Rischio Amianto Lunedì 14 marzo 2011 Dr. Graziano Pozzoli Amianto - Giacimenti L'amianto è un minerale che si trova ovunque nel mondo. Viene estratto in miniere a cielo aperto. Le miniere più ricche sono in Europa, Canada, Sudafrica, Russia, Cina e Australia. Nelle Alpi: in Piemonte se ne estraevano 100 mila tonnellate all’anno a Balangero in Val di Lanzo e nel Casalese si costruivano manufatti in cemento-amianto. Amianto o Asbesto Gruppo di silicati (Silicio) idrati microcristallini fibrosi di composizione chimica variabile (con Mg, Fe, Ca). E’ un minerale composto da fibre microscopiche. Esistono diverse varietà suddivise in serpentini (più usato) e anfiboli. I serpentini sono caratterizzati dal fatto di avere le fibre curve mentre gli anfiboli hanno fibre rette e sono più pericolosi. Serpentino Amianto bianco (crisòtilo) A n f i b o l o Amianto bruno (amosite) Amianto blu (crocidolite) Solo l'analisi al microscopio ottico o elettronico permette di sapere se un determinato materiale contiene amianto e di distinguere la varietà dell'amianto. Serpentini (fibre curve) Amianto bianco (crisòtilo) Anfiboli (fibre rette) Amianto blu (Crocidolite) Proprietà Eccellenti proprietà isolanti, meccaniche, chimiche e di resistenza al calore e alla fiamma Costo relativamente basso Queste proprietà spiegano le numerose applicazioni industriali e domestiche e il fatto che sia presente, o sia stato presente per molti anni, nella composizione di moltissimi prodotti o finiture industriali. Etimologia Amianto = (sostanza) incorruttibile / non macchiato Asbesto = (sostanza) non mi estinguo/non mi spengo (non mi consumo) Crisòtilo = batuffolo di colore simile all’oro Anfìbolo = ambiguo Crocidolite = pietra di struttura fibrosa Amosite = acronimo di Asbestos Mines Of South Africa (AMOSA). (1) Amianto non friabile Le fibre sono mescolate con altri materiali (cemento o colla) L'applicazione più nota è costituita dalle lastre ondulate di fibrocemento (Eternit). Esistono anche altre applicazioni molto diffuse come grondaie, cisterne e condutture dell'acqua, elementi decorativi (fioriere), e piastrelle di vinile. Quando l'amianto non friabile è in buono stato i rischi per la salute sono minori. (2) Amianto friabile Nell'amianto friabile le fibre si staccano facilmente perchè non sono unite a un altro materiale. L'amianto friabile deve essere sempre ritirato o coperto. Alcune delle applicazioni maggiormente diffuse sono amianto floccato, cordoni (trecce), guarnizioni, pannelli isolanti e abbigliamento ignifugo. POSSIBILI LOCALIZZAZIONI DELL’AMIANTO 1. Intonaco 2. Guarnizioni stufe 3. Pannelli 4. Coibentazione tubi 5. Rivestimento camini 6. Elettrodomestici 7. Tubazioni idriche 8. Materiali Isolanti 9. Lastre di copertura 10.Canne fumarie 11.Serbatoi idrici La principale via di ingresso dell'amianto è quella respiratoria. Le fibre di amianto, a causa delle proprie caratteristiche aerodinamiche, della dimensione ridotta e della forma allungata, possono rimanere sospese nell'aria per il tempo sufficiente a rappresentare un rischio respiratorio. Allo stesso modo, possono aderire agli abiti e alla pelle e staccarsi successivamente con il conseguente rischio di inalazione. L'esposizione all'amianto può provocare malattie irreversibili Se si è avuto un solo contatto con l'amianto, il rischio per la salute è irrilevante. Il rischio aumenta di molto con contatto frequente, indipendentemente dal tipo di amianto cui si è esposti. Il rischio (di respirarlo) aumenta durante la manipolazione di materiali che contengono amianto, per es. nelle opere di demolizione, taglio, trapanatura, rottura o quando i materiali sono molto vecchi. Il settore della popolazione che comprende questi operatori è quello potenzialmente più esposto considerando anche il fatto che, in linea generale, non è assolutamente consapevole della presenza e dei pericoli dell'amianto. Per quanto riguarda la pericolosità dovuta all’ingestione dell’amianto, l’OMS ha dichiarato nel documento redatto nel 1994 “Direttive di qualità per l’acqua potabile” che ”non esiste alcuna prova seria che l’ingestione di amianto sia pericolosa per la salute” e quindi ”non è stato ritenuto utile stabilire un valore guida fondato su delle considerazioni di natura sanitaria, per la presenza di questa sostanza nell’acqua potabile”. La pericolosità dell’amianto È legata alla capacità dei materiali di rilasciare fibre inalabili che possono essere sprigionate nell’aria, per effetto di qualsiasi sollecitazione (manipolazione, lavorazione, vibrazioni, correnti d’aria, infiltrazioni di umidità etc.). Le piccolissime particelle, una volta inalate, a seconda delle dimensioni delle fibre, potranno superare gli alveoli polmonari e per via linfatica, raggiungere i linfonodi ilari, il grosso intestino e la pleura, mentre, aumentando la grandezza, le fibre più lunghe si fermeranno agli alveoli e quelle ancora più grosse si fermeranno via via sempre più su, nell’albero bronchiale e nelle prime vie respiratorie. Fattori determinanti per la respirabilità delle fibre sono il diametro e la forma: Le fibre di amianto bianco (crisòtilo), avendo una forma sinuosa, sono meno penetranti, mentre le fibre di amianto blu (crocidolite) e amianto bruno (amosite), avendo forma aghiforme, penetrano più facilmente nei polmoni fino a raggiungere gli alveoli, se di dimensioni molto piccole. Le fibre cosiddette “normate” (incriminate) sono quelle che l’OMS ha stabilito avere lunghezza maggiore di 5 micron, larghezza inferiore a 3 micron e rapporto lunghezza/larghezza superiore a 3:1, parametri che insieme costituiscono il cosiddetto “diametro aerodinamico”. In un centimetro lineare si possono affiancare: 250 capelli 500 fibre di nylon 350.000 fibrille di amianto Il comportamento aerodinamico delle fibre condiziona: possibilità di raggiungere le vie respiratorie più periferiche e di depositarvisi la permanenza nel tessuto biologico (“biopersistenza”) rendendo difficile il tentativo di inglobamento ed eliminazione da parte dei macrofagi interstiziali. Gli effetti nocivi che si manifestano a seguito dell’inalazione di amianto sono dovuti all’instaurazione di meccanismi patogenetici di natura irritativa, degenerativa, cancerogena. Le malattie principali sono rappresentate da: ASBESTOSI MESOTELIOMA PLEURICO-PERITONEALE CANCRO POLMONARE ALTRE PLACCHE PLEURICHE Torace normale (Rx – Modellino) Polmone normale ASBESTOSI Processo degenerativo polmonare con formazione di cicatrici fibrose sempre più estese che provocano ispessimento e indurimento del tessuto polmonare (fibrosi interstiziale progressiva), con difficoltoso scambio dei gas (O2 e CO2) fra aria e sangue; questo conduce nel tempo a un’insufficienza respiratoria gravissima. Non esiste una terapia specifica. L’asbestosi è stata la prima patologia ad essere correlata all’inalazione di amianto; è una tipica malattia professionale che si manifesta per esposizioni medio-alte di 10-15 anni; effetto dose-dipendente. MESOTELIOMA PLEURICO-PERITONEALE Tumore maligno delle membrane sierose di rivestimento dei polmoni (pleura nell'80% dei casi) e degli organi addominali (peritoneo nel 20% dei casi ). Oggi è riconosciuto solo per esposizione ad amianto, soprattutto di tipo Amianto blu (più del 90% dei casi). Intervallo tra esposizione e comparsa del tumore è in genere lungo, 25-40 anni A differenza dell’asbestosi, per cui è necessaria un’esposizione intensa e prolungata, per il mesotelioma non è possibile stabilire una soglia di rischio, ossia un livello minimo di esposizione all’amianto, al di sotto del quale risulti innocuo. Il decorso è rapido :6 mesi - 2 anni. Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli progressi nella diagnosi e nella cura del mesotelioma. In particolare, la sperimentazione di nuove combinazioni di farmaci chemioterapici (approvazione 2004 FDA) ha dato buoni risultati, migliorando la qualità di vita dei pazienti. In generale, per i pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno ci sono tre opzioni in combinazione: chirurgia, chemioterapia e radioterapia. normale normale mesotelioma pleurico mesotelioma pleurico CANCRO POLMONARE L’abitudine al fumo è concausa determinante. Come per l'asbestosi anche per i carcinomi polmonari è stata riscontrata una stretta relazione con la quantità totale di asbesto inalata e con l'abitudine al fumo di sigaretta. Nei non fumatori esposti ad asbesto il rischio relativo è risultato circa 5 volte superiore alla popolazione generale, mentre è 50 volte superiore nei fumatori esposti ad asbesto. Il tumore presenta una latenza 15-20 anni dal momento dell’esposizione all’asbesto. Soggetti NO esposti e NO fumo: 11/100.000 Soggetti NO esposti e SI fumo : +10 volte ALTRE NEOPLASIE Numerosi studi hanno evidenziato che la mortalità per tumori in genere è più alta nei lavoratori esposti alle polveri di asbesto che nella popolazione generale, e in particolare sembrano più frequenti i tumori del tratto gastro-intestinale e della laringe. L'aumento della frequenza per queste malattie è comunque molto inferiore rispetto a quello descritto per i tumori polmonari. PLACCHE PLEURICHE Si tratta di ispessimenti benigni del tessuto connettivo della pleura, più o meno estesi, talora calcificati. L’art. 3 della legge 257/92 fissa, per il crisòtilo (Amianto Bianco), un TLV (Threshold Limit Value) di 0,6 fibre/cm3, mentre per tutte le altre varietà di amianto, sia isolate che in miscela, ivi comprese quelle contenenti crisòtilo, l’art. 31 del D.Lg.vo 277/1991, cui si rifà la 257/92 per la definizione dei limiti, fissa un TLV di 0,2 fibre/cm3, per un periodo di riferimento di 8 ore. Cinzia Confalone - Redazione Ministerosalute.it - novembre 2002