LO STATUTO PER LA CONVIVENZA E LA DEMOCRAZIA DELIBERATIVA NELLA CITTA ’ METROPOLITANA DI BOLOGNA
OPEN SPACE TECHNOLOGY
http://www.bolognametropolitana.org
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta
per una vita buona per tutte e tutti?
INSTANT REPORT
Sabato 19 Gennaio 2013 – h. 09.30/17.00
Rocca di Bazzano, via Contessa Matilde 10, Bazzano
VISIONI E IDEE PER COSTRUIRE IL FUTURO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA
Nell’area metropolitana bolognese sono in corso da tempo grandi cambiamenti.
Dal 1° Gennaio 2014 quel territorio, con i 59 comuni che lo compongono e il comune capoluogo, diverrà
per legge una città metropolitana con un nuovo statuto e la possibilità di un nuovo sistema di relazioni,
trasporti, servizi, regole ecc.
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Chi siamo?
Siamo un insieme di comuni, associazioni di comuni e
aggregazioni della società civile interessati a discutere
della futura città metropolitana di Bologna e di uno statuto
che favorisca la convivenza e la partecipazione
democratica di donne e uomini alle scelte che li
riguardano.
Che progetti abbiamo?
Abbiamo aderito al progetto di Laboratorio Urbano, centro
di documentazione, ricerca e proposta sulle città attivo da
due anni, di coinvolgere i futuri cittadini e gli abitanti della
città metropolitana in questa trasformazione per
valorizzare le diverse vocazioni e i diversi saperi territoriali
e personali e per costruire insieme, le istituzioni
rappresentative e la cittadinanza, condizioni di una vita
buona per tutti e per ciascuna e ciascuno.
Cosa faremo dei risultati?
I risultati del processo partecipativo, sotto forma di
indicazioni concrete e condivise per lo Statuto della città
metropolitana, saranno consegnati al Comune di Bologna
che aderisce al progetto in qualità di ente titolare della
decisone. Di conseguenza il Comune ha l’obbligo di
sospendere ogni decisione in merito e di motivare nei
propri atti formali e nelle comunicazioni pubbliche, le
scelte sullo Statuto che tengono conto delle indicazione
raggiunte attraverso il percorso di partecipazione e sia
quelle eventualmente difformi. Gli esiti saranno inoltre
presentati alla cittadinanza e agli abitanti e alla
Conferenza metropolitana che si è costituita il 22 di
ottobre 2012. Un comitato espresso dai partecipanti
all’intero processo avrò la funzione di verificare
l’accoglimento delle indicazioni fornite.
Perché l’OST?
L’Ost è una metodo che facilita il confronto e aiuta a
sviluppare idee creative e condivise. È un modo di
organizzare incontri e conferenze senza relatori e relatrici
invitati a parlare e programmi predefiniti. Le/i presenti
costruiranno insieme il programma della giornata. Chiunque
voglia affrontare un tema – problemi/soluzioni,
critiche/proposte - che gli sta a cuore, può proporlo agli altri
in assemblea plenaria e chiedere di formare un gruppo che lo
discuta, assumendosi la responsabilità di seguirne i lavori e
di restituirne i risultati facendo un breve riassunto per la
plenaria finale. In chiusura della giornata sarà distribuito il
resoconto completo, un report istantaneo, del lavoro svolti in
ogni gruppo.
Come continuerà l’impresa in vista della definizione
dello Statuto?
Completati gli OST territoriali e tematici, arriveremo ad un
incontro di tutta l’area metropolitana, un Town Meeting, cui
prenderanno parte 150 cittadini sorteggiati in rappresentanza
dell’intera cittadinanza e 150 cittadini espressi dagli OST
realizzati per decidere quali indicazioni dare a chi ha la
funzione di decidere dello Statuto definitivo della città
metropolitana.
SONO PARTNER DEL PROGETTO: Comune di Bologna,
Associazione Valle dell’Idice, Comunità montana
dell’Appennino bolognese, Unione di Comuni Terre di
Pianura, Unione di comuni Valle del Samoggia, Unione
Reno-Galliera, Agorà dei mondi, Antartide, CandidaMente,
Comitati Dossetti, Consiglio Provinciale degli Stranieri,
COSPE, Esse non esse, Forum del Terzo Settore, Istituto De
Gasperi, ISREBO, Laboratorio Urbano, Legambiente,
Orlando, Salviamo la Costituzione, Scuola di Città
INDICE REPORT
1. Agricoltura
2. I giovani: percorsi formativi, opportunità di svago, opportunità di lavoro
3. Sport – Convenzione tra Associazioni e Città Metropolitana. Valorizzazione e sport e disabilità
4. Analizzare la presenza e il senso della multiculturalità nella nostra società. Strumenti operativi. Come lo statuto può
recepire di individuare strategie e strumenti operativi
5. Commercio e attività produttive
6. Innovazione su sostenibilita’ ambientale e politiche energetiche – smart city
7. Reti e unione dei servizi e sistema delle conoscenze
8. Regole per garantire equità e solidarietà tra i territori, mantenendone la specificità. Relazioni policentriche e ruolo
della mobilità
9. Governo di gestione delle risorse: partecipazione ed informazione ai cittadini
10. Promozione delle risorse della città metropolitana per l' informazione integrata ai cittadini. Politiche culturali: pari
opportunità in tutta la città metropolitana
11. Sistema produttivo delle piccole e medie aziende. Città metropolitana e mondo del lavoro
12. Forti contenuti innovativi nelle forme della democrazia deliberativa. Partecipazione sulle decisioni dei cittadini,
sindacati e associazioni
13. L’estetica delle strade
14. Immaginare la grande Bologna
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
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TEMA
Agricoltura
DI COSA ABBIAMO PARLATO
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Paolo Lolli
- semplificazione amministrativa per agevolare l’accesso ai
nuovi imprenditori agricoli e mantenere quelli attuali;
- limitare il consumo del territorio per tutelare gli ambiti naturali;
- incentivazione fiscale/materiale per il settore agricolo;
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Paolo Lolli, Sandro Ceccoli, Roberto Masetti, Gabriele
Natalini, Medardo Monteguti, Daniele Ruscigno, Augusto
Casini Ropa, Vanni Bartoletti, Tiziana Ramosi, Roberto
Vincenzi
- km0 come risposta alla crisi;
- lotta allo spreco ambientale e riuso prodotti prossimi alla
scadenza;
- principio agricoltura come attività primaria, importante la
tutela dell’agricoltore, per la comunità;
- recupero case rurali;
- regolazione delle acque con il coinvolgimento dei cittadini;
- recupero delle acque meteoriche;
- cooperazione e rete degli agricoltori;
- tutela dell’imprenditoria con sviluppo di forme associative;
- formazione settoriale;
- vocazione territoriale delle produzioni;
Segnaliamo come riferimento Slow Food Italia www.slowfood.it
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
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TEMA
I giovani: percorsi formativi, opportunità di
svago, opportunità di lavoro
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Tamara Masi
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Tamara Masi
2
DI COSA ABBIAMO PARLATO
Ho proposto il tema “giovani” perché mi pare che sia un
mondo assolutamente non rappresentato nelle istituzioni e di
conseguenza presenti nella quotidianità evidenti lacune in
merito all’ambito formativo (scuola), all’ambito svago (ovvero
luoghi ed attività di socialità), all’ambito mondo del lavoro
(percorsi formativi all’interno dei luoghi di lavoro).
(Forse il tema mi sta particolarmente a cuore perché vissuto in
prima persona in quanto genitore di due ragazzi di 22 e 19
anni).
Risulta, purtroppo, evidente anche in questa occasione che il
tema da me proposto non rientri tra le priorità dei partecipanti
all’ OST, nonostante immagino ci sia più di una persona che
abbia dei figli in età adolescente. Infatti nessuno ha
partecipato a questo tavolo.
E’ evidente inoltre che la giornata proposta per questo OST
difficilmente poteva avere fra i partecipanti dei giovani in
quanto il sabato mattina sono a scuola.
Provo quindi a trascrivere qualche riflessione che spero
comunque trovi qualche lettore attento.
Prima di tutto mi pare sia da osservare che la fascia di
popolazione che va dai 13 ai 18 anni, vale a dire quella che
frequenta la scuola media superiore, non trova
rappresentazione nelle istituzioni, a parte un “abbozzo” di
organo rappresentativo quale il Consiglio d’Istituto.
Credo sia un peccato che il mondo degli adulti non colga
l’occasione di recepire le istanze e le aspettative dei cittadini
che oggi non hanno ancora diritto di voto, ma che lo avranno
domani.
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
2
Mi pare, quello degli adulti, un atteggiamento autoreferenziale
che, oltre a tarpare le ali al nostro futuro, si privi della
ricchezza che la freschezza e l’assenza di pregiudizi, propria
dei giovani, porta inevitabilmente ad ogni processo
decisionale.
Ritengo che sia indispensabile che lo Statuto della Città
metropolitana trovi lo spazio per dare indicazioni, e quindi
normare, una qualche forma di tavolo di confronto dedicato a
questa fascia di cittadinanza (consulta?).
Faccio inoltre la proposta a Laboratorio Urbano (non so se nel
programma dei lavori è stato previsto) di organizzare un OST
presso un paio di Istituti scolastici, proprio per “approfittare”
del contributo dei giovani alla stesura dello Statuto.
Potrebbe essere un’esperienza molto positiva anche per i
ragazzi di apprendere e sperimentare uno strumento di
partecipazione che potrebbe essere utilizzato anche all’interno
della scuola.
Per quanto riguarda gli ambiti del tema, ritengo importante
che quello riguardante il mondo del lavoro possa essere
discusso e approfondito mettendo a confronto le aspettative
dei giovani e le istanze degli imprenditori.
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TEMA
Sport – Convenzione tra Associazioni e Città
Metropolitana. Valorizzazione e sport e disabilità
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Ferruccio Govoni
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Ferruccio Govoni, Giacomo Casagrande, Isaia
Rifranti, Daniele Ruscigno
3
DI COSA ABBIAMO PARLATO
Costruzione di un Piano regolatore degli impianti e delle
attività sportive della città Metropolitana.
Il Piano regolatore deve recepire alcuni punti base per la
valorizzazione e la promozione dello sport a tutti i livelli.
Il piano regolatore deve mettere in rete una mappatura degli
impianti con le varie possibilità degli sport in grado di essere
svolti per i singoli impianti, in modo che le attività possano
essere coordinate e che gli impianti stessi possano trovare
una loro specializzazione.
L’importanza di costruire una convenzione tipo posta su tre
livelli che pongano la differenza dell’utilizzazione degli impianti
a titolo professionistico, semiprofessionistico e dilettantistico,
in modo da permettere una differenziazione degli usi e dei
costi ma non solo mettendo anche in rete i profitti in modo da
poter riutilizzare gli stessi profitti nell’attività sportiva di base,
non solo facendo si che la gestione i costi di impianti simili
possano essere omogeneizzati.
Passo ulteriore della convenzione è relativa alla
valorizzazione di impianti per disabili, favorendo la costruzione
di impianti dedicati, si consideri che un impianto per disabili è
utilizzabile indifferentemente sia da disabili che abili a
differenza del contrario, necessità fare si che nella
programmazione della costruzione di impianti, il territorio
tenga presente la necessità di programmare ogni 80-100.000
abitanti un impianto dedicato.
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
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Ultimo, ma solo per tempo, è la valorizzazione dello sport
come attività propedeutica alla salute e alla cultura dei
bambini, dei ragazzi e degli adulti, necessità iniziare a vedere
lo sport non solo come attività ludica ma bensì come attività di
prevenzione, con la possibilità di creazione di camp scolastici
sia nel periodo didattico sia post scolastico in modo che il
bambino venga stimolato nella scelta consapevole della
attività a lui più propensa senza essere influenzato dai media
o dagli amici facendo si che le attività vengano poi lasciate in
età adolescenziale.
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TEMA
Analizzare la presenza e il senso della multiculturalità
nella nostra società. Strumenti operativi. Come lo
statuto può recepire di individuare strategie e
strumenti operativi
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Nadia Bonora
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Sandro Sghinolfi, Maurizio Piazza, Carmen Armaroli,
Cecilia Luzzi
4
DI COSA ABBIAMO PARLATO
Prima di tutto abbiamo condiviso e specificato il contenuto
della proposta per verificare che tutti i partecipanti avessero
chiaro il tema; successivamente, abbiamo deciso che fosse
prioritario definire dei principi sui quali poter individuare ed
eventualmente, costruire gli strumenti per consentirne
l’operatività. I principi sui quali si sofferma la nostra proposta di
Città Metropolitana per dare senso e rispetto alla presenza
multiculturale della nostra società:
1. Priorità del concetto di “persona” prima che di cittadino in
quanto in essa, secondo noi, c’è il rispetto delle specificità di
ciascuno ancor prima che esso/a goda o meno dei diritti civili
riconosciuti dalla normativa: “cittadini si diventa”; occorre che
sia garantita la consultazione sui temi a tutte le presenze sul
territorio per dare sostanza al concetto di democrazia
partecipativa;
2. La C.M promuove percorsi e modalità di accesso ai servizi in
modo che l’amministrazione non sia ostacolo ma un
FACILITITATORE per il soddisfacimento dei bisogni delle
PERSONE;
3. Valorizzare e rendere un asset/bene della comunità ogni
specificità (età, genere, appartenenza culturale, linguistica..)
4. Educare alla cittadinanza: si inizia ad essere cittadini fin da
bambini promuovendone il senso civico;
Nel corso della discussione si è iniziata l’analisi degli strumenti
operativi da inserire nello statuto della C.M.:
- garantire a ciascuno il mantenimento della propria cultura,
lingua, religione… mediante spazi e luoghi opportuni
- costruire reti di opportunità culturali, strumenti comunicativi
plurilingui…
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
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TEMA
Commercio e attività produttive
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Medardo Montaguti
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Medardo Montaguti, Sandro Ceccoli, Paolo Lolli,
Gabriele Natalini, Roberto Masetti
5
DI COSA ABBIAMO PARLATO
- Si propone che sia inserita nello statuto della città
metropolitana una commissione
- Consultiva del commercio sia in sede fissa che in sede
itinerante
- Ulteriore commissione per il settore artigianale (barbieri e
parrucchieri)
- Informazione e partecipazione delle associazioni di categoria
per ciò che riguarda nuovi insediamenti commerciali, viabilità
e trasporti e orari di apertura
- Regolamentazione per gli insediamenti della grande
distribuzione
- Snellire l’eccessiva burocrazia del commercio
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TEMA
Innovazione su sostenibilita’ ambientale e politiche
energetiche – smart city
DI COSA ABBIAMO PARLATO
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Roberto Vincenzi
- Superamento del divario tecnologico nell’area vasta (reti
telematiche, accesso al web);
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Roberto Vincenzi, Daniele Rusigno
- Principi di agevolazione delle politiche energetiche negli
strumenti urbanistici, da sottolineare nello statuto;
- PAES (Piano di azione energetica sostenibile),
obbligatorietà nel regolamento d’attuazione, con forti
elementi di partecipazione della cittadinanza, soprattutto
attività produttive del territorio, alla progettazione operativa
delle attività del PAES;
- Investimento nella formazione professionale del
management pubblico/privato, sulla cultura della
sostenibilità, dell’energia, dell’ambiente.
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come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
TEMA
Reti e unione dei servizi e sistema delle conoscenze
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Stefano Cassanelli, Augusto Casini Ropa
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Stefano Cassanelli, Augusto Casini Ropa
7
DI COSA ABBIAMO PARLATO
Premessa:
l’obiettivo è anche quello di mettere in rete le conoscenze per
garantire le pari opportunità e prendere decisioni eque,
consapevoli e condivise.
Oggi abbiamo tante informazioni tra i diversi enti che però non
sono messi in comune e quindi non conosciute a tutti. Un’
unica banca dati ci aiuta a prendere decisioni più consapevoli
ed eque.
Costruzione di un sistema di comunicazione informatica che
faciliti il dialogo tra amministrazione e cittadino.
Unificazione del governo e della gestione delle reti e della città
metropolitana:
- rete viaria: unica gestione di strade comunali e provinciali
- rete trasporti: attualmente la gestione è già unitaria, creare
pari opportunità ai territori (oggi la maggiore difficoltà è
l’accesso a Bologna dai comuni della periferia, è quindi
necessario potenziare le reti periferiche di accesso a Bologna,
in particolare su ferro);
- sistema rifiuti: unico sistema di raccolta e unica tariffa (tariffa
uniformata);
- reti informatiche: unificazione di tutti sistemi informatici degli
enti pubblici a partire dai comuni della città metropolitana, per
migliorare e facilitare le attività dei servizi. Creiamo un grande
banca dati che ci permette sia di mettere in comune le
conoscenze che creare un nuovo sistema di dialogo con i
cittadini per approfondimenti, consultazioni, raccolta proposta
che aiuti a prendere le decisioni
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
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Unione dei servizi alla persona:
- introdurre una gestione integrata dei servizi alla persona e
relative tariffe;
- la qualità dei servizi deve essere garantita in modo equo e
solidale in tutti i comuni della città metropolitana – (non può
essere un comune che non può fornire per mancanza di
risorse il servizio nidi ai suoi cittadini, non può esservi un
comune che non può garantire assistenza agli anziani o
portatori di handicap, perché la città metropolitana deve
garantire pari diritti e dignità ad ogni suo cittadino).
Unione servizi di staff:
- progettazione e gestione unificata dei servizi e degli uffici di
staff (esempi: buste paga di tutti i dipendenti dei comuni
dell’area metropolitana, un CED alla scala metropolitana..) la
città metropolitana deve essere l’occasione per fare economie
di scala razionalizzando i servizi da riservare nei servizi alla
persona (produzione di nuova economia).
Queste innovazioni possono essere attuate anche in presenza
di ritardi della “politica” in preparazione dell’attuazione più
completa della città metropolitana, potrebbe essere un modo
propedeutico alla sua realizzazione, come l’unione di alcuni
comuni.
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
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TEMA
Regole per garantire equità e solidarietà tra i territori,
mantenendone la specificità. Relazioni policentriche e
ruolo della mobilità
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Alessandro Baldini, Stefano Rizzoli
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Luciano Generali, Corrado Paroni, Sauro Ventura,
Sandra Kaczanow, Sandro Baldini, Stefano Casanelli,
Elisabetta Castagnoli, Stefano Rizzoli, Giovanna Busi,
Annamaria Lanza, Raffaella Lamberti, Vincenzo
Zacchiroli, Loretta Tonelli, Gianni Gamberini
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DI COSA ABBIAMO PARLATO
1. Per garantire gli scopi espressi nella proposta il gruppo
ritiene che l’architettura istituzionale della futura città
metropolitana debba prevedere:
- L’elezione diretta del consiglio metropolitano e del sindaco;
- Il frazionamento del comune di Bologna;
- La costruzione di un policentrismo territoriale.
Chiediamo pertanto alla conferenza metropolitana di
proseguire nella elaborazione di una proposta di statuto
provvisorio che contenga quanto sopra.
2. Si ritiene che sia fondamentale e coerente per conseguire
lo scopo della nostra proposta:
- Che siano previsti ed incentivati strumenti di partecipazione
deliberativa su temi di interesse generale (es: tutela del
territorio, piano energetico, mobilità, sanità, bilancio
partecipato);
- Che sia garantita una effettiva pratica del principio di
sussidiarietà come previsto dalla Costituzione;
- Che siano previste regole chiare di consultazione delle
associazioni sindacali e di categoria (artigiani, commercianti,
ecc) associazioni di volontariato, imprese no profit ecc. con
obbligo di risposta motivata sui pareri da esse espresse.
Prevedere un sistema di relazioni policentrico che valorizzi
tutto il territorio secondo le proprie specificità e pianificare un
modello di mobilità che garantisca un sistema a rete dei
servizi non monocentrico!
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TEMA
Governo di gestione delle risorse: partecipazione ed
informazione ai cittadini
DI COSA ABBIAMO PARLATO
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Angela Alimonti
Obiettivo II: controllo sociale piu’ vicino.
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Angela Alimonti
Obiettivo I: recupero fiducia dei cittadini e vicinanza degli
stessi ai diversi livelli di governo.
Più l’Ente è centralizzato (e la CM lo è), più è possibile che
venga percepito come alieno e lontano dai cittadini.
Il gap di diffidenza si supera permettendo alle realtà di
rappresentanze territoriali (associazioni, Organizzazioni
Sindacali, singoli) di partecipare alle “sedute istituzionali
decisionali” di solito non aperte al pubblico (Consiglio
Metropolitano) in veste di “uditori parlanti” con profili di
competenza nei diversi temi trattati, espressi direttamente
dalle associazioni di riferimento (principio di autonomia).
Ciò nel rispetto dei principi di rappresentanza e trasparenza.
- Si accorciano le distanze;
- Si conosce la fatica del lavoro svolto dal livello politico e dal
livello cittadino;
- Si rispetta la rappresentanza, la partecipazione e la
trasparenza;
- Si incentiva l’informazione;
- Si esercita controllo più stretto attraverso le “orecchie
collettive”
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
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TEMA
Promozione delle risorse della città metropolitana per l'
informazione integrata ai cittadini. Politiche culturali: pari
opportunità in tutta la città metropolitana
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Maurizio Piazza, M. Cecilia Luzzi
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Sandro Sghinolfi, Tamara Masi, Nadia Bonora, M.
Cecilia Luzzi, Carmen Armaroli
10
DI COSA ABBIAMO PARLATO
INDIRIZZI PER LO STATUTO: (intesi come possibili articoli
dello Statuto)
1. Promuovere il superamento dei localismi e la condivisione
ed il riconoscimento delle specificità, valorizzando le
esperienze positive nate o presenti sul territorio;
2. Promuovere politiche e spazi culturali per i giovani;
3. Promuovere la diffusione e l’interscambio tra le diverse
fasce di età;
MODALITA’ PER L’ATTUAZIONE
- Predisporre un portale città metropolitana capace di
diventare punto di riferimento per i cittadini di tutte le attività,
iniziative ecc della città metropolitana;
- Creazioni di reti mediante censimento di: musei, teatri, feste
del territorio (sagre ecc), eventi culturali, percorsi (es: strade
dei vini, case chiese cortili, ecc) e delle associazioni di
volontariato che esistono. Creazione di percorsi comuni tra le
manifestazioni similari ma attualmente presenti a livello locale
(singola municipalità). Obiettivo atteso è anche
l’ottimizzazione di tutte le iniziative in termini di fruibilità
(miglior programmazione in termine di schedulazione
temporale e/o diffusione sul territorio);
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
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- Censimento dei luoghi culturali (es: ville, case storiche,
musei ecc);
- Carta servizi per la fruizione e accesso ai
servizi/luoghi/manifestazioni culturali: possibilità di avere
sponsor, possibilità di avere sconti legati alla carta. La carta
servizi potrebbe essere un valido strumento per misurare la
soddisfazione e il grado di fruizione delle proposte culturali da
parte della comunità;
- Prevedere risorse della città metropolitana per incentivare la
creatività (non finanziare solo ciò che già esiste, bensì creare
degli “incubatori”.
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
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TEMA
Sistema produttivo delle piccole e medie aziende. Città
metropolitana e mondo del lavoro
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DI COSA ABBIAMO PARLATO
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Loretta Tonelli
Nella discussione è emerso che la città metropolitana deve
sviluppare il suo ruolo nella formazione al lavoro, stimolando
l’interscambio degli interessi, competenze e saperi tra aziende
e sistema scolastico secondario ed universitario, sviluppando
progetti di ricerca comuni.
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Roberto Masetti, Medardo Montaguti, Stefano Rizzoli,
Tamara Masi
Occorre promuovere le attività produttive locali attraverso
uffici e strumenti amministrativi appositi che le supportino nel
presentarsi sul mercato anche internazionale e
nell’adeguamento alle nuove tecnologie.
Pensiamo che questo ragionando di un nuovo assetto
amministrativo si possa far carico di una revisione delle attuali
forme di welfare del lavoro, rivedendo anche i parametri
economici alla realtà.
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
TEMA
Forti contenuti innovativi nelle forme della
democrazia deliberativa. Partecipazione sulle decisioni
dei cittadini, sindacati e associazioni
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Roberto Vincenzi, Stefano Cassanelli
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Elisabetta Castagnoli, Ivano Cavalieri, Anna Maria
Lanza, Stefano Rizzoli, Roberto Vincenzi, Marco
Prandini, Laura Sartori
12
DI COSA ABBIAMO PARLATO
Premessa
I partecipanti concordano che l’argomento posto è
assimilabile e ne completa l’argomentazione di quanto è stato
discusso dal gruppo 8 dal titolo “Regole per garantire equità e
solidarietà tra i territori, mantenendone la specificità. Relazioni
policentriche e ruolo della mobilità.”
Argomento A)
Questo gruppo di lavoro affrontando il tema degli strumenti
della partecipazione democratica, ribadisce i seguenti aspetti:
1. Viene auspicato che lo statuto preveda specifici impegni
verso una formazione ed educazione alla partecipazione
attiva dei cittadini.
2. Tale partecipazione, deve essere articolata prevedendo la
possibilità di strumenti di partecipazione consultiva e
deliberativa in forme nuove che consentano di raccogliere il
parere della cittadinanza anche attraverso i più moderni
strumenti tecnologici che consentano di interagire con la
pubblica amministrazione, con l’uso di protocolli democratici.
3. Il processo di partecipazione democratica deve prevedere
forme di intervento nella fase progettuale delle scelte, sia
forme di controllo democratico, nella fase esecutiva e
gestionale dei servizi pubblici, con strumenti specifici quali
organi di garanzia, comitati etici, etc..
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
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Argomento B)
Si ritiene fondamentale e coerente per conseguire questo
processo di area metropolitana.
Si ritiene indispensabile che siano previsti ed incentivati
strumenti di partecipazione deliberativa su temi importanti
come:
- Bilancio partecipativo;
- Tutela dei territori;
- Sanità;
- Stato sociale;
- Mobilità
Inoltre:
- che sia garantita una effettiva pratica del principio di
sussidiarietà come previsto anche dalla costituzione;
- che siano previste regole chiare e di consultazione
preventiva delle associazioni sindacali e di categoria (artigiani,
commercianti,…) , associazioni di volontariato, no profit, con
obbligo di risposta motivata su pareri da esse espresse.
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
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Argomento B)
Si ritiene fondamentale e coerente per conseguire questo
processo di area metropolitana.
Si ritiene indispensabile che siano previsti ed incentivati
strumenti di partecipazione deliberativa su temi importanti
come:
- Bilancio partecipativo;
- Tutela dei territori;
- Sanità;
- Stato sociale;
- Mobilità
Inoltre:
- che sia garantita una effettiva pratica del principio di
sussidiarietà come previsto anche dalla costituzione;
- che siano previste regole chiare e di consultazione
preventiva delle associazioni sindacali e di categoria (artigiani,
commercianti,…) , associazioni di volontariato, no profit, con
obbligo di risposta motivata su pareri da esse espresse.
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come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
TEMA
L’estetica delle strade
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Fulvio Montanari
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Fulvio Montanari, Giovanni Fronticelli, Angela Alimonti
13
DI COSA ABBIAMO PARLATO
I lati delle strade extra urbane sono una discarica di “cose
varie” perse dalle automobili di passaggio. L’aspetto è
antiestetico, provoca anche danni funzionali, una incuria del
territorio. Questo aspetto non è oggetto di attenzione, come
se nessuno vedesse l’aspetto antiestetico. Crediamo che in
un assetto metropolitano questo minimale aspetto possa
essere riportato ad un maggiore riscontro.
Disamore per il proprio territorio. Poca consapevolezza dei
costi di pulizia e dei costi dello sporco (culturali, economici,
ambientali, turistici) pretesa vuota di territorio pulito.
Interventi urbanistici mirati: cassonetti dell’immondizia,
sensibilizzazione scuole.
L’estetica delle strade comunali, provinciali, statali, le
autostrade sono chiuse con reti metalliche.
Oltre l’utilizzo, da parte degli automobilisti e compagni di
spostamento, delle strade e della loro grandiosa importanza
rimangono gli spazi adiacenti: i bordi, i fossi, i piccoli e grandi
canali che corrono a fianco paralleli.
Questi spazi, la cui manutenzione è in capo al comune, la
provincia ecc. vengono più o meno sfalciati dalle erbe e
erbacce che dalla primavera crescono.
Questi spazi vengono però riempiti dalle “cose più varie*” che
vengono “perse” dalle automobili di passaggio. Durante la
sfalciatura i materiali in elenco vengono più o meno triturati
dalla macchina sfalciante, determinando un impasto fra erba e
le “cose varie” che rimane ai lati e dentro i fossi.
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
13
Da un punto di visto estetico il risultato che rimane a vista dà
una sensazione di sciatteria.
Peraltro la funzione dei canali di far scorrere l’acqua durante
la pioggia viene meno, perché le “cose varie” vengono
trasportate e intasano i punti di strozzatura.
Devo dire che anche i fiumi e i torrenti sono oggetti di luogo di
discarica e di “cose varie”.
Queste situazioni sembrano di facile soluzione secondo noi
sono un po’ come il nostro inconscio, dove pur avendo sotto
gli occhi questo antiestetico aspetto non si vede.
Sembra che quello che è pubblico non è utilizzabile o
consumabile dai nostri sensi sia qualcosa che non ha valore e
possiamo tralasciare senza curarsi di ciò che gli capita.
Una cosa che non serve non è utile e allora la si può lordare.
Perché in un parco naturale pubblico, oggetto di utilizzo viene
inibito il tentativo di sporcare? mentre non è inibito lungo le
strade?
Sarà banale ma percorrere una strada i cui lati sono
considerati con cura non è una “occasione concreta” di un
vedere per tutti più estetico?
*Cose varie: bottiglie di vetro, plastica, piene, vuote, barattoli
in alluminio, pacchetti di sigarette vuoti, carte di caramelle,
buste di plastica per alimenti vuote, piene, pannolini per bimbi,
femminili, gratta e vinci, abiti, sacchetti di resti alimentari,
accendini, giornali, cartoni, polistiroli….
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
TEMA
Immaginare la grande Bologna
CHI HA PROPOSTO IL TEMA
Vincenzo Zacchiroli
CHI HA PARTECIPATO AL GRUPPO
Vincenzo Zacchiroli, Dario Boni, Raffaella Lamberti,
Daniele Ruscigno
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DI COSA ABBIAMO PARLATO
VINCENZO: il timore dello smembramento del comune di
Bologna e l’attaccamento al campanile sono fortemente
condizionanti ma, se si va alla stazione ferroviaria di Bologna
alla mattina presto si se rende conto e già una città multi
culturale e diffusa ( pare di essere a Tokio).
Da qui la idea di figurarsi una Bologna fra venti anni. Per
esempio la scuola e il pendolarismo. Me ne sono reso conto
nella recente esperienza di presidente alla comizi ione
d’esami a Castiglione Dei Pepoli, conversando con i ragazzi
se poneva il problema del pendolarismo nel passaggio alla
superiore. Per fare lo statuto occorre avere una vision.
Il pendolarismo in prospettiva potrebbe essere un non
problema se la scuola sarà costruita con moduli di frequenza
e moduli di formazione a distanza.
RUSCIGNO: la questione della città metropolitana è posta
male. Il tema vero non è lo smembramento di Bologna, ma
l’allargamento dei confini. Tutta via al momento non crede che
ci siano le condizioni per uno statuto che preveda l’elezione
diretta del sindaco metropolitano e simili.
Stanno facendo lo statuto della Valle del Samoggia e si
pongono alcuni obiettivi separando il livello amministrativo da
quello della conservazione della identità.
DARIO: è arrivato tardi perché ha avuto casualmente
l’informazione in un bar. Ha interesse al rapporto fra la fusione
dei comuni e la città metropolitana.
La Città Metropolitana e il suo Statuto:
come renderli un'occasione concreta per una vita buona per tutte e tutti?
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LAMBERTI: ci sono dimensioni diverse da considerare.
E per il policentrismo dei centri intessi come comunità
significative nel timore che i luoghi (loro identità e cultura)
diventino semplicemente spazio. Le interessa distinguere la
dimensione amministrativa e quella vernacolare e in questo le
temporalità dei problemi. Pensare a la grande Bologna (quello
è il Problema) per lei vuole anche dire pensare avere le
qualità che può avere Monteveglio e come ha avuto Bologna
nel tempo, per la Università e le virtù civiche.
VINCENZO: Il nostro paese deve superare una cultura
campanilistica, perchè a canto ai problemi interni ci sono
problemi di rapporto con l’esterno. Non ce solo il problema
della pubblica amministrazione lentissima, c'è il fatto che
senza una dimensione sufficiente e una governace legata a
una città grande, nel mondo internazionale, non si regge la
competizione. Il sindaco metropolitano eletto da tutti vuole dire
anche autorevolezza.
RUSCIGNO: suggerisce una norma transitoria che affermi ,
dopo il primo mandato del sindaco metropolitano non eletto
dalla intera cittadinanza per la necessità di completare il
mandato in essere, si passi al suffragio diretto nelle elezioni
del sindaco metropolitano.
PROPOSTE CONCRETE
Fare circolare statuti, trovare esempi di unità amministrative
efficaci, principi e funzionalità.
Prossimi appuntamenti
Eventi partecipativi
Zona o Tema
Sedi
Facilitatrici e facilitatori
26/01 – 4° OST
Terra di pianura
Granarolo
Stefano Peloso
Staff di progetto
16/02 – 5° OST
Quartieri di Bologna
Quartiere San Vitale
Gerardo de Lutzenberger e
Marianella Sclavi
Staff di progetto
02/03 – 6° OST
Saperi per la città
metropolitana
Università degli studi di
Bologna
Micaela Deriu
Staff di progetto
09/03 - 7° OST
Comunità montana Appennino
bolognese
Vergato
Micaela Deriu
Staff di progetto
16/03 – 8° OST
Generi, generazioni genti:
convivenza delle differenze
Centro documentazione,
ricerca e iniziativa delle
donne (Bo)
Marianella Sclavi
Staff di progetto
Inizio aprile Intervista collettiva
Economia, cooperazione,
giustizia sociale
Da definire
Staff di progetto
20/04 – Word Cafè
Selezione dei temi per lo
statuto
Da definire
Gerardo de Lutzenberger
Staff di progetto
11/05 - Town
Meeting
Discussione e deliberazione
dei temi per lo statuto
Palazzo Re Enzo (Bo)
Iolanda Romano e Marianella Sclavi
Staff di progetto
Programma in via di definizione. Per aggiornamenti vai al sito: www.bolognametropolitana.org
HANNO PARTECIPATO
http://www.bolognametropolitana.org
Angela Alimonti, Carmen Armaroli, Alessandro Baldini, Cesare Barone, Vanni Bartoletti, PierPaolo Baldo,
Dario Boni Nadia Bonora, Giovanna Busi, Giacomo Casagrande, Augusto Casini Ropa, Stefano
Cassanelli, Elisabetta Castagnoli, Ivano Cavalieri, Sandro Ceccoli, Forte Clo, Flavio Corti, Fabio Dandi,
Giovanni Fronticelli, Gianni Gamberini, Cesare Giovanaroli, Ferruccio Govoni, A.M Laura Lanza, Paolo
Locci, Maria Cecilia Luzzi, Sergio Maiani, Roberto Masetti, Tamara Masi, Guido Masini, Alessandro
Minarelli, Medardo Montaguti, Fulvio Montanari, Gabriele Natalini, Tommaso Orsi, Alfredo Parini, Corrado
Paroni, Calogero Maurizio Piazza, Sandra Raczanow, Tiziana Ramosi, Mirella Ricci, Isaia Rinfranti,
Stefano Rizzoli, Daniele Ruscigno, Sandro Sghinolfi, Loretta Tonelli, Sauro Ventura, Roberto Vincenzi,
Walter Vitali, Vincenzo Zacchiroli, Milena Zanna
HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE DELL’OST
Facilitatori: Micaela Deriu, Stefano Peloso
Staff: Luciano Gabriele, Raffaella Lamberti, Catilina Pazmino, Giulia Sudano
Foto: Fabio Berlanda
RINGRAZIAMENTI
Spazio, supporto alla logistica, Catering: Comune di Bazzano
e Fondazione Rocca dei Bentivoglio
CON IL SOSTEGNO DELLA LEGGE REGIONALE N. 3/2010 DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
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