POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 “Insegnare ad un bambino non significa riempire un vaso, ma accendere un fuoco” (M. De Montaigne) D.D. “C. Casalegno” Via Acciarini n° 20 10137 TORINO [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (D.P.R. 8 MARZO 1999, N. 275, Art. 3) Elaborato ed approvato dal Collegio dei docenti in data 20-10-05 e 15-12-05 Adottato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 2-12-05. con delibera n 2 Anno scolastico 2005/2006 1 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 INDICE A) PARTE STRUTTURALE PAG 1 – PRESENTAZIONE PAG 5 IL POF Principi fondanti e identità della scuola PAG 8 MAPPA PROGRAMMATICA PAG 10 INTEGRAZIONE SCOLASTICA PAG 11 NUOVE TECNOLOGIE PAG 13 FORMAZIONE E CONTINUITÀ PAG 16 LA VALUTAZIONE PAG 19 IL CURRICOLO NELL’ AUTONOMIA PAG 20 LA SCUOLA DELL’INFANZIA B) PARTE MOBILE (FLESSIBILE E INTEGRATA) PAG 1 ELENCO PROGETTI RAGGRUPPATI PER AREE PAG 38 ELENCO GRUPPI DI LAVORO 2 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Costituzione art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale (…) senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, *** limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona (…) Dai principi alla pratica educativa Uguaglianza. L’istituzione scolastica accoglie tutti senza alcuna distinzione né discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. Apertura al territorio. La scuola è impegnata a favorire le attività extrascolastiche, a favore dei bambini e, nell’ottica dell’educazione/formazione permanente, degli adulti, collaborando con le agenzie e promuovendo iniziative negli ambiti culturale, sociale e civile, favorendo l’uso delle attrezzature e degli edifici anche oltre il normale orario scolastico. Efficienza e trasparenza. L’attività scolastica è un pubblico servizio e come tale si ispira a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità nell’organizzazione dei servizi. A tale scopo è impegnata a favorire e tutelare i diritti dell’utenza in un contesto teso a valorizzare la professionalità e la trasparenza delle scelte. La nostra storia Il nostro Circolo nasce nel 1974 e si caratterizza per il forte impegno verso la sperimentazione/ricercazione di nuovi orizzonti didattico-metodologici. In particolare negli anni sono stati avviati i seguenti progetti: - Sperimentazione ministeriale (ex art.3) (Team) Sperimentazione ministeriale (ex art.3) (scienze) Sperimentazione ministeriale informatica Sperimentazione ministeriale PROGETTO ILSSE Legge 820 attività integrative (insegnamento delle lingue inglese e francese in orario aggiuntivo pomeridiano) - Progetto GOLD - Progetto Comenius La nostra scuola collabora, da sempre, attivamente con le altre scuole dell’obbligo del territorio con progetti comuni ed attività varie (progetto Ed. alla salute, portale “inreteq2”, ecc.) 3 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 POF “Il Piano dell’offerta formativa è la carta d’identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell’istituto, l’ispirazione culturalepedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurriculare, didattica ed organizzativa delle sue attività.” Cos’è per il Circolo Casalegno È lo strumento che: è aperto ai bisogni e alle proposte del contesto sociale di appartenenza è attento alle innovazioni in atto nella società garantisce l’accessibilità a tutte le esperienze che si realizzano all’interno delle istituzioni scolastiche definisce il percorso per la comprensione e l’integrazione delle competenze valorizza le risorse professionali presenti nella scuola rende attori consapevoli gli alunni, gli insegnanti le famiglie, gli operatori, e le agenzie esterne e territoriali comunica alle famiglie le proposte progettuali e l’atteggiamento educativo di riferimento sviluppa il senso di appartenenza alla propria scuola negli allievi negli insegnanti, nei genitori e costruisce l’identità e l’unitarietà del nostro istituto “ Non ci sono norme. Tutti gli uomini sono eccezioni a una regola che non esiste ” Fernando Pessoa 4 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 PRINCIPI FONDANTI A CUI SI ISPIRA IL POF IL POF DEL NOSTRO CIRCOLO SI ISPIRA AI VALORI DELLA COSTITUZIONE, ALLA CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA, ALL’EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ E MODULA IL SUO INTERVENTO SULLE LINEE PREVISTE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI “Forse la necessità è la madre dell’ingegno, ma il gioco è certamente il padre” Roger von Oech A) La centralità dell’alunno e dei suoi bisogni (cognitivi, socio affettivi, espressivi, estetici, motori, ecc) e valorizzazione della sua unicità, diversità, specificità. Il percorso seguito è il seguente: Accoglienza (incontri con le famiglie prima dell’iscrizione, “la scuola aperta”, feste finalizzate all’accoglienza dei nuovi iscritti, compresenze dei docenti nei primi giorni di scuola, assemblee informative, colloqui individuali). Continuità (progetti “ponte”, commissioni formazione classi e continuità). Valorizzazione delle “differenze“ (culturali, caratteriali, ecc.); di conseguenza la nostra progettualità è finalizzata ad educare i bambini all’accettazione di se stessi e degli altri, a convivere e a condividere le differenze avendo come riferimento i valori della tolleranza, del rispetto e della solidarietà. Si dà pertanto importanza alle condizioni di partenza: esperienze già acquisite capacità possedute ambiente di provenienza 5 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Di conseguenza si opera per: favorire lo sviluppo dell’identità personale e dell’autonomia educare: - alla cittadinanza attiva - alla diversità - alla salute - all’ambiente e al patrimonio culturale - alla cooperazione. Questo significa che si propongono modelli didattici in grado di aumentare la motivazione ad apprendere e strategie che rendono l’alunno capace di operare autonomamente nel processo cognitivo, partendo dalla sua esperienza. Le scelte metodologiche della scuola si esplicitano attraverso: - La personalizzazione dei percorsi formativi, in termini di valorizzazione dei potenziali individuali di apprendimento; - L’organizzazione di un buon ambiente di apprendimento in termini di azioni formative e di significative relazioni educative; VERIFICA Presenza di progetti mirati; diversificazione dell’intervento nella programmazione. B) Centralità dell’apprendimento attraverso l’offerta di uguali opportunità di crescita culturale e sociale. A questo scopo vengono predisposte idonee programmazioni che, tenendo conto delle situazioni di partenza, delineano un percorso adatto a potenziare e valorizzare le competenze del bambino. COSTRUZIONE DI PROGETTI DIDATTICI MIRATI A: promuovere la cooperazione garantire omogeneità di obiettivi all’interno dell’istituzione garantire il successo e il recupero con interventi differenziati attuare percorsi con attività individualizzate e/o per piccoli gruppi VERIFICA La valutazione di tali progetti si realizza utilizzando schede di verifica periodica e sistematica, questionari di autovalutazione. 6 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 C) AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: attraverso: PROGETTI DIDATTICI E PROGETTI SPECIALI Linee guida e principi ispiratori sono: Ampliamento e rafforzamento dell’accoglienza, (“Accoglienza”). Recupero della cultura e delle esperienze del passato ( “Nonni e nonne a scuola”, “Raccontami una storia”) Solidarietà per una crescita più consapevole (UNICEF, AMREF) Cooperazione Educativa: l’importanza e il rispetto di sé (apprendimento cooperativo, psicomotricità) Conoscenza e rispetto dell’ambiente (“Oasi”, “Comenius”, “Rifiuti una ricchezza da salvare”); Integrazione del curricolo (“Parole e numeri in gioco”, “Il giornalino”, “La posta” e “La posta elettronica”). Conoscenza e trasmissione dei nuovi saperi e comunicazioni con l’uso delle nuove tecnologie. VERIFICA Nel corrente anno scolastico sarà avviato un monitoraggio per la valutazione dell’efficacia e della ricaduta didattica dei progetti. D) VALUTAZIONE della situazione di partenza dell’alunno, della qualità dei processi attivati, delle competenze raggiunte attraverso controlli sistematici ed attendibili (prove iniziali, in itinere e finali). E) VERIFICA dell’attinenza del POF con le esigenze delle famiglie, con le aspettative, con il grado di soddisfazione interno ed esterno Nel corrente anno scolastico sarà avviato un progetto di ricerca degli indicatori per monitorare l’evoluzione del nostro sistema scolastico in tutte le sue articolazioni Un effettivo innalzamento della qualità dell’istruzione è strettamente correlato ad una corretta, responsabile, affidabile valutazione della scuola e nella scuola (Frabboni, 1994) 7 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 AREA POF (1) (9) – principi ispiratori identità della scuola ORGANIZZAZIONE - commissioni – gruppi di lavoro CURRICOLO nazionale AREA GESTIONE (8) finanziaria e patrimoniale CONTESTO socio ambientale CURRICOLO (2) di scuola AREA SOLIDARIETÀ AREA NEGOZIAZIONE Contratto d’istituto Unicef- iniziative di solidarietà con le famiglie Programmazione educativa e didattica (7) AREA LINGUE PORTFOLIO delle competenze (predisposizione modello 2005/2006) comunitarie – Polo lingua provinciale e regionale. Formazione AREA INTEGRAZIONE - ACCOGLIENZA Ampliamento e arricchimento curricolo (4) (3) (2) AREA CURRICOLO Progettazione di competenze per favorire l’integrazione di percorsi formativi AREA NUOVE TECNOLOGIE AREA VALUTAZIONE Monitoraggio utenza Strumenti verifica POF (5) Attività di laboratorio formazione (6) AREA FORMAZIONE Cooperazione educativa 8 AREA CONTINUITÀ Raccordo ordini di scuola POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Revisione del POF e priorità a.s. 2005/2006; le parti ombreggiate sono le aree di intervento. NOTE INTEGRATIVE ALLA MAPPA PROGRAMMATICA: Definizione e condivisione dei principi fondanti che guidano la totalità dell’azione educativa. Dalla lettura delle programmazioni di circolo per interclasse definizione comune di competenze disciplinari per l’area linguistica per costruire il curricolo. (3) Definizione della struttura e dei contenuti secondo il concetto di valutazione autentica e autovalutazione. (4) Integrazione e inter-dipendenza dei progetti. (5) Costruzione di uno strumento di monitoraggio e di uno strumento di verifica del POF. (6) Riflessione e conoscenza per definizione principi ispiratori e valutazione autentica. (7) Incarichi per compiti definiti. (8) Monitoraggio e ricaduta investimenti. (9) Assegnazione nuovi incarichi; riorganizzazione Commissioni. (1) (2) 9 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Area integrazione scolastica INTEGRAZIONE Inserimento dell’individuo all’interno del gruppo cui mira il processo di socializzazione e teso a favorire l’incorporazione di entità etniche diverse prescindendo da qualsiasi discriminazione razziale EDUCAZIONE ALLA SALUTE Sportello di coordinamento e supporto alle problematiche degli allievi, dei genitori, dei docenti. DISABILI Coordinamento delle attività di integrazione e recupero PROGETTUALITÀ STRANIERI Offrire stimoli e strumenti, per sapersi rapportare correttamente con le altre culture. Sistema di cooperazione internazionale tendente all’unificazione delle risorse delle singole culture. PROGETTUALITÀ APERTURA DELLA SCUOLA AL TERRITORIO Informazioni sui servizi presenti sul territorio in termini di disagio . Servizi di supporto psicopedagogico. Raccordo tra tutti coloro che si occupano della formazione e crescita degli alunni (docenti, genitori, operatori sociali, altre agenzie educative) ALUNNI IN DIFFICOLTÀ Prevenzione disagio Superamento disagio PROGETTUALITÀ Lab. psicomotricità Progetto ed. salute chi se ne occupa F.S. incaricati: commissione (elenco) 10 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 11 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Nuove Tecnologie Gli strumenti informatici erano nati come calcolatori. Oggi vengono usati per elaborare informazioni (testi, suoni, immagini, video non solo numeri). Sono entrati nella nostra vita e quotidianamente ci cimentiamo (alle volte in modo inconsapevole) con questi strumenti. “Fino a non molto tempo fa, e ancora oggi, in molte parti del mondo, i giovani imparavano a fare cose che poi gli tornavano utili nel lavoro per tutta la vita. Attualmente, però, nei paesi industrializzati, la maggior parte delle persone svolge lavori che al momento della loro nascita non esistevano nemmeno. Ormai la qualità più importante di una persona, quella che determinerà anche la sua vita futura, è diventata la capacità di apprendere nuove nozioni, assimilare nuovi concetti, valutare nuove situazioni, affrontare l'imprevisto. (…) La tendenza è epistemologica: una rivoluzione nel pensiero relativo al sapere. (…) il grande contributo delle nuove tecnologie allo sviluppo dell'apprendimento va ricercato nella creazione di media personali atti a supportare una vasta gamma di capacità e posizioni individuali. (…) Sono i bambini che hanno dimostrato in modo più visibile l'effetto stimolante dei mezzi di comunicazione che più corrispondono alle loro preferenze intellettuali. E sono loro che più hanno da guadagnare e più da dare. In tutto il mondo i bambini hanno allacciato un'appassionata e durevole relazione d'amore col computer. Ciò che coi computer fanno è vario quanto le loro attività. Da Multimedialità di S. Papert Perché è necessario che i progetti educativi siano coordinati – finalizzati ai principi comuni fondanti . Nel laboratorio l’informatica non viene considerata una materia a sé stante, ma un ambiente che pervade le modalità e la pratica dell’apprendere. Le attività svolte sono quindi strettamente ancorate a quelle della classe; cambiano le modalità, vincolate alla potenzialità del mezzo che amplia le possibilità manipolative (ad es. la scrittura di un testo), offre strategie diverse (interazione uomo-macchina), consente di affrontare in maniera ludica quesiti, logici e topologici, o semplici esercitazioni in ambito curricolare (giochi didattici). Tutto questo implica un continuo ripensamento ed una revisione della didattica tradizionale. 12 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Valorizzare le conoscenze Rispetto a quali progettualità Progettare MULTIMEDIAL “MENTE” Costruire e valorizzare un patrimonio culturale aperto: dall’identità locale a quella europea Aprire la scuola nei: METODI CONTENUTI ORIZZONTI Promuovere il rinnovamento metodologico della didattica con l'utilizzo delle tecnologie informatiche Cosa - Favorire la diffusione della cultura, della comunicazione e lo sviluppo delle reti tra scuole - Conoscere gli elementi essenziali della cultura informatica - Saper usare gli strumenti informatici Perché le nuove tecnologie Sito: la scuola aperta verso l’esterno I laboratori didattici come: - luogo di formazione - supporto e ausilio - spazio ludico Progetti: Finalità Offrire a tutti i bambini l’opportunità di operare nell’ambiente-laboratorio. Obiettivi Familiarizzare con le tecnologie Costruire strategie Operare per sistemi 13 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Area Formazione e continuità – L2 Cosa si intende per continuità LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA Nelle finalità istituzionali dell’art. 2 della L.148/90 assegnate alle scuole dell’infanzia e primaria si legge: “ La continuità tra scuola dell’infanzia ed elementare nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto...” Tra gli obiettivi che caratterizzano l’azione educativa che il nostro istituto intende perseguire c’è indubbiamente la continuità intesa nei due aspetti: orizzontale (collaborazione con la famiglia, con gli enti locali e le agenzie presenti sul territorio); verticale (condivisione dei percorsi educativi e della progettualità tra i diversi ordini di scuola). L’obiettivo continuità all’interno del nostro istituto si è da sempre tradotto in un insieme mirato ed articolato di attività e concreti progetti operativi all’interno di un compito comune che vincola e unisce la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado nell’intento di perseguire obiettivi essenziali e prioritari finalizzati a: garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo prevenire eventuali difficoltà che potrebbero riscontrarsi nei passaggi tra i diversi ordini di scuole considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno Le azioni e i percorsi del nostro istituto, mirati al raccordo tra i vari ordini e l’extrascuola, sono essenzialmente diretti ai protagonisti della scuola: i bambini, le loro famiglie, i loro insegnanti. Cosa si fa e come 14 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Per i bambini particolare attenzione è rivolta al passaggio da un ordine di scuola al successivo attraverso la realizzazione di progetti accoglienza e progetti-ponte con attività didattiche comuni tra gli alunni delle tre scuole, soprattutto sotto forma di laboratori. Il coinvolgimento delle famiglie, ( attraverso gli organi collegiali Consigli di classe, Consiglio d’Istituto, Associazione genitori), assemblee , colloqui con i docenti, concretizza lo spirito di condivisione e integrazione dei principi fondanti del POF. I docenti contribuiscono a dare continuità all’azione educativa, attraverso la condivisione di obiettivi educativi e didattici e la riflessione sui percorsi verticali nell’ambito delle diverse discipline al fine di considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo che , riconoscendo la specificità e la pari dignità educativa di ciascuna scuola, salvaguardi e valorizzi le competenze già acquisite dagli alunni. In tale ottica i docenti, organizzati in apposite commissioni/gruppi di lavoro, prevedono incontri periodici fra i diversi ordini per l’elaborazione di documenti di osservazione e registrazione delle competenze acquisite dagli alunni al termine del ciclo inferiore, per la discussione di eventuali criticità e l’individuazione di possibili strategie risolutive. Tali documenti, arricchiti da ulteriori colloqui, costituiscono lo strumento di “passaggio di informazioni” tra i diversi ordini. Incontri di feedback sono previsti alla fine del primo quadrimestre del primo anno di scuola del grado successivo, tra i docenti dell’anno di riferimento e i docenti del grado precedente. 15 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Sostegno alla formazione e aggiornamento dei colleghi Continuità. Formazione Aggiornamento. L2 Favorire percorso continuità il di Individuare strumenti per rilevare i bisogni formativi dei docenti. Organizzare un sistema informativo delle proposte di formazione provenienti da diversi Enti e Associazioni. Curare la congruenza tra le proposte e quanto indicato nel POF. Raccordare contatti con esperti formatori, Dirigente scolastico e Direttore amministrativo. Attivare collegamenti in rete con altre scuole per attività di formazione in comune. Supportare le fasi di progettazione dei corsi. Documentare i percorsi formativi svolti. Rilevare dati sulla ricaduta in ambito professionale dei corsi organizzati. Selezionare e diffondere articoli tratti da riviste specializzate Coordinare e promuovere l’utilizzo degli strumenti didattici (laboratori, aula multimediale). Rilevare e predisporre la strumentazione necessaria alla realizzazione dei corsi (videoproiettore, computer, lucidi, lavagna luminosa, materiali vari richiesti). Stabilire una comunicazione efficace tra i vari docenti dei vari ordini di scuola. Favorire la comunicazione con le famiglie per far conoscere le offerte formative e le dotazioni delle strutture scolastiche del Distretto. Visite guidate per accrescere la conoscenza diretta. Diffusione mirata di informazioni sulle caratteristiche dei diversi “modelli scolastici”. Progettare, organizzare e curare interventi congiunti tra i diversi ordini di scuola al fine di agevolare il passaggio e l’inserimento degli alunni (progetti-ponte)Promuovere il coinvolgimento dei docenti programmando accuratamente progetti di continuità educativa. Favorire la realizzazione di un curricolo verticale per la lingua straniera. Curare gli aspetti organizzativi e la documentazione. 16 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 LA VALUTAZIONE La valutazione è un'azione che accompagna costantemente i processi di insegnamento/apprendimento, assumendo un carattere progettuale, formativo, orientativo e realizzando un circolo virtuoso tra analisi della situazione, progettazione, attuazione, valutazione, riprogettazione . Costituiscono oggetto di valutazione periodica e annuale: GLI APPRENDIMENTI cioè i livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze / abilità ,formulate dai docenti e desunte, attraverso l'autonoma mediazione didattica, dagli OSA delle Indicazioni nazionali. IL COMPORTAMENTO, considerato in ordine alle modalità di partecipazione alla comunità educativa, all'autonomia personale, alle modalità di relazione Durante gli incontri periodici, collegiali di Interclasse, di Dipartimento e di programmazione settimanale, i docenti predispongono verifiche d'ingresso, in itinere, sommative con prove oggettive rispondenti ai requisiti della validità e attendibilità e individuano momenti collegiali di confronto sui risultati organizzano griglie per l'osservazione sistematica del comportamento. Viene posta l'attenzione anche sull'educazione all'autovalutazione dell'alunno. Il Collegio dei Docenti ha deliberato di procedere alla valutazione quadrimestrale. E' stata costituita una commissione che, partendo dalle linee guida inviate dal Ministero, configurerà un modello di Portfolio individuando gli strumenti più significativi per testimoniare il percorso scolastico dell'allievo. Si darà inizio quest'anno al progetto di autovalutazione d'istituto. Il tentativo sarà quello di affrontare questo percorso con gli strumenti adeguati, le “spie" cioè gli indicatori e un metodo rigoroso, ma flessibile. Per descrivere e analizzare un fenomeno complesso come quello delle prestazioni di una scuola bisogna ricorrere a un sistema di INDICATORI capaci di rappresentare, sintetizzare la condizioni di CONTESTO RISORSE PROCESSO. Anche quest'anno le classi seconde e quarte partecipano alla rilevazione degli apprendimenti del SNV2005-2006. Nelle nostre scuole la somministrazione avviene con la modalità cartacea. L'obiettivo di questo servizio è di valutare l'efficienza e l'efficacia del sistema "inquadrando la valutazione nel contesto internazionale". L'oggetto da valutare è costituito dai livelli di padronanza mostrati dagli allievi nelle conoscenze e abilità raccolte negli OSA. Con la compilazione del Questionario di sistema da parte delle scuole, l'INVALSI valuta la qualità complessiva dell'Offerta Formativa 17 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 INTERNA VALUTAZIONE ESTERNA VALUTAZIONE PERIODICA E ANNUALE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI E DEL COMPORTAMENTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2005/06 A CURA DELL'INVALSI SOMMINISTRAZIONE PROVE DI APPRENDIMENTO PER LE CLASSI SECONDE E QUARTE COSA VALUTA? I LIVELLI DI PADRONANZA DEGLI ALLIEVI NELLE CONOSCENZE E ABILITA' RACCOLTE NEGLI OSA PER LE DISCIPLINE: -ITALIANO -MATEMATICA -SCIENZE -VALUTAZIONE D'INGRESSO O DIAGNOSTICA -VALUTAZIONE IN ITINERE O FORMATIVA -VALUTAZIONE FINALE O SOMMATIVA SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2005/06 A CURA DELL'INVALSI QUESTIONARIO DI SISTEMA COSA VALUTA? COSA VALUTA? -GLI APPRENDIMENTI CONSEGUITI E LA DOTAZIONE COGNITIVA DELL'ALLIEVO -IL COMPORTAMENTO (AUTONOMIA , COLLABORAZIONE ,COOPERAZIONE,MODALITA' RELAZIONALI...) -I PERCORSI DI INSEGNAMENTO/ APPRENDIMENTO -I RISULTATI RAGGIUNTI RISPETTO AGLI OBIETTIVI STABILITI. LA QUALITA' COMPLESSIVA DELL'OFFERTA FORMATIVA COME ? COMPILAZIONE DI UN QUESTIONARIO ON LINE COME? TEST CON DOMANDE A SCELTA MULTIPLA COME? PROVE OGGETTIVE RISPONDENTI AI REQUISITI DELLA VALIDITA' E DELL'ATTENDIBILITA' TROVA LA SUA SINTESI NEL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE 18 AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO RICERCA DI UN SISTEMA DI INDICATORI CAPACI DI RAPPRESENTARE E SINTETIZZARE LE CONDIZIONI DI CONTESTO RISORSE PROCESSO COSA VALUTA? L'EFFICIENZA E L'EFFICACIA DEL SISTEMA SCOLASTICO CIOE' LA SUA QUALITA' COME? MONITORAGGIO RIVOLTO ALLE DIVERSE COMPONENTI DELLA SCUOLA POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 IL CURRICOLO NELL’ AUTONOMIA La scuola nell’autonomia è diventata esercizio di RESPONSABILITA’ CONDIVISE in relazione alla definizione del proprio progetto culturale. Il Regolamento attuativo dell’ autonomia, pur garantendo il carattere unitario del sistema di istruzione, valorizza il pluralismo culturale di ogni territorio. Nello specifico si aprono maggiori spazi di progettualità del Collegio Docenti e si sollecitano maggiori investimenti culturali. In un’ottica di CONTINUITA’ EDUCATIVA il compito della scuola primaria viene riconsiderato e diventa fondamentale il mandato, non tanto di esaurire in modo sistematico l’insegnamento dei contenuti disciplinari, quanto quello di fornire quegli alfabeti della cultura che permettono di accedere in termini di maggiore autonomia e motivazione agli apprendimenti successivi ed ulteriori. Abbiamo creato, pertanto, una struttura curricolare con la quale LEGGERE I PROGRAMMI ed operare quella selezione funzionale alla programmazione didattica perché solo a questo livello è possibile un sicuro avvicinamento ai bisogni del BAMBINO e della sua UNICITÀ. In sintesi, abbiamo individuato alcune linee di lavoro che ci hanno permesso di costruire una progettazione di circolo: -individuazione, disciplina per disciplina, di “nuclei del curricolo” che consentano di realizzare la prospettiva dell’alfabetizzazione culturale -individuazione di abilità che costituiscano gli oggetti di verifica -utilizzazione delle verifiche per l’ ulteriore messa a punto de curricolo Rendere essenziale il curricolo è stato il primo passo per poterlo articolare e sviluppare attorno a due assi portanti 1. curricolo esplicito, ossia quello delle competenze di base previste dai programmi 2. curricolo implicito, orientato alla maturazione delle capacità psicofisiche dei bambini: formazione dell’identità, dell’autonomia, dell’affettività e della socialità Nella costruzione del curricolo si è ritenuto, inoltre, fondamentale esplicitare l’idea di un percorso che assicurasse “ ripetizione,progressione, sistematicità e pertinenza” 19 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 AREA CURRICOLO OBIETTIVI elaborazione di un documento culturale e formativo al quale riferirsi nel programmare l’azione condivisione della funzione con le altre figure strumentali individuazione di competenze dotate di efficacia formativa definite e progettate dalla commissione curricolo riferite alle scelte valoriali esplicitate nel POF coerenti agli indicatori del documento di valutazione PIANIFICAZIONE DEL COMPITO costruzione di un lessico didattico comune (riflessione epistemologica) incontri periodici con la commissione curricolo: per una analisi delle 1. caratteristiche del territorio 2. caratteristiche evolutive e culturali degli allievi 3. risorse a disposizione 4. modalità di comportamento 5. attese ed aspettative delle famiglie per una riorganizzazione dei Piani di Studio già esistenti per una decisione condivisa e consapevole delle scelte METODO DI LAVORO sistema aperto che permetta di effettuare continue rilevazioni per regolare ed eventualmente rettificare il documento VERIFICA monitoraggio dell’impostazione dei curricoli nelle riunioni con la Dirigente con le altre Funzioni Strumentali nelle riunioni di interclasse 20 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 SC. INFANZIA PROGETTO EDUCATIVO Anno scolastico 2005 / 2006 OBIETTIVI GENERALI ORGANIZZAZIONE METODOLOGIA DIDATTICA DI SEZIONE VERIFICA PROGETTI: FONDO AUTONOMIA ISTITUTO VALUTAZIONE DOCUMENTAZIONE GLI SPAZI MAPPE DI SEZIONE GITE E USCITE MOMENTI DI FESTA Spazi multifunzionali I.R.C. ATTIVITA’ ALTERNATIVA 21 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 Le insegnanti della scuola dell’infanzia del Circolo Casalegno hanno concordato una struttura comune per presentare il proprio progetto educativo, pur nel rispetto delle differenze esistenti: Fra le risorse umane Delle proposte Delle competenze Dei percorsi proposti all’interno delle sezioni Delle attività presenti sul territorio Il progetto educativo si articola in un’area comune d’intervento e la definizione dei percorsi attivati nelle sei sezioni. 22 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 SC. INFANZIA: MAPPA INIZIALE DEL PROGETTO EDUCATIVO MOMENTI DI FESTA Accoglienza Festa di Natale Carnevale Fine anno PROGETTI PREVENZIONE DISAGIO Accoglienza Annualità ponte ORGANIZZAZIONE 4gg. in compresenza dalle 10,30 alle 12,30 turnazione una settimana ogni sei per consentire l’orario modulato 7,45-8,15 e 16,15-17,15 OBIETTIVI (indicazioni nazionali) Maturazione dell’identità Conquista dell’autonomia Sviluppo delle competenze Integrazione INTERVENTI COMUNI SPAZI Strutturati Flessibili METODOLOGIA bambino protagonista insegnante come regista strumenti e strategie metodologiche didattiche concordati coinvolgimento delle famiglie VERIFICHE valutazione documentazione PROGETTI Documentazione Ricerc-azione PER Consentire ai bambini delle singole sezioni di lavorare in piccoli gruppi in attività programmate CON IL CIRCOLO Annualità ponte Mostra del libro UNICEF adotta una Pigotta Pakistan PER Stabilire. . . (dal progetto) INTERVENTI PROGETTI ESTERNI USCITE DIDATTICHE Progetti “Crescere in città” Teatro Regio Mostre e musei Ludoteche Fondazione Rebaudengo PROGETTO FONDO AUTONOMIA Teatrante Teatro sonoro (docenti esterni) Ed, alla salute Progetto Ulisse CONSIGLIO D’ISTITUTO 2 insegnanti 1 operatore COMMISSIONI 23 POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 PER Progettazione coerente con il P.O.F. Autovalutazione del progetto attivato Valutazione del risultato raggiunto Organizzazione e rielaborazione del progetto educativo presentato dalla scuola dell’infanzia, per l’anno in corso Valutazione e documentazione dei progetti e dei percorsi didattici attivati nelle sezioni.(tabella) Proposta: passaggio d’informazioni alla commissione formazione classi prime. Finalità ed obiettivi. Definire due ambiti su cui lavorare per il curricolo verticale. COME COINVOLGIMENTI CON IL CIRCOLO Far confluire nel P.O.F. parti salienti del progetto educativo presentato dalla scuola dell’infanzia. Collegamento tra la realtà della scuola dell’infanzia e il piano dell’offerta formativa del circolo Casalegno. Predisporre una scheda per la verifica e la documentazione dei percorsi, la corrispondenza fra ciò che si è programmato e l’attuazione degli stessi. Verificare la consapevolezza del bambino riguardo a percorsi e progetti in cui ha partecipato; al proprio sapere e alle capacità di operare(intervista da inserire nel portfolio). Monitoraggio delle difficoltà presenti fra i bambini che passeranno alle classi prime. COME Incontri periodici con Funzioni strumentali del Circolo per compiti di comunicazione o definizione del P.O.F. Collegare il portfolio delle competenze attuato nella scuola dell’infanzia , a ciò che dovrà essere comune al Circolo. Concordare gli ambiti da elaborare per la continuità del curricolo. 24 Coordinamento di progetto ponte Gruppi di lavoro: Documentare per conoscere e progettare. L’osservazione sistematica: ricerc-azione POF D.D. “C.Casalegno” a.s. 2005/2006 LE STRUTTURE SCUOLA CASALEGNO La struttura edilizia, a norma, è dotata di aule spaziose e luminose, di laboratori (due linguistici, due informatici, uno multimediale, uno di scienze, uno di musica, uno di psicomotricità), di palestra, di biblioteca e di aula magna. SCUOLA DON MILANI La struttura edilizia, in corso di ristrutturazione (quasi ultimata) per la messa a norma, è dotata di aule spaziose e luminose, di laboratori (linguistico, informatica, multimediale, di scienze, di musica), di palestra, di biblioteca, area attrezzata esterna (giochi di squadra, scacchiera, giochi tradizionali, attrezzi). SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola è dotata di un ampio atrio utilizzato per giochi guidati, danze e feste aperte. Tre padiglioni dotati di spazi polifunzionali (laboratori di pittura, manipolazione, giochi di ruolo, psicomotricità/dormitorio). Mini laboratorio di informatica. Classi per attività di gruppo, spazio mensa, ecc. Giardino con spazi attrezzati SCELTE ORGANIZZATIVE Formulate sulla base delle opzioni delle famiglie e la possibilità di garantire la realizzazione del POF. MODELLI ORARI due modelli orari: SCUOLA ELEMENTARE SCUOLA CASALEGNO 40 ore per 20 classi. Con pre e post scuola 7,30 / 17,30 SCUOLA DON MILANI 40 ore per 10 classi 30 ore più mensa per 5 classi Con pre e post scuola 7,30 / 17,30 SCUOLA DELL’INFANZIA 49 ore (max) con ingresso tra le ore 7,45/8,45 e uscita dalle 16 alle 17,15. 25