Lezione 3 CINGHIALE (Sus scrofa) Uso di armi e cani per la caccia al Cinghiale Lezione 3 CACCIA AL CINGHIALE: ARMI Un’arma è per definizione un oggetto atto a offendere e/o a difendere. Si dividono in: armi bianche, armi da fuoco e altre armi (a gas, archi, balestre, ecc.). Lezione 3 ARMI BIANCHE Lezione 3 ARMI DA FUOCO CORTE (pistole, revolvers) LUNGHE (fucili) In funzione della tipologia della/e canna/e si distinguono in: Fucili a canna liscia Fucili a canna rigata Fucili a canne miste: - combinati - drilling Lezione 3 FUCILI A CANNA LISCIA PER LA CACCIA AL CINGHIALE: TIPOLOGIE • Doppiette • Sovrapposti • Semiautomatici Canne poco “strozzate” o cilindriche (slug) Lezione 3 FUCILI A CANNA LISCIA: CALIBRO Equivale al n° di sfere di diametro uguale a quello interno della canna che si ottengono da una libbra di piombo (453 gr) Lezione 3 FUCILI A CANNA LISCIA: CARATTERISTICHE SALIENTI • La canna è liscia, senza solchi, per cui non è in grado di imprimere al proiettile, nel caso sia unico, un movimento rotatorio stabilizzante intorno al proprio asse (Eccezione Paradox). • All’interno la camera di scoppio non ha pareti particolarmente spesse, non dovendo resistere a pressioni molto forti. • Il dispositivo di puntamento non è particolarmente sofisticato. • La cartuccia è composta da un bossolo in parte in ottone e in parte in cartone o plastica, con proiettili costituiti da un numero variabile di “pallini” ovvero da un unico proiettile, detto ogiva (palla). Lezione 3 La canna di un fucile ad anima liscia per la caccia al cinghiale è solitamente cilindrica e quindi punzonata con le lettere “CL”; la canna concepita appositamente per la caccia al cinghiale è chiamata canna slug ed è piuttosto corta, perfettamente cilindrica e dotata di mirino e tacca di mira regolabile. Il calibro più utilizzato è il 12. La portata utile appare contenuta e non supera i 50 metri, mentre la gittata massima, dipendente comunque dall’angolazione, può arrivare a 1.500 metri. Con arma azzerata a 50 m, il proiettile a 25 metri passa un centimetro sopra al punto mirato, mentre a 75 metri passa da 6 a 8 cm sotto il punto mirato. Va ricordato che le palle hanno potenza e velocità maggiori rispetto ai pallini o pallettoni delle munizioni spezzate. Fucile calibro 12 a canna liscia Lezione 3 FUCILI A CANNA LISCIA: MUNIZIONI Lezione 3 FUCILI A CANNA LISCIA: MUNIZIONI Lezione 3 Elenco delle principali palle per munizioni utilizzabili in fucili a canna liscia Maremmana sferica A rocchetto di filo Con borra direzionale (impennaggio) A campana Sottocalibrate ottima capacità di penetrazione e precisione accettabile ma non può essere sparata in canne strozzate costruite in acciaio con due cordonature in piombo per il forzamento nella canna, sono deformabili e micidiali a breve distanza, ma poco precise (Blondeau, Stendebach, Wonder). Palla Remington Copper Solid in lega di rame con sabot raggiungono la massima precisione grazie al mantenimento della traiettoria (Brenneke,Gualandi, Aquila, Cervo) velocità eccellente, abbastanza precise (Foster, Winchester, Remington, Federal). ottima velocità e precisione, valide per i tiri lunghi Da “Balistica” Edoardo Mori – www.earmi.it (modificato) Palla Brenneke Super Sabot sottocalibrata Lezione 3 FUCILI A CANNA RIGATA: CARATTERISTICHE SALIENTI • All’interno della canna sono presenti dei solchi (righe) in numero variabile generalmente da 4 a 6, paralleli e con andamento elicoidale, che hanno la funzione di imprimere al proiettile, che è unico, un movimento rotatorio stabilizzante intorno al proprio asse. • All’interno la camera di scoppio ha pareti molto più spesse che in un’arma a canna liscia per resistere alle pressioni molto forti che si sviluppano. • Il dispositivo di puntamento è più sofisticato rispetto ai fucili a canna liscia. • La cartuccia è composta da un bossolo completamente in ottone e da un’ogiva (palla). Lezione 3 FUCILI A CANNA RIGATA: MUNIZIONI Bossolo: è un involucro in lega di ottone che ha le seguenti funzioni: proteggere la camera di scoppio (altissime pressioni), garantire una perfetta tenuta e una successiva estraibilità grazie alle sue doti elastiche, contenere la carica di innesco e la carica propellente. Carica di innesco: esplosivo molto rapido posto alla base del bossolo, con percussione centrale, serve ad attivare la carica propellente. Carica propellente: esplosivo meno rapido che imprime l’energia al proiettile. Proiettile (palla, ogiva): può avere forme, peso e caratteristiche diverse che ne determinano le prestazioni e la traiettoria. Lezione 3 Carica propellente Lezione 3 MUNIZIONI: TIPI DI FONDELLO 270 Weat. M. 270 W. 5,6 x 57 5,6 x 57 R Lezione 3 FUCILI A CANNA RIGATA: CALIBRO È espresso dal diametro dell’ogiva (in millimetri o in millesimi di pollice) per l’altezza del bossolo a vuoto (può essere accompagnato da altre sigle accessorie). Calibro 222 5.6 mm : 25.4 mm = x : 1 pollice x = 5.6/25.4 = o.222 pollici (222 millesimi di pollice) Lezione 3 CALIBRI PER CANNE RIGATE: ESEMPI 222 Rem.: indica un proiettile con calibro 222 millesimi di pollice di marca Remington, che corrisponde ad un 5.6 x 43 nella nomenclatura europea, dove 43 sono i millimetri dell’altezza del bossolo. 5.6 x 57: indica un calibro di 5.6 millimetri con altezza del bossolo di 57 millimetri. 30-06: indica un calibro di 300 millesimi di pollice innestato su un bossolo creato nel 1906 in America per scopi militari. Corrisponde ad un 7.65 x 63. Lezione 3 CALIBRI :CINGHIALE 6-6.5 mm 6.5 x 68 264 W.M. 270 W. 7 mm 7 R.M. 7 x 57 7 x 64 7 x 65 30.06 300 308 30.30 W. 8 mm 8 x 57 8 x 68 9 mm 9.3 x 62 9.3 x 64 9.3 x 74 375 444 Marlin Lezione 3 PROIETTILE: ELEMENTI CARATTERISTICI • Calibro: espresso in millimetri o in millesimi di pollice (1 pollice = 25.4 mm) (Es.: 222 5.6 mm.). • Forma: proiettili più lunghi hanno maggior stabilità; la forma della punta è un elemento determinante per gli effetti sul bersaglio (proiettili a punta sono più penetranti e viceversa). • Peso: proiettili più pesanti coprono distanze più corte, hanno traiettorie meno tese, cedono più energia. Il peso può essere espresso in grammi oppure in grani (1 grammo = 15.4 grani). Es. 150 grani = 9.7 grammi • Blindatura: proiettili completamente blindati hanno un maggior effetto penetrante ma non si deformano e tendono a trapassare il bersaglio senza cedere tutta l’energia; proiettili non blindati si deformano subito cedendo tutta l’energia ma tendono a creare ferite superficiali; proiettili parzialmente blindati sono solitamente un buon compromesso. Lezione 3 Lezione 3 PROIETTILE: ENERGIA Peso del proiettile x velocità2 Ec = 19620 Si esprime in kgm: 1 kgm è l’energia necessaria a sollevare da terra fino a un metro di altezza un peso di un chilogrammo in 1 secondo. Lezione 3 2 ESEMPI… Palla tipo brenneke dal peso di 31 grammi con velocità di 430 m/s: Ec = 31 x 4302 = 293 kgm 19620 Palla 30-06 di peso 11,6 grammi (180 grani) con velocità di 850 m/s: 11,6 x 8502 Ec = = 429 kgm 19620 Lezione 3 PROIETTILE: ELEMENTI IMPORTANTI GITTATA La gittata è tutto lo spazio percorso dal proiettile dal momento in cui esce dalla canna dell’arma rigata (vivo di volata) fino al momento in cui tocca terra, supposto che non tocchi nessun ostacolo. Un proiettile di un’arma rigata può percorrere anche tre chilometri o più, in funzione del fucile, e quindi del tipo di proiettile, della posizione dell’arma al momento del tiro e della conformazione del terreno. PORTATA UTILE È la distanza entro la quale si può abbattere ragionevolmente un certo animale. È nell’ordine dei due o trecento metri per i calibri più veloci. Chiaramente è in funzione dell’arma e dell’animale che intendiamo abbattere, oltre che delle condizioni globali al momento dello sparo. Il limite, più che dalla capacità del proiettile di infliggere al capo di selvaggina ferite mortali, è costituito dalla difficoltà del tiratore di determinare con precisione il punto di impatto del proiettile con sufficiente precisione. VELOCITÀ DEL PROIETTILE È determinante per la precisione dell’arma: più è elevata, più il tiro è radente e minore la sua caduta lungo la traiettoria. Proiettili leggeri hanno maggior velocità iniziale, che poi però tendono a perdere più rapidamente. Proiettili pesanti hanno velocità iniziali minori, che però tendono a mantenere più a lungo. La velocità del proiettile è direttamente proporzionale alla lunghezza della canna, alla pressione di scoppio e alla temperatura dell’aria. Lezione 3 FUCILI A CANNA RIGATA: ELEMENTI TECNICI E DEFINIZIONI PUNTO D’IMPATTO: punto nel quale il proiettile colpisce il bersaglio. ROSATA: insieme dei punti di impatto sul bersaglio sparati dalla medesima arma da una distanza fissa. PRECISIONE: capacità dell’arma di fornire rosate di piccolo diametro. Dipende da molti fattori, tra i quali: distanza del bersaglio, tipo di arma, cartuccia e proiettile, condizioni climatiche generali, pendenza di tiro, taratura del congegno di puntamento, presenza di sostanze estranee nella canna e, non in ultimo, il tiratore. PASSO DELLA RIGATURA: distanza entro la canna in cui il proiettile compie un rotazione completa su se stesso lungo il proprio asse. LINEA DI MIRA*: retta congiungente l’occhio del tiratore, il sistema di puntamento e il bersaglio. TRAIETTORIA**: percorso che compie il proiettile dal vivo di volata fino al bersaglio; non è mai rettilinea in quanto intervengono diversi fattori (energia di partenza, peso e forma del proiettile, forza di gravità, resistenza dell’aria, ecc.). Lezione 3 LINEA DI MIRA DISPOSITIVO DI PUNTAMENTO SEMPLICE DISPOSITIVO DI PUNTAMENTO SOFISTICATO Lezione 3 TRAIETTORIA: PRINCIPALI ELEMENTI E FASI 1) Proiettile nella camera di scoppio. 2) Sparo. 3) Gas in espansione. 4) Aumento progressivo della velocità fino a che il proiettile è all’interno della canna. 5) Uscita del proiettile dalla canna. 6) Termine della spinta al proiettile. 7) Il proiettile continua la sua corsa grazie all’energia acquisita. 8) Opposizione al moto da parte della forza di gravità e della resistenza dell’aria. 9) Impatto sul bersaglio con cessione dell’energia residua. L’insieme di questi momenti, unito al tipo di arma e al tipo di proiettile, concorre a determinarne la TRAIETTORIA. Lezione 3 ELEMENTI DELLA TRAIETTORIA Punto di mira . . Lezione 3 ELEMENTI DELLA TRAIETTORIA Punto di mira . . Lezione 3 ELEMENTI DELLA TRAIETTORIA Lezione 3 DISTANZE DI AZZERAMENTO Lezione 3 Lezione 3 AZZERAMENTO O TARATURA DELL’ARMA • Da compiere prima di utilizzare la carabina nell’attività venatoria. • Consiste nel tarare i sistemi ottici di puntamento in maniera tale da poter conoscere con precisione dove andrà ad impattare il proiettile ad una certa distanza. • Si esegue in poligono, sparando un certo numero di colpi su un bersaglio posto a distanza nota (ad esempio 100 metri). • Con una carabina azzerata ad una certa distanza, salvo altri fattori esterni, il proiettile colpirà il bersaglio esattamente dove sto mirando con il mio sistema ottico di puntamento. Lezione 3 ELEMENTI DELLA TRAIETTORIA Punto di mira . . Lezione 3 AZZERAMENTO O TARATURA DELL’ARMA • Se invece il mio bersaglio si trova più vicino della distanza di azzeramento, dovrò mirare leggermente più in basso (la linea di mira corre sotto la traiettoria). • Viceversa dovrò mirare più in alto se il bersaglio si trova più lontano (la linea di mira corre sopra la traiettoria). • La differenza tra linea di mira e traiettoria è minima (di solito non superiore ai 6-8 cm) tra l’arma e il punto di azzeramento ed elevata oltre (nell’ordine anche di 20 cm o più). • Queste differenze dipendono dal tipo di arma utilizzata, calibri leggeri e veloci avranno differenze minime tra carabina e punto di azzeramento ma poi, perdendo rapidamente velocità, il divario tra linea di mira e traiettoria tende a peggiorare molto rapidamente. Lezione 3 ELEMENTI DELLA TRAIETTORIA Cosa succede se il bersaglio si trova a distanze diverse? . . Lezione 3 IN FUNZIONE DELLA CAPACITÀ DI FUOCO I FUCILI SI DISTINGUONO IN: A COLPO SINGOLO: canna liscia, rigata, combinati. A RIPETIZIONE SEMPLICE: canna rigata, il caricamento avviene tramite otturatore girevole scorrevole. SEMIAUTOMATICHE: canna liscia o rigata, erroneamente spesso chiamate “automatiche”, il caricamento avviene tramite recupero di parte dei gas. AUTOMATICHE: canna liscia o rigata, il caricamento avviene tramite recupero di parte dei gas ed è possibile sparare a ripetizione. Sono di esclusivo uso militare e non sono utilizzabili per la caccia. Lezione 3 FUCILI A COLPO SINGOLO A CANNA LISCIA PER LA CACCIA AL CINGHIALE SLUG BETTINSOLI (55 CM - 3 KG) Lezione 3 FUCILI A COLPO SINGOLO A CANNE MISTE E A CANNA RIGATA PER LA CACCIA AL CINGHIALE • Canne miste: combinato, drilling. • Canne rigate: - monocanna basculante, - doppietta o sovrapposto “express”, Lezione 3 COMBINATO Lezione 3 Lezione 3 DRILLING Lezione 3 BASCULANTE MONOCOLPO Lezione 3 BASCULANTE MONOCOLPO Lezione 3 EXPRESS Lezione 3 FUCILI A RIPETIZIONE SEMPLICE A CANNA RIGATA PER LA CACCIA AL CINGHIALE • carabina a otturatore girevole (tipo “Mauser”) • carabina a otturatore (tipo “Blaser”) • carabina a blocco cadente • carabina a leva Lezione 3 CARABINA A OTTURATORE GIREVOLE (BOLT ACTION) Lezione 3 CARABINA A OTTURATORE GIREVOLE BLASER Lezione 3 CARABINA A OTTURATORE GIREVOLE TIPO BLASER Lezione 3 CARABINA A BLOCCO CADENTE (RUGER) Lezione 3 CARABINA A LEVA Lezione 3 FUCILI A RIPETIZIONE SEMIAUTOMATICA A CANNA LISCIA Fucile calibro 12 a canna liscia Lezione 3 FUCILI A RIPETIZIONE SEMIAUTOMATICA Lezione 3 A CANNA RIGATA Carabina semiautomatica, camerata nel calibro 30.06: l’arma a canna rigata probabilmente più utilizzata in Italia per la caccia al cinghiale. Lezione 3 IN FUNZIONE DEL TIPO DI SISTEMA DI MIRA I FUCILI SI DISTINGUONO IN: FUCILI (A CANNA LISCIA) CON PUNTERIA METALLICA Lezione 3 FUCILI (A CANNA RIGATA) CON PUNTERIA METALLICA Lezione 3 FUCILI (A CANNA RIGATA) CON SISTEMI DI “PUNTAMENTO VELOCE” (PUNTI ROSSI - OLOGRAFICI - LASER) Lezione 3 SISTEMI DI “PUNTAMENTO VELOCE” PUNTI ROSSI E PUNTI ROSSI OLOGRAFICI • • • Usati a occhi aperti. Non ingrandiscono il bersaglio. Punto rosso interno al sistema. Tramite batterie hanno una proiezione continua della luce sul vetro del sistema di puntamento (durata 200-250 ore). Sfruttano l’elaborazione delle immagini realizzata dal cervello, che sovrappone esattamente quanto percepito dall’occhio sinistro (animale) con quanto percepito dall’occhio destro (punto rosso). PUNTI ROSSI OLOGRAFICI • • • • Punto rosso interno al sistema. Per risparmiare energia hanno una proiezione intermittente della luce. I vuoti dell’intermittenza non sono percepiti dall’occhio. Alimentati da 2 batterie da 1,5 V o da 1 da 3 V. (10.000 ore!). Tubi montabili con anelli da ottica. LASER • Punto rosso esterno al sistema, proiettato con un sottile raggio laser all’esterno, sino al bersaglio. Lezione 3 •FUCILE A LEVA (A CANNA RIGATA) CON SISTEMA DI “PUNTAMENTO VELOCE” (PUNTO ROSSO) Lezione 3 FUCILI A CANNA RIGATA CON CANOCCHIALE (OTTICA) Lezione 3 ATTACCHI DEL CANNOCCHIALE Lezione 3 RETICOLI DI MIRA Lezione 3 RIFERIMENTI DISTANZIOMETRICI Lezione 3 Lezione 3 BATTUTA - GIRATA - BRACCATA IN AMBIENTI “CHIUSI” Fucile a canna liscia (canne miste) o a canna rigata senza ottica Lezione 3 Fucile semiautomatico a canna rigata senza ottica Lezione 3 BATTUTA - (BRACCATA) - GIRATA + CERCA - ASPETTO IN AMBIENTI MISTI E APERTI Fucile a canna rigata (canne miste) con ottica Lezione 3 BATTUTA E GIRATA IN AMBIENTI MISTI Fucile a canna rigata con ottica (asportabile) (Swarovski 1.25-4 “high grid”) Lezione 3 CACCIA INDIVIDUALE (CERCA E ASPETTO) Fucile a canna rigata (a canne miste) con ottica (anche fissa) a ingrandimenti fissi o variabili Lezione 3 CACCIA AL CINGHIALE: EFFETTO DEL TIRO Lezione 3 CACCIA AL CINGHIALE: EFFETTO DEL TIRO Lezione 3 L’animale da abbattere fornisce la migliore prospettiva al cacciatore quando è di traverso, virtualmente perpendicolare alla linea di mira; in questa posizione il bersaglio è più vasto ed i punti vitali sono bene in vista. Il punto verso cui occorre preferibilmente indirizzare il tiro è (come per gli altri ungulati) situato appena dietro la spalla, nel punto si trova la parte alta del cuore, per cui il proiettile colpirà il muscolo cardiaco o i grossi vasi sanguigni che partono da esso determinando la pressoché istantanea morte dell’animale. Lezione 3 CACCIA AL CINGHIALE: EFFETTO DEL TIRO Lezione 3 Lezione 3 Lezione 3 Lezione 3 Lezione 3 Lezione 3 Lezione 3 BUONE REGOLE DOPO IL TIRO • • • • • Ricaricare immediatamente l’arma. Restare fermi almeno 10’. Lasciare un segno sul posto di tiro. Avvicinarsi all’animale pronti a sparare. In caso di ferimento ricorrere a un “cane da sangue”. Lezione 3 GRAZIE PER L’ATTENZIONE