C O L L A B O R A Z I O N E S ATA S • D A L S ATA S U G G E R I M E N T I P R AT I C I P E R L A G E S T I O N E D E L L’A S C I U T TA Bisogna cambiare mentalità per gestire bene la transizione ▪ La delicata fase della transizione è determinante per la futura salute e produttività della vacca, basti pensare che il 13% dei capi viene scartato al primo mese di lattazione. L’articolo affronta alcuni aspetti nuovi come quello del benessere animale, della gestione dei gruppi e più complessivamente della gestione aziendale, rimettendo in discussione le vecchie concezioni ▪ di Michele Campiotti N umerosissimi lavori internazionali sul periodo di transizione uniti a 20 anni di esperienza di campo non sono sufficienti a chiarire definitivamente i fattori in gioco nel periodo ritenuto da tutti il più critico per la bovina: da circa 3 settimane prima del parto, a 3 settimane dopo. Non è sufficiente importare un modello che funziona bene in un’altra azienda per risolvere i propri problemi legati alla transizione. Ogni azienda ha una situazione particolare ed è necessa- ria un’approfondita indagine conoscitiva per ottenere buoni risultati di gestione. La transizione oltre a essere il punto più difficile è anche quello più redditizio, da cui può dipendere in massima parte il reddito aziendale. Lo studio eseguito sui dati dei controlli funzionali della provincia di Bergamo (grafico 1) riguarda più di 100.000 vacche eliminate negli allevamenti in circa sei anni. È sorprendente vedere come oltre il 13% delle vacche viene eliminato nel primo mese di lattazione. Più del doppio della media mensile, pari a circa il 6%, che si raggiunge al terzo mese di lattazione. I risultati dello studio dell’Apa di Bergamo risultano assolutamente analoghi a un altro studio precedente svolto da J. Fetrow dell’Università del Minnesota (Usa) e altri collaboratori. Nei nostri allevamenti, come in quelli statunitensi, ci sono ancora troppe eliminazioni di vacche e manze subito dopo il parto a causa, quasi sempre, di problemi legati al periodo di transizione. Queste eliminazioni hanno un costo altissimo per l’allevamento. Un buon modo per valutare la situazione del proprio allevamento da questo punto di vista è registrare il numero di vacche eliminate tra 0 e 30 giorni dal parto che, espresso come percentuale sui parti avvenuti nel medesimo periodo, non dovrebbe superare il 5%. Questo articolo non vuole essere esaustivo, ma tenta di mettere in luce alcuni nuovi aspetti pratico-operativi che alla luce dell’esperienza e degli ultimi studi sull’argomento risultano oggi molto interessanti da approfondire e discutere. Un approccio globale La prima osservazione generale è che i fattori in gioco nel periodo di transizione sono molteplici e tutti di grande importanza. Fino a qualche anno fa quando si parlava di transizione si penCosti per problemi sanitari sava innanzitutto delle vacche in transizione all ’impostazione alimentare prevedendo una razione COSTO PATOLOGIA ($/capo) per l’asciutta, eventualmente una raDislocamento dell’abomaso 340 zione per il pre-parChetosi 145 to (close-up) e una buona razione delle Laminite 301 vacche fresche. Ora Collasso puerperale 334 si sa che queste coRitenzione di placenta 285 se, pur importanti, Fonte: Chuck Guard, Cornell University (Usa). non sono le uniche da tenere presenti. La dimostrazione è che razioni apparentemente uguali, in aziende diverse, danno, non raramente, risultati molto diversi. Oltre all’alimentazione ci sono 38/2007 • supplemento a L’Informatore Agrario 5 S C O L L A B O R A Z I O N E S ATA 6 supplemento a L’Informatore Agrario • 38/2007 421-450 391-420 361-390 331-360 301-330 271-300 241-270 211-240 181-210 151-180 121-150 61-90 91-120 31-60 0-30 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Proiezione equivalente vacca matura (.000 kg) Vacche eliminate (%) sono in gruppo unico pre-parto con le vacche, tanto da rendere conveniente valutare la possibilità di creare due gruppi in pre-parto. Occorre tenere sempre preBenessere animale sente che la distribuzione dei parti raramente è regolare in È ormai riconosciuta l’imporallevamento. Studiarla pretanza dell’incidenza del benesventivamente per adeguare gli sere animale sull’efficienza di spazi ai momenti di maggiore tutta l’azienda. Ma in un moconcentrazione è molto impormento critico come la transitante. Si è addirittura registrata zione tale l’incidenza diventa una possibile correlazione neeclatante. Bisogna rivoluzionagativa tra la densità delle vacche re l’idea avuta per lungo tempo nel pre-parto e la durata della che il benessere riguardi sopratGiorni dopo il parto (n.) gestazione nelle manze. tutto le vacche in lattazione: al Dati calcolati su un totale di 115.358 vacche eliminate in 830 allevamenti dal 2001 al 2007 Le manze che subiscono contrario, al primo posto nelle in provincia di Bergamo. maggiormente la competizione nostre attenzioni ci devono esrilasciano un quantitativo più sere le vacche asciutte e quelle GRAFICO 1 - Quanti giorni dopo il parto vengono eliminate le vacche elevato di cortisolo (ormone fresche di parto. dello stress) che stimolerebbe Tre sono le questioni princiOltre il 13% delle vacche viene eliminato nel primo mese l’inizio anticipato del travaglio pali da tenere presenti: sovrafdi lattazione, percentuale più di due volte superiore rispetto al valore medio (6%) che si raggiunge al terzo mese di lattazione. (Nigel Cook & Ken Nordlund follamento, raffrescamento e 2004) esponendo questi anipulizia. mali più degli altri alle patologie tipiche senza cambiare nient’altro. Queste esperienze dimostrano come del post-parto. Sovraffollamento ci siano dei fattori, quali lo stress della L’esperienza dimostra l’importanza di vacca nel pre e nel post-parto legato al Raffrescamento non sovraffollare le vacche in transizione sovraffollamento, che possono generare come evidenzia il grafico 2, prodotto dal problemi tali da far naufragare anche la Generalmente si pensa che il problema programma di gestione aziendale Dairy migliore razione alimentare o il miglior del raff rescamento sia più importante Comp SATA. Nel grafico sono rappre- protocollo post-parto. nelle vacche in lattazione e riguardi soQuesto genere di problemi viene avver- prattutto le temperature elevate. sentate le vacche di una grossa azienda suddivise in base al numero dei parti al- tito in particolare dalle manze, quando In realtà le vacche in transizione sofla data di parto e alla prima proiezione EVM (Equivalente vacca matura). Questa 13,0 rappresentazione è molto efficace per ve12,5 12,0 dere l’efficienza della transizione, poiché 11,5 la prima proiezione (e anche la seconda) 11,0 dipende dal livello di salute degli animali 10,5 nel pre e post-parto. 10,0 9,5 Appare evidente (grafico 2) che dai 9,0 parti di fine aprile non ci sono più vac8,5 che con performance produttive ecces8,0 7,5 sivamente scarse (< 7.500 kg). È natura7,0 le chiedersi cosa sia successo in questa 6,5 azienda di nuovo per generare questo 6,0 5,5 grande miglioramento. L’unica cosa nuo5,0 va è che è stato dato più spazio alle vac4,5 2 che in close-up (15 m /per vacca in let10-10 9-11 9-12 8-1 7-2 9-3 8-4 8-5 7-6 7-7 6-8 tiera). È incredibile toccare con mano gli effetti del benessere, soprattutto in 2006 2007 Data del parto periodi critici quali la transizione. Primipare Secondipare Pluripare Anche in un’altra grossa azienda dove da un certo tempo c’erano problemi di GRAFICO 2 - Latte prodotto alla prima mungitura dopo il parto vario tipo nel post-parto la creazione di in un’azienda di 500 capi in lattazione una nuova area lettiera per le vacche freAppare evidente che dai parti di fine aprile non ci sono più vacche che iniziano sche, con metratura adeguata al numero la lattazione con performance produttive eccessivamente scarse (< 7.500 kg), e che di animali (15 m2/vacca in lettiera) che dai primi di luglio ci sono molte vacche con performance produttive elevate (> 12.000 kg). partorivano e avevano meno di 14 giorIl miglioramento è dovuto al fatto che dalla fine di aprile è stato dato più spazio alle vacche ni di lattazione, ha portato improvvisain close-up (15 m2/vacca in lettiera) e che dal mese di giugno è stato installato un nuovo mente alla soluzione di tutti i problemi impianto di ventilazione per le vacche in asciutta e per quelle in lattazione. fattori di enorme importanza da non sottovalutare quali il benessere animale, la gestione aziendale e la sanità animale. S 40 28 GRAFICO 3 - Picchi di lattazione mese per mese dal 2000 al 2006 Il calo forte dei picchi di lattazione generalmente comincia tra maggio e giugno, ma viene recuperato solo tra novembre e dicembre, così tardi perché le vacche al picco in ottobre sono quelle che hanno fatto l’asciutta e il parto nei mesi più caldi. 2003 2004 2005 Dicembre Novembre Fonte: dati dei controlli funzionali in provincia di Bergamo su un campione di circa 80.000 lattazioni. Ottobre 26 Settembre 27 Agosto Dicembre Novembre Ottobre Settembre Giugno Maggio Aprile Marzo 33 Febbraio 34 Agosto 35,0 34,9 35,1 29 Luglio 35 35,8 Giugno 35,8 30 Maggio 36 31 Aprile 37,7 37,3 Luglio 37 37,3 Marzo 38 Febbraio 38,3 Gennaio 38,2 Latte prodotto (kg/capo al giorno) 32 38,8 39 Gennaio Produzione di latte (kg/capo al giorno) C O L L A B O R A Z I O N E S ATA 2006 Fonte: dati dei controlli funzionali in provincia di Bergamo. GRAFICO 4 - Produzioni medie degli allevamenti di Frisona Italiana in provincia di Bergamo (2003-2006) L’estate torrida del 2003 ha comportato ripercussioni sulla produzione di latte anche nel 2004. frono moltissimo il caldo e l’umidità ri- lo di umidità nell’aria, può iniziare già ducendo fortemente l’ingestione nel pre- a 20 °C. Per questo motivo occorre geparto. Questo provoca danni produttivi neralmente abbassare le temperature e riproduttivi ingenti nelle lattazioni suc- in cui entrano in funzione i ventilatori cessive e spiega il motivo per cui i picchi e le doccette. Per verificare questo badi lattazione che vanno da settembre a sta usare come criterio di valutazione il novembre, quelli delle vacche in asciutta tasso di respirazione delle bovine, cioè d’estate, siano generalmente deludenti. il numero di respiri che la vacca a ripoNel grafico 3 è riportato l’andamento so fa in 1 minuto: normalmente circa medio annuale dei picchi di lattazione 60. Quando questo valore è superiore la dal 2000 al 2006 in provincia di Berga- vacca non è più in un’ambiente ideale e mo. Mediamente il forte calo dei picchi quando arriva vicino agli 80 respiri al di lattazione incomincia tra maggio e minuto la vacca è già in stress da caldo. giugno e viene generalmente recuperato Spesso già nel mese di marzo o aprile si tra novembre e dicembre. possono scoprire giornate in cui gli aniIl recupero avviene così tardi anche se mali arrivano a tali valori. il periodo caldo cessa a settembre perché le vacche che sono al picco in ottoPulizia bre e novembre sono le stesse che erano in asciutta e avevano partorito nei mesi Nel periodo di transizione è importanpiù caldi. tissimo avere una lettiera comoda, asciutNel grafico 4 vengono riportate le pro- ta e pulita. Infatti, in questo momento gli duzioni medie degli allevamenti di raz- animali sono particolarmente esposti al za Frisona Italiana delrischio di mastiti, e inila provincia di Bergaziare la lattazione con Il bisogno di ventilazione mo dal 2003 al 2006. È una mastite contratta per le vacche può iniziare impressionante vedere durante l’asciutta è degià a 20 °C se l’umidità l’effetto che l’estate torleterio sotto tutti i punè elevata rida del 2003 ha avuto ti di vista. sulle produzioni anche È da nnoso qu i ndei primi mesi del 2004! di pensare di favorire Sono osservazioni che aiutano a capire le vacche facendo una lettiera per il pel’importanza del raffrescamento anche in riodo di close-up se poi questa lettieasciutta e in close-up oltre che nel grup- ra non è mantenuta perfettamente pulipo delle freschissime. ta. E tale condizione è garantita se: ciaIl bisogno di ventilazione per le vac- scuna vacca dispone di almeno 15 m 2 che non incomincia a 26 o 28° C come di lettiera, ogni 2 giorni viene aggiunta molti pensano, ma, a seconda del livel- lettiera fresca e quotidianamente vengono asportate le feci grosse dalla lettiera (operazione che richiede 5-10 minuti/giorno). Se non si applicano queste regole il vantaggio che si spera di ottenere sul confort non si avrà, anzi si aumenterà il rischio di cellule somatiche e mastiti; a questo punto, piuttosto, possono risultare più efficaci delle cuccette ben tenute e pulite, spostando la vacca solo alla fine nel box parto. Gestione aziendale Sono innumerevoli gli elementi che possono andare sotto questo capitolo. Se intendiamo con gestione, il monitoraggio e l’intervento mirato, cioè la capacità di decidere e di incidere sul processo produttivo e di monitorare continuamente per capire se le decisioni prese e le successive correzioni comportano un miglioramento, allora nella transizione l’importanza della gestione è massima. Infatti, la principale difficoltà per risolvere i problemi di transizione nelle aziende è legata all’incapacità di monitorare adeguatamente il processo, cioè i punti critici e, di conseguenza, all’incapacità di effettuare diagnosi adeguate che obbliga a volte ad andare per tentativi macroscopici. Oltre a questo c’è il limite della capacità di applicazione delle decisioni prese. Il questionario. Per uscire dalla teoria è necessario adottare dei protocolli e avere dati di riferimento per la loro valutazione. La presenza di un programma di gestione aziendale di alto livello, che permetta interrogazioni multiple e va38/2007 • supplemento a L’Informatore Agrario 7 S C O L L A B O R A Z I O N E S ATA 10° Seminario annuale SATA BOVINI dal 27 al 29 novembre Il SATA a fianco degli allevatori lombardi Come ogni anno si terrà il seminario annuale del SATA il cui titolo provvisorio è «Efficienza gestionale, qualità delle produzioni per la fi liera, reddito d’impresa e sostenibilità ambientale - Il SATA a fianco degli allevatori lombardi». Il programma defi nitivo sarà consultabile tra qualche giorno all’indirizzo www.aral.lom.it Il periodo di transizione • Analisi descrittiva della situazione in Lombardia: un campione di 100 stalle. • A che punto siamo con gli studi sulla transizione? Esperienze e studi in Italia e Usa. • Approccio pratico: esperienze e dati in grandi stalle Usa. • Approccio pratico: esperienze e proposte SATA. • Tavola rotonda: domande, interventi, discussione. • Sintesi e giudizi sulle esperienze in atto: come continuare il nostro lavoro? Latte e caseificazione • Norme Iso 22000: requisiti e collegamenti al pacchetto igiene, tracciabilità e autocontrollo. riate, quale il Dairy Comp SATA è sicuramente di grande aiuto. Al prossimo seminario SATA di Padenghe sul Garda (Brescia) 2007 sarà presente Tom Overton della Cornell University, uno dei maggiori studiosi internazionali del periodo di transizione (vedi riquadro). L’intento è di mettere in comune tutte le esperienze sul tema transizione cercando di individuare un protocollo di massima che aiuti ad affrontare con metodo questo tema. Il punto di partenza sarà un questionario (tabella 1), sviluppato proprio da Overton con i suoi collaboratori, che aiuta a fare un monitoraggio dei principali punti critici della transizione che il SATA si propone di far compilare in un campione di circa 100 aziende lombarde. Questo questionario è un’ottimo punto di partenza per chi voglia aff rontare seriamente il problema della transizione. Nella prima parte mette, giustamente, l’accento sul benessere e sul grande problema degli spostamenti di gruppo. 8 supplemento a L’Informatore Agrario • 38/2007 Regione Lombardia Agricoltura • Esperienze SATA sulla certificazione di filiera, latte e carne. • Evoluzione della qualità per la caseificazione nell’ambito dei Consorzi Grana Padano e Parmigiano-Reggiano. • Esperienze di ricerca: risultati preliminari del Progetto caseine (BruCa). • Esperienze di ricerca: risultati del Progetto Mungiben–aspetti gestionali e sanitari. • Esperienze di campo sulla routine di mungitura. • Esperienze di campo sulla carica batterica. Economia • Valutazioni economiche nelle aziende da latte: approccio e strumenti SATA. • Esperienze e risultati dell’applicazione del programma economico SATA€con. • Situazione e prospettive di mercato alla luce delle variazioni del prezzo del latte alla stalla e dei mezzi di produzione. Un problema trasversale a quello gestionale e alimentare che ha pesanti riflessi sul benessere animale. Ogni spostamento provoca all’animale uno stress prolungato. Spesso per creare impostazioni teoricamente perfette vengono creati un numero eccessivo di gruppi che rendono eccessivamente pesante la gestione, con maggiori rischi di errori alimentari e di giorni di permanenza media nel gruppo: lo stress a cui gli animali vengono sottoposti sicuramente aumenta con conseguenze negative nel pre-parto. Nella vacca in transizione gli stress vengono sommati tra loro sino a far fallire ogni nostra buona intenzione. Uno studio di Rick Grant, presidente del Miner Institute ed esperto di benessere e comportamento delle bovine da latte, afferma che ogni volta che una bovina viene spostata da un gruppo all’altro subisce uno stress dovuto all’impatto sociale, che dura in media circa 3 giorni con punte di 7-10 giorni. In questo periodo il numero di interazioni con le Nitrati • Gestione della problematica nitrati in Lombardia alla luce della dgr 2-8-2007. • Criteri di ottimizzazione del piano di concimazione aziendale. • Tecniche per un’efficiente gestione degli effluenti di allevamento. Relatori. P. Amodeo - specialista SATA alimentazione; A. Bagnato - Università di veterinaria di Milano - Vsa; F. Barreca - specialista SATA sistemi qualità; G. Bethard - G&R Dairy consulting - Virginia - Usa; M. Campiotti - specialista SATA gestione aziendale; F. Cavalli - tecnico SATA; M. Laurenti - tecnico SATA; F. Masoero - Univesità Cattolica del Sacro Cuore - Istituto Scienze degli alimenti e della nutrizione; M. Nocetti - Consorzio Parmigiano-Reggiano; T. Overton - Cornell University - Dep. of animal science; M. Pini - specialista SATA veterinaria; F. Sommariva - specialista SATA agronomia; A. Stroppa - Consorzio Grana Padano; A. Tamburini - Università di agraria di Milano - Dip. di scienze animali; M. Timini - specialista SATA aree montane; L. Zanini - specialista SATA qualità latte; A. Zecconi - Università di veterinaria di Milano - Dipav. • altre bovine è nettamente superiore al normale, con conseguente diminuzione del tasso di riposo per questi animali sino al 40% (The Manager, 2006). Questo effetto è minore quando le vacche vengono spostate in gruppo anziché individualmente, e, come già detto, è molto superiore per le manze rispetto alle vacche. Ecco perché è utile gestire separatamente le manze dalle vacche per tutto il periodo di transizione. Quando ciò è impossibile bisogna rispettare rigorosamente le regole di spazio necessario nei vari momenti dell’asciutta e del post-parto in mangiatoia e in lettiera o in cuccetta e gli altri parametri riguardanti l’ambiente cui abbiamo già accennato. Gestione dei gruppi e delle razioni È nota l’incidenza di un buon stato corporeo degli animali all’asciutta e al parto (3-3,5 Bcs) non tanto in termini indivi- C O L L A B O R A Z I O N E S ATA S TABELLA 1 - Questionario per monitorare i principali punti critici della transizione Strutture Spostamenti di gruppo Asciutta Post-parto Le vacche vengono spostate in gruppo (preferito) o individualmente? (*) Divisione in età dei gruppi Le manze sono separate dalle vacche (preferito) durante asciutta e close-up? Le manze sono separate dalle vacche (preferito) durante il periodo post-parto? Necessità delle vacche in asciutta Spazio in mangiatoia (min.46 cm; ideale 61 cm) Tasso di affollamento in cuccetta (min. 100%; ideale 100%) Spazio per vacca in lettiera (min. 9 m2; ideale 10 m2) Necessità delle vacche in close-up Spazio in mangiatoia (min. 61 cm; ideale 76 cm) Tasso di affollamento in cuccetta (min. 100%; ideale 80%) Spazio per vacca in lettiera (min. 10 m2; ideale 15m2) Ambiente La ventilazione è in grado di controllare l’umidità, l’aria di ristagno e le mosche? L’abbattimento del caldo è adeguato? Si utilizzano ventilatori e doccette a bassa pressione sulle mangiatoie? Le cuccette o la lettiera delle vacche asciutte e fresche hanno tanta lettiera in modo da essere confortevoli con tempi di riposo delle vacche alti? (mediamente il 70% delle vacche dovrebbe riposare a parte quando si somministra l’unifeed) La lettiera è gestita in modo che le vacche asciutte e fresche siano asciutte e pulite? Ci sono pavimenti non scivolosi nelle zone delle vacche asciutte e delle fresche? Nutrizione Considerazioni di base Le razioni sono bilanciate con l’aiuto di un nutrizionista o veterinario per essere certi che tutti i fabbisogni siano soddisfatti? Le vacche alla messa in asciutta hanno un Bcs tra 3 e 3,5? Le manze prima del parto hanno un Bcs tra 3 e 3,5? Dalla messa in asciutta a 3 settimane prima del parto Le vacche vengono alimentate con buona quantità di foraggi, basso livello di energia – circa 1,30 Mcal/kg di energia netta per la lattazione (NEL)? Per ridurre l’ingestione di energia, viene inserito in razione circa il 20-30% di paglia trinciata? La razione viene somministrata come unifeed per essere sicuri di costanti livelli di proteine e minerali? Close-up, ultime 3 settimane prima del parto L’unifeed è disponibile 24 ore al giorno? La razione è bilanciata per fornire circa 13 kg di sostanza secca ingerita per vacca al giorno contenenti approssimativamente 1,50 Mcal/kg di energia netta per la lattazione (NEL)? La razione fornisce: ≤ 1,3% di potassio, 0,9-1,0% di calcio, 0,40-0,42% di magnesio, 0,30-0,35% di fosforo? Se la SSI è maggiore di 14 kg/vacca al giorno, e l’allevamento ha problemi con disclocazioni e chetosi post parto, aggiungi alla razione alcuni kg di foraggio a bassa energia, grossolano con basso contenuto di potassio (< 1,5%)? Se si usa un’unica razione per l’asciutta La razione fornisce da 1,40 a 1,42 Mcal/kg di energia netta per la lattazione (NEL)? L’ingestione è di almeno 13 kg/giorno di sostanza secca ingerita? La razione fornisce: ≤ 1,3% di potassio, 09-1,0% di calcio, 0,40-0,42% di magnesio, 0,30-0,35% di fosforo? Gestione dei parti e delle vacche fresche Considerazioni di base Usate protocolli per monitorare e assistere i parti? Quanto frequentemente vengono monitorate le vacche nel gruppo close-up per rilevare i segni del parto? Quanto frequentemente vengono monitorate le vacche durante il parto? Usate protocolli per monitorare e trattare le vacche fresche? Le vacche fresche vengono esaminate velocemente? Se le vacche fresche vengono intrappolate è per meno di 1 ora al giorno? (*) A eccezione dello spostamento individuale nel box parto. Fonte: New York State cattle health assurance program (http://nyschap.vet.cornell.edu/) di T. Overton, D. Nydam e K. Finnerty, Cornell University (Usa). Queste sono le domande a cui ogni allevatore deve rispondere per monitorare i punti critici della transizione. La tabella originale riporta per alcuni parametri anche i valori di riferimento minimi e ottimali. La creazione di una nuova area lettiera per le vacche fresche con metratura adeguata (15 m2/capo) elimina il problema del sovraffollamento nel post parto garantendo così produzioni di latte superiori duali quanto come media del gruppo. Dal punto di vista alimentare innanzitutto, bisogna essere coscienti che solo l’alimentazione non è in grado di assicurare un protocollo della transizione di successo. Generalmente parlando è molto importante la semplicità dell’impostazione alimentare e la sua ripetibilità. A volte può funzionare meglio un gruppo alimentare unico con un carro fatto per più capi e quindi miscelato meglio, perché consente minore stress e più spazio disponibile agli animali, non costringendoli a restare per forza per 21 giorni nel gruppo close-up, piuttosto che due gruppi alimentari con il tradizionale close-up. Questo è evidente soprattutto nelle stalle piccole (meno di 150 capi) dove l’eccessivo frazionamento dei gruppi aumenta esponenzialmente le possibilità di errori. In questi gruppi è molto importante monitorare l’ingestione di sostanza secca, che è un dato molto prezioso e proattivo. Ragionando sulle vacche asciutte e in close-up come per quelle in lattazione (razione appetibile, sempre disponibile, ben trinciata e di buona umidità) si riescono a ottenere alti livelli medi di ingestione (13 kg s.s.), un dato che è importante conoscere per potere regolare al meglio i livelli di energia della razione, magari inserendo foraggi sani e grossolani con basso tenore in potassio come la paglia. Quello dell’energia è un tema ancora oggi molto discusso e importante che può avere effetti deci38/2007 • supplemento a L’Informatore Agrario 9 S C O L L A B O R A Z I O N E S ATA sivi sul successo dell’impostazione del TABELLA 2 - Obiettivi per le diete lo stato di salute della vacca e a rilevare trattamento in asciutta. La carenza o di bovine in close-up tempestivamente eventuali patologie al l’eccesso di energia può essere un grave loro insorgere. Razioni Uso di sali errore e per regolarla non basta conoNella tabella 3 vengono riportate le a basso anionici scere la concentrazione, ma è necessapercentuali accettabili di questi eventi potassio rio avere presente il valore assoluto di e le soglie di allarme, sempre secondo netta 1,45-1,50 energia ingerita e quindi i livelli di in- Energia Overton e i suoi collaboratori. per la lattazione (Mcal/kg) gestione di sostanza secca. Ci sono diversi protocolli proposti nel metabolizzabile 1.100post-parto, e risulta sempre molto utile apAltro fattore importante è la conoscen- Proteina (g/giorno) 1.200 plicarli perché aiutano a tenere d’occhio za dei valori di calcio, fosforo, potassio non fibrosi, 30-34 quotidianamente le vacche freschissime e e magnesio della razione per avere sotto Carboidrati NFC (%) a essere precisi nelle registrazioni dei dati controllo il metabolismo del calcio. Amido (%) 17-20 che, vale la pena ribadire, sono utilissimi e Il controllo del potassio nella razione Calcio dietetico (g/giorno) 100 preziosissimi per la gestione aziendale. dell’asciutta e del close-up è fondamen- Calcio dietetico (%) 0,9 tale per avere possibilità di successo e Fosforo dietetico (%) L’insistenza su questo punto è inversa0,30-0,35 permette a volte di evitare il non sem- Magnesio (%) mente proporzionale alla facilità con cui 0,40-0,42 plicissimo uso dei sali anionici. gli allevatori generalmente fanno tesoro Cloro (%) 0,3 0,80-0,12 L’analisi del calcio nel sangue al parto Potassio (%) di queste informazioni. < 1,3 < 1,3 è un utile modo per una valutazione «a Sodio (%) È importante tenere presente che il mo0,10-0,15 valle» della situazione di stalla per deci- Zolfo (%) nitoraggio quotidiano delle vacche fresche 0,2 0,3-0,4 dere eventualmente come intervenire. Selenio organico aggiunto non deve essere eccessivamente pesante 0,3 (ppm) Qualora i risultati analitici sottolineino per gli animali e richiedere tempi lunghi una carenza di calcio al parto e contem- Vitamina A (IU/giorno) di bloccaggio degli animali in greppia che 100.000 100.000 30.000 30.000 poraneamente non vi sia la possibilità di Vitamina D (IU/giorno) andrerebbero a discapito del benessere e 1.800 1.800 contenere il potassio nella razione, esi- Vitamina E (IU/giorno) dell’ingestione di sostanza secca in questono oggi sul mercato sali anionici comsti giorni così delicati. Anche la lunghezza È da preferire l’uso di microelementi organici, incluso il selenio organico. posti appetibili che usati in modo anche dell’asciutta e la permanenza nel gruppo IU = unità internazionali. moderato, possono aiutare a contenere i close-up sono dati importanti da monitoFonte: Tom Overton, Cornell University (Usa). problemi nel post-parto. In questo caso rare, e ogni volta che si vanno a verificare sono sicuramente consigliabili un buon si scoprono delle sorprese. Infatti gli sformonitoraggio del pH delle urine nelle da 1 a 14 giorni dopo il parto, deve es- zi, tanto più nella gestione della transizioasciutte o close-up e l’aiuto di un bravo sere monitorato quotidianamente attra- ne, devono essere tesi a verificare se stiatecnico. Nella tabella 2 vengono riassun- verso una veloce visita tesa a riconoscere mo veramente facendo quello che siamo ti gli obiettivi per le diete di convinti di star facendo. bovine in close-up proposti da TABELLA 3 - Patologie dei primi 60 giorni di lattazione: Tom Overton che sono un im- soglia accettabile e di allarme (1) Conclusioni portante riferimento per tutti Parametro Obiettivo (%) Allarme (%) i tecnici di campo. Un tema come quello della Dislocazione dell’abomaso <3 ≥7 transizione merita più impegno Collasso puerperale <2 ≥5 e coraggio da parte di tecnici, Gestione dei parti Ritenzione placenta <8 ≥15 veterinari e allevatori. Metriti e chetosi > 6 metriti e chetosi nelle vacche fresche e dei dati sanitari Il lavoro infatti è da fare inChetosi tra 3 e 21 giorni di lattazione sieme. Essendo assolutamen2 3 >8 cliniche ( ) te necessario un monitoraggio Bisogna affermare con forza < 15 > 25 subcliniche (3) strettissimo dei dati e una gedi nuovo l’importanza di rac- Mastiti (obiettivo a 200.000 cellule) stione precisa dell’allevamento, cogliere con precisione e insetutte le vacche primo test LS > 4 < 10 ≥ 14 il successo si può ottenere solo rire in un programma di geprimipare primo test LS > 4 <7 ≥ 10 attraverso una sinergia totale. stione aziendale tutti gli eventi nuove infezioni tutte le vacche < 10 ≥ 12 Questo articolo ha voluto sinsanitari post-parto. Essi sono (tra i primi due test dopo il parto) teticamente e approssimativainfatti un punto di osservazioguarite nei primi due test (1° test LS > 60 ≤ 50 mente prendere in considerane e di giudizio decisivo della > 4 e 2° test LS < 4) nostra impostazione. Nati morti o morti entro 24 ore < 6 nelle primipare > 10 nelle primipare zione alcuni spunti nuovi che nascono dall’esperienza e sono Gli eventi sanitari comporta- Morti o venduti <8 ≥ 12 oggi oggetto di studi molto apno costi ingenti per l’allevatore, > 20 meno di 30 giorni profonditi a livello internazioma questi costi diventano anco- Lunghezza asciutta pluripare 40-60 giorni ra maggiori se da questi incon> 20 più di 80 giorni nale, con lo scopo di rimandare tutti al prossimo Seminario venienti non si trae una lezione > 20 meno di 40 giorni 50-60 giorni SATA di Padenghe. per imparare. Se non c’è una re- Lunghezza asciutta primipare • > 20 più di 80 giorni gistrazione affidabile ed efficace Michele Campiotti di tutti i dati relativi alla manApa Bergamo (1) Dati riferiti ai primi 60 di transizione come percentuale sui parti. (2) BHB (betaidrossibutirrato) > 27 mg/dL. (3) BHB > 14 mg/dL. dria questo è impossibile. Tecnico specialista Fonte: New York State cattle health assurance program (http://nyschap.vet.cornell. gestione aziendale SATA Aral Il gruppo delle vacche freedu/) di T. Overton, D. Nydam e K. Finnerty, Cornell University (Usa). [email protected] sche, generalmente un gruppo 10 supplemento a L’Informatore Agrario • 38/2007