Ufficio stampa Rassegna stampa martedì 10 luglio 2012 Pagina 1 di 20 INDICE Corriere Romagna Cesena Posto di polizia al via con gaffe istituzionale 10/07/12 3 Cronaca Marangoni e Belletti, si riparte 10/07/12 4 Sport Il Resto del Carlino Cesena Turista accusò malore in spiaggia I figli ringraziano chi l’ha salvata 10/07/12 Sanità e sociale «Addio Aristotele, preferiamo l’economia» 10/07/12 5 6 Scuole e servizi per l'infanzia La Voce di Romagna Cesena Gatteo si lega alla Coppi e Bartali fino al 2015 10/07/12 7 Sport Barchi, la zampata del ciclista operaio 10/07/12 8 Sport Italia Oggi Uso gratuito degli immobili, lo stato ci guadagna 120 mln 10/07/12 Pubblica Amministrazione Un tavolo per accompagnare i mini-enti verso l'associazionismo 10/07/12 Pubblica Amministrazione Province, dai tagli risparmi incerti 10/07/12 12 Pubblica Amministrazione Nulli i contratti fuori dal perimetro Consip 10/07/12 13 Pubblica Amministrazione Dipendenti pubblici, fermi tutti 10/07/12 14 Pubblica Amministrazione Paritarie, pioggia di cartelle Imu 10/07/12 10 11 Pubblica Amministrazione Tagli anche alle società in house 10/07/12 9 15 Pubblica Amministrazione Il Sole 24 Ore PENSIONI, 8 MILA STATALI IN DEROGA 10/07/12 16 Economia locale, Pubblica Amministrazione ATTUAZIONE IN 70 TAPPE, OTTOBRE DECISIVO PER ESUBERI E PROVINCE 10/07/12 Pubblica Amministrazione Lo swap ai Comuni non è reato 10/07/12 18 20 Pubblica Amministrazione Pagina 2 di 20 press LinE 10/07/2012 2bA'alIU ID Cornere di Fedi e Cesella Il sindaco Buda diserta la cerimonia e manda l'assessore Fattori senza fascia, ma il prefetto non ci sta e minaccia di spostare il presidio Posto di polizia al via con gaffe istituzionale Quest'anno meno giorni di apertura, chiusura serale e niente fotosegnalamento CESENATICO. Clamorosa gaffe istituzionale del Comune di Cesenatico, che inanella un'altra perla in questi primi mesi di burrascosa gestione della cosa pubblica. Il sindaco Roberto Buda diserta l'appuntamento con l'apertura (tardiva e in forma ridotta) del posto di polizia estivo e delega al suo posto l'assessore Giovannino Fattori, che peraltro si presenta senza neppure la fascia tricolore. La pesante assenza è stata resa ancor più fragorosa dalla presenza dei primi cittadini di Gatteo (Gianluca Vincenzi) e di San Mauro Pascoli (Gianfranco Miro Gori). E non deve essere piaciuta proprio per niente al prefetto Angelo Trovato, visto che quando ha preso pubblicamente la parola ha praticamente detto che se queste sono le priorità di Cesenatico, l'anno prossimo il posto di polizia estivo potrebbe essere ospitato da Gatteo o da San Mauro. C'è chi l'ha interpretata come una battuta, ma quando il rappresentante del governo sul territorio provinciale l'ha pronunciata è sceso il gelo sulla platea intervenuta per l'inaugurazione. E quindi l'assenza del sindaco Roberto Buda, che sarà senz'altro giustificata, si può tranquillamente inserire alla voce "figu- racce". Comunque da ieri è finalmente attivo il posto fisso della polizia di Stato a Cesenatico. Gli orari di apertura quest'anno sono dalle 8 di mattina alle 20 di sera, quindi senza interventi serali che erano quelli più numerosi e forse anche più utili negli anni passati. Sarà operativo sino a sabato 25 agosto, per un periodo decisamente più ridotto rispetto agli anni precedenti allor- nell'ex caserma dei carabinieri di viale Leonardo Da Vinci, dove saranno distaccati per 47 giorni 22 agenti. Agenti che provengono dalla questura di Forlì e dal commissariato di Cesena, in aggiunta a una quota parte di organico inviato dal Ministero degli Interni (di cui 3 dal Caps di Cesena) oltre a due pattuglie di polizia di frontiera. Il presidio di Cesenatico, che estende il suo rag- quando rimaneva in funzione dalla seconda metà di giugno sino alla prima decade di settembre. La stretta e il ridimensionamento nell'organizzazione del presidio estivo della polizia a Cesenatico evidentemente c'è stata e riguarda anche il servizio di fotosegnalamento, per il quale ci si dovrà rivolgere a Forlì o a Cesena. Il comando è come negli ultimi anni ubicato di apertura del posto fisso di polizia al quale hanno partecipato tra gli altri i rappresentati dei comuni interessati e referenti di tutte le forze dell'ordine presenti e operanti sul territorio.Presenti il prefetto Angelo Trovato e il questore Antonino Cacciaguerra. In attesa dell'assegnazione del numero di telefono fisso, la sede di polizia di Cesenatico risponde al 334 6905531. gio di azione anche alle frazioni e alle località balneari di villeggiatura di Gatteo, Savignano e San Mauro Mare, sarà retto da tre sostituti commissari, che si alterneranno al comando. Il primo turno fino al 24 luglio è affidato a Vito Mazzilli, il secondo fino al 9 agosto a Stefano Santandrea, il terzo e conclusivo (fino al 25 agosto) a Giovanni Neri. Ieri pomeriggio c'è stata l'inaugurazione ufficiale Pagina 31 Sospetta meningite per piccolo turista L'inaugurazione del posto di polizia estivo Pagina 3 di 20 press LinE 10/07/2012 Scatta oggi il Giro di Polonia a tappe (conclusione lunedì prossimo). Al via anche i due romagnoli Alan Marangoni e Manuel Belletti nel plotone di 200 corridori. Sala Monferrato (To). Con Francesco Bartolini, la Sidermec F.11i Vitali sugli scudi. Infatti nel 15° Giro del Monferrato di mattina Bartolini, in un arrivo in quartetto, vince allo sprint mentre di pomeriggio coglie la piazza d'onore nella cronometro e, poiché la "combinata" era regolata dai tempi, come rilevabile dagli arrivi, Bartolini "paga" 4 ornere di Forti e Cesella Ciclismo. Da oggi a lunedì i due romagnoli al Giro di Polonia Marangoni e Belletti, si riparte secondi, perciò la classifica finale è questa: 1. Marengo, 2. Bartolini. Arrivo in linea. 1. Francesco Bartolini (Sidermec F.11i Vitali) ha percorso km 89, alla media di 38.279; 2. Alessandro Terraneo (Castanese); 3. Alberto Marengo (Castanese); 4. Simone Carantoni (Junior Team); 5. Simone Sampaoli (Sidermec F.11i Vitali) a 3". Arrivo Cronometro. 1. Alberto Marengo (Castanese) ha coperto km 22 alla media di 42.581; 2. Francesco Bartolini (Sidermec Vitali) a 4"; 5. Cristian Marini (Sidermec Vitali) a 51"; 9. Luca Morlino (Sidermec Vitali) a 1'15". Combinata: 1. Marengo, 2. Bartolini. Elite&Under. Romagnoli sul podio nel 58° Giro del Montalbano concluso a Bacchereto (Po). Si tratta di Christian Barchi (Banca Pop Er) e Matteo Gozzi (Bedogni) ri- spettivamente 2° e 3° alle spalle del vincitore locale Thomas Pinaglia (Idea Shoes) con un vantaggio di 8" alla media di 40.197 su km 143. A Cittadella (Pd), Giro del Medio Brenta e decimo posto per Manuel Senni (Colpack) sulla scia del vincitore Matteo Busato (Idea Shoes) Coppi & Bartali dal 2013 prende casa a Gatteo. Il Gs Emilia del bolognese Adriano Amici prepara la sua corsa più famosa a tappe, che scatterà con le consuete due prove: linea e cronosquadre, proprio da Gatteo. (m.b.) .Andre a Costa-Yeahiato, a d I tape Pagina 4 di 20 n Resto del Carlino press LinE CESENA 10/07/2012 Tun arcu m ore ian sPiaa a ' , chi lh nngrazia, n,o ARRA da Vron e q • b ntn .o tse da parte aet ag , .. • urla!: filarrd tlifista • >fiancarlo -ancar-). en V Itt t int ... del, , baia Bagialni ?grin° e C ' ' o,t.i NT stra madre Erts e s le re raaz N ----- racconta la.0.°<(' banig daiPaol " ' g :l.'e:i ''ani6lQ° lare :9 2 .s7tata tratta anriii o vanna ba - au7nti gi .' sc?no s? "eenut ,. , vespa te' - ini-bogn12::-chees3sim sono'prodigati am massaggio carata,o, t,, ' • 4. e delibrillak'w lino all a d a ell'am .ete b . , , ; 1 z 2 7z I a_no zo:;era c .4lie t'. . v ' gàt.1-,'llai' Vol ez <39no ringraziare s,vamelite. il team d ilz e , , i trzate 0 < , ; ,,,, e la ,mp e adm s . ncr' la de p,d„..e' i•l°1e''- .,ielaspPj . g'-fegessd'°:15:1kaiviera ..ro..mag,,,n, di o fson r az;i orm de e ita r assicurateteas alcda„0 es". ni. e—vnu se gu corsi Ione ed è , ,nzal2t-fnt.:4>ncìhzeie,49,an'::e, , z .Bu ,18 , "e*aii a .r° rscnale q ''a lize a ° ' anch e 11 co da occo ,nìPo di. nto, Ceu,S:na ch.re,p d Terapia h4 ne l pa'n pa no p hs4aì';' P 'í:,it,?.lrar,h-?s- traart4 t0' dii essere u». nal punta d'a 'edceci le iole.spnze aanel ' 01 della ,an<ta ' pubbizea», 9 ;.'"Gi aa; - 1: aZ (li a.meg. einniAna Pagina 5 di 20 n Resto del Carlino press LinE 10/07/2012 CESENA LE STUDENTESSE PIÙ BRILLANTI DEL MONTI VERSO L'UNIVERSITÀ «Addio Aristotele preferiamo l'economia» , Chiara Aloisi Eleonora Eluda ARCHIVIATA la maturità conquistata a pieni voti, è tempo di scelte importanti per i `campioni dello studio' del liceo Monti, che si apprestano a decidere del proprio futuro. Le idee sono chiare più o meno per tutti e, complice la crisi, nella scelta della Molta universitaria l'orientamento è verso settori che offrano aspettative lavorative. «Sono stata presa alla Bocconi di Milano, alla facoltà di economia e numagement debutta Chiara Aloisi della 3`1A, indirizzo classico- Le materie umanistiche mi affascinano, ma dopo cinque anni volevo fare qualcosa di nuovo. Mi sono avvicinata al mondo dell'economia tramite la mia famiglia che lavora nel mondo del commercia>. I patemi subiti per le prove d'esame sono già un lontano ricordo. «La bestia nera è stata la versione di greco di Aristotele. Anche quest'anno la nostra sezione si è confermata la migliore della scuola», dice. Ha scelto di apprqfondire all'Università discipline economiche anche Giulia Lombardi, della 5aE Giulia Lombardi (sezione linguistico). «Ho cercato di impegnarmi al massimo, consapevole che i risultati sarebbero arrivati afferma . Sono orientata per la facoltà di economia, ancora indecisa se a Bologna o Farli. Alle superiori ho studiato lingue perché orno viaggiare e venire a contano con culture diverse, ma per il lavoro ho scelto altro». Forse sceglierà di studiare fuori città anche Eleonora Buda, della 5aG, indirizzo socio psicopedagogico, di Sant'Angelo di Gatteo. «Sto cominciando solo ora a guadarmi attorno dopo la sorpresa del 100, che davvero non mi aspettavo ammette —. Andrò all'open day alla Cattolica di Milano: mi interessa n particolare la facoltà di scienze linguistiche: mi piacerebbe infatti abbinare lo studio delle lingue a quello dell'economia. Mi interessa anche la psicologa, ma sono realistica e penso propenderò per un settore che mi offra più aspettative di trovare lavoro. Le passioni infatti possono sempre essere coltivate». Pagina 6 di 20 BEL COLPO! Dopo l'esperienza positiva di quest'anno il sindaco Vincenzi punta ad avere i corridori per due giorni Gatteo si lega alla Coppi e Bartali fino al 2015 GATTEO La Coppi e Banali è piaciuta e a Gatteo ci hanno preso gusto: nel Rubicone il ciclismo ha trovato ospitalità per tre anni. Dopo la prima positiva esperienza di questa primavera, la manifestazione organizzata dal Gs Emilia di Adriano Amici tornerà dal 2103 al 2015. Soppiantando, di fatto, le tappe di Misano e Riccione dato che nelle nuove edizioni il Riminese resterà escluso. Si partirà, appunto, da Gatte() con il doppio appuntamento della frazione in linea e della cronosquadre. Proprio come pochi mesi fa. Segno che la scelta di portare i pro in un terreno particolarmente fertile per le due ruote - basti pensare che di Sant'Angelo sono il pro Manuel Belletti e Pino Buda, il più longevo sponsor italiano di ciclismo - si è rivelata azzeccata. Merito di Amici, del sindaco GianlucaVincenzi ma anche dello stesso Buda. "Per le verità stavolta non c'entro niente si schermisce il patron della Sidermec - Hanno firmato per tre anni? Non ci credo neanche io". Questo non significa che se servirà un aiutino Buda si tirerà indietro: "Vediamo, ogni cosa a suo tempo. Ora la priorità è pensare al Memorial Pantani del 15 settembre, poi ci concentreremo anche sulla Coppi e Banali". Il primo cittadino è raggiante per l'accordo raggiunto: "Dal 2013 proviamo a fare da apripista alla Coppi e Bartali - spiega Vincenzi Que- Vincenzi, sindaco di Gatteo st anno abbiamo avuto Riscontri totalmente positivi, sia dal mondo sportivo che da quello civile. E pure dai comuni limitrofi. La comunità ha apprezzato. Bisognava fare il bis". Quanto ai percorsi, probabilmente saranno rivisti: "Saranno un po' più difficili ma la grande novità potrebbe essere quella di strutturare l'iniziativa su due giorni - continuaVincenzi -. Due settimane prima della Pasqua è un'ottima promozione turistica e un bella opportunità per gli alberghi e le attività commerciali". La Coppi e Bartali per il 2013 ha confermato anche i legami con Fiorano Modenese, Pavullo e Crevalcore. Da segnalare infine, tra le località di arrivo, il ingresso di Monticelli Terme, nel Parmense. Pagina 13 12125 1110 Barchi, la zampata del ciclista operaio Filippo Bedes. le suona a lutti n salita ad Este Pagina 7 di 20 Buchi, la zampata del ciclista operaio ELITE II cesenate della Banca popolare dell'Emilia-Romagna è secondo nell'arrivo in salita al Giro del Montalbano, a Prato: "Ma correre è solo un divertimento, il mio lavoro è all'Orogel" Ottimo terzo il santarcangiolese Matteo Gozzi, sempre in fuga assieme all'altro romagnolo S e arrivi secondo di solito sei il primo degli sconfitti ma se fai l'operaio alla Orogel e nel (poco) tempo libero vai in bici e sfiori la vittoria, allora tanto di cappello. Il ciclista lavoratore in questione è il cesenate Christian Barchi. L'impresa invece è stata firmata domenica à 58° Giro del Montalbano, a Prato. Barchi, che corre per la Banca popolare dell'Emilia-Romagna, è rimasto in fuga per tutto il giorno assie- me all'altro romagnolo Matteo Gozzi (Bedogni-Natalini) e sulla salita finale di Bacchereto si è reso protagonista di un tentativo di rimonta che non è andato a buon fine per soli 8". Primo il lucchese Thomas Pinaglia, secondo Barchi, terzo l'ottimo Gozzi a 15", anch'egli in grande rimonta. Per l'Elite santarcangiolese continua l'ottimo momento con l'ennesimo piazzamento: "Sto bene, peccato che le prossime corse siano solo nel Under 23: Pacioni privato del 7° posto Il fotofinish non ha funzionato! fine settimana", dice Gozzi. Per Barchi invece c'è la soddisfazione del primo risultato importante fra gli Elite. Il giusto premio per un ragazzo che si sacrifica due volte, in fabbrica e sui pedali. Serietà esemplare ma anche animo leggero: "Noi della Popolare - racconta Christian siamo una piccola squadra. Ci arrangiamo e prendiamo quello che viene". Quest'anno per lui è arrivato anche il titolo di campione regionale Elite grazie al 12° posto alla Coppa Varignana. Buon scalatore, Barchi negli anni scorsi si era distinto con gli amatori del Borello dopo una prima stagione sfortunata tra gli Under 23 con la Dà Fiume: "Ero dimagrito troppo, non andavo più e decisi di smettere col ciclismo". Poi le belle prestazioni nelle granfondo - tra le quali un secondo posto alla Fondriest di Castrocaro - lo hanno convinto a tornare fra i dilettanti: "Ma non mi faccio illusioni, difficilmente il ciclismo sarà il mio lavoro. Corro solo per divertimento". E in effetti ci deve essere un gran gusto a battersi con chi fa l'atleta à 100%... Sfortuna Pacioni: piazzamento fantasma Luca Pacioni sabato Elite d'oro II cesenate Christian Barchi e (a dx) Matteo Gozzi scorso è giunto settimo in volata ad Omago (Milano) nel 44° Nino Ronco. Un piazzamento onorevole per l'Under 23 di primo anno del Team Colpack ma che non risulta in nessun ordine di arrivo: il fotofinish non ha funzionato. Una vera disdetta per il gatteese al secondo piazzamento nella categoria. Pagina 13 flIZ ZEIE1 r:7 Barchi, la zampata del ciclista operaio Filippo Bevi cM1l le suona luttiIn sana ad Este Pagina 8 di 20 press unE ItaliaOggi 10/07/2012 Uso gratuito degli immobili, lo Stato ci guadagna 120 mln Con la reciproca concessione gratuita dell'uso di immobili tra Stato ed enti territoriali, prevista dal decreto legge sulla spending review, l'affarone lo ha fatto senza dubbio il primo. Sì, perché a fronte di canoni erogati dallo Stato alle amministrazioni territoriali per 132 milioni di euro annui, queste ultime, per la stessa ragione, corrispondono alla pubblica amministrazione poco meno del 10%, ovvero 12 milioni di euro. In pratica, con un tratto di penna, si sistema il bilancio a favore dello Stato per 120 milioni di euro annui. È quello che si desume dalla lettura della relazione illustrativa al decreto legge n. 95/2012, in particolare alle disposizioni recate dall'articolo 3, comma 2 in materia di «uso gratuito allo Stato di beni di proprietà degli enti territoriali e viceversa». Come noto (si veda ItaliaOggi del 7 luglio scorso), la disposizione in oggetto modifica alcune previsioni contenute all'articolo 11 del dpr n. 296/2005. Oggi, si legge nel testo della relazione, le amministrazioni dello Stato utilizzano immobili di proprietà delle regioni ed enti locali (per finalità istituzionali), a fronte di canoni per complessivi 132 milioni di euro annui. Dall'altro versante, le amministrazioni territoriali, per le stesse motivazioni, corrispondono allo Stato, solo 12 milioni di euro. Quanto determinato dal decreto legge sulla spending review, comunque, non è una vera e propria novità sul panorama legislativo. Già otto anni fa, con l'articolo 1, comma 439, della legge 311/2004 (la legge finanziaria 2005) si stabiliva che le condizioni agevolative previste dalla normativa in favore di regioni, enti locali, università ed enti pubblici in materia di utilizzazione di beni immobili di proprietà dello Stato fossero applicate in regime di reciprocità, in favore delle amministrazioni statali che utilizzavano, per finalità governative, immobili di proprietà degli stessi enti. Ma la nonna, pur introducendo un principio di carattere generale, non aveva natura coercitiva, col risultato di aver trovato attuazione «molto di rado». Pertanto, adesso si interviene in maniera più chiara ed incisiva, modificando il conuna 439 della citata legge finanziaria 2005. La ratio è quella di garantire un regime di gratuità in favore delle amministrazioni dello Stato che utilizzano beni di proprietà di regioni ed enti locali, a fronte del riconoscimento della medesima agevolazione a questi ultimi per l'uso di immobili di proprietà dello Stato. Peccato che a fronte di questa unilaterale decisione dell'esecutivo Monti di «parificare» canoni di locazione attivi e passivi, l'unico che ne uscirà sorridente sarà proprio lo Stato. Agli enti territoriali viene concessa solo una via d'uscita. Ovvero, quella di recedere dal contratto in corso alla data di entrata in vigore del decreto legge sulla spending reIl deerelo sulla view, ma entro il prossimo 31 spending review e dicembre, «anche in deroga ai le relazioni d'aetermini di preavviso stabiliti eoinpagnamento su dallo stesso contratto». Antonio G. Paladino Nvw t —ORtproduzione nservata—. dortilieiiÌi Pagina 29 Proi ince, dai i agli risparmi incerti Pagina 9 di 20 press LinE 10/07/2012 ItaliaOggi int.enti ve U volo to o e co onto col governo per a m ,agnare i piccoli coMuni verso l'assoétailOtdatuo:Uniò o convenzione ehe entroill° gennaio 2014, .700 mini-enti dovranno gestire tutte le funzioni in forma associata. E dovranno essere assistiti'in'questo proceaao , affinéhé prodilta reale Vantaggio 'per lé amministrazioni e i Mauro Guerra, coordinatore nazionale Anci piccoli comuni, non è persona incline ai facili entusiasmi. E, pur esprimendo soddisfazione per le disposizioni inserite nella spending review («che hanno corretto gli errori dell'art. 16 del di 138/2011») mette in guardia: lior ,ei ew? té . bD il a csrpi:47èaot l.:s1).te _ bi!ie ,am iti 1macuni eeconomon,:en°04. p<7iD c 04 d o :(el Più' 4endin isf dall , Kis 13iiaaposta g l'evi lis in P re che i. ' ngsg_i_°1 aarl: itutio .., ott sti. _o e ihni • a so "azioni p o b e ges pegriisteonn:noch e oenal e n......__ pe ree a gh, i queste is no coll socmata e i.tw t o'alle--.:‹aa it stoni •"Ic - .hiede-silit fario èèi ...M di it ft:lo.t looea gbeatielp rieo: ti-4 E ia:. ofun Hug on _ d. , . ,mo_a , i m tt, ead . a . ll erytotosev;r tnrào, moaeo_ r ioau eoi: elonc.onur o m e e inv Piccolo en ideino pmn e11 g"?1 ibua . al a a o ul r ei se edehhler uohvia o tie 13n toi o er n a td re' linn e nu latteograL ' e-eg,fainksu 4 'Xi:Ili 'grande lavoro di OliAlittizinne. È stata , vaetrasil,aledriciOtémia , ., .e. ' .D• A questo si a bblIll. evee sdoetvtao ionti h e ciipra g e hi mano ni ao coma. essere delle abitanti. Ma i Problemi restano. ar..anin da. p ad(neti Rheeh . eaPsreat ei4'inpdi' ' tinr?oaiPdpeianpa:sstotaliimarebeheineiidtaorà, lg osl paveea.r' ArmtipnuuI en cicoi ungono i gli del,. d pPure non doveva «•aPextdirg.vwE . Con 2 miliardi in meno nel 2013 molti comuni rischieranno il dissesto Legare i tagli i unti inte rmedi è un critreiprieousmaorlatoc°11° eces: crnietedrcioeloason;tigt,nd oada a. a ella ; manovr z1 Pagina 29 °'='s-Fnpt~~ Prin ince, d'a i i agli risparmi incerti Pagina 10 di 20 press LinE 10/07/2012 R acimolare risparmi un po' dappertutto. Tranne che dall'eliminazione delle province che, allo stato, non porterà un euro nelle casse dello stato. Dagli affitti alle convenzioni Consip, dai prepensionamenti degli statali alla sanità, passando per l'obbligo di utilizzare i servizi del Mef per le buste paga, la relazione tecnica allegata al decreto legge sulla spending review (dl n. 95/2012) dà bene l'idea del certosino lavoro di monitoraggio della spesa pubblica messo a punto dai tecnici del governo Monti. Ma tra tante previsioni di risparmio, solo sulle province il governo mette le mani avanti ritenendo impossibile ipotizzare i benefici effetti sui conti pubblici che deriveranno dall'accorpamento degli enti di secondo livello. Di certo, si legge nella relazione, non ci saranno oneri perché contestualmente al trasferimento delle funzioni ai comuni saranno anche trasferiti i beni t le risorse finanziarie, umane e strumentali. Ma quanto ai risparmi, l'effettiva quantificazione sarà possibile solo dopo il dpcm che il governo dovrà emanare entro 60 giorni. Cedolini degli statali. Dal 1° ottobre 2012 le p.a. dovranno stipulare convenzioni con il ministero dell'economia (o utilizzare i parametri di qualità e di prezzo in uso al Mef) per la compilazione dei cedolini. E solo da questo intervento il governo prevede di risparmiare 210 milioni di euro, ossia quattro volte i risparmi attesi dalla riduzione dei buoni pasto a 7 euro. Una cifra a cui si arriva considerando che, a fronte di 1.346.667 stipendi gestiti dal Mef, ce ne sono ancora un milione e 750 mila (enti locali, enti di previdenza, forze armate) non ancora centralizzati. Basta ipotizzare un costo medio di 10 euro a cedolino, moltiplicarlo per 12 mensilità e per l'intero personale non servito dal ministero, e il gioco è fatto. Ma i risparmi potrebbero essere maggiori tenendo conto anche dei costi interni sostenuti dalle amministrazioni che erogano da soli i servizi stipendiali: in media 44 euro al mese per dipendente. Esuberi. Il clou dei risparmi della spending review è ovviamente il taglio della spesa per il personale della p.a. che il governo vuole abbattere ricorrendo alla messa in disponibilità per due anni all'80% dello stipendio e ai prepensionamenti. Per il governo si tratta di misure che non produrranno un effetto boomerang sui conti dello stato perché la maggiore spesa pensionistica sarà compensata dalla minore spesa per gli stipendi. L'unico peso sulla finanza pubblica arriverà dell'anticipo del tfr per coloro che ne hanno già diritto al 31/12/2011 (gli altri incasseranno il trattamento di fine rapporto solo nel momento in cui ItaliaOggi I numeri della manovra nella relazione al dl 95. Con i cedolini gestiti dal Mef si risparmiano 210 mln Province, dai tagli risparmi incerti Prime stime tra due mesi. I prepensionamenti pesano nel 2013 Ministeri Enti pubblici Enti territoriali Totale Ministeri ed enti pubblici Enti territoriali Totale matureranno i requisiti). Ma si tratterà di un onere limitato al 2013, quando l'anticipo della liquidazione agli statali peserà sui conti pubblici per 172 milioni di euro. Una cifra che sarà poi totalmente ammortizzata nei tre anni successivi (114 milioni di risparmi nel 2014, 29 nel 2015 e 29 nel 2016). I dipendenti di troppo nella pubblica amministrazione sono stati stimati in 24 mila unità. I possibili esuberi sarebbero 5.600 nei ministeri, 5.400 negli enti pubblici non economici e circa 13 mila negli enti territoriali (con esclusione delle regioni). Tra questi coloro che hanno maturato i requisiti per andare in pensione al 31 dicembre 2011 sono 8 mila suddivisi tra ministeri ed enti pubblici (6 mila) ed enti locali (2 mila) Tutti gli altri 16 mila lavoratori matureranno i requisiti ante-riforma Fornero nel corso del 2012 e nel 2013 accedendo al trattamento pensionistico nel 2013 e nel 2014. Si tratta, avverte l'esecutivo, di stime indicative perché, soprattutto negli enti locali, il numero di lavoratori in eccesso si potrà conoscere solo dopo l'emanazione dei dpcm che dovranno individuare la dimensione ottimale degli organici. Convenzioni Consip. L'obbligatorietà delle convenzioni Consip per gli enti locali porterà 5.600 5.400 13.000 24.000 6.000 8.000 a risparmiare 480 milioni nel 2013 e 960 nel 2014. A regime, nel 2015, il beneficio per i conti pubblici dovrebbe assestarsi a quota 1,6 miliardi l'anno. Nella relazione tecnica il governo Monti individua un target minimo di risparmio da raggiungere: recuperare almeno il 10% del valore degli acquisti non effettuati tramite la spa del Mef che si aggira intorno a 16 mld di euro Sanità. In questo settore i risparmi attesi sono di 900 milioni nel 2012, 1,8 miliardi nel 2013 e 2 miliardi dal 2014. Rettifiche. Le pubbliche amministrazioni devono continuare a pubblicare gli avvisi e i bandi di gara per estratto su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si eseguono i contratti. La norma, contenuta nel dlgs 163/2006, risultava soppressa dall'articolo 1, comma 5, del dl 95/2012. Ma sulla Gazzetta Ufficiale n. 158 di ieri è stato pubblicato un avviso di rettifica relativo a tre disposizioni del dl 95. La principale rettifica riguarda proprio la pubblicazione dei bandi, e vi si specifica che l'articolo 1 «reca, per mero errore informatico, il comma 5, che pertanto deve ritenersi non pubblicato». Pagina 29 Prm in e. dai tagli risparmi incerti gre~ Pagina 11 di 20 press LinE 10/07/2012 ItaliaOggi Ai dipendenti saranno applicate come tutela soltanto le regole sui licenziamenti collettivi Tagli anche alle società in house Sul personale stesso trattamento di chi detiene il capitale DI LUIGI OLIVERI e società in house, a totale partecipazione pubblica, saranno sottoposte a tagli organizzativi e al personale simmetrici a quelli previsti dalla spending review per gli enti che ne detengono il capitale. Messa in liquidazione. Il capitolo più rilevante riguardante le società è il divieto, riguardante tutte le pubbliche amministrazioni, comprese quelle locali, di costituire società o detenerne partecipazioni se abbiano per oggetto sociale la prestazione di servizi a favore delle stesse pubbliche amministrazioni. Coinvolte nel divieto sono non le società che gestiscono servizi pubblici in favore dei cittadini, ma le società strumentali, che erogano servizi a vantaggio degli stessi enti costituenti o che svolgono funzioni amministrative in modalità privatistica. Al divieto di costituire o partecipare alle società che erogano servizi alle amministrazioni di abbina l'obbligo di scioglierle entro il 31/12/2012, se il capitale interamente pubblico. Se, invece, il capitale è misto, gli enti pubblici dovranno vendere con procedure ad evidenza pubblica le partecipazioni non totalitarie detenute alla data di entrata in vigore del decreto sulla spending review. In alternativa, gli enti detentori del capitale possono alienare la loro partecipazione totalitaria, sempre con gare a evidenza pubblica, assegnando contestualmente il servizio all'acquirente, per un periodo di cinque anni decorrente dall'1/1/2014. Dunque, l'ordinamento italiano rinuncia del tutto ad attuare l'istituto riconosciuto dal diritto europeo delle società in house. Laddove gli enti decidano di sciogliere le società o non riescano ad alienarne il capitale entro il 31/12/2013 potranno torna- L re a svolgere direttamente con le loro strutture i servizi affidati alle partecipate, oppure acquisirli mediante gare d'appalto nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale. Si salvano le società che erogano servizi in favore dei cittadini, che svolgono compiti di centrale di committenza le società ex art. 4, commi da 7 a 10, del dl 87/2012, le società individuate, in relazione alle esigenze di tutela della riservatezza e della sicurezza dei dati, nonché all'esigenza di assicurare l'efficacia dei controlli sulla erogazione degli aiuti comunitari del settore agricolo, Acquisizione di servizi da associazioni e fondazioni solo con gare. Del resto, il decreto impone che a partire dall'1/1/2013 le pubbliche amministrazioni potranno acquisire a titolo oneroso servizi di qualsiasi tipo da enti di diritto privato di cui agli articoli da 11 a 42 del codice civile (associazioni e fondazioni), anche in base a convenzioni, ma esclusivamente in base a procedure previste dalla normativa nazionale in conformità con la disciplina comunitaria. Niente più aggiramenti, dunque, alle regole degli appalti mediante la costituzione di fondazioni ed associazioni, espediente al quale negli ultimi tempi molte amministrazioni hanno fatto ricorso per evitare le gare. Per altro, aggiunge il decreto, gli enti di diritto privato di cui agli artt. 11-42 del codice civile, che forniscono servizi a favore dell'amministrazione stessa, anche a titolo gratuito, non potranno ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche. Dalla tagliola sono escluse le fondazioni istituite con lo scopo di promuovere lo sviluppo tecnologico e l'alta formazione tecnologica. Personale. Alle partecipate si estendono le disposizioni limitative delle assunzioni previste per l'amministrazione control- lante (tetti di spesa e limiti alle assunzioni); le società quotate avranno maggiore autonomia di scelta. Resta fermo l'obbligo di assumere mediante procedure sostanzialmente concorsuali, come prevede l'articolo 18, comma 2, del dl 112/2008. Ma, a decorrere dal 2013 le partecipate in house superstiti possono avvalersi di personale a tempo determinato ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa nel limite del 50% della spesa sostenuta per le rispettive finalità nell'anno 2009. E sempre dall'1/1/2013, fino al 31 dicembre 2014 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti delle partecipate in house società di cui al comma 1, ivi compreso quello accessorio, non può superare quello ordinariamente spettante per l'anno 2011. Ricadute occupazionali. Non sono state stimate le conseguenze occupazionali del piano di sostanziale dismissione delle partecipate in house. Per effetto delle liquidazioni, tuttavia, parecchie migliaia, forse decine, di dipendenti dovrebbero essere licenziati. Gli effetti sul personale para pubblico del dl 95/2012 potrebbero essere molto più ampi di quelli riferiti ai dipendenti pubblici veri e propri. Ovviamente, visti i diffusi tagli alle dotazioni organiche, è impensabile l'assorbimento del personale delle società in house negli organici degli enti che le partecipano, anche perché c'è il problema della selezione, che per la gran parte è avvenuta senza concorsi. I dipendenti delle società conducono rapporti di lavoro di diritto privato veri e propri. Per loro, dunque, si applicheranno, come tutela, solo le regole sui licenziamenti collettivi e, dunque, se spettanti a seconda della tipologia di enti, la nuova Aspi. Pagina 30 Tagli :indie alle soi.ielà Pagina 12 di 20 holase press LinE ItaliaOggi 10/07/2012 t uff" O o de duali di gloiio ni P n parole iene o l'obebalig br°06 siitl ri batEteos,rle,oy ,Prd e r. a"clan sol a resela suine dei c on i atti sodelbani ara sul quotiScatta poi diani I l'obb.11870 amministrazioni I rpiut e in- publiche stipul ati alla. P.A. su be e servizi qual nel c orso igl P pe quelli nel contratto in essere. Fermo restando che le amministrazioni centrali dello Stato, già corrente esercizio finanziario, devono assicurare una riduzione delle predette spese. E' quanto si ricava dalla lettura dell'articolo l del decreto legge sulla spending review, che intende dare un ulteriore giro di vite alle procedure di acquisto di beni e servizi nella P.A. e, al tempo stesso, garantirequei principi di trasparenza che devono sottostare alla mission istituzionale della P.A. Innanzitutto, il primo cornuta non va certo per il sottile. Tutti i contratti che saranno stipulati senza che si ci sia approvvigionati presso gli strumenti messi a disposizione dalla Consip, sono nulli e generano oltre all'illecito punito dal punto di vista disciplinare anche responsabilità amministrativa innanzi alla Corte dei conti per il dirigente che li sottoscrive. Tuttavia, è ancora possibile sottoscrivere contratti con altre centrali di conunittenza, ma solo se detti parametri sia : nopiùfavrel(cmnt)aqueli del mercato Consip. Per i piccoli comuni, al fine di superare le ovvie difficoltà, è congeli- economi, t gli strumeni a disposizione da essiP anche pe r ; guati reser. * gas gis elettriea e carburanti , telefonia fiSaa e mobile. Previsto altresì per le amministraz ioni pub. Michee, l'Obbliqo di esso nego contratto e servizi foniltura dj berti recesso nte sottoscritto, eo11preavviao on inferiore a quindici giorni e con obbligo dlPagareprestss le ioni en conca*, già eseg delle Couite, te, quando wallietrid contratte siosi corso delloa stesso quelli lo siano o •orativisedo& Atteiud :itl caso . reeessessere• 4.1 oy essere d rtedeve sigu piena informativa fini delItile=ca contro tivit "liti, ai ella stessa p.A..110 sureessilm,Co statone d A breve, infine, il ~economia metterà a disposizione, per il tramite di Consip, un nuovo sistema di gestione dei beni e dei servizi che andrà ad implementare quello oggi gestito dalla stessa Consip. Mentre lo stesso dicastero di Via XX Settembre sarà impegnato, a braccetto con l'onnipresente Consip, a varare un piano immediato di dis" missione di beni mobili, anche grazie all'impiego di strumenti telematici. onio G. Pa Pagina 31 Dipendenti pubblici. fermi tutti GB SOFTWARE VINCENT T27.7.77 Ga so,..... Pagina 13 di 20 55. Ituggtt,tr4. press LinE ItaliaOggi 10/07/2012 Dalle Dogane ai consorzi locali, già visibili gli effetti combinati dei decreti 87 e 95/2012 Dipendenti pubblici fermi tutti Assunzioni e promozioni bloccate in agenzie fiscali ed enti DI LUIGI OLIVERI B locco generalizzato delle assunzioni, delle promozioni e dei trattenimenti in servizio. Sono già visibili gli effetti operati della riorganizzazione delle agenzie (dl 87/2012) e della spending review (dl 95/2012) sulla gestione dei dipendenti pubblici. Si tratta di una fortissima deterrenza ad attivare decisioni che comportino la crescita della spesa o dei posti occupati nelle dotazioni organiche. Insomma, se per le sole province il legislatore ha stabilito un divieto espresso di effettuare assunzioni a tempo indeterminato, l'intera galassia della pubblica amministrazione sta facendo i conti con le profonde trasformazioni indotte dai provvedimenti di riorganizzazione varati dal governo. Ad esempio, l'Agenzia delle dogane con una determinazione del Direttore dello scorso 5 luglio ha preso atto dell'obbligo ricadente sulle agenzie fiscali di ridurre le dotazioni organiche dirigenziali, secondo quanto stabilito dall'articolo 4, comma 1, del dl 87/2012, che costituisce il «modello» della cura dimagrante al personale utilizzato dalla spending review: il 20% di dirigenti in meno e il 10% del personale delle altre qualifiche in meno. L'Agenzia qualche tempo fa aveva attivato una procedura finalizzata ad accogliere alcune istanze di «trattenimento in servizio» di dirigenti dell'ente. In sostanza, l'Agenzia aveva valutato possibile mantenere per ancora due anni il rapporto di lavoro con dirigenti che avevano maturato già i requisiti per il pensionamento. Ma, il dl 87/2012 scompagina, ora, il quadro decisionale e impone di rivedere le scelte. È evidente, come del resto espressamente sancito dal decreto sulla spending review, che la riduzione delle dotazioni di dirigenti deve necessariamente passare in primo luogo dall'attuare velocemente i pensionamenti, senza poi procedere al turnover. Il trattenimento in servizio è un istituto pensato, invece, per prolungare il rapporto di lavoro anche nei confronti dei dipendenti che dispongano dei requisiti per cessare dal servizio. Da qui la decisione del Direttore dell'Agenzia delle dogane di non accogliere tutte le istanze di trattenimento in servizio già presentate o che saranno presentate dai dirigenti pensionamento, per rendere più semplice e corretta l'attuazione della prescritta riduzione delle dotazioni dirigenziali. Nello stesso modo ha già deciso di muoversi «Linea Group Holding», la struttura operativa costituita dalle società patrimoniali Cogeme, Aem Cremona, Asm Pavia, Astem Lodi e Scrp Crema, che ha stabilito di sospendere il rinnovo delle cariche del Cda. Infatti, si tratta di un gruppo di società partecipate, le quali, per effetto del dl 95/2012, debbono intanto verificare la sussistenza dei presupposti per rimanere in piedi e non essere liquidate e, poi, rivedere i criteri di composizione della governance, visto che i membri del consiglio di amministrazione non potranno superare il numero di tre. Ma, in generale, la necessità di verificare gli esuberi entro il mese di ottobre impedisce nei fatti alle amministrazioni statali di modificare gli assetti degli organici con assunzioni o promozioni. Pagina 31 ,e. Dipemleati pubblici, fermi tolti GB SOFTWARE:VINCENTE PEP NATURA! Pagina 14 di 20 press LinE 10/07/2012 ItaliaOggi Paritarie, pioggia di cartelle Imu Eppure il premier Monti si era impegnato per l'esenzione Pagina a cura DI EMANUELA Micucci 1 regolamento annunciato non arriva e l'agenzia delle entrate invia alle scuole paritarie una serie di cartelle esattoriali Imu, che però il primo ministro Mario Monti aveva garantito che non avrebbero dovuto pagare. Una partita dai vantaggi minimi per le casse dello Stato rispetto ai 9,55 miliardi di euro incassati a giugno dal Tesoro con la prima rata dell'imposta: molto meno di 100milioni di euro, ricorda il direttore dell'Anci Angelo Rughetti, riportando la cifra individuata nel rapporto finale del gruppo di lavoro sull'erosione fiscale per gli immobili di tutti gli enti no-profit, non solo quelli ecclesiali e non solo le scuole paritarie. Altri dati certi, infatti, non sono disponibili. Mentre resta l'ambiguità sull'esenzione dall'Imu alle paritarie senza fine di lucro, che Monti a fine febbraio aveva promesso di chiarire in un apposito regolamento, che si sarebbe dovuto emanare da oltre due mesi. «É in corso di definizione», albi ' uncia giovedì scorso il sottosegretario all'economia Vieri Ceriani, rispondendo a un'interrogazione del deputato Pdl, Gabriele Toccafondi. Di fronte alla difficoltà di interpretazione della categoria «non commerciale riferita a enti non profit e onlus» Ceriani ribadisce l'esenzione per l'edificio utilizzato da un ente non commerciale e destinato esclusivamente all'attività didattica paritaria e con gli eventuali avanzi di gestione reinseriti totalmente in questa attività. Tuttavia, la mancanza della circolare ministeriale alimenta la confusione come mostrano i solleciti di pagamento per l'acconto Imu non versato alla scadenza dello scorso 18 giugno. Eppure, «sarebbe bastato precisare nella legge cosa si intende per modalità non commerciali», precisa padre Francesco Ciccimarra, presidente dell'Agidae. Neanche la circolare n.3/DF del maggio 2012 risolve i dubbi. Tanto che la Fism ha applicato «rigorosamente la circolare del ministero delle finanze n.2/2009, che regolamentava l'applicazione dell'Ici - spiega Luigi Morgano, il presidente -. Qualora l'atteso decreto portasse modifiche, si potrà regolarizzare la posizione con un ravvedimento operoso alla scadenza del pagamento della seconda rata, il 16 dicembre». Morgano, inoltre, ricorda che la Cassazione (sentenza n.4685 del 23.3.2012) ha definito non punibile l'autore della violazione quando essa è determinata da obiettive condizioni di incertezza su portata e ambito di applicazione delle disposizioni alle quali si riferiscono. Mentre Toccafondi si richiama «alle leggi Amato e Berlinguer», in base alle quali è prevista l'esenzione per la scuola pubblica, statale e no. «Le scuole paritarie non devono pagare l'Imu così come non lo pagano le scuole pubbliche - aggiunge il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione -. Fanno parte tutte dello stesso servizio scolastico nazionale. Quello che offrono allo Stato è un servizio e anche, datti alla mano, un grosso risparmio», pari 6 miliardi di euro all'anno secondo il dossier dell'AGeSc. «Qualcuno fa finta che non sia chiara una differenza che invece è chiarissima — commenta Marco Masi, presidente del Foe - tanto che da 5 anni (Finanziaria del 2007) al Miur le scuole paritarie sono divise tra divise tra scuole paritarie senza scopo di lucro e scuole paritarie con scopo di lucro». Intanto, molti genitori, insiste Roberto Gontero, presidente AGeSC, «non'hanno se il figlio porterà a termine il ciclo scolastico nella stessa scuola dove l'ha iniziato. La retta per la scuola paritaria dovrebbe potere essere almeno detratta come credito d'imposta». ©Riproduzione riservata Pagina 43 Parliarie, pioggia di earielle him Pagina 15 di 20 press LinE II soler /,1 10/07/2012 Pensioni, 8mila statali in deroga L'alternativa è il trattamento di mobilità all'80%: buste paga ridotte fino al 50% Tra «stipendio» e «retribuzione» I salvaguardati Iltrattamento economico e gli effetti possibili con l'applicazione dello "scivolo" all'80% dello stipendio Le tutele previste dai N201/2011,214/2011,95/2012 Retribuzione Totale Voci comPfessiva Stipendiati Riduzione ale80% Differenza con retribuzione piena 52,0 Enti pubblici non economici 43.505 26.129 20.903 Regioni-enti locali 29.832 23.778 19.022 Ministeri 28.383 22.365 17.892 7,0 Agenzie fiscali 36179 23.934 19.147 47.1 Ricerca 42.142 34.745 27.796 Presidenza del consiglio 53.275 31.096 24.877 Scuola 30.201 26.351 21.081 Alta formazione artistica e musicale 36.309 32.802 26.242 Università 46.180 39.356 31.485 Matteo Prioschi Gianni Trovati Arriva il nuovo "esonero" dalla riforma previdenziale, e riguarda i dipendenti pubblici destinati a uscire dagli uffici per il dimagrimento della Pa. Si tratta, secondo le stime governative, di circa 8mila persone (si veda Il Sole 24 Ore del 8 luglio), che potranno essere accompagnati alla pensione con il vecchio regime purché il diritto all'assegno, determinato da 4o anni di servizio o dalle quote di età e anzianità, scatti entro il 2014 (e quindi i requisiti siano centrati entro il 2013). La nuova via d'uscita serve a ridurre il numero di dipendenti pubblici che rischiano di essere colpiti dalla mobilità all'80% dello stipendio, prevista nel 2011 e rilanciata con la spending review. La conseguenza sarebbe quella di un taglio fino al 50% della retribuzione effettiva, con un rischio maggiore nelle amministrazioni che non hanno attuato la prima revisione degli organici chiesta dalla manovra-bis dell'anno scorso. All'epoca, si chiese per legge di ridurre del lodo gli organici dirigenziali non generali - 40.000 Lavoratori in mobilità breve 25.950 Fondi di solidarietà 19.310 Contributori volontari 17.650 Esodati 12.890 34,0 Lavoratori in mobilità lunga 3.460 Esonerati dal servizio 950 Genitori di disabili 150 7,7 (calcolando per teste) e quelli del personale non dirigente (calcolando per spesa). La nuova riduzione, spiega il decreto sulla spending review, va aggiunta agli effetti della tappa precedente, per cui negli enti della Pa centrale che hanno glissato su quel passaggio la tagliola dovrebbe arrivare al 3o% per i posti da dirigente e al 20% per i costi degli organici non dirigenziali. Negli enti PR.EKNSONAKENTO Sarà possibile lasciare il lavoro con 40 anni di servizio o per quota: i requisiti devono scattare entro il 2013, assegni entro il 2014 locali, invece, il problema non dipenderà dagli organici ma dal personale effettivo: chi, in rapporto agli abitanti, ne ospita il 40% in più della media nazionale, dovrà agire di forbice. L'apertura previdenziale secondo il Governo sarà sfruttata da un terzo dei 24mila esuberi. Gli altri, la cui individuazione dipenderà anche dalle eventuali compensazioni fra Pagina 16 di 20 Ammortizzatori sociali Pa diverse, potranno tentare la strada del part-time o dello spostamento in altro ufficio (sempre che si trovino posti disponibili), altrimenti sarà interessata dalla regola della mobilità all'8o%, che potrà durare fino a 4 anni anziché i 2 previsti dalla regola originaria. L'80% in questione, però, si calcola sulle voci stipendiali, e non sul trattamento economico complessivo. A perdersi per strada sono le indennità di posizione, gli straordinari e le altre voci accessorie, che per tutto il pubblico impiego valgono 27 miliardi all'anno (il 23% del costo complessivo del personale). Nascono da qui gli alleggerimenti reali delle retribuzioni di chi sarà colpito dalla misura. Nelle medie di comparto, a temere gli effetti maggiori sono presidenza del consiglio ed enti non economici (Inps, Aci ecc.), dove le indennità accessorie pesano di più: andando a colpire i dipendenti più anziani, però, l'impatto può essere anche maggiore. Gli esuberi della Pa vanno aggiungersi ad altre categorie di persone che potranno andare in pensione prima dei 66 an- Pagina 10 press LinE II soie/2 10/07/2012 ni età la soglia limite effetto della riforma. Innanzitutto sono "salvi" tutti i lavoratori che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011. Inoltre il comma 15-bis del decreto legge 201/2011, come modificato dalla legge di conversione 214/2011, invece, prevede «in via eccezionale» ai dipendenti del settore privato iscritti all'assicurazione generale obbligatoria o forme sostitutive di andare in pensione a 64 anni. La clausola si applica agli uomini che entro la fine del 2012 maturano 35 anni di contributi arrivando a quota 96, cioè 6o anni di età e 36 di contributi o 61 e 35, ma si applica anche alle donne che, sempre entro la fine dell'anno, compiano 6o anni e vantino almeno 20 anni di versamenti contributivi. Seppur a fronte di una penalizzazione dell'assegno oscillante tra il 20 e il 3o% rispetto al sistema retributivo, con tagli più consistenti per gli stipendi più elevati, possono anticipare il tempo della pensione anche le lavoratrici con anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un'età di almeno 57 anni se dipendenti o 58 anni se autonome. Per loro c'è la possibilità di andare in pensione se si passa al sistema di calcolo contributivo e si matura la decorrenza della pensione entro la fine del 2015. Della pattuglia di lavoratori sottratti alle nuove regole, in base dei decreti legge 78/2009 e 78/2010, fanno parte anche le lavoratrici del settore privato che sono nate entro il 1951 e quelle del pubblico nate entro i11950 che hanno maturato 15 o 20 anni di contributi in base al regime previdenziale applicabile, in quanto hanno già maturato il diritto alla pensione anche se sono ancora al lavoro. Infine ci sono i izomila salvaguardati, così come definiti dai decreti legge 201/2011, 214/2011 (e relative leggi di conversione) e 95/2012, nei mesi scorsi oggetto di lunghi confronti tra governo, partiti politici e parti sociali. Tra questi il nucleo più consistente è costituito dai 4omila, anche se in servizio al 4 dicembre, oggetto di accordi siglati entro il 31 dicembre 2011 finalizzati alla gestione delle eccedenze occupazionali tramite ammortizzatori sociali. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 10 PensioniAmilasttaliinderon Pagina 17 di 20 press LinE Il Sole12 10/07/2012 L'Un Inizia domani a Palazzo Madama il percorso di conversione del decreto Attuazione in 70 tappe, ottobre decisivo per esuberi e Province Eugenio Bruno Marco Mobili ROMA Sui tagli di spesa lo Stato può attendere. Governatori e amministratori locali invece no. Da subito saranno chiamati a dare il loro pesante contributo alla causa spending review. Il tutto in pochi mesi. Subito dopo l'estate Regioni, Province e Comuni dovranno definire laripartizione del taglio sulla base dei consumi intermedi dell'anno precedente. In particolare gli enti locali e quelli territoriali dovranno lasciare sul piatto 2,3 miliardi, cui si dovranno aggiungere anche le riduzioni per 900 milioni al servizio sanitario nazionale. Il tutto da concordare in sede di Conferenza unificata (o Stato-città) entro il 30 settembre prossimo. Per i ministeri invece la tagliola scatterà soltanto a partire dal 2013.A differenza di quanto inizialmente annunciato il pacchetto di tagli non avrà alcun effetto sul 2012 e ammonterà a 1,5 miliardi l'anno per il triennio 2013-2015. Farà eccezione soltanto il taglio alle spese delle amministrazioni centrali per l'acquisto di beni e servizi. Per quest'anno il contributo non andrà oltre i 121 milioni e dal prossimo salirà a 615 milioni. Senza peraltro fugare il dubbio che si tratti di veri e propri tagli lineari, chiamati tecnicamente dalla norma (articolo i comma 21) accantonamenti che saranno resi «indisponibili nei singoli stati di previsione della spesa di ciascun Ministero..». Tempi lunghi anche per il taglia-enti. L'analisi sul percorso di attuazione della spending re- view (si veda la tabella pubblicata qui a fianco) mette in evidenza anche che, più che lunghi, i tempi sono spesso indefiniti. Per più di un adempimento (decreto, regolamento, programma o convenzioni che sia) manca un termine entro cui le amministrazioni dovranno rendere operativo il taglio voluto dal Governo. Ad esempio dalla soppressione di Arcus Spa a quella dell'Ente nazionale micro cre dito non esiste un termine entro cui Beni culturali e Sviluppo economico dovranno emanare i rispettivi Dm. Complessivamente le tappe che dovranno portare all'attuaPID: TEMPI E DUE MISURE Per i ministeri la scure scatterà solo dal 2013. Già quest'anno Regioni, Province e Comuni dovranno definire la ripartizione dei tagli zione della spendingreview sono circa 70. Ed è solo l'inizio visto che il decreto legge da domani inizierà il suo iter di conversione a Palazzo Madama. Con l'obiettivo del Governo di concludere la partita prima che le Camere chiudano per ferie e, quindi, entro la prima decade di agosto. Se si guarda al calendario complessivo l'efficacia (e la credibilità) dell'intera manovra sulla revisione della spesa andrà verificata sul campo nel mese di ottobre 2012. Quando, ad esempio, dovranno essere pronte le piante organiche per il taglio del 10% dei dipendenti e del 20% dei dirigenti. Sulla b a- se di quelle piante organiche, approvate con specifici Dpcm dopo aver informato i sindacati, saranno decisi i destini di almeno 24mila unità tra dipendenti e dirigenti, sia centrali che locali. Nello stesso mese si conoscerà il risultato del processo di cancellazione delle province. Processo che partirà già da metà luglio: il Governo dovrà definire con una delibera i criteri di soppressione degli enti. Un mese dopo, subito dopo Ferragosto, il Consiglio delle autonomie locali dovrà rendere note le proposte di accorpamento. Nei successivi 20 giorni dalla pubblicazione della legge di conversione (nulla esclude che, al di là dell'approvazione lampo in Parlamento, questa possa arrivare anche agli inizi di settembre alla scadenza dei Co giorni per la conversione del Dl), i Consigli regionali con propria delibera approveranno gli accorpamenti. Infine, sempre per ottobre potrebbero essere definite le modalità di attuazione della salvaguardia degli ulteriori 55mila lavoratori esodati. A meno che, i ministeri del Lavoro e quello dell'Economia, non de cidano di accorciare i tempi. Mentre sul fronte delle dismissioni il decreto promette, sempre per ottobre, l'ennesimo programma di dismissioni di beni mobili della Pa. Che - come recita la relazione al Dlconsenta di realizzare un programma di dismissioni «con strumenti più efficienti, trasparenti e in grado di aumentare i proventi della finanza pubblica». Oggi non va, costa troppo ed è poco pubblicizzato. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 11 Pagina 18 di 20 i wning vision press LITE Il Sole/ /,1 10/07/2012 L'agenda della spending review Le scadenze previste dal decreto di revisione della spesa pubblica ArfrcoI Articolck comma Contenuto :ttk: Consip Centrali di committenza E-procurement Beni mobili Beni mobili Riduzione spese èdéiitC 1, 9 Individuazione beni per altre convenzioni 1,11 Elenco del commissario straordinario 1,18 1,19 1,20 1,22 Enti e organismi soppressi Arcus Spa Centro sperimentale cinematografia Convenzioni Consip Procedure per la rapida dismissione Definizione programma dismissioni Modifiche alla ripartizione dei tagli 5/10/12 10/09/12 . Personale Difesa Personale Pa Personale Pa Personale Pa Personale Pa Personale Pa 2,3 2,5 2,10 2,116 2,11d 2,13 Riduzione organici 10% Riduzione piante organiche Riordino competenze Previsione numero cessazioni dal servizio Processi mobilità per ricollocazione Monitoraggio dei posti vacanti 31/10/12 30/04/13 31/12/12 Scioglimento entro 31/12/13 Contributi di vigilanza Registro unico degli intermediari Contratti scaduti 4 Elenco società escluse 5,1 5,10 5,11 Taglio aggio del 4% Acquisto servizi sul mercato Criteri per valutazione dipendenti 6,2 Trasmissione dati 6,8 Definizione modalità di contabilizzazione 6,9 Opere d'importo più rilevante 6,19 Modificazione convenzioni 1.0.0klZWNX:QX:i.$1n5A Riscossione Cedolino unico Valutazione Unità partecipate o controllate Spese per investimento Spese per investimento Convenzioni Tirrenia Ente nazionale microcredito Associazione studi cooperativi "Luigi Luzzatti" Promuovi Italia Spa Promuovi Italia Spa Statuto :IMMOMINIOR/. .... , „ Affitti Pa statali gg 30/11/12 1/10/12 comma Contenuto 12,19 Semplificazione procedure riordino 12,25 Nomina commissario liquidatore Individuazione risorse umane, finanziarie e strumentali da trasferire a Istituto Luce 5/10/12 Cinecittà Srl 12,35 12,43 Nomina dirigente delegato a liquidazione 12,50 Nomina dirigente delegato a liquidazione e risoluzione convenzioni 12,73 12,77 Accordo con Invita tia Compensi commissario liquidatore 13,24 Approvazione statuto deliberato da Direttorio Bankitalia 13,37 Quota da riconoscere a Consap Spa 13,38 Istituzione apposito organismo 7/07/14 Transito docenti inidonei nel ruolo Ata 6/08/12 Transito nel ruolo Ata 6/08/12 Fissazione criteri per il transito nei ruoli Ata 27/07/12 Tariffe massime Ripartizione tagli 6/08/12 30/09/12 Ripartizione tagli Ripartizione tagli Ripartizione tagli Individuazione criteri soppressione Proposta accorpamenti Approvazione accorpamenti 30/09/12 30/09/12 30/09/12 17/07/12 16/08/12 20 gg* 7/01/12 01/2012 3/01/12 Personale inidoneo 14,13 Personale classi di 14,14 concorso C999 e C555 Personale inidoneo 'è" 14,15 5/09/12 5/11/12 ....... Strutture accreditate 15,16 Tagli fondi Ssn 15,22 ::R%/TO:fPfMR:19gA Risorse Regioni Risorse Comuni Risorse Province Province Province Province 16,2 e 3 6 0 gg* Province 17,5 Soppressioni nelle Regioni speciali 7/10/12 7/04/13 Province 17, 8 Città metropolitane 18,1 Riordino come Uffici territoriali dello Stato 6O gg* Città metropolitane 18, 8 11,1 Riforma Scuole, Istituti ed enti 3/01/13 Città metropolitane 18,11 11,2 Riordino Scuole e Istituti militari 3/01/13 Comuni Comuni 19, 2.5 19, 5 Inran 12,3 12, 9 Agea Agea Agea 12,10 12,15 12,16 Trasferimento funzioni Inran a Cra Riallocazione al Mipaf di risorse umane, finanziarie e strumentali Approvazione tabella personale trasferito Adozione statuto dell'Agenzia Eventuali variazione di bilancio 5/10/12 Agea Trasferimenti da Province a Comuni Soppressione Province e istituzione delle relative città metropolitane Fondo perequativo per le Province e le città metropolitane Soppressione Province e istituzione delle città metropolitane per le Regioni a statuto speciale e le Province Autonome Istituzione delle unioni di Comuni Fissazione dei limiti demografici Invio alla Regione delle proposte di aggregazione per le unioni di Comuni Attribuzione dei contributi alle fusioni 60 gg* :1:MMIIEN:VINUNTRAV11:1 Presidenza del Consiglio Ministero Istruzione 7,4 Attribuzione missioni eliminate 7,27 Dematerializzazione procedure :›fl413..1:04)TRS.gOV:3:„ Enti e agenzie locali Enti e agenzie locali 9,2 9,4 Ricognizione organismi da eliminare Soppressione automatica enti senza intesa 16,6 16, 7 17,2 17,3 17, 4 :14MMIXISTRAllONgInftneRICA::DeLLO:$1'..... Prefetture 10,2 f(lUgggliMPIMAglgScuote pubbliche di formazione Scuole militari S. OF.P.Ilt$MOVItVNT1 5/10/12 Comuni 19, 6 Comuni 20,3 Esod ati 22,2 Attuazione della salvaguardia di ulteriori 55mila lavoratori 1/01/14 3 mesi* 6 mesi* 31/12/13 2 mesi* 6 mesi* 60 gg* (*) Dona conversione Pagina 11 Pagina 19 di 20 i wning vision Il Sole 9.0)1111E press LinE 10/07/2012 Autonmìe Contratti fi nanziari Lo swap ai Comuni non è reato Giovanni Negri Lo swap ai Comuni non è reato. Almeno se non c'è stato alcun esborso da parte dell'ente locale e nell'ambito di un procedimento indirizzato a fare scattare il sequestro preventivo a carico di unabanca. Lo precisa la Corte di cassazione con la sentenza 25516 depositata il 28 giugno che ha confermato la decisione del tribunale di Terni che aveva accolto la richiesta di riesame presentata da una banca contro il decreto di sequestro chiesto dal Pm per il reato di truffa, sulla base del decreto 231 del 2001. Secondo l'accusa, il comune di Orvieto sarebbe stato tratto in inganno dalla condotta di un funzionario dell'istituto di credito che avrebbe trattato con l'ente locale operazioni finanziarie con derivati: in particolare si trattava di contratti di swap con clausola up front, grazie alla quale la banca LA MOTIVAZIONE L'operazione assolve a una funzione di copertura dei debiti dell'ente Per questo non si considera puramente speculativa avrebbe corrisposto anticipatamente al Comune il tasso di interessi a suo carico sul capitale di riferimento. Il funzionario avrebbe però trascurato di rappresentare compiutamente i fattori di rischio dell'operazione. I giudici del riesame di Terni, sottolineavano però che, almeno in astratto, le operazioni finanziarie in discussione erano pienamente legittime, visto che i contratti relativi a operazioni su strumenti finanziari derivati sono espressamente riconosciuti e disciplinati come possibili mezzi di gestione del debito pubblico. Più in dettaglio, i contratti tra il comune di Orvieto e labanca erano senz'altro inquadrabili tra quelli standard Irs, in cui il tasso variabile del debito del Comune veniva coperto all'interno di un determinato intervallo o sostituito con un tasso tendenzialmente fisso. In entrambi i casi con una significativa riduzione del rischio di oscillazione dei tassi. Operazioni non puramente speculative, perché invece assolvevano a una funzione di copertura dei debiti del Comune. Per i giudici era poi ovvio che la banca dovesse ottenere un utile, assorbito nella determinazione concreta del tasso di interessi a carico del Comune, per remunerare i rischi assunti. Quanto al valore negativo del mark to market al momento della sottoscrizione dei contratti, i giuridici avevano rilevato che questo non esprimeva un valore reale attuale «ma piuttosto l'attualizzazione in termini di proiezione futura dei costi a carico della banca in dipendenza dell'eventuale risoluzione anticipata dei contratti, alla stregua, insomma, di una clausola penale che garantisse la banca contro il rischio di sopportare definitivamente, in caso di risoluzione anticipata gratuita, i costi dell'operazione, compreso l'importo dell'up front. Nessun collegamento quindi tra la somma sequestrata e un'ipotesi di reato da valutare in termini probabilistici. E inoltre nessun sacrificio economico da parte del Comune che ancora non aveva effettuato alcun pagamento.Una ricostruzione che la Cassazione ora avalla non considerando immotivata il rilevo del tribunale sulla natura «virtuale» della clausola mark to market rispetto al pregiudizio ipotizzabile. Per il Pm, invece, il Comune avrebbe subito un danno dai differenziali negativi «tra le somme corrispondenti al all'attualizzazione dei flussi finanziari rispettivamente a carico di ciascuna delle parti contraenti». Troppo superficiale poi il pm, nel giudizio della Cassazione, sull'incidenza della clausola up to front che comportava l'erogazione di somme anticipate da parte della banca. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 19 Pagina 20 di 20