Esperimentazioni di Fisica 2 a.a. 2008/09 Annarita Margiotta [email protected] tel. 0512095226 23/09/2008 Gianni Siroli [email protected] tel.: 0512095240 1 Scopi del corso • fornire i principii di base e gli elementi tecnicopratici relativi allo studio dei circuiti elettrici e dell’elettronica a semiconduttori lineare e digitale • introduzione all’uso della strumentazione di base per le misure elettriche • introduzione alla strumentazione in uso nelle osservazioni astronomiche e astrofisiche ESAME: prova orale, ma è necessario avere presentato le relazioni scritte delle prove di laboratorio 23/09/2008 2 Programma del corso • • • cenni di elettromagnetismo classico: cariche, forze, potenziali, campi elettronica analogica: – • • • • leggi di Ohm e di Kirchhoff cenni sulla struttura a bande semiconduttori elementi non lineari – – • • • tensione corrente resistenza capacità induttanza formalismo complesso filtri passivi : diodi attivi : transistor - BJT; FET cenni su amplificatori e ADC/DAC richiami sulla teoria degli errori introduzione al laboratorio 23/09/2008 fondamenti di logica simbolica (algeba di Boole) porte logiche e tavole di verità circuiti digitali combinatori: • • • • • • • – legge di Ohm generalizzata – – elettronica digitale: – – – grandezze fondamentali per l’analisi dei circuiti elettronici ed elementi lineari dei circuiti: • • • • • – • multiplexer codificatori decodificatori sommatori genaatori di parità ROM PLA circuiti sequenziali : • • • flip-flop registri contatori • • • • introduzione ai sistemi di acquisizione dati CCD ad uso astronomico fotomoltiplicatori radiotelescopi • Esercitazioni di laboratorio con relazione scritta (obbligatorie) 3 Prerequisiti • Conoscenze relative all’elaborazione dei dati sperimentali (vedi Esperimentazione di Fisica 1) • Conoscenze (almeno generali) di elettromagnetismo 23/09/2008 4 Durante il corso: • in aula - come sempre (ci conosciamo da tempo…) le domande e le richieste di chiarimento sono sempre benvenute. • nel mio studio – telefonate o mandate un e-mail per fissare un incontro (da soli o in gruppo). 23/09/2008 5 Testi consigliati Una selezione di argomenti da: • Resnick, Halliday, Krane – Fisica 2, C.E.A. • Millman, Grabel - Microelettronica, McGraw-Hill • Martinez, Klotz – A practical guide to CCD astronomy, Cambridge University Press • dispense presso la portineria del Dip. Astronomia • sito Internet: http://ishtar.df.unibo.it • in alternativa si può usare qualunque altro testo di elettromagnetismo, circuiti ed elettronica Tutti i testi sono disponibili nella biblioteca del Dipartimento di Astronomia 23/09/2008 6 Cariche elettriche • 2 diversi tipi di cariche elettriche – Benjamin Franklin le chiamò positive e negative • le cariche Negative sono elettroni • le cariche Positive sono protoni • spesso sono legate in atomi: Esempio: Litio 3 protoni nel nucleo, 3 elettroni orbitanti – protoni positivi nel nucleo centrale r~10-15 m – elettroni negativi orbitano attorno al nucleo r~10-10 m 23/09/2008 7 Cariche elettriche unità e quantizzazione • L’unità di misura della carica elettrrica nel SI è il Coulomb (C ) • La carica elettrica, q, è quantizzata – quantizzata = è un multiplo intero di una qualche quantità e fondamentale della carica q = Ne • N è un intero • e rappresenta la carica di un elettrone = +1.6 x 10-19 C • Elettrone: q = -e • Protone: q = +e 23/09/2008 8 schema di reticolo cristallino moto caotico delle cariche libere velocità media tra 2 urti ≈ 106 m/s velocità di deriva ≈ 10-2 - 10-3 m/s 23/09/2008 9 • simbolo circuitale resistenza • dipendenza di r e quindi di R dalla temperatura questi valori valgono per una temperatura prefissata 23/09/2008 10 Conduttori: Rame, ferro, alluminio r = 10- 8 m Isolanti: Vetro, plastica, polistirolo r = 10+15 m Semiconduttori: Germanio, silicio, boro r = da 10- 3 a 10 2 m RESISTIVITA’ : r metro (ohm metro) RESISTENZA R = r L / A (ohm) RESISTORI Resistenza di un filo di lunghezza 3 m e sezione 3 mm 2 L= 3 m A = 3 mm2 23/09/2008 conduttore semiconduttore isolante 0,01 da 1 K a 100 M 1013 11 • Per un conduttore ohmico la resistenza è indipendente dalla ddp applicata - V + I R v (t) = R i(t) 23/09/2008 IMPORTANTE: il verso convenzionale della corrente va dal polo positivo al polo negativo, come se si spostassero delle cariche positive 12 Leggi di Ohm • Prima legge di Ohm: in un conduttore metallico l'intensità di corrente (a temperatura T costante) è direttamente proporzionale alla tensione applicata ai suoi capi e inversamente proporzionale alla resistenza del conduttore. i(t) = 1/R v(t) • Seconda legge di Ohm: in un conduttore metallico di sezione costante S e lunghezza L, la resistenza è direttamente proporzionale alla sua lunghezza e alla resistività r, inversamente proporzionale alla sua sezione S: R = r L/S 23/09/2008 13 elementi lineari (ideali) • resistore: elemento di circuito dotato di uno specifico valore di resistenza. Dissipa energia sotto forma di calore (effetto Joule) v(t) = R i(t) • capacitore: elemento che immagazzina energia potenziale sotto forma di campo elettrico v(t) = 1/C ∫ i(t) dt • induttore : elemento che immagazzina energia potenziale sotto forma di campo magnetico v(t) = L di(t)/dt 23/09/2008 14 C = Q/DV = [Farad] 1 pF = 10-12 F 1 nF = 10-9 F 1 mF = 10-6 F 1 mF = 10-3 F Qual è l’area delle armature di un condensatore a facce piane, parallele, poste alla distanza di 1 mm, se la sua capacità è 1 Farad? 23/09/2008 15 Capacità di un condensatore a facce piane e parallele Come si fa a calcolare? Provate a casa. NON ANDATE A CERCARE LA SOLUZIONE 23/09/2008 16 • energia immagazzinata in un capacitore: W= risultato ottenuto per un capacitore a facce piane, ma si può dimostrare che vale sempre 23/09/2008 17 Condensatori in serie e in parallelo stessa carica elettrica stessa ddp 23/09/2008 18 INDUTTORE • induttore : elemento che immagazzina energia potenziale sotto forma di campo magnetico v(t) = L di(t)/dt L nel SI Henry anche L dipende essenzialmente da fattori geometrici (numero di spire, lunghezza e forma del solenoide/toroide…) • energia immagazzinata in un induttore: W = 1/2 L I2 23/09/2008 19 Potenza energia fornita ai portatori di carica potenza trasferita dal generatore di fem • In un circuito puramente resistivo I= V/R: P = V I = R I2 = V2/R potenza dissipata per effetto Joule 23/09/2008 20 facciamo il punto della situazione 1 • • • • • • conduttori - isolanti intensità di corrente i = dq/dt : 1 Ampere = 1 Coulomb/s nei conduttori la corrente è data dal movimento di elettroni (unipolare). per convenzione il verso positivo della corrente è quello che si avrebbe se si muovessero le cariche positive. differenza di potenziale elettrica (o forza elettromotrice o tensione): Volt resistenza : Ohm RESISTORI : v(t) = R i(t) legge di Ohm • • capacità : Farad CAPACITORI (CONDENSATORI) : q(t) = C v(t) v(t) = 1/C ∫ i(t) dt • • induttanza : Henry INDUTTORI : v(t) = L di(t)/dt • 23/09/2008 21 qualche definizione aggiuntiva • generatore di tensione (ideale): dispositivo che mantiene costante una ddp ai capi di un carico, indipendentemente dal valore del carico • generatore di corrente (ideale): dispositivo che fornisce una corrente indipendentemente dal carico • circuito : insieme di elementi cpllegati mediante conduttori di resistenza, capacità e induttanza trascurabili • rete : circuito complesso • maglie : circuiti componenti una rete • rami : parte di un circuito percorso dalla stessa corrente e compreso tra 2 • nodi : è un punto in cui le correnti si dividono Analisi dei circuiti Leggi di Kirchhoff 23/09/2008 22 Leggi di Kirchhoff 1. In ogni nodo la somma algebrica delle correnti è uguale a 0 2. In ogni maglia la somma algebrica delle ddp è uguale a 0. 23/09/2008 23 resistenze in serie e in parallelo 1/Req = 1/R1 + 1/R2 + 1/R3 23/09/2008 24 Generatore di tensione ideale e reale Un generatore di tensione ideale è un generatore che produce la stessa tensione indipendentemente dal carico; questo equivale a dire che ha una resistenza interna nulla. Ciò non accade nel generatore reale in cui, a causa della resistenza interna, la tensione decresce all’aumentare del carico. Ri VL RL Vi 23/09/2008 VL Vi Vi RL R 0 RL Ri 1 i RL 25 Generatore di corrente ideale e reale Un generatore di corrente ideale è un generatore che fornisce una corrente indipendentemente dal carico, questo equivale a dire che ha una resistenza interna infinita. Ciò non accade nel generatore reale, la cui la resistenza interna ha un valore finito. VL I 23/09/2008 Ri RL VL Ri RL 1 IL I I RL Ri RL RL 1 1 RL Ri 26 circuito RC costante di tempo RC = corrisponde al tempo impiegato per trasferire sul condensatore (1-1/e) = 63% della carica totale 23/09/2008 27 circuito RL f 23/09/2008 28 Circuito oscillante LC Per avere un riassunto della trattazione algebrica vista a lezione, fate riferimento alle dispense. C 23/09/2008 29 Per avere un riassunto della trattazione algebrica vista a lezione, fate riferimento alle dispense. circuito RLC 1. D < 0 2. D = 0 3. D > 0 23/09/2008 30 Per avere un riassunto della trattazione algebrica vista a lezione, fate riferimento alle dispense. 23/09/2008 circuito RLC 31 Formalismo complesso identità di Eulero: 23/09/2008 32 Formalismo complesso Soluzione = integrale dell’omogenea associata (0) + integrale particolare 23/09/2008 i(t) = i0 cos(wt + b) 33 Formalismo complesso Sostituendo nell’equazione differenziale: (per i conti fatti in aula dispense) 23/09/2008 34 Circuito resistivo b=a la corrente 23/09/2008 è in fase con la tensione 35 Circuito capacitivo b = a p/2 la corrente 23/09/2008 anticipa la tensione 36 Circuito induttivo b = a - p/2 la23/09/2008 corrente segue la tensione 37 Circuito RLC serie f=a-b tra corrente e tensione ai capi di R non c’è sfasamento le tensioni ai capi di C e di L saranno in quadratura 23/09/2008 38