Quando tocca a te…
… stai in Movimento!
CONGRESSO DIOCESANO, 28/12/2013 - Morigino
CUSTODIA
La custodia implica grande attenzione: si
custodisce solo ciò che per noi è davvero
prezioso. Si custodisce, inoltre, perché si
ama. Il MSAC appunto va custodito, amato,
fatto amare… ma non posseduto! Il MSAC è
di tutti coloro che s’impegnano e ci credono
fino in fondo. Proprio per questo, la custodia
deve essere pro tempore: il MSAC è un bene
talmente prezioso che va trasmesso ad altri,
non deve mai essere di proprietà esclusiva di
poche persone.
SERVIZIO/SOLIDARIETÀ
Il MSAC è il nostro modo di essere
protagonisti nella quotidianità nel luogo che
abitiamo di più: la Scuola. Siamo al servizio
dei nostri compagni di classe, perché sono il
prossimo più prossimo che Dio ci abbia
messo a disposizione. Siamo convinti che la
Scuola sia il luogo in cui disegnare e
progettare una società migliore, e siamo
disposti anche ad andare incontro a qualche
difficoltà, pur di impegnarci veramente.
MISSIONE
“Quando la Chiesa diventa chiusa, si ammala,
si ammala. Pensate a una stanza chiusa per
un anno; quando tu vai, c’è odore di umidità,
ci sono tante cose che non vanno. Una Chiesa
chiusa è la stessa cosa: è una Chiesa
ammalata. La Chiesa deve uscire da se stessa”
(Papa Francesco, veglia di Pentecoste 2013).
La Scuola è per noi luogo di sincera e
autentica testimonianza, nel rispetto di tutte
le diversità.
MSAC e AZIONE CATTOLICA
Il MSAC è l’attenzione che l’AC riserva al
mondo della Scuola, ma è anche
un’associazione studentesca facente parte
del Forum delle Associazioni Studentesche
maggiormente rappresentative presso il
Ministero dell’Istruzione. La vita del MSAC
non si svolge nelle parrocchie ma nelle
Scuole, e non ha come destinatari soltanto i
Giovanissimi di AC, ma tutti gli Studenti.
Insomma, nessuno escluso!
Il buon Msacchino è…
1. Un Giovanissimo di Azione Cattolica;
2. attivo nella propria Parrocchia, che faccia
pubblicità al MSAC nel proprio gruppo, che
proponga il MSAC ad altri amici, che sia
ufficialmente portavoce di questa passione;
3. attivo a Scuola: che cerchi di coinvolgere i
propri compagni (almeno di classe) e abiti la
Scuola con lo stile che caratterizza il MSAC.
Tra il dire e il fare…
… c’è di mezzo il pregare!
Le attività quotidiane vanno svolte con
responsabilità e dedizione ma non vanno
disgiunte dal nostro bisogno di Dio, della sua
forza, della sua luce, che ci danno forza e
speranza. Senza la preghiera quotidiana il
nostro fare si svuota, si riduce spesso ad un
semplice attivismo e alla fine lascia
insoddisfatti.
(Benedetto XVI, 25/04/2012 – Udienza generale)
Lo stile MSAC
I care (Don Milani)
… cura et studio (Cicerone)???
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