PROVINCIA DI BRESCIA ASSESSORATO ASSETTO TERRITORIALE, PARCHI, V.I.A. PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI BRESCIA ALLEGATO III alle N.T.A. Piano Viario Delibera di approvazione del Consiglio Provinciale n° 22 del 21 aprile 2004 1 INDICE 1. Parte prima: quadro analitico e interpretativo dello stato di fatto 4 1 Caratteristiche dell’offerta infrastrutturale 4 1.1 Classificazione amministrativa della rete stradale 4 1.2 Classificazione tecnico funzionale della rete stradale 9 2 Analisi della domanda di trasporto delle persone 18 2.1 Raccolta ed analisi dei dati di traffico 18 2.2 Azzonamento del territorio provinciale 18 2.3 Costruzione della matrice O/D 18 2.4 Costruzione del grafo 18 2.5 Assegnazione della domanda alla rete esistente 19 3 Criticità del sistema viario allo stato di fatto 19 3.1 Accessibilità al territorio provinciale 19 3.2 Accessibilità alle zone vallive 21 3.3 Sicurezza stradale 21 3.4 Livelli di servizio delle strade 22 3.5 Impatto ambientale del traffico veicolare 23 3.6 Intermodalità 24 4 Iniziative in programma 24 4.1 Interventi infrastrutturali programmati 24 4.2 Applicazione sperimentale di metodologie per il rilievo e l’analisi dell’incidentalità e iniziative per il miglioramento della sicurezza stradale 2. Parte seconda: scenari relativi alla domanda e all’offerta di trasporto 28 31 5 Obiettivi generali 31 6 Proiezioni relative alla domanda di trasporto (10 anni) 31 7 Ipotesi relative all’offerta di trasporto 32 7.1 Descrizione degli scenari e relative simulazioni del traffico 32 7.2 Valutazione comparativa delle alternative e individuazione dello scenario ottimale 32 2 7.3 Priorità di intervento 32 3. Parte terza: quadro progettuale 33 8 Realizzazione di un sistema informativo per la gestione del patrimonio stradale e dei relativi impianti e servizi 33 9 Realizzazione di un sistema informativo per l’acquisizione ed analisi dei dati degli incidenti stradali 35 10 Analisi preventiva di sicurezza delle strade (Road Safety Review) 36 11 Riqualificazione e sviluppo della rete stradale in funzione dello scenario adottato 37 11.1 Classificazione tecnico funzionale della rete stradale 37 11.2 Interventi di riqualificazione e sviluppo della rete stradale 43 11.3 Analisi economico-finanziaria delle opere previste 53 12 Regolamento viario extraurbano 53 4. Parte quarta: Agenda 21 Provinciale - Aspetti attuativi (Marica Scolari) 54 13 Lo sviluppo sostenibile 54 14 L'Agenda 21: linee guida 56 15 L'Agenda 21 Provinciale (A21P) e Agende 21 Locali (A21L) 56 16 Il Piano della viabilità come strumento provinciale per lo sviluppo sostenibile 58 16.1 Iniziative di policy e marketing territoriale: partecipazione e confronto 60 16.2 Procedure di adozione, partecipazione e approvazione del piano 63 16.3 Campagna provinciale per la sicurezza stradale 64 3 1. PARTE PRIMA QUADRO ANALITICO E INTERPRETATIVO DELLO STATO DI FATTO 1 - CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA INFRASTRUTTURALE 1.1 - Classificazione amministrativa della rete stradale La classificazione amministrativa delle strade è richiamata all’art. 2 comma 6 del Nuovo codice della strada e ha la finalità principale di indicare gli Enti proprietari dei differenti tronchi stradali (Stato, regione, provincia, comune, comando della provincia militare) ovvero i soggetti sui quali incombono gli obblighi di (artt. 13 e 14): classificare la rete di propria competenza secondo le caratteristiche tecniche e funzionali; istituire e tenere aggiornati la cartografia ed il catasto delle strade; effettuare rilevazioni di traffico; effettuare la manutenzione, la gestione e la pulizia delle strade, delle loro pertinenze ed arredo nonché delle attrezzature, impianti e servizi; effettuare il controllo tecnico dell'efficienza delle strade e relative pertinenze; effettuare apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta. Tra le voci più significative della classificazione amministrativa delle strade della Provincia di Brescia si annotano le strade che con D.L.vo n° 112 del 31 marzo 1998 sono state trasferite dallo Stato alla Provincia. Il citato decreto ha comportato la dismissione da parte dell’ANAS di tutte le strade statali interessanti il territorio provinciale, fatta eccezione per la S.S. 42 “del Tonale e della Mendola”, la S.S. 39 “dell’Aprica” e la S.S. 45 bis “Gardesana Occidentale” (escluso il tronco Brescia-confine cremonese). La consistenza attuale del demanio stradale in gestione alla Provincia è sintetizzato nella seguente tabella. 4 Strade di competenza della Provincia di Brescia Strada Denominazione Lunghezza [km] SPI PISOGNE - PONTE BARCOTTO 0,516 SPI PISOGNE - DARFO 7,150 SPIII BROZZO - NOZZA 21,250 SPIV TORMINI - BARGHE 15,100 SPV TORMINI - CUNETTONE SPVII BAGNOLO MELLA - SENIGA 18,500 SPVIII LENO - FIESSE - CADIMARCO 19,600 SPIX BRESCIA - QUINZANO 28,800 SPXI ISEO - ROVATO 10,950 SPXII ROVATO - CAPRIOLO SP2 URAGO D'OGLIO ORZINUOVI 24,645 SP4 DUE PORTE - PADENGHE - SS 572 15,417 SP5 MALEGNO - BORNO - CONF. BERGAMASCO 16,650 SP6 CEDEGOLO - CEVO - SAVIORE DELL'ADAMELLO 13,100 SP8 PIANCOGNO - ESINE - BIENNO SP9 GARGNANO - VALVESTINO - MAGASA 26,840 SP10 BRESCIA - BRIONE - POLAVENO 12,050 SP11 ORZINUOVI - BORGO SAN GIACOMO - 63,020 4,700 8,800 6,850 ACQUAFREDDA SP12 ISEO - CLUSANE - PARATICO 4,730 SP13 SS 11 - S. MARTINO d. B. - POZZOLENGO 7,790 SP16 ROVATO - BARBARIGA 23,180 SP17 ADRO - CHIARI - CIZZAGO 15,900 SP18 TRAVAGLIATO - URAGO D'OGLIO 16,600 SP19 CONCESIO - OSPITALETTO - TORBOLE CASAGLIA 30,530 SP19 bis RACCORDO SP 19 CASELLO A4 OSPITALETTO 0,862 SP20 MACLODIO - TRENZANO - RUDIANO 13,00 SP21 TRAVAGLIATO - BAGNOLO MELLA SP21 bis DEVIANTE PER BERLINGO 1,210 SP22 FLERO - PONCARALE 6,130 5 17,733 Strada Denominazione Lunghezza [km] SP23 BORGOSATOLLO - MONTIRONE 8,499 SP24 CHIAVICHE - CADIMARCO 28,854 SP25 CUNETTONE - ESENTA - verso CASTIGLIONE 21,608 SP26 GAVARDO - MANERBA 13,900 SP27 CASTREZZONE - PREVALLE SP28 MOCASINA - BEDIZZOLE - CALCINATO - 5,700 12,785 MONTICHIARI SP29 REMEDELLO - MONTICHIARI 14,588 SP30 CAIONVICO - BOTTICINO - REZZATO 4,372 SP31 CA' D'ODOLO - BIONE 6,100 SP32 MARONE - ZONE 7,450 SP33 BETTOLINO - DELLO - MANERBIO SP34 BARGNANO - LONGHENA - MAIRANO SP35 CASTELMELLA RONCADELLE - SS 235 3,330 SP36 ORZINUOVI - VILLACHIARA 3,520 SP37 ISORELLA - FASCIA D'ORO 18,892 SP38 TREMOSINE - TIGNALE 29,450 SP39 CIMA ZETTE - MONIGA 11,500 SP41 NUVOLENTO - SERLE 7,540 SP45 GUSSAGO - CASTEGNATO 1,664 SP46 RODENGO SAIANO - OME 3,500 SP47 CAMIGNONE - MONTICELLI BRUSATI 3,300 SP47 bis MONTICELLI BRUSATI - OME 3,300 SP47 ter RACCORDO INCROCIO CAMIGNONE SS 510 0.600 SP48 ISEO - POLAVENO SP49 NIGOLINE - BETTOLE DI SAIANO SP50 TAVERNOLE - NOZZA SP51 SS 11 - CAZZAGO SAN MARTINO - PADERNO 17,900 6,00 12,600 9,920 26,350 9,710 FRANCIACORTA SP51 bis CAZZAGO SAN MARTINO - ROVATO 1,820 SP52 LAVONE - PEZZAZE 3,700 6 Strada Denominazione Lunghezza [km] SP53 AIALE - IRMA 7,577 SP54 BIVIO AURO - MURA 3,300 SP55 VESTONE - FORNO d'ONO 5,475 SP56 VESTONE - TREVISO BRESCIANO 8,840 SP57 GAVARDO - VALLIO - COLLE S. EUSEBIO 8,900 SP58 IDRO - CAPOVALLE SP59 BARGHE - PROVAGLIO VAL SABBIA 6,700 SP60 CHIARI - CASTREZZATO 3,200 SP61 CHIARI - PONTOGLIO 4,850 SP62 ROVATO - POMPIANO 14,550 SP63 CIGOLE - MANERBIO 6,100 SP64 BORGO SAN GIACOMO - GAMBARA SP65 BAGNOLO MELLA - GHEDI 5,890 SP66 CASTENEDOLO - GHEDI 7,133 SP67 CASTENEDOLO - TREPONTI 5,060 SP68 LENO - CALVISANO SP69 CALVISANO - CARPENEDOLO 6,073 SP70 ERBUSCO - SAN PANCRAZIO 4.050 SP71 SP 49 - PROVAGLIO D'ISEO - ISEO 2,805 SP72 CHIARI - ROCCAFRANCA 8,800 SP73 CAPRIANO DEL COLLE - FENILI BELASI 1,970 SP74 TORBOLE CASAGLIA - CASTELMELLA - SP IX 7,450 SP75 BAGNOLO MELLA - QUINZANELLO 7,000 SP76 COMPARTITORI - REMEDELLO - verso 7,525 17,320 31,010 10,740 CASALMORO SP77 BORGOSATOLLO - CASTENEDOLO 4,235 SP78 CALVAGESE - MOCASINA - LONATO 6,770 SP79 SABBIO CHIESE - LUMEZZANE SP80 di VIONE 2,870 SP81 di MONNO 2,319 SP82 di SONICO 0,658 7 14,665 Strada Denominazione Lunghezza [km] SP84 BERZO DEMO - CEVO 8,645 SP85 di SELLERO 0,680 SP86 di ONO SAN PIETRO 1,510 SP87 di CERVENO 1,680 SP88 CETO - CIMBERGO - PASPARDO SP89 di BRAONE 1,020 SP90 di LOSINE 1,050 SP91 di NIARDO 1,895 SP92 MALEGNO - LOZIO 9,350 SP95 di PIANCAMUNO 0,700 SP96 CAPRIOLO - CASTELLI CALEPPIO 1,800 SP99 PALAZZOLO - confine Bergamasco verso TELGATE 1.500 SP100 PONTOGLIO - confine Bergamasco verso 0,790 16,700 MARTINENGO PONTOGLIO - confine Bergamasco verso CIVIDATE 1,100 SP101 AL PIANO SP102 PRALBOINO - confine Cremonese verso OSTIANO 2,540 SP103 GAMBARA - confine Cremonese verso OSTIANO 3,570 SP106 POZZOLENGO - verso PONTI SUL MINCIO 2.770 SP109 BIENNO - PRESTINE 2,170 SP110 FORNO d'ONO - LIVEMMO 6,900 SP111 IDRO - TREVISO BRESCIANO 3,920 SP112 PIANCOGNO - CIVIDATE CAMUNO 3,950 SP113 CAPOVALLE - TURANO DI VALVESTINO SP114 ex SS 11 in Comune di MAZZANO 3,730 SP115 LIMONE - TREMOSINE 6,155 SP116 VIRLE TREPONTI - VILLANUOVA S/C 18,250 ex SS 11 PADANA SUPERIORE (da confine bergamasco a 62,140 10,417 confine veronese) ex SS 45 bis GARDESANA (da BRESCIA a confine cremonese) ex SS 235 DI ORZINUOVI 29,30 27,040 8 Strada Denominazione Lunghezza [km] ex SS 236 GOITESE 25,360 ex SS 237 DEL CAFFARO 67,500 ex SS 294 DELLA VAL DI SCALVE 15,100 ex SS 300 DEL PASSO DI GAVIA 17,399 ex SS 343 ASOLANA 11,231 ex SS 345 DELLE TRE VALLI 90,232 ex SS 45 bis/DIR DEL VITTORIALE 1,170 ex SS 469 SEBINA OCCIDENTALE (DA A4 A SARNICO) 7,080 ex SS 469 SEBINA OCCIDENTALE (DA SS 11 A A4) 12,300 ex SS 510 SEBINA ORIENTALE 57,500 ex SS 567 DEL BENACO ex SS 572 DI SALÒ ex SS 573 L'OGLIESE ex SS 668 LENESE 45,050 ex SS 669 DEL PASSO CROCEDOMINI 30,400 7,290 19,466 8,680 TOTALE 1.620,737 1.2 - Classificazione tecnico funzionale della rete stradale L'art. 13 del Nuovo codice della strada impone agli Enti proprietari delle strade l'obbligo di classificare la rete esistente di loro competenza con riferimento alle classi funzionali di cui all'art. 2 dello stesso codice e ai criteri indicati dalle "Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade", approvate con D.M. del 5 novembre 2001 (S.O. della G.U. n° 4 del 5/01/2002). Il procedimento di classificazione raccomandato dal CNR1 prevede: fase 1 - l'individuazione delle funzioni (primaria, principale, secondaria e locale) che competono alla rete, in attesa della definizione del Piano; fase 2 - la ricognizione delle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali effettive delle strade, sulla base dei rilievi dello stato di fatto; 1 Criteri per la classificazione della rete delle strade esistenti ai sensi dell'art. 13, comma 4 e 5 del Nuovo codice della strada a cura della Commissione di studio per le norme relative ai materiali stradali e progettazione, costruzione e manutenzione strade (1998). 9 fase 3 - la classificazione delle strade mediante l'assegnazione della classe funzionale e la verifica relativa alla sicurezza stradale e all'inquinamento acustico ed atmosferico in caso di classificazione in deroga (comma 2, art. 13 del codice). La fase 3, in quanto riferibile alla fase progettuale del piano, è trattata al punto 12.1 del presente elaborato. Nel seguito si elencano le strade della rete extraurbana classificate considerando la funzione delle stesse nel territorio e le relative caratteristiche costruttive, con riferimento alle classi funzionali indicate dal Nuovo codice della strada (si vedano le allegate tavole 1 e 2 in scala 1:100.000). 10 PROVINCIA DI BRESCIA - Rete stradale allo stato di fatto Rete primaria (funzione nel territorio: collegamento di interesse nazionale / interregionale) Denominazione Società concessionaria Caratteristiche costruttive (Art. 2 Nuovo codice della strada) Autostrada A4 AUTOSTRADA BRESCIA-VERONA-VICENZA-PADOVA S.p.A., A AUTOSTRADE S.p.A. Autostrada A21 AUTOSTRADE CENTRO PADANE S.p.A. A ex SS 11 “PADANA SUPERIORE” B nel tronco compreso tra l'intersezione con la ex SS 510 e la SS 45 bis. C 11 nelle restanti tratte. PROVINCIA DI BRESCIA - Rete stradale allo stato di fatto Rete principale (funzione nel territorio: collegamento di interesse interregionale / regionale) Strada Denominazione Tratta Caratteristiche costruttive (Art. 2 Nuovo codice della strada) SP IV "TORMINI - BARGHE" C SP IX "QUINZANESE" C SP 19 “CONCESIO – CAPRIANO B (con presenza intersezione DEL COLLE” a di raso) qualche nel tronco compreso tra l’intersezione con la variante alla ex SS 11 in Comune di Ospitaletto Comune e di l’intersezione Gussago Ronco. C SP 24 "CHIAVICHE- C CADIMARCO" SP 37 "ISORELLA-CALVISANO- C FASCIA D'ORO" SS 42 “DEL TONALE E DELLA C MENDOLA” SS 45 bis "GARDESANA C OCCIDENTALE" continua 12 nelle restanti tratte. in in località PROVINCIA DI BRESCIA - Rete stradale allo stato di fatto (continua) Rete principale (funzione nel territorio: collegamento di interesse interregionale / regionale) Strada Denominazione Tratta Caratteristiche costruttive (Art. 2 Nuovo codice della strada) ex SS 45 bis "GARDESANA C OCCIDENTALE" ex SS 235 "ORCEANA" A sud dell'intersezione con la SP 19 C ex SS 236 "GOITESE" nel tronco ad est dell'intersezione con la ex C SS 668 ex SS 237 "DEL CAFFARO" nel tronco a nord dell'intersezione con la SP C IV ex SS 345 "DELLE TRE VALLI" ex SS 510 "SEBINA ORIENTALE" nel tronco a sud dell'abitato di Marcheno C B nel tronco a sud dell'abitato di Passirano. ex SS 567 "DESENZANO- C nelle restanti tratte. B nel compreso tra le CASTIGLIONE DELLE intersezioni con la ex SS 11 e la STIVIERE" strada comunale per Lonato C ex SS 668 tronco "LENESE" nelle restanti tratte escluso il tronco a nord dell'intersezione C con la ex SS 236 “TANGENZIALE OVEST” nel tronco a nord dell'intersezione con la B (con DI BRESCIA "Tangenziale Sud" di Brescia intersezione a raso) 13 presenza di qualche PROVINCIA DI BRESCIA - Rete stradale allo stato di fatto Rete secondaria (funzione nel territorio: collegamento di interesse provinciale / interlocale) Strada Denominazione Tratta Caratteristiche costruttive SS 39 “DELL’APRICA” C SP V "TORMINI - CUNETTONE" C SP VII "BAGNOLO - SENIGA" C SP VIII "LENO - FIESSE" C SP XI "ISEO - ROVATO" nel tronco ad est dell'intersezione con la C SP 12 SP 2 "URAGO D'OGLIO - ORZINUOVI" SP 4 "DUE PORTE - PADENGHE" SP 5 "MALEGNO - BORNO - confine F A nord dell'intersezione con la SP 4 C C bergamasco" nella tratta ad est dell'abitato di Borno F SP 11 "ORZINUOVI - ACQUAFREDDA" C SP 12 “ISEO – PARATICO” C SP 13 "DEI COLLI STORICI" C SP 48 “ISEO – POLAVENO - PONTE C ZANANO” continua 14 nelle restanti tratte PROVINCIA DI BRESCIA - Rete stradale allo stato di fatto (continua) Rete secondaria (funzione nel territorio: collegamento di interesse provinciale / interlocale) Strada Denominazione Tratta Caratteristiche costruttive SP 64 "BORGO SAN GIACOMO - nel tronco compreso tra le intersezione PONTEVICO - GAMBARA" con la ex SS 45 bis e la SP 24 C nelle tratte tra gli abitati di Pontevico e Alfianello e ad est di Pralboino F SP 79 “SABBIO CHIESE-LUMEZZANE” C SP 106 "POZZOLENGO - verso PONTI F nelle restanti tratte SUL MINCIO" Ex SS 236 "GOITESE" Nel tronco compreso tra la Fascia d'Oro e l'intersezione con la ex SS 668 ex SS 343 "ASOLANA" ex SS 345 “DELLE TRE VALLI“ C nel tronco a nord dell'abitato di Gardone C nel tronco a sud del confine del Val Trompia fino all'abitato di Collio Comune di Bienno F ex SS 469 "SEBINA OCCIDENTALE" C ex SS 572 "DESENZANO - SALÒ" C ex SS 668 "LENESE" a nord dell'intersezione con la ex SS 236 C 15 nelle restanti tratte Tra le strade di tipo C indicate precedentemente, si distinguono alcuni tronchi stradali caratterizzati da una carreggiata ad una corsia per senso di marcia, intersezioni a livelli sfalsati, accessi coordinati. PROVINCIA DI BRESCIA - Rete stradale allo stato di fatto Strade ad una corsia per senso di marcia, intersezioni a livelli sfalsati, accessi coordinati Strada Denominazione Tratta SP IV "TORMINI - BARGHE" nel tronco a variante di Roé Volciano SS 42 "DEL TONALE E DELLA nel tronco a sud di Breno MENDOLA" SS 45 bis "GARDESANA OCCIDENTALE" Rezzato - Tormini ex SS 11 "PADANA SUPERIORE" nei tronchi a variante dell'abitato di Chiari, Ciliverghe, Lonato e Desenzano ex SS 235 "ORCEANA" nel tronco a variante dell'abitato di Orzinuovi ex SS 236 "GOITESE" nel tronco a sud della Fascia d'Oro ex SS 469 "SEBINA OCCIDENTALE" nel tronco a variante dell'abitato di Palazzolo S/O ex SS 510 "SEBINA ORIENTALE" nel tronco a sud dell'intersezione con la SP 48, fino all'abitato di Provaglio COLLEGAMENTO FASCIA D'ORO -REZZATO (ex SS 11 - ex SS 236) Rete locale (funzione nel territorio: collegamento di interesse interlocale / comunale) Appartengono alla rete extraurbana locale le strade in ambito extraurbano non citate precedentemente. Si indicano nel seguito le strade provinciali appartenenti alla rete locale con caratteristiche costruttive corrispondenti a quelle indicate dal Nuovo codice della strada per le strade di tipo C. Rete locale - Strade provinciali aventi caratteristiche costruttive corrispondenti al tipo C Strada Denominazione SPXII ROVATO - CAPRIOLO SP8 PIANCOGNO - ESINE - BIENNO (nella tratta ad ovest del confine comunale di Berzo Inferiore) SP 9 GARGNANO - VALVESTINO - MAGASA SP17 ADRO - CHIARI - CIZZAGO SP20 MACLODIO - TRENZANO - RUDIANO SP23 BORGOSATOLLO - MONTIRONE SP25 CUNETTONE - ESENTA - verso CASTIGLIONE (nel tronco a nord dell'abitato di Lonato) SP26 GAVARDO - MANERBA SP27 CASTREZZONE - PREVALLE SP28 MOCASINA - BEDIZZOLE - CALCINATO - MONTICHIARI SP29 REMEDELLO - MONTICHIARI SP33 BETTOLINO - DELLO - MANERBIO SP57 GAVARDO - VALLIO - COLLE S. EUSEBIO SP58 IDRO - CAPOVALLE SP66 CASTENEDOLO - GHEDI SP69 CALVISANO - CARPENEDOLO SP72 CHIARI - ROCCAFRANCA SP76 COMPARTITORI - REMEDELLO - verso CASALMORO SP77 BORGOSATOLLO - CASTENEDOLO SP99 PALAZZOLO - confine Bergamasco verso TELGATE SP102 PRALBOINO - confine Cremonese verso OSTIANO SP111 IDRO - TREVISO BRESCIANO ex SS 236 GOITESE (nel tronco ad est dell'intersezione con la ex SS 668) ex SS 237 DEL CAFFARO (nel tronco a sud dell'intersezione con la SP IV) ex SS 573 BERGAMASCA ex SS 669 DEL PASSO CROCEDOMINI (nel tronco ad est dell'abitato di Bagolino) 17 2 – ANALISI DELLA DOMANDA DI TRASPORTO DELLE PERSONE 2.1 Raccolta ed analisi dei dati di traffico Le attività per il reperimento ed il riordino dei dati esistenti sui flussi di traffico che interessano la viabilità del territorio provinciale riguardano in particolare: • i dati relativi al parco veicoli circolante nella Provincia di Brescia negli ultimi 10 anni; • i flussi veicolari rilevati nell’ambito del Censimento della circolazione stradale extraurbana (1992-1993) da parte di ANAS e Provincia di Brescia; • i dati di traffico rilevati in ingresso ed uscita alle stazioni autostradali in Provincia di Brescia, distinti per tipologia di veicolo; • i dati di traffico rilevati nell’ambito di studi di fattibilità di infrastrutture stradali interessanti il territorio provinciale; • i dati di traffico rilevati da Brescia Trasporti S.p.a. in Comune di Brescia; • i flussi di traffico rilevati nell’ambito di studi condotti da altri Enti (Comunità Montane e Comuni) negli ultimi cinque anni (1997-2001). 2.2 Azzonamento del territorio provinciale L’azzonamento del territorio provinciale viene effettuato per consentire l’applicazione del modello matematico di simulazione del traffico alla rete stradale del territorio della Provincia. Esso fa riferimento ai confini amministrativi dei diversi comuni e ad un certo numero di zone esterne alla Provincia. Il criterio di azzonamento adottato permette di aggregare i dati ISTAT, relativamente a popolazione, attività economiche e mobilità. 2.3 Costruzione della matrice O/D La matrice origine-destinazione (matrice O/D) rappresenta gli spostamenti tra diverse zone geografiche ovvero tra i diversi comuni della Provincia e al di fuori del territorio provinciale nell’ora di punta. La matrice O/D è ottenuta dai dati rilevati mediante il Censimento generale della popolazione (ISTAT, 1991) e pertanto essa contiene solo i dati relativi agli spostamenti veicolari di tipo sistematico. 2.4 Costruzione del grafo Il modello di simulazione del traffico assimila la rete stradale ad un grafo, costituito da archi (collegamenti) e nodi (intersezioni). È possibile caratterizzare nodi ed archi 18 associando ai primi le manovre di svolta consentite, la capacità dell’intersezione e le penalità di tempo, e ai secondi, le capacità e le curve di deflusso. Il grado di dettaglio del grafo è stabilito in modo da descrivere gli spostamenti intercomunali ed individuare le connessioni principali con la rete stradale urbana nei diversi comuni. 2.5 Assegnazione della domanda alla rete esistente Per la simulazione dei flussi di traffico che interessano la viabilità principale della Provincia vengono elaborati i dati della matrice O/D mediante un opportuno algoritmo, che assegna a ciascun arco il carico veicolare corrispondente. Il modello viene calibrato sulla situazione allo stato di fatto, confrontando i dati ottenuti dall’elaborazione matematica con i flussi veicolari reali conteggiati in alcune sezioni ed intersezioni ritenute particolarmente significative o critiche. 3 – CRITICITÀ DEL SISTEMA VIARIO ALLO STATO DI FATTO 3.1 Accessibilità al territorio provinciale Un primo elemento di criticità del sistema viario riguarda il grado di accessibilità al territorio provinciale, penalizzato da una rete stradale sottodimensionata rispetto all’elevata estensione del territorio e ai suoi caratteri insediativi. Anche la carenza di collegamenti trasversali diretti, in un sistema storicamente radiocentrico ed imperniato sul capoluogo, ha in questo un peso rilevante. I settori più danneggiati da una siffatta situazione risultano proprio i settori trainanti dell’economia bresciana (industria e servizi), il cui sviluppo dipende in modo determinante dal grado di accessibilità. Anche prendendo in considerazione la dotazione infrastrutturale rispetto alla domanda turistica e alle potenzialità delle aree lacustri e montane, appare altrettanto evidente l’inadeguatezza dell’offerta infrastrutturale. Accessibilità da sud Per quanto riguarda la rete stradale di accesso alla Provincia dalle zone a sud (Cremona, Mantova, Parma), gli elementi di criticità sono costituiti primariamente da un’offerta infrastrutturale debole, in particolare verso la Provincia di Mantova (ex SS 236), di Parma (SP 24, ex SS 343 “Asolana”) e i comuni cremonesi posti a nord-ovest di Cremona (ex SS 235, verso Crema e Lodi) oltre a quelli lungo la SP IX, la ex SS 45 bis e la SP VII. 19 L’accessibilità dal capoluogo cremonese verso Brescia è invece più agevole per la presenza dell’autostrada A21. Accessibilità all’area metropolitana I maggiori flussi di traffico interessano la viabilità della fascia pedecollinare della Provincia, dove si riscontra la maggiore densità insediativa e la più elevata concentrazione di attività produttive, ovvero: la viabilità della Val Trompia (ex SS 345) e della Valle del Caffaro (ex SS 237), per un’estensione territoriale che comprende a nord gli abitati di Gardone Val Trompia, Lumezzane e Nave; la ex SS 11 e l’autostrada A4, lungo l’asse pedemontano Torino-Milano-Venezia; la direttrice della SS 45 bis, in particolare tra Brescia e Salò. Nelle strade citate le criticità maggiori sono legate agli attraversamenti delle aree urbane, spesso connurbate tra loro a livello sovracomunale, la numerosità degli accessi e delle intersezioni a raso, l’inadeguatezza delle caratteristiche tecniche delle strade, la congestione del traffico in prossimità del capoluogo. Per tali motivazioni in molte tratte queste strade offrono capacità non compatibili con l’attuale domanda di trasporto su gomma; il loro livello di servizio risulta molto ridotto, l’incidentalità è elevata. Accessibilità da Verona e da Bergamo I collegamenti con la Provincia di Bergamo sono costituiti dalla ex SS 573 “Bergamasca”, lungo la fascia pedemontana, e, nella fascia settentrionale del territorio provinciale, dalla SP 5 “Malegno-Borno-Croce di Salvem”, dalla SS 42 “del Tonale e della Mendola” e dalla ex SS 294 "della Valle di Scalve". Si evidenzia la necessità di realizzare un collegamento tra la variante alla ex SS 469 e Sarnico e tra la strada “Calciana” in Provincia di Bergamo e la ex SS 469 in variante sud-ovest all’abitato di Pontoglio. I collegamenti con la Provincia di Verona sono costituiti dall’autostrada A4 e dalla ex SS 11 “Padana Superiore”. Accessibilità da nord L’accessibilità alla Provincia dalle zone a nord (Trentino, Valtellina, Svizzera) risulta fortemente penalizzata dai caratteri orografici del territorio e da una rete viaria che presenta notevoli criticità, sia in rapporto alla capacità richiesta come alla funzionalità e sicurezza delle strade che ne costituiscono l’ossatura portante (SS 39 “dell’Aprica”, SS 237 “del Caffaro”, SS 45 bis “Gardesana Occidentale”, SS 42 ”del Tonale e della Mendola”). 20 3.2 Accessibilità alle zone vallive A nord della fascia pedecollinare le valli hanno in comune una viabilità principale con andamento nord-sud. La direttrice costituita dalla SS 42 e dalla ex SS 510 percorre la Valle Camonica, collegando il Trentino Alto Adige con Brescia, la ex SS 345 percorre la Val Trompia, la ex SS 237 percorre la Val di Caffaro, la SS 45 bis, la Val Sabbia e la costa occidentale del Lago di Garda. Nelle zone vallive, salvo il caso di alcuni importanti centri turistici (Ponte di Legno, Aprica, Borno), il basso livello di accessibilità ha penalizzato in modo rilevante la crescita degli insediamenti posti nelle zone più settentrionali, a scapito dello sviluppo economico di numerose località (Gaver, Maniva, ecc.). Tale dinamica ha fatto sì che le zone centro-meridionali risultano le più attive e meglio servite dalle strutture socio-assistenziali e sanitarie. Nelle zone più prossime ai centri urbani della pianura sono presenti attività di tipo industriale ed artigianale in misura rilevante. Tale situazione genera un discreto fenomeno di pendolarismo nord-sud, che si somma a quello verso l’esterno delle valli. Tuttavia la scarsa accessibilità delle stesse zone meridionali delle valli, dove si riscontrano densità insediative elevate e attività industriali di primaria importanza, frena lo sviluppo di tali aree, penalizzate da una dotazione infrastrutturale non adeguata ai flussi di traffico che esse generano. La viabilità valliva, caratterizzata da una struttura disposta ad “albero”, oltre ad essere piuttosto fragile (rischio di congestione, assenza di percorsi alternativi), non consente facili collegamenti con le zone esterne alle valli. In particolare i collegamenti con Valtellina (SS 39) e Trentino Alto Adige (SS 45 bis e ex SS 237) e i collegamenti intervallivi appaiono notevolmente inadeguati rispetto alle esigenze e potenzialità del territorio. Altre criticità sono legate alle tratte di attraversamento dei centri abitati, alla connessione delle zone turistico-ricettive e dei punti di approdo del servizio di navigazione dei laghi di Iseo e di Garda. 3.3 Sicurezza stradale Uno dei principali elementi di criticità del sistema viario della Provincia è costituito dal problema della sicurezza stradale. La Provincia di Brescia risulta tra le province italiane con il maggior numero di incidenti stradali. Nell’ultimo decennio (1991-2001), si sono contati circa 44.400 incidenti con vittime; essi hanno provocato 2.140 morti (circa 200 all’anno), mentre i feriti risultano più di 63.000. Nella graduatoria pubblicata dal Ministero dei Lavori Pubblici (2000) la Provincia di Brescia 21 compare in quarta posizione per “danno sociale” (riferito ai costi sopportati dalla collettività a causa degli incidenti stradali), preceduta solo dalle province di Milano, Roma e Torino. Provincia di Brescia (1991-2001) – Numero di incidenti, di feriti e di morti Anno Numero di Numero di Numero di Numero di incidenti vittime persone persone ferite decedute stradali 1991 2.920 4.332 4127 205 1992 2.700 3.992 3830 162 1993 2.788 4.142 3931 211 1994 3.296 4.780 4605 175 1995 3.522 5.326 5132 194 1996 3.994 5.999 5815 184 1997 3.766 5.559 5401 158 1998 4.241 6.268 6085 183 1999* 5.635 8.212 7979 233 2000* 5.584 8.056 7856 200 2001* 5.922 8.476 8241 235 65.142 63.002 Totale 4.368 2.140 Fonte: ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica – Statistica degli incidenti stradali – Annuari degli anni 1991-1998. Per i dati relativi agli anni 1999, 2000 e 2001 (*): Elaborazione della Polizia Stradale di Brescia, con la collaborazione delle altre forze di Polizia presenti sul territorio. Il numero delle persone decedute è conteggiato con i seguenti riferimenti temporali: 7 giorni precedentemente al 1999; 30 giorni posteriormente al 1999. La gravità del fenomeno è accentuata dal costante aumento del numero degli incidenti stradali che accadono nel territorio provinciale. Dal 1991 al 2001 esso è cresciuto di circa 3.000 unità; nello stesso arco temporale il numero dei morti è rimasto pressoché costante, mentre il numero dei feriti ha avuto un incremento di circa 2.600 unità nell’arco del decennio. 3.4 Livelli di servizio delle strade Un'altra criticità della rete stradale è riferibile alle condizioni di circolazione, a causa degli elevati flussi di traffico e delle caratteristiche infrastrutturali delle strade, in particolare delle piattaforme, per la maggior parte ad una corsia per senso di marcia. Attualmente il livello 22 di servizio della rete risulta di tipo "D" (o inferiore), con elevate densità veicolari, velocità condizionate, scarsa libertà di manovra, possibilità di flusso instabile (o, in alcune tratte, di congestione). In base al recente decreto ministeriale " Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade" (5/11/2001), affinché una strada mantenga un livello di servizio "C", ovvero garantisca condizioni di flusso stabile e comfort accettabile, la portata di servizio risulta di 1.000 veicoli equivalenti/ora/corsia nelle strade extraurbane principali e di 600 veicoli equivalenti/ora/corsia nelle strade extraurbane secondarie. Tali condizioni di circolazione costituiscono un obiettivo da raggiungere; gli interventi proposti nell'ambito del Piano della viabilità saranno orientati ad adeguare le caratteristiche infrastrutturali della rete stradale alle indicazioni del decreto sopraccitato, che precisa per ciascuna classe funzionale le caratteristiche geometriche della piattaforma stradale, la tipologia delle intersezioni ammesse, i criteri di regolamentazione degli accessi, le fasce di rispetto, ecc. al fine di migliorare il livello di servizio della rete. Il calcolo del livello di servizio potrà essere effettuato considerando i flussi di traffico simulati mediante l'applicazione del modello di simulazione del traffico e le caratteristiche geometriche dei singoli tronchi stradali. 3.5 Impatto ambientale del traffico veicolare Il problema dell’inquinamento atmosferico prodotto dal traffico veicolare appare alquanto allarmante all’interno di aree caratterizzate da densità insediative elevate, quali quelle dell’area metropolitana bresciana. La necessità di ridurre i flussi di traffico veicolare all’interno di aree urbane o suburbane comporta iniziative atte a potenziare i sistemi di trasporto alternativi a quello individuale (trasporto pubblico locale), oltre a prevedere nuovi tracciati stradali in variante ai maggiori centri abitati. L’inquinamento acustico, in presenza di recettori sensibili di rumore, costituisce un'altra criticità del sistema viario. L’Area Tecnica della Provincia di Brescia sta acquisendo da parte dei Comuni la documentazione relativa alla zonizzazione acustica dei rispettivi territori di competenza, determinata in base alla caratterizzazione urbanistica delle aree (Legge n° 447/1995). Tale documentazione verrà valutata al fine di individuare le aree in cui, per effetto delle emissioni sonore prodotte dal traffico veicolare (da determinarsi), si verifica il superamento dei limiti di immissione previsti dalla legge e quindi individuare i provvedimenti più opportuni per la mitigazione degli impatti. Altre situazioni di criticità sono riferibili alle inevitabili interferenze della viabilità e del 23 traffico stradale su ambienti di elevato valore paesistico e di valenza naturale (intrusione visiva delle infrastrutture). Nelle zone vallive l’edificazione continua lungo le ex strade statali limita le possibilità di intervento, imponendo pertanto la previsione di nuovi tracciati stradali, con rilevanti problemi di inserimento ambientale. 1.6 Intermodalità L’obiettivo di trasferire quota parte dell’attuale traffico individuale verso altre modalità di trasporto pone in primo piano altre criticità del sistema della mobilità della Provincia, legate alle problematiche sia di promozione e potenziamento di tali sistemi che di interscambio. Il sistema ferroviario non presenta attualmente caratteristiche tali da costituire una valida alternativa al trasporto stradale; anche per quanto riguarda il trasporto lacuale si può rilevare che solo quote di scambio del tutto residuali avvengono via acqua. In vista della realizzazione della linea ad alta capacità Milano-Venezia e dell’attuazione della L.R. n° 22 del 29/10/1998, “Riforma del trasporto pubblico locale”, si pone il problema di realizzare adeguate aree di interscambio con il trasporto pubblico locale, al fine di migliorare l’accessibilità del servizio ferroviario. Analoghi provvedimenti si pongono rispetto alla promozione del sistema di trasporto lacuale. Per quanto riguarda il trasporto aereo, l’aeroporto di Brescia-Montichiari è stato individuato dalla Regione Lombardia come infrastruttura strategica del sistema aeroportuale lombardo, in previsione del raddoppio del traffico aereo nel prossimo decennio. L’accessibilità a tale infrastruttura diverrà quindi un elemento irrinunciabile. 4 INIZIATIVE IN PROGRAMMA 4.1 Interventi infrastrutturali programmati o in corso di completamento Gli interventi infrastrutturali previsti nel breve periodo sono: − il collegamento autostradale diretto Brescia-Milano; − il raccordo autostradale della Val Trompia; − la riqualificazione della ex SS 11 (“Tangenziale Sud” di Brescia) nel tronco compreso tra le stazioni autostradali “Brescia Centro” e “Brescia Ovest”; − il completamento del raccordo anulare a sud del capoluogo costituito dalla SP 19, tra Capriano del Colle e Castenedolo. 24 Sulla base delle indagini economiche inerenti la domanda di trasporto e l'offerta infrastrutturale in corso da parte delle Società Autostrade Brescia-Verona-VicenzaPadova, Autostrade Centro Padane e Società Autostrade S.p.A., è proposta nel piano l'ipotesi di realizzazione di quattro aree di parcheggio attrezzate in corrispondenza delle stazioni autostradali "Desenzano del Garda", "Brescia Centro", "Brescia Est" e "Ospitaletto", con servizi all'utenza e business point, aree per la sosta dei veicoli leggeri e parcheggio custodito dei mezzi pesanti. Ulteriori interventi ipotizzati per l'adeguamento e la messa in sicurezza delle stazioni autostradali presenti nel territorio provinciale riguardano in particolare il collegamento tra la stazione autostradale “Palazzolo S/O” e la variante alla ex SS 469 a sud dell’abitato di Capriolo, l'incremento delle cabine d’esazione della stazione autostradale “Rovato” e l'adeguamento della relativa intersezione a raso con la SP 51 bis. É in atto la progettazione preliminare per la messa in sicurezza delle ex SS 572 "Desenzano-Salò" ed ex SS 345 "delle Tre Valli" e la progettazione definitiva per la messa in sicurezza della ex SS 668 "Lenese". In particolare, per quanto riguarda la ex SS 572, la proposta progettuale viene integrata con soluzioni mirate ad ottenere la selezione tipologica dei flussi di traffico sulla stessa transitanti, in virtù della vocazione prettamente turistica dell'arteria. Lo studio di fattibilità in corso da parte della Società Autostrade Serenissima per la verifica degli interventi ipotizzabili per il potenziamento della variante alla ex SS 11 nel tratto ad est dello svincolo di Virle fino alla "Tangenziale" di Verona sono orientati ad una verifica dell'utilizzo di tale infrastruttura quale direttrice di livello gerarchico principale con funzione di distribuzione, lasciando all'autostrada A4 la funzione di drenaggio dei flussi di traffico di lunga percorrenza. Gli interventi infrastrutturali previsti dall’Amministrazione Provinciale nel triennio 20022004 sono riportati nel seguito. 25 PROVINCIA DI BRESCIA - Area Tecnica - Programma triennale 2002-2004 - Estratto Strada Denominazione Intervento SP I “PISOGNE-PONTE Realizzazione di un’intersezione a rotatoria tra SP I e BARCOTTO” strada di collegamento con via San Cristoforo in Comune di Darfo Boario Terme. SP VII “BAGNOLO MELLA- Completamento della strada a variante all’abitato di SENIGA” Seniga; costruzione della strada a variante all’abitato di Leno. SP 9 "GARGNANO-MAGASA" Riqualificazione di alcuni tratti. SP 11 “ORZINUOVI-BORGO Costruzione della strada a variante dell’abitato di SAN GIACOMO-confine Borgo San Giacomo; costruzione della variante nord mantovano” all’abitato di Gottolengo; completamento della variante all'abitato di Cigole II lotto. SP 16 “RovatoBarbariga”: completamento e riqualificazione del tratto da Rovato alla frazione San Giorgio – III lotto. SP 13 “DEI COLLI STORICI” Completamento I lotto della variante est dell’abitato di Pozzolengo dalla località La Sacca alla SP 13 e del lotto di completamento della stessa in variante alla tratta sottesa per Monzambano e all'intera SP 106. SP 17 SP 24 SP 26 “ADRO-CHIARI- Costruzione della strada a variante dell’abitato di CIZZAGO” Adro e del collegamento alla ex SS 469, II lotto. “ex SS 45 BIS-confine Costruzione della strada a variante all’abitato di mantovano” Ghedi, I lotto, I stralcio e II stralcio. "GAVARDO - CROCIALE Riqualificazione di tratti saltuari finalizzati alla DI MANERBA" dismissione delle tratte stradali di competenza dei Comuni di Manerba del Garda e Moniga del Garda. SP 35 “CASTELMELLA- Riqualificazione dell’intersezione con via Don RONCADELLE- ex SS Bergomi in Comune di Castelmella. 235” SP 39 “CIMA ZETTE-MONIGA” Completamento lavori di riqualificazione. (continua) 26 Strada Denominazione Intervento SP 41 ”NUVOLENTO-SERLE” Completamento della strada a variante del centro abitato di Nuvolento. SP 48 “ISEO-PONTE ZANANO” Riqualificazione del tratto tra la località Due Roccoli e Polaveno. SP 58 “IDRO-MOLINO DI Consolidamento galleria. BOLLONE” SP 59 “BARGHE-PROVAGLIO Consolidamento e riqualificazione piattaforma VAL SABBIA” stradale dalla prog.va km 4+600 a 5+200. SP 63 "CIGOLE - MANERBIO" Riqualificazione tratti saltuari. SP 64 “BORGO SAN Completamento della strada a variante all’abitato di GIACOMO-GAMBARA” Alfianello, II lotto; completamento gronda sud SP 64 S. Maria, Pralboino, Gambara. SP 65 “BAGNOLO MELLA – Riqualificazione, II lotto. GHEDI” SP 78 “CALVAGESE-LONATO” Riqualificazione dell’intersezione a rotatoria in Comune di Calvagese. SP 84 “BERZO DEMO-CEVO” Sistemazione del versante e della piattaforma stradale in località Valle di Coppo di Cevo. SP 105 SP 114 “CARPENEDOLO-verso Riqualificazione del tratto dal centro abitato di CASTELGOFFREDO" Carpenedolo alla ex SS 343. “EX SS 11 in Comune di Riqualificazione del tratto compreso tra le prog. Km Mazzano” 246+350 e km 246+900 e costruzione della pista ciclopedonale da prog.km 245+940 a km 346+325. Ex SS "DEL GAVIA" Riqualificazione. 300 27 Denominazione Intervento Percorso ciclabile “BRESCIA-BASSA II stralcio e III stralcio di BRESCIANA” completamento. Percorso ciclabile “SEBINO-CAMUNO” II lotto e III lotto. Percorso ciclabile “PREVALLE-SALÒ” Percorso ciclabile “BRESCIA-MINCIO” III stralcio. Percorso ciclabile “DELLA VALLE TROMPIA" II lotto. Percorso ciclabile "BRESCIA-URAGO D’OGLIO” I lotto. Percorso ciclabile “URAGO D’OGLIO-SENIGA” II lotto, da Quinzano a Urago d’Oglio. Percorso ciclabile “DELLA VALTENESI” I lotto e II lotto. Percorso ciclabile “DEL MEDIO CHIESE” I lotto. 4.2 Applicazione sperimentale di metodologie per il rilievo e l’analisi dell’incidentalità e iniziative per il miglioramento della sicurezza stradale Riguardo al problema della sicurezza stradale, l’Amministrazione Provinciale ha avviato un insieme di attività di studio e progettazione per l’analisi dell’incidentalità e il miglioramento della sicurezza stradale. Tale progetto è nato in attuazione del “Piano Nazionale della Sicurezza Stradale” (Legge n° 144/1999), che ha promosso la realizzazione di progetti sperimentali, denominati “Progetti pilota”. La proposta presentata dalla Provincia di Brescia è stata particolarmente apprezzata (si è collocata al 2° posto nella graduatoria nazionale), ottenendo un cofinanziamento ministeriale pari a 774.685,35 € (l’impegno di spesa complessivo è pari a 3.324.950,52 €). La convenzione tra Amministrazione Provinciale e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’attuazione del “Progetto pilota” della Provincia di Brescia è stata approvata con D.M. n° 7469 l’11 dicembre 2001. La sua esecutività decorre dal 21/12/2001 e avrà una durata di 18 mesi. Il “Programma operativo” del “Progetto pilota” è stato trasmesso al Ministero il 10 gennaio 2002 ed approvato il 19 marzo 2002. Il 20 marzo 2002 sono stati presentati al Ministero i relativi progetti esecutivi. Tra le attività più significative svolte nell’ambito del “Progetto pilota” si cita il coordinamento raggiunto tramite la Prefettura di Brescia con le forze di polizia sulla 28 definizione di un innovativo flusso informativo per la trasmissione dei dati di incidente. Le altre attività previste sono: 1. Revisione e pubblicazione dell’opuscolo “Risorse per l’educazione stradale” (Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia, Automobile Club di Brescia, Stradamica); 2. VI Corso di Aggiornamento “Tecniche per la sicurezza stradale” dal titolo: “Le nuove normative sulla progettazione degli elementi stradali e l’analisi di sicurezza” (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia, Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università degli Studi di Brescia, Stradamica, Automobile Club di Brescia, Comune di Desenzano del Garda, AIIT – Associazione Italiana Ingegneri del Traffico – Sezione Lombardia, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia); 3. Progetto di formazione ed informazione “Vita spericolata” (Assessorato al Coordinamento per il territorio della Provincia di Brescia, ACI - Automobile Club di Brescia, ASL di Brescia, UNASCA/ABA); 4. Partecipazione alle attività dell’Osservatorio della sicurezza stradale della Prefettura di Brescia; 5. Istituzione del Corpo di Polizia Provinciale (Assessorato al Personale della Provincia di Brescia). Censimento dei mezzi pubblicitari lungo le ex SS 668, ex SS 572, ex SS 510, ex SS 235 (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità e Assessorato Polizia Provinciale della Provincia di Brescia); 6. Corsi di “Guida sicura” ( Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia, ACI- Automobile Club di Brescia); 7. Applicazione sperimentale dell’ “Analisi preventiva di sicurezza delle strade” (Operational Safety Review) ad alcuni tratti della ex SS 668 e della ex SS 572 (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia, Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università degli Studi di Brescia); 8. Riconoscimento degli scenari di incidente che si verificano lungo i tronchi o alle intersezioni a più elevata incidentalità delle ex SS 668 ed ex SS 572 (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia, Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università degli Studi di Brescia); 9. Interventi di riqualificazione per il miglioramento della sicurezza della intersezione tra la ex SS 668 e la SP 37, in Comune di Montichiari (Assessorato ai Lavori Pubblici e 29 Viabilità della Provincia di Brescia, Comune di Montichiari); 10. Interventi di riqualificazione per il miglioramento della sicurezza della intersezione a doppio livello tra la ex SS 668 e la SP IX, in Comune di San Paolo, località Scarpizzolo (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia, Comune di San Paolo); 11. Interventi di riqualificazione per il miglioramento della sicurezza delle intersezioni tra la ex SS 572 e la SP 4, in Comune di Padenghe (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia, Comune di Padenghe); 12. Interventi di riqualificazione per il miglioramento della sicurezza della intersezione tra la ex SS 572 e le SP V e 25, in Comune di Salò, località Cunettone (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia, Comune di Salò); 13. Realizzazione di un sottopasso ciclabile alla ex SS 668 in Comune di Offlaga (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia); 14. Studio del traffico veicolare che interessa la rete stradale principale della Provincia di Brescia attraverso l’applicazione di un modello matematico di simulazione del traffico (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia); 15. Impostazione e sperimentazione di una metodologia di raccolta e informatizzazione dei dati degli incidenti stradali: acquisizione dagli organi rilevatori, informatizzazione, georeferenziazione e analisi (Assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità della Provincia di Brescia, Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università degli Studi di Brescia); 16. Campagna di sensibilizzazione e informazione sui temi della sicurezza stradale "Fai una cosa intelligente. Continua a vivere". Gli studi, gli approfondimenti, l’analisi statistica dei dati in corso consentiranno di orientare in modo più puntuale l’utilizzo delle cospicue risorse che annualmente l’Amministrazione Provinciale mette in gioco per l’adeguamento infrastrutturale dei punti ritenuti di maggiore pericolosità della rete viaria. Per il 2002 i finanziamenti previsti per tale attività ammontano a 3.747.000 €; per il 2003-2004 sono stati destinati alla stessa voce 3.355.000 € annui. Tali risorse permetteranno di risolvere, migliorandone il livello di criticità, oltre quaranta situazioni individuate come di maggior rischio lungo l’intera maglia infrastrutturale di competenza della Provincia ovvero alla stessa interconnessa. 30 PARTE SECONDA: ELABORAZIONE E CONFRONTO DI SCENARI RELATIVI ALL’OFFERTA INFRASTRUTTURALE 5 – OBIETTIVI GENERALI Migliorare l'accessibilità al territorio provinciale Migliorare l'accessibilità al territorio provinciale e rafforzare gli ambiti sovracomunali individuati dal PTCP, al fine di razionalizzare e consolidare il sistema insediativo e produttivo della Provincia di Brescia, riequilibrando la distribuzione della popolazione ed incentivando la crescita delle attività economiche e la produzione di servizi. Migliorare la sicurezza stradale Ridurre l'incidentalità stradale e la gravità degli incidenti, a partire dall'analisi delle dinamiche di incidente e delle relative cause, con particolare attenzione alle relazioni tra queste ultime e le caratteristiche geometriche delle strade. Promuovere interventi infrastrutturali al fine di orientare e condizionare i comportamenti degli utenti della strada ed in particolare le velocità veicolari. Migliorare le condizioni di circolazione stradale Soddisfare la domanda di mobilità ad un livello di servizio adeguato, mediante interventi di riqualificazione e sviluppo della rete stradale, nel rispetto dei vincoli e dei valori ambientali. Ridurre gli impatti negativi del traffico veicolare sull'ambiente Perseguire la riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico, mediante interventi di mitigazione degli impatti e di promozione delle modalità di trasporto meno inquinanti, attraverso una migliore accessibilità alle aree di interscambio. Minimizzare l'impatto ambientale delle opere stradali. 6 - PROIEZIONI RELATIVE ALLA DOMANDA DI TRASPORTO (10 ANNI) L’incremento della domanda di trasporto può essere valutata sulla base delle previsioni di insediamento indicate dagli strumenti urbanistici o suggerite dall’analisi dei parametri socio-economici che influiscono sui motivi e le modalità di spostamento. Tali attività comportano l’aggiornamento della matrice O/D, che potrà essere effettuato con 31 il supporto dei dati di mobilità rilevati mediante il Censimento generale della popolazione del 2001 (ISTAT) e l'Indagine Origine/Destinazione in corso di realizzazione da parte della Regione Lombardia. 7 - IPOTESI RELATIVE ALL’OFFERTA DI TRASPORTO 7.1 Descrizione degli scenari e relative simulazioni del traffico Con l'elaborazione degli scenari, ovvero delle possibili ipotesi di intervento, inizia la fase progettuale del piano. Si tratta di analizzare e comprendere i diversi impatti che i differenti interventi infrastrutturali possono comportare sul sistema territoriale. Il relativo modello consentirà di simulare la ridistribuzione dei flussi di traffico nelle diverse ipotesi progettuali, fornendo un’indicazione di spessore quantitativo rispetto ai benefici o alle penalità attese. Esso pertanto fornisce importanti elementi di verifica della validità tecnico-economica dei progetti proposti. I dati di traffico forniti dal modello saranno inoltre di supporto, oltre che per il dimensionamento delle infrastrutture, per la determinazione dei livelli di servizio delle strade e la classificazione funzionale della rete infrastrutturale. 7.2 Valutazione comparativa delle alternative e individuazione dello scenario ottimale Questa fase comporta la valutazione dei diversi scenari proposti e la scelta dell’ipotesi progettuale da approfondire nelle fasi successive. I risultati dell’applicazione del modello di simulazione del traffico permettono di confrontare in termini quantitativi le alternative proposte, mettendo a disposizione del dibattito politico elementi oggettivi. Questa fase comporta un forte momento di concertazione tra i diversi soggetti competenti sul territorio. 7.3 – Priorità di intervento A ciascuno scenario corrisponde un differente ordinamento delle priorità di intervento; la scelta di uno scenario comporta pertanto l'adozione di una precisa gerarchia di priorità, elemento di rilevante importanza per la programmazione finanziaria dell'Amministrazione. Il Piano della viabilità provinciale è un piano a lungo termine; il suo grado di flessibilità ne permette l'adeguamento in funzione di eventuali nuove esigenze, consentendo una riformulazione delle priorità. Tale variazione non penalizza la bontà del piano, se gli obiettivi vengono adeguatamente esplicitati in termini di fattibilità delle opere. 32 PARTE TERZA: QUADRO PROGETTUALE 8 – REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO STRADALE, CON I RELATIVI IMPIANTI E SERVIZI L'art. 13, comma 6, del Nuovo codice della strada prevede l'obbligo per gli Enti proprietari delle strade di istituire e tenere aggiornato il Catasto delle strade. Esso rappresenta l'inventario di tutte le strade ad uso pubblico ovvero di tutti gli elementi relativi alle caratteristiche geometriche delle strade e delle relative pertinenze, gli impianti e i servizi permanenti connessi alle esigenze della circolazione. La gestione informatizzata di tali dati dovrebbe permettere un più rapido svolgimento dei compiti affidati ai funzionari addetti alla gestione delle strade. Attualmente sono riportati su cartografia digitale della Provincia di Brescia in scala 1:10.000 i tracciati di tutte le strade provinciali con le relative progressive chilometriche (queste ultime limitatamente alle strade provinciali ante 2001). Sono disponibili, anche se ancora non informatizzati, i dati relativi al censimento delle gallerie e al censimento dei segnali stradali lungo la viabilità provinciale (fatta eccezione, in quest'ultimo caso, per le strade recentemente dismesse dall'ANAS). Circa 180 km di strade sono stati oggetto di rilievo topografico in scala 1:2000 (le strade interessate dal rilievo sono riportate in tabella). Delle ex SS 236 "Goitese" e ex SS 237 "del Caffaro" è stato effettuato, in via sperimentale, un rilievo video-dinamico georeferenziato. I criteri per il completamento del sistema informativo sono indicati dal D.M. 1/6/2001, "Modalità di istituzione e aggiornamento del catasto delle strade", da attuarsi secondo le specifiche informatiche richieste dalla Regione Lombardia e pubblicate nel "Quaderno n°1" dalla Direzione Generale Infrastrutture e mobilità nel giugno 2001. 33 Catasto stradale - Strade oggetto di rilievo topografico in scala 1:2000 Strada Denominazione SP 22 "FLERO - PONCARALE" SP 23 "BORGOSATOLLO - MONTIRONE" SP 29 "MONTICHIARI - REMEDELLO " SP 30 "CAIONVICO - BOTTICINO" SP 35 "CASTELMELLA - RONCADELLE" SP 37 "FASCIA D’ORO - ISORELLA" SP 41 "NUVOLENTO - SERLE" SP 50 "TAVERNOLE - NOZZA" SP 52 "LAVENONE-PEZZAZE" SP 53 "AIALE - IRMA" SP 54 "BIVIO AURO - MURA" SP 55 "VESTONE - FORNO D'ONO" SP 58 "IDRO - CAPOVALLE" SP 65 "BAGNOLO MELLA - GHEDI" SP 66 "CASTENEDOLO - GHEDI" SP 67 "CASTENEDOLO - TREPONTI" SP 69 "CALVISANO-CARPENEDOLO" SP 73 "CAPRIANO D/C - FENILI BELASI" SP 74 "TORBOLE - CASTELMELLA" SP 75 "BAGNOLO MELLA - QUINZANELLO" SP 76 "LOCALITÀ COMPARTITORI-OSTIANO" SP 77 "BORGOSATOLLO - CASTENEDOLO" SP 102 "PRALBOINO - OSTIANO" SP 103 "GAMBARA-OSTIANO" SP 110 "FORNO D'ONO-LIVEMMO" SP 111 "IDRO-TREVISO BRESCIANO" 34 I dati di traffico rilevati nell’ambito del Censimento della circolazione stradale extraurbana integrano la banca dati del sistema informativo. Attualmente risultano georeferenziati i dati di traffico rilevati nel 1992 da ANAS e Provincia di Brescia. Il sistema di monitoraggio del traffico che sarà attivato dalla Provincia di Brescia entro il 2004 sarà costituito da cinquantaquattro sezioni stradali attrezzate permanentemente con spire ad induzione magnetica collegabili a strumenti di misura per il rilievo dei flussi di traffico (quantità e lunghezza dei veicoli) e delle velocità veicolari, per periodi continuativi di dieci giorni, quattro volte l'anno. I dati relativi ai flussi di traffico costituiscono informazioni essenziali nella valutazione degli interventi manutentivi, di adeguamento o sviluppo della rete infrastrutturale, oltre che nella valutazione dell’opportunità di iniziative di carattere amministrativo. 9 – REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO PER L’ACQUISIZIONE ED ANALISI DEI DATI RELATIVI AGLI INCIDENTI STRADALI Attraverso l’utilizzo di un sistema informativo geografico che consente l’integrazione e la gestione coordinata di tutte le informazioni georeferenziabili, sarà possibile costruire una banca dati degli incidenti stradali che si verificano lungo la rete stradale della Provincia di Brescia. Il sistema di acquisizione è stato messo a punto con la collaborazione della Prefettura di Brescia nell'ambito delle attività dell'Osservatorio della Sicurezza stradale. Esso permetterà di risolvere le gravi difficoltà che attualmente fan sì che i dati rilevati e trasmessi secondo le modalità imposte a livello nazionale risultino di fatto inutilizzabili ai fini della localizzazione e dell'analisi diagnostica degli incidenti stradali. Inoltre permetterà di gestire i dati in forma disaggregata, partendo da informazioni acquisite direttamente dagli organi rilevatori e non dai dati aggregati forniti dall'ISTAT. Tale sistema consentirà l’avvio di una procedura informatizzata per la gestione della banca dati degli incidenti stradali e la loro localizzazione su supporto cartografico. Esso sarà costituito da due archivi: • un archivio di dati alfanumerici (i dati statistici convenzionali del modello ISTAT CTT.INC) e di raccolte iconografiche (immagini raster, quali disegni e fotografie); • un archivio di dati geografici costituiti da immagini di tipo vettoriale. 35 La localizzazione dell’incidente potrà essere effettuata sulla base del rapporto statistico di incidente stradale, che riporterà obbligatoriamente la denominazione della strada, la progressiva chilometrica o il numero civico (la compilazione di tali campi attualmente è facoltativa e in ogni caso cancellata dall'ISTAT). Tale strumento permetterà di individuare con precisione i punti neri della viabilità e consentirà l’analisi della pericolosità dei diversi tronchi stradali, permettendo una migliore programmazione degli interventi infrastrutturali e la valutazione di quelli già realizzati (confronti "prima - dopo"). La banca dati così organizzata potrà essere integrata mediante le informazioni trasmesse dal personale in servizio lungo la rete stradale, incaricato di intervenire sui luoghi di incidente al fine di documentare per conto dell’Amministrazione Provinciale le modalità di incidente. Il sistema di acquisizione dei dati provinciali verrà reso coerente con gli standard regionali che verranno divulgati. 10 – ANALISI PREVENTIVA DI SICUREZZA (ROAD SAFETY REVIEW) L’analisi preventiva di sicurezza delle strade (“Road Safety Review”) è una metodologia innovativa di controllo dell’“efficienza globale” della strada, che consente di identificare nelle caratteristiche tecniche e funzionali delle strade esistenti e in progetto i fattori che interagiscono con la pericolosità delle infrastrutture. Sulla base della sperimentazione attualmente in corso nell’ambito del “Progetto pilota”, tale metodologia potrà essere applicata ad altre strade e progetti della rete stradale provinciale. Essa costituisce la prima esperienza applicativa in Italia di tale metodologia; anche a livello europeo essa risulta particolarmente significativa, in quanto attualmente solo Gran Bretagna e Danimarca utilizzano l’analisi di sicurezza. L’applicazione di tale metodologia farà riferimento ai documenti normativi recentemente pubblicati dal CNR e alla manualistica danese (Manual of Road Safety Audit, Road Directorate, Ministry of Transport, Danimarca, 1994) ed inglese (Guidelines for Road Safety Audit, Department of Transport, Gran Bretagna, 1996). 36 11 – RIQUALIFICAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE STRADALE IN FUNZIONE DELLO SCENARIO ADOTTATO 11.1 Classificazione tecnico funzionale della rete stradale La classificazione funzionale delle strade risponde alle esigenze di uniformare su tutto il territorio nazionale le caratteristiche infrastrutturali e lo standard di percorribilità delle diverse tipologie di strade a favore della sicurezza della circolazione e della leggibilità dello spazio stradale. Essa costituisce un presupposto essenziale in materia di: norme di circolazione (limiti generali di velocità, segnaletica, ecc.), disciplina a tutela della strada (fasce di rispetto, requisiti degli accessi, organizzazione delle intersezioni) e disciplina relativa alla regolamentazione della pubblicità sulle strade. I requisiti infrastrutturali previsti per le differenti classi (autostrade, strade extraurbane principali, strade extraurbane secondarie, strade urbane di scorrimento, strade urbane di quartiere, strade locali) sono indicati dal Codice stesso (art. 2 comma 3) e dalle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”, approvate con D.M. del 5 novembre 2001 (S.O. della G.U. n° 4 del 5/01/2002). La difficoltà di tale applicazione è legata alla grande eterogeneità delle caratteristiche della rete esistente rispetto allo schema di classificazione indicato dal Codice, che fa riferimento, anche per la viabilità esistente, agli stessi criteri indicati per le infrastrutture di nuova realizzazione. La classificazione delle strade statali, comunali e in concessione compete ai relativi Enti proprietari o società concessionarie. 37 Rete primaria (con funzione di transito) A4 AUTOSTRADA Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A., Autostrade S.p.A. A21 AUTOSTRADA Autostrade Centro Padane S.p.A. Collegamento autostradale BRE.BE.MI S.p.A. MILANO-BRESCIA SP 19 “CONCESIO-OSPITALETTO- raccordo anulare costituito dalla “Concesio- CASTENEDOLO” Ospitaletto-Castenedolo”, nella tratta dalla stazione autostradale “Ospitaletto” allo svincolo di Virle Tre Ponti con la ex S.S. n° 11 (“Tangenziale Sud” di Brescia) in Comune di Rezzato 38 Rete principale (con funzione di distribuzione) Strada Denominazione raccordo RACCORDO autostradale TRA della VALTROMPIA Tratta AUTOSTRADALE dalla stazione autostradale AUTOSTRADA A4 E "Ospitaletto" fino all’intersezione con il futuro prolungamento verso Valtrompia Gardone Val Trompia, in Comune di Sarezzo SP 19 SP 37 ex SS 11 “CONCESIO-OSPITALETTO- Nella tratta anord dell'intersezione CASTENEDOLO” con l'autostrada A4 “ISORELLA-CALVISANO-FASCIA nel tronco a nord dell’intersezione D’ORO” con la ex SS 668 “PADANA SUPERIORE” nel tronco ad est dell’intersezione con la ex S.S. n° 510 fino al confine provinciale variante alla “PADANA SUPERIORE” nel tronco compreso tra le ex SS 11 intersezioni con la SP 19 e la ex SS 510 ex SS 235 "ORCEANA" nella tratta ad ovest dell’intersezione con la ex SS 668 ex SS 236 "GOITESE" nella tratta ad est dell’intersezione con la ex SS 668, in collegamento funzionale con l’ipotizzato tracciato della TI.BRE. (Tirreno-Brescia) ex SS 510 “SEBINA ORIENTALE” nella tratta a sud dell’intersezione con la SP 19 ex SS 668 “LENESE” nella tratta da Orzinuovi all’intersezione con la ex SS 236 a sud di Montichiari SS 45 bis "GARDESANA OCCIDENTALE" Nella tratta a sud dell'intersezione con la SP V comunale “TANGENZIALE OVEST” DI nella tratta a nord dell’intersezione BRESCIA con la ex SS 11 ("Tangenziale Sud" 39 di Brescia) Rete secondaria (con funzione di penetrazione) Strada Denominazione Tratta SS 45 bis “GARDESANA OCCIDENTALE” raccordo VARIANTE SUD tratta da S. Appollonio a Sarezzo autostradale della DELL’ABITATO DI Valtrompia LUMEZZANE SP III “BROZZO-NOZZA” SP V “CUNETTONE-TORMINI” SP VII “BAGNOLO-SENIGA” SP VIII “LENO-FIESSE” fino all’intersezione con la SP 24, comprensiva della strada comunale detta Via Francesca in Comune di Gambara SP IX “QUINZANESE” nel tronco a sud dell’intersezione con la SP 19 SP 2 “URAGO D’OGLIO- tratta a sud di Roccafranca ORZINUOVI” SP 4 “DUE PORTE-PADENGHE” Nella tratta ad est dell'intersezione con la strada comunale verso Nuvolera SP 5 “MALEGNO-BORNO-CROCE DI SALVEM” SP 11 “ORZINUOVI-ACQUAFREDDA” variante alla "ISEO - PARATICO" SP 12 SP 13 “DEI COLLI STORICI” variante alla "ADRO - CHIARI - CIZZAGO" SP 17 raccordo tra la variante alla ex SS 11 e la ex SS 573 ad ovest di Chiari e Cologne (continua) 40 Strada Denominazione Tratta SP 24 "CHIAVICHE - GHEDI - a sud dell'intersezione con la ex SS CADIMARCO" 668; l'itinerario prosegue verso nord lungo il tracciato della variante in progetto all'abitato di Ghedi e la strada comunale per Borgosatollo, fino all'intersezione con la SP 19. SP 25 "CUNETTONE - ESENTA" nel tronco compreso tra le intersezioni con la variante alla ex SS 11 in Comune di Lonato e la SP 4. SP 28 “MOCASINA-MONTICHIARI” escluso il tronco in Comune di Montichiari SP 37 "ISORELLA - CALVISANO - nel tronco a sud dell’intersezione con FASCIA D'ORO" la ex SS 668 SP 48 “ISEO-POLAVENO” SP 64 “BORGO SAN GIACOMO- nel tronco compreso tra PONTEVICO-GAMBARA” l’intersezione con la ex SS 45 bis e la SP VIII SP 72 “CHIARI-ROCCAFRANCA” SP 79 “SABBIO CHIESELUMEZZANE” variante alla "PONTOGLIO - confine SP 100 bergamasco verso MARTINENGO" SP 106 “POZZOLENGO-confine PONTI S/M” ex SS 11 "PADANA SUPERIORE" nella tratta a sud dell'abitato di Chiari, ad ovest dell'intersezione con la ex SS 469, fino all'intersezione con il tracciato BREBEMI (continua) 41 Strada Denominazione Tratta ex SS 45 bis “GARDESANA OCCIDENTALE” nel tronco a sud dell’intersezione con la SP 19 ex SS 236 "GOITESE" nella tratta dall’intersezione con la ex SS 668 alla “Fascia d’Oro” variante alla "DEL CAFFARO" ad esclusione del tronco a sud ex SS 237 dell'intersezione con la SP 79 e di quello tra Barghe e Odolo variante alla “ORCEANA” nel tronco a sud dell’intersezione con ex SS 235 la SP 19 ex SS 343 "ASOLANA" ex SS 345 “DELLE TRE VALLI” ad esclusione dei tronchi urbani a sud di Marcheno e della tratta a nord di Collio ex SS 469 “SEBINA OCCIDENTALE” tronco compreso tra le intersezioni con la ex SS 11 e la SP 100 variante alla “SEBINA OCCIDENTALE” ex SS 469 ex S.S. n° 510 "SEBINA ORIENTALE" nella tratta a nord dell’intersezione con la SP 19 ex SS 567 ex SS 572 “DESENZANO-CASTIGLIONE nella tratta a sud dell'intersezione DELLE STIVIERE” con la variante alla ex SS 11 "DESENZANO - SALÒ" tratta a nord dell’intersezione con la SP 4, fino all'intersezione con la SPV SS 38 "DELL'APRICA" SS 42 "DEL TONALE E DELLA MENDOLA" comunale "TANGENZIALE OVEST" di nel tronco a sud dell'intersezione con Brescia la "Tangenziale Sud" di Brescia fino alla SP 19 comunale Strada comunale verso Polaveno (Comune di Sarezzo) 42 continua Strada Denominazione comunale Strada comunale verso Tratta Borgosatollo (Comune di Ghedi) Strada in variante est all’abitato di Montichiari, collegante la ex SS 236 con la SP 28 (in Comune di Calcinato) Rete locale (funzione di accesso) Appartengono alla rete locale tutte le strade in ambito extraurbano non citate precedentemente. La classificazione di cui sopra verrà aggiornata una volta approvati dagli organi sovraordinati i criteri per la classificazione funzionale della rete stradale. 11.2 Interventi di riqualificazione e sviluppo della rete stradale Nella propria attività legata alle competenze specifiche in materia di infrastrutture stradali la Provincia di Brescia si conforma ai seguenti atti di programmazione ed intesa: − Intesa Generale Quadro sottoscritta dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e dalla Regione Lombardia in data 11/4/2003, in attuazione della L.433/2001 e del relativo decreto di attuazione G.Lgs. 190/2002; − Protocollo d'intesa per la realizzazione della grande viabilità riguardante l'area metropolitana bresciana per l'interconnessione funzionale tra i sistemi tangenziale ed autostradale di Brescia, approvato con D.G.R. n. VI/36053 del 8/5/1998 e n. VI/40731 del 23/12/1998, sottoscritto il 4/12/1998 da Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Brescia, ANAS S.p.A., Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A., Autostrade Centropadane S.p.A.; − Accordo di Programma Quadro "Riqualificazione e potenziamento del sistema autostradale e della grande viabilità della Regione Lombardia", sottoscritto il 3/4/2000, in attuazione dell'Intesa Istituzionale di Programma tra il Governo della Repubblica e la Giunta della Regione Lombardia del 3/3/1999; 43 − Programmazione decennale ANAS e relativi Programmi triennali di attuazione; − Programma di interventi prioritari sulla rete viaria di interesse regionale da finanziarsi con le risorse per investimenti trasferite dallo Stato alla Regione Lombardia per l'esercizio delle funzioni conferite dal D.Lgs. 112/98 in tema di viabilità, approvato dalla Regione Lombardia il 14/7/2003. Interventi di riqualificazione della rete stradale La classificazione funzionale comporta l’individuazione degli interventi per il completamento e l'adeguamento delle singole infrastrutture alle caratteristiche tecniche e funzionali indicate dal D.M. 5/11/2001, relativamente alla classe di appartenenza (si veda l’allegata tavola). La viabilità primaria della Provincia di Brescia è individuata lungo la direttrice pedemontana e risulta costituita dall'autostrada A4, dal nuovo collegamento autostradale Brescia-Milano, dalla SP 19 “Concesio-Ospitaletto-Castenedolo” (tronco a sud-est dell'intersezione con l'autostrada A4) con il relativo prolungamento fino alla Fascia d'Oro. Integra la maglia della viabilità primaria la direttrice dell'autostrada A21 in direzione nordsud. La maglia della viabilità principale è invece costituita dal sistema delle "tangenziali" di Brescia (esclusa la "Tangenziale Ovest" nella tratta a sud dell'intersezione con la "Tangenziale Sud"), completato con il previsto raccordo autostradale tra A4 e Valtrompia, la ex SS 510 "Sebina Orientale" nel tronco a sud dell'intersezione con la SP 19, la stessa SP 19 nel tronco a nord dell'intersezione con l'autostrada A4 in Comune di Ospitaletto, la variante in progetto alla ex SS 11 "Padana Superiore" a prolungamento del collegamento autostradale Brescia-Milano verso la "Tangenziale Sud" di Brescia, la ex SS 11 nella tratta ad est dell'intersezione con la ex SS 510 e, infine, la SS 45 bis. La maglia della viabilità principale interessa anche la parte meridionale del territorio provinciale, comprendendo la direttrice est-ovest costituita dalla ex SS 668 "Lenese" e dalla ex SS 236 "Goitese" (tronco ad est dell'intersezione con la ex SS 668), oltre che la SP 37 "Isorella-Fascia d'Oro", nel tronco a nord dell'intersezione con la ex SS 668. 44 Rete primaria e principale Strada Denominazione Tratta e tipologia di Progetto intervento in Collegamento concessione autostradale Realizzazione della Affidamento della concessione strada di costruzione e gestione con MILANO- apporto di capitale totalmente BRESCIA privato. Procedura in corso da parte di ANAS. in Raccordo concessione autostradale tra Realizzazione della Finanziato il tratto strada Ospitaletto/Brescia - Concesio autostrada A4 e - Sarezzo - Lumezzane Valtrompia ex "PADANA Completamento delle Finanziato nella tratta da SS 11 SUPERIORE" tratte in variante e riqualificare compresa tra le riqualificazione della intersezioni con le stazioni tratta ad est autostradali "Brescia Centro" e dell'intersezione con la "Brescia Ovest"; inserito nel ex SS 510 progetto del collegamento autostradale Brescia - Milano il lotto in variante dalla SP 19 alla ex SS 11 "Tangenziale Sud" di Brescia. É in corso da parte della Società Autostrade Brescia-Verona-VicenzaPadova lo studio di fattibilità per l'eventuale riqualificazione a livello di viabilità principale della tratta di ex SS 11 in variante ad est dello svincolo di Virle fino alla "Tangenziale" di Verona. (continua) 45 Strada Denominazione Tratta e tipologia di Progetto intervento SP 19 "CONCESIO- Completamento del Finanziato; il piano OSPITALETTO- raccordo autostradale economico-finanziario della CASTENEDOLO” anulare costituito dalla Società Autostrade Centro SP 19 "Concesio- Padane nel quale l'opera è Ospitaletto- inserita prevede anche il Castenedolo”, nella raddoppio della carreggiata tratta tra l'intersezione esistente nel tratto da con la SP IX Ospitaletto a Capriano del "Quinzanese" e la Colle. Fascia d'Oro SP 37 "ISORELLA- Riqualificazione del L'intervento per il raddoppio CALVISANO- tronco a nord della carreggiata è stato FASCIA D'ORO" dell'intersezione con la chiesto alla Società ex SS 668 Autostrade Centro Padane nell'ambito del piano delle opere complementari finanziabili in caso di rinnovo della concessione. ex SS 235 "ORCEANA" Riqualificazione del Non finanziato tronco ad ovest dell'intersezione con la ex SS 668 ex SS 668 "LENESE" Riqualificazione della In corso di finanziamento tratta da Orzinuovi alcuni interventi per il all'intersezione con la ex miglioramento del livello di SS 236, a sud di sicurezza della strada. Ancora Montichiari e non finanziato il raddoppio realizzazione di parziale della piattaforma e della tratta variante ai centri abitati in variante. di Ghedi e Montichiari (continua) 46 Strada Denominazione Tratta e tipologia di Progetto intervento ex SS 236 "GOITESE" Riqualificazione della Non finanziato tratta ad est dell'intersezione con la ex SS 668 comunale "Tangenziale Riqualificazione e Ovest" di Brescia completamento del Finanziata nell'ambito del progetto di riqualificazione tronco a nord della "Tangenziale Sud" di dell'intersezione con la Brescia l'intersezione a ex SS 11 "Tangenziale circolazione rotatoria in Sud" di Brescia località EIB; interventi per l'eliminazione delle intersezioni a raso lungo la "Tangenziale Ovest" sono previsti nell'ambito del progetto del raccordo autostradale della Val Trompia. 47 Rete secondaria Strada SP V Denominazione Tratta e tipologia di intervento Progetto "TORMINI- Interventi per il miglioramento Parzialmente finanziate le CUNETTONE" del livello di sicurezza della opere previste nel progetto strada preliminare per la messa in sicurezza della strada SP VII SP IX "BAGNOLO Varianti ai centri abitati di Finanziati MELLA-SENIGA" Leno e Seniga "BRESCIA- Collegamento tra Ponte Finanziato dalla Società QUINZANO" Gatello ed SP 19 Autostrade Centro Padane nell'ambito del progetto di completamento della SP19 SP 4 “DUE PORTE- Collegamento stradale tra PADENGHE” Nuvolera e Bedizzole a Non finanziato variante della tratta nel centro abitato di Mazzano SP 11 "ORZINUOVI- Varianti ai centri abitati di Finanziata la tratta in BORGO SAN Orzinuovi, Borgo San variante all'abitato di GIACOMO- Giacomo, San Gervasio Gottolengo (tratta nord); in ACQUAFREDDA" Bresciano, Cigole, Gottolengo, costruzione i tratti in Isorella, Visano, Acquafredda variante agli abitati di San Gervasio, Cigole e Borgo San Giacomo. SP 13 "DEI COLLI Variante al centro abitato di STORICI" Pozzolengo (continua) 48 Finanziato Strada SP 17 Denominazione Tratta e tipologia di intervento Progetto "ADRO-CHIARI- Variante al centro abitato di Finanziato dal Comune CHIZZAGO" Chiari solo per la tratta a sud della linea ferroviaria FS; la tratta a nord di collegamento con la variante alla ex SS 469 è inserita nel progetto BREBEMI SP 24 "CHIAVICHE- Varianti ai centri abitati di Finanziata la tratta in GHEDI- Ghedi e Isorella variante all'abitato di Ghedi "BORGO SAN Varianti ai centri abitati di Finanziata la tratta in GIACOMO- Alfianello e Gambara variante all'abitato di CADIMARCO" SP 64 GAMBARA" SP 79 Alfianello "SABBIO CHIESE - Variante all'abitato di LUMEZZANE" Lumezzane dalla località S. Non finanziato Appollonio al Passo del Cavallo SP 100 "PONTOGLIO- Variante al centro abitato di Finanziato confine bergamasco Pontoglio verso CIVIDATE AL PIANO" ex "GARDESANA Varianti ai centri abitati di Finanziata la tratta in SS 45 OCCIDENTALE" Pontevico e Bagnolo Mella variante all'abitato di bis Pontevico da parte della Società Autostrade Centro Padane (continua) 49 Strada SS 42 Denominazione Tratta e tipologia di intervento Progetto "DEL TONALE E Completamento delle tratte in Non ancora finanziata la DELLA MENDOLA" variante tratta che collega il comune di Cedegolo con Malonno, la variante sud di Edolo verso la SS 39 e l'intervento di riqualificazione della tratta Malonno-Edolo SS 45 "GARDESANA Interventi nei Comuni di bis OCCIDENTALE" Toscolano Maderno, Tignale e in località Punta Forbisicle Finanziato solo l'intervento Limone del Garda. ex SS "ORCEANA" 235 Variante della tratta compresa Non finanziato tra le intersezioni con la SP 19 e la ex SS 668 ex SS "DEL CAFFARO" 237 Variante della tratta a nord di Non finanziato Ponte Re di Barghe con diramazione verso Casto ex SS "DELLE TRE VALLI" Variante agli abitati di Sarezzo Parzialmente finanziati gli 345 ex 469 SS "SEBINA OCCIDENTALE" e Gardone Val Trompia; interventi previsti nel interventi per il miglioramento progetto preliminare per la del livello di sicurezza della messa in sicurezza della strada strada Variante agli abitati di Finanziato il tratto fino alla Capriolo, Paratico, Clusane e SP 96. Redatto lo studio di Sarnico prefattibilità ambientale della tratta compresa tra la variante sud di Capriolo e gli abitati di Paratico e Sarnico ex "SEBINA Variante tra Vello e Toline SS 510 ORIENTALE" (continua) 50 Non finanziato Strada ex Denominazione "DI SALÓ" SS 572 Tratta e tipologia di intervento Progetto Interventi per il miglioramento Parzialmente finanziate le del livello di sicurezza della opere previste nel progetto strada preliminare per la messa in sicurezza della strada ex "LENESE" SS 668 Variante ad est del centro In costruzione il tratto tra la abitato di Montichiari variante alla ex SS 236 ed il tracciato storico della ex SS 236 medesima "TANGENZIALE Completamento ed Finanziato nell'ambito del OVEST" di Brescia interconnessione della progetto del raccordo "Tangenziale Ovest" di autostradale costituito Brescia con la SP 19 in dalla SP 19 da parte della Comune di Flero Società Autostrade Centro Padane 51 Rete locale Strada SP 16 SP 17 Denominazione Tratta e tipologia di intervento "ROVATO- Variante al centro abitato di BARBARIGA" Trenzano "ADRO-CHIARI- Variante di Adro CIZZAGO" Progetto Non finanziato In costruzione la tratta compresa tra la ex SS 469 ed il tracciato autostradale, finanziata la tratta successiva, compresa tra quest'ultimo e l'intersezione con la SP 17. SP 30 "CAIONVICO- Collegamento con la ex SS 11 Non finanziato "GARDESANA Variante al collegamento Finanziato OCCIDENTALE" Cunettone-Campoverde -S. BOTTICINOREZZATO" SS 45 bis Anna SP 77 "BORGOSATOLLO Collegamento con la SP 19, Non finanziato - CASTENEDOLO" verso la strada comunale Ghedi-Borgosatollo Variante al centro abitato di Finanziato Rovizza di Sirmione É stato chiesto accesso al fondo previsto dalla legge n. 448/2001, art. 54 per la progettazione preliminare e lo studio di prefattibilità del collegamento intervallivo "Val Trompia - Valle Camonica" e della progettazione degli interventi di adeguamento della rete viaria di supporto ed arroccamento dello stesso. Essendo ancora in attesa di una risposta da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, tali interventi non sono riportati nell'allegato grafico, Tavola 3. 52 11.3 Analisi economico-finanziaria delle opere previste Oltre alla valutazione dei costi, l'analisi economico-finanziaria delle opere previste include l'esame dei vantaggi economici che tali interventi forniscono agli utenti e alla collettività. Tale esame viene effettuato analizzando i benefici diretti (economie dei costi di trasporto, risparmio di tempo, maggiore sicurezza, maggiore comfort) e indiretti (vantaggi derivanti all'economia della zona di influenza) legati all'attuazione dello scenario scelto. 12 – REGOLAMENTO VIARIO EXTRAURBANO Il Regolamento viario è uno strumento attuativo del Piano della viabilità. Sulla base della classificazione funzionale delle strade, esso determina le caratteristiche geometriche e di traffico e la disciplina dell’uso delle superficie stradali e delle altre aree pubbliche impiegate per funzioni a servizio della mobilità delle persone e delle cose. 53 4 - PARTE QUARTA AGENDA 21 PROVINCIALE - ASPETTI ATTUATIVI di Marica Scolari (libera professionista) 13 - LO SVILUPPO SOSTENIBILE Per sviluppo sostenibile si intende (Bruntland, Our Common Future, 1987), con una definizione universalmente condivisa, “uno sviluppo che risponda alle necessità delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni” (Definizione adottata dalla World Commission of Environment and Development). Il concetto di sviluppo sostenibile è quindi più ampio di quello di protezione dell'ambiente, in quanto considera il benessere economico come una condizione indispensabile per il soddisfacimento delle esigenze personali, materiali e non, tanto quanto lo è la salvaguardia delle risorse vitali naturali. E’ in accordo con questa priorità che il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica con deliberazione n. 57 del 2 agosto 2002 ha approvato la Strategia ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia. Lo sviluppo sostenibile concerne quindi in eguale misura i tre settori dell'economia, dell'ambiente e della società. Sviluppo sostenibile è ormai una parola d'ordine che risuona ovunque, dagli Enti specializzati delle Nazioni Unite fino agli Enti di governo del territorio, passando per le istanze dei Governi nazionali. Tuttavia l'obiettivo della sostenibilità va tradotto nelle sue dimensioni economiche, ambientali e sociali. Dal punto di vista economico ciò significa garantire il riprodursi di condizioni di crescita capaci di assicurare in futuro il benessere che un territorio, come ad esempio la provincia di Brescia, fino ad oggi è stata in grado di costruire. Dal punto di vista ambientale la sostenibilità si traduce in un atteggiamento attento non solo alla salvaguardia ma anche alla valorizzazione delle risorse ambientali interessate dagli interventi in progetto. Dal punto di vista sociale è necessario garantire una crescita attenta ai bisogni delle comunità locali, evitando il formarsi di processi di polarizzazione o di esclusione. 54 Per ecosostenibilità si intende l'assunzione di criteri di sviluppo sostenibile nella definizione delle politiche di programmazione, con particolare riguardo alla riduzione della pressione da inquinamento, allo sviluppo delle infrastrutture secondo criteri di minimizzazione degli impatti, alla creazione di condizioni adatte a favorire una crescita equilibrata, all'uso di tecnologie ecocompatibili. In poche parole, perseguire l'ecosostenibilità comporta percorrere traiettorie di sviluppo congruenti con le caratteristiche del territorio e che garantiscano un uso appropriato delle risorse. In tal senso, una integrazione strutturale al territorio è sostenibile quando non supera allo stato attuale dei fatti, né in prospettiva, le capacità di carico del sistema ambientale locale ed è in grado di assorbire al meglio gli impatti critici o, a parità di pressioni subite, minimizza gli stress. Il Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile tenutosi recentemente a Johannesburg (26 agosto - 4 settembre 2002), organizzato dalle Nazioni Unite, ha prodotto un documento programmatico che traduce in concreto gli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati nel Summit di Rio de Janeiro nel 1992. Uno dei risultati più importanti del Vertice è l'adozione di un Piano d'Azione, sottoscritto da tutti gli Stati presenti, nel quale sono stati individuati i campi d'azione prioritari per il prossimo decennio. L'Italia ha partecipato al Summit con una delegazione ufficiale comprendente rappresentanti anche della Regione Lombardia, i quali hanno presentato un documento di programmazione sostenibile che fa riferimento al Libro Azzurro della mobilità e dell’ambiente. Nel documento, pubblicato dalla Regione Lombardia nell'aprile 2002, si sostiene, tra l’altro, che "nel villaggio globale, la condizione di una mobilità adeguata rappresenta la possibilità di mantenersi all'interno di una rete competitiva" riconoscendo che "negli ultimi anni la variabile ambientale ed ecologica è diventata una componente sempre più importante nelle decisioni politiche in materia di mobilità." (Roberto Formigoni - Presidente Regione Lombardia). Lo sviluppo sostenibile è per la Regione Lombardia e la Provincia di Brescia l’idea guida per uno sviluppo che sappia proiettarsi nel futuro in modo durevole, offrendo una prospettiva di reale miglioramento della qualità della vita. 55 14 - L'AGENDA 21: LINEE GUIDA Agenda 21 è un documento adottato da 180 Governi partecipanti alla Conferenza Onu su Ambiente e Sviluppo, nell'ambito del Vertice della Terra tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992. In particolare, il capitolo 28 dell'Agenda 21 invita le comunità locali ad implementare un processo di Agenda 21 locale, per lo sviluppo di aree geograficamente omogenee, attuato secondo criteri di ecocompatibilità e sostenibilità economica, sociale, ambientale. I temi contenuti nell'Agenda riguardano principalmente l'importanza dell'integrazione delle politiche ambientali con le politiche economiche e settoriali. Tale necessità è stata riconosciuta ufficialmente dall'art. 6 del Trattato di Amsterdam (1997), nel quale si afferma che i decisori politici di ciascun settore (infrastrutture, industria, energia, agricoltura, trasporti, ecc..) debbano tenere conto dell'ambiente, nella formulazione delle loro politiche, in un'ottica di sviluppo sostenibile. A tale proposito, nel 1994 ad Aalborg, in Danimarca, si tenne la prima Conferenza sulle città sostenibili, da cui derivò la Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (Carta di Aalborg) contenente gli impegni delle città firmatarie ad implementare una propria Agenda 21 Locale e a definire un Piano d'Azione Locale. Da essa ha inizio la Campagna europea delle città per uno sviluppo sostenibile, a cui partecipano il Governo italiano, la Regione Lombardia, la Provincia di Brescia ed alcune aggregazioni di comuni bresciani. 15 - AGENDA 21 PROVINCIALE (A21P) E A AGENDE 21 LOCALI (A21L) La Provincia di Brescia con delibera del Consiglio Provinciale del 20 maggio 2002 ha sottoscritto la Carta di Aalborg, dichiarando che lo sviluppo sostenibile costituisce uno degli obiettivi del programma amministrativo provinciale. Tale orientamento traduce gli indirizzi comuni del V e VI Programma di Azione per l'Ambiente dell'UE, che sono volti ad integrare gli obiettivi ambientali nella formulazione e realizzazione dei piani economici settoriali e nelle decisioni degli enti locali. A livello provinciale, nell’ambito dell'Agenda 21 sono in corso iniziative volte a perseguire i seguenti obiettivi: Orientare le politiche di settore verso criteri sostenibili. 56 Si tratta di uno sforzo di verifica interna alle strutture operative dei singoli settori in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Promuovere le Agende 21 locali e coordinarne le attività. Secondo il criterio di sussidiarietà verticale, in collaborazione col Servizio Sviluppo Sostenibile regionale, gli assessorati promuovono partenariati locali di sviluppo con cui confrontarsi. Si tratta di gruppi che comprendono attori istituzionali promotori dello sviluppo locale, in grado di applicare la sussidiarietà orizzontale coinvolgendo attori economici, sociali, culturali, ambientali. Divulgare metodi ecosostenibili di approccio alle problematiche e di soluzione progettuale. Le azioni di intervento della Provincia sul territorio vengono realizzate secondo criteri ecocompatibili e divulgano un metodo di lavoro che promuove soluzioni innovative e con carattere di esemplarità ma facilmente riproducibili in situazioni analoghe. Le Agende 21 locali definiscono in modo condiviso le linee guida di sviluppo di porzioni di territorio provinciale caratterizzate da condizioni geomorfologiche ed economico-produttive omogenee. Per ogni area vengono individuati appositi indicatori di sostenibilità e tradotti in termini descrittivi, statistici e cartografici in un lavoro scientifico di reporting ambientale. Segue la definizione delle politiche di sviluppo locale che vengono esposte attraverso l’elaborazione di in un Piano d'Azione Locale. Il governo dell'Agenda 21 Locale è demandato ai comuni e le Amministrazioni Comunali sono le principali promotrici delle politiche sostenibili locali. Tali attori si aggregano secondo criteri di continuità geografica e con lo scopo di individuare gli obiettivi di sviluppo locale, creando in tal modo un governo sovracomunale che definisce una programmazione condivisa. Si tratta delle grandi scelte che attraversano i confini municipali ed i cui effetti coinvolgono l'insieme delle comunità locali, configurando di fatto dei distretti territoriali. A tale proposito, le comunità locali che implementano una propria Agenda 21 definiscono un Progetto di A21L comprendente l'inquadramento del distretto territoriale, le linee di sviluppo locale e, nello specifico, l'individuazione di aree-obiettivo su cui predisporre progetti integrati di sviluppo locale, in riferimento ai piani provinciali di settore ed alle vocazioni del territorio. 57 Gli obiettivi da realizzare nelle singole azioni di una A21L sono: razionale uso delle risorse, sussidiarietà, partecipazione, cooperazione interistituzionale, pianificazione, costruzione delle intese, coprogettazione. 16 - IL PIANO DELLA VIABILITÀ COME STRUMENTO PROVINCIALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE Le infrastrutture viarie costituiscono componenti strutturanti il territorio, sia per la loro consistenza fisica, sia per le loro ricadute funzionali e per il loro impatto sull'ambiente. Le maggiori criticità attualmente rilevate sono connesse alla mancata corrispondenza tra sviluppo della rete e sviluppo della domanda, la quale assume connotati diversi in funzione dei diversi modelli insediativi ed economico-produttivi. Dal punto di vista ambientale, inoltre, l’inadeguatezza della rete produce effetti negativi sia sulle componenti ambientali del teritorio che su quelle antropiche. Per questo motivo e per evidenziare altre difficoltà dello sviluppo locale, il processo di costruzione del Piano prevede il contributo degli attori di sviluppo sia locale che provinciale, invitati a partecipare alle procedure di approvazione del Piano stesso. La Commissione Europea raccomanda il perseguimento degli obiettivi di sicurezza dei trasporti e di qualità ambientale attraverso: • politiche di pianificazione del territorio che riducano la necessità di spostamento e promuovano lo sviluppo di modalità alternative al trasporto stradale; • la promozione del trasporto pubblico e dell'intermodalità; • la sensibilizzazione dell'utenza verso un uso corretto dell'autovettura, intervenendo sia sui comportamenti, che sulle infrastrutture e i regolamenti. Da tali direttive si individuano tre diverse modalità di intervento sul sistema della mobilità: • normativo-amministrativo; • pianificatorio-progettuale; • educativo-informativo. Inquadrato tra le attività di pianificazione, il Piano della viabilità è finalizzato alla promozione di interventi coordinati per lo sviluppo e il miglioramento della rete viaria di competenza della Provincia di Brescia. Il suo contributo allo sviluppo sostenibile del territorio riguarda molti aspetti, tra cui: • la sicurezza delle infrastrutture stradali, al fine di creare condizioni di mobilità sicura e sostenibile, riducendo l'incidentalità, ed in particolare il numero dei feriti e dei morti per 58 incidente stradale, oltre che gli ingenti costi sostenuti dalla collettività a causa degli incidenti; • le condizioni di circolazione (riduzione dei fenomeni di congestione), mediante interventi di riqualificazione e sviluppo della rete stradale atti a migliorare il livello di servizio delle strade e a ridurre il costo generalizzato di trasporto, a beneficio della qualità dell'aria e del risparmio delle risorse energetiche; • l'accessibilità alle aree di interscambio modale, al fine di promuovere l'utilizzo delle modalità di trasporto meno inquinanti; • l'accessibilità all'aeroporto di Montichiari, con l'obiettivo di migliorare l'accessibilità alle persone e alle merci verso il territorio provinciale, in un contesto sociale ed economico fortemente competitivo; • l'accessibilità degli ambiti territoriali dove l'attuale offerta infrastrutturale risulta insufficiente e penalizza lo sviluppo sociale ed economico dell'area; • la riqualificazione delle aree urbane attualmente interessate da strade con elevato traffico di transito; • il contenimento dei tassi di crescita del traffico veicolare; • la riduzione dell'inquinamento acustico; • la riduzione dell'intrusione visiva dei manufatti stradali; • la promozione del traffico ciclistico ovvero di modalità di trasporto meno inquinanti e più salutari. Gli obiettivi di ecosostenibilità e sviluppo compatibile trovano concreta applicazione nelle scelte di localizzazioni e tracciati e nella definizione progettuale, che superano la concezione dell'intervento di mitigazione a posteriori, assumendo quali criteri guida il riequilibrio insediativo ed il rispetto del contesto paesaggistico-ambientale. L'elaborazione del Piano della viabilità comporta l'analisi di più scenari, corrispondenti ciascuno a una possibile ipotesi di intervento, dei quali vengono valutati i benefici e le penalità attese. Di supporto a tale analisi viene applicato un modello matematico di simulazione del traffico, che, sulla base della ridistribuzione dei flussi di traffico, permette di verificare e confrontare la validità tecnico-economica delle diverse alternative. La fase di confronto e scelta dello scenario comporta l'avvio delle attività di concertazione con i diversi soggetti competenti sul territorio. Nell'ambito delle attività partecipative, la predisposizione di più “scenari” e l'applicazione del modello di simulazione del traffico favoriscono (anche nei non tecnici) la comprensione dell'impatto che gli interventi possono avere sul territorio, fornendo informazioni oggettive 59 a supporto della decisione politica; tale approccio risulta efficace dal punto di vista della comunicazione, in quanto, nell'illustrare i criteri di pianificazione, allarga il campo della riflessione e suscita l'espressione delle alternative. 16.1 - Iniziative di policy e marketing territoriale: partecipazione e confronto Per rispondere in modo adeguato ai principali obiettivi perseguiti dal Piano e alla domanda di mobilità sia delle zone in passato penalizzate da una rete viaria insufficiente che di quelle con un'economia già consolidata, l'Amministrazione Provinciale ha scelto di confrontarsi con tutti i soggetti coinvolti. Il Piano prevede strumenti e forme di consultazione con gli enti locali interessati e con gli attori dello sviluppo locale. A tal proposito sono stati previsti quattro tavoli di consultazione con gli attori istituzionali locali e un tavolo provinciale con i soggetti portatori degli interessi economici, culturali, ambientali, sociali, ecc.. Nei tavoli di confronto è stato perciò individuato lo strumento di collaborazione tra istituzioni, società civile e mondo economico, finalizzato non solo a condividere le linee di sviluppo locale per ogni distretto territoriale, ma anche a favorire un coinvolgimento responsabile di tutti i soggetti in una logica di sussidiarietà. Le procedure di approvazione del Piano si svolgono attraverso quattro forum territoriali corrispondenti a quattro distretti infrastrutturali, in cui è suddivisibile il territorio provinciale, così come di seguito individuati: 1. Valcamonica - Sebino - Franciacorta 2. Valsabbia - Lago di Garda 3. Bassa Bresciana 4. Area metropolitana.- Valtrompia I nove “Sistemi urbani sovracomunali” individuati nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) sono stati aggregati. I comuni di Castegnato, Coccaglio, Ospitaletto e Rovato sono stati raggruppati con quelli dell’area metropolitana. Ogni forum territoriale si svolge in una sessione di lavoro locale, volta all'illustrazione del Piano e ad un primo confronto diretto fra le istituzioni. Ad essa segue la raccolta delle osservazioni, in modo da garantire l'espressione di tutte le diverse opzioni che interagiscono sul territorio. Successivamente si svolge il forum provinciale a cui sono invitati a partecipare gli attori di sviluppo sociale, economico ed ambientale di interesse provinciale. 60 Il processo partecipativo così organizzato ed a supporto del quale è prevista la predisposizione di strumenti divulgativi, permetterà una chiara percezione del valore aggiunto che deriva dall'attuazione del Piano. Nei tavoli territoriali vengono considerati i rapporti tra differenti reti, tra reti e sviluppo territoriale, tra infrastrutture e ambiente. Le scelte programmatiche vengono valutate alla luce degli effetti che queste potranno produrre sulle componenti paesistiche, ambientali, sociali ed economiche. Dal concorso delle indicazioni provenienti dai tavoli territoriali di discussione con gli enti locali e le realtà socio-economiche, dalle analisi condotte e dall'interpretazione dei risultati degli strumenti modellistici, il Piano ricava la declinazione dell'obiettivo generale di sostenibilità rispetto alla riorganizzazione gerarchica della rete, al suo adeguamento e sviluppo e alla integrazione ambientale e territoriale delle reti di mobilità. Sulla base della metodologia partecipativa prevista, il Piano della viabilità provinciale ha una impostazione flessibile in quanto esso non è fondato solo sulla pianificazione fisica del sistema viabilistico, ma sulla messa a punto di un sistema di valutazione delle trasformazioni rispetto agli obiettivi assunti dall'Amministrazione Provinciale, in particolare all'obiettivo di sostenibilità dello sviluppo socioeconomico e ambientale. In tal senso, in un'ottica di copianificazione, il Piano si pone come uno strumento di programmazione negoziata, dalla cui analisi potranno derivare documenti di intesa che raccolgano le tematiche discusse nei tavoli di lavoro, le peculiarità delle strategie locali di sviluppo, i contributi dei soggetti interessati. 61 Provincia di Brescia - Indirizzi strategici per la stesura del Piano della viabilità - Attività partecipative Partecipazione istituzionale 1. Val Camonica, Sebino e Franciacorta 2. Area metropolitana e Val Trompia 3. Val Sabbia, Lago di Garda 4. Pianura Bresciana Adro, Angolo Terme, Artogne, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Braone, Breno, Capo di Ponte, Capriolo, Cazzago San Martino, Cedegolo, Cellatica, Cerveno, Ceto, Cevo, Cimbergo, Cividate Camuno, Corte Franca, Corteno Golgi, Darfo Boario Terme, Edolo, Erbusco, Esine, Gianico, Gussago, Incudine, Iseo, Losine, Lozio, Malegno, Malonno, Marone, Monno, Monte Isola, Monticelli Brusati, Niardo, Ome, Ono San Pietro, Ossimo, Paderno Franciacorta, Paisco Loveno, Paratico, Paspardo, Passirano, Pian Camuno, Piancogno, Pisogne, Ponte di Legno, Prestine, Provaglio d'Iseo, Rodengo Saiano, Sale Marasino, Saviore, Sellero, Sonico, Sulzano, Temù, Vezza d'Oglio, Vione, Zone. Borgosatollo, Botticino, Bovegno, Bovezzo, Brescia, Brione, Caino, Castegnato, Castel Mella, Castenedolo, Coccaglio, Collebeato, Collio, Concesio, Flero, Gardone Val Trompia, Irma, Lodrino, Lumezzane, Marcheno, Marmentino, Nave, Ospitaletto, Pezzaze, Polaveno, Rezzato, Roncadelle, Rovato, San Zeno Naviglio, Sarezzo, Tavernole sul Mella, Villa Carcina. Agnosine, Anfo, Bagolino, Barghe, Bedizzole, Bione, Calvagese della Riviera, Capovalle, Casto, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Gargnano, Gavardo, Idro, Lavenone, Limone, Lonato, Magasa, Manerba del Garda, Mazzano, Moniga del Garda, Mura, Muscoline, Nuvolento, Nuvolera, Odolo, Padenghe sul Garda, Paitone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Polpenazze del Garda, Pozzolengo, Preseglie, Prevalle, Provaglio Val Sabbia, Puegnago del Garda, Roè Volciano, Sabbio Chiese, Salò, San Felice del Benaco, Serle, Sirmione, Soiano del Lago, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Valvestino, Vestone, Villanuova, Vobarno. Acquafredda, Alfianello, Azzano Mella, Bagnolo Mella, Barbariga, Bassano Bresciano, Berlingo, Borgo San Giacomo, Brandico, Calcinato, ,Calvisano, Capriano del Colle, Carpenedolo, Castelcovati, Castrezzato, Chiari, Cigole, Cologne, Comezzano Cizzago, Corzano, Dello, Fiesse, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Lograto, Longhena, Maclodio, Mairano, Manerbio, Milzano, Montichiari, Montirone, Offlaga, Orzinuovi, Orzivecchi, Palazzolo, Pavone del Mella, Pompiano, Poncarale, Pontevico, Pontoglio, Pralboino, Quinzano d'Oglio, Remedello, Roccafranca, Rudiano, San Gervasio Bresciano, San Paolo, Seniga, Torbole Casaglia, Travagliato, Trenzano, Urago d'Oglio, Verolanuova, Verolavecchia, Villachiara, Visano. Partecipazione sociale ACI AIB API Associazioni Agricoltori Associazioni Allevatori Associazioni Ambientalistiche Associazioni Artigiani Associazioni Autotrasportatori Associazioni Cicloamatoriali Associazioni Commercianti Associazioni Turistiche CC.I.AA. Collegio Costruttori, Collegio dei Geometri, Compagnia delle Opere Cooperative Ordini Professionali Sindacati 16.2 - Procedure di adozione, partecipazione e approvazione del piano 1. Attività di consultazione e concertazione Gli incontri programmati per la consultazione istituzionale sono organizzati nell'ambito delle attività partecipative già avviate dall'Amministrazione Provinciale con i Comuni. Durante tali incontri, che si apriranno con la presentazione del Piano e dei relativi elaborati, sarà possibile il confronto diretto tra i rappresentanti della Provincia e quelli dei Comuni interessati. Per i trenta giorni successivi sono raccolte le osservazioni. Questa fase si conclude con un incontro con i rappresentanti di categoria e degli utenti dei trasporti, della camera di commercio e dell'industria, delle associazioni ambientali, ecc. 2. Adozione del Piano Adozione del Piano da parte della Giunta Provinciale. 3. Pubblicazione del Piano Il piano viene depositato negli uffici dell'Area Tecnica in visione al pubblico; è possibile la presentazione di osservazioni da parte dei cittadini. La Provincia, con avviso sulla stampa locale, dà comunicazione dell'avvenuta pubblicazione del piano. 4. Raccolta e analisi delle osservazioni Il Piano si propone come uno strumento di programmazione negoziata, elaborato coordinando i contributi dei soggetti territorialmente interessati. 5. Approvazione del Piano Il Piano, nella sua veste definitiva, è sottoposto all’esame della Commissione Consiliare IV e viene successivamente approvato dal Consiglio Provinciale. 16.3 - Campagna provinciale per la sicurezza stradale La Provincia di Brescia, nell’ambito dell’Agenda 21 Provinciale e in riferimento al Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, ha da tempo implementato un processo di educazione, divulgazione e promozione attivando una Campagna Provinciale per la Sicurezza Stradale. A tal proposito sono state previste, secondo il Progetto pilota approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, iniziative di educazione stradale, formazione, aggiornamento e sensibilizzazione dell'opinione pubblica e, in particolare, di alcune categorie a rischio. La campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale promossa dall’Amministrazione Provinciale è apparsa a partire da giugno 2002 su quotidiani, radio, tv, internet. L'ideazione della campagna è partita da una riflessione sulla difficoltà di presentare l'argomento secondo un approccio efficace (non moralistico o prescrittivo), evitando al tempo stesso di mettere in scena gli effetti tragici dell'incidente stradale, che possono suscitare effetti paradossalmente antitetici a quelli auspicati (modello dell'eroe che sfida il pericolo e brucia rapidamente la propria vita). La proposizione sulla quale si invitano al confronto gli interlocutori è: morire in un incidente stradale è la cosa più stupida che possa accedere. Avere paura del pericolo e della morte è una cosa sana e indispensabile per non farsi male e continuare a vivere. Lo slogan è: fai una cosa intelligente. Continua a vivere. 64