezionali, hanno una
forza interiore che riescono a trasmettere con un’energia contagiosa. A parte loro, attorno a noi
notiamo un silenzio assordante».
La morte di Pino Mizzi segue di
10 anni l’assassinio di Michele
Fazio, rimasto ucciso a 15 anni a
causa di una pallottola vagante
esplosa da sicari del clan Capriati, e indirizzata a bersagli del clan
Strisciuglio, a Bari vecchia (12
luglio 2001), e di 8 anni la tragica
fine dell’altro 15enne, pony
express di una pizzeria, Gaetano
Marchitelli, caduto anche lui per
sbaglio sotto i proiettili della ma-
fia, a Carbonara, a pochi passi da
piazza Umberto (2 ottobre 2003).
Tre storie simili. Con la differenza che i responsabili degli
omicidi Fazio e Marchitelli sono
stati assicurati alla giustizia,
mentre gli assassini di Pino Mizzi
non hanno ancora un volto. Mamma Lucia dà sfogo alla sua rabbia:
«Siamo certi che quella sera qual-
LA STORIA IL PUGILE MONTENEGRINO CHE AVEVA POTUTO SCONTARE IN CITTÀ L’ULTIMA PARTE DELLA PENA ALLENANDOSI, È TORNATO SUL RING
Goran è tornato, vittoria ai punti
e una promessa: «Combatterò a Bari»
GIOVANNI LONGO
l Il primo incontro ufficiale al suo
rientro lo ha vinto ai punti. Il secondo è
in programma a Saint Moritz tra qualche settimana. Il terzo è ancora da definire. Il quarto, quello che nelle sue
intenzioni potrebbe rappresentare l’ultima tappa di avvicinamento alla sfida
per gli Europei, il suo obiettivo, vorrebbe disputarlo a Bari, la città che lo ha
accolto quando era in difficoltà, e della
quale si sente cittadino onorario.
Goran Gogic è tornato. Il pugile professionista montegrino, già campione di
Germania nei pesi massimi, che a Bari
ha scontato una pena in parte in carcere,
in parte ai domiciliari dove ha avuto il
permesso di allenarsi con l’obiettivo di
gettare alle spalle i propri errori, ha
combattuto (e vinto) il primo incontro
ufficiale dal suo rientro tra i professionisti.
In una sfida sui sei round che si è
disputata in Montenegro ha battuto ai
punti il pugile inglese Ahmed Tajer. «E’
stata un’emozione incredibile indossare
di nuovo i guantoni in un match ufficiale. Il fisico e la testa hanno retto
molto bene. La vittoria mi ha dato la
carica per affrontare il percorso che spero mi porti alla sfida per gli Europei. Gli
insegnamenti di Luciano Navarra sono
stati preziosissimi. Il mio sogno? Combattere a Bari, la città che mi ha adottato».
La «Gazzetta» si è occupata più volte
della storia di Goran. Il Tribunale di
Sorveglianza di Bari gli aveva concesso
il permesso di allenarsi, consentendo di
scontare fuori dal carcere l’ultima fase
SUL RING
Un momento
del primo
incontro
ufficiale
disputato da
Goran Gogic
(con i
guantoni
rossi) in
Montenegro
.
di una condanna a quattro anni. Così
Goran aveva indossato nuovamente i
guantoni e, sotto la guida attenta di Navarra, campione italiano nei Superleggeri nel 1980, aveva lavorato duro in vista
del suo obiettivo: tornare subito a combattere. La «nobile arte» come ricetta per
la rinascita dell’uomo e dello sportivo. Il
suo manager non lo ha abbandonato.
Negli ultimi mesi della sua permanenza barese Goran ha vissuto a Santo
Spirito («mi ricorda tanto il mio Montenegro», dice oggi) dove è stato «adottato» dalla comunità. Correva davanti al
porticciolo e i pescatori del molo lo fermavano per regalargli il pesce. Da na-
varra al suo difensore, l’avvocato Luciano Marchianò; dalla polizia penitenziaria al direttore del carcere; dagli psicologi dell’istituto al Tribunale di Sorveglianza, Goran teme di dimenticare
qualcuno nei suoi ringraziamenti e nei
suoi saluti. «Tutti loro hanno fatto sì che
potessi tornare a combattere. Un abbraccio particolare va a Vincenzo Grottola.
Da padrone di casa, è diventato un mio
fraterno amico. Mi sento parte della sua
famiglia».
Il sapore è quello di un arrivederci,
non di un addio. Lo aveva già detto e lo ha
ribadito: «Mi piacerebbe combattere a
Bari, chissà, forse in estate».
cuno ha visto. E che quindi conosce benissimo i nomi e i cognomi di chi ha sparato. Perché
non parla? Perché?».
Incalza il fratello Angelo: «Le
telecamere di videosorveglianza
erano montate, sul posto. Credevamo funzionassero - attacca - ma
poi abbiamo scoperto che non
erano attive. Ma allora il Comune
che cosa le ha installate a fare?».
Subito dopo la tragedia, la Procura della Repubblica, puntualmente, avviò le indagini. Oggi è in
corso un’inchiesta, coordinata
dal pubblico ministero Francesca
Romana Pirrelli. Gli accertamenti sono affidati ai Carabinieri. «Il
nostro appello accorato - dicono
in coro i genitori, la vedova e il
fratello di Pino Mizzi - va alla
dottoressa Pirrelli, che sappiamo
essere molto preparata professionalmente e sensibile umanamente. Le chiediamo di scoprire la
verità e di assicurare i responsabili alla giustizia». La famiglia
Mizzi ha intenzione di dare vita a
una manifestazione pubblica, il
16 marzo prossimo, nel primo anniversario della tragedia: «Don
Ciotti ha promesso che verrà a
Carbonara. Se lo ha detto, lo farà».
le altre notizie
LA RACCOLTA DI FIRME
Un calcio all’amianto
oggi il triangolare
n La Uil di Puglia e di Bari e
l’Unione Italiana Immigrati
UN.IT.I. uniscono le forze per
promuovere la raccolta di firme a favore della proposta di
legge popolare per il risanamento dell’ambiente, la bonifica e lo smaltimento
dell’amianto. Questa sera, a
partire dalle 20,30, si svolgerà
presso il centro sportivo Capocasale (nei pressi della pineta
di San Francesco) un triangolare di calcio che vedrà impegnate la selezione dell’Unione
Italiana Immigrati (che riunisce giocatori di 15 etnie differenti), la selezione della Uil
Università e quella dei giornalisti pugliesi. I volontari della
Uil installeranno un gazebo
per la raccolta delle firme.
«L’obiettivo - spiega il segretario generale del sindacato Aldo
Pugliese - è quello di dare ulteriore impulso alla raccolta di
firme. Ci proponiamo di tagliare il traguardo delle 15mila».
Sugli spalti è prevista la presenza dei rappresentanti delle associazioni ex esposti all’amianto, oltre che di una delegazione
di studenti delle scuole medie
superiori e di universitari della
facoltà di Agraria, impegnati a
sostegno della petizione.
«Il fatto – dice la presidente
dell’UN.IT.I., Vera Guelfi – che
il mondo dell’immigrazione sostenga tale iniziativa per la rimozione dell’amianto è sintomatico di come Bari e la Puglia
stiano realizzando le condizioni ideali per l’integrazione delle comunità straniere».
BARI CITTÀ I V
Lunedì 16 gennaio 2012
FURTI E RAPINE
DENUNCIATO UN UOMO: AVEVA PRETESO 250 EURO
«Ti aiuto a ritrovare lo scooter»
ma era solo un truffatore
TRA BARI E PROVINCIA 10.668 VEICOLI NEL 2010
l Finto cavallo di ritorno. Ha fatto credere ad un suo conoscente di 56 anni che lo
scorso agosto aveva subito il furto dello
scooter di poterlo aiutare nella ricerca del
maltolto: «Non ti preoccupare, ho gli agganci giusti». Per l’interessamento inoltre
aveva chiesto e ottenuto il pagamento di
una somma di 250 euro che sarebbero state
utili ad «oliare» gli ingranaggi giusti. Una
prestazione che l’uomo, un 38enne del
quartiere Libertà, già noto alla polizia per
piccoli precedenti ma formalmente incensurato, alla resa dei conti non ha mai fornito. Si sarebbe trattato di una presa in giro
che la vittima ha segnalato alla polizia e
che all’autore del finto «cavallo di ritorno»
è costata una denuncia. Rubare una moto è
più facile che rubare un’auto per mille
ragioni. Ad esempio nelle città italiane
(Bari compresa) le aree di sosta attrezzate,
con i ganci per ancorare il veicolo, come
IN SELLA
LA TRUFFA
L’attività di
«consulenza»
è costata al
malcapitato
250 euro
.
invece ci sono a Parigi, a Londra e in altre
città europee. Dopo il furto il «corpo del
reato», come del resto accade per le auto, il
più delle volte viene smontato e rivenduto
pezzo per pezzo oppure ne vengono modificate le caratteristiche (fino alla variazione del numero di matricola e la produzione di nuovi documenti di proprietà e
circolazione) per un ritorno sul mercato
legate sotto nuove e mentite spoglie. [l.nat.]
AUTO RUBATE I ladri di automobili sono sempre in azione. Nel 2011 si è registrato un aumento del 3%
Non c’è crisi per i ladri d’auto
la media è di 30 colpi al giorno
l Il bilancio complessivo del 2011 non
è stato ancora tracciato ma la tendenza
all’incremento del numero delle rapine e
dei furti d’auto denunciati a Bari e in
provincia, già evidenziato nel 2010 pare
destinato a trovare conferma. Un aumento che dovrebbe attestarsi tra il 2 e il
al 3 per cento, un dato statistico che non
getta nel panico gli automobilisti, ma
preoccupa e che riguarda sia le auto di
lusso che le vecchie utilitarie.
Nel corso del 2010 tra Bari e provincia
sono spariti (derubati e rapinati) ben
10.668 veicoli: quasi trenta al giorno. È
l’unico reato tra quelli definiti di «criminalità diffusa» (scippi, borseggi, furti
in appartamento, rapine a banche e attività commerciali) che ha fatto registrare un incremento rispetto all’anno
precedente, di poco superiore al 3%.
Questa volta la lievitazione è più contenuta ma il «bene auto» resta in cima ai
pensieri, anche e soprattutto dei ladri.
Dotate di documenti falsi, le auto rubate o portare via nel corso di rapine, in
specie di grossa cilindrata, vengono imbarcate nei porti di Ancona, Bari e Brindisi con destinazione Albania e Paesi
dell’Est.
La metà delle utilitarie trafugate, invece, viene portata di notte da demolitori compiacenti e subito smontate per
alimentare il florido
mercato dei ricambi
usati In termini percentuali l’incidenza di
questo reato risulta
estremamente elevata
al punto che Bari con
Catania e Roma ha
conquistato la testa
della top-ten delle provincie maggiormente a rischio, quelle
dove spariscono il maggior numero di
veicoli. Una parte consistente di questa
«refurtiva» viene ritrovata in pochi giorni, ma la possibilità si riduce a un terzo
per le auto di categoria superiore. In
media si recupera il 26% dei veicoli. In
termini regionali la maglia nera per il
tasso di furti di autovetture spetta alla
Campania, seguita ad una incollatura da
Puglia, Lazio e Calabria.
Le autovetture più «ricercate» continuano ad essere quelle di medio-piccola
cilindrata. In testa la vecchia Fiat Uno,
seguita da Punto, Panda, Cinquecento e
Lancia Y. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le ore
in cui si verificano più
furti d’auto non sono
quelle notturne ma
quelle serali comprese
tra le 17 e la mezzanotte. Di fatto il 44% dei
furti registrati si è verificato proprio in queste ore. Nell’11%
dei casi il reato è stato commesso tra la
mezzanotte e le 5 del mattino, mentre il
19% dalle 5 a mezzogiorno e il 17% da
mezzogiorno alle 17. Il Comune più colpito anche durante il 2011 è Bari, seguito
da Foggia, Taranto, Lecce e Brindisi.
Ma chi è il «topo d’auto»? È possibile
DESTINAZIONE EST
I mezzi imbarcati anche
nel porto di Bari vengono
spediti in Albania
LA CRIMINOLOGA IN CATTEDRA A CASAMASSIMA OPERAZIONE «LABI» INDAGINI DELLA DIA
«Ecco il “profiler” Droga dall’Albania
giurista e psicologo» «Processo per 21»
Conferenza della Bruzzone alla Lum Partita l’udienza preliminare
l Grande successo per «La scena del crimine:
professione profiler», appuntamento organizzato a Casamassima dall’associazione laureati
Lum «Giuseppe Degennaro» con la criminologa
e psicologa Roberta Bruzzone.
Partendo da casi concreti della cronaca nera,
la Bruzzone ha mostrato le immagini delle scene
del crimine raccontando la sua professione dal
di dentro. «Quella del profiler - ha spiegato - è una
figura che unisce insieme
più professionalità racchiudendo esperienze giuridiche, psicologiche e criminologiche-investigative». Il rettore della Lum,
Emanuele Degennaro, ha
poi consegnato alla Bruz- Paolo De Nardis
zone una targa e un attestato di partecipazione. «L’impatto dei processi – spiega il professor Paolo De Nardis,
docente di Filosofia del Diritto - ha una estrema
valenza psicologica sull’opinione pubblica: c’è
un abbaglio mediatico che porta il telespettatore
a decodificare il caso come una enorme totoscommessa su chi sia l’assassino, trasformando il processo in scenografia complessa del caso
senza chiedersi del perché e del come sia avvenuto un fatto grave di omicidio».
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l Tra i 21 imputati c’è anche un consulente finanziario accusato di essere un corriere della droga.
Eroina e hashish giungevano (e giungono) dall’Albania in Italia passando per Bari. E’ partita l’udienza
preliminare nell’ambito dell’inchiesta denominata
«Labi» condotta sul campo dai detective dalla Dia di
Bari, coordinati dall’allora pm antimafia Giuseppe
Scelsi (oggi in forza alla procuratore generale).
Il gip del Tribunale di Bari Vito Fanizzi ha stralciato un paio di posizioni (il foro competente è quello
di Firenze) e rinviato l’udienza al termine della quale
deciderà se ci sono elementi per sostenere l’accusa a
dibattimento.
Le indagini traggono origine dall’operazione
«Staffetta» con cui la Dia puntò il faro sugli affari
illeciti gestiti dal clan clan Hasani di Durazzo fornitore di alcuni componenti del gruppo Anemolo
della città di Bari. I detective dell’antimafia hanno
ricostruito i canali e le modalità di approvvigionamento della droga verso Bari e la Toscana. Il
procedimento in corso, vede coinvolti 21 imputati, fra
cui un cittadino tedesco, consulente finanziario ma
di fatto corriere della droga, arrestato dalla Dia di
Bari mentre trasportava oltre 22 chilogrammi di
eroina. Grazie ad uno dei primi sequestri operati dai
detective dell’antimafia, che, a fine anni Novanta, per
primi svelarono le nuove rotte del traffico di droga
tra le due sponde dell’Adriatico, vennero anche sventati attentati tra esponenti di clan contrapposti. [g. l. ]
tracciare un identikit di questa specie di
predatore? Un suo «profilo» riassume
che nel 90% e più dei casi, ad abbracciare
questo «lavoro» è un maschio, quasi sempre giovane con un’età compresa tra i 18
e i 45 anni. Alti profitti, rischi calcolati e
minimo sforzo. L’industria dei furti di
autovetture poggia su questi tre fattori.
Nella provincia barese, solo la metà o
poco meno dei colpi viene messo a segno
dai cosiddetti «liberi battitori», malviventi svincolati da gruppi criminali con
una precisa struttura. Per il resto è opera di professionisti che lavorano quasi
sempre su commissione. Le organizzazioni più efficienti operano su scala provinciale o regionale, dando «lavoro» a
decine di persone. Analizzando i dati
inoltre è possibile evidenziare come ben
oltre la metà dei furti denunciati nel 2010
e nel 2011 interessi sei importanti Regioni che da sole raggiungono il 77% dei
furti rispetto al totale nazionale. Ci riferiamo a Lazio, Campania, Lombardia,
Piemonte, Puglia e Sicilia.
[l.nat.]
le altre notizie
BLITZ DEI CC A SAN PASQUALE
In manette spacciatore
per vecchia condanna
n I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Bari Centro hanno eseguito
un ordine di carcerazione,
emesso dalla Procura della
Repubblica di Bari, nei confronti del 25enne Lorenzo Siciliani, condannato ad espiare mesi 6 e giorni 18 di reclusione, per detenzione illegale di sostanze stupefacenti.
UN ARRESTO DEI CARABINIERI
Evade dai domiciliari
arrestato 22enne
n Sottoposto agli arresti domiciliari, nel corso di un controllo non è stato trovato in
casa. Accortosi della presenza dei carabinieri ha scavalcato il muro di cinta del cortile dirigendosi verso il suo
appartamento ma scoperto è
finito in manette. Si tratta
del 22enne barese Cristian
Morelli, arrestato questa
l’altra notte dai carabinieri
della Stazione di Bari Carrassi con l’accusa di evasione.
VI I BARI PROVINCIA
Lunedì 16 gennaio 2012
CORATO UNA CROCIERA PER FESTEGGIARE I CINQUANT’ANNI DI MATRIMONIO DEI SUOCERI. POI LA TRAGEDIA E QUELLA NAVE IN AGONIA
La città in ansia per Maria
«Aveva paura del mare»
Nessuna notizia della signora Roselli, a bordo della «Concordia» con la famiglia
MONOPOLI / Si prepara la protesta di sabato
Petrolio, ancora sopralluoghi al largo
I «No petrolio» scaldano i motori della macchina organizzativa di
sabato prossimo e intanto c’è chi giura che al largo stiano proseguendo le prospezioni. Ecco che si riaffaccia lo «spettro» delle compagnie
petrolifere, sempre più interessate al greggio che giace sotto il fondale dell’Adriatico. «In gergo è un petrolio amaro e pesante, quindi di
pessima qualità», anticipa Silvia Russo del Comitato «No petrolio Sì
energie rinnovabili» che si è fatto promotore della megamanifestazione attesa in città. Poco importa, in tempi di crisi va bene anche quello.
Ma la gente di Puglia non ci sta e protesta. Protesta per il rischio d’inquinamento ma c’è ancora chi giura che le piattaforme già ci sono a
pochi chilometri da Brindisi e nell’aereoporto più vicino c’è chi sostiene che ci sia un elicottero di servizio che va e viene da circa 20 anni.
Non solo dunque lo spettro dell’inquinamento, ma anche nuove possibilità di lavoro. Ma i «giallini» (così sono detti i «No petrolio») non ne
vogliono proprio sapere. L’appuntamento è fissato per le 9 di sabato
prossimo, per la grande giornata di protesta, che riunirà i Comuni di
Mola, Polignano, Fasano, Bari, Castellana Grotte, Cisternino e persino
San Giovanni Rotondo, oltre ovviamente alla stessa Monopoli. Prevista la presenza istituzionale di Regione e Provincia oltre che del deputato Idv Antonio Di Pietro e dell’europarlamentare del Pd Deborah
Serracchiani.
Il percorso del lungo serpentone (si stima l’arrivo di 6mila persone) è
online sul sito del Comune, nella sezione «La Puglia scende in piazza». Intanto, per oggi, alle 11, nella sala Guaccero, al secondo piano
del Palazzo consiliare della Regione, in via Capruzzi, a Bari, è fissata la
conferenza stampa di presentazione della manifestazione. In città,
nella Biblioteca dei ragazzi, in piazza Garibaldi, sempre oggi, alle 15, il
senatore Salvatore Tomaselli illustrerà il disegno di legge«Salvaguardia del mare Adriatico»,da lui stesso presentato con altri per il «divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nel mare
[eustachio cazzorla]
Adriatico».
GIANPAOLO BALSAMO
l CORATO. «Mi auguro che Maria
possa essere ritrovata sana e salva nel
più breve tempo possibile e che suo
marito e i suoi familiari possano
tornare ad abbracciarla presto».
Lo dice Luigi Perrone, sindaco di
Corato, la città d’origine della 30enne
Maria D’Introno, una dei naufraghi
della «Costa Concordia», la nave da
crociera finita venerdì sera sugli scogli dell’isola del Giglio. Il primo cittadino, come tutta la città di Corato,
sta vivendo ore di apprensione e di
grande attesa, seguendo tutte le notizie che rimbalzano sui vari organi di
stampa. Ma più passa il tempo e più la
situazione diventa difficile e cresce la
preoccupazione.
Maria fa parte di quei croceristi che,
nonostante siano ormai trascorse più
di 48 ore dal tremendo boato e dal
naufragio, mancano ancora all’appello.
Lei, insieme al marito Vincenzo
Roselli, si trovava sulla «Concordia»
insieme ai suoceri Martire Roselli di
74 anni e Lucia Perrone di 72 e ai
cognati Antonio Roselli di 32 anni e
la moglie Luciana di 30. Tutti di
Corato e tutti su quella nave per
festeggiare i 50 anni di matrimonio
degli anziani suoceri. Insomma, do-
veva essere una settimana di festa, di
gioia e di svago. Ma adesso, dopo
quella maledetta crociera da incubo,
nessuno più ride.
I coratini si interrogano, si stringono attorno ai familiari di Anna (la
madre, la sorella ed il cognato) che, nel
frattempo, sono volati in Toscana per
seguire da vicino le ricerche. Hanno
raggiunto il marito di Anna ed i suoi
parenti , fortunatamente sopravvissuti al naufragio. Ieri sera si trovavano tutti in un albergo di Orbetello, vicino Grosseto, in attesa di
notizie. In attesa di conoscere che fine
abbia fatto la sfortunata Anna.
«Trovate mia moglie», continua a
gridare il marito Vincenzo Roselli che,
invece, insieme al fratello e agli anziani genitori, venerdì sera riuscirono
ad indossare i giubbotti salvagenti e a
buttarsi in mare, nelle scialuppe, presi
dal panico.
«Maria aveva la fobia del mare», ci
dicono alcuni amici. «Non so come
possa aver fatto a buttarsi in mare».
«Stiamo vivendo ore di angoscia commenta Antonio Roselli, fratello
di Martire e zio acquisito di Maria -.
Stiamo cercando di metterci in contattato con Giuseppe (Giuseppe Roselli
è il terzo figlio degli anziani coniugi e
non si trovava sulla nave, ndr) ma per
il momento ci è impossibile. Antonio
si era sposato solo da pochi anni con
Anna. I miei nipoti lavorano come
piastrellisti in Piemonte dove si sono
trasferiti».
«Ci teneva a questa crociera - dice
Giovanna, una sua amica -. Non voglio
pensare al peggio. Sono sicura che
Anna è riuscita a salvarsi. Lei è una
donna solare, positiva e che non si
abbatte mai. Sono sicura che si è
messa in salvo. Anna, voglio abbracciarti, torna subito qui a Corato».
E intanto le ore dell’attesa diventano sempre più pesanti ed estenuanti.
CASTELLANA L’UNIVERSITÀ EUROPEA DI TIRANA FORMA IMPRENDITORI E DIRIGENTI RUTIGLIANO DOMANI PIATTI TIPICI E MUSICA ALLA FIERA DELLA TERRACOTTA
A lezione di politiche del turismo
Con il fischietto per Benigni
corso di laurea nella città delle Grotte Vito Moccia vince il concorso
EMANUELE CAPUTO
l CASTELLANA. Formare
imprenditori, quadri direttivi in
imprese turistiche e pubbliche
amministrazioni, consulenti e
esperti di programmazione e politica turistica per imprese, consorzi e enti pubblici, responsabili per il marketing turistico
attraverso lezioni teoriche e pratiche esperienze professionalizzanti.
Sono gli obiettivi del corso di
laurea in Politiche del Turismo
che sarà inaugurato alle 10 di
oggi al Semiramide Palace Hotel
della città delle grotte. Castellana è location scelta dall’Università Europea per il Turismo
(Euft), realtà albanese con sede a
Tirana, guidata dal rettore Salvatore Messina, docente siciliano di Marsala con esperienze accademiche in Francia (Parigi
XIII) e Canada (Università del
Quebec a Montreal).
Sono una ventina di variegata
estrazione gli iscritti al primo
anno accademico di questo corso triennale organizzato in collaborazione con la Facoltà di
Studi Politici «Jean Monnet»
della Seconda Università di Napoli: da studenti che si sono diplomati all’istituto professionale per i servizi alberghieri e della
ristorazione (Ipssar), a professionalità già impegnate nel settore, fino al sindaco di Mazara
del Vallo, l’on. Nicola Cristaldi.
Grazie all’innovativo servizio di
teledidattica e-elearning, si potranno seguire gli insegnamenti
proposti a distanza. Il piano di
studi del primo anno prevede
geografia, diritto privato, socio-
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOoNV1tsan+LKfHy4iS++VqI=
CASTELLANA La Grave delle Grotte, simbolo del turismo
logia del territorio, statistica per
il turismo, lingua inglese, economia aziendale e diritto pubblico e comparato, a cura di docenti di rilevanza internazionale.
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno, oltre ai
docenti e agli studenti, il sindaco
di Castellana Grotte Francesco
Tricase, il rettore Messina e due
docenti di due atenei pugliesi:
Vito Santamato dell’Università
di Bari (il cui rettore Corrado
Petrocelli ha recentemente sottoscritto un accordo di collaborazione con il rettore dell’Euft) e
Francesca Imperiale dell’Università del Salento di Lecce.
La cerimonia precederà la prima riunione ufficiale dei gruppi
di lavoro tematici del Forum «Le
politiche del turismo per la Pu-
glia», organizzato a Bari dall’11
al 14 maggio dall’Euft in collaborazione con la Seconda Università di Napoli. Il Forum si
articolerà in tre giornate di
aperto confronto con l’obiettivo
di affrontare i problemi che frenano lo sviluppo del turismo pugliese, dalle infrastrutture ai
trasporti; dal marketing alla comunicazione, alla costruzione
del prodotto, alle statistiche del
turismo; dall’intermediazione
turistica all’offerta ricettiva, al
patrimonio culturale e naturale
come risorse turistiche, alle produzioni tipiche; dalla formazione alle nuove professioni del turismo, alla legislazione turistica; dall’innovazione ai finanziamenti per il turismo, alla fiscalità di settore, al ruolo della società civile.
l RUTIGLIANO. Con l’opera «Il passo indietro» (su suggerimento della prima pagina de La Gazzetta del Mezzogiorno che stringe in mano
un Roberto Benigni «ingessato» e pronto a sgambettare
Berlusconi) è Vito Moccia di
Rutigliano il vincitore del
24esimo concorso nazionale
del fischietto in terracotta.
È questo il verdetto della
giuria
tecnica
composta
dall’assessore comunale al
Turismo Gianvito Defilippis,
dal critico d’arte e docente
all’accademia di Belle arti di
Bari Mirella Casamassima e
dai giornalisti Nicola Mangialardi (Telenorba) e Gianni
Capotorto (La Gazzetta del
Mezzogior no).
Sul podio salgono anche la
barese Daniela Iris Romano
(seconda) e il rutiglianese
Pippo Moresca (terzo).
Intanto è tutto pronto per
la festa popolare di domani.
«Il fischietto di terracotta è
ambasciatore nel mondo
dell’arte e della storia di Rutigliano». Comincia così il
saluto del sindaco Roberto
Romagno rivolto ai turisti
che domani riempiranno la
Pineta comunale in occasione della tradizionale Fiera
del fischietto in terracotta.
Grazie alla straordinaria
abilità e alla sorprendente
creatività dei suoi artigiani,
eredi di una tradizione figulina di antiche origini, Rutigliano è considerata la capitale di questi variopinti e
originali manufatti artistici,
che riproducono in svariate
IL FISCHIETTO Primo premio al rutiglianese Vito Moccia
forme il gallo (dono dell’innamorato alla propria donna) o noti personaggi locali,
della politica nazionale, dello
spettacolo e dello sport, tutti
raffigurati in pose caricaturali.
Ai fischietti di terracotta,
in concomitanza con la tradizionale festa di Sant’Antonio Abate, è dedicata da
tempo immemorabile una
singolare fiera che attira
ogni anno migliaia di turisti
da tutta Italia. L’appuntamento è per domani: dalle
prime ore del mattino e sino a
notte fonda, la Pineta e le
strade adiacenti saranno animate dalle chiassose e colorate bancarelle.
Tra gli appuntamenti di
rilievo, da non perdere la
tradizionale benedizione degli animali, quest’anno curata dalle guardie volontarie
ecozoofile, in programma alle 15.30, cui seguirà il lancio
di un pallone aerostatico.
Per tutta la giornata, Poste
Italiane, che ha attrezzato
una postazione mobile, effettuerà un servizio temporaneo filatelico con annullo postale speciale. Sono previsti
anche spettacoli itineranti e
degustazioni di gastronomia
tipica locale negli stand allestiti da varie associazioni.
Sempre domani, i visitatori del museo civico del Fischietto, a Palazzo San Domenico, potranno votare per
scegliere il «Fischietto popolare 2012» tra le opere in
gara nel concorso nazionale.
BARI PROVINCIA I VII
Lunedì 16 gennaio 2012
ALBEROBELLO 30 ANNI, DIPLOMATO AL CONSERVATORIO, HA REALIZZATO IL SOGNO DI RENDERSI INDIPENDENTE CON LA MUSICA
L’angoscia per Giuseppe
artista ingaggiato a bordo
Il batterista è fra i dispersi. La mamma: «Era felice per quel lavoro»
DOMENICO GILIBERTI
2 DISPERSI
A sin. Giuseppe
Girolamo,
alberobellese.
Nessuna
traccia anche
di Maria
D’Introno,
coratina
l ALBEROBELLO. La capitale dei trulli
sta vivendo con ansia la vicenda del naufragio della «Costa Concordia»: nell’elenco dei 17 dispersi diramato dalle autorità
portuali toscane c’è il nome di Giuseppe
Girolamo. Il 30enne alberobellese si trovava a bordo della nave per motivi di lavoro. È un musicista professionista.
La mamma, Maria D’Elia, come anche
tutti i familiari, stanno vivendo queste ore
di angoscia e trepidazione, uniti nel dolore
e nella speranza che squilli il telefono per
portare la notizia del suo ritrovamento.
«Sin dagli anni del liceo - racconta la madre -, Giuseppe ha sempre mostrato un
grande interesse per la musica, tanto da
intraprendere gli studi al Conservatorio di
Roma, dove si è diplomato come bassista.
Inizia così per Giuseppe il primo contatto
con il mondo del lavoro, che lo vede in giro
fra una discoteca e un pub, con il complessino creato con un gruppo di amici».
Ma lui voleva sfondare, uscire dall’anonimato. Voleva rendersi autonomo economicamente. Così, qualche mese fa, grazie alle tante ricerche tramite internet,
presenta la domanda a un’agenzia specializzata. Ai primi di dicembre la «svolta». Finalmente arriva la tanto desiderata
risposta per un posto come batterista, a
bordo di una nave da crociera. Ecco perché
Giuseppe Girolamo si trovava sulla «Costa
Concordia». Per lui era la prima seria occasione di lavoro, non poteva mancare a
quell’importante appuntamento. Entrare
nel mondo dei musicisti professionisti è
stata da sempre la sua aspirazione e coniugare il lavoro con la musica era il massimo, per un giovane di 30 anni.
Poco più di un mese dopo, il disastro nel
Tirreno. Per la Capitaneria di porto di
Grosseto, Giuseppe Girolamo è ufficialmente disperso. Una situazione che lascia
nello sconforto e nell’angoscia i familiari,
gli amici con i quali condivide i momenti
più belli della vita quotidiana, i concittadini, che con grande trepidazione continuano a seguire la vicenda e il susseguirsi di notizie che rimbalzano in città.
Appena il nome di Giuseppe Girolamo è
stato incluso nell’elenco dei dispersi, oltre
ai familiari sono stati informati anche il
sindaco Bruno De Luca ed il suo vice Gianvito Matarrese, i quali da subito hanno
contattato i vari organismi regionali: «Siamo costernati come comunità e siamo vicini ai familiari - è il commento di De Luca
-, con la segreta speranza che si possa
comunque e al più presto possibile avere
notizie del ritrovamento di questo ragazzo. Con la famiglia - aggiunge il primo
cittadino - stiamo seguendo con preoccupazione gli sviluppi della vicenda. Abbiamo interessato anche la Protezione civile
regionale per ricevere in tempi rapidi notizie aggiornate».
ALBEROBELLO
Ruba in deposito: arrestato
In compagnia di un complice, riuscito a dileguarsi, è stato sorpreso a rubare
attrezzature per giardinaggio in un deposito adiacente a un’abitazione e per
questo è finito in carcere. È quanto hanno scoperto nella tarda serata di venerdì i Carabinieri della stazione di Alberobello, che hanno tratto in arresto un
23enne di Triggiano, con l’accusa di furto.
I militari, intervenuti a un’abitazione, su
segnalazione giunta al 112 da alcuni
passanti che avevano notato strani movimenti e rumori provenienti dal retro,
si sono recati subito sul posto, dove
hanno sorpreso il giovane che, alla loro
vista, ha cercato di nascondersi
nell’oscurità e però è stato bloccato. Il
complice invece è riuscito a dileguarsi
su un motocarro. I successivi accertamenti hanno permesso di appurare la
rottura della catena posta all’ingresso
del tratturo che conduce al deposito retrostante la casa e la forzatura dei lucchetti delle porte. Sul posto i militari
hanno trovato una motozappa e un tagliaerba prelevati dal locale e pronti per
essere portati via, poi restituiti al proprietario. Arrestato, il giovane, su disposizione della Procura di Bari, condotto
nel carcere del capoluogo.
MOLA IL TITOLARE CASAMASSIMA LA GIOVANE, DI PALO DEL COLLE, È STATA BLOCCATA DAI CARABINIERI RUVO IL GIOVANE AGGRESSORE È DI CORATO
«Non c’entra Nascondeva 30 grammi di eroina Baby-scippatore di 16 anni
la mia
strappa la borsa a un’anziana
farmacia»
in auto: una 31enne ai domiciliari Ma viene arrestato subito dopo dai Carabinieri
l MOLA. Con riferimento
all’articolo pubblicato ieri, riguardante l’aggressione e lo
scippo a una donna di 49 anni
all’uscita da una farmacia, il
dottor Fornari, titolare di una
farmacia a Mola, precisa che
«tale rapina non è assolutamente avvenuta davanti alla
mia farmacia ma presso altro
esercizio farmaceutico».
La precisazione si riferisce
all’increscioso episodio verificatosi l’altro giorno, conclusosi con l’arresto dello scippatore, un 31enne di Triggiano.
Un arresto reso possibile grazie alle testimonianze rese dai
passanti e alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza.
Secondo la ricostruzione dei
militari, venerdì mattina, intorno alle 11, dopo avere atteso
che la donna uscisse dal locale,
l’uomo, giunto su una moto con
un complice rimasto sconosciuto, sarebbe sceso, si sarebbe diretto verso la malcapitata e l’avrebbe improvvisamente aggredita: una gomitata
al volto sarebbe stata sufficiente per recuperare la borsa, contenente 3mila 300 euro. Afferrato il bottino, i due si sarebbero dileguati a bordo dello
scooterone. Il presunto aggressore è finito in carcere, grazie
anche all’aiuto dei Carabinieri
della compagnia di Triggiano.
Proseguono, intanto, le indagini per identificare il complice. Secondo una prima ipotesi, i due potrebbero avere
iniziato a pedinare la donna
prima del suo arrivo in farmacia.
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOhQusLEWhfLUfuv0LcnQeeM=
La giovane donna è già nota alle forze dell’orl CASAMASSIMA. I Carabinieri le trovano
dine per reati specifici. Tratta in arresto, la
30 grammi di eroina nascosti nell’auto. Serafina
31enne, su disposizione della Procura della
Napoletano, 31 anni, di Palo, in «trasferta» a
Repubblica di Bari, è stata accompagnata presCasamassima, finisce ai domiciliari.
so la sua abitazione, a Palo, in regime di arresti
Sabato sera, una pattuglia del nucleo opedomiciliari. Nei prossimi giorrativo della compagnia di
ni potrà tentare di chiarire la
Gioia, durante un servizio persua posizione, nell’interrogalustrativo, ha fatto caso a
torio di garanzia davanti al giuun’auto guidata da una donna
dice delle indagini preliminari,
con atteggiamento sospetto.
alla presenza del suo difensoL’automobilista era diretta dal
re.
centro verso la periferia. I miComunque continuano le inlitari hanno invitato la donna a
dagini, finalizzate ad accertare
fermarsi. L’auto è stata perda dove provenisse l’eroina e a
quisita, mentre la conducente
chi fosse destinata. Gli inveappariva evasiva e nervosa. Il La droga recuperata dai Cc
stigatori dell’Arma stanno cercomportamento ha spinto i Cacando di ricostruire le eventuali frequentazioni
rabinieri ad approfondire le ricerche sulla vetdella donna. Non accenna a ridursi d’intensità
tura. A un certo punto la scoperta. La 31enne
il traffico di stupefacenti, nonostante il presidio
nascondeva un involucro contenente ben 30
attento del territorio da parte delle forze dell’orgrammi di eroina. La sostanza stupefacente è
dine.
stata sequestrata dagli investigatori.
[valentino sgaramella]
l RUVO. Ha scippato la borsa a una 70enne ma, bloccato,
è finito in manette. Si tratta di un ragazzo di 16 anni,
incensurato, di Corato, arrestato nella tarda serata di sabato,
a Ruvo, dai Carabinieri della stazione cittadina, con l’accusa
di furto aggravato.
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la signora, intorno alle 21,10, stava camminando con suo marito
in via Mendozza, quando, improvvisamente, il giovane,
sbucato da dietro alcune auto parcheggiate, le ha strappato
la borsa dalle mani, dileguandosi per le strade del centro,
nonostante il vano tentativo di inseguimento da parte
dell’anziano coniuge.
Alcuni passanti, che avevano assistito a tutta la scena,
sono intervenuti, avvisando i Carabinieri e cercando di
bloccare il ladro. Sul posto è intervenuta subito una pattuglia dei militari, che hanno sorpreso il minorenne con la
borsa addosso.
Il maltolto è stato subito restituito alla 70enne. Tratto in
arresto, il 16enne è stato accompagnato nel centro di prima
accoglienza dell’istituto penale minorile «Fornelli» di Bari,
dove si trova a disposizione della Procura della Repubblica
presso il Tribunale per i minorenni.
CASAMASSIMA
Festival nazionale delle giovani idee
Premiati studenti della «Alighieri»
.
Un momento della manifestazione
Premiati quattro alunni della scuola media «Alighieri» di Casamassima. Il riconoscimento è stato
conferito al termine delle prove del «Festival delle
giovani idee-Diregiovani Direfuturo». I premi sono
stati consegnati nel corso di una manifestazione
presso il palazzo dei congressi di Roma Eur. Al concorso, patrocinato dal ministero dell'Istruzione, hanno partecipato 30mila ragazzi provenienti da 300
scuole italiane. Il festival si pone l'obiettivo di valorizzare estro, fantasia, intelligenza dei piccoli alunni
e scoprire nuovi talenti nei più disparati settori. Per
la «Alighieri» hanno vinto il concorso «Reporter» tre
studenti della III L: Andrea Inviti con «Igiene e star»,
Maria Rosa Pesce con «Insieme per la vita di Sakineh» ed Elena Maria De Giorgi con «Le cisterne che
non risparmiano nessuno». Si è aggiudicato il concorso riservato alla «creatività» Vittorio Balacco della I L con l'elaborato «In punta di matita».
[val.sgar.]
Aperto dalle ore 9,00 alle ore 23,00
VIII I
Lunedì 16 gennaio 2012
IL DOCUMENTARIO DEL TOUR AL CINEMA
OGGI ALLE 18 IL DIBATTITO PROMOSSO DALL’ANDE
Oggi il «Litfiba Day» anche a Molfetta
«Donne e impresa a Sud» alla Laterza
n Sbarca in 29 sale del Circuito Uci Cinemas il tour dei
Litfiba: in programma la proiezione di «Cervelli in
fuga – Europa Live 2011», il documentario (distribuito da QMI) con la regia di Piero Pelù e la collaborazione di Mario Piredda. La proiezione precede di un giorno l’uscita del nuovo disco. Il film
sarà proiettato anche a Molfetta tre volte nei seguenti orari: 20.10, 21.20 e 22.40.
n Oggi ore 18, incontro promosso dall’Ande (Associazione
Nazionale Donne Elettrici) sul tema «Donne e impresa a
Sud». Intervengono le imprenditrici Marina Lalli, Vice
Presidente Confindustria Bari Bat con delega al marchio territoriale e Laura Ruggiero, Vice Presidente Confindustria Bari Bat con delega al credito. Introducono la
presidente Ande Lidia Rizzo e Alessandro Laterza, Presidente Commissione Cultura di Confindustria.
STASERADOVE
TEATRO E DANZA
Sergio Rubini ad Andria
Domani e mercoledì 18 gennaio, alle 21, all’auditorium Paola
Chicco, Andria, è di scena «Di fame di denaro di passioni»,
Matteo Salvatore raccontato da Sergio Rubini. Info
328/2858086. Info 080/521.24.84.
«www.Shakespeare» al Traetta di Bitonto
Nell’ambito dell’iniziativa «www.Shakespeare. Week with
William Shakespeare», domani, alle 21, al teatro T. Traetta,
teatro nudo shakesperiano. Spettacolo teatro/danza di
RexExtensa. Info 080/374.26.36.
MUSICA & CONCERTI
L’Accademia dei Cameristi alla Vallisa
Stasera, alle 20.30, all’auditorium Vallisa a Bari, l’Accademia
dei Cameristi presenta un concerto con F. Dego al violino, A.
Zamarra alla viola e V. Velardi al pianoforte. Info 347/7712034.
«Ensemble Mereuer» a Monopoli
Mercoledì 18 gennaio all’auditorium della Scuola Media
«V.Sofo» a Monopoli, alle 21, a cura dell’associazione «Amici
della Musica», ensemble di archi e corde «Mereuer» con
Sonia Maurer e Felice Zaccheo ai mandolini, Luca Mereu alla
mandola, Corrado Celeste alla chitarra, Paolo Benelli al
contrabbasso. Info 080/80.82.08; 368/371.81.74
Gigi Cifarelli in concerto a Conversano
Mercoledì 18 gennaio alle 21.30 all’Hostaria «Borgo antico» in
via Ospedale15, Gigi Cifarelli in concerto con Vito Di
Modugno e Mimmo Campanale.
CIRCO
Circo acquatico Bellucci
Ultima giornata con Loredana Bellucci che presenta «Il circo
dei pirati» a Bari, lungomare Vittorio Veneto. Orari 17.30 e 21.
PROSSIMAMENTE
«La Bottega degli Apocrifi» al Kismet
Giovedì 26 gennaio, alle 21, al Kismet di Bari, «Else andante
cantabile con brio» della Bottega degli Apocrifi. Info 080/579.76.67.
Lucio Dalla ad Altamura
Venerdì 20 gennaio, alle 21.15, il Palazzetto dello Sport «Luca
Baldassarra» in via Manzoni ad Altamura si terrà il concerto di
Lucio Dalla.
Rassegna musicale «Fuori tempo»
Continua la rassegna musicale «Fuori tempo atto III»,
selezione delle migliori proposte musicali dell’area
«alternativa» nazionale, al KismetOpera di Bari alle 21. I
prossimi appuntamenti sono per venerdì 20 gennaio Brunori
Sas con il «Poveri Cristi in tour». Info 393/899.01.52.
«La fame di Camilla» al Forma
Sabato 21 gennaio, alle 21, al teatro Forma, performance «La
fame di Camilla». Info 080/2205532.
Enrico Rava a «Il Ueffilo» di Gioia
Domenica 22 gennaio, alle 20, a Il’Ueffilo, via Donato Boscia
21, Gioia del Colle, Enrico Rava 5tet «Tribe». Info
339/2986949.
Stagione musicale Collegium Musicum
Per «I Concerti del Collegium Musicum», a Villa Romanazzi
Carducci, sala Europa, via Capruzzi 326 a Bari, martedì 24
gennaio, alle 20.45 Viviana Manisco soprano, Rino Marrone
direttore. Musiche di Claude Debussy, Maurice Ravel e Igor
Stravinskij. Info 080/522.79.86.
Emanuele Arciuli allo Showville
Martedì 24 gennaio, allo Showville, per la 70ª Stagione della Camerata
musicale barese, concerto pianistico con Emanuele Arciuli.
Gli Adika Pongo al Teatro Forma
«Groovin' Up!», il primo cd di brani inediti degli Adika Pongo,
verrà presentato dalla band al Teatro Forma di Bari giovedì 26
gennaio, alle 21, con un concerto live. Info 340/890.59.17.
Stagione dell'associazione «G. Colafemmina»
Prosegue la sesta stagione concertistica dell’associazione
«Centro Studi G. Colafemmina» alla cattedrale di Acquaviva
delle Fonti alle 20.30. Venerdì 27 gennaio omaggio a Claude
Debussy affidato al «Trio florentia» formato da Andrea Tacchi
violino, Luca Provenzani violoncello, Fabiana Barbini
pianoforte. Info 349/477 57 99 - 335/140.66.58 - 080/758830.
«Dente» in concerto al Demodè
Venerdì 27 gennaio alle 23, al Demodè Club di Modugno,
concerto di «Dente». L'evento rientra nel progetto Puglia
Winter. Info. 080/975.31.18
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOhQusLEWhfLUZ229bNrvvqk=
«Sono romano
ma parlo anche
dialetto pugliese»
Maurizio Battista da giovedì Bari e Barletta
«Sono io il vostro comico all’amatriciana»
di OSVALDO SCORRANO
A
tutta comicità, fra televisione e teatro.
Maurizio Battista
ripercorre la sua carriera, sin da quando si esibiva
nei piccoli locali della capitale,
con lo spettacolo Sempre più convinto. Il 19 e 20 il grande comico
sarà in Puglia col suo
one-man-show rispettivamente
al Teatroteam di Bari e al Curci
di Barletta.
Ma non solo. Oggi su Raidue
(ore 21) lo speciale televisivo dedicato allo stesso Battista, in cui
svela la sua vita da «comico
all’amatriciana», come si
definisce , «da
quando ho iniziato a fare
spettacoli solo
per far ridere i
miei amici e
poche
altre
persone, finché non ho messo piede nel tempio delle rivista italiana. Ancora
non mi pare vero. Io nasco barista, come mio padre, e ho fatto
solo la terza media. Il teatro l’ho
“studiato” andando a vedere
compulsivamente Silvio Spaccesi e Gigi Proietti per imparare le pause, i tempi delle battute. La vita è stata la mia ribalta
e io come una spugna ne ho as-
sorbito tutte le sue espressioni».
Battista, lo spettacolo s’intitola
«Sempre più convinto». Di cosa?
«Che quello che andavo dicendo anni fa e oggi è ancora valido.
Di riuscire a fare ridere con bat-
MAURIZIO
BATTISTA AL
TEATROTEAM
Comicità allo
stato puro
con lo
spettacolo in
scena giovedì
Stasera show anche
su Raidue. «Non
metto la politica
perché mi intristisce»
.
tute prese dalla strada,. scaturite
dalla lettura di articoli di giornali, di gag che raccolgo nel bar
di famiglia, il Cafè du Parc, a due
passi dalla Piramide, a Roma. In
scena ci metto passione, un pizzico di comicità che è nel Dna
famigliare e l’emozione della diretta. E’ uno spettacolo semplice,
per tutti, fatto solo di sostanza,
perché non me ne frega niente
dell’apparenza. Porto in scena la
mia vita, che è poi quella di tutti,
la vita delle persone comuni».
Lasciando fuori la politica. E’
una scelta precisa?
«Non mi fa ridere, anzi mi intristisce. E poi la politica passa
di moda, cambia orientamento e
quei politici che ieri facevano
ridere, oggi fanno solo piangere.
Come dire. da Berlusconi a Mon-
ti. Io sono per la schiettezza e il
divertimento, dove la parola
semplice e sincera raggiunge le
pieghe dell’anima e dove una
certa vivace “romanità” mi permette di sbilanciarmi in una
giungla di controsensi e incongruenze»
Come è impaginato un suo
spettacolo-tipo?
«Ci sono alcuni miei cavalli di
NUMERI UTILI
CARABINIERI
112
POLIZIA
113
EMERGENZA INFANZIA
114
VIGILI DEL FUOCO
115
GUARDIA DI FINANZA
117
EMERGENZA SANITARIA
118
CORPO FORESTALE
1515
TELEFONO AZZURRO
19696
TELECOM SERVIZIO GUASTI
187
ACI SOCCORDO STRAD.
803116
FERROVIE DI STATO
848888088
SOCCORSO IN MARE
1530
GUASTI ACQUA
800735735
AMGAS
800585266-080/5312964
ITALGAS
800900700
PRONTO ENEL
800900800
AMIU
800011558
AMTAB
800450444
ACAT
Ass. alcolisti in trattamento 080-5544914
TELEFONO PER SORDI
055-6505551
Centralino voce
Centralino D.T.S.
055-6505552
FONDAZIONE ANTIUSURA 080-5241909
BARI
POL. MUNICIPALE
080-5491331
POLIZIA STRADALE
080-5349680
GUASTI GAS
080-5312964
CAP. DI PORTO
080-5281511
GUARDIA MEDICA
CENTRO
via G. Petroni 47/d
080-5842004
CARRASSI - SAN PASQUALE
via Omodeo 2
S. GIROLAMO/FESCA
080-5348348
Cto, lung. Starita
PALESE
via Nazionale 39/b
080-5300067
JAPIGIA
via Aquilino 1
080-5494587
SAN PAOLO
via Caposcardicchio
080-5370118
CARBONARA
080-5650125
c/o Op. Pia di Venere
TORRE A MARE
080-5432541
via Busi
CENTRI SALUTE MENTALE
via Pasubio 173
080-5842110
via Ten. Casale 19
080-5743667
SAN PAOLO
via Sassari 1
080-5843920/24
POGGIOFRANCO
via Pasubio 173
080-5842103
SANTO SPIRITO
080-5843073-74 / 53374517
via Fiume 8/b
CARBONARA
080-5653481
via Di Venere 110
AMB. DI PREVENZIONE
LEGA ITALIA PER LA LOTTA
CONTRO I TUMORI
080-5210404
ANT FONDAZIONE ONLUS
080-5428730
SERVIZIO DI MEDICINA DELLO SPORT
080-5427888
POLICLINICO
SERVIZIO DI MEDICINA
DELLO SPORT- ASL BA4
080-5842053
SERVIZIO DI MEDICINA
080-5344844
DELLO SPORT- FMSI CONI
CENTRO DI RIABILITAZIONE
080-5593068
STOMIZZATI
CONSULTORIO E CENTRO
ADOLES. (AIECS)
080-5213586
MALATTIE PROSTATA
E APP. GENITALE MASC.
800-125040
FARMACIE DI SERVIZIO
POMERIDIANO 13 - 16.30
DIOGUARDI viale della Repubblica, 26
FRONTERA via S. Matarrese, 11
ARMENISE via N. Loiacono, 15
CEA via Piccinni, 120
TEMPESTA via T. Fiore, 29
NOTTURNO 20 - 8.30
CARELLA via Re David, 120
GIUA via Sparano, 151
RAGONE via le Japigia, 38/G
ROSUCCI viale O. Flacco, 11 B
MUSEI
SCIENZA DELLA TERRA
STORICO CIVICO
CATTEDRALE
AQP
IPOGEI TRIGGIANO
ARCHIVIO DI STATO
BIBLIOTECHE
DEI RAGAZZI
IV CIRCOSCRIZIONE
V CIRCOSCRIZIONE
VI CIRCOSCRIZIONE
SANTA TERESA
T. DEL MEDITERRANEO
FORM. SOCIALE
TAXI
L. SORRENTINO
PIAZZA MASSARI
VIA COGNETTI
PIAZZA GARIBALDI
PIAZZA G. CESARE
VIA OMODEO
TRAV. 47 C. ROSALBA
PIAZZA MORO
AEROP. PALESE
VIALE DON STURZO
P. MADONNELLA
NUOVA CO.TA.BA
RADIO TAXI APULIA
080-5442558
080-5772362
080-5210064
080-5723083
080-4685000
080-099311
080-5341167
080-5650279
080-5503720
080-5520790
080-5210484
080-5402770
080-5382898
080-5564416
080-5210500
080-5210800
080-5210868
080-5425493
080-5019750
080-5041062
080-5210600
080-5316166
080-5428774
080-5530700
080-5543333
080-5346666
I IX
Lunedì 16 gennaio 2012
VIVILACITTÀ
Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative
nel campo dello spettacolo e del divertimento a:
[email protected]
IN ATENEO, IL VOLUME DI GIOIA BERTELLI E GIORGIA LEPORE
TENUTA A BARI L’ALTRA SERA
«Masseria Seppannibale»: oggi l’incontro
Baha’i, la giornata della religione mondiale
n Sarà presentato oggi alle 16,30 nell’aula magna
dell’Ateneo di Bari il volume di Gioia Bertelli e Giorgia Lepore dal titolo «Masseria Seppannibale Grande in agro di Fasano». Saluti: Corrado Petrocelli,
Giulio Volpe, Antonio Castorani, Grazia Distaso,
Isabella Lapi, Antonio De Siena, Rosa Lorusso. Interventi: Giorgio Otranto, Marcello Rotili, Fabrizio
Vona.
n La Comunità Bahá'ì di Bari in occasione della Giornata
della Religione Mondiale ha organizzato un incontro
interreligioso con i rappresentanti delle varie religioni. Leo Lestingi, Giovanni Maggiore, Nico Pantaleo,
Hafida Faridi e Paola Bolsi hanno letto dagli scritti sacri delle varie religioni passi riguardanti «L’Unità della Razza Umana» con sottofondo musicale a cura di
Simona Armenise. [email protected] www.bahaibari.it
L’EVENTO OGNI MARTEDÌ UNA PELLICOLA CON LA PRESENTAZIONE DEL CRITICO
Se con dieci film
il mondo cambia
La polemica
«Arrivederci Bari»
ecco il concerto
APPUNTAMENTI
OGGI LUNEDÌ
«I diritti dell’Infanzia», incontro a Monopoli
Alle 9, nell’ambito della mostra «Io! Io! Io!... e gli altri?», allestita alla
biblioteca dei ragazzi, piazza Garibaldi, Monopoli, incontro con
Rosanna Perricci e gli alunni delle scuole primarie di Monopoli sul
tema «I diritti dell’infanzia». L’esposizione resterà aperta al pubblico
fino al 28 gennaio. Info 080/6981751 - 320/4066446.
Seminario al Flacco di Bari
Dalle 10 alle 13, nell’aula magna del liceo Flacco di Bari, il prof. Renzo
Tosi dell’università degli Studi di Bologna terrà un seminario sul
tema «Il potere rivela il carattere dell’uomo» coordinato dal prof.
Giovanni Leone.
Rassegna da domani all’Armenise
Renato Curci alla Feltrinelli
.
U
battaglia come “La siringa”,
“Paletta e secchiello”, “Portaportese”, ma ogni sera cambano
argomento, vivono di notizie fresche, di persone che incontro per
strada e mi danno spunti per degli sketches, sono dei veri work in
progress e non è detto che lo spettacolo che faccio a Bari sia uguale a quello di Barletta».
A proposito che ci fa «un romano de Roma» in Puglia?
«D’estate i bagni, in un mare
meraviglioso. D’inverno per farvi ridere con il mio spettacolo.
Scherzi a parte, ho conosciuto
Polignano durante la lavorazione del film Si può fare l’amore
vestiti di Dario Accolla con la
bella pugliese Bianca Guaccero, che dovrebbe uscire il prossimo marzo, e devo confessare
che mi sono trovato molto bene,
mi ha fatto apprezzare la Puglia
Il film è una bella storia d’amore
che gira attorno a tre coppie con
problemi sessuali e una psicologa. Però, visto il tema, è tutto
molto casto, si ride molto e io per
l’occasione ho imparato anche il
pugliese».
n film può segnare una vita, gresso 4 euro). In occasione dello spetraccontare il respiro del mon- tacolo serale, il critico o l’esperto che ha
do oppure far camminare selezionato il lungometraggio in proun’idea. A Bari parte una ras- gramma introdurrà l’opera al fine di
segna curiosa, dal titolo «I 10 film che contestualizzarla all’interno del proprio
hanno cambiato il mondo», in program- periodo storico e introdurre alcune chiama ogni martedì da domani al 20 marzo vi di lettura per poter meglio percepire
temi e linguaggi durante la visione.
al cinema Armenise.
« In un periodo in cui il mondo della
Si parla di film capaci di giungere nel
profondo con il proprio messaggio o di cinematografia - dichiara Pino Armeopere d’arte nel senso pieno del termine, nise, direttore del cinema omonimo - sta
subendo un forte calo nelle vendite di
un prodotto unico e irripetibile.
Nasce da qui l’idea di riproporre al pellicole a favore del digitale, il cinema
di città deve ritagliarsi
grande pubblico e sul
un proprio spazio per
grande schermo una
offrire un prodotto dishort list di dieci dei
verso, ricercato e aupiù grandi capolavori
tentico».
della settima arte - il
Tra i primi film in
cinema appunto -, acprogramma: 17 gencuratamente selezionaio:La Vita segreta
nati da critici ed esperdelle parole di Isabel
ti del settore, quali
Coixet, presentato da
Claudia Attimonelli,
Giancarlo Visitilli; 24
Giovanni Attolini,
gennaio:Metropolis di
Antonella
Gaeta,
Fritz Lang, presentato
Carlo Gentile, Oscar
da Angela Bianca SaIarussi,
Lorenzo
ponari; 31 gennaio:La
Procacci Leone, Lino
voce della luna di FePatruno,
Angela LA RASSEGNA Da domani
derico Fellini, presenBianca
Saponari,
tato da Lino Patruno; 7 febbraio:UnderGiancarlo Visitilli e Paola Zaccaria.
La rassegna intitolata «I 10 film che ground di Emir Kusturica, presentato da
hanno cambiato il mondo» proporrà pel- Antonella Gaeta; 14 febbraio:Arca russa
licole del calibro di Arancia meccanica di di Aleksandr Sokurov, presentato da
Kubrik, La voce della luna e 8 ½, en- Giovanni Attolini; 21 febbraio:Pulp Fictrambi di Fellini, C’era una volta il West tion di Quentin Tarantino, presentato da
di Leone, Underground di Kusturica e Claudia Attimonelli; 28 febbraio:Effetto
Pulp Fiction di Tarantino, per citarne Notte di François Truffaut, presentato
alcune (programma completo consulta- da Carlo Gentile; 6 marzo:Arancia Mecbile alla pagina www.cinemarmeni- canica di Stanley Kubrick, presentato da
Paola Zaccaria; 13 marzo:C'era una volta
se.it/scheda-film.asp?id=151).
Le proiezioni sono previste ogni mar- il west di Sergio Leone, presentato da
tedì alle 18,30 e alle 21 a partire da do- Lorenzo Procacci Leone; 20 marzo:8 1/2
mani sino al 20 marzo presso il cinema di Federico Fellini, presentato da Oscar
Armenise di Bari (costo biglietto d’in- Iarussi.
«Arrivederci, Bari».
Giovedì 19 ore 20,15 al
Teatro Di Cagno, il concerto della Fondazione
Concerti N. Piccinni: Valfrido Ferrari (foto) al pianoforte, Rossella Antonacci soprano, per la
70ma Stagione musicale
della Fondazione.
Un appuntamento che
segna anche il passaggio
da Bari a Sannicandro.
«Negare il rinnovo della
convenzione da parte del
Comune di Bari alla sola
Fondazione Piccinni - si
legge nel comunicato
dell’ente - perché operante nell’ambito della
musica, è un atto che
conferma, aldilà di ogni
ragionevole dubbio, la
volontà monopolizzante
ed egemonica, ai limite
della dittatura, in campo
musicale. La 70a stagione si svolgerà altrove continua la nota di Gianvito Pugliese - così come
sta già accadendo, se
non interverranno fatti
nuovi, per i quali lotteremo con fermezza e serenità d’animo. Solo la II
guerra mondiale era stata
capace di fermare le nostre stagioni: saremmo,
infatti, alla 75a senza
quell’intervallo.
I prossimi concerti della
stagione si terranno nel
castello di Sannicandro.
www.fondazionepiccinni.it [email protected]
Alle 18.30, alla Feltrinelli Libri e Musica in via Melo 119 a Bari, Renato
Curci presenta «Teatro di liberazione. Quasi un manuale sulle arti di
strada». Interviene Rosa Ferro.
Incontro con Gaetano Quagliarello a Bitonto
Alle 19, al teatro comunale «T. Traetta» di Bitonto, incontro con
Gaetano Quagliarello sul tema «Dalla costituzione...valori e
speranze degli italiani». Ingresso libero.
DOMANI MARTEDÌ
Incontri dedicati alla Carmen
Alle 17.30 nel foyer principale del teatro Petruzzelli il prof. Michele
Girardi ed il Sovrintendente Giandomenico Vaccari terranno un
incontro musicologico dedicato alla Carmen. Ingresso libero fino ad
esaurimento posti. Domenica 22 gennaio alle 11 alla libreria
Feltrinelli di Bari il sovrintendente Giandomenico Vaccari terrà una
guida all'ascolto dedicata alla Carmen. Ingresso libero.
Mostra a Palazzo San Domenico
A Rutigliano, in occasione della fiera del fischietto in terracotta, verrà
inaugurata alle 19.30 a Palazzo San Domenico, la mostra dei
progetti che hanno partecipato al contest Contieni La Puglia.
Interverranno Rossana Carullo e Annalisa Di Roma, architetti e
docenti ricercatori della Facoltà di Architettura e Disegno Industriale
di Bari e Annibale D’Elia.
Rotary Club Bari
Alle 20.30, al Circolo Unione, il prof. Aldo Loiodice intratterrà i soci
del Rotary Club Bari sul tema «Nuovo processo amministrativo e
sviluppo dell'economia»
PROSSIMAMENTE
Bari, incontri Ikos
Ripartono gli incontri formativi della Ikos. Mercoledì 18 e 25
gennaio, dalle 16 alle 19, nella sede di corso Cavour 96,
«Costellazioni sistemiche familiari», incontri completamente
gratuiti. Info 080/522483.
«Solo rose per te», mostra a Bari
In occasione del Festival «Nel Segno di Ipazia, le donne e i saperi»,
promosso dal Centro di Documentazione e cultura delle Donne,
sarà inaugurata mercoledì 18 alle 16.30 al Dipartimento di Studi
Classici e Cristiani, strada Torretta a Bari, la mostra di collage,
realizzati nella sezione femminile della Casa Circondariale di Bari, dal
titolo «Solo rose per te».
«La forma del suono» alla Vallisa
Venerdì 20 gennaio alle 18 all’auditorium Diocesano La Vallisa di Bari
presentazione-spettacolo del libro «La forma del suono» di Gaetano
Ficarella .
MONOPOLI
POLIGNANO A MARE
GIOIA DEL COLLE
MOLFETTA
«I quadri che ci guardano...» al Dolceamaro
CAPITANERIA DI PORTO
080/9303105
POLIZIA MUNICIPALE
080/9373014
PRONTO SOCC.
080/742025 - 080/4149254
GUARDIA MEDICA
080/4149248
POLIZIA MUNICIPALE
080/4240014
PRONTO SOCCORSO
080/4240759
GUARDIA MEDICA
080/4247062
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
TARANTINI via Sarnelli, 63
POLIZIA MUNICIPALE
3484014
PRONTO SOCCORSO
3489214
GUARDIA MEDICA
3489500
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
BUONO via Garibaldi, 84
«Briganti e pellirosse», libro a Bari
PUTIGNANO
GRAVINA IN PUGLIA
POLIZIA MUNICIPALE
3971014
CAPITANERIA DI PORTO
3971727 - 3971076
PRONTO SOCCORSO
3349292
GUARDIA MEDICA
3349264
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
dalle 20 alle 22
MASTRODOMENICO via Tenente A. Losito
Dopo le 22 via Carlo Alberto, 46 336/82.30.40
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
GENTILE largo Plebiscito, 4
CONVERSANO
POLIZIA MUNICIPALE
080/4951014
CONSORZIO DI VIGILANZA
URBANA E RURALE
080/4951286
PRONTO SOCCORSO
080/4952100
GUARDIA MEDICA
080/4091232
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
RIZZI via Positano, 22
MOLA DI BARI
CAPITANERIA DI PORTO
080/9303105
POLIZIA MUNICIPALE
080/4738214
PRONTO SOCCORSO
080/4717706
GUARDIA MEDICA
080/4717748
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
PARTIPILO via De Gasperi, 152
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOquAEsMG1/Lxk6HnNMmMN8A=
POLIZIA MUNICIPALE
PRONTO SOCCORSO
GUARDIA MEDICA
080/4911014
080/4911923
080/4050815
BITONTO
POLIZIA MUNICIPALE
080/3751014
PRONTO SOCCORSO
080/3737211
GUARDIA MEDICA
080/3737253
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
SARACINO via De Ideris, 55
ALTAMURA
POLIZIA MUNICIPALE
3141014
GUARDIA MEDICA
3108201
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
CASIELLO via Serena, 20
POLIZIA MUNICIPALE
3267463
PRONTO SOCCORSO
3108517
GUARDIA MEDICA
3108502
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
PONZIO via Milano, 8
SANTERAMO IN COLLE
POLIZIA MUNICIPALE
PRONTO SOCCORSO
GUARDIA MEDICA
3036014
3036011
3032228
GIOVINAZZO
POLIZIA MUNICIPALE
080-3942014
PRONTO SOCCORSO
080-3357807
GUARDIA MEDICA
080-3947805
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
FIORE via Papa Giovanni XXIII
RUVO
POL. MUNICIPALE
080/3611014 - 080/9507350
PRONTO SOCCORSO
118 - 080/3611342
GUARDIA MEDICA
080/3608226
FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE
SAMARELLI corso Cotugno, 6/A
TERLIZZI
POLIZIA MUNICIPALE
3516014
PRONTO SOCCORSO
3516024
GUARDIA MEDICA
3510042
FARMACIA REPERIBILE NOTTE
LEONE via Diaz, 55
Venerdì 20 gennaio alle 18 al Caffè d’arte Dolceamaro in via San
Francesco D’Assisi 9, presentazione del volume «I quadri che ci
guardano. Opere in dialogo» di Martina Corgnati. Modera Patrizia
Calefato.
Venerdì 20 gennaio, alle 19, al Circolo unificato, via Villari,
presentazione del libro di Gaetano Marabello «Briganti e pellirosse».
Cura l’incontro Lino Patruno. L’evento è organizzato
dall’Associazione ex alunni Orazio Flacco.
Libreria Moby Dick Libri & Giochi
Sabato 21 gennaio, alle 18, alla libreria Moby Dick Libri & Giochi in via
De Rossi a Bari, «L’insalata era nell’orto. Favole da mangiare», lettura
e laboratorio con l’illustratrice Liliana Carone. Inf. 080/964.46.09.
Incontro all’Eccezione di Bari
Sabato 21 Gennaio, alle 18.30, all’Eccezione, in via Indipendenza 75
a Bari, terzo ed ultimo appuntamento degli incontri-spettacolo
«Tesori di Letteratura Pugliese», a cura di Daniele Maria Pegorari, su
«Uebi Scebeli - In viaggio col Duca degli Abruzzi». Rino Bizzarro
interpreterà alcuni brani tratti dall’opera.
Donazione sangue Fratres a Bari
Domenica 22 gennaio, dalle 8.30 alle 12, nei locali della parrocchia
Mater Ecclesiae nel quartiere Poggiofranco di Bari, donazione
sangue a cura del gruppo donatori di sangue della Fratres.
XI
Lunedì 16 gennaio 2012
OGGI ALLA LIBRERIA ROMA «INTIMITÀ VIOLATE»
PER LA RASSEGNA «CINETHICA»
I Lunedì letterari de «La Vallisa»
«Il grande cocomero» a Conversano
n Continuano i «Lunedì letterari de La Vallisa».
Oggi alle ore 18.30, presso la libreria Roma (in
Piazza Moro a Bari), Giulia Poli Di Santo e
Enrico Bagnato presenteranno il testo di narrativa di Nicola De Matteo «Intimità violate»
(ed.Secop). Sarà presente l'Autore. L'ingresso
è libero. Il direttore del gruppo è il prof. Daniele Giancane.
n Domani alle 9, presso il Liceo San Benedetto di
Conversano, riprende la rassegna «CinEthica –
Energia diversamente rinnovabile» il programma
itinerante nelle scuole e nei cinema per la diffusione della cultura disabile. Sarà proiettato il film
«Il grande cocomero» (foto) di Francesca Archibugi e il workshop a cura dell’ AICE (Associazione
Italiana Contro l’Epilessia).
La ricerca
della perduta
paternità
IL PRETE
E IL
BAMBINO
Antonello
Bucci
e Sabino
Matera
I
l cinema come arma per comunicare con gli altri, per
abbattere le barriere che
troppo facilmente si costruiscono contro i «diversi». Carlo
Stragapede, cronista di punta della «Gazzetta del Mezzogiorno», da
anni coltiva in parallelo un’attività infaticabile di filmmaker semiamatoriale, con una spiccata
vocazione edificante per il tema
della solidarietà. Lo dimostra, dopo una serie cospicua di corti e
mediometraggi, anche in questo
suo secondo lungometraggio, Il
prete e il bambino, diretto da Miki
D’Aquino, che con lui condivide
quasi tutte le voci tecniche dei titoli di testa e di coda.
Stragapede, che del film è anche
autore della sceneggiatura, stavolta ha puntato sul melodramma, di
cui non riveleremo il finale, prendendo le mosse un po’ da Uccelli di
rovo.
La vicenda che si snoda tra vari
centri pugliesi e la provincia di
Belluno è infatti quella di un sacerdote pugliese alle prese con la
responsabilità di un bambino che
lo chiama «papà», figlio di una
ragazza finita in carcere quando
era già incinta. Ma, nonostante il
segreto sul finale, ci limiteremo a
dire che rispetto agli altri suoi
volenterosi lavori, Stragapede ha
cercato addirittura di seguire
un’ispirazione tragica.
Il senso dell’operazione, di questa come di quelle precedenti
scritte e prodotte da Stragapede,
sta tutto nella spinta compulsiva
all’audiovisivo come specchio del
proprio essere e stare al mondo,
nel bisogno fisiologico di esprimersi con la macchina da presa a
tutti i costi e sfidando qualsiasi
veto, come ci avevano spiegato nel
1978 gli autori Marco Bellocchio,
Silvano Agosti, Stefano Rulli e
Sandro Petraglia nella prima puntata, intitolata Era San Benedetto,
del documentario La macchina cinema, teso ad accorciare provocatoriamente le distanze tra cinema amatoriale e no budget, a
suo modo sincero e sintomatico, e
crasso cinema commerciale, molto supportato dalle eminenze grigie del settore e tronfio come non
mai.
Ecco, Il prete e il bambino (anteprima dopodomani, mercoledì,
alle ore 21, al cinema Royal di Bari) nella sua limpida innocenza
appartiene alla categoria che tanto aveva incuriosito il collettivo
registico di quello storico documentario televisivo a puntate.
Senza contare che offre momenti
di un’eccentricità senza pari, come l’immagine del volantino delle
Brigate Rosse nella borsa sequestrata dalla Polizia in borghese ai
malviventi, prima dell’arresto
della protagonista, ma soprattutto
la scelta di affidare la parte dell’arcivescovo dell’entroterra pugliese
al cabarettista e attore di trucide
fiction sempre «made in Puglia»
Mino Barbarese. Che ci sia dietro
la lezione di Quentin Tarantino?
Castellana, prosa
è musica e comicità
La stagione al via dal 20 con Zaba
.
di EMANUELE CAPUTO
C
«Il prete e il bambino»: il nuovo film
di Stragapede, diretto da D’Aquino
di ANTON GIULIO MANCINO
TEATRO SOCRATE TRA NOMI ANCHE SIMONE CRISTICCHI
Al teatro Duse la pièce con Lestingi e Pinto
Da Arthur Miller ad una
. specie di storia d’amore
E’ in effetti «una specie di storia d’ amore» l’atto unico «Some
kind of love story» di Arthur Miller con Leo Lestingi e Valeria Pinto (regia di Lestingi), andato in
scena al Teatro Duse.
Due personaggi (Tom e Angela)
si affrontano eroticamente e psicologicamente, ma è anche una
specie di rivisitazione un po’ ironica dei luoghi comuni di tanta
letteratura, di tanto cinema americano: l’ investigatore di mezza
età stanco e disilluso, la donna
dal passato burrascoso ma tuttora sexy e capace di incutere desiderio e passione, una storia vagamente poliziesca a monte di tutto, una verità forse da scoprire,
un innocente da salvare, mentre
la vacuità e la follia sono dietro l’
angolo della vita metropolitana.
Nella diversificata stagione del
Teatro Duse, con Leo Lestingi e
Valeria Pinto, la pièce dà corpo,
sulla piccola scena del Duse trasformata in camera da letto della
donna affastellata di oggetti e
mobili quasi in accumulo di esistenze possibili, all’ incontro-scontro fra i due personaggi
di Miller.
«Some kind of love story» è testo
è del 1982, verso al fine della produzione dell’ autore americano
(1915-2005), quindi più di venti
anni dopo la vicenda del matrimonio di Miller con Marylin Monroe, esattamente venti anni dopo la fine tragica della Monroe
(1962). Qualche traccia, qualche
memoria si riscontra nel personaggio di Angie-Angela, un po’
ingenua, fragile e innocente, parecchio sgualdrina e promiscua
in amore, in preda a crisi d’ identità fino alla schizofrenia. Forse
conosce la verità su un vecchio
caso giudiziario, quello su cui indaga invano Tom da cinque anni,
forse è in grado di salvare un innocente in carcere, oppure forse
è proprio lei la causa di tutto l’ imbroglio, con i suoi contorti strascorsi erotico-sentimentali. Certo
Angela è ben in grado di irretire
Tom, vecchio arnese americano
di uomo combattuto fra il dovere
e il piacere, del tutto succube di
sensi di colpa, con frenesie erotiche e rigurgiti moralistici. Entra
ed esce dalla vita, come dal corpo della donna, così da quella casa e da quella camera con vista
sul ben noto, da Miller, american
style of life.
Testo tutto di parola e di psicologie a confronto, affrontato da Lestingi e Pinto con piglio spesso
ironico, negli andirivieni della
breve storia: se Lestingi prova e
riesce a fare «l’ investigatore» come da copione, alquanto sdrucito
nel corpo e nell’ anima, Valeria
Pinto (il ruolo è più tosto) alterna
la follia alle manie sexy, con generoso e adeguato far play d’ attrice. Lo spettacolo si replica nei
prossimi giorni al Teatro Duse.
Pasquale Bellini
ommedia, costume, musica e genuina pugliesità: questi gli ingredienti della stagione
di prosa del teatro So.C.R.A.Te. di Castellana
Grotte che sarà presentata alle 11 di domani
nella sala Giunta della Provincia. Sei gli spettacoli
proposti dal contenitore culturale gestito da Piero
Montefusco e inseriti nel cartellone prodotto ed organizzato dalla PubliCoMark di Dario Maretti, giovane
direttore artistico della rassegna, con la collaborazione
dell’assessorato comunale allo spettacolo e il patrocinio della Provincia (info 080.496.51.07, 080.968.07.21 e
338.987.21.45). Venerdì 20 gennaio ad aprire la serie di
appuntamenti sarà Beato chi ti Puglia!, atto d’amore
del conduttore televisivo e radiofonico Savino Zaba
(volto di Uno Mattina di Rai Uno) cimentatosi in questo
recital di fatti e canzoni della tradizione popolare pugliese tradotti in chiave musicale con la partecipazione
della Beato Quartet Band
(Luciano Zanoni, tastiere,
Toto Ileasi, basso, Kosta
Ladisa, sax e Saverio Gerardi, batteria).
Musicale anche l’appuntamento di venerdì 3 febbraio con l’istrionico cantante Simone Cristicchi, al
debutto da attore teatrale
con il monologo Li Romani
in Russia (regia di Alessandro Benvenuti). Il noto doppiatore ed attore Mario Zuc- ZABA A Castellana
ca e sua moglie Marina
Thovez sono i protagonisti de L’insostenibile leggerezza dell’essere, trasposizione teatrale del celebre romanzo di Milan Kundera curata dalla stessa Thovez, in
scena mercoledì 22 febbraio. Da venerdì 9 marzo spazio
alla commedia con Senza a nulla a pretendere di Nico
Maretti, artista barese (e padre del produttore), con la
partecipazione di Dario Diana, Mary Cappiello e la
Stardust Orchestra. Venerdì 23 marzo il giovane attore siciliano Marco Cavallaro sarà il protagonista,
insieme ad Andrea Pirolli, Lenni Lippi, Ignazio
Raso e Alfonso Liguori, di Una volta nella vita di
Gianni Clementi con regia di Felice Della Corte.
Stagione di prosa che si concluderà martedì 10 aprile
con il Facce ride show di Manlio Dovì, spettacolo
diretto da Pierfrancesco Pingitore, pigmalione della
compagnia del Bagaglino di Roma con cui lo stesso
Dovì ha raggiunto la notorietà.
Più si legge, più si diventa ricchi
Il futuro dei mass media. A Noci l’incontro Uten con l’intervento del direttore De Tomaso
l Leggere di più significa diventare più ricchi. Lo dimostrano le
classifiche sulla diffusione dei giornali e sui tassi di benessere di
regioni e nazioni, classifiche che
coincidono alla perfezione. Come
testimoniano i dati di Nord e Sud.
Su questi concetti è iniziata la relazione del direttore della Gazzetta
Giuseppe De Tomaso, che l’altra
sera ha inaugurato il V° anno accademico dell’università della terza
età di Noci.
Se il Mezzogiorno non ha potuto
fare sentire la sua voce nei centri
decisionali che contano lo si deve
anche o soprattutto al fatto che gli
organi di informazione più venduti
si trovano al Nord, il che incide
parecchio sulle scelte della poli-
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOquAEsMG1/LxUNA3H+0Ayl4=
tica.
Un esempio – ha detto De Tomaso
– lo offre la recente vicenda dei treni
sottratti ai viaggiatori del Sud. I
grandi giornali nazionali hanno dato minima eco alle proteste ed istanze pugliesi laddove, a parti invertite,
essi avrebbero titolato in grande,
«strillato» la vicenda, chiamato in
causa opinionisti ed editorialisti.
Nella vicenda Ferrovie, il Sud
patisce l’ingiustizia, i suoi giornali
protestano, ma manca la risonanza
corale nazionale col risultato che
l’azienda pubblica continua non solo a farsi pagare un servizio poco
efficiente ma anche a pretendere
che la concorrenza possibile incontri difficoltà di rilievo.
I giornali, nonostante l’avvento di
nuovi strumenti del comunicare come Facebook e Twitter, ha osservato
De Tomaso rispondendo a una domanda di Piero Liuzzi, sindaco di
Noci, non sono destinati al tramonto. Anzi. Mantengono intatta la
loro forza di penetrazione anche se
devono ricalibrare la propria offerta informativa e formativa. La
scuola – ha detto De Tomaso, in
risposta ad una domanda rivoltagli
dal prof. Recchia – può svolgere un
ruolo decisivo nello stimolo alla
lettura, anche modernizzando la lezione dei classici del pensiero.
La manifestazione è stata aperta
con un concerto a cura dell’associazione musico-culturale Aulos
tenuto da giovani allievi del Liceo
musicale di Acquaviva delle Fonti.
L’INCONTRO
Tenuto
l’altra sera
a Noci per
l’avvio
dell’Uten
.
Cui sono seguiti gli interventi del
sindaco di Noci, Piero Liuzzi e del
presidente dell’Università, prof. Cesareo
Putignano,
promotore
dell’iniziativa,
dell’opinionista
Tommaso Francavilla. Numerosi
gli interventi dei ragazzi, che hanno
posto domande sulla vita interna
dei giornali, sul rapporto tra informazione e pubblicità, sul ruolo
della politica nell’attività giornalistica, e sulle prospettive di un
mestiere che rimane ancora il più
bello del mondo. (n. s.)
I XI
Lunedì 16 gennaio 2012
VIVILACITTÀ
Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative
nel campo dello spettacolo e del divertimento a:
[email protected]
CINEMA - LA PROGRAMMAZIONE
CINEMA BARI
ABC - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via Marconi, 41 - Tel. 080/9644826 - Aintero 6,00; rid. 4,50; merc. e agiscard 4,50; 2.00
studenti - www.agisbari.it
Una giornata particolare
Rassegna Bemovie 21.15
AMBASCIATORI
Via Toma 67 - Tel. 080/542.50.00 A 6,50; rid. 5,00 - merc. 4,50 - 1. spett. lun. - ven. 4,50
- Ticket univ. 2,00 - www.cinemambasciatori.it
Le Idi di Marzo
18.30; 21
ARMENISE
Via G. Petroni - Tel. 080/556.25.90; A 6,50; rid. 5,00 - 1. spett. lun. - ven. 4,50 - mer. A
4,50 - universitari A 2,00 - rassegna A 4 www.cinemarmenise.it
SALA 1
J. Edgar
18.30; 21.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 2
La chiave di Sara
18.10; 20.30; 22.30
ESEDRA
Largo mons. Curi 17 - Tel. 080/553.77.60 - A 5,00 intero
Midnight in Paris
18.30; 21
GALLERIA
Corso Italia 15/17, info 080/521.45.63 - A 6,50; rid. 5,00; lun./ven. 4,50 fino alle 18.30;
merc. 4,50; univ. lun./ven. e sab. fino alle 18.30 A 2,00 - Prenot.: tel. 899030820;
www.multicinemagalleria.it; sms 347/2440932
Programmazione dal 13 al 17 gennaio
SALA 1
Immaturi - Il viaggio
16; 18.10; 20.30; 22.45.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 2
Alvin superstar 3
16.15; 18.15
Non avere paura del buio
20.30; 22.40.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 3
L’incredibile storia di Winter il delfino
in 3D 16.20; 18.35
Sherlock Holmes
21.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 4
J. Edgar
17.15; 20; 22.40.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 5
La talpa
17.45; 20.20; 22.45.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 6
Succhiami
16.30; 18.20; 20.45; 22.35
IL PICCOLO - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via Giannone 4, S. Spirito - Tel. 080/533.31.00 A6,00; ridotto e I spettacolo 4,50 - Opera
15; ridotto 12 - www.cinemapiccolo.it.
Almanya
18.15; 21.45
The artist
20
NUOVO SPLENDOR
Via Buccari 24 - Tel. 080/556.97.29. A 6,50; rid. 5,00 - 1. spett. e mer. 4,50 - ticket univ.
lun. 2,00.
L’industriale
18.30; 20.30; 22.30
ROYAL
Corso Italia 112 - Tel. 080/521.16.68 - A 6.50; rid. 5,00; univ. 2,00.
Teatro
MULTISALA SHOWVILLE
Traversa Conte Giusso, 9 (q.re Mungivacca) - Tel. 080/9757084 - intero (sab-dom e
festivi) A 7; intero (lun-mar-gio-ven) A 6.50; intero (mer) A 4.50; pomeridiani (dal lun al
ven fino alle 18.45) A 4.50; bambini fino a 8 anni e adulti oltre i 65 anni, A 5.
Supplemento per 3D: A 2.
Programmazione dal 14 al 17 gennaio
Sala 1
L’incredibile storia di Winter il delfino in 3D 16.15; 18.30; 20.45
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
22.40.
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Sala 2
Immaturi - Il viaggio
17.40; 20.20; 22.40.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 3
Il gatto con gli stivali
in 3D 17.30; 19.30
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
21.20.
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Sala 4
Shame
16.45; 18.45; 20.45; 22.40.
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Sala 5
La talpa
17.50; 20.15, 22.40.
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Sala 6
Il gatto con gli stivali
in 3D 16.30
J. Edgar
18.30; 21.15.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 7
Alvin superstar 3
16.30; 18.30
Non aver paura del buio
20.45; 22.40.
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Sala 8
Succhiami
16.45
Non aver paura del buio
18.20
Succhiami
20.15; 22
CINEMA PROVINCIA
ALBEROBELLO
NUOVO CINEMA TEATRO
Via Ungaretti 26/A, tel. 080/2071760 - A5,50; 4,00 ridotto
Immaturi - Il viaggio
17.15; 19.15; 21.15
ALTAMURA
GRANDE
Via Cappelle, tel. 080/3117705 - A 6,00; rid. 4,50 - mercoledì 4,50 - giovedì ridotto
donna 4.50 A
Sala 1
J. Edgar
18.45; 21.40.
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Sala 2
L’industriale
19.15; 21.30
MULTICINEMA TEATRO MANGIATORDI
Via E. Montale, tel. 080/3114575 - A 6.00; rid. 4,50 lun. mar. gio. ven. sab. dom. festivi e
prefestivi
Sala 1
Immaturi - Il viaggio
19.30; 21.45.
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Sala 2
La talpa
19.30; 21.45
ANDRIA
MULTISALA CINEMARS
Contrada Barbadangelo Ipercoop Mongolfiera - prenotazioni su internet www.cinemars.it; tel. 899280273
Programmazione dal 13 al 17 gennaio
Sala 1
La talpa
18.30; 20; 22.20.
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Sala 2
Shame
18.10; 20.20; 22.30.
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Sala 3
Il gatto con gli stivali
17
J. Edgar
19.10; 22.
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Sala 4
Non avere paura del buio
20.25; 22.35.
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Sala 5
Immaturi: il viaggio
18; 19.30; 22.
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Sala 6
Alvin superstar 3
18
La talpa
21.10.
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Sala 7
Il gatto con gli stivali
in 3D 18
Finalmente maggiorenni
20; 22.10.
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Sala 8
L’incredibile storia di Winter il delfino
in 3D 19; 21.30.
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Sala 9
Succhiami
18; 20.10; 22.35
MULTISALA ROMA - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via F. Giugno 6; tel. 0883/542622; A 5,50; rid. 4,00; merc.4,00.
Riposo
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOqQnnrVi+8Dx5u+1N2ncYz4=
BARLETTA
OPERA - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via Imbriani 27, tel. 0883/510231. A 6.50, rid. 5.00, merc. e pom. fer. 4.50, univ. 2.00 +
ticket
Sala 1
Shame
18; 20; 22.
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Sala 2
L’industriale
18; 20; 22.
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Sala 3
La talpa
17.45; 20; 22.15
PAOLILLO
C.so Garibaldi 27; tel. 0883/531022; A6,00; ridotto il lun. e giov. no ultimo spett.; spett. nott.
5,00; merc. e rassegne 4,00; stud. universitari 2,00. Info al 329/431.56.67, dalle 17-21
Riposo
BISCEGLIE
NUOVO
Via Piave 13 - prenot. Tel. 080/392.10.22. A 5,50; ridotto 4,00; merc-giov 4,00.
Alvin superstar 3
17
Finalmente maggiorenni
19.15; 21.30
POLITEAMA ITALIA
Via Montello 6, tel. 080/3968048; www.politeamaitalia.com - Intero A6,00; rid. 4,50;
merc. 4,50; 3D 8,00
Sala A
Immaturi - Il viaggio
17; 19.15; 21.30.
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Sala B
J. Edgar
18; 21
BITONTO
COVIELLO
Via Repubblica 45 - A 5,50; rid. 4,00 - Tel. 080/375.15.82.
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
GRAVINA
SIDION
Via Bari 33 - Tel. 080/325.37.84 - A 5.00, rid. 4.00; 3.00 Progetto cinema
SALA 1
Immaturi - Il viaggio
19.30; 21.45.
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SALA 2
J. Edgar
19; 21.30
GRUMO APPULA
CINETEATRO COSMO
feriali A 5.00, sabato e domenica A6,00
Il gatto con gli stivali
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
17.30; 19.30
21.30
LOCOROTONDO
AUDITORIUM COMUNALE
Inf. Tel. 080/4313191; 337/832222 - A 3 - 2.50.
Riposo
MOLA
METROPOLIS - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via Baracca - Tel. 080/471.30.38 - A 6,00; rid. 5,00 dom; A 5,00; rid. 4,00
lun-mar-mer-ven; A4,00 gio.
Programmazione dal 13 al 19 gennaio
SALA 1
La talpa
19.10; 21.40.
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SALA 2
Immaturi - Il viaggio
18.50; 21.20.
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SALA 3
Alvin superstar 3
17.50
The artist
19.50; 21.50.
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SALA 4
J. Edgar
18.40; 21.30
17; 19; 21
MOLFETTA
ODEON
Via Baccarini 104 - Tel. 080/397.19.20 - A 5,50; rid. 4,00; merc 4,00; univ. 2,00
Arthur 3
17.30
The artist
19.30; 21.30
CASAMASSIMA
THE SPACE CINEMA
Parco comm.le Auchan - Info e prev. 892.111 (con sovrapprezzo); www.thespacecinema.it.
Programmazione dal 13 al 17 gennaio
SALA 1
Il gatto con gli stivali
in 3D 15.40; 17.40
Finalmente la felicità
19.50
Immaturi - Il viaggio
22.10.
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SALA 2
Alvin superstar 3
15.20
Finalmente maggiorenni
17.25; 19.50; 22.
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SALA 3
Alvin Superstar 3
16; 18
Vacanze di Natale a Cortina
20
Sherlock Holmes
22.20.
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SALA 4
Succhiami
16.20; 18.20; 20.30; 22.20.
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SALA 5
Immaturi - Il viaggio
15.10; 17.35; 20; 22.30.
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SALA 6
L’incredibile storia di Winter il delfino in 3 D 15.10; 17.30; 19.50; 22.10.
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SALA 7
Non avere paura del buio
15.25; 17.45; 20; 22.15.
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SALA 8
La talpa
16.30; 19.10; 21.50.
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SALA 9
J. Edgar
16; 18.50; 21.45
UCI MOLFETTA OUTLET
(S.S. 16 bis uscita zona industriale - c/o Fashion District Molfetta outlet Molfetta (Ba);
Info, prevendita e prenotazioni 892.960 (servizio con sovrapprezzo) oppure www.ucicinemas.it. 3 D.
Programmazione dal 13 al 17 gennaio
SALA 1
Il gatto con gli stivali
in 3D 17.50; 19.50
Vacanze di Natale a Cortina
22.25.
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SALA 2
Sherlock Holmes 2
17.20; 20; 22.30.
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SALA 3
Succhiami
18.30; 20.30; 22.25.
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SALA 4
Immaturi - Il viaggio
17.40; 20; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA
5
J.
Edgar
17; 19.50; 22.30.
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SALA 6
Alvin Superstar 3
17.30
Liftiba 2012
Concerto 20.10; 21.20; 22.30.
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SALA 7
Finalmente la felicità
18.15; 20.15; 22.15.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 8
Non avere paura del buio
18; 20.10; 22.20.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 9
FinalmEnte maggiorenni
17.50; 20.10; 22.15.
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SALA 10
La talpa
17.10; 19.50; 22.20.
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SALA 11
Winter il delfino
in 3 D 17.40; 20
Capodanno a New York
22.20.
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SALA 12
Alvin superstar 3
17; 19.30
Immaturi - Il viaggio
21.40
ODEON
Via Perrese 102 - Tel. 080/375.13.51 - 1. spett. 15.30, ultimo 21.15 - A 5,00.
Film per adulti
CASTELLANA GROTTE
SOCRATE
Via Brennero 25 -Dolby digital; Dolby 2K - 3D - Tel. 080/496.51.07.
Immaturi - Il viaggio
17.30; 19.30; 21.30
MILLELUCI - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via Marconi 58 - tel. 080/496.51.07.
Midnight in Paris
17.45; 19.45; 21.45
CONVERSANO
LA CASA DELLE ARTI-CIRCUITO «D’AUTORE»
via Donato Iaia,14 - Tel. 080/237.69.65 - Aposto unico 6,00 - ridotto 4,50 - rassegna 3,00
- 2,00 supplemento film 3D
Riposo
CINETEATRO NORBA
P.zza della Repubblica 10 - Tel. 080/495.95.47 - A 6; rid. 4,50; univ. 2; mar. 4; giov. rass.
3; cin. per la pace 2,50 euro - Sala climatizzata
Sala 1
Immaturi - Il viaggio
19.30; 21.45.
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Sala 2
La talpa
19.15; 21.30.
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Sala 3
Succhiami
19.45
J. Edgar
21.30
CORATO
ALFIERI - CIRCUITO «D’AUTORE»
Largo Aregano; tel. 080/358.85.51
Sala 1
La talpa
17; 19.15; 21.40.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 2
Succhiami
18; 20; 22.
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Sala 3
Alvin superstar 3
17; 19.15; 21.30
CINEMA ELIA D’ESSAI
C.so Garibaldi 36/38 A 6,00; merc. A 5,00; - Tel. 080/358.85.81.
Sala Fellini Il figlio di Babbo Natale
17.15 (lun-mar)
Immaturi - Il viaggio
19.30; 22.
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Sala Truffaut J. Edgar
19.15; 21.45
FASANO
FIORITI
MASTROIANNI
Via Bellini 41 - Tel. 080/4414974 - www.cinemamastroianni.it - A 6,00; rid. 4.50
Immaturi - Il viaggio
17.30; 19.30; 21.45
KENNEDY
Tel. 080/441.31.50; 080/441.49.60
Succhiami
17.30; 19.30; 21.30
GIOIA DEL COLLE
SEVEN CINEPLEX
Via II trav. G. Pastore; info e prenot. 899.030.820 - www.sevencineplex.it
Programmazione dal 13 al 16 gennaio
SALA 1
J. Edgar
16.30; 19.15; 22.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 2
La talpa
17; 19.30; 22.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 3
Alvin superstar 3
16; 18
Non avere paura del buio
20.30; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 4
Shame
17; 19.15; 21.30.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 5
Immaturi - Il viaggio
16.30; 19; 21.30.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 6
Succhiami
16.30; 18.30; 20.30; 22.30.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 7
L’incredibile storia di Winter il delfino
in 3 D 16.45; 19
Sherlock Holmes - Gioco di ombre
21.30.
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SALA 8
The artist
17.50; 20; 22.10
MONOPOLI
ETOILE
P.zza V. Emanuele 25 - Tel. 080/937.12.18.
Immaturi - Il viaggio
VITTORIA
via Rattazzi, 98
Alvin superstar 3
La talpa
18; 20; 22
16.30; 18.15
20.10; 22.30
POLIGNANO A MARE
MULTISALA VIGNOLA - CIRCUITO «D’AUTORE»
Viale Rimembranza 13 - tel. 080/424.99.10; A 6,00; mer. 4,00; cineclub 4,00; rid. 4,50 Ticket univ. 2,00. Sala climatizzata
SALA 1
Immaturi - Il viaggio
20; 22.15.
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SALA 2
La talpa
19.45; 22.
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SALA 3
Alvin superstar 3
in 3D 18
J. Edgar
19.30; 22
PUTIGNANO
MARGHERITA
Via Cappuccini 28 - Tel. 080/405.59.79 - A 5,50; rid. 4,00.
SALA 1
Immaturi - Il viaggio
17.30; 19.30; 21.30.
............................................................................................................................................................................................................................
SALA 2
J. Edgar
18; 21
RUVO
VITTORIA
Via G. Bruno, 1; Prenot. Tel. 080/362.97.13.
Riposo
SANTERAMO
PIXEL MULTICINEMA - CIRCUITO «D’AUTORE»
Via Stazione 49 - Tel. 080/302.23.03 - Lun-mar-merc-ven non festiviA 5.00; Rid. e giov
non festivi A 4.00; sab-dom festivi e prefestiviA 6.00; ridotto A 5.00; sab non festivo
donne A 5.00; sab-dom e festivi primo spett. A5.00; 3 DA+ 2 sulla tariffa
Programmazione dal 13 al 17 gennaio
Sala 1
Immaturi - Il viaggio
19; 21.30.
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Sala 2
J. Edgar
18.45; 21.40.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 3
Alvin Superstar 3
17.30
The artist
18.50; 21.20.
............................................................................................................................................................................................................................
Sala 4
La talpa
18.55; 21.50
SPINAZZOLA
SUPERCINEMA
C.so Umberto 204/A; Tel. 0883/68.18.62
Immaturi - Il viaggio
19; 21.15
TERLIZZI
PICCOLO GARZIA - CIRCUITO «D’AUTORE»
L.go Don P. Pappagallo 13, tel. 080/2463038; A 6,00 (intero), 5,00 (ridotto) ven. sab.
dom. festivi e pref.; ridotto A
Riposo
TRANI
IMPERO
Via Pagano 192 - A 5,50; rid. A 4,00; giov. e rass. A 3,00 - Tel. 0883/58.34.44.
Sala A
Capodanno a New York
17.30
Immaturi
20; 22.
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Sala B
Riservata
k/Yak+A6zsCCWPwyznDNOqQnnrVi+8DxyZSSfGlbI3g=
LUNEDÌ 16 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO XII
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bari primo piano