Nut'h,o rlt'll;r r.lllà ;rrirtrlliv;r, rlovr, rrr,l r sccolo ltr t,rt,llo il lrritrro rrr,s/rzar lìrrlili_ c;rto i11 1111';11-1.;r ltalrrrlos;t llirgtlrl;t tlirlltr :enne. poi interrata nel rrx sècolo. Oggi la,,piazzaè l'epicentro di una zona molto aita moda. con tanti angoli gradevoli e nuovi locali. In mezzo uli,.ri'.i;i;r;A; il neorinascimentale mercato delle car"ni il_mattoni, ferro e vetro (Halles SaìnìGéry. 1881). rrasformato àrr ls8li.-;, centro culturale che propone esposizioni temporanee dedicate all.archltettura, all'urbanistica e ai fumetti. piacevole è ru.lrm*à ateli;;i la passeggiata nelle limitrofe \l: B CZJ). sede degli uries_ Van Noten e di altri stiisti belgi.ì Charrreux f t. C2l. dail.origiiitÀ 1ue {es Dansaert arredo urbano. come la statua dei-cane randagio_ZinneÉe, in fondo atta via. ùnà piccola deviazione sulla aest.a conOrc. alla Galerie Usage Externe C2. ruiàu tl. vteux-ivtorche_oux_Grains N. 46), dove i giovani artisti belgi esibiscono'la loro creatività.nel campo del design. della scuttura. della grafica e delle aiti visive lutstto. mar-sob ore l0-t9.1. La Centrale Electrique (1. CJ; @Ste_Ca_ /rsr/a u pagome n to, therine/St-Katelijnel. me.r-dom t0.30-18. Nell'edificio di tratto industriale. sede clella prima centrale elettnca cittadina (l 903). si trova un centro eu_ ropeo di arte contemporanea con mostre su 0estgn. moda. avanguardie artistiche. Pl1c.e Ste-Catherine/Sint Katelijneplein ( l. 8J: 6,Ste-Cat herine/St_Ka t el i;ne1. òran_ oe plazza quasi interamente occupata I .' ll rlirll'rrrttottlrt[r r.lrlr,sir r, l1rurr rl;rl;r ;r rh,sl r;t (l;lllit lorl(, s(,(,(,il1(,s(,it rli ttttir r.llit,s;t st.rrttt- lVlorrl rlr.r Arl., r,r lil,rrrrlr lrrrrl,r parsa. l_a chicsa rli Ste_Catherine/Sint Ka. telijnekerk, eretta cla poelaert ;.aiS54 racchiude a sinistra dell,entrata una tela (5. loterina) di Gaspard de Crayer. Oietro cnresa si trova la tour Nctire/Zworte Toren, del xr secolo. ii Maison de la Bellone* (1, BZ; @Ste- Cath.erine/St-Katelijne). Vi s i to; t ui_u'in ?re .t./.!d: chtuso in luglio: wwa.bellone. 0e. l\e[a popolare rue de Flandre, aj N. 46, questo palazzo ha una meravigliosa facciata creata dallo scultore archltetto Jean Cosyn, autore della GranO,pfacà. Magistrale sintesi fra classicismo francese e barocco fiammingo. possiede un parttcotare tetto lraslucido e un cortile che ospita mostre e performance dedicate a oanza, teatro e poesia. I Sl-Jean- Ba ptiste-a u _ Bégui nage/Be_ gunhotkerk van Sint Jan* 11. BJ; @Ste_ Catherine/St-Katelijne). V is ito, mar oie tu-t /; mer-uen 9_17. dom duronle le fun_ zroni. La chiesa del Battista. un tempo Bello anche l'internò. potente e armo_ I t Sacré (, C34; @Bourse/Beurs o De llriruckère). Prende questo nome il quar_ ticre compreso tra la rue de I'Écuyer/ si hildknaapstraat a nord e la rue du Maiché rr Place de Brouckère/Brouckèreplein 11. {3; @Oe Brouckère). La prazza e uno nodi vitali del tralfico brussellese, rx Herbes/Grasmarkt a sud. A partire dal 1960, il comune ha restaurato le vecchie case seisettecentesche e ha chiuso al traf_ fico I'intera zona, oggi protetta. In rue des Bouchers/Beenhouwersstraat si trova il popolare Théàtre Royal de Toonefheater Toone. teatro di marionette attivo dal 1g30. A est del quartiere si aprono le celebri Gale ries Royales St-Hubert*, coperte in vetro, costruite da Jean-Pierre Cluysenaer nel 1g46: vi si trovano boutique. Iibrerie, gastronomie, cinema, birrerie e caffè. Nel seminterrato una postazione multimediale, Bruxelles en Scène (galerie de la Reine NN. 13/15, uisito ore I 0- I 7: www.brure lles<nscene. be). costi- tuisce un piacevole diversivo per conoscere miti e storia della città. ,2 ll Mont des Arts e igrandi musei Òou1el t'ranta alle pagg. 48-49 uord. Malgrado il recente,iinoramento, sussistono notevoli edifici, quali il Caié C.on]in.entol (1874), ora sede diunu Uur.r, l'hòtel Métropole di Bordieux (lgZ()J na2ya9 ( re33 ). che iì pàr_ 1i1!Jro città alta si è sviluppata a ovest del cntro, entro la cerchia dei viali. sulle di_ 'rrguali pendenze di una serie di colline, rll cui si può tra l'altro godere cli suggestivi e panoramici affacci sulle guglie dil_ l;r Grand'Place e delle chiese cùcòstanti. l,;r r ;;i s.aggio a multisala ha perso gli ornamenti della facciata. Pjace des MartyrVMartelaarsplein (. 84; Q,lJe tsrouckère). Bella piazza tra uniformi patazzi classicheggianti: al centro, monu_ m.ento ol Belgio ( l83g): a sud, monumento al co,n.te di Mérode ( 1g9g t. caduto nella lotta pel I tn0lpendenza nel lg30: a nord, s/ele a lenneuol ( I897). autore dell'inno nazio_ nale. Poco a nord della piazza è I.éalise du ttntstère /Finisterrctekerk 11. 84). chiesa barocca del 1 708-30 CJ: l\'hnnaie/Ko^nìnklijke Muntsschouwburg, , rctto nel 1695 dall'italiano G.p Bombardi . r icostruito da Poelaert nel i855. con un ,r;rrrde pronao ionico sulla facciata; nel r,,rlrosiacceseil 25agosto I830la scintilla rlr,lla lotta per l'indipendenza. nroso; il pulpito è deì 1757: nel transetto destro. ('rocifissione, di De Crayer; nel transetto sinistro e nel coro tele di Theodor van Loon. i", ,u^d. la Monnaie/Muntplein lJl)e Brouckère). La vasta piazza 11. è chiu_ ,,,r lra due imponenti edifici: a ovest l7n_ :turch Center, a est il Théàtre Roval de la ri..iiii c.er ra pedonale dell,ilot Sacré, affollata di locali 1... beghinaggio. è uno dei più :,9rqlgrq.L.l riusciti edifici barocchi deì Belgio. eretto da Luc Faydherbe nel 1 657_76. r_1 è tripartita in senso verticrt. e a.nrn.ii il preesistente qusto sotico. risultante dall'incontro dei grandi r llna decisa impennata, alle spalle della st:enografica place de l,Albertine, porta ;rl Mont des Arts, dove sono collocàte le rlrandi collezioni di arte antica e moderna lei musei reali, e il nuovo vanto cittadino rlel Musée Magritte aperto nel 200g; il so_ rrastante Coudenberg (montagna f redda, in neerlandese), già roccaforte dei duchi rli Borgogna, è diventato nei secoli la re_ sidenza reale, attorno al palais Royal si ò sviluppato un quartiere dai tratii ari_ r 1 stocratici. in cui I'impronta razionalista francese è evidente nell'ampiezza degli spazi, nella linearità degli edifici, nel di_ segno dei giardini. P_l1ce de 1'Albertine/Atbertinaplein (. D4: t!Centrale/Centraal ). La piazza, ornata al centro dalla stoluo equestre del re Alberto L di Courtens ( 1951 ), è lo scenogra[ico ingresso al moderno complesso de-l Mont des Arts/Kunstberg. dove si trovano, sui diversi livelli di una formazione collinare. alcuni dei principali musei e istituzioni culturali del Belgio. La sistemazione del complesso è stata compiuta tra il 1954 a il 1965. A sinistra è il potois de lo Dynlstie /p0leis der Dynastie, su arcate e con un grande Muscc cl'Art arrcicrr/Mnscunr voor Oude Kunsti ^ (1, D-E4 @Parc/Park; irforrnaziorti per la uisita, u. box).ll Museo d,Arte Antica. sistemato in un palazzo classicheggiante costruito da Balat nel 1875-85, è tra i più importanti del mondo per la conoscenza dell'arte fiamminga primitiva e barocca e dell'arte olandese, ma possiede anche un ricco patrimonio di quadri di altre scuole comprese tra il xv e il xvlr secolo, di sculture e arazzi. Risistemato una prima volta nel I 984. è attualmente oggetto cli un ulteriore ristrutturazione, resa necessaria sia da[ processo di integrazione dell'intero complésso museale sia da esigenze di conservazione. Il nuovo p-ercolso espositivo, dopo la riaper_ tura di fine 20ll,valorizzaun patrimonio di opere che costituiscono nel lòro insieme la migliore collezione di arte fiamminga al mondo: e parliamo di una scuola chì al suo culmine - tra il xv e il xu secolo - era la sola a tenere testa per qualità e diffusione deìle botteghe ai maestri dell'arte italiana; riflesso della prosperità economica e cul turale della regione al tempo dei duchi di Bo^rgog1.a. installati prima a Bruges e poi a Bruxelles- xv secolo. I primi passi del percorso museale offrono una interessante finestra sulla produzione del pittore ufficiale della corte brussellese nella prima metà del xv secolo, Rogier van der Weyden, che alterna soggetti religiosi (una solenne e aurorale Pietà**) a una ritrattistica attenta sia alla precisione del segno sia alla simbologia del potere. ll museo possiede alcune delle sue opere più riuscité, i ritratti di Antonio di Borgogna** e di Laurent Froimont**, il Trittico Sforza**. A un suo discepolo, Dierick Bouts, si deve uno t otrrrrrilIr,rrz;r t ivilr.: l.a giusliria dt,ll'inr. pcralorc (Jtlorrt,**. irr rlrrt.lrvok', t,se(ulltt per Io Starlhuis tli Luvarrio. Narrazione rll I. di opere dell'olandese Jan Gossaert, detto Mabuse, stupendo ritrattista e versatile narratore di scene sacre 1 il giardino dell Eden in fogqia rinascimentale, la tenta- Tutt'altre atmosfere, sul crinale che separa il xv e il xvr secolo, nella corrusca zione femminile nella mela visione del mondo dell'olandese Hiero_ nymus Bosch, documentata qui da una Crocifissione** e nella copia dell,ancor più celebre Le tentazioni di S. Antonio, realizzala poco dopo la morte di Bosch da un suo allievo (il dipinto originale è al Museo di Arte antica di Lisbonà). Giunti alla fine di questo percorso tra gli I i' der cap0lavori del museo: Crocifissione, di Hieronymus Bosch ( rrrcifissione* *, il Maestro dellaVita di Ciu' , r1te, di recente individuazione (notevoli 1 particolare i Ritratti di Filippo il Bello r'(iiovanna laPazza**), il Maestro della rrr esiti artistici del secolo, ci si rende conto di come la ricchezza e la maturità della pittura fiamminga dell'epoca si manifestino - prima .rlqenda di Lucia (ìl{aria con Maddalena con, sullo sfondo, il profilo , l,'lla città di Bruges). I , ancora che nei grandi nomi dei pittori a corte - nella laboriosa fucina di maestri ignoti (sconosciuto è ad esempio l,autore della tavola della Vita della Vergine**, 1400 c.), o arrivati a noi solo con ui ,nome lc S. vergini** secolo. La produzione fiamminga ('\,olve con l'affermarsi di nuove scuole I rj€reri, di cui la collezione del museo ,l,r compiuta testimonianza. Il percorso ',r irpre con le scuole attive a Brugge e ad \rrtwerp agli inizi del secolo, rappresentate , hlle opere di Gerard David e di Quentin d'arte' come il Maestro della Leggenda della Maddalena (Mado nno col Bambiict*: Ritratto di Jeon de Luxembourqn). il l\4aestro della Parentela della Vergine. con una stupenda i\,lr:tsys. Gerard David (nato a Oudewater, in )landa) è uno dei massimi esponenti della 'rr'uola di Brugge: la lezione italiana, filtrata ,l;r Memling, è evidente nella sensibilità per lrr luce e nella semplicità formale, visibile rrr,lla sua produzione più tarda (dopo un ruriodo di lavoro a Genova). La collezione , rrmprende l'Adorazione dei Mapi * e l'opet trtii irrlr,'ci'i Venere e siede il piir famoso Adamo ed Eva** nella tipica stilizzazione del bavarese Lucas Cranach ii Vecchio: d'artisti, è considerato il più italianeggiante dei fiamminghi del periodo. . tra cui Amore*. Due donatori* *, S. Famiglia, Adamo ed Eua (Gossaert fu il primo a proporre nei Paesi Bassi nudi a soggetto mitologico). Sullo stesso Iema iì museo pos- conserva notevoli ritratti (Borbora uan * Vloenderbergh*. il Trittico di Moreel**), { I elegante e pacata resa dei Mortirio di §. I Sebastiono* Irafitto dalle frecce i I quadro I fu eseguito su commissione della corpora- " zione degli arcieri di Bruges), e la lievità della Madonna con Bambinol *: Memling, a sua volta poi capo di una attiva fucinà ,6;t, Arl,. r.r;ir,rrIlr rrrrr,,r.l so le correnti manieriste della scuola di Anversa e propone un ricco numero J l'usanza medievale) e condanne, colpisctr per la delicatezza del tocco, la preciiionc dei particolari, la tensione drammatica, Alla corte borgognona. e soprattulto alla scuola di Van der Weyden, si forma anche il tedesco Hans Memling, di cui il muse«l I Musées Royaux des Beaux.Arts de Belgique/Koninklijke Musea voor Schone Kunsten van Belgiè (1, D E4 @ParclPark; www.mrbab.be) costituiscono un'unica istituzior. ,rr.ut. .É. racchiude idue mrsej più visitati della città (oltre un milione divisitatori ogni annol, ir ùìiàe d'Art ancien e il Musée Fin de siècle (attualmente chiuso per lavori ai ri*ruituraiionl ra prevista nel 2013), e sovrintende anche a due musei periferici: il Museo wiertza riterueet< eil Museo Meunier a lxelies. I musei (unitamenre al Musée Magritte, vedi box a pag. 69) sono visitabili con un unico orario (nar-dom ore 10-1r) e con un unrco bigrietto d'ingreiso (da rue de r, n.g.n../n.j.Àr.r,ip_ straat 3; vlsite guidate: t. 025093350; visita viituale: www.opac-fabri-tirs.oel. in coÀure hanno anche il rifornito Museumshop. visita è gratuita per i minori di 13 anni p" .La il prìmo mercoledì del mese, dopo Ie 13. una grànde'saia dei passi perouti; o sculture antiche e contemporanee, funge da racòrdo tra i due muser. iVÌorrl rlr.,. ll pcrcorso cvolve poi ver- l lradimenti. prove di innocenza (seconrlo Musei Reali di Belle Arti: visita, informazioni, servizi 64 I .' ll rlli rtritiliori lsilr rk.l rlrllorrrlr,tsi,ti,,,,,, f 1 r;r l;r più popolare e suo ultimo capolavoro, Madonna con la zuppa di latte**, del 520. Quentin Metsys (nato a Lovanio nel 1,166) è delicato e raffinato nelle scene I r;acre, ricco di pathos nelle scene dramrratiche: vi sono tra l'altro la Madonna col r llambinoa,la Maddalena col Bambino+ e kr stupendo trittico della Leggenda di S. Anna* *, suo massimo capolavoro (firmato l datato 1509). addentata e nelle gambe appena incrociate. Intimamente legata alla città di Bruxelles è invece la figura di Bernard van Orley. assai richiesto all'epoca come disegnatore di vetrate e di cartoni per gli arazzi della fiorente scuola cittadina di inizio secolo (il suo giro di commesse, alimentato dai funzionari asburgici, ebbe poi un brusco calo a causa delle sue simpatie protestanti): tra le tele in mostra (fnttico della Deposizione*, Cristo portacroce* x, oltre a vari ritrotti\, il Trittico di Giobbe o della pazienza* è quello che più evidenzia la ricchezza decorativa del manierismo Iiammingo. Sulla stessa piazza, un paio di decenni dopo Van 0rley (e con opposta, sofferta sensibilità pittorica), lavora nell'appartato atelier di rue Haute (v pag. 74) un artista che più di tutti è oggi utilizzato come icona di Bruxelles: Pieter Bruegel il Vecchio, il coltissimo umanista che affina la lezione di Bosch (con meno gusto per I'allegoria, con realismo più penetrante), disegnando facce sconvolte, paesaggi di una profonda poesia, scene di genere che sono un atto d'amore per la sua gente e Ia sua terra. La collezione del museo comprende un buon numero delle sue opere più importanti: I'Adorazione dei Magi**, L'iroso*, Il censimento di Betlemme* *, Paesaggio invernale con trappole per gli uccelli* *, 11 urn o di S. Martinox e sopratutto il Paesaggio con la caduta di lcaro**. Considerata una delle sette meraviqlie del Belgio, quest'opera si articola su tre piani, la campagna con l'aratore, il pastore con il gregge, il mare con le due navi: piani larghi, I ., ll ll lr,rlritrrorrio rlt'l rrrrrsr,o si proporrr,poi r,,r r r(, (,siutri(,ltlt, rt,;tt,rtorio - tltt:ltc st: str ' ,rl,r lirlolta - tlt:lla ;tittura olanrlese clel ',, , olo rl'Or«r': tutti i temi sono presenti, ,I rll.r Inr«lizione biblica alle scene di gene- r, rl;rllc marine alla natura morta; tra le su cui soffermarsi, le architetture di I rrrrrlrrruel de Witte (la )ude Kerk di DeL- , , | ,,.r (, it r i paesaggi di Salomon van Ruidsdael (11 rt,t,'ltr'tto\ e Meindert Hobbema (ll bosco ,lt llr«rrlem*; Il mulino\. Una sottolinearr r IL r , r l:; ( \ ,,, sigr ri[it';rlo rkrllir più asciutta galleria del xvur sccrrlrr) ci souo il TÌepolo (I uom ct dalla bar- bu rossa) e Francesco G:uardi (ll doge Alessro). In chiusura, i pittori della splendente corte parigina, che per l'assopita Bruxelles di quegli anni diventa un polo di inevitabile attrazione: ecco allora, a cavallo tra i due secoli, Philippe de Champaigne (Ritratto di Rémi Tronchotn ). Mathieu Le Nain lRitratto di un giouane*), Claude Lorrain (Enea che caccia un ceruo\. iì parte va ai ritratti del grande Frans Johannes Hoornbeck* *, Gruppo di I'trrtlti\, ai pochi Rembrandt in collezione (',,'rlnaliamo La morta* * e il Ritrotto di r,rrrt Bambeecft*) e al taglio intimista ,l, ll;r produzione di Nicolaes Maes, con I rrrt antevole Sognatrice*, La lettura* e il (;r'uppo di famiglia* *. \ r'ornpletamento, il percorso propone asI Mrrrrl rh.., Arl., c r 11,rrrtlr ltrrr:,cr rrirli sulle scuole italiana e francese dei due 'r'oÌi: non un motivo di primario interesse ,r 'r Ia visita (nessuno dei maestri è presente Scultura. La collezione di sculture barocche documenta soprattutto la maturità della scuola di 'barocco tardivo' dei Paesi Bassi meridionali, caratterizzata da pose teatrali e da una forte attenzione al chiaroscuro. Qualche nome: Artus Quellinus it Vecchio (San Pietro),Lucas Faydherbe (Gioue), Jan Peter van Baurscheit 1/1 ra tto di Proserpino). Michael Rysbrack (lohn Willett\. ',, ll re beve, di Jacob Jordaens 1 , , rrr ,,r aperti, che contrastano con la nervosità degìi arbusti e dei rami. un microcosmo perfetto. un vasto spazio nel quale vengonò lissati iritmi dei gesti dell'uomo. Llcaio di Bruegel segue di pochi anni il s Marco cie libera lo schiauo di Tintoretto, cui viene spesso accostata per l'analogia del tema (la caduta) e per la differenza stiljstica nella resa. Nelle sale i ritratti cli Tintoretto (Un giouone; Un vecchio* *_,1 costituiscono una delle presenze più significative nella rosa di pittori italiani del rvr secolo. di opere (non sempre visibili: molte sono sotto il bisturi dei restauratori), inclusi alcuni.celebri grandi formati in éui I'opu- lenza delle forme e la ricchezza del colòre vergono amplificate dalla dimensione della tela: scegliamo laMadonna col Bambinoi, ,.um..lgl e le plastiche raffigura_ zioni di Cristo e l,adultera* *, del Mo"rtirio Lieuin*, dell'Adorazione dei Magi* *della Salita al calvario* *. L'arte di Antoine van Dyck. discepolo di Rubens. ma da lui staccatosi per la sua di nel museo, ne rivelano il talento.,). e ilsecon_ dogenito Jan Bruegel si dedicò a delicatà nature morte (tra queste Ghirlanda di fiori e coppa*) e più manierate scene sacre. La pittura dei Paesi Bassi meridionali e delle scuole di Anversa è rappresentata soprattutto da Van Dyck, Rubens. Jorcla_ ens. Teniers. Di Pieter paul Rubens (nato nel 1577- attivo soprattutto ad Anveria_,1 la collezione comprende un gl.an numero 6,6 S. tecnica asciutta, per i suoi aristocratici ritratti. per le sue drarnmatiche scene religiose. è rappresentata soprattutto dai ritralli: genouese*. òuquesnoy .Domo Al exonder de I o Fo i I le n. Ritratto nirile * i, D.onno uecchio *. Invece xvil secolo. Il passaggio tra xu e xvn s.ecolo coglie il progressivo spostamento xvil e del baricentro artistico dalle Fiandre verso le province olandesi, dove artisti e botte_ ghe lavorano per una sempre più esigente committenza. sia religiosa e dinastià sia borghese. Ne è prova il percorso clella di_ nastia deÌ Bruegel: entrambi i figli di pieter Bruegel il Vecchio lasciarono l,a"telier delia capitale per spostarsi ad Anversa, dove il maggiore (Pieter Bruegel il Ciovane) riprese molti temi e soggeili del padre (in mostra litrattil, Jacob Jordaens, altro allievo di Rubens, porta l,art. d.l ,àl estro.ai toni più squillanti, con esplosioni di colore e accenti satirici visibili in varie quali il Matrimonio della Vergine+, -opere Un Apostolo* * *; . S. Mr_rrtino guorisce"un os_ fino ai capolavori di"grande libertà vivacità compositiva del Òontadino col TItol i dell'Allegoria delta fecondità* *, del celeberrimo II re beve* *. sesso e Vi sono punti di contatto con l,arte di David IITeniers il Giovane (nato ad Anversa nel Iti,l0). che descrive con precisione pari all ironia scene e luoghi popolari, le osterie e la vita contadina. Tra le sue opere, Ia io*.1 cinque iensi * *, ll medico-del uilloggio. Giocaàri di corte*, Riposo all'ombrai*. le nto zione di S. Ant on icapolavori più celebrati), ma un utile rprltorto visivo soprattutto per comparare ili e traiettorie di altre capitali artistiche, , r rrrre Bologna (Pre sentazione alla Vergine* ,lll Guercino, Diana al bagno di Carracci), 1\;rpoli § Andrea * dello Spagnoletto). Per la ',r'rrola veneziana (tra le presenze di maqqior ,l ffi Tencienze sotterranee d /\rte contemporanea o underground? Proteggerla dalla luce del sole sembra diventata, a llruxelles, un'abitudine. Attorno al 1980 c'è stata l'ardita costruzione del Musee d'Art Moderne (ora Musée Frn de slèc/e), con i suoi sei piani scavati nella collina del l\4ont des Arts. Ma prima ancora la municipalità di Bruxelles aveva già affidato a 54 artisti belgi fra cui alcune firme quotate in tutto il mondo - l'incarico di decorare quaranta stazioni della metropolitana. Murales, graffiti, installazionr, sculture che colorano la routine quotidiana dei pendolari, e colpiscono i visitatori. Jean-Michel Folon ha lasciato il suo segno poetico alla slazione Montgo- neryi Paul Delvaux occhieggia enigmatico alla fermala Bourse; il tratto aggressivo di Pierre Alechinsky accoglie alla stazione ,4n- neessens. D'autorità, sono state spostate alla stazione Horta, intitolata al fondatore dell'art nouveau, balaustre e vekate realiz- Musée/Museum Fin de sièclex* Q, D4 @ParclPark; informazioni per Ia uisita u. box a pag. 60.Attualmente chiuso per lauori di ristrutturazione, apertura preuista per il 2013.ll nuovo museo è sistemato in un edificio costruito dagli architetti R. Bastin e L. Beeck tra il 1978 e il 1984 recuperando I'antico h6tel AÌtenloh, all'angolo della place Royale (oggi sede del Musée Magritte) e collegandolo a un'ala sotterranea scavata su sei differenti livelli, che riceve luce dal cavedio vetrato della place du Musée, sede fino a febbraio 2010 delMusée d'Art Moderne. La necessità di procedere a profondi lavori per la messa a norma delle sale d'esposizione, ha portato anche a un ripensamento di tutto il progetto e alla sua traslormazione in un vero e proprio museo delModernismo, che si impose in Belgio a partire dalla creazione della Soclété libre des Beaux Arts nel 1863; museo che abbraccia tutti i campi della creazione artistica, che mescola pittura e scultura alla letteratura, alla musica e all'opera (il wagnerismo imperante al Thèàtre de la Monnaie), all'architettura e alla fotografia. Il tutto si basa sui due grandi circoli artistici in voga in Belgio negli anni a cavallo tra xx e xr secolo - Ies XX (1883-1894) e la Libre Esthétique (1894i914) - che per 31 anni organizzarono a Bruxelles dei saloni in cui venivano esposte le opere che marcarono l'espressione artistica del tempo. zate da Victor Horta per la Maison du Peu- p/e e per I'Hòtel Aubecq. La Stib, l'azienda dei trasporti pubblici fornisce una sintetica guida alla rete delle opere reaiizzate. ll realismo. Il realismo è la corrente che domina arte e letteratura della seconda metà dell'800, desiderose di liberarsi dell'accademismo pieno di regole fino a ll t,ll v(,ll;l l)r,t lir,ll,rrr. il ;rr0prio sllil;il(1il sttl tttorrrIr'V('t(,' r'st,llit tt;rlrtt.;r r.ltì, li,.it rottr l;t: il ltov j J111.111,, lrr.Ll;r lr t l;rrq;urtlt rl r. irrfluenzalo tlall'opera (lel pittole irarrt.r,st. Gustave Courbet. del quale si possonL) ammirare tra l'altro il Ritr.,tto di'Modome Léon Fontaine, nota Loure Janné* (lg56_ 17) f Ly sorgenti deila Loue* lrSO+;) ira belgi si segnalano in particolare Charles i IJe Groux e Alfred Stevens, fondatori della già ricordata Société tibre des Beoux_Arls (che appaiono in un quadro omonimo di Ldmond Lambrichs ). Félicien Rops e Char_ ies.Hermans All'albo. I 875). Un evoluzione cela corrente si manifesta qualche anno più tardi nel cosiddetto realismo sociale, che nel solco del naturalismo letterario vuole rappresentare il popolo al lavoro e nella vita quotidiana: esemplare in questo t senso o1l emqronti* (1894 ). di Eugène La_ che ricorda un po' il Quo"rto stato lllals di Pellizza da Volpedo; nel càmpo della scultura si impone I opera di Constantin Meunier. che si concentra sulìa nuova fi_ gura dell operaio. figlio della rivoluzione rndustriale di fine 0ttocento, e della sua taticos^l es.istelza (ll puddellatore;;, 1884-1888: Vecchio couollo clo minierou). Il movimento impressionista belga. An_ cne I rmpressionismo trova in Belgio una piccola colonia di artisti riuniti neil'Éco/e de Teruuren,fondata nel 1g66 da Hippolytà (! Pg_r]Tq.. sentiero dei uecchi ,aipiii;, 1871-72), ma fu solo nel 1gg0.t,e nàcqu. un,vero movimento impressionista beiga. sulla scia dei pittori realisti. che dipingo"no paesaggi con diverse sfumature dl tuìe e coìori più chiari: il maggiore esponente del cosid-detto luminismò impressionista fu Emile Claus (Vacche che attrauersano lo Iys *, 1899). Lo stesso cammino intrapreso irr lrr;trrli,r rl;t (ir,ot11r,s Si,rl,rl (l,rr Sr,lrntl (l.lnrk,.lirllr,* *, Ilil,ìli) ;rll;r r.rt.t,l,ir ( li I ill;t I Ilovit I |r'rrir.;r r|t r ;r1 r1 rtr.sr.rtlirtr, l;t prr'*so la \ l,Lilr.rr,r l, r llrlk, lir 1 Ittr'r, t' il t'rrlrrrr,. r'lrr, siìrr.iir rrli purrtinisln6 (po i t t t i I l.i sn te. in frant.ese verìne percorso ). anche dalla generazione di neoimpressio nisti belgi. rappresentati in particolare rlir I neo van Rysselberghe (R itratto di madanu, ( horles Maus*.1 8g0 ) e Hen ry van de Veldt, (La rammendatrice* *. I g9d_;. dell'arte belga è occupaio da James En_ sor (1860-.1949). considerato il piu grande pittore belga del periodo: la suà pitiura, a colori violenti. con predilezion.'pe, p.rsonaggi mascherati, scheletri, mostii, è espressionista all'inizio, ma la ricchezza o lmmagtnaztone porta l'ultimo Ensor a inserirsi nel surrealismo. Del maestro sono qui soprattutto Ie opere del primo periodo: Lo mustco russo (18811. Le moschere scondolizzate* (1883), Scheietri che si contendono e Le ma_ pone una ricca panoramica: dalla leziòne d-ell'inglese sir Edward Coley Burne_Jonei Ql c.orteo nuziale di psiche*, t"gSS; muovonì artisti come Jean Delville e soprattutto i personaggi eterei ed enigmatici di Fernand Khnopft ritrottct di Mo"rgherito*, lg96; Le .1ll carezze**, carezze**. 1896; MemoÈe o il tennis** 1889). Entrano in questa pittura ra[finala [889). e poetica anche gli artisti della prima scuola di Laethem-St-Martin (nata nòt tOOq, .o, le opere tra il misticismo e il simbolismà ur Gustave di uuslave van de Woest woestijne (Domenica pomeriggio*. l9l 1 ) e Ie sculture di George i irsl r.irl I i ( /,rr /rrr !r,r r,,l t'Uti('t-, s01trall utt0 lrailcesi: pierre 1907), paul ,, l,rr,rrrl (Nudocontroluce**, ,r ! , ,Lr ln (('(rÌl)(,/.suzùne a pontAuen r-, lggg; I ;rIr.rrio lrretone - Il Cristo verde* *, 1889) , ll r, l, rrr;rrrl VLrillard due scolari, l8g4). Q I lr( ir,i, I,, iìlre cle la Monnaie di Bruxelles llit irì questo fine secolo un centro della cultura simbolista, rl r rrolodipropagatore delle opere del r , , ,,rrl 11;17i1;1a1s )ositore tedesco Richard Wagner: ,,rn('rìo del wagnerismo l, ,t, e il dell,estetica llt (iasamtkunstwerk (l,opera d,arte to_ , ) (liviene centrale a Bruxelles e pone le r', rr l;rrrenta dell'opera simbolista, grazie r , I r , ollaborazione tra compositori, musi.t i, lt:tterati e pittori. Vengono esposte rr rrrrr,rosi modellini di scenografie di ope- ' ,, plincipalmente del già citato Fernand I lrrro;tff, cofondatore dei movimenti les t \ l.a Libre Esthétique, e quadri ispirati " ,, li ' r'omposizioni wagneriane (Henry De I t ,t La scuola simbolista in Belgio. A cavallo tra'800 e'900 si sviluppa in Belgio una nòte_ vole scuola disimbolisti. di cui il museo pro rcl r.t.oLrr ,,,,rt,'', ll)10). Nolcvolt';rrrr.lrt'laslilata rli ,iri, J.ames Ensor. Un posto a parte neila storia un'aringa" 118871. t cottiui mpdlci* schere singolari* * (1892). rr rr. ( ///rrr r ( )l( ) x )t lt tlt )t t' ( I I t r' I ir 1t ir,, lhtlT ), I 1,,,1 rrr r, r li is;rir lrziorrr, r1i;rplxrrrlsr, rli l,rlorr lrr ' ,, ' rtx, La caualcata delle Valchirie* , l8g0). nouveau. Va ricordata infine la re_ nlc acquisizione della collezione Gillion t r ow€t, importantissima testimonianza ,1,'ll'epoca d'oro dell'art nouveau belga, , rirr oltre 230 opere di artisti come Louis i\l;rlorelle, Emile Gallé, Alphonse Mucha *, 1899-1900), { l.a natura* Philippe Wolfers ,' Victor Horta. tée Magritte/Magritte lSeumxx rt. l)-84; @ Parc/Park o Centrale/Centraal; tttlrtrmazioni per la uisita u. box a pag. 64). I tll 2009 una radicale ristrutturazionè degli trla grit'te:,,ìnfoirn aiio.ni, sp;rzi lrrrr:;r,;rlìrh,l Motrl rk,s Alls lrir irsst,r.{rr;r_ Io il st'llrtr,rrlr.sr.o;rirlirzzo Altctrlolr per il rrrrovo Musco Magritte, che propone oltre 200 tele clelmaestro del surrealismo insieme a scritti, fotografie, disegni e filmati. Il museo nasce da una proficua collaborazione tra mecenati privati e soggetti pubblici, con il supporto culturale dellaFondation Magritte e dei Musées Royaux des Beaux-Arts, che già possedevano un'estesa collezione di sue opere. Uno spazio raccolto e multiforme creato dall'architetto-scenografo Winston Spriet mescola elementi tradizionali e nuové tecnologie; l'oscurità del set consente di calarsi in quel nonluogo sospeso tra sogno e realtà che è l'oggetto dell'indagine pittorica di Magritte. Le opere sono esposte su tre livelli, ciascuno corrispondente a una sezione: la s.uccessione rigorosamente cronologica delle sale consente di coqliere con immediatezza la traiettoria stilistica e tematica. Prima sezione. ll percorso inizia dal livel- lo superiore (vi si accede traghettati da un grande montacarichi), che ha come filo conduttore La conquista del surrealismo: 1898 1929. Sono sale dedicate ai temi del movimento di cui Magritte è stato uno clei principali esponenti e alle fasi giovanili della prima affermazione del pittore. Si colgono le influenze di artisti come De Chirièo, il debilo con i surrealisli francesi @reton. Eluard, Aragon) conosciuti in un iriennio di frequentazioni parigine; si apprezzanola sua meno nota attività di grafico editoriale e pubblicitario, le sue prove fotografiche, il suo apprendistato tra cubismo e futurismo. Ci si sofferma sui capolavori del primo Magritte: tra questi Matrimonio di mezzanotte (1926) , Giocatore segreto* (lg2T) , Ritratto di Paul Nouge* (1921, L'uso delta pàrota (1929). e,,sediii ll Musée Magritte/Magritte Museum è un'istituzione autonoma, dr cui r Musées Royaux sono uno tra i soggetti promoton. ln comune con i Musées Royaux è la biglietteria, sita ar (. s oi ruà de la Reqence/Regentschapstraat ( biglietto combinato a riduzione pàr ta visita al conplesso dii musei) Gli orari di visrta sono gli stessi dei Musées Royaux(mar-dom, ore 10-17; magritte-museum.be), con un prolungamento serale, il *;i.r;r;; mercoledì fino alle 20. per ir ùuiee Magritte e per le mostre temporanee dei lvusées Royaux (ma non per i due circuiti di arte antica e moderna) è attiva una vendita on-line, per chi già aniva sul luogo con il biglietto elettronico, l'Ìngresso diretto al Musée lVlagritte è al N. 1 di place Royale, dove si trova anche il ricco cam_ pionario di libri e oggetti dello Shop Magritte. Le due istituzioni museali hanno in comune Ie due opzioni del MuseumFood (ingresso dal N, 3 di rue de Ia Regence): il Museuncafé (apertura, mar-dom J0-ll), self-servi cJconlet,uz:za panoramica sui tetti del sablon, o la MuseumBrasserie (apertura, un visitatore davantr a un'opera dr Magritte ail'inaugurazione del museo dedicato ail,artista nej 2009 68 18.30-22.3A; dom 11.30-14.30) con la sua cucina belga. mar-sab 11.30-i4.30 e :){.(.on(l,t i,(:.1tol(f_ l)isr.r,si rli rtrr piirrro, si llrssrr irll;r sc('on(liì scziorÌt,: l.tt lx:,lltr lirqrt. 19.:J0-1950. Sono {li arìrìi (l(ìl rarlit.arrrcnlo a Bruxelles. dell'impegrro politir.o. dell.at_ Irnamento dei temi. Tra le principali ope_ re.^Lo leltura proibita* 11g361. tt'ritorio. (1940). dove compare quellà colomba, sagoma di cielo e nuvole in volo notturno. che ritornerà poi sino a diventare icona nazionale, marchio della compagnia aerea belga. Gli anni della guerra vedono la parentesi di un impressionismo dai toni accesi, poi il ritorno al classicismo con La magia nera* (1g45). Terz-a sezione. 1967. il regno incontoto) mette in La sezione conclusiva (1951- mostra il Magritte più enigmatico. con i suoi sog_ getti ricorrenti lsfere. rapaci. pietre. ciel"i; e le grandi lele degli ultimi anni, le varian_ li dell'lm.pero delle luci* 0954. 196l). Lo uoce del songue* (lg6l). La capanna di Arnheim** (19621. tino al commiato con La pagina bionca. (19671. Al termine del percorso. una sala proietta documentari su Magritte e film d'epocà che sono stati tra Ie fonti d'ispirazione per l'artista. P.{1e dgs PalaiVpateizen ptein* D4_S; lt. (ù)Parc/Park o Trone/Troon). La solenne plazza. centro della vita politica ufficiale della nazione. è aperta da un lato verso il parco e chiusa sul lato opposto dal Palais Roy'al/Koninklijk paieis ( ursrl;. nne tugtto-tntzto sellembre, mor_dom ore r , il rvrrìilr ril , r\il, r't l,t,Iì1il tìIt,r.l ;l(l I (i,i//), r,r r,l Iu I r ;r il'700 r, l',9()() r, I rir. slolrrrirlo irr Ior rrrr. rrr,or,l;rssit,lrt, rlit I lcrrrl M;trlut'l rrr,l Il)0,1,I2. l,'irrlt,rrro rlt,l I,alazzo llt'alr,lr;r llr srrrrlrrosil;r prrrIria rlclle tre_ cessità della rappresentanza reale: tra le varie sale, notevoli sono il salon Goya, c.on arazzi madrileni su cartoni di Goya; il salon Bleu, con un trionfo da tavoliin argento, cristallo e ceramica del 17g2; la yk @l lrono (ritratti eseguiti da pieier Paul Rubens, Anthonis van Dyck, Jacob I I) .lordaens.Jéròme Duquesnoy): la Gran de GollerietGrote Golerij. lutla di affreschi allegorici: la solle des Gtocestspiegelzaal (del 1904), a specchi, riservaia àle pit fastose cerimonie. L'ala sinistra è deìta della lrste Ciuite; l,ala destra incorpora l'antico hdtel de Bellevue (1776; vi'sog_ e uomini politici); il primo_e il secondo piano ospitano il giornarono Balzac, Liszt Museo BELvue (uisito o poqomento, mor_ uen ore l0-17: sob-dom ore l0_lg. wwu. beIuue.be; biglietto ossocioto otIo 0isito del sito archeologico di Coudenberg), con una documentazione completa suiia famiglia reale belga, dal 1831 ai nostri giorni."Da qui si accede all'Aulo Mogno.éi Filippo il Buono. Sui lati brevi la-piazza sfocìa a destra nella rue Royale/Koningsstraat e a sinistra le fa da quinta il neoclassico Palais des Académies/paleis der Acade_ mren. eretto nel 1823_26 da Charles van der.Strgetgl..qer it principe a'OrangÀ, oggi sede dell',4 ccodemio reote del Be$io di scienze, lettere, arti, lonOata Oa Mi?ià Teresa d'Austria nel 1772. I r,r:gante facciata neoclassìca del Palazzo Reale t r .iis des Beaux-Arts/Paleis voor Schoiunsten* Q, D4; @ParclPark o Centra- lr iCentraal). llpalazzo delle Belle Arti, r'lre sorge all'inizio della rue Royale/ l,.oningsstraat, fu costruito nel 1923-28 progetto di Horta; comprende sale La ffiruxe|les s{.0rrea,tsta di fVlagr[fte ,,rr l)('r mostre temporanee e conferenze, Appartati e semplici come ra suavita. sono i ruoghi di Magritte. Tracce che possiamo usare, dopo la lezione del Musée Magritte, anche.omi.hirue"pe,. cogriere megrio gri enigmi di Bruxelles, l'ironia popolana dietro ra masche" r,,tu", Àrilrprevedibiri accostamentj deila trama urbana. proveniente daila provincia vattone Jelt:§r,naurt ir futuro ,r.rt,."ròpiro, 17 anni, per frequent are ra reare n..uJuÀirii g.ir. nrti, ui trova ra notorietà deile L :t]à -' pnme mostre e, dopo Iimmancabire apprendistato parrgino, mette nel 1930 radici definitive scegliendo il suo aterier nel quartiere dì Jette, aila òeiit'erià'noro, che diventa anche uno dei punti di ritrovo fissj del movimenlo surreatista belga. Alcuni hotel e molti tour operator cittadini offronl passeggiate guidate, percorsi e pacchetti sulle orme di Magritte (ci si può anche appoggiar. uìr2r17r"rc, des Guides de Bruxeres et de Belgique, che ha sede presso IHÒierì"e vitte in ciaÀo,pracet www.guidesbrussers. be)' Luoghi in cui mettere ir naso, in centro città, roro it c.Ècr..nwich, ar N. 7 di rue des Chartreux (1, C2 3), dove Magritte si.dedicava prr*àrpo quo,diano, il gioco degli lf scacchi. e ir bistrot dal|aria narrgina La rreur en nàpiiiooià, ar rrr. 55 di rue des Arexiens (1, D3), teatro di interminabiii diicussioni t,à uag,riri e iì-iui cenacoto (ma non soro: sono stati di casa anche dadaisti e oittori der ,or,m.nio òoÈrnl,làrrrto net 2006, è stato salvato e riapertoda una piccola cordata di ,e.enati. ortià belgi in una cornice carrca di segni degli illustri awentori der passato. oecori o,ispirazione"magrittiana anche aila brasserie Rue d'Or, at N. 26 di rue des CÀapetiers. D3);t;;;i;sliiarra ,r. il;ii;pi; Grand,ptace 70 r;;rla per musica da camera e auditorio pr,r concerti sinfonici. Il palazzo ospita lt Cinémathèque Royale de Belgique/Kottinklijh Belgisch Filmarchief con il Musée bacini geometrici con fontane. All'angolo nord-est sorge il ThéAtre royal du Parc eretto nel 1782. Palais de la Nation/Paleis der Natie* (1, C5; @Parc/Park). A nord del parco, sulla rue de la Loi/Wetstraaf sorge il vasto palazzo neoclassico iniziato nel i783 da Barnabé Guimard e rifatto nel 18$. È sede dellaCamera dei Deputati (aladestra) e del .Senalo (ala sinistra). royal du Cinéma/Filmmuseum (ulslla o t)(tgamento, ore 17.30-22.30, gio 14.30-21; t t, u: w. c ine mathe que. be), che espone docurrrenti sull'evoluzione del cinema dalla sua lrreistoria: 46 vetrine e, nella sala finale, linque proiezioni giornaliere dei film che lranno fatto la storia de[ cinema. .rrc-de Bruxelles/Park van Brusselx (, /)5; @Parc/Park).Il bellissimo parco, di i3 lttari di superficie, fu sistemato nel 1776 rlal francese Barnabé Guimard e dall'austriaco Joachim Zinner sull'antico terreno rli caccia dei duchi di Brabante. È tagliato rla grandi viali che formano pittoresche prospettive, ornati di statue del xvrrr secolo (in gran parte copie), che portano a due Rue Royale/Koningsstraatx ll. A D4 5: @Botanique/Kruidtuin o Parc/Park). La bella strada che corre rettilinea tra la città alta e il centro storico, tagliando i quar- tieri ufficiali, fu iniziata nel xvnr secolo da Guimard (dalla place Royale al Palais de la Nation), prolungata nel 1822 e ancora nel 1842. A metà del secondo tratto si apre a sinistra la place du Congrès/Kongresplein* (1, C5), che offre il più bel panorama sulla città vecchia. Al centro si leva la colon- ne du Congrès/Congreszuil*, alta 25 m, eretta nel 1850 da Poelaert, sormontata dalla statua del re Leopoldo I, (opera del 1850 di Geefs); alla base, tomba del,§oldato Ignoto (1922). l ', l.r l(olx,rl St lrrlrrirrr ( IUll(i-Il)(iil), ;rrolrroIorr, dell'unità cur«rpca. hì fon(lo itl ;larco si lt,v;r palazzo classicheggiante formato rla cluc ali a emiciclo unite da un arco di trionfo* a tre fornici, eretto nel 1905 dal francese Charles Girault e sormontato da una quadriga di VinEotte e Lagae. Nel palazzo trovano sede a destra il Museo d'Arte e di Storia, il Museo dell'Esercito e il Museo dell'Automobile. iI Musée Royal de l'Armée et d,Histoire militaire/Koninklijk Museum van het !9g9I..n van de Krijgsgeschiedenis* (1. D5: @Merode;. Visito, mctr-dom ore g-l2 e 13 16.45, www.klm-mra.be. Entrata clietro I'arco a sinistra.ll Museo dell'Esercito comprende. oltre alle sezioni museografiche, una biblioteca (450000 volumi) e ,lr,Ut(k. llItxl.lL.,, ;rlclrivio ((i(l lorrrli ). l,;r sr,ziotrt,slorit,il ript'rcorrr, lt, lrirl l;rrllil t lrr, lurrrrro llorl;rlrr all'inclillcnrlcrrz;r <lcl llclgio e lc vicorrrlo militari della nazione, in particolare lc guerre coloniali e i conflitti mondiali dcl xx secolo (interessante sezione italiana* rur nelle sale dedicate agli alleati nella primu guerra mondiale). La sezione tecnica mel. te in mostra fortificazioni, armi da fuoc«l e bianche di ogni Paese, l'evoluzione del carri armati e dell'aviazione. Inoltre sono stati portati qui i reperti precedentemente conservati al Musée Royol d'Armes et d'Armures. uno dei piu antichidel mondo, con spade e daghe a partire dall'epoca carolingia (xr secolo); armature dei secoll xrv-xv; armi da fuoco portatili; cannoni* del secoli xn-rv e mortai di epoca successiva, r, rr Trmsparemxe e[ $ffiw#rffisi lm vEsftm as lu*ghs r{mffi'{"JH ll lungo viale che dal bourevard du RégenvRegenilaan porta al parco del cinquantenario, rue de la Loi/wetstraat (r, D6; @Arts-Loi/Kunst-wet), è ii cuore de|quartiere.r.p.o,,.oii battezzato per le infrastrutture regate all'Unione Europea. Un ambizioso progetto forme semicircolari del rl enent eu ropéen I Eu ro- pees pailement (ll, E4; a lVaelbeek/lVaalbeek; nel la foto), che, in nome della è anche I'rsti- trasparenza, tuzione più accessibile (yisita con guida, lun-gio ore 10-15; ven ore 10; entrata dall'ingresso dei visitatori nell'edificio Paul-Henri Spaak, sul Parc Léopold). Vi si riuniscono sia le Commissioni sia il Parlamento in sessione plenaria. l'ropone una preziosa collezione di ll00 automobili d'epoca, da quelle 1,, lrtlre Minerva (dal 1897) alle Bugatti, lirrrr k, Daimler. In mostra anche moto e \ rt\)zze. Tra i pezzi rari, Ie vetture dei 1,r'sidenti americani Roosevelt (1930) e opere di arte mosana. Di notevole interesse: l'altare portatile di Stavelot* * (1 150 circa), il reliquiario di S. Alessandro** (1145) attribuito a Godefroy de Huy, il do ssale deila Passione* (Bruxelles, 1470-80), il dossale l il;p;pri;, di decorative dal medioevo al barocco; Ie nuove sale sono dedicate alle arti decorative deI rx secolo. La sala del lesoro raggruppa /,, r;. ;;li Pa ,:crld* (ll, D5; @Merode). Visita a t,,t'ttrtrt nto, ottobre-marzo, ore 10-I7; apri1, .,'ll?nbre, ore I0-18; uwu.autouorld. ,,ltrl uriianirtico, affidato all'architetto christian de portzamparc, ha l,obiettivo di ridisegnarE L rk spazi dell'arteria, bilanciare con servizi e aree commerciali I'attuale previlenza oi ,itici, tariu un modello di eco-distretto all'insegna della mobilità dolce e della sostenibilità, ln atiesa dj vederne (non prima del 2020) gli esiti, vale la pena percorrerla per un pellegrinaggio civile vei so le grandi cubature deipalazzi più importanti, che sono situaii in tonoo a'ita del Rond-point Schuman/Rond punt Schuman fl1, D5; @Maelbeek/Maalbeek o éinrmànl. sul lato sinistro, in successione, si ergono il palazzo charlemagne (del 1997), monumentale emiciclo di vetro e acciaio che ospita funzioni amministrative à relazioni esterne della com_ missione Europea, eilcentre Berlaymont, dalla srngolare pranta a croce, terminato nel 1968 e tornato nel 2004, dopo un complesso intervento di bonifìca dall,amianto, sede delle attività più politiche della Commissione. Sul lato destro della rue du Loi si jncontrano prima, al N. 155, il Residence palace, di originario '175, impianto art déco (1938), oggi centro stampa internazionare, e poco oltre, al N il"complesso del Justus llpsius, sede del consiglio deil'Unione Europea (rrisfte soro per gruppti, runven.ore 9-11 e 13.30'16, prenotazioni con due mesi di anticipo; www.consiriunleu'rop'a.eu). Tra i due edifici prende forma un sorprendente cubo, patchwork di vetro u t.gno ro,.*ontrio ou lunghe scie di pannelli fotovoltaici, che lascia trasparrre la struttura interna id anfora destinatà dal 2013 a nuova sede del consiglio: messaggio di una politica che si vuole tra.par.nie. §i erge invece a sé stante, nella non lontana place du Luxembourg/Luxemburgplein, ir coÀplesso del Palais du Cinquantenaire , rrnedy (1956). ;ées Royaux d'Art ' Histoire/Konin klijk Musea Kunst en Geschiedenis** ttt, D-85; @Merode). Visita a pagamento, nt(tr'ùen, ore 9.30-17, sab4om ore 10-17; ,,,ttru.kmhg-mrah.Òe. Il complesso dei Musci reali di Arte e di Storia riunisce le l('stimonianze materiali di diverse civiltà. i ,rnno parte di questa istituzione il corpo , (.rìtrale del Museo del Cinquantenario e I padiglione Horta-Lambeaux nel parco, il \irrseo degli Strumenti musicali sul Mont rkrs Arts, il palazzo di Charles de Lorrairrc, il Museo della Porta di Hal e il Musée r l'[xtrème 0rient. L esposizione principale, r istribuita su oltre 140 sale, è suddivisa in r luattro grandi sezioni: Archeologia naziorale, Arti decorative europee, Antichità e (liviltà non europee. I r di S. Giorgio* di Jan Borman (Bruxelles, 1493), il dossale della Famiglia di S. Anna @ruxelles, 1500-1510), i magnifici arazzi che descrivono la Storia di Giacobbe* * (Bruxelles, 1530), La Ieggenda di Notre-Dame du Sablon* *, attribuita aVan Orley (1518) elaStoria di Ercole* (Bruxelles, 1570). Magnifiche ceramiche e porcellane di Delft* *, alabastri di Mechelen (fine xvr secolo), vetrate, arazzi di Bruxelles, sculture in terracotta. Nei nuovi spazi dedicati a art nouueau e art déco, le vetrine sono state diseqnate da Victor Horta per una gioielleria; una di esse ospita la celebre Sfinge misteriosa* * (1897), archetipo dell'art nouveau di Charles van der Stappen. Antichità. Un tuffo nella culla della civiltà occidentale attraverso ricchissime collezioni di archeologia classica (Egitto, Grecia, Roma): ceramiche e sculture delVicino Oriente (Mesopotamia, Palestina, Iran, Siria, arte dell'lslam) dal xxrrr secolo a.C.; notevoli la lerroccttta uotiua di Gilgamesh* ,rcheologia nazionale. Dalla preistoria ;rll'epoca gallo-romana al periodo merovingio. Tra le testimonianze dell'epoca l)reistorica più importanti è Ia sepoltura tli Eigenbilzen* * (circa 400 a.C). lrti decorative europee. Collezioni di mobili, sculture, arazzi, tessuti, pale d'altare, merletti che offrono un excursus sulle arti (2250-1900 a.C.), il rilievo del palazzo di Khorsabad (721-705 a.C.), i bronzi del Lurlstan* (1200-600 a.C.) e il grande plasfrco della Roma imperiale del rv secolo d.C., il grande mosaico (Scene di caccia**), che adornava la sala di ricevimento del governatore romano di Apamea (inizio rilievo tebano della regina Tiy* *, consorte del faraone v secolo d.C.). Notevole il