LINEE GUIDA NUTRIZIONALI PER LA STESURA DEL CAPITOLATO D’APPALTO NELLE RSA E NELLA RISTORAZIONE DELL’ANZIANO DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto EDITORIALE Questo documento, redatto dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASL Monza e Brianza, vuole rappresentare uno strumento di supporto uniforme per le Residenze socio assistenziali, Centri diurni integrati per gli anziani e per le Amministrazioni Comunali che forniscono pasti a domicilio. Esso comprende Indicazioni Nutrizionali per la stesura del capitolato d’appalto di cui fanno parte integrante A cura di Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione Direttore: Dr. Giovanni Bonfà gli formulazione allegati: di “Indicazioni tabelle dietetiche per la standard” (Allegato 1), “Indicazioni per la formulazione di diete per patologia” (Allegato 2) , “Indicazioni per il Servizio di fornitura di pasti a domicilio”, cui si può Dr.ssa Ida Bertini Malgarini Responsabile U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione Dr.ssa Alessandra Galbiati Responsabile U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione Dr.ssa Claudia Chiarino fare riferimento, tenendo comunque presente che ogni singola situazione ha delle proprie peculiarità per le quali va effettuata un’appropriata valutazione. dirigente medico Il documento rappresenta una proposta che può Dr.ssa Rosalia Liuzza essere migliorata con il contributo di tutti i dirigente medico Dr.ssa Virginia Quattrone dirigente medico destinatari ed aggiornata esperienze di applicazione. Giulia Besana tirocinante, laureanda in Tecnologie della Ristorazione Dr Giovanni Bonfà 2014 DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto sulla base delle CONTENUTI 4 Introduzione 6 Ristorazione Residenze Socio Assistenziali: qualità delle materie prime e loro gestione 8 Cereali e derivati 9 Alimenti di origine animale 14 Legumi e prodotti ortofrutticoli 17 Prodotti vari 20 Formulazione di tabelle dietetiche standard 42 Formulazione di diete per patologie DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Il Capitolato rappresenta un punto di forza notevole del Servizio di Ristorazione, se viene visto come INTRODUZIONE momento di scelta fondamentale per la qualità nutrizionale e non mirato soltanto agli aspetti economici. E’ il documento nel quale vengono espressi i vincoli contrattuali tra fornitore e committente; esso va definito sia per le Residenze Socio Assistenziali che gestiscono il servizio di ristorazione in appalto, che per quelle che lo gestiscono con proprio personale ed acquistano soltanto le derrate alimentari. ed alla salvaguardia dell’ambiente. Requisiti oggettivi e misurabili nell’ambito dei principi definiti di qualità, economicità, efficacia, trasparenza e correttezza. Centralità del paziente e rispetto delle sue esigenze nutrizionali specifiche. (tratto da Linee guida nazionali per la ristorazione 2010) ospedaliera e porre particolare secondo il sistema HACCP attenzione sia alla gestione del Possesso servizio che alla qualità dei prodotti. A parità di requisiti di della certificazione serie ISO 9000 e certificazione ISO 22000 di tutela della salute, bisogna Schede prodotto Criteri ispirati alla tutela della dell’utente bisogna qualità e di coerenza con modelli Tabella dietetica Il capitolato deve riportare: salute Nella formulazione del capitolato Piano di autocontrollo redatto assistenziale porre attenzione sostenibile ad una Fondamentale diventa quindi valorizzazione dei una serie di principi: prodotti rispettosi dell’ambiente e Sicurezza dei valori ad esso correlati Rispetto (agricoltura sostenibile, benessere del gusto e gradibilità del pasto animale, rispetto tradizioni locali Validità nutrizionale del pasto etc) Il Rispetto capitolato prevedere deve alcuni inoltre della cultura alimentare locale elementi Rispetto dell’ambiente e delle fondamentali, in particolare: risorse in tutte le fasi della Idoneità dei locali del Centro ristorazione Cottura Economicità a parità di qualità Figure professionali idonee DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Il Servizio di Ristorazione deve essere rivisitato nell’ottica dell’anziano che non pensa al cibo come fonte di salute o di rischio ma cerca di soddisfare in primo luogo il gusto che gli deriva da un alimento: i piatti devono appagare tutti i suoi bisogni, non solo quanto mangia, ma anche come mangia. E’ importante che i menù offerti nonché le diete speciali siano elaborate da personale competente e adeguatamente formato. Dal punto di vista della qualità nutrizionale del pasto, rappresenta sicuramente un valore aggiunto l’inserimento di: Alimenti a filiera corta o a chilometro zero (km O), cioè alimenti che abbiano viaggiato poco e subito pochi passaggi commerciali, premiando i prodotti locali. In particolare per i prodotti ortofrutticoli il tenore di elementi nutritivi è inversamente proporzionale al tempo trascorso tra il consumo (più tempo passa, come succede per prodotti che arrivano da lontano, più alcuni elementi nutritivi tendono a diminuire). L’utilizzo di prodotti locali permette inoltre di seguire la stagionalità di frutta e verdura e di mantenere vive alcune tradizioni alimentari locali. Chiaramente la scelta del Km 0 o della filiera corta deve avvenire nel rispetto della qualità degli alimenti. Alimenti biologici/alimenti DOP-IGP DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto In questo documento ci si sofferma sulle caratteristiche nutrizionali degli alimenti che dovrebbero essere presenti in una tabella dietetica standard. Occorre tener presente che gli aspetti nutrizionali e qualitativi dei singoli alimenti devono essere visti nel contesto della tabella dietetica e di quelle che sono le indicazioni per una corretta alimentazione, cioè varietà e frequenza di consumi, nell’ottica di una riduzione dell’apporto di grassi saturi e del contenimento degli zuccheri semplici. Questo determina che, nelle scelte per l’elaborazione della tabella dietetica, venga data la preferenza ad alimenti apparentemente più poveri nutrizionalmente (es. legumi, carne bianca), ma con un’influenza positiva sul metabolismo. RISTORAZIONE RESIDENZE SOCIO ASSISTENZIALI: qualità nutrizionale delle materie prime e loro gestione Verranno omessi i riferimenti normativi in quanto requisiti imprescindibili nella formulazione del capitolato. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CRITERI GENERALI PER L’APPROVVIGIONAMENTO DI DERRATE ALIMENTARI Come stabilito dalle Linee Nazionali per la Ristorazione ospedaliera e assistenziale (2010), esistono alcuni criteri dai quali non si può prescindere per garantire un’adeguata sicurezza igienico sanitaria e nutrizionale da: Definizione di un piano di approvvigionamenti in base al menù settimanale evitando di avere un’eccessiva scorta in magazzino, soprattutto se di merci deperibili che dovranno essere organizzate in modo da garantire i requisiti di freschezza al momento del consumo. Approvvigionamento da fornitori che possano certificare la qualità dei loro prodotti e dimostrare l’adozione di sistemi di assicurazione di qualità e di regole di buona prassi igienica. Presentazione in confezioni sigillate, integre, pulite, senza anomalie visibili tipo rigonfiamenti, ruggine, sporcizia che devono riportare tutte le indicazioni previste in materia di etichettatura. Tutti i prodotti forniti devono presentare materiale a contatto con alimenti (packaging) conforme alla normativa vigente (Regolamento CE 2023/2006). GESTIONE DELLE MATERIE PRIME La gestione delle materie prime richiede alcune regole, al fine di garantire la completa sicurezza igienico sanitaria. Nel capitolato per la fornitura delle materie prime per ogni tipo merceologico di prodotti considerato oggetto di fornitura, si possono individuare due livelli di specificazioni qualitative: 1. Prescrizioni di legge: sono da considerarsi elementi vincolanti e obbligatori tanto che il loro rispetto si può intendere implicito anche se gli stessi non sono espressamente descritti in capitolato. 2. Specifiche tecniche: prendono in considerazione alcune caratteristiche ritenute indispensabili dall’ente appaltante per qualificare il prodotto offerto (es. alimenti biologici, DOP, IGP, filiera corta etc). Questo tipo di specifiche riguarda anche il tipo di materia prima (fresca, surgelata, sottovuoto). A completamento delle specifiche tecniche, dovranno essere definite nel capitolato d’appalto delle regole procedurali di gestione delle materie prime quali: Standardizzazione delle dimensioni delle confezioni in funzione della deperibilità del prodotto: occorre acquisire delle pezzature che soddisfino la necessità giornaliera senza avanzi. Mantenimento dell’integrità delle confezioni fino al momento del loro utilizzo. Divieto di utilizzo di prodotti per i quali, nel momento della preparazione, sia stato superato il tmc (termine minimo di conservazione) o la data di scadenza. Divieto di congelare in proprio i prodotti freschi a meno che il manuale HACCP documenti l’assenza dei rischi igienico sanitari e nutrizionali, attesi per questo tipo di pratica. Di seguito, è prodotto un elenco delle più comuni materie prime che normalmente entrano nella comune alimentazione. Nella formulazione della tabella dietetica è importante tener presente non solo la qualità merceologica di un alimento ma anche quella nutrizionale come specificate nell’Allegato 1 delle presenti Linee Guida, che ha il titolo “Indicazioni per la formulazione di Diete Standard”. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CEREALI E DERIVATI CEREALI MINORI (AVENA, ORZO PERLATO, FARRO, MIGLIO) Se si consumano cereali di tipo integrale, è meglio scegliere quelli provenienti da coltivazioni biologiche. Possono essere utilizzati per la preparazione di minestre, creme, zuppe, insalate fredde. L’introduzione di cereali minori permette di integrare ed aumentare l’apporto di fibre. FARINA DI MAIS Le confezioni devono riportare tutte le dichiarazioni riguardanti il tipo di farina, il peso netto, il nome e il luogo di produzione. La polenta deve essere preparata in loco. Si presta all’elaborazione di ottimi piatti unici. L’eccessivo consumo giornaliero di sale è infatti uno dei principali responsabili dell’insorgenza di ipertensione arteriosa e di malattie cardiovascolari. PANE GRATTUGIATO Deve essere il prodotto della triturazione meccanica di pane avente le caratteristiche descritte nella voce “PANE” di questo documento. FARINA TIPO “OO” o “O” o INTEGRALE Le confezioni devono riportare tutte le dichiarazioni riguardanti il tipo di farina, il peso netto, il nome e il luogo di produzione nonché la data della durata di conservazione. Le confezioni dovranno essere sigillate senza difetti o rotture. I cereali integrali rispetto ai cereali raffinati presentano un contenuto di proteine e di fibre più elevato ed un contenuto di carboidrati più basso. La fibra svolge diverse funzioni utili all’organismo, in particolare da senso di sazietà, stimola l’attività intestinale e rallenta l’assorbimento di carboidrati, di colesterolo e di acidi grassi. L’introduzione di alimenti integrali permette di integrare ed aumentare l’apporto di fibre. PANE Deve essere prodotto giornalmente; non è ammesso l’uso e la somministrazione di pane riscaldato o rigenerato o surgelato. La Regione Lombardia con nota del 18 febbraio 2011 avente per oggetto: promozione dell’iniziativa “Con meno sale nel pane c’è più gusto e guadagni in salute” promuove l’utilizzo di pane a ridotto contenuto di sale. PASTA Di semola di grano duro e/o integrale. La pasta integrale dovrà preferibilmente derivare da farine ottenute da coltivazione biologiche. Sarà richiesta la fornitura di una vasta gamma di formati di pasta per garantire un’alternanza quotidiana. Le confezioni devono riportare peso netto, tipo di pasta, ditta produttrice, luogo di produzione. La pasta di semola di grano duro di formato piccolo dovrà resistere alla cottura DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto non meno di 15 minuti, 20 minuti quella di formato grosso. Al momento della distribuzione deve avere consistenza ed elasticità. La pasta deve essere conservata sollevata dal suolo, in luogo fresco ed asciutto. RISO Superfino Arborio di fresca lavorazione per risotti, Semifino per minestre. Nelle preparazioni può essere utilizzato anche riso “Fino Ribe” con trattamento parboiled: il risone viene sottoposto a trattamento idrotermico, messo a bagno in recipienti di acqua calda, poi trattato con vapore ad alta pressione e segue rapida essiccazione. Questo trattamento comporta che i sali minerali vengano dirottati verso il nucleo di amido, dove rimangono anche dopo che il riso è stato raffinato. Questo ne aumenta le proprietà nutrizionali. Al momento della somministrazione i grani dovranno presentarsi cotti uniformi, staccati tra di loro, non incollati o spappolati. Il riso è un alimento con un elevato indice glicemico, il cui utilizzo deve essere limitato a non più di due volte alla settimana. ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE CARNI BOVINE PASTA LIEVITATA Si può utilizzare pasta lievitata per la preparazione della pizza. La pasta lievitata deve essere preparata con farina di tipo “O” e/o “OO”, acqua, sale, olio extravergine d’oliva, lievito di birra. Deve essere consegnata in recipienti lavabili, muniti di coperchio atti a proteggere il prodotto da ogni forma di insudiciamento o inquinamento. La modalità di produzione, confezionamento, immagazzinamento e distribuzione deve essere tale da garantire un’adeguata igiene del prodotto fino al consumo. Devono provenire da bovino adulto (vitellone) o vitello, intendendo per vitello un animale appartenente alla specie bovina, macellato prima dell'ottavo mese di vita. Le carni bovine refrigerate, confezione sottovuoto, devono presentare i requisiti di conformità alla normativa vigente, con particolare riguardo all’etichettatura e tracciabilità del prodotto. Il consumatore finale deve essere a conoscenza della provenienza di ciò che sta consumando. Le carni di vitellone apportano un quantitativo di sali minerali, soprattutto ferro e vitamine superiori a quelle di vitello, inoltre le metodiche di allevamento per il vitello possono portare ad un maggior rischio di residui nelle carni. La filiera corta ed il prodotto italiano sono da preferire, in quanto sottoposti a regolare vigilanza da parte degli organi di controllo (Dipartimento di Prevenzione Veterinaria) in ogni loro fase, inoltre tempi brevi tra la produzione e la somministrazione, consentono di mantenere un livello superiore di qualità. Modalità di scongelamento: DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto deve avvenire lentamente in cella frigorifera ad una temperatura tra +0° e +4 C. Una volta scongelata la carne deve essere consumata in giornata. CARNI AVICUNICOLE Le carni avicunicole devono presentare i requisiti di conformità alla normativa vigente, comprensiva di etichettatura e tracciabilità (per le carni avicole) del prodotto. Sono da preferire carni di filiera nazionale, possibilmente filiera corta. L’approvvigionamento è condizionato dall’attrezzatura a disposizione, ma è auspicabile un consumo entro 2/3 giorni dal ricevimento merce. Dal punto di vista nutrizionale tali carni sono ricche di proteine ad alto valore biologico, grassi polinsaturi, vitamine, ferro ed inoltre, sono povere in colesterolo. Tali caratteristiche nutrizionali le rendono molto digeribili ed adatte all’alimentazione dell’anziano. poi quelli crudi. Se il prodotto è fornito già affettato, la confezione deve garantire il mantenimento dei requisiti igienici e si deve preferire il confezionamento sottovuoto o in atmosfera modificata. CARNI SUINE Nel corso degli anni, una accurata selezione e una alimentazione mirata, ha portato a sviluppare delle razze di suino pesanti, con un minor contenuto di grassi saturi rispetto al passato, e con un incremento di ac. grassi poliinsaturi, soprattutto di omega-3, grassi essenziali e con impatto positivo sulla salute. La carne di suino è inoltre fonte di proteine di ottima qualità, ferro, zinco, selenio, vitamine del gruppo A, B12 e ac. folico. Sono da preferire carni provenienti da allevamenti nazionali, tutta la filiera del prodotto, dalla nascita dell’animale al confezionamento della carne , dovrà avvenire in stabilimenti italiani. BRESAOLA Prodotto salato e stagionato tipico della Valtellina (IGP), ottenuto esclusivamente con carne ricavata dalle cosce di bovino dell'età compresa fra i 18 mesi ed i quattro anni. Per la produzione della bresaola della Valtellina IGP si possono utilizzare le carni di bovini di provenienza europea e mondiale (Es. zebù di provenienza brasiliana). Può essere commercializzata intera, allo stato sfuso o sottovuoto, a pezzi, in tranci o affettata confezionata sottovuoto o in atmosfera modificata. In etichetta deve essere riportata la designazione dell’ indicazione geografica protetta "Bresaola della Valtellina" in caratteri chiari ed indelebili. Tale designazione deve essere immediatamente seguita dalla menzione "Indicazione geografica protetta" e/o dalla sigla I.G.P. La temperatura di conservazione è preferibilmente tra +4° e +6°. PROSCIUTTO COTTO Un prodotto di buona qualità non dovrebbe contenere polifosfati e, nel caso di destinazione a diete particolari, caseinati e/o latte in polvere e glutine. PRODOTTI DI SALUMERIA L’affettatura dei salumi, qualora non siano confezionati già affettati, deve avvenire in tempi il più ravvicinati possibile al momento del consumo e con una affettatrice specifica e dedicata. E’ buona norma affettare prima i prodotti cotti Il prodotto una volta aperto deve essere consumato in tempi brevi. La temperatura di conservazione è tra +0° e +4°, o temperatura imposta dal produttore. preferibilmente tra +4° e +6°. PROSCIUTTO CRUDO E’ da preferire il prosciutto DOP di produzione nazionale riportante il marchio, impresso a fuoco sulla cotenna, del consorzio di tutela. La stagionatura del prodotto deve essere di almeno 12 mesi, a seconda della pezzatura. Una maggior stagionatura porta ad un aumento della digeribilità del prodotto, in quanto si avviano dei processi enzimatici di degradazione proteica. La data di produzione deve essere indicata su un sigillo metallico. se disossato, deve essere ben pressato e in confezioni integre. La temperatura di conservazione è tra +0° e +4° per i prodotti a pezzi sottovuoto, o temperatura imposta dal produttore. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto LATTE E DERIVATI LATTE Prodotto ottenuto dalla mungitura di bovine in buono stato di salute e di nutrizione. Il latte, in base al trattamento di conservazione subìto, può essere fresco o a lunga conservazione; in base al contenuto di grassi può essere intero (contenuto in grasso non inferiore al 3,5%), parzialmente scremato (contenuto in grasso compreso tra 1,5% e 1,8%), scremato (contenuto in grasso non superiore al 0,5%) . È preferibile utilizzare latte fresco, soprattutto se serve per il consumo diretto (nelle merende o negli spuntini) . Nelle preparazioni alimentari che richiedono il latte come ingrediente, può essere utilizzato anche il latte a lunga conservazione o UHT. YOGURT Lo yogurt è un derivato diretto del latte, dal quale eredita le proteine, i sali minerali e le vitamine, inoltre il lattosio viene scisso in galattosio e glucosio rendendolo facilmente digeribile. I lattobacilli in esso contenuti, contribuiscono a riequilibrare la microflora intestinale. Sono da preferire gli yogurt naturali, con frutta, privi di additivi, conservanti e coloranti. FORMAGGI Si possono differenziare in formaggi stagionati o a media stagionatura e formaggi freschi, dato le loro differenti caratteristiche nutrizionali e organolettiche che incidono anche sulle modalità di approvvigionamento e di conservazione. Tutti i formaggi per la loro identificazione, devono obbligatoriamente presentare sulla crosta o sull’involucro un marchio depositato che li contraddistingue, sono da preferire i prodotti tipici italiani. Nella Ristorazione dell’anziano possono essere utilizzati sia i formaggi freschi, sia quelli stagionati mentre quelli fusi, per la presenza di polifosfati, sono poco adatti, in quanto riducono l’assorbimento intestinale del calcio. UOVA Le uova da consu mare essere di fresche, dovranno categoria A Extra o A. Le uova fresche (categoria A) rimangono tali per 3-4 giorni, se conservate fuori dal frigorifero; se consevate in frigorifero, ad una temperatura compresa tra –1°C e +1°C, la freschezza dura circa 28 giorni. Per tutte le preparazioni alimentari è preferibile utilizzare prodotti pastorizzati , in confezioni originali. Le confezioni una volta aperte, sono da mantenere a temperatura di refrigerazione non superiore ai +4°C, e da consumare nel più breve tempo possibile. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto PRODOTTI ITTICI I prodotti della pesca congelati o surgelati possono essere utilizzati in alternativa ai prodotti freschi; devono essere in confezioni originali, chiuse dal fabbricante o dal confezionatore. Devono provenire da stabilimenti comunitari ed extracomunitari autorizzati, in cui si applicano le modalità di lavorazione ed i controlli delle normative vigenti. Utilizzo Lo scongelamento dei prodotti della pesca deve avvenire a temperatura compresa tra 0° e +4 °C, in condizioni igieniche appropriate: occorre evitare possibilità di contaminazione e provvedere a un’efficace evacuazione dell’acqua di fusione del ghiaccio. Il prodotto una volta scongelato, non deve essere ricongelato e deve essere consumato prontamente, non oltre le 24 ore. Tra i vari tipi di pesce, il pesce azzurro risulta essere la migliore scelta per le qualità organolettiche apportate nella dieta, soprattutto per l’elevata quantità di acidi grassi omega 3. TONNO IN SCATOLA E’ consigliabile limitare il consumo di tonno in scatola. Sono consigliabili le confezioni monodose. Il Pangasio è un pesce d’acqua dolce, allevato in Vietnam. Nonostante i sistemi ed i metodi di allevamento, non sono emersi, ad oggi, inconvenienti igienico sanitari che ne impediscano il consumo e quindi il pesce Pangasio può rientrare tra le possibili scelte di prodotti ittici utilizzati nelle mense scolastiche e, più in generale, della ristorazione collettiva. Tale pesce ha però una composizione chimico/nutrizionale differente rispetto alla maggior parte delle specie ittiche consumate generalmente sulle nostre tavole, soprattutto il pesce azzurro. In particolare, il Pangasio ha un tenore d’acqua più elevato, associato ad un valore di proteine leggermente inferiore e, sopratutto, una quantità di acidi grassi saturi elevata (41,7 – 47,8% dei grassi totali), mentre i grassi Omega 3 sono contenuti in quantità minima (2,6 – 6,7% dei grassi totali). Ci sono evidenze cliniche ormai chiarissime che dimostrano che gli Omega 3 svolgano un’azione protettiva a livello vascolare. Ciò premesso, l’U.O. di Nutrizione, non ritiene soddisfacente, ai fini degli obbiettivi che si pone, sostituire il classico piatto di pesce “nobile” ricco di Omega 3 e povero di acidi grassi saturi con altri pesci, quali il Pangasio, che non garantiscono la qualità nutrizionale attesa. Nulla osta, di contro, che il Pangasio, possa essere utilizzato in sostituzione di una porzione di carne o di salumi, nei confronti dei quali ha l’indubbio vantaggio di avere una composizione lipidica comunque più favorevole. In ogni caso le decisioni vanno prese in sede di definizione del capitolato. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto PRODOTTI CONGELATI Tab. - Condizioni di temperatura che debbono essere rispettate durante il trasporto delle sostanze alimentari. SOSTANZE ALIMENTARI Gelati alla frutta e succhi di frutta congelati Altri gelati Prodotti della pesca congelati o surgelati Altre sostanze alimentari surgelate Frattaglie, uova sgusciate, pollame e selvaggina congelata Burro o altre sostanze grasse congelate Carni congelate Tutte le altre sostanze alimentari congelate TEMP. MAX. al momento di carico e durante il trasporto - 10°C RIALZO TERMICO tollerabile per periodo di breve durata - 15°C - 18°C - 18°C - 10°C + 3° C - 10°C - 10°C - 10°C PRODOTTI SURGELATI Gli alimenti surgelati, in base al DLgs. 110/92 devono essere in confezioni originali, chiuse e preparate con materiale idoneo a proteggere il prodotto dalle contaminazioni microbiche o di altro genere e dalla disidratazione. I prodotti non devono presentare segni (presenza di cristalli di ghiaccio sulla parte esterna della confezione) comprovanti un avvenuto parziale o totale scongelamento. Il prodotto una volta scongelato non può essere ricongelato e deve essere consumato entro le 24 ore. Dalla surgelazione fino al momento dello scongelamento il prodotto deve mantenere la temperatura di –18°C in ogni punto dell’alimento. Lo scongelamento deve avvenire tra 0 e 4°C e non sotto l’acqua o a temperatura ambiente. I prodotti surgelati non devono presentare ghiaccio sulla superficie. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto LEGUMI E PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI LEGUMI Possono essere consumati sia secchi che surgelati. Durante la stagione primavera/estate si consiglia l’uso di legumi surgelati al fine di evitare possibili alterazioni dovute alla temperatura stagionale. Sono alimenti ricchi di proteine, carboidrati, fibre, vitamine del gruppo B e vit. C e sali minerali, in particolare calcio, fosforo, ferro e potassio. I grassi presenti in minime quantità, tra il 2 e il 3%, tranne che nei ceci (5%) e nella soia (intorno al 20%), sono prevalentemente polinsaturi. La soia in particolare contiene anche lecitina ed fitoestrogeni, che influenzano positivamente i livelli di colesterolo. I fitoestrogeni esercitano inoltre un’azione preventiva contro alcuni tipi di tumore e contro l’osteoporosi. La soia, sottoforma di hamburger o di polpette vegetali, può essere utilizzata come alternativa ai legumi tradizionali. ORTAGGI E VERDURE Le verdure in genere devono essere: sane e di recente raccolta asciutte, privi di terrosità sciolta o aderente o di altri corpi estranei al giusto grado di maturazione Come per la frutta è preferibili ricorrere a prodotti freschi e di stagione. La verdura mantiene le sue caratteristiche ottimali se consumata fresca; pertanto occorre stabilire un adeguato piano di approvvigionamento che tenga conto del consumo. E’ fondamentale, laddove è possibile, utilizzare prodotti locali che garantiscono il minor tempo possibile tra raccolta e consumo. La fornitura deve essere accompagnata dalla denominazione e sede della ditta confezionatrice del prodotto, dal tipo e varietà della qualifica, dalla eventuale calibratura e dalla provenienza. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Stagionalità degli ortaggi e delle verdura GENNAIO broccoli, carote, cavolfiori, cavoli, finocchi, funghi, porri, sedano, spinaci, zucca FEBBRAIO broccoli, carote, cavolfiori, cavoli, finocchi, funghi, sedano, spinaci, zucca MARZO barbabietole, bietole, broccoli, carciofi, carote, cavolfiori, cavoli, finocchi, funghi, lattuga, patate, rucola, sedano, spinaci asparagi, barbabietole, bietole, carciofi, carote, lattuga, patate, pomodori, rucola, sedano, zucchine asparagi, barbabietole, bietole, carciofi, carote, cetrioli, fagiolini, lattuga, patate, peperoni, pomodori, rucola, sedano, zucchine barbabietole, bietole, carciofi, carote, cetrioli, fagiolini, lattuga, patate, peperoni, pomodori, rucola, sedano, zucchine barbabietole, carote, cetrioli, fagiolini, lattuga, melanzane, patate, peperoni, pomodori, rucola, zucchine barbabietole, carote, cetrioli, fagiolini, lattuga, melanzane, patate, peperoni, pomodori, rucola, zucchine barbabietole, carote, cavoli, cavolfiori, cetrioli, fagiolini, funghi, lattuga, melanzane, patate, peperoni, pomodori, rucola, zucca, zucchine barbabietole, broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, cetrioli, fagiolini, finocchi, funghi, lattuga, patate, peperoni, pomodori, porri, rucola, sedano, zucca broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, finocchi, funghi, lattuga, patate, porri, sedano, zucca broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, finocchi, funghi, porri, sedano, spinaci, zucca APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE Di seguito sono descritte le caratteristiche nutrizionali delle principali varietà di ortaggi e verdura: MINESTRONE FRESCO CONFEZIONATO Devono essere specificate le verdure che compongono il minestrone e la loro percentuale in peso . Le verdure devono essere selezionate, lavate, miscelate e confezionate. PATATE Devono presentare morfologia uniforme con un peso minimo di 60 gr per ogni tubero fino ad un massimo di 270 gr. Le patate sono un alimento ad elevato indice glicemico, pertanto il loro consumo non deve essere superiore ad 1 volta alla settimana, mai in abbinamento con il riso e con primi piatti asciutti. E’ preferibile la cottura al forno alla lessatura per evitare l’innalzamento dell’indice glicemico. POMODORI Il pomodoro contiene Il licopene, importante carotenoide antiossidante, che diventa maggiormente assorbibile in seguito al processo di cottura. PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI SURGELATI Fermo restando la priorità da dare all’utilizzo di verdura fresca, le verdure surgelate rappresentano una valida alternativa soprattutto per la facilità d’uso e la reperibilità in ogni stagione dell’anno. Dal punto di vista nutrizionale non presentano delle differenze sostanziali rispetto agli alimenti freschi. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto FRUTTA L’approvvigionamento della frutta deve essere almeno bisettimanale per quella più deperibile (pesche, albicocche, ciliege, fragole, banane, ecc.) e settimanale per quella meno deperibile (mele e agrumi). L’utilizzo di frutta proveniente da aziende agricole della zona rappresenta un valore aggiunto, in quanto consente l’utilizzo di prodotti tipici del territorio, nel rispetto delle tradizioni alimentari locali. La fornitura deve essere accompagnata dalla denominazione e sede della ditta confezionatrice del prodotto, dal tipo e varietà della qualifica, dalla eventuale calibratura e dalla provenienza. Nel servire la frutta è importante tenere conto della stagionalità, mantenendo comunque una certa varietà nella scelta (non più di due volte la settimana lo stesso tipo di frutta). Stagionalità della frutta: GENNAIO arance, banane, cachi, mandaranci, mele, pere, mandarini, Kiwi FEBBRAIO arance, banane, mele, pere, mandarini, kiwi MARZO arance, banane, mele, pere, kiwi APRILE pere, mele, kiwi, prugne, banane, nespole MAGGIO fragole, banane, ciliege, nespole, pere, prugne GIUGNO ciliege, prugne, albicocche, pesche, meloni, mele LUGLIO albicocche, angurie, ciliege, meloni, pere, pesche, prugne AGOSTO angurie, albicocche, meloni, pesche, mele, prugne, pere SETTEMBRE uva, prugne, mele, actinidie, pere, pesche, prugne OTTOBRE cachi, uva, mele, kiwi, pere, limoni, mandaranci NOVEMBRE pere, mandarini, mandaranci, arance, mele, uva, kiwi, cachi DICEMBRE arance, banane, mele, pere, mandarini, cachi FRUTTA SECCA Contiene un’equilibrata concentrazione di elementi salutari tra i quali proteine, fibre, acidi grassi polinsaturi quali gli omega 3 e omega 6, minerali e vit. E, A, B1, B2. In un’alimentazione bilanciata, il consumo quotidiano di modeste quantità di frutta secca ha un valore protettivo sulle malattie croniche non trasmissibili quali: diabete di tipo II, tumori e patologie cardiovascolari. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto PRODOTTI VARI SUCCHI DI FRUTTA Conformi alla normativa vigente e successive integrazioni. Si consiglia di utilizzare succhi 100% frutta, privi di zuccheri aggiunti. ACETO Di vino o di mele, esente da deposito, in bottiglie da 1 litro o 0,5 litri prodotto e confezionato secondo la normativa vigente. OLIO Extra-vergine di oliva ad acidità massima titolabile 1%, in confezioni originali in vetro scuro da un litro. Deve essere conservato al riparo della luce e da fonti di calore per evitare fenomeni di ossidazione o irrancidimento. L’olio extra vergine d’oliva è un’importante fonte di acidi grassi monoinsaturi (ac. Oleico), essenziali per il nostro organismo; contiene inoltre elevate quantità di Vit. E ed altre sostanze antiossidanti che lo rendono un alimento prezioso ed indispensabile per la nostra salute. Importanti sono altresì i fitosteroli per la loro azione regolatrice sull'assorbimento del colesterolo. L'olio extravergine di oliva, per le sue doti peculiari e per la sua bassa acidità, è il miglior tipo di condimento da usarsi a crudo. Si raccomanda l’utilizzo di olio prodotto in Italia e proveniente da olive 100% italiane. L’olio extra vergine d’oliva è un’importante fonte di acidi grassi monoinsaturi (ac. Oleico), essenziali per il nostro organismo; contiene inoltre elevate quantità di Vit. E ed altre sostanze antiossidanti che lo rendono un alimento prezioso ed indispensabile per la nostra salute. Importanti sono altresì i fitosteroli per la loro azione regolatrice sull'assorbimento del colesterolo. L'olio extravergine di oliva, per le sue doti peculiari e per la sua bassa acidità, è il miglior tipo di condimento da usarsi a crudo. Si raccomanda l’utilizzo di olio prodotto in Italia e proveniente da olive 100% italiane. OLIO DI OLIVA Deve essere di produzione e provenienza CE, preferibilmente italiana. Può essere usato per la cottura, facendo attenzione a farlo cuocere il meno possibile. SALE Come da nota del Ministero della Salute (prot. 600.5/I.8. a/8863 del 18 luglio 2007), ripresa dalla Regione Lombardia (prot. H1.2007.00 37009), si ribadisce quanto segue: “l’uso in cucina e a tavola di sale arricchito di iodio assicura a tutti la giusta quantità di iodio, fondamentale per la crescita del bambino e la prevenzione di molti disturbi della tiroide…”. L’utilizzo di sale iodato è pertanto consigliato per evitare casi di ipotiroidismo, piuttosto frequenti nella nostra regione, legati alla scarsità di iodio presente nelle nostre acque e nell’ambiente in genere. La cottura e la dispersione in acqua contribuiscono a denaturare lo iodio e a renderlo pertanto inefficace: di conseguenza l’utilizzo di sale grosso iodato per la cottura della pasta è fondamentalmente inutile. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto ACQUA Si raccomanda l’utilizzo di acqua dell’acquedotto che offre maggiori garanzie di sicurezza igienico sanitarie, oltre che una maggior tutela dell’ambiente legata ad una minore produzione di rifiuti plastici. L’acqua destinata al consumo umano è regolamentata dal DL n° 31/2001 e le verifiche effettuate da diversi Enti (ASL, Ente gestore) consentono di poter affermare che l’acqua fornita dai pubblici acquedotti è di buona qualità, assimilabile alle altre tipologie di acque. Questo fa sì che si possa consigliare il suo consumo anche all’interno delle collettività più sensibili, quali quelle di anziani. Il ricorrere ad acqua in bottiglia non è pertanto supportato da giustificati motivi, considerando che l’acqua del rubinetto è sempre corrente e non richiede né manipolazioni, né stoccaggi particolari. PRODOTTI DOP - IGP - STG I prodotti DOP o IGP non sono soltanto dei prodotti tipici, ma rispondono a regole di produzione ben precise e sono quindi custodi ufficiali di tradizioni e qualità e possono essere considerati dei beni culturali. DOP marchio di tutela giuridica della denominazione, che viene attribuito per legge (Reg. CE n. 2081/92 del 14/07/92) a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono dal territorio in cui sono prodotti. Per legge tutte le fasi di PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE, ELABORAZIONE devono avvenire in un’area geografica ben delimitata. IGP prodotti in cui almeno una fase del processo produttivo (produzione, trasformazione e/o elaborazione) deve avvenire in un’area geografica particolare. STG “specialità tradizionale garantita”: sono prodotti agricoli e alimentari che hanno una specificità legata al metodo di produzione o alla composizione legata alla tradizione di una zona ben determinata. ALIMENTI BIOLOGICI Gli alimenti biologici sono i cibi ottenuti con le tecniche dell'agricoltura e della zootecnia biologica. L'agricoltura biologica è un sistema di coltivazione che mette al bando i prodotti chimici (pesticidi, fertilizzanti, diserbanti, fitofarmaci ecc.): la terra viene concimata con i soli fertilizzanti organici, cioè col letame. Sebbene non possano essere utilizzati direttamente dei pesticidi, i prodotti biologici non possono essere considerati totalmente privi di essi (EUFIC), in quanto il letame per essere utilizzato in sicurezza deve comunque essere trattato, perché vengano eliminati tutti i batteri presenti. Altre caratteristiche dell'agricoltura biologica sono il no agli OGM (Organismi Geneticamente Modificati). I vegetali di origine biologica devono avere etichettatura a marchio convalidante il metodo biologico praticato sui prodotti agricoli e devono essere conformi ai regolamenti vigenti, in particolare al Reg. Cee 2092 e successivi aggiornamenti. La zootecnia biologica è un tipo di allevamento che dà la preferenza alle razze autoctone, cioè originarie della zona in cui si trova l'allevamento. Gli animali devono essere nutriti con mangimi DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto vegetali o biologici, cioè privi di sostanze chimiche, di antibiotici e di ormoni stimolanti l'appetito o favorenti la crescita corporea. Gli animali non possono essere allevati in batteria, ma devono poter godere di uno spazio di pascolo e di movimento. Il valore e la peculiarità di un prodotto da agricoltura biologica è quindi dato da: Rispetto di metodi naturali di produzione, dell’ambiente, dei modi e dei tempi fissati dalla natura ed escludono l’utilizzo degli OGM. La certificazione è affidata ad Autorità designate o Organismi privati riconosciuti. Dal punto di vista nutrizionale non esistono delle evidenze conclusive che il cibo biologico sia più nutriente rispetto a quello convenzionale, così come ci sono pochissime evidenze scientifiche che provino che il cibo biologico sia di migliore qualità nutrizionale rispetto al tradizionale. PRODOTTI TIPICI E TRADIZIONALI DOP E IGP DELLA REGIONE LOMBARDIA FORMAGGI Bitto (DOP) Reg. CE n. 1263 del 01.07.96 (GUCE L. 163 del 02.07.96) Formai de Mut dell' Alta Valle Brembana (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) Gorgonzola (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) e REG. CE n 104 del 3/2/2009 (GUCE L 34 del 4/2/2009 Grana Padano (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) Parmigiano Reggiano (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) Provolone Valpadana (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) Quartirolo Lombardo (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) Taleggio (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) Valtellina Casera (DOP) Reg. CE n. 1263 del 01.07.96 (GUCE L. 163 del 02.07.96) OLI DI OLIVA ED EXTRA Garda (DOP) Reg. CE n. 2325 del 24.11.97 (GUCE L. 322 del 25.11.97) Laghi Lombardi (DOP) Reg. CE n. 2325 del 24.11.97 (GUCE L. 322 del 25.11.97) ORTOFRUTTICOLI E CEREALI Pera Mantovana (IGP) Reg. CE n. 134 del 20.01.98 (GUCE L. 15 del 21.01.98) PREPARAZIONE DI CARNI Bresaola della Valtellina (IGP) Reg. CE n. 1263 del 01.07.96 (GUCE L. 163 del 02.07.96) Mortadella Bologna (IGP) Reg. CE n. 1549 del 17.07.98 (GUCE L. 202 del 17.07.98) Salame Brianza (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) Salame di Varzi (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96) Salame Cremona (IGP) Reg. CE n. 1362 del 23.11.07 (GUCE L. 305 del 23.11.07 DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Dipartimento di Prevenzione Medica Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Indicazioni per la formulazione di Tabelle dietetiche standard Caravaggio - Canestra di frutta 2014 Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Dr.ssa Claudia Chiarino, Dr.ssa Rosalia Liuzza, Dr.ssa Virginia Quattrone OGNI ESSERE UMANO DOVREBBE MANGIARE E BERE E GODERE IL BENEFICIO DI TUTTA LA SUA FATICA. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto (ECCLESIASTI) PREMESSA Nell'anziano l’alimentazione deve, garantire il mantenimento dell'equilibrio dei nutrienti essenziali, in modo che eventuali problemi metabolici esistenti non vengano aggravati. L’obiettivo finale tuttavia non può essere la soluzione di tali problemi, magari a discapito di un equilibrio psicofisico costruito su abitudini ed adattamenti decennali, ma una sana alimentazione, che si prefigge di: rallentare i processi involutivi fisiologici legati alla senescenza contenere le rapide modificazioni ponderali sia in eccesso che in carenza prevenire uno stato di malnutrizione soprattutto idrico e vitaminico contribuire al mantenimento di una buona qualità della vita Le indicazioni seguenti sono tratte dalle Linee Guida dell'Istituto nazionale della Nutrizione per una sana alimentazione e sono rivolte all'anziano che non presenta patologie cliniche particolari e che può seguire una alimentazione normale. Il SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione) sulla base dei livelli raccomandati di nutrienti (LARN) propone le indicazioni nutrizionali per la formulazione di menù che tenga conto della varietà e delle tradizioni locali. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Razione alimentare giornaliera raccomandata Per razione alimentare giornaliera raccomandata s'intende “il fabbisogno energetico giornaliero" e la varietà dei "nutrienti” di cui ha bisogno ogni soggetto a seconda dell'età, sesso, attività fisica, clima, per godere di uno stato di benessere. Il fabbisogno energetico medio per un individuo di età >= 65anni è 1800-2000kcal, l’apporto può essere ridotto a 1500 kcal per gli ospiti che hanno necessità di apporti energetici contenuti. La giornata alimentare dovrebbe essere strutturata su 5 pasti, come dettagliato nella tabella seguente: PASTI FABBISOGNO ENERGETICO Colazione Pranzo Spuntini Cena 15-20% 35% 10-15% 35% TOTALE 100% Pasto cardine di un’alimentazione corretta è la prima colazione, che regola i pasti dell’intera giornata e dovrebbe essere a base di latte/yogurt e cereali. Gli spuntini di metà mattina e di metà pomeriggio, come spezza fame consentono di arrivare ai pasti principali con il giusto appetito e dovrebbero essere costituiti preferibilmente da frutta o yogurt. Sulla base dell’apporto calorico medio giornaliero, i macronutrienti devono essere cosi distribuiti: il 12-15% proteine, il 27-30% grassi ed il 55-60% carboidrati. L’apporto medio di tali nutrienti non deve essere necessariamente e rigorosamente assunto quotidianamente, ma è importante che rientri in un computo settimanale. È importante che l’anziano abbia, in tutta la giornata, disponibilità di acqua, meglio se di rete, in quanto sottoposta a frequenti controlli di potabilità da parte dei Gestori dell’acquedotto e da parte del Dipartimento di Prevenzione Medico dell’ASL (SIAN). DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto FORMULAZIONE DELLE TABELLE DIETETICHE STANDARD Al fine di assicurare l’apporto di tutti i principi nutritivi in termini di macro e micronutrienti , il menù deve prevedere una buona variabilità, la massima adesione alle esigenze (ad esempio edentulia) e ai gusti dell’anziano. Inoltre la presenza di alimenti freschi, quando è possibile, e l'alternanza settimanale favoriscono una maggiore appetibilità Alla luce dell’allungamento della vita media e del conseguente rischio di malnutrizione dell’anziano, legato a squilibri nutrizionali sia quali che quantitativi, il Ministero della Salute ha pubblicato nel 2010 << Le linee di indirizzo nazionali per la ristorazione ospedaliera e assistenziale>>. Tali linee guida consistono in una serie di indicazioni relative alla gestione della ristorazione assistenziale, tra cui la modulazione della tabella dietetica standard. Regole per la formulazione della tabella dietetica La base per la formulazione della tabella dietetica è “la dieta mediterranea” che è rappresentata in maniera schematica dalla “piramide alimentare”, in cui sono disposti in modo scalare i vari gruppi di alimenti, in base alle differenti caratteristiche nutrizionali. All’interno dello stesso gruppo è importante variare allo scopo di ottenere un’alimentazione completa. Iniziando dalla base della piramide si trovano gli alimenti di origine vegetale, caratteristici della “dieta mediterranea”, e ricchi in nutrienti non energetici (vitamine, sali minerali, acqua) e di composti protettivi (fibra e phytochemicals). Salendo da un piano all’altro si trovano gli alimenti a maggiore densità energetica e pertanto da consumare in minore quantità, al fine di ridurre il sovrappeso e prevenire l’obesità e le patologie metaboliche. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto DIETE STANDARD I menù dovrebbero essere preparati con rotazione di almeno 4 settimane, in modo da non ripetere quasi mai la stessa ricetta, e devono essere diversi per il periodo autunno/inverno, primavera/estate. La variabilità del menù per il pranzo può essere ottenuta semplicemente con l’utilizzo di prodotti di stagione e tipici con i quali si possono elaborare ricette sempre diverse. Ogni pasto principale deve essere costituito, secondo la tradizione italiana, da un primo, un secondo, un contorno di verdura, pane e frutta oppure, se è previsto il piatto unico, pane, verdura e dolce/gelato. Frequenze di consumo ed alternanza dei vari alimenti Verdura e frutta: tutti i giorni e devono essere variati a seconda della stagionalità. Al fine di fornire la quantità utile a coprire il fabbisogno di fibra, la verdura, può essere proposta oltre che come contorno, anche con altri tipi di piatti: primi, piatti unici (torte salate per es.) dove può essere mascherata e conferire agli stessi maggior volume e maggior potere saziante, caratteristica della fibra. Secondo le indicazioni dell’OMS è importante garantire l’apporto di 5 porzioni giornaliere tra frutta e verdura, possibilmente di colori differenti (bianco, blu, arancio, rosso e verde) in modo da garantire l’apporto di tutte le vitamine, sali minerali e phytochemicals in esse contenute. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Patate: non possono essere considerate “ un contorno di verdura “, ma per la loro composizione in nutrienti, ricche in carboidrati complessi, possono essere inserite se è presente nel menù un primo piatto in brodo. Pasta e pane: tutti i giorni. Inserire la pasta ed il pane integrale almeno una volta alla settimana ed alternare la pasta e il riso ad altri cereali come orzo, farro, segale, avena, mais: questi cereali, definiti minori, hanno la caratteristica di essere molto ricchi in fibre. Legumi: oltre che una buona dose di carboidrati e fibre apportano anche una buona quantità di proteine e ferro. Se associati ai cereali forniscono proteine ad alto valore biologico, dotate cioè di ottime caratteristiche nutrizionali paragonabili a quelle della carne. Per chi soffre di colon irritabile e/o meteorismo, possono essere proposti come passati o sotto forma di purea. Ideale è un consumo di legumi pari a 3 – 4 volte/settimana. Pesce: è un alimento ricco di acidi grassi omega 3, per i quali è stato dimostrato un effetto positivo sul sistema cardiovascolare. Contiene, inoltre, ottime quantità di Vit. D, Vit. A e Vit. del gruppo B. Tra i sali minerali buono è l’apporto di selenio, iodio e fluoro. E’, tra l’altro, un alimento ad alta digeribilità che ben si adatta all’alimentazione degli anziani.E’ consigliabile il suo consumo almeno 3 – 4 volte alla settimana. Evitare la somministrazione di bastoncini e crocchette preimpanate e prefritte, molto caloriche e ricche di grassi aggiunti. Carne: contrariamente a quanto si pensa, non è necessario mangiare carne quotidianamente. Sufficiente è un consumo di carne 2-3 volte alla settimana. Da prediligere il consumo di carne bianca, che è più digeribile, più povera di colesterolo e più ricca di acidi grassi polinsaturi, meno dannosi rispetto ai grassi saturi di cui è ricca la carne rossa. Non utilizzare carni preimpanate o prefritte: sono in genere carni qualitativamente mediocri, ottenute attraverso il meccanismo della separazione meccanica, meccanismo che consente di sfruttare in toto le materie prime. La carne che si ottiene ha un contenuto osseo decisamente superiore rispetto alla carne ottenuta attraverso i metodi tradizionali e la struttura tende a perdere la sua componente fibrosa. Salumi: se accompagnati da un’adeguata quantità di verdura e frutta e magari da pane integrale e se consumati con moderazione (2 volte/al mese), possono rappresentare un’alternativa al secondo piatto. Il valore dei grassi, in particolare di quelli saturi, si riduce ulteriormente nel momento in cui si elimina il grasso visibile. Occorre tenere conto, però, che contengono una quantità di sale più alta rispetto ad altri alimenti. I salumi di prima scelta dovrebbero essere: bresaola, cotto e crudo. Ogni tanto è possibile consumare in alternativa anche wurstel e mortadella. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Grassi da condimento: qualunque sia l’origine dei grassi (animali o vegetali) il loro consumo deve essere contenuto. E’ bene orientare le scelte prevalentemente verso i grassi di origine vegetale, dando la preferenza all’olio extra vergine di oliva, preferibilmente da utilizzarsi al crudo. Sono da evitare tra i grassi vegetali quelli estratti dalla palma e dal cocco che sono saturi. Si raccomanda, inoltre, di evitare l’uso di margarine e di altri prodotti contenenti grassi idrogenati (in quanto di qualità nutrizionale inferiore), di non utilizzare come metodo di cottura la frittura (le eventuali dorature andranno fatte al forno). Sale: al fine di prevenire le complicanze correlate all’ipertensione arteriosa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda, di non consumare più di 5 grammi di sale da cucina (un cucchiaino da tè) al giorno, che corrispondono a circa 2 grammi di sodio. E’ opportuno: 1. Contenere il consumo di prodotti confezionati, nei quali il contenuto di sale è elevato, come insaccati, cibi in scatola ecc. 2. Limitare l'uso del sale durante la preparazione dei cibi e soprattutto l'ulteriore aggiunta durante il consumo a tavola. 3. Non utilizzare il glutammato di sodio o dadi per brodo ed insaporire i cibi con le varie erbe aromatiche. 4. Utilizzare il pane a ridotto contenuto di sale. Campagna promozionale della Regione Lombardia : ”Con meno sale nel pane, c’è più gusto e guadagni salute”. Diminuire il consumo di dolci in genere per l’elevato potere calorico e lo scarso potere saziante. Nella ristorazione sono previsti solo se è presente il piatto unico. Tra i vari tipi si può scegliere tra i seguenti: torte semplici/alla frutta, crostate, budino, gelato/ghiacciolo. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto GIORNATA ALIMENTARE Colazione spremuta, frullato di frutta, latte parzialmente scremato o yogurt; Pane tostato integrale, fette biscottate (meglio se integrali), biscotti secchi, torte leggere, miele, marmellata frutta. Spuntino e merenda Yogurt, budino, gelato, frutta, spremuta, frullato, macedonia di frutta (se non assunti a colazione) oppure The, succo di frutta con fette biscottate (meglio se integrali), biscotti, torta margherita, crackers, fetta di pane con miele o marmellata Pranzo Primo piatto asciutto a base di pasta o riso, condito con pomodoro, pesto, pesce, legumi e verdure; Secondo piatto a base di pesce, carne (pollame, coniglio, tacchino, vitello), salumi, uova o verdure ripiene, legumi; Un contorno di verdure; Un panino integrale da 50 g; 100 mL di vino rosso; Un frutto (mele, pere, uva, frutti di bosco, agrumi, ananas, prugne, pesche, ecc. comunque rispettando la stagionalità) o un dessert leggero che può sostituire la frutta due volte ogni due settimane (gelato alla frutta o budino); Acqua (preferibilmente del rubinetto); Caffè. Cena Primo piatto a base di zuppa, minestra, passato con pasta o riso e legumi, vellutate di verdure o di legumi; Secondo piatto a base di pesce, carne (pollame, coniglio, tacchino, vitello), salumi, uova o verdure ripiene, legumi; Un contorno di verdure; Un panino integrale da 50 g; 100 mL di vino rosso; Un frutto (mele, pere, uva, frutti di bosco, agrumi, ananas, prugne, pesche, ecc. comunque rispettando la stagionalità); Acqua (preferibilmente del rubinetto). PROPOSTA DI MENU’ STANDARD Il menù è stato elaborato tenendo conto delle indicazioni di cui sopra, fornendola possibilità di scegliere tra due menù differenti, sia per il pranzo che per la cena: si è preferito dare la possibilità di scelta tra due menù piuttosto che tra singoli piatti per evitare il rischio di andare incontro a delle associazioni incongrue per apporto calorico e di nutrienti in genere. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Modulazione tabella dietetica invernale ed estiva Primi piatti In brodo Primi piatti asciutti Piatto unico (sostituisce il primo ed il secondo piatto ed è da abbinare al contorno) Secondi piatti Contorni Piatti consigliati: Frequenza di consumo Sostituibili con Minestra di verdure /legumi con pasta (orzo, farro)/creme con crostini Pasta al pomodoro/al pesto Pasta alle verdure Risotti/gnocchi Tortellini di magro Pasta e legumi Pizzoccheri Lasagne vegetariane Polenta con brasato Pasta cuscus con pesce/ tonno Torta salata con verdure 1 volta/ settimana Carne rossa/bianca Pesce Macedonia di legumi Uova/frittata di verdure Formaggi freschi Salumi(prosciutto cotto/crudo/bresaola/wurstel/mortadella) 1-2 volte /settimana 1-2 volte /settimana 1 volta /settimana 1 volta ogni 2 settimane 1 volta/ settimana 1 volta ogni 2 settimane (da alternare con formaggi e uova) Tutti i giorni 1 volta /settimana Verdure cotte/crude Patate (solo in abbinamento con il primo piatto in brodo) 1-2 /settimana 1 /settimana 1v/settimana 1 / settimana Pasta integrale con verdure Pasta al ragù di verdure Risotti alle verdure almeno 1 volta ogni 2 settimane DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Zuppa mista di legumi con farro/orzo Lasagne alla bolognese Spezzatino con patate Pesce con patate Insalata di riso/farro Pizza/Focaccia Polpette di pesce (non prefritte) Polpette di legumi (non prefritte) PRIMA SETTIMANA - ESTIVO Pranzo Lunedì Cena Pranzo Martedì Cena Pranzo Mercoledì Cena Pranzo Giovedì Cena Pranzo Venerdì Cena Pranzo Sabato Cena Pranzo Domenica Cena A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B PRIMI Ravioli di magro al pomodoro Casoncelli alla bergamasca Zuppa paesana con orzo Zuppa paesana con orzo Risi e bisi Gnocchi al pomodoro Crema di piselli Crema di ceci SECONDI Mozzarella Montevecchia olio e pepe Insalata di pollo Pollo ai ferri Scaloppine di tacchino alla pizzaiola Scaloppine di tacchino al limone Tortino di verdure Sformato di verdure CONTORNI Pomodori in insalata Carote in insalata Fagiolini saltati all'olio Zucchine trifolate Zucchine alla griglia Peperoni alla griglia Ravanelli in insalata Cavolo gratinato Pasta al ragù di verdure Fusilli con zucchine Riso e prezzemolo Minestra di riso Pasta pomodoro e basilico Pasta all'olio e grana Passato di verdure con crostini Minestrone di verdura con crostini Pasta al pesto Pasta alle verdure Pasta e fagioli Pasta e lenticchie Pasta al tonno Pasta alle vongole Vellutata di zucchine Vellutata di asparagi Pasta al radicchio Pasta al sugo con melanzane Pastina in brodo Semolino al latte Filetto di nasello al limone Nasello con olive e capperi Prosciutto crudo Prosciutto cotto Vitello tonnato Arrosto di vitello Frittata alle verdure Uova sode Platessa gratinata Insalata di polpo Involtini di verdure Polpette di verdure Verdure ripiene Verdure ripiene Filetto di merluzzo al limone Insalata di gamberetti Coniglio al forno Petto di pollo al limone Bresaola Caprini Fagiolini in insalata Fagiolini saltati all'olio Melone Melone Cetrioli in insalata Fagiolini in insalata Patate prezzemolate Purè Melanzane all'origano Carote prezzemolate Radicchio Pomodori in insalata Ravanelli in insalata Cavolo al vapore Melanzane alla griglia Peperoni arrosto Insalata e rucola Insalata e pomodori Insalata mista Carote lessate DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto SECONDA SETTIMANA - ESTIVO Pranzo Lunedì Cena Pranzo Martedì Cena Pranzo Mercoledì Cena Pranzo Giovedì Cena Pranzo Venerdì Cena Pranzo Sabato Cena Pranzo Domenica Cena PRIMI A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B SECONDI Risotto allo zafferano con salsiccia Frittata alle verdure Risotto al vino rosso Frittata con zucchine Vellutata agli asparagi Nasello rosmarino e salvia Vellutata di carote Nasello con olive e capperi Pasta al pesto Coniglio arrosto Pasta alle verdure Lonza ai ferri Minestra di legumi con farro Bresaola Minestra di legumi con farro Grana Pasta al ragù di verdure Spiedino di pesce Pasta al sugo con melanzane Verdesca olio e limone Pastina in brodo Pizza margherita Pastina in brodo Torta Pasqualina Pasta olio e olive Petto di pollo ai ferri Fusilli con zucchine Pollo lesso Minestra di lenticchie Polpette di verdure Pasta e fagioli Involtini di verdure Bavette alle vongole Mozzarella Bavette gamberi e zucchine Caprini Semolino al latte Prosciutto crudo Semolino al latte Prosciutto cotto Pasta all'olio e grana Scaloppine di tacchino alla pizzaiola Pasta al pomodoro e basilico Scaloppine di tacchino al limone Tortellini di magro in brodo Trota alla mugnaia Tortellini di magro in brodo Filetto di trota agli aromi Gnocchi ai 4 formaggi Gnocchi al ragù Vellutata di piselli con crostini Vellutata di ceci con crostini Primo sale Crescenza DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CONTORNI Fagiolini in insalata Fagiolini saltati all'olio Zucchine trifolate Insalata con rucola Peperoni arrosto Radicchio Zucchine al sugo Finocchi in insalata Melanzane alla griglia Insalata e pomodori Carote in insalata Finocchi in insalata Carote lessate Fagiolini in insalata Radicchio Peperoni arrosto Pomodori in insalata Insalata mista Melone Melone Zucchine alla griglia Melanzane alla griglia Peperoni alla griglia Cavoli Cetrioli in insalata Ravanelli in insalata Patate arrosto Purè TERZA SETTIMANA - ESTIVO Pranzo Lunedì Cena Pranzo Martedì Cena Pranzo Mercoledì Cena Pranzo Giovedì Cena Pranzo Venerdì Cena Pranzo Sabato Cena Pranzo Domenica Cena PRIMI A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B Casoncelli alla bergamasca Ravioli al sugo Semolino al latte Semolino al latte Lasagne vegetariane Lasagne vegetariane Vellutata di carote Vellutata di zucchine Gnocchi alla romana Risotto alla parmigiana Minestra di lenticchie Pasta e fagioli Pasta e ceci Pasta e piselli Pastina in brodo Pastina in brodo Pasta con melanzane Pasta al pomodoro e basilico Minestra di legumi con orzo Passato di legumi con crostini Pasta all'olio e grana Pasta al ragù di verdure Zuppa paesana con farro Zuppa paesana con farro Bavette gamberi e zucchine Bavette alle vongole Crema gli asparagi Vellutata di melanzane SECONDI Filetto di nasello al limone Platessa gratinata Tortino di verdure Sformato di verdure Bresaola Prosciutto cotto Roast beef Bollito di manzo Filetto di trota agli aromi Spiedino di pesce Mozzarella Montevecchia olio e pepe Involtini di verdure Zucchine ripiene Insalata di pollo Insalata di tacchino Tacchino a fette Tacchino al limone Polpette di verdure Sformato di verdure Caprini Prosciutto crudo Nasello con olive e capperi Platessa all'olio Frittata alle erbe Uova sode Scaloppine di maiale al vino bianco Arrosto di coniglio DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CONTORNI Purè di zucchine Purè di carote Melanzane all'origano Peperoni arrosto Insalata e rucola Melone Zucchine al sugo Cetrioli in insalata Carote lessate Fagiolini in insalata Pomodori in insalata Zucchine alla griglia Melanzane alla griglia Pomodori in insalata Patate prezzemolate Purè Radicchio Peperoni alla griglia Carote prezzemolate Cetrioli in insalata Insalata mista Melone Melanzane all'origano Fagiolini saltati all'olio Cetrioli in insalata Insalata e rucola Zucchine trifolate Zucchine alla griglia QUARTA SETTIMANA - ESTIVO Pranzo Lunedì Cena Pranzo Martedì Cena Pranzo Mercoledì Cena Pranzo Giovedì Cena Pranzo Venerdì Cena Pranzo Sabato Cena Pranzo Domenica Cena PRIMI A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B Ravioli di magro burro e salvia Ravioli al sugo Pastina in brodo vegetale Pastina in brodo vegetale Risi e bisi Risotto allo zafferano con salsiccia Crema di piselli Crema di ceci Pasta con ragù di verdure Lasagne vegetariane Semolino in brodo Semolino in brodo Pasta al pomodoro e basilico Pasta all'olio e grana Pasta e fagioli Pasta e lenticchie Pasta zucchine e gamberetti Pasta al salmone Riso e prezzemolo Riso e latte Pasta al pesto Pasta alle verdure Minestra di legumi con orzo Passato di legumi con crostini Vellutata di carote Passato di verdura SECONDI Frittata alle zucchine Frittata alle melanzane Spiedino di pesce Insalata di mare Lonza ai ferri Costine di maiale al forno Sformato di verdura Sfoglia di verdure Filetto di merluzzo al limone Platessa gratinata Pizza margherita Torta Pasqualina Insalata di pollo Pollo al limone Polpette di verdure Involtini di verdure Involtini di radicchio Tortino alle verdure Prosciutto crudo Prosciutto cotto Coniglio al forno Arrosto di tacchino Primo sale Crescenza Lasagne Pasta pasticciata Filetto di merluzzo agli aromi Platessa all'olio DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CONTORNI Cavolo al vapore Carote lessate Patate al forno Purè Radicchio Zucchine alla griglia Fagiolini in insalata Cavolo al vapore Melanzane all'origano Insalata mista Carote prezzemolate Zucchine trifolate Peperoni arrosto Pomodori in insalata Zucchine al sugo Radicchio Insalata e rucola Carote in insalata Melone Melone Fagiolini all'olio Cetrioli in insalata Melanzane alla griglia Peperoni alla griglia Radicchio Cavolo gratinato Zucchine alla griglia Carote lessate PRIMA SETTIMANA - INVERNALE Pranzo Lunedì Cena Pranzo Martedì Cena Pranzo Mercoledì Cena Pranzo Giovedì Cena Pranzo Venerdì Cena Pranzo Sabato Cena Pranzo Domenica Cena PRIMI A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B Pasta pomodoro e basilico Pasta all'olio e grana Minestrone di legumi con farro Crema di piselli Pasta al ragù di verdure Fusilli con zucchine Semolino in brodo vegetale Pastina in brodo Risotto alla milanese Gnocchi burro e salvia Vellutata agli asparagi Crema di carciofi Pasta al tonno Pasta alle vongole Vellutata di cavolfiori Crema di zucchine Ravioli di magro al pomodoro Ravioli di magro burro e salvia Crema di carote Semolino al latte Pasta al pesto Pasta ai funghi Pasta e lenticchie Pasta e fagioli Pastina in brodo Tortellini in brodo SECONDI Petto di pollo al limone Coniglio in umido con verdure Polpette di verdure Sformato di verdure Filetto di nasello alla livornese Nasello al gratin Tacchino al limone Pollo lesso Scaloppine di tacchino alla pizzaiola Scaloppine di tacchino al limone Prosciutto cotto Prosciutto crudo Platessa gratinata Platessa olio e limone Tonno e fagioli Tonno e fagioli Frittata di verdure Frittata alle erbe Primo sale Ricotta Arrosto di lonza al latte Lonza ai ferri Zucchine ripiene Involtini di verdure Pizzoccheri Polenta con brasato Trota alla mugnaia Formaggio spalmabile DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CONTORNI Bietole Carciofi saltati Patate al forno Purè Cavolfiori all'olio Carote bollite Spinaci al grana Insalata mista Zucchine al sugo Finocchi gratinati Verza saltata Coste all'olio Insalata mista Porri Carote in insalata Bietole Carote in insalata Spinaci all'olio Cavoli Finocchi crudi Zucchine trifolate Radicchio Cavolfiori all'olio Broccoletti Insalata Coste all'olio Zucchine lesse Carote prezzemolate SECONDA SETTIMANA - INVERNALE A Pranzo B Lunedì A Cena B A Pranzo B Martedì A Cena B A Pranzo B Mercoledì A Cena B A Pranzo B Giovedì A Cena B A Pranzo B Venerdì A Cena B A Pranzo B Sabato A Cena B A Pranzo B Domenica A Cena B PRIMI Gnocchi al pomodoro Risotto al pomodoro Pasta e fagioli Minestra di lenticchie Bavette alle vongole Bavette gamberi e zucchine Semolino al latte Pastina in brodo Pasta al pomodoro e basilico Pasta all'ortolana Minestrone di riso Minestrone di riso Ravioli al pomodoro Tortellini burro e salvia Pastina in brodo vegetale Pastina in brodo vegetale Pasta olio e olive Pasta al pesto Crema di legumi con crostini Crema di porri e zucchine Pasta ai broccoletti Pasta alle cime di rapa Vellutata agli asparagi Vellutata di cavolfiori Pasta al radicchio Farfalle alle zucchine e salmone Minestrone di legumi con orzo Crema di carote SECONDI Bocconcini di vitello con verdure Cotoletta alla milanese al forno Polpette di verdure Tortino alle verdure Nasello rosmarino e salvia Nasello con olive e capperi Uova sode Frittata alle verdure Polpette di verdure Sformato alle verdure Bresaola Prosciutto cotto Pollo al forno Pollo ai ferri Torta Pasqualina Pizza margherita Scaloppine di tacchino al limone Scaloppine di tacchino alla pizzaiola Caprino Crescenza Filetto di merluzzo agli aromi Filetto di merluzzo con olive Petto di tacchino ai ferri Petto di pollo al limone Coniglio in umido con verdure Pollo al forno Mozzarella Spiedino di pesce DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CONTORNI Spinaci all'olio Broccoletti Cavolfiori Insalata mista Coste all'olio Carote prezzemolate Patate prezzemolate Purè Radicchio Bietole Broccoli all'olio Finocchi gratinati Spinaci all'olio Coste all'olio Zucchine trifolate Spinaci olio e grana Cavolfiore bollito Insalata mista Carote in insalata Finocchi gratinati Spinaci all'olio Cavoli Verza saltata Carciofi saltati Finocchi crudi Insalata Zucchine al sugo Carote lesse TERZA SETTIMANA - INVERNALE Pranzo Lunedì Cena Pranzo Martedì Cena Pranzo Mercoledì Cena Pranzo Giovedì Cena Pranzo Venerdì Cena Pranzo Sabato Cena Pranzo Domenica Cena PRIMI A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B A B Risi e bisi Gnocchi al pesto Vellutata di piselli con crostini Vellutata di ceci con crostini Pasta al pomodoro e basilico Pasta al salmone Semolino in brodo vegetale Semolino al latte Pasta e ceci Pasta e piselli Tortellini in brodo Cappelletti in brodo Orzotto alle verdure Pasta gamberetti e zucchine Vellutata di zucca Vellutata porri e patate Tagliatelle senza uova ai funghi Pasta con verdure Zuppa di cereali Minestrone di farro Pasta al ragù di verdure Pasta e broccoletti Minestra d'orzo con legumi Passato di verdure con legumi Crema di funghi Crema di carote SECONDI Primo sale Crescenza Bresaola Prosciutto crudo Seppie in umido Sogliola agli aromi Tacchino al limone Tacchino alla pizzaiola Involtini di verdure Polpette di verdure Coniglio in umido con verdure Pollo al forno Nasello al gratin Trota alla mugnaia Pollo lesso Coniglio al forno Arrosto di tacchino Cotechino con lenticchie Nasello alla pizzaiola Merluzzo alla livornese Arrosto di lonza al latte Scaloppine di lonza Ricotta Formaggio spalmabile Polenta con ossi buchi Polenta con cassoeula Pollo ai ferri Involtini di verdure DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CONTORNI Spinaci olio e grana Carote in insalata Porri Zucchine trifolate Cavolfiore bollito Bietole Insalata mista Verza saltata Finocchi gratinati Carciofi saltati Patate arrosto Purè Coste all'olio Broccoletti Cavoli Cavolfiori all'olio Zucchine al sugo Carote prezzemolate Spinaci all'olio Zucchine lesse Radicchio Carote in insalata Insalata mista Zucchine trifolate Finocchi crudi Verza Finocchi crudi Coste olio e grana QUARTA SETTIMANA - INVERNALE A Pranzo B Lunedì A Cena B A Pranzo B Martedì A Cena B A Pranzo B Mercoledì A Cena B A Pranzo B Giovedì A Cena B A Pranzo B Venerdì A Cena B A Pranzo B Sabato A Cena B A Pranzo B Domenica A Cena B PRIMI Pasta alle cime di rapa Pasta al ragù di verdure Pasta e fagioli Pasta e lenticchie Pasta e ceci Risi e bisi Pastina in brodo Semolino in brodo Ravioli di magro al pomodoro Ravioli di magro burro e salvia Minestrone di farro Minestrone di farro Pasta al pomodoro e basilico Pasta all'olio e grana Vellutata di legumi con crostini vellutata di ceci con crostini Risotto al vino rosso Gnocchi al pomodoro Tortellini in brodo Minestrone di riso Pasta alle vongole Pasta al salmone Vellutata agli asparagi Vellutata di cavolfiori Pasta al pesto Pasta al pomodoro e basilico Crema di porri Passato di verdure SECONDI Petto di pollo al limone Coniglio al forno Sformato di verdure Polpette di verdure Sformato alle zucchine Zucchine ripiene Pizza margherita Torta salata Frittata alle erbe Frittata alle verdure Trota alla mugnaia Verdesca olio e limone Polpette di carne in umido Saltinbocca alla romana Zucchine ripiene Involtini di verdure Filetto di merluzzo agli aromi Filetto di merluzzo con olive Prosciutto cotto Bresaola Involtini di verza Tortino di verdura Scaloppine di pollo al radicchio Scaloppine di pollo al limone Spiedino di pesce Filetto di platessa agli aromi Caprino Primo sale DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CONTORNI Insalata mista Cavoli Insalata mista Broccoletti Coste all'olio Radicchio Carote in insalata Finocchi in insalata Verza saltata Zucchine trifolate Radicchio Carciofi saltati Radicchio Bietole Spinaci all'olio Cavolfiori all'olio Spinaci all'olio Finocchi gratinati Insalata mista Coste all'olio Carote prezzemolate Insalata mista Finocchi gratinati Zucchine al sugo Spinaci all'olio Broccoletti Patate lesse Purè GRAMMATURE Schema grammature degli alimenti principali Le grammature indicate nella tabella, sottostante sono intese per porzione, al crudo (tranne quando è espressamente indicato) e al netto degli scarti, e rappresentano la media del fabbisogno calorico e nutrizionale per ogni fascia d’età. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Alimenti Cereali primi piatti Pasta, riso, orzo e farro,kamut® (asciutti) Pasta, riso, orzo, farro miglio, kamut® (in brodo) Crostini Pasta in brodo e legumi freschi Pasta in brodo e legumi secchi Tortellini asciutti Tortellini in brodo Gnocchi di patate Farina di mais per polenta Pasta all’uovo fresca Pane comune/integrale Piatti unici Pizza Lasagne cotte Secondi piatti Carne: pollo, vitello, maiale Pesce: nasello, platessa, merluzzo, halibut Formaggi freschi Formaggi stagionati Uova medie Prosciutto cotto, prosciutto crudo, bresaola, mortadella, coppa, wurstel Tonno al naturale Legumi secchi secondo piatto Legumi freschi secondo piatto Contorni Verdura cotta Verdura cruda Insalata Patate per contorno Purè di patate Olio d’oliva totale per il pranzo Parmigiano per primi piatti Frutta fresca di stagione Frutta secca Dessert Dolce semplice Budino Yogurt alla frutta Succo di frutta Gelato DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto gr 70-80 40 30-40 35+60 35+20 125 60 150-200 70 100 50-60 gr 350 250 gr 80-100 100-150 80-100 40-50 n.1 50-70 50 50 150 gr 200 150-200 80-100 200 100-120 10-15 5 150 30 gr 50 125 125 125 100 VARIAZIONI IN PESO DEI PRINCIPALI ALIMENTI CON LA COTTURA Nella tabella sottostante si trova il fattore di conversione, relativo all’aumento o alla riduzione di peso del prodotto dopo cottura. Alimenti Cereali Pasta di semola corta Pasta di semola lunga Riso brillato Tortellini freschi Tortellini secchi Gnocchi di patate Farina di mais per polenta Pasta all’uovo secca Pasta all’uovo fresca Farina per pizza Secondi piatti Carni :Bovino/suino/pollo/tacchino Pesce: merluzzo/platessa Legumi Legumi secchi Legumi freschi/surgelati Gelato Peso al crudo (g) Fattore di conversione crudo-cotto* Peso al cotto (g) 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 2,0 2,4 2,6 1,9 2 1,2 2 3 1,9 2 200 240 260 190 200 120 200 300 190 200 100 100 0,7 0,7 70 70 100 100 100 2,5 0,9 250 90 DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto STANDARD QUALITATIVI PER IL PRANZO: caratteristiche merceologiche degli alimenti ALIMENTI Pane fresco Pasta DA PROPORRE Tipo comune senza grassi aggiunti, a ridotto contenuto di sale; Integrale o ai cereali Pasta di semola; Pasta integrale Cereali minori Legumi Carne Orzo, farro, mais, cous cous….. Freschi; surgelati Bianca Pesce Salumi/carni trasformate Frutta Verdura Patate Condimenti Fresco, surgelato Prosciutto crudo magro; Bresaola Prosciutto cotto senza polifosfati Fresche; Pastorizzate Freschi; Semistagionati Parmigiano reggiano; Grana padano Fresca e di stagione Fresca e di stagione Fresche Olio extravergine di oliva Sale Iodato Acqua Del rubinetto Uova Formaggi CON MODERAZIONE DA EVITARE Pane condito Prodotti salati da forno Riso; Gnocchi Pasta fresca o all’uovo Rossa Tonno all’olio Mortadella; Wurstel Salsiccia Stagionati Surgelate Burro DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto In scatola Prodotti lavorati, precucinati e prefritti quali cotolette, polpette, nugghies. Altro pesce in scatola Salame Pancetta In polvere Formaggi fusi Sottilette Sciroppata Prefritte Olio di semi vari Oli vegetali (palma, cocco) Margarina, strutto Non iodato Dadi, preparati per brodo DISIDRATAZIONE Il rischio di disidratazione nell’anziano è piuttosto rilevante, con conseguenze che possono essere anche gravi. Le cause possono essere varie: l’anziano ha il senso della sete diminuito in presenza di patologie neurologiche o psichiatriche, l’assunzione spontanea di liquidi è ulteriormente ridotta patologie concomitanti quali diabete, lieve insufficienza renale etc; l’assunzione di alcuni farmaci, possono aumentare il fabbisogno idrico L’assicurare all’anziano la giusta quantità di liquidi nell’arco della giornata è pertanto fondamentale e quindi si consiglia di: Far assumere almeno 1l – 1l e mezzo di liquidi al giorno Fornire durante la mattinata e durante il pomeriggio due somministrazioni di liquidi offrendo bevande tiepide o calde (caffè, thè, tisane) oppure acqua Far consumare almeno 2 bicchieri di acqua a pasto Offrire di frequente frutta e verdura fresche DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Linee guida per la formulazione di diete per patologie Arcimboldo Testa di frutta 2014 Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Dr.ssa Claudia Chiarino, Dr.ssa Rosalia Liuzza, Dr.ssa Virginia Quattrone QUELLO CHE PER UN INDIVIDUO E’ CIBO, PUO’ ESSERE PER UN ALTRO VELENO. (Lucrezio) DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto INDICE PREMESSA pag. 44 REGOLE PER LA PREPARAZIONE E DISTRIBUZIONE DIETE SPECIALI pag. 45 DIETA IN BIANCO pag. 46 CELIACHIA pag. 47 DIABETE OBESITA’ – SOVRAPPESO pag. 49 REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO pag. 49 DISFAGIA pag. 49 PASTI VEICOLATI A DOMICILIO pag. 51 DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto PREMESSA Il livello di qualità della dieta speciale deve, pertanto, essere appropriato come quello del pasto collettivo; i soggetti allergici presentano gli stessi fabbisogni nutrizionali dei non allergici, quindi la loro alimentazione deve essere in linea con i principi di una sana alimentazione ed è necessario promuovere criteri di varietà, alternanza, stagionalità e consumo di alimenti protettivi anche all’interno di una tabella dietetica speciale. Le preparazioni devono quindi essere il più possibile sovrapponibili a quelle del menù giornaliero standard. In caso di allergie e intolleranze alimentari devono essere escluse dalla dieta tutte le preparazioni che contengono l’alimento responsabile o suoi derivati oltre che tutti i prodotti in cui l’alimento o i suoi derivati figurino in etichetta o nella documentazione di accompagnamento. La dieta speciale è un atto terapeutico di ordine sanitario ed è opportuno che le stesse vengano elaborate da personale adeguatamente formato (dietologi, dietiste, MMG). Il SIAN annovera, tra i suoi compiti istituzionali, la promozione di corrette abitudini nutrizionali per tutti i gruppi di popolazione ed intende fornire, attraverso queste linee guida, delle indicazioni dietetiche per la formulazione di menù speciali necessari per il controllo di patologie legate all’assunzione di alimenti. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto REGOLE PER LA PREPARAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLE DIETE SPECIALI La grande eterogenicità delle diete speciali e la particolare attenzione pretesa per la loro preparazione e distribuzione richiede che all’interno della cucina o del centro cottura sia presente un luogo appositamente dedicato o che, qualora non ci siano spazio sufficiente, che la preparazione delle diete venga effettuata in tempi diversi rispetto al menù standard. E’ opportuno inoltre che siano a disposizione stoviglie ed utensili appositi, che ci sia lo spazio per affiggere gli schemi dietetici elaborati ad hoc e che gli alimenti destinati alle diete speciali vengano stoccati in frigoriferi o su scaffalature ad essi dedicati. E’ necessario che vengano poi seguite alcune regole: Preparazione Tenere ben visibili le prescrizioni delle diete e leggerle attentamente. Controllare le etichettature per verificare che non siano presenti tracce dell’alimento proibito Non utilizzare la stessa acqua di cottura di alimenti con caratteristiche diverse (es. pasta di semola e pasta senza glutine) Utilizzare utensili appositamente dedicati Conservare le preparazioni in contenitori idonei e distinti e chiaramente identificabili Utilizzare dei vassoi monoporzione, DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Linee guida per la gestione delle tabelle dietetiche speciali DIETA IN BIANCO In genere viene richiesta per un arco di tempo limitato a seguito di gastroduodeniti, disturbi gastrointestinali, postumi di sindromi influenzali, condizioni che necessitano di una ripresa graduale dell’alimentazione. Dieta in bianco o leggera significa alimentazione a ridotto contenuto di grassi, con condimenti ridotti e priva di intingoli. NEL MENU’ Primo piatto asciutto SOSTITUIRE CON Pasta o riso all’olio o con pomodoro fresco con aggiunta di parmigiano reggiano o grana padano Primo piatto in brodo con pastina, orzo, farro. Riso pastina in brodo vegetale con aggiunta di parmigiano reggiano o grana padano Carne utilizzare carne magra bollita o ai ferri con aggiunta di olio crudo Pesce Sogliola, nasello, merluzzo al vapore o bollito con aggiunta di olio a crudo o succo di limone Formaggi/uova/affettati Prosciutto cotto sgrassato o carne/pesce come illustrato in precedenza Contorni Patate lesse, carote o altra verdura cotta Frutta Mela o banana o qualunque altra frutta fresca se espresso nel certificato Dolci/yogurt/gelato/budini Frutta o crackers DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CELIACHIA I pazienti affetti da celiachia non possono assumere alimenti contenenti gliadina, frazione del glutine contenuta nel frumento, nell’avena, nell’orzo e nella segale, nel farro; non esistono invece problemi per l’ingestione di riso e mais. Tale dieta prevede anche l’utilizzazione di prodotti dietetici specifici privi di glutine, il cui elenco è scaricabile dal sito www.celiachia.it. Tali prodotti, privi di glutine, sono presenti numerosi in commercio e sono riconoscibili dal marchio “spiga sbarrata”. NEL MENU’ Primo piatto asciutto: Pasta, gnocchi, ravioli Lasagne, pasta pasticciata, pasta al forno, pizza, focaccia, farina Kamut® Primo piatto in brodo con pastina, orzo, farro. Carne e pesce impanati SOSTITUIRE CON Riso, mais, miglio, prodotti dietetici per celiaci Riso, mais, miglio, prodotti dietetici per celiaci Riso,miglio, pastina aglutinata in brodo vegetale utilizzare carne e pesce cucinati semplicemente senza impanatura oppure utilizzare pangrattato e farina aglutinati (sottilette) Formaggi freschi e stagionati Formaggi a fette e spalmabili formaggini Prosciutto crudo Prosciutto cotto, bresaola, pancetta, wurstel, speck, mortadella, cotechino, coppa, salsiccia Uovo Contorni Purè istantaneo Frutta Pane, crackers, fette biscottate, grissini, crostini No sostituzione Prosciutto cotto e bresaola che non contengano fonti di glutine No sostituzioni se cucinati con alimenti permessi No sostituzioni Patate lessate o purè previsto per celiaci No sostituzioni Pane, grissini, fette biscottate confezionati con farine aglutinate e lieviti permessi Dolci, budini, gelato, creme, succhi di frutta, Frutta o prodotti previsti per celiaci yogurt, dessert confezionati Grassi, condimenti e varie: - burro, olio extravergine ed olio di oliva, olio di - No sostituzioni mais e girasole, arachide, soia e riso, lardo, strutto - margarine, olio di semi vari, olio di germe di grano - olio di oliva o extravergine di oliva - besciamella, maionese - ragù, sughi - prodotti previsti per celiaci - dadi ed estratti di carne - prodotti previsti per celiaci - prodotti previsti per celiaci DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Si consiglia di leggere attentamente l’etichetta dei prodotti utilizzati: la normativa attuale sull’etichettatura prevede che sino indicati in etichetta anche tutti i potenziali allergeni presenti non solo come ingredienti principali, ma anche in piccole quantità come contaminanti. In caso di dubbio consultare il prontuario per celiaci (www.celiachia.it) REGOLE PER UNA SANA CUCINA SENZA GLUTINE Quando possibile preparare gli alimenti senza glutine prima dei cibi comuni: questo riduce notevolmente il rischio di contaminazione dei cibi dietetici. Lavare accuratamente mani e superfici sporche di farina, stoviglie ed utensili serviti per la preparazione di altre pietanze contenenti il glutine (es. pasta) Usare fogli o teglie di alluminio o carta da forno su piastre e superfici che possono essere contaminate. Cucinare la pasta dietetica in un tegame pulito, con acqua non utilizzata per altre cotture, facendo attenzione a non mescolarla con lo stesso cucchiaio che si sta adoperando per la pasta normale e a lavare lo scolapasta od utilizzarne uno esclusivo per la pasta senza glutine. Non infarinare o impanare i cibi se non con farine o pangrattato consentiti. Non addensare sughi o salse con farina o amido di frumento. Non maneggiare il cibo con le mani infarinate o con utensili non lavati. DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto DIABETE - OBESITA’ /SOVRAPPESO Se non vengono aggiunti zuccheri semplici (zucchero, dolci in genere, vino) e se viene contenuta la frequenza di consumo di alimenti ad elevato indice glicemico, l’anziano diabetico può consumare il pasto offerto agli altri ospiti. REFLUSSO GASTROESOFAGEO – ERNIA JATALE Piuttosto frequente nella popolazione anziana, legata in genere a perdita di tonicità dello sfintere esofageo inferiore. Le indicazioni dietetiche comportano l’esclusione di alimenti che possono diminuire ulteriormente il tono dello sfintere o irritare la mucosa gastrica oppure rallentare lo svuotamento gastrico, in particolare cibi molto grassi (es. alimenti fritti o prefritti), cibi molto caldi o molto freddi, aglio, cipolla, agrumi, pomodori e prodotti a base di pomodori, spezie, erbe aromatiche. DISFAGIA In presenza di disfagia è necessario garantire la sicurezza del paziente, evitando il passaggio del cibo nelle vie respiratorie, fornire comunque il giusto apporto calorico per evitare malnutrizione o disidratazione, ed infine, ma non ultimo, proporre cibi invitanti ed adeguati ai gusti del paziente. Pertanto è indispensabile effettuare una scelta accurata degli alimenti da proporre e dei programmi giornalieri equilibrati rispetto al contenuto di tutti i nutrienti. La preparazione degli alimenti (frullatura, omogeneizzazione, macinazione, ecc) devono essere effettuati direttamente in cucina, arrivando alla sala di somministrazione già pronti. Tabella : Esempio di menù per disfagia lieve Primi piatti Secondi piatti Crepes gratinate con parmigiano grattugiato e besciamella Gnocchi di patate (non condire con formaggio filante) Gnocchi alla romana (con parmigiano grattugiato e foglie di spinaci passate) Gnocchi di ricotta e spinaci (con parmigiano e zucca passata) Polenta Carpaccio di carne o di pesce (attenzione alla fibre che devono essere eliminate) Frittata con verdure tritate (mai filacciose) DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Filetto di nasello in umido (attenzione alle lische) Polpette di carne o di pesce Polpettone di carne con verdura (mai filacciosa) Rotolo di carne tritata in salsa tonnata (evitare i capperi) Sformato di foglie di spinaci (frullare e passare gli spinaci) Sformato di zucca (passata) Uova ripiene Polpettone di patate Contorni Carote trifolate Cavolfiore bollito Cavolfiore bollito con acciughe (senza lische) Melanzane trifolate (senza bucce) Patate bollite al forno (no crosta) Peperoni al forno (sbucciati) Zucchine bollite o trifolate Dolci Bavarese alla crema di frutta Budino Gelati con esclusione di quelli con pezzetti di frutta, cioccolato, nocciole, ecc. Mousse alla frutta Tabella : Esempio di menù per disfagia grave Colazione Frullato con yogurt e frutta Latte arricchito al caffè con biscotti Semolino dolce (latte + farina di semola) Primi piatti Crema di carote con patate Pastina con parmigiano e grissini Passato di verdure con patate Semolino arricchito con omogeneizzato di carne Vellutata ai funghi Piatti unici Crema di ceci Crema di patate arricchita con latte e robiola Crema di piselli, patate e fontina Vellutata di cavolfiore al prosciutto Secondi piatti Crema di bresaola/prosciutto Crema di patate con carne Crema di legumi Crema di salmone/tonno Patè di formaggio e prosciutto cotto Contorni Crema di patate Crema di zucchine con patate Frullato di carote DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto PASTI VEICOLATI A DOMICILIO L’assistenza domiciliare alle persone anziane ha assunto una notevole rilevanza negli ultimi anni e rappresenta un settore che coinvolge sempre più frequentemente le Pubbliche Amministrazioni. Il servizio a domicilio deve rispondere a norme di sicurezza tali da garantire un’alta qualità igienico sanitaria degli alimenti, in tutte le fasi dalla preparazione al momento dell’utilizzo. Gli alimenti deperibili devono essere trasportati ad una temperatura compresa tra 60° e 65° in base all’art. 31 del D.P.R. 327/80. PROPOSTA DI UN MENU’ PER GLI ANZIANI A DOMICILIO Modulazione tabella dietetica invernale ed estiva Primi piatti In brodo Primi piatti asciutti Piatto unico (sostituisce il primo ed il secondo piatto ed è da abbinare al contorno) Piatti consigliati: Minestra di verdure/legumi con pasta (orzo, farro) /creme con crostini Pasta al pomodoro/al pesto Pasta alle verdure Risotti/gnocchi Tortellini di magro Pasta e legumi Pizzoccheri Lasagne vegetariane Polenta con brasato Pasta cuscus con pesce/ tonno Torta salata con verdure Secondi piatti Contorni Verdure cotte/crude Patate (solo in abbinamento con il primo piatto in brodo) Carne rossa/bianca Pesce Legumi Uova/frittata di verdure Formaggi freschi Prosciutto cotto/crudo/bresaola Frequenza di consumo 1 volta/ sett. Sostituibili con Pasta integrale con Verdure 1-2 volta /sett. 1 volta /sett. 1volta /sett. 1 volta / sett. Pasta al ragù di verdure almeno 1 volta ogni 2 sett. 2-3 volte /sett. 1-2 volte /sett. 1 volta /sett. 1 volta ogni 2 sett. 1 volta/ sett. 1 volta ogni 2 sett. (da alternare con formaggi e uova) Tutti i giorni 1 volta /settimana DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto Risotti alle verdure Zuppa mista di legumi con farro/orzo Lasagne alla bolognese Spezzatino con patate Pesce con patate Insalata di riso/farro Pizza/Focaccia Polpette di pesce (non prefritte) Polpette di legumi (non prefritte) PROPOSTA DI PASTI DOMICILIARI PER ANZIANI 1° SETTIMANA PRIMI LUNEDI' A PASTA POMODORO E BASILICO B PASTA OLIO E GRANA C RISO ALL'OLIO A PETTO DI POLLO AL LIMONE CONIGLIO IN UMIDO CON VERDURE PETTO DI POLLO AL LIMONE FILETTO DI NASELLO ALLA PASTA AL RAGU' DI VERDURE LIVORNESE FUSILLI CON ZUCCHINE NASELLO AL GRATEN PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE FILETTO DI NASELLO OLIO E LIMONE MINESTRONE DI LEGUMI CON PASTA /FARRO/ORZO POLPETTE DI VERDURE CREMA DI LEGUMI CON CROSTINI SFORMATO DI VERDURE PASTINA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO POLLO AL FORNO/LESSO VEGETALE RISOTTO ALLA MILANESE SCALOPPINE ALLA PIZZAIOLA B C A B C A B C GNOCCHI BURRO E SALVIA PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE PASTA AL TONNO PASTA ALLE VONGOLE PASTINA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE RAVIOLI DI MAGRO AL POMODORO RAVIOLI DI MAGRO BURRO E SALVIA PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A MARTEDI' MERCOLEDI' B C A B C GIOVEDI' VENERDI' SABATO SECONDI SCALOPPINE AL LIMONE PAILLARD PESCE AL FORNO PLATESSA GRATINATA PLATESSA OLIO E LIMONE FRITTATA DI VERDURE FRITTATA DI VERDURE POLLO AL FORNO/LESSO DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto CONTORNI INSALATA MISTA INSALATA MISTA INSALATA MISTA FINOCCHI GRATINATI FINOCCHI GRATINATI INSALATA MISTA PATATE AL FORNO PURE' PATATE AL FORNO/PURE' VERDURE GRATINATE VERDURE GRATINATE VERDURE LESSE ZUCCHINE TRIFOLATE ZUCCHINE TRIFOLATE ZUCCHINE ALL'OLIO CAROTE PREZZEMOLATE CAROTE PREZZEMOLATE CAROTE PREZZEMOLATE PROPOSTA DI PASTI DOMICILIARI PER ANZIANI 2° SETTIMANA LUNEDI' PRIMI SECONDI CONTORNI A GNOCCHI AL POMODORO FAGIOLINI IN INSALATA B RISOTTO AL POMODORO BRESAOLA CON RUCOLA BOCCONCINI DI VITELLO CON VERDURE POLLO LESSO FAGIOLINI IN INSALATA C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO PASTA AL RAGU’ DI VERDURE B PASTA E BROCCOLETTI C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A PASTA E FAGIOLI B CREMA DI LEGUMI CON CROSTINI C PASTINA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A RAVIOLI AL POMODORO B TORTELLINI BURRO E SALVIA C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A BAVETTE ALLE VONGOLE B BAVETTE GAMBERETTI E ZUCCHINE PASTINA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO C VEGETALE A POLENTA B PIZZOCCHERI C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE FILETTO DI MERLUZZO GRATINATO MERLUZZO AGLI AROMI MERLUZZO AGLI AROMI POLPETTE VEGETALI POLPETTE VEGETALI TACCHINO AL LIMONE ARROSTO DI VITELLO ARROSTO DI VITELLO ARROSTO DI VITELLO NASELLO ROSMARINO E SALVIA NASELLO ROSMARINO E SALVIA FAGIOLINI IN INSALATA INSALATA MISTA INSALATA MISTA INSALATA MISTA PURE' PURE' PURE' COSTE ALL'OLIO COSTE ALL'OLIO COSTE ALL'OLIO SPINACI OLIO SPINACI OLIO NASELLO ROSMARINO E SALVIA SPINACI OLIO BRASATO PIZZOCCHERI POLLO LESSO INSALATA MISTA INSALATA MISTA INSALATA MISTA DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto PROPOSTA DI PASTI DOMICILIARI PER ANZIANI 3° SETTIMANA PRIMI LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' SECONDI CONTORNI A PASTA POMODORO E RICOTTA B PASTA AL PESTO C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A RISOTTO FUNGHI E ZAFFERANO B GNOCCHI AL POMODORO C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A MINESTRONE DI VERDURE FARRO/ORZO FRITTATA ALLE ERBE INVOLTINI DI BRESAOLA POLLO LESSO BOCCONCINI DI POLLO BOCCONCINI DI POLLO BOCCONCINI DI MOZZARELLA FILETTO DI NASELLO ALLA LIVORNESE FAGIOLINI FAGIOLINI FAGIOLINI VERDURE GRATINATE VERDURE GRATINATE VERDURE GRATINATE INSALATA MISTA B FILETTO DI NASELLO ALLA LIVORNESE INSALATA MISTA CREMA DI VERDURE CON CROSTINI C PASTINA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE NASELLO AL VAPORE INSALATA MISTA PETTO DI POLLO AGLI AROMI ZUCCHINE TRIFOLATE B FUSILLI AI BROCCOLETTI C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE D SEMOLINO IN BRODO VEGETALE PETTO DI POLLO AGLI AROMI POLLO LESSO POLLO LESSO ZUCCHINE TRIFOLATE ZUCCHINE TRIFOLATE ZUCCHINE TRIFOLATE A PASTA OLIO E OLIVE SEPPIE IN UMIDO CON PISELLI CAROTE PREZZEMOLATE B RISOTTO GAMBERETTI E ZUCCHINE SEPPIE IN UMIDO CON PISELLI CAROTE PREZZEMOLATE SOGLIOLA AGLI AROMI CAROTE PREZZEMOLATE TORTA PASQUALINA SPINACI OLIO E GRANA PIZZA MARGHERITA POLLO LESSO SPINACI OLIO E GRANA INSALATA A GIOVEDI' VENERDI' PASTA AL RAGU' DI VERDURE C PASTINA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A SABATO PASTINA IN BRODO VEGETALE B PASTINA IN BRODO VEGETALE C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto PROPOSTA DI PASTI DOMICILIARI PER ANZIANI 4° SETTIMANA PRIMI LUNEDI' MARTEDI' A PASTA AL RAGU' DI VERDURE B PASTA E ZUCCHINE C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A RISI E BISI B GNOCCHI AL PESTO C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A MINESTRONE DI LEGUMI PASTA /FARRO/ORZO B CREMA DI LEGUMI CON CROSTINI MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO C PASTINA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A MACCHERONI ALLE VERDURE B FUSILLI ALL'ORTOLANA C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE A PASTA ALLO SCOGLIO B PASTA AL SALMONE PASTINA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO C VEGETALE A LASAGNE ALLA BOLOGNESE B POLENTA C PASTA OLIO E GRANA O SEMOLINO IN BRODO VEGETALE SECONDI CONTORNI BATTUTA DI MANZO AI FERRI BATTUTA DI MANZO AI FERRI BATTUTA DI MANZO AI FERRI TROTA ALLA MUGNAIA TROTA ALLA MUGNAIA TROTA ALLA MUGNAIA SFORMATO DI VERDURA/MELANZANE ALLA PARMIGIANA SFORMATO DI VERDURA/MELANZANE ALLA PARMIGIANA POLLO LESSO LONZA AL LATTE LONZA AL LATTE LONZA AL LIMONE INSALATA DI POLIPO PESCE OLIO E LIMONE CAVOLFIORI E BROCCOLETTI CAVOLFIORI E BROCCOLETTI CAROTE ALL'OLIO FAGIOLINI FAGIOLINI FAGIOLINI PESCE OLIO E LIMONE INSALATA MISTA POLPETTE DI VERDURE POLPETTE DI VERDURE TACCHINO AL LIMONE BROCCOLI SALTATI BROCCOLI SALTATI INSALATA DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto PATATE AL FORNO PATATE AL FORNO PATATE AL FORNO VERDURE LESSE MISTE VERDURE LESSE MISTE VERDURE LESSE MISTE INSALATA MISTA INSALATA MISTA RIFERIMENTI SIAN PER AREA SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE Direttore: dr. Giovanni Bonfà Area Monza Resp. U.O. dr.ssa Alessandra Galbiati Referente medico: dr.ssa Claudia Chiarino Via E. De Amicis, 17 20900 Monza Tel 039.2384601/4767 mail [email protected] Albiate Besana Brianza Biassono Briosco Brugherio Carate Lissone Macherio Monza Renate Sovico Triuggio Vedano al Lambro Veduggio Verano Villasanta Area Desio Resp. U.O. dr. Giovanni Bonfà Referente medico: dr.ssa Rosalia Liuzza Via U. Foscolo, 24 20832 Desio Tel 0362.483201/12 mail [email protected] Barlassina Bovisio Masciago Ceriano Laghetto Cesano Maderno Cogliate Desio Giussano Lazzate Lentate sul Severo Limbiate Meda Misinto Muggiò Nova Milanese Seregno Seveso Varedo Area di Vimercate Resp. U.O. dr.ssa Ida Bertini Referente medico: dr.ssa Virginia Quattrone Via Roma, 85 20865 Usmate Velate Tel 039.6288021 mail [email protected] Agrate Brianza Aicurzio Arcore Bellusco Bernareggio Burago di Molgora Busnago Camparada Caponago Carnate Cavenago di Brianza Concorezzo Cornate d’Adda Correzzana Lesmo Mezzago Ornago Roncello Ronco Briantino Sulbiate Usmate Velate Vimercate DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto A cura di Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione Direttore: Dr. Giovanni Bonfà Dr.ssa Ida Bertini Malgarini (Responsabile U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione) Dr.ssa Alessandra Galbiati (Responsabile U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione) Dr.ssa Claudia Chiarino (dirigente medico) Dr.ssa Rosalia Liuzza (dirigente medico) Dr.ssa Virginia Quattrone (dirigente medico) Giulia Besana (tirocinante, laureanda in Tecnologie della Ristorazione) 2014 DPT Prevenzione Medica – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Linee Guida nutrizionali per la stesura del Capitolato d’appalto