Norma CEI EN 50160 “Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dell’energia elettrica” Armoniche Variazione di frequenza Sovratensioni lente Sovratensioni impulsive Buco di tensione Interruzione dell’ alimentazione www.icar.com - [email protected] Scopo e ambito di applicazione • La norma CEI EN 50160 “definisce, descrive e specifica le caratteristiche principali della tensione ai terminali di un utente della rete pubblica di bassa, media o alta tensione in c.a., in normali condizioni di esercizio” • Non si applica: – Durante i guasti della rete o transitori conseguenti, o in caso di lavori alla rete – In caso l’utente non abbia un impianto a norma – In condizioni eccezionali (calamità, scioperi, guerre..) Scopo e ambito di applicazione • Vengono definite le caratteristiche e le anomalie dei principali attributi della tensione: – – – – Frequenza Ampiezza Forma d’onda Simmetria delle tensioni di linea AEEG e qualità dell’energia • L’AEEG ha deliberato con la 333/07 per il periodo di regolazione 2008/2011 e sta per emettere nuova delibera per il periodo 2012/2015. • L’AEEG parla di “qualità del servizio” ovvero – Continuità del servizio – Qualità della tensione e ha iniziato a deliberare sulle interruzioni; nel prossimo periodo regolatorio introdurrà nuove considerazioni sugli altri aspetti Continuità del servizio • E’ il numero di interruzioni senza preavviso: – – – Lunghe (durata >3min) Brevi (1s<durata<3min) Transitorie (durata<1s) • La presente definizione è contenuta nel TIQE ovvero il Testo Integrato della Qualità dell’Energia, allegato alle delibere AEEG relative al PQ • La CEI EN 50160 riporta in nota una suddivisione delle interruzioni – Lunghe (durata >3min) – Brevi (durata<3min) Continuità del servizio • L’AEEG ha introdotto dal 2000 un meccanismo di incentivi e penali per ridurre la durata delle interruzioni lunghe, e dal 2008 anche il numero Continuità del servizio Qualità della tensione • E’ data dal rispetto dei parametri fissati dalla CEI EN 50160 per la tensione: – – – – – – – Frequenza Ampiezza e variazione, alla frequenza di rete Buchi / sovraelevazioni Variazioni rapide Tensioni armoniche Flicker Squilibrio Qualità della tensione • Nella CEI EN 50160 i fenomeni sono suddivisi in: – Continui • Variazioni di frequenza • Variazioni lente della tensione di alimentazione • Variazioni rapide: singole (es spunto di un motore) o ricorrenti (es flicker) • Squilibrio della tensione di alimentazione • Tensioni armoniche – Eventi di tensione • Interruzioni • Buchi • Sovratensioni a frequenza industriale o transitorie Qualità della tensione • Fenomeni continui: variazioni di frequenza Qualità della tensione • Fenomeni continui: variazioni lente della tensione • Fenomeni continui: variazioni rapide della tensione Qualità della tensione • Fenomeni continui: squilibrio della tensione • Fenomeni continui: tensioni armoniche Qualità della tensione Qualità della tensione • Eventi di tensione: interruzioni Qualità della tensione • Eventi di tensione: buchi Qualità della tensione • Eventi di tensione: buchi Durata Profondità Tensione nominale Tensione residua • Il buco inizia quando la tensione si abbassa sotto il 90%, finisce quando si rialza sopra il 90% del valore nominale Qualità della tensione = buchi sopportabili solo da apparecchiature di classe 3 = buchi sopportabili da apparecchiature di classe 2 e 3 Qualità della tensione • Eventi di tensione: sovraelevazioni di tensione • La sovraelevazione inizia quando la tensione si alza oltre il 110%, finisce quando si riabbassa sotto il 110% Qualità della tensione • Eventi di tensione: sovraelevazioni di tensione Sensibilità dei carichi alla qualità dell’energia fornita • Rispetto alla continuità ed alla qualità dell’alimentazione i carichi possono essere suddivisi in – sensibili – non sensibili • I carichi sensibili possono “soffrire”: – – – – – – Interruzioni dell’alimentazione Buchi di tensione Variazioni di tensione Sovratensioni Armoniche Dissimmetria della tensione di alimentazione Esempi di apparecchiature sensibili Rif Fenomeno Apparecchiature Conseguenza a) Buco di tensione ∆V ≤ 30% Vn ∆t ≤ 60÷100ms Apparati elettrici digitali di controllo processo, elaboratori Azionamenti a velocità variabile Arresti, anomalie di processo b) Buco di tensione ∆V ≥ 30% Vn ∆t ≤ 60÷100ms Oltre a quelle in a), dispositivi elettromeccanici (relè, contattori…) Caduta delle parti mobili: arresto delle utenze c) Sovratensioni non impulsive Motori e macchine elettriche Bobine di contattori Lampade a incandescenza Riduzione di vita degli isolamenti d) Varizioni lente della tensione ∆V = ± 10% Vn Impianti di illuminazione Gli stessi di a) e b) Arresto di motori Problemi di illuminazione Gli stessi di a) e b) Interventi delle protezioni Esempi di apparecchiature sensibili Rif Fenomeno Apparecchiature Conseguenza e) Componenti elettronici di controllo e di potenza Motori, cavi, macchine elettriche Perforazione isolamenti Linee trasmissione dati, segnali a basso livello di potenza Malfunzionamento sistemi di controllo ed elaborazione dati Condensatori Relè di protezione Collegamenti a bassa potenza Motori e macchine rotanti Trasformatori, cavi Surriscaldamento, risonanza Interventi intempestivi Malfunzionamento sistemi di controllo ed elaborazione dati Surriscaldamento, riduzione della vita utile Motori e macchine rotanti Surriscaldamenti f) g) h) Sovratensioni impulsive Transitori di commutazione (ponti convertitori, tecniche chopper) Armoniche Dissimmetrie e squilibri della tensione Danni ai circuiti elettronici Disturbi immessi in rete • Rispetto ai disturbi immessi in rete i carichi possono essere suddivisi in – Non disturbanti – Distorcenti (carichi non lineari: azionamenti, lampade non a filamento, convertitori statici, elettrodomestici, computer, forni ad arco, saldatrici, trasformatori, motori, etc) – Fluttuanti (saldatrici, motori di taglia elevata avviati direttamente in modo ripetuto nel tempo, inserzione di trasformatori) Apparecchiature disturbanti Apparecchi Disturbi generati Riscaldamento a resistenza SQ (1) Forni domestici - microonde - infrarossi (1) (1) √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ (3) Forni industriali - a induzione - HF - UHF - plasma - arco Saldatrici - a resistenza - ad arco √ FT VT (2) AR (3) FS RE √ √ √ √ √ SQ= squilibrio, dissimmetria; FT=flicker; VT= variazioni di tensione; AR=armoniche; FS=frequenze spurie; RE=radioemissione (1) Se monofase; (2) all’inserzione; (3) se a controllo elettronico Apparecchiature disturbanti Apparecchi Disturbi generati SQ FT VT AR √ √ √ √ √ √ √ Trasformatori √ √ Convertitori - ca/cc - ca/ca e cicloconverter √ √ √ √ Motori - asincroni (es compressori) - a velocità variabile FS RE √ √ Elettroerosione Lampade a scarica √ Televisori (computer) √ √ Radiologia √ √ SQ= squilibrio, dissimmetria; FT=flicker; VT=variazioni di tensione; AR=armoniche; FS=frequenze spurie; RE=radioemissione Limiti ai disturbi immessi in rete • I carichi disturbanti devono rispettare le norme CEI applicabili, in termini di disturbi irradiati e condotti, per non disturbare la rete. • I disturbi max che possono essere immessi in rete sono indicati dal distributore tenendo conto dei margini disponibili nella zona interessata: – – – – Variazioni di tensione (lente e rapide) Fluttuazioni di tensione (flicker) Armoniche Squilibrio delle fasi Impianti di produzione • Sono classificati in base alla potenza ed ai disturbi immessi ovvero. – Non disturbanti – Connessi tramite dispositivi distorcenti (ad es convertitori statici) – Impianti a produzione fluttuante (ad es impianti eolici) Impianti di produzione disturbanti Impianti Disturbi generati SQ FT VT AR FS RE Impianti eolici connessi con - generatori asincroni - idem, a doppia alimentazione √ √ √ √ √ √ √ Generatore sincrono + convertitore statico ca/ca √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ √ Impianti connessi tramite generatori asincroni Impianti connessi tramite convertitori - cc/ca - ca/cc – cc/ca √ SQ= squilibrio, dissimmetria; FT=flicker; VT=variazioni di tensione; AR=armoniche; FS=frequenze spurie; RE=radioemissione