4 I Baraondanews Il Punto
Che Estate sarà?
Economia, moda, arte e abitudini
A
metà degli anni ‘10 del secondo millennio, dopo quasi 7
anni dall’inizio della crisi, siamo di nuovo a ridosso della stagione
estiva a domandarci che estate sarà e
per cosa la ricorderemo. Sicuramente
molti ladispolani se la ricorderanno
per l’inizio della raccolta differenziata
che già da qualche giorno sta mettendo a dura prova uno scarso senso civico. A tutto ci si abitua, anche
alle cose giuste... Per il momento non
possono dire la stessa cosa a Cerveteri dove sembra che l’avvio della
RD sia destinato ad essere rimandato
dopo la vendemmia.
Rivolgendo lo sguardo più in alto osserviamo i primi dati economici confortanti che fanno sperare a segnali di
ripresa. Ed anche se è vero che i soldi
non fanno la felicità non averceli non
migliora certo la nostra salute... Dunque ben venga un pò di prosperità!
Il PIL nazionale è in leggera crescita
(primo trimestre 2015 + 0,3%), così
come i consumi, cresciuti ma debolmente, invece gli investimenti registrano un netto rialzo (report dell’istat). Il
comparto turistico nazionale, secondo Federalberghi, segna un marcato
ottimismo degli operatori che prevedono incrementi intorno al 5% rispetto al 2014. L’Expò, anche se interessa
in special modo la regione lombarda,
sta facendo da traino al comparto turistico e dell’enogastronomia e porta
fiducia negli investimenti e anche novità nel campo artistico. Ad esempio
in risalto attraverso diverse mostre, il
forte legame che unisce il cibo all’arte
figurativa. Un connubio interessante
che crea neologismi e metafore con
diverse sfumature.
Ma le stagioni estive sono sempre
legate a canzoni o a tormentoni. Difficile orientarsi nel panorama musicale giovanile, però qualcuno prova ad
indovinare interpellando i DJ più gettonati. Ecco i titoli: PAUL VAN DYK
– “LIGHTS”, ALESSO – “COOL” feat
ROY ENGLISH; GREGOR SALTO –
“AFROBOT”.
E mentre si aspetta la consacrazione
nella hit parade delle musiche dell’estate, dovremo presto abituarci a
cambiare il nostro linguaggio in materia di donne e di tinte...
Quando ad un ragazzo gli si domanderà quali sono i suoi “gusti”, potrebbe rispondere che “Alle Bionde preferisce le BRONDE”. Sì, proprio così,
BRONDE è la nuova tinta dell’estate
che mescola il biondo con il castano
e illumina il viso.
Anche la moda estiva delle scarpe non sarà come la conoscevamo
quando eravamo bambini, non più
giovani “Cenerentole” con scarpette
di cristallo ma zatteroni e plasticoni
molto evidenti e “comodoni”. Almeno questo è quello che affermano gli
stilisti del settore, se sono state acquistate maggiormente nei negozi del
quartiere o su www.zalando.com, anche questo sarà parte dei nuovi trend.
Invece nel vestiario estivo sembra che
ci sia il gran ritorno dell’abito lungo, il
long dress, stile anni ‘50. E’ proprio
vero, non bisogna mai buttare niente!
8 I Baraondanews L’Ospite
INCONTRIAMO IL CRIMINOLOGO FRANCESCO CACCETTA
Controllo del vicinato, sorveglianza del territorio e prospettive sociali nel comparto sicurezza
Eugenio Vallone
F
rancesco Caccetta, criminologo, ha conseguito la laurea
Magistrale con lode in “Ricerca
sociale per la Sicurezza Interna ed
Esterna” presso l’università di Perugia
e si è laureato con lode in “Scienze
per l’investigazione e la sicurezza”
presso l’università di Perugia (sede
di Narni). Ha inoltre conseguito un
Master in “Antropologia Filosofica
e Forense, Criminologia e tecniche
investigative avanzate” presso Università Pontificia Teologica San Bonaventura di Roma. Si occupa da anni
di studi nell’ambito della prevenzione
del crimine e della sicurezza urbana
ed è membro di numerose società
scientifiche italiane ed internazionali,
tra cui la Società Italiana di Criminologia (SIC), l’Associazione Grafologica
Italiana, l’lnternational Association of
Crime Analysts (Overland Park, Kansas U.S.A.), l’lnternational Society for
Criminology - (LEUVEN - Belgium).
È vice presidente, inoltre, del Centro
Studi «crime café» dove coordina
un’equipe di ricerca sulla sicurezza
urbana ed è responsabile della rubrica di Criminologia del giornale on-fine
CONVINCERE (www.convincere.eu).
Come attività professionale Francesco Caccetta è un Luogotenente dei
Carabinieri (con incarico di comandante di Stazione). Lo incontriamo.
- Dott. Caccetta: un fatto di cronaca
ha di recente sconvolto Ladispoli e
Cerveteri: la prematura scomparsa
del 19enne Marco Vannini a causa di un colpo di pistola partito in
casa del suocero, il militare Antonio Ciontoli, in strane circostanze
ancora tutte da chiarire.
I media hanno dipinto la situazione come in un giallo a puntate ma
spesso mirando al sensazionalismo e narrando particolari e dichia-
razioni irrilevanti ai fini della trama,
dell’intreccio e della verità sui fatti
di quella notte utili alle indagini della magistratura. Potrebbe tracciare
una lettura in chiave criminologica
del fatto? Non posso rispondere a
questa domanda e le spiego perché.
Io faccio parte di un’associazione di
professionisti del mondo della criminologia (Centro studi per la Sicurezza, la legalità e la Giustizia – Crime
Cafè), il cui responsabile e direttore
scientifico è Marco Strano, criminologo di fama internazionale. Il team di
esperti forensi e criminologi dell’associazione che ho appena citato,
per deontologia professionale, non è
abituato ad esprimere pareri, se non
dopo avere avuto, in occasione di incarichi di consulenti o periti, la possibilità di leggere gli atti originali del
fatto di cui si discute e/o dopo avere
potuto studiare la scena del crimine.
Il fenomeno dei criminologi da studio
televisivo, o presunti tali, non ha niente a che fare con il mondo scientifico.
Preciso che tra i criminologi che spesso vediamo in televisione, ce ne sono
alcuni che sposano la filosofia che le
ho appena accennato ed operano in
maniera deontologicamente corretta
ma ce ne sono molti altri, sia uomini
che donne, che si imbarcano in fanta-
siose ipotesi prive di alcun significato
scientifico ma che piacciono tanto al
pubblico televisivo di alcuni talk show
e che spesso, proprio per il loro modo
bizzarro di apparire, offrono spunti
ad alcuni comici italiani. Questo fenomeno è stato già meglio definito
Circo Mediatico, da Marco Strano in
un ampio articolo che potrà leggere
a questo Link https://marcostrano.
wordpress.com/i-criminologi-e-il-circo-mediatic/
Lei è anche Vice direttore dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza Urbana (ONSU); potrebbe sinteticamente offrirci una fotografia del
territorio di Ladispoli e Cerveteri,
contesto operativo che Lei ben conosce, sotto il profilo della sicurezza reale e percepita dai cittadini?
Quali i reati più frequenti percepiti
dalla cittadinanza e dunque in grado di turbare ed attenzionare l’opinione pubblica in questo comprensorio?
L’INTERVISTA SEGUE SUL
QUOTIDIANO baraondanews.it
Parleremo di CONTROLLO DEL
VICINATO – SORVEGLIANZA DEL
TERRITORIO E PROSPETTIVE
SOCIALI NEL COMPARTO
SICUREZZA
14 I Baraondanews Il Caso
Ladispoli - Cerveteri, Omicidio Marco Vannini:
dettagli importanti per la verità
Tracce di sangue non solo in bagno ma anche in altri punti della casa. Presenti due pistole, una
delle quali posta sotto sequestro. L’avvocato Gnazi paventa un ‘operazione di depistaggio’
N
uovi sviluppi, tante domande. Questo lo stato attuale delle indagini in merito all’omicidio di Marco
Vannini, il ragazzo di vent’anni morto in seguito a
una ferita d’arma da fuoco a Ladispoli, nella casa di Martina, la sua fidanzata, lo scorso 20 maggio, in circostanze
quanto meno misteriose.
Una matassa che gli inquirenti stanno provando a dipanare
da settimane, in un turbinio di versioni discordanti, ricostruzioni e ipotesi d’ogni genere.
Negli ultimi giorni la versione del tragico errore di Antonio
Ciontoli, padre della fidanzata di Marco e sottufficiale della
Marina Militare, ha progressivamente perso di credibilità.
Un racconto con poche luci e molte ombre quello che parla di un colpo partito durante la pulizia di una pistola che
avrebbe ferito il ragazzo. Proprio in quest’ottica, nei giorni
scorsi la procura ha deciso di sottoporre all’esame stub
tutti i presenti in casa al momento dell’accaduto (cinque
oltre a Marco: Martina, i suoi genitori, il fratello e la fidanzata del fratello).
Sono state acquisite, inoltre, le registrazioni delle chiamate
partite dal telefono della villa verso il 118, anche queste
avvolte dal mistero. Nella prima - subito annullata - si parlava di un ragazzo colto da un malore in seguito a uno
spavento, mentre nella seconda, effettuata quasi mezz’ora
dopo, si chiedeva aiuto per un ragazzo scivolato nella doccia e feritosi con un pettine appuntito. In nessuna delle due
chiamate si faceva minimamente riferimento a un colpo di
pistola. Altri elementi sono stati forniti direttamente dalla
madre e dal padre della vittima nel corso della trasmissione di Rai 3 Chi L’ha visto?. I genitori di Marco, assistiti dal
legale Celestino Gnazi, oltre a confermare orari e contenuto delle chiamate al 118, hanno affermato di aver ricevuto
una telefonata dalla moglie di Ciontoli, che avvisava i due
della situazione fornendogli una nuova versione dei fatti
secondo cui Marco sarebbe caduto dalle scale. Al Pit, invece, Federico, fratello di Martina, si sarebbe precipitato
verso la coppia e avrebbe parlato di un gioco finito male,
omettendo però la dinamica degli avvenimenti e soprattutto senza specificare chi avrebbe fatto partire il colpo.
Una ricostruzione dettagliata è stata poi operata dal colle-
ga Emanuele Rossi di cicognanews il quale riporta in anteprima che sarebbero state trovate tracce di sangue in altri
punti della casa, anche nella stanza da letto dei coniugi
Ciontoli. Motivo per cui gli inquirenti dovranno indagare sul
fatto che la sparatoria potrebbe non essere avvenuta nel
bagno bensì altrove.
Gli investigatori avrebbero poi trovato delle garze e un
asciugamano con il sangue – come testimoniato dai familiari di Marco – poi un phon attaccato alla presa della
stanza da letto. “Marco è stato spostato con il proiettile in
corpo e poi anche asciugato? - si chiede lo zio, di Marco
R.C. - Il sangue lo aveva anche sulle scarpe”, Poi l’appello
dei familiari, anch’esso dettaglio potenzialmente utile alle
indagini: “Non si trovano più la canottiera rossa da bagnino di Marco che quel giorno indossava – dicono la madre,
Marina e lo zio – e il suo costume bianco e marrone. E se
l’avessero nascosto per eliminare qualche traccia? Perché
forse in quella casa, quella sera, sono state eliminate parecchie tracce”. Altro dettaglio che potrebbe rivelarsi di
non poco conto: Quella sera in casa Ciontoli c’erano due
pistole: la calibro nove che ha sparato ed un’altra arma
posta sotto sequestro. Ora si attendono novità, mentre fra
le due famiglie regna il silenzio. La posizione dell’avvocato
Gnazi è cristallina: “Ci troviamo davanti a una lucida operazione di depistaggio”. E chiara è anche la richiesta dei
genitori di Marco, a cui non servono colpevoli o persone
da accusare a tutti i costi, ma piuttosto l’unico tassello che
sembra mancare in una storia ancora colma di interrogativi: la verità.
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Baraondanews Nel Territorio I 19
LADISPOLI, POLITICHE GIOVANILI,
GUERRA APERTA NELLE TRINCEE
DEL PARTITO DEMOCRATICO
Si ergono steccati dopo la mancata presentazione
delle liste di sinistra alle elezioni
del consiglio comunale dei giovani
di Valerio Dieni
Guerra aperta nel mondo della
politica giovanile ladispolana. I dati
delle recenti elezioni del Consiglio
Comunale dei Giovani non sono
certo stati confortanti (appena 130
votanti su oltre 5000 giovani fra i 16
e i 25 anni d’età) ed era inevitabile
che la cosa portasse con sé qualche
strascico. A darsi battaglia in un
contesto così delicato sono stati,
in questo caso, il vicepresidente
uscente del Ccg, Ion Marian, e il
consigliere comunale delegato alle
Politiche Giovanili, Stefano Fierli.
L’attacco - Proprio dai numeri
emersi in occasione delle elezioni
sono partite le accuse di Marian nei
confronti del consigliere. “Voglio
esprimere la mia profonda delusione
- si legge nella nota ufficiale diffusa
nei giorni scorsi - verso il delegato
alle politiche giovanili. Credo sia una
persona inadeguata: dovrebbe essere
una locomotiva, il motore trainante,
mentre spesso, invece, ho assistito
a episodi in cui ha avuto bisogno di
una spinta propulsiva nello svolgere
ciò che rappresentava l’ordinaria
amministrazione del suo impegno.
Sono stato io a ricordargli che il nostro
mandato era scaduto e che era il caso
di avviare le procedure per indire le
nuove elezioni. Una mancanza che ha
influito molto sui risultati finali. Reputo
un fallimento l’esito delle elezioni.
Veder partecipare al voto 130 persone
è stato doloroso. Abbiamo un Ccg
ai minimi storici e una consulta
alle politiche giovanili inoperativa:
motivi per cui credo che il delegato
debba fare un passo indietro”.
La risposta - Parole dure che
devono essere risuonate a lungo fra
le mura dell’ufficio di Fierli. Anche
il consigliere, infatti, nel rispondere
alle accuse nei suoi confronti, non ha
risparmiato i colpi. “Dalle esternazioni
del vicepresidente Marian - è scritto
nella nota diffusa qualche giorno
dopo - si comprende chiaramente la
sua disinformazione e la sua passiva
partecipazione alla vita politica, nel
Pd come all’interno del Ccg. Sarebbe
opportuno che comprendesse invece
la sua inadeguatezza nei ruoli che ha
ricoperto: non essere riuscito a far
crescere il Pd giovanile di Ladispoli;
non essere riuscito a far conoscere
il Consiglio Comunale dei Giovani;
non essere riuscito a coinvolgere
i giovani del proprio partito alla
formulazione di una lista 2015. Le
basse affluenze e l’astensionismo
alle urne colpiscono ogni tornata
elettorale e ciò non è imputabile a
una singola persona, ma piuttosto
ad uno status quo sociopolitico. In
altri comuni del Lazio il Ccg neanche
si rinnova per scarsità di fondi. Il mio
impegno per i giovani è anche in aula
consiliare, dove nell’ultima adunanza
in foto Ian Marian
in foto Stefano Fierli
ho presentato una mozione per una
Legge Regionale per la prevenzione
andrologica giovanile. Sono sempre
a disposizione dei giovani di Ladispoli
per idee, progetti, iniziative, ma anche
per consigli e critiche costruttive, utili
a far crescere una città sempre più a
misura di giovane”.
20 I Baraondanews Nel
L’ospite
Territorio
GIORNALISTI A SCUOLA
Organizzato a Ladispoli il primo corso di aggiornamento formativo dal titolo “Ufficio stampa,
struttura e normativa. Denuncia per diffamazione, aspetti legali”
G
razie all’impegno dei colleghi di CentroMareRadio al via il primo corso di aggiornamento
formativo per i giornalisti che tocca un tema molto
attuale e scottante. Il Corso, organizzato da Luigi
Cicillini (direttore CMR) e Belinda Patta (Pubblicista) è interamente gratuito per il conseguimento di
crediti necessari per l’aggiornamento professionale.
Il corso, che ha per titolo “Ufficio stampa, struttura
e normativa.
Denuncia per diffamazione, aspetti legali”, si terrà
sabato 11 luglio 2015, presso l’aula consiliare del
Comune di Ladispoli, sita in piazza G. Falcone, dalle
ore 9.00 alle ore 14.00. Due gli interventi, uno a carattere formativo, curato dal dottor Andrea Petrella,
e l’altro deontologico, curato dall’avvocato Ciro Papale. Il corso, a numero chiuso, prevede l’iscrizione
massima di 150 giornalisti e l’acquisizione di sette
crediti.
È possibile iscriversi entro il 9 luglio attraverso la
piattaforma S.I.Ge.F. dell’OdG.
Via Duca degli Abruzzi,186 - Ladispoli - [email protected] - T. 366.34.90.960
Menu del Capitano
Trionfo di mare (10 portate) dell’Antico Chiostro
Tris di primi*
Linguine allo scoglio, spaghetti alle vongole, risotto crema di scampi
Secondo piatto
Frittura calamari e gamberi o Orata o spigola alla griglia
Contorno
Patate al forno o insalata
Bevande
Acqua, vino
Dolce della casa e caffè
*I primi possono variare
Euro 25,00
Menu
COMPLETI
da 15,00€
da 18,00€
*I primi possono variare
a seconda delle fantasie dello chef
Menu pizza
Antipasti all’italiana
di salumi
o
Fritti
(supplì, olive ascolane,
crocchetta,
mozzarellina,
fiori di zucca
e bruschette)
Pizza a scelta dal menù
Bibita o birra piccola
o acqua minerale
Dolce della casa
12,00€
24 I Baraondanews Nel Territorio
ASSOBAR E COMUNE FANNO “PACE”
Accordo raggiunto, commercianti soddisfatti:
smaltimento a costo zero e servizio a prezzo ridotto
D
opo una lunga sequenza di botta e risposta tra
commercianti a collaborare per la migliore riuscita
amministrazione e Assobar, iniziata già a di-
della raccolta differenziata. Grazie all’intervento dei
cembre del 2014, al “fotofinish” , arriva l’accordo.
commercianti e la costituzione di “mondo ecologi-
In questo comunicato l’Assobar spiega le ragioni
co” e la disponibilità, sia dell’amministrazione, sia
dell’accordo e invita tutti a collaborare per l’avvio
della ditta Massimi (siamo passati da costo medio
della differenziata. Segue: L’assobar di Ladispoli
di 1300 euro mensili a un costo di 250 euro senza
visto l’approssimarsi della stagione estiva e preso
pagare lo smaltimento del vetro, plastica e materiali
atto della volontà dell’amministrazione nel venire in-
riciclabili). L’iter burocratico per poter autorizzare
contro il più possibile alle esigenze dei commercian-
l’area di raccolta che permetterebbe ai commer-
ti, al punto di far ritirare i rifiuti differenziati dalla ditta
cianti di conferivi i rifiuti gratuitamente sta andando
appaltatrice (plastica, vetro, cartone, lattine ecc) a
avanti e l’amministrazione sta facendo tutto ciò che
costo di smaltimento pari a zero e a far portare il
è necessario per agevolare l’iter. Siamo fiduciosi e
costo del servizio ad una somma più che ragione-
faremo il nostro dovere per mantenere la città il più
vole…a differenza dei preventivi iniziali, invita tutti i
pulita possibile.
26 I Baraondanews Nel Territorio
FORNITURA GAS, LADISPOLI
ASPETTA IL NUOVO BANdO
CIvITAvECChIA pRENdA IN
MANO LA SITUAZIONE
Dal caro bolletta al quartiere Cerreto vittima
della vecchia convenzione, alla nuova gara
di ambito territoriale. Il sindaco Paliotta
scrive all’amministrazione Cozzolino:
“urge convocazione tavolo istituzionale”.
Civitavecchia raccoglie l’appello.
T
orna a far parlare e discutere il problema del
caro gas nel quartiere Cerreto. Nei giorni
scorsi è stato il sindaco Crescenzo Paliotta,
a schierarsi dalla parte degli oltre 8000 abitanti del
quartiere residenziale, condannati da anni a cifre
esorbitanti e bollette invernali stratosferiche a fronte,
peraltro, di un potere calorifero più scarso (2,7 euro
al metro cubo, praticamente circa il 400% in più
rispetto alla media delle altre zone della città). Il primo
cittadino di Ladispoli si è rivolto in prima persona
all’amministrazione
comunale
di
Civitavecchia,
guidata da Antonio Cozzolino, attraverso una
missiva in cui si richiede con estrema urgenza
la convocazione di un incontro intercomunale
per affrontare la questione della distribuzione di
gas naturale nell’ambito Roma 2 - Litorale Nord.
Perché
Civitavecchia?
-
Le
nuove
norme
nazionali, infatti, prevedono un’unica gara di ambito
territoriale per l’affidamento tramite un comune
capofila nominato formalmente in qualità di stazione
appaltante, previa convenzione sottoscritta dai
comuni dell’ambito. Proprio tale convenzione, però,
rappresenta attualmente il tassello mancante del
puzzle: l’accordo fra i comuni - Ladispol, Cerveteri,
Bracciano, Tolfa, Allumiere, Anguillara, Oriolo, Canale
Monterano, Manziana, Santa Marinella e Trevignano
- non è stato ancora formalizzato e ciò ha comportato
un’inevitabile ritardo nella stipula della convenzione.
Il rischio - “In caso di mancato rispetto del termine
previsto per la pubblicazione del bando di gara - si
legge nella nota diffusa dal comune di Ladispoli - si
potrebbero avere importanti conseguenze, anche
Baraondanews Nel Territorio I 27
macroscopiche, sia in termini finanziari che di
responsabilità dirette per i comuni”.
lusiva
o in esc
t
n
e
v
e
o
u
t
Il
La storia - Ma cosa ha trascinato il quartiere
Cerreto e i suoi abitanti in quest’incubo economico
e burocratico?
Un’altra convenzione, risalente
in questo caso a più di trent’anni fa, quando
l’amministrazione
dell’epoca
decise
di
non
metanizzare il quartiere e il Consorzio Cerreto
accettò la proposta di Agip, che prevedeva
l’allaccio obbligatorio alla rete Gpl per tutta la
lottizzazione. I cittadini non poterono far altro,
allora, che appellarsi ad un articolo che stabiliva,
in caso di futura metanizzazione, la ridefinizione
del contratto di fornitura del Gpl in seguito a
una sorta di rinegoziazione con la stessa Agip.
La risposta - Da Civitavecchia, in ogni caso, non
si sono fatti attendere più di troppo. Ad accogliere
ufficialmente l’istanza di Paliotta è stato il consigliere
M5S Daniele Brizi, delegato da Cozzolino a seguire
la questione. “Prima il commissariamento del
Sala e Giardino
Catering - Buffet
Allestimenti
Allestimenti --Animazine
Animazione
giugno 2014 che comportò il congelamento della
pratica - ha spiegato Brizi in una nota - poi le
delibere mancanti di Santa Marinella, Manziana,
Trevignano e Cerveteri: questi sono stati i motivi che
non hanno permesso al comune di Civitavecchia di
formalizzare la convenzione a cui fa riferimento il
sindaco di Ladispoli. Contiamo di convocare tutti
i comuni per formalizzare la convenzione nella
prima metà di giugno. Intanto il lavoro delle singole
amministrazioni deve proseguire”.
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Baraondanews Nel TerritorioI 32
Ladispoli e Cerveteri,
Le Stranezze dellA CITTà Metropolitana di Roma
Figli e figliastri nell’Area Metropolitana.
Quale è il principio ?
In base al bando della AM sono messi a disposizione
sostanziosi contributi per la sostituzione delle caldaie. E fino a qui siamo tutti contenti. Poi leggendo ci
si accorge che tale agevolazione è valida per i centri con meno di 40mila abitanti. Per Cerveteri è valida mentre per Ladispoli no. Quale è il principio di
C
ontributo per sostituzione caldaie
Energia: bando della Citta metropolitana di Roma Capitale per la sostituzione delle caldaie obsolete (Delibera di G.P. n. 95/15 dell’11.04.2012
– D.D. 2081 del .05.2015) E’ stato
pubblicato sul sito Internet Istituzionale della CittaÌ metropolitana di
Roma Capitale, il bando finalizzato
al finanziamento parziale della spesa
per la sostituzione di caldaie obsolete
con altre di nuova generazione. Possono beneficiare del contributo i condomini, definiti tali secondo la normativa vigente e i singoli utenti risultanti
in regola con la manutenzione e l’autodichiarazione e con indicatore ISEE
del nucleo familiare fino a € 30.000,
titolari di diritto di proprietà o di altro
diritto reale di godimento di un’unità immobiliare sita nei Comuni della
Città metropolitana di Roma Capitale
aventi una popolazione fino a 40.000
equità della legge? Ci piacerebbe che il Consigliere
dell’Area Metropolitana, Federico Ascani, nostro rappresentante consigliere più vicino alla neo istituzione
metropolitana, riesca a capire e magari a spiegare
come mai subiamo questa disparità di trattamento.
Segue il comunicato ufficiale del 18 maggio
abitanti. La caldaia da sostituire dovrà
avere almeno 10 anni al 31 dicembre
dell’anno precedente la richiesta e la
nuova caldaia dovra essere ad alto
rendimento energetico e a basso livello di emissione di sostanze inquinanti
(con classificazione 3 stelle o categorie superiori). La sostituzione dovrà
essere eseguita da personale abilitato
e certificata in conformita alle normative vigenti. Il contributo concesso
potrà arrivare, in base alla fascia ISEE
del nucleo familiare, fino all’80% della
spesa sostenuta per l’acquisto della
sola caldaia, fino ad un massimo di
800 euro per le caldaie di tipo domestico a servizio di impianti autonomi e
fino a un massimo di 2.000 euro per le
caldaie di tipo collettivo, al servizio di
impianti centralizzati. Per gli impianti
condominiali è previsto un ulteriore
contributo per l’installazione di sistemi di controllo integrati e di contabi-
lizzazione differenziata dei consumi di
calore e acqua sanitaria nelle singole
abitazioni, fino all’ 80% della spesa
sostenuta fino a un massimo di 2.500
euro. I requisiti e le modalità per la richiesta del contributo possono essere reperite nel bando approvato dalla
Citta metropolitana di Roma Capitale
depositato presso il Comune o consultando il sito istituzionale della Citta
metropolitana di Roma Capitale www.
cittametropolitanaroma.gov.it
Baraondanews Nel TerritorioI 33
Santa Severa, Un ultraleggero in panne
atterra sulla battigia
Il velivolo ha planato sulla spiaggia e si è arrestato a pochi metri dal castello
Poteva essere una strage. Inferociti i bagnanti
S
anta Severa, le cause sono ancora da accertare ma alcuni sostengono che l’ultraleggero sia andato in
panne, altri (testimoni oculari) ritengono che il pilota abbia fatto delle manovre azzardate. Alla fine il velivolo è
passato pochi metri sopra le teste dei
passanti ed è ammarato a pochi metri
dalla riva. A condurlo due uomini, A.D.
classe 1942 e da C.W. classe 1969,
che non hanno riportato gravi ferite
ma solo piccoli traumi e probabilmente un grosso spavento. Forse il vero
pericolo l’hanno corso dopo essere
stati estratti dal mezzo con la gente inferocita per aver condiviso, non
volenti, il rischio sulla propria pelle.
Rapido l’intervento con 5 mezzi e una
squadra di sommozzatori dei vigili del
fuoco che hanno aiutato i due “piloti” ad uscire dall’ultraleggero per poi
trascinarlo sulla riva. E’ intervenuta
anche la Guardia Costiera. Resterebbe da capire per quale ragione i due
abbiano deciso di tentare l’atterraggio
in un’area così affollata mettendo a
repentaglio la vita di molte persone e
se sia o meno il caso che queste persone possano avere ancora l’autorizzazione a condurre un velivolo.
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Baraondanews NovitàI 41
RITORNA
IL GRAN JACKPOT
Diverse le novità
della sala slot più grande
del litorale e
un look tutto nuovo
Gran Jackpot ha riaperto
il 2 maggio ed è stata subito festa grande.
Dopo due mesi di lavori la super
sala slot si presenta al pubblico
con un arredamento completamente
ridisegnato e nuovi spazi per i clienti.
In questi giorni abbiamo avuto il piacere
di incontrare Vanni Fiacchino, giovane
e dinamico titolare dell’attività che ci ha
introdotto alla scoperta del locale del
settore più grande del litorale, un punto
di riferimento dal 2011 per gli amanti del
gioco.
“Beh, che dire? La serata inaugurale del 2 maggio è andata meglio di come ci aspettavamo - ci racconta Vanni - .
L’affluenza è stata incredibile e credo che gli ospiti siano
rimasti soddisfatti per tutto quello che abbiamo proposto:
a partire dall’apericena organizzato con il catering, l’accoglienza delle hostess, la musica dal vivo e le immancabili
estrazioni con in palio tre televisori andati in premio ai fortunati vincitori di questo “secondo inizio”. Dico così perché per noi è stato un po’ come iniziare tutto da capo, ritrovare lo stesso entusiasmo nel dirigere ancora una volta
uno staff affiatato di professionisti” Il buongiorno si vede
dal mattino! Cosa avete in programma per la stagione estiva? “Intanto siamo molto orgogliosi di presentarci con 2 sale completamente ammodernate in un design
raffinato. Abbiamo inoltre creato un’area riservata dove è
presente un nuovo prodotto che la clientela più esigente
apprezzerà sicuramente. Per il momento non vi sveliamo
tutto! E poi il G.J. offre anche un parcheggio esclusivo.
Di eventi in programma ce ne sono diversi già da giugno,
presto pubblicheremo un calendario degli appuntamenti
che potrà essere consultato dalla nostra pagina Facebook
o dal nostro sito internet. L’affetto dimostrato in queste
prime settimane è testimone del buon lavoro che abbiamo fatto in questi anni e lo riconosciamo in una clientela
selezionata a cui abbiamo sempre riservato il massimo
delle attenzioni possibili. Ci siamo impegnati ad organizzare eventi coinvolgenti in ogni stagione dell’anno e servizi
quotidiani molto apprezzati. Tra questi citiamo il buffet con
cocktails preparati ogni giorno al momento che offriamo e
l’irrinunciabile appuntamento di mezzanotte con i cornetti
appena sfornati. Ma non trascuriamo neanche le attenzioni nelle ore pomeridiane, quando nella nostra Area Lunch
vengono proiettati sui maxi schermi gli eventi sportivi più
attesi. Sicuramente, se dobbiamo fare un bilancio provvisorio, non possiamo che dimostraci soddisfatti del lavoro
svolto dal momento che è indubbio che il Gran Jackpot è
la più grande realtà nel settore in tutto il litorale che va da
Fiumicino a Civitavecchia e oltre ad accrescere l’interesse
di molti visitatori nei confronti del nostro bellissimo territorio, offre un’opportunità di lavoro”
Ladispoli, Tutti al mare, ieri ed oggi
Baraondanews StorieI 45
Viaggio tra le Osterie più famose degli anni 60-70
nella nostra ridente cittadina
C
’è aria di crisi è vero. Si cerca
di risparmiare su tutto, specie
sulla “salute” che poi è la cosa
più importante. Del resto se non stai
bene, se hai qualche malattia seria,
come fai non dico a essere felice ma
almeno a sopravvivere senza cadere
nello sconforto e nella più seria nera
depressione?
Sarà pure che i prezzi, specie all’ingrosso nei grandi “store”, si sono
abbassati (basta vedere la frutta solo
cinque-dieci anni fa!). Eppure i ristoranti e trattorie (più di 50 tra Ladispoli
e Cerveteri) il sabato e la domenica
sono sempre pieni. Certo i prezzi dei
ristoranti sono anche essi, nella maggior parte dei casi, alla portata delle
tasche del cittadino medio. Eppoi vogliamo anche dire che, “il mangiare”,
in famiglia o in compagnia è al primo
posto nella scala dei valori in questa
“triste valle di lacrime”?. Nei giorni
feriali è diverso. Chi specie d’invernoautunno va a mangiare al ristorante a
pranzo? Non credo molti. Forse tanti
quanto rovistano nei cassonetti in via
di estinzione. A Ladispoli, nel periodo
dei sacrifici e della vera ripresa economica, l’estate degli anni 60-70 si
colorava di “fagottari” di “gente della domenica” armata di ombrellone
portato da casa, pallone, “una camera d’aria” usata come salvagente, e
soprattutto, viveri, panieri e “fagotti”
ricolmi di ogni ben di Dio. Oggi di “fagottari” ne vedo pochi. Credo però
che il loro mancato ritorno sulla nostra nera-bionda sabbia sia anche dovuto alla forte riduzione delle spiagge
libere. Al centro, di fronte al mare, via
Regina Elena (strano che non abbiano
cambiato anche questo nome…eppure i monarchici sono scomparsi !!)
le spiagge libere sono ridotte a lembi
di sottili strisce sassose, frequentate per lo più da cittadini non italiani.
Un tempo non era cosi’, si sorrideva
di più, c’era speranza in un mondo
migliore; la pastasciutta ancora fumante nell’insalatiera, un bel polletto
arrosto con contorno di patate, un po’
di frutta…tutto ciò era sufficiente a far
venire l’acquolina in bocca a tutta la
famiglia. Del resto l’aria di mare risvegliava un appetito notevole. Già allora
c’era però chi si poteva permettere un
approccio presso un “osteria” del posto ove a parte il coperto e le bevande
fornite dal “gestore” per tutto il resto
mangiavano del proprio.
Le trattorie più famose di Ladispoli?
Da “Pacini” a Via Genova; da “Patocco” in Piazza della Vittoria; da “Rosati
Ezio” all’inizio di Via regina Elena (è
l’unica che è rimasta); alla “Conchiglia” (sempre nella stessa via, diretta
dalla signora Ciardi Livia); da “Candeloro” (del signor Alfredo in Via Napoli,
forse la più antica e oggi divenuta ristorante cinese “Felice” ); da “Gigetto” a Palo Laziale; dalla “Velletrana”
(gestita dalla signora Cucchi Serena,
già mia paziente) e da “Piattella” (diri-
in foto Aldo Ercoli
gevano Caterina e Gilberto) entrambi
nella ‘storica’ Via Duca degli Abruzzi.
Io, d’estate (da maggio a settembre)
vivevo nella zona di Via Roma, proprio
all’inizio di Via Nettuno (da li vedevo
il mare a due passi). Mi ricordo che
proprio li vicino, in Via Roma, vi era
la trattoria da “ Bozzetti”, con il ‘sor
Fernando’ sempre allegro, dalla battuta pronta e pepata (benvenuti a Ladrispoli...diceva); ‘romano de Roma’
che accoglieva i romani al mare. Ristoratore sin dalla nascita conosceva
bene il suo mestiere e, tra una barzelletta e l’altra (mai una pulita!) forniva
pane, vino e gassosa. La moglie, ai
fornelli, rispondeva alle richieste di chi
non si era portato niente da mangiare
da casa. Gli altri, come detto, erano
“fagottari puri”; se ne stavano tutto
il giorno al mare, cotti sotto il sole a
puntino, più arrossati dei gamberi; ma
felici e contenti…come se fosse sempre festa.
Di Aldo Ercoli
50 I Baraondanews Salute
Alimentazione e sessualità
Due sfere della nostra vita
con molti tratti in comune
A
limentazione
e
Dott. Daniele Segnini,
Biologo Nutrizionista
sessualità,
due sfere della nostra vita
con molti tratti in comune.
Entrambe legati a funzioni biolo-
giche di base (il mantenimento
delle funzioni organiche e la riproduzione), entrambe molto appaganti (per la loro relazione con
sistemi cerebrali di ricompensa),
entrambe fortemente legate alla
socialità. Il primo legame tra cibo
e sessualità che viene in mente ci
porta ai cosiddetti cibi afrodisiaci,
alimenti che avrebbero proprietà
nutrizionali capaci di stimolare
l’attività sessuale. In realtà, nes-
suno studio serio ha mai provato che singoli cibi possano avere
questi effetti miracolosi, non fos-
se altro per il fatto che noi non
mangiamo mai singoli alimenti,
ma decine di cibi diversi nel cor-
so della giornata. Torneremo più
avanti sull’argomento, vediamo,
invece, quali sono le evidenze
scientifiche condivise sui fattori
che veramente influenzano i vari
aspetti della sessualità. Pochissimi dubbi sul fatto che fumo e alcol
non siano amici della sessualità;
molti tabagisti e moltissimi alcoli-
sti hanno seri problemi di fertilità
e di disfunzione erettile. Anche
l’obesità – e il diabete spesso ad
essa associata – può comportare
seri problemi: le alterazioni ormonali legate all’eccesso di tessuto
adiposo si riflettono – negli uomini - in riduzioni del flusso vascolare con possibile disfunzione
erettile. Attenzione a fumo, alcol e
obesità, pertanto. Vediamo, invece, che cosa può aiutare. In primo
luogo l’attività fisica: i classici 30
minuti quotidiani di movimento
consigliati dall’OMS proteggono
da moltissime malattie, compresa
l’impotenza (dimezzando di circa
il 50 % il rischio che si presenti);
tutte le attività aerobiche – come
le camminate, la corsa leggera e
la bici - presentano due grandi
vantaggi: riducono i livelli di cole-
sterolo, trigliceridi e glicemia (che
possono dare problemi vascolari
con ripercussioni sul piano ses-
suale) e stimolano la produzione
di dopamina, molecola che ac-
cende il desiderio sessuale. Le
attività fisiche all’esterno – nuotate, pedalate e beach-volley, ad
esempio – stimolano con la luce
solare la sintesi di vitamina D, al-
zando i livelli di testosterone, principale ormone sessuale maschile.
In generale, dopo attività sportive
leggere è frequente riscontrare un
significativo aumento della libido,
sia nei maschi sia nelle femmine..
Ci rivediamo nel prossimo nume-
ro per ulteriori approfondimenti
sul tema
54 I Baraondanews Il Caso
La storia di Cristiana, infermiera al Bambin Gesù
In occasione della giornata internazionale dell’infermiere,
sul sito del Bambin Gesù di Palidoro esce un articolo che racconta la storia di Cristiana,
infermiera per convinzione. Il pezzo è presto attenzionato
da un periodico nazionale “Donna Moderna” che decide di dedicargli uno speciale.
Dal sito del bambin Gesu’ in occasione della giornata internazionale dell’infermiere. Professione
infermiere: storie dal Bambino
Gesù. Cristiana, dal volontariato
sulle ambulanze alla corsia dell’ospedale. «L’infermiere è empatico: avverte la sofferenza degli
altri e mostra sempre compassione verso di loro, evitando di svolgere la sua professione in modo
ordinario». Cristiana Zambito è
un’infermiera di 36 anni che lavora presso il Reparto di Dietologia
Clinica dell’Ospedale Pediatrico
Bambino Gesù di Palidoro. Per
Cristiana il 12 maggio, data in cui
ricorre la Giornata Mondiale delle
Infermiere, non è affatto un giorno come gli altri. «Proprio in quel
giorno, nel 2008, mi fu diagnosticata la sclerosi multipla. Avevo
appena 29 anni. Eppure, grazie
anche alla fede da allora riesco
Baraondanews Il Caso I 55
a leggere ancora di più la sofferenza di chi mi sta di fronte: nei
piccoli pazienti e negli occhi dei
loro genitori». Cristiana, in realtà,
ha sempre cercato un lavoro che
le permettesse di aiutare il prossimo. «Prima - spiega - facevo
tutt’altro: ero programmatrice in
una grande società informatica,
stavo bene anche contrattualmente e non mi mancava nulla.
Nel frattempo facevo volontariato
sulle autoambulanze della Croce
Rossa. Un’esperienza che ha fatto sempre più crescere in me il bisogno di dedicarmi agli altri. Alla
fine, questo desiderio mi ha spinto a lasciare tutto questo, rassegnando le dimissioni». Quindi
l’impiego come infermiera e l’arrivo di un figlio. Poi, la diagnosi.
Spietata. «Ho pensato subito che
tutto fosse destinato a crollare nel
giro di un attimo. Invece, con il
trascorrere degli anni il mio sogno
si è solo trasformato. Niente più
ambulanze, certo, ma posso fare
molto altro». Dalla malattia Cristiana ha appreso e continua ad
apprendere molto anche adesso. «La fatica non mi consente di
lavorare più di 3 ore di seguito.
Questo - racconta l’infermiera mi ha portato ad ottimizzare ogni
attimo della mia vita e, adesso, da
brava programmatrice seguo uno
schema ben preciso. Un elenco
di priorità da rispettare sempre,
così da non sprecare mai il tempo prezioso di cui dispongo». Riprende parte degli argomenti anche Donna Moderna - lo troverete
sull’uscita del 2 giugno a pag. 57
ndr- dove Cristiana spiega come
“vivere bene” con la Sclerosi Multipla senza smettere di sperare
che i suoi sogni si realizzino. «Ora
cammino e guido l’auto con cambio automatico per non sforzare il
braccio destro, colpito in passato
da un emiparesi. Ho soltanto un
bastone nel bagagliaio in caso
di emergenza». Cristiana ha un
carattere granitico e coraggio da
vendere: «Vorrei dare un fratellino
al mio piccolo Angelo, e punto
sulle capacità reside del corpo.
Ottimizzo gli sforzi, “vado al risparmio”. La fatica è un sintomo
invisibile con cui fare i conti. Ma
se ti abbatti al primo scoglio non
ti alzi più» .
Comune di
Ladispoli
Comune di
Cerveteri
Regione
Lazio
Marina di San Nicola - Ladispoli - Marina di Cerveteri
CIRCOLI VELICI, ASSOCIAZIONI,
ENTI E VELISTI CHE NAVIGANO TUTTI
NELLA STESSA DIREZIONE.
IL TROFEO DESTINATO ALLA DIFFUSIONE
DELLA VELA NELL'ETRURIA.
Oggi abbiamo fortemente voluto la collaborazione tra circoli Fiv differenti
proprio per rilanciare le grandi vocazioni veliche che nel passato hanno contraddistinto
questo comprensorio. Tutti i circoli partecipanti hanno accolto da subito con grande entusiasmo
tale partecipazione, che non sarà solo un modo per regatare e divertirsi, ma sarà anche un momento
di incontro, di confronto e di condivisione della nostra grande passione.
A tal proposito viene costituito un Comitato velico dell’Etruria, che vede al suo interno
i sei circoli velici del nostro comprensorio: Associazione velica Marina di San Nicola,
Circolo nautico Punta Rossa, Club il Castello, Asd velica Ladispoli Surf&Sail,
Associazione nautica Campo di Mare, Asd Ocean Surf.
Nel 2015 organizzeremo per la prima volta in questo territorio, nelle acque di Marina di San Nicola, una tappa nazionale
della Federazione Italiana vela dedicata ai catamarani Classe A. Etruria in vela diventa il primo progetto pilota del
protocollo d’intesa firmato tra il CONI ed in comuni dell’Etruria Meridionale. Molte altre realtà balneari del nostro
litorale stanno salendo a bordo rendendo sempre più partecipata l’intera manifestazione. Le cinque regate, sono tutte
collegate e ogni vincitore di tappa riceverà un punteggio che lo porterà poi, in base al risultato ottenuto in ogni singola
gara, in una classifica generale che decreterà il vincitore del Trofeo velico. Le regate si svolgeranno in condizioni meteo
ottimali e in caso di maltempo la gara verrà spostata al primo fine settimana successivo. Orientativamente parteciperanno da
un minimo di 20 ad un massimo di 50 barche partecipanti a regata e 100 windsurf nella tappa dedicata e tutto sarà seguito
attentamente dalla Capitaneria di porto, dalla Federazione Italiana Vela e da uno staff di professionisti (giudici di regata,
istruttori, bagnini di salvataggio, ecc) insieme a mezzi di supporto adeguati.
Uno degli scopi principali è quello della promozione sociale della vela nel nostro
territorio. Cerchiamo di diffondere la passione per il nostro stupendo mare specialmente
ai più piccoli. Molti degli equipaggi che partecipano alle regate infatti, sono composti da
giovani “Marinai” usciti dalle scuole di vela del nostro comprensorio. Marco Gregori,
Presidente dell’Asd velica Ladispoli Surf&Sail, grazie alle numerose collaborazioni
instaurate con le associazioni del territorio è impegnato da sempre con i ragazzi
diversamente abili, utilizzando la scuola vela come terapia. Anche Giorgio Peresempio
organizatore dell’evento, è sempre stato sensibile ai benefici che la vela può avere in
presenza di disabilità mentali e fisiche essendo oltre che istruttore federale appassionato di
vela e fisioterapista da più di 15 anni. La vela infatti può diventare un acceleratore sociale,
un moltiplicatore delle dinamiche di gruppo ed un modo per abbattere le barriere.
Il sociale, le relazioni, la convivialità e il contatto umano rimangono la base
e la motivazione per continuare con entusiasmo a NAVIGARE.
Perché in fondo siamo tutti sulla stessa barca...
Dobbiamo cercare, inoltre, di
sensibilizzare e rendere sempre di più
i velisti responsabili. Un ECO-velista
non deve mai dimenticare di rispettare
l’ambiente, sia a terra che in mare,
cercando di ridurre la quantità di rifiuti che
produce, facendo la raccolta differenziata,
non inquinando il mare e la spiaggia,
facendo un uso responsabile del motore.
21 GIUGNO
ASD VELICA LADISPOLI SURF&SAIL
con ASD AMICI DEL MARE
e STABILIMENTO MOLTO
“Memorial Marco Marinetti”
LADISPOLI, LUNGOMARE REGINA ELENA
12 LUGLIO
ASS. NAUTICA CAMPO DI MARE
”Vele a Cerveteri“
CERVETERI - CAMPO DI MARE
24/25/26 LUGLIO
CIRCOLO NAUTICO PUNTA ROSSA
in collaborazione con
ASS. VELICA MARINA DI SAN NICOLA
“Nazionale classe ”
LADISPOLI - MARINA DI SAN NICOLA
9 AGOSTO
ASD CLUB IL CASTELLO
“Memorial Branchini-Anella”
LADISPOLI - MARINA DI SAN NICOLA
Matteo Miceli
Testimonial ufficiale di Etruria in vela 2015.
Pluricampione del mondo di traversata
Atlantica, esempio eccellente di ECovelista e dopo il suo ultimo tentativo
di giro del mondo sostenibile, sarà
portavoce dell’ecologia e sostenitore
dell’evento. È sempre possibile operare
in rispetto dell’ambiente che ci ospita.
30 AGOSTO
ASS. VELICA MARINA DI SAN NICOLA
“Memorial Ugo Placidi”
finale trofeo
LADISPOLI - MARINA DI SAN NICOLA
WWW.ETRURIAINVELA.IT
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60 I Baraondanews Focus
CASA DELLA SALUTE LADISPOLI CERVETERI, ISSATA L’INSEGNA
Zingaretti ritorna in etruria e taglia il nastro
di Valerio Dieni
Si sviluppa su 1000 metri quadrati
infermieristico e di un ambulato-
Zingaretti.
abitanti nei comuni di Cerveteri
dell’ottava Casa della Salute del
Le novità - I nuovi servizi a dispo-
d’accoglienza con sportello in-
Ladispoli lo scorso 25 maggio in
d’Accesso (Pua), di uno Sportello
Paliotta, del direttore della Asl
punto prelievi, di un ambulatorio
presidente della Regione Nicola
per un bacino d’utenza di 80.000
rio per stranieri. Stiamo parlando
e Ladispoli, è dotata di un’area
Lazio, inaugurata presso il Pit di
formazioni, di un Punto Unico
presenza del sindaco Crescenzo
Unico Prenotazioni (Sup), di un
Rm-F Giuseppe Quintavalle e del
sizione dei cittadini saranno tanti:
un’integrazione fra i servizi sociali
e i servizi sanitari per consentire
agli utenti di orientarsi più facilmente all’interno del sistema so-
ciosanitario regionale; un servizio
Baraondanews Focus I 61
costante di medicina d’iniziativa,
cioè la presa in carico integrata
tra diversi professionisti di pa-
zienti affetti da malattie croniche
e degenerative, come i diabetici
(circa il 10% della popolazione);
un accesso facilitato anche per
i tanti migranti presenti sul territorio, con tutte le informazioni
trascritte in quattro lingue (inglese, francese, rumeno e arabo);
un’area di degenza infermieristica
con 5 posti letto per cure a bassa
intensità assistenziale. Inoltre, la
struttura sarà integrata alla rete
dell’emergenza, per un primo in-
tervento disponibile tutti i giorni
h24. Acquistato inoltre un nuovo
macchinario per ecografie.
I commenti - Grande la soddisfa-
zione del sindaco di Ladispoli.
“Si tratta di un grande risultato
- ha dichiarato Paliotta - un altro
passo avanti. Tutti puntiamo alla
realizzazione di un ospedale nel
nostro territorio, ma siamo consa-
pevoli delle difficoltà in cui versa
il settore sanitario. Il nostro è un
comprensorio che ha una grande
esigenza di servizi e la Casa della
Salute è una risposta concreta a
queste esigenze. I cittadini hanno ora un’unica sede territoriale
dove rivolgersi ogni giorno per i
diversi servizi sociosanitari”. Poi
il primo cittadino passa la parola
al presidente della Regione Lazio, invitandolo a venirci a trovare
più spesso. Soddisfatto Nicola
Zingaretti: “Questa Casa ha mo-
delli di cura molto innovativi: non
è un ospedale, ma il luogo della
prima cura, dove si può venire
per le piccole patologie e trovare
un’assistenza sanitaria. Vogliamo
dimostrare che, dopo 8 anni, stiamo vincendo la grande battaglia
dell’uscita dal commissariamento, che permetterà assunzioni e
stabilizzazioni dei precari. Tutte
cose che prima erano obiettivi e
che ora stanno diventando concretezza, per cambiare il volto
della nostra Regione”. Insomma
finora con l’arrivo della casa della salute solo note positive ma
bisognerà effettivamente misurare l’impatto degli investimenti
sull’effettivo feedback per il ter-
ritorio. Anche il posto di primo
intervento pare che non verrà
declassato (ma neanche potenziato). Alcune criticità comunque
restano: continueremo ad affrontarle in seguito nel dettaglio.
...Un esempio?
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66 I Baraondanews Cronacando
Coltellate e mazzate
alla stazione
Rissa alla stazione di Bracciano.
A pagarne le spese l’amico che tentava
di dividere i due
S
embra di descrivere una scena di un film di Charles Bronson, invece è la triste cronaca
di una lite tra ragazzi. Erano circa le
20,00 del 24 maggio e, nei pressi della
stazione ferroviaria di Bracciano, due
ragazzi, dopo aver discusso per una
ragazza, si sono affrontati armati di
mazza e coltello. Lo scontro è infuriato e uno dei due (M.S.), brandendo una mazza, ha colpito al volto e al
capo il rivale (L.F.) che a sua volta aveva brandito un coltello pronto a colpire. Purtroppo nel bel mezzo della
lite, un terzo ragazzo (F.M.), amico di
entrambi, che pare fosse intervenuto
per dividerli è stato colpito al torace
da una coltellata, finita molto vicino
al cuore. I due contendenti sono stati
arrestati dai carabinieri della Compagnia di Bracciano, intervenuti sul posto e coadiuvati da due poliziotti fuori
servizio che si trovavano su un treno
in arrivo in quei minuti alla stazione.
Invece F.M. è stato portato al policlinico Gemelli, ricoverato in condizioni
gravissime per una perforazione al
polmone.
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Il prefetto Franco Gabrielli
a Ladispoli e Cerveteri
Baraondanews Sicurezza I 71
Sicurezza ed immigrazione. Molti dubbi, qualche risposta e
zero nuovi agenti: si punta sulle telecamere
di Aurora di Curzio
N
ell’ambito degli incontri che
sta svolgendo nei comuni
più grandi della provincia di
Roma, giovedì 28 maggio il prefetto di
Roma Franco Gabrielli ha fatto visita
alle città di Ladispoli e Cerveteri dove
ha incontrato amministratori comunali
e rappresentanti delle Forze dell’ordine.
Tre i temi affrontati: sicurezza, immigrazione e Protezione Civile.
Per quanto riguarda la questione sicurezza una cosa è certa, non è attualmente possibile inviare più agenti
sul territorio. Con molta probabilità si
punterà molto sul progetto della videosorveglianza.
“Il Prefetto ci ha chiesto di implementare anche gli agenti di Polizia Municipale – ha spiegato il primo cittadino
Pascucci – ma gli è stato fatto presente che con il patto di stabilità ciò
non ci è consentito”.
“Al Prefetto – ha dichiarato invece il
sindaco di Ladispoli Paliotta – abbiamo illustrato quelle che sono le difficoltà di una città che negli ultimi anni
è cresciuta in modo esponenziale. I
problemi fondamentali di Ladispoli,
infatti, sono legati agli eccessivi tagli
al bilancio comunale e alla carenza di
organico che addirittura è di un terzo
rispetto alla media italiana in proporzione agli abitanti. E’ stato affrontato
anche il tema della sicurezza.”
Tema dolente anche quello dell’immigrazione. Amministrazioni Comunali e
Prefetto sono partiti con un confronto
sulla lettera inviata congiuntamente
dai sindaci Paliotta e Pascucci, dove
pur ribadendo che accogliere e aiutare il prossimo è un dovere morale, si
rileva che alcune criticità sono effettivamente presenti.
“Ho spiegato al Prefetto che siamo
un’amministrazione aperta all’accoglienza – ha detto Pascucci – e gli abbiamo fatto presente che già abbiamo
partecipato ad un progetto SPRAR,
ma non siamo d’accordo con il sistema che utilizza lo Stato di suddividere i migranti sulla base degli abitanti,
senza però utilizzare lo stesso criterio
quando si tratta di suddividere le risorse. Ci ha quindi rassicurati sul fatto che i numeri servono per avere un
punto di partenza e che è disponibile
al dialogo”.
“Il Prefetto – ha dichiarato il sindaco
ladispolano Paliotta – si è dimostrato
disponibile a discutere insieme alla
due Amministrazioni comunali sul
come, sul quando e sulle modalità di
accoglienza. Nei prossimi giorni avremo un nuovo incontro per studiare insieme un percorso comune”.
Parlando di Protezione Civile il Prefetto ha alzato la voce: ha infatti chiesto
all’amministrazione di aggiornare le
carte affinché il sindaco sia maggiormente tutelato.
Il Prefetto ha infine fatto una visita di
piacere al Museo Nazionale Cerite,
dove Pascucci, di casa, faceva da
Cicerone.
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Da Settembre
uno spazio per
imparare e crescere
nella natura a
Cerveteri
Aprono le iscrizioni a Nati LIBERI, primo progetto di educazione ambientale
libertaria dell’alto Lazio, per bimbi da 2 a 6 anni, con durata da settembre a
luglio tutti i giorni da lunerdì a venerdì.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’asilo nido Nati Oggi,
convenzionato dal 2009 con il Comune di Roma, e l’associazione culturale
Libera Polis, attiva dal 2006 nella facilitazione della riscoperta degli antichi
mestieri e del vivere in armonia con la natura.
I bambini trascorreranno la maggior parte del tempo all’aria aperta, dove
giocheranno liberi, pianteranno ortaggi e fiori, conosceranno gli animali dello
stagno, le erbe selvatiche, i cavalli e gli animali della fattoria.
Stare a contatto con la natura ha una influenza benefica su corpo, mente
e anima di adulti e bambini, migliora le facoltà motorie e di apprendimento,
stimola lo sviluppo di tutti i sensi e induce ad avere fiducia e coraggio
rispetto alle proprie capacità e a conoscere i propri limiti.
La pedagogia adottata è incentrata sull’ascolto attivo del bambino e sulla
facilitazione della sua scoperta autonoma del mondo, anche attraverso la
cooperazione e la solidarietà. Si tratta di pedagogia libertaria, in quanto si
permette al bambino la massima libertà di essere.
DATE E ORARI
Dal 2 settembre 2015
al 31 luglio 2016 tutti
i giorni dal lunedì al
venerdì dalle 8 alle
16.30 (con possibilità
di entrata e uscita in orari
diversi).
Promotori
Partner
È possibile visitare la sede di Nati
LIBERI, a Cerveteri, su appuntamento.
Nelle giornate climatiche particolarmente avverse, o quando se ne avrà voglia,
bambini ed educatori potranno stare nella yurta, modello architettonico
scelto per le sue caratteristiche come luogo educativo interno ecologico e
“sensibile”: la sua struttura interamente in legno e feltro di lana, rispetto a un
edificio tradizionale, permette l’ascolto e la relazione con ciò che la circonda,
attivando un’immersione e un allenamento sensoriale speciale e sottile.
Le educatrici di Nati LIBERI sono tutte persone di comprovata competenza e
umanità, che potranno esprimere al meglio le loro qualità poiché nel progetto
verrà rispettato un rapporto numerico di un’educatrice ogni 7 bambini (e non
1 a 25 come nella scuola dell’infanzia tradizionale).
Nati LIBERI sarà un vero progetto di vita educante che, come un albero
appena piantato, dovrà nel tempo crescere e portare frutto. La missione è
concorrere alla costruzione in tutti i partecipanti di un profondo senso di
appartenenza alla natura, e alla vita.
INVITO
La presentazione ufficiale del progetto
sabato 20 giugno 2015 alle ore 17.30
in via Casale Centocorvi 3b a Cerveteri.
[email protected]
Saranno presenti le educatrici, gli organizzatori e sono invitate tutte le
famiglie interessate, con i loro bambini. Spazio giochi a disposizione e
apericena* a conclusione dell’incontro!
www.liberapolis.it
* Sarà necessario avvisare e confermare la propria partecipazione.
+ 39 339 58 89 599
74 I Baraondanews Turismo
Alleanza Turistica
dell’Etruria Meridionale
Potrebbe essere il Giubileo straordinario
di Papa Francesco
(dicembre 2015-novembre 2016) il debutto
di Carla Zironi
Q
ualcuno, oltre a puntare sui crocieristi in scalo a
Civitavecchia (almeno un milione e mezzo da attrarre) ha accennato all’evento pontificio proprio
il giorno della sigla del protocollo d’intesa avvenuta - ricordiamo - nello scorso mese di aprile nel pieno della 65°
Sagra del Carciofo con i seguenti firmatari: il Consigliere comunale di Ladispoli (delegato al turismo) e di Area
metropolitana Federico Ascani – gli Assessori al Turismo:
Lorenzo Croci, Cerveteri – Enzo D’Antò, Civitavecchia
– Roberto Tasciotti, Fiumicino – Patrizia Ruggeri, Canale Monterano – Loretta Nori, Manziana. L’Assessore alle
Attività produttive di Allumiere Pietro Vernace, il Deputato
Emiliano Minnucci su delega per Anguillara, il Consigliere
del XII Municipio di Roma Elio Tomassetti – il Presidente
Coni Lazio Riccardo Viola. Alla lista si aggiunge la collaborazione dell’UNPLI (con referenze nella UE) e Pro Loco
Ladispoli nella persona del Presidente Claudio Nardocci. Il
Giubileo straordinario, di un Papa straordinario, dicevamo,
sarebbe la ghiotta occasione, il trampolino di uno spicchio di Lazio di grande pregio ambientale che può offrire
storia, archeologia, tradizione rurale ed enogastronomica;
ma bisogna impegnarsi per tempo soprattutto con i tours
operator per i dovuti pacchetti. Fermo restando il plauso per il talentuoso Consigliere Federico Ascani al quale
va senz’altro il merito di averci creduto e di aver lavorato
come un vero pioniere per realizzare l’Alleanza Turistica
dell’Etruria Meridionale, una riflessione in chiave ladispolana è d’obbligo: è chiaro che ogni comune interessato all’operazione vorrà valorizzare ed offrire i “gioielli di famiglia”
e Ladispoli con cosa può competere per non rischiare di
“tirare la volata” ai più dotati e competitivi in fatto di radici
e di attrattive storico/culturali? La sua forza è l’hotelleria
nelle sue varie forme, la ristorazione, lo shopping, il mare
e non ultima la Sagra del Carciofo che se vuole catturare
nuovi visitatori, italiani e stranieri anche crocieristi, deve
però darsi una ritoccata al look puntando ad un salto qualitativo in ordine alla scenografia dell’evento. Lo chiedono
soprattutto coloro, e sono tanti, che amano la Sagra e che
la vorrebbero con un taglio più folkloristico, più marcato
sul prodotto, coniugando nel contempo commercio locale
e tradizione. Dieci e lode alla Pro Loco per la Piazza dei
Sapori e per la conduzione di Piazza Rossellini in quanto
location assoluta “dell’attore protagonista” e cioè il carciofo ladispolano, che è unico e riconosciuto in ambito UE.
Ma il “mercatone” delle bancarelle va senz’altro ripensato
e dislocato in modo che non crei soffocamento al cuore
della manifestazione senza per questo che le casse comunali piangano. Ladispoli non è città di grandi viali dove
la percorrenza della folla può coesistere con gli stand.
Soprattutto nel perimetro intorno a Piazza Rossellini, fatto di passaggi ristretti, è impensabile che si ammucchino
banchi, banchetti e pedoni col risultato di un ingorgo
pazzesco, per non parlare dei mucchi di rifiuti mangerecci
abbandonati in ogni possibile anfratto. E’ deprecabile che
il profumo dei carciofi venga sopraffatto dai “carrozzoni”
della porchetta che ormai da anni occupano una postazione privilegiata, ma di ostacolo alla circolazione creando di
fatto un collo di bottiglia all’incrocio tra Piazza Marescotti
e Piazza Rossellini e sovrastando peraltro i due ottimi ed
accoglienti bar. Se proprio non se ne può fare a meno,
si faccia uno scatto di fantasia magari collocando la porchetta nei giardini, stile ”country”, probabilmente sito più
gradito e più confortevole per gli stessi consumatori. Si è
parlato di una mole di visitatori che ha sfiorato le 500.000
presenze. Bene, però i servizi igienici? Non è possibile che
gli esercizi commerciali, incluse le tabaccherie, debbano
sopperire, se possono o se vogliono, a questa lacuna. Poi
la tutela del carciofo nostrano minacciato dalla concorrenza forestiera con la presenza di camioncini con targa
addirittura del basso Lazio. Questi non devono entrare in
città, la Sagra non è territorio di conquista. Alla voce intrattenimento: è opinione diffusa che nell’attesa dello spettacolo pirotecnico di chiusura, sempre bello, sia meglio trovare un’alternativa a certe “cipolle” dal vivo con discutibile
repertorio finto popolare. Al limite la proiezione su grande
schermo di un film cult, magari una commedia all’italiana,
divertente e sicuramente più economica. Parafrasando il
titolo di una pellicola dell’indimenticabile “Albertone… Riusciranno i nostri eroi a ritrovare” lo spirito delle antiche
sagre in carattere con l’Etruria Meridionale? In molti ci
speriamo e la speranza è l’ultima a morire.
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Baraondanews Sanità I 79
nuovo piano per gli ospedali Padre pio di Bracciano
e San Paolo di Civitavecchia: formeranno un unico Polo
Il sindaco di Bracciano Giuliano Sala:
“E’ un risultato che si deve al dialogo tra politica ed istituzioni”.
U
di Aurora Di Curzio
n unico Polo formato dagli ospedali di Bracciano e
Civitavecchia, sotto la competenza della Asl Roma
F. A questo porterà il nuovo decreto che va a rimodulare l’offerta ospedaliera e sanitaria dei due ospedali del
litorale, il “Padre Pio” e il “San Paolo” e sancire un’intesa
dopo un braccio di ferro durato ben cinque anni.
A presentare i contenuti del decreto 97/2015 è stato lo
stesso Zingaretti, di fronte ad una platea di sindaci e amministratori del territorio. L’atto va a rimodulare l’offerta
ospedaliera e sanitaria dei due più importanti presidi territoriali
Il nuovo polo Ospedaliero sarà messo a disposizione di
circa 80mila persone molte delle quali provenienti anche
da Asl confinanti. Alla presentazione del progetto erano
presenti, oltre ai sindaci dei comuni interessati e al direttore generale Asl Roma F Giuseppe Quintavalle, il presidente
del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori e il capogruppo Pd alla Pisana Marco Vincenzi.
Per entrare nello specifico, lo stabilimento di Civitavecchia
manterrà la funzione di Ospedale sede di Dea di l livello e
a quello di Bracciano andrà, invece, la funzione di Pronto
Soccorso, con un incremento dei posti letto che saliranno,
così, a un totale di 57, 25 nel reparto chirurgia, 2 in terapia
intensiva post-chirurgica e 4 all’OBI (Osservazione breve
intensiva), un servizio che viene allestito per la prima volta
all’interno del Padre Pio di Bracciano: un nuovo servizio
che consentirà la permanenza del paziente da zero a 36
ore. Al reparto di OBI verranno inviati dal Pronto Soccorso
quei casi che non necessitano di ricovero immediato, ma
di una terapia con osservazione per alcune ore e di un approfondimento diagnostico.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di
Bracciano Giuliano Sala che nelle passate settimane aveva battuto i pugni sul tavolo: “Sappiamo che quello che
è stato fatto è un grandissimo sforzo da parte di una Re-
gione commissariata – ha dichiarato – ma quando le istituzioni si confrontano si riesce sempre a raggiungere un
obiettivo. E’ un risultato che si deve al dialogo tra politica
ed istituzioni”.
Da più parti è stata inoltre sollevata la questione della carenza di organico per quanto riguarda i medici. Al riguardo
il manager della Asl Roma F Giuseppe Quintavalle ha anticipato che deroghe al blocco delle assunzioni sono state
già richieste per varie figure tra le quali quattro chirurghi,
quattro ortopedici e due anestesisti. Fumata nera per il reparto di Ostetricia a Bracciano: non ci sarà. “Abbiamo altre
cose – ha dichiarato il direttore generale della Asl Rm F
Giuseppe Quintavalle - lavoriamo su quelle”.
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82 I Baraondanews Sport
Volley Ladispoli, 300 bambini in campo
Grande successo per la Manifestazione di chiusura dei due Progetti Scolastici “Minivolley a
Scuola” e “Diamo al talento una possibilità in più” .
Sabato 30 Maggio la Volley Ladispoli
ha concluso i suoi Progetti scolastici organizzando per i bambini degli
II.CC. Ilaria Alpi e Ladispoli 1 la 5°
Edizione un mega Torneo finale sui
prati di via Firenze. Una bellissima
giornata assolata ed un prato appena
rasato sono stati gli ingredienti necessari per far esplodere l’entusiasmo
dei 300 bambini accompagnati dai
loro familiari.
Alla manifestazione finale hanno partecipato le 3°, 4° e 5° classi (complessive 17) con 300 bambini che sono
andati a formare 60 squadre posizionate sui 15 campi predisposti, 6
all’interno del Pallone “Nino Panzani”
ed altri 9 all’esterno, ognuno corredato di arbitro, segnapunti e coordinatore tecnico.
Il Velista dell’anno ha incontrato le medie
della Corrado Melone
Il 28 maggio, presso l’ Aula Consiliare del Comune di Ladispoli “Fausto
Ceraolo”, i ragazzi delle classi medie I.C. Corrado Melone che hanno seguito il giro del mondo in mare di Matteo Miceli, hanno accolto il campione
di ritorno dal suo viaggio e reduce
dal premio “Velista dell’anno 2015”
ricevuto in Liguria. Il Progetto “Roma
Ocean World” che ha visto protagonista Matteo Miceli, parte da molto
lontano. Infatti la sua esperienza in
mare con la precedente traversata “in
solitaria” a bordo del suo catamarano
circa 4 anni fa, ha fatto nascere l’idea
di una traversata eco-sostenibile con
una barca costruita da lui nel cantiere di Fiumicino chiamata ECO 40,
completamente autonoma e autosufficiente per impianti fotovoltaici ed
eolici a bordo, strumentazione tecnologica all’avanguardia, depuratore e
desalinatore dell’acqua di mare e un
piccolo orto biologico a bordo, completato da 2 galline, tutto completamente nel rispetto della biodiversità.
Baraondanews La beffa I 87
Ladispoli, Alberghiero: ennesimo furto, non c’è tre senza
quattro. Sta diventando una barzelletta triste
L’allarme non suona e le finestre rimangono inspiegabilmente aperte.
Stavolta si poteva evitare?
N
di Aurora Di Curzio
on si arresta l’ondata di furti che negli ultimi tempi
ha colpito l’Istituto Alberghiero di Ladispoli. Ne è
stato messo a segno un quarto.
Ennesimo episodio che sa di barzelletta: impossibile riuscire ad immaginare che sempre i soliti quattro individui
riescano ogni volta ad entrare ed uscire dall’istituto in tutta
tranquillità.
Per tutti i furti le modalità sono le stesse, la situazione anche: nessun allarme ha suonato e nessuno è potuto intervenire. I ladri sarebbero arrivati anche questa volta dal
canneto vicino alla ferrovia, seguendo anche in questo lo
stesso copione. Hanno portato via nuovamente materiale
didattico, tra cui 29 pentole nuove, comprate grazie agli
sforzi dei cittadini che hanno contribuito a porre riparo ai
precedenti furti e saccheggiato ancora una volta le macchinette delle merendine. Al di là della ferrovia tracce di
pneumatici di un furgone, quello utilizzato per portare via
la refurtiva.
Incuranti delle telecamere hanno agito a volto scoperto,
pensando forse di riuscire ancora a farla franca. Con
molta probabilità erano anche al corrente di essere ripresi
dalle telecamere a circuito chiuso, le quali, però, hanno
una bassissima risoluzione rendendo così irriconoscibili le
sagome dei quattro ladri.
Questa volta però anche un errore umano potrebbe aver
fatto la sua parte: da quanto si legge da una circolare
emessa dalla Dirigente dell’Istituto, Prof.ssa Vincenza La
Rosa, “numerose finestre del primo piano erano rimaste
aperte”. Oltre al danno dunque la beffa.
Per i ragazzi è un altro duro colpo che vanifica nuovamente gli sforzi fatti per cercare di raccogliere fondi per acquistare nuovamente apparecchiature necessarie per i loro
studi. Mentre tutti continuano a domandarsi per quanto
tempo ancora si andrà avanti con questo copione.
90 I Baraondanews Succede
Si può fermare la Share Economy?
Dopo la sentenza UberPop, si scontrano due modi diametralmente opposti per soddisfare i
bisogni della società e per intendere l’economia, il futuro e il ruolo delle normative
A
giudicare dall’ultima decisione del tribunale di Milano verrebbe da dire di sì, si può fermare.... La
sentenza, disposta dal giudice milanese, è un duro
colpo alla share economy (economia della condivisione)
impone il blocco ad uno dei servizi privati di trasporto automobilistico più diffusi al mondo, UberPop. Il ricorso contro la società americana Uber, che fornisce il servizio di
NCC utilizzando un’APP per mettere in contatto i passeggeri e gli autisti, è stato presentato dalle associazioni dei
tassisti. Secondo il giudice Claudio Marangoni, UberPop è
un servizio inutile, che porta avanti una «concorrenza sleale» e che viola «la disciplina amministrativa che regola il
settore taxi». A ragion di cronaca dobbiamo dire che la
medesima istanza fu sollevata dai tassisti inglesi ma ebbe
esiti opposti.
Probabilmente UberPop è solo la prima vittima di una
lunga contrapposizione tra due “corporazioni”: tassisti e
NCC, ma soprattutto tra due concezioni dell’economia,
quella legata alla iper regolamentazione e alla repressione della libera iniziativa e una concezione liberista che si
fonda sui principi della share economy che utilizza lo strumento della rete e il principio della condivisione (WEB 2.0).
Ci sono anche finalità diverse: la prima vuole incentivare la
produzione e occuparsi direttamente della tutela dei consumatori, la seconda vuole ottimizzare i consumi e scommette su un mercato che si autoregolamenta. Le opinioni
a riguardo sono molto discordanti. Lapidario il Sole 24 ore
(testata di riferimento di confindustria) che in un editoriale
bolla così l’argomento: La sharing economy, insomma, sta
cambiando il tessuto lavorativo, ma non lo sta migliorando.
Anzi, ha scatenato una confusione che sta avendo diverse conseguenze anche dal punto di vista legislativo, come
l’inquadramento dei dipendenti, che dipendenti non sono.
E il pericolo che una class action possa far crollare il castello, è sempre dietro l’angolo. Giudizio che discosta da
quella espresso sul giornale dei “democratici americani”,
il New York Times, da Jeremy Rifkin che titola un articolo
“Un gratis seppellirà il capitalismo” , spiegando in seguito
come il settore no profit in USA sia cresciuto del 41% negli
ultimi 10 anni e che la sharing economy è ormai entrata
in tutti i campi. Forse qualcuno non se n’è reso conto ma
quando parliamo di Google, Wikipedia, YoutTube, Linux,
Facebook, Skype etc, parliamo proprio di questo.
Due modi diversi - sotto molti aspetti del tutto inconciliabili - per soddisfare i bisogni della società e interpretare
l’economia, il futuro e il ruolo delle normative. Ad esempio,
la stessa legge americana e inglese “Common Law” ha un
principio di condivisione dei precedenti giudiziari rispetto al “Civil Law” che invece segue delle regole più rigide.
Nel mezzo di queste due concezioni esiste un’estesa zona
grigia dove non esiste equilibrio, dove cresce una società
che sta covando divergenze radicali a tratti rivoluzionarie.
Non si può certo ignorare che l’affermazione dell’M5S in
Italia non sia in parte conseguenza di un approccio diverso su molte tematiche di natura economica e sociale; non
possiamo neanche nascondere quelle iniziative del PD, ma
anche del Centrodestra (vedi G. Alemanno), che hanno più
volte appoggiato le proposte dello stesso Jeremy Rifkin
(vedi sopra). Si tratta di un passaggio epocale che deve
essere guidato: da una parte il capitalismo classico (quello
preponderante da cui è scaturita la crisi) fondato sulla produzione globalizzata, sul debito pubblico, sugli incentivi al
consumo, sulla diminuzione dei salari; dall’altra parte un
capitalismo immateriale che si regge sull’economia della
condivisione, che punta a minimizzare le produzioni e aumentare i servizi, che spinge ad una deregolamentazione
dei mercati e implementa il numero delle attività no profit
(border line), che cerca soluzioni per guadagnare soprattutto sui servizi che sfruttano al meglio l’utilità marginale
dei beni (ad esempio il mercato dell’usato, il car sharing o
le case in prestito, etc).
Si tratta di una metamorfosi kafkiana della modernità.
Una sfida in campo aperto dove si misura la capacità di
saper trasformare e conciliare i bisogni della società senza determinare fratture sociali e far in modo che i grandi
cambiamenti non scaturiscano da singoli episodi ma da
un disegno organico.
92 I Baraondanews Good News
Aprire un ristorante a casa? Si può fare
C’è chi lo fa per socializzare, chi perché ha la passione per i fornelli e chi lo vede come una
possibilità per integrare il proprio reddito. Oggi grazie a piattaforme come gnammo.
Com è tutto più semplice
D
esta clamore e qualche polemica, ma si può fare…
Basta avere una cucina, quella di casa va benissimo; un po’ di posto per ospitare gli ospiti; sapersi
organizzare e soprattutto destreggiare tra le pentole. Non
servono autorizzazioni del Comune o dell’Asl, così detta l’articolo 1 comma 100 della Legge Finanziaria 2008
n.244 (del 24/12/2007) che consente l’apertura dell’HOME
RESTAURANT. Infatti secondo la legge chi ha un hr non
svolge un’attività di ristorazione con somministrazione di
alimenti e bevande, ma semplicemente invita amici o persone trovate su internet a consumare nella propria casa in
cambio di un piccolo compenso che non deve eccedere i
5000 € annui di “ricavi”. Il fenomeno dell’home food nasce
come un’alternativa allo stringente regime autorizzatorio
che tutti i principali ordinamenti impongono alle imprese di
ristorazione, col tempo è andato evolvendosi di pari passo con il web 2.0. La spinta importante arriva dall’introduzione di piattaforme e APP web come gnammo.com che
incentivano l’incontro tra domanda e offerta. Il funzionamento è molto semplice: per il cliente sarà sufficiente fare
una ricerca nella zona d’interesse per vedere quali “eventi
mangerecci” ci sono nel territorio e pagare attraverso la
piattaforma, per il COOK, così viene denominato il titolare
dell’HR, sarà sufficiente introdurre l’evento (data, numero
di posti disponibili e costi) e confermare le prenotazioni.
Il guadagno della piattaforma deriva da una commissione
del 12% sulle transazioni. Ai fini normativi dunque i soggetti coinvolti sono 3: il cuoco, il gestore del sito e l’hosting
provider. Il cuoco abbiamo già detto che non ha bisogno di
particolari permessi mentre l’hosting provider non risponde degli illeciti commessi dai propri utenti mediante l’uso
della piattaforma. Sembrerebbe tutto semplice ma la realtà
è un po’ più complicata di come appare a prima vista e
conciliare le singole esigenze senza creare un altro carrozzone burocratico è un processo articolato: è necessario da
un lato che le condizioni del servizio siano tali da non favorire la ristorazione abusiva e dall’altro responsabilizzare in
parte il gestore della piattaforma per selezionare meglio i
COOK per evitare le condotte illecite degli utenti.
Insomma, rimangono degli aspetti poco chiari per dare
garanzia a tutti, compresi quelli che potrebbero subire una
concorrenza sleale (ristoratori in primis), la giusta considerazione, senza trascurare il fatto che una liberalizzazione,
seppur controllata, dell’home food rappresenta un tassello
importante di quella strategia che vede nella valorizzazione delle peculiarità enogastronomiche italiane un efficace
volano di sviluppo per l’offerta di servizi turistici più rispondenti alle crescenti esigenze sociali della società
94 I Baraondanews Ambiente
Raccolta differenziata: a Ladispoli il progetto decolla.
Cerveteri resta al palo: il ricorso annulla il bando
L
Il sindaco Paliotta: “con la differenziata entro il 2016 si potrà ridurre la tassa sui rifiuti”.
a tanto chiacchierata raccolta differenziata nella zona
“centro” ha finalmente preso il via. Venerdì 29 maggio infatti sono stati tolti tutti i cassonetti stradali nel
centro cittadino e da sabato 30 maggio è ufficialmente
partita la raccolta porta a porta dei rifiuti differenziati. Le
utenze interessate in questo passaggio sono state circa
7mila su un totale di oltre 23mila ed in queste solo presenti
anche molti esercizi commerciali.
Gli stessi commercianti saranno liberi di stipulare contratti con aziende ed altri operatori nei termini previsti dalla
legge per quelli che vengono definiti rifiuti speciali e cioè
derivanti dalla lavorazione di qualunque attività specifica.
“Ladispoli ha superato un esame importante: la prima
giornata senza cassonetti in tutto il territorio cittadino ha
dimostrato che la stragrande maggioranza degli utenti ha
aderito al progetto della raccolta differenziata – ha dichiarato il sindaco Crescenzo Paliotta. C’è ancora una piccola
percentuale di utenti che si ostina ad abbandonare i rifiuti
nelle strade e nei giardini, ma ormai la nostra città si sta
avviando a rispettare tutti i parametri europei in tema di
differenziazione dei rifiuti e di rispetto per l’ambiente”.
Con il 2016 si potrà puntare alla riduzione della TARI, molto ingente soprattutto per i commercianti, mentre con gli
altri comuni del comprensorio si sta già lavorando per programmare impianti di lavorazione e recupero dei rifiuti che
possano ulteriormente ridurre i costi di smaltimento.
Passo falso invece per Cerveteri: nel comune infatti l’avvio della raccolta differenziata è stato fortemente rallentato dal TAR. Il 13 maggio ha infatti accettato la richiesta
di sospensiva presentata da una delle società che hanno
partecipato al bando.
Il 27 agosto 2014 il Comune ha emesso il bando pubblico
per l’affidamento del servizio di igiene urbana e di raccolta
dei rifiuti. A gara conclusa il comune ha quindi costituito
la Commissione di Valutazione che ha avviato le proce-
dure di analisi delle proposte. E’ stato richiesto alle ditte
di presentare il documento obbligatorio denominato PassOE, necessario a verificare i requisiti di partecipazione
degli operatori economici alle gare pubbliche. Tutti i partecipanti hanno provveduto a presentare il documento nei
termini e nelle modalità previsti. Tutti tranne uno il CNS
Consorzio Nazionale Servizi, per questo la sua proposta è
stata esclusa. Lo scorso aprile però CNS ha presentato al
TAR un ricorso chiedendo l’annullamento e la sospensione
dell’atto di esclusione. Il 13 Maggio 2015 il TAR ha accolto
tale richiesta disponendo, in via cautelativa e con riserva,
la riammissione alla gara del CNS, rinviando la discussione del merito del ricorso al 15 luglio prossimo. Stante la
situazione venutasi a creare con il ricorso, la Commissione
di Valutazione ha dovuto procedere con estrema cautela al
fine di non invalidare l’intera procedura di una gara che è di
vitale importanza per Cerveteri. Aurora di Curzio
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L’Oroscopo
Maggio 2015
Ariete. Qualche disallineamento nella dimensione sentimentale vi farà balenare nella
mente qualche ritorno di fiamma del passato, non distoglietevi più del dovuto, ne pagherebbero le vostre potenzialità
amorose già penalizzate da un
groviglio d’impegni che di sicuro incrementano lo stress.
Toro. Le occasioni fortunate
che spontaneamente arrivano
dalla sfera professionale non
dovrebbero essere inibite da
tensioni di coppia; non forzate
gli eventi, al momento opportuno sfoderate tutta la sensualità di cui siete dotati e lasciate
correre gli accadimenti senza
ostacolarli.
Gemelli. Argomenti lasciati in
sospeso o riposti in un angolo
possono riacquistare tutta la
loro importanza magari con
vecchi ricordi che affiorano e
riportano alla ribalta vecchie
storie apparentemente finite
ma, in realtà, solo sopite: la calma e la sincerità con voi stessi,
le armi da privilegiare.
Cancro. Giornate meno frenetiche e una dieta povera
di grassi sarà quello che vi
gioverà più di ogni cosa; giugno è il mese da dedicare al
recupero fisico e mentale; la
routine domestica scorrerà
in maniera piacevole, solcata
qua e là da brevi battibecchi
verbali ma tante tenerezze
reciproche.
Leone. Il vostro tasso di fedeltà non risulta essere al
massimo e le tentazioni di
infrangere la soglia di guardia sono all’ordine del giorno;
ciascuno di voi sa quanto è
importante la libertà dell’altro, la voglia di evadere e ritornare ma, sconfinereste in
un errore imperdonabile.
Vergine. Vi sentite molto
legati ad un parente e, quando questi cercherà il vostro
aiuto per risolvere una questione di famiglia abbastanza intricata, voi accorrete
immediatamente, senza alcuna esitazione, in suo aiuto,
anche concretamente: vi ringrazierà in modo sincero.
Bilancia. Inseguimenti di sogni e fantasie e tutto intorno
a voi bilancia è un fermento
di entusiasmi: situazione da
proteggere per la positività
che genera; vi riempie di simpatia e vi rende convenienti e
redditivi, anche chi vi è vicino è contagiato dal benessere
che aleggia intorno a voi.
Scorpione. Sicurezza e
autostima in crescita, vi
accompagnano nella vita
sentimentale e nell’ambito
lavorativo. La disciplina e il
rigore logico con cui di solito affrontate le questioni
saranno esaltati e sarete in
grado di risolvere ogni situazione con saggezza.
Sagittario. C’è sempre qualcosa che vi fa distrarre o che
catalizza la vostra attenzione
facendovi commettere errori
in quello che fate al momento: più cura della vostra persona senza trascurare riposo
e alimentazione, attraversate
solo un periodo molto impegnativo che normalizzerà
presto.
Capricorno. Vivaci ritorni di
fiamma sentimentali fanno
ritrovare il feeling nella vita
di coppia; il single invece, potrebbe provare un’attrazione
improvvisa per una persona
conosciuta da poco. Cercate
un modo di comunicare soft,
la diplomazia vi farà giungere
dove la forza non potrebbe.
Acquario. Un contesto ricco
di occasioni sentimentali, il
solstizio d’estate si rivelerà
eccezionale, potrebbero nascere passioni e amori capaci
di lasciare il segno; anche la
sfera professionale non sarà
meno impegnativa ma, anche
foriera di migliori posizioni
economiche.
Pesci. L’ambizione favorisce
transiti forti e stimolanti che
potrebbero aprirvi a nuove
consapevolezze fino a spingervi a prendere decisioni
che prima non osavate. Fate
pure, per raggiungere gli
obiettivi che avete chiari in
mente, tutto è ammesso, sono
pur sempre passi avanti.