ITA.in.ANTART.5
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PRINCIPALI ricovero per il personale (media 85 presenze)
FUNZIONI supporto logistico per il personale scientifico
operante in campi remoti
supporto logistico-operativo per la M/N Italica
supporto per le attività di ricerca con laboratori
e strumentazione
supporto per il personale ed il materiale
in transito per Dome C
supporto alle operazioni aeree italiane e straniere
I SERVIZI telecomunicazioni
infermeria e pronto soccorso
mensa e tempo libero
magazzini, officine e serbatoi carburante
Sala Operativa attiva 24h24 (per il coordinamento
di tutte le operazioni, sia locali che remote)
strutture per l’attività di meteoprevisione
MAIN lodging for personnel (85 people on average)
FUNCTIONS logistic support to scientific personnel working
in remote camps
logistic-operating support to the M/V Italica
support to research activities
(laboratories and instrumentation)
support to personnel and material in transit
to Dome C
support to the Italian and foreign aerial operations
THE SERVICES telecommunications
infirmary and first aid
cafeteria and free time
warehouses, equipment and fuel storage tanks
Operation Room, available around the clock
(to coordinate both local and remote operations)
Weather forecast structures
DATI TECNICI
MENSA-CUCINE
CANTEEN-KITCHEN
Superficie: 7.100 m coperti (laboratori, magazzini, impianti,
alloggi, servizi)
Alloggi: oltre 120 posti letto (76 nel corpo principale)
Energia: 880 kW installati
Mezzi: oltre 100 tra terrestri e marini
Impegno lavorativo: 12 ore al giorno
2
TEMPO LIBERO
FREE-TIME
MAGAZZINI
WAREHOUSE
UFFICI
TECHNICAL DATA
OFFICES
Surface: 7.100 m covered (laboratories, warehouses,
technical installations, sleeping areas, services)
Sleeping areas: more than 120 beds,
(76 in the main building)
Electricity: 880 kW installed
Vehicles: more than 100 (at land and sea)
Working time: 12 hours a day
2
OFFICINE
WORKSHOPS
Edificio Rumoroso
Noisy Building
Stazione MARIO ZUCCHELLI
a BAIA TERRA NOVA
Mario Zucchelli Station (MZS) is the permanent Italian Station built on the coast of Terra Nova Bay (74° 42’ S and 164° 07’ E - Elevation: 15 m).
On the granite rock of the coastal belt of the Northern Victoria Land, between the ice tongues of Campbell and Drygalski glaciers
GLI IMPIANTI TECNICI
TECHNICAL PLANTS
OPERAZIONI AEREE
1 centrale di produzione e distribuzione di energia elettrica
(composta da 2+2 generatori)
unit for electrical and thermal energy generation, with four diesel
generators (made up of two couples)
1 impianto di cogenerazione per lo sfruttamento dell’energia termica
prodotta dai generatori
1 co-generation system for the exploitation of the thermal energy
produced by the power generators
1 potabilizzatore per la produzione di acqua dolce mediante dissalazione
di acqua marina
1 drinkable water production machine by desalting sea water
MZS è dotata di 3 eliporti e di una pista di 3.000 m di lunghezza, preparata ogni anno sul ghiaccio marino, utilizzata da ottobre a novembre, per
il traffico aereo pesante (Hercules). A supporto delle attività scientifiche
vengono utilizzati aerei leggeri (modello Twin Otter) dotati di sci che utilizzano superfici naturali.
1 burner and 1 waste water cleaner (*)
AIR OPERATIONS
1 inceneritore e 1 depuratore delle acque di scarico (*)
1 nitrogen and 1 helium liquefiers
MZS has 3 helipads and a 3.000 m long sea-ice runway, available from
October to November, for heavy planes (Hercules). A light aircraft skiequipped (model Twin Otter), is also available for scientific activities.
(*) Most of garbage after collection is retrograded to Italy for disposal
(*) La gran parte del materiale di scarto viene riportato in Italia via mare
per lo smaltimento presso aziende autorizzate
Concordia Station consists of two cylindrical buildings joined
by a covered passage. Each cylinder (diameter 18.5 m, high
11 m) has three floors with a surface of 250 m2. The overall
height exceeds 14 m above the ice surface because the structure (200 ton in total) is supported by six legs and hexagonal
feet that can “move” to avoid the subsidence in the snow.
LABORATORI
LABORATORIES
ZONA NOTTE
SLEEPING QUARTERS
UFFICI
La Stazione può ospitare fino a 16 persone nella stagione invernale e 32 persone nella stagione estiva.
Ogni persona ha a disposizione 200 litri di acqua al giorno: 50 sono prodotti dalla neve
e 150 dal riciclo delle “acque grigie”
MEDICINA
SURGERY
Edificio Calmo
Quiet Building
Stazione CONCORDIA
a DOME C
Concordia is a new permanent research Station in Antarctica (75° 06’ S, 123° 21’ E - Elevation: 3.233 m).
The French Polar Institute (IPEV) and the Italian Antarctic Research Programme (PNRA)
signed a cooperation agreement in 1993 with a view to establishing the research Station Concordia
Dome C è considerato il sito per eccellenza per i futuri studi di astronomia
e astrofisica, scienze dell’atmosfera, scienze della Terra, biologia
e medicina e telerilevamento
OFFICES
The Station has facilities for accommodating 16 people over winter and 32 people during the summer. Each person has 200 litres of water
available per day: 50 litres are produced from the snow, 150 litres from “grey waters” recycling
Una nuova stazione di ricerca permanente in Antartide (75° 06’ S, 123°21’ E - Quota: 3.233 m).
L’Istituto Polare francese (IPEV) e il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA)
hanno siglato nel 1993 un accordo di cooperazione per la costruzione della Stazione di ricerca Concordia
MZS è la Stazione permanente italiana costruita sulla costa di Baia Terra Nova (74°42’ S e 164°07’ E - Quota: 15 m).
Poggia su una scogliera di granito della Terra Vittoria settentrionale, tra le lingue dei ghiacciai Campbell e Drygalski
2 liquefattori: 1 di azoto ed 1 di elio
La Stazione è costituita da 2 edifici cilindrici uniti da un
passaggio coperto. Ogni cilindro (diametro 18,5 m, altezza
11 m) ha 3 piani, ciascuno di 250 m2 di superficie. L’altezza
totale dal suolo (ossia dal ghiaccio) supera i 14 m, perché
ogni struttura (200 t in totale) poggia su 6 grandi piedi di
ferro che possono “muoversi” ed evitare lo sprofondamento nella neve.
The Dome C site is already being tested for future studies
on Astronomy and Astrophysics, Atmospheric Sciences,
Earth Sciences, Biology and Medicine and Remote Sensing
EPICA
EPICA (European Project for Ice Coring in
Antarctica) è una collaborazione tra 10
paesi europei, che ha realizzato la più lunga
registrazione continua dell’atmosfera del
passato e dei cambiamenti climatici.
Le analisi della carota di ghiaccio lunga
3.270,2 m dalla superficie al basamento
roccioso, copre circa 10-12 cicli glacialeinterglaciale e circa 900.000 anni.
La prosecuzione delle analisi delle carote
di ghiaccio permetterà di ricostruire con
maggiore dettaglio il clima del passato.
Un altro aspetto interessante è la presenza di alcuni laghi subglaciali nell’area di
Dome C.
The European Project for Ice Coring in
Antarctica (EPICA) is a collaboration among
10 European countries, that obtained the
longest continuous record of past atmosphere and climate changes. The analyses of the
ice core 3270.2 m long, from surface to the
bedrock, cover about 10-12 complete glacial-interglacial cycles and about 900.000
years.
Further researches on ice samples will
allow better past climate change interpretations. Another interesting feature is the
presence of several sub-glacial lakes in
the Dome C area.
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A che punto siamo
Il progetto di perforazione profonda EPICA, a Dome C, ha ottenuto il riconoscimento internazionale; ha già prodotto l’intera “carota” di ghiaccio (3.270,2 m) e si è così risaliti a dati climatici di circa 900.000 anni fa.
Anche l’esperimento BOOMERanG, che ha dato nuove indicazioni sulla struttura dell’Universo,
ha ottenuto grande risonanza.
L’assottigliamento dello strato di ozono è stato ampiamente studiato con rilevamenti da terra e
con misure aeree prese direttamente in alta atmosfera.
Il Progetto Cape Roberts, una trivellazione dei fondali marini per ricostruire la geologia
del Cenozoico, si è conclusa nei tempi voluti, coinvolgendo una qualificata rappresentanza internazionale.
La struttura geologica del continente è stata studiata con numerose missioni di rilevamento e campionamento e con misure geofisiche, poi sintetizzate in carte tematiche; in particolare la piattaforma continentale è stata sondata per oltre 50.000 km, lungo le rotte della nave geofisica.
PRINCIPALI Logistica:
a. trasporto personale
FUNZIONI
b. trasporto materiale
(apparecchiature, viveri, ecc.)
c. trasporto combustibile
Supporto alle ricerche oceanografiche:
a. laboratori: 240 m2
b. aree operative esterne: circa 400 m2
GLI IMPIANTI 1 impianto di dissalazione ad osmosi inversa
(per 40.000 lt di acqua al giorno)
TECNICI
1 impianto di incenerimento conforme
alle regole Marpol
1 sistema integrato di navigazione
1 sistema per ricezione carte meteo
MAIN Logistics:
a. personnel transport
FUNCTIONS
b. material transport
(equipment, provisions, etc.)
c. fuel transport
Support to oceanographic research:
a. laboratories: 240 m2
b. external operating areas: approximately 400 m2
TECHNICAL 1 inverse osmosis desalination system
(40.000 litres/day)
PLANTS
1 incineration system in compliance with Marpol rules
1 integrated navigation system
1 weather maps receiving system
Il Mare di Ross è ora più conosciuto nei suoi aspetti fisici e biologici. Le complesse interazioni
stagionali tra mare e ghiaccio e le ripercussioni a grande distanza sui 3 oceani figurano tra gli
studi di maggiore attualità.
Fino a quando dovrà durare questo impegno nazionale? Il cosiddetto Protocollo di Madrid, un
accordo aggiuntivo al Trattato Antartico, vincola le nazioni fino al 2041 ad uno scrupoloso
rispetto ambientale nel continente. In pratica nulla cambierà nei prossimi decenni. Sembra
logico che l’Italia, avendo acquisito certe competenze e raggiunto certe posizioni internazionali, non le vorrà disperdere, almeno fino a quella data.
DATI TECNICI
Classe ghiaccio: 100 A 1.1 RINA, 1A Super
Lunghezza: 119 m
Larghezza: 17.3 m
Pescaggio: 6.93 m
Stazza lorda: 6.000 t
Capacità cargo: 4.000 m3 (su 1.000 m2 in 4 stive)
Potenza: 6.100 HP
Autonomia: 15.000 miglia nautiche
Cabine: 28 (per un totale di 93 posti letto)
Equipaggio: 27
Progetto grafico a cura di XÓÔLAB DESIGN
in collaborazione con il Laboratorio Grafica e Immagini - INGV Roma
ITA.in.ANTART.5
TECHNICAL DATA
Ice Class: 100 A 1.1 RINA, 1A Super
Lenght: 119 m
Width: 17.3 m
Draft: 6.93 m
Dead weight: 6.000 t
Cargo capacity: 4.000 m3 (on 1.000 m2 in 4 holds)
Power: 6.100 HP
Autonomy: 15.000 nautical miles
Cabins: 28 (for a total of 93 bed in all)
Crew: 27
Nave ITALICA
Nave cargo-oceanografica, costruita nel 1981
nei cantieri di Vyborg (Russia) ed entrata in servizio nel 1983
“IL VIAGGIO DELLA NAVE ITALICA DALL'ITALIA ALL’ANTARTIDE”
Nel corso degli anni, la Nave Italica è stata dotata di strumentazione conforme a specifiche previste dal Protocollo di
Madrid (1991), con particolare riferimento alla protezione
ambientale. Durante le missioni nel Mare di Ross, da gennaio
a febbraio, vengono svolte ricerche di oceanografia chimica e
fisica, di geologia e biologia marina.
ITALIA
IN ANTARTIDE
Perché l’Italia in Antartide
Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) ha avuto inizio nel 1985 con l’obiettivo di
assicurare la partecipazione dell’Italia al Trattato Antartico e sviluppare ricerche scientifiche in
quel continente. Da allora, con cadenza annuale, si sono svolte Spedizioni scientifiche, i cui risultati hanno portato il nostro Paese al livello delle nazioni più importanti.
Uno dei successi riportati dall’Italia è stato indubbiamente quello di ottenere in tempi brevi
lo status di Paese Consultivo (ossia con diritto di voto) nel Trattato Antartico e, subito dopo,
quello di divenire Membro a pieno titolo dello SCAR (Scientific Committee on Antarctic Research). Si è
trattato di un doppio riconoscimento, politico e scientifico, che ha permesso al nostro Paese
di recuperare anni di ritardo.
Lo sforzo economico complessivo (di poco inferiore a 500 milioni di Euro, in 20 anni) ha condotto alla realizzazione di una Stazione costiera aperta nel periodo dell’estate australe e - congiuntamente al Programma francese - di una Stazione permanente sul plateau operativa in estate e in inverno. Una nave polare, modificata per servire sia alle ricerche oceanografiche che al
trasporto, è un altro traguardo consolidato. Sono state inoltre messe a punto varie tecnologie,
ad esempio nel campo delle telecomunicazioni e dell’automazione, necessarie alla ricerca.
Il Programma è mirato a comprendere aspetti peculiari dell’Antartide, ma anche fenomeni di portata globale, così da raggiungere gli stessi obiettivi perseguiti dalla comunità internazionale.
Where we are
Why Italy in Antarctica
The deep ice coring activity EPICA at Dome C has been internationally recognised as an interesting and successful project. It
has already produced all the ice core (3.270,2 meters), accordingly climatic data of about 900.000 years have been obtained.
Also the BOOMERanG experiment, that gave new indications on the structure of the Universe, has aroused a great deal of
interest.
The National Programme of Antarctic Research (PNRA) started in 1985 with the aim at ensuring participation of Italy in
the Antarctic Treaty and at developing scientific research in that continent. Since then scientific Expeditions have been
yearly performed. The results obtained have brought Italy to the level of the most important countries active in Antarctica.
The thinning of the ozone layer has been studied in detail by observations from land and in the high atmosphere by plane.
The Cape Roberts Project, a deep-sea drilling aiming at the study of Cainozoic geology, concluded in the time planned with
the help of qualified international support. The geological structure of the Antarctic continent has been studied by a number of specific missions of surveying and sampling and by geophysical measurements then synthesized in thematic maps.
The continental platform has been sounded for over 50.000 km along the route of the geophysical vessel.
At present the Ross Sea is well known in its physical and biological aspects. Some of the most interesting studies deal
with the complex interactions between ice and sea and their consequences at great distances on the 3 oceans.
This big national effort should last for quite sometime. The Madrid Protocol, an agreement supplementary to the Antarctic
Treaty, mentions the year 2041 as the date until which there is a firm commitment for a strict respect of the Antarctic environment. It seems a logical conclusion that, until that date, Italy would not waste the experience gained and the position
reached among the international Antarctic community.
nel MARE DI ROSS
M/V Italica is a cargo-oceanographic ship, built in 1981 at Vyborg (Russia)
and went on service in 1983
During the years, M/V Italica has been equipped with instrumentation on request, paying special attention at environmental protection according to the reccommendations of the
Madrid Protocol (1991).
During the Ross Sea Campaigns, (from January to February)
researches on chemical and physical oceanography, marine
geology and biology are carried out.
One of the outstanding results has been the achievement of the status of Consultative Party of the Antarctic Treaty (i.e.,
with the right to vote). Immediately after, Italy became a full Member of SCAR (Scientific Committee on Antarctic
Research). This was a double success, political and scientific, that allowed Italy to gain years of delay.
Consorzio per l’attuazione
del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide
PNRA S.C.r.l. (ENEA, CNR, OGS, INGV)
PNRA S.C.r.l. - Centro Ricerche Casaccia
Via Anguillarese, 301 • 00060 Roma
tel. +390630484816 • fax +390630484893
[email protected] • www.pnra.it
The total cost (nearly reaching 500 million Euros in 20 years) has brought to the construction of the coastal Station Mario
Zucchelli, opened during the austral summer and (together with the French Programme) to the construction of a permanent
year-round Station on the Antarctic Plateau. This Station, named Concordia, started operations during the 2005 season. A
modified polar vessel, able to perform oceanographic research and transport service, is another achievement. Technologies
such as telecommunications and automation, fundamental for research, have been developed further.
The Programme aims at studying not only peculiar aspects of Antarctica, but also phenomena of global interest, which
are also the objectives of the international scientific community.
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