L'apertura del cantiere di restauro nel foyer del Teatro F. Vespasiano di Rieti ha permesso l'inizio di una proficua collaborazione tra la restauratrice Anna Paola Salvi, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali del Lazio e l'Istituto d'Arte di Rieti con la sezione sperimentale allora operante “Conservazione e Restauro dei Beni Culturali”. Hanno reso più articolato e significativo questo progetto didattico sia l'apporto dell'Istituto Magistrale “Francesco Angelo” di Terni, che ha offerto una lettura del Calcagnadoro operante nel primo decennio del '900 nel Ternano, sia l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Rieti, che ha pubblicato un piccolo volume sul tema e ha organizzato la mostra didattica dei lavori degli allievi nel Teatro F. Vespasiano durante la Settimana dei Beni Culturali. Il progetto didattico ha previsto una prima fase di ricerca di archivio e di studio dei dati raccolti, e una seconda fase di esercitazioni in classe, di sopralluoghi con la restauratrice, di esperienze pratiche individuali e di gruppo. Queste hanno riguardato il bene architettonico nel suo complesso (rilievo architettonico della facciata) e nello specifico il ciclo decorativo eseguito a tempera da Calcagnadoro nel 1916 sui pilastri del foyer del teatro (rilievo grafico per accertare lo stato conservativo delle quattro Muse e del putto). L'occasione fornita dalle specifiche ricerche diagnostiche fatte dalla T.S.A. di Padova sui prelievi di intonaco dipinto, ha permesso agli studenti di entrare nel vivo della pratica del restauro e grazie alla guida della restauratrice il gruppo ha potuto acquisire conoscenze teoriche e competenze di base esercitandosi nella lettura visiva e tattile del bene e nei laboratori della scuola sperimentando, su tavolette predisposte, la tecnica della reintegrazione ad acquarello delle lacune. I risultati di questo percorso didattico sono stati documentati nella mostra dal titolo Le Muse di Calcagnadoro nel Teatro F. Vespasiano, dove figuravano anche grandi pannelli illustrati inerenti la vita dell'artista reatino cui è intitolato l'Istituto d'Arte, le sue più importanti imprese decorative condotte in città, la storia dell'edificio del Flavio per il quale Calcagnadoro decorò il vasto sipario.