MiniGuide arteservizi.eu Chiesa SS. Nazaro e Celso Chiesa SS Nazaro e Celso Zanchi Antonio (Martirio di San Bartolomeo), Pittoni Giovambattista (Adorazione dei Magi) Cenni storici Il nucleo originario della chiesa attuale viene fondato all'inizio del Trecento ma la collegiata conosce un primo, grande capitolo di rinnovo durante il Quattrocento. Nel 1515 la chiesa fu affidata al prevosto Altobello Averoldi a cui si deve la commissione a Tiziano della grande opera, il Polittico, che prenderà poi il suo Ricostruita integralmente nella seconda metà del nome. Con L'Averoldi la chiesa si arricchisce di Settecento sulla base di un edificio molto più antico, sculture e dipinti a cui si aggiungono le commissioni è oggi un grande esempio di architettura di nuovi arredi liturgici, il rifacimento dell'organo, neoclassica. delle cantorie e soprattutto della Sala Capitolare. La facciata è imponente e presenta otto colonne corinzie con a capo un timpano triangolare attorno Nel 1553 si procede all'ampliamento e al quale sono presenti sette statue richiamanti all'abbellimento della facciata con una nuova veste altrettante figure religiose di santi. rinascimentale, mentre all'interno si completano la L'interno, a navata unica con cinque cappelle canonica e il secondo organo. I lavori di abbellimento minori per lato, presenta un ampio presbiterio e continuano anche all'inizio del Seicento, un'abside semicircolare. In testa alla navata si apre interessando soprattutto le cappelle laterali, fra cui un vasto pronao che fa da atrio d'ingresso alla navata quella del Santissimo Sacramento. stessa, dalla quale è separato mediante due colonne corinzie giganti che fungono da portale d'ingresso Nel 1667 viene commissionato a Lelio Zucchi di interno. Verolanuova il nuovo coro ligneo, terminato e infine La copertura è formata da una volta a botte installato entro tre anni. Per meglio accogliere unghiata su tutta la navata, da cupola su base l'opera viene effettuato il rifacimento della ellittica sul presbiterio e infine da una semicupola pavimentazione dell'intera chiesa. sull'abside. Decora le pareti una successione unitaria di lesene corinzie che inquadrano le cappelle e La grande ricostruzione dalle fondamenta della sorreggono una trabeazione continua, sulla quale si chiesa si deve al prevosto Alessandro Fè d'Ostiani imposta la volta. Contiene numerose e preziose opere d'arte del La nuova chiesa viene riaperta al culto nel 1780. Tiziano (Polittico Averoldi, capolavoro giovanile), del Moretto (Incoronazione della Vergine con i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Francesco d'Assisi e Nicola di Bari – Cristo in passione con Mosè e Salomone - Adorazione dei pastori con i santi Nazaro e Celso), di Paolo da Cayluna il vecchio (Madonna col Bambino tra i santi Lorenzo e Agostino),Antonio Gandino (Polittico di San Roco), Corso Giacomo Matteotti – Brescia www.arteservizi.eu