Grandezze Dosimetriche rilevabili per la radioprotezione del paziente in diagnostica per immagini Lucca 10 Febbraio 2009 Grandezze dosimetriche in mammografia Luca Bernardi Barbara Lazzari Managing patient dose in digital radiography Azienda USL3 Pistoia – U.O. Fisica Sanitaria GRUPPO REGIONALE TOSCANO ICRP 93 – Main Points • With digital systems, an overexposure can occur without an adverse impact on image quality. • Overexposure may not be recognised by the radiologist or radiographer. ICRP Publication 93 Approved by the Commission in November 2003 ICRP 93 – Main Points • Different medical imaging tasks require different levels of image quality. The objective is to avoid unnecessary patient doses; doses which have no additional benefit for the clinical purpose intended. • In conventional radiography, excessive exposure produces a “black” film and inadequate exposure produces a “white” film, both with reduced contrast. In digital systems, image brightness can be adjusted post processing independent of exposure level. ICRP 93 RECCOMENDATIONS • Local diagnostic reference levels should be reviewed when new digital systems are introduced in an operational facility. GRANDEZZE DOSIMETRICHE Esposizione: descrive la capacità dei raggi X di produrre ionizzazione in aria [Ckg-1] Roentgen (R) 1R=2,58 10-4 Ckg-1 X= • Frequent patient dose audits should occur when digital techniques are introduced in an operational facility. dQ dm dQ è il valore assoluto della carica totale di ioni di un segno prodotti in aria quando tutti gli elettroni (positivi e negativi) liberati dai fotoni nell’elemento di volume dm sono completamente fermati in aria. 1 GRANDEZZE DOSIMETRICHE Trasferimento di energia al mezzo attraversato da parte della radiazione incidente: – Prima fase: messa in movimento dei secondari carichi (KERMA – Kinetic Energy Released to the MAtter; [Gray (Gy); Jkg-1] dE K = tr dm dEtr è la somma delle energie cinetiche iniziali di tutte le particelle cariche prodotte da radiazioni indirettamente ionizzanti in un certo elemento di volume di specificato materiale e di massa dm . – Seconda fase: secondari carichi depositano l’energia attraverso le collisioni che subiscono nel mezzo __ D= dε dm Dose Assorbita: tiene conto dell’effetto finale dei processi sopra descritti; [Gray (Gy); Jkg-1] dε è il valore medio dell’energia impartita alla materia in un volume infinitesimo di massa dm. Indicatore di rischio in mammografia Indicatori di rischio da radiazioni ionizzanti Dose Assorbita: non tiene conto della diversità degli effetti biologici indotti da radiazioni di diversa qualità Equivalente di Dose: la dose assorbita viene ponderata con opportuni fattori per tenere conto della diversa qualità della radiazione; [Sievert (Sv); Jkg-1] H = Q⋅D D = dose assorbita Q = fattore di qualità della radiazione (per raggi X Q=1) Equivalente di Dose Efficace: introduce un ulteriore fattore di ponderazione relativo all’organo o tessuto irradiato; [Sievert (Sv); Jkg-1] H E = ∑ wT ⋅ H T T HT = equivalente di dose per quel dato tessuto o organo wT = fattore di ponderazione relativo a quel determinato tessuto o organo European Guidelines for QA in breast cancer screening and diagnosis (4th edition) E’ comunemente accettato che la dose assorbita nel tessuto ghiandolare caratterizzi il rischio di cancerogenesi associato all’esposizione della mammella. Average Glandular Dose (AGD) è la grandezza dosimetrica normalmente utilizzata in mammografia. [Sievert (Sv)] • Non può essere misurata direttamente sulla paziente • Il Kerma in aria incidente sulla superficie superiore della mammella (senza backscatter) può essere facilemnte misurato • Servono dei coefficienti di conversione che mettano in relazione K con AGD European Protocol for Dosimetry in Mammography EUR 16263 EN Average glandular dose (AGD) • Non può essere misurata direttamente sulla paziente • Il Kerma in aria incidente sulla superficie superiore della mammella (senza backscatter) può essere facilmente misurato • Servono dei coefficienti di conversione che mettano in relazione K con AGD 2 Indicatore di rischio in mammografia Indicatore di rischio in mammografia AGD = K ⋅ g ⋅ c ⋅ s K = KERMA in aria alla superficie ingresso mammella/fantoccio (no scatter) g = fattore correttivo KERMA in aria – dose ghiandolare in una mammella con glandularity 50% c = fattore correttivo per la diversa glandularity rispetto al 50% (in relazione all’età). s = fattore correttivo qualità del fascio (Mo/Mo, Mo/Rh, Rh/Rh) •Dance D R 1990 Monte Carlo calculation of conversion factors for the estimation of mean glandular breast dose Phys.Med. Biol. 35 1211–19 •Dance D R 2000 Additional factors for the estimation of mean glandular breast dose using the UK mammography dosimetry protocol Phys.Med. Biol. 45 3225–40 Modello utilizzato per il codice Monte Carlo Nuovi materiali anodo/filtro!! (W/Rh; W/Al) Non sono ancora disponibili i corrispondenti fattori correttivi Modello utilizzato per il codice Monte Carlo Focal spot Distanza fuoco-rivelatore Calcola l’energia depositata nel tessuto mammario Visione CC T 0,1% ……... 99% di tessuto adiposo 16 cm di diametro Spessore della mammella compressa Visione LAT T Compressore 50% 100% ……... GLANDULARITY 100% di tessuto ghiandolare Frazione in peso del tessuto ghiandolare, esclusa la cute. Il tessuto ghiandolare e quello adiposo sono distribuiti uniformemente 0,5 cm cute Modello utilizzato per il codice Monte Carlo g-factors • Il fattore correttivo g è valido per una mammella di 50% glandularity. • In linea di principio, oltre che dallo spessore della mammella compressa, g dipende sia dalla coppia anodo/filtro che dai kV. Semplificazione 2 cm ……... 5 cm ……... SPESSORE MAMMELLA COMPRESSA 11 cm • Tabelle dei fattori g in funzione del SEV (HVL) e dello spessore della mammella compressa. • Per gli spettri che venivano usati nel 2000 l’approssimazione è inferiore a ± 5% 3 g-factors c-factors g-factor 0,7 0,6 0,5 HVL [mm 0,25 0,3 0,4 0,35 0,4 0,3 0,45 0,5 0,2 0,55 • Le mammelle reali non hanno una glandularity del 50% • I c-factors sono stati calcolati da 0,1% a 100% di glandularity • Ampia tipologia di spettri utilizzata rispetto a considerare solo il 50% di glandularity: variazione con HVL 0,6 0,1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 spessore mammella compressa [cm] c-factors vs breast thickness @ 0,35 mmAl of HVL c-factors vs breast glandularity @ 0,45 mmAl of HVL •Dance D R 2000 Additional factors for the estimation of mean glandular breast dose using the UK mammography dosimetry protocol Phys.Med. Biol. 45 3225–40 •Dance D R 2000 Additional factors for the estimation of mean glandular breast dose using the UK mammography dosimetry protocol Phys.Med. Biol. 45 3225–40 c-factors vs HVL @ 5 cm breast thickness Breast glandularity Che glandularity deve essere considerata per il calcolo della AGD? 4 S-factors Max Error 1.000 1.017 1.061 1.044 1.042 7 No of photons S Mo/Mo Mo/Rh Rh/Rh Rh/Al W/Rh Courtesy of David Dance W/Ag spectra 3.1% 2.2% 3.6% 2.4% 2.1% 6 5 4 3 2 1 0 Nuovi materiali anodo/filtro (W/Ag; W/Al) Non sono ancora disponibili i corrispondenti fattori correttivi W/Ag s-factor vs Ag thickness Courtesy of David Dance 10 15 20 25 30 35 40 Energy keV S-factor for W/0.5 mm Al Courtesy of David Dance • Very wide spectra with low filtration • HVL strongly influenced by low energy part of spectrum • Penetration through breast influenced by high energy part of spectrum • Not possible to have a single s-factor Detailed study: 50-75 µm Ag S= 1.042 Max fractional error 4.6% S-factors for W/Al – Courtesy of David Dance Typical glandularity ranges only 1,3 s-factor 1,2 1,1 Maximum variation for fixed thickness is ±3% 1 “Standard breasts” • Per I controlli di qualità e per interconfronti, serve un fantoccio • Il fantoccio deve essere semplice, riproducibile e poco costoso (PMMA) • Deve essere approssimativamente equivalente a una mammella compressa. 0,9 2 4 6 8 10 Breast thickness cm 5 Dati sperimentali – PMMA CC Corrispondenza tra Mammella e PMMA Average Glandular Dose vs PMMA thickness 7,0 PMMA A/F AGD console [cm] acc 2 Mo/Mo achiev 3 Mo/Mo Measured data 4 Mo/Rh 4,5 Rh/Rh 5 Rh/Rh 6 Rh/Rh 6,5 Rh/Rh 7 Rh/Rh 10 5,0 Equality 8 PMMA 6 4 AGD [mGy] PMMA thickness (cm) 6,0 4,0 kV mAs AGD 25 26 27 29 29 29 31 30 36 50 63 56 63 80 71 0,94 1,18 1,59 1,81 1,88 2,08 2,21 0,00 3,0 2,0 2 1,0 2 4 6 8 10 Breast thickness (cm) •Sechopoulos I, “Radiation Dose to Organs and Tissues from Mammography: Monte Carlo and Phantom Study” Radiology, 246(2) Feb 2008 434 - 443 Dose to organs per Unit Glandular Dose to the imaged Breast in CC View 0,0 1 2 3 4 5 6 7 8 PMMA [cm] Conclusioni • La Dose Ghiandolare Media (AGD) è l’indice dosimetrico comunemente accettato come rappresentativo del rischio da radiazioni ionizzanti in seguito ad irraggiamento della mammella. • La AGD viene anche presa come indice guida per la stima della dose agli altri organi in seguito ad una mammografia bilaterale standard • Sono ben codificate e condivise le procedure per la misura o per la stima della AGD rendendo possibile confronti dosimetrici accurati sia a livello locale che internazionale Conclusioni • Nell’header Dicom di immagini MG da sistemi digitali diretti sono già previsti dei campi che riportano: kV, mAs, anodo, filtro, spessore mammella compressa. • Il sistema RIS devono per forza contenere in formato elettronico i dati relativi alla diagnostica nella quale è stato eseguito l’esame e l’ anagrafica della paziente (età). GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Luca Bernardi • Disponendo della caratterizzazione dosimetrica della sorgente (Kerma in aria per diversi kV e per le diverse accoppiate anodo/filtro). • E’ possibile pensare ad una procedura automatica che permetta il calcolo della AGD in tempo reale per ciascuna esposizione per singola paziente integrato nel sistema RISPACS. [email protected] [email protected] 6