n° 41-42 Access Grid: una tecnologia per la costruzione di ambienti virtuali a supporto dell’interazione fra gruppi di lavoro Franca Fiumana, Mauro Morsiani Inventory of Resources for Infectious Diseases in Europe (IRIDE): un sistema informativo al servizio dell’epidemiologia europea Luca De Mattè, Marisa De Rosa, Antonio Resca, Elisa Rinieri, Stefania Salmaso, Bruno Pedalino MaLiCe Centro per Applicazioni Computazionali di Material Science & Life Science Elda Rossi EINS-GEM: il servizio di informazione on-line Paola Manni L’autonomia didattica nell’Università: un’opportunità per ridisegnare l’organizzazione Vittorio Ravaioli La prima Scuola Estiva di Computer Graphics e Visualizzazione Scientifica Maura Melotti Il sistema di gestione per la qualità del CINECA adotta i principi organizzativi della norma europea ISO 9001:2000 Elena Mainardi Dal web hosting al managed hosting: il web diventa cruciale Gianluca Diegoli 3 7 E DITORIALE 11 Marco Lanzarini 14 17 20 22 27 Applicazioni di Cluster Linux Stefano Martinelli, Marco Pederboni, Stefano Spitoni 30 RUBRICHE 34 COMUNICAZIONI E SISTEMI DISTRIBUITI GESTIONE SISTEMI NEWS E APPUNTAMENTI a cura dell’Ufficio stampa Allegato DAEDALUS News from the CINECA’s MINOS project In copertina: Alcuni biopolimeri come le azzurrine, che sono proteine contenenti rame, possono servire per implementare apparati elettronici come transistor o sensori. La figura mostra il potenziale elettrostatico di una azzurrina studiata dal gruppo della prof. Molinari all’Università di Modena. L’immagine è stata ottenuta con Insight II nell’ambito di MaLiCe (articolo di pag. 11). Servizi per il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Negli ultimi mesi del 2001, il CINECA ha realizzato per conto del MIUR tre nuovi progetti che rispondono a specifiche esigenze degli Atenei, del Ministero, e dell’Alta formazione artistica e musicale. • Il sistema per la costruzione della banca dati dell’offerta formativa degli Atenei. Con questo progetto il MIUR ha reso operativo un punto di raccolta e di accesso unificato all’intera offerta formativa dell’Università, uno strumento che risponde alla nuova normativa del decreto di riforma della didattica definita dal Decreto Ministeriale 509/1999. Oltre a recuperare le informazioni relative ai corsi di laurea già approvati, il sistema verrà utilizzato anche per la sottomissione e l’eventuale approvazione delle nuove proposte di corsi di laurea e di lauree specialistiche. La realizzazione di una banca dati unificata ed aggiornata dell’offerta formativa degli Atenei rappresenterà un “punto di riferimento istituzionale per l’orientamento degli studenti, anche al fine delle preiscrizioni”. http://offertaformativa.miur.it/ • Il sistema per la presentazione e selezione delle richieste di finanziamento del bando per il fondo di investimento della ricerca di base (FIRB). Per ottimizzare le operazioni di gestione e successiva valutazione delle richieste, è stato realizzato un sistema informatico per la presentazione delle domande via Internet (presentazione da completare con l’invio della documentazione cartacea). Tramite il sito http://firb.miur.it/ era possibile accedere anche a tutta la documentazione relativa ai bandi pubblicati. Il sistema consentiva la presentazione e la gestione di due tipi di richieste: i progetti autonomi sono stati gestiti “a sportello”, i progetti negoziali andavano inviati entro il 15 ottobre. 1 notizie dal CINECA comunicazione delle strutture complesse sia nella riorganizzazione dei processi di produzione e pubblicazione delle informazioni di siti già esistenti, sia nella realizzazione ex novo di siti istituzionali. • La gestione dell’immissione in ruolo dei trasferimenti delle supplenze del personale docente e non docente delle Istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale. Un’operazione che in precedenza si concludeva a ridosso delle vacanze di Natale, se non oltre. L’innovazione portata dal sistema ha avuto un riscontro immediato nella riduzione dei tempi di definizione degli organici, completata quest’anno nei primi giorni del mese di novembre. http://afam.miur.it/. Web content management a servizio dell’Università È in fase di completamento il progetto di realizzazione del nuovo portale dell’Università di Padova: le esigenze dell’Ateneo hanno trovato riscontro nell’applicazione di Backstage Director (Bs-D), lo strumento di web content management del CINECA utilizzato per la realizzazione del sito del Ministero della Giustizia, per Normeinrete ed altri siti di notevole complessità gestionale. Bs-D consente di gestire con criteri dinamici una grossa mole di dati, di definire chiaramente i ruoli ed i compiti di chi si occupa del sito, di lavorare sulla produzione e l’aggiornamento dei contenuti senza bisogno per i redattori di imparare i linguaggi di programmazione del web, di accedere al sistema tramite Internet e quindi di poter coordinare agevolmente il lavoro che proviene da redazioni “distribuite”. Questa tecnologia ha dimostrato di supportare efficacemente la gestione della 2 Presentazione ufficiale di ESSE3 agli Atenei italiani Si è svolto il 26 ottobre al CINECA l’incontro di presentazione di ESSE3, il sistema per gestione della segreteria studenti dell’Università descritto nell’articolo di pagina 17. All’evento hanno partecipato alcuni rettori, i responsabili dell’area amministrativa, della segreteria didattica e dei sistemi informativi di circa 50 atenei italiani e i rappresentanti di diverse aziende costruttrici. Tra i relatori, i responsabili amministrativi di alcune Università utenti, Salerno, Trento, Trieste e Udine hanno presentato la propria esperienza diretta nell’utilizzo di ESSE3; i responsabili della progettazione del sistema ne hanno descritto approfonditamente la struttura e l’aspetto applicativo, infine, l’amministratore delegato di Kion, azienda controllata dal CINECA che opera come software factory per la produzione ed evoluzione di ESSE3, ha illustrato i prossimi sviluppi e le evoluzioni di ESSE3, sia in termini di nuove funzionalità del prodotto, sia di nuove architetture. Kion si propone di garantire prospettive di medio e lungo termine a soluzioni informatiche che consentano alle Università di adeguarsi alle esigenze emerse dalla recente riforma normativa. La trentennale esperienza del CINECA in ambito di amministrazione universitaria viene completata dall’orientamento al mercato di Kion, nata con lo specifico obiettivo di rispondere alle esigenze di incremento di competitività richieste dal mercato. Per sostenere questo ruolo con efficienza ed efficacia, Kion si prefigge di fornire consulenza a supporto dell’avvio e dell’utilizzo dei prodotti sviluppati per migliorarne la fruizione presso gli utenti ed ottimizzare la mappatura dei processi operativi. Priorità assoluta avrà il monitoraggio dell’evoluzione del mercato tramite il feedback degli utenti, per garantire una costante evoluzione dell’offerta. notizie dal CINECA Access Grid: una tecnologia per la costruzione di ambienti virtuali a supporto dell’interazione fra gruppi di lavoro di Franca Fiumana, Mauro Morsiani Con il termine Access Grid (AG), si intende un insieme di risorse destinate a facilitare l’interazione fra gruppi di lavoro remoti per la realizzazione di seminari, corsi, convegni e sessioni di lavoro cooperativo. In analogia al concetto di grid computing, dove più risorse di calcolo vengono interconnesse mediante una rete allo scopo di costituire un ambiente distribuito e integrato, l’obiettivo dell’Access Grid è quello di permettere la costruzione di ambienti cooperativi distribuiti detti AG Node, con lo scopo di rendere il più agevole possibile l’interazione fra i diversi gruppi di lavoro. Questo obiettivo viene conseguito mediante la realizzazione di una multivideoconferenza di alta qualità in spazi opportunamente attrezzati, sia dal punto di vista tecnico che logistico, per il lavoro di gruppo. L’ergonomia è il punto chiave che contraddistingue un AG: per garantire un’interazione naturale, con l’obiettivo di abbattere le barrie- re della distanza, vengono utilizzate ampie superfici di proiezione, apparecchiature di alta qualità per la resa di audio e video, spazi opportunamente attrezzati (salette con poltrone), un insieme integrato di hardware, infrastrutture di rete con capacità di banda elevata (fino alle decine di Megabit/s) e software apposito. Tale struttura consente di superare i limiti tipici della videoconferenza desktopbased e in generale dell’interazione umana mediata dal calcolatore: comunicazione unoa-uno, bassa qualità, strumenti software non integrati. Il software che governa un AG è stato sviluppato inizialmente presso l’Argonne National Laboratory (con il supporto dal Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti e dell’NCSA) basandosi sugli strumenti di comunicazione L’obiettivo dell’Access Grid è quello di permettere la costruzione di ambienti cooperativi distribuiti, con lo scopo di rendere il più agevole possibile l’interazione fra diversi gruppi di lavoro 3 notizie dal CINECA audio/video realizzati per MBONE, con il successivo contributo di altre istituzioni. AG Node: tecnologie di base e componenti hardware/software La tecnologia alla base del funzionamento di un AG è costituita da un insieme di PC dotati di opportune schede, ognuno dei quali è preposto ad una funzione specifica per convogliare audio, video, proiettare immagini e slide provenienti dai siti remoti e per coordinare le funzioni di ogni componente. L’interazione simultanea fra più siti viene realizzata utilizzando il trasporto IP multicast, che convoglia il traffico secondo il criterio punto-multipunto (a differenza del trasporto unicast punto-a-punto) permettendo così di realizzare collegamenti magliati fra i vari punti, senza l’esigenza di un nodo di concentrazione tipico di una topologia stellare. L’ambiente virtuale che ospita l’insieme dei nodi AG che interagiscono fra loro è definito Virtual Venue. Dal punto di vista tecnico, una Virtual Venue è la coppia dei gruppi multicast sui quali vengono convogliati l’audio e il video di tutti i partecipanti. Esistono perciò più stanze virtuali nelle quali possono avvenire meeting in parallelo. La gestione di una Virtual Venue avviene tra- 4 mite un’interfaccia Web: è possibile prenotare questo ambiente virtuale nella stessa maniera in cui si prenota un ambiente fisico. L’insieme dei nodi AG che si è dato appuntamento in una stanza virtuale realizza l’incontro entrando nella stanza mediante l’utilizzo dell’interfaccia Web; l’ingresso nella sala corrisponde all’invocazione dei processi per la gestione locale dei sistemi, processi che determinano il collegamento audio e video al corretto gruppo multicast associato alla Virtual Venue. La costruzione dell’AG Node CINECA ha richiesto l’individuazione dell’ambiente idoneo a ospitarlo, l’adeguamento dello stesso, l’individuazione delle risorse hardware e l’installazione dei sistemi. Il Teatro Virtuale del CINECA, già parzialmente rispondente ai requisiti ambientali richiesti a un nodo AG, è stato adattato in modo da preservarne le originali funzionalità. Il Teatro è dotato di un’ampia superficie di visualizzazione, di videoproiettori, di un sistema audio di qualità e di uno spazio idoneo a ospitare una ventina di persone. La sala è stata attrezzata con telecamere a brandeggio remoto, è stato potenziato il sistema audio e migliorata l’illuminazione. I PC che gestiscono le risorse sono stati installati e collegati alle risorse video (le telecamere), audio (ingresso e uscita sul sistema audio della sala) e display (videoproiettori). La rete risulta inoltre una componente di primaria importanza per il corretto funzionamento di un nodo AG. I requisiti minimali in termini di connettività sono la banda (proporzionale al numero di partecipanti, dove un partecipante può contribuire con un flusso di circa 1.5 Mb/s) e l’implementazione del trasporto multicast nativo. La LAN CINECA soddisfa i requisiti di banda in quanto è costituita da un backbone Gigabit con switch 100 Mb/s verso le postazioni. Sugli apparati di routing e switching è implementato e supportato il trasporto multicast nativo. A livello geografico, il CINECA afferisce alla rete GARR-B, che all’inizio del progetto offriva il trasporto multicast solamente attraverso un’infrastruttura di tunnel. Il servizio è stato quindi migrato a livello di backbone implementando il protocollo nativo sui router e definendo gli opportuni peering anche a livello internazionale. notizie dal CINECA Il collegamento verso il GARR-B è stato potenziato fino a 34 Mb/s e sono state potenziate corrispondentemente alcune tratte del backbone GARR-B. AG Node CINECA e SC Global L’AG Node del CINECA è stato realizzato con l’obiettivo di prendere parte come Constellation Site all’evento SC Global, nell’ambito di Supercomputing Conference 2001, per fornire un contributo al convegno distribuito con alcuni interventi tratti da un convegno locale, Oil & Gas: problems, research, and tools in the high performance computing field e di fruire degli interventi proposti da altri siti, sempre su temi relativi al supercalcolo (vedi approfondimento a pagina 6). La realizzazione del nodo AG e l’adeguamento della rete per soddisfare i requisiti in termini di banda hanno richiesto diversi mesi di lavoro, considerando gli interventi a livello strutturale, la messa a punto dei sistemi, l’adeguamento della rete, l’implementazione dei protocolli e le prove necessarie ad acquisire la necessaria familiarità con l’utilizzo degli strumenti. L’installazione dei sistemi e l’adeguamento della sala sono stati completati all’inizio del mese di luglio con la collaborazione di due persone dell’Argonne National Laboratory, che hanno fornito le prime indicazioni sulle modalità di utilizzo di questo ambiente, e con le quali è stato collaudato l’intero sistema. Da quel momento hanno avuto inizio le prove per mettere a punto la partecipazione a SC Global, testando connettività, multicast e stabilità dei sistemi. Nel corso dell’evento, che si è svolto tra il 13 e il 15 novembre 2001, il CINECA ha fornito il proprio contributo con gli interventi previsti ed ha preso parte alle sessioni programmate presso altri AG Node. Le persone che hanno partecipato localmente hanno apprezzato il sistema e la possibilità di utilizzare questa forma di collaborazione a distanza. Alcuni numeri registrati localmente per valutare il risultato di questo evento sono costituiti dalla banda geografica impegnata, che ha oscillato dai 10 Mb/s fino a picchi di 14 Mb/s; abbiamo contato fino a 22 siti collegati contemporaneamente, con 49 contributi distinti di natura video. L’unico inconveniente che si è verificato durante SC Global riguarda alcuni problemi di rete riscontrati a Denver, presso il sito centrale dell’evento distribuito, dove di fatto si è potuto usufruire in maniera limitata dei contributi provenienti dai vari Constellation Site nei tre giorni del convegno. La natura distribuita di SC Global ha tuttavia preservato l’evento nel suo insieme, consentendo le interazioni fra i Constellation Site. L’implementazione della struttura AG Node ha permesso al CINECA, e ai rappresentanti degli altri enti ed istituti di ricerca italiani che sono intervenuti, di contribuire alla discussione internazionale in ambito di high performance computing (Supercomputing Conference è il più autorevole meeting mondiale sull’argomento). La partecipazione all’evento è servita per testare sul campo le possibilità offerte da un AG Node, confermando nella pratica ciò che è apparso chiaro fin dalle prime fasi di implementazione della struttura: un AG Node offre un ampio spettro di potenziali utilizzi che travalicano gli ambiti di applicazione. Tramite la tecnologia Access Grid, infatti, in ottobre il CINECA ha preso parte ad una conferenza virtuale su Genoma e Bioinformatica. Di fatto, dunque, la tecnologia è applicabile a qualunque evento si intenda realizzare mediante partecipazione distribuita, offrendo a qualsiasi ambito di attività (la ricerca pubblica e privata, l’industria, la didattica) nuove possibilità di interazione e collaborazione. Possibilità che auspichiamo possano presto trovare riscontro con un più ampio utilizzo ed una vasta diffusione della tecnologia Access Grid. La tecnologia è applicabile a qualunque evento si intenda realizzare mediante partecipazione distribuita, offrendo a qualsiasi ambito di attività nuove possibilità di interazione e collaborazione Per ulteriori informazioni: http://www.cineca.it/HPSystems/AGNode/ [email protected] 5 notizie dal CINECA ENI e CINECA per gli idrocarburi: l’Access Grid al servizio della ricerca di Francesca Garofalo Tra la divisione AGIP di ENI ed il CINECA è stato recentemente siglato un accordo finalizzato a una radicale evoluzione nel modo di effettuare il processing dei dati sismici (l’obiettivo è migliorare di dieci volte le prestazioni dei processi di imaging necessari alla individuazione delle conformazioni dei giacimenti petroliferi). L’annuncio è stato dato nel corso del workshop internazionale sulle tematiche relative a Oil & Gas, Oil & Gas Workshop: Problems, Research, and Tools in the HPC Field, che si è tenuto il 13 e il 14 novembre al CINECA in collaborazione con AGIP e Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste. Con un programma ricco di interventi, 19 relatori in primo piano nel panorama mondiale della ricerca e della produzione di idrocarburi, il meeting ha assicurato interessanti prospettive ad una audience di 70 partecipanti del settore. Alla fine delle due giornate di lavoro è stata delineata un’immagine significativa e dettagliata dello stato dell’arte degli strumenti di ricerca del settore petrolifero, sempre più fulcro di grandi sfide internazionali. Protagonisti del convegno sono state • alcune tra le maggiori oil company mondiali: AGIP, TotalFinaElf, Institut Français du Pétrole (IFP); • le più rilevanti società fornitrici di servizi: Institute of Ecosystem Studies (IES), Western Geco, SINTEF, Compagnie Générale de Géophysique (CGG), Petroleum Geo-Services (PGS Data Processing); • le più note case mondiali produttrici di hardware e software (IBM, SGI, SUN, NEC, Scali AS). Hanno inoltre partecipato illustri esponenti del mondo accademico e della ricerca (provenienti dall’OGS e dal Politecnico di Milano). L’incontro è stato realizzato nell’ambito della più importante conferenza mondiale in tema di calcolo ad alte prestazioni, Supercomputing 2001, che si è tenuta a quest’anno a Denver, 6 Colorado, tra il 13 ed il 15 novembre. SC Global, parte integrante di SC 2001, è stato un luogo virtuale d’incontro, multinazionale e pluri-culturale, in cui, tramite la tecnologia dell’Access Grid, persone di ogni parte del globo hanno discusso e condiviso le proprie idee ed esperienze sul calcolo ad alte prestazioni, sulla comunicazione e sull’impatto di entrambi sulla società e sul mondo scientifico in particolare. Tramite SC Global, quest’anno Supercomputing ha voluto ampliare la possibilità di partecipare alla conferenza in via remota a una più vasta platea di utenti, e mostrare una prima immagine delle enormi opportunità che le conferenze globali potranno offrire in futuro. Grazie all’Access Grid, tecnologia all’avanguardia per comunicazione, videoconferenza, collaborazione a distanza e condivisione di dati, calcolatori e informazioni, e al nuovissimo AG Node installato presso il reality center (il Teatro Virtuale), il CINECA è stato uno dei 70 siti satellite sparsi in tutto il mondo che hanno partecipato alla megaconferenza: l’Oil & Gas Workshop è stato parte del programma di SC Global e i suoi interventi clou sono stati seguiti, oltre che dai partecipanti all’evento centrale di Denver, da molti altri siti interessati alle tematiche trattate. La potentissima connessione assicurata dal GARR e la puntuale preparazione degli operatori del nodo hanno assicurato agli speaker della sessione remota un funzionale e interessante luogo di incontro virtuale, in cui discutere di tematiche oggi più che mai all’avanguardia come quelle del petrolio e degli idrocarburi. Il Workshop si è concluso nel primo pomeriggio del 14, dopo un lungo dibattito sulle conclusioni raggiunte e sugli orizzonti delineati, con la certezza di nuove importanti prospettive di collaborazione. http://www.scglobal.org/ http://www.cineca.it/SCGlobal/ notizie dal CINECA Inventory of Resources for Infectious Diseases in Europe (IRIDE): un sistema informativo al servizio dell’epidemiologia europea di Luca Demattè, Marisa De Rosa, Antonio Resca, Elisa Rinieri, Stefania Salmaso*, Biagio Pedalino* (*Istituto Superiore di Sanità, Roma) Per rispondere alle esigenze di conoscere e catalogare le risorse europee nel campo del controllo delle malattie infettive, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nell’ambito dei progetti del IV programma quadro dell’Unione Europea, ha pubblicato nel 1998 su CD-ROM un inventario delle informazioni raccolte in vari paesi europei tramite un questionario cartaceo. Successivamente, ha incaricato il CINECA di trasformare questo inventario in un servizio informativo basato su Internet. È nato così il progetto IRIDE, che raccoglie in tempo reale le informazioni sulle risorse europee in campo epidemiologico e le mette a disposizione del pubblico. Lo scenario di riferimento Le malattie infettive (colera, salmonellosi, epatiti virali, ecc.) sono soggette per legge ad essere segnalate ad un’autorità nazionale. I sistemi di segnalazione, e le relative connessioni con ospedali, laboratori e altre reti di sorveglianza, hanno assunto caratteristiche differenti a seconda delle esigenze dei singoli paesi. In una zona a forte integrazione come l’Unione Europea e le nazioni limitrofe, è ben presto emersa la necessità di uniformare le informazioni raccolte, per poterle rendere poi facilmente accessibili a un pubblico eterogeneo. La disponibilità di queste informazioni, infatti, permette a medici e ricercatori di contattare rapidamente i maggiori esperti europei nel campo del controllo delle malattie infettive, consente agli epidemiologi di valutare la qualità dei dati raccolti tramite i diversi sistemi di sorveglianza e semplifica la standardizzazione dei risultati. Inizialmente, le informazioni raccolte per mezzo di questionari cartacei sono state distribuite su CD-ROM. L’iniziativa, pur coronata da successo, ha messo in evidenza alcuni limiti, tra i quali la considerevole difficoltà nell’aggiornamento dell’inventario, i problemi legati alla diffusione del CD-ROM presso un vasto pubblico, il fatto di dover ripetere l’intera procedura di raccolta dei dati nel caso di inclusione di nuovi paesi. Nel frattempo, infatti, è emersa la necessità di estendere l’inventario ad un gruppo di paesi di prossima adesione all’Unione Europea. La Commissione ha quindi approvato un’estensione del progetto originario, affidandone la supervisione all’Istituto Superiore di Sanità, che si è rivolto al CINECA quale partner tecnologico. Queste premesse hanno portato alla realizzazione del progetto IRIDE (Inventory of Resources for Infectious Diseases in Europe), un servizio informativo aggiornabile da un limitato gruppo di utenti registrati, ma accessibile ed esplorabile anche dal pubblico. In una zona a forte integrazione come l’Unione Europea e le nazioni limitrofe, è ben presto emersa la necessità di uniformare le informazioni raccolte, per poterle rendere poi facilmente accessibili ad pubblico eterogeneo Il progetto Dal punto di vista tecnologico, IRIDE è un sistema informativo che sfrutta tutte le sinergie derivanti dall’impiego della metodologia AMR e della tecnologia IANUS. La metodologia AMR (Advanced Multicenter Research), 7 notizie dal CINECA sviluppata al CINECA sin dagli anni ’80, consente la raccolta, la gestione, il monitoraggio e l’analisi in rete di dati e immagini delle ricerche multicentriche. Attraverso l’impiego della tecnologia IANUS come strato tecnologico per il controllo delle risorse, è stata creata una Attraverso l’impiego della tecnologia IANUS come strato tecnologico per il controllo delle risorse è stata creata una Extranet per la raccolta dei dati in modo sicuro Extranet per la raccolta dei dati in modo sicuro, stabilendo a priori con quali modalità e attraverso quali funzionalità ciascun operatore esterno potrà interagire con il sistema e con l’informazione in esso contenuta. A differenza dell’AMR, tuttavia, in questo caso non vi è alcun protocollo che permette al supervisore centrale di intervenire come controllore sulla correttezza e sulla completezza delle informazioni presenti nel sistema. Questa responsabilità ricade perciò totalmente sul responsabile locale, il national gatekeeper (NGK), che costituisce la pricipale figura di utenza all’interno della Extranet. Il NGK può avvalersi di collaboratori, abilitati a svolgere parti specifiche del lavoro di aggiornamento dei dati, mentre al supervisore centrale sono affidati soprattutto il coordinamento dei NGK e la direzione scientifica del progetto. Infine, a differenza dei progetti AMR, l’utenza pubblica può consultare tutte le informazioni contenute nella banca dati. • predisposizione di una banca dati centrale per tutti i dati di tutti i paesi partecipanti; • predisposizione di sistemi centralizzati per il controllo e il monitoraggio dei flussi informativi in tempo reale; • predisposizione di userid e password per ciascun utente autorizzato, con personalizzazione indipendente dei profili e delle funzionalità attribuite a ciascuno; • creazione di un sistema interattivo e guidato per la comunicazione delle informazioni da parte dei NGK, attraverso l’inserimento dei dati in schede elettroniche di raccolta con controlli di qualità in fase di input (sia ad effetto bloccante che ad avvertimento) e tramite consultazione di banche dati esterne. Fra queste, particolare importanza assumono quelle che raccolgono le informazioni a gestione centralizzata, come l’elenco delle malattie infettive, dei patogeni e delle loro associazioni, garantendo così da un lato la rilevanza di tutte le malattie considerate nel progetto e dall’altro la possibilità di risalire dalle risorse legate alle malattie alle risorse legate ai patogeni e viceversa, colmando un limite del progetto precedente. L’interfaccia utente Mappa dei paesi partecipanti Le principali caratteristiche del sistema informativo sono: • creazione di una rete sicura tra tutti i NGK; • predisposizione di un sito protetto contenente tutta la documentazione che il centro di coordinamento desidera mettere a loro disposizione; 8 L’interfaccia utente, un insieme di pagine ipertestuali generate dinamicamente dal sistema, è suddivisa in due aree: • l’area pubblica comprende la presentazione generale del progetto e dei suoi risultati, dei paesi partecipanti e delle relative informazioni, inoltre consente ricerca di specifiche informazioni; notizie dal CINECA • l’area ad accesso controllato contiene le funzioni per aggiornare i dati e una serie di utilità per il controllo della qualità delle informazioni. Dalla home page si può accedere direttamente a ciascuna delle tre sezioni dell’area pubblica e ad una private home page, differenziata per i diversi profili di utenza. L’area riservata permette al national gatekeeper di mantenere i dati aggiornati tramite i questionari elettronici e di verificare la qualità delle informazioni tramite specifiche funzionalità che valutano il grado di completamento di ciascun questionario e la data dell’ultimo aggiornamento, consentendo un accesso immediato al questionario che risultasse incompleto o non aggiornato. Queste stesse funzionalità sono disponibili anche al supervisore centrale che può, entro certi limiti, verificare il lavoro dei responsabili locali ed eventualmente sollecitare un aggiornamento o chiedere chiarimenti. Il supervisore ha anche il compito di mantenere aggiornata la lista delle malattie infettive, dei patogeni e delle loro associazioni. Nell’area pubblica, l’utente può consultare le informazioni relative ad un determinato paese o chiedere un profilo globale dell’insieme dei paesi inclusi nel progetto, una sorta di ritratto dell’epidemiologia europea. Infine, l’utente ha la possibilità di effettuare ricerche mirate: uno dei punti di forza del sistema. ni legate al corrispondente patogeno, per mezzo delle associazioni malattia/patogeno. In questo modo, informazioni classificate in base ad un patogeno possono essere associate ad informazioni classificate in base ad una malattia e, viceversa, iniziando la ricerca delle informazioni legate ad un patogeno, si può analogamente risalire alle informazioni legate alla malattia corrispondente. Si supponga ad esempio di cercare informazioni a proposito della pertosse: nella maggior parte dei paesi questa malattia deve essere segnalata per legge, ma mentre in alcuni paesi viene notificata la malattia, in altri viene notificato il patogeno corrispondente (Bordetella pertussis). Senza un collegamento tra malattia e patogeno sarebbe quindi molto più difficile trovare l’insieme dei paesi che segnalano questa malattia infettiva e, in definitiva, condurre ricerche coerenti. Data la centralità delle informazioni legate a malattie e patogeni, è stato anche realizzato un sistema che consente agli utenti di raffinare la propria ricerca. Supponiamo di aver effettuato una prima ricerca nell’insieme dei patogeni trattati nei laboratori di riferimento: il sistema permette a questo punto di circoscrivere i risultati, ponendo ad esempio come condizione che i laboratori siano ufficialmente riconosciuti, oppure che siano in grado di condurre attività di standardizzazione di reagenti o campioni. Quando viene selezionata una malattia, la funzione ricerca tutte le informazioni legate ad essa e anche le informazioni legate al corrispondente patogeno, per mezzo delle associazioni malattia/patogeno Le funzioni di ricerca Oltre all’esplorazione, paese per paese, dei dati contenuti nel sistema informativo, il servizio consente di ricercare attivamente le informazioni presenti nella banca dati. Un primo tipo di ricerca fornisce direttamente informazioni su personale, istituzioni e relative attività (ivi comprese le pubblicazioni) in campo epidemiologico a partire da una stringa di caratteri: il cognome di una persona, ad esempio. L’altro tipo di ricerca, cruciale in questo servizio, riguarda le risorse collegate alle malattie e ai patogeni. La funzione di ricerca permette di selezionare le informazioni per malattia/patogeno e/o per paese. Quando viene selezionata una malattia, la funzione ricerca tutte le informazioni legate ad essa e anche le informazio- 9 notizie dal CINECA Il futuro del sistema IRIDE è frutto della collaborazione tra il CINECA e l’Istituto Superiore di Sanità, e ha ricevuto importantissimi contributi dai national gatekeepers 10 IRIDE è frutto della collaborazione tra il CINECA e l’Istituto Superiore di Sanità, ma ha ricevuto importantissimi contributi dai national gatekeepers. Scelti inizialmente in via informale dall’Istituto Superiore di Sanità tra il personale disponibile negli istituti europei attivi nel campo del controllo delle malattie infettive, i NGK hanno dato un notevole contributo nella fase di messa a punto del progetto. D’altra parte, proprio per l’informalità della scelta e per il considerevole turn-over che caratterizza gli istituti di ricerca europei, si ritiene necessario che i compiti affidati al network vengano istituzionalizzati e di conseguenza che la rete dei national gatekeepers di IRIDE venga riconosciuta dalla Commissione Europea in via ufficiale, passando attraverso l’approvazione dei singoli Ministeri della Sanità. In questa prospettiva appare più complesso il caso del supervisore centrale: è volontà della Commissione che venga effettuata una migrazione di IRIDE dal CINECA alla sede lussemburghese della Commissione stessa, che dovrebbe assumersi quindi la responsabilità sia del mantenimento del servizio che della supervisione scientifica. Per il successo del progetto è quindi auspicabile che la futura supervisione soddisfi sia le necessità tecniche sia quelle scientifiche. Informazioni sul progetto: http://iride.cineca.org/public/project.html http://hsscd.euphin.org/reference/rome_inven tory/inv_index.html Inventory on Communicable Disease Control in the European Union, CD-ROM, EC-DG V 1998 Per i paesi baltici: http://www.smittskyddsinstitutet.se/inven tory/index.htm Per ulteriori informazioni: IRIDE Url del sito: http://iride.cineca.org/ AMR http://www.cineca.it/sis_info/sanita/ La tecnologia IANUS http://www.cineca.it/sis_info/ [email protected] notizie dal CINECA MaLiCE - Centro per Applicazioni Computazionali di Material Science & Life Science di Elda Rossi I ricercatori Italiani interessati alla progettazione di nuovi materiali, allo sviluppo di farmaci innovativi o allo studio della struttura delle biomolecole, possono trovare in MaLiCE uno strumento efficace per supportare le loro ricerche. Già da alcuni anni è evidente quale prezioso aiuto possa dare la simulazione computazionale a questo tipo di ricerche. Sono stati messi a punto metodi di calcolo approssimati ma di notevole capacità predittiva che, uniti alla potenza dei nuovi calcolatori, permettono simulazioni accurate di situazioni che sempre più si avvicinano a quelle reali. In particolare, ai metodi ben noti della meccanica quantistica, accurati ma di scarsa applicabilità pratica, si sono affiancati metodi classici, misti, che si basano su tecniche di dinamica molecolare abinitio, metodi basati su considerazioni statistiche e geometriche, che hanno incrementato il numero e la qualità degli strumenti a disposizione del chimico applicativo. È proprio questa abbondanza di strumenti che rende oggi necessario un centro come MaLiCE che raccoglie e seleziona i programmi e li mette a disposizione della propria utenza insieme a competenze specifiche per il loro utilizzo ottimale. Un’altra funzione di MaLiCE, non meno importante, è quella di calmierare i prezzi ponendosi come mediatore tra le compagnie che forniscono i prodotti ed i ricercatori che lo devono utilizzare. L’obiettivo è quello di rendere MaLiCE un centro di competenza nazionale, uno strumento strategico di supporto alla competitività della ricerca italiana nel settore. Il laboratorio è attualmente attrezzato con software distribuito da Accelrys, leader nei programmi per biologi, chimici e biofisici. Accelrys è una compagnia relativamente nuova. Nasce infatti nel giugno 2001, dall’unione di MSI (Molecular Simulations Inc.), Synopsys Scientific Systems, Oxford Molecular, GCG (Genetics Computer Group), e Synomics Ltd. La scelta del fornitore è stata dettata in primo luogo dall’alta qualità dei prodotti commercializzati, ma anche dal loro costo elevato, che li rende di difficile acquisizione da parte di piccoli gruppi di ricerca. MaLiCE raccoglie e seleziona i programmi disponibili e li mette a disposizione della propria utenza insieme a competenze specifiche per il loro utilizzo ottimale I termini dell’accordo L’accordo è stato formalizzato con MSI nel luglio 1999 con durata triennale, quindi andrà a conclusione nel giugno del 2002. Sono stati acquisiti circa 70 programmi, dei tre ambienti principali InsightII, Cerius2 e Catalyst. Un elenco completo e aggiornato dei moduli è disponibile su Internet alle pagine di MaLiCE. L’aspetto più innovativo del laboratorio è la possibilità di utilizzare i programmi localmente, lavorando così più come distributore di licenze che come fornitore di tempo macchina per il loro utilizzo. Tale modalità di lavoro è importante perché questi programmi utilizzano strumenti grafici avanzati e possono risultare eccessivamente rallentati quando vengono utilizzati remotamente tramite una norma- Densità elettronica del fullene (C60) 11 notizie dal CINECA I polimeri a pettine sono caratterizzati da un’alta densità dei sostituenti. Questo fa sì che la struttura abbia una catena principale dotata di una certa rigidità. Lo studio mira a caratterizzarne la conformazione in condizioni di equilibrio. L’immagine è tratta da una ricerca condotta presso il Politecnico di Milano dal gruppo di ricerca del Prof. Fabio Ganazzoli tramite l'utilizzo del laboratorio MaLiCE. Un polimero di polistirolo 12 le rete geografica. Naturalmente, tutti i programmi sono disponibili anche sui supercalcolatori del CINECA per coloro che non dispongono localmente delle piattaforme adatte, ma anche per chi, pur lavorando di norma sui propri calcolatori, abbia necessità di maggiore potenza per calcoli di notevole portata. Inoltre, il laboratorio consente di utilizzare il software a fini didattici, praticamente a “nocost”. È stata infatti acquisita una licenza di tipo educational che permette la gestione di un’aula didattica anche di grandi dimensioni e che può essere utilizzata a rotazione da tutti gli utenti del laboratorio. L’accordo vedeva inizialmente tre partner: INSTM (Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie dei Materiali), CICAIA (Centro di Calcolo dell’Università di Modena e Reggio) e del Laboratorio G. Polvani della Scuola Normale di Pisa, ai quali si è aggiunta in seguito SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste e il Centro di Metodologie Chimico-Fisiche dell’Università di Napoli. ta o una e-mail ai gestori del laboratorio per ottenere tutte le istruzioni necessarie per accedere ai programmi o per scaricarli sulla propria workstation. Gli altri, dal singolo ricercatore fino al grande gruppo di ricerca, purché legati al mondo della ricerca pubblica (per il momento l’iniziativa non si rivolge al comparto industriale), possono aderire in qualsiasi momento, semplicemente sottoscrivendo una convenzione e versando una quota proporzionale alla entità di utilizzo previsto, facendo riferimento agli stessi recapiti. Anche se per il momento MaLiCe si rivolge ad un utilizzo esclusivamente accademico, esiste un accordo con Accelrys per valutare in futuro la possibilità di ottenere licenze commerciali per gli utenti industriali interessati. Sempre con Accelrys, è attiva un’altra iniziativa rivolta alle piccole e medie imprese nel comparto chimico e farmaceutico per la sperimentazione di un pacchetto specifico per la Medicinal Chemistry accessibile in modo semplificato tramite internet. Chi può utilizzare il laboratorio Prospettive future I partner dell’accordo possono usare il software senza ulteriori addebiti. Basta una telefona- MaLiCe è vicino alla sua scadenza. In questi pochi anni si è dimostrato uno strumento di notizie dal CINECA La determinazione della struttura delle proteine a partire dalla loro sequenza di aminoacidi è ancora un problema aperto: l’immagine illustra l’applicazione del metodo “per omologia con strutture proteiche note” ad una proteina appartenente alla famiglia delle Citochine. La ricerca è condotta dal gruppo della Dott. Cristina Menziani dell’Università di Modena utilizzando il laboratorio MaLiCE grande utilità per i ricercatori che lo hanno utilizzato. Più di 70 ricercatori si sono iscritti alla mailing-list, 70 macchine esterne sono state registrate per l’accesso ai programmi, oltre 30 utenti delle macchine CINECA ne hanno richiesto l’utilizzo. L’Università di Modena ha utilizzato in modo intensivo la licenza educational per gestire le esercitazioni nella propria aula attrezzata. Stiamo già lavorando per rinnovare l’accordo per un ulteriore periodo triennale, anche in previsione di una grossa sfida: Accelrys sta migrando dalle tradizionali applicazioni computazionali (Cerius, Insight e Catalyst) verso architetture Client-Server più moderne e basate, oltre che sulle tradizionali piattaforme SGI, anche su ambienti Window e Linux. Due in particolare sembrano i prodotti interessanti per gli utilizzatori di MaLiCE: • Material Studio per coloro che si occupano di chimica e scienza dei materiali, offre strumenti di simulazione per piccole molecole, polimeri e cristalli. Tenderà a sostituire Cerius2 e InsightII • Discovery Studio è un nuovo prodotto che si rivolge a coloro che si occupano di modellistica di biomolecole di grandi dimensioni e che dovrebbe sostituire, nel tempo, InsightII e Catalyst. Proprio nell’ottica della migrazione, il prossimo accordo dovrà garantire la disponibilità sia dei vecchi prodotti, più completi e performanti, che dei nuovi ambienti che verranno arricchiti via via nel corso del triennio fino a comprendere tutti gli algoritmi. Solo allora sarà possibile pensare di abbandonare i vecchi prodotti. Informazioni L’organizzazione di MaLiCE, l’installazione e la distribuzione dei programmi, il controllo delle licenze, la consulenza scientifica ed informatica e i rapporti con i fornitori sono attività centralizzate al CINECA. Maggiori informazioni sulle attività del laboratorio sono reperibili in Internet sul sito di MaLice: http://malice.cineca.it Referenti del progetto al CINECA: • Andrew Emerson [email protected] • Elda Rossi [email protected] 13 notizie dal CINECA EINS-GEM: il servizio di informazione online di Paola Manni EINS - European Information Network Services è un’organizzazione europea strutturatasi recentemente in Gruppo Europeo di 14 Interesse Economico, coordinata dalla British Library, e nata con il compito di gestire e distribuire un importante servizio per l’accesso all’informazione: GEM. Il CINECA, insieme a COBIDOC (the Netherlands Bibliographic and Documentary Commitee), centro olandese che ne cura l’aspetto amministrativo-finanziario, è parte di questa organizzazione, ed ha il ruolo di polo tecnologico, centro nazionale italiano per il supporto all’utenza e la promozione del servizio sul territorio nazionale, oltre che di host di una quindicina di banche dati. Il servizio si basa su di un accordo fra la notizie dal CINECA British Library e alcuni fra i più importanti host, quali STN-FIZ (the Scientific and Technical information Network e FachInformationsZentrum), DIMDI (Deutsches Institut für Medizinische Dokumentation und Information), CAS (Chemical Abstracts Service), LEXIS/NEXIS e Questel-Orbit, grazie al quale può mettere a disposizione dell’utenza numerose banche dati e servizi di accesso all’informazione, prevalentemente in ambito scientifico, tecnologico, biomedico. Il servizio è facilmente accessibile via Internet dal sito http://www2.eins.org/ che consente diverse modalità di ricerca: il linguaggio di interrogazione QUEST, utilizzato in passato per la ricerca in ESA-IRS, e l’interfaccia web, che permette una ricerca completamente guidata. reso disponibile a partire dalla fine di novembre. Un nuovo nome (da EINS a EINS-GEM) e un nuovo layout, dunque, ma lo stesso servizio e la stessa organizzazione dietro di esso. Al momento dell’attivazione della nuova interfaccia, il servizio sarà accessibile tramite un nuovo indirizzo web http://www.gemcatcher.com/ che è già attivo, ma attualmente rimanda al sito di EINS, da dove è comunque possibile accedere alle banche dati ed ai differenti servizi disponibili. Le caratteristiche dei servizi EINS Da ESA IRS a EINS-GEM: evoluzione del servizio Il servizio denominato EINS-GEM è il proseguimento del lavoro avviato da ESA-IRS, la European Space Agency di Frascati, e curato dall’ente spaziale europeo fino al 1997, anno in cui l’incarico è stato ceduto a EINS. Successivamente, insieme ai partner e ai Centri Nazionali di supporto esistenti in tutta Europa, si è deciso di sviluppare un sistema completamente nuovo che, pur mantenendo alcune caratteristiche familiari agli utenti, permettesse di sfruttare anche le nuove tecnologie basate su Internet e di avere a disposizione uno strumento più flessibile e più stabile. Lo sviluppo di questo nuovo sistema è stato interamente gestito dal CINECA, che ha anche progettato ed implementato un nuovo sistema di accounting e lo strumento per la gestione degli utenti. Il progetto del nuovo layout del servizio è stato affidato alla British Library, che lo ha Scopo di EINS è quello di fornire un servizio avanzato ed allargato di accesso all’informazione online reperibile in Europa, nell’ambito di discipline scientifiche, tecniche, economiche, offrendone una continua e totale disponibilità. L’utilizzo di una tecnologia avanzata, permette di interconnettere diversi servizi europei disponibili online, consentendo all’utente l’accesso tramite un’unica interfaccia ed un unico contratto, per navigare tra fonti informative residenti su host diversi, in modo totalmente trasparente. Oltre alla possibilità di accedere a circa 90 banche dati tramite il sistema DANTE, che permette l’interrogazione di record strutturati in modo diverso fra loro e provenienti da differenti fonti, tramite un’unica interfaccia web Easy, o il linguaggio di interrogazione QUEST o ancora via Telnet, sono disponibili diversi servizi addizionali: • la rete EINS Biosci, nata da una collaborazione fra EINS, DIMDI e National Library of Medicine per la divulgazione dell’informazione in ambito biomedico, con un accesso diretto a tutte le banche dati distri- Scopo di EINS è quello di fornire un servizio avanzato ed allargato di accesso all’informazione online reperibile in Europa, nell’ambito di discipline scientifiche, tecniche, economiche 15 notizie dal CINECA • • • Grazie a specifici accordi con gli host, è possibile attivare l’accesso anche a banche dati non disponibili tramite il servizio EINS ufficiale • buite dall’host DIMDI ed un link speciale alla più importante banca dati di medicina, Medline, accessibile gratuitamente insieme ad alcune altre banche dati prodotte dalla National Library of Medicine; il link a LEXIS/NEXIS, l’host riconosciuto come la maggiore fonte mondiale di informazione i cui settori di ricerca, News, Company Financials, Legislation e Cases, risolvono i bisogni informativi di chi si occupa di Business; il servizio I2 (I square), un potente motore di ricerca sviluppato al CINECA, che esegue ricerche su una selezionata collezione di siti Internet, attualmente incentrata sull’information management; EINS-Cafè, il magazine per gli utenti EINS-GEM che fornisce informazioni tecniche, news sul sistema e notizie di eventi culturali in programmazione in Europa; alcuni servizi di utilità per l’utente: la documentazione di supporto per la ricerca, a disposizione degli utenti direttamente online, i link ai maggiori fornitori di documenti originali, il listino prezzi sempre aggiornato, l’elenco dei seminari, ed informazioni più strettamente legate all’ambito stesso della ricerca, come il Cost Summary, la lista dei transcript delle sessioni di ricerca o la definizione del profilo dell’utente. Alcune facilities in dettaglio Accounting Grazie ad un potente strumento di accounting, basato sulla tecnologia IANUS sviluppata al CINECA, appositamente studiato per gestire l’elevata quantità di operazioni eseguibili sia su host locale sia su host remoti, l’utente EINS è costantemente informato in tempo reale sui costi sostenuti. I costi delle singole sessioni rimangono accessibili online per un mese. Accesso a budget Su richiesta degli stessi utenti, è stata recentemente attivata la possibilità di accedere ai servizi EINS sulla base di un budget prepagato. L’utente che sceglie di accedere al servizio tramite questa forma di pagamento può verificare online in ogni momento il credito 16 residuo e viene tempestivamente avvisato all’approssimarsi dell’esaurimento della cifra a sua disposizione. A completo esaurimento del budget, il codice dell’utente viene bloccato fino a nuove disposizioni da parte dell’utente stesso. Customized services L’elasticità dello strumento di amministrazione, anch’esso basato sulla tecnologia IANUS, consente di creare servizi specifici su richiesta di singoli utenti: grazie a specifici accordi con gli host, è infatti possibile attivare l’accesso anche a banche dati non disponibili tramite il servizio EINS ufficiale. Documentazione online Tutta la documentazione di aiuto alla ricerca, le guide e le schede descrittive delle banche dati, che in passato veniva inviata all’utente in versione cartacea ad ogni aggiornamento, è ora disponibile anche online, e scaricabile in formato PDF. Gli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento annuale alla documentazione possono accedere ai documenti e scaricarli senza alcun costo aggiuntivo, mentre il costo relativo ai singoli documenti verrà fatturato a tutti gli altri nella fattura mensile. Le innovazioni di EINS descritte in queste pagine rispondono alle esigenze segnalate dagli utenti e seguono l’accrescimento delle possibilità offerte dalla rete. Alle costanti modifiche volte a migliorarne le funzionalità si affiancano la garanzia della continuità del servizio e soprattutto la possibilità di usufruire di un supporto tecnico qualificato, elementi che fanno di EINS un servizio all’avanguardia a disposizione sia del mondo della ricerca che degli ambiti produttivi. Per ulteriori informazioni: http://www2.eins.org [email protected] Helpdesk: telefono 051-6171497 notizie dal CINECA L’autonomia didattica nell’Università: un’opportunità per ridisegnare l’organizzazione di Vittorio Ravaioli (amministratore delegato Kion) La pubblicazione del Decreto Ministeriale 509/99, conosciuto anche come decreto sull’autonomia didattica dell’Università, ebbe come primo effetto quello di suscitare il panico tra gli addetti ai lavori, impegnati a leggere tra le righe, le differenze tra l’ordinamento vigente e quello presentato dalla riforma. In questi due anni, la ricerca di un’interpretazione ortodossa della riforma ha trovato ospitalità ed eco in tutti i contesti più significativi della nostra società, da quelli legati agli atenei, a quelli politici, a quelli socio-culturali nelle forme più variegate, per arrivare poi ad interessare anche le consociate italiane delle grandi società di consulenza alle imprese (le “Big Six”: Arthur Andersen, Coopers & Lybrand, Deloitte & Touche, KPMG, Price Waterhouse, Reconta Ernst & Young), che raramente in passato si erano interessate alle vicende organizzative degli atenei italiani, considerandoli un territorio estraneo alle logiche di profitto, competitività ed efficienza, che governano il mercato delle aziende. La causa scatenante di questa attenzione è costituita dalla parola autonomia, erroneamente interpretata in termini di indipendenza. In realtà, con il termine autonomia si presuppone che gli atenei identifichino con precisio- ne gli obiettivi da perseguire e le modalità ottimali per raggiungerli, ricercando il migliore rapporto tra costi e benefici, tra risorse impiegate e qualità dei risultati. In questo senso è indispensabile la definizione di una strategia, e soprattutto l’identificazione di un’offerta a valore aggiunto che risponda alle esigenze specifiche dei singoli atenei e consenta loro di rendersi competitivi nell’orientamento a uno specifico bacino di utenza che non sia legato esclusivamente alla mappatura del territorio, ma anche ad altri fattori qualitativi o vocazioni dell’ateneo. Vanno dunque identificati i processi operativi che si rendono necessari, e va delineata la struttura organizzativa idonea a rendere operativi i processi definiti. Il risultato finale poi, non è definito da valutazioni soggettive o qualitative, ma è rappresentato da numeri: indici di efficienza, trend di crescita, velocità di percorrenza. Questa è, di fatto, l’innovazione portata dall’autonomia didattica: un’innovazione ben più critica dell’introduzione dei crediti formativi e della strutturazione dei corsi secondo la formula 3+2. In risposta a queste esigenze degli atenei, il CINECA ha realizzato ESSE3, il sistema per Con il termine autonomia si presuppone che gli atenei identifichino con precisione gli obiettivi da perseguire e le modalità ottimali per raggiungerli 17 notizie dal CINECA È verosimile e reale, oggi, pensare ad uno studente che nel corso del suo percorso accademico si presenti solo due volte di persona allo sportello 18 la gestione della segreteria didattica ed il rapporto con gli studenti, che affianca i sistemi di gestione della contabilità, (CIA) e di gestione delle risorse umane (CSA), e si integra con il sistema di supporto alle decisioni (Business Intelligence): l’integrazione di questi sistemi, consentirà agli atenei di orientarsi al mercato con gli strumenti abitualmente utilizzati in ambito aziendale. Attraverso un evoluto framework applicativo, ESSE3 consente di definire i processi operativi nella modalità in cui l’ateneo intende disegnarli per realizzare il proprio piano. In questo approccio alla gestione delle segreterie, il soggetto di riferimento (il cliente) non è lo studente, o meglio, solo lo studente, ma chiunque mostri interesse alle proposte dell’ateneo. L’utente (sia esso cliente, prospect o operatore) può scegliere di interagire con il sistema adottando diversi strumenti, grazie all’implementazione di tecnologie multicanale: • Internet, per il collegamento da casa; • i dispositivi portatili (palmtop), che consentono un’ampia mobilità; • gli SMS inviati tramite il cellulare, in alcuni specifici contesti operativi. È verosimile e reale, oggi, pensare ad uno studente che nel corso del suo percorso accademico si presenti solo due volte di persona allo sportello: • la prima quando si immatricola, per ricevere il “kit di sopravvivenza”: libretto (con valore di placebo per la famiglia) e la smart card per accedere al sistema in forma sicura; • la seconda quando consegna la tesi in segreteria (ed il… glorioso libretto). Date queste premesse, si può ipotizzare che lo sportello, la struttura fisica del front office, venga progressivamente abbandonato per lasciare il posto ad un front office virtuale. Per disporre di un front office multicanale, rapido e di facile accesso, però, è necessario un back office opportunamente strutturato per poter gestire in modo efficiente la logistica legata alla didattica, agli orari dei docenti, all’allocazione delle aule e delle risorse in genere e alla pianificazione delle prove d’esame. Inoltre, l’opportunità concessa all’ateneo ed allo studente dalla riforma, di personalizzare l’offerta didattica per il primo ed il proprio percorso di studi per il secondo, (comunque sempre in conformità a direttive generali stabilite dal Ministero), dà luogo ad una proliferazione di percorsi di studio, la cui validità ed aderenza alle norme, non è gestibile se non attraverso sistemi intelligenti, opportunamente predisposti utilizzando tecnologie necessariamente flessibili. In questo contesto, la scelta più complessa notizie dal CINECA compiuta da uno studente (aderire al vecchio o al nuovo ordinamento, migrare da un corso all’altro, trasferirsi, sospendere, riprendere o di rinunciare alla carriera) non è resa possibile tanto da specifiche funzionalità che, per quanto numerose, possono imbattersi in una casistica non prevista, ma è in realtà governata da un disegno del sistema orientato alla mappatura dei processi, personalizzabile in base alla politica di offerta dell’ateneo. Questa peculiarità di ESSE3 permette di supportare appieno il principio della contrattualità. Questo aspetto innovativo della riforma consente di gestire con la massima trasparenza gli obblighi ed i diritti dello studente, in previsione di assegnargli sempre più il ruolo di utente/cliente. Per gli atenei alla ricerca di uno strumento che ne accresca il vantaggio competitivo, ESSE3 presenta sicuramente elementi di appeal: • è disegnato per mappare i processi dell’Università (e non per somma di funzioni); • è orientato alla persona, che viene presa in considerazione ben prima di divenire studente (non viene solo censita, ma vengono rese possibili azioni specifiche di acquisizione del prospect e controllo sulle azioni di marketing); • supporta il principio di contrattualità (fra studente ed ateneo); • fornisce supporto implicito dell’ante e post-riforma; • fornisce supporto completo alla logistica d’ateneo; • è compatibile a strumenti di Business Intelligence; • è integrabile con banche dati esterne: quelle da generare, (CRUI, Alma Laurea, i report dei Nuclei di valutazione interna...) e quelle esistenti (ad esempio Universo); • è accessibile da Client Windows, Browser Internet, terminali wireless, SMS, smart card: • si appoggia su un’architettura a 3 livelli, basata su un framework applicativo. Quindi con ESSE3 è possibile: • disegnare il manifesto degli studi; • proporre l’offerta dell’ateneo; • gestire gli interessati e supportare il reclutamento; • strutturare piani di studio differenziati, con controllo della validità; • pre-iscrivere, immatricolare, pianificare ed erogare attività didattiche, affrontare gli esami, laureare, frequentare corsi post-laurea; • monitorare le singole carriere ed i trend evolutivi delle attività e delle persone. Queste possibilità ribadiscono, evidenziandole, le grandi opportunità che la riforma dell’autonomia didattica offre agli atenei, ai quali spetta il compito di interpretarla al meglio, per migliorare i propri processi e le relazioni con i propri utenti, e per poter competere con le strutture che offrono servizi analoghi, siano esse pubbliche o private, oppure, in ambito di mobilità transnazionale, italiane o europee. ESSE3 permette di supportare principio della contrattualità per gestire con la massima trasparenza gli obblighi ed i diritti dello studente, in previsione di assegnargli sempre più il ruolo di utente/cliente Per ulteriori informazioni: http://www.cineca.it/esse3 [email protected] 19 notizie dal CINECA La prima Scuola Estiva di Computer Graphics e Visualizzazione Scientifica di Maura Melotti Si è svolta in giugno al CINECA la prima Scuola estiva di computer graphics e visualizzazione scientifica, che affianca la consolidata Scuola estiva di calcolo parallelo, giunta quest’anno alla decima edizione. La scuola è stata organizzata dal laboratorio di visualizzazione grafica, il Vis.I.T, nell’ambito delle attività di calcolo ad alte prestazioni del CINECA. L’idea di istituire uno specifico corso in ambito di computer grafica è nata dall’esigenza di rispondere a specifiche richieste di formazione nel campo della visualizzazione ad alte prestazioni, e dalla consapevolezza del ruolo strategico assunto dalla formazione in tutti i contesti scientifico-organizzativi e soprattutto in ambito tecnologico. La conferma del concreto interesse di studenti e ricercatori nei confronti dell’iniziativa è venuta dall’alto numero di richieste di partecipazione: per i 24 posti disponibili sono pervenute al CINECA oltre 300 domande. La selezione è stata particolarmente impegnativa, ma la scelta di limitare il numero dei partecipanti ci ha consentito di seguire da vicino tutti gli studenti e di fornire loro un’adeguata attrezzatura tecnologica, nonché di offrire a ciascuno di loro la possibilità di entrare personalmente in un Teatro Virtuale (l’unico in Italia a disposizione della ricerca pubblica e privata) e sperimentarne le potenzialità. La scuola ha rappresentato un’occasione di diffondere in ambito nazionale i risultati del lavoro del CINECA nel campo della grafica immersiva, e nello stesso tempo ci ha permesso di conoscere diverse realtà su territorio nazionale che già si occupano di grafica 20 tridimensionale. Al corso, infatti, hanno partecipato ricercatori, dottori di ricerca e dottorandi, oltre a laureati e laureandi, di diverse discipline afferenti a diverse Università ed Enti di ricerca su tutto il territorio nazionale. In particolare, proprio l’eterogeneità dei settori di ricerca rappresentati ha creato terreno fertile per lo scambio di esperienze e idee tra persone che utilizzano strumenti di visualizzazione per scopi e ambiti molto diversi tra loro, confermando la multidisciplinarità di questa tecnologia. La diversità degli ambiti di studio dei partecipanti è stata una delle cose più interessanti. Quando si va alle scuole o ai seminari si trovano sempre persone con il nostro stesso bagaglio di conoscenze. Al CINECA ho conosciuto anche astronomi, geologi, mate- notizie dal CINECA matici ecc.. e vedere come lo stesso argomento possa essere utilizzato in maniera diversa da così tante persone è stata una delle cose più belle... Nicola Moretto (Dipartimento di Elettronica e Informatica, Università di Padova) …è stato di grande utilità l’aspetto interdisciplinare: nonostante infatti i partecipanti al corso avessero interessi e formazioni professionali molto diverse, l’efficacia del corso si è manifestata proprio nel riuscire a dare un’immagine a tutto tondo della computer grafica e nel poter così soddisfare le diverse esigenze di ciascun partecipante. Giulia Vertecchi (Dipartimento di Architettura e Analisi della Città, Università di Roma La Sapienza). Questa prima edizione della scuola non aveva la pretesa di essere esaustiva rispetto agli argomenti trattati: per approfondire gli elementi di base della computer grafica non sono certo sufficienti due settimane. L’obiettivo del corso è stato fornire ai partecipanti una visione generale e concreta degli strumenti attualmente disponibili nel campo della visualizzazione ad alte prestazioni, ed un orientamento nel mondo complesso ed eterogeneo della computer grafica. Il corso si è basato sull’integrazione delle lezioni teoriche con le esercitazioni pratiche. I principali argomenti trattati sono stati: • concetti fondamentali di computer graphics • tecniche e strumenti di modellazione • librerie e strumenti per la navigazione real-time • Virtual Reality: visualizzazione di ambienti virtuali • visualizzazione scientifica In conclusione, il corso è stato importante non tanto perché si è appreso ad usare un software rispetto ad un altro, ma soprattutto perché ha fornito ai partecipanti le basi per potersi orientare nel mondo della computer grafica, secondo i propri interessi e le proprie inclinazioni professionali. Giulia Vertecchi (Dipartimento di Architettura e Analisi della Città, Università di Roma La Sapienza). Ho trovato il corso molto interessante in quanto mi ha fornito una visuale ad ampio spettro sulle tecniche di visualizzazione! Le informazioni raccolte mi sono servite per ampliare la mia “Cultura di Visualizzazione Dati” in senso lato, sia scientifica che non scientifica. Ora mi rendo conto molto meglio delle difficoltà, ma soprattutto del valore di una visualizzazione rispetto ad un’altra. Massimiliano Pasqui (C.N.R.- I.A.T.A/ Laboratorio per la Meteorologia e la Modellistica Ambientale - Regione Toscana, Firenze) L’entusiasmo con cui gli studenti hanno affrontato l’impegno - non indifferente - dei dieci giorni di lezioni full time è segno che gli sforzi fatti per l’organizzazione hanno dato buoni frutti. Al termine del corso, infatti, abbiamo ricevuto dai partecipanti commenti molto positivi e costruttivi che ci permetteranno di migliorare l’offerta formativa per il prossimo anno. “Ho partecipato con molto piacere alla 1ˆ Scuola estiva in computer graphics. Approfondire le tematiche della visualizzazione scientifica e della realtà virtuale è stata un’esperienza molto istruttiva e stimolante. Ho appreso come creare mondi virtuali e come mostrare ed analizzare graficamente i dati scientifici. Sono molto grato agli organizzatori della scuola per la strumentazione tecnica messa a disposizione; in particolare ho apprezzato molto il teatro virtuale, ed i docenti molto preparati e sempre disponibili. Partecipare alla scuola è stata anche un’ottima occasione di incontro con altri ricercatori, consentendomi di creare nuove conoscenze e nuovi scambi di conoscenze scientifiche” Roberto Marmo (Scienze dell’Informazione, INFM e Università di Salerno) La seconda Scuola estiva di computer graphics e visualizzazione scientifica si terrà nel 2002 in giugno. Le modalità per l’iscrizione saranno rese note tramite il sito del CINECA nella sezione dedicata a corsi e formazione. Per ulteriori informazioni: [email protected] 21 notizie dal CINECA Il sistema di gestione per la qualità del CINECA adotta i principi organizzativi della norma europea ISO 9001:2000 di Elena Mainardi L’ultima edizione della norma ISO 9000 modifica profondamente l’impostazione della vecchia edizione, facilitandone l’applicazione anche al mondo dei servizi 22 La norma europea ISO 9001:2000, che detta i requisiti di un modello di gestione per la qualità adattabile a qualsiasi tipologia di organizzazione, è entrata a far parte del sistema qualità del CINECA quale scelta strategica della direzione, volta ad ottimizzare i processi principali processi del Consorzio. Il mese di Novembre 2001 ha rappresentato per il CINECA una tappa importante in quanto, a seguito della verifica ispettiva svolta dall’organismo di certificazione “Cermet”, è stato raggiunto l’obiettivo dell’ottenimento della certificazione del sistema di gestione aziendale, in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2000. Il conseguimento della certificazione non rappresenta però per il CINECA un punto di arrivo, in quanto, il sistema di gestione per la qualità implementato dovrà necessariamente adattarsi alle mutevoli esigenze interne ed esterne e dunque seguire un iter di evoluzione continua. Le norme ISO 9000, serie di norme nata per far fronte alle esigenze organizzative del mondo manifatturiero, sono risultate nel tempo difficilmente adattabili alle modalità operative tipiche delle aziende di servizi. L’ultima edizione della norma ISO 9000, che risale al dicembre del 2000, modifica profondamente l’impostazione dell’edizione del 1994, agevolandone l’applicazione anche al mondo dei servizi. Inoltre la nuova norma supera la vecchia cultura di conformità a modelli e procedure per aderire ad una nuova cultura, fondata sull’efficacia delle azioni e sui risultati. Il CINECA, anche in considerazione del costante ampliamento e diversificazione del proprio target di riferimento, ha intrapreso con convinzione la strada della certificazione ISO 9001:2000, cogliendone i requisiti fondamentali a garanzia di una piena soddisfazione del cliente e del miglioramento continuo. L’obiettivo “certificazione”, ha rappresentato per il CINECA l’occasione per analizzare e riorganizzare i propri processi produttivi, in un’ottica di razionalizzazione della struttura organizzativa e di rafforzamento dell’efficienza interna e della competitività sul mercato. Il percorso è stato agevolato dalla scelta iniziale di realizzare una soluzione informatica a supporto del sistema di gestione per la qualità, gradualmente integrabile con parte del sistema informativo preesistente. Ottenere un certificato di conformità ad una norma di riferimento, significa infatti anche produrre un insieme di documenti e registrazioni a evidenza oggettiva dello svolgimento di determinate attività. Il CINECA non poteva che optare per un sistema documentale non cartaceo, completamente basato sulla tecnologia web quale interfaccia all’applicazione che alimenta il data base della qualità. L’esperienza di notizie dal CINECA molte aziende insegna che spesso la complessità della gestione della documentazione cartacea ne scoraggia l’aggiornamento e le procedure rischiano di diventare documenti privi di significato, archiviati e tenuti sotto controllo dal responsabile qualità. Un’accurata analisi iniziale dei processi principali e di supporto, sostenuta da un fattivo coinvolgimento del personale, ha contribuito a plasmare il sistema informativo per qualità del CINECA sui propri processi. Il sistema informativo per la qualità Il processo di informatizzazione del sistema qualità del CINECA è stato sostenuto dalla consapevolezza che le prestazioni e l’efficienza di un’organizzazione dipendono sempre più dal sistema informativo, strumento indispensabile per gestire e diffondere tempestivamente tutte le informazioni necessarie a garantire il rispetto delle regole adottate. Un’accurata analisi delle esigenze informative del CINECA ha consentito di individuare i flussi aziendali critici, idonei a trarre consistenti benefici da una gestione informatizzata e distribuita. Il CINECA non ha automatizzato solamente l’iter di controllo, approvazione e distribuzione dei documenti (manuale della qualità, procedure e istruzioni operative), ma si è subito orientato ad una soluzione tecnologica più completa, in grado di gestire e analizzare i dati aziendali. La gestione elettronica dei dati del sistema qualità, infatti, consente un rapido recupero ed una condivisione di informazioni, che vengono rese disponibili nel momento stesso in cui l’utente interagisce con il sistema. Dopo lo studio di alcune soluzioni tecnologiche presenti sul mercato, il CINECA ha scelto di realizzare internamente un applicativo web based per la gestione della documentazione e dei dati del proprio sistema qualità. In fase di analisi, si è tenuto conto dell’esigenza di realizzare un sistema informatico in grado di mutare rapidamente in funzione delle continue esigenze di adattamento dei processi. Gli elementi cardine della soluzione informatica realizzata sono: • una Intranet aziendale • un’architettura del sistema parametrizzabile e modulare • un ambiente informativo web based La scelta della Intranet ha notevoli vantaggi fra cui quello di poter operare su piattaforme di diversa tipologia, consentendo agli utenti di accedere all’applicazione, indipendentemente dall’hardware e dal sistema operativo utilizzato. L’impostazione modulare e parametrizzabile dell’applicativo è invece volta ad assecondare l’esigenza di flessibilità e l’obiettivo di accrescimento nel tempo del sistema informativo. La modularità adottata in fase di sviluppo dell’applicativo consente una pronta rispondenza alle esigenze gestionali, informative ed economiche dell’organizzazione, e facilita i successivi interventi di manutenzione evolutiva volti alla personalizzazione ed all’ampliamento delle funzionalità del sistema. Infine, l’ambiente informativo web based consente al personale di accedere alle varie funzioni attraverso il browser: ciò favorisce l’interazione con il sistema, grazie anche alla realizzazione di un interfaccia graficamente accattivante e di facile utilizzo. Il CINECA ha scelto di realizzare internamente un applicativo web based per la gestione della documentazione e dei dati del proprio sistema qualità Il sistema informativo per la qualità e i flussi comunicativi interni L’implementazione di un sistema di gestione per la qualità conforme ai requisiti della norma ISO 9001:2000 ha accresciuto l’esigenza di informare, motivare e coinvolgere efficacemente tutto il personale, attraverso un’idonea impostazione dei flussi comunicativi. Un sistema informativo, adeguatamente progettato per gestire progressivamente tutti i processi critici dell’organizzazione, dovrebbe assicurare un’efficace ed efficiente circolazione delle informazioni. Questa visione è supportata anche dalla nuova norma ISO 9001:2000 che valorizza il ruolo della comunicazione interna, nella sezione dedicata alla responsabilità della direzione. In tale contesto, anche la comunicazione interna diventa un processo strategico, in grado di fornire valore aggiunto all’organizzazione. Una visione sistemica dell’organizzazione, composta da processi integrati, non può prescindere da uno specifico progetto di comu- Una visione sistemica dell’organizzazione, composta da processi fra di loro integrati, non può prescindere da uno specifico progetto di comunicazione interna, coerente con le strategie aziendali 23 notizie dal CINECA Il sistema di gestione per la qualità deve divenire parte integrante del sistema di gestione complessivo del Consorzio e deve poter fornire ai centri decisionali informazioni significative e tempestive 24 nicazione interna, coerente con le strategie aziendali. Per il CINECA diventa dunque determinante collocare il sistema informativo per la qualità al centro del sistema comunicativo, in vista di una graduale integrazione con il sistema informativo nella sua globalità. Tale processo di integrazione non è ovviamente immediato: è necessario un periodo di studio e sperimentazione delle procedure volto ad evidenziare eventuali elementi informativi ridondanti ed i possibili margini di integrazione e razionalizzazione. Il CINECA sta ora affrontando l’integrazione di alcuni aspetti connessi alla gestione delle richieste del personale, gestiti nell’ambito del proprio sistema informativo di GEstione delle RIchieste dei Dipendenti GERID con il sistema informativo ISO per la gestione della qualità, entrambe basati su interfacce web. L’organizzazione dell’informazione Per una corretta impostazione e strutturazione del sistema informativo, si è partiti dalla considerazione che le nuove norme ISO 9001:2000 abbandonano il concetto di assicurazione qualità per adottare quello di gestione per la qualità. Il sistema di gestione per la qualità deve dunque divenire parte integrante del sistema di gestione complessivo del Consorzio e deve poter fornire ai centri decisionali informazioni significative e tempestive. La nuova norma esalta la centralità del raggiungimento degli obiettivi ed enfatizza gli aspetti di analisi e misurazione quantitativa ed economica dei dati gestionali, dando così un notevole impulso al processo di valorizzazione del ruolo dell’information technology nella gestione per la qualità: non più semplice supporto al responsabile qualità, ma indispensabile strumento operativo per la gestione complessiva dell’azienda. Il portale del sistema qualità del CINECA è organizzato in diverse aree, fra cui quelle principali sono l’area documentale e l’area di accesso alla modulistica Per ciascuna area sono stati implementati automatismi di protezione fondati su un sistema di autenticazione dell’utente, tramite username e password, che prevede la pos- notizie dal CINECA sibilità di abilitare ad azioni, privilegi ed accessi ai documenti, coerentemente con i ruoli e le responsabilità assegnate al personale. • L’area documentale costituisce il punto d’accesso alla documentazione aggiornata del sistema qualità, che si compone del manuale della qualità, delle procedure di settore, delle procedure trasversali e di supporto e delle istruzioni operative, redatte utilizzando un comune programma di videoscrittura. L’intero sistema documentale è stato implementato in modo da consentire un’agevole navigabilità tra i documenti, sfruttando le potenzialità degli ipertesti: le procedure gestionali sono infatti caratterizzate da collegamenti ipertestuali per l’accesso diretto ai form da utilizzare per le registrazioni della qualità. Il responsabile dell’aggiornamento del sito ha a disposizione una serie di funzionalità volte alla pubblicazione degli aggiornamenti della documentazione e all’eliminazione dei documenti obsoleti. • L’area di accesso alla modulistica rap- presenta il fulcro del sistema informativo. La gestione informatizzata delle registrazioni della qualità è una scelta quasi inevitabile per le organizzazioni che devono effettuare elaborazioni di dati in tempo reale, a supporto del delicato processo decisionale. L’applicativo per la gestione della modulistica realizzato dal CINECA mette a disposizione dell’utente form a supporto dei processi critici per la qualità. Ad ogni attività descritta nelle procedure, corrisponde generalmente un elenco di registrazioni da produrre, ad evidenza oggettiva dello svolgimento di determinate attività. I form costituiscono lo strumento per l’inserimento delle registrazioni della qualità e nel contempo l’interfaccia utente per la consultazione dei dati e la produzione di statistiche. L’utente può aggiornare o interrogare la banca dati senza dover interagire direttamente con il software che la gestisce e senza dover utilizzare un particolare linguaggio di programmazione. L’area di accesso alla modulistica mette a disposizione dell’utente diversi tipi di I form web based costituiscono lo strumento per l’inserimento di una registrazione della qualità e nel contempo l’interfaccia utente per la consultazione dei dati e la produzione di statistiche 25 notizie dal CINECA form, fra cui quelli per la registrazione dei reclami del cliente e non conformità, le azioni correttive e preventive, quelli per la valutazione iniziale ed il controllo successivo del fornitore, quelli da utilizzare per le attività di progettazione e sviluppo, per la pianificazione e registrazione della formazione ed addestramento fornito al personale. Il portale ISO del CINECA verrà ulteriormente arricchito inserendo un’area dedicata alla formazione a distanza, su temi connessi alla qualità 26 Gli sviluppi futuri Il portale ISO del CINECA verrà ulteriormente arricchito inserendo un’area dedicata alla formazione a distanza, su temi connessi alla qualità. È infatti innegabile che il perno della condivisione ed evoluzione di un Sistema Qualità sia proprio la formazione, a qualsiasi livello dell’organizzazione. Anche la nuova norma ISO 9001:2000 enfatizza il ruolo della formazione e la necessità di valutarne l’efficacia. Un’area di formazione a distanza, supportata dal web aziendale, sarà in grado di condensare in un unico strumento potenzialità di intervento differenziate, mettendo a disposizione degli utenti diverse metodologie di apprendimento fra cui: • percorsi formativi multimediali • test online per l’autoverifica dell’apprendimento • correzione automatica delle esercitazioni • consultazione di documenti ipertestuali e download di documentazione • partecipazione a forum di discussione • interazione con il docente • link ipertestuali a siti web di interesse sui temi della qualità È innegabile che l’impegno iniziale che un’organizzazione deve affrontare per informatizzare il proprio sistema di gestione per la qualità, soprattutto se parte da un basso livello preesistente di informatizzazione delle attività ordinarie, può essere notevole. L’esperienza del CINECA però ha dimostrato che se il sistema di gestione per la qualità ed il sistema informativo che lo supporta evolvono congiuntamente, il mantenimento nel tempo della conformità ai requisiti e l’obiettivo del “miglioramento continuo” diventano mete più facilmente perseguibili. notizie dal CINECA Dal web hosting al managed hosting: il web diventa cruciale di Gianluca Diegoli (Hosting Product Manager, Nextra) Provate ad accedere a un sito web lento nella risposta o non raggiungibile e noterete quanto velocemente la vostra pazienza si esaurirà: come in una fila in autostrada, avrete la tentazione di trovare immediatamente un’altra destinazione e un’altra strada (e probabilmente di non ripassare mai più per la precedente). Le ricerche individuano in soli 5 secondi l’attesa sostenibile da parte del visitatore prima di cliccare verso un’altra meta. Il sito web (e tutte le applicazioni web collegate) sono ormai attività strategiche nel business: ogni cliente che cambia strada, o riceve una prima impressione negativa, è una perdita di immagine e di ricavi futuri, e questo non vale solo per il mondo consumer, ma anche e soprattutto nei confronti dei clienti nel mercato business (prospect). Per assicurare che i siti web siano sempre veloci e sempre presenti sulla Rete, la soluzione è conferire la gestione all’Internet Service Provider (ISP), con diverse modalità, portando così i siti sempre più vicini agli incroci principali di Internet (Exchange, come il MIX di Milano), e in server farm sempre più sicure e affidabili, e quindi, sotto ogni punto di vista, verso i visitatori. Inizialmente, viste le necessità limitate delle aziende nella prima fase dell’esplosione del web, le offerte si sono concentrate sull’hosting condiviso, generalmente chiamato web hosting o shared hosting. Al crescere delle richieste di outsourcing delle aziende, della complessità delle applicazioni e quindi delle problematiche di sicurezza, il focus si sta dirigendo rapidamente verso l’hosting dedicato: un server interamente dedicato (Windows 2000, Linux e Solaris sono le scelte più comuni) installato e gestito nelle componenti fondamentali dall’ISP (managed hosting), e quindi adatto ad applicazioni (e gestione di dati) importanti e personalizzate, applicazioni che hanno necessità di sostenere elevati picchi di traffico, di sistemi di sicurezza particolari e disponibilità oltre il 99.5% del tempo. La scelta migliore tra hosting condiviso e hosting dedicato dipende da specifiche necessità: un sito web con visitatori limitati potrebbe beneficiare di un servizio di hosting condiviso, tramite il quale è collocato su un server assieme ad altri siti web, senza perdite di performance. Questa scelta si adatta alle necessità delle piccole aziende, o a siti con complessità limitata e non mis- Il focus si sta dirigendo rapidamente verso l’hosting dedicato: un server interamente riservato installato e gestito nelle componenti fondamentali dall’Internet Service Provider 27 notizie dal CINECA La qualità, la velocità e l’affidabilità dei servizi che offrono i fornitori di hosting dipendono dalla collocazione, linee di accesso e dalla potenza dei server e dall’accuratezza della gestione tecnica dell’infrastruttura 28 sion critical. Siti con alto livello di traffico (e magari necessità di banda garantita), elevato spazio disco occupato, o con necessità di applicazioni complesse o di parametri di sicurezza personalizzati vanno collocati in hosting dedicato, tramite il quale l’azienda può gestire autonomamente i contenuti, senza altre preoccupazioni. La gestione del software e dei contenuti, a seconda delle esigenze e delle conoscenze dell’azienda, può essere in carico al cliente stesso o all’ISP, mentre la parte di manutenzione dell’hardware e del network è interamente a carico del provider, che è in grado inoltre di gestire altri servizi (load balancing, disaster recovery, firewall). Sul mercato esistono molteplici fornitori di hosting: la qualità, la velocità e l’affidabilità dei servizi che offrono dipendono dalla collocazione dei server (gestiti o di terzi), dalle linee di accesso ai server (numero e banda disponibile), dalla potenza dei server (rapportata, in caso di hosting condiviso, dal numero di clienti ospitati) e dall’accuratezza della gestione tecnica dell’infrastruttura. Ogni azienda che fa business sul web deve curare attentamente come è ospitato il proprio sito (quanto è vicino ai visitatori, tempi di raggiungibilità, su quali server, con quali sistemi di sicurezza fisica e di rete). Alcuni operatori minori offrono ospitalità a basso costo su server connessi con singole linee che non possono offrire garanzie sufficienti di banda larga e flessibile, nonché di sicurezza. Altri offrono spazio collocato fisicamente negli USA: questo può degradare le performance e l’esperienza di visita degli utenti non residenti negli Stati Uniti, oltre ai problemi legati al fuso orario nei tempi di fermo di manutenzione, per non parlare delle difficoltà di ottenere supporto in caso di interruzione o degrado del servizio. Sono, in definitiva, servizi adatti solamente al mercato consumer o Small Office/Home Office, che non fanno ancora del web un fattore business critical. Dal punto di vista delle aziende, i motivi che rendono vantaggiosa la soluzione hosting rispetto a quella in-house sono diversi. Sicuramente il più importante è che in questo modo l’azienda focalizza le proprie risorse umane ed economiche sul proprio core business, altri possono essere: • accesso più veloce: la vicinanza agli exchange comporta migliori prestazioni e più banda a disposizione, risparmiando su linee dedicate; • minori costi generali: è spesso la ragione principale per decidere di utilizzare hosting. Molte aziende possono condividere le facilities dei data center, i volumi di acquisto di server, software, capacità di banda, dell’ISP; secondo l’analisi della Morgan Stanley Dean Witter, è possibile risparmiare fino all’80 % del costo totale di possesso (TCO); • costi certi: la certezza del costo, espresso da un canone annuo globale, migliora la capacità di previsione finanziaria e limita i rischi di costi fuori controllo. Con la gestione interna, il costo è imprevedibilmente variabile; • nessun problema di competenze tecniche: viene delegato all’esterno il compito di cercare le persone con competenze specialistiche. Il personale interno gestisce i contenuti, quindi con limitate necessità di training, mentre il provider gestisce, con vari livelli di servizio, la connettività, i sistemi hardware, il sistema operativo, l’assistenza tecnica, il disaster recovery e le problematiche di sicurezza; • affidabilità garantita: contrariamente alle soluzioni interne, si può godere di un livello di servizio garantito nella gestione 24 ore su 24 dei data center, costruiti con alti livelli di ridondanza nei sistemi critici come connettività, corrente elettrica, rilevamento e soppressione di fumo e incendi, condizionamento, sicurezza fisica anti-intrusione; • tempi di implementazione: i server sono già pre-testati, si può quindi risparmiare tempo, consentendo così risultati concreti e più rapidi; • sicurezza: infrastrutture di management e di monitoraggio allo stato dell’arte consentono di garantire un alto livello di sicurezza contro tentativi di intrusione, malfunzionamenti, guasti. • scalabilità e aggiornamenti: si può deci- notizie dal CINECA dere l’infrastruttura (sia dei server che della banda) a seconda delle necessità immediate, con la possibilità di scalare senza traumi, in modo graduale. Le aziende italiane cominciano a recepire questi vantaggi: i più importanti istituti di analisi di mercato e consulenza in ambito di information & communication technology del mondo prevedono, conseguentemente alla criticità ed alla crescente quantità di contenuti sulla Rete, una crescita media annua del 57% fino al 2004 di questi servizi. Gran parte di questo mercato, viste le economie di scala, sarà occupato dai grandi ISP nazionali, mentre usciranno dal mercato gli operatori più piccoli. All’interno dei servizi di hosting, la parte maggiore sarà occupata dei servizi di hosting dedicato, che beneficeranno dell’interesse per soluzioni di e-business delle grandi e medie aziende. L’hosting condiviso continuerà a crescere per numero di aziende presenti, trainato dalla crescente presenza sul web delle aziende piccole o individuali, mentre la maggior parte delle aziende evolute valuterà sempre più il passaggio a soluzioni di managed dedicated hosting. Per ulteriori informazioni: http://www.nextra.it/solutions/presence/ hosting.html [email protected] 29 notizie dal CINECA Applicazioni di Cluster Linux di Stefano Martinelli, Marco Pederboni, Stefano Spitoni Il sistema operativo Linux sta emergendo come piattaforma alternativa per l’estrema flessibilità e adattabilità in molti campi di applicazione e per la capacità di sfruttare hardware a basso costo con un rapporto prezzo/prestazioni ad oggi ancora vantaggioso rispetto ai sistemi proprietari. I campi di applicazione di un sistema Linux sono molto ampi: High Performance Computing (HPC), web/mail/dns server, database server, firewall, fileserver in ambito UNIX/Windows come alternativa a soluzioni NT. Presentandosi come piattaforma software Un cluster è un insieme di nodi (singole macchine), anche con caratteristiche diverse, che vengono visti dai client come un unico server virtuale 30 ormai non più acerba, nonché gratuita, Linux è in grado di offrire a corredo una vastissima gamma di software, sia open source (seguendo il modello di sviluppo di Linux stesso) che proprietario. Queste sono le ragioni che ne hanno decretato la diffusione e che, ormai, hanno reso Linux una piattaforma di riferimento in tutti gli ambiti dell’information technology, tanto che la maggior parte dei processori e software commerciali sono compatibili con Linux. È tuttavia chiaro che in un ambiente di produzione non è richiesta la sola fruibilità, ma sono indispensabili anche la robustezza, l’affidabilità e la scalabilità del sistema. È stato quindi interessante avviare una sperimentazione per verificare l’effettiva possibilità di utilizzo di server Intel/Linux per applicazioni in alta affidabilità/disponibilità e per applicazioni di calcolo scientifico. Benefici dell’uso di un cluster Le caratteristiche di un cluster Un cluster è un insieme di nodi (singoli elaboratori), anche con caratteristiche diverse, che vengono visti dai client come un unico server virtuale. Un cluster può essere impiegato principalmente per: • aggregare potenza: quando servono maggiori risorse, si aggiungono nodi al cluster e le prestazioni in termini di capacità computazionale aumentano. • accrescere l’affidabilità: se uno o più nodi smettono di funzionare, i servizi forniti possono migrare su altri nodi del cluster, o essere ridistribuiti su altri server, in modo del tutto trasparente ai notizie dal CINECA client. Di conseguenza è possibile anche fare manutenzione ad un nodo senza dover fermare i servizi attivi ospitati, semplicemente spostandoli manualmente su un altro nodo del cluster. Si presenta quindi come un sistema modulare, facilmente espandibile e, in genere, a costi relativamente contenuti. Servizio inteso come insieme di risorse Ad ogni servizio fornito dal cluster viene associato un indirizzo IP, un’applicazione che eroga il servizio e spazio disco su cui stanno i dati di questa applicazione: se il servizio erogato dal cluster è un sito Web, avremo un indirizzo IP del sito, l’applicazione che lo gestisce sarà un server http (ad esempio Apache), infine, sullo spazio disco saranno memorizzate le pagine del sito e gli eventuali script. Ciascun nodo del cluster è in grado di fornire le risorse necessarie, quindi il servizio non è legato a nessun nodo in particolare. Questa è la prerogativa dell’alta affidabilità: se un servizio, definito da un determinato insieme di risorse, in un certo momento è fornito da un nodo e questo smette di funzionare, basterà migrare l’insieme di risorse su un altro nodo in modo del tutto trasparente. Problematiche tecnologiche nell’impiego di cluster Linux Integrità dei dati Finora abbiamo considerato solo l’aspetto della molteplicità dei nodi. Tuttavia, a fronte di questa molteplicità, affinché le applicazioni che servono a fornire i servizi del cluster possano operare correttamente è necessario che i dati utilizzati dalle applicazioni non siano un punto di debolezza per il sistema. Pertanto, per quel che riguarda l’integrità dei dati sui dischi è fondamentale garantire una certa ridondanza usando tecniche di mirroring sia hardware che software mediante RAID o altre tecniche di data replication. In questo ambito, Linux supporta controller RAID hardware di diversi costruttori e fornisce a livello kernel il supporto per RAID software. Dal punto di vista software, poi, è impor- tante garantire la consistenza del filesystem in cui si trovano i dati anche a seguito di improvvise cadute del sistema, in particolare nel caso di sistemi in High Availability (HA). A tale scopo vengono usati filesystem detti journaled, che minimizzano il tempo necessario per il controllo dell’integrità dei dati, velocizzando così l’acquisizione dei dischi e dei filesystem da parte degli altri nodi. In un filesystem journaled viene tenuta traccia di tutte le modifiche. Il controllo dell’integrità dei dati è estremamente veloce, poiché non è necessario controllare tutto il filesystem, ma soltanto le ultime operazioni. I filesystem Journaled disponibili per Linux sono numerosi. Tra questi: ReiserFS basato su un algoritmo di balanced tree che offre alte prestazioni, ext3 che fornisce compatibilità all’indietro con il filesystem finora ufficiale di Linux, l’ext2. Sono disponibili anche il porting per Linux di JFS di IBM, e di XFS di SGI. Condivisione dei dati Alcune caratteristiche, che per sistemi single image sono di facile implementazione, divengono certamente più complesse in ambito cluster. Quella principale è il data sharing: la visione di uno storage comune da parte di tutti i nodi del cluster, con prestazioni all’altezza delle altre componenti del sistema. In particolare, in ambito HA, la scelta di uno storage condiviso esterno ai nodi non è opzionale, ma costituisce elemento integrante dell’architettura. Questo è un problema a cui la tecnologia hardware può dare una soluzione (vedi l’emergente tecnologia SAN). È tuttavia innegabile che il data sharing costituisca un problema di tecnologia software che i vari vendor di cluster si trovano ad affrontare per offrire delle soluzioni funzionali, alcune delle quali già disponibili sul mercato (GPFS di IBM, TrueCluster di COMPAQ, CXFS di SGI). Anche per Linux sono già presenti soluzioni in questo ambito (Global File System GFS di Sistina, o il porting per Linux di GPFS di IBM), anche se manca una consolidata esperienza sul campo. Tuttavia, lo sviluppo di tecnologie software In ambito high availability, la scelta di uno storage condiviso esterno ai nodi non è opzionale ma costituisce elemento integrante dell’architettura 31 notizie dal CINECA per i cluster muove i vendor verso una convergenza tecnologica, così che soluzioni ormai già abbastanza consolidate sulle proprie piattaforme proprietarie vengono riproposte con uno sforzo relativo anche su sistemi Linux. Il punto di forza di Linux in questo senso risiede proprio nella sua neutralità rispetto ai vendor, consentendo all’utente di non vincolare la scelta della piattaforma software per le proprie applicazioni alla scelta dell’hardware. Il CINECA insieme ad INFM, ha recentemente acquisito da IBM un cluster Linux di tecnologia Intel-based di ragguardevoli dimensioni che costituisce ad oggi il più grande cluster Linux a disposizione della ricerca scientifica in Italia Amministrazione di un cluster Un altro aspetto in cui emerge la maggiore complessità di un cluster rispetto ad un sistema single image è la gestione: l’amministrazione dei singoli nodi che lo compongono, con l’aggiunta della complessità dell’infrastruttura software che integra i nodi stessi. L’impegno e la complessità di gestione di un cluster non sono quindi equivalenti all’impegno richiesto dall’insieme dei nodi considerati come entità separate, bensì possono essere maggiori o minori a seconda della bontà del disegno del cluster stesso e della qualità del software a supporto. Al momento sono disponibili diversi tool per Linux che aiutano nella gestione (a partire dall’installazione fino alle attività di routine) ma tuttavia manca uno standard. Quindi, nonostante alcuni sistemi di gestione si stiano affermando tra gli utenti per le loro qualità (ad esempio OSCAR o Xcat), è compito del gestore del sistema selezionare tra i tool disponibili quelli che riescono a rendere più rapide e sicure le operazioni di gestione e manutenzione. Anche in questo caso, software proprietari consolidati stanno per essere portati in ambiente Linux (CSM-PSSP di IBM, ad esempio). Ambiti di applicazione di cluster Linux High performance computing La composizione di batterie di sistemi Linux di dimensioni medio piccole è ormai relativamente diffusa nell’ambito della ricerca scientifica. Il CINECA, insieme ad INFM, ha recentemente acquisito da IBM 32 un cluster Linux di tecnologia Intel-based di ragguardevoli dimensioni che costituisce ad oggi il più grande cluster Linux a disposizione della ricerca scientifica in Italia: un cluster di 64 nodi IBM x330 biprocessore Pentium III a 1.13 GHz, interconnessi dalla rete ad alte prestazioni MyriNet per la comunicazione tra processi paralleli. Questo elaboratore è un banco di prova su cui misurare le capacità in ambito high performance di Linux, verificando gli aspetti di gestione, di connettività e di input/output in cui questo tipo di piattaforme sembrano essere ancora meno progredite rispetto alle soluzioni proprietarie, ma danno anche la possibilità alla ricerca scientifica di esplorare su ampia scala le performance e la scalabilità delle applicazioni che hanno trovato posto fino ad ora solo sui cluster dipartimentali di dimensioni più contenute. Alta affidabilità Attualmente, Linux fornisce diverse soluzioni per creare dei cluster in alta affidabilità, sia open source che proprietarie. Le possibilità di questo sistema operativo sono molteplici, e spesso si riescono ad ottenere le stesse caratteristiche di sistemi più costosi. Ci sono soluzioni come Linux Virtual Server, un cluster formato da un bilanciatore di carico che distribuisce le richieste a diversi server reali, con caratteristiche di alta affidabilità e scalabilità, basato su altri software open source come Heartbeat, Mon per monitorare le risorse di sistema, o Fake, per gestire gli IP virtuali. Linux Virtual Server può usare Coda, un filesystem realmente condiviso e distribuito con caratteristiche di tolleranza ai guasti. Nella configurazione base dei cluster, infatti, i dischi non vengono realmente condivisi, ma ogni partizione viene data in uso esclusivo ad un nodo. Con Coda, o altri filesystem condivisi come GFS, invece, si può accedere ai dischi da più nodi contemporaneamente sia in lettura che in scrittura. Dalla versione 2.4.10 del kernel di Linux, è disponibile anche il supporto per il Logical Volume Manager, che permette di creare dei filesystem più grandi rispetto alla capacità notizie dal CINECA del singolo disco, unendo più dischi e permettendo di ampliarlo o ridurlo a seconda delle esigenze. Per creare i propri cluster personalizzati sono disponibili varie soluzioni chiavi in mano, simili ai prodotti per i sistemi operativi proprietari. Questi prodotti possono essere a pagamento come Lifekeeper, open source come Failsafe della SGI, oppure sono disponibili anche soluzioni miste come ConvoloCluster, commerciale, ma basato su Kimberlite, che invece è open source. La sperimentazione del CINECA su cluster ad alta affidabilità I risultati Per la prima fase della sperimentazione, sono stati provati due prodotti, uno commerciale e uno open source, ottenendo i risultati migliori con il software commerciale. Il cluster è stato creato con due IBM Netfinity 3000 identici con due differenti distribuzioni RedHat 6.2 con kernel 2.2.x e RedHat 7.1 con kernel 2.4.x. L’hardware installato su ognuno dei due computer comprende 2 schede di rete, 1 scheda SCSI un cavo seriale per gestire l’heartbeat che collega i due elaboratori e 2 dischi condivisi esterni collegati su un unico bus SCSI. Nativamente, il software provato permette di configurare tutti i parametri necessari per il funzionamento e il monitoraggio di applicazioni come DB2, Oracle, MySQL, Oracle, Apache, Print Services, Sendmail e NFS. Sono disponibili strumenti che permettono di configurare IP Virtuali, file system condivisi e script di partenza e arresto delle singole applicazioni, in modo da poter creare i propri servizi in alta affidabilità anche se non originariamente previsti. Per i primi test sono stati definiti tre gruppi di risorse per i servizi da sperimentare: NFS e Samba per testare un file server HA e Apache per il WEB. Mediante le utility del software è stato provata la migrazione manuale dei servizi da un nodo all’altro, simulando quindi la messa in manutenzione di un nodo. Sono poi stati simulati guasti spegnendo all’improvviso un nodo, staccando alcuni cavi di rete, il cavo seriale e spegnendo un disco. A questi eventi, il cluster ed i servizi hanno continuato a funzionare con rallentamenti appena percettibili da parte dei client. I client usati sono stati di tipo diverso: Windows 2000, Sun Solaris e Linux, senza che ci fossero differenze di comportamento o problemi nell’uso dei servizi. Conclusioni Questi primi test dimostrano l’accresciuta maturità del sistema operativo Linux per applicazioni mission critical. Durante il setup dell’elaboratore HPC a 64 nodi è stato possibile apprezzare l’efficienza dei tool di installazione e gestione, inserendo l’elaboratore nell’ambiente di produzione preesistente, senza riscontrare alcun problema sostanziale, personalizzandolo alla stregua delle altre piattaforme senza particolari vincoli. Supportati da questi risultati, si prevede di adottare a breve simili soluzioni per alcuni nostri servizi e siti web particolarmente critici proseguendo nell’attività di sperimentazione che, in un ambiente estremamente dinamico quale è Linux, costituisce una componente decisamente importante per poter offrire soluzioni all’avanguardia sempre più efficienti, scalabili e gestibili. Per i primi test sono stati definiti tre gruppi di risorse per i servizi da sperimentare: NFS e Samba per testare un file server high availability e Apache per il WEB Per ulteriori informazioni: Linux Virtual Server http://www.linuxvirtualserver.org Coda http://www.coda.cs.cmu.edu Global File System http://www.sistina.com ReiserFS http://www.reiserfs.org Lifekeeper http://www.steeleye.com Failsafe http://www.failsafe.org ConvoloCluster http://www.missioncriticallinux.com Applicazioni in alta affidabilità di Linux http://www.linux-ha.org. [email protected] 33 notizie dal CINECA SETTORE COMUNICAZIONI E SISTEMI DISTRIBUITI Upgrade a 34 Mbps della connessione alla rete GARR La banda disponibile sul link di connessione fra CINECA e la rete GARR è stata incrementata da 16 a 34 Mbps in data 5 ottobre 2001. Questo aggiornamento si è reso necessario in previsione della conferenza mondiale di supercomputing SC Global 2001, a cui il CINECA ha preso parte come unico nodo italiano utilizzando la tecnologia Access Grid (Vedi articolo di pagina 3). Risulta così ulteriormente rafforzato il ruolo del CINECA quale erogatore di contenuti e servizi per la rete accademica italiana. Installato nuovo traffic-shaper per la rete CINECA In previsione dell’aumento di banda, e della costruenda infrastruttura GARR di redistribuzione delle news verso l’utenza finale è stato installato sulla rete interna CINECA un apparato di traffic-shaping modello Packeteer Packetshaper 6500/ISP, che consente di analizzare i pattern di traffico e allocare in maniera ottimale la banda per le diverse applicazioni erogate dal Consorzio. RUBRICA Convegno XX International Symposium on Lepton and Photon Interactions at High Energies Il CINECA ha collaborato alla realizzazione del XX International Symposium on Lepton and Photon Interactions at High Energies, fornendo gli apparati necessari alla registrazione e la diffusione in diretta dell’evento su Internet mediante streaming. Il convegno si è tenuto a Roma dal 23 al 28 luglio 2001, ed stato organizzato dai Laboratori Nazionali di Frascati (LNFINFN) e dall’Università di Roma “La Sapienza”. http://www.lp01.infn.it/ 34 L’evento è disponibile in differita alla URL: http://www.cineca.it/streaming/lp01/index.html Partecipazione alla multivideoconferenza virtuale Megaconference III come streaming site Come lo scorso anno, in ottobre il CINECA ha partecipato all’evento virtuale in multivideoconferenza su scala mondiale Megaconference III, contribuendo in questa occasione alla registrazione e successiva ridistribuzione dell’evento in differita su Internet mediante streaming. L’evento di quest’anno ha avuto particolare rilevanza in quanto ha sostituito in toto il previsto meeting di Internet2, cancellato a causa della recente crisi internazionale. http://www.mega-net.net/megaconference/ http://www.cineca.it /streaming/mega_iii/ Inaugurazione dell’Anno Accademico 2001-2002 dell’Università di Bologna Il 27 ottobre 2001, si è svolta il presso l’Aula Magna Santa Lucia la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di Bologna. Il CINECA ha contribuito garantendo la registrazione e la diffusione in diretta dell’evento su Internet mediante streaming. L’evento è disponibile in differita alla URL: http://www.cineca.it/streaming/aa2001/ Streaming in diretta dell’International Seminar on E-Learning presso l’Università di Firenze Il CINECA ha fornito supporto per la diffusione in diretta su Internet mediante streaming del convegno International Seminar on E-Learning, che si è tenuto presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze il 29 e 30 ottobre 2001. L’evento è disponibile in differita alla URL: http://www.unifi.it/notizie/e-learning/index.html notizie dal CINECA SETTORE GESTIONE SISTEMI SEMINARIO ORACLE di Luisa Sponza Nel primo trimestre 2002, il CINECA proporrà un seminario formativo su database/ tecnologia Oracle. I possibili utenti sono figure di cultura tecnica che desiderano acquisire, in tempo relativamente breve, quelle informazioni, il più possibile pratiche e sintetiche, che permettano loro l’immediato utilizzo di Oracle. Non si tratta di corsi tradizionali che, eventualmente, andranno seguiti presso le opportune sedi di formazione nel caso si senta la necessità di approfondire alcuni argomenti, bensì di seminari in cui la parte pratica e di sperimentazione è predominante sulla parte teorica. Il seminario CINECA sarà composto da due sessioni distinte, ciascuna della durata di cinque giorni. I primi quattro giorni saranno di competenza di un docente CINECA e consisteranno nella presentazione di una serie di nozioni teoriche immediatamente seguite da prove pratiche, l’ultimo giorno sarà gestito da un docente Oracle, che offrirà una dimostrazione tecnico/marketing sulle novità attinenti agli argomenti introdotti nelle prime giornate. L’utente potrà scegliere di partecipare ad una sola oppure a entrambe le sessioni. 1ˆ sessione (25/02/2002 – 01/03/2002) (prerequisiti: conoscenze informatiche di base) Introduzione ad Oracle per sviluppatori • introduzione ad architettura Oracle, concetti base di SQL, come accedere e interagire con database mediante SQLplus, cenni su tool alternativi a SQLplus di terze parti, cenni di procedure e tuning applicazioni SQL (docente CINECA); • presentazione tecnico/marketing su novità, tools e strumenti Oracle dedicati allo sviluppo (docente Oracle). 2ˆ sessione (11/03/2002 – 15/03/2002) (prerequisiti: prima sessione o conoscenze equivalenti) Introduzione ad architettura ed amministrazione di database Oracle • strutture di base, creazione/attivazione database, gestione e monitoraggio del database via SQLplus e EM Oracle, cenni backup, cenni di connettività in rete (docente CINECA); • presentazione tecnico/marketing su tecnologia high availability e ambiente Internet (docente Oracle). RUBRICA Il seminario si terrà con un minimo di 6 fino ad un massimo di 24 partecipanti presso il CINECA, Via Magnanelli 6/3 Casalecchio di Reno (Bologna) Orari: 9-13 14-17 Quote di partecipazione Per ogni settimana di sessione € 1.160 (pari a 2.250.000 Lit). Prezzo scontato del 30% per utenti CINECA, dipendenti delle Università consorziate e utenti Nextra: per ogni settimana di sessione € 812 (pari a 1.570.000 Lit). Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria corsi Sig.ra Irene Augeri tel 051.6171411 http://www.cineca.it/Corsi/ [email protected] 35 notizie dal CINECA SETTORE GESTIONE SISTEMI RUBRICA 36 LA NUOVA “SALA MACCHINE” ENTERPRISE STORAGE SERVER di Stefano Spitoni di Tommaso Cecchi All’inizio del 2002, il CINECA disporrà di una nuova sala macchine. La struttura è distribuita su due livelli: uno al piano terra, di circa 490 metri quadri ed uno interrato di circa 282 metri quadri che in futuro diventeranno 594. I nuovi ambienti consentiranno al CINECA di ospitare in modo più efficace e razionale tutte le apparecchiature tecnologiche per i servizi di calcolo scientifico, i servizi ad alta criticità e gli spazi per l’hosting di server e servizi CINECA e NEXTRA. La sala è stata concepita per sfruttare al meglio le tecnologie di protezione ambientale (con un sofisticato sistema di rilevazione e spegnimento incendi) e di controllo antintrusione ed accessi. La nuova struttura disporrà di spazi e strumenti per il controllo remoto di tutte le apparecchiature sia tecniche (condizionamento, sistemi antiincendio) sia informatiche, che permetteranno la completa gestione dell’ambiente anche da una postazione remota. Nel progetto è stato previsto un caveau a prova di incendio nel quale verranno ospitati sistemi ed attrezzature che consentiranno la replica dei dati e dei servizi più critici in un’area protetta, così da consentire lo svolgimento delle attività anche in caso di disastro grave di una delle due sale. Lo scorso luglio è entrato in produzione l’Enterprise Storage Server (ESS), un elaboratore IBM che permette di gestire le risorse di memorizzazione dei dati in maniera centralizzata. L’elaboratore si configura come il cuore della Storage Area Network (SAN), l’architettura distribuita di memorizzazione. L’ESS è composto da due cluster a quattro vie con processori RISC a 255 Mhz, ognuno dei quali è dotato di 192 MB di Non Volatile Storage e 4GB di cache. I dischi, disegnati secondo la tecnologia SSA, forniscono una capacità di scrittura e lettura complessiva pari a 160MB/sec e, per garantire la sicurezza dei dati, sono organizzati in RAID 5. Al momento, i dischi hanno capacità di 36,4 GB (velocità di rotazione 10000 rpm). La capacità complessiva della macchina è di circa 4 TB (1 TB = 1000 GB) di cui 3 TB netti per i dati. La flessibilità dell’ESS ci ha permesso di connetterlo con server di diverse case di produzione: • gli elaboratori H80 IBM, che operano come server di backup, • l’Origin 3800 SGI (O3K) per il calcolo scientifico • il server linux per lo sviluppo di applicazioni grafiche.