NUMERO SPECIALE 16 agosto 2015 VII CONGRESSO INTERNAZIONALE DI MARIA AUSILIATRICE TORINO - COLLE DON BOSCO - 6 - 9 AGOSTO 2015 “Hic domus mea, inde gloria mea - Dalla casa di Maria alle nostre case” Il VII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, è uno dei grandi eventi voluti dalla Famiglia Salesiana – promosso dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) – per celebrare il bicentenario della nascita di Don Bosco. Il convegno, che ha come motto la frase “Hic domus mea, inde gloria mea - Dalla casa di Maria alle nostre case”, vuole indicare la presenza materna di Maria, Madre della Chiesa e Ausiliatrice dei cristiani, nel far vivere la bellezza dell’essere famiglia. “Don Bosco ha ancora molto da dire oggi alla famiglia – spiegano gli organizzatori – La sua storia, il suo sistema educativo e la sua spiritualità si fondano sullo spirito di famiglia che a Valdocco è nato e si è sviluppato attraverso l’affidamento a Maria. Il tema di questo Congresso, inoltre, è in particolare sintonia con il cammino attuale della Chiesa, che dedica ben due sinodi al tema della famiglia, ed è stato anche al centro di numerose catechesi da parte di Papa Francesco”. Il logo del Congresso vuole esprimere questi concetti nei suoi tre elementi: La Basilica di Valdocco simboleggia il centro carismatico della Famiglia Salesiana, del suo spirito e della sua missione; Maria Ausiliatrice esprime la presenza viva e operante di Maria nella storia di Don Bosco e del movimento che da lui ha preso origine; la famiglia è il luogo della presenza di Gesù e di Maria, per un rinnovato impegno di educazione e di evangelizzazione. UN INNO UFFICIALE ISPIRATO AL VII CONGRESSO INTERNAZIONALE DI MARIA AUSILIATRICE Il titolo dell’inno è Ausiliatrice delle famiglie. Il ritornello e le strofe cantano l’icona biblica della Presentazione di Gesù al tempio, dove si compiono le promesse di Dio nell’incontro delle generazioni, rappresentate da Simeone e Anna. Una storia di grazia che arriva anche ai nostri giorni nel cammino della fede e nell’opera educativa partita da Valdocco, la casa di Maria, da cui oggi vuole irradiare la sua gloria sulle famiglie: “Sulla tua casa c'è il vento dello Spirito: hai parlato, o Madre, al cuore di don Bosco, dalla tua casa si effonde il tuo messaggio: come rugiada ristora le famiglie”. Il testo e la musica sono di don Domenico Macchetta, sacerdote, compositore e musicista, che dall'inizio degli anni ottanta, vive a Bairo Canavese (TO) presso la Fraternità di Nazareth, una comunità religiosa da lui fondata e guidata. L’arrangiamento per le lingue italiana, spagnola ed inglese è opera di Marco Falubba, mentre per quella portoghese della Comunità Canção Nova, gruppo della Famiglia Salesiana. Il testo, lo spartito e la versione in MP3 sono reperibili nel sito del Congresso http:// www.congressomariaausiliatrice2015.org Testo - Testo - Lyrics Canto MP3 - Canto MP3 - Song MP3 ITA ESP ENG POR Spartito - Partitura - Music Sheet 2 6 agosto – Torino Palaruffini Apertura del VII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice “Si diventa persona stando in famiglia, crescendo con mamma e papà, respirando il tepore della casa, vero nido e culla della vita. È nella famiglia che riceviamo il nome e, quindi, la nostra dignità. La famiglia è il luogo dell’amicizia, degli affetti, lo spazio dell’intimità, ove s’apprende l’arte del dialogo e della comunicazione interpersonale”. Con queste parole Don Ángel Fernández Artime è intervenuto alla cerimonia d’apertura del VII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, tenutasi nel pomeriggio di ieri, 6 agosto, presso il PalaRuffini di Torino. Le parole del Rettor Maggiore sono stato il momento più significativo della cerimonia di apertura, che comunque già in precedenza aveva vissuto altre tappe importanti, con i saluti - tra gli altri - dell’Animatore Spirituale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), don Pierluigi Cameroni; di don Eusebio Muñoz, Delegato del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana; e del Presidente dell’ADMA Primaria, Tullio Lucca, salito sul palco con la sua famiglia; e con la testimonianza di Liliana Cosi. Particolarmente toccante è stata l’animazione dell’Inno del Congresso, realizzato da don Domenico Macchetta, a cura dei giovani e dei bambini dell’ADMA. Ha fatto seguito la costruzione e presentazione del simbolo del Congresso, accompagnate dalla lettura del sogno di don Bosco della fondazione della Basilica (Hic Domus Mea inde Gloria Mea), in forma di celebrazione orante ideata da Don Erino Leoni. 3 Colori ed emozioni le hanno poi portati i giovani della compagnia di balletto classico Cosi-Stefanescu, esibitisi nello spettacolo “Le Nozze di Cana”, con musiche di George Enescu e coreografie di Marinel Stefanescu. Infine ha parlato Don Á.F. Artime, che già al suo arrivo al PalaRuffini era stato accolto da calorosi applausi, così come era accaduto per la Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Yvonne Reungoat. Nel suo intervento il Rettor Maggiore ha ricordato come questo congresso già dal motto – Hic domus mea, inde gloria mea - Dalla casa di Maria alle nostre case – intenda “indicare la presenza materna di Maria, Madre della Chiesa e Ausiliatrice dei cristiani, nel far vivere la bellezza dell’essere famiglia”. Poi non ha negato le difficoltà attuali per la famiglia “attraversata dappertutto da fattori di crisi” e “trascurata dalle politiche di quella società di cui è pure la cellula fondamentale”; eppure ha voluto evidenziare la testimonianza di servizio e comunione offerta da tante famiglie cristiane. Quindi ha ribadito la centralità del tema per la Famiglia Salesiana: “Don Bosco ha molto da dire oggi alla famiglia: la sua storia, il suo sistema educativo e la sua spiritualità si fondano sullo spirito di famiglia che a Valdocco è nato e si è sviluppato attraverso l’affidamento a Maria”. E in tal senso non poteva mancare un accenno a Mamma Margherita, autentica madre per centinaia di ragazzi e fondamentale autrice di quello spirito di famiglia che caratterizzo l’Oratorio di Valdocco. “Per noi, Famiglia Salesiana, vivere in famiglia non è semplicemente una scelta pastorale strategica, oggi tanto urgente, ma è una modalità di realizzare il nostro carisma e un obiettivo da privilegiare nella nostra missione apostolica” ha infine concluso. 4 7 agosto Torino Palaruffini La seconda giornata si apre con l’Eucarestia per la famiglia presieduta dall’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia che indica la famiglia come “baluardo fondamentale della nostra società e del nostro domani. E’ necessario recuperare lo stupore per accogliere il mistero presente in ogni famiglia […] In famiglia si esercita il magistero della vita, così immediato che si avvale della parola di Dio ma anche di quella umana che i genitori trasmettono ai propri figli confermando che cristiani si diventa in famiglia”. E dopo il ricordo di come la figura di Mamma Margherita educa Don Bosco all’affettività, Mons. Nosiglia conclude: “Abbiate fiducia famiglie perché siete predilette da Dio, e vivete con gioia la fede della vostra casa”. La mattinata è proseguita con la relazione di Don Patrizio Rota Scalabrini della Diocesi di Bergamo sul tema “Presentazione di Gesù al tempio – Di generazione in generazione si estende la sua misericordia”. Partendo dalla lettura del Vangelo di Luca, Don Rota Scalabrini ha posto l’accento sulle leggi e la famiglia: “Obbedire alla Legge non è per Maria e Giuseppe aderire ad un semplice legalismo, ma è un porre a fondamento delle proprie scelte la volontà di Dio […] per il credente un figlio è sempre un dono ed è portatore di una speranza, radicata nella buona promessa divina”. “La famiglia di Nazaret” conclude il relatore “consegna una preziosa verità: obbedienza e libertà, lungi dall’essere poli opposti, si implicano a vicenda, perché la libertà è per il servizio; e la famiglia è la culla e la prima scuola in cui apprendere questa verità” A Don Rota sono seguite le testimonianze di Piergiorgio e Mariagrazia Giordani dal titolo “Il Venerabile Attilio Giordani, marito e padre”. I figli del Venerabile Giordani ricordano la figura del padre “La vita di papà è stata molto semplice, non ci sono avvenimenti eccezionali […] Sempre ha insistito con noi e con i suoi giovani affinché nella vita si facessero delle scelte, non ci si lasciasse andare alla deriva, ci si dedicasse a qualcosa […] Il centro della sua vita era la fede, ed era convinto che non fossero necessarie molte parole per testimoniarla: la vita stessa doveva essere la parola più importante” 5 La mattinata si è conclusa con alcune “Esperienze di vita” a cura della congregazione Cancao Nova, di Paola Mancini, dell’ADMA Corea e di alcuni giovani dell’Adma Primaria. l pomeriggio è cominciato con l’Adorazione Eucaristica seguita dalla relazione “Di generazione in generazione: dalla casa di Valdocco alle nostre case” a cura di Suor Piera Ruffinatto che ricorda le origini di Don Bosco sottolineando come “l’esperienza familiare vissuta da Giovanni, seppur rattristata dalla precoce mancanza del padre, fu la pietra miliare su cui egli costruì l’edificio della sua vita personale e che poi divenne il paradigma dello stile educativo delle sue opere che chiamò sempre case e non istituti o internati. In esse, infatti, si respirava lo “spirito di famiglia” cioè uno stile di rapporti caratterizzati da accoglienza, rispetto, confidenza, intimità, cura, accompagnamento e sostegno, amore gratuito, perdono dato e ricevuto” 6 Anche nel pomeriggio alcune esperienze di vita hanno anticipato i saluti e la buonanotte da parte di Madre Yvonne Reungoat, Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice: “Non si possono portare gioia e speranza agli altri se non le si possiede nel profondo del proprio essere e sono due realtà che ancora una volta ci riportano al legame tra passato, presente e futuro: la gioia sgorga dall’esperienza dell’eterno amore di Dio che da sempre accompagna ogni vita singola, ogni popolo, tutta l’umanità e la speranza si apre ad un futuro per il quale siamo sicuri/e che questo amore di Dio continuerà ad accompagnare ogni nuova generazione, perché Dio è fedele”. 7 Sabato 8 Torino Palaruffini e Valdocco La giornata è cominciata con le Lodi Mariane seguite dalla relazione teologica “La famiglia, culla 20 dell’amore e della vita” tenuta da don Roberto Carelli. Riprendendo l’episodio della presentazione di Gesù al tempio, il teologo ha sottolineato la “funzione generativa” e il “compito educativo” della famiglia “l’educazione è lo sviluppo naturale della generazione ed è compito primario e inalienabile dei genitori che sono i primi e principali educatori dei propri figli e sono educatori proprio perché genitori […] Educazione in chiave generativa significa, allora, che ogni altra agenzia educativa dovrebbe sempre ispirarsi ai modi familiari, paterni e materni, dell’educazione. In questa luce trova risalto il compito più bello dei genitori e di tutti i veri educatori: portare Dio e portare a Dio, precisamente portare Gesù e portare a Gesù 8 Lodovica Maria Zanet, collaboratrice della Postulazione Generale delle Cause dei Santi Salesiani ha, poi, illustrato i “Profili di famiglie ferite nella storia della santità salesiana” sottolineando come “nonostante si sia abituati ad immaginare la famiglia come una realtà armoniosa, contraddistinta dalla compresenza di più generazioni, il passaggio «dalla casa di Maria alle nostre case» è, tuttavia, talvolta più sofferto di quel che si potrebbe immaginare, come confermano anche le recenti vicende che coinvolgono la cronaca e addirittura le riforme legislative” La relatrice ha ricordato come anche la storia della santità salesiana è stata attraversata da famiglie ferite, a partire dallo stesso Don Bosco, orfano giovanissimo di padre. 9 La giornata è proseguita con lo spostamento nella Casa Madre di Valdocco dove nel pomeriggio il Rettor Maggiore ha presieduto l’Eucarestia in onore di Maria Ausiliatrice. 10 Domenica 9 agosto – Colle don Bosco Celebrazione conclusiva del VII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice “Alzarsi e mangiare” È quanto si ricava dalla lettura del Vangelo del giorno e si applica in maniera calzante all'esperienza salesiana, che nell'anno bicentenario dalla nascita del Santo ha voluto riconoscere anche con questo Congresso il ruolo centrale di Maria nella sua storia. Il Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, ha richiamato nell'omelia l'immagine che Don Bosco consegnò ai suoi ragazzi quando volle indicare i due punti di appoggio del cammino di fede: l'Eucarestia e la Madre di Gesù. Ma c'è una coscienza ulteriore che deriva da tale visione: “l'intero globo terrestre è sorretto da queste due colonne” sottolineava Don Bosco, ossia l'intera storia umana fa centro sulla capacità di Maria di riscattare l'umanità, soggiogata da Satana, quando accettò di diventare la madre del Salvatore, e sulla donazione totale del Figlio, che si rinnova nell'eucarestia. L'invito anche oggi ai Salesiani è appunto quello di “alzarsi”, di prendere coraggio per affrontare le sfide dell'educazione nel nostro tempo, di sostenere la creatività pedagogica con entusiasmo. E di “mangiare”, di alimentare cioè la motivazione profonda del loro impegno con il Cibo spirituale sull'altare e di sostenere in questo modo la fatica del cammino. Don Ángel Fernández Artime ha annunciato il prossimo appuntamento mondiale: l'VIII Congresso di Maria Ausiliatrice sarà in Argentina nell'agosto 2019. Molteplici le ragioni della scelta del luogo di svolgimento: la terra della prima spedizione missionaria salesiana, quella da cui proviene Papa Francesco, la piena disponibilità della locale Famiglia Salesiana ad accogliere l'evento. Sarà inoltre il 150° dalla fondazione dell'Adma, e due santuari Nostra Signora di Luján e María Auxiliadora di Almagro – sono pronti a catalizzare la speciale devozione salesiana. 11 La celebrazione si è chiusa con un sentito ringraziamento all'organizzazione, a quello stuolo di giovani e di adulti “con la maglietta azzurra e la scritta staff” ai quali il Rettor Maggiore si è rivolto apprezzandone la grande disponibilità ed efficienza, che ha assicurato un'ottima conduzione dell'intero Congresso. “Un lavoro semplice e umile” ha osservato don Ángel Fernández Artime, fra gli applausi lunghi e spontanei nel tempio di Don Bosco, e trovando eco nel commento di don Pier Luigi Cameroni. L’Animatore Spirituale dell’'ADMA, Associazione che si è fatta promotrice del Congresso in collaborazione con i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice non esita a parlare di un “miracolo” a proposito dell'evento che si è svolto nel 150° dalla posa della prima pietra della basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco. “Tutto è andato per il meglio nonostante le incertezze che avevamo: si è trattato infatti di mettere insieme per quattro giorni persone che non si conoscevano, provenienti da continenti diversi. Abbiamo superato lo scoglio delle lingue. Tutto si è incasellato al tempo e nel modo giusto: è come piace alla Madonna, lei che è fonte di equilibrio e di armonia”. “Veramente ci siamo sentititi accompagnati dalla guida sicura di Maria per tutta la preparazione del Congresso, che è stato preparato dalle famiglie per le famiglie” sottolinea Tullio Lucca Presidente ADMA “mi commuove ricordare l’impegno e la dedizione di tante famiglie che hanno collaborato alla preparazione dell’evento e che mettendosi a disposizione hanno pensato e realizzato con gioia questo Congresso, che speriamo sia seme fecondo di evangelizzazione”. Medesimo apprezzamento ed entusiasmo espressi da Madre Yvonne Reungoat, che si è intrattenuta ancora a lungo con i giovani al termine della celebrazione. 12 MESSAGGIO DAL VII CONGRESSO DI MARIA AUSILIATRICE Uno degli eventi conclusivi del bicentenario della nascita di don Bosco è stato la celebrazione del VII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, incontro della Famiglia Salesiana, con la partecipazione di oltre 1300 persone, provenienti da circa 50 nazioni, svoltosi a Torino e al Colle don Bosco dal 6 al 9 agosto. Abbiamo rivolto alcune domande a don Pierluigi Cameroni, Animatore spirituale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), gruppo della Famiglia Salesiana promotore dell’evento. Qual è stata l’atmosfera che ha caratterizzato questo incontro della Famiglia Salesiana? Nella prospettiva del motto del Congresso “Hic domus mea, inde gloria mea. Dalla casa di Maria alle nostre case”, abbiamo sperimentato il vento dello Spirito Santo che soffia dalla casa di Maria e che fa nuove le nostre case e le comunità religiose: nella gioia incontenibile dei partecipanti; nella gratitudine di coloro che in modi diversi hanno collaborato alla preparazione e alla realizzazione del congresso, segno dell’autentica devozione a Maria; nella verità della potenza della preghiera; nella ricchezza dei contenuti proposti nelle relazioni, nelle testimonianze di vita dei santi, nelle esperienze forti e toccanti di vita, nelle omelie delle celebrazioni eucaristiche; nella bellezza e nella cura del canto e della preghiera; nella gioia della fraternità e dell’amicizia; nella presenza di ogni fascia di età, dal neonato all’anziano, a ricordare come la misericordia di Dio si estende di generazione in generazione. Davvero un vero miracolo di Maria Ausiliatrice! 13 Qual è il messaggio che scaturisce dal Congresso? Il messaggio del Congresso che viene ora consegnato alla Famiglia Salesiana nella varietà e molteplicità dei gruppi è: vivere il sistema preventivo che è spiritualità, pedagogia e stile di relazioni nella famiglia e nelle comunità religiose; crescere nella complementarietà e collaborazione tra vocazione matrimoniale e vocazione alla vita consacrata, sacerdotale e missionaria; sperimentare che una vera pastorale giovanile nasce e cresce nell’accoglienza e nella collaborazione con la pastorale famigliare. Il Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice è un evento di Famiglia Salesiana? Dal Congresso del 2011, celebrato a Czestochowa in Polonia, l’allora Rettor Maggiore ha voluto che questo evento fosse un incontro di tutta la Famiglia Salesiana, che trova nell’affidamento a Maria Ausiliatrice uno dei punti fondamentali della propria identità spirituale ed apostolica. Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha confermato questa scelta e per questo desidero esprimergli un particolare ringraziamento per la presenza continua e paterna in tutti i giorni e momenti del Congresso e per gli orientamenti offerti; inoltre desidero ringraziare tutti i superiori e i rappresentati dei gruppi della Famiglia Salesiana che hanno partecipato all’incontro. Come valorizzare l’esperienza congressuale? Questo evento centrale del bicentenario della nascita del nostro Padre don Bosco è stato percepito da tutti come un cenacolo di intensa spiritualità e profonda comunione dei cuori. Vorrei invitare a valorizzare tutti i materiali (Atti, video, foto…) che si possono incontrare nel sito dedicato: www.congressomariaausiliatrice2015.org e in qualche modo riproporli nei diversi contesti. Preghiamo perché Maria Ausiliatrice, San Giuseppe, Don Bosco intercedano e facciano maturare i semi di speranza e di novità sparsi nei cuori in questi giorni meravigliosi… Arrivederci in Argentina nel 2019 per l’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice! 14 Segno e Sigillo del Congresso Nella semplicità dello stile di Maria e nelle imprevedibili sorprese dello Spirito Santo, il VII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice ha avuto nella mattina di lunedì 10 agosto un prolungamento significativo, quasi come sigillo dell’esperienza di grazia e di comunione condivisa. Al termine di una celebrazione eucaristica nella chiesa di San Francesco di Sales a Torino Valdocco, è stato consegnato ad una famiglia dell’Inghilterra il diploma di aggregazione all’ADMA Primaria di Torino. Si tratta della famiglia di Romy e David Powels, con le figlie Tania di 15 anni e Hannah di 12. Negli ultimi anni questa famiglia ha promosso la devozione a Maria Ausiliatrice nella parrocchia San Tommaso Moro della città inglese di Bournemouth, costituendo recentemente il gruppo ADMA e coinvolgendo altre famiglie, giovani e bambini. La consegna del Diploma da parte del Presidente dell’Associazione, il Sig. Tullio Lucca, con la presenza dell’animatore spirituale don Pierluigi Cameroni, è stato come un segno e una realizzazione del motto del Congresso: “Hic domus mea, inde gloria mea. Dalla casa di Maria alle nostre case”. In forma plastica Maria ha confermato la richiesta a Lei espressa dall’inno del congresso: “rendi le famiglie culle della vita, oasi di Gioia”, incarnando in esse il sistema preventivo di Don Bosco. Infine ha suscitato stupore e commozione il vedere nella chiesa di San Francesco di Sales il dipinto che raffigura la visione profetica di San Domenico Savio del 1856 che vede il papa riportare la fiaccola della fede proprio in Inghilterra. Grazie a Suor Rosalina Ravasio e ai ragazzi della Comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio per la presenza e l’animazione. 15 PAESI RAPPRESENTATI Africa Angola Benin Congo Gabon Guinea Ecuatorial Mali Zambia Senegal Asia Cina Corea Filippine Giappone India Tailandia Timor Est Turchia Vietnam America Argentina Bolivia Brasile Cile Colombia Guatemala Haiti Honduras Messico Nicaragua Perù Santo Domingo Stati Uniti Uruguay Venezuela Europa Francia Germania Inghilterra Italia Malta Polonia Portogallo Slovacchia Slovenia Spagna Ucraina