Nut'h,o rlt'll;r r.lllà ;rrirtrlliv;r, rlovr, rrr,l
r
sccolo ltr t,rt,llo il
lrritrro rrr,s/rzar lìrrlili_
c;rto i11 1111';11-1.;r ltalrrrlos;t llirgtlrl;t
tlirlltr
:enne. poi interrata nel rrx sècolo. Oggi
la,,piazzaè l'epicentro di una zona
molto
aita moda. con tanti angoli gradevoli
e
nuovi locali. In mezzo uli,.ri'.i;i;r;A;
il neorinascimentale mercato delle
car"ni
il_mattoni, ferro e vetro (Halles SaìnìGéry. 1881). rrasformato àrr ls8li.-;,
centro culturale che propone esposizioni
temporanee dedicate all.archltettura,
all'urbanistica e ai fumetti. piacevole
è
ru.lrm*à
ateli;;i
la passeggiata nelle limitrofe
\l: B CZJ). sede degli
uries_ Van Noten e di altri stiisti
belgi.ì
Charrreux f t. C2l. dail.origiiitÀ
1ue {es
Dansaert
arredo urbano. come la statua dei-cane
randagio_ZinneÉe, in fondo atta
via. ùnà
piccola deviazione sulla aest.a
conOrc.
alla Galerie Usage Externe C2. ruiàu
tl.
vteux-ivtorche_oux_Grains
N. 46), dove i
giovani artisti belgi esibiscono'la
loro
creatività.nel campo del design. della
scuttura. della grafica e delle aiti visive
lutstto. mar-sob ore l0-t9.1.
La Centrale Electrique
(1. CJ; @Ste_Ca_
/rsr/a u pagome n to,
therine/St-Katelijnel.
me.r-dom t0.30-18. Nell'edificio di
tratto
industriale. sede clella prima centrale
elettnca cittadina (l 903). si trova un centro
eu_
ropeo di arte contemporanea con
mostre
su 0estgn. moda. avanguardie artistiche.
Pl1c.e Ste-Catherine/Sint Katelijneplein
( l. 8J: 6,Ste-Cat
herine/St_Ka t el i;ne1. òran_
oe plazza quasi interamente occupata
I .' ll
rlirll'rrrttottlrt[r r.lrlr,sir r,
l1rurr rl;rl;r ;r rh,sl r;t
(l;lllit lorl(, s(,(,(,il1(,s(,it rli ttttir r.llit,s;t
st.rrttt-
lVlorrl
rlr.r Arl., r,r lil,rrrrlr lrrrrl,r
parsa. l_a chicsa rli Ste_Catherine/Sint
Ka.
telijnekerk, eretta cla poelaert ;.aiS54
racchiude a sinistra dell,entrata
una tela
(5.
loterina) di Gaspard de Crayer. Oietro
cnresa si trova la tour Nctire/Zworte
Toren,
del xr secolo.
ii
Maison de la Bellone*
(1,
BZ; @Ste-
Cath.erine/St-Katelijne). Vi s i to; t ui_u'in
?re .t./.!d: chtuso in luglio: wwa.bellone.
0e. l\e[a popolare rue de Flandre,
aj N.
46, questo palazzo ha una meravigliosa
facciata creata dallo scultore archltetto
Jean Cosyn, autore della GranO,pfacà.
Magistrale sintesi fra classicismo francese e barocco fiammingo. possiede
un
parttcotare tetto lraslucido e un
cortile
che ospita mostre e performance
dedicate
a oanza, teatro e poesia.
I
Sl-Jean- Ba ptiste-a u _ Bégui nage/Be_
gunhotkerk van Sint Jan*
11. BJ; @Ste_
Catherine/St-Katelijne). V is ito, mar
oie
tu-t /; mer-uen 9_17. dom duronle
le fun_
zroni. La chiesa del Battista. un tempo
Bello anche l'internò. potente e
armo_
I
t Sacré (, C34; @Bourse/Beurs o De
llriruckère). Prende questo nome il quar_
ticre compreso tra la rue de I'Écuyer/
si hildknaapstraat a nord e la rue du
Maiché
rr
Place de Brouckère/Brouckèreplein
11.
{3; @Oe Brouckère). La prazza e uno
nodi vitali del tralfico brussellese,
rx
Herbes/Grasmarkt
a sud. A
partire dal
1960, il comune ha restaurato le vecchie
case seisettecentesche e ha chiuso al traf_
fico I'intera zona, oggi protetta. In rue des
Bouchers/Beenhouwersstraat si trova il
popolare Théàtre Royal de Toonefheater
Toone. teatro di marionette attivo dal 1g30.
A est del quartiere si aprono le celebri Gale
ries Royales St-Hubert*, coperte in vetro,
costruite da Jean-Pierre Cluysenaer nel 1g46:
vi si trovano boutique. Iibrerie, gastronomie,
cinema, birrerie e caffè. Nel seminterrato
una postazione multimediale, Bruxelles en
Scène (galerie de la Reine NN. 13/15, uisito
ore I 0- I 7: www.brure lles<nscene. be). costi-
tuisce un piacevole diversivo per conoscere
miti e storia della città.
,2 ll Mont des Arts e igrandi musei
Òou1el
t'ranta alle pagg. 48-49
uord. Malgrado il recente,iinoramento,
sussistono notevoli edifici, quali il
Caié
C.on]in.entol (1874), ora sede diunu
Uur.r,
l'hòtel Métropole di Bordieux (lgZ()J
na2ya9 ( re33 ). che
iì pàr_
1i1!Jro
città alta si è sviluppata a ovest del
cntro, entro la cerchia dei viali. sulle di_
'rrguali pendenze di una serie di colline,
rll cui si può tra l'altro godere cli suggestivi e panoramici affacci sulle guglie dil_
l;r Grand'Place e delle chiese cùcòstanti.
l,;r
r
;;i
s.aggio a multisala ha perso gli
ornamenti
della facciata.
Pjace des MartyrVMartelaarsplein
(. 84;
Q,lJe tsrouckère). Bella piazza tra
uniformi
patazzi classicheggianti: al centro,
monu_
m.ento ol Belgio ( l83g): a sud,
monumento
al co,n.te di Mérode ( 1g9g t. caduto nella
lotta
pel I tn0lpendenza nel lg30: a nord,
s/ele
a lenneuol ( I897). autore dell'inno
nazio_
nale. Poco a nord della piazza è
I.éalise
du ttntstère /Finisterrctekerk
11. 84). chiesa
barocca del 1 708-30
CJ:
l\'hnnaie/Ko^nìnklijke Muntsschouwburg,
, rctto nel 1695 dall'italiano G.p Bombardi
. r icostruito da Poelaert nel i855. con un
,r;rrrde pronao ionico
sulla facciata; nel
r,,rlrosiacceseil 25agosto I830la scintilla
rlr,lla lotta per l'indipendenza.
nroso; il pulpito è deì 1757: nel transetto
destro. ('rocifissione, di De Crayer;
nel
transetto sinistro e nel coro tele di Theodor van Loon.
i",
,u^d. la Monnaie/Muntplein
lJl)e Brouckère). La vasta piazza 11.
è chiu_
,,,r lra due
imponenti edifici: a ovest l7n_
:turch Center, a est il Théàtre Roval de la
ri..iiii
c.er
ra pedonale dell,ilot Sacré, affollata di locali
1...
beghinaggio. è uno dei più
:,9rqlgrq.L.l
riusciti edifici barocchi deì Belgio.
eretto
da Luc Faydherbe nel 1 657_76. r_1
è tripartita in senso verticrt.
e a.nrn.ii
il preesistente qusto sotico.
risultante dall'incontro dei grandi
r
llna decisa impennata, alle spalle della
st:enografica place de l,Albertine, porta
;rl Mont des Arts, dove sono collocàte le
rlrandi collezioni di arte antica e moderna
lei musei reali, e il nuovo vanto cittadino
rlel Musée Magritte aperto nel 200g; il so_
rrastante Coudenberg (montagna f redda,
in neerlandese), già roccaforte dei duchi
rli Borgogna, è diventato nei secoli la re_
sidenza reale, attorno al palais Royal si
ò sviluppato un quartiere dai tratii ari_
r
1
stocratici. in cui I'impronta razionalista
francese è evidente nell'ampiezza degli
spazi, nella linearità degli edifici, nel di_
segno dei giardini.
P_l1ce de
1'Albertine/Atbertinaplein (. D4:
t!Centrale/Centraal ). La piazza, ornata al
centro dalla stoluo equestre del re Alberto
L di Courtens ( 1951 ), è lo scenogra[ico
ingresso al moderno complesso de-l Mont
des Arts/Kunstberg. dove si trovano, sui
diversi livelli di una formazione collinare.
alcuni dei principali musei e istituzioni
culturali del Belgio. La sistemazione del
complesso è stata compiuta tra il 1954 a il
1965. A sinistra è il potois de lo Dynlstie /p0leis der Dynastie, su arcate e con un grande
Muscc cl'Art arrcicrr/Mnscunr
voor Oude Kunsti ^
(1, D-E4 @Parc/Park; irforrnaziorti per
la uisita, u. box).ll Museo d,Arte Antica.
sistemato in un palazzo classicheggiante
costruito da Balat nel 1875-85, è tra i più
importanti del mondo per la conoscenza
dell'arte fiamminga primitiva e barocca e
dell'arte olandese, ma possiede anche un
ricco patrimonio di quadri di altre scuole
comprese tra il xv e il xvlr secolo, di sculture
e arazzi. Risistemato una prima volta nel
I 984. è attualmente oggetto cli un ulteriore
ristrutturazione, resa necessaria sia da[ processo di integrazione dell'intero complésso
museale sia da esigenze di conservazione. Il
nuovo p-ercolso espositivo, dopo la riaper_
tura di fine 20ll,valorizzaun patrimonio
di opere che costituiscono nel lòro insieme
la migliore collezione di arte fiamminga al
mondo: e parliamo di una scuola chì al
suo culmine - tra il xv e il xu secolo - era la
sola a tenere testa per qualità e diffusione
deìle botteghe ai maestri dell'arte italiana;
riflesso della prosperità economica e cul
turale della regione al tempo dei duchi di
Bo^rgog1.a. installati prima a Bruges e poi
a Bruxelles-
xv secolo. I primi passi del percorso museale offrono una interessante finestra
sulla produzione del pittore ufficiale della
corte brussellese nella prima metà del
xv secolo, Rogier van der Weyden, che
alterna soggetti religiosi (una solenne e
aurorale Pietà**) a una ritrattistica attenta sia alla precisione del segno sia alla
simbologia del potere. ll museo possiede
alcune delle sue opere più riuscité, i ritratti
di Antonio di Borgogna** e di Laurent
Froimont**, il Trittico Sforza**. A un
suo discepolo, Dierick Bouts, si deve uno
t otrrrrrilIr,rrz;r t
ivilr.: l.a giusliria dt,ll'inr.
pcralorc (Jtlorrt,**. irr rlrrt.lrvok', t,se(ulltt
per Io Starlhuis tli Luvarrio. Narrazione
rll I.
di opere dell'olandese Jan
Gossaert, detto Mabuse,
stupendo ritrattista e versatile narratore di scene
sacre
1
il giardino dell Eden in fogqia rinascimentale, la tenta-
Tutt'altre atmosfere, sul crinale che separa il xv e il xvr secolo, nella corrusca
zione femminile nella mela
visione del mondo dell'olandese Hiero_
nymus Bosch, documentata qui da una
Crocifissione** e nella copia dell,ancor
più celebre Le tentazioni di S. Antonio,
realizzala poco dopo la morte di Bosch
da un suo allievo (il dipinto originale è al
Museo di Arte antica di Lisbonà).
Giunti alla fine di questo percorso tra gli
I i' der cap0lavori
del museo: Crocifissione, di Hieronymus Bosch
( rrrcifissione* *, il Maestro dellaVita di Ciu' , r1te, di recente individuazione (notevoli
1
particolare i Ritratti di Filippo il Bello
r'(iiovanna laPazza**), il Maestro della
rrr
esiti artistici del secolo, ci si rende conto di
come la ricchezza e la maturità della pittura
fiamminga dell'epoca si manifestino - prima
.rlqenda di
Lucia (ìl{aria con Maddalena
con, sullo sfondo, il profilo
, l,'lla città di Bruges).
I
,
ancora che nei grandi nomi dei pittori a
corte - nella laboriosa fucina di maestri
ignoti (sconosciuto è ad esempio l,autore
della tavola della Vita della Vergine**,
1400 c.), o arrivati a noi solo con ui ,nome
lc
S.
vergini**
secolo. La produzione fiamminga
('\,olve con l'affermarsi di nuove scuole
I rj€reri, di cui la collezione del museo
,l,r compiuta testimonianza. Il percorso
',r irpre con le scuole attive a Brugge e ad
\rrtwerp agli inizi del secolo, rappresentate
, hlle opere di Gerard David e di
Quentin
d'arte' come il Maestro della Leggenda della
Maddalena (Mado nno col Bambiict*: Ritratto
di Jeon de Luxembourqn). il l\4aestro della
Parentela della Vergine. con una stupenda
i\,lr:tsys. Gerard David (nato a Oudewater, in
)landa) è uno dei massimi esponenti della
'rr'uola di Brugge: la lezione italiana, filtrata
,l;r Memling, è evidente nella sensibilità per
lrr luce e nella semplicità formale, visibile
rrr,lla sua produzione più tarda (dopo un
ruriodo di lavoro a Genova). La collezione
, rrmprende l'Adorazione dei Mapi * e l'opet
trtii
irrlr,'ci'i
Venere e
siede il piir famoso Adamo ed Eva** nella tipica
stilizzazione del bavarese
Lucas Cranach ii Vecchio:
d'artisti, è considerato il più italianeggiante
dei fiamminghi del periodo.
.
tra cui
Amore*. Due donatori* *,
S. Famiglia, Adamo ed Eua
(Gossaert fu il primo a proporre nei Paesi Bassi nudi a
soggetto mitologico). Sullo
stesso Iema iì museo pos-
conserva notevoli ritratti (Borbora uan *
Vloenderbergh*. il Trittico di Moreel**), {
I elegante e pacata resa dei Mortirio di §. I
Sebastiono* Irafitto dalle frecce i I quadro
I
fu eseguito su commissione della corpora- "
zione degli arcieri di Bruges), e la lievità
della Madonna con Bambinol *: Memling,
a sua volta poi capo di una attiva fucinà
,6;t,
Arl,. r.r;ir,rrIlr rrrrr,,r.l
so le correnti manieriste
della scuola di Anversa e
propone un ricco numero
J
l'usanza medievale) e condanne, colpisctr
per la delicatezza del tocco, la preciiionc
dei particolari, la tensione drammatica,
Alla corte borgognona. e soprattulto alla
scuola di Van der Weyden, si forma anche
il tedesco Hans Memling, di cui il muse«l
I Musées Royaux des Beaux.Arts de Belgique/Koninklijke Musea
voor Schone Kunsten van
Belgiè (1, D E4 @ParclPark; www.mrbab.be) costituiscono
un'unica istituzior. ,rr.ut. .É.
racchiude idue mrsej più visitati della città (oltre un milione
divisitatori ogni annol, ir ùìiàe
d'Art ancien e il Musée Fin de siècle (attualmente chiuso per lavori
ai ri*ruituraiionl
ra prevista nel 2013), e sovrintende anche a due musei periferici:
il Museo wiertza riterueet<
eil Museo Meunier a lxelies.
I musei (unitamenre al Musée Magritte, vedi box a pag.
69) sono visitabili con un unico orario
(nar-dom ore 10-1r) e con un unrco bigrietto
d'ingreiso (da rue de r, n.g.n../n.j.Àr.r,ip_
straat 3; vlsite guidate: t. 025093350; visita viituale: www.opac-fabri-tirs.oel.
in coÀure
hanno anche il rifornito Museumshop.
visita è gratuita per i minori di 13 anni
p"
.La
il prìmo mercoledì del mese, dopo Ie 13.
una grànde'saia dei passi perouti; o
sculture antiche e contemporanee, funge da racòrdo tra i
due muser.
iVÌorrl rlr.,.
ll pcrcorso cvolve poi ver-
l
lradimenti. prove di innocenza (seconrlo
Musei Reali di Belle Arti: visita, informazioni, servizi
64
I .' ll
rlli rtritiliori lsilr rk.l rlrllorrrlr,tsi,ti,,,,,, f
1
r;r
l;r
più popolare e suo ultimo capolavoro,
Madonna con la zuppa di latte**, del
520. Quentin Metsys (nato a Lovanio nel
1,166) è delicato e raffinato nelle scene
I
r;acre, ricco di pathos nelle scene dramrratiche: vi sono tra l'altro la Madonna col
r
llambinoa,la Maddalena col Bambino+
e
kr stupendo trittico della Leggenda di S.
Anna* *, suo massimo capolavoro (firmato
l datato 1509).
addentata e nelle gambe
appena incrociate.
Intimamente legata alla città di Bruxelles è invece la
figura di Bernard van Orley.
assai richiesto all'epoca come disegnatore
di vetrate e di cartoni per gli arazzi della
fiorente scuola cittadina di inizio secolo (il
suo giro di commesse, alimentato dai funzionari asburgici, ebbe poi un brusco calo a
causa delle sue simpatie protestanti): tra le
tele in mostra (fnttico della Deposizione*,
Cristo portacroce* x, oltre a vari ritrotti\,
il Trittico di Giobbe o della pazienza* è
quello che più evidenzia la ricchezza decorativa del manierismo Iiammingo.
Sulla stessa piazza, un paio di decenni dopo
Van 0rley (e con opposta, sofferta sensibilità pittorica), lavora nell'appartato atelier
di rue Haute (v pag. 74) un artista che più
di tutti è oggi utilizzato come icona di Bruxelles: Pieter Bruegel il Vecchio, il coltissimo
umanista che affina la lezione di Bosch (con
meno gusto per I'allegoria, con realismo più
penetrante), disegnando facce sconvolte,
paesaggi di una profonda poesia, scene di
genere che sono un atto d'amore per la sua
gente e Ia sua terra. La collezione del museo
comprende un buon numero delle sue opere
più importanti: I'Adorazione dei Magi**,
L'iroso*, Il censimento di Betlemme* *,
Paesaggio invernale con trappole per gli
uccelli* *, 11 urn o di S. Martinox e sopratutto il Paesaggio con la caduta di lcaro**.
Considerata una delle sette meraviqlie del
Belgio, quest'opera si articola su tre piani,
la campagna con l'aratore, il pastore con il
gregge, il mare con le due navi: piani larghi,
I ., ll
ll lr,rlritrrorrio rlt'l
rrrrrsr,o
si proporrr,poi
r,,r r r(, (,siutri(,ltlt, rt,;tt,rtorio - tltt:ltc st: str
' ,rl,r lirlolta - tlt:lla ;tittura olanrlese clel
',, , olo rl'Or«r':
tutti i temi sono presenti,
,I rll.r Inr«lizione biblica alle scene di gene-
r,
rl;rllc marine alla natura morta; tra le
su cui soffermarsi, le architetture di
I rrrrrlrrruel de Witte (la )ude Kerk di DeL-
,
,
|
,,.r (,
it
r i paesaggi di Salomon van Ruidsdael (11
rt,t,'ltr'tto\ e Meindert Hobbema (ll bosco
,lt llr«rrlem*; Il mulino\. Una sottolinearr
r
IL
r
,
r
l:;
(
\
,,,
sigr ri[it';rlo rkrllir più asciutta galleria del xvur
sccrrlrr) ci souo il TÌepolo (I uom ct dalla bar-
bu rossa) e Francesco G:uardi (ll doge Alessro). In chiusura, i pittori della splendente
corte parigina, che per l'assopita Bruxelles
di quegli anni diventa un polo di inevitabile
attrazione: ecco allora, a cavallo tra i due
secoli, Philippe de Champaigne (Ritratto di
Rémi Tronchotn ). Mathieu Le Nain lRitratto
di un giouane*), Claude Lorrain (Enea che
caccia un ceruo\.
iì parte va ai
ritratti del grande Frans
Johannes Hoornbeck* *, Gruppo di
I'trrtlti\, ai pochi Rembrandt in collezione
(',,'rlnaliamo La morta* * e il Ritrotto di
r,rrrt Bambeecft*) e al taglio intimista
,l, ll;r produzione di Nicolaes Maes, con
I rrrt antevole Sognatrice*, La lettura* e il
(;r'uppo di famiglia* *.
\ r'ornpletamento, il percorso propone asI
Mrrrrl rh.., Arl., c r 11,rrrtlr ltrrr:,cr
rrirli sulle scuole italiana e francese dei due
'r'oÌi: non un motivo di primario interesse
,r 'r Ia visita (nessuno dei maestri è presente
Scultura. La collezione di sculture barocche documenta soprattutto la maturità della
scuola di 'barocco tardivo' dei Paesi Bassi
meridionali, caratterizzata da pose teatrali
e da una forte attenzione al chiaroscuro.
Qualche nome: Artus Quellinus it Vecchio
(San Pietro),Lucas Faydherbe (Gioue), Jan
Peter van Baurscheit 1/1 ra tto di Proserpino).
Michael Rysbrack (lohn Willett\.
',,
ll re beve, di Jacob Jordaens
1
, , rrr
,,r
aperti, che contrastano con la nervosità
degìi arbusti e dei rami. un microcosmo
perfetto. un vasto spazio nel quale vengonò
lissati iritmi dei gesti dell'uomo. Llcaio
di
Bruegel segue di pochi anni il s Marco
cie
libera lo schiauo di Tintoretto, cui viene
spesso accostata per l'analogia del tema
(la caduta) e per la differenza stiljstica
nella
resa. Nelle sale i ritratti cli Tintoretto (Un
giouone; Un vecchio* *_,1 costituiscono
una
delle presenze più significative nella rosa
di pittori italiani del rvr secolo.
di opere (non sempre visibili: molte sono
sotto il bisturi dei restauratori), inclusi
alcuni.celebri grandi formati in éui I'opu-
lenza delle forme e la ricchezza del colòre
vergono amplificate dalla dimensione della
tela: scegliamo laMadonna col Bambinoi,
,.um..lgl
e le plastiche raffigura_
zioni di Cristo e l,adultera* *, del Mo"rtirio
Lieuin*, dell'Adorazione dei Magi* *della Salita al calvario* *.
L'arte di Antoine van Dyck. discepolo
di
Rubens. ma da lui staccatosi per la sua
di
nel museo, ne rivelano il talento.,). e ilsecon_
dogenito Jan Bruegel si dedicò a delicatà
nature morte (tra queste Ghirlanda di
fiori
e coppa*) e più manierate scene sacre.
La pittura dei Paesi Bassi meridionali
e
delle scuole di Anversa è rappresentata
soprattutto da Van Dyck, Rubens. Jorcla_
ens. Teniers. Di Pieter paul Rubens (nato
nel 1577- attivo soprattutto ad Anveria_,1
la collezione comprende un gl.an numero
6,6
S.
tecnica asciutta, per i suoi aristocratici
ritratti. per le sue drarnmatiche scene
religiose. è rappresentata soprattutto
dai ritralli:
genouese*. òuquesnoy
.Domo
Al exonder de I o Fo i I le n. Ritratto nirile * i,
D.onno uecchio *. Invece
xvil secolo. Il passaggio tra xu e xvn
s.ecolo coglie il progressivo spostamento
xvil e
del baricentro artistico dalle Fiandre verso
le province olandesi, dove artisti e botte_
ghe lavorano per una sempre più
esigente
committenza. sia religiosa e dinastià sia
borghese. Ne è prova il percorso clella di_
nastia deÌ Bruegel: entrambi i figli di pieter
Bruegel il Vecchio lasciarono l,a"telier delia
capitale per spostarsi ad Anversa, dove il
maggiore (Pieter Bruegel il Ciovane) riprese
molti temi e soggeili del padre (in mostra
litrattil,
Jacob Jordaens,
altro allievo di Rubens, porta l,art. d.l ,àl
estro.ai toni più squillanti, con esplosioni
di colore e accenti satirici visibili in varie
quali il Matrimonio della Vergine+,
-opere
Un Apostolo*
*
*;
.
S. Mr_rrtino
guorisce"un
os_
fino ai capolavori di"grande libertà
vivacità compositiva del Òontadino col
TItol
i dell'Allegoria delta fecondità* *,
del celeberrimo II re beve* *.
sesso
e
Vi sono punti di contatto con l,arte di David
IITeniers il Giovane (nato ad Anversa nel
Iti,l0). che descrive con precisione pari
all ironia scene
e
luoghi popolari, le osterie
e la vita contadina. Tra le sue opere, Ia
io*.1 cinque iensi * *,
ll medico-del uilloggio. Giocaàri di corte*,
Riposo all'ombrai*.
le
nto zione di S. Ant on
icapolavori più celebrati), ma un utile
rprltorto visivo soprattutto per comparare
ili e traiettorie di altre capitali artistiche,
, r rrrre Bologna (Pre sentazione alla Vergine*
,lll Guercino, Diana al bagno di Carracci),
1\;rpoli § Andrea * dello Spagnoletto). Per la
',r'rrola veneziana (tra le presenze di maqqior
,l
ffi Tencienze sotterranee
d
/\rte contemporanea o underground? Proteggerla dalla luce del sole sembra diventata, a
llruxelles, un'abitudine. Attorno al 1980 c'è
stata l'ardita costruzione del Musee d'Art
Moderne (ora Musée Frn de slèc/e), con i
suoi sei piani scavati nella collina del l\4ont
des Arts. Ma prima ancora la municipalità
di Bruxelles aveva già affidato a 54 artisti
belgi fra cui alcune firme quotate in tutto
il mondo - l'incarico di decorare quaranta
stazioni della metropolitana. Murales, graffiti, installazionr, sculture che colorano la
routine quotidiana dei pendolari, e colpiscono i visitatori. Jean-Michel Folon ha lasciato
il suo segno poetico alla slazione Montgo-
neryi
Paul Delvaux occhieggia enigmatico
alla fermala Bourse; il tratto aggressivo di
Pierre Alechinsky accoglie alla stazione ,4n-
neessens. D'autorità, sono state spostate
alla stazione Horta, intitolata al fondatore
dell'art nouveau, balaustre e vekate realiz-
Musée/Museum Fin de sièclex*
Q, D4 @ParclPark; informazioni per Ia uisita
u. box a pag. 60.Attualmente chiuso per
lauori di ristrutturazione, apertura preuista
per il 2013.ll nuovo museo è sistemato in
un edificio costruito dagli architetti R. Bastin
e L. Beeck tra il 1978 e il 1984 recuperando
I'antico h6tel AÌtenloh, all'angolo della place
Royale (oggi sede del Musée Magritte) e collegandolo a un'ala sotterranea scavata su sei
differenti livelli, che riceve luce dal cavedio
vetrato della place du Musée, sede fino a
febbraio 2010 delMusée d'Art Moderne. La
necessità di procedere a profondi lavori per
la messa a norma delle sale d'esposizione,
ha portato anche a un ripensamento di tutto
il progetto e alla sua traslormazione in un
vero e proprio museo delModernismo, che
si impose in Belgio a partire dalla creazione
della Soclété libre des Beaux Arts nel 1863;
museo che abbraccia tutti i campi della
creazione artistica, che mescola pittura e
scultura alla letteratura, alla musica e all'opera (il wagnerismo imperante al Thèàtre
de la Monnaie), all'architettura e alla fotografia. Il tutto si basa sui due grandi circoli
artistici in voga in Belgio negli anni a cavallo
tra xx e xr secolo - Ies XX (1883-1894) e la
Libre Esthétique (1894i914) - che per 31 anni
organizzarono a Bruxelles dei saloni in cui
venivano esposte le opere che marcarono
l'espressione artistica del tempo.
zate da Victor Horta per la Maison du Peu-
p/e e per I'Hòtel Aubecq. La Stib, l'azienda
dei trasporti pubblici fornisce una sintetica
guida alla rete delle opere reaiizzate.
ll realismo. Il realismo è la corrente che
domina arte e letteratura della seconda
metà dell'800, desiderose di liberarsi
dell'accademismo pieno di regole fino a
ll t,ll v(,ll;l l)r,t lir,ll,rrr. il ;rr0prio sllil;il(1il
sttl tttorrrIr'V('t(,' r'st,llit tt;rlrtt.;r r.ltì, li,.it
rottr l;t: il ltov j J111.111,, lrr.Ll;r lr t l;rrq;urtlt
rl r.
irrfluenzalo tlall'opera (lel pittole irarrt.r,st.
Gustave Courbet. del quale si possonL)
ammirare tra l'altro il Ritr.,tto di'Modome
Léon Fontaine, nota Loure Janné* (lg56_
17)
f
Ly sorgenti deila Loue*
lrSO+;)
ira
belgi si segnalano in particolare Charles
i
IJe Groux e Alfred Stevens, fondatori
della
già ricordata Société tibre des Beoux_Arls
(che appaiono in un quadro
omonimo di
Ldmond Lambrichs ). Félicien Rops e Char_
ies.Hermans All'albo. I 875). Un evoluzione
cela corrente si manifesta qualche anno
più tardi nel cosiddetto realismo sociale,
che nel solco del naturalismo letterario
vuole rappresentare il popolo al lavoro
e
nella vita quotidiana: esemplare in questo
t
senso o1l emqronti* (1894 ). di Eugène
La_
che ricorda un po' il Quo"rto stato
lllals
di Pellizza
da Volpedo; nel càmpo della
scultura si impone I opera di Constantin
Meunier. che si concentra sulìa nuova fi_
gura dell operaio. figlio della rivoluzione
rndustriale di fine 0ttocento, e della sua
taticos^l es.istelza (ll puddellatore;;,
1884-1888: Vecchio couollo clo minierou).
Il movimento impressionista belga.
An_
cne I rmpressionismo trova in Belgio una
piccola colonia di artisti riuniti neil'Éco/e
de Teruuren,fondata nel 1g66 da Hippolytà
(!
Pg_r]Tq.. sentiero dei uecchi ,aipiii;,
1871-72), ma fu solo nel 1gg0.t,e
nàcqu.
un,vero movimento impressionista beiga.
sulla scia dei pittori realisti. che dipingo"no
paesaggi con diverse sfumature dl
tuìe e
coìori più chiari: il maggiore esponente
del cosid-detto luminismò impressionista
fu Emile Claus (Vacche che attrauersano
lo
Iys *, 1899). Lo stesso cammino intrapreso
irr lrr;trrli,r rl;t (ir,ot11r,s Si,rl,rl (l,rr Sr,lrntl
(l.lnrk,.lirllr,* *, Ilil,ìli) ;rll;r r.rt.t,l,ir
( li I ill;t I
Ilovit I |r'rrir.;r r|t r ;r1 r1 rtr.sr.rtlirtr, l;t
prr'*so la
\
l,Lilr.rr,r l, r llrlk, lir
1
Ittr'r, t' il t'rrlrrrr,. r'lrr, siìrr.iir rrli purrtinisln6
(po i t t t i I l.i sn te. in frant.ese verìne
percorso
).
anche dalla generazione di neoimpressio
nisti belgi. rappresentati in particolare rlir
I
neo van Rysselberghe
(R
itratto di madanu,
( horles Maus*.1 8g0
) e Hen ry van de Veldt,
(La rammendatrice*
*.
I
g9d_;.
dell'arte belga è occupaio da James
En_
sor (1860-.1949). considerato il piu grande
pittore belga del periodo: la suà pitiura,
a
colori violenti. con predilezion.'pe, p.rsonaggi mascherati, scheletri, mostii,
è
espressionista all'inizio, ma la ricchezza
o lmmagtnaztone porta l'ultimo Ensor
a
inserirsi nel surrealismo. Del maestro sono
qui soprattutto Ie opere del primo periodo:
Lo mustco russo (18811. Le moschere
scondolizzate* (1883), Scheietri che si contendono
e Le ma_
pone una ricca panoramica: dalla leziòne
d-ell'inglese sir Edward Coley Burne_Jonei
Ql c.orteo nuziale
di psiche*, t"gSS; muovonì
artisti come Jean Delville e soprattutto i
personaggi eterei ed enigmatici di Fernand
Khnopft
ritrottct di Mo"rgherito*, lg96; Le
.1ll
carezze**,
carezze**. 1896; MemoÈe o il tennis**
1889). Entrano in questa pittura ra[finala
[889).
e
poetica anche gli artisti della prima
scuola
di Laethem-St-Martin (nata nòt tOOq, .o,
le opere tra il misticismo e il simbolismà
ur Gustave
di
uuslave van de Woest
woestijne (Domenica
pomeriggio*. l9l
1
) e Ie
sculture di George
i irsl r.irl I i ( /,rr /rrr
!r,r r,,l t'Uti('t-, s01trall utt0 lrailcesi: pierre
1907), paul
,,
l,rr,rrrl (Nudocontroluce**,
,r
! , ,Lr
ln (('(rÌl)(,/.suzùne
a pontAuen r-, lggg;
I ;rIr.rrio lrretone - Il Cristo verde* *, 1889)
,
ll
r, l, rrr;rrrl VLrillard due scolari, l8g4).
Q
I lr(
ir,i,
I,,
iìlre cle la Monnaie di Bruxelles
llit irì questo fine secolo un centro
della cultura simbolista,
rl r rrolodipropagatore delle opere del
r
, , ,,rrl
11;17i1;1a1s
)ositore tedesco Richard Wagner:
,,rn('rìo del wagnerismo
l,
,t,
e
il
dell,estetica
llt (iasamtkunstwerk (l,opera d,arte
to_
, ) (liviene centrale a Bruxelles e pone le
r', rr l;rrrenta dell'opera simbolista, grazie
r
, I r , ollaborazione tra compositori, musi.t i, lt:tterati e pittori. Vengono
esposte
rr rrrrr,rosi modellini di scenografie di ope-
'
,,
plincipalmente del già citato Fernand
I lrrro;tff, cofondatore dei movimenti les
t \ l.a Libre Esthétique, e quadri ispirati
"
,, li ' r'omposizioni wagneriane (Henry
De
I
t ,t
La scuola simbolista in Belgio. A cavallo
tra'800 e'900 si sviluppa in Belgio una nòte_
vole scuola disimbolisti. di cui il museo pro
rcl r.t.oLrr
,,,,rt,'', ll)10). Nolcvolt';rrrr.lrt'laslilata rli
,iri,
J.ames Ensor. Un posto a parte neila
storia
un'aringa" 118871. t cottiui mpdlci*
schere singolari* * (1892).
rr rr. ( ///rrr r ( )l( ) x )t lt tlt )t t' ( I
I t r' I ir 1t ir,, lhtlT ),
I
1,,,1 rrr r, r li is;rir lrziorrr, r1i;rplxrrrlsr, rli l,rlorr
lrr
'
,,
'
rtx, La caualcata delle Valchirie* , l8g0).
nouveau. Va ricordata infine la re_
nlc acquisizione della collezione Gillion
t r ow€t, importantissima testimonianza
,1,'ll'epoca d'oro dell'art nouveau belga,
, rirr
oltre 230 opere di artisti come Louis
i\l;rlorelle, Emile Gallé, Alphonse Mucha
*, 1899-1900),
{ l.a natura*
Philippe Wolfers
,' Victor Horta.
tée Magritte/Magritte
lSeumxx
rt. l)-84; @ Parc/Park o Centrale/Centraal;
tttlrtrmazioni per la uisita u. box a pag. 64).
I tll 2009 una radicale ristrutturazionè
degli
trla grit'te:,,ìnfoirn aiio.ni,
sp;rzi lrrrr:;r,;rlìrh,l Motrl rk,s
Alls lrir irsst,r.{rr;r_
Io il st'llrtr,rrlr.sr.o;rirlirzzo Altctrlolr per il
rrrrovo Musco Magritte, che propone oltre
200 tele clelmaestro del surrealismo insieme
a scritti, fotografie, disegni e filmati. Il museo
nasce da una proficua collaborazione tra
mecenati privati e soggetti pubblici, con il
supporto culturale dellaFondation Magritte
e dei Musées Royaux des Beaux-Arts, che
già possedevano un'estesa collezione di
sue opere.
Uno spazio raccolto e multiforme creato
dall'architetto-scenografo Winston Spriet
mescola elementi tradizionali e nuové tecnologie; l'oscurità del set consente di calarsi
in quel nonluogo sospeso tra sogno e realtà
che è l'oggetto dell'indagine pittorica di
Magritte. Le opere sono esposte su tre livelli,
ciascuno corrispondente a una sezione:
la s.uccessione rigorosamente cronologica
delle sale consente di coqliere con immediatezza la traiettoria stilistica e tematica.
Prima sezione. ll percorso inizia dal livel-
lo superiore (vi si accede traghettati da
un grande montacarichi), che ha come filo
conduttore La conquista del surrealismo:
1898 1929. Sono sale dedicate ai temi del
movimento di cui Magritte è stato uno clei
principali esponenti e alle fasi giovanili della
prima affermazione del pittore. Si colgono
le influenze di artisti come De Chirièo, il
debilo con i surrealisli francesi @reton.
Eluard, Aragon) conosciuti in un iriennio
di frequentazioni parigine; si apprezzanola
sua meno nota attività di grafico editoriale
e pubblicitario, le sue prove fotografiche, il
suo apprendistato tra cubismo e futurismo.
Ci si sofferma sui capolavori del primo Magritte: tra questi Matrimonio di mezzanotte
(1926) , Giocatore segreto* (lg2T) , Ritratto di
Paul Nouge* (1921, L'uso delta pàrota (1929).
e,,sediii
ll Musée Magritte/Magritte
Museum è un'istituzione autonoma, dr cui r Musées Royaux sono
uno tra i soggetti promoton. ln comune con i Musées Royaux è la
biglietteria, sita ar (. s oi ruà
de la Reqence/Regentschapstraat ( biglietto combinato a riduzione pàr
ta visita al conplesso dii
musei) Gli orari di visrta sono gli stessi dei Musées Royaux(mar-dom, ore 10-17;
magritte-museum.be), con un prolungamento serale,
il
*;i.r;r;;
mercoledì fino alle 20. per ir ùuiee
Magritte e per le mostre temporanee dei lvusées Royaux (ma non per i
due circuiti di arte antica
e moderna) è attiva una vendita on-line, per chi già aniva sul luogo
con il biglietto elettronico,
l'Ìngresso diretto al Musée lVlagritte è al N. 1 di place Royale, dove
si trova anche il ricco cam_
pionario di libri e oggetti dello Shop Magritte.
Le due istituzioni museali hanno in comune Ie due opzioni del
MuseumFood (ingresso dal N,
3 di rue de Ia Regence): il Museuncafé (apertura, mar-dom J0-ll), self-servi
cJconlet,uz:za
panoramica sui tetti del sablon, o la MuseumBrasserie (apertura,
un visitatore davantr a un'opera dr Magritte
ail'inaugurazione del museo dedicato ail,artista
nej 2009
68
18.30-22.3A; dom 11.30-14.30) con la sua cucina belga.
mar-sab 11.30-i4.30
e
:){.(.on(l,t i,(:.1tol(f_ l)isr.r,si rli rtrr piirrro,
si
llrssrr irll;r sc('on(liì scziorÌt,: l.tt lx:,lltr lirqrt.
19.:J0-1950. Sono {li arìrìi (l(ìl rarlit.arrrcnlo
a Bruxelles. dell'impegrro politir.o.
dell.at_
Irnamento dei temi. Tra le principali ope_
re.^Lo leltura proibita* 11g361. tt'ritorio.
(1940). dove compare quellà colomba,
sagoma di cielo e nuvole in volo notturno.
che ritornerà poi sino a diventare icona
nazionale, marchio della compagnia aerea
belga. Gli anni della guerra vedono la
parentesi di un impressionismo dai toni
accesi, poi il ritorno al classicismo con
La magia nera* (1g45).
Terz-a
sezione.
1967.
il regno incontoto) mette in
La sezione conclusiva (1951-
mostra
il Magritte più enigmatico. con i suoi sog_
getti ricorrenti lsfere. rapaci. pietre.
ciel"i;
e le grandi lele degli ultimi anni, le varian_
li dell'lm.pero delle luci* 0954. 196l). Lo
uoce del songue* (lg6l). La capanna di
Arnheim** (19621. tino al commiato con
La pagina bionca. (19671.
Al termine del percorso. una sala proietta
documentari su Magritte e film d'epocà
che sono stati tra Ie fonti d'ispirazione
per l'artista.
P.{1e dgs PalaiVpateizen ptein* D4_S;
lt.
(ù)Parc/Park o Trone/Troon).
La solenne
plazza. centro della vita politica ufficiale
della nazione. è aperta da un lato verso
il parco e chiusa sul lato opposto dal
Palais Roy'al/Koninklijk paieis ( ursrl;.
nne tugtto-tntzto sellembre, mor_dom ore
r , il rvrrìilr ril , r\il, r't l,t,Iì1il tìIt,r.l
;l(l I (i,i//), r,r r,l Iu I r ;r il'700 r, l',9()() r, I rir.
slolrrrirlo irr Ior rrrr. rrr,or,l;rssit,lrt, rlit I lcrrrl
M;trlut'l rrr,l Il)0,1,I2. l,'irrlt,rrro rlt,l I,alazzo
llt'alr,lr;r llr srrrrlrrosil;r prrrIria rlclle tre_
cessità della rappresentanza reale: tra le
varie sale, notevoli sono il salon Goya,
c.on arazzi madrileni su cartoni di Goya;
il salon Bleu, con un trionfo da tavoliin
argento, cristallo e ceramica del 17g2; la
yk @l lrono (ritratti eseguiti da pieier
Paul Rubens, Anthonis van Dyck, Jacob
I
I)
.lordaens.Jéròme Duquesnoy): la Gran de
GollerietGrote Golerij. lutla di affreschi
allegorici: la solle des Gtocestspiegelzaal
(del 1904), a specchi, riservaia àle pit
fastose cerimonie. L'ala sinistra è deìta
della lrste Ciuite; l,ala destra incorpora
l'antico hdtel de Bellevue (1776; vi'sog_
e uomini politici);
il primo_e il secondo piano ospitano il
giornarono Balzac, Liszt
Museo BELvue (uisito o poqomento, mor_
uen ore l0-17: sob-dom ore l0_lg. wwu.
beIuue.be; biglietto ossocioto otIo 0isito del
sito archeologico di Coudenberg), con
una
documentazione completa suiia famiglia
reale belga, dal 1831 ai nostri giorni."Da
qui si accede all'Aulo Mogno.éi Filippo
il Buono. Sui lati brevi la-piazza sfocìa a
destra nella rue Royale/Koningsstraat e
a sinistra le fa da quinta il neoclassico
Palais des Académies/paleis der Acade_
mren. eretto nel 1823_26 da Charles van
der.Strgetgl..qer it principe a'OrangÀ,
oggi sede dell',4 ccodemio reote del Be$io
di scienze, lettere, arti, lonOata Oa Mi?ià
Teresa d'Austria nel 1772.
I r,r:gante facciata neoclassìca del Palazzo Reale
t
r
.iis des Beaux-Arts/Paleis voor Schoiunsten* Q, D4; @ParclPark o Centra-
lr iCentraal). llpalazzo delle Belle Arti,
r'lre sorge all'inizio della rue Royale/
l,.oningsstraat, fu costruito nel 1923-28
progetto di Horta; comprende sale
La ffiruxe|les s{.0rrea,tsta di fVlagr[fte
,,rr
l)('r mostre temporanee e conferenze,
Appartati e semplici come ra suavita. sono i ruoghi
di Magritte. Tracce che possiamo usare,
dopo la lezione del Musée Magritte, anche.omi.hirue"pe,.
cogriere megrio gri enigmi di
Bruxelles, l'ironia popolana dietro ra masche"
r,,tu", Àrilrprevedibiri accostamentj deila
trama urbana. proveniente daila provincia vattone
Jelt:§r,naurt ir futuro ,r.rt,."ròpiro,
17 anni, per frequent are ra reare n..uJuÀirii g.ir.
nrti, ui trova ra notorietà deile
L
:t]à
-'
pnme mostre
e, dopo Iimmancabire apprendistato parrgino,
mette nel 1930 radici definitive
scegliendo il suo aterier nel quartiere dì Jette,
aila òeiit'erià'noro, che diventa anche uno dei
punti di ritrovo fissj del movimenlo surreatista
belga.
Alcuni hotel e molti tour operator cittadini offronl passeggiate
guidate, percorsi e pacchetti
sulle orme di Magritte (ci si può anche appoggiar.
uìr2r17r"rc, des Guides de Bruxeres
et de Belgique, che ha sede presso IHÒierì"e vitte
in ciaÀo,pracet www.guidesbrussers.
be)' Luoghi in cui mettere ir naso, in centro città,
roro it c.Ècr..nwich, ar N. 7 di rue des
Chartreux (1, C2 3), dove Magritte si.dedicava
prr*àrpo quo,diano, il gioco degli
lf
scacchi. e ir bistrot dal|aria narrgina La rreur
en nàpiiiooià, ar rrr. 55 di rue des Arexiens
(1, D3), teatro di interminabiii
diicussioni t,à uag,riri e iì-iui cenacoto (ma
non soro: sono
stati di casa anche dadaisti e oittori der ,or,m.nio
òoÈrnl,làrrrto net 2006, è stato salvato
e riapertoda una piccola cordata di ,e.enati.
ortià
belgi in una cornice carrca di
segni degli illustri awentori der passato. oecori
o,ispirazione"magrittiana anche aila brasserie
Rue d'Or, at N. 26 di rue des CÀapetiers.
D3);t;;;i;sliiarra
,r.
il;ii;pi;
Grand,ptace
70
r;;rla per musica da camera e
auditorio
pr,r concerti sinfonici. Il palazzo ospita
lt Cinémathèque Royale de Belgique/Kottinklijh Belgisch Filmarchief con il Musée
bacini geometrici con fontane. All'angolo nord-est sorge il ThéAtre royal du Parc
eretto nel 1782.
Palais de la Nation/Paleis der Natie* (1,
C5; @Parc/Park). A nord del parco, sulla rue de la Loi/Wetstraaf sorge il vasto
palazzo neoclassico iniziato nel i783 da
Barnabé Guimard e rifatto nel 18$. È sede
dellaCamera dei Deputati (aladestra) e del
.Senalo (ala sinistra).
royal du Cinéma/Filmmuseum (ulslla o
t)(tgamento, ore 17.30-22.30, gio 14.30-21;
t t, u: w. c ine mathe que. be), che espone docurrrenti sull'evoluzione del cinema dalla sua
lrreistoria: 46 vetrine e, nella sala finale,
linque proiezioni giornaliere dei film che
lranno fatto la storia de[ cinema.
.rrc-de Bruxelles/Park van Brusselx (,
/)5; @Parc/Park).Il bellissimo parco, di i3
lttari di superficie, fu sistemato nel 1776
rlal francese Barnabé Guimard e dall'austriaco Joachim Zinner sull'antico terreno
rli caccia dei duchi di Brabante. È tagliato
rla grandi viali che formano pittoresche
prospettive, ornati di statue del xvrrr secolo
(in gran parte copie), che portano a due
Rue Royale/Koningsstraatx ll. A D4 5:
@Botanique/Kruidtuin o Parc/Park). La
bella strada che corre rettilinea tra la città
alta e il centro storico, tagliando i quar-
tieri ufficiali, fu iniziata nel xvnr secolo da
Guimard (dalla place Royale al Palais de la
Nation), prolungata nel 1822 e ancora nel
1842. A metà del secondo tratto si apre a
sinistra la place du Congrès/Kongresplein*
(1, C5), che offre il più bel panorama sulla
città vecchia. Al centro si leva la colon-
ne du Congrès/Congreszuil*, alta 25 m,
eretta nel 1850 da Poelaert, sormontata
dalla statua del re Leopoldo I, (opera del
1850 di Geefs); alla base, tomba del,§oldato
Ignoto (1922).
l ', l.r
l(olx,rl
St
lrrlrrirrr ( IUll(i-Il)(iil), ;rrolrroIorr,
dell'unità cur«rpca. hì fon(lo itl ;larco si lt,v;r
palazzo classicheggiante formato rla cluc
ali a emiciclo unite da un arco di trionfo* a
tre fornici, eretto nel 1905 dal francese Charles Girault e sormontato da una quadriga di
VinEotte e Lagae. Nel palazzo trovano sede
a destra il Museo d'Arte e di Storia, il Museo
dell'Esercito e il Museo dell'Automobile.
iI
Musée Royal de l'Armée et d,Histoire
militaire/Koninklijk Museum van het
!9g9I..n van de Krijgsgeschiedenis* (1.
D5: @Merode;. Visito, mctr-dom ore g-l2 e
13 16.45, www.klm-mra.be. Entrata clietro
I'arco a sinistra.ll Museo dell'Esercito
comprende. oltre alle sezioni museografiche, una biblioteca (450000 volumi) e
,lr,Ut(k. llItxl.lL.,,
;rlclrivio ((i(l lorrrli ). l,;r sr,ziotrt,slorit,il
ript'rcorrr, lt, lrirl l;rrllil t lrr, lurrrrro llorl;rlrr
all'inclillcnrlcrrz;r <lcl llclgio e lc vicorrrlo
militari della nazione, in particolare lc
guerre coloniali e i conflitti mondiali dcl
xx secolo (interessante sezione italiana*
rur
nelle sale dedicate agli alleati nella primu
guerra mondiale). La sezione tecnica mel.
te in mostra fortificazioni, armi da fuoc«l
e bianche di ogni Paese, l'evoluzione del
carri armati e dell'aviazione. Inoltre sono
stati portati qui i reperti precedentemente conservati al Musée Royol d'Armes et
d'Armures. uno dei piu antichidel mondo,
con spade e daghe a partire dall'epoca
carolingia (xr secolo); armature dei secoll
xrv-xv; armi da fuoco portatili; cannoni* del
secoli xn-rv e mortai di epoca successiva,
r, rr
Trmsparemxe e[ $ffiw#rffisi lm vEsftm as lu*ghs r{mffi'{"JH
ll lungo viale che dal bourevard du RégenvRegenilaan porta al parco del cinquantenario,
rue de la Loi/wetstraat (r, D6; @Arts-Loi/Kunst-wet), è ii cuore
de|quartiere.r.p.o,,.oii
battezzato per le infrastrutture regate all'Unione Europea. Un ambizioso progetto
forme semicircolari del
rl enent eu ropéen I Eu ro-
pees pailement
(ll, E4; a
lVaelbeek/lVaalbeek; nel la
foto), che, in nome della
è anche I'rsti-
trasparenza,
tuzione più accessibile (yisita con guida, lun-gio ore
10-15; ven ore 10; entrata
dall'ingresso dei visitatori nell'edificio Paul-Henri
Spaak, sul Parc Léopold).
Vi si riuniscono sia le Commissioni sia il Parlamento in
sessione plenaria.
l'ropone una preziosa collezione di
ll00 automobili d'epoca, da quelle
1,, lrtlre Minerva (dal 1897) alle Bugatti,
lirrrr k, Daimler. In mostra anche moto e
\ rt\)zze. Tra i pezzi rari, Ie vetture dei
1,r'sidenti americani Roosevelt (1930) e
opere di arte mosana. Di notevole interesse:
l'altare portatile di Stavelot* * (1 150 circa),
il reliquiario di S. Alessandro** (1145)
attribuito a Godefroy de Huy, il do ssale deila
Passione* (Bruxelles, 1470-80), il dossale
l
il;p;pri;,
di
decorative dal medioevo al barocco; Ie nuove sale sono dedicate alle arti decorative
deI rx secolo. La sala del lesoro raggruppa
/,,
r;. ;;li
Pa
,:crld* (ll, D5; @Merode). Visita a
t,,t'ttrtrt nto, ottobre-marzo, ore 10-I7; apri1, .,'ll?nbre, ore I0-18; uwu.autouorld.
,,ltrl
uriianirtico,
affidato all'architetto christian de portzamparc, ha l,obiettivo di ridisegnarE
L rk
spazi dell'arteria, bilanciare con servizi e aree commerciali I'attuale previlenza
oi ,itici, tariu
un modello di eco-distretto all'insegna della mobilità dolce e della
sostenibilità, ln atiesa dj
vederne (non prima del 2020) gli esiti, vale la pena percorrerla per
un pellegrinaggio civile vei
so le grandi cubature deipalazzi più importanti, che sono situaii
in tonoo a'ita
del Rond-point Schuman/Rond punt Schuman fl1, D5;
@Maelbeek/Maalbeek o éinrmànl.
sul lato sinistro, in successione, si ergono il palazzo charlemagne (del 1997),
monumentale
emiciclo di vetro e acciaio che ospita funzioni amministrative à relazioni
esterne della com_
missione Europea, eilcentre Berlaymont, dalla srngolare pranta
a croce, terminato nel 1968
e tornato nel 2004, dopo un complesso intervento di bonifìca
dall,amianto, sede delle attività
più politiche della Commissione.
Sul lato destro della rue du Loi si jncontrano prima, al N. 155, il Residence palace,
di originario
'175,
impianto art déco (1938), oggi centro stampa internazionare, e poco
oltre, al N
il"complesso del Justus llpsius, sede del consiglio deil'Unione
Europea (rrisfte soro per gruppti, runven.ore 9-11 e 13.30'16, prenotazioni con due mesi di anticipo;
www.consiriunleu'rop'a.eu).
Tra i due edifici prende forma un sorprendente cubo, patchwork
di vetro u t.gno ro,.*ontrio ou
lunghe scie di pannelli fotovoltaici, che lascia trasparrre la struttura
interna id anfora destinatà
dal 2013 a nuova sede del consiglio: messaggio di una politica che
si vuole tra.par.nie. §i
erge invece a sé stante, nella non lontana place du Luxembourg/Luxemburgplein,
ir coÀplesso
del Palais du Cinquantenaire
, rrnedy (1956).
;ées Royaux d'Art
' Histoire/Konin klijk Musea
Kunst en Geschiedenis**
ttt, D-85; @Merode). Visita a pagamento,
nt(tr'ùen, ore 9.30-17, sab4om ore 10-17;
,,,ttru.kmhg-mrah.Òe. Il complesso dei Musci reali di Arte e di Storia riunisce le
l('stimonianze materiali di diverse civiltà.
i ,rnno parte di questa istituzione il corpo
, (.rìtrale del Museo del Cinquantenario e
I padiglione Horta-Lambeaux nel parco, il
\irrseo degli Strumenti musicali sul Mont
rkrs Arts, il palazzo di Charles de Lorrairrc, il Museo della Porta di Hal e il Musée
r l'[xtrème 0rient. L esposizione principale,
r istribuita su oltre 140 sale, è suddivisa in
r
luattro grandi sezioni: Archeologia naziorale, Arti decorative europee, Antichità e
(liviltà non europee.
I
r
di S. Giorgio* di Jan Borman (Bruxelles,
1493), il dossale della Famiglia di S. Anna
@ruxelles, 1500-1510), i magnifici arazzi che
descrivono la Storia di Giacobbe* * (Bruxelles, 1530), La Ieggenda di Notre-Dame
du Sablon* *, attribuita aVan Orley (1518)
elaStoria di Ercole* (Bruxelles, 1570). Magnifiche ceramiche e porcellane di Delft* *,
alabastri di Mechelen (fine xvr secolo), vetrate, arazzi di Bruxelles, sculture in terracotta.
Nei nuovi spazi dedicati a art nouueau e
art déco, le vetrine sono state diseqnate
da Victor Horta per una gioielleria; una di
esse ospita la celebre Sfinge misteriosa* *
(1897), archetipo dell'art nouveau di Charles van der Stappen.
Antichità. Un tuffo nella culla della civiltà
occidentale attraverso ricchissime collezioni di archeologia classica (Egitto, Grecia, Roma): ceramiche e sculture delVicino
Oriente (Mesopotamia, Palestina, Iran,
Siria, arte dell'lslam) dal xxrrr secolo a.C.;
notevoli la lerroccttta uotiua di Gilgamesh*
,rcheologia nazionale. Dalla preistoria
;rll'epoca gallo-romana al periodo merovingio. Tra le testimonianze dell'epoca
l)reistorica più importanti è Ia sepoltura
tli Eigenbilzen* * (circa
400 a.C).
lrti decorative europee. Collezioni di mobili, sculture, arazzi, tessuti, pale d'altare,
merletti che offrono un excursus sulle arti
(2250-1900 a.C.),
il rilievo
del palazzo di
Khorsabad (721-705 a.C.), i bronzi del Lurlstan* (1200-600 a.C.) e il grande plasfrco
della Roma imperiale del rv secolo d.C.,
il grande mosaico (Scene di caccia**),
che adornava la sala di ricevimento del
governatore romano di Apamea (inizio
rilievo tebano
della regina Tiy* *, consorte del faraone
v secolo d.C.). Notevole il
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