Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard La preparazione dei nostri sci non va sottovalutata. Sta alla base del divertimento degli sciatori turisti e delle prestazioni degli agonisti. Possiamo essere allenati fisicamente, aver acquistato gli sci più costosi, avere una buona tecnica, ma se poi, atleti o turisti, abbiamo degli sci che non tengono sul ghiaccio o poco maneggevoli non riusciremo ad esprimere e sfruttare queste potenzialità. Lo Sci Club Vazia vi invita a seguire i suggerimenti del suo ski-man, suddivisi in un corso, per capire insieme quando e come va eseguita la riparazione, la preparazione, l'elaborazione di uno sci o di uno snowboard. Materiali presi e rielaborati 1/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard INDICE Lezione 1 - La scelta dell'attrezzatura Lezione 2 - I consigli prestagionali Lezione 3 - La preparazione della soletta e il tuning Lezione 4 - La preparazione delle lamine Lezione 5 - La sciolinatura e la manutenzione in generale dei materiali Lezione 6 - L'impronta della soletta Appendice A -- COME SI SCEGLIE LO SCI Appendice B -- GLOSSARIO DELLO SCIATORE Materiali presi e rielaborati 2/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Lezione 1 - La scelta dell'attrezzatura La scelta degli sci La scelta degli sci deve essere fatta considerando vari fattori: il proprio livello tecnico, il peso, l'altezza e la destinazione d'uso dello sci. Le ditte attualmente hanno semplificato la produzione degli sci immettendo sul mercato una categoria praticamente unica denominata Allround, ed eliminando (anche se non tutte le aziende) gli sci Easy. La suddivisione attuale prevede dunque sci allround entry level e sci allround top level. In sostanza gli sci di questa fascia coprono un range di utenti che va dal principiante agli sciatori in evoluzione verso un alto livello tecnico. Agli sciatori di alto livello, che cercano un compromesso tra buone performance e facilità d'uso, sono dedicati gli allround top level. Praticamente in commercio non è possibile più reperire sci "puri" da slalom e da Gigante, che devono avere determinate caratteristiche per essere utilizzati da atleti e agonisti e che vengono venduti solitamente mediante contratti, e si è invece consolidato lo sci Race Carve (per sciatori esperti o agonisti amatoriali). Solitamente salendo di categoria aumenta anche il prezzo in modo proporzionale. Risparmiare è sempre meglio, ma è necessario scegliere lo sci più adeguato per il vostro fisico e tecnica, anche se costa di più. Una buona alternativa potrebbe essere acquistare un modello dell'anno precedente ed acquistarlo con un ottimo sconto. Considerate che tutti gli sci in commercio sono destinati al grande pubblico, quindi sono progettati in modo tale da offrire una buona maneggevolezza a tutti i possibili sciatori - (nota: come detto agli atleti professionisti vengono forniti sci che si discostano molto da quelli commerciali, in quanto questi hanno esigenze, allenamento e tecnica ben diverse dai "comuni mortali"). In linea generale è giusto attenersi alle suddette indicazioni di destinazione d'uso , tuttavia non sempre ciò risulta essere una regola assoluta e solo un bravo tecnico/venditore è in grado di assistervi al meglio nell'acquisto. La scelta degli scarponi Quando dovete acquistare un paio di scarponi nuovi affidatevi ad un negozio che abbia un buon assortimento, ma soprattutto addetti alla vendita esperti, pazienti e che vi ispirino fiducia; lo scarpone è molto importante e va scelto con cura. Oggi le aziende producono scarponi molto più comodi rispetto al passato e non è difficile trovare uno scarpone adatto alla morfologia dei nostri piedi. Quando dovrete scegliere lo scarpone tenete a mente alcuni consigli: portatevi il calzino che indosserete quando scierete, considerate scarponi idonei al vostro livello tecnico (seguite la destinazione d'uso fatta sopra), scegliete la misura dello scarpone da provare riferendovi alla misura delle vostre scarpe da ginnastica. Una volta calzato lo scarpone, battete il tallone sul pavimento con moderata forza e chiudete le leve, alla Materiali presi e rielaborati 3/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard prima ghiera, dal basso verso l'alto. La calzata deve essere comoda, La caviglia e il tallone ben avvolti, le dita non dovrebbero essere completamente immobili, ma libere di fare piccoli movimenti. Una volta acquistato lo scarpone, eseguite tutte le regolazioni di cui è dotato lo scafo, come ad esempio il canting laterale. Tale importante regolazione si esegue indossando lo scarpone e svitando la vite con la brucola apposita, eseguite numerosi piegamenti sul gambetto e serrate la vite di regolazione. Note: Lo scarpone va scelto della misura esatta e non più grande. Ai bambini cresce il piede in breve tempo, ma non per questo bisogna acquistare uno scarpone due misure più grande. Ciò oltre ad essere molto pericoloso, in quanto diminuisce il controllo sugli sci, non aiuta il bambino a progredire tecnicamente. Se si vuole risparmiare è meglio cercare scarponi nuovi rimasti invenduti, quindi ottenendo sconti maggiori (solitamente si applica il 40 % sull'attrezzatura rimasta dagli anni precedenti) o optare per l'acquisto di un usato ben mantenuto, probabilmente utilizzato da ragazzini a cui è cresciuto il piede. La scelta degli attacchi E' bene chiarire che non c'è attacco in grado di riuscire ad evitare tutti i possibili infortuni. Ogni caduta è diversa da ogni altra e in certe condizioni un attacco potrebbe non rispondere correttamente alla sollecitazione ricevuta. Ricordatevi insomma che l'attacco è sostanzialmente un meccanismo costituito da molle d'acciaio che non hanno intelligenza. Tuttavia gli attacchi moderni, regolati correttamente, riescono ad offrire un buon livello di sicurezza nella maggior parte delle cadute. Detto questo la scelta di tale dispositivo di sicurezza va fatta soprattutto in base al peso. Gli attacchi misurano il peso nell'unità internazionale DIN (1 DIN è equivalente a 11 Kg). L'attacco ideale affinché funzioni al meglio non dovrebbe essere regolato oltre i tre/quarti del valore DIN totale dell'attacco. (Quindi mai regolare i valori dell'attacco al massimo) Ciò significa che una persona di 90 Kg non userà un attacco con un valore massimo di 9 Din (1 DIN=11Kg; 9 DIN=99 Kg) ma piuttosto adopererà un attacco con un valore massimo almeno di 11 DIN. - Per quanto riguarda i rialzi, bisogna considerare che questi supporti vengono interposti tra la base superiore dello sci e l'attacco, ed hanno un duplice effetto: Da un lato il rialzo aumenta la leva che si forma tra la gamba e il terreno, per cui aumenta la possibilità di inclinazione e allo stesso tempo diminuisce la possibilità che lo scarpone tocchi la neve facendo perdere l'equilibrio (ecco perché per gli atleti sono appendici indispensabili); Dall'altro bisogna considerare che aumentando la distanza dello scarpone dal terreno, viene innalzato anche il baricentro corporeo, per cui diminuiscono la sensibilità e il controllo degli sci. Insomma se montiamo rialzi non troppo spessi (1-1,5 cm) allora potremo ottenere tangibili vantaggi, più centimetri sono giustificati solo per chi fa un utilizzo estremo degli sci (i Fun Carver) ormai quasi finiti nel dimenticatoio. Comuque ormai le ditte dotano i propri sci e attacchi con rialzi premontati facilitando la scelta. La scelta dei bastoncini Materiali presi e rielaborati 4/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard I bastoncini vanno scelti in base all'altezza dello sciatore. Girando il bastoncino al contrario (con la punta rivolta verso l'alto) impugnatelo sotto la base della rondella, a circa 5 cm dalla punta. Se l'angolo costituito dalle vostre braccia e dal gomito forma un angolo di circa 90° (angolo retto) avrete trovato il vostro bastoncino. Materiali presi e rielaborati 5/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Lezione 2 - I consigli prestagionali I consigli prestagionali: le cose da fare prima di mettere gli sci ai piedi Gli sci Con l'arrivo delle prime nevicate torna la voglia di andare a sciare. Attenzione però a non affrontare la prima discesa della stagione senza una discreta preparazione fisica e, cosa non meno importante, dei vostri sci. Se alla fine della scorsa stagione avete avuto l'accortezza di riporre gli sci sciolinati e preparati, allora basterà togliere la sciolina in eccesso con una spatola in plexiglas apposita per questo lavoro. Se viceversa, la scorsa stagione avete riposto gli sci senza nemmeno asciugarli, allora probabilmente il risultato sarà quello di avere lamine arrugginite e solette ossidate. In quest'ultimo caso non disperate, c'è comunque un rimedio. Si presenteranno a voi due alternative: A - le lamine degli sci si sono conservate abbastanza bene e nell'ultima uscita stagionale avevano ancora una buona tenuta sulla neve dura. In questo caso sarà sufficiente lucidare le lamine con una gomma abrasiva apposita (sconsiglio la carta vetrata perché smorza l'affilatura della lamina) e ravvivare l'affilatura della lamina con una pietra di ceramica o ancora meglio con un'apposita lima diamantata di grana media. Basterà infine sciolinare a caldo la soletta, spatolare la sciolina in eccesso e spazzolare con una spazzola in crine. B - le lamine degli sci sono completamente arrugginite e la soletta presenta numerose abrasioni profonde o comunque è molto secca. In questo caso la situazione è più grave e difficilmente risolvibile con i mezzi che si possono avere a casa e sarebbe opportuno rivolgersi ad un laboratorio professionale e qualificato. Sconsiglio vivamente a tutti di affrontare qualsiasi pista con gli sci in tali condizioni, soprattutto se è la prima uscita stagionale. Il laboratorio, che dovrà disporre di macchinari specifici, ma soprattutto di personale in grado di utilizzare al meglio macchine e utensili, rimetterà il vostro sci a nuovo seguendo questi procedimenti: se necessario viene rettificata la soletta a macchina ( procedimento che rende perfettamente piana la soletta) e viene effettuato il tuning (abbassamento della lamina sul piano soletta dello sci), poi vengono riparate le abrasioni sulla soletta e successivamente vengono affilate le lamine a mano o a macchina (dipende da laboratorio a laboratorio); L'affilatura a mano, che personalmente prediligo, garantisce una maggiore precisione e durata nel tempo rispetto a molti macchinari. L'affilatura a macchina, a seconda di come si opera, può garantire un buon lavoro per la maggior parte degli sci, e non è Materiali presi e rielaborati 6/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard sempre corretto puntare il dito, come spesso si fa, su questo procedimento. Infine gli sci devono essere sciolinati e spazzolati. Tutti i metodi per preparare gli sci verranno illustrati nelle successive lezioni. Gli attacchi Non trascuriamo mai gli attacchi che a fine stagione vanno scaricati (regolare il peso al minimo) e regolati ed oleati con olio CRC o simili ad inizio e nel corso della stagione. Gli scarponi Gli scarponi usati non richiedono generalmente interventi ad inizio stagione. Controllate l'usura generale delle plastiche e soprattutto della suola che non deve essere troppo rovinata. Eseguite il controllo inserendo lo scarpone negli attacchi e controllando che questi serrino lo scarpone senza "gioco". Se avete acquistato uno scarpone nuovo, una settimana prima dell'avvio della stagione, sarebbe buona abitudine indossarli per una decina di minuti al giorno a secco in modo da performare le scarpette al vostro piede e ridurre i possibili dolori dovuti all'adattamento. Materiali presi e rielaborati 7/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Lezione 3 - La preparazione della soletta e il tuning La soletta: informazioni utili e preparazione Affinché uno sci sia ben controllabile e stabile è necessario che la soletta sia perfettamente piana. Poggiando una barra di acciaio rettificata, controllate se la soletta dello sci sia perfettamente piana in controluce e non presenti quindi concavità o convessità; controllare allo stesso modo che le lamine non siano più alte della soletta. Purtroppo anche gli sci nuovi di fabbrica a volte presentano tali imperfezioni, a scapito della tenuta e del controllo degli sci, dovute all' assemblaggio dei materiali interni ( tutto ciò è ancor più evidente sugli snowboard ). Nel caso la soletta non sia piana il mio consiglio è, per la complessità e la delicatezza che implica tale operazione, di rivolgervi ad un laboratorio che sappia eseguire una buona rettifica asportando meno polietilene (soletta) e acciao (lamina) possibile. Manualmente è possibile eseguire la rettifica della soletta, utilizzando, con movimenti omogenei e leggeri, la barra rettificata d'acciaio, controllando il risultato poco per volta. Questa operazione però richiede molta esperienza e non è di facile esecuzione, per cui sarebbe buona norma affidarsi ad una persona di fiducia. Il tuning Per rendere lo sci più maneggevole è necessario asportare una certa quantità di acciaio della lamina sulla base dello sci. (vedi figura). Quest' operazione, come tutti gli interventi alle lamine, va eseguita con la massima cautela, poiché viene modificato del materiale in modo definitivo. "L'abbassamento" della lamina di 1° va bene per la maggior parte degli sciatori.(discorso diverso per l'agonismo). Il tuning si può effettuare in più modi: In laboratorio si può ottenere per mezzo dei macchinari a nastro o ancora meglio a pietra. Manualmente possiamo utilizzare un'apposita lima per sci, creando uno spessore tra la lima e la soletta in modo da creare l'angolo desiderato. Per ottenere 1° di tuning, si può avvolgere la lima con 5 strati di scotch cartato oppure utilizzando degli appositi guida lima in commercio. Ricordatevi che il controllo del lavoro svolto è importante per capire le modifiche apportate. Materiali presi e rielaborati 8/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard La riparazione della soletta Se la soletta presenta buchi di entità lieve allora potete cercare di tappare i buchi con delle candelette di polietilene, anche se va specificato, facendo cosi difficilmente si ottengono risultati duraturi. Procedete così: affilate la candeletta come fosse una matita e tenendola un po' inclinata fatela colare sul buco , che avrete provveduto a pulire accuratamente. Una volta raffreddato spatolate, con una barretta rettificata in acciaio o in plexiglas ben affilata, la parte in eccesso senza danneggiare la soletta circostante. Se invece la soletta è molto danneggiata occorre intervenire con macchinari adeguati in grado di riparare in modo perfetto e duraturo le vostre solette. Materiali presi e rielaborati 9/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Lezione 4 - La preparazione delle lamine La preparazione delle lamine Sistemata la base dello sci si può provvedere ad affilare le lamine. Purtroppo le lamine si usurano molto facilmente soprattutto in condizioni di neve artificiale o ghiaccio. Per mantenere la lamina efficiente e affilata per più tempo possibile, prima di ricorrere ad una nuova affilatura, sarebbe buona norma munirsi di lime diamantate (costose, ma durature) e di squadrette di vari gradi. Servendosi delle squadrette come guida e inumidendo con un'apposita soluzione queste lime è possibile ravvivare e lucidare in modo perfetto le lamine. Se però le lamine non hanno più alcuna tenuta su neve dura è necessario riaffilarle con le lime tradizionali. Affinché la lamina abbia una buona presa e sia controllabile è necessario che abbia un angolo effettivo minore o uguale a 90°. (Solitamente la lamina dello sci quando è nuovo forma un angolo retto, quindi di 90°. Effettuando il tuning abbiamo asportato del materiale che ha fatto aumentare questo angolo di circa 1°, quindi avremo un angolo di circa 91 gradi. L'affilatura laterale delle lamine deve tenere conto di questo, in modo da riottenere un angolo totale minore o uguale a 90° formando così l'angolo effettivo- vedi foto). Prima di tutto con un apposito attrezzo va tolto ,con movimenti leggeri, parte del fenolo, che è quella parte plastico - resinosa accostata alla lamina. Infatti se non venisse tolto il fenolo non si potrebbe ottenere in alcun toglifenolo con un' modo l'angolo voluto. Regolate l'attrezzo angolazione maggiore all'angolo che volete ottenere sulla lamina. L'affilatura migliore delle lamine si ottiene manualmente mediante l'uso di lime specifiche (150200) che vanno utilizzate con squadrette di vari gradi (89-88-87° etc.) risulta inutile invece l'acquisto della squadra di 90°. Perché? Riflettiamo insieme: noi abbiamo asportato dal fondo un grado, da una lamina che ipotizziamo fosse di 90°, non Materiali presi e rielaborati 10/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard confondiamoci però poiché asportando non abbiamo fatto altro che aumentare l'ampiezza dell'angolo che sarà ora di 90° (vedi figura) e non di 89°. Per ottenere l'angolo di 90° effettivo dovremo allora utilizzare la squadretta di 89°. Una valida alternativa è rappresentata da utensili affilalamine con gradi regolabili, che vanno adoperati allo stesso modo della lima, ovvero con passate omogenee evitando di surriscaldare la lamina. In laboratorio potete solitamente optare per l'affilatura a mano o a macchina. In linea di massima è da preferire la prima anche se più costosa della seconda. Se non si hanno particolari esigenze si può optare indifferentemente per l'una o per l'altra, l'importante è che venga eseguita una buona rifinitura, con le lime diamantate o con le pietre in ceramica, per eliminare le sbavature dovute alla lavorazione della lima o del nastro dei macchinari. Fatto questo, la lamina deve risultare molto lucida e liscia al tatto. E' importante infatti avere una lamina liscia, senza sbavature, piuttosto che una lamina molto affilata e tagliente, ma sbavata e ruvida in più punti. Infine potete passare una gomma abrasiva o della carta vetrata nella parte terminale della punta e della coda dello sci per circa 5 cm. Materiali presi e rielaborati 11/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Lezione 5 - La sciolinatura e la manutenzione in generale dei materiali La sciolinatura e la manutenzione in generale dei materiali La sciolina serve per aumentare l'idrorepellenza della soletta. In parole più semplici ciò significa che l'acqua scorre più facilmente sulla soletta aumentando la scorrevolezza, quindi la velocità, la maneggevolezza e le prestazioni generali dello sci. Prima di sciolinare i vostri sci sarebbe meglio pulirli con un detergente specifico, che a differenza del solvente, non aggredisce e non ossida la soletta. E' bene capire quali siano le differenze tra sciolina e paraffina in quanto spesso si fa un uso improprio dei due termini. La differenza deriva dalla loro composizione, infatti la paraffina è composta da cere sintetiche idrocarburiche e non presenta ulteriori additivi, mentre alla sciolina viene aggiunta una certa quantità di fluoro per renderla più idrorepellente al contatto con la neve. In commercio esistono paraffine e scioline di vario tipo e di vario colore. In linea di massima sappiate che in condizioni di neve nuova va bene una paraffina rossa e in condizioni di neve umida e trasformata va bene una paraffina gialla. Le scioline fluorate vengono utilizzate soprattutto in campo agonistico poiché generalmente hanno una resa in termini di prestazioni migliore, ma sono anche più costose. Esistono più metodi di sciolinatura:a caldo o a freddo. Se non avete un ferro sciolinatore potete utilizzare un ferro da stiro normale prestando attenzione a non regolarlo a più di 130-140 °; prestate molta attenzione a non far gocciolare la sciolina direttamente sulla soletta, cercate invece di scioglierla prima sul ferro e poi di stenderla uniformemente poggiando rapidamente il ferro sulla base dello sci. Una volta che questa si è raffreddata, spatolate e spazzolate la sciolina in eccesso utilizzando la spatola in plexiglass e una spazzola in crine di cavallo. A freddo è possibile usare scioline/paraffine spray o in polvere usando i tamponi forniti nella confezione. Vi è una discussione accesa su quale sia il metodo di sciolinatura più efficace. Personalmente credo che l'importante sia avere una soletta sempre ben "ingrassata", uniformemente lucida e non ossidata, cioè "bruciata" dall'attrito con la neve. Effettivamente tale risultato viene ottenuto sciolinando a caldo lo sci ogni 2-3 giornate di sci. Su questa base ben "lubrificata" si possono applicare scioline spray o in polvere, viceversa non si riesce, parlo per la mia esperienza, ad ottenere un risultato ottimale. La manutenzione dell'attrezzatura a fine stagione Il torto peggiore che potete fare ai vostri sci è quello di riporli a fine stagione nel ripostiglio senza sistemarli e senza una bella sciolinatura. Il risultato sarà che Materiali presi e rielaborati 12/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard l'inverno successivo avrete le lamine arrugginite e la soletta ossidata. Quindi fate preparare i vostri sci normalmente, ma non spatolate la paraffina, che fungerà da strato protettivo per la soletta e le lamine, fino all'inizio della nuova stagione. Per quanto riguarda gli attacchi, svitate al minimo le viti di regolazione del peso e oleate gli ingranaggi con dell'olio siliconico o CRC. Gli scarponi vanno chiusi al primo gancio e riposti in un luogo asciutto. Seguendo questi accorgimenti vi troverete il materiale efficiente non appena vi varrà nuovamente voglia di andare a passare una giornata sugli sci. Materiali presi e rielaborati 13/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Lezione 6 - L'impronta della soletta L'impronta della soletta Per conoscenza è utile illustrare cosa è l'improntatura della soletta e che vantaggi può fornire allo sciatore. L'impronta viene eseguita con un macchinario specifico molto costoso, il cui funzionamento è relativamente semplice. Il macchinario è costituito da una mola di pietra rotonda che viene incisa da un diamante. Variando i parametri di velocità della mola o di incisione del diamante si ottengono "disegni" diversi sulla soletta degli sci; il risultato visivo sarà una determinata impronta sulla soletta, che varierà in base al tipo di neve e di altre considerazioni che solo uno ski-man esperto saprà fare in modo adeguato. Fisicamente l'impronta aumenta la superficie d'appoggio della soletta a contatto con la neve nonché la superficie da poter sciolinare, ciò si traduce in migliori doti di scorrevolezza e, in base al tipo di impronta che viene eseguita, maneggevolezza. In linea di massima si utilizzano impronte fini e poco rugose su nevi fredde, impronte più marcate e rugose su nevi bagnate. In ogni caso va improntata solo la soletta e non le lamine, che saranno state preventivamente abbassate con un buon tuning. Nota: Per gli atleti l'impronta è indispensabile ai fini cronometrici. Agli sciatori turisti consiglio di far improntare lo sci se l'innevamento è abbondante, in modo tale da poter usufruire dei suoi vantaggi per molto tempo senza che si rovini la soletta per la presenza di pietre in pista e quindi l'impronta stessa. Materiali presi e rielaborati 14/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Appendice A COME SI SCEGLIE LO SCI Livello tecnico dello sciatore: anche quando sia possibile contare sui consigli del negoziante, dei maestri di sci, di allenatori o amici più esperti di noi, è bene che l'acquisto degli sci avvenga sempre dopo esserci sottoposti ad un attento esame autocritico delle nostre reali capacità tecniche di utilizzarli. Specialità: la classificazione degli sci avviene secondo le seguenti famiglie d'utilizzo: discesa, slalom gigante, slalom speciale e turismo, le ultime tre tutte in versione carving, perché ormai il carving ha vinto definitivamente la battaglia sullo sci tradizionale, iniziata due/tre anni fa, è più facile da manovrare in curva e, diciamolo pure, anche molto più divertente. All'interno di queste famiglie v'è poi l'ulteriore suddivisione fra sci da gara e da granturismo. Sciancratura: quando si parla di sci sciancrato ci si riferisce alla forma della parte inferiore dello sci. Essa determina il raggio dello sci in posizione statica; possiamo quindi affermare che più lo sci è sciancrato, minore sarà il raggio di curva possibile. È importante evidenziare che contrariamente a quello che si dice, il raggio di curva dinamico, è in sostanza impossibile da calcolare perché cambiando in continuazione l'angolo dello sci sulla neve, varia di continuo il raggio di curva. Lunghezza: sulla lunghezza degli sci, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un abbassamento considerevole delle misure. Nella competizione, afferma Aurelio Ronco, Ski-Man Rossignol in Coppa del Mondo ed "Esperto" dell'Associazione Ski-Man, grazie all'evoluzione registratasi nel settore tecnico della fabbricazione degli sci e anche alla maggiore cura degli organizzatori di gare nell'approntare i tracciati, gli sci da slalom gigante sono passati dai 210 centimetri del 1990 ai 198 e perfino 193 odierni. Nello slalom speciale il fenomeno è ancora più evidente: 30/40 centimetri di meno e le sciancrature sono maggiormente marcate. Neppure gli sci da discesa libera sono sfuggiti alla regola: in dieci, dodici anni si è passati dai 225 centimetri ad un massimo di 210/213. Fatte queste premesse, semplici ed in buona parte scontate, ma pur sempre necessarie per la continuazione del discorso, elenchiamo ora i controlli da fare sugli sci che si hanno sottomano, per valutarne la qualità. Materiali presi e rielaborati 15/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard CONTROLLI NECESSARI Controllo di tipo estetico: verifichiamo che la soletta non presenti imperfezioni, rigature, incollaggi mal fatti;le lamine non evidenzino gradini sul piano della soletta oppure tratti lucidi perché, in quest'ultimo caso, si tratterebbe di un grave difetto di tempratura rimediabile soltanto presso un laboratorio specializzato. Sempre a proposito di lamine è d'obbligo controllare che lo spessore sia costante in tutta la loro lunghezza: se non lo fosse ciò denoterebbe errori commessi dal produttore in fase di rifinitura; i para-punta e para-coda di plastica siano attaccati o incollati molto bene; i fianchi siano lisci e precisi; le serigrafie non abbiano difetti, anche se ciò non pregiudica la bontà tecnica del prodotto, l'estetica è compresa nel prezzo dello sci. Controllo della svergolatura: se il negozio presso il quale state "acquistando" non dispone di un piano di riscontro rettificato, sul quale sia possibile verificare che lo sci appoggi perfettamente sia in punta sia in coda, si può ovviare all'inconveniente tenendo uno sci orizzontalmente all'altezza degli occhi e sovrapponendogli l'altro: ciò fatto si osserva l'interno della centinatura guardandola prima dal centro dello sci verso la punta e poi verso la coda. Il contatto in punta e in coda deve essere perfetto. Controllo della chiusura e della simmetria: l’operazione da svolgere è la seguente: si appaiano gli sci mettendoli soletta contro soletta e con una leggera pressione della mano al centro si procede fino ad ottenere che le solette e le lamine combacino perfettamente dalla punta alla coda. Per quanto riguarda la simmetria, il controllo si esegue poggiando su un piano, gli sci appaiati e verticali, in modo da poter verificare dall'alto l'inesistenza di sempre possibili difetti di costruzione. Controllo dell'arco: si ottiene appoggiando la coda dello sci a terra, tenendolo per la spatola ed esercitando una leggera pressione col piede al centro dell'asta. Basterà a questo punto guardare che l'intero sci descriva un arco perfetto. Controllo dell'elasticità: più difficile da valutare manualmente è l'elasticità dello sci: può capirci qualcosa solo chi abbia maturato esperienza, avendo avuto occasione, nel tempo, di sottoporre molti sci a questo genere di prova. Vale in ogni modo la pena di sapere che cosa fare in questo caso: "Si tiene la punta dello sci con la mano sinistra e si blocca la coda dello stesso con il piede destro, a livellopavimento. Con la mano libera, quindi, si esercita una pressione al centro dello sci ed è a questo punto che solo i più capaci riescono a valutarne la resistenza (durezza) al carico". Materiali presi e rielaborati 16/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Altro risultato ottenibile mediante questa prova è la conoscenza della "risposta elastica" dello sci. La risposta è insita nella velocità di reazione che si registra togliendo velocemente la mano dal centro dello sci sottoposto a pressione. I dati che si ricavano compiendo queste operazioni sono i seguenti: per l'esecuzione di curve lunghe in velocità, su piste larghe, occorre uno sci poco "duro" che dia una risposta elastica meno accentuata; di contro, per eseguire curve strette è consigliabile affidarsi a sci poco flessibili e con una risposta elastica maggiormente accentuata. Controllo della torsione: il ceck-up può terminare con il controllo della torsione, effettuabile tenendo lo sci con una mano che lo afferra appena sopra il puntale dell'attacco e l'altra (quella che esercita la forza torsionale) all'altezza della spatola. Lo sci che dimostrerà di resistere bene alla torsione, andrà bene su nevi dure. Al contrario, il più debole, sarà più facile da condurre, ma anche meno affidabile. Materiali presi e rielaborati 17/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard Appendice B GLOSSARIO DELLO SCIATORE acciaio al cromo "CrO2" materiale impiegato per la costruzione di lamine e attacchi di sicurezza alluminio lega metallica talvolta utilizzata per le parti meccaniche dell'attacco di sicurezza angolazione la capacita' di uno sciatore di incidere la neve in curva e ottenere una migliore o peggiore conduzione di traiettoria. Puo' essere migliorata con piastre di rialzo ma e' fondamentalmente una questione di "manico" angolata si usa dire di una porta da slalom che costringe l'atleta ad una curva molto stretta e che impone un rapidissimo e repentino cambio di direzione. La bravura dell'atleta consiste nel limitare al massimo la perdita di velocita' (e quindi di tempo) indotta dalla manovra asimmetrica sciancratura asimmetrica: due sciancrature diverse sul lato interno ed esterno dello sci - esiste uno sci destro e uno sci sinistro vedi DRS asy attacchi di sicurezza dispositivi atti a trattenere gli scarponi da sci agli sci. Sono dotati di molle calibrate che consentono lo sganciamento a seguito di una caduta o di sollecitazioni pericolose per l'incolumita' dello sciatore. Benche' assicurino un eccellente livello si sicurezza non sono del tutto infallibili. La parola d'ordine e': "VIETATO METTERCI LE MANI". Affidatevi sempre e soltanto a un buon laboratorio per messa a punto e regolazione bastoncini detti anche bastoni, in molti li chiamano (sbagliando) "racchette". Ci siamo capiti ...no? brugola chiave a "L" con sezione esagonale: puo' essere utile per registrare alcune regolazioni degli scarponi da sci carbonio materiale utilizzato per la costruzione di parti di sci e altri componenti (anche parti di scarpone). Il fatto che sia molto leggero e tecnologico ne assicura l'idoneita' in applicazioni particolari carving una tecnica, oggi molto in voga, che prevede l'uso di nuovi sci con sciancratura accentuata e che privilegia raggi di curva ridotti e curve estremamente "condotte". Dall'inglese "incidere, intagliare" (...la neve, evidentemente), si divide in quattro tipi: easy-carving, super-carving, fun-carving, race-carving carving estremo vedi fun-carving casco anche se i vostri figli hanno la testa dura e sono dei "craponi" obbligateli ad indossarlo. Non c'e' scusa che tiene. Molti incidenti che coinvolgono i piu' giovani hanno un "lieto fine" solo grazie all'uso del casco. centro la parte mediana di uno sci coda la parte finale dello sci. Negli sci fun-carving puo' avere una rastrematura asimmetrica (Fischer Radarc) conduzione capacita' dello sciatore di mantenere una traiettoria senza che lo sci "sbandi" sulla neve per realizzare una curva perfetta priva di sbavature e derapate varie. I migliori sciatori si distinguono per una eccellente conduzione. In altre parole e' la differenza che passa tra Materiali presi e rielaborati 18/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard gli sciatori che "scendono" (molti), e gli sciatori che "sciano" (pochi). Il carving ricerca in modo esasperato la conduzione derapata si dice quando le code degli sci piu' o meno volutamente (spesso per una imperfetta impostazione di angolazione dello sciatore) "scappano" leggermente in curva tracciando una traiettoria imprecisa con le code che "spazzolano" la neve. E' spesso evidenziato da sbuffi di neve (se polverosa) ed si accentua su pendio ghiacciato discesa libera competizione su percorso molto veloce. Il tracciato e' simile al super g ma con porte ancora piu' distanziate e veloci. Si superano i 130 Km/h, richiede una preparazione fisica notevole e grande coraggio. Un tempo nelle gare di d.l. si identificava solo la partenza e l'arrivo lasciando agli atleti la liberta' di individuare i miglior percorso; poi a seguito di disastrosi incidenti qualcuno penso' di condizionare il tracciato mettendoci delle porte. Resta comunque una disciplina per spericolati doppia particolare porta tipica dei tracciati di slalom speciale DRS Dual Radius Sidecut: sciancratura con due raggi diversi. Anteriormente il fianco dello sci sviluppa un cerchio mentre la parte dal centro alla coda viene determinata da una curva ellittica. E' propria degli sci Fischer DRS asy Dual Radius Sidecut asymmetric: e' propria degli sci Fischer Radarc. Lo sviluppo della sciancratura simmetrica deriva dalla distanza maggiore tra i due sci nel carving estremo e la distribuzione piu' uniforme della pressione su entrambi gli sci. Se gli sci presentassero gli stessi raggi sulla lamina interna e esterna, durante la curva lo sci a monte e quello a valle tenderebbero ad incrociarsi. L'asimmetria delle due sciancrature serve ad evitare questo fenomeno. easy-carving il primo livello della tecnica "carving": si usano sci con sciancratura leggermente piu' accentuata degli sci tradizionali e piu' corti fianco la parte laterale dello sci filo quello delle lamine. Viene rettificato "a mano" dai bravi ski-man o con speciali macchine. Le "mani" dello ski-man, comunque, sono da preferire a qualsiasi macchina freestyle una volta si diceva anche "hot-dog": identifica una disciplina ormai in declino che consiste in salti mortali (con avvitamento e non) e altre evoluzioni facendo uso di particolari sci corti (che nulla hanno a che vedere con il carving). E' in via di estinzione fun-carving il livello di carving estremo. Niente bastoncini, si usano sci particolarmente corti (max 170) ed estremamente sciancrati. Per quanto poco possa interessare, me ne sono innamorato in un pomeriggio. Adatto a sciatori che hanno gia' provato tutto: divertimento e follia allo stato puro. Pericoloso perche' ...provoca assuefazione ganci nel nostro caso sono quelli per la chiusura degli scarponi hot-dog vedi freestyle KL chilometro lanciato: poco conosciuta, questa disciplina sportiva consiste in un tracciato rettilineo di un Km, perfettamente liscio su cui gli atleti (dotati di sci speciali o da discesa libera) e tute plastificate con piccole appendici aerodinamiche si lanciano mantenendo una posizione aerodinamica "a uovo" e cercano la massima velocita' possibile. Il record di Kl e' di 190 Km/h: solo per veri matti !! lamina/e parte metallica disposta sugli spigoli inferiori degli sci atta a Materiali presi e rielaborati 19/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard garantire una presa ottimale sulle nevi ghiacciate (ma non solo). Sono due (una per lato); un tempo erano a settori e avvitate sul fondo, oggi sono continue e "annegate" nella soletta; molto sottili talvolta hanno una particolare angolazione di affilatura. Possono essere "sciolinate" con appositi prodotti per favorirne lo scivolamento su nevi molto fredde (!!). Come le solette riescono a far vincere o perdere una gara a seconda della bravura dello skiman che le ha preparate. Andrebbero trattate e ritoccate da mani molto esperte: sugli sci carving sono affilate uniformemente da punta a coda, su sci tradizionali si usa togliere un po' il filo in punta e in coda in modo diverso per lo sci sinistro e destro a seconda delle caratteristiche dello sciatore. Se ne deduce che esiste sempre uno sci sinistro e uno destro. lunghezza Rappresenta l'altezza degli sci: e' espressa in centimetri. Esistono diversi metodi di misura: 1. comprendendo lo sviluppo della spatola, 2. in diagonale da punta a coda. Salomon usa il codice "Pr" che associa direttamente la lunghezza alle capacita' dello sciatore. Diciamo che c'e' una bella confusione. Per ragguagli indicativi vedi sciancratura massima pendenza la linea che individua la via piu' breve tra monte e valle su un pendio mega finish geometria delle lamine monocoque-monoscocca struttura monoscocca degli sci. Nata non molti anni fa oggi e' molto diffusa: gli sci monoscocca hanno sezione vagamente trapezoidale e la serigrafia superiore, di fatto, continua sui fianchi. In qualche caso e' un espediente squisitamente estetico ma il piu' delle volte ha prerogative strutturali monte la parte "verso l'alto" di un pendio; opposto di "valle" pettine non solo per pettinarsi, nello slalom speciale individua una successione di porte una in fila all'altra piastra di rialzo spessore tra 10 e 20 (o +) millimetri; piu' o meno sagomato si interpone tra la superficie dello sci e l'attacco. Puo' anche avere lo scopo di assorbire eventuali vibrazioni ma si usa soprattutto per aumentare la distanza dello scarpone da terra e consentire angolazioni maggiori in curva. Indispensabili per il carving plasma edge metodo per irrobustire il filo delle lamine inventato da Fischer trattando le lamine con un getto calibrato di gas plasma. State attenti a non passare il dito sulle lamine, altrimenti l'unico plasma con cui avrete a che fare sara' ...il vostro porte oltre a quelle di casa vi sono le porte degli slalom e della discesa libera. Conosciute anche come "paletti" sono in materiale plastico e dotate di bandierine (slalom) o fasce in tessuto (gigante, super g e libera). I veri duri dello sci le chiamano in gergo pali: "...l'allenatore ci ha fatto fare i pali per tutta la mattina" (che detto cosi' si presta ad interpretazioni abbastanza infelici) propulse speciale sistema di molle e rinvii inserito nel rialzo di alcuni attacchi Salomon: e' studiato per aumentare la presa dinamica degli spigoli sfruttando il peso dello sciatore protec vedi monocoque pulitore prodotto liquido o spray per togliere la sciolina dalle solette punta la parte appuntita della spatola o comunque la parte estrema (quando non e' appuntita) che sta davanti Materiali presi e rielaborati 20/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard race-carving se non fate gare e' improbabile che vi servano. Comunque si tratta della versione sciancrata degli sci da slalom gigante e speciale. Misure spatola centro coda: circa 96-63-87 racchette a parte quelle per il tennis, vi sono quelle da neve che - applicate sotto alle scarpe - servono per camminare sulla neve fresca. In molti chiamano "racchette" quelli che in realta' sono i bastoni (o bastoncini) da sci scaletta tecnica per risalire a piccoli passi un pendio con sci trasversali alla massima pendenza. Diversamente potreste trovarne una nel ripostiglio scanalatura o canaletta fresatura che corre da punta a coda sulla soletta, presente sempre meno frequentemente. Ha lo scopo di aumentare la stabilita' di uno sci in rettilineo e in velocita' scafo la parte esterna dello scarpone da sci. E' solitamente dotato di ganci ed e' molto improbabile che galleggi (infatti i ganci non servono per l'ormeggio) scarpetta la parte interna dello scarpone scarpone non e' semplicemente una "scarpa piu' grossa del normale": gli scarponi sono quelli da sci. Sbagliatissimo acquistarli di due misure piu' grandi sci per chi avesse dubbi trattasi di due attrezzi che messi ai piedi consentono di scivolare su un pendio innevato. Ve ne sono di vario tipo: sci da gara: discesa libera, slalom gigante, super g, slalom speciale, freestyle; KL, fondo... ...e non: carving, tradizionali, alpinismo, fondo... Una volta erano di legno, poi ci hanno messo il metallo, oggi c'e' dentro di tutto: dal carbonio al legno alle materie plastiche. Oltre ad essere coperti da brevetti di ogni tipo, hanno una sciancratura (Vedi) diversa a seconda del modello e dell'impiego; la lunghezza e' strettamente legata alle capacita' dello sciatore e al particolare attrezzo sciancratura la forma sinuosa dei "fianchi" di uno sci, si divide in spatola - centro - coda. Gli sci fun-carving possono avere sciancratura asimmetrica (vedi) che identifica inequivocabilmente lo sci destro e sinistro. Salvo rare eccezioni come il Fischer RC4 SL di molti anni fa, la spatola ha larghezza maggiore della coda, mentre la parte piu' stretta e' al centro. Misure approssimative per uno sciatore provetto alto circa 1.75 Tipo sci sciancratura lunghezza approx standard 81-64-74 h=205/203 racing (Salomon) 86-63.5-76 Pr7 (h=198) racing (Fischer RC4) 85-63-76 h=205/207 race carving 96-63-87 h=193 fun-carving 106-64-99 h=130-170 super-carving 91-63-91 h=185/190 easy-carving 93-63-93 h=180/185 Un po' come ...seno-vita-fianchi ...hahaha (altro che sciolina!) sciolina Materiali presi e rielaborati prodotto a base di paraffina (e chissa' che altro ci metteranno 21/22 www.sciclubvazia.com Corso di preparazione e manutenzione sci e snowboard ormai...) da stendere sulle solette per favorirne lo scorrimento sulla neve. Anche un principiante puo' essere agevolato nell'apprendimento se utilizza sci sciolinati: opinione comune e' che la sciolina serva solo per le gare ...SBAGLIATO!!! Ne esistono di varie marche e tipo, adatte ai diversi tipi di neve: fredda, umida, polverosa, ghiacciata e chi piu' ne ha ne metta. I migliori ski-man sono in grado di preparare cocktail di scioline che una volta stese a caldo sulle solette possono far vincere una gara al loro atleta. Ma questa e' roba per palati raffinati. sfalsata (sciancratura) sciancratura sfalsata: nel carving estremo la funzione di guida dello sci interno e' di grande importanza. Lo sci a monte viene caricato maggiormente ed il punto di sollecitazione si sposta. Per correggere questo problema alcuni modelli presentano queste speciali sciancrature ski stopper accessorio che frena la corsa di uno sci sganciatosi in seguito a una caduta. Ha da tempo sostituito i famosi e pericolosi laccetti o cinghietti e oggi e' integrato negli attacchi di sicurezza. Ormai di uso obbligatorio anche in gara; credo l'abbia inventato un italiano (mica male eh?) ski man tecnico preparatore che si occupa della messa a punto di sci e attacchi degli atleti. Uno ski man puo' far vincere o perdere una gara al suo atleta (ma il risultato finale ...dipende anche dall'atleta) preparandogli lamine e scioline nel miglior modo possibile. I migliori sono veri maghi slalom gigante tracciato di gara su pendio relativamente ampio con porte distanziate e angolate. Decisamente piu' veloce dello "speciale" slalom speciale tracciato di gara su pendio molto ripido e ghiacciato con porte ravvicinate e angolate smanazzare termine che uso per identificare manovre fatte a capocchia tipo "cosa sara' questa vite?? mah...proviamo a girarla... azz.. !! e adesso che faccio? ". Tipici gli smanazzamenti sulle viti di registrazione degli attacchi di sicurezza: VIETATISSIMO!!! spatola la parte anteriore dello sci. Negli sci fun-carving puo' avere conformazione asimmetrica differenziando lo sci destro dal sinistro (ad esempio i Fischer Radarc) Spigolo (presa di) capacita' delle lamine di "mordere" la pista super-carving il secondo livello (avanzato) della tecnica carving. Sci piu' corti dei tradizionali ma ancora piu' sciancrati che nell'easy-carving. Per sciatori esperti e provetti, molto libidinoso. Misure spatola centro coda: circa 91-63-91 super g come lo slalom gigante ma piu' ..."largo" e veloce titanio lega metallica di derivazione aeronautica molto resistente e particolarmente leggera. La si trova in piccole dosi in alcuni attacchi di sicurezza. E' particolarmente costoso vacuum technic Con la tecnica Vacuum i singoli strati che compongono gli sci vengono assemblati in ambiente sotto vuoto, completamente liberi da tensioni e uniti uniformemente. Tipica degli sci Fischer valle opposta a "monte" la parte "verso il basso" di un pendio Materiali presi e rielaborati 22/22 www.sciclubvazia.com