| PROVA SU STRADA | Opel Mokka da Pag. 2 a Pag. 27 Da Pag. 28 a Pag. 51 Nuova Fiat Panda 4x4 Cittadina senza frontiere Entra in listino a 16.950 euro la terza generazione della cittadina più inarrestabile del mercato. TwinAir o Multijet II passa muri al 70% mantenendo tutte le caratteristiche di versatilità di Panda Da Pag. 52 a Pag. 83 Mercedes-Benz GLK 220 CDI Sport Provata a fondo su strada e in off-road, nelle cave di Carrara. Esalta il piacere di guida Elegante ed equilibrata, la nuova GLK modello 2012, si comporta in maniera ottimale sia su strada che su sterrato. Consuma poco e costa 43.441 Euro PROVA SU STRADA Opel Mokka Piccolo SUV grande personalità Prosegue l’offensiva della Casa di Russelsheim con l’arrivo del nuovo SUV di dimensioni compatte. Opel Mokka, oltre al nome che “fa simpatia” ha contenuti interessanti ed un prezzo d’attacco fissato a 18.450 euro di Emiliano Perucca Orfei 2 3 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove portaguanti della plancia, il vano con coperchio inglobato nella consolle sul tunnel centrale oltre che le tasche inserite nelle portiere anteriori e posteriori. Da 362 a 1.372 litri Q uello della Opel Mokka è sostanzialmente un successo annunciato: la declinazione delle fortunate linee di Opel Insignia nel contesto di un segmento in forte crescita come quello delle SUV compatte ed il prezzo d’accesso fissato a 18.450 euro, infatti, sono elementi che spiegano meglio di qualunque altro i perché ed i percome di un portafoglio di 40.000 contratti già acquisiti dalle concessionarie d’Europa ancor prima 4 che la vettura entri ufficialmente in concessionaria. Progettata in Germania e costruita in Corea presso gli stabilimenti GM in cui viene prodotta anche la “cugina” Chevrolet, la nuova Mokka è stata pensata per andare incontro alle esigenze di mercati moderni come Germania, Francia, UK ed Italia e Russia, dove strade dissestate e condizioni ambientali sfavorevoli possono favorire in particolar modo le versioni a trazione integrale. Per quanto riguarda il mercato italiano, Opel Mokka sarà scelta dal 50% dei clienti per il design, dal 20% circa per la disponibilità della trazione integrale e dal restante 30% per le caratteristiche di versatilità tipiche di questo segmento. Compatta ma non troppo Lunga 4.278 mm, larga 1.777 ed alta 1.658 (passo 2.555) Mokka interpreta in chiave Sport Utility compatta le linee “scultoree” introdotte con successo da Insignia. Linee pensate per esaltare i muscoli, con profonde nervature, e sottolineare l’immagine di brand, in particolar modo all’anteriore dove la calandra con la tipica barra cromata “portalogo” crea un efficace family feeling con gli altri modelli della gamma. Interni versatili e funzionali Aria di casa anche per quanto concerne gli interni anche se la soluzione studiata per la plancia, conformata ad ala e disegnata per creare una sorta di “abbraccio” verso gli occipanti grazie alla forte integrazione con i pannelli porta, è stata estremizzata rispetto a quanto già visto su altri modelli di ultima generazione. Un design personale che non ha messo da parte gli indispensabili valori di versatilità e funzionalità che sono alla base della fruibilità quotidiana di vetture di questa categoria: degni di nota il doppio vano Il volume del bagagliaio può passare da 362 a 1.372 litri abbattendo progressivamente i sedili (60/40) e sulla vettura sono presenti fino a 19 vani portaoggetti, a dimostrazione della considerazione riservata alle necessità pratiche di ogni famiglia. Una praticità che trova massima espressione anche negli optional, dove spicca il portabiciclette FlexFix studiato per fuoriuscire dal paraurti posteriore ed ospitare tre biciclette, pur senza limitare l’accesso al vano bagagli. Una progettazione, quella di quest’ultimo elemento, che non è certamente nuova per i modelli Opel (FlexFix c’è su numerosi modelli in gamma) ma che dimostra la grande attenzione verso il cliente più dinamico e sportivo. Tecnologia di classe superiore Tra gli elementi di spicco proposti di serie si fanno notare anche i sedili ergonomici certificati AGR (Aktion Gesunder Rucken) mentre tra quelli opzionali vi sono i fari anteriori adattivi (AFL+), che incrementano il comfort di guida e la sicurezza dettata dai sistemi di 5 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove Controllo Elettronico della Stabilità ( ESP Plus), Controllo della Trazione (TC), assistenza alla partenza in salita Hill Start Assist (HSA) e l’assistenza alla discesa Hill Descent Control (HDC). AFL+: cosa fanno Scendendo nel dettaglio dei fari Adaptive Forward Lighting (AFL+) al bi-xeno di terza generazione, Opel sottolinea come siano in grado adattare l’ampiezza e l’intensità dell’illuminazione in base al percorso, alla tipologia di curva, alla velocità e perfino in base alle condizioni meteo, lavorando anche sull’attivazione e la disattivazione dei fari abbaglianti. Opel Eye: sempre vigile sulla strada Di tecnologia si parla anche nei confronti della telecamera anteriore Opel Eye di seconda generazione, che costituisce la base dei sistemi Forward Collision Alert (FCA), riconoscimento segnali stradali Traffic Sign Recognition e allerta in caso di involontario superamento dei limiti di carreggiata Lane Departure Warning (LDW). Il Forward Collision Alert (FCA) avverte il guidatore con un allarme acustico e con un segnale visivo se il veicolo entra in una situazione critica di potenziale collisione con il veicolo che 6 7 8 9 Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » precede. Oltre al Lane Departure Warning che avvisa chi guida in caso di involontario abbandono della carreggiata, i tecnici Opel hanno ulteriormente sviluppato il sistema di riconoscimento segnali stradali Traffic Sign Recognition, ora in grado di riconoscere anche i cartelli rettangolari di autostrade o zone a traffico limitato e qualsiasi altro limite di velocità, oltre ai classici cartelli rotondi. La telecamera riesce anche a leggere le scritte dinamiche a LED, contribuendo così al rispetto del codice della strada e a prevenire gli incidenti causati dalla stanchezza. Trazione integrale elettronica Pur essendo la trazione anteriore quella che andrà per la maggiore, a Russelsheim hanno dedicato un sofisticato sistema di trazione integrale a quel 40% che vorrà avere la sicurezza della spinta su quattro ruote piuttosto che su due: in listino con una differenza di 2.000 euro (di serie su 1.4 turbo, opt per 1.7 CDTI), la AWD messa a punto da Opel rappresenta un compromesso tra prestazioni, confort, consumi e peso (solo 65 kg in più). I principali componenti del sistema “integrale” sono il differenziale anteriore, l’albero di trasmissione con giunti cardanici, il sistema di trazione integrale sull’asse posteriore, i moduli di controllo e la frizione elettromagnetica multidisco. Sensori forniscono costantemente dati ai moduli di controllo e, in presenza di fondo stradale asciutto, la trazione è sull’asse anteriore, garantendo così bassi consumi di carburante. In funzione delle condizioni della strada, la distribuzione della coppia tra asse anteriore e posteriore varia da 100-0 a 5050, per esempio in caso di superficie stradale fortemente bagnata. Ciclistica di derivazione Zafira e Astra In ambito ciclistico Mokka sfrutta sospensioni anteriori con schema McPherson personalizzato dai tecnici Opel, grazie all’adozione di molle di compensazione dei carichi laterali, supporti doppi dei “ Spedizione su abbonamento gratuito 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove Per quanto riguarda il mercato italiano, Opel Mokka sarà scelta dal 50% dei clienti per il design, dal 20% circa per la disponibilità della trazione integrale e dal restante 30% per le caratteristiche di versatilità tipiche di questo segmento montanti, stabilizzatori e boccole con doppia fasciatura per migliorare le caratteristiche dinamiche e di maneggevolezza, nonché ridurre vibrazioni e rumorosità. Sull’asse posteriore il team tecnico Opel ha scelto una barra di torsione tubolare con sezione a U. Per quanto concerne lo sterzo, per questioni legate alla riduzione delle emissioni è stato scelta una servoassistenza elettrica (EPS) pensata per lavorare in modo progressivo in funzione della velocità. Tre motori: da 115 a 140 CV Tre le motorizzazioni disponibili, tutte dotate di Start/Stop nelle versioni manuali. La gamma benzina spazia dal 1.6 litri da 115 CV (155 Nm di coppia, 6,5 l/100 km, 153 g/km CO2) al turbo 1.4 da 140 CV e 200 Nm di coppia mentre per gli amanti delle motorizzazioni a gasolio la scelta può ricadere sul turbodiesel 1.7 CDTI da 130 CV e 300 Nm di coppia massima. Per quest’ultima unità i 10 11 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove consumi dichiarati sono di 4,5 litri/100 km (CO2 si attesta a 120 g/km) mentre le prestazioni parlano di 187 km/h e 10,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Mokka turbo benzina 4x4, prossimamente disponibile anche con cambio automatico a sei rapporti, raggiunge invece una velocità massima di 190 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi. Il consumo di carburante nel ciclo misto è di 6,4 l/100 km, equivalenti a emissioni di CO2 di 149 g/km. Tre allestimenti Sono tre gli allestimenti disponibili per la nuova SUV Opel. Il primo, standard, è disponibile solo con la motorizzazione 1.6 a partire da 18.450 euro. La versione intermedia, Ego, va dai 20.200 euro della 1.6 ai 23.200 della 1.4 Turbo passando per i 22.700 della 1.7 CDTI. Cosmo, top di gamma, costa invece 21.700 in abbinamento al motore 1.6 e 24.700 nella versione da 140 CV, che scendono a 24.200 euro se si preferisce la diesel. Quanto costano gli optional Il cambio automatico, solo per la 1.7 CDTI 4x2, è un optional in listino a 2.000 euro: lo stesso prezzo della trazione integrale per la stessa motorizzazione dato che sul 1.4 benzina viene proposta di serie. La versione baricentrica, la Ego, propone di serie la radio con CD MP3/Aux/USB, il volante in pelle con comandi, le luci d’ambiente ed i cerchi in lega da 18”. La Cosmo aggiunge elementi estetici cromati, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sensori luce e pioggia, clima bizona e retrovisori ripiegabili. Il prezzo dell’Opel Eye è di 510 euro, del portabici Flex Fix 750 euro, degli interni in pelle 1.250 euro, del navigatore 1.250 euro e delle luci AFL+ 1.000 euro. Dal vivo: com’è fuori Le linee sono una nuova declinazione di quelle fortunate introdotte con Insignia. Squadra che vince, del resto, non cambia ed in Opel sembrano averne 12 fatto tesoro del concetto anche per Mokka, entra in concessionaria con un vestito riconoscibile e personale. Le dimensioni sono una via di mezzo tra quelle di Nissan Juke e Toyota RAV4 mentre in termini di finiture esterne non si notano difetti costruttivi o imprecisioni negli stampaggi: gli stabilimenti coreani, del resto, sono da alcuni anni allo stesso livello di quelli europei anche sotto questi punti di vista. Dal vivo: com’è dentro Tanto fuori quanto dentro gli assemblaggi sono di buon livello così come è positivo il giudizio sulla qualità dei materiali, che sono morbidi nelle zone in cui c’è possibilità di contatto con i passeggeri ed un po’ più duri ma piacevoli esteticamente laddove solitamente si arriva solo con l’occhio: parliamo in particolare dei fianchi del tunnel centrale e delle zone inferiori della plancia. Le forme della plancia sono molto moderne, ben raccordate con i pannelli porta e molto accoglienti per quanto concerne le nuove tecnologie, che nelle versioni dotate di navigatore e sistema multimediale avanzato (850 euro) permettono integrazioni con smartphone accettando, già nell’allestimento Ego, il segnale di sorgenti esterne attraverso gli ingressi Aux ed USB “annegate” comodamente nel pozzetto. Tecnologia: un approccio diverso A riguardo delle tecnologie i sistemi di Opel sono stati votati da alcune riviste specializzate tedesche come i migliori nelle rispettive categorie: sulle prime bisogna farci un po’ la mano perché, paradossalmente, rispetto a quanto accade per altri costruttori c’è un tasto per ogni funzione principale. E’ un diverso modo di approcciare la parte elettronica della vettura ma dopo un po’ di assuefazione si prova una certa 13 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove soddisfazione nell’evitare le complicazioni e le distrazioni dei menù digitali. Comoda per quattro Per quanto concerne i valori di abitabilità, lo spazio non manca: le cinque porte assicurano un accesso a bordo estremamente comodo, complice la seduta rialzata, mentre in tema di spazio per le spalle non c’è alcun problema per i passeggeri anteriori mentre se si prende posto sulla fila posteriore lo spazio è più che sufficiente per quattro (anche per le gambe) e per forza di cose un po’ stretto se in posizione centrale prende posto un terzo adulto. Il bagagliaio è ben sfruttabile La cubatura del bagagliaio è meno vicina al segmento superiore rispetto a quanto ci si potrebbe attendere, ma lo spazio disponibile è ben sfruttabile ed gli schienali vanno giù con facilità in porzioni asimmetriche realizzando un piano di carico regolare: l’unico appunto riguarda la posizione della maniglia del portellone che non è posizionata dove un po’ tutti vanno al primo tentativo, appena sopra la targa, ma in una specifica dislocazione ribassata. Guida: posizione rialzata e confortevole La posizione di guida è alta, si vede molto bene fuori in ogni direzione (anche se i sensori di parcheggio rimangono molto utili alla stregua della nuova retrocamera) e la seduta è particolarmente comoda. Le gambe non sono distese come in una comune berlina, anzi, ma in compenso il volante è piuttosto verticale assicurando feeling di guida da berlina. E’ sicura in curva La performance di sospensioni e telaio, a tal riguardo, aiutano parecchio perché nonostante un SUV compatto non possa essere per forza di cose reattivo come una Opel Astra, principalmente per questioni di baricentro, Mokka si comporta in modo molto naturale e sincero nella percorrenza delle curve mostrando buoni indici di tenuta laterale ed una discreta facilità di cambiare direzione. Ok l’off-road leggero Il tutto orchestrato da uno sterzo preciso e da sospensioni che frenano il rollio ed il beccheggio dopo una prima parte d’escursione leggermente più morbida ed ideale per far fronte a buche, cambi d’asfalto o a qualche percorso sterrato. Anche senza ricorrere alla trazione integrale, che sul bagnato o sulla neve (con le gomme invernali, ovviamente) può rappresentare un plus all’efficacia di guida, Mokka è infatti in grado di affrontare con tranquillità piccoli percorsi sterrati e pendenze di un certo livello grazie anche al controllo automatico della velocità in discesa. Il diesel è rumoroso ma... Due le motorizzazioni che abbiamo potuto provare al lancio nei pressi di Amburgo: la prima, quella che secondo Opel andrà per la maggiore in Italia, è la 1.7 turbodiesel CDTI da 130 CV. Si tratta di un motore estremamente collaudato nella gamma Opel, dotato di caratteristiche di coppia e di potenza massima perfettamente allineate alle esigenze di un veicolo di 4,3 metri come Mokka. La spinta di questo motore, come su Astra, si fa interessante sopra i 1.500 giri e si spinge con forza sino ai 3.600 giri oltre i quali è necessario cambiare. Un propulsore con pochi difetti se non fosse per la rumorosità, che nella Mokka è stata placata in modo meno efficace rispetto a quello di altri modelli della gamma: i tecnici Opel ci hanno assicurato che gli esemplari della presentazione fanno parte di una pre-serie ed è quindi probabile che la rumorosità a freddo ed in accelerazione venga limitata poi limitata con l’arrivo degli esemplari definitivi. Molto piacevole il 1.4 turbo Decisamente diverso il sound del quattro cilindri benzina da 1.4 litri: i 140 CV del turbocompresso si fanno sentire in modo estremamente moderato ed anche in termini di piacevolezza di guida confermiamo le eccellenti impressioni che 14 15 16 17 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove abbiamo avuto dello stesso motore anche su altri modelli della gamma Opel. L’erogazione è brillante, anche in marce superiori, già poco al di sopra dei 1.300 giri ma per ricavarne il meglio non occorre spingersi sino in zona rossa: alla stregua di un diesel questo quattro cilindri lavora benissimo ai medi regimi permettendo di viaggiare rilassati e con una certa scorta di potenza anche con una marcia in più. rimedio negli esemplari che arriveranno in concessionaria in novembre, abbiamo preferito la motorizzazione a benzina 1.4 turbo per le caratteristiche d’erogazione, per i bassi consumi (a display solo 1,6 litri in più ogni 100 km a parità di piede) e per la trazione integrale compresa in un listino che è di poco superiore a quello delle diesel 4x2. Che fari gli AFL+! Chiudiamo con una considerazione riguardo alle tecnologie, in particolar modo per quanto concerne i fari AFL+ che assicurado la presenza di un fascio luminoso di intensità e di direzione ideale alla marcia. Sono un vero e proprio plus in tema di sicurezza, soprattutto quando si percorrono strade di campagna o scarsamente illuminate. Meno interessante, probabilmente, la capacità di leggere i segnali stradali mentre abbiamo trovato molto a punto il controllo di mantenimento della carreggiata e la gestione della distanza di sicurezza: un elemento, quest’ultimo, molto utile in caso di distrazione. In conclusione Mokka è la prima tedesca a collocarsi a cavallo dei segmenti B e C SUV creando, di fatto, un sottosegmento che appare come la quadratura del cerchio per chi ha necessità di un po’ di spazio in più, soprattutto per chi siede dietro, pur senza rinunciare troppo ai quei valori di fruibilità quotidiana e di contenimento dei costi che conquistano il pubblico del segmento B-SUV. Tralasciando la rumorosità del motore diesel, alla quale verrà posto certamente 18 BROCHURE, TEST DRIVE, TUTTO SU: Opel Mokka Sfoglia i cataloghi in PDF Brochure | Accessori Configuratore della Casa » Test Drive » Virtual Tour » Store Online » Finanziamenti » Guarda tutti gli allestimenti » Trovala dai concessionari » 19 20 21 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove Vincenzo Angelillo: «Opel Mokka è design, qualità e tecnologia superiore» di Emiliano Perucca Orfei | Il Marketing Manager Mokka di Opel Italia ci spiega le principali caratteristiche della nuova SUV compatta, che entra in listino a partire da 18.450 euro D opo la presentazione allo scorso Salone di Parigi, la nuova Opel Mokka è ormai pronta per entrare in concessionaria rappresentando la prima proposta tedesca nel segmento delle SUV compatte. In listino da 18.450 euro la nuova proposta Opel si pone a cavallo dei segmenti BSUV e C-SUV giocando su linee piacevoli, contenuti di classe superiore e dimensioni che si 22 posizionano esattamente laddove le competitor non sono ancora arrivate. Della nuova Mokka, il cui porte aperte è stato fissato per il 10 e 11 novembre, ne abbiamo parlato con Vincenzo Angelillo, Marketing Manager Mokka in Opel Italia. In che segmento entra Mokka «Il segmento delle SUV è oggi come oggi l’unico segmento di mercato in vera crescita. Nel 2008 rappresentava una quota di mercato del 9% mentre oggi ha raggiunto valori prossimi al 16%. Non si tratta più, insomma, di una nicchia di mercato, ma piuttosto di una realtà che è prossima ad essere il terzo segmento del nostro mercato.» Crescono di più le SUV medie «Se suddividiamo in 3 macro aree il segmento SUV si nota come SUV compatti e di grandi dimensioni siano cresciuti meno rispetto alle Sport Utility di media dimensione. Questo perché i costruttori hanno man mano individuato l’esigenza andando a creare risposte che hanno alimentato questo sottosegmento.» Cliente SUV in evoluzione «La domanda di SUV, però, continua ad evolvere ed oggi il cliente è sempre più alla ricerca di questo genere di vetture per questioni legate al dinamismo, alla sicurezza ed alla versatilità che mezzi come Mokka riescono ad offrire. In Italia, poi, ci sono delle specificità diverse da quelle degli altri Paesi: da noi le motivazioni d’acquisto sono nel 50% dei casi il design, nel 15-20% nella disponibilità di trazione integrale e nel valore restante la disponibilità di spazio e la versatilità.» Trazioni 4x4 o 4x2 «Tirate le somme le versioni che vanno per la maggiore tra le SUV di piccola taglia sono quelle spinte da motori a benzina e trazione 4x2. Man mano che si sale di taglia la richiesta di trazione integrale e di motorizzazioni a gasolio cresce arrivando ad un rapporto tra 23 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb bbbbbbbbbbbbbbb le alimentazioni pressoché paritario.» Design di derivazione Insignia «Mokka attualmente è la massima espressione del prodotto Opel declinata nel design SUV. E’ una vettura che combina dimensioni esterne compatte ad un prezzo di listino accessibile. Lo scenario delle competitor è ampio ma per quanto concerne le B-SUV andremo a scontrarci con Fiat Sedici, Suzuki SX4 e Skoda Yeti mentre sulle gamme superiori le rivali di Mokka sono Nissan Qashqai, Toyota RAV4, Hyundai ix-35 e Kia Sportage.» Si parte da 18.450 euro «Per quanto concerne i prezzi abbiamo notato che il prezzo 24 medio di un B-SUV si aggira attorno ai 20.000 euro mentre per i C-SUV la spesa si spinge a quota 34.000 euro. Noi abbiamo pensato di posizionare l’attacco - 1.6 benzina da 115 CV - a 18.450 euro raggiungendo un prezzo massimo di 24.200 euro. Tre gli allestimenti disponibili: Mokka, Ego e Cosmo abbinabili a motori benzina 1.6, 1.4 turbo da 140 CV e 1.7 CDTI da 130 CV. La trazione integrale è un plus che viene proposto ad un prezzo di 2.000 euro.» Elementi premium «Gli elementi chiave di Mokka sono lo stile dinamico, le dimensioni da SUV compatto, la qualità premium e la disponibilità di tecnologie come l’Opel Eye di seconda generazione o i fari attivi AFL Plus. Tra le caratteristiche interessanti si fa notare anche il controllo elettronico della trazione integrale, che pesa complessivamente 65 kg e si attiva solo quando serve, ed il sistema di carico FlexFix.» Nuovo capitolo dell’offensiva Opel «Mokka rappresenta un tassello importante nell’offensiva di prodotto Opel che abbiamo lanciato con Insignia. In poco tempo abbiamo lanciato nuovi motori, tra cui il biturbo da 195 CV che ha debuttato su astra, ma anche vetture che non avevamo come Mokka e tra poche settimane Adam. Non mancherà un grande ritorno alle cabrio con la Cascada.» 25 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove Opel Mokka: focus sul telaio Il costruttore tedesco ha rivelato maggiori dettagli sul telaio e sulle caratteristiche tecniche dell’Opel Mokka, SUV compatto che arriverà sul mercato entro fine anno L a Casa di Rüsselsheim ha comunicato ulteriori informazioni in merito al nuovo Opel Mokka, SUV compatto presentato in veste definitiva nel corso della passata edizione del Salone di Ginevra, che andrà a competere sul mercato nel fortunato segmento fino ad ora dominato dalla 26 Nissan Juke. In particolare gli ingegneri Opel hanno completato i test finali di validazione della Mokka, effettuando una serie di prove su strada in Germania in vista del lancio sul mercato, previsto per la fine dell’anno. Il sofisticato telaio dello Sport Utility compatto tedesco, progettato in Germania, è stato studiato appositamente con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei clienti europei, e costituisce uno dei punti centrali dello sviluppo della vettura. Il telaio è stato concepito per offrire confort durante l’utilizzo urbano, ma anche per garantire la rigidità sufficiente necessaria per affrontare percorsi off-road. Trazione integrale intelligente AWD Oltre alla normale trazione anteriore (FWD), Mokka può essere dotato anche di trazione integrale (AWD), che in ogni caso però si attiva solo in base alle necessità. A seconda del livello di trazione e delle situazioni di guida, la coppia viene trasferita automaticamente e senza soluzione di continuità dall’asse anteriore a quello posteriore. La distribuzione della coppia può essere quindi variata in continuo da 100-0 a 50-50 se l’aderenza è bassa, grazie ad un sistema che si adatta automaticamente alle condizioni stradali. Il sistema riconosce tuttavia anche i momenti in cui la trazione integrale non è più necessaria. Per esempio, quando si procede lungo un rettilineo autostradale, il veicolo si muove in condizioni di elevata aderenza con l’intera coppia sulle ruote anteriori, in modo da favorire un sensibile risparmio di carburante. La Casa ha dichiarato che la trazione integrale, completa di tutti i suoi componenti pesa 65 Kg, un buon risultato che secondo il costruttore permette a Mokka di risultare efficiente in termini di consumi e sostenibilità ambientale. Un telaio sofisticato per garantire una migliore dinamica di guida Sulla sospensione anteriore, i montanti MacPherson, già utilizzati su altri modelli Opel, sono stati ulteriormente ottimizzati dai tecnici tedeschi, aggiungendo molle di compensazione dei carichi laterali, supporti doppi dei montanti e boccole con doppia fasciatura per migliorare le caratteristiche dinamiche e di maneggevolezza, nonché ridurre vibrazioni e rumorosità della vettura. Sull’asse posteriore invece, davanti alle ruote, il team tecnico Opel ha aggiunto una barra di 27 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove torsione tubolare con sezione a U, sviluppata in due forme diverse per le versioni a trazione integrale e anteriore, volta a garantire una maggiore rigidità strutturale della vettura. Le caratteristiche di sicurezza Mokka viene equipaggiato con freni a disco su tutte e quattro le ruote, così che l’asse anteriore e quello posteriore sono in condizione di poter offrire una elevata resistenza termica e buone prestazioni di frenata. L’ESP montato su Mokka 28 comprende funzionalità speciali, sempre di serie, come l’Hill Start Assist (HSA) e l’Hill Descent Control (HDC), che assicura una velocità costante quando il veicolo è in discesa e che impone al veicolo di non superare mai i 20 km/h. Inoltre, per sfruttare al massimo le caratteristiche del telaio, i tecnici Opel hanno scelto un servosterzo elettrico (EPS), fornito di serie, che vuole garantire una maggiore assistenza in funzione della velocità. Design e ingegneria Opel Mokka, consanguneo della Chevrolet Trax, amplia il portafoglio prodotti della Casa di Rüsselsheim, che diventa il primo marchio tedesco ad entrare in un segmento in crescita come quello dei SUV compatti. Mokka offre cinque posti in dimensioni compatte pari a 4,28 metri di lunghezza. La gamma dei propulsori si compone di tre unità. Tutte le versioni con il cambio manuale sono dotate del dispositivo Start&Stop, che consente di ridurre sensibilmente i consumi di carburante. L’offerta benzina comprende il motore aspirato da 1.6 litri capace di erogare 115 CV, con una coppia pari a 155 Nm e il Turbo da 1.4 litri in grado di sviluppare 140 CV e 200 Nm di coppia. Il turbo diesel CDTI da 1.7 litri invece eroga 130 CV e 300 Nm di coppia ed è disponibile con cambio manuale o automatico a sei velocità. Il motore Turbo da 1.4 litri sarà inizialmente disponibile con lo stesso cambio manuale, ma in seguito sarà disponibile a listino anche in abbinamento alla trasmissione automatica. Ulrich Schmalohr, Global Vehicle Line Executive, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi del nostro nuovo SUV compatto Mokka, che monta numerosi componenti progettati in Germania, tra cui motori e trasmissioni, telaio e freni, ESP, trazione integrale, isolamento acustico, scarico, sedili e molto altro. Design, prestazioni, qualità e tecnologia sono in linea con gli elevati standard che i clienti si aspettano oggi da Opel.» 29 PROVA SU STRADA Nuova Fiat Panda 4x4 Cittadina senza frontiere Emiliano Perucca Orfei | Entra in listino a 16.950 euro la terza generazione della cittadina più inarrestabile del mercato. TwinAir o Multijet II passa muri al 70% mantenendo tutte le caratteristiche di versatilità di Panda 30 31 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove I l copione si ripete in modo estremamente fortunato da quasi trent’anni ovvero da quando, nel 1983, in Fiat tirarono fuori dal cilindro magico una versione 4x4 della Panda che rappresentava e rappresenta tutt’oggi una risposta alle esigenze di mobilità di migliaia di persone in tutta Europa. Fiat Panda 4x4, che oggi torna in listino ad un prezzo di 16.950 euro, nel corso del tempo ha saputo assumere anche un ruolo diverso da quello che inizialmente avevano pensato per lei i vertici di Torino: è diventata uno status symbol urbano, forte di una versatilità da riferimento e di un look che pur mantenendo un fortissimo legame con le Panda standard la identifica come un prodotto dalle caratteristiche completamente a sé. Unica nel proprio genere Un prodotto unico, scelto da oltre 400.000 persone dagli anni 80 ad oggi e che nella fase di pre-ordine di questa terza generazione, a scatola chiusa, ha saputo conquistare la bellezza del 15% degli ordini sul totale di Panda: numeri che parlano da soli e che confermano la scelta di proseguire sul filone delle 4x4 senza stravolgere, però, i concetti che hanno reso celebri Panda e le sue versioni a trazione integrale. Dimensioni: come la...Panda Cinque porte, cinque posti, la piccola SUV di Torino prodotta a Pomigliano d’Arco (NA) è lunga 368 cm, larga 167, alta 160 e sviluppata attorno ad un passo di 230 cm: una vettura dalle dimensioni compatte ma che rispetto alla Panda standard dimostra di essere subito “diversa” per via di un’altezza da terra maggiore di 5 cm e di alcuni accorgimenti estetici che trovano posto sui paraurti (finiture in color alluminio) appositamente pensati per sottolineare la presenza di una inedita protezione metallica sottoscocca studiata per superare situazioni difficili senza compromettere la meccanica della vettura. Interni: piccoli accorgimenti dedicati All’interno, rispetto alle versioni 4x2, spiccano alcune novità come una nuova variante verde per la fascia che incornicia strumentazione e tascone porta-oggetti, i sedili in tessuto dal design specifico in tre tinte (verde, sabbia, zucca) arricchiti da dettagli in ecopelle e un ulteriore vano porta-oggetti in aggiunta ai 14 già presenti sulle versioni 4x2. 225 litri la capacità del bagagliaio, ampliabile abbattendo gli schienali posteriori. Molto completa la dotazione di serie: oltre ai sistemi ESC completo di ELD (ne parliamo sotto), climatizzatore manuale, radio CD/MP3, cerchi in lega bruniti da 15”, 32 retrovisori elettrici, chiusura centralizzata con telecomando a distanza e poggiatesta posteriori, Panda 4x4 è dotata di pneumatici 175/65 R15 M+S, ovvero in grado di assicurare buone performance sia d’estate che d’inverno. Con il City Brake Control frena da sola Tra gli optional si fanno segnalare il “City Brake Control”, che frena automaticamente Panda nel caso di un possibile tamponamento, oltre che il 33 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove posteriore attraverso un giunto a frizioni multiple con comando idraulico studiato per trasferire fino a 900 Nm di coppia massima in 0,1 decimi di secondo. Per quanto riguarda il passaggio “trasversale” della coppia, invece, Panda 4x4 non utilizza differenziali autobloccanti sugli assi anteriori e posteriori ma, alla stregua della quasi totalità delle 4x4 di ultima generazione, sulla base delle indicazioni dei sensori dell’ESP frena la ruota che scivola ottenendo l’effetto di trasferire potenza sull’altro lato. Con l’ELD è più reattiva Il giunto, a controllo elettronico, si attiva o disattiva nel caso in cui il treno anteriore perda aderenza in modo completamente autonomo: il guidatore può scegliere se rendere più rapida questa operazione di trasferimento, fino a 50 km/h, attivando la funzione ELD che precarica l’idraulica del giunto inibendo il controllo di trazione ASR. Con ELD attivato la risposta della trazione integrale è più pronta ed in linea con le esigenze di una guida estrema su fondi “impossibili”. Il sistema di trazione integrale di Panda 4x4 svolge anche un ruolo attivo nella dinamica del veicolo: nel caso in cui si presenti sottosterzo la coppia viene trasferita dietro mentre in caso contrario il giunto privilegia la trazione sull’asse anteriore. sedile posteriore scorrevole ed il Blue&Me TomTom2 LIVE. al posto dei bracci tirati a tutto vantaggio del peso, che è di 6,5 kg in meno rispetto a quello della Panda 4x4 di seconda generazione. Alzata a 700 mm l’aspirazione Tuning delle sospensioni raffinato Il passaggio da Panda a Panda 4x4 non coinvolge, come nel caso delle protezioni sottoscocca, solamente la parte estetica della vettura: per permettere una capacità di guado oltre la media i tecnici Fiat hanno alzato a 700 mm la bocchetta del condotto d’aspirazione e sono state riviste le sospensioni, che ora adottano un McPherson anteriore con traversa meccanica fissata in 6 punti in luogo dei 4 “standard” ed un nuovo ponte torcente posteriore a ruote interconnesse 34 TwinAir 0,9 o Multijet II 1.3 In termini di motori ci sono delle importanti novità per Panda 4x4, in particolar modo per quanto concerne i benzina: al vecchio Fire 1.2 di precedente generazione, infatti, è stato favorito il nuovo bicilindrico 0.9 TwinAir Turbo da 85 CV. Oltre al 40% di coppia in più la nuova unità porta con sé anche un cambio specificatamente studiato per le esigenze della 4x4 grazie all’adozione di una prima marcia accorciata che abbassa la velocità minima a 5 km/h. Le prestazioni parlano di 12,1 secondi per passare da 0 a 100 km/h e 166 km/h di velocità massima a fronte di un Quello sulle sospensioni, a detta dei tecnici Fiat, è stato un lavoro estremamente importante perché è migliorata la capacità di filtraggio delle asperità con netti miglioramenti in termini di vibrazioni, che sul sedile si sono ridotte del 24% e sul volante del 22%. Valori che hanno permesso un miglioramento dell’indice di articolazione (la capacità di parlare senza alzare la voce) di ben 6 punti rispetto al passato ma che hanno consentito anche un netto miglioramento della performance visto che nel corso dei test svolti sulla neve tra il vecchio ed il nuovo modello, a parità di pista ghiacciata, è diminuito il tempo sul giro di 15 secondi. Passa muri al 70% Un tempo che non è frutto solamente dell’opera di tuning sulle sospensioni (che vantano un twist di 240 mm!) ma anche dell’efficacia del nuovo sistema di trazione integrale che permette di passare pendenze longitudinali fino al 70% (55% laterali) puntando sulla capacità di trasferire coppia dall’asse anteriore a quello 35 36 37 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove categoria, che comunque rappresenta una nicchia nel contesto dei clienti Panda 4x4, i vertici Fiat ci hanno parlato del possibile arrivo di una versione più “nuda e cruda” a loro dedicata, ma di questo se ne parlerà più avanti. Dal vivo: com’é dentro Un po’ come accaduto fuori, dove il look di Panda è stato semplicemente affinato per essere adattato alla nuova meccanica, anche per gli interni non vi sono novità di spicco se non per quanto concerne il diverso rivestimento dei sedili che può essere scelto nelle tinte verde, sabbia, zucca con finiture in eco-pelle. Come al solito molto interessante il profilo della plancia - ispirato alle prime Panda nella pratica tasca che si “apre” nella porzione lato passeggero - che propone una leva del cambio rialzata ed una predisposizione in posizione rialzata per il navigatore opzionale. Intelligente e non scontata anche la presenza di una presa USB con la quale far dialogare lo smartphone con il sistema multimediale di bordo o, più semplicemente, ricaricare la batteria senza occupare inutilmente la presa accendisigari. Dal vivo: com’è fuori Rispetto alla Panda standard la nuova versione 4x4 vanta un impatto visivo decisamente diverso, pur nel pieno rispetto dello stile del modello: a renderla “diversa” è l’altezza da terra del corpo vettura, il diverso profilo dei cerchi e dei pneumatici oltre che le finiture pensate per dare un tono più fuoristradistico ed “annunciare” la presenza di protezioni, anche nascoste, che la rendono “inarrestabile”. Questa Panda 4x4, in ogni caso, sotto il profilo estetico divide: chi la acquista per girare in città senza rinnegare la possibilità di fare saltuariamente del fuoristrada sarà estremamente felice di elementi eleganti come le luci di posizione a led o i paraurti verniciati, mentre chi della Panda integrale farà un uso più specialistico troverà nell’estetica raffinata ed apparentemente delicata un importante limite. In soccorso di quest’ultima 38 “ consumo medio di carburante pari a 4,9 l/100 km e 114 g/km di CO2. Un forte miglioramento di coppia rispetto al Multijet di precedente generazione viene anche in dote al 1.3 Multijet II (5 marce): 75 CV e 190 Nm di coppia massima, Panda 4x4 1.3 Multijet II accelera da 0 a 100 km/h in 14,5 secondi assicurando una velocità massima di 159 km/h. 4,7 l/100 km il consumo di gasolio, 125 g/ km il valore di emissione di CO2 (Euro5). Buoni materiali In termini di materiali come sulle versioni 4x2 anche la Panda 4x4 “si tratta bene”: sono buoni in relazione alla tipologia ed al costo base della vettura e propongono soluzioni intelligenti per far sembrare più preziosi materiali, come quelli dei pannelli porta, di quello che in realtà sono. La goffratura con il logo Panda è una “chicca” dalla quale anche altre aziende stanno prendendo ispirazione. Si sta bene in quattro In termini di spazio a bordo si viaggia comodi in quattro persone mentre per quanto concerne la posizione di Questa Panda 4x4 divide: chi la acquista per girare in città sarà estremamente felice di elementi eleganti, mentre chi della Panda integrale ne farà un uso più specialistico troverà nell’estetica raffinata un limite 39 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove guida i più alti potranno sentire la mancanza della regolazione in profondità del volante. Un elemento, quest’ultimo, comunque ben compensato dalla profilatura poco invadente della plancia e dall’escursione del sedile. Bagagliaio OK per tutti i giorni Per quanto concerne il bagagliaio Panda sorprende per lo spazio disponibile con gli schienali abbattuti e per la facilità con la quale è possibile caricare la spesa di tutti i giorni: l’apertura del vano è molto ampia e l’altezza della soglia, nella più 40 alta 4x4, è a portata di tutti. Molto intelligente, infine, l’idea di sostituire il classico tappo della benzina con un sistema meccanico collegato allo sportellino: più sicuro, più pulito e più pratico. Su asfalto si guida come la 4x2 Abbiamo provato il sistema 4x4 sulla pista prove off-road di Balocco affrontando alcuni passaggi davvero complicati. Avendo come riferimento il modello precedente, eccezionale nella guida off-road, non ci si poteva attendere che un ulteriore passo avanti anche dalla 4x4 di terza generazione che alla resa dei conti stupisce sia nella versione TwinAir che in quella turbodiesel. Nella guida normale, su asfalto, le differenze rispetto ad una normale Panda sono molto limitate: il lavoro di tuning delle sospensioni ha permesso di limitare l’aumento dei movimenti del corpo vettura in curva ed in accelerazione/frenata dovuto alla maggior altezza del baricentro mantenendo quasi invariata la sensazione di neutralità nelle reazioni che è tipica di questo modello. Il quasi fa riferimento principalmente alla minor reattività delle gomme M+S che per forza di cose hanno reazioni più lente e valori di tenuta laterale 41 42 43 Spedizione su abbonamento gratuito Ricevi Automoto.it Magazine » Periodico elettronico di informazione automobilistica 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove leggermente inferiori a quelli delle normali gomme estive montate sulle normali Panda e che possono comunque essere montate anche sulla 4x4. Pendenze del 70%: estrema Un delta prestazionale che, viste le caratteristiche della vettura e le pretese della clientela, non verrà assolutamente notato, anzi. Le M+S, assieme al lavoro della trazione integrale e delle sospensioni, rappresentano il plus della vettura quando l’asfalto diventa terra: in questi frangenti, esattamente come in passato, Panda dimostra un potenziale eccezionale “bevendosi” ostacoli apparentemente impossibili con la facilità di un fuoristrada specializzato. Parliamo in particolare dei muri al 70% di inclinazione o della capacità di twist assicurata da un lato dall’escursione di 240 mm delle sospensioni e dall’altro dall’efficacia dei differenziali elettronici nel trasferire coppia esattamente dove serve. Molto veloce anche il passaggio della coppia dall’asse anteriore a quello posteriore nel caso di perdite di aderenza: in caso di necessità, pensiamo ai fondi innevati, il sistema 4x4 di Panda rappresenta un plus per la sicurezza e la capacità di assicurare mobilità molto importante. Bene entrambi i motori Tra la versione Multijet II a gasolio e la TwinAir 0,9 benzina non abbiamo particolari preferenze: in alcuni frangenti, in particolar modo in off-road estremo, la possibilità di contare sulla prima cortissima del benzina permette di ottenere risultati eccezionali con una guida più rilassata mentre nella guida di tutti i giorni, nonostante un indice di rumorosità leggermente più elevato, il 44 45 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove turbodiesel assicura consumi mediamente più contenuti ed una guida meno legata all’utilizzo del cambio. Silenziosissima, infine, la trasmissione: se qualcuno avesse ancora in mente la rumorosità della trazione integrale della prima Panda 4x4 sappia che sul nuovo modello di quella “ruvidità” non c’è davvero nulla. La tecnologia dei blocchi differenziali anteriori e posteriori “simulati” ha dalla sua questo vantaggio oltre che un consumo di pneumatici decisamente inferiore ed uniforme. In conclusione La terza generazione di Fiat Panda 4x4 sposta ulteriormente avanti il confine prestazionale di questa dinastia di automobili inarrestabili che nel corso della sua storia ha saputo conquistare 400.000 clienti. La mix del modello attuale, a pochi giorni dall’apertura degli ordini, è del 15% sul totale di Panda ed è probabile che anche nel proseguio della commercializzazione questa percentuale possa essere mantenuta: look e capacità di rappresentare uno status symbol, infatti, rappresentano un non plus ultra per la clientela cittadina mentre le capacità fuoristradistiche sono un elemento fondamentale per chi vive in zone difficili e necessita di una vettura compatta ma allo stesso tempo inarrestabile. Il prezzo, di poco inferiore ai 17.000 euro, può sembrare per certi versi elevato ma le caratteristiche tecniche e di versatilità di Panda sono sostanzialmente uniche nel panorama automobilistico mondiale e ne giustificano sostanzialmente il listino. Rimane da capire se arriverà una versione più basica, dedicata all’utenza più estrema, priva di elementi “cool” quali i fari a led ed i paraurti verniciati e magari con un prezzo di listino più vantaggioso. 46 BROCHURE, TEST DRIVE, TUTTO SU: Nuova Fiat Panda 4x4 Sfoglia i cataloghi in PDF Brochure | Accessori Configuratore della Casa » Test Drive » Store Online » Finanziamenti » Guarda tutti gli allestimenti » Trovala dai concessionari » 47 48 49 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove Gianluca Italia: «Fiat Panda è una prima della classe fuori dagli schemi» di Emiliano Perucca Orfei | La presentazione internazionale delle Fiat Panda 4x4, Trekking, Natural Power ed Easy Power è stata un’occasione interessante per parlare del passato e del presente di Panda con Gianluca Italia, Responsabile Fiat Brand EMEA. Ecco cosa ci ha detto L a presentazione internazionale della nuove Fiat Panda 4x4, Trekking, Natural Power (metano) ed Easy Power (GPL) è stata l’occasione per tornare a parlare di un mito che nel corso della 50 sua storia è stata scelta da 6.500.000 di clienti. Di lei ne abbiamo parlato con Gianluca Italia, Responsabile Fiat Brand EMEA. Chi è Panda? «Panda è un’auto intelligente, simpatica e generosa. E’ una prima della classe fuori dagli schemi perché non si offende quando i compagni le copiano i compiti, anzi, è felice di essere un punto di riferimento per la categoria. E’ stata la prima vettura da città a poter scalare le montagne con la trazione integrale, la prima ad andare a gasolio, la prima a cambiare in modo automatico e la prima ad aver vinto il premio Car of The Year. Come se non bastasse è stata anche la prima ad andare a “tutto gas” vista la disponibilità di versioni a GPL o metano.» Quali sono i valori fondamentali di Panda? «Noi diciamo sempre che Panda mira all’essenziale. E’ piena di trucchi ma non inganna facendo in modo “esagerato” l’essenziale, rappresentando così una scelta per tutti valida per tutte le situazioni, anche le più complicate. Con l’avvento della nuova Panda abbiamo evoluto i fortunati concetti introdotti con la seconda generazione offrendo una compatta cinque posti e cinque porte, con tantissimo spazio interno ed un bagagliaio tra i più grandi della categoria. Panda, inoltre, ha la più ampia offerta di motori ed alimentazioni, che si affiancano a diverse tipologie di trazione e di cambi.» Chi sono e cosa cercano i clienti Panda? «Sono più di 6,5 milioni i clienti che l’hanno scelta dal 1983 ad oggi. Chi la sceglie è una persona con personalità perchè Panda non impone la sua personalità ma esalta quella del cliente andando allo stesso tempo a dare una risposta ai bisogni reali della vita di tutti i giorni. Secondo le nostre interviste i clienti la scelgono per lo stile, per la fedeltà al modello ma anche per la versatilità, la facilità di guida e la compattezza. Valori, che sono nel DNA di Panda sin dall’origine.» 51 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove più ecologico. Anche in questo caso autonomia e costi di gestione sono ridottissimi visto che un pieno di metano si fa con soli 12 euro.» Tecnologia e meccanica in funzione della sicurezza «Abbiamo lavorato molto per rendere Panda estremamente sicura ed a tal riguardo è un piacere parlare del nuovo City Brake Control. Il sistema funziona in modo automatico evitando le collisioni attraverso l’attivazione automatica dei freni in caso di possibile impatto. Alla voce sicurezza, ovviamente, è presente anche 52 il nuovo sistema 4x4, evoluzione di un sistema che la rende assolutamente inarrestabile.» Ecologia, risparmio e prestazioni «La voce ecologia è importante per Panda. I nostri motori a benzina e gasolio sono estremamente puliti ma per chi vuole il massimo sotto questo punto di vista abbiamo pensato alle nuove versioni Natural Power ed Easy Power. Per quanto riguarda la Easy Power possiamo dire che la combinazione tra il pieno di gas e quello di benzina può portare Panda senza soste da Balocco a Barcellona contando sui 69 CV del 1.2 otto valvole. Per quanto riguarda la Natural Power a metano, invece, abbiamo scelto il motore TwinAir Turbo per combinare l’alimentazione più ecologica al motore In arrivo anche la Trekking «Con la nuova Panda abbiamo pensato anche a tutti quei clienti che amano il look della Panda 4x4 ma non necessitano della trazione integrale. Abbiamo così creato la Panda Trekking che noi amiamo definire City Utility Vehicle (CUV). Il nostro CUV conserva l’estetica off road e permette di muoversi in modo comunque agevole sul fuoristrada leggero grazie al corpo vettura rialzato ed alla presenza della trazione anteriore intelligente Fiat.» Quanto costano le nuove Fiat Panda? «Panda 4x4 è in listino a partire da 16.950 euro mentre Panda Trekking parte da 15.200 euro. Sono entrambe versioni che definirei full-optional. Per quanto riguarda Panda Natural Power (metano) il prezzo è stato fissato in 13.950 euro mentre la Easy Power (GPL) costa 12.200 euro. Il prezzo d’accesso di Panda, invece, è fissato a 10.200 euro.» 53 PROVA su strada Mercedes-Benz GLK 220 CDI Sport Esalta il piacere di guida su ogni terreno di Ippolito Fassati | Elegante ed equilibrata, la nuova GLK modello 2012, si comporta in maniera ottimale sia su strada che su sterrato. Consuma poco e costa 43.441 Euro 54 55 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove U na macchina che si comporta davvero bene sia su strada che in fuoristrada. Un veicolo perfetto per chi viaggia dalla città alla campagna (anche su strade molto dissestate), per il fine settimana o per praticare sport all’aria aperta. Da soli o in compagnia, in famiglia o con gli amici. Ma attenzione, mogli o fidanzate potrebbero rubarvela spesso e volentieri. Le maggiori novità introdotte col modello 2012 A metà 2012 Mercedes-Benz ha rinnovato la sua Suv media con una serie di modifiche tecniche ed estetiche. Probabilmente non tali da indurre chi già possedeva una GLK a fare l’upgrade, ma senza dubbio migliorative. Esternamente i nuovi fari a Led hanno permesso di aumentarne il fascino, davanti e dietro. Il muso della macchina è migliorato e le barre sul tetto sono belle ed utili. 56 Ma ancor più sono cambiati gli interni, a partire dallo spostamento della leva del cambio automatico sul piantone dello sterzo. Nuovo il display a Led nel cruscotto e le bocchette di aerazione tonde che richiamano la stella. Migliorate anche dotazioni di sicurezza, motorizzazioni ed efficienza energetica. tra i più bassi del lotto, mentre le prestazioni e i consumi sono tra i migliori. Per verificare in un sol colpo le caratteristiche di tutte le rivali tedesche con la nuova GLK, vi consigliamo di usare il nostro confronta modelli. La concorrenza è agguerrita ma i punti di forza sono molti O piace o non piace. Non ha vie di mezzo la GLK, come tutte le auto dalla linea piuttosto squadrata. E’ però innegabile che sia una vettura proporzionata ed elegante. Una macchina pratica, dalle dimensioni contenute, che non ama farsi notare. A meno che scegliate l’allestimento Premium. In questo caso l’aggiunta di cromature sul frontale, i cerchi a 5 razze e altri dettagli danno alla GLK un aspetto più appariscente. Chi è di indole più “understatement”, amerà la versione Sport. Il segmento in cui si schiera la GLK è ricco di offerte. Certo, andando a confrontare solo le vetture di classe “premium” più conosciute, troviamo le Audi Q3 e Q5, la BMW X3, la Volvo XC 60 e la Land Rover Range Rover Evoque. In questa lotta quasi tutta tedesca la GLK è tra le più corte e strette (con il bagagliaio più piccolo a sedili alzati e più grande a capienza massima). Il prezzo di partenza è Esterni 57 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove Abitabilità e bagagliaio Guidatore e passeggero godono di sedili comodi, larghi il giusto e discretamente avvolgenti. I comandi sono facilmente accessibili, il volante è regolabile in altezza e profondità. La visuale è buona, gli specchietti sebbene piccoli servono e dal lunotto posteriore si vede tutto, eccetto gli ostacoli bassi che con l’ausilio dei sensori di parcheggio saranno facilmente evitati. Ampio il vano portaoggetti nella console centrale, eccellente lo spazio ricavato dall’assenza della leva del cambio. I passeggeri della seconda fila sono comodi se in 4, sacrificati, soprattutto in larghezza, se in 5. Non manca lo spazio per le gambe e la testa non rischia di battere sul tetto. La prima sensazione aprendo il bagagliaio è deludente perché lo spazio occupato dal vano porta ruota di scorta è importante e toglie volume. Il piano di carico però risulta essere all’altezza giusta ed eliminando la tendina copribagagli si può contare su una capacità sufficiente per un week end di una famiglia di quattro persone o, se si sacrifica la visibilità del lunotto, anche per una vacanza più lunga. Per carichi maggiori si possono abbassare parzialmente o completamente i sedili dei passeggeri, raggiungendo così un piano unico e senza gradini piuttosto ampio (3 bici ci entrano senza Ingombri e dinamica Lunga poco più di 4 metri e mezzo e larga 184 cm, la GLK pesa 1.800 Kg. Sono dimensioni che le danno grande agilità in città e ottima destrezza in fuoristrada. Gli angoli di attacco e di uscita, oltre che l’altezza da terra consentono di non spaventarsi su terreni sassosi, sterrati con buche anche grandi o pendenze accentuate. Tutto ciò pur mantenendo in autostrada o sulle curve veloci un’ottima stabilità. Insomma, parcheggiare diventa facile quanto superare un guado profondo. La capacità di far bene il suo mestiere in ogni 58 le ruote), pari a 1.550 litri (450 coi sedili alzati). Il bagagliaio è illuminato e predisposto per le cinghie o le reti di separazione dei cani. C’è anche un kit di pronto soccorso e una presa da 12 Volt. Dotazioni e facilità d’uso Dividiamo le funzioni. Saliamo in macchina e regoliamo i sedili. Cinque diverse possibilità per il guidatore, 4 per il passeggero (che non ha la gestione dei lombari). Tutte a portata di mano, mancano le memorie. Sicurezza: si tratta solo di scegliere tra gli optionals proposti. situazione è probabilmente la dote migliore della GLK. Le dimensioni, la tecnica e l’elettronica sono combinate in maniera perfetta per rispondere a tutte le richieste del guidatore, anche se non esperto. Interni Finalmente si sale in macchina (perché in questo caso non si “scende” in macchina); ovviamente scegliendo gli interni in pelle si resta favorevolmente colpiti dai materiali, dai colori, dai dettagli. La ricchezza di strumenti, l’eleganza dei particolari, le cuciture, il sapiente mix di legno e alluminio non stonano mai. Appagano i sensi di chi investe per vivere l’interno di una Mercedes. Non si resta spaventati dalla sovrabbondanza di pulsanti ma nemmeno delusi da certe teutoniche scelte minimaliste di altri brand. In breve tempo si familiarizza con tutto e ci si può concentrare sulla guida e sui passeggeri. Colpisce, nella versione con cambio automatico, lo spazio libero lasciato dallo spostamento della leva del cambio sul piantone dello sterzo, in stile americano. Una scelta coraggiosa in Europa ma certamente valida. 59 60 61 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove Alla guida della GLK si ha una sensazione di controllo e sicurezza. Vuoi per le dimensioni ben sotto controllo o per il cambio che ha sempre la marcia giusta Si parte già da una buona base che comprende tutti gli airbags e alcune funzioni di “prevenzione” contro gli incidenti, tipo il colpo di sonno, il salto di corsia o il “buco” nello specchietto. Climatizzazione: tutto è a portata di mano. Si gestisce con precisione e in maniera intuitiva la temperatura. Gradi, forza delle ventole e direzione dell’aria (bellissime le nuove bocchette anteriori, non solo esteticamente, ma soprattutto per le infinite possibilità di direzionare il flusso con precisione). Dietro troviamo le bocchette di aerazione dei passeggeri nel tunnel centrale. Informazioni di viaggio: il nuovo display a led al centro del cruscotto risponde a tutti i vostri dubbi. Trip, consumi, velocità; c’è anche un interessante grafico che invoglia a risparmiare per raggiungere il 100% della guida “Eco”. Le funzioni si cambiano con la mano sinistra, senza staccarla dal volante. Si impara in un viaggio. Intrattenimento: radio, cd e presa Usb (un po’ nascosta nel vano portaoggetti) sono facili da gestire e da regolare grazie ai comandi al manubrio o al pomello al centro della console, raggiungibile facilmente anche dal passeggero. Telefono: col bluetooth (che funziona egregiamente) tutto è immediato. I numeri della rubrica si leggono sullo schermo da 7 pollici, si richiamano le ultime telefonate fatte e ricevute. Navigatore e radio si comportano intelligentemente nella gestione delle telefonate, regolandone i volumi. Navigatore: Milano, via Melzo 9. Basta pronunciare queste parole e vi ritroverete nella nostra redazione. Cambiare opzioni, percorsi, informazioni sul traffico ecc. è intuitivo. Ottimo il fatto che il pomello sulla console e i pulsanti al volante 62 possano gestire due diverse funzioni contemporaneamente visualizzandone le informazioni rispettivamente sul monitor al centro o sul display del cruscotto. In sintesi, basta un viaggio per capire l’80% delle funzioni. Per l’altro 20% dovrete leggere il manuale o probabilmente non scoprirete mai come si cambiano manualmente le frequenze dell’autoradio! Motore La versione 220 CDI è caratterizzata da un motore Diesel di 2.143 cc con 170 CV e 400 Nm di coppia. Cambio automatico 7G-TRONIC PLUS con comando del cambio e leve per la selezione manuale delle marce al volante. Funzione ECO start/stop (fin troppo “presente”) e 4 ruote motrici 4MATIC (leggere qui i dettagli - vedi articolo Emiliano della prova Serie M). Le prestazioni sono molto buone garantendo una velocità di 205 km/h, un’accelerazione da 0-100 in 8,8 secondi e un consumo che stupisce, soprattutto a velocità costante (5,5 l/100 km in autostrada se si usa il piede leggero). Se dunque il 220 Diesel non è per nulla un motore emozionante (c’è la versione 350 per questo), assolve benissimo alle sue funzioni di polivalenza. Buona l’accelerazione, sufficiente la ripresa (per scalare dovrete dare un pestone forte sull’acceleratore, altrimenti non otterrete gli effetti desiderati), buona la coppia anche in fuoristrada. Non piega la testa indietro ma in compenso restano ottimi i consumi, malgrado l’altezza di 166 cm. Come si guida Alla guida della GLK si ha una sensazione di controllo e sicurezza. Vuoi per le dimensioni ben sotto controllo o per il cambio che ha sempre la marcia giusta, vuoi per la sicurezza aiutata dai tanti supporti elettronici, tutto fa si che ci si possa concentrare sul piacere 63 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove di guida. In un ambiente perfettamente insonorizzato, intrattenuti dall’impianto stereo di ottima qualità il nostro compito è scegliere la direzione e goderci il viaggio. Con questa motorizzazione non si cercano le prestazioni assolute (c’è sempre la 350 per questo - vedi la nostra prova) ma si percorrono brevi o lunghe distanze rilassati e sicuri. Peccato solo che la leva del cambio al volante 64 abbia i comandi “invertiti” rispetto a quello che vorrebbe l’istinto (Marcia D in avanti e Retromarcia R indietro, sono invece ribaltati). La selezione manuale, un po’ lenta, è utile per scalare in discesa, mentre per il resto l’automatico resta preferibile. Come si vive Le vernici e le pelli a disposizione, gli optionals in gamma, potranno soddisfare chiunque. Dai più sportivi ai più classici, ciascuno potrà costruirsi e godersi la propria GLK a lungo. L’armonia delle proporzioni, l’eleganza delle luci a led, il mix di materiali all’esterno e all’interno sono molto appaganti. Sedersi al posto di guida risulta comodo, non ci si arrampica e non si scende in basso. Sitemati i sedili e le leve, tutto è a portata di mano. Lo spazio non manca, i vani sono tanti. I particolari (i portabicchieri hanno i fermi per le bottiglie più piccole) danno un tocco in più che il cliente Mercedes probabilmente si aspetta. I comandi sono facili e non distraggono dalla guida. Il passeggero può operare su radio, navigatore e telefono dalla console centrale. Attenzione, mogli e fidanzate ve la ruberanno I minori ingombri che semplificano il parcheggio rispetto alla concorrenza, lo sterzo che vi permetterà di girare in pochissimo spazio e con uno sforzo minimo, la console centrale che, libera dalla leva del cambio, finalmente potrà essere usata per riporre le borse, le quattro ruote motrici che tolgono da ogni impiccio anche quando il fondo diventa più insidioso e soprattutto rendono la GLK 65 66 67 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove inarrestabile sulla neve, l’uso vocale e semplice del navigatore e del telefono che non distraggono, sono tutti valori apprezzati dal pubblico femminile. Senza dimenticare lo stile che si vive a bordo. BROCHURE, TEST DRIVE, TUTTO SU: Mercedes-Benz GLK Conclusioni Sfoglia i cataloghi in PDF Macchina polivalente, molto silenziosa, consuma poco e fa sentire sicuri. Il cambio automatico e lo sterzo leggero e preciso permettono al guidatore di godersi il viaggio, supportato dalla sicurezza offerta su ogni terreno dalle quattro ruote motrici e dall’assistenza offerta dai sistemi elettronici di prevenzione. Elettronica di intrattenimento semplice da gestire, ottima aerazione. Ambiente elegante adatto a quattro persone con bagagliaio adeguato. Fatta per divertirsi in relax, senza cercare le prestazioni pure. Quando si scende viene voglia di risalirci. 68 Brochure | Accessori Configuratore della Casa » Test Drive » Store Online » Finanziamenti » Guarda tutti gli allestimenti » Trovala dai concessionari » 69 70 71 PROVA off-road Mercedes-Benz GLK In off-road nelle cave di marmo di Carrara di Matteo Valenti | Abbiamo portato le ruote di una Mercedes-Benz GLK nelle cave dove da più di 2.000 anni si estrae il pregiato marmo di Carrara, per capire fino a dove si può spingere in fuoristrada il SUV compatto della Stella 72 73 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove S pesso si sente affermare che i moderni SUV in realtà non sappiano offrire grandi doti nella guida in off-road. Equipaggiati solitamente con cerchi in lega di grandi dimensioni abbinati a pneumatici più simili a quelli di una sportiva, che garantiscono elevate prestazioni su asfalto, gli Sport Utility Vehicle nascono come vetture che vogliono offrire ottime doti in termini di qualità della vita a bordo, di sicurezza, di versatilità e di prestazioni, ma generalmente - anche se non mancano di certo eccezioni - non sono concepiti per un uso estremo in off-road. terreni accidentati, favoriti anche dalla notevole altezza da terra, e sono sicuramente vetture che offrono grandi capacità di traino, ma generalmente non nascono per essere utilizzati su percorsi in fuoristrada particolarmente impegnativi. A questo proposito la Divisione Italiana della Stella ha pensato bene di organizzare un evento davvero singolare per dimostrare esattamente il contrario di quanto abbiamo detto finora. Ci dicono che affronteremo un duro ed impegnativo percorso in fuoristrada all’interno dell’area estrattiva delle gloriose cave di marmo di Carrara a bordo della Mercedes-Benz GLK, il SUV compatto di Stoccarda. La sfida di Mercedes-Benz Italia: con la GLK nelle In off-road con i cerchi AMG da 20 pollici... cave di marmo di Carrara Se dotati di trazione integrale i SUV naturalmente possono favorire le manovre di disimpegno molto meglio di altri veicoli sui 74 Arrivati sul luogo della partenza però, accompagnati da una pioggia insistente che non facilita di certo la guida in off-road, scopriamo sorprendentemente che gli esemplari che utilizzeremo per la prova non sono allestiti con il pacchetto tecnico off-road, studiato per agevolare le manovre di disimpegno sui fondi più accidentati e che alcune delle vetture sfoggiano addirittura esuberanti cerchi in lega sportivi AMG da 20 pollici, messi provocatoriamente a disposizione da Mercedes-Benz per dimostrare che anche nella configurazione più stradale la GLK è in grado di arrampicarsi con facilità anche su percorsi sterrati impegnativi. La Casa della Stella ha messo a disposizione numerosi esemplari di normalissime Mercedes-Benz GLK 220 BlueTEC 4Matic per dimostrare che un SUV comodo, pratico e veloce su asfalto – doti che sicuramente appartengono ad uno Sport Utility come la GLK, come abbiamo avuto modo di rilevare nel corso della nostra prova su strada pubblicata solo qualche giorno fa - può rivelare ottime qualità dinamiche anche in off-road, senza un particolare allestimento tecnico. Mercedes-Benz GLK: più elegante dopo il facelift Accettiamo la sfida lanciata provocatoriamente dal costruttore di Stoccarda e saliamo a bordo del SUV compatto della Stella, che recentemente è stato sottoposto a restyling rivelando proporzioni più filanti ed eleganti, grazie ad un nuovo frontale, ora meno squadrato rispetto al passato e per merito di inediti gruppi ottici anteriori e posteriori a LED. Accompagnati dal geologo Carlo Musetti, che cura gli aspetti legati alla sicurezza della cava in fase di estrazione, iniziamo a guidare all’interno della vastissima area estrattiva di Carrara. Nel frattempo ha smesso di piovere, ma le strade 75 76 77 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove Tra le tecnologie pensate per rendere più facile ed ecologica la guida e più piacevole la vita a bordo i tecnici Kia hanno messo a punto la regolazione della servoassistenza FlexSteer su tre posizioni: Comfort, Normale o Sport in forte pendenza rimangono inondate d’acqua carica di polvere di marmo, che crea un mix scivolosissimo e molto insidioso anche per una vettura a trazione integrale. Attraversiamo i cunicoli scarsamente illuminati dove un tempo viaggiavano su rotaia i carrelli carichi di blocchi di pietra. È l’occasione per farci raccontare brevemente dal geologo Carlo la storia della gloriose cave di Carrara dove da più di 2.000 anni si estrae il marmo che ancora oggi viene considerato uno dei più pregiati al mondo. 78 Le rampe sono ripidissime e inondate d’acqua carica di polvere di marmo Una volta fuoriusciti dal tunnel però è tempo di concentrarsi seriamente sulla guida, perché termina il tratto asfaltato ed iniziano le ripidissime rampe che ci condurranno alla stazione di estrazione situata molto più in alto rispetto al punto da cui partiamo. Mettiamo le ruote sul pietrisco acuminato del percorso e premiamo lievemente sull’acceleratore, facendo affidamento esclusivamente sulla gestione del cambio automatico 7G-Tronic a sette rapporti e sul collaudato sistema di trazione integrale intelligente 4Matic, in grado di ripartire la forza motrice sull’asse anteriore o su quello posteriore a seconda della necessità dettata dal fondo stradale su cui si trovano le ruote. Priva di marce ridotte, la GLK inizia a muoversi percorrendo la prima rampa con una facilità davvero sorprendente. Merito non solo dell’efficiente sistema di trazione integrale, ma anche del motore che equipaggia la versione 220 CDI BlueTEC protagonista della nostra prova, che può contare in79 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica Ricevi Automoto.it Magazine » 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 »»»Prove nanzitutto su 400 Nm di coppia già disponibili a 1.400 giri/min e su 170 CV di potenza a 3.200 giri/min. Durante la salita il SUV compatto della Stella non entra in crisi nemmeno nei punti più impegnativi del percorso, come per esempio nei tornanti stretti e quando il terreno sotto le ruote si fa davvero sempre più accidentato, a causa dello scorrimento dell’acqua piovana che ha scavato grandi canali di scolo. La GLK ci porta in tranquillità fino alla stazione di estrazione Partiti con la luce, arriviamo quasi col buio alla stazione di estrazione, che ci regala uno scenario davvero unico e suggestivo. Le alte pareti di marmo lisce e squadrate, scavate dalla potenti macchine da taglio ed attraversate da venature di diversi colori creano un’atmosfera quasi surreale. Di fronte ad una montagna dalle forme innaturali, perché modificata dall’opera estrattiva dell’uomo, si staglia un panorama mozzafiato, con le nuvole che filtrano gli ultimi raggi di sole al tramonto e le luci delle città a valle con il mare sullo sfondo. È ormai buio ed è tempo di tornare a bordo 80 della GLK per affrontare la parte più impegnativa del nostro test in fuoristrada: la discesa. Il terreno infatti oltre ad essere particolarmente sconnesso e ripido, si dimostra davvero insidioso a causa dell’acqua caduta in abbondanza nel corso del pomeriggio, che lo ha reso molto scivoloso. Qui la vettura può contare su alcuni sistemi elettronici di ausilio alla guida su terreni instabili a partire dallo Steer Control, che induce chi sta seduto dietro al volante a controsterzare nella giusta direzione con une leggera vibrazione sul volante e l’Adaptive Brake che oltre ad includere la funzione Hold per favorire le partenze in salita, è fornito di un sistema per l’asciugatura rapida dei freni sul bagnato. I dispositivi elettronici aiutano anche nella discesa, ma attenzione all’ABS Avendo cura di non frenare troppo energicamente sul pedale del freno per evitare di far intervenire l’ABS, che bloccherebbe le ruote facendo scivolare pericolosamente la vettura verso il basso senza possibilità di controllo, affrontiamo le rampe con pendenze molto elevate per fare ritorno alla base. Anche in questo caso la GLK si è rivelata fin troppo a suo agio, positivamente favorita anche dall’assetto Agility Control che include un sistema di sospensioni selettive, che regolano il livello di rigidità a seconda delle caratteristiche del terreno su cui si sta procedendo, per garantire al tempo stesso stabilità e comfort a tutti i passeggeri. Una volta ritornati al punto di partenza è ormai tempo di fare un bilancio della giornata. La prova in off-road organizzata dalla Divisione della Stella voleva dimostrare le ottime doti fuoristradistiche della GLK, che nel complesso ci ha positivamente colpito per la facilità con 81 82 83 Spedizione su abbonamento gratuito Periodico elettronico di informazione automobilistica 06 Novembre Anno Numero 2012 01 6 Ricevi Automoto.it Magazine » »»»Prove Priva di marce ridotte, la GLK inizia a muoversi percorrendo la prima rampa con una facilità davvero sorprendente cui ha affrontato un percorso davvero impegnativo, reso ancora più insidioso dal singolare terreno e dalla pioggia. Conclusioni La Casa della Stella ha portato all’estremo il carattere di questa esperienza in fuoristrada, mettendo a disposizione provocatoriamente vetture equipaggiate con cerchi in lega da 20 pollici con coperture 235/45. In questo modo ha dimostrato che anche nella configurazione più stradale, con gomme sportive e ruote in lega di grandi dimensioni, la GLK è in grado di affrontare senza problemi percorsi off-road davvero impegnativi come quelli che si snodano all’interno delle cave di Carrara. Naturalmente consigliamo a chi 84 sceglie la GLK anche per fare fuoristrada di equipaggiare la vettura con i cerchi in lega Comfort da 17 pollici abbinati a pneumatici 235/60, che offrono una spalla più alta ed un’imporonta a terra più stretta e quindi più adatta all’utilizzo sui terreni accidentati, oltre che con il pacchetto tecnico off-road. La Mercedes-Benz GLK si è dimostrata quindi non solo una vettura comoda per muoversi in città e in autostrada, favorita da dimensioni piuttosto contenute e da tutti i vantaggi connessi alla guida alta, ma anche adatta ad affrontare percorsi off-road mediamente impegnativi, grazie ad una raffinata gestione elettronica che riesce a scaricare a terra in maniera efficiente la potenza del motore turbo diesel. BROCHURE, TEST DRIVE, TUTTO SU: Mercedes-Benz GLK Sfoglia i cataloghi in PDF Brochure | Accessori Configuratore della Casa » Test Drive » Store Online » Finanziamenti » Guarda tutti gli allestimenti » Trovala dai concessionari » 85