T V K E Y 260 SPOT DA NON PERDERE Mediaset Premium: casting di stelle Uma Thurman, la celebre attrice, e Hugh Laurie, il Dr. House della tv: sono loro ad affrontare i provini per entrare a far parte di Premium Gallery, l’offerta del digitale terrestre Mediaset, nei nuovi spot firmati da DI MAURIZIO ERMISINO SaffirioTortelliVigoriti e Movie Magic International. A i calciatori, come Filippo Inzaghi e Zlatan Ibrahimovic, era toccato superare delle prove durissime per entrare a far parte dell’offerta sportiva di Mediaset Premium. Ora tocca agli attori, Uma Thurman e Hugh Laurie. I due spot che comunicano la nuova offerta del digitale terrestre Mediaset sono dei veri e propri minifilm che raccontano il mondo delle star in maniera davvero inedita. “Per il digitale terrestre Mediaset Premium, il 2008 si è aperto con una grande novità: la nascita di Premium Gallery, una nuova offerta televisiva che ospita tutto il meglio del cinema e delle serie tv, in esclusiva e senza interruzioni pubblicitarie”, ci ha raccontato Alberto Bruno, Responsabile marketing di Mediaset Premium. “Gallery offre oltre tremila ore l’anno di prodotto televisivo pregiato, con grandi anteprime assolute. La library a disposizione comprende tutti i nuovi film e le serie tv Warner e Universal, quest’ultime messe in onda a pochissime settimane di distanza da quando vengono programmate sui principali network americani. La strategia editoriale di Premium Gallery si fonda su tre of~6~ ferte televisive mirate, veri e propri mondi che si riferiscono a diversi target intesi e definiti dai loro stili di vita oltre che da variabili socio-demografiche classiche. La scelta non è stata quindi quella di lavorare per generi come fa la tradizionale pay tv, ma piuttosto di organizzare la ricchezza dei contenuti esclusivi in tre offerte di altissimo valore qualitativo, nei quali il mix dei prodotti viene selezionato in riferimento al target. L’offerta di Gallery è stata quindi articolata in tre mondi: Joi, Mya e Steel. Joi è la tv dei grandi classici e dei blockbuster del momento, dove saranno di casa tutti i successi più imperdibili: la tv centrale, per tutti. Mya è la tv di chi sa cogliere gli aspetti migliori della vita, di chi cerca emozioni profonde e positive, e si rivolge prevalentemente a un pubblico femminile, giovane e moderno. Steel è la tv delle grandi passioni, dell’azione, dell’eroismo, del mistero. Joi, Mya e Steel sono in onda 24 ore SPOT su 24 anche in versione +1, con il palinsesto slittato in avanti di un’ora. Il telespettatore avrà dunque a disposizione in ogni momento sei scelte differenti”. Per comunicare novità così importanti ecco il lancio di una nuova serie di spot, legata alla precedente ma completamente nuova. “Come nella campagna precedente, volevamo che la marca mantenesse il ruolo di selezionatrice dei contenuti migliori”, spiega Bruno. “Se in quel caso si trattava del meglio del calcio, questa volta dovevamo lanciare il meglio del cinema e delle serie tv. Così, mentre per l’offerta legata al calcio si era individuato in Pelé un indiscutibile certificatore della superiorità dell’offerta di Mediaset Premium, per attestare la qualità di Premium Gallery sono state messe alla prova due star d’eccezione, simboli di grande cinema e serial che mai in precedenza avevano prestato la loro immagine a campagne televisive: Uma Thurman e Hugh Laurie. Gli spot questa volta raccontano la giornata dei due affermati attori mentre, incerti e ansiosi, cercano di prepararsi a dare il meglio di sé per entrare a far parte del selezionatissimo cast di Gallery”. “All’agenzia abbiamo chiesto di mantenere alta la soglia di memorabilità della comunicazione e di dare il massimo risalto alla straordinaria offerta di contenuti dei nuovi canali”, aggiunge il Responsabile marketing di Mediaset Premium. “Era fondamentale che la qualità della marca fosse esaltata dal trattamento e dall’esecuzione creativa. Il nostro obiettivo era comunicare la qualità e l’esclusività dell’offerta andando a lavorare sul posizionamento della marca oltre che sul lancio di questa novità editoriale, senza però dimenticare la necessità più tattica dell’informazione sul prezzo e sulla convenienza dell’offerta Gallery”. “La sfida è stata cercare di portare avanti il posizionamento di Mediaset Premium, che ‘seleziona solo il meglio per te’”, aggiunge Michela Grasso, copywriter di SaffirioTortelliVigoriti, che ha ideato la campagna insieme a Daniele Ricci. “L’anima di Premium è proprio questa: non molti canali, ma un grande lavoro di scelta e selezione a monte, offrendo per ogni genere una proposta che rispecchi i DA NON T V K E Y 260 PERDERE Nei nuovi spot di Premium Gallery, gli attori Uma Thurman e Hugh Laurie devono affrontare un difficile provino per entrare a far parte dell’offerta esclusiva del digitale terrestre di Mediaset, che si articola sui tre canali Joi, Mya e Steel. gusti del target. Rimanendo in questo ambito, abbiamo voluto comunicare in un modo nuovo rispetto alla campagna con Pelé. Non c’è più una giuria visibile e impersonata da un personaggio famoso: tutto ora si concentra sull’intensità, l’agitazione e l’ansia che provano due star del calibro di Hugh Laurie e Uma Thurman nell’avvicinarsi alla selezione di Premium, che evidentemente ritengono molto severa, un ostacolo non facile da superare. Entrare nel cast di Premium Gallery si- Credits ■ Cliente Mediaset Alberto Bruno ■ Prodotto Mediaset Premium Gallery Resp. marketing ■ Agenzia SaffirioTortelli Vigoriti Direttore creativo Aurelio Tortelli Art director Daniele Ricci Copywriter Michela Grasso ■ Casa di produz. Movie Magic Presidente Exec. Producer Producer Regia Fotografia Montaggio Musica Scenografia Location Durata International Guido Borghi Guido Salsilli Robin Eliasson Tony Goldwyn Haris Zambarloukos Mark Langley Antonio di Peppo The Venerable sir Jame Jamie Leonard Londra 1x60” – 1x45” – 1x30” – 1x15” – 1x10” – 1x7” ■ Post produzione Whitehouse (audio) Top Digital (video) ~7~ gnifica essere considerati il meglio del cinema e delle serie tv”. “L’offerta di Premium Gallery si divide in due macro aree: i telefilm e le prime visioni cinematografiche”, continua Michela Grasso. “Per questo abbiamo scelto un rappresentante per ciascuno dei due settori. La scelta di Hugh Laurie ci è sembrata da subito la migliore: Dr. House, in Italia e non solo, è la serie tv che fa più discutere e ha più audience. Inoltre, rispetto ad altre serie, è trasversale e piace alle persone di tutte le età. Ma avevamo bisogno anche di un rappresentante del grande cinema: e per vedere come ansia e agitazione potessero esprimersi in una donna, volevamo una grande attrice. Uma Thurman si è rivelata una scelta perfetta, perché è in grado di rappresentare tutta una serie di generi, come il film d’azione, le commedie brillanti o quelle sentimentali. Laurie è inglese con uno humour sottile, Uma è una splendida diva di Hollywood”. Il film si regge su un paradosso: questi affermati professionisti sono tesissimi prima dei provini per entrare nella Gallery di Mediaset Premium. A risaltare è proprio l’importanza dell’offerta di questi canali. “Per dare l’idea di quanto l’offerta di Mediaset Premium sia di prima classe abbiamo dovuto giocare su questo contrasto. E vedere questi attori agitati e sulle spine per entrare in un’offerta italiana diverte anche gli italiani: non ci compiacciamo con loro, ma li mettiamo alla prova”, conferma Michela Grasso. Il film conquista e diverte grazie a dialoghi, ritmo e recitazione degni di un vero e proprio film americano. “L’idea mia e di Daniele è stata proprio quella di portare un pezzo di cinema hollywoodiano in un formato pubblicitario, il che non è molto usuale, soprattutto nel mercato pubblicitario nazionale”, concorda la creativa di SaffirioTortelliVigoriti. “C’è stato un grandissimo lavoro di sceneggiatura, fatto da noi e vagliato insieme al regista Tony Goldwyn, attore e regista hollywoodiano che ha girato molti film ed episodi di serie tv come Dexter, Grey’s Anatomy e Dirty Sexy Money. Tony ha una grande esperienza come attore ed è riuscito a tirar fuori dalle sue star tutta la verità di quei momenti. Ci ha raccontato che è proprio così: T V K E Y 260 quando si avvicinano al provino sono molto agitati, non vedono nessuno, sono presi dalla loro parte e continuano a provare. Davanti agli studios, prima dei provini, si vedono una serie di matti che gesticolano, parlottano, e hanno anche i loro modi per esorcizzare la sfortuna, con amuleti o riti. Goldwyn era la persona giusta per tirare fuori dai due attori la verità. Ha fatto un grande lavoro anche dal punto di vista del montaggio, riuscendo a trasmettere il ritmo dell’agitazione e dell’ansia. Il rapporto tra il regista e gli attori è stato ottimo: molte delle battute sono state inserite da loro, erano piuttosto liberi di esprimersi”. “Uno dei punti di forza di Goldwyn”, concorda Guido Salsilli, Executive producer di Movie Magic International, “oltre a quelli di carattere ed esperienza, è l’essere stato ed essere ancora un attore, in grado di trattare con i suoi colleghi in maniera privilegiata, con le attenzioni psicologiche del caso. Goldwyn ha chiesto di poter montare a New York con un montatore di notevole statura, Mark Langley: la loro idea di scombinare la continuità temporale del racconto si è rivelata perfetta, dinamica, con una scintilla vitale che non viene mai meno. Il continuo andirivieni nel percorso di avvicinamento delle star alla tanto sofferta sessione casting di Mediaset contribuisce a tenere alto il ritmo, in modo complementare al divertente soliloquio dei due attori”. Ma il pregio della campagna non è solo quello di raccontare le star da un punto di vista inedito, dietro le quinte. Gli spot sono anche un gioco ironico sull’uso dei testimonial in pubblicità. “L’inizio del loro monologo, ‘Salve, sono Uma Thurman’, si ripete di continuo: è l’inizio del suo discorso di presentazione”, spiega la creativa. “Quello che viene dopo cambia a ogni prova. Anche questa è una cosa che piace ed è vera: ognuno di noi, quando deve provare un monologo per convincere qualcuno, ha chiare le prime parole. Poi il discorso si complica sempre. Un ulteriore gioco è che la prima parte dello spot sembra la classica operazione con il testimonial che si presenta per pubblicizzare una crema, soprattutto nello spot con Uma Thurman. Poi chi guarda è spiazzato”. Il gioco è reso evidente SPOT DA NON PERDERE Gli spot, ideati dall’agenzia SaffirioTortelliVigoriti, sono stati girati a Londra, dove è stata ricostruita l’ambientazione newyorkese. Il regista è Tony Goldwyn, la produzione è di Movie Magic International. anche dal fatto che l’attrice è avvolta dalla classica luce bianca tipica di un certo tipo di spot. Ma poi l’inquadratura si allarga e capiamo che si trova davanti a uno specchio, un elemento che ritorna spesso nei due soggetti. “Lo specchio è l’elemento simbolico che ci aiuta a raccontare meglio la storia”, conferma la copywriter. “Da un lato è il classico elemento che aiuta l’attore a provare, ma dall’altro è anche qualcosa che permette di mettersi a nudo, di guardarsi dentro, di andare verso la propria essenza, di coglierla e comunicarla”. “La lavorazione dello spot è stata molto lunga, in particolare per quanto riguarda lo studio delle battute, molto accurato e durato qualche mese”, conclude Michela Grasso. “La produzione è stata invece veloce, Goldwyn era molto ben organizzato. Abbiamo girato parecchio materiale: oltre ai due spot principali da 60 secondi ci sono stati sette teaser, e ci saranno anche dei follow-on. Abbiamo girato tutto in pochi giorni di shooting”. Ma a creare la giusta atmosfera sono state an~8~ che le location. “Il riferimento del nostro cliente, per il tipo di prodotto che propone, era naturalmente l’America, che nell’immaginario del pubblico italiano ha a che fare con un certo cinema”, svela Guido Salsilli, Executive producer di Movie Magic International. “Originariamente si doveva girare a New York e la location si limitava a una sala d’attesa per i provini. Poi cliente e agenzia hanno dilatato la storia, preferendo seguire i due protagonisti nei loro diversi percorsi di avvicinamento. Contemporaneamente, i due attori hanno dichiarato la loro disponibilità a girare a Londra e alla fine si è deciso di mantenere la desiderata ambientazione newyorkese, cercando elementi che rendessero possibile quella lettura: il taxi giallo è forse il più evidente, ma sia gli ambienti dove si svolge il casting sia tutti gli esterni non tradiscono mai le intenzioni. Al cinema è un lavoro che un buon art director fa abitualmente, aggiunto al fatto che Tony Goldwin non abita lontano da New York e conosce bene lo stile e l’atmosfera sia delle strade sia di certi interni. Abbiamo girato in esterno nell’area di Tower Bridge, dove gli edifici di architettura industriale sono più simili a certe zone di New York; la camera di Uma è stata ricostruita, l’intero ufficio casting è stato ambientato in una vecchia fabbrica nell’east side di Londra. Lì ci fermiamo alla sala d’attesa dove, senza mai mettere il naso nella sala dove si svolgono i provini, percepiamo solo rumori, segnali, risate, che contribuiscono ulteriormente ad allarmare o innervosire i nostri già abbastanza preoccupati protagonisti”. “Durante i tre giorni di riprese la lavorazione ha mantenuto un ritmo sostenuto, a causa della limitata disponibilità degli attori da una parte e per la brevità delle giornate in esterno dall’altra (un paio di scene sono state alla fine girate con luce a cavallo). Per fortuna il lavoro con attori di quel livello permette di evitare rallentamenti e quasi ogni take di ogni scena era riuscito. Il direttore della fotografia, Haris Zambarloukos, che ha governato due macchine da presa per la maggior parte delle scene con gli attori, ha contribuito al ritmo generale con soluzioni semplici e una fotografia perfetta per l’atmosfera ■ comedy che si cercava”.