Raffaele Colaizzo, Formez I Programmi Operativi della Cooperazione Territoriale Europea e le opportunità per i territori brindisini Seminario “Territori Innovativi per la Cooperazione Europea” Brindisi, 17 settembre 2008 Centro di Competenza “Politiche e Strumenti per lo Sviluppo Locale” Il quadro di riferimento Il peso finanziario della CTE nelle politiche di coesione CReO 15,95% CTE 2,52% Il Regolamento 1083 (articolo 21) assegna 7.750 milioni di euro alla CTE (2,52% del totale dei fondi), di cui 7.550 milioni alle tre componenti e 200 milioni al Programma PEACE in Irlanda Convergenza 81,54% La distribuzione del FESR per la “Cooperazione territoriale europea” Transnazionale (1.582 milioni di euro, 21%) Interregionale (392 milioni di euro, 5%) Transfrontaliera (5.576 milioni di euro, 74%) Le aree di cooperazione • Cooperazione transfrontaliera: i PO sono definiti per ciascuna frontiera o gruppo di frontiere da un raggruppamento a livello NUTS 3 (art. 35, 1083). Le zone di flessibilità (art 21, 1080) possono godere di finanziamenti. • Cooperazione transnazionale: i PO sono definiti al livello di ciascuna delle 13 zone di cooperazione transnazionale definita dalla Commissione. • Cooperazione interregionale: i PO sono definiti per l'insieme del territorio dell’Unione Europea (art. 35, 1083). Le risorse finanziarie FESR per la cooperazione europea in Italia CTE TRANSFRONTALIERA 457.919.072 54,1 Italia-Francia Alpi (ALCOTRA) 87.419.616 10,3 Italia-Francia frontiera marittima 94.928.391 11,2 Italia-Svizzera 68.811.858 8,1 Italia-Austria 37.684.265 4,5 Italia-Grecia 57.538.575 6,8 Italia-Malta 19.106.204 2,3 Italia-Slovenia 92.430.163 10,9 61.582.966 7,3 ENPI-CBC Italia-Tunisia 12.595.744 1,5 ENPI-CBC Bacino Mediterraneo 48.987.222 5,8 ENPI-CBC Il FESR cofinanzia i programmi di cooperazione transfrontaliera nell’ambito dei due strumenti di cooperazione esterna dell’Unione, IPA ed ENPI IPA-CBC IPA-CBC-Adriatico CTE TRANSNAZIONALE 117.145.966 13,8 117.145.966 13,8 209.805.513 24,8 Spazio Alpino 36.148.288 4,3 Europa Centrale 32.946.071 3,9 Europa Sudorientale 43.050.642 5,1 Mediterraneo 97.660.512 11,5 TOTALE - Transfrontalieri centro-settentrionali 846.453.517 100,0 381.274.293 45,0 FESR e strumenti di assistenza esterna: IPA Lo strumento di assistenza preadesione (Instrument for Pre-Accession Assistance, IPA, Regolamento 1085 del 2006) prevede interventi relativi al sostegno alla transizione e sviluppo istituzionale, alla cooperazione transfrontaliera, allo sviluppo regionale, allo sviluppo delle risorse umane ed allo sviluppo rurale, a favore di Croazia, Turchia, Macedonia (Allegato I), Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia (Allegato II). Come funziona IPA IPA è costituito da cinque componenti. Due componenti riguardano l'insieme dei paesi beneficiari (Allegato 1 e Allegato 2): assistenza alla transizione e al rafforzamento delle istituzioni; cooperazione transrontaliera. Le altre tre componenti sono destinate solo ai paesi candidati. La componente sviluppo regionale mira a preparare il paese all'attuazione delle politiche finanziata da FESR e FC. La componente sviluppo delle risorse umane riguarda la preparazione al FSE. La componente sviluppo rurale concerne la preparazione alla politica agricola comune e alle relative politiche. FESR e strumenti di assistenza esterna: ENPI Lo strumento europeo di vicinato e partenariato (European Neighbourhood and Partnership Instrument, ENPI, Regolamento 1638 del 2006) è finalizzato alla creazione di una zona di prosperità e di buon vicinato tra l’Unione europea e i Paesi ed i territori limitrofi (Algeria, Armenia, Autorità palestinese della Cisgiordania e di Gaza, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Federazione russa, Giordania, Georgia, Israele, Libano, Libia, Marocco, Moldavia, Siria, Tunisia, Ucraina). Come funziona ENPI • Per i programmi nazionali o multinazionali sono adottati dei documenti di strategia, contenenti i programmi indicativi pluriennali dotati di specifici budget. Sulla base dei documenti di strategia la Commissione adotta i c.d. programmi d’azione. • Per i programmi di cooperazione transfrontaliera sono adottati uno o più documenti di strategia specifici, sulla base dei quali vengono poi adottati i programmi operativi congiunti relativi ciascuno a una regione frontaliera. Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna (IV B) Europa Sud Orientale Mediterraneo (IV B) Adriatico (IPA) (ENPI - CBC) Bacino Mediterraneo (ENPI - CBC) Italia - Tunisia (IV A) Italia - Malta (IV A) Italia - Grecia Le regioni del Mezzogiorno nei PO della cooperazione territoriale europea Tipologie generali di priorità • Competitività, attrattività, innovazione • Accessibilità e mobilità • Ambiente • Coesione sociale e culturale • Integrazione economica e commerciale • Turismo • Cooperazione istituzionale • Sviluppo territoriale Alcune disposizioni attuative • I PO hanno Autorità uniche: un’AdG unica, un’AC unica ed un’AA, quest’ultima situata nello Stato Membro dell’AdG. L’AdG, l’AdC e il CdS sono assistiti da un segretariato tecnico. L’AdA è assistita da un gruppo di controllori composto da un rappresentante di ciascuno Stato Membro. • Il piano finanziario è unico e non ripartito per SM. L’AT è al 6%. • Il limite di cofinanziamento è del 75% della spesa ammissibile. Se un partecipante appartiene ad uno SM con un PIL per abitante inferiore all’85% della media comunitaria, il limite è elevato all’85%. Il GECT (Regolamento 1082 / 2006) • La costituzione di un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) ha l’obiettivo di facilitare e promuovere la cooperazione territoriale (transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale) (art. 1, 1082), affidando al Gruppo l’attuazione di programmi o progetti di cooperazione territoriale cofinanziati dalla Comunità (art. 7, 1082). • Il GECT ha personalità giuridica, è composto da membri di almeno due Stati ed è partecipato da SM, autorità regionali, autorità locali, organismi di diritto pubblico. È oggetto di una convenzione. Partenariati di progetto e disposizioni finanziarie • Ogni partenariato di progetto ha un beneficiario principale (lead partner) che assicura la buona gestione finanziaria, l’esecuzione dell’intera operazione, la legittimità delle spese, il trasferimento dei contributi (art. 20, 1080). • Nella cooperazione transnazionale, il FESR può finanziare, se giustificato ed entro un limite del 20%, le spese sostenute da partner situati esternamente alla zona che partecipa alle operazioni (art. 21, 1080). Partenariati di progetto e disposizioni finanziarie (segue) • Nella cooperazione transfrontaliera e transnazionale, le operazioni devono includere beneficiari di almeno due Paesi (art. 19, 1080) ma possono essere realizzate in un unico Paese. Nella cooperazione interregionale, le operazioni devono includere beneficiari di almeno tre Stati Membri o tre Paesi di cui due Stati Membri (art. 19, 1080). • Il FESR può finanziare le spese per operazioni eseguite sul territorio di Paesi non appartenenti all’Unione entro il limite del 10% del contributo al PO. Qualità e responsabilità • La qualità della cooperazione tra i partner deve rispondere ad almeno due di queste modalità: (a) elaborazione congiunta, (b) attuazione congiunta, (c) personale condiviso, (d) finanziamento congiunto. • Secondo il principio del Lead Partner, il capofila: (a) è responsabile dell’attuazione del progetto; (b) firma la convenzione con l’Autorità di Gestione, (c) sottoscrive un accordo interpartenariale; (d) garantisce la coerenza delle spese, (e) verifica l’effettuazione del controllo sulla regolarità della spesa dei partner, (f) trasferisce il contributo ai partner. I possibili partner • Organismi pubblici (Stato ed enti pubblici territoriali) • Organismi di diritto pubblico che soddisfano specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale • Organismi di diritto privato che soddisfano esigenze di interesse generale, hanno carattere non industriale o commerciale, rendono disponibili al pubblico i risultati del progetto. Non è possibile la partecipazione diretta di organismi di diritto privato che soddisfano esigenze di tipo commerciale ed industriale. ... quindi possono partecipare • Regioni, Province, Comuni, altre istituzioni pubbliche, Università, Istituti di ricerca, Agenzie di sviluppo, Camere di Commercio, ONG, strutture di volontariato, operanti nel settore sanitario e sociale, enti turistici, etc. • Possono partecipare anche PMI, imprese pubbliche e private e loro associazioni, purché non perseguano finalità industriali o commerciali e siano disposte a rendere disponibili al pubblico i risultati del progetto • Comunque i potenziali beneficiari vengono identificati a livello di singolo bando. L’organizzazione italiana • Per ciascun programma di cooperazione transnazionale è stato costituito un Comitato Nazionale presieduto da una Regione che assume il ruolo di Coordinatore Nazionale. • Il Comitato è composto da rappresentanti di Amministrazioni Centrali, Amministrazioni Regionali, Rappresentanti del partenariato socioeconomico • Ogni Comitato Nazionale è Collegato al Gruppo Nazionale di Controllo Strategico (Presieduto dal DPS) Il PO Italia Grecia Elementi identificativi • L’area ammissibile è formata dalla Regione della Grecia Occidentale, dalla Regione delle Isole Ioniche, dalla Regione di Epiro, dalla Regione Puglia (Province di Bari, Brindisi, Lecce). Territori adiacenti ammessi sono la Prefettura di Ilia, le Province di Taranto e Foggia • Il PO (approvato il 28.3.08) è dotato di un bilancio complessivo di circa 118 milioni di euro. Il finanziamento comunitario per il tramite del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ammonta a circa 89 milioni di euro • L’AdG è il Ministero dell’Economia e delle Finanze della Repubblica di Grecia. Articolazione del PO Italia - Grecia Finalità generali del Programma Rafforzare la competitività e la coesione territoriale nell’area di programma verso lo sviluppo sostenibile, connettendo i potenziali di crescita su entrambi i versanti della frontiera marittima Asse prioritario 1 Rafforzare la competitività e l’innovazione (28%) Asse prioritario 2 Migliorare l’accessibilità a reti e servizi (25%) Asse prioritario 3 Migliorare la qualità della vita, tutelare l’ambiente e rafforzare la coesione sociale e culturale (41%) Obiettivo 1.1 Rafforzare l’interazione fra ricerca, innovazione, PMI e autorità pubbliche Obiettivo 2.1 Rafforzare le connessioni transfrontaliere aumentandone integrazione e sostenibilità Obiettivo 3.1 Promuovere il patrimonio culturale e naturale Obiettivo 1.2 Promuovere le nuove tecnologie avanzate a livello transfrontaliero Obiettivo 2.2 Miglioramento dei trasporti, della informazione, di reti e servizi di comunicazione Obiettivo 3.2 Valorizzare e migliorare la protezione e la gestione congiunta delle risorse naturali e del rischio naturale e tecnologico Obiettivo 3.3 Proteggere la salute e l’integrazione sociale promuovere La procedura di selezione I progetti possono essere standard o strategici. Questi ultimi si riferiscono a priorità di particolare rilievo e sono selezionati attraverso bandi specifici, che possono essere “a due stadi”. Il PO Mediterraneo Elementi identificativi • Partecipano Regioni (NUTS II) di dieci Stati mediterranei (Dec. CE 31.10.2006): Cipro, Francia, Italia, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna, Regno unito, Croazia e Montenegro. • Gli assi prioritari sono: (1) innovazione, (2) sviluppo sostenibile, (3) accessibilità, (4) sviluppo integrato e policentrico dello spazio euromediterraneo. • Il budget è di 257 milioni di euro, di cui 193 di contributo comunitario (FESR 75%). • I progetti sono selezionati attraverso bandi tradizionali o bandi su obiettivi specifici stabiliti dal CdS (Progetti Strategici). Articolazione del PO MED Finalità generali del Programma Migliorare la competitività dello spazio Mediterraneo per promuovere lo sviluppo e l’occupazione Promuovere la coesione territoriale e la tutela ambientale in una logica di sviluppo sostenibile Asse prioritario 1 Rafforzamento della capacità di innovazione Asse prioritario 2 Tutela dell’ambiente e promozione dello sviluppo territoriale sostenibile Asse prioritario 3 Miglioramento della mobilità e dell’accessibilità territoriale Asse prioritario 4 Promozione di uno sviluppo policentrico e integrato dello spazio Mediterraneo Obiettivo 1.1 Disseminazione di tecnologie innovative e know how Obiettivo 2.1 Protezione e sviluppo delle risorse naturali e culturali Obiettivo 3.1 Miglioramento dell’accessibilità via mare e rafforzamento della multimodalità Obiettivo 4.1 Coordinamento delle politiche di sviluppo e miglioramento della governance territoriale Obiettivo 1.2 Rafforzamento della cooperazione strategica fra attori dello sviluppo economico ed autorità pubbliche Obiettivo 2.2 Promozione delle energie rinnovabili e miglioramento dell’efficienza energetica Obiettivo 3.2 Supporto all’uso delle tecnologie dell’informazione per una migliore accessibilità e la cooperazione territoriale Obiettivo 4.2 Rafforzamento dell’identità culturale e valorizzazione delle risorse culturali per l’integrazione mediterranea Obiettivo 2.3 Prevenzione dei rischi marittimi e rafforzamento della sicurezza in mare Obiettivo 2.4 Prevenzione e contrasto dei rischi naturali Gli Organismi di Gestione Autorità di gestione PACA (F) Autorità di Certificazione CDC (F) Autorità di Audit CICC (F) Comitato di Sorveglianza Segretariato Tecnico Congiunto Delegazioni (9SM +IPA) Comitato di Selezione IT Comitato Nazionale (Regioni+AACC+PI+PES) Gruppi di lavoro La procedura di selezione a due stadi Proposte non selezionate e non eligibili Bando per la presentazione dei progetti Elaborazione della pre-candidatura Istruttoria da parte del Segretariato tecnico congiunto Istruttoria da parte del Segretariato tecnico congiunto Possibile collaborazione con esperti esterni Pre-selezione da parte del Comitato di Selezione Selezione dei progetti da parte del Comitato di selezione Progetti non selezionati Elaborazione della candidatura completa Contratto stipulato tra l’Autorità di Gestione e i Capo fila dei progetti selezionati Il Programma Operativo SEE Elementi identificativi • Partecipano Regioni (NUTS II) di 17 Paesi: appartenenti all’Unione, candidati (Croazia, Turchia, FYROM), potenziali candidati (Albania, Bosnia-Herzegovina, Serbia, Montenegro), paesi terzi ENPI (Moldova, Ucraina). • Gli assi prioritari sono: (1) innovazione e imprenditorialità, (2) ambiente, (3) accessibilità, (4) aree di crescita sostenibile. • Il budget è di 245 mln di euro (206 di FESR). I bandi sono aperti o ristretti a beneficiari strategici. • L’AdG è la National Development Agency of Hungary di Budapest Articolazione del PO SEE Finalità generali del Programma Migliorare il processo di integrazione territoriale, economico e sociale Contribuire alla coesione, alla stabilità e alla competitività attraverso lo sviluppo di partenariati transnazionali ed azioni congiunte in settori di importanza strategica Asse prioritario 1 Facilitazione dell’innovazione e dell’imprenditorialità Asse prioritario 2 Protezione e miglioramento dell’ambiente Asse prioritario 3 Miglioramento dell’accessibilità Asse prioritario 4 Sviluppo di sinergie transnazionali per aree di crescita sostenibile Obiettivo 1.1 Sviluppare reti di tecnologia & innovazione in campi specifici Obiettivo 2.1 Migliorare la gestione integrata delle acque e la prevenzione del rischio idrogeologico Obiettivo 3.1 Migliorare il coordinamento per la promozione, pianificazione e operatività delle reti di trasporto Obiettivo 4.1 Affrontare i problemi cruciali che affliggono le aree metropolitane ed i sistemi regionali di insediamento Obiettivo 1.2 Sviluppare un ambiente favorevole alla imprenditorialità innovativa Obiettivo 2.2 Migliorare la prevenzione del rischio ambientale Obiettivo 3.2 Sviluppare strategie per ridurre il c.d. “divario digitale” Obiettivo 4.2 Promuovere un modello bilanciato di aree di sviluppo attrattive e accessibili Obiettivo 1.3 Migliorare le condizioni generali per l’innovazione Obiettivo 2.3 Promuovere la cooperazione nella gestione del patrimonio naturale e delle aree protette Obiettivo 3.3 Migliorare le condizioni di base delle piattaforme multimodali Obiettivo 4.3 Promuovere l’uso dei valori culturali per lo sviluppo Obiettivo 2.4 Promuovere l’efficienza dell’energia e delle risorse Le procedure del primo bando • I bandi possono essere aperti per la selezione di progetti standard oppure mirati (targeted) per la selezione di progetti strategici • E' stato avviato il primo bando, dedicato a progetti standard, con una procedura di selezione in due fasi, la prima con scadenza 13 giugno 2008. • La prima fase è basata su una manifestazione di interesse e prevede la selezione di pre-candidature. Nella seconda vengono presentate le candidature complete. Questa fase di concluderà entro l’anno. Il Programma IPA Elementi identificativi • Alla “componente transfrontaliera” di IPA partecipano territori di otto Stati dello spazio adriatico: Italia (22 province), Slovenia, Grecia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Albania e Serbia. • Gli assi prioritari sono: (1) cooperazione economica, sociale e istituzionale; (2) risorse naturali e culturali, prevenzione dei rischi; (3) accessibilità e reti. • Il budget per il 2007-2009 è di 90,44 mln di euro (FESR e IPA) più 15,96 mln di euro di fondi nazionali • L’AdG è presso la Regione Abruzzo (Servizio Attività Internazionali) Articolazione del PO IPA Finalità generali del Programma Rafforzare strategie comuni tra regioni Adriatiche mediante azioni integrate e sostenibili Asse prioritario 1 Cooperazione economica, sociale e istituzionale Asse prioritario 2 Risorse naturali e culturali e prevenzione dei rischi Asse prioritario 3 Accessibilità e reti Obiettivo 1.1 Valorizzare la capacità di ricerca, anche innalzando il livello delle competenze, favorire il trasferimento dell’innovazione attraverso la creazione di reti fra il mondo imprenditoriale, istituzionale, dell’università, della formazione e della ricerca in particolare promuovendo attività di ricerca congiunta. Obiettivo 2.1 Valorizzazione, prevenzione e difesa della costa anche attraverso la gestione congiunta dell’ambiente marino e costiero e della prevenzione dei rischi. Obiettivo 3.1 Potenziamento dei sistemi portuali, aeroportuali e dei servizi connessi, assicurando l'intermodalità e l'integrazione tra reti esistenti. Obiettivo 1.2 Aumentare la propensione dei sistemi territoriali e produttivi a investire in R&I attraverso un’offerta diversificata e innovativa di agevolazioni finanziarie. Obiettivo 2.2 Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili ed il risparmio energetico. Obiettivo 3.2 Promuovere un sistema di servizi di trasporto sostenibile per migliorare i collegamenti in area adriatica. Obiettivo 1.3 Creazione di nuove reti di cooperazione e rafforzamento di quelle esistenti, nell’ambito delle politiche socio-sanitarie e del lavoro. Obiettivo 2.3 Rafforzare la capacità istituzionale di conservazione e gestione delle risorse naturali e culturali mediante la cooperazione regionale. Obiettivo 3.3 Incentivare e sviluppare le reti della comunicazione e dell'informazione e il loro accesso. Obiettivo 1.4 Promuovere servizi innovativi alla cittadinanza attraverso lo scambio di competenze tecniche e di governo e la diffusione di best practices tra amministrazioni ed enti locali. Obiettivo 2.4 Sviluppo sostenibilità della competitività delle destinazioni turistiche dell’Adriatico, attraverso il miglioramento della qualità dell’offerta e l’orientamento al mercato dei pacchetti turistici dell’area, valorizzando in particolare le risorse naturali e culturali Tipologie di progetti • Progetti congiunti, caratterizzati dalla partecipazione di almeno due soggetti, uno di in uno Stato Membro ed uno di un paese candidato/potenziale candidato all’ingresso nell’Unione Europea. La presentazione e la successiva approvazione di questi progetti avviene mediante bando pubblico. • Progetti strategici, nascono in risposta ad esigenze strategiche, hanno un alto livello di cofinanziamento, un partenariato esteso e una maggior durata rispetto ai progetti tradizionali. Questi progetti vengono individuati dal Comitato di Sorveglianza. Il Programma ENPI Elementi identificativi • Il PO Bacino del Mediterraneo (ENPI-CBC) interessa territori di numerosi paesi: Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Autorità Palestinese, Portogallo, Spagna, Siria, Tunisia, Turchia, Regno Unito (Gibilterra). In Italia sono ammesse le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana. • Il budget è di 173,6 milioni di euro più 10% di cofinanziamento • L’Autorità di Gestione Autonoma della Sardegna è la Regione I Programmi ENPI di bacino Articolazione del Programma Finalità generali del Programma Rafforzare la competitività e la coesione territoriale nell’area di programma verso lo sviluppo sostenibile, connettendo i potenziali di crescita su entrambi i versanti della frontiera marittima Asse prioritario 1 Rafforzare la competitività e l’innovazione (28%) Asse prioritario 2 Migliorare l’accessibilità a reti e servizi (25%) Asse prioritario 3 Migliorare la qualità della vita, tutelare l’ambiente e rafforzare la coesione sociale e culturale (41%) Obiettivo 1.1 Rafforzare l’interazione fra ricerca, innovazione, PMI e autorità pubbliche Obiettivo 2.1 Rafforzare le connessioni transfrontaliere aumentandone integrazione e sostenibilità Obiettivo 3.1 Promuovere il patrimonio culturale e naturale Obiettivo 1.2 Promuovere le nuove tecnologie avanzate a livello transfrontaliero Obiettivo 2.2 Miglioramento dei trasporti, della informazione, di reti e servizi di comunicazione Obiettivo 3.2 Valorizzare e migliorare la protezione e la gestione congiunta delle risorse naturali e del rischio naturale e tecnologico Obiettivo 3.3 Proteggere la salute e l’integrazione sociale promuovere Tipologie di progetti • Progetti strategici incentrati su temi scelti dal Comitato di Sorveglianza. Questa tipologia deve contribuire all’attuazione dei principi del Programma e a produrre effetti rilevanti. I progetti strategici hanno una dimensione finanziaria significativa (da 2 a 5 milioni di euro). Indicativamente il 40% del budget totale è destinato a finanziare progetti strategici. • Progetti standard proposti da attori locali attraverso partenariati transfrontalieri. Le attività sono selezionate tramite bandi predisposti nell’ambito del Programma. Il Programma INTERREG IV C Elementi identificativi • INTERREG IV C rilancia la cooperazione interregionale 2000-2006, eliminando la divisione dello spazio europeo in quattro quadranti e ricorrendo ad un unico PO (approvato a settembre 2007). • Possono partecipare territori dei 27 Paesi membri, più Norvegia e Svizzera • I due assi riguardano: (1) innovazione ed economia della conoscenza, (2) ambiente e prevenzione dei rischi • Il PO ha un budget FESR di 321 milioni di euro • L’AdG è a Lille in Francia I due assi prioritari • Innovazione ed Economia della Conoscenza: Innovazione, Ricerca e sviluppo tecnologico, Imprenditorialità e PMI, Società dell’Informazione, Occupazione, risorse umane ed educazione • Ambiente e Prevenzione dei Rischi: Rischi naturali e tecnologici, Gestione delle acque, Gestione dei rifiuti, Biodiversità e preservazione del patrimonio naturale, Energia e trasporto sostenibile, Patrimonio culturale e paesaggistico Tipologie di progetti • Progetti di iniziativa regionale, finalizzati alla cooperazione interregionale per attività di networking, trasferimento di esperienze, conoscenza e buone pratiche, progetti pilota o mini-programmi fine di sviluppare nuovi strumenti o approcci • Progetti di capitalizzazione finalizzati a trasferire risultati nelle politiche “correnti” delle regioni. I progetti “fast track” sono identificati dalla CE fra i progetti di capitalizzazione e ricevono sostegno aggiuntivo Risultati del primo bando • È stato concluso il primo bando, con 492 domande presentate, di cui 94 dichiarate ineleggibili. Su 105 progetti presentati da lead partners italiani, 20 sono stati dichiarati non ammissibili. • Su 12 progetti di capitalizzazione presentati, 6 hanno superato la valutazione di qualità e sono stati approvati. Su 4 progetti presentati da lead partners italiani, 3 hanno superato la valutazione di qualità e sono stati approvati dal CdS. Altri PO di cooperazione interregionale • Il Programma URBACT II promuove gli scambi di esperienze per individuare, trasferire e diffondere le migliori prassi in materia di sviluppo urbano sostenibile. Ha due priorità sulle città come motori dello sviluppo e sulla coesione sociale e l’attrattività dei sistemi urbani. • Il Programma INTERACT II ha l’obiettivo di migliorare e armonizzare gli strumenti e le procedure di gestione dei programmi dell’Obiettivo CTE, di migliorare la qualità dei programmi e dei progetti, di rafforzare la cooperazione lungo i confini esterni della UE. ... Altri PO • Il Programma ESPON II (European Spatial Planning Observation Network) promuove la realizzazione di studi, raccolta di dati, nonché l'osservazione e l'analisi delle tendenze di sviluppo territoriale nella Comunità. Conclusioni La qualità dei progetti di CTE • Valore aggiunto dell’approccio di Cooperazione Territoriale Europea, più capitalizzazione • Valore aggiunto dell’approccio territoriale allo sviluppo ed all’apertura, impatti per tutta l’area di cooperazione • Qualità del partenariato (non compagini formate in modo opportunistico) • Produzione di effetti strutturanti, non solo “scambio di buone pratiche” o “trasferimento di know-how”