Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard
Corso di preparazione e manutenzione
sci e snowboard
La preparazione dei nostri sci non va sottovalutata. Sta alla base del divertimento
degli sciatori turisti e delle prestazioni degli agonisti. Possiamo essere allenati
fisicamente, aver acquistato gli sci più costosi, avere una buona tecnica, ma se poi,
atleti o turisti, abbiamo degli sci che non tengono sul ghiaccio o poco maneggevoli
non riusciremo ad esprimere e sfruttare queste potenzialità.
Lo Sci Club Vazia vi invita a seguire i suggerimenti del suo ski-man, suddivisi in un
corso, per capire insieme quando e come va eseguita la riparazione, la preparazione,
l'elaborazione di uno sci o di uno snowboard.
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INDICE
Lezione 1 - La scelta dell'attrezzatura
Lezione 2 - I consigli prestagionali
Lezione 3 - La preparazione della soletta e il tuning
Lezione 4 - La preparazione delle lamine
Lezione 5 - La sciolinatura e la manutenzione in generale dei materiali
Lezione 6 - L'impronta della soletta
Appendice A -- COME SI SCEGLIE LO SCI
Appendice B -- GLOSSARIO DELLO SCIATORE
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Lezione 1 - La scelta dell'attrezzatura
La scelta degli sci
La scelta degli sci deve essere fatta considerando vari fattori: il proprio livello
tecnico, il peso, l'altezza e la destinazione d'uso dello sci. Le ditte attualmente hanno
semplificato la produzione degli sci immettendo sul mercato una categoria
praticamente unica denominata Allround, ed eliminando (anche se non tutte le
aziende) gli sci Easy. La suddivisione attuale prevede dunque sci allround entry
level e sci allround top level. In sostanza gli sci di questa fascia coprono un range di
utenti che va dal principiante agli sciatori in evoluzione verso un alto livello tecnico.
Agli sciatori di alto livello, che cercano un compromesso tra buone performance e
facilità d'uso, sono dedicati gli allround top level. Praticamente in commercio non è
possibile più reperire sci "puri" da slalom e da Gigante, che devono avere determinate
caratteristiche per essere utilizzati da atleti e agonisti e che vengono venduti
solitamente mediante contratti, e si è invece consolidato lo sci Race Carve (per
sciatori esperti o agonisti amatoriali).
Solitamente salendo di categoria aumenta anche il prezzo in modo proporzionale.
Risparmiare è sempre meglio, ma è necessario scegliere lo sci più adeguato per il
vostro fisico e tecnica, anche se costa di più. Una buona alternativa potrebbe essere
acquistare un modello dell'anno precedente ed acquistarlo con un ottimo sconto.
Considerate che tutti gli sci in commercio sono destinati al grande pubblico, quindi
sono progettati in modo tale da offrire una buona maneggevolezza a tutti i possibili
sciatori - (nota: come detto agli atleti professionisti vengono forniti sci che si
discostano molto da quelli commerciali, in quanto questi hanno esigenze,
allenamento e tecnica ben diverse dai "comuni mortali"). In linea generale è giusto
attenersi alle suddette indicazioni di destinazione d'uso , tuttavia non sempre ciò
risulta essere una regola assoluta e solo un bravo tecnico/venditore è in grado di
assistervi al meglio nell'acquisto.
La scelta degli scarponi
Quando dovete acquistare un paio di scarponi nuovi affidatevi ad un negozio che
abbia un buon assortimento, ma soprattutto addetti alla vendita esperti, pazienti e che
vi ispirino fiducia; lo scarpone è molto importante e va scelto con cura. Oggi le
aziende producono scarponi molto più comodi rispetto al passato e non è difficile
trovare uno scarpone adatto alla morfologia dei nostri piedi. Quando dovrete
scegliere lo scarpone tenete a mente alcuni consigli: portatevi il calzino che
indosserete quando scierete, considerate scarponi idonei al vostro livello tecnico
(seguite la destinazione d'uso fatta sopra), scegliete la misura dello scarpone da
provare riferendovi alla misura delle vostre scarpe da ginnastica. Una volta calzato lo
scarpone, battete il tallone sul pavimento con moderata forza e chiudete le leve, alla
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prima ghiera, dal basso verso l'alto. La calzata deve essere comoda, La caviglia e il
tallone ben avvolti, le dita non dovrebbero essere completamente immobili, ma libere
di fare piccoli movimenti. Una volta acquistato lo scarpone, eseguite tutte le
regolazioni di cui è dotato lo scafo, come ad esempio il canting laterale. Tale
importante regolazione si esegue indossando lo scarpone e svitando la vite con la
brucola apposita, eseguite numerosi piegamenti sul gambetto e serrate la vite di
regolazione. Note: Lo scarpone va scelto della misura esatta e non più grande. Ai
bambini cresce il piede in breve tempo, ma non per questo bisogna acquistare uno
scarpone due misure più grande. Ciò oltre ad essere molto pericoloso, in quanto
diminuisce il controllo sugli sci, non aiuta il bambino a progredire tecnicamente. Se si
vuole risparmiare è meglio cercare scarponi nuovi rimasti invenduti, quindi ottenendo
sconti maggiori (solitamente si applica il 40 % sull'attrezzatura rimasta dagli anni
precedenti) o optare per l'acquisto di un usato ben mantenuto, probabilmente
utilizzato da ragazzini a cui è cresciuto il piede.
La scelta degli attacchi
E' bene chiarire che non c'è attacco in grado di riuscire ad evitare tutti i possibili
infortuni. Ogni caduta è diversa da ogni altra e in certe condizioni un attacco potrebbe
non rispondere correttamente alla sollecitazione ricevuta. Ricordatevi insomma che
l'attacco è sostanzialmente un meccanismo costituito da molle d'acciaio che non
hanno intelligenza. Tuttavia gli attacchi moderni, regolati correttamente, riescono ad
offrire un buon livello di sicurezza nella maggior parte delle cadute. Detto questo la
scelta di tale dispositivo di sicurezza va fatta soprattutto in base al peso. Gli attacchi
misurano il peso nell'unità internazionale DIN (1 DIN è equivalente a 11 Kg).
L'attacco ideale affinché funzioni al meglio non dovrebbe essere regolato oltre i
tre/quarti del valore DIN totale dell'attacco. (Quindi mai regolare i valori dell'attacco
al massimo) Ciò significa che una persona di 90 Kg non userà un attacco con un
valore massimo di 9 Din (1 DIN=11Kg; 9 DIN=99 Kg) ma piuttosto adopererà un
attacco con un valore massimo almeno di 11 DIN. - Per quanto riguarda i rialzi,
bisogna considerare che questi supporti vengono interposti tra la base superiore dello
sci e l'attacco, ed hanno un duplice effetto: Da un lato il rialzo aumenta la leva che si
forma tra la gamba e il terreno, per cui aumenta la possibilità di inclinazione e allo
stesso tempo diminuisce la possibilità che lo scarpone tocchi la neve facendo perdere
l'equilibrio (ecco perché per gli atleti sono appendici indispensabili); Dall'altro
bisogna considerare che aumentando la distanza dello scarpone dal terreno, viene
innalzato anche il baricentro corporeo, per cui diminuiscono la sensibilità e il
controllo degli sci. Insomma se montiamo rialzi non troppo spessi (1-1,5 cm) allora
potremo ottenere tangibili vantaggi, più centimetri sono giustificati solo per chi fa un
utilizzo estremo degli sci (i Fun Carver) ormai quasi finiti nel dimenticatoio.
Comuque ormai le ditte dotano i propri sci e attacchi con rialzi premontati facilitando
la scelta.
La scelta dei bastoncini
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I bastoncini vanno scelti in base all'altezza dello sciatore. Girando il bastoncino al
contrario (con la punta rivolta verso l'alto) impugnatelo sotto la base della rondella, a
circa 5 cm dalla punta. Se l'angolo costituito dalle vostre braccia e dal gomito forma
un angolo di circa 90° (angolo retto) avrete trovato il vostro bastoncino.
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Lezione 2 - I consigli prestagionali
I consigli prestagionali: le cose da fare prima di mettere gli sci ai piedi
Gli sci
Con l'arrivo delle prime nevicate torna la voglia di andare a sciare. Attenzione però a
non affrontare la prima discesa della stagione senza una discreta preparazione fisica
e, cosa non meno importante, dei vostri sci. Se alla fine della scorsa stagione avete
avuto l'accortezza di riporre gli sci sciolinati e preparati, allora basterà togliere la
sciolina in eccesso con una spatola in plexiglas apposita per questo lavoro. Se
viceversa, la scorsa stagione avete riposto gli sci senza nemmeno asciugarli, allora
probabilmente il risultato sarà quello di avere lamine arrugginite e solette ossidate. In
quest'ultimo caso non disperate, c'è comunque un rimedio. Si presenteranno a voi due
alternative:
A - le lamine degli sci si sono conservate abbastanza bene e nell'ultima uscita
stagionale avevano ancora una buona tenuta sulla neve dura. In questo caso sarà
sufficiente lucidare le lamine con una gomma abrasiva apposita (sconsiglio la carta
vetrata perché smorza l'affilatura della lamina) e ravvivare l'affilatura della lamina
con una pietra di ceramica o ancora meglio con un'apposita lima diamantata di grana
media. Basterà infine sciolinare a caldo la soletta, spatolare la sciolina in eccesso e
spazzolare con una spazzola in crine.
B - le lamine degli sci sono completamente arrugginite e la soletta presenta numerose
abrasioni profonde o comunque è molto secca. In questo caso la situazione è più
grave e difficilmente risolvibile con i mezzi che si possono avere a casa e sarebbe
opportuno rivolgersi ad un laboratorio professionale e qualificato. Sconsiglio
vivamente a tutti di affrontare qualsiasi pista con gli sci in tali condizioni, soprattutto
se è la prima uscita stagionale. Il laboratorio, che dovrà disporre di macchinari
specifici, ma soprattutto di personale in grado di utilizzare al meglio macchine e
utensili, rimetterà il vostro sci a nuovo seguendo questi procedimenti: se necessario
viene rettificata la soletta a macchina ( procedimento che rende perfettamente piana
la soletta) e viene effettuato il tuning (abbassamento della lamina sul piano soletta
dello sci), poi vengono riparate le abrasioni sulla soletta e successivamente vengono
affilate le lamine a mano o a macchina (dipende da laboratorio a laboratorio);
L'affilatura a mano, che personalmente prediligo, garantisce una maggiore precisione
e durata nel tempo rispetto a molti macchinari. L'affilatura a macchina, a seconda di
come si opera, può garantire un buon lavoro per la maggior parte degli sci, e non è
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sempre corretto puntare il dito, come spesso si fa, su questo procedimento. Infine gli
sci devono essere sciolinati e spazzolati.
Tutti i metodi per preparare gli sci verranno illustrati nelle successive lezioni.
Gli attacchi
Non trascuriamo mai gli attacchi che a fine stagione vanno scaricati (regolare il peso
al minimo) e regolati ed oleati con olio CRC o simili ad inizio e nel corso della
stagione.
Gli scarponi
Gli scarponi usati non richiedono generalmente interventi ad inizio stagione.
Controllate l'usura generale delle plastiche e soprattutto della suola che non deve
essere troppo rovinata. Eseguite il controllo inserendo lo scarpone negli attacchi e
controllando che questi serrino lo scarpone senza "gioco". Se avete acquistato uno
scarpone nuovo, una settimana prima dell'avvio della stagione, sarebbe buona
abitudine indossarli per una decina di minuti al giorno a secco in modo da performare
le scarpette al vostro piede e ridurre i possibili dolori dovuti all'adattamento.
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Lezione 3 - La preparazione della soletta e il tuning
La soletta: informazioni utili e preparazione
Affinché uno sci sia ben controllabile e stabile è necessario che la soletta sia
perfettamente piana. Poggiando una barra di acciaio rettificata, controllate se la
soletta dello sci sia perfettamente piana in controluce e non presenti quindi concavità
o convessità; controllare allo stesso modo che le lamine non siano più alte della
soletta. Purtroppo anche gli sci nuovi di fabbrica a volte presentano tali imperfezioni,
a scapito della tenuta e del controllo degli sci, dovute all' assemblaggio dei materiali
interni ( tutto ciò è ancor più evidente sugli snowboard ). Nel caso la soletta non sia
piana il mio consiglio è, per la complessità e la delicatezza che implica tale
operazione, di rivolgervi ad un laboratorio che sappia eseguire una buona rettifica
asportando meno polietilene (soletta) e acciao (lamina) possibile. Manualmente è
possibile eseguire la rettifica della soletta, utilizzando, con movimenti omogenei e
leggeri, la barra rettificata d'acciaio, controllando il risultato poco per volta. Questa
operazione però richiede molta esperienza e non è di facile esecuzione, per cui
sarebbe buona norma affidarsi ad una persona di fiducia.
Il tuning
Per rendere lo sci più maneggevole è necessario asportare una
certa quantità di acciaio della lamina sulla base dello sci. (vedi figura). Quest'
operazione, come tutti gli interventi alle lamine, va eseguita con la massima cautela,
poiché viene modificato del materiale in modo definitivo. "L'abbassamento" della
lamina di 1° va bene per la maggior parte degli sciatori.(discorso diverso per
l'agonismo). Il tuning si può effettuare in più modi: In laboratorio si può ottenere per
mezzo dei macchinari a nastro o ancora meglio a pietra. Manualmente possiamo
utilizzare un'apposita lima per sci, creando uno spessore tra la lima e la soletta in
modo da creare l'angolo desiderato. Per ottenere 1° di tuning, si può avvolgere la lima
con 5 strati di scotch cartato oppure utilizzando degli appositi guida lima in
commercio. Ricordatevi che il controllo del lavoro svolto è importante per capire le
modifiche apportate.
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La riparazione della soletta
Se la soletta presenta buchi di entità lieve allora potete cercare di tappare i buchi con
delle candelette di polietilene, anche se va specificato, facendo cosi difficilmente si
ottengono risultati duraturi. Procedete così: affilate la candeletta come fosse una
matita e tenendola un po' inclinata fatela colare sul buco , che avrete provveduto a
pulire accuratamente. Una volta raffreddato spatolate, con una barretta rettificata in
acciaio o in plexiglas ben affilata, la parte in eccesso senza danneggiare la soletta
circostante. Se invece la soletta è molto danneggiata occorre intervenire con
macchinari adeguati in grado di riparare in modo perfetto e duraturo le vostre solette.
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Lezione 4 - La preparazione delle lamine
La preparazione delle lamine
Sistemata la base dello sci si può provvedere ad affilare le lamine. Purtroppo le
lamine si usurano molto facilmente soprattutto in condizioni di neve artificiale o
ghiaccio. Per mantenere la lamina efficiente e affilata per più tempo possibile, prima
di ricorrere ad una nuova affilatura, sarebbe buona norma munirsi di lime diamantate
(costose, ma durature) e di squadrette di vari gradi. Servendosi delle squadrette come
guida e inumidendo con un'apposita soluzione queste lime è possibile ravvivare e
lucidare in modo perfetto le lamine. Se però le lamine non hanno più alcuna tenuta
su neve dura è necessario riaffilarle
con le lime tradizionali.
Affinché la lamina abbia una buona presa e sia controllabile è necessario che abbia
un angolo effettivo minore o uguale a 90°. (Solitamente la lamina dello sci quando è
nuovo forma un angolo retto, quindi di 90°. Effettuando il tuning abbiamo asportato
del materiale che ha fatto aumentare questo angolo di circa 1°, quindi avremo un
angolo di circa 91 gradi. L'affilatura laterale delle lamine deve tenere conto di
questo, in modo da riottenere un angolo totale minore o uguale a 90° formando così
l'angolo effettivo- vedi foto). Prima di tutto con un apposito attrezzo va tolto ,con
movimenti leggeri, parte del fenolo, che è quella parte plastico - resinosa accostata
alla lamina. Infatti se non venisse tolto il fenolo non si potrebbe ottenere in alcun
toglifenolo con un'
modo l'angolo voluto. Regolate l'attrezzo
angolazione maggiore all'angolo che volete ottenere sulla lamina. L'affilatura
migliore delle lamine si ottiene manualmente mediante l'uso di lime specifiche (150200) che vanno utilizzate con squadrette di vari gradi (89-88-87° etc.) risulta inutile
invece l'acquisto della squadra di 90°. Perché? Riflettiamo insieme: noi abbiamo
asportato dal fondo un grado, da una lamina che ipotizziamo fosse di 90°, non
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confondiamoci però poiché asportando non abbiamo fatto altro che aumentare
l'ampiezza dell'angolo che sarà ora di 90° (vedi figura) e non di 89°. Per ottenere
l'angolo di 90° effettivo dovremo allora utilizzare la squadretta di 89°. Una valida
alternativa è rappresentata da utensili affilalamine con gradi regolabili, che vanno
adoperati allo stesso modo della lima, ovvero con passate omogenee evitando di
surriscaldare la lamina. In laboratorio potete solitamente optare per l'affilatura a
mano o a macchina. In linea di massima è da preferire la prima anche se più costosa
della seconda. Se non si hanno particolari esigenze si può optare indifferentemente
per l'una o per l'altra, l'importante è che venga eseguita una buona rifinitura, con le
lime diamantate o con le pietre in ceramica, per eliminare le sbavature dovute alla
lavorazione della lima o del nastro dei macchinari. Fatto questo, la lamina deve
risultare molto lucida e liscia al tatto. E' importante infatti avere una lamina liscia,
senza sbavature, piuttosto che una lamina molto affilata e tagliente, ma sbavata e
ruvida in più punti. Infine potete passare una gomma abrasiva o della carta vetrata
nella parte terminale della punta e della coda dello sci per circa 5 cm.
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Lezione 5 - La sciolinatura e la manutenzione in generale dei materiali
La sciolinatura e la manutenzione in generale dei materiali
La sciolina serve per aumentare l'idrorepellenza della soletta. In parole più semplici
ciò significa che l'acqua scorre più facilmente sulla soletta aumentando la
scorrevolezza, quindi la velocità, la maneggevolezza e le prestazioni generali dello
sci. Prima di sciolinare i vostri sci sarebbe meglio pulirli con un detergente specifico,
che a differenza del solvente, non aggredisce e non ossida la soletta. E' bene capire
quali siano le differenze tra sciolina e paraffina in quanto spesso si fa un uso
improprio dei due termini. La differenza deriva dalla loro composizione, infatti la
paraffina è composta da cere sintetiche idrocarburiche e non presenta ulteriori
additivi, mentre alla sciolina viene aggiunta una certa quantità di fluoro per renderla
più idrorepellente al contatto con la neve. In commercio esistono paraffine e scioline
di vario tipo e di vario colore. In linea di massima sappiate che in condizioni di neve
nuova va bene una paraffina rossa e in condizioni di neve umida e trasformata va
bene una paraffina gialla. Le scioline fluorate vengono utilizzate soprattutto in
campo agonistico poiché generalmente hanno una resa in termini di prestazioni
migliore, ma sono anche più costose. Esistono più metodi di sciolinatura:a caldo o a
freddo. Se non avete un ferro sciolinatore potete utilizzare un ferro da stiro normale
prestando attenzione a non regolarlo a più di 130-140 °; prestate molta attenzione a
non far gocciolare la sciolina direttamente sulla soletta, cercate invece di scioglierla
prima sul ferro e poi di stenderla uniformemente poggiando rapidamente il ferro sulla
base dello sci. Una volta che questa si è raffreddata, spatolate e spazzolate la sciolina
in eccesso utilizzando la spatola in plexiglass e una spazzola in crine di cavallo. A
freddo è possibile usare scioline/paraffine spray o in polvere usando i tamponi forniti
nella confezione. Vi è una discussione accesa su quale sia il metodo di sciolinatura
più efficace. Personalmente credo che l'importante sia avere una soletta sempre ben
"ingrassata", uniformemente lucida e non ossidata, cioè "bruciata" dall'attrito con la
neve. Effettivamente tale risultato viene ottenuto sciolinando a caldo lo sci ogni 2-3
giornate di sci. Su questa base ben "lubrificata" si possono applicare scioline spray o
in polvere, viceversa non si riesce, parlo per la mia esperienza, ad ottenere un
risultato ottimale.
La manutenzione dell'attrezzatura a fine stagione
Il torto peggiore che potete fare ai vostri sci è quello di riporli a fine stagione nel
ripostiglio senza sistemarli e senza una bella sciolinatura. Il risultato sarà che
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l'inverno successivo avrete le lamine arrugginite e la soletta ossidata. Quindi fate
preparare i vostri sci normalmente, ma non spatolate la paraffina, che fungerà da
strato protettivo per la soletta e le lamine, fino all'inizio della nuova stagione. Per
quanto riguarda gli attacchi, svitate al minimo le viti di regolazione del peso e oleate
gli ingranaggi con dell'olio siliconico o CRC. Gli scarponi vanno chiusi al primo
gancio e riposti in un luogo asciutto. Seguendo questi accorgimenti vi troverete il
materiale efficiente non appena vi varrà nuovamente voglia di andare a passare una
giornata sugli sci.
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Lezione 6 - L'impronta della soletta
L'impronta della soletta
Per conoscenza è utile illustrare cosa è l'improntatura della soletta e che vantaggi può
fornire allo sciatore. L'impronta viene eseguita con un macchinario specifico molto
costoso, il cui funzionamento è relativamente semplice. Il macchinario è costituito da
una mola di pietra rotonda che viene incisa da un diamante. Variando i parametri di
velocità della mola o di incisione del diamante si ottengono "disegni" diversi sulla
soletta degli sci; il risultato visivo sarà una determinata impronta sulla soletta, che
varierà in base al tipo di neve e di altre considerazioni che solo uno ski-man esperto
saprà fare in modo adeguato. Fisicamente l'impronta aumenta la superficie
d'appoggio della soletta a contatto con la neve nonché la superficie da poter
sciolinare, ciò si traduce in migliori doti di scorrevolezza e, in base al tipo di
impronta che viene eseguita, maneggevolezza. In linea di massima si utilizzano
impronte fini e poco rugose su nevi fredde, impronte più marcate e rugose su nevi
bagnate. In ogni caso va improntata solo la soletta e non le lamine, che saranno state
preventivamente abbassate con un buon tuning.
Nota: Per gli atleti l'impronta è indispensabile ai fini cronometrici. Agli sciatori turisti
consiglio di far improntare lo sci se l'innevamento è abbondante, in modo tale da
poter usufruire dei suoi vantaggi per molto tempo senza che si rovini la soletta per la
presenza di pietre in pista e quindi l'impronta stessa.
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Appendice A
COME SI SCEGLIE LO SCI
Livello tecnico dello sciatore:
anche quando sia possibile contare sui consigli del negoziante, dei maestri di sci, di
allenatori o amici più esperti di noi, è bene che l'acquisto degli sci avvenga sempre dopo
esserci sottoposti ad un attento esame autocritico delle nostre reali capacità tecniche di
utilizzarli.
Specialità:
la classificazione degli sci avviene secondo le seguenti famiglie d'utilizzo: discesa, slalom
gigante, slalom speciale e turismo, le ultime tre tutte in versione carving, perché ormai il
carving ha vinto definitivamente la battaglia sullo sci tradizionale, iniziata due/tre anni fa, è
più facile da manovrare in curva e, diciamolo pure, anche molto più divertente.
All'interno di queste famiglie v'è poi l'ulteriore suddivisione fra sci da gara e da
granturismo.
Sciancratura:
quando si parla di sci sciancrato ci si riferisce alla forma della parte inferiore dello sci.
Essa determina il raggio dello sci in posizione statica; possiamo quindi affermare che più
lo sci è sciancrato, minore sarà il raggio di curva possibile.
È importante evidenziare che contrariamente a quello che si dice, il raggio di curva
dinamico, è in sostanza impossibile da calcolare perché cambiando in continuazione
l'angolo dello sci sulla neve, varia di continuo il raggio di curva.
Lunghezza:
sulla lunghezza degli sci, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un abbassamento
considerevole delle misure.
Nella competizione, afferma Aurelio Ronco, Ski-Man Rossignol in Coppa del Mondo ed
"Esperto" dell'Associazione Ski-Man, grazie all'evoluzione registratasi nel settore tecnico
della fabbricazione degli sci e anche alla maggiore cura degli organizzatori di gare
nell'approntare i tracciati, gli sci da slalom gigante sono passati dai 210 centimetri del 1990
ai 198 e perfino 193 odierni.
Nello slalom speciale il fenomeno è ancora più evidente: 30/40 centimetri di meno e le
sciancrature sono maggiormente marcate. Neppure gli sci da discesa libera sono sfuggiti
alla regola: in dieci, dodici anni si è passati dai 225 centimetri ad un massimo di 210/213.
Fatte queste premesse, semplici ed in buona parte scontate, ma pur sempre necessarie
per la continuazione del discorso, elenchiamo ora i controlli da fare sugli sci che si hanno
sottomano, per valutarne la qualità.
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CONTROLLI NECESSARI
Controllo di tipo estetico:
verifichiamo che la soletta non presenti imperfezioni, rigature, incollaggi mal fatti;le lamine
non evidenzino gradini sul piano della soletta oppure tratti lucidi perché, in quest'ultimo
caso, si tratterebbe di un grave difetto di tempratura rimediabile soltanto presso un
laboratorio specializzato.
Sempre a proposito di lamine è d'obbligo controllare che lo spessore sia costante in tutta
la loro lunghezza: se non lo fosse ciò denoterebbe errori commessi dal produttore in fase
di rifinitura; i para-punta e para-coda di plastica siano attaccati o incollati molto bene;
i fianchi siano lisci e precisi; le serigrafie non abbiano difetti, anche se ciò non pregiudica
la bontà tecnica del prodotto, l'estetica è compresa nel prezzo dello sci.
Controllo della svergolatura:
se il negozio presso il quale state "acquistando" non dispone di un piano di riscontro
rettificato, sul quale sia possibile verificare che lo sci appoggi perfettamente sia in punta
sia in coda, si può ovviare all'inconveniente tenendo uno sci orizzontalmente all'altezza
degli occhi e sovrapponendogli l'altro: ciò fatto si osserva l'interno della centinatura
guardandola prima dal centro dello sci verso la punta e poi verso la coda. Il contatto in
punta e in coda deve essere perfetto.
Controllo della chiusura e della simmetria:
l’operazione da svolgere è la seguente: si appaiano gli sci mettendoli soletta contro soletta
e con una leggera pressione della mano al centro si procede fino ad ottenere che le
solette e le lamine combacino perfettamente dalla punta alla coda.
Per quanto riguarda la simmetria, il controllo si esegue poggiando su un piano, gli sci
appaiati e verticali, in modo da poter verificare dall'alto l'inesistenza di sempre possibili
difetti di costruzione.
Controllo dell'arco:
si ottiene appoggiando la coda dello sci a terra, tenendolo per la spatola ed esercitando
una leggera pressione col piede al centro dell'asta. Basterà a questo punto guardare che
l'intero sci descriva un arco perfetto.
Controllo dell'elasticità:
più difficile da valutare manualmente è l'elasticità dello sci: può capirci qualcosa solo chi
abbia maturato esperienza, avendo avuto occasione, nel tempo, di sottoporre molti sci a
questo genere di prova.
Vale in ogni modo la pena di sapere che cosa fare in questo caso: "Si tiene la punta dello
sci con la mano sinistra e si blocca la coda dello stesso con il piede destro, a livellopavimento.
Con la mano libera, quindi, si esercita una pressione al centro dello sci ed è a questo
punto che solo i più capaci riescono a valutarne la resistenza (durezza) al carico".
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Altro risultato ottenibile mediante questa prova è la conoscenza della "risposta elastica"
dello sci.
La risposta è insita nella velocità di reazione che si registra togliendo velocemente la
mano dal centro dello sci sottoposto a pressione.
I dati che si ricavano compiendo queste operazioni sono i seguenti: per l'esecuzione di
curve lunghe in velocità, su piste larghe, occorre uno sci poco "duro" che dia una risposta
elastica meno accentuata; di contro, per eseguire curve strette è consigliabile affidarsi a
sci poco flessibili e con una risposta elastica maggiormente accentuata.
Controllo della torsione:
il ceck-up può terminare con il controllo della torsione, effettuabile tenendo lo sci con una
mano che lo afferra appena sopra il puntale dell'attacco e l'altra (quella che esercita la
forza torsionale) all'altezza della spatola. Lo sci che dimostrerà di resistere bene alla
torsione, andrà bene su nevi dure. Al contrario, il più debole, sarà più facile da condurre,
ma anche meno affidabile.
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Appendice B
GLOSSARIO DELLO SCIATORE
acciaio al cromo
"CrO2" materiale impiegato per la costruzione di lamine e attacchi
di sicurezza
alluminio
lega metallica talvolta utilizzata per le parti meccaniche dell'attacco
di sicurezza
angolazione
la capacita' di uno sciatore di incidere la neve in curva e ottenere
una migliore o peggiore conduzione di traiettoria. Puo' essere
migliorata con piastre di rialzo ma e' fondamentalmente una
questione di "manico"
angolata
si usa dire di una porta da slalom che costringe l'atleta ad una curva
molto stretta e che impone un rapidissimo e repentino cambio di
direzione. La bravura dell'atleta consiste nel limitare al massimo la
perdita di velocita' (e quindi di tempo) indotta dalla manovra
asimmetrica
sciancratura asimmetrica: due sciancrature diverse sul lato interno
ed esterno dello sci - esiste uno sci destro e uno sci sinistro vedi
DRS asy
attacchi di sicurezza
dispositivi atti a trattenere gli scarponi da sci agli sci. Sono dotati di
molle calibrate che consentono lo sganciamento a seguito di una
caduta o di sollecitazioni pericolose per l'incolumita' dello sciatore.
Benche' assicurino un eccellente livello si sicurezza non sono del
tutto infallibili. La parola d'ordine e': "VIETATO METTERCI LE MANI".
Affidatevi sempre e soltanto a un buon laboratorio per messa a
punto e regolazione
bastoncini
detti anche bastoni, in molti li chiamano (sbagliando) "racchette". Ci
siamo capiti ...no?
brugola
chiave a "L" con sezione esagonale: puo' essere utile per registrare
alcune regolazioni degli scarponi da sci
carbonio
materiale utilizzato per la costruzione di parti di sci e altri
componenti (anche parti di scarpone). Il fatto che sia molto leggero
e tecnologico ne assicura l'idoneita' in applicazioni particolari
carving
una tecnica, oggi molto in voga, che prevede l'uso di nuovi sci con
sciancratura accentuata e che privilegia raggi di curva ridotti e
curve estremamente "condotte". Dall'inglese "incidere, intagliare"
(...la neve, evidentemente), si divide in quattro tipi: easy-carving,
super-carving, fun-carving, race-carving
carving estremo
vedi fun-carving
casco
anche se i vostri figli hanno la testa dura e sono dei "craponi"
obbligateli ad indossarlo. Non c'e' scusa che tiene. Molti incidenti
che coinvolgono i piu' giovani hanno un "lieto fine" solo grazie
all'uso del casco.
centro
la parte mediana di uno sci
coda
la parte finale dello sci. Negli sci fun-carving puo' avere una
rastrematura asimmetrica (Fischer Radarc)
conduzione
capacita' dello sciatore di mantenere una traiettoria senza che lo sci
"sbandi" sulla neve per realizzare una curva perfetta priva di
sbavature e derapate varie. I migliori sciatori si distinguono per una
eccellente conduzione. In altre parole e' la differenza che passa tra
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gli sciatori che "scendono" (molti), e gli sciatori che "sciano"
(pochi). Il carving ricerca in modo esasperato la conduzione
derapata
si dice quando le code degli sci piu' o meno volutamente (spesso
per una imperfetta impostazione di angolazione dello sciatore)
"scappano" leggermente in curva tracciando una traiettoria
imprecisa con le code che "spazzolano" la neve. E' spesso
evidenziato da sbuffi di neve (se polverosa) ed si accentua su
pendio ghiacciato
discesa libera
competizione su percorso molto veloce. Il tracciato e' simile al super
g ma con porte ancora piu' distanziate e veloci. Si superano i 130
Km/h, richiede una preparazione fisica notevole e grande coraggio.
Un tempo nelle gare di d.l. si identificava solo la partenza e l'arrivo
lasciando agli atleti la liberta' di individuare i miglior percorso; poi a
seguito di disastrosi incidenti qualcuno penso' di condizionare il
tracciato mettendoci delle porte. Resta comunque una disciplina per
spericolati
doppia
particolare porta tipica dei tracciati di slalom speciale
DRS
Dual Radius Sidecut: sciancratura con due raggi diversi.
Anteriormente il fianco dello sci sviluppa un cerchio mentre la parte
dal centro alla coda viene determinata da una curva ellittica. E'
propria degli sci Fischer
DRS asy
Dual Radius Sidecut asymmetric: e' propria degli sci Fischer Radarc.
Lo sviluppo della sciancratura simmetrica deriva dalla distanza
maggiore tra i due sci nel carving estremo e la distribuzione piu'
uniforme della pressione su entrambi gli sci. Se gli sci presentassero
gli stessi raggi sulla lamina interna e esterna, durante la curva lo sci
a monte e quello a valle tenderebbero ad incrociarsi. L'asimmetria
delle due sciancrature serve ad evitare questo fenomeno.
easy-carving
il primo livello della tecnica "carving": si usano sci con sciancratura
leggermente piu' accentuata degli sci tradizionali e piu' corti
fianco
la parte laterale dello sci
filo
quello delle lamine. Viene rettificato "a mano" dai bravi ski-man o
con speciali macchine. Le "mani" dello ski-man, comunque, sono da
preferire a qualsiasi macchina
freestyle
una volta si diceva anche "hot-dog": identifica una disciplina ormai
in declino che consiste in salti mortali (con avvitamento e non) e
altre evoluzioni facendo uso di particolari sci corti (che nulla hanno
a che vedere con il carving). E' in via di estinzione
fun-carving
il livello di carving estremo. Niente bastoncini, si usano sci
particolarmente corti (max 170) ed estremamente sciancrati. Per
quanto poco possa interessare, me ne sono innamorato in un
pomeriggio. Adatto a sciatori che hanno gia' provato tutto:
divertimento e follia allo stato puro. Pericoloso perche' ...provoca
assuefazione
ganci
nel nostro caso sono quelli per la chiusura degli scarponi
hot-dog
vedi freestyle
KL
chilometro lanciato: poco conosciuta, questa disciplina sportiva
consiste in un tracciato rettilineo di un Km, perfettamente liscio su
cui gli atleti (dotati di sci speciali o da discesa libera) e tute
plastificate con piccole appendici aerodinamiche si lanciano
mantenendo una posizione aerodinamica "a uovo" e cercano la
massima velocita' possibile. Il record di Kl e' di 190 Km/h: solo per
veri matti !!
lamina/e
parte metallica disposta sugli spigoli inferiori degli sci atta a
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garantire una presa ottimale sulle nevi ghiacciate (ma non solo).
Sono due (una per lato); un tempo erano a settori e avvitate sul
fondo, oggi sono continue e "annegate" nella soletta; molto sottili
talvolta hanno una particolare angolazione di affilatura. Possono
essere "sciolinate" con appositi prodotti per favorirne lo
scivolamento su nevi molto fredde (!!). Come le solette riescono a
far vincere o perdere una gara a seconda della bravura dello skiman che le ha preparate. Andrebbero trattate e ritoccate da mani
molto esperte: sugli sci carving sono affilate uniformemente da
punta a coda, su sci tradizionali si usa togliere un po' il filo in punta
e in coda in modo diverso per lo sci sinistro e destro a seconda delle
caratteristiche dello sciatore. Se ne deduce che esiste sempre uno
sci sinistro e uno destro.
lunghezza
Rappresenta l'altezza degli sci: e' espressa in centimetri. Esistono
diversi metodi di misura:
1. comprendendo lo sviluppo della spatola,
2. in diagonale da punta a coda.
Salomon usa il codice "Pr" che associa direttamente la lunghezza
alle capacita' dello sciatore.
Diciamo che c'e' una bella confusione. Per ragguagli indicativi vedi
sciancratura
massima pendenza
la linea che individua la via piu' breve tra monte e valle su un
pendio
mega finish
geometria delle lamine
monocoque-monoscocca
struttura monoscocca degli sci. Nata non molti anni fa oggi e' molto
diffusa: gli sci monoscocca hanno sezione vagamente trapezoidale e
la serigrafia superiore, di fatto, continua sui fianchi. In qualche caso
e' un espediente squisitamente estetico ma il piu' delle volte ha
prerogative strutturali
monte
la parte "verso l'alto" di un pendio; opposto di "valle"
pettine
non solo per pettinarsi, nello slalom speciale individua una
successione di porte una in fila all'altra
piastra di rialzo
spessore tra 10 e 20 (o +) millimetri; piu' o meno sagomato si
interpone tra la superficie dello sci e l'attacco. Puo' anche avere lo
scopo di assorbire eventuali vibrazioni ma si usa soprattutto per
aumentare la distanza dello scarpone da terra e consentire
angolazioni maggiori in curva. Indispensabili per il carving
plasma edge
metodo per irrobustire il filo delle lamine inventato da Fischer
trattando le lamine con un getto calibrato di gas plasma. State
attenti a non passare il dito sulle lamine, altrimenti l'unico plasma
con cui avrete a che fare sara' ...il vostro
porte
oltre a quelle di casa vi sono le porte degli slalom e della discesa
libera. Conosciute anche come "paletti" sono in materiale plastico e
dotate di bandierine (slalom) o fasce in tessuto (gigante, super g e
libera). I veri duri dello sci le chiamano in gergo pali: "...l'allenatore
ci ha fatto fare i pali per tutta la mattina" (che detto cosi' si presta
ad interpretazioni abbastanza infelici)
propulse
speciale sistema di molle e rinvii inserito nel rialzo di alcuni attacchi
Salomon: e' studiato per aumentare la presa dinamica degli spigoli
sfruttando il peso dello sciatore
protec
vedi monocoque
pulitore
prodotto liquido o spray per togliere la sciolina dalle solette
punta
la parte appuntita della spatola o comunque la parte estrema
(quando non e' appuntita) che sta davanti
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race-carving
se non fate gare e' improbabile che vi servano. Comunque si tratta
della versione sciancrata degli sci da slalom gigante e speciale.
Misure spatola centro coda: circa 96-63-87
racchette
a parte quelle per il tennis, vi sono quelle da neve che - applicate
sotto alle scarpe - servono per camminare sulla neve fresca. In
molti chiamano "racchette" quelli che in realta' sono i bastoni (o
bastoncini) da sci
scaletta
tecnica per risalire a piccoli passi un pendio con sci trasversali alla
massima pendenza. Diversamente potreste trovarne una nel
ripostiglio
scanalatura o canaletta
fresatura che corre da punta a coda sulla soletta, presente sempre
meno frequentemente. Ha lo scopo di aumentare la stabilita' di uno
sci in rettilineo e in velocita'
scafo
la parte esterna dello scarpone da sci. E' solitamente dotato di ganci
ed e' molto improbabile che galleggi (infatti i ganci non servono per
l'ormeggio)
scarpetta
la parte interna dello scarpone
scarpone
non e' semplicemente una "scarpa piu' grossa del normale": gli
scarponi sono quelli da sci. Sbagliatissimo acquistarli di due misure
piu' grandi
sci
per chi avesse dubbi trattasi di due attrezzi che messi ai piedi
consentono di scivolare su un pendio innevato. Ve ne sono di vario
tipo:
sci da gara: discesa libera, slalom gigante, super g, slalom speciale,
freestyle; KL, fondo...
...e non: carving, tradizionali, alpinismo, fondo...
Una volta erano di legno, poi ci hanno messo il metallo, oggi c'e'
dentro di tutto: dal carbonio al legno alle materie plastiche.
Oltre ad essere coperti da brevetti di ogni tipo, hanno una
sciancratura (Vedi) diversa a seconda del modello e dell'impiego; la
lunghezza e' strettamente legata alle capacita' dello sciatore e al
particolare attrezzo
sciancratura
la forma sinuosa dei "fianchi" di uno sci, si divide in spatola - centro
- coda. Gli sci fun-carving possono avere sciancratura asimmetrica
(vedi) che identifica inequivocabilmente lo sci destro e sinistro.
Salvo rare eccezioni come il Fischer RC4 SL di molti anni fa, la
spatola ha larghezza maggiore della coda, mentre la parte piu'
stretta e' al centro.
Misure approssimative
per uno sciatore provetto alto circa 1.75
Tipo sci
sciancratura
lunghezza approx
standard
81-64-74
h=205/203
racing (Salomon)
86-63.5-76
Pr7 (h=198)
racing (Fischer RC4)
85-63-76
h=205/207
race carving
96-63-87
h=193
fun-carving
106-64-99
h=130-170
super-carving
91-63-91
h=185/190
easy-carving
93-63-93
h=180/185
Un po' come ...seno-vita-fianchi ...hahaha (altro che sciolina!)
sciolina
Materiali presi e rielaborati
prodotto a base di paraffina (e chissa' che altro ci metteranno
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ormai...) da stendere sulle solette per favorirne lo scorrimento sulla
neve. Anche un principiante puo' essere agevolato
nell'apprendimento se utilizza sci sciolinati: opinione comune e' che
la sciolina serva solo per le gare ...SBAGLIATO!!!
Ne esistono di varie marche e tipo, adatte ai diversi tipi di neve:
fredda, umida, polverosa, ghiacciata e chi piu' ne ha ne metta. I
migliori ski-man sono in grado di preparare cocktail di scioline che
una volta stese a caldo sulle solette possono far vincere una gara al
loro atleta. Ma questa e' roba per palati raffinati.
sfalsata (sciancratura)
sciancratura sfalsata: nel carving estremo la funzione di guida dello
sci interno e' di grande importanza. Lo sci a monte viene caricato
maggiormente ed il punto di sollecitazione si sposta. Per correggere
questo problema alcuni modelli presentano queste speciali
sciancrature
ski stopper
accessorio che frena la corsa di uno sci sganciatosi in seguito a una
caduta. Ha da tempo sostituito i famosi e pericolosi laccetti o
cinghietti e oggi e' integrato negli attacchi di sicurezza. Ormai di uso
obbligatorio anche in gara; credo l'abbia inventato un italiano (mica
male eh?)
ski man
tecnico preparatore che si occupa della messa a punto di sci e
attacchi degli atleti. Uno ski man puo' far vincere o perdere una
gara al suo atleta (ma il risultato finale ...dipende anche dall'atleta)
preparandogli lamine e scioline nel miglior modo possibile. I migliori
sono veri maghi
slalom gigante
tracciato di gara su pendio relativamente ampio con porte
distanziate e angolate. Decisamente piu' veloce dello "speciale"
slalom speciale
tracciato di gara su pendio molto ripido e ghiacciato con porte
ravvicinate e angolate
smanazzare
termine che uso per identificare manovre fatte a capocchia tipo
"cosa sara' questa vite?? mah...proviamo a girarla... azz.. !! e
adesso che faccio? ". Tipici gli smanazzamenti sulle viti di
registrazione degli attacchi di sicurezza: VIETATISSIMO!!!
spatola
la parte anteriore dello sci. Negli sci fun-carving puo' avere
conformazione asimmetrica differenziando lo sci destro dal sinistro
(ad esempio i Fischer Radarc)
Spigolo (presa di)
capacita' delle lamine di "mordere" la pista
super-carving
il secondo livello (avanzato) della tecnica carving. Sci piu' corti dei
tradizionali ma ancora piu' sciancrati che nell'easy-carving. Per
sciatori esperti e provetti, molto libidinoso. Misure spatola centro
coda: circa 91-63-91
super g
come lo slalom gigante ma piu' ..."largo" e veloce
titanio
lega metallica di derivazione aeronautica molto resistente e
particolarmente leggera. La si trova in piccole dosi in alcuni attacchi
di sicurezza. E' particolarmente costoso
vacuum technic
Con la tecnica Vacuum i singoli strati che compongono gli sci
vengono assemblati in ambiente sotto vuoto, completamente liberi
da tensioni e uniti uniformemente. Tipica degli sci Fischer
valle
opposta a "monte" la parte "verso il basso" di un pendio
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